club milano n. 57 Renato Sarti, il fondatore del Teatro della Cooperativa, ci parla dell’importanza della memoria storica A Milano manca il mare. Ma per fortuna ci sono piscine di ogni sorta: schiette e accessibili, cool ed esclusive Le serate estive invogliano a ritrovarsi e in tema food, tra bowl e tipicità varie, le proposte abbondano Lo sapevate che tra le vie della città “vivono” cinque sirene? Alcune dall’Ottocento proteggono gli innamorati

luglio - agosto 2020

Ivan Capelli: «La Formula Uno attuale è diventata un affare ricchissimo. E altrettanto costoso» − pagina 16

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Senso di comunità

Nel 1974 Seymour Bernard Sarason, professore emerito di Psicologia alla Yale Uni- versity, fu il primo a fornire una definizione di “senso di comunità”. Per Sarason non è altro che “la percezione di similarità con altri individui, una riconosciuta interdi- pendenza, una disponibilità a mantenere tale interdipendenza offrendo o facendo per altri ciò che ci si aspetta da loro, la sensazione di appartenere a una struttura piena- mente stabile e affidabile”. Qualche anno dopo altri due studiosi, McMillan e Chavis, entrarono ancor più nel dettaglio descrivendo il senso di comunità come l’insieme di quattro elementi: il senso di appartenenza (belonging), che corrisponde al sentimento di fare parte di una comunità; l’influenza influence( ), identificata con la possibilità del singolo di partecipare e dare il proprio contributo alla vita della comunità in un rapporto di reciprocità; la soddisfazione dei bisogni (fulfillment of needs) che esprime il concetto secondo cui la relazione tra individuo e comunità deve essere positiva per l’individuo, che può soddisfare alcuni bisogni in ragione dell’appartenenza alla comunità; infine la connessione emotiva condivisa shared( emotional connection), de- finita dalla qualità dei legami e dalla condivisione di una storia comune. È evidente che una comunità in quanto tale non può esistere se non si fonda su un forte e radi- cato senso di comunità, sia essa un continente, una nazione, una città, un quartiere. Abbiamo assistito in questi anni a quanto è complicato costruire l’Europa attorno a valori condivisi, dell’Italia conosciamo perfettamente tutte le difficoltà di riconoscersi in un’identità comune (“Fatta l’Italia, ora dobbiamo fare gli Italiani”, riconobbe Mas- simo d’Azeglio dopo l’Unità d’Italia nel 1861), ma la comunità più importante, su cui si fondano tutte le altre, è certamente la città. Per i Greci, fondatori della cultura e della civiltà moderna, la polis era tutto: la stessa politica altro non era che l’arte di amministrare la città, intesa proprio come comunità. Una città come la nostra vive oggi una delle sfide più importanti della sua storia: Milano è accogliente per natura, permette a chiunque di esprimersi e ha una storia di cadute e ripartenze che hanno rafforzato il senso di appartenenza di chi ne ha fatto parte. Sentirsi milanesi è facile, regala grosse soddisfazioni, ma richiede anche impegno e forse persino sacrificio. Il Covid ha smontato molte nostre certezze, ma forse più di tutto ha minato quel senso di comunità che pensavamo di avere e che va ritrovato nelle piccole cose, andando oltre alla partecipazione agli eventi, al Fuorisalone, alle fashion week, agli aperitivi, ai vernissage o al tifo da stadio.

Stefano Ampollini

4 contents

point of view 10 focus 28 Il giorno del ricordo Ritrovarsi d’estate di Roberto Perrone di Simone Zeni

inside 12 interview 30 Brevi dalla città Gabriele Ferraresi a cura di Elisa Zanetti di Matilde Quarti

outside 14 focus 32 Brevi dal mondo Un tuffo contro il logorio a cura di Elisa Zanetti di Marco Agustoni

cover story 16 di Simone Sacco

interview 34 Paco Salvini di Enrico S. Benincasa

focus 36 A ritmo d’acque di Marilena Roncarà portfolio 20 Il mondo che cambia foto Photofestival

interview 38 Sofia Goggia di Nadia Afragola

focus 40 Cono o coppetta? interview 26 di Enrico S. Benincasa Renato Sarti di Marilena Roncarà

Via Sant’Andrea 12, Milano 6 contents

memories 44 hi tech 54 L’altra realtà Sportech da passeggio di Elisa Zanetti di Paolo Crespi

memories 46 weekend 56 Massimo Turatto Intima Ortigia di Marilena Roncarà di Carolina Saporiti

style 48 overseas 58 Un’estate full color La regina del Sud di Monica Codegoni Bessi di Cristina Buonerba

design 50 food 60 Jungle Fever Takeshi Iwai di Marzia Nicolini di Simone Zeni

free time 62 Da non perdere a cura di Marilena Roncarà

secret milano 64 Sirene in città di Elisa Zanetti

wheels 52 Buona la prima di Ilaria Salzano

In copertina Ivan Capelli foto di Francesco Pizzo

8 point of view

roberto perrone Giornalista e scrittore, vive a Milano ma ha solide radici “zeneisi”. Si è occupato a lungo di sport, food e viaggi a Il Corriere della Sera. Ora giornalista freelance. È autore della saga noir di Annibale Canessa e il suo nuovo romanzo si intitola L’ultima volontà (Rizzoli)

Il giorno del ricordo

Mai come nel periodo da cui siamo usciti (speriamo), abbiamo sfiorato la com- prensione del valore del ricordo. Questa è un’epoca distratta, dove tutto si consu- ma in fretta. I leoni da tastiera, i promotori di sé stessi scrivono in continuazione, in modo febbrile, dimentichi, oggi, di quello che hanno fatto ieri. Emettono sen- tenze, postano foto, filmati, raccontano i fatti loro e commentano, non sempre ci- vilmente, quelli degli altri. Nel periodo della quarantena, le poche foto che descri- vevano la “prigionia” a cui eravamo sottoposti, si alternavano alle più numerose immagini del passato, spesso recente. Abbracci, mare, feste, montagna, bermuda, bikini, spiagge e locali affollati, brindisi tintinnanti, foto in cui le distanze erano inesistenti. Ho riflettuto molto sul valore della memoria, su quanto ricordiamo di quello che è accaduto a noi e al mondo in cui viviamo. Durante il periodo più cupo della pandemia sembrava che avessimo ricompreso il valore dei ricordi, ma ora siamo tornati di nuovo a perdere la memoria. La realtà maligna di questo nostro tempo è che vive di presente, non ha radici, non ha cultura. Dovremmo concederci un esercizio quotidiano di memoria, rinfrescare i ricordi, permettere a chi ne ha più di noi di raccontarceli. Imparare ad ascoltare: un altro beneficio del ricordo. Perché il potere evocativo della memoria porta in dono la conoscenza. Quando eravamo chiusi in casa, erano i ricordi, quei ricordi di una vita non stabilita per decreto a permetterci di andare avanti nella speranza ripren- derci quello che al momento ci era negato. Il valore del ricordo sta nel darci un passato che è spesso un passato comune. In tutti i Paesi ci sono giornate del ricor- do, per gli eventi storici più disparati, quasi sempre drammatici. Anche ognuno di noi, dovrebbe istituire una giornata del ricordo privato che permetta di conserva- re volti che abbiamo guardato, le persone che hanno lasciato un segno nelle nostre esistenze, momenti che ci hanno fatto riflettere. I nostri ricordi, le nostre storie personali, poi, dovrebbero confluire in una storia comune. Una storia di popolo. Il nostro peccato più grande è l’assenza di memoria. Mentre scrivo queste righe, rivedo i volti di mia nonna, dei miei genitori, li sento parlare. Li sento raccontare le loro vite intrecciate in una vita più grande, quella dell’Italia. È bellissimo, è appagante. Più di un selfie bruciato in un click.

Roberto Perrone

10 ATPCO_CLUBMILANO_AGO2020.pdf 1 7/29/20 11:09 AM

INSIDE

Un picnic nel parco Un cesto di vimini e sei diverse proposte per accontentare tutti i gusti. È la formula picnic di Peck CityLife per godersi un pranzo nel parco. La celebre gastronomia offre tutto ciò che serve per una pausa all’aperto e il cesto, oltre alle pietanze, include coperta, posate e bicchieri. Il servizio è disponibile anche per l’aperitivo e il brunch nel weekend. Non resta che scegliere il proprio angolo preferito. www.peck.it

New opening

Simbolo dello sportswear e dello streetwear inglese, Fred Per- ry sbarca a Milano con il suo primo store in Corso di Porta Ti- cinese 76. Spazi essenziali, illluminati da luci LED e arredati C

con mobili su misura in legno, acciaio grezzo, vetro e marmo M

raccolgono tutte le collezioni e alcune tra le collaborazioni Y più apprezzate, tra cui quella con il designer Raf Simons e Estate Sforzesca con la Amy Winehouse Foundation. Il negozio ospita anche CM Oltre ottanta spettacoli di teatro, musica e danza di cui l’exhibition room, uno spazio dove rivivere la storia del brand. MY godere sotto le stelle: i giardini del Castello Sforzesco sono www.fredperry.com CY un porto sicuro nelle sere d’estate. Il ricco calendario di CMY concerti e appuntamenti della rassegna Estate Sforzesca ci K accompagna infatti da giugno fino a primi di settembre con proposte gratuite e a pagamento, in programma sia nel weekend sia durante la settimana. www.milanocastello.it Colour your city Riscoprire la città e guardarla con occhi nuovi. Dopo il lockdown è tempo di tornare all’aperto e lasciare spazio ai propri pensieri, senza farseli sfuggire. Moleskine celebra Milano con il proget- Cin cin to Colour your city, realizzato con l’artista Carlo Milano trionfa nell’edizione 2020 Stanga e dà vita a una versione coloratissima della Guida Locali storici d’Italia dei suoi taccuini. I disegni di Stanga trovano con ben 14 location selezionate. posto anche nella collana di libri I am… che Il volume, disponibile anche in racconta Milano, Londra e New York. versione app con geolocalizzazione www.moleskine.com individua i luoghi culto dell’ospita- lità italiana con almeno 70 anni di attività e guida alla scoperta di caffè letterari, alberghi, ristoranti… Non resta che brindare con un aperitivo al Caffè Camparino o un Rosso Usellini al Bar Jamaica. www.localistorici.it

12 outSIDE Ovidio / Elena

Family Affair Sette famiglie guidate dal collettivo bolognese ZimmerFrei hanno dato vita a un progetto di teatro documentario e partecipativo che s’interroga sulla famiglia contemporanea. Piccoli e grandi nuclei, coppie senza figli, genitori single, famiglie arcobaleno e di ogni tipo hanno animato gli appuntamenti del 16 e 17 luglio di Family Affair | Santarcangelo, tappa di un progetto europeo avviato da oltre quattro anni. www.santarcangelofestival.com Ispirazione Himalaya

Save The Duck, brand di piumini 100% animal friendly, si è lasciato ispirare dalla cultura più nascosta dell’Himalaya, dalle meravigliose terre incontaminate del Tibet e della Valle di Ladakh in Kashmir per creare la nuova collezione autun- no inverno 2020/21. Una linea che rispecchia i valori prima- ri della natura e del suo incessante cambiamento. L’intento è portare in città, attraverso capi altamente tecnologici e mo- derni, uno stile evoluto e caratterizzante: il fashion outdoor. www.savetheduck.it

Estate nei borghi Vuole raccontare e sostenere i piccoli comuni certificati con la Bandiera Aran- cione la campagna di promozione digitale di Touring Club Italiano Estate nei borghi. Attraverso una vetrina e-commerce e numerose interviste ai protago- nisti, l’iniziativa porta sul web un assaggio delle peculiarità del nostro territorio, fatte di prodotti tipici, persone e pratiche virtuose. www.benvenuto.bandierearancioni.it

Una gita in collina Una passeggiata in collina, un pranzo all’aperto o una visita a un’antica cantina. Quest’estate Open Air ci invita a scoprire Monferrato, Langhe e Roero riunendo aziende vinicole, ristoranti, ar- tigiani del gusto, antichi borghi e parchi tematici all’interno di un unico progetto turistico per la riscoperta del territorio. Pronti per un weekend? www.openairmonferratolangheroero.it

Bentornati a Palazzo! Appuntamenti serali nel Giardino Ducale, musica dal vivo nel rinnovato Boschetto, visite guidate con storici dell’arte all’Armeria e alla Galleria della Sindone e poi ancora aperitivi gli occhiali senza tempo con dj set, workshop e tour alla scoperta delle specie floreali che impreziosiscono le aree verdi. Con la loro ricca agenda, i Musei Reali di Torino promettono di non annoiare mai. www.museireali.beniculturali.it

14 Cover story Cover story

Ivan Capelli sfrecciando Oltre il cavallino bizzoso In occasione dell’atteso Gran Premio di Monza, ottava gara a porte chiuse di una stagione oltremodo anomala per la Formula Uno, abbiamo raggiunto il sincero pilota milanese che, nei suoi anni d’oro, ha dato gas alla velocità meneghina già nobilitata, tra gli altri, da due indimenticabili: Alberto Ascari e Michele Alboreto. Un’esistenza da seria biografia sportiva, la sua. Un libro che nessuno ha ancora scritto per davvero. Ci pensiamo noi a darvene un sunto super aggiornato

di Simone Sacco - foto di Francesco Pizzo

Una vita spesa per il motorsport, ma la nostra roulotte delle vacanze. Anda- ca affrontare i pari età dell’Inter. Quella non solo. Ivan Capelli ha passato meno vamo lì e, quand’era giorno di prove, volta fui completamente annullato dal di una decina d’anni rocamboleschi in vedevo queste macchie di colore che loro terzino destro e lì capii che nel Formula Uno (dal 1985 al 1993) cor- sfrecciavano a pochi metri da noi. Io me calcio non avevo un futuro. Il nome di rendo per cinque scuderie diverse: Tyr- ne stavo appeso alla rete di recinzione quel difensore? Un certo Beppe Bergo- rell, AGS, March-Leyton House, Ferra- e un “qualcosa” inevitabilmente si è im- mi... (Sorride, NdR). ri (il suo annus horribilis) e un veloce possessato di me. Torniamo al mito di Monza: mi rac- passaggio in Jordan. Poi altre cose belle Altre zone del cuore del capoluogo conta la sua esperienza da presidente (campione italiano ed europeo in F3, lombardo? dell’ACI Milano (dal 2014 al 2018) campione in Formula 3000), un po’ Da ragazzino il Parco Lambro dove dove ha lottato per la riconferma del di Gran Turismo e pure un’avventura passavo interi pomeriggi a giocare. Cre- Gran Premio d’Italia? a Le Mans. Prima di diventare apprez- scendo direi la zona tra Sesto San Gio- Quella è stata una trattativa davvero zato giornalista televisivo e presidente vanni e viale Monza che ormai conosco delicata. Nel 2014, appena eletto pre- per quattro anni dell’ACI Milano, dove come le mie tasche. Ultimamente mi sidente, come prima cosa ho ricucito ha lavorato per la riconferma di Monza sto affezionando a piazza Gae Aulenti il dialogo con Bernie Ecclestone, allora nel circus di una F1 sempre più costosa perché adoro il concetto di Milano in patron della Formula Uno. Dopo la di- e ingorda. Sempre con quel rammari- verticale: una città che assomiglia sem- plomazia è arrivata la fase della tratta- co nel cuore: l’uomo giusto nel posto pre di più alle grandi capitali internazio- tiva economica e in quel caso ho dovu- sbagliato. A Maranello, nel 1992, top nali. Capitali che, grazie al motorsport, to far intervenire l’intero Automobile driver qualche stagione dopo la scom- ho avuto la fortuna di frequentare fin Club d’Italia – nella persona del suo parsa del Drake e prima, molto prima da quando avevo quattordici anni, ai presidente Angelo Sticchi Damiani – in dei ritrovati e ripetuti trionfi con Mi- tempi delle mie prime gare. quanto le richieste dello stesso Eccle- chael Schumacher. Oggi quanti anni ha? stone andavano ben oltre le possibilità Capelli, ma è vero che lei è nato a Mi- 57 compiuti lo scorso maggio. di Milano... lano in viale Monza? Quando si dice Lei comunque comincia l’attività spor- Questo fino al gennaio 2017 quando la predestinazione... tiva facendo il calciatore, giusto? Chase Carey, a capo di Liberty Media, Sì, sono nato proprio lì: al 117, per la Confermo. Il mio primo team fu il mi- subentra a Bernie e diventa il nuovo precisione. E le prime esperienze con- tico Santo Domingo, una squadretta padrone della Formula Uno? nesse al mondo dei motori le ho vissute dell’oratorio, e poi feci due anni nelle Già. Con l’ingresso di Carey e Liberty al campeggio dell’autodromo di Monza giovanili della Pro Sesto. Senta questa: Media siamo praticamente ripartiti da dove mio padre era solito parcheggiare io giocavo ala sinistra e un giorno ci toc- capo. Io me ne sono andato nel 2018 e

16 17 Cover story Cover story

“Ero un bambino quando mi piazzarono nell’abitacolo della Ferrari 312 T2. Ricordo che fissai il logo del cavallino, in mezzo al volante, e da lì cominciò il sogno…”

solo nel settembre 2019 siamo arrivati conto che a quel punto non dispone- Ken Tyrrell che, nel 1985, la fece debut- all’obbiettivo finale (rinnovo del con- vo nemmeno di un bullone di ricam- tare in Formula Uno. Le immagini di queste tratto con l’autodromo di Monza fino bio, ma riuscii comunque a vincere il Una figura imperiosa. Ho fatto appena pagine insieme a quella al 2024, NdR). Però, ripeto, si è trattato GP d’Austria. Nel 1987, al mio primo due gare in quel team, ma i famosi si- della copertina sono di un braccio di ferro molto molto one- anno in March-Leyton House, c’erano lenzi di Ken sono stati importantissimi state scattate all’inizio roso. Perché la Formula Uno attuale è 17 persone a libro paga. Quando lasciai per me. Mi hanno fatto riflettere sui di luglio sulla pista di diventata questo: un affare ricchissimo. la scuderia, a fine ‘91, erano diventate miei primi errori in pista. Cervesina, durante un E altrettanto costoso. 190. Evidentemente qualcosa di buono Enzo Ferrari. Lei ebbe la fortuna di trackday che ha visto Tra l’altro la stagione 2020 della F1, l’avevo fatto. conoscerlo appena ventenne mentre il Ivan Capelli alla guida di causa coronavirus, ha come spartiac- Per tradizione e luogo comune l’Emilia Drake aveva già 85 anni. Cosa vi siete alcune vetture que proprio il GP di Monza. Dopo si è terra di piloti, ma direi che anche Mi- detti in quell’occasione? capirà meglio il da farsi. lano si difende bene: Antonio Ascari, Sì, gli parlai durante la consegna del Sicuramente ci saranno altri gran premi suo figlio Alberto, Arturo Merzario, il premio giornalistico Tartaruga d’Oro. (non ancora confermati al momento di povero Michele Alboreto, lei ecc. Quando Ferrari discorreva sembrava andare in stampa, NdR) perché dubito Citerei anche i fratelli Fabi (Teo e Cor- stesse leggendo un libro dato che in che con un Abu Dhabi pronto a spen- rado) e Fabrizio Barbazza. Non so da ogni sua parola non c’era la benché mi- dere 50 milioni di euro non si vada a cosa dipenda questa particolarità me- nima ombra d’esitazione. Lo vuole sen- impresso la sua firma su vetture da so- Un compagno anomalo. Jean era veloce ‘92 alla Ferrari ne successero di cotte e correre pure là. Allo stesso tempo e con neghina. Nel mio caso la scintilla me un aneddoto? gno (Williams, McLaren, Red Bull) fa- in pista e scaltro nelle pubbliche rela- di crude. Addirittura prima del GP di tutto il rispetto per la tragedia del Co- l’ha accesa mio padre che, negli anni Prego. cendosi copiare da chiunque. Da quella zioni. Probabilmente si era fatto le ossa Monaco, una gara già tesa di per sé, uscì vid è interessante notare come le gare Settanta, realizzava spot pubblicitari. A un certo punto Ferrari mi chiese March 881, che guidai nel 1988, New- vedendo coi suoi occhi cos’era successo quella voce assurda che avevo contrat- europee abbiano ripreso quota rispetto Spot per una nota azienda di latte che quali fossero le mie ambizioni. «Beh, ey si è solo evoluto. ad l’anno prima (il france- to l’anemia mediterranea; e nessuno mi ad altre destinazioni asiatiche o ameri- aveva sotto contratto piloti come Clay Commendatore, sicuramente correre in Flavio Briatore. Forse una sliding door se fu licenziato dalla Ferrari a una gara difese smentendo quella panzana. Anni cane. La logistica per organizzare grand Regazzoni e . Un giorno Formula Uno». «Allora, Capelli, segua della sua carriera... dal termine della stagione perché definì dopo, ai microfoni della Rai, avrei an- prix in questa parte del mondo, si sta papà va a Maranello per delle riprese il mio consiglio: resti in Europa. Non Ebbene sì. Flavio mi chiamò subito “un camion” la sua vettura, NdR). Io, che potuto levarmi qualche sassolino rivelando decisamente meno complica- e mi raccomanda di starmene buono vada a perdersi nei circuiti americani dopo che Alessandro Nannini ebbe all’epoca, venivo da cinque stagioni di dalla scarpa punzecchiando qualche ri- ta che altrove. in un angolo. Sarà stato il 1976 o il ‘77. che quelli i grandi manager non li con- quello spaventoso incidente in elicot- amicizia vera con Mauricio Gugelmin sultato sotto le attese della casa di Ma- Torniamo alla trattativa con Ecclesto- A un certo punto mi nota Ermanno siderano. Anzi, faccia così: mi richiami tero chiedendomi se volevo prendere alla March: tutta quella politica, am- ranello, ma non lo feci mai. Perché non ne prima e Liberty Media poi che è Cuoghi, il capo-meccanico di Lauda, quando avrà preso la sua decisione». il suo posto in Benetton. Io ero anco- ministrata molto bene da Alesi, non mi era nel mio stile. stata, appunto, impervia. Ci ha rivisto che mi fa: «Ragazzino, ti va di osservare Passano sei mesi, io resto a correre nel ra sotto contratto per un anno con la apparteneva proprio. Tant’è che nei pri- Ultima domanda: c’è qualcuno in cui metaforicamente un po’ della sua car- da vicino una vera meraviglia?». E in un Vecchio Continente e mi decido a fare March e gli chiesi un briciolo di tempo mi test invernali Capelli era quello che si rivede nel 2020? riera, soprattutto gli anni complicati batter d’occhio mi piazza nell’abitacolo quella famosa telefonata. La sua segre- per ragionare. Quel tempo ovviamen- segnalava i problemi reali della F92A In un pilota come Daniel Ricciardo. con la March prima e la Ferrari poi? della Ferrari 312 T2: proprio quella di taria me lo passò subito e lui, alla sua te non ci fu. E comunque io non avrei mentre per Jean era sempre tutto fan- Per me ha tutto: velocità nel piede, de- In realtà quasi tutta la mia carriera è Niki! Ricordo che fissai il logo del ca- età, si ricordava perfettamente di quelle mai avuto lo stomaco per piantare in tastico e très bien... terminazione e gran cuore nel vivere stata imperniata sulle difficoltà econo- vallino, in mezzo al volante, e da lì co- poche battute scambiate nell’aprile ‘84. asso Akira Akagi, il proprietario della Mi dica la spudorata verità: sono sta- la F1. Uno sempre allegro nonostante miche! Una volta, in Formula 3000, minciò il sogno di diventare, un giorno, «Bravo Capelli, ha fatto bene! Ora la Leyton House che così tanto aveva cre- te tutte quelle malignità mediatiche, nel qualche sgambetto glielo abbiano fatto avevo la macchina incidentata, una un driver affermato... terrò d’occhio...». duto in me. Se lo avessi fatto forse la suo anno in Ferrari, a tramutarla suc- anche a lui. Io sono arrivato in Ferrari March del team Genoa Racing, e il mio Ora le faccio cinque nomi e lei mi ri- Che mi dice di che pro- storia sarebbe andata diversamente. cessivamente in un giornalista televisi- a 29 anni; Daniel, a 31, insegue ancora compianto manager Cesare Gariboldi sponde di getto senza star troppo a gettò quella fantastica aerodinamica Chiudiamo con Jean Alesi, suo com- vo obiettivo e lontano dalle polemiche? quel sogno. Insomma, eccone un altro – mancato nel 1989 – dovette vende- riflettere, ok? sulla March 881? pagno di team in quell’anno terribile No. Credo semplicemente che l’onestà che non è stato granché favorito dagli re il suo camion per ripararla. Faccia Molto volentieri. Un genio assoluto. Nella sua carriera ha che è stato il 1992 alla Ferrari. intellettuale faccia parte di me. In quel eventi...

18 19 Portfolio Portfolio

In questa pagina: Enrica Gjuzi, Svestirsi. Nella pagina a fianco: Alessandro Gallo, Con le migliori intenzioni, 2018

il mondo che cambia È un inedito palcoscenico autunnale quello pronto ad accogliere, dal 7 settembre al 15 novembre 2020, la quindicesima edizione di Photofestival, la rassegna di fotografia d’autore che tradizionalmente anima la primavera culturale milanese, me che quest’anno, in seguito all’emergenza sanitaria, ha dovuto far slittare in avanti la programmazione. Scenari, orizzonti, sfide. Il mondo che cambia è il titolo del festival con la direzione artistica di Roberto Mutti, un’occasione di ripartire per la città e per quella cultura che ne è linfa vitale. Centoquaranta le mostre fotografiche previste, con un programma espositivo che spazia tra personali e collettive di autori di fama e talenti emergenti. Ve ne proponiamo un’anteprima

testo di Marilena Roncarà - foto Photofestival

20 21 Portfolio Portfolio

In questa pagina: Mauro Scarpanti Brick Factory. Nella pagina a fianco: Riccardo Marino, Vanitas

22 23 Portfolio Portfolio

In questa pagina: Franco Fontana, 1970. Nella pagina a fianco: Daria Martinoni, Bahnhof Oerlikon

photofestival rappresenta l’intera filiera della Realizzato in collaborazione con fotografia e dell’imaging. Fondata Confcommercio Milano, patro- nel 1979 AIF realizza iniziative per cinato da Comune di Milano e professionisti, per appassionati di Regione Lombardia, Photofestival fotografia e per chi si avvicina per è promosso da AIF - Associazione la prima volta a questo universo. Italiana Foto & Digital Imaging, che www.milanophotofestival.it

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Renato Sarti

Una grande voglia di fare “Ogni anno alla ripartenza della stagione, mi chiedo Dal 2001 dirige il Teatro della Cooperativa di Niguarda, ma lui è prima di tutto attore, se ha senso quello che faccio e il senso lo trovo sempre. drammaturgo e regista, appassionato di teatro comico e di memoria storica, perché Evidentemente c’è una necessità, non solo mia, ma “camminare senza sapere cosa si ha alle spalle” non porta lontano di tutto il teatro di confrontarsi con la vita”

di Marilena Roncarà

Triestino di nascita e milanese d’ado- liano con forno crematorio. Una consa- ta un’esperienza così arricchente. Avere zione, quando è arrivato a Milano? pevolezza che mi ha cambiato la vita. una casa, a livello di teatro, è una liber- Era il 1969 e avevo 17 anni. Sono venu- Prima camminavo senza sapere che tà enorme. All’inizio forse avevamo più to per studiare all’Accademia di Brera cosa avevo alle spalle. Da tempo faccio energie, però ogni anno alla ripartenza e in seguito ho frequentato anche l’Isti- parte dell’Aned, Associazione Nazio- mi chiedo se ha senso quello che faccio tuto Europeo di Design. Poi mio padre nale Ex Deportati: conoscere queste e il senso lo trovo perché poi le energie, si è ammalato e sono tornato a Trieste. persone mi ha dato una grande voglia non si sa da dove, vengono fuori. Evi- Lì mi sono iscritto a un’accademia di fare e tanta sostanza per la vita. dentemente c’è una necessità, non solo di teatro e ho anche partecipato alla E poi cosa è successo? mia, ma di tutto il teatro di confrontar- fondazione di un teatrino all’interno Poi c’è stato il Piccolo Teatro con Gior- si con la vita. Quest’anno dal 9 al 20 di- dell’ospedale psichiatrico della città, lo gio Strehler e la grande palestra dell’El- cembre siamo ospiti della stagione del stesso in cui, dal 1971, lavorava Franco fo, dove ho fatto anche teatro comico. Piccolo con Coppia aperta, quasi spa- Basaglia. In quel contesto l’arte era in- Tutte queste passioni sono confluite lancata, uno spettacolo comico da un tesa come terapia, elemento di solida- naturalmente in un unico progetto gra- testo di Dario Fo e Franca Rame. Uno rietà e di fratellanza. Ma presto ho ca- zie alla Cooperativa Abitare. spettacolo importante, ancora attuale, pito che se cercavo un confronto vero, A proposito, qual è il ruolo della Coo- ma leggero: quello di cui abbiamo tutti il posto in cui stare era Milano, dove perativa Abitare? bisogno in un momento come questo. nel frattempo ero stato ammesso alla La Cooperativa Abitare che quando è I prossimi appuntamenti del Teatro Civica Scuola di Arte Drammatica. È nata, nel 1894, si chiamava Edificatri- della Cooperativa? avvenuto così, nel 1974, il mio ritorno. ce di Niguarda, ha sempre fatto opere Per ora continua la rassegna Teatro nei Andando poi avanti nel tempo, nel di solidarietà al servizio di categorie Cortili, abbiamo già fatto tre serate corso della sua carriera è stato attore, professionali come artigiani, falegnami, con nomi del calibro di Debora Villa, drammaturgo, regista, direttore di tea- operai e contadini che abitavano nella Antonello Taurino e Paolo Rossi. Il 10 tro. Quale ruolo le appartiene di più? zona, offrendo loro un appartamento a settembre siamo in scena io e Marino Sono tre dimensioni molto diverse, la condizioni non così gravose dal punto Zerbin con uno spettacolo di burattini, profondità della scrittura non te la dà di vista economico. È la prima coo- mentre il 15 sono confermati i Duper- a volte la macchina registica e la sod- perativa indivisa in Italia, i cui alloggi du, un duo comico molto legato terri- disfazione immediata dell’attore non vengono assegnati ai soci mediante torio che fa teatro canzone. te la dà la continuità della scrittura. È contratto di godimento. Altra sua pecu- Un pensiero per Milano... bello alternare. liarità è destinare, da sempre, una parte L’impatto causato dal Covid è stato Nel 2001 fonda il Teatro della Coo- del proprio bilancio alla cultura, non tremendo. Ma a Milano non si viene perativa. Ci racconta come è iniziato solo al teatro, ma anche alla musica, perché c’è il mare bello, si viene perché questo progetto? come a soddisfare il naturale bisogno si lavora con una certa intensità, al pun- È stato un confluire naturale di tutte le di nutrimento spirituale delle persone. to che ti fa dimenticare il mare, dove esperienze precedenti. A partire dalla E questo mi piace molto. E poi c’è l’a- magari comunque poi ci si va. Sono fi- passione per la nostra storia recente, spetto politico legato all’antifascismo, ducioso che ci riprenderemo perché il nata all’università grazie a dei professo- alla storia della resistenza, che sono milanese è tenace. E la fiducia è anco- ri illuminati che mi hanno fatto scopri- pure temi a me molto cari. ra più forte perché Milano non è fatta re, tra l’altro, che abitavo in linea d’aria Se dovesse fare un bilancio? solo da milanesi, ma anche da pugliesi, a circa un chilometro di distanza dalla Sono passati 20 anni dall’apertura e liguri, veneti, friulani, sardi, siciliani… Risiera di San Sabba, l’unico lager ita- devo dire che non pensavo sarebbe sta- insomma è una summa dell’italianità.

26 27 FOCUS FOCUS Ritrovarsi d’estate Le serate estive invogliano a ritrovarsi tra amici per un pasto semplice, un aperitivo, una proposta food anche dopo cena, meglio se all’aperto. Milano non lascia nulla di intentato tra bowl, fish & chips, crudi di mare, salumi, tipicità italiane o cinesi. E naturalmente pizza

di Simone Zeni

sul web www.gudmilano.com www.bomaki.it 02 www.distreat.it www.pokehouse.it www.armani.com/restaurant/it www.vivavivianavarese.it www.ilchioscodimimi.com www.voceaimoenadia.com www.bottegalucia.eu www.fratellitorcinelli.it www.crocca.it www.berberepizza.it www.murestaurants.com/it www. drymilano.it 01

01. Gud Darsena Un’estate, quella del 2020, quanto mai agognata, sti all’interno o in giardino, apre la mattina presto 03 d’estate tra bowl, attesa, che coincide con il primo timido ritorno con la colazione e si conclude alle due di notte focacce, fish & chips alla normalità dopo i mesi del lockdown. Se nu- (con una carta di cocktail e after dinner che ri- merosi indirizzi meneghini hanno deciso di at- mangono disponibili fino a chiusura). Due propo- tendere la fine dell’estate per la riapertura, altret- ste di spuntini healthy e pasti informali arrivano tanti hanno tirato su la saracinesca quanto prima dal nuovissimo Prima Cafè di corso Garibaldi, per ricominciare ad accogliere i propri clienti. E dove l’ispirazione californiana introduce nel menu cosa c’è di meglio di uno spuntino di pomerig- avocado toast e bowl di frutta, e dai Poke House All’Origine: il ristorante di Fabio Titone introduce cina come a tavola. Gli affezionati alle bombet- 02. é aperta tutta gio, all’ora dell’aperitivo o persino a notte inol- Kiosk, il nuovo formato del brand che approda al un menu aperitivo che va avanti fino a chiusura, tra te di Fratelli Torcinelli possono trovare alternati- l’estate la pizzeria Dry, trata, per godersi le giornate di bel tempo? Chi Parco Sempione e al Parco Ravizza. Ma un’offerta crudità di mare e chicche gourmet. Happy hour ve più fresche come le friselle, mentre il nuovo in Vittorio Veneto dispone di spazi all’aperto importanti quest’anno più informale e open air arriva anche dai più rino- firmato anche da VOCE in Giardino, allestito nel La Forgiatura Bistro propone carne alla brace, sa- 03. L’anatra alla è certamente avvantaggiato. Come GUD, con le mati nomi dell’alta cucina. Da Emporio Armani Giardino di Alessandro Manzoni. Qui, tra le Gal- lumi, formaggi e pinsa. Infine, se parliamo di spun- pechinese tra i piatti di sue focacce e le sue bowl, che, se in via Eustachi Giardino il menu estivo dell’executive chef Ferdi- lerie d’Italia e la Casa del Manzoni, l’informalità tini non possiamo che pensare allo street food tan- MU Paolo Sarpi gode di un piccolo dehors su strada, in CityLife nando Palomba comprende classici come gli spa- di VOCE Aimo e Nadia si circonda di opere d’ar- to trasversale a ogni generazione. Nell’estate 2020 ha un bel pezzetto di parco a disposizione. Così ghetti al pomodoro e i tortelli piacentini, ma anche te, da Joan Mirò a Giò Pomodoro, e alle proposte non manca l’italianissima pizza, da quella di Dry come in Darsena, dove alla sua classica offer- assaggi di pesce crudo. Raw fish, ostriche e bollici- food vengono affiancati i cocktail di Filippo Si- – sempre aperto in Vittorio Veneto, Ferragosto in- ta aggiunge Fish & Chips. A CityLife, all’interno ne italiane sono la formula pensata da Viviana Va- sti. Carne e pesce – sempre impeccabili – anche cluso – a quella ispirata agli anni Ottanta di Croc- della FoodCourt, si amplia anche il dehors di Bo- rese per il suo VIVA in Piazza, spin off del suo ri- nel menu estivo de La Bottega di Casa Lucia che, ca (ma anche la limited edition di Berberè firmata maki, dove si possono provare un sacco di nuovi storante stellato che si apre su piazza XXV aprile. accanto alle portate principali, prevede sezioni dallo stellato Luca Abbruzzino), né il tocco asiati- piatti dello chef Jeric Bautista, tra assaggini chic Gli amanti del pesce a 360 gradi non possono poi più smart come la Salumeria, con affettati e for- co di MU Corso Como, dedicato al cibo di strada e copiose portate nippobrasiliane. Per un pasto rinunciare ad una tappa all’iconico chiosco Mimì maggi, e le Tentazioni, porzioni ridotte di piatti di Hong Kong, e MU Paolo Sarpi, focalizzato su easy e chic c’è poi DistrEAT che, con pochi po- Gourmet. Calici di champagne, rossi o bianchi per importanti che consentono di sperimentare in cu- anatra alla pechinese e carne.

28 29 Interview interview

La cover di Mad in Gabriele Ferraresi Italy. Manuale del trash italiano 1980-2020 di Gabriele Ferraresi, Pazzi per il trash edito da Il Saggiatore nel 2020 “Il trash è una chiave mai usata per raccontare quarant’anni di storia del costume italiano”. Da Zelig a Umberto Bossi, da Lapo Elkann a Luigi Di Maio. Il giornalista e scrittore Gabriele Ferraresi racconta lo spirito del nostro Paese attraverso questa lente

di Matilde Quarti - foto di Giorgia Polo

Con Mad in Italy (il Saggiatore 2020) una serie di reazioni a catena e vivere è stato uno dei primi meme usciti dal Gabriele Ferraresi ha portato in libreria di feedback e indignazione social. sottobosco di internet e poi discusso in una sfilata di personaggi, fatti, eventi, Con i social media i politici sono di- televisione addirittura in programmi di che raccontano meglio di qualsiasi li- ventati meme. prima serata. bro di storia gli ultimi quarant’anni del Lo vediamo quando Pier Ferdinando C’è un aneddoto di “Mad in Italy” che nostro Paese. E tra politica, spettacolo, Casini usa FaceApp su Instagram, o racconta in modo privilegiato “lo spiri- musica e attualità nessuno sembra sfug- quando Antonio Razzi fa i balletti su to del popolo italiano”? gire alla trappola del trash. TikTok. Nel 2006 l’Italia vince i mondiali di Il trash come lente d’ingrandimento. In passato ha lavorato per Cronaca calcio e, sempre nel 2006, il business Come mai questa scelta? Vera. Com’è stata questa esperienza? delle suonerie personalizzate per il cel- Perché è una chiave di lettura che non È stato un privilegio enorme: dal 2006 lulare è al suo apice: a pubblicizzarle in è mai stata usata per raccontare la sto- al 2009 ho girato l’Italia per incontra- televisione c’è Wladimiro Tallini, detto ria del costume italiano. Secondo un re quelli che davvero non hanno santi Wlady. Nei giorni successivi alla vitto- grande maestro, Tommaso Labranca, in paradiso. Sono entrato in casa loro, ria dell’Italia inizia a essere mandato in il trash è lo scarto tra l’intenzione che li ho fotografati, ci ho parlato… mi ha onda a un ritmo martellante uno spot porta all’emulazione di un determinato permesso di conoscere persone che, vi- in cui Wlady gira in macchina per Tori- fenomeno e il risultato finale: l’emula- vendo a Milano in una certa bolla, non no cantando una canzoncina che, sulla zione fallita. Ma l’uso della parola si è avrei mai incrociato. È stato un lavoro melodia di Garibaldi fu ferito, intima ai trasformato, andando a inglobare anche cruciale per capire molti meccanismi. francesi di restituirci la Gioconda. tanti altri aspetti, come nel caso della Quindi per Mad in Italy hai ripreso In questo momento ci troviamo in Bi- televisione nazional-popolare di Barba- anche storie di cui ti eri già occupato. cocca, cosa c’è di Mad in Italy in que- ra D’Urso o anche di Salvini e di Bersa- Anche, ma dandogli un’altra forma. La sto quartiere? ni del “giaguaro da smacchiare”. cosa più importante è stata collegare le Per me la Bicocca è un principato, come Nel libro ci sono due filoni: lo spetta- epoche, soprattutto nel passaggio al se- Monaco, e la nostra Grace Kelly è Mau- colo e la politica, che spesso non man- condo decennio del 2000: tra il 2009 e rizia Paradiso. Io ho avuto la fortuna, cano di incontrarsi. il 2010 internet e i social media diven- nel 2007, di seguirla per alcuni mesi I politici andavano in televisione an- tano davvero un fenomeno di massa an- per lavoro, anche se in quel periodo che prima, ma dagli anni Novanta è che in Italia. Se per i decenni preceden- era meno popolare di quanto fosse ne- cambiato qualcosa. La prima svolta è ti dovevo spulciare annuari dell’Ansa e gli anni Ottanta e Novanta. Poi ci sono stata nel 1992, con Tangentopoli e l’e- annate dell’Espresso, improvvisamente posti incredibili, come la trattoria Arla- voluzione del personaggio di Antonio c’era l’imbarazzo della scelta. Forse il ti, dove negli anni Settanta si è esibito Di Pietro. In una copertina incredibile momento in cui per la prima volta dai Battisti e tutt’oggi passano i famosi di Tv Sorrisi e Canzoni titolava: Di Pietro social media esce qualcosa in forma cinema e televisione. facci sognare. Un altro punto di svolta memetica è la vicenda delle gemelle E quali sono i “suoi” posti in Bicocca? è stato nel 2013, quando ha comincia- Cappa, dopo il delitto di Garlasco. Le Je Suis Jambon, un piccolo pub nel to ad affermarsi il Movimento 5 Stelle. gemelle Cappa erano le cugine di Chia- cuore del quartiere, in piazza della Tri- Invece negli ultimi anni ha iniziato a ra Poggi e avevano attaccato fuori dal vulziana. Poi c’è Fuorimano, un locale prevalere quello che chiamo “trolling cancello di casa una foto che le ritraeva che ultimamente è diventato famoso di Stato”, che prima era rappresentato con la vittima. Il problema è che era il perché ci hanno girato delle puntate di da Bossi che voleva riprendersi la Pada- fotomontaggio di un’immagine di loro Deal With It, e il bar Tempi Moderni, nia con i fucili e oggi da Salvini che fa due, probabilmente in discoteca, e una nel borgo Pirelli, un quartiere liberty cose sbagliatissime solo per scatenare Chiara Poggi in accappatoio. Questo purtroppo tenuto molto male.

30 31 FOCUS FOCUS

Un tuffo contro il logorio Il grande assente del capoluogo lombardo è, e resterà sempre, il mare. Per fortuna, anche in tempi post lockdown, la città mette a disposizione piscine di ogni sorta, da quelle più schiette e accessibili a quelle più cool ed esclusive

di Marco Agustoni

il “mare” di milano Come si è detto non è un mare. E peraltro pure definirlo lago sarebbe eccessivo (laghetto è forse più appropriato). Ma l’Idroscalo, il bacino artificiale inaugurato nel 1930 per fungere, come suggerisce il nome, da scalo per gli idrovolanti, oltre che per ospitare 02 manifestazioni sportive, rimane un punto di riferimento fondamentale per i milanesi, anche grazie alle sue piscine all’aperto e alle tante attività sportive praticabili.

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01. La piscina esterna In qualsiasi disputa fra un milanese e un genove- con tutte le dovute precauzioni, sta alla sensibilità di QC - Termemilano, se, a un certo punto, inevitabilmente, di fronte ai di ogni singola persona. Archiviata questa dovero- circondata dalle mura primati cittadini sbandierati dal lombardo, il ligu- sa premessa, dicevamo: piscine. Piscine per tutti i spagnole re ribatterà: «Sì, ma comunque voi non avete il gusti, peraltro: impianti di lunga tradizione come mare». Una specie di arma segreta dialettica, di la piscina Romano di via Ampère, costruita nel da esperti mixologist a portata di mano. Proprio dove al termine del percorso spa – ma senza sau- 02. La piscina sul fronte alla quale il meneghino, spiazzato, non avrà 1929 e riqualificata mantenendo la sua architet- perché la scelta non manca e l’intera città è tutto na e bagno turco, al momento chiusi – è possibile rooftop di Ceresio modo di ribattere. Perché sì, abbiamo i Navigli, tura originale (nella quale fra l’altro dal lunedì al sommato “coperta”, il consiglio è di non rassegnar- rilassarsi in una piscina all’aperto con vista sulle 7 offre una visuale ma quelli ormai non sono balneabili da tempi re- venerdì è ora possibile nuotare fino alle 21). E al- si, per inerzia, alla piscina più vicina e di affron- mura spagnole. La scelta è molteplice, sempre te- panoramica della città moti. E d’accordo, c’è l’Idroscalo, ma chiamarlo, tri più recenti, o addirittura ancora in corso di rea- tare qualche spostamento per trovare quella che nendo conto del discrimine fra piscine al chiuso anche solo scherzosamente, il “mare di Milano” ci lizzazione, come la nuovissima piscina che sorgerà meglio rispecchia l’identità di ciascuno. Se quello accessibili tendenzialmente tutto l’anno e quel- attirerebbe la derisione dei nostri amici di Genova in zona Moscova, in via Fatebenesorelle, e quella che cerchiamo è una semplice nuotata senza tanti le all’aperto attive per lo più durante il periodo e dintorni. E quindi ci tocca incassare. Per fortu- di via Gassman, nel quartiere Adriano. Si può sce- fronzoli, l’ideale è andare sul classico scegliendo estivo (su questo secondo fronte è possibile citare na, a consolarci di questa inferiorità ontologica in gliere un impianto più inclusivo come i tanti parte i già citati impianti di Milanosport: tra quelli at- l’amatissima Argelati di via Segantini, con le sue fatto di acqua salata, ci pensano le tante, talvolta del circuito Milanosport, tra cui ad esempio Solari tualmente aperti figurano anche Cozzi, Murat e vasche su più livelli). Certo, nessuna piscina potrà meravigliose piscine di cui la città è più che forni- e Bacone – anche se con un paio di accortezze: Saini. Per chi invece fosse in cerca di un ambiente mai sostituire la sensazione di tuffarsi nell’acqua ta. Certo, con la pandemia da coronavirus ancora a causa della pandemia è necessario acquistare il suggestivo in cui fare vita sociale (pur rispettando salata. Eppure mantenere, anche quando si è in in corso, qualcuno potrebbe farsi degli scrupoli a biglietto in anticipo e rispettare determinate fasce le dovute distanze imposte dal Covid) e, più che città, un legame costante con l’acqua, per quanto recarsi in ambienti dove il distanziamento non è orarie, senza contare che alcune vasche, come ad nuotare, chiacchierare a bordo vasca o sdraiati in confinata in un alveo artificiale, può rappresenta- sempre facile. In proposito c’è da dire che le strut- esempio quelle di solito bazzicatissime del Lido, amaca, l’opzione suggerita è quella dei Bagni Mi- re un efficace rimedio contro il logorio della vita ture balneari hanno avuto il via libera alla riaper- quest’anno rimarranno chiuse. Oppure si può steriosi di via Botta. Chi aspirasse non solo a un urbana. Perciò preparate la borsa con accappatoio, tura, ma solo a patto di seguire una serie di rigide optare per piscine più cool come quella situata bagno, ma a un’esperienza completa di benessere, costume, cuffia e occhialini, trovate la piscina che linee guida. Detto questo, se sia il caso o meno di sul rooftop di via Ceresio 7, con vista panorami- potrebbe invece valutare l’acquisto di un ingresso fa per voi e, quando verranno a trovarvi a Milano, concedersi un tuffo in piscina è una scelta che, ca sullo skyline di Porta Nuova e cocktail studiati a QC - Termemilano di piazzale Medaglie d’Oro, invitateci anche i vostri amici liguri.

32 33 Interview interview

Paco Salvini

Ridere e correre “È davvero importante per la città che È uno dei tre imprenditori che ha dato vita a Ride, contenitore di eventi e cultura nell’area l’area dello scalo ferroviario sia utilizzata dell’ex Scalo Ferroviario di Porta Genova. Uno spazio che rivive questa estate diversi anni dopo Expo, sperando che continui a farlo anche dopo e viva in un modo intelligente”

di Enrico S. Benincasa

Come è nato Ride? nostri eventi riusciamo a rispettare tutti senso di comunità all’intera zona? Ride è nato quasi per caso. Parlando i criteri di distanziamento sociale. È uno spazio che è stato ripulito e oggi con quello che poi è diventato uno dei Perché lo avete chiamato Ride? restituito alla città. Ha una forte conno- miei due soci in questa avventura, Da- Il nome provvisorio era “Ride into the tazione territoriale, tanto che l’offerta niele Marchetti (l’altro è Alberto Cos- culture”, poi per esigenze di brevità lo food & beverage viene tutta da posti su, NdR), è venuta fuori l’idea di creare abbiamo ridotto a Ride. Ci piace per- dell’area. Lo abbiamo realizzato con un drive-in per promuovere uno degli ché evoca la corsa e il movimento se l’idea che, alle volte, basta cominciare: artisti della sua etichetta discografica. letto in inglese, ma anche in italiano ha da quando siamo passati dal “render al Era il 4 maggio, meno di tre mesi dal un’accezione che ben si presta allo spi- reale”, per farti un esempio, abbiamo 15 luglio, il giorno in cui abbiamo aper- rito di questa avventura. meno difficoltà a proporci a chi fa con- to. Ci siamo subito resi conto che non Come ha reagito il quartiere di Porta tenuti e anche a potenziali partner. È era possibile realizzare una one shot, ma Genova alla vostra presenza? un progetto che forse può apparire a sapevamo che in città c’erano altri sog- Non sono mancate critiche inizialmen- prima vista un po’ bizzarro, ma abbia- getti interessati a creare contenuti lega- te. La nostra intenzione non è mai stata mo dato vita a qualcosa che avremmo ti alla musica, al cinema, all’arte e al te- quella di concentrare il pubblico dei sempre voluto fosse presente a Milano. atro in un momento di ripartenza come Navigli nello scalo, ma dare un valore Cosa succede dopo l’11 ottobre? questo. Abbiamo quindi progettato aggiunto a tutta l’area. Abbiamo limita- Abbiamo la possibilità di utilizzare l’a- Ride come un contenitore di eventi di to la capienza a 800 persone nello stes- rea fino a marzo dell’anno prossimo per questo tipo, sviluppati da noi o in col- so momento, ma in questi primi giorni periodi di tre mesi. Dopo questa prima laborazione con altre realtà. Il Comune siamo arrivati anche a 2400 ingressi fase chiuderemo qualche giorno per al- ha accolto la nostra proposta di utilizzo nell’arco dell’intera serata. Numeri che lestire lo spazio per l’inverno. L’idea è dello scalo ferroviario di Porta Genova spiegano come le persone si muovano e riaprire in contemporanea con la mu- e ci ha dato il patrocinio territoriale di magari, dopo essere passati da noi, con- sic week, sempre proponendo la nostra zona 6; FS ci ha dato la disponibilità tinuino la loro serata in altri posti. idea di intrattenimento. dell’area per tre mesi alla volta, poi sarà Avete aperto da poco, ma è possibile E dopo marzo? indetto un bando. Tutto si combinava e definire in qualche modo il pubblico di Dopo marzo lo scalo tornerà a bando quindi siamo partiti. Ride? Avete già individuato un target? per un’assegnazione a lungo termine. Com’è andata la fase iniziale di pro- Ride riunisce un sacco di persone diver- Ci proporremo con un progetto che gettazione? se per età e provenienza. Ci sono, a se- non si discosti tanto da quello che stia- È stato difficile coinvolgere sponsor in conda del momento, bambini, genitori, mo facendo e che bilanci bene il discor- così breve tempo, ma chi ha creduto al ragazzi, ma anche nonni. È quello che so economico con l’impatto culturale. progetto si è messo d’impegno con la speravamo diventasse: non solo un hub Ci piacerebbe ovviamente rimanere voglia di dare una mano. Abbiamo avu- di contenuti, ma anche un posto dove e sviluppare altri contenuti perché la to ottime risposte e consensi da parte stare insieme. Abbiamo pensato alle fa- mattina, quando entriamo a mettere delle tante realtà di Milano che svi- miglie che passeranno l’estate a Milano, a posto, ci sentiamo già a casa. Che ri- luppano contenuti. L’idea del drive-in dando loro uno spazio aperto anche ad manga in mano nostra o meno, comun- è stata poi messa da parte, non era in agosto, dove decidere se farsi stimolare que, è importante per la città che l’area linea con il concetto di giardino urbano o meno dai contenuti che propone. dello scalo ferroviario sia utilizzata e che volevamo creare. In ogni caso, nei Ride è un progetto che restituisce il viva in un modo intelligente.

34 35 FOCUS FOCUS A ritmo d’acque Ripartire è quello di cui abbiamo bisogno in questo periodo e una possibilità è farlo in sella a una bicicletta alla scoperta di una Milano inedita, pedalando a sud lungo i navigli. Laddove canali e corsi d’acqua disegnano, solcandolo, il paesaggio agricolo

di Marilena Roncarà - foto di Vittorio Sciosia

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01. La campagna che Canali, cascine e antiche manifatture, realtà e sog- con ritiro in via Bergognone 34, la sede di BASE costeggia il naviglio nei getti che anche in modo innovativo abitano e la- Milano e prenotabile dalla app già disponibile. È dintorni di Bereguardo vorano in quest’area e soprattutto corsi d’acqua così che BASE sconfina ed esce dal quartiere di di quella che fu la capitale del regno Longobar- Robecco sul Naviglio, da sempre meta di villeggia- 02. Ciclisti nella che attraversano i campi delimitandone i confini Tortona per espandersi lungo i navigli, verso sud. do, sono imperdibili il Castello Visconteo, le Torri tura delle più importanti famiglie nobili milanesi, campagna lombarda e garantendone la prosperità: ecco il territorio a A questo punto c’è solo l’imbarazzo della scelta: Medievali, il Duomo, le splendide basiliche e il sono solo alcuni dei punti di interesse dei 16 per- sud di Milano. Un paesaggio avvolgente nella sua ci si può dedicare a un itinerario “Sponda a sponda suggestivo Ponte Coperto che attraversa il Ticino. corsi già disponibili sulla app scaricabile in tutti pace, fatta di lievi e rassicuranti pendii che si per- del Ticino” tra Magenta e Vigevano alla scoperta Per i più affaticati la vicina stazione garantisce poi gli store. Il progetto, che ha avuto più di un anno dono in mezzo a tanto verde. A farcelo conoscere delle biodiversità del Parco. Un totale di 58 chi- un comodo rientro in treno. Adatto agli sportivi, di gestazione, dalla prima mappatura del territorio ci pensa il progetto ARDA - A Ritmo d’Acque che, lometri che prevede anche un tratto, fino a Bof- ma godibile da tutti i cicloturisti, è l’itinerario di marzo 2019 alle esplorazioni per testare gli iti- lanciato da BASE Milano (in collaborazione con falora, sul tradizionale “barchett” del naviglio, te- dedicato a Renzo Zanazzi, ciclista lombardo, tre nerari durante Milano Bike City dello scorso set- altre realtà), vede la nascita di una serie di itinerari stimonianza delle rotte di un tempo del trasporto giorni in Maglia Rosa, gregario di Coppi e Barta- tembre, è ora attivo dopo lo stop per il lockdown. ciclabili che dai navigli arrivano a toccare Abbia- posta e passeggeri per Milano. Anche se è solo una li, milanese acquisito e conosciuto da tutti gli ap- Nel corso dell’estate i percorsi saranno arricchiti tegrasso, Vigevano e Pavia passando per le vecchie volta tornati in sella che si può godere della vera passionati frequentatori di queste strade. Qui gli anche da opere in realtà virtuale con segnaletiche corti della “bassa” milanese, costeggiando i luoghi magia del Ticino. Tra i percorsi disponibili non è da oltre 64 chilometri di percorso offrono piacevoli animate e da installazioni che prendono vita come di culto, fino a incontrare le nuove aziende agri- sottovalutare la classica “Milano-Pavia” con i suoi dettagli di paesaggio rurale, come il tratto lungo il opere narranti e musei a cielo aperto realizzati da cole con produzione a chilometro zero e le tante onestissimi 35 chilometri. In questo caso l’itinera- Fosso Morto tra Fallavecchia e l’abbazia cistercen- otto artisti ospitati a BASE da dicembre a gennaio realtà della zona. Un modo inedito per raccontare rio segue in parte la ciclabile del Naviglio Pavese se di Morimondo, tappa obbligata per una visita. 2020. L’obiettivo si conferma mappare e valoriz- il territorio milanese e soprattutto per creare un e in parte le piccole strade di campagna a sud di Tra cascine e trattorie, i ristori lungo la via non zare il territorio, mettendo in rete operatori loca- legame tra il centro della città e la campagna cir- Binasco. Quando si arriva in località Samperone è mancano. C’è poi la possibilità di accorciare utiliz- li e sviluppando nuovi e tecnologici strumenti di costante, da scoprire pedalando, appunto, “a ritmo possibile optare per una breve deviazione e visita- zando il treno che collega Milano a Gaggiano. Per racconto del paesaggio. Il risultato sono itinerari in d’acque”. È infatti la rete dei navigli fino al Ticino re la Certosa di Pavia. Nel mezzo la campagna è i meno confident con la bici, c’è il “Giro da ragazzi” bici a ritmo d’acqua, o meglio a ritmo lento, con la a costruire la mappa da esplorare in 16 percorsi, punteggiata da cascine dove fermarsi per un buon abbordabilissimo nei suoi 37 chilometri o poco possibilità di divagazioni inaspettate nella natura. anche utilizzando il servizio di noleggio biciclette ristoro, mentre quando si arriva nel centro storico più. L’abbazia di Morimondo, i ponti sul Ticino, Alla scoperta della bellezza che ci circonda.

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Sofia Goggia

Aspettando Cortina 2021 “A volte è necessario ricalibrare il tiro, per poi Sciatrice alpina, campionessa olimpica nella discesa libera a Pyeongchang 2018, vincitrice ripartire ancora più forti e più in sicurezza” della Coppa del Mondo di discesa libera nel 2018 e di due medaglie mondiali, Sofia Goggia si conferma tra le protagoniste più attese dei prossimi Mondiali di sci alpino

di Nadia Afragola - foto FISI/Pentaphoto

Come ha passato il lockdown? Si sente pronta per raccogliere questo legato alla condivisione che fa bene Nel mio appartamento, sui colli di Ber- tipo di eredità in questo momento? all’anima. Poi non so resistere al tortino gamo. Al netto della tragedia e dei nu- Forse è vero che sono un po’ la leader di cioccolato fondente. meri atroci, è stato particolare vivere del gruppo, ma in squadra ci sono fuo- Un centesimo di secondo può fare la quella normalità casalinga che mai ci è riclasse come appunto la Brignone che differenza. Per lei cosa fa la differenza concessa durante la vita sportiva. quest’anno ha vinto la Coppa del mon- oggi, anche come persona? Come pensa che ne sia uscito il Paese? do generale e ha compiuto un’impresa Si è vero, un centesimo di secon- Abbastanza in ginocchio dal punto di che nessuna italiana prima di lei aveva do fa la differenza su una pista di vista economico. Confido nel fatto che realizzato, entrando nella storia. Anche 3 chilometri. Un centesimo, sep- noi italiani cercheremo di rialzarci nel lei penso abbia doti da leader. pur minuscolo nell’ordine tempo- migliore dei modi. Sarà una rinascita, se La pressione come la tiene a bada? rale, in termini di dimensione nello tutti daranno il proprio contributo. Imponendomela anche quando non c’è. spazio vale circa 27 centimetri. Per I limiti, per un atleta del suo livello, Mi metto pressione quotidianamente, me oggi la differenza la fa la serenità esistono? Quali sono? anche in estate, cercando di dare sem- che si costruisce giorno dopo giorno vi- Tra osare e rischiare c’è una grande dif- pre il meglio in tutti gli allenamenti, in vendo bene nel quotidiano, alimentan- ferenza, io sono sempre per l’osare, an- tutti i contesti, dall’alimentazione al do buone relazioni e svolgendo bene il che se qualche volta ho rischiato, e ho riposo. Quando arriva l’inverno, grazie proprio dovere. avuto, in certe situazioni, la peggio. alla continuità in questo approccio, ho In diverse interviste ha dichiarato: «Lo Cos’è la velocità per lei? sviluppato un’attitudine alla pressione sci è espressione del proprio caratte- Un elemento imprescindibile della mia che mi consente un controllo maggiore re». E lei ha un bel carattere. Crede che vita. Quello che la caratterizza e ciò del normale. in qualche modo l’abbia aiutata a di- che ricerco quando ho gli sci ai piedi. E la leggerezza? ventare la donna che è oggi? Nella vita privata invece, l’approccio è La leggerezza è qualcosa che ho cono- C’è una stretta correlazione tra il mio contrario, molto più lento e pacato. sciuto raramente in vita mia. Per questo modo di affrontare la pista e il mio È lei a creare la velocità. Non ha mai la ricerco sempre disperatamente. Ne carattere. Di questo sono certissima, avuto paura di spingersi troppo oltre? ho bisogno. Me la tengo come un obiet- tanto che amo ripetere e ripetermi che Mi è capitato di andare troppo veloce tivo per il futuro, sapendo che sarà una viene prima la donna dell’atleta. e perdermi tutto il resto. In quei casi delle mie più grandi conquiste. Chi è quando sveste i panni della cam- ho dovuto frenare per capire quello che Mondiali di sci alpino, Cortina al pionessa mondiale? mi stava sfuggendo di mano. A volte è 2021. Si torna a fare sul serio? Un pendolo che passa da pulsioni pas- necessario ricalibrare il tiro, per poi ri- Dobbiamo ancora entrare nel vivo della sionali fortissime alla tranquillità, un partire ancora più forti e in sicurezza. preparazione. Sto lavorando fisicamen- mix perfetto tra adrenalina e pacatezza. Le sue vittorie e quelle delle sue com- te per essere pronta. Cerco di mettere Penso anche di incutere timore, ma for- pagne di squadra, in particolare il tutto il meglio di me, in primis per riu- se quello è il mio personalissimo scu- successo della sua collega Brignone, scire a qualificarmi, dal momento che il do difensivo con cui mi presento a chi hanno riportato l’attenzione sullo sci, livello in squadra è alto, e poi natural- non conosco, per poi deporlo una volta quasi come ai tempi di Tomba e della mente perché ai mondiali si va per una entrata in confidenza. Quando tengo a Compagnoni. Che effetto le fa? ragione sola. L’obiettivo è palese. qualcuno il mio cuore non si risparmia. Sono molto lusingata da questa atten- Una parte fondamentale della prepa- Cosa vede nel suo futuro? zione. In parte è vero, ma d’altro canto razione di un atleta è l’alimentazione. Nel mio cognome, Goggia, è contenu- è il frutto di un lavoro di squadra. A cosa non rinuncia? ta la parola “oggi”. Penso sempre che il In Italia piacciono i campioni, i perso- Mi concedo qualche bicchiere di vino futuro sia oggi. Vivo nel presente e mi naggi, ma anche il leader che trascina. in compagnia, ma quello è un aspetto piace molto.

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Cono o coppetta? In città il gelato artigianale ha una diffusione capillare e negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescita della competizione tra nuove e vecchie insegne. Il lockdown ha inciso sulla stagione, ma non sulla voglia di Milano di confermarsi un riferimento per tutti

di Enrico S. Benincasa

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01. Un cono della È il dolce che accompagna le nostre estati, un rito possibile. A tutto beneficio di chi ama il gelato». stata la quinta “cucina” più ordinata in città e tra le più recenti come Latte Neve di via Vigevano, Km 02. La Gelateria Gelateria La Romana che si consuma quando le temperature iniziano È un processo simile a quello che è successo con principali in crescita (per avere un metro di para- Zero in Porta Lodovica e la riminese La Roma- Rigoletto, presente situata a due passi da a salire. Il gelato fa parte della nostra tradizione la pizza: i migliori “esponenti” del settore hanno gone, in un periodo normale non è nella top ten). na, arrivata sempre in viale Col di Lana nel 2018. in città con tre punti piazza XXIV Maggio gastronomica e nella sua versione artigianale fa scelto di sfidarsi qui e non altrove. Nel mondo del Con l’arrivo di maggio e della fine delle limitazio- All’Isola si insegna e si fa il gelato da Artico, in via vendita numeri importanti e crea posti di lavoro, anche gelato meneghino c’è spazio per chi sperimenta, ni al movimento delle persone c’è stata una “corsa Porro Lambertenghi, che si può trovare anche in 03. Il sorbetto al a Milano. La concentrazione di imprese di que- per chi rimane fedele alla tradizione e anche per al gelato”, la voglia di uscire e il clima favorevo- via Dogana, in centro. A pochi passi da qui, in via peperone arrostito di sto settore – secondo i dati del registro imprese si chi mixa questi due approcci: «Nelle mie gelaterie le sono stati d’aiuto. La città più vuota rispetto Spadari, c’è la parmense Ciacco, nome che non la- Ciacco, foto di Roberto contano, all’interno del comune, circa 500 punti cerco di mantenere un equilibrio, perché crema, al solito e le scuole chiuse sono fattori, però, che scia indifferenti gli appassionati di coni e coppette. Savio vendita tra pasticcerie e gelaterie, una ogni 2.800 nocciola e cioccolato vanno fatti in un certo modo, incidono e incideranno sulla stagione: «È un pe- La Gelateria della Musica con la sua insegna aran- abitanti – e il continuo “sbarco” di nuove insegne sono la cartina tornasole di un’insegna», continua riodo che per molti di noi gelatieri è stato di ri- cione di via Lodovico il Moro è conosciuta da tut- in città sono chiari segni della rilevanza che il ca- Morgese. flessione – prosegue Morgese – abbiamo pensato ti, così come il Massimo del Gelato di via Castel- poluogo lombardo ha acquisito in questo mercato. Com’è facile pensare lo tsunami sanitario che ci a gusti nuovi, ma abbiamo fatto qualcosa per il vetro, a due passi da Corso Sempione. Istituzione «Milano da qualche anno è la piazza per eccellen- ha investito ha intaccato anche questo settore. La settore con “I magnifici del gelato”, un’associazio- cittadina è la Gelateria Marghera, attiva dal 1979, za del gelato artigianale in Italia – ci dice Antonio programmazione della stagione inizia molto prima ne che riunisce 96 gelatieri in tutta Italia che si ma lo è altrettanto Sartori, che con il suo chiosco Morgese, consigliere di Assofood e titolare delle e non sono pochi gli artigiani che si sono trovati in sono messi assieme per diffondere la cultura del è in zona Centrale dal 1937. A poca distanza si gelaterie Rigoletto di piazza Po, via San Siro e via difficoltà con il lockdown, tra investimenti fatti e gelato artigianale». trova Paganelli, in via Fara, altra bottega con tanta Cola di Rienzo – i grandi gruppi che hanno in- non messi a frutto e quasi totale assenza di cliente- Le 500 insegne presenti in città sono sparse per storia alle spalle fatta di creme e sorbetti. Chiu- vestito nel settore hanno aperto qui. L’espansione la. È opportuno aggiungere “quasi” perché, quando tutto il territorio, con concentrazioni maggio- diamo questa lista, per forza di cose incompleta, post Expo è stato il motivo principale, ma anche le autorità hanno consentito il food delivery, il set- ri nelle zone di più afflusso. L’area Navigli-Boc- citando altri due nomi spesso ricordati come Pavè la qualità media del prodotto che si poteva già tore ne ha tratto beneficio. Secondo i dati di Just coni vede la conferma di Riva Reno in viale Col in via Cesare Battisti e Il Gelato Giusto di via San trovare in città. Gli artigiani più bravi si vogliono Eat, sono 60 le gelaterie milanesi presenti sulla sua di Lana, brand bolognese oggi diffuso in tutto il Gregorio. Attenzione, lista, non classifica: quella la confrontare con chi è al loro livello e a Milano è piattaforma e, durante la quarantena, il gelato è mondo che è in questa location dal 2005, a realtà lasciamo fare volentieri a tutti voi e ai vostri palati.

40 41 advertorial Memories Traguardi solidali

Porsche Italia e Caritas insieme con “Uniti per Ripartire”, l’iniziativa che sostiene famiglie e ragazzi in difficoltà fornendo generi di prima necessità e strumenti per la scolarizzazione a distanza

indirizzi Centro Porsche Milano Nord via Stephenson 53 - Milano Centro Porsche Milano Est via Rubattino 94 - Milano

Per Porsche è sempre tempo di nella vendita devolve alla Caritas a favore della Protezione civile nel schiacciare sull’acceleratore, ma del territorio di appartenenza una corso del lockdown per i generi di non solo in pista. La filiale italia- somma che, a scelta del cliente, prima necessità, oggi Porsche Italia na della celebre casa di Stoccarda sarà destinata ad aiutare 40 fami- e la rete dei suoi concessionari tor- è infatti al fianco di Caritas, l’or- glie o 10 ragazzi. nano in pista con una nuova sfida ganismo pastorale della CEI per la Online, sul sito unitiperripartire. solidale, in un gioco di squadra che promozione della carità e il soste- porscheitalia.com è possibile segui- unisce e punta con entusiasmo al gno dello sviluppo dell’uomo, che re l’andamento della campagna traguardo. «Questa volta per vin- da sempre si dedica a chi si trova solidale e vedere quante persone cere non dobbiamo lasciare indie- maggiormente in difficoltà. sono state coinvolte giorno dopo tro nessuno – commenta Pietro In- La collaborazione, che prende il giorno nell’iniziativa. I Centri Por- nocenti, Amministratore Delegato nome di “Uniti per Ripartire”, è sche di Milano sostengono con le di Porsche Italia – e la ripartenza nata dal desiderio di offrire sup- loro donazioni la Fondazione Cari- ha bisogno del contributo e del porto e aiuto alle fasce più deboli tas Ambrosiana che si occupa della coinvolgimento di tutti. È necessa- della popolazione, in questo mo- zona di Milano e Monza Brianza. rio aiutare i più deboli a ritrovare mento di particolare crisi, legato Diversi i fronti sui cui vengono dignità e voglia di ripartire». La all’emergenza sanitaria che ne- impiegati i fondi raccolti: si va dal meta è ambiziosa, ma del resto i gli ultimi mesi ha colpito l’intero contrasto della povertà alimenta- grandi obiettivi sono i preferiti di Ti ricordi quella volta? Pianeta. Ma come funziona “Uniti re attraverso la fornitura di generi Porsche e gli ottimi tempi di ripre- per Ripartire”? Protagonisti attivi di prima necessità a iniziative di sa rappresentano da sempre uno Sembrerebbe semplice, nell’assenso o nel diniego, la risposta a questa domanda. Ma come dell’iniziativa sono i 30 centri Por- socializzazione e insegnamento o dei punti di forza della casa auto- spesso accade, la realtà è diversa dal previsto e il ricordo o meglio la memoria, non è un sche italiani e le 218 Caritas dio- ancora alla lotta al digital gap attra- mobilistica, da sfruttare anche in monolite definito e concluso una volta per tutte, bensì qualcosa in continua evoluzione. cesane sparsi per tutto il territorio verso l’acquisto di device come pc, nuove modalità. Non resta che te- Nondimeno, anche se è appurato che non sono oggettivi, i ricordi restano fondamentali per nazionale. Dal 1° giugno al 10 ago- tablet e stampanti che favoriscano nere il piede sull’acceleratore fino costruire le nostre conoscenze, definire chi siamo e dare un senso di continuità alla vita sto, per ogni vettura nuova conse- la scolarità a distanza. al traguardo. gnata, il centro Porsche coinvolto In seguito a una prima donazione www.milano.porsche.it illustrazione di Valère Mougeot

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L’altra realtà Quando li viviamo sembrano destinati a essere indelebili, eppure i ricordi subiscono il logorio del tempo e il nostro evolverci. Diversi dalla realtà sono oggetto di interesse per film e mostre. A noi il compito di viverli con intensità e trattenerli nella memoria

di Elisa Zanetti

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che cambia nelle rievocazioni dei due, che ripor- il proprio ricordo legato al Paese e l’artista ne darà 02. Con Italia la tando il passato in maniera così differente (sino un’interpretazione visiva: gli scatti più belli si tra- fotografa Irene Ferri all’inserimento di episodi che non trovano riscon- sformeranno in una mostra e in un libro. Mescola trasforma in immagini i tro nella versione dell’altro, tanto da impedire di invece cartoline e scatti la mostra Postcards from ricordi della collettività. 01 dare per certo il loro accadimento) instillano non Italy di Carolina Sandretto, che partendo dalla In questo scatto Rimini pochi dubbi nello spettatore, catturandone l’at- suggestione del Gran Tour, il viaggio che nel XVII tenzione. Per combattere la labilità dei ricordi e secolo portava in Italia i rampolli delle più presti- preservarne la bellezza sono tante le strade che giose famiglie europee alla scoperta delle bellezze 01. Il Villino è una «Quante cose che abbiamo già vissuto, servireb- soggetti al nostro evolverci e al logorio del tempo. nel tempo abbiamo provato a percorrere: dalle italiane, mostra come a cambiare non siano i luo- delle opere di be un’altra vita per ricordarsele tutte». Un’altra Con il passare di giorni, mesi e anni, i ricordi si pagine del diario, alle fotografie, dalle cartoline ai ghi, ma il nostro modo di guardarli. I giovani di Postcards from Italy di vita solo per ricordare, dice così “lei”, protagonista deteriorano, si fanno meno definiti e, soprattutto, post sui social. Con quest’ultimi occorre però fare allora non disponevano di macchine fotografiche e Carolina Sandretto, femminile di Ricordi?, delicata pellicola del 2018 cambiano perché soggetti al processo ricostruttivo attenzione: in un certo senso più ci affidiamo a imprimevano attraverso scritti, disegni e cartoline in esposizione a di Valerio Mieli che riflette sulla memoria e sull’e- della memoria, che non scatta fotografie immu- loro, più tendiamo a dimenticare, a essere meno i loro ricordi. Nell’esposizione – al Plaza Project Viareggio, al Plaza volversi dei sentimenti. E a ciascuno di noi sembra tabili, ma ricostruisce quanto accaduto alla luce attivi. L’influenza di internet e delle tecnologie Art Room di Viareggio, fino all’1 settembre – la Project Art Room, fino difficile darle torto, soprattutto in estate, quando non solo degli avvenimenti vissuti, ma anche delle sulle nostre capacità mnemoniche è un fenomeno fotografa racconta il suo Gran Tour, indagando al 1 settembre viaggi e nuovi incontri ci portano a vivere emozio- esperienze successive, che vanno a modificare il che possiamo riscontrare facilmente: per esem- l’evolversi del rapporto con il viaggio e la meravi- ni più intense che si traducono in batticuori e scat- fatto originario e a dargli nuove forme. Realtà e ri- pio avere sempre a disposizione la possibilità di glia. In contrasto con le bulimiche abitudini che ci ti che si rincorrono senza fine nei rullini digitali cordo insomma non coincidono. Riflette su queste reperire un’informazione attraverso un motore di portano a scattare foto per i social più che a vivere dei nostri smartphone, pronti a essere scorsi o, nei tematiche The Affair, che nel 2015 si è aggiudicata ricerca fa sì che si tenda ad abbandonarsi a que- realmente un luogo, l’artista sceglie i tempi lenti casi più fortunati, stampati per continuare a par- un Golden Globe come miglior serie drammatica. sta opzione, al posto che cercare di assimilare un dell’analogico e sovrappone agli scatti vecchie car- larci di momenti che mentre li viviamo sembrano Le puntate raccontano quella che potrebbe essere concetto memorizzandolo. A preservare i ricordi toline che ritraggono quegli stessi posti, mostran- indelebili. Ma è davvero così? Non proprio. Attimi una banale storia di adulterio, ma lo fanno attra- di tutti presta la sua bravura Irene Ferri, giovane do come a cambiare sia il nostro modo di viverli, che sanno di acqua salata o di un’aria più fresca, di verso una formula insolita: ogni episodio è diviso fotografa che con Italia sta dando vita a un pro- spesso troppo veloce e superficiale. E così se è vero aromi lontani e colori preziosi, così forti e travol- in due parti che mostrano gli stessi fatti visti dalla getto “personale e collettivo”, spostandosi per lo che i ricordi mentono e sono destinati a mutare, è genti nel momento in cui sono presente, una volta prospettiva di Alison e di Noah, i due protagonisti. Stivale per trasformare le memorie in immagini in altrettanto vero che possiamo però cercare di assa- trasformatisi in ricordi sono destinati a mutare, Una noiosa ripetizione? Per nulla. Molto è quello grado di sfidare il tempo. Ciascuno può proporre porare più intensamente ogni momento.

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massimo turatto Scandagliando “La memoria non è una fotografia che rimane Contrariamente a un certo senso comune, ricordare non è mai un fatto inalterata nel tempo, ma è un processo assoluto, ma è legato a tantissimi fattori: all’attenzione, al contesto, al dinamico che ricostruisce l’evento originale” vissuto. Ce lo spiega bene Massimo Turatto, professore di psicologia sperimentale e ricercatore presso il CIMeC dell’Università di Trento

di Marilena Roncarà

Gabriel García Márquez scriveva: cordi/memoria, che è più semplice. si stampano nei nostri ricordi. Come è «La vita non è quella vissuta, ma Innanzi tutto la memoria serve alla possibile questo fenomeno? quella che si ricorda e come la si ricor- sopravvivenza. Basti pensare agli ani- Mi viene da dire che se le canzoni da per raccontarla» come a sottolinea- mali che se non avessero delle forme piacciono, vengono trasmesse frequen- re una differenza tra il nostro vissuto di memoria su cosa è commestibile e temente e più sono trasmesse, più sono e quello che ricordiamo. È così? cosa no, su quali luoghi possono favori- ricordate, perché uno dei principi car- Sicuramente c’è una differenza tra re l’incontro con un predatore e quali dine della memoria è essere esposti in quello che abbiamo vissuto e il ricordo no, avrebbero una vita molto più breve. maniera ripetitiva alle informazioni. che ne abbiamo, le due cose non coin- Lo stesso vale per noi, ma sicuramente Nella nostra quotidianità anche i so- cidono. Tutti abbiamo avuto l’occasio- nel nostro caso la memoria serve anche cial che ci mandano degli alert per i ne di notare come la nostra memoria a definire chi siamo, a dare un senso di compleanni esercitano una funzione sia a volte difettosa, come quando, per coerenza e continuità alla vita. che ha a che fare con i ricordi… esempio, riteniamo di aver lasciato le L’etimologia ci dice che ricordare vie- Esistono vari software che ci aiutano chiavi della macchina in un posto e ne dal latino e significa “riportare al a ricordare scadenze e simili e questo invece poi le ritroviamo in un altro. cuore” e in effetti ogni volta che evo- tutto sommato è un bene. Ma c’è un Di solito pensiamo che questi errori chiamo un ricordo sembra che con lui prezzo da pagare, perché è evidente siano frutto di situazioni contingenti: attiviamo uno stato d’animo… che delegando a un calendario elet- siamo stanchi, distratti, ma non è solo Questo succede se nel momento in tronico la gestione dei nostri eventi, così. Il fatto è che il ricordo cambia nel cui si era formato quel ricordo era pre- stiamo di fatto dando un diario della tempo. Per due motivi: perché si dete- sente anche un certo stato d’animo e nostra vita a chi gestisce da dietro le riora e quindi può essere meno preci- quindi si è creata un’associazione tra la quinte quel calendario, come Google so e perché la memoria è un processo memoria dell’evento e quello che ab- o Facebook, e quindi c’è un aspetto di ricostruttivo, non è una fotografia che biamo provato. Mentre ciò non è vero privacy da tenere presente. Inoltre, tan- rimane inalterata nel tempo, ma è un in altre circostanze, per esempio rie- to più ci affidiamo a sistemi informatici processo dinamico che ricostruisce vocare la formula della circonferenza per svolgere una certa funzione, tanto l’evento originale. In qualche modo è durante lo studio di geometria, non per meno avremo la possibilità di allenare sempre in evoluzione. forza suscita particolari emozioni. quella funzione, rischiando di perdere Perché ci sono cose che ricordiamo ni- Che importanza hanno i ricordi per la la sua efficienza. tidamente e altre che dimentichiamo? nostra vita presente? Ricordo e conoscenza: in che rapporto La memoria dipende dall’attenzione, Nonostante la possibilità della memo- stanno questi due elementi? ovvero dal fatto che codifichiamo qual- ria di cristallizzare certi modi di pensa- Fondamentale. In generale ricordare si- cosa. Poi questo qualcosa può modifi- re per tenerci ancorati magari al passa- gnifica avere conoscenza, il problema è carsi tanto o poco, e questo dipende dal to, non c’è dubbio che senza memoria caso mai cosa vogliamo ricordare, qua- vissuto. Altra cosa da non sottovalutare non ci può essere una vita normale. li informazioni vogliamo registrare in è il contesto, ovvero la probabilità di ri- Basti pensare alle persone affette da memoria. Ricordare e conoscere cose portare una certa informazione corret- Alzheimer, una malattia che fa svanire futili non pare particolarmente utile, tamente dipende anche dal fatto che i ricordi, incluso l’affetto per i propri eppure spesso accade, ma questo di- io mi ritrovi, per esempio, nello stesso cari e in più si arriva anche a perdere il pende dal tipo di cultura che uno de- contesto in cui quella cosa è avvenuta. riconoscimento di sé stessi. cide di avere. In qualche modo si può A cosa servono i ricordi? Ogni estate ci sono delle hit che diven- dire che quello che siamo dipende dal Per rispondere userei il sinonimo ri- tano dei veri e propri tormentoni che tipo di ricordi che vogliamo avere.

46 47 style style Colore in libertà

Per la spensieratezza estiva basta poco: l’energia del colore mette il buonumore Vava Occhiale in bio acetato, ecologico e riciclabile al 100%, con lenti in cristallo minerale Barberini www.vavaeyewear.com

Un’estate full color

C’è chi lo teme e chi lo ama senza mezzi termini. Sia d’inverno, sia Louis Vuitton d’estate. Ma non ci sono dubbi: questo è il momento per osare con il Camicia in cotone con silhouette iconica, spacchi colore, perché regala leggerezza e allegria. Di cui c’è sempre bisogno laterali e colletto tipico dello stile Virgil Abloh www.louisvuitton.com di Monica Codegoni Bessi

Capo immancabile, Riservare una menzione d’onore al colore nel pe- leggiadre – fino a farsi interprete audace dei toni Hermès in ufficio e d’estate, riodo estivo potrà sembrare scontato. Eppure non pop decisamente più accesi, anche in versione Fresca ventata estiva con giacca in seta stampa la camicia in cotone esiste un altro elemento dei capi di abbigliamento monocromo, come da Dior Homme, Paul Smith patchwork, canottiera in lino jersey e pantaloni con a righe è stata anche che sia più rappresentativo in fatto di forza ico- e Loewe, Berluti ed Emporio Armani. Per dedi- fascia elastica in vita in cotone poplin protagonista della nografica, stilistica e salutare in grado di osannare carsi, infine, a vestire i pattern optical, passando www.hermes.com sfilata SS 2020 di Etro, nel contempo la spensieratezza e l’allegria. Non dai motivi geometrici e alle bande a contrasto, fino che l’ha mandata in c’è nulla, infatti, come una decisa incursione di ad arrivare ai dettagli 3D. Colorati sono anche i scena con Pegaso colore che sia in grado di regalarci buonumore e tanti omaggi al mondo tropicale con i ricami o, ricamato e in molte benessere. Quando poi diventa significato, ovve- come succede in passerella da Dolce & Gabbana, versioni di colore ro sostanza oltre l’apparenza, il colore può esse- con le stampe, che ci parlano di vacanze in zone Berwich re anche usato come sinonimo di libertà. E così, equatoriali e orientali. Tanta è anche la voglia di Pantaloni in puro lino con disegno regimental e esattamente come in un quadro, anche nell’outfit avventura e safari tra la giungla e la savana raccon- doppia pinces, con tasca america della stagione calda rivendica puntualmente il suo tata dai pattern hawaiani, dai motivi floreali e dai www.berwich.com ruolo di primo piano. E se ormai il suo posto di tocchi animalier per Versace, MSGM, Dries Van rilievo è fuori discussione, è pure assodato che Noten, fino ad approdare ai camouflage di Marni, non stanca mai, ed è anzi rassicurante. In questa che non guastano mai. Ma pure l’omaggio al cine- primavera estate 2020 poi, il bisogno di allegria ma di Marcelo Burlon nella collezione County of è più vivo che mai: ancora in stato di emergenza Milan con pattern, stampe e loghi parla di colore, Tudor per l’epidemia Covid-19, alleviata ma non del tut- così come le fantasie hippie, o le sfumature ever- Black Bay Bronze con cassa in bronzo to sconfitta, il colore ci riporta alla bellezza della green optical tie-dye proposte da Palm Angels. satinato, quadrante sfumato e dettagli natura e all’intensità delle sue tinte emoziona- Non mancano omaggi diretti al mondo pittorico dorati, cinturino in pelle invecchiata li. Inteso come concetto ampio e punto cardine tra citazioni colte e virtuosismi artistici. Insomma Marni www.tudorwatch.com del mondo fashion, il colore porta con sé quanti non c’è che l’imbarazzo della scelta: la cosa certa Sandalo modello multilistino in pelle più trend di stagione possibili: diventando porta- è che, qualunque sia, il colore è il sicuro comune con fibbia argento, suola in cuoio voce del successo delle tinte pastello – delicate e denominatore di stile. www.marni.com

48 49 design design Storie dalla giungla

Mobili in legno scuro si accompagnano a tessuti e rivestimenti nei toni del verde- marrone, uniti a piante tropicali XXL

Ikea - Solblekt Maxi sdraio pieghevole in legno e tessuto con trama vegetale, comoda da usare anche in casa www.ikea.com

Jungle Fever Audenza - Round Rattan Cabinet Mobiletto per lo storage ispirato Per portare un tocco di giungla tra le pareti domestiche, sì a mobili in all’estetica anni Settanta, perfetto legno dark, carte da parati a tema vegetale, spessi tappeti di cocco e per aggiungere un dettaglio esotico bambù. Approvati anche i toni di verde e marrone per ricreare uno www.audenza.com sfondo cromatico ispirato alla foresta più impenetrabile

di Marzia Nicolini

Urban Outtfitters Letto in stile hippy-chic anni Settanta, con struttura e testiera di rattan. Di Tra piante Se è vero che oggi siamo liberi di muoverci e usci- linee guida da memorizzare se l’idea di una casa Urban Outfitters, modello Ria Rattan Bed lussureggianti, liane re di casa, la lunga e per molti versi opprimente tropicale ha solleticato il vostro interesse. Come www.urbanoutfitters.com e rampicanti la carta quarentena ci ha lasciato addosso una forte voglia precisano gli architetti e interior designer Paolo da parati Polly di di natura, un desiderio di evasione e di luoghi in- Rota e Sabina Giorgino di studio RotaGiorgino: «Il Tecnografica, con la contaminati che non accenna a diminuire, anzi. È mood forest-like riferito allo spazio abitativo non collezione I Decorativi, con ogni probabilità per questa ragione e per que- attrae solo i Millennial, ma rappresenta un tema ci trasporta in una sto passato recente di semi-cattività che sulla piat- che, in maniera ciclica, ha ispirato moltissimi pro- foresta tropicale taforma Pinterest stanno aumentando le ricerche gettisti, per i quali si tratta di esplorare il classico aventi per tema “decorazioni e arredi in stile giun- rapporto uomo-natura, partendo dal presupposto gla”, “arredamento d’interni con erba” e “progetta- che il contatto con il verde, e con quello che sa zioni di giardini da interno”. Il richiamo della na- evocare la vegetazione, ha il potere di renderci più tura e, in particolare, della giungla – foresta fitta e felici, sereni e vitali». Il primo consiglio, sempre a Sirecom Tappeti - Jungle lussureggiante che nell’immaginario di tutti noi è detta di esperti è: «Investire in una carta da para- Tappeto della collezione Yard quanto di più esotico e selvaggio – si traduce quin- ti signature, che teletrasporti in ambienti esotici e adatto anche all’outdoor. Spesso e di in scelte di interior design ben precise, che ci lontani, creando lo sfondo vegetale perfetto. Rap- resistente, con decorazione vegetale guidano nella scelta di mobili, ma anche e soprat- presentativa di questo filone è la raffinata Palm www.sirecomtappeti.it tutto di rivestimenti, tessili, carte da parati, com- Leaves di Cole & Son, con decorazione a foglie di plementi di arredo e oggettistica. Come ricreare palma. Nella casa-giungla non possono poi man- un jungle mood che non cada nella pacchianeria (è care spessi tappeti, meglio se in bambù o cocco sempre un attimo scivolare nel troppo che strop- intrecciato. Mentre il vocabolario cromatico ha il Kave Home - La Grande Ronde pia, con questi temi molto connotati)? Se il libro verde come protagonista, impreziosito da toni di Realizzato in legno di teak riciclato dell’isola di Java, da tenere sul comodino per sognare e ispirarsi è il beige e marroni, più tocchi di giallo e arancione paravento perfetto come separé in ogni spazio volume La giungla in casa di Taschen, ecco alcune per richiamare i riflessi del sole tra le piante». www.kavehome.com

50 51 wheels wheels

buona La prima È quella che non si scorda mai, la prima volta. Non si sanno i propri limiti, ma si sa dove si vorrebbe arrivare. È successo anche ai carmakers e a chi ha acquistato un’auto alla spina: hanno osato. Soprattutto quando hanno visto il proprio “vicino” godersela senza un domani

di Ilaria Salzano

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01 di fine anno – l’UX300e, in questo caso un vero come le ruote aero-ventilate, dotate di alette ae- 02. Porsche Taycan è e proprio gentle-crossover. Il modello si distingue rodinamiche a raggi simili ai Gurney flap installati la prima diretta rivale dalla concorrenza per l’assoluta silenziosità su sulle F1. Tali dispostivi regolano il flusso d’aria in di Tesla Model S. Il 01. La Lexus Ux300e Sulla storia di Tesla e delle auto a 30.000 euro in nome dell’elettrico ha pensato di coinvolgere cui hanno lavorato al dettaglio ingegneri e desi- modo da creare una maggiore deportanza e ga- listino in Italia parte usa sofisticati nessuno (o quasi) tra gli addetti ai lavori ci avreb- gli appassionati con il lancio della Mach-E. Oc- gner. Un esempio? Il team giapponese ha rifinito rantire così una migliore tenuta di strada della da 157.000 euro circa accorgimenti per le be scommesso un soldo. Eppure quella storia è chio: niente a che vedere con le versioni speciali la forma dello sportello al decimo di millime- vettura. Non male per un crossover. 03. Mach-E avrà come prestazioni, come le servita a dare fiducia alle auto alla spina e, nel Mach-I e Mach-II del passato. Si tratta, invece, del tro per produrre una sonorità piacevole e rassi- Dai tedeschi di Porsche, per Taycan – la prima principale concorrente ruote aero-ventilate contempo, a riportare in auge il sogno ormai primo modello alla spina del marchio che punta a curante. Alla base di tutto c’è una ricerca sulle 100% green della storia del marchio – la ricetta Tesla Y. Causa che regolano il flusso quasi obsoleto (considerati i noleggi, il leasing, il stupire gli amanti delle ruote alte. Nello specifico onde cerebrali che si creano alla chiusura della è molto semplice: zero compromessi. Non per Covid-19, questo d’aria per creare una carsharing e l’usato) di tornare a mettersi in ga- stiamo parlando di un SUV emozionale con 600 portiera: non a caso i maestri artigiani Takumi nulla è la prima vettura di serie a usare la rete modello arriverà sul maggiore deportanza rage una vettura nuova di zecca. Non si sa come, km di autonomia, affinché i brividi al volante non di Lexus ascoltano e regolano ogni porta UX in di ricarica a 800 Volt. Che significa? Il sistema mercato nel 2021 infatti, la gente poi le Model 3 se le è comprate durino solo un battito di ciglia. Tra le modalità di una specifica “Quiet Room” prima che l’auto lasci può assorbire fino a 270 kW (in futuro anche 500 davvero e il modello è diventato l’elettrica più guida, ecco disponibili whisper, engage e unbridled, lo stabilimento di Kyushu, dove viene costruita kW) quando si collega a una colonnina, e con- venduta in Europa. Questo, nonostante il prez- che potremmo tradurre con “sussurrare”, “essere per garantire il giusto sound. Non solo. Secondo seguentemente “fare il pieno” di 450 km in 22 zo fosse lievitato incredibilmente. Già, una volta coinvolti” e “senza freni”. Tutto per offrire un’e- lo spirito Omotenashi (in giapponese: ospitalità minuti: pensata, dunque, anche per i lunghi viag- conquistati ed entrati nel loop, quasi nessuno, tra sperienza dinamica sensoriale e distintiva, arric- e servizio cortese) di Lexus, anche i tergicristal- gi. Taycan, del resto, è a tutti gli effetti una limou- chi aveva dato l’acconto, è tornato indietro. Un chita da una diversa animazione del pannello di li si fermano automaticamente quando si apre lo sine di 5 metri – corredata di schermi e comfort input quello di Elon Musk, che è servito a molti controllo e dell’illuminazione interna. Per chi sportello, per evitare che gli ospiti che entrano – (per oltre 2.200 kg di peso!), fornita di trazione brand automotive: considerata l’epoca e il plus di ama le performance dure e pure, non mancherà o escono dall’auto vengano bagnati. In tutto ciò integrale e due motori elettrici: raggiunge anche i una schiera folta di fedeli, infatti, sono stati tanti la versione GT da 465 CV e 830 Nm, che passa sotto il cofano, il motore full electric da 204 CV 761 CV (a seconda delle versioni), per uno 0-100 quelli che poi si sono decisi, una volta per tutte, da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi. (150 kW) arriva fino ai 160 km/h, con un’auto- in 2,8 secondi e una velocità massima fino a 260 ad allungare il passo. Anche i giapponesi di Lexus si attaccano per la nomia da 300 km e uno scatto da 0 a 100 km/h in km/h. Neanche a dirlo, un’esperienza che non si Per il mercato di nicchia va citata Mustang, che prima volta alla spina, proponendo – non prima soli 7,5 secondi. Il merito? Anche di accorgimenti dimentica. Neanche la seconda volta.

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Qualche incentivo per aumentare Il nostro tasso di sportività

Sony - XB33 Lo speaker portatile Bluetooth è robusto, lavabile e resistente all’acqua marina. Gli “extra bass” di cui è dotato possono fare la differenza www.sony.it

Sennheiser - Momentun True Suono cristallino e cancellazione SPORTECH DA PASSEGGIO attiva del rumore per questi auricolari wireless Per aiutarci a recuperare la forma fisica nel post lockdown, la tecnologia www.en-de.sennheiser.com ci mette a disposizione una serie di gadget che servono a calibrare l’allenamento ed evitarci di strafare dopo la lunga astinenza forzata. Ecco alcune delle trovate più utili e curiose scovate e provate per voi

di Paolo Crespi

Trendy e raffinato, Non ci sono più alibi “sanitari”. D’ora in poi, se tion ci sono naturalmente i nuovi smartwatch de- il nuovo Huawei rinunceremo a controllare il nostro peso-forma dicati allo sport, che si arricchiscono di funzioni, Watch GT 2e ci riprendendo a fare un po’ di sana attività fisica, ma continuano ad avere nella geolocalizzazione e accompagna ovunque sarà per pura pigrizia. Complici l’estate e la fine nei sensori di movimento i loro principali punti di SmartHalo 2 monitorandoci con per tutti del lockdown, con la possibilità di godere forza. Evoluzione dei tradizionali orologi da pol- Montato sul manubrio della nostra due ruote preferita, il nuovo dispositivo la le sue 85 modalità di finalmente di spazi ampi e luminosi senza doverci so digitali, sono sempre con noi e danno il ritmo trasforma all’istante in una smart bike training personalizzato guardare reciprocamente con sospetto ogni qual alla nostra giornata e al nostro impegno per incre- www.smarthalo.bike volta i nostri corpi si sfiorano in palestra per sce- mentare le performance, ma soprattutto il grado gliere un attrezzo o stendere un tappetino, siamo di benessere. In qualche caso li vediamo all’opera finalmente padroni di esprimerci al meglio. Attra- anche a bordo delle bici da corsa o da trekking, Realme - X 50 5G verso lo sport, se ne pratichiamo uno, o ciò che dove sommano potenti strumenti di navigazione, Potenza e velocità per il primo smartphone 5G dalle ultime decadi del secolo scorso chiamiamo monitoraggio del fitness (tempi, distanze, veloci- accessibile a tutti, con schermo a 120Hz fitness. La tecnologia, anche in questo caso, può tà, calorie) e persino allarme antifurto di quella www.realme.com venirci in soccorso, aiutandoci a liberare le nostre che possiamo ormai definire senza mezzi termini energie, a programmare l’allenamento, a tracciare la nostra “smartbike”, spesso a pedalata assistita. Il percorsi, a monitorare prestazioni e risultati, ad al- tutto in accoppiamento con il cellulare di ultima lietare il tempo della corsa o dell’escursione con generazione, versatile cuore applicativo dell’intero le nostre playlist musicali o i nostri podcast pre- sistema. E poi ci sono i tecno-gadget. Dalle power- feriti (vedi “Elio e le Storie Tech”, che ha appena bank a energia solare per ricaricare tutti i nostri di- debuttato su Spotify) direttamente in cuffia o ac- spositivi elettronici, alle varianti pressoché infinite canto a noi sul prato che abbiamo scelto per fare di auricolari Bluetooth impermeabili e antivento. Larq - Bottle stretching o semplicemente respirare… Il brevetto più strano? Una borraccia antibatterica La borraccia hi-tech igienizza in un minuto l’acqua Le possibilità offerte dal mercato hi-tech sono nu- che purifica l’acqua con i raggi UV-C sprigionati che contiene eliminando il 99% dei batteri merose e tutte degne di attenzione. In pole posi- dal tappo. Davvero non abbiamo più scuse. www.livelarq.com

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Intima Ortigia È l’estate per scoprire i nostri tesori più belli, quella per ripartire, per ripensare e ripensarci. Da dove iniziare se non dai luoghi storici? Meglio ancora se vista mare. E allora ecco una breve guida a Siracusa e a al suo cuore millenario: Ortigia

di Carolina Saporiti

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01. Sul lungomare Alfeo Ci sono luoghi in cui non ci si stanca mai di torna- cattedrale dedicata alla Natività di Maria Santissi- go e dalle acque dolci che scorrono nel sottosuolo affamati. Se passerete davanti alla Trattoria Foglia 02. A pochi passi di Ortigia si susseguono re, che diventano presto quelli del cuore, dove ci ma accoglie in facciata anche la martire e patrona a pochissimi metri dal mare, narrarono la storia la riconoscerete, anche senza insegna. Eccentri- dal Duomo si trova bar e ristoranti. All’ora si sente subito come a casa… E tutto questo senza siracusana, santa Lucia – le cui spoglie sono però della bellissima ninfa Aretusa, trasformata in sor- ca, con piccoli tavoli in legno, centrini di pizzo, la chiesa di Santa dell’aperitivo tappa apparente motivo. Ma un motivo, sappiamo, c’è custodite a Venezia – e san Marciano – primo gente da Artemide, e di Alfeo, divinità fluviale che chincaglieria e bambole antiche, sembra quasi di Lucia alla Badia che obbligata è il Sunset. sempre. È questa la sensazione che si prova ogni vescovo della città. Ma è osservando il lato sini- si innamorò perdutamente della giovane, tanto da stare nella vecchia casa di una nonna. E la cucina custodisce un dipinto Foto di Anna Auza su volta che si arriva o si torna a Ortigia. Il centro stro della cattedrale che si scopre qualcosa in più ottenere da Zeus di unirsi eternamente con l’a- è proprio quella: pasta fatta in casa, pesce spada di Caravaggio. Foto di Unsplash storico di Siracusa è sinonimo di Mediterraneo, è della storia di questa città. Sono infatti visibili le mata. Fate in modo di visitarle a fine giornata, per grigliato e polpette di tonno, granita di mandari- Luigi Crosti su Pixabay sud Italia, ma allo stesso tempo è un mondo a sé. antiche colonne del peristilio che costituivano il Cicerone era uno dei tramonti più belli al mondo. no e torta alla ricotta. Anche se come canterebbe 03. L’orecchio di Sarà perché non circolano automobili – fatta ec- tempo di Atena in stile dorico e risalente al 480 Ma come si diceva Ortigia è da vivere… e da man- Dalla, “Ortigia non basta mai,” anche la città di Si- Dioniso è una grotta cezione per alcune ristrette zone – ma l’atmosfera a.C. Queste stesse colonne furono inglobate nella giare! Farlo bene qui non è difficile e certo non si racusa non è da trascurare. È qui che si trovano gli artificiale che si trova di Ortigia è così intima che ci accoglie immedia- chiesa bizantina. Successivamente, durante il IX può perdere un giro e qualche assaggio al mercato. scavi del Parco Archeologico della Neapolis che nella cava di pietra tamente. E sarà anche per i suoi sapori, intensi e secolo, sotto la dominazione araba, l’edificio fu E non si può partire senza aver mangiato un pa- conserva i più importanti monumenti del quar- detta del Paradiso, veraci, come sono anche i caratteri di chi lì abita, adibito a moschea, mentre nel XII secolo tornò nino con il pesce. Quelli più famosi sono quelli tiere. Oltre al Teatro Greco di Siracusa, dove ogni sotto il Teatro Greco “isolani” nell’animo. Ortigia si raggiunge solo con al culto cristiano divenendo chiesa normanna. La del Caseificio Borderi, ma in alta stagione potreste estate vengono messi in scena spettacoli classici di Siracusa. Foto di un ponte, vicino ai resti del tempio di Apollo. Da facciata di questo periodo venne completamente fare più di un’ora di coda. Accanto ci sono i Fra- (per la programmazione di quest’anno www.inda- Hilmar Buschow su qui può cominciare il tour dell’isola. Rigorosa- perduta nel terribile terremoto del 1693 e quella telli Burgio, che hanno un locale anche alla mari- fondazione.org), il Parco comprende l’Ara di Iero- Pixabay mente da fare senza meta, lasciandosi affascinare attuale, barocca, risale ai primi del Settecento. A na. Ma la bellezza di Ortigia risiede anche nei suoi ne II, l’Anfiteatro romano del III-IV secolo d.C., da incroci, profumi, scorci e incontri. pochi passi da lì, nella chiesa dedicata alla patro- palazzi che custodiscono cortili magnifici, come la più importante opera pubblica dell’epoca e il Quella di Siracusa è una storia millenaria ed è na della città, è custodito Il seppellimento di santa quello barocco del ristorante con bar Cortile Ver- famoso Orecchio di Dionisio. Tempo di ripartire? testimonianza di tante epoche: greca, romana, Lucia di Caravaggio. Da lì andando verso il mare si ga. Qui si viene a bere, a mangiare e soprattut- La sentite quella sensazione? Quella di voler tor- araba, normanna e barocca. Lo si vede nel suo trova la Fonte Aretusa che ha riaperto al pubblico to a passare il tempo con grande calma. In carta nare, quella di lasciare casa… è la magia di Ortigia monumento storico più maestoso, il Duomo. La solo lo scorso anno. I Greci, ispirati da questo luo- piatti di pesce crudo, ma anche panini per i più che è entrata nel cuore.

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La regina del Sud Tramonti dalle mille sfumature di arancio, rosso e viola, spiagge chilometriche, tanta natura, un’economia stabile e un approccio alla vita che sposa la filosofia del no worries, mate! Un sogno? Assolutamente no, si tratta semplicemente di Sydney

di Cristina Buonerba

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01. Il Teatro Se l’idea di affrontare ventiquattro ore di volo firma degli architetti Jørn Oberg e Peter Hall si giatori provenienti da tutto il globo. Eserciti di di soia. Altra attrazione sono le miriadi di nego- 02. Per godersi dell’Opera, detto per atterrare dall’altra parte del mondo sarebbe in affacciano sulla baia di Sydney e sul famoso Har- surfisti dai lunghi capelli biondi se ne vanno in zi dove c’è praticamente di tutto, dalle cliniche un assaggio della anche Opera House, grado di intimorire anche il più audace dei viag- bour Bridge. Una volta qui è facile perdersi con lo giro senza scarpe, pronti a scendere in mare per di esperti di medicina cinese e agopuntura, erbe, maestosità della natura è un appuntamento giatori, una cosa è certa: una volta giunti a desti- sguardo tra gruppi di turisti armati di smartphone catturare l’onda perfetta. E per chi avesse troppa massaggi, alle librerie e a tante particolarità Made australiana, è d’obbligo imperdibile per nazione, la bellissima Sydney troverà sicuramente intenti a portare a casa lo scatto perfetto, men- paura di sfidare l’oceano e i suoi famosi squali, in China. I visitatori dall’animo più alternativo, una tappa al Royal chiunque si rechi a il giusto modo per farsi perdonare. Non c’è jet lag tre ci si lascia cullare dall’immancabile suono del è pur sempre possibile perdersi tra localini dove invece, faranno bene a spostare la propria bussola Botanic Gardens Sydney. Foto di Johnny che tenga davanti alla regina del Nuovo Galles didgeridoo, uno dei tradizionali strumenti abori- fare il pieno di sushi, fish and chips e litri di bir- verso il quartiere di New Town, caratterizzato da 03. Il Paddington Bhalla su Unsplash del Sud che tra il verde dei suoi parchi nazionali, geni suonato dall’immancabile gruppo di artisti ra ghiacciata. Bastano poche fermate di autobus un’atmosfera decisamente più hip, ma pur sem- Reservoir è un parco la vastità delle sue spiagge oceaniche e l’atmosfe- di strada che ogni giorno intrattiene passanti, cu- dalla trafficata Bondi per catapultarsi in un mon- pre di grande stile. Questa, infatti, è la zona pre- pubblico patrimonio ra unica dei quartieri dal sapore tropical chic, non riosi e visitatori. Da qui è possibile anche salire a do dal sapore completamente differente. Il sale ferita da artisti e creativi che trovano la propria dell’umanità situato tarda poi molto a stregare il cuore di chiunque. bordo di uno dei numerosi ferry che permettono sulla pelle e le tavole da surf vengono sostituite ispirazione tra i tanti piccoli caffè così incredibil- nel sobborgo orientale Perché in fondo parliamoci chiaro: in quale altra di osservare la splendida Opera House dall’acqua, da tacchi alti, negozietti decisamente posh, case mente caratteristici, i suoi negozietti di designer di Paddington. Foto di città al mondo si ha la possibilità di godere di un per godere di una prospettiva ancora più unica. dall’architettura vittoriana, gallerie d’arte e risto- locali, gallerie d’arte e librerie. David Lochlin su Flickr clima caldo circa dieci mesi all’anno, fare colazio- C’è chi dice che Sydney sia come tante città una ranti alla moda frequentati da giovani gruppi di Per finire, il consiglio è quello di non lasciarsi ne in balcone con stormi di pappagalli che volano dentro l’altra, e ognuna racchiude un’atmosfera e uomini e donne in carriera e da coppie che scel- sfuggire una capatina al Royal Botanic Gardens, liberi nel cielo, godere di una scena food interna- un sapore differente. Chi desidera immergersi nel gono di concedersi una serata romantica. Siamo dove fare un piccolo assaggio della maestosità zionale da leccarsi i baffi e, soprattutto, vivere uno tanto chiacchierato mondo dei surfisti australia- nei quartieri di Surry Hills e Paddington, perfetti della natura australiana senza preoccupazioni: stile di vita che non teme il confronto con nessun ni non deve assolutamente perdersi una capatina per vivere una vera esperienza da local. qui non si incontrerà, infatti, nessun coccodrillo, altro Paese al mondo? a Bondi Beach che, nonostante non possa essere Se invece si prediligono le atmosfere suggestive serpente, canguro o ragno assassino, ma solo tanto La prima, imperdibile tappa per chiunque si trovi definita la spiaggia più bella in assoluto della cit- della vicina Asia, non ci si può perdere un giretto verde, qualche pappagallo e si potrà godere della in città per la prima volta è un salto al famosis- tà, rimane pur sempre la mecca indiscussa degli a China Town, dove ci si lascerà accogliere da una bellissima vista dello skyline della città. simo Teatro dell’Opera, anche conosciuto come amanti della tavola da surf. Il mood che si respira ben radicata comunità cinese pronta a conquista- A pensarci bene la terra promessa non è poi così Opera House, uno dei simboli indiscussi della qui è un inno all’oceano, alla libertà e a quella re qualsiasi visitatore a suon di ravioli al vapore distante, si trova solo a circa 24 ore di volo da città australiana. Le bianche vele che portano la magia che richiama ogni anno la curiosità di viag- e altre prelibatezze da intingere in litri di salsa casa!

58 59 food food La ricetta dello chef takeshi iwai Creatività allo stato puro: contrasti apparenti creano un equilibrio garbato Dalla campagna lombarda ai grattacieli di Porta Nuova, lo chef giapponese è la new entry di Aalto Part of Iyo, nuovissimo progetto di alta cucina di Claudio Liu, già titolare di Iyo Experience, una stella Michelin, e del delivery Aji, entrambi specializzati in sushi e cucina nipponica creativa. Qui può dare libero sfogo alla sua “cucina libera”, in cui omaggia il Giappone, l’Italia e non solo. Scoprendo a poco a poco anche la città che gli sta facendo cambiare le abitudini

di Simone Zeni - foto di Brambilla Serrani

Cannolicchi, asparagi bianchi

e camomilla internazionale L’ultima creatura di Claudio Liu si trova all’interno della Torre Solaria. Nato come Iyo Aalto ora gli ambienti e l’offerta si scindo- La sua filosofia in cucina si sviluppa francese, così come di ispirazione tai- imbattuto è stata avere sia un percorso no definitivamente e se da Iyo in equilibrio tra tradizione giappone- wanese, senza limitazione alcuna. degustazione sia un menu alla carta, ma Omakase si mangia sushi al banco, se e italiana. Com’è arrivato a questo Come è arrivato a capo della cucina di alla fine ho ultimato un menu che mi da Aalto Part of Iyo è bello lasciarsi risultato? questo ristorante? soddisfa molto. Se dovessi individuare guidare dalla creatività di Takeshi Sono venuto in questo Paese nel 2007 Ho iniziato a lavorare qui davvero da il piatto che preferisco, direi cannolic- Iwai, che gioca di sponda tra cucina per imparare la cucina italiana. La mia poco, una manciata di settimane. Ma chi, asparagi bianchi e camomilla. Se giapponese e italiana. L’ambiente, prima tappa è stata Roma, poi mi sono ambientarmi è stato facile, naturale. Ho dovessi, invece, pensare al piatto che progettato dall’architetto Maurizio spostato in Liguria, in Sicilia, in Puglia un’idea precisa di cucina e ho avuto fin rappresenta maggiormente la mia cuci- Lai, è cosmopolita, impeccabile, e in Piemonte. Ho girato davvero un dal principio la possibilità di lavorarci na, direi gli spaghetti con vongole alla posh. Merito anche del servizio di po’ per tutto lo Stivale nel tentativo di senza nessun vincolo. Ho conosciuto tsukemen. Sono italianissimi e al dente, Savio Bina, primo maître e head imparare a realizzare le ricette tradizio- Claudio Liu, titolare di questo risto- ma il modo di mangiarli è giapponese, sommelier, affiancato dal secondo nali più autentiche, passando dall’alta rante, qualche anno fa, quando venne con la salsa di vongole e altri condimen- maître Matteo Coltelli. cucina alla trattoria. Un giorno ho ri- a provare i miei piatti al ristorante ga- ti serviti in ciotoline. E si usano rigoro- Aalto Part of Iyo cevuto un grande insegnamento da uno stronomico Ada e Augusto, all’interno samente le bacchette. piazza Alvar Aalto chef: alla domanda se avessi memoria di Cascina Guzzafame a Gaggiano. Un cambiamento radicale non soltan- viale della Liberazione 15 - Milano del ragù della domenica di mamma, ho Quell’avventura si è conclusa alla fine to professionale. Com’è stato passa- www.iyo.it/aalto risposto chiaramente di no, in Giappo- del 2019, con la decisione di chiudere re dalla vita bucolica di campagna a Ingredienti: 120 g di cannolicchi, 20 g di boccioli di camomilla ne non esiste alcun piatto che abbia un Ada e Augusto e continuare l’offerta quella frenetica di città? sotto sale, 60 g di panna acida, 40 g di asparagi bianchi, 20 g gusto simile. Così ho capito, ed è stata dell’agriturismo di piatti locali. Dove- Una grande rivoluzione anche nel- di olio di tagete, 12 foglie di tagete, q.b. succo di limone come una svolta. Non dovevo diventare vo trovare lavoro. In breve tempo ho le abitudini. Ho vissuto all’interno di un cuoco “italiano”, ma semplicemente ricevuto diverse proposte importanti Cascina Guzzafame per cinque anni, potevo essere influenzato e ispirato dal- e ho riflettuto molto. Non potevo sba- passavo i miei giorni liberi a passeggiare Far spurgare i cannolicchi immergen- mentare gli asparagi bianchi aggiun- la cucina italiana. gliare. Ho incontrato Claudio più volte, tra i campi e a contatto con gli animali. doli in acqua salata. Saltarli rapidamen- gendo il 50% di acqua, il 2% di sale e Quindi il menu che propone da Aalto ci siamo confrontati e abbiamo capito Oggi abito vicino ad Aalto Part of Iyo, te in padella, togliendoli dal fuoco non l’1% di zucchero. Per 100 g di asparagi, Part of Iyo non è di cucina nostrana? di guardare a certi obiettivi nello stesso circondato dai grattacieli di Porta Nuo- appena si aprono. Rimuovere la sacca utilizzare quindi 50 g di acqua, 3 g di Ma nemmeno nipponica. Direi piutto- modo. Per me è fondamentale l’aspetto va. Devo ancora abituarmi, lo ammetto, nera e separare il mollusco dalle valve. sale e 1,5 g di zucchero. Disporre i toc- sto che quella di Aalto Part of Iyo è una umano e ritengo che Claudio Liu sia ma è un quartiere che mi affascina mol- Sciacquare per eliminare gli ultimi re- chetti di cannolicchi alla base, aggiun- cucina libera. Ho imparato nel tempo a una bellissima persona. Per questo ho to. Come ho spiegato, ho girato diverse sidui di sabbia presenti tra il mollusco e gere la panna acida e gli asparagi bian- lasciarmi piacevolmente influenzare da deciso di dire di sì ad Aalto Part of Iyo. regioni e spesso, quando sono a Milano, le valve. Tagliare il mollusco a tocchet- chi fermentati in modo da creare una ciò che mi piace, durante i viaggi per Tra i piatti in menu, ce n’è uno che la ho la sensazione di non essere in Italia. ti. Allungare la panna acida con l’acqua decorazione. Completare con boccioli esempio. Quindi è possibile trovare nei rappresenta più degli altri? È senza alcun dubbio la città più inter- di cottura dei cannolicchi precedente- di camomilla sotto sale, foglie di tagete miei piatti, qualcosa, che so, di tipico Forse l’unica difficoltà in cui mi sono nazionale del Paese. mente filtrata e il succo di limone. Fer- e un filo di olio di tagete all’esterno.

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Da non perdere...

Una selezione dei migliori eventi che animeranno la città nei prossimi mesi a cura di Marilena Roncarà

Frida Khalo

Ride Milano Enzo Mari Si chiama Falce e martello. Tre dei modi con cui un artista può contri- Orientarsi con le stelle buire alla lotta di classe la persona- Nove autori, sei italiani e tre le dedicata a Enzo Mari riproposta, stranieri, per trenta opere tra a distanza di quasi cinquant’anni, fotografie, video e installazioni che nella sede della Galleria Milano svelano differenti modi di riflettere che aveva inaugurato nel 1973. sulle figurazioni magiche e poetiche E la visione di un autore illumina- attraverso cui l’uomo si rivolge e to come Mari diventa chiave di interpreta le stelle. Appuntamento lettura per leggere il cambiamento alla Casa Museo Boschi Di Stefano epocale. per la mostra curata da Gigliola Galleria Milano - Milano Foschi e Lucia Pezzulla. dal 10 settembre al 28 novembre Casa Museo Boschi www.galleriamilano.com Di Stefano - Milano dal 18 settembre al 31 ottobre www.fondazioneboschidistefano.it via Valenza 2 - Milano Fabbrica del Vapore - Milano dal 15 luglio al 15 ottobre dal 10 ottobre 2020 al 28 marzo 2021 www.ridemilano.com www.fabbricadelvapore.org

Proprio laddove durante Expo c’era il gli stand di artisti ed espositori, sor- Apre il 10 ottobre a Milano, negli spazi dra Matiz, direttrice della Fondazione mercato metropolitano, ha aperto lo seggiando un drink e ascoltando buona della Fabbrica del Vapore, la mostra Fri- Leo Matiz di Bogotà, si possono ammi- scorso 15 luglio Ride Milano, un pro- musica, il tutto in piena sicurezza nel da Kahlo. Il caos dentro, un percorso rare gli intensi ritratti realizzati per lei getto ambizioso grazie al quale gli ol- rispetto delle norme vigenti. All’inter- sensoriale tecnologico e spettacola- dal fotografo colombiano Leonet Ma- tre 5.000 metri quadrati ormai semi no dell’area trovano spazio due pal- Cuori impavidi La luce oltre re che immerge il visitatore nella vita tiz Espinoza. Non manca una sezione abbandonati dello scalo ferroviario chi, su cui si alternano performance MI AMI Festival & Circolo Magnolia La personale di Laura Giardino è dell’artista messicana, esplorandone la dedicata a Diego Rivera con le lettere di Porta Genova, sono stati riqualifi- di artisti contemporanei, musica dal ripartono dalla musica dal vivo con la prima mostra che apre a settem- dimensione artistica, umana, spirituale. più evocative che Frida scrisse per lui, cati, trasformando la zona in un vero vivo, spettacoli di cinema serale e dj otto concerti a cadenza settimanale bre la prossima stagione espositiva Prodotta da Navigare e curata da Anto- mentre ampio spazio è dedicato anche e proprio hub dedicato alla cultura e set in cuffia, oltre a stand-up comedy che dal 16 luglio ci accompagnano della galleria Area\B. In La luce nio Arèvalo, Alejandra Matiz, Milagros alla cultura e all’arte popolare in Messi- all’intrattenimento, con un’area ristoro e rappresentazioni teatrali realizzate in fino a settembre. L’appuntamento oltre, con la curatela di Elena Ancheita e Maria Rosso, l’esposizione co. Per vedere le riproduzioni di 15 tra i per il food e attività speciali per i più collaborazione con Municipio 6 della è con Cuori Impavidi - Rassegna Pontiggia, l’artista presenta i nuovi inizia con una sezione multimediale, più conosciuti autoritratti bisogna spo- piccoli. Si tratta di un vero e proprio città di Milano. Ospite d’eccezione il estiva di concerti acquatici alle approdi della sua ricerca pittorica. per poi entrare nel vivo con la ripro- starsi nella sezione Frida e il suo doppio, villaggio nel cuore dell’area Navigli- Wunder Mrkt che, con il nuovo format tribune dell’Idroscalo di Milano. Tra Protagonista è la città di Milano nei duzione minuziosa dei tre ambienti più mentre una chicca da non perdere è Tortona concepito per offrire ai citta- di temporary market e una selezione dei gli ospiti anche Dardust, Francesca suoi scorci più intimi e privati. vissuti da Frida a Casa Azul: la camera la collezione di francobolli con la sua dini un nuovo posto in cui darsi ap- suoi migliori espositori, propone un Michelin e Vasco Brondi. Galleria Area\B - Milano da letto, il giardino e lo studio realizzato effige. Il percorso espositivo si chiude, puntamento per passare del tempo in universo di creazioni artigianali, abbi- Idroscalo - Milano dal 19 settembre al 31 ottobre nel 1946 al secondo piano. Nella sezio- infine, con un’emozionante esperienza compagnia tra relax e intrattenimento, gliamento vintage, pezzi unici, oggetti dal 16 luglio al 10 settembre www.areab.org ne I colori dell’anima, curata da Alejan- sensoriale di realtà aumentata. gustando ottimo cibo, curiosando tra d’arte e di design. www.idroscalo.org

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Presto Club Milano tornerà Stephenson 53 Centro Porsche Milano Est Via Rubattino 94 C.P. Company C.so Venezia Calligaris Via Tivoli ang. Foro Buonaparte Dantone C.so in oltre 200 location Matteotti 20 Eleven Store Via Tocqueville 11 Fgf store Piazza xxv Aprile1 Germano Zama Via Solferino 1 Gioielleria Verga Via Mazzini 1 Joost Via selezionate a Milano Cesare Correnti 12 Jump Via Sciesa 2/a Kartell Via Turati ang. Via Porta 1 La tenda 3 Piazza San Marco 1 Le Moustache Via Amadeo 24 Le Vintage Via Garigliano 4 Libreria Hoepli Via Hoepli 5 MCS Marlboro Classics C.so night & restaurant: Al fresco Via Savona 50 Angolomilano Via Venezia 2 - Via Torino 21 - C.so Vercelli 25 Moroso Via Pontaccio 8/10 Boltraffio18 Antica Trattoria della Pesa V.le Pasubio 10 Bar Magenta Largo Native Alzaia Naviglio Grande 36 Open viale Monte Nero 6 Paul Smith Via D’Ancona Beda House Via Murat 2 Bento Bar C.so Garibaldi 104 Bhangra Manzoni 30 Pepe Jeans C.so Europa 18 Pinko Via Torino 47 Rubertelli Via Bar C.so Sempione 1 Blanco Via Morgagni 2 Blue Note Via Borsieri 37 Vincenzo Monti 56 The Store Via Solferino 11 Valcucine (Bookshop) C.so Caffè della Pusterla Via De Amicis 24 Café Gorille Via De Castillia 20 Garibaldi 99 Caffè Savona Via Montevideo 4 Cape Town Via Vigevano 3 Capo Verde showroom: Alberta Ferretti Via Donizetti 48 Alessandro Falconieri Via Via Leoncavallo 16 Cheese Via Celestino IV 11 Chocolat Via Boccaccio 9 Uberti 6 And’s Studio Via Colletta 69 AutoRigoldi Showroom Skoda Via Circle Via Stendhal 36 Colonial Cafè C.so Magenta 85 Combines XL Via Pecchio10 AutoRigoldi Showroom Volkswagen Via Novara 235 Bagutta Montevideo 9 Cubo Lungo Via San Galdino 5 Dada Cafè / Superstudio Via Tortona 35 Casile&Casile Via Mascheroni 19 Damiano Boiocchi Via San Più Via Tortona 27 Deseo C.so Sempione 2 Design Library Via Savona 11 Primo 4 Daniela Gerini Via Sant’Andrea 8 Gap Studio C.so P.ta Romana Elettrauto Cadore Via Cadore ang. Pinaroli 3 El Galo Negro Via Taverna 98 Gallo Evolution Via Andegari 15 ang. Via Manzoni Gruppo Moda Via Executive Lounge Via Di Tocqueville 3 Exploit Via Pioppette 3 Fashion Ferrini 3 Guess Via Lambro 5 Guffanti Concept Via Corridoni 37 IF Italian Cafè Via San Marco 1 FoodArt Via Vigevano 34 Fusco Via Solferino 48 G Fashion Via Vittadini 11 In Style Via Cola Montano 36 Interga V.le Faenza Lounge Via Larga 8 Giamaica Via Brera 32 God Save The Food Via Tortona 12/13 Jean’s Paul Gaultier Via Montebello 30 Love Sex Money Via Giovan 34 Goganga Via Cadolini 39 Grand’Italia Via Palermo 5 HB Bistrot Hangar Battista Morgagni 33 Massimo Bonini Via Montenapoleone 2 Miroglio Via Bicocca Via Chiese 2 Il Coriandolo Via dell’Orso 1 Innvilllà Via Pegaso Burlamacchi 4 Missoni Via Solferino 9 Moschino Via San Gregorio 28 Parini 11 Jazz Cafè C.so Sempione 4 Kamarina Via Pier Capponi 1 Kisho Via 11 Via Parini 11 Red Fish Lab Via Malpighi 4 Sapi C.so Plebisciti 12 Spazio + Sirene in città Morosini 12 Kohinoor Via Decembrio 26 Kyoto Via Bixio 29 La Fabbrica Meet2Biz Alzaia Naviglio Grande 14 Studio Zeta Via Friuli 26 Who’s Who V.le Pasubio 2 La rosa nera Via Solferino 12 La Tradizionale Via Bergognone Via Serbelloni 7 A Milano il mare non c’è, ma la voglia di lasciarsi trasportare dalla 16 Le Biciclette Via Torti 1 Le Coquetel Via Vetere 14 Le jardin au bord beauty & fitness: Accademia del Bell’Essere Via Mecenate 76/24 fantasia non manca e così è facile scoprire che tra le sue vie vivono du lac Via Circonvallazione 51 (Idroscalo) Leopardi 13 Via Leopardi 13 Les Adorè C.so XXII Marzo 48 Aspria Harbour Club Milano Via Cascina ben cinque sirene. Una, dall’alto, ci racconta antiche storie mitologiche, Gitanes Bistrot Via Tortona 15 Lifegate Cafè Via della Commenda 43 Living Bellaria 19 Caroli Health Club Via Senato 1Centro Sportivo San Carlo Via mentre le altre dall’Ottocento proteggono tutti gli innamorati P.zza Sempione 2 Luca e Andrea Alzaia Naviglio Grande 34 MAG Cafè Ripa Zenale 6 Damasco Via Tortona 19 Get Fit Via Lambrate 20 - Via Piranesi Porta Ticinese 43 Mandarin 2 Via Garofano 22 Milano Via Procaccini 37 9 - V.le Stelvio 65 - Via Piacenza 4 - Via Ravizza 4 - Via Meda 52 - Via Vico di Elisa Zanetti - foto di Alberto Fogliata Mono Via Lecco 6 My Sushi Via Casati 1 - V.le Certosa 63 N’ombra de 38 - Via Cenisio 10 Greenline Via Procaccini 36/38 Gym Plus Via Friuli 10 Vin Via San Marco 2 Noon Via Boccaccio 4 Noy Via Soresina 4 O’ Fuoco Intrecci Via Larga 2 Le Garcons de la rue Via Lagrange 1 Le terme in città Via Palermo 11 Origami Via Rosales 4 Ozium t7 café - via Tortona 7 Palo Via Vigevano 3 Orea Malià Via Castaldi 42 - Via Marghera 18 Romans Club C’è un luogo a Milano in cui giurarsi sirene che adornavano i quattro pilastri sostituita con tubolari di ferro e fu ne- Alto Café C.so di Porta Romana 106 Panino Giusto P.zza Beccaria 4 - P.zza Corso Sempione 30 Spy Hair Via Palermo 1 Tennis Club Milano Alberto amore eterno è più facile. Un tempo di granito della struttura. Si dice che le cessario attendere il restauro del 2001- 24 Maggio Parco Via Spallanzani - C.so Magenta 14 Patchouli Cafè C.so Bonacossa Via Giuseppe Arimondi 15 Terme Milano P.zza Medaglie d’Oro quel posto era collocato nell’attuale via pudiche gentildonne milanesi passando 2003 per vederla ricostruita secondo i Lodi 51 Posteria de Amicis Via De Amicis 33 Qor Via Elba 30 Radetzky 2, ang. Via Filippetti Tony&Guy Gall. Passerella 1 Virgin Active Milano Diaz Visconti di Modrone, oggi per trovarlo fossero solite coprirsi gli occhi per non disegni originali. Inoltre nel 1943 una C.so Garibaldi 105 Ratanà Via De Castillia 28 Refeel Via Sabotino 20 Rigolo Piazza Diaz 6 bisogna spostarsi fra le fronde degli al- guardare i seni nudi delle statue, ma delle sirene fu gravemente danneggia- Via Solferino 11 Marghera Via Marghera 37 Rita Via Fumagalli 1 Roialto art & entertainment: PAC (Padiglione Arte Contemporanea) Via beri di Parco Sempione e raggiungere anche che gli innamorati presto scel- ta durante un bombardamento, men- Via Piero della Francesca 55 Serendepity C.so di Porta Ticinese 100 Seven Palestro 14 Pack Foro Bonaparte 60 Palazzo Reale P.zza Duomo Teatro il suo laghetto. È qui che campeggia sero di farne il loro luogo d’incontro, tre una seconda fu rubata nel 1948, C.so Colombo 11 - V.le Montenero 29 - Via Bertelli 4 Smeraldino P.zza Carcano C.so di Porta Romana 63 Teatro Derby Via Pietro Mascagni 8 il ponte delle Sirenette. Questa antica diffondendo l’usanza di accarezzare le entrambe furono sostituite con delle XXV Aprile 1 Smooth Via Buonarroti 15 Superstudio Café Via Forcella Teatro Libero Via Savona 10 Teatro Litta C.so Magenta 24 Teatro Smeraldo struttura un tempo solcava il naviglio statue in segno di buon augurio. Chi si copie. In attesa magari un giorno di tor- 13 Stendhal Via Ancona 1 Tasca C.so Porta Ticinese 14 That’s Wine P.zza XXV Aprile 10 Teatro Strehler Largo Greppi 1 Triennale V.le Alemagna di San Damiano, interrato nel 1930 in- promette amore al cospetto di queste nare a vedere tutti i Navigli riaperti e le P.zza Velasca 5 Timè Via S.Marco 5 Tortona 36 Via Tortona 36 Trattoria 6 Triennale Bovisa Via Lambruschini 31 sieme a gran parte dei canali milanesi. figure mitologiche non vedrà mai senti- sirene “nuotare” ancora fra le vie della Toscana C.so di Porta Ticinese 58 Tripburger Via Cornalia 8 Union Club hotel: Admiral Via Domodossola 16 Astoria V.le Murillo 9 Boscolo C.so Primo ponte in ghisa italiano, fu pro- mento e passione spegnersi. Al di là de- città, c’è un’altra donna dalla coda di Via Moretto da Brescia 36 Van Gogh Cafè Via Bertani 2 Volo Via Torricelli Matteotti 4 Bronzino House Via Bronzino 20 Bulgari Via Fratelli Gabba 7/a gettato dall’ingegnere Francesco Tetta- gli innamorati, le statue conquistarono pesce che merita di essere ammirata: 16 Zerodue_Restaurant C.so di Porta Ticinese 6 3Jolie Via Induno 1 Domenichino Via Domenichino 41 Four Season Via Gesù 8 Galileo C.so manzi e fuso dalla Rubini-Scalini-Falck, presto il favore di tutti i cittadini, che le per trovarla dovete salire fra le guglie stores: Ago Via San Pietro All’Orto 17 Al.ive Via Burlamacchi 11 Ana Europa 9 Nhow Via Tortona 35 Park Hyatt (Park Restaurant) Via T. Grossi sul Lago di Como, per essere poi inau- soprannominarono con affetto e ironia del Duomo, lì fra le tante statue della Pires Via Solferino 46 Antonia Via Pontevetero 1 ang. Via Cusani Bagatt 1 Residence Romana C.so P.ta Romana 64 Sheraton Diana Majestic V.le gurato nel 1842 alla presenza dell’arci- “sorelle Ghisini”, proprio per il materia- cattedrale, fa capolino una sirena dalla P.zza San Marco 1 Banner Via Sant’Andrea 8/a Biffi C.so Genova 6 Brand Piave 42 duca d’Austria Ranieri. All’epoca a fare le di cui erano fatte. In origine, alla base duplice coda. La leggenda associa que- Largo Zandonai 3 Brian&Barry via Durini 28 Brooksfield C.so Venezia inoltre: Bagni Vecchi e Bagni Nuovi di Bormio (SO) Terme di Pre- clamore non fu solo l’uso della ghisa, la delle statue, erano presenti decorazioni sta decorazione scultorea alla fiaba di 1 Buscemi Dischi C.so Magenta 31 Centro Porsche Milano Nord Via Saint-Didier (AO) lega metallica composta da ferro e car- di cigni, festoni, ancore e teste leonine, Hans Christian Andersen, ma in realtà bonio che aveva già conquistato Francia purtroppo andate perdute durante il la sua realizzazione risale al XV secolo, Per ricevere il prossimo numero di Club Milano gratis a casa tua scrivi una mail a e Inghilterra e che veniva vista come il trasporto e a causa di successive razzie. ben prima della nascita dello scrittore [email protected] materiale delle architetture più innova- Non furono gli unici danni a interessa- danese. Poco male, quello che è certo è indicando nome e cognome, indirizzo completo di CAP, città e provincia tive, ma anche le procaci forme delle re il ponte: la ringhiera in ghisa venne che in città c’è spazio per sognare.

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