Tra Atene E La Persia Le Città Greche D'asia Nel V Sec. A.C
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Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Dottorato di Ricerca in Filologia e Storia del Mondo Antico Giuseppe Bonaccorso Tra Atene e la Persia: le città greche d’Asia nel V sec. a.C. __________________ Tesi di dottorato Ciclo: XXIX Curriculum: Storia Antica Tutor: Prof. Francesco Guizzi Co-Tutor: Prof. Pietro Vannicelli INDICE INTRODUZIONE………………………………………………… 4 Capitolo Primo DALLA BATTAGLIA DI MICALE ALLA BATTAGLIA DELL’EURIMEDONTE (479-466 A.C.) 1.1 La battaglia di Micale e la ‘seconda rivolta ionica’............................................. 13 1.2 L’integrazione dei Greci d’Asia nell’organizzazione imperiale achemenide....... 17 1.3 Dopo Micale: la reazione persiana........................................................................ 26 1.4 Dopo Micale: la reazione greca............................................................................ 32 1.5 La fondazione della Lega delio-attica e la questione della composizione originaria 36 1.6 L’influenza persiana sulle città costiere dell’Egeo................................................ 45 1.7 Il caso della città ionica di Teo.............................................................................. 56 1.8 Il primo decennio della Lega delio-attica e la battaglia dell’Eurimedonte........... 66 Capitolo Secondo DALL’ASCESA DI ARTASERSE ALLA ‘PACE DI CALLIA’ (465-449 A.C.) 2.1 L’ascesa di Artaserse e la ripresa delle ostilità tra Atene e la Persia.................. 80 2.2 Il disertore Temistocle al servizio del Gran Re in Asia Minore.......................... 89 2.3 La tirannide di Ligdami e la mescolanza etnica di Alicarnasso.......................... 101 2.4 La crisi di Eritre: tra lealisti e medizzanti........................................................... 113 2.5 La vita politica di Mileto alla metà del V secolo................................................ 130 2.6 La pressione persiana sulla città di Sigeo........................................................... 153 2 Capitolo Terzo DALLA ‘PACE DI CALLIA’ ALLA RIVOLTA DI SAMO (449-439 A.C.) 3.1 La ‘pace di Callia’ e le sue “conseguenze” sulle città greche d’Asia............. 162 3.2 La stasis nel territorio di Colofone................................................................. 167 3.3 Il ruolo della Persia nella rivolta di Samo...................................................... 173 3.4 Uno sguardo oltre la Pentecontaetia............................................................... 180 CONCLUSIONE…………………………………………………. 186 CARTINE………………………………………………………… 188 Abbreviazioni…………………………………………………….... 199 Bibliografia……………………………………………………….. 201 3 INTRODUZIONE Il presente lavoro intende ricostruire il rapporto delle città greche d’Asia Minore con Atene e la Persia a partire dal periodo immediatamente successivo alle guerre persiane fino allo scoppio della guerra del Peloponneso, cioè durante la Pentecontaetia (478-431 a.C.). La scelta di concentrare l’attenzione su questo tema nasce dal fatto che esso non è stato ancora affrontato nella sua complessità, ma ne sono stati solitamente esaminati alcuni aspetti e spesso ciò è avvenuto da una specifica prospettiva. Manca invece un lavoro d’insieme, che provi a ragionare non solo dal punto di vista degli Ateniesi e dei Persiani, ma anche delle popolazioni locali anatoliche e si avvalga delle ricerche più recenti e aggiornate. Sono state dedicate, ad esempio, molte riflessioni alla situazione delle città greche d’Asia all’indomani della battaglia di Micale del 479 a.C., che conclude le guerre persiane, e del consiglio di Samo dello stesso anno, durante il quale vengono discusse le misure da adottare nei confronti dei Greci d’Asia e che costituisce il punto di partenza per la formazione della Lega delio-attica. Si è poi dibattuto sulle origini della confederazione delio-attica e sull’effettiva partecipazione delle πόλεις microasiatiche fin dalla sua fondazione; sulle conseguenze della ‘pace di Callia’ per il territorio occidentale dell’Asia Minore. La gran parte degli studi è stata inoltre concepita guardando solo dalla prospettiva dell’espansione di Atene e del suo impero, dando per scontato un contemporaneo arretramento della potenza ed influenza persiana. Su tali questioni è tra l’altro difficile riportare una bibliografia esaustiva, considerato l’alto numero di articoli pubblicati, ma di certo sulle vicende dell’impero ateniese i maggiori lavori restano i quattro volumi delle Athenian Tribute Lists1 e l’opera di Russell Meiggs, The Athenian Empire2; un aggiornamento, anche bibliografico, è offerto dai contributi di Peter J. Rhodes3 e David M. Lewis4 nel quinto volume della seconda edizione della Cambridge Ancient History. Singoli lavori si sono poi soffermati sul tentativo di ricostruzione della vita politica di alcune città greche d’Asia, come Eritre e Mileto, a partire da documenti epigrafici relativi a rapporti con Atene ed in base anche all’evidenza delle liste delle ἀπαρχαί, cioè dei versamenti alle casse del tempio di Atena delle sessagesime dei tributi in denaro pagati dai membri della Lega delio-attica, pervenuteci però in maniera più o meno frammentaria soltanto a partire dal 454/3 1 B.D. Meritt - H.T. Wade-Gery - M.F. McGregor, The Athenian Tribute Lists, I-IV, Cambridge-Princeton 1939- 53. 2 Meiggs 1972. 3 Rhodes 1992a; 1992b. 4 Lewis 1992a; 1992b. 4 a.C. Sia nel caso di Eritre che in quello di Mileto, la discussione sui decreti ateniesi è particolarmente ricca e varia nelle proposte interpretative e di inquadramento cronologico. La letteratura sull’iscrizione di Eritre si estende dallo scritto The Erythrae Decree di Leo I. Highby5 ai recenti contributi di Georgia Malouchou6 e Akiko Moroo7 all’interno di un volume di studi in onore di Harold B. Mattingly. Riguardo alla storia di Mileto e alle sue relazioni con Atene intorno alla metà del V secolo, esse sono state oggetto di indagine, prendendo in considerazione i diversi documenti epigrafici rinvenuti, già dagli inizi del secolo scorso, ovvero dallo studio di Gustave Glotz8 fino ad arrivare ai più tardi commenti di Donald W. Bradeen e Malcom F. McGregor9, di Silvio Cataldi10 e Jean Delorme11, i quali riprendono la bibliografia precedente; e sulle vicende della storia milesia si continua a discutere nella monografia di Vanessa Gorman12 e in un recente articolo di Björn Paarmann13. L’obiettivo della tesi consiste nell’indagare in prospettiva più ampia e in modo approfondito la dialettica politica e gli sviluppi socio-economici nelle città greche microasiatiche del V secolo a.C., tenendo conto della lunga e complessa stratificazione culturale maturata nei secoli precedenti. La coesistenza degli interessi imperiali di Atene e della Persia, spesso negata anche in virtù dell’ottica ellenocentrica ed atenocentrica con cui si è letta la storia della Pentecontaetia sulla base delle fonti classiche, riceve al contrario nuova luce grazie ad un uso accorto e senza pregiudizi di tutte le fonti disponibili: dai testi letterari greci, alla documentazione epigrafica e numismatica, a quella archeologica, anche di ambiente microasiatico e orientale, che i progressi compiuti dalla ricerca hanno arricchito negli ultimi decenni. Questa prospettiva di studio, sulla quale è stato impostato il lavoro, ha avuto un forte impulso, tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, da una serie di fondamentali contributi che hanno rinnovato l’interpretazione delle vicende dell’impero achemenide e della regione microasiatica. In tal senso si ricordano i volumi della serie Achaemenid History, editi principalmente da Heleen Sancisi-Weerdenburg ed Amélie Kuhrt, tra cui l’indispensabile 5 Highby 1936. 6 Malouchou 2014. 7 Moroo 2014. 8 Glotz 1906. 9 Bradeen-McGregor 1973. 10 Cataldi 1981b. 11 Delorme 1995. 12 Gorman 2001. 13 Paarmann 2014. 5 Histoire de l’Empire perse di Pierre Briant14, ma anche un’altra opera che ha costituito un punto di riferimento del nostro studio. David Asheri, in un libro intitolato in maniera significativa Fra Ellenismo e Iranismo15, indicava nell’Asia Minore la linea di combaciamento o di frontiera tra le due grandi civiltà del mondo antico, identificando una spessa «fascia intermedia», intesa in primo luogo in senso culturale, che separa e al tempo stesso collega la civiltà greca e quella iranica. La definizione di «fascia intermedia» di Asheri rappresentava un’acquisizione notevole, sostanziata da un’analisi attenta delle fonti non solo greche. Vent’anni circa prima di lui, John Manuel Cook16 suggeriva l’idea di una doppia dipendenza, da Atene e dal Gran Re, delle città ioniche nel corso del V secolo. I dati da cui la ricerca è partita sono di diverso tipo. Da un lato le notizie desumibili dalle fonti letterarie riguardanti le vicende microasiatiche del periodo storico in questione, a partire da quelle contemporanee come Erodoto e Tucidide. Sebbene l’opera di Erodoto si concluda con l’episodio della presa di Sesto del 478 a.C., alcune affermazioni o eventi riportati nelle Storie superano questo termine cronologico e la loro valutazione è particolarmente interessante. Allo stesso modo importanti sono le informazioni sulle origini, sugli usi e sui costumi dei popoli e delle città d’Asia Minore, fornite da uno storico nato proprio sulla costa microasiatica, in una città etnicamente mista come Alicarnasso, nonché i riferimenti alla gestione persiana del potere nei territori occidentali dell’impero e agli atteggiamenti medizzanti di singoli o gruppi di Greci durante le guerre persiane. Come ha osservato di recente Pietro Vannicelli in uno studio sulle guerre persiane in Erodoto dal titolo Resistenza e