FIAB diModena (www.modenainbici.it) e delcalendario2019dellasezione (www.museicivici..it) Civici 2019” “Primavera aiMusei del programma Nell’ambito Il Ore 17.30: catacombe diSanta Priscilla lungola Via Salaria all’arca daglistessilongobardi romana delsanto,portata nel756dalle reliquie eadaltrioggettioraespostiinunasaladelmuseo,insieme funebre diSan Silvestro, insiemeallesue sonostate conservate stesso imperatore d’Oriente. Per lungotempoutilizzatecomecorredo presso Costantinopoli,venendone probabilmente omaggiatidallo gli abatiPietro edAnsfridofurono ambasciatoriperCarloMagno immediatamente successivo allafondazionedelmonastero, quando ecclesiastici. Il loro arrivo aNonantola èascrivibilealperiodo nel 2002durantelacampagnadiinventariazione deibeniculturali inabbazia bizantino, rarissimotessuto,rinvenute fortuitamente Tra leopere delmuseosaràpossibileammirare duecappeinsciamito [email protected]) Ore 16.30: Ore 15.00: Ore 14.30: ITINERARIO MODENA- pomeriggio sabato 8giugno2019 Maggiori info: dell’eredità longobarda nelnostro territorio. Modena ,Nonantola eSpilamberto perlavalorizzazione È statorecentemente siglatounaccordo traiComunidi in occasionedelGiubileo dellaMisericordia. suo tracciatoconla Via Romea Strata recentemente valorizzata proprio dai Longobardi. L’antico percorso viario,coincidenel viadicollegamentoNord-importante Sud indirezione diRoma Via Cassiolaoanche Via Longobarda, perché ripristinatacome Ravenna. Tale area èattraversata dell’antica viaromana detta sul temadelconfinetra Regno longobardo edEsarcato di Persiceto diun’area faparte territorialeetematicaimperniata www.romeastrata.it verrà rimandataindatadadestinarsi In casodipioggial’iniziativa PROGRAMMA Spilamberto, Sant’Agata BologneseeSan Giovanni in territorio checomprende icomunidiModena, Nonantola,

rientro aModena, conarrivo previsto perle19.00 santo longobardo, acuradiJacopo Ferrari L’Abbazia diNonantola. Il monastero diAnselmo, e Diocesano Sacra diArte (tel.059549025 di San Silvestro ealMuseo Benedettino arrivo aNonantola evisitaguidataall’abbazia da FIABSezione diModena dell’Abbazia diNonantola, conitinerariocurato inbiciclettaperraggiungerepartenza lapiazza e breve visitaguidata cattedrale romanica, chefuanchelongobarda ritrovo aModena inPiazza Grande davanti alla sabato 8edomenica9giugno2019 LONGOBARDI BICICLETTA diNonantola in Comune diSpilamberto Ore 16.00: Ore 15.00: Ore 12.00: Ore 10.15: Ore 9.30: ITINERARIO MODENA-SPILAMBERTO intera giornata domenica 9giugno2019 Modena, un finesettimanaperscoprirli…inbicicletta! per laprimavera 2019,grazieallacollaborazione di FIAB diffonderne laconoscenza. Per questohannoprogettato nello studiodiquestalontana epocastoricaevogliono insieme aiMusei Civici diModena sonoimpegnati nel mistero. IComunidiNonantola eSpilamberto,

Tel. Eugenia 3383488082-Diana 3474506510 FIAB Modena Partecipazione gratuitaprevia iscrizione [email protected] Tel. 059789970•Fax. 059781174 •41057Spilamberto (Mo) Piazza 3 CadutiperlaLibertà, Comune diSpilamberto [email protected] Tel. 059896511•Fax. 896590 Via Marconi, 11•41015Nonantola Comune di Nonantola [email protected] www.unesco.modena.it Tel. 0592033119 Largo Porta S.Agostino,337•41121Modena Museo Civico d’Arte Coordinamento Sito Unesco diModena Informazioni partecipa allabiciclettata partecipa Macchioni, l’iniziativa ancheachinon èaperta di oggetti. Via Riosecco,incrocio nuova Via prime, l’evoluzione tecnologicaelaproduzione accurata riguardante ilreperimento dellematerie delle tecnicheprotostoriche e unaspiegazione archeologia sperimentaleattraverso lariproduzione laboratorio difusionedelbronzo, dimostrazione di guidata dell’area archeologica diPonte delRioe gli iscrittiallabiciclettata.Aseguire osservazione Arci Spilambertese in Via Donizetti, gratuitoper per le18.30 rientro aModena inbiciclettaconarrivo previsto lo caratterizzanoevisitaalMuseo Antiquarium ammirare lebellezze storicoarchitettoniche che passeggiata incentro aSpilamberto, per breve sostaalpuntoristoro presso ilCircolo itinerario guidatodaFIABSezione diModena inbiciclettaperSpilambertopartenza con i Musei Civici visita guidataaireperti longobardi espostipresso ritrovo aModena inPiazza S.Agostinoebreve dalla Scandinaviaeancorapermoltiaspettiavvolto Un invitoper riscoprire eriappropriarsi della presenza diquestopopolodiscesoinItalia Musei Civici diModena pienamente delterritorioincuiviviamo: territori èpossibileancoraoggiscorgere letracce bizantino eilregno deiLongobardi. In questi è stataunterritoriodiconfinetra l’Impero la fasciadipianurasituatatraModenese e Bolognese neisecolicompresiBolognese tra VI e VIII sec. In collaborazionecon:

A cura dell’ufficio grafica del Comune di Modena: Cinzia Casasanta I LONGOBARDI NEL TERRITORIO MODENESE

antica provincia romana dell’Aemilia fu investita dall’onda dell’invasione dei Longobardi sin L’ dai primi tempi del loro arrivo nella penisola, che si data a partire dal 569 durante il regno di Alboino. In questo periodo la grave crisi socio-economica in cui versava la città romana di Mutina era stata acuita da una serie di calamità naturali. Nonostante alcune fonti ricordino la presenza dei Longobardi nel territorio modenese, le sepolture databili a questo periodo e sicuramente riferibili a personaggi appartenenti a questa popolazione sono pochissime. Recentemente a Spilamberto è Uno dei due sciamiti venuta alla luce una necropoli di altissimo interesse le cui sepolture risalgono ad un’epoca piuttosto conservati presso il Museo antica del popolamento longobardo nel nostro territorio e sono forse riferibili ad un presidio attesta- Bebedettino e Diocesano di Arte Sacra di Nonantola to sul confine, di notevole importanza a giudicare dalla ricchezza dei reperti rinvenuti.I Longobardi avanzarono nell’ampia fascia militirazzata situata al confine con l’Esarcato (secc. VI-VIII) solcata dallo “Scoltenna”, l’attuale Panaro. Grazie sia all’avanzamento di Liutprando (727) che alla caduta di 5 Ravenna ad opera del re Astolfo (751), riescono a dare un nuovo assetto unitario al territorio e alcune • Spilamberto terre vengono donate ai monasteri regi longobardi, primo fra tutti il cenobio di Nonantola. Esso fu La necropoli di Spilamberto, scavata nel 2003, raccon- costruito intorno al 751-752 dall’abate Anselmo, già duca del Friuli e cognato di re Astolfo, e dallo ta la storia di un gruppo di Longobardi, che quindici stesso re longobardo per controllare i nuovi territori conquistati. Fu edificato a presidio della “via secoli fa vissero sulla riva del Panaro. Di questo clan Cassiola”, una via romana di lunga percorrenza che da Aquileia conduceva ad Arezzo e, innestandosi gentilizio conosciamo il piccolo cimitero, una trentina sulla Cassia giungeva a Roma. Da tale momento la strada tornò ad avere alto rilievo viario e fu così di tombe risalenti alla prima fase dell’invasione. importante da essere stata ribattezzata dagli storici come “La via Longobarda”. Le pratiche funerarie e i reperti delle sepolture, alcu- ni di altissima qualità e di grande valore simbolico. I guerrieri sono stati seppelliti con le armi. Più ricchi 1 4 e complessi i corredi femminili: accanto ad oggetti • Duomo di Modena • Nonantola quotidiani e a gioielli tipici del costume longobardo, Diversi plutei, appartenenti alla Cattedrale preceden- All’interno del Museo Benedettino e Diocesano di troviamo manufatti preziosi ed “esotici”. Fra questi te all’attuale e oggi conservati nel Museo Lapidario, Arte Sacra di Nonantola è possibile vedere un oggetto spiccano una fibula in argento dorato con cammeo mostrano l’influsso di apporti culturali diversi, fon- bizantino, ovvero uno dei due sciamiti, rarissimi tes- antico, un magnifico corno potorio in vetro e un raro dendo suggestioni bizantine e longobarde. suti rinvenuti fortuitamente in abbazia nel 2002 du- sgabello pieghevole in ferro ageminato. Il pluteo ora nell’abside superiore sinistro del Duomo, rante la campagna di inventariazione dei beni cultura- Il rango familiare e sociale di queste donne è esaltato mostra un riquadro centrale con animali affrontati li ecclesiastici. Di straordinaria bellezza, il loro arrivo è dalla deposizione, accanto alle sepolture, di tre ponies collocato ai lati di una croce. A fianco vi sono riquadri ascrivibile al periodo immediatamente successivo alla di razza nordica. La necropoli è ad oggi la testimo- con grandi rosette e croci gigliate, elementi presenti fondazione del monastero, quando gli abati Pietro ed nianza più consistente della presenza longobarda nel nell’arte orientale già alla fine del IV secolo. Ansfrido furono ambasciatori per Carlo Magno pres- Modenese. Un ritrovamento che rende Spilamberto so Costantinopoli, venendone un luogo nodale per la sto- probabilmente omaggiati dallo ria dell’Emilia-Romagna stessi imperatore d’Oriente. nell’Alto Medioevo. Per lungo tempo utilizzati come corredo funebre di San Silvestro, Oggetti provenienti da un corredo sono stati conservati insieme alle femminile di una sepoltura longobarda della necropoli sue reliquie e ad altri oggetti, in- di Spilamberto sieme all’arca romana del santo, Lastra con la croce e animali affrontati. IX secolo portata dagli stessi longobardi nel 756 dalle catacombe di San- 2 • Museo Lapidario del Duomo ta Priscilla lungo la Via Salaria. Il Museo Lapidario del Duomo di Modena custodisce parecchie testimonianze della cultura figurativa lon- gobarda che costituiscono gran parte dell’arte medie- vale preromanica precedente la Cattedrale di Lanfran- co e Wiligelmo.

Pluteo che costituiva parte di una recinzione presbiteriale della Cattedrale altomedievale e che rivela sopra e sotto i medesimi bordi decorati mentre, nello spazio interno, mostra una successione di specchiature con fiori, croci gigliate, un grifone ed un’aquila che sovrasta una lepre

3 • Musei Civici Dalla necropoli tardoantica di Piazza Grande pro- viene un sarcofago, sepolto da una spessa coltre allu- vionale, che conteneva almeno nove sepolture, delle quali due, ancora in connessione. Ad una di queste sono stati attribuiti alcuni oggetti che rimandano a un corredo femminile, databile alla pri- ma età longobarda.

Elementi di collana in terracotta, steatite, cristallo di rocca e pasta vitrea. Sepoltura longobarda di Piazza Grande. VI secolo

Al periodo fra la fine del VI e la metà del VII secolo sono stati attribuiti i corredi di due sepolture longobarde rinvenute nel territorio: la tomba di Mon- tale apparteneva probabilmente ad una donna longo- barda di rango elevato come dimostrano gli elementi di abbigliamento, fra cui le splendide fibule a staffa, e la preziosa brocca in bronzo fuso; la tomba di Fiora- no, era accompagnata da un corredo, probabilmente non completo, di cui facevano parte una raffinata fibula a S ed una serie di vaghi di collana.

Fibula a “S” in argento dorato con granati. Corredo di tomba longobarda. Fiorano, Fornace Ape. Fine VI secolo