Sommario

Osservatorio EDITORIALE

Strategico MONITORAGGIO STRATEGICO

Medio Oriente – Golfo Persico ANNO IX NUMERO 5 MAGGIO 2007 Israele – ANP: convergenza d’interessi tra Israele e Fatha 7 L’Osservatorio Strategico è una pubblicazione Diego Baliani del Centro Militare di Studi Strategici, realizzata sotto la direzione editoriale Regione Adriatico – Danubiana – Balcanica dell’Amm. Div. Luciano Callini. Indipendenza del Kosovo, al Consiglio di Sicurezza si tratta sulla bozza USA-UE 13 Le informazioni utilizzate per l’elaborazione Paolo Quercia delle analisi provengono tutte da fonti aperte (pubblicazioni a stampa e siti web) e le fonti, Comunità Stati Indipendenti – Europa Orientale L’Europa a due velocità non citate espressamente nei testi, possono Andrea Grazioso 17 essere fornite su richiesta.

Relazioni Transatlantiche Quanto contenuto nelle analisi riflette, Rimandati a settembre pertanto, esclusivamente il pensiero degli Lucio Martino 21 autori, e non quello del Ministero della Difesa né delle Istituzioni militari e/o civili alle quali gli Teatro Afghano autori stessi appartengono. Il tallone d’Achille dei danni collaterali

Fausto Biloslavo 27 L’Osservatorio Strategico è disponibile anche in formato elettronico (file PDF) nelle pagine Africa CeMiSS del Centro Alti Studi per la Difesa: Elezioni legislative in Algeria: un divorzio annunciato tra società e sistema www.casd.difesa.it politico?

Maria Egizia Gattamorta 37

Iniziative Europee di Difesa La dimensione “sicurezza e difesa” della politica spaziale europea Giovanni Gasparini 43

Cina e India

Gli uomini della normalizzazione Centro Militare 47 Nunziante Mastrolia di Studi Strategici

America latina

Prosegue l’accumulazione di potere in Venezuela 55 Direttore Redazione Riccardo Gefter Wondrich

Gen. B. Anselmo Donnari

Settore energetico

Politica energetica nazionale 59 Dipartimento Relazioni Internazionali Nicola Pedde

Palazzo Salviati

Piazza della Rovere, 83 00165 – ROMA Organizzazioni Internazionali (ONU)

tel. 06 4691 3204 fax 06 6879779 La presidenza americana del Consiglio di Sicurezza 63 e-mail [email protected] Valerio Bosco

SOTTO LA LENTE Questo numero è stato chiuso

il 31 maggio 2007 Parte dall’Asia Centrale l’OPEC del gas? Lorena di Placido 69

Osservatorio Strategico Anno IX – n°5 Maggio 2007

EDITORIALE

Il CeMiSS ha venti anni

L’editoriale di questo numero dell’Osservatorio è alquanto insolito, ma per certi versi doveroso. Anziché aprire una “finestra” sul panorama internazionale – come di norma avviene mensilmente – rivolge in questa circostanza uno sguardo al suo interno, ai venti anni di vita del Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS), di cui il presente Osservatorio è diretta emanazione. La ricorrenza è stata anche un’occasione per rievocare le origini e tracciare le prospettive future di questo Centro, che ha contribuito non poco a diffondere la cultura della difesa e della sicurezza nella società civile. Il CeMiSS viene fondato nel 1987, in un momento storico in cui la dinamiche internazionali sembravano subire un’insolita accelerazione. L’Italia era appena uscita dalla crisi con la Libia, risalente all’anno prima. La difesa a nord est rimaneva ancora prioritaria, ma si affacciavano prepotentemente all’orizzonte altri scenari, prima ritenuti del tutto improbabili. A livello strategico, Reagan e Gorbaciov siglavano i primi accordi sullo smantellamento dei missili nucleari in Europa. Nel Golfo, Iran e Iraq continuavano a combattere; l’ONU richiamava invano i due belligeranti al cessate il fuoco. E le due super-potenze, USA e URSS, sembravano aver abbandonato la tradizionale pratica della “gestione per procura” dei conflitti regionali. Insomma, tutto si muoveva, e anche la Difesa sentiva la necessità di guardare oltre, ossia oltre le ipotesi di confronto est-ovest che avevano sostanzialmente monopolizzato il nostro ragionamento per decenni. Ma vi era anche l’esigenza di ricucire la frattura culturale esistente all’interno del nostro Paese, che presentava una situazione oggettivamente complessa: a fronte di una postura militare volta a contrastare una minaccia precisamente collocata in termini geografici e ideologici, persisteva all’interno della società civile un largo schieramento per nulla disposto a riconoscere nell’Unione Sovietica un pericolo da cui difendersi. Per sopravvivere in questa condizione del tutto particolare, la Difesa si era chiusa in se stessa, centellinando i contatti con una società da cui poteva provenire una sorta di “contaminazione culturale”, pericolosissima per la tenuta del morale e della disciplina . Nella seconda metà degli anni ’80, i tempi divenivano maturi per suggerire di annodare un nuovo dialogo con l’intera società italiana, anche con quella parte che criticava aspramente la Difesa e le Forze Armate. E queste furono le condizioni storiche e culturali che indussero pensatori lungimiranti che vestivano l’uniforme a proporre la costituzione di un Centro di Studi Strategici all’interno della Difesa, ma con un sufficiente grado di autonomia che gli consentisse di stabilire rapporti con organismi similari, con il mondo accademico e con quello della ricerca, in Italia e all’estero. In tal modo il CeMiSS iniziava anche a riannodare i rapporti culturali con la società civile nel suo insieme, e con l’ambiente accademico più in particolare. Non è stato un percorso facile, ma la realtà odierna mostra come le Forze Armate siano per la maggior parte della popolazione italiana, un riferimento estremamente positivo. Il CeMiSS ha certamente contribuito al mutamento di opinione in tal senso, diffondendo attraverso studi e ricerche (in una parola “pensiero”), un’immagine della Difesa che si identifica con il Paese nel senso più nobile del termine, che oggi tanti italiani sono tornati finalmente a pronunciare con orgoglio: “Patria”. Il CeMiSS, da allora, ha saputo instaurare un dialogo che non metteva minimamente in discussione i rispettivi riferimenti culturali e professionali, e da allora numerosi sono stati i Osservatorio Strategico Anno IX – n°5 Maggio 2007

EDITORIALE

progressi che oggi hanno permesso al Centro di essere un network nazionale che comprende esperti della pubblica amministrazione, del mondo accademico e di quello industriale, ma anche un network internazionale che contribuisce ad elevare il livello di considerazione del nostro Paese nel mondo. In tale quadro, l’Osservatorio Strategico (e la sua sintesi in lingua inglese “Quarterly”) è uno degli strumenti più immediati per veicolare l’esperienza del Centro verso l’esterno. Avviato sin dai primi anni di funzionamento del CeMiSS come paper interno per “addetti ai lavori”, da nove anni viene divulgato sia in forma cartacea che posto on line sul sito della Difesa. L’Osservatorio Strategico è così divenuto un consolidato riferimento nel panorama delle pubblicazioni rivolte ai cultori di difesa e di relazioni internazionali. Ovviamente, come ogni altra rivista periodica, quale che sia il suo contenuto, deve necessariamente evolvere per rimanere al passo con i tempi. L’Osservatorio di oggi vede incentrare il monitoraggio degli eventi a l’analisi strategica, ancor più che nel passato, sulle cosiddette “aree di interesse nazionale”, indicate dalla Difesa come zone geografiche nelle quali e verso le quali è possibile che l’Autorità Politica decida di intraprendere iniziative anche – ma non solo – di carattere militare, ai fini della salvaguardia degli interessi del Paese. Naturalmente, dette aree non sono avulse dal contesto geostrategico che vede l’Italia solidamente ancorata alla politica delle alleanze a cui aderisce e alle Organizzazioni regionali e internazionali di cui fa parte, in primis la NATO, l’Unione Europea e le Nazioni Unite.

Anselmo Donnari

______La rubrica “Sotto la lente” ospita contributi volontari di approfondimento del panorama internazionale, selezionati dalla linea editoriale. Osservatorio Strategico Anno IX – n° 5 Maggio 2007

MONITORAGGIO STRATEGICO Medio Oriente – Golfo Persico

Eventi ►Nonostante oltre 100.000 persone abbiano manifestato in piazza chiedendo le dimissioni di Olmert, e nonostante il tentativo palese del suo collega di partito – nonché ministro degli Esteri Tzipi Livni di sostituirlo alla guida dell’Esecutivo, avvenuto il 2 maggio, i parlamentari di Ka- dima, riunitisi d’urgenza il 3 maggio, hanno confermato con 26 voti su 29 il proprio sostegno alla decisione di Olmert di mantenere la carica di primo ministro. La popolarità di Olmert, già bassa, ha subito un forte colpo in seguito alla pubblicazione del rapporto Winograd a fine apri- le, relativo alla gestione della guerra dei 34 giorni contro Hizballah dell’agosto 2006. ►Il 3 maggio il magg. gen. William Caldwell, delle Forze Armate USA, ha confermato l’avvenuta uccisione – nell’ambito dell’operazione anti-guerriglia “Rap Trap”, vicino alla cit- tà di Taji – di Muharib Abdul Latif al-Juburi (ritenuto il “ministro dell’informazione” di al- Qa’ida in Iraq). Al-Juburi è ritenuto responsabile di diversi sequestri di alto profilo ai danni di occidentali perpetrati in Iraq, tra cui quello della giornalista del Christian Science Monitor, Jill Carroll (sequestrata nel gennaio 2006 e in seguito rilasciata nel febbraio 2006) e quello dei 4 quattro operatori del gruppo Christian Peacemaker Teams, finito con l’uccisione di Tom Fox (il cui cadavere fu ritrovato il 10 marzo 2006). ►Dal 20 maggio le forze dell’esercito libanese stanno combattendo contro i membri del sedi- cente gruppo Fatah al-Islam, presso il campo profughi palestinese di Nahr al-Barid, vicino a Tripoli, che ospita almeno 40.000 persone. Gli scontri sono iniziati in seguito all’irruzione compiuta dalle forze di sicurezza libanesi all’interno di un appartamento. I militari stavano in- vestigando su una rapina in banca, e si sono trovati di fronte alla reazione dei militanti di Fa- tah al-Islam. Gli scontri hanno provocato la morte di almeno 79 persone, di cui 34 soldati liba- nesi, 27 miliziani ribelli e 18 civili. Fatah al-Islam è ritenuto un gruppo islamico sunnita com- posto da circa 300 membri di provenienza libanese, siriana e palestinese: il suo presunto capo sarebbe Shaker Abssi, amico del defunto Abu Mus’ab al-Zarqawi (già capo di al-Qa’ida in I- raq), e con lui condannato a morte in contumacia nel 2002 dalla giustizia giordana, in relazio- ne all’omicidio del diplomatico statunitense Laurence Foley. Il gruppo è ritenuto vicino ad al- Qa’ida, ma non si hanno conferme in tal senso. ►Il 21 maggio l’Arabia Saudita ha adottato una nuova serie di banconote, rappresentanti i luoghi sacri dell’Islam. Tra le banconote, spicca il taglio da 50 riyal sauditi, il quale sul retro rappresenta la moschea di al-Aqsa, situata a Gerusalemme. ►L’11 giugno gli egiziani saranno chiamati alle urne per eleggere 88 dei 264 membri del Consiglio consultivo egiziano (Majlis ash-Shura), che rappresenta la camera alta del Parla- mento ma gode di poteri estremamente limitati: altri 44 membri saranno nominati entro il 24 giugno dal presidente egiziano, Hosni Mubarak. Il Comitato Elettorale Supremo ha vietato ai candidati l’utilizzo di slogan religiosi in campagna elettorale, pena la squalifica dalle elezio- ni. La Fratellanza Musulmana, che ha registrato 15 candidati (mentre altri 5 non ammessi), ha sostenuto in un comunicato internet del 21 maggio, pubblicato sul suo sito ufficiale, che 45 suoi membri sarebbero stati arrestati dalle autorità egiziane nel tentativo di boicottarne la parteci- pazione alle elezioni.

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MONITORAGGIO STRATEGICO Medio Oriente – Golfo Persico

ISRAELE-ANP: CONVERGENZA DI INTERESSI TRA ISRAELE E FATAH?

Continua la lotta per il potere tra Hamas e derare che al-Quds (indipendente, ma influen- Fatah, con Hamas che rimane in testa nella zato da Fatah) è stampato in circa 20.000 co- competizione. Dopo aver vinto le elezioni del pie, al-Ayyaam (fondato dall’OLP/Fatah) è febbraio 2006 con il 44% dei voti, e nonostan- stampato in circa 10.000 copie e al-Hayaat al- te il boicottaggio internazionale, Hamas non Jadida (quotidiano ufficiale dell’Autorità pa- solo è rimasto al Governo, ma ha anche costi- lestinese) è stampato in circa 5.000 copie. tuito nel 2006 una propria forza di sicurezza Nonostante il direttore del Palestine abbia an- forte di almeno 5.600 uomini chiamata “For- nunciato una direzione editoriale moderata, za esecutiva”, che affianca le Brigate Izz ad- solo un monitoraggio futuro sul contenuto del Din al-Qassam. Ora la sfida a Fatah si esten- quotidiano permetterà di stabilire la linea edi- de sul piano dell’informazione, con la nascita toriale scelta. del quotidiano filo-Hamas “Palestine”. Il possibile avvio di una competizione per il La lotta tra fazioni palestinesi, oltre a mettere dominio delle informazioni aggiungerebbe in pericolo l’esistenza dell’Autorità Nazionale una dimensione nuova alla lotta per il potere Palestinese, aumenterà verosimilmente la mi- tra Hamas e Fatah, che nel mese di maggio ha naccia di attacchi contro il territorio israelia- registrato la ripresa degli scontri armati tra no (di fatto già ricominciati). Dato l’attuale miliziani delle opposte fazioni – i più violenti vantaggio sul campo di Hamas nei confronti dalla instaurazione del nuovo Governo di uni- di Fatah, e dato che la ripresa degli attacchi tà nazionale, avvenuta nel marzo scorso. ad Israele è dovuta ad Hamas stesso, Israele Le violenze sono esplose nuovamente il 10 potrebbe decidere di sostenere in modo più o maggio, in concomitanza con l’attuazione del meno palese Fatah nella lotta per il potere nuovo piano di sicurezza nella città di Gaza, contro Hamas. approvato dal Governo palestinese il 14 aprile Il 3 maggio è stata distribuita la prima copia scorso. Il piano di sicurezza prevede la costi- del quotidiano Palestine, in formato tabloid, tuzione di una sala operativa congiunta per le che sarà prodotto in 10.000 copie, stampate forze di sicurezza facenti capo a Fatah ed separatamente tra la Striscia di Gaza e la Ci- Hamas, al fine di favorire la cooperazione tra sgiordania: la prima copia del quotidiano le milizie palestinesi rivali. Sulla base di tale comprende una sezione dedicata alle notizie e piano, il presidente dell’ANP, Mahmud Ab- due supplementi su cultura e sport. La vici- bas, aveva ordinato proprio il 10 maggio il di- nanza ad Hamas sarebbe stata ammessa dallo spiegamento di circa 3.000 agenti di polizia stesso direttore del giornale, Mustafa Assa- nella città di Gaza, al fine di svolgere pattu- waf, e sembrerebbe confermata dalla presenza gliamenti nelle strade a garantire ordine e si- del primo ministro palestinese, Ismail Hani- curezza. Tuttavia, l’attuazione del piano pre- yeh, alla cerimonia di inaugurazione del quo- senta alcuni aspetti critici che potrebbero o- tidiano, celebrata il 2 maggio. stacolare l’accordo tra fazioni: in primo luogo, Il quotidiano sfida il monopolio dell’in- non è chiaro chi comanderà le forze di sicu- formazione nei territori palestinesi, detenuto rezza palestinesi; in secondo luogo, Hamas fino ad oggi dai tre quotidiani vicini in modo rifiuta di sciogliere la sua milizia di circa più o meno palese al movimento Fatah del 5.600 uomini, la “Forza esecutiva”, istituita presidente Mahmud Abbas, vale a dire al- nel 2006; in terzo luogo, sembra che Abbas Ayyaam (I giorni), al-Quds (Gerusalemme) e abbia deciso il dispiegamento degli agenti a al-Hayaat al-Jadida (La nuova vita). Per capi- Gaza senza consultarsi preventivamente con i re le proporzioni del fenomeno, si deve consi- dirigenti di Hamas, aumentando le tensioni tra

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MONITORAGGIO STRATEGICO Medio Oriente – Golfo Persico

le due fazioni. Gli scontri più violenti sono potrebbe assistere ad un progressivo deteriora- avvenuti tra il 10 e il 19 maggio ed hanno mento della capacità di controllo del territorio coinvolto le rispettive forze di sicurezza, con palestinese da parte delle due fazioni, e al un bilancio di circa 50 morti e diverse decine conseguente aumento delle possibilità di pe- di feriti: per avere un’idea del livello degli netrazione ed azione di cellule qaidaiste nel scontri, si consideri che il 16 maggio alcuni territorio palestinese. In questo caso, data la miliziani di Hamas hanno fatto irruzione centralità nella retorica qaidaista della lotta nell’abitazione privata di Rashid Abu Shbak, contro l’ “Alleanza giudaico-cristiana”, il capo della sicurezza a Gaza del presidente l’obiettivo della lotta potrebbe divenire acces- Abbas, e hanno ucciso 6 guardie del corpo di sibile ed aumenterebbe la possibilità di attac- Fatah, tra cui una guardia presidenziale (Abu chi stile al-Qa’ida contro Israele. La minaccia Shbak non era in casa). qaidaista contro Israele si sommerebbe così a Il 19 maggio è stato concordato un cessate-il- quella posta da Hamas e dal Jihad Islamico fuoco e uno scambio di prigionieri tra Hamas Palestinese. Vi sono segnali a favore e Fatah, grazie alla mediazione egiziana. dell’inasprimento del conflitto, come le di- La violenza tra fazioni è quindi diminuita di chiarazioni di alcuni chierici musulmani effet- intensità in seguito alla riapertura del “fronte” tuate a maggio nelle radio palestinesi, in base israeliano. Tra il 15 e il 16 maggio, miliziani alla quali sarebbe giusto combattere i conna- di Hamas hanno lanciato una serie di razzi zionali dell’opposta fazione. Lo stesso parla- contro il territorio israeliano (almeno 25 razzi mentare di Hamas, Yunis al-Astal, avrebbe Qassam il 15 maggio, e almeno 8 il 16 mag- dichiarato alla radio che Dio (Allah) premierà gio); il lancio di 8 razzi del 16 maggio è stato chi combatte i nemici del Governo guidato da rivendicato ufficialmente da Hamas nel suo Hamas, ed ha accusato Fatah di cospirare con sito internet. Da allora, i lanci di razzi sono Israele e Stati Uniti contro Hamas. avvenuti senza interruzioni, tanto che – se- D’altra parte, sembra che la coesione tra fa- condo i dati forniti dall’IDF – tra il 15 e il 27 zioni palestinesi rivali - e quindi la stabilizza- maggio sono stati lanciati almeno 220 razzi zione del territorio - sia perseguita (almeno da contro Sderot e il deserto del Negev, i quali Hamas) mediante il lancio di razzi contro il hanno provocato 2 morti e almeno 10 feriti. territorio israeliano: la reazione israeliana ha La ripresa (e la continuazione) dei lanci di già portato Hamas e Fatah a diminuire note- razzi ha provocato la risposta militare israe- volmente (o sospendere) gli scontri tra loro. liana contro Hamas, dapprima mediante attac- La stabilità e la sicurezza dei territori palesti- chi aerei mirati contro i suoi membri e le sue nesi sembra così legata in modo strano postazioni, poi con l’arresto di 33 suoi parla- all’insicurezza d’Israele. mentari avvenuto in Cisgiordania il 24 mag- Se la valutazione è corretta, in entrambi gli gio, tra cui il ministro dell’Istruzione palesti- scenari proposti si prevede nel breve periodo nese, Nassir ad-Din ash-Shair. Il bilancio è di un aumento della minaccia di attacchi contro oltre 40 palestinesi uccisi, molti dei quali mi- Israele. Dato l’attuale vantaggio sul campo di liziani di Hamas. Hamas nei confronti di Fatah, e dato che la L’intensificazione della lotta per il potere po- ripresa degli attacchi ad Israele è dovuta ad ne un problema di sicurezza per il Governo Hamas stesso, Israele potrebbe decidere di so- israeliano. stenere in modo più o meno palese Fatah nella Qualora lo scontro armato tra Hamas e Fatah lotta per il potere contro Hamas. Un segnale a dovesse prolungarsi senza che nessuno dei sostegno di questa previsione potrebbe consi- due riesca a prevalere nettamente sull’altro, si stere nel fatto che le Forze di difesa israeliane

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MONITORAGGIO STRATEGICO Medio Oriente – Golfo Persico

sono già rientrate nella Striscia di Gaza, seb- Condoleezza Rice, e il ministro degli Esteri bene con obiettivi limitati, e stanno colpendo siriano al-Muallim rappresenta un evento militanti e postazioni di Hamas, in particolare troppo isolato, sebbene importante, per soste- della Forza Esecutiva. nere che siamo di fronte ad una svolta nelle relazioni tra USA e Siria. Permane la diffi- Egitto: rinuncia alla violenza da parte del denza reciproca, così come le sanzioni statu- gruppo al-Jihad? nitensi. Ciò nonostante, la concomitanza tra La eventuale rinuncia definitiva alla violenza l’incontro Rice-Muallim e i tentativi di aper- contro lo Stato egiziano da parte di al-Jihad tura alla Siria sorti all’interno del Governo costituirebbe una pesante sconfitta simbolica israeliano, sono segnali da tenere in conside- per il movimento jihadista internazionale, e razione per le analisi future. causerebbe una frattura al suo interno. Tra il 3 e il 4 maggio, la città egiziana di Tra la seconda e la terza settimana di maggio Sharm el-Sheikh ha ospitato la conferenza in- sono stati scarcerati circa 135 membri del ternazionale sull’Iraq, alla quale hanno parte- gruppo al-Jihad, in passato uno dei più violen- cipato circa 50 Paesi. Il comunicato finale del- ti gruppi militanti islamisti egiziani, che ha la conferenza ha raggiunto le seguenti conclu- avuto come capo Ayman al-Zawahiri, ora n. 2 sioni: la presenza statunitense in Iraq avrà un di al-Qa’ida. La scarcerazione sarebbe stata termine; il Governo iracheno dovrà aumentare decisa dalle autorità egiziane in seguito alla gli sforzi per includere la componente sunnita rinuncia alla violenza contro lo Stato egiziano nel processo politico e per fermare le violenze annunciata in carcere dal suo attuale capo, Sa- nel Paese. Le differenze rispetto al 2004, più yid Imam Abdul-Aziz al-Sharif. La rinuncia che nelle conclusioni in sé, vanno individuate di Sayed, se autentica, costituirebbe una rottu- nella presenza del ministro degli Esteri irania- ra profonda con i principi dei gruppi jihadisti, no, Manoucher Mottaki, e del ministro degli di cui Zawahiri è stato uno dei teorici. Già nel Esteri siriano, Walid al-Muallim. L’incontro, testo intitolato “La mietitura amara. Ses- durato circa 30 minuti, tra il segretario di Sta- sant’anni di Fratellanza musulmana”, che si to USA, Condoleezza Rice, e l’omologo al- ritiene redatto tra il 1991 e il 1992, Zawahiri Muallim, avvenuto il 3 maggio, costituisce il si scagliava con ferocia contro la Fratellanza primo incontro tra alte cariche dei due Paesi musulmana egiziana in quanto aveva rinuncia- dal 14 febbraio 2005, giorno in cui fu assassi- to alla violenza contro il Governo egiziano nato Rafiq al-Hariri. Secondo quanto riferito “apostata” (il jihad è l’unica forma di relazio- dall’agenzia kuwaitiana KUNA, il 4 maggio ne possibile tra musulmani e non musulmani, la stampa siriana avrebbe evidenziato in modo secondo Zawahiri: si consideri che il musul- positivo l’incontro. Tuttavia, l’8 maggio il mano accusato di apostasia è equiparato presidente siriano Bashar al-Assad ha dichia- all’infedele e come tale condannato a morte) e rato al Today Show della NBC che l’incontro aveva accettato le leggi laiche dello Stato e la non ha costituito una svolta nelle relazioni di- partecipazione alle elezioni democratiche egi- plomatiche tra i due Paesi, e che gli USA non ziane. Se al-Jihad sta veramente imboccando hanno ancora dimostrato un impegno serio al questo cammino, la reazione degli ideologi di dialogo nei confronti della Siria. Quasi a con- al-Qa’ida dovrebbe seguire a breve. ferma di tale percezione, il 10 maggio il pre- sidente statunitense Bush ha esteso di un ulte- Egitto: segnali contrastanti in seguito riore anno le sanzioni unilaterali statunitensi all’incontro tra Rice e al-Muallim. contro il Governo siriano, in quanto ritenuto L’incontro tra il segretario di Stato USA, sostenitore del terrorismo e una minaccia alla

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MONITORAGGIO STRATEGICO Medio Oriente – Golfo Persico

sicurezza degli Stati Uniti. Nonostante i se- ra dell’agosto 2006 contro Hizballah. Secondo gnali contrari, l’incontro con la Siria indica quanto riferito poi dal quotidiano israeliano che qualcosa potrebbe cambiare in futuro nel- Ma’ariv il 24 maggio, lo stesso Olmert sta- le relazioni tra i due Paesi; timidi segnali di rebbe considerando l’ipotesi di avviare nego- apertura sono giunti anche da Israele, dove il ziati con la Siria, nella considerazione che un 7 maggio il quotidiano israeliano Haaretz ri- accordo di pace migliorerebbe la situazione portava che il ministro degli Esteri, Tzipi Li- strategica della regione. vni, e il suo staff avrebbero cercato di propor- Ciò nonostante, non ci siano elementi per sta- re ad Olmert un piano per la ripresa dei collo- bilire se siamo di fronte o meno ad una svolta qui di pace con la Siria. L’elaborazione del nelle relazioni tra Stati Uniti e Israele, da una piano sarebbe iniziata dopo la fine della guer- parte, e la Siria dall’altra.

Diego Baliani

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MONITORAGGIO STRATEGICO Regione Adriatico – Danubiana – Balcanica

Eventi ►Nulla di fatto agli incontri di Washington tra il primo ministro della Republica srpska Dodik e il leader musulmano bosniaco Silajdžić. Dodik ha rigettato il progetto sostenuto dagli Americani di emendare la Costituzione bosniaca e mirante a riformare la Costituzione di Dayton, specialmente in quei passi che prevedono l’esistenza di due separate strutture di polizia. Gli Stati Uniti avevano già tentato nello scorso anno di far passare una riforma costituzionale in Parlamento per rafforzare le deboli istituzioni democratiche della Bosnia Erzegovina, ma senza successo. Oltre a quello dell’unificazione delle forze di polizia l’altro principio su cui Dodik è intransingente è quello della rinuncia al voto per entità, principio che viene ritenuto una salvaguardia per la “minoranza” serba in Bosnia Erzegovina. ►Il Governo albanese ha approvato l’invio di un contingente di 110 soldati in Afghanistan che saranno dislocati presso il comando italiano ad Herat. I militari, che verranno impiegati prevalentemente in attività di protezione dell’aeroporto di Herat, si sommano al primo piccolo contingente di 30 soldati che l’Albania aveva già inviato in Afghanistan e che operano inquadrati nel contingente turco. ►Milorad “Legija” Ulemek e Zvezdan Jovanovic sono stati condannati da un tribunale serbo a 40 anni di carcere per l’omicidio avvenuto nel 2003 del premier Zoran Djindjic. I due facevano parte dell’unità speciale della polizia segreta serba dei “Berretti rossi” e assieme ad altri imputati sono stati ritenuti colpevoli di avere progettato e realizzato l’uccisione del primo ministro.

INDIPENDENZA DEL KOSOVO, AL CONSIGLIO DI SICUREZZA SI TRATTA SULLA BOZZA USA – UE

Gli Stati Uniti d’America e quattro Paesi nazionale”. Un passaggio ardito, uno dei rari europei del Consiglio di Sicurezza delle casi in cui una minaccia alla sicurezza Nazioni Unite - Gran Bretagna, Francia, Italia internazionale viene ravvisata non in un e Belgio – hanno fatto circolare la bozza della comportamento di uno Stato, in un atto di proposta di risoluzione che dovrebbe aprire la aggressione o in una minaccia dell’uso della strada, nei prossimi mesi, ad un Kosovo forza, bensì in una indefinita situazione di indipendente. Oltre ai membri del Consiglio diritto internazionale. Un passaggio neces- di Sicurezza la bozza di risoluzione è sario, in quanto la capacità di agire in forza supportata anche dalla Germania, uno dei del Capitolo VII della Carta delle Nazioni principali sponsor europei dell’indipendenza Unite è possibile per il Consiglio di Sicurezza, del Kosovo. Il testo, pur senza mai citare la come previsto dall’articolo 39, solo in parola indipendenza, si basa su una serie di presenza di una minaccia alla pace. passaggi che predispongono le condizioni La bozza elaborata dall’Unione Europea e internazionali per una dichiarazione d’in- dagli Stati Uniti prevede inoltre l’accettazione dipendenza del Kosovo. Uno dei concetti della proposta Ahtissari (par. 1) e la con- principali su cui è costruita la bozza è la divisione del meccanismo di raggiungimento constatazione secondo cui “l’attuale irrisolta dell’indipendenza previsto nel Kosovo Status situazione del Kosovo rappresenta una Settlement, autorizzando la costituzione della minaccia per la pace e la sicurezza inter- missione civile internazionale (ICR, par. 2) e

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MONITORAGGIO STRATEGICO Regione Adriatico – Danubiana – Balcanica

autorizzando l’Unione Europea a stabilire una il terzo capoverso della proposta di “Rule of law mission” (par. 3) secondo quanto risoluzione riconosce che “il Kosovo rap- previsto dalla proposta Ahtissari. presenta un caso speciale” tentando così di I paragrafi 4 e 5 della bozza sono invece limitare l’applicabilità di quanto sarà previsto riservati a mantenere in vita la missione per Pristina ad altre aree geopolitiche. La KFOR e la missione UNMIK, quest’ultima in decisione di UE e USA di predisporre questa maniera transitoria e provvisoria seguendo il bozza di risoluzione e di farla circolare percorso per il passaggio di consegne tra pubblicamente è un segnale che esiste UNMIK e ICR previsto nel Settlement. La quantomeno una maggioranza di favorevoli necessità dei paragrafi 4 e 5 risulta evidente all’indipendenza in seno al Consiglio di dalla lettura del paragrafo 6, sicuramente il Sicurezza. E il lavoro diplomatico delle passaggio più innovativo e radicale della prossime settimane avrà come obiettivo, proposta di risoluzione: secondo gli estensori lavorando sul testo della risoluzione proposta, del documento “The Security Council decides di ottenere quantomeno l’astensione di Cina e that, except as provided in paragraphs 4 and Russia sulla votazione del testo finale. 5, the provisions of this resolution shall Come accennato tre sono i passaggi mag- replace the provisions of the resolutions giormente critici della proposta risoluzione mentioned above”. In altre parole, con il che rischiano di renderne particolarmente paragrafo 6 la nuova risoluzione verrebbe a difficile il cammino: il Kosovo come caso sui cancellare interamente il valore giuridico della generis; la dichia-razione che uno status Risoluzione 1244 (citata nel secondo irrisolto costituisca per se una minacca della capoverso della bozza di risoluzione), incluso pace; il principio della non integrabilità della il fondamentale passaggio in cui viene ribadita nuova risoluzione UN con le risoluzioni la sovranità di Belgrado sul Kosovo. precedenti. Con la bozza di Risoluzione fatta circolare a Per quanto concerne il primo punto sensibile, metà maggio dai Paesi UE e USA in il principio del Kosovo come caso “sui Consiglio di Sicurezza i Paesi favorevoli generis”, questo aspetto della nuova all’indipendenza mirano soprattutto a cancel- risoluzione rischia di far schierare Cina e lare gli effetti giuridici della Risoluzione 1244 Russia su posizioni differenti: mentre potreb- e dare attuazione al Piano Ahtissari, che be essere accettabile per la Cina la ras- prevede l’indipendenza del Kosovo parzial- sicurazione che la metodologia seguita per il mente e temporaneamente limitata da una processo dell’indipendenza del Kosovo non missione civile internazionale e da una sarà applicabile al caso di Taiwan o a quello missione di polizia dell’Unione Europea. Il di altre provincie cinesi in odore di seces- tutto senza formalmente trattare della questio- sione, questo passaggio contraddice le ultime ne dell’indipendenza, in maniera tale da posizioni sulla questione prese da parte di salvaguardare quello che è rimasto del sistema Mosca. Mentre inzialmente la Russia di diritto internazionale delle Nazioni Unite da condivideva la strategia difensiva cinese sul possibili fenomeni d’imitazione in altre aree caso Kosovo per non incoraggiare geografiche. Più che il ricono-scimento l’autodeterminazione di territori e popolazioni dell’indipendenza del Kosovo la nuova della Federazione, nel corso del 2006 la linea risoluzione rappresenterebbe una sorta di è cambiata con Mosca che si è attestata sulla “scivolo” verso l’indipendenza, consentendo richiesta di contropartite geopolitiche, per al caso “sui generis” Kosovo di non restare rendere credibili le quali è necessario che il intrappolato nelle questioni internazionali dei Kosovo non sia un caso sui generis ma sia rapporti tra le grandi potenze. A questo scopo esportabile, quanto meno nel continente

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europeo, ed applicabile nel caso dei confini Infine, anche il principio della tabula rasa, della Moldova o della Georgia. Così com’è, il previsto dal paragrafo 6 della bozza di terzo paragrafo della bozza di risoluzione risoluzione, sembra rappresentare un pre- accontenta solo una linea di non inter- cedente piuttosoto insolito per le Nazioni nazionalizzazione del caso Kosovo, contri- Unite. Solitamente le risoluzioni che si buendo ad attenuare le preoccupazioni di succedono si integrano l’un l’altra e i margini Pechino ma non le ambizioni di Mosca. di contraddizione sono minimi. In questo caso Il secondo punto critico, il passaggio in cui la la proposta nuova risoluzione prevede un situazione di status irrisolto del Kosovo viene principio opposto e contrario, ovverosia configurata come una minaccia alla pace e l’esplicita sostituzione e cancellazione di alla sicurezza internazionale, lascia ugual- quanto previsto da tutte le Risoluzioni mente diversi dubbi. Attualmente la situazione precedenti (la 1160/98, la 1199/98, la in Kosovo è calma, non vi sono minacce di 1203/98, la 1239/99 e la 1244/99), fatta invasione da parte di Belgrado né segnali di eccezione per i due commi della 1244 che una prossima guerra civile. Certo i rapporti tra autorizzano KFOR e UNMIK. E’ ovviamente le etnie sono pessimi, e ampia è la il segnale che secondo i proponenti della frustrazione degli Albano-Kosovari per la nuova risoluzione è giunto il momento di mancata indipendenza, ma ciò certamente non adeguare il diritto internazionale alla nuova basta a configurare una minaccia diretta ed realtà creata in Kosovo dall’azione congiunta immediata alla sicurezza internazionale tale della NATO e delle Nazioni Unite. da essere trattata in funzione del Capitolo VII La discussione della bozza di risoluzione tra i della Carta delle Nazioni Unite. Il fatto che lo Paesi del Consiglio di Sicurezza è prevista status internazionale sia irrisolto, ovvero durare ancora qualche settimana e, se si contestato, è una situazione comune a molte troverà un testo concordato, il voto dovrebbe aree geopolitiche del mondo e dell’Europa, essere programmato per il mese di giugno. come ad esempio nella vicina Turkish Republic of Northern Cyprus o in Georgia, Kostunica resiste, nuovo Governo a senza che questo configuri automaticamente Belgrado la capacità del Consigilio di Sicurezza di agire Nel novantesimo giorno dalla proclamazione ex Capitolo VII, che è necessario ricordare dei risultati delle elezioni politche serbe e a ricomprende anche l’uso della forza. E’ meno di mezz’ora dallo scioglimento tuttavia significativo il fatto che il Consiglio costituzionale del Parlamento serbo, Tadic e di Sicurezza non abbia provato ad operare in Kostunica, i due leader principali della scena ambito Capitolo VI della Carta, ovverosia politica serba, hanno trovato l’accordo per la quello legato alla soluzione pacifica delle formazione del nuovo esecutivo. Più che un controversie internazionali. Ovviamente, accordo si è trattato di una capitolazione del nella prassi delle Nazioni Unite il Consiglio di presidente serbo Tadic, leader della maggiore Sicurezza è libero di determinare esso stesso, forza democratica del Paese, al leader del con un semplice atto di volontà politica, quale partito moderato-nazionalista Kostunica che – fattispecie concreta costituisca una minaccia pur uscito sconfitto dalle elezioni dello scorso alla sicurezza internazionale e quale no. 21 gennaio – è riuscito ad ottenere tanto il Tuttavia questo passo della proposta bozza di ruolo di primo ministro per sé quanto diversi risoluzione delle Nazioni Unite sembra ministeri chiave. Il successo di Kostunica e la ampliare ulteriormente i precedenti dei casi in quasi umiliazione di Tadic è stata resa cui il CdS può invocare l’applicazione del possibile grazie al fattore “R” ovverosia Capitolo VII. quella ampia fascia dell’elettorato nazional-

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radicale e nostalgico comunista che -racchiusa Educazione, il ministero della Religione e nei partiti radicale e socialista- congela circa il soprattutto due nuovi ministeri che potranno 40% dei voti del panorama politico serbo, rivelarsi politicamente molto importanti e che costringendo le forze dell’arco democratico a sono stati creati ad hoc: il ministero per il formare governi di “coalizione nazionale”, Kosovo e Metohija e il ministero dell’Energia. come prevalentemente avvenuto in Serbia Attraverso il ministero del Kosovo il DSS dalla caduta di Milosevic ad oggi. mirerà a sottrarre al ministero degli Esteri Nella impossibilità di trovare un accordo con serbo – occupato invece dai DS di Kostunica Tadic sulla formazione del nuovo esecutivo – la cruciale questione del Kosovo facendo Kostunica non aveva esitato a ricorrere alla delle eventuali rivendicazioni irredentiste minaccia di portare i radicali al Governo, sulla ex provincia jugoslava un importante rendendola credibile quando tre giorni prima strumento di consenso elettorale. Il neo- della scadenza del Parlamento ha consentito di ministero dell’Energia, invece, è stato eleggere con i voti dei DSS, del partito assegnato ad Aleksandar Popovic ritenuto un radicale e dei socialisti il leader radicale uomo molto vicino a Mosca; secondo alcuni si Nikolic a presidente della Camera. Una mossa tratta di un tentativo in extremis di verificare che ha profondamente allarmato le cancellerie la concretezza del sostegno russo sul dossier occidentali che si sono attivate su Tadic per Kosovo, lasciando aperte possibili con- spingerlo a trovare l’accordo con Kostunica. tropartite energetiche per Mosca in Serbia. Nella divisione dei posti Kostunica è riuscito Quello del ritorno “energetico” di Mosca nei ad ottenere il ministero degli Interni e il Balcani è un tema su cui tanto il Governo controllo della BIA, l’agenzia per la Sicurezza quanto gli oligarchi russi sono sempre più Interna, il ministero delle Infrastrutture, il attivi e sensibili. ministero del Commercio, il ministero della

Paolo Quercia

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Eventi  Relativamente al confronto in corso fra Estonia e Russia, innescato ufficialmente dallo spo- stamento verso la periferia di Tallin di un monumento di epoca sovietica, il Parlamento euro- peo, a grande maggioranza, ha votato una risoluzione di sostegno e solidarietà a favore dell’Estonia, e di condanna per la Russia, per quella che è stata definita una retorica bellige- rante e l’incapacità di difendere adeguatamente l’ambasciata estone a Mosca. I parlamentari hanno giudicato inammissibile il tentativo russo di interferire negli affari interni estoni, ed hanno chiesto alla Commissione ed ai Governi dei Paesi membri di dare sostegno all’Estonia per difendersi dalla serie di attacchi cibernetici, sofferti dai sistemi informatici dell’Estonia. Anche la NATO avrebbe inviato dei propri esperti informatici per esaminare la natura di tali attacchi.  Con una solenne cerimonia, tenutasi a Mosca alla presenza del presidente Putin, i Vertici della Chiesa Ortodossa e quelli della Chiesa Ortodossa Russa in Esilio hanno siglato l’atto di riconciliazione e di riunificazione fra le due comunità. La Chiesa in Esilio si separò da quella di Mosca ai tempi della rivoluzione bolscevica e della sottomissione del Patriarca Sergey alle nuove Autorità politiche.  Le elezioni politiche in Armenia, tenutesi il 12 Maggio, sono state giudicate dalla OSCE come sostanzialmente corrette ed in linea con gli standard internazionali. Ciò rappresenta un sostanziale progresso rispetto alle valutazioni relative alle precedenti tornate elettorali. In termini di risultati, il partito repubblicano del primo ministro Serzh Sarkisian si è affermato con chiarezza e disporrà di circa 65 dei 131 seggi in Parlamento. Il partito “Prospera Arme- nia”, espressione del presidente Kocharian, ha ottenuto il 14,7 percento dei consensi, guada- gnando circa 26 seggi. Malgrado l’apparente sconfitta, Kocharian dispone ora di un significa- tivo appoggio in Parlamento, che potrà bilanciare la crescente influenza del primo ministro.

L’EUROPA A DUE VELOCITÀ

Nell’ultimo mese, le relazioni Russia – Unio- presidente Yushchenko ed al primo ministro ne Europea e il braccio di ferro politico inter- Yanukovich, ha assunto toni ancora più accesi, no all’Ucraina sono rimasti i due elementi di e si è sfiorata una prova di forza che avrebbe maggiore rilevanza per gli assetti politici del potuto far precipitare il Paese in un conflitto Continente. interno. Gli eventi in sé non hanno rappresentato nulla Come già riportato sull’Osservatorio Strategi- di particolarmente nuovo, rispetto a quanto sta co, il presidente ha sciolto lo scorso aprile il accadendo da alcuni mesi. Si è assistito però Parlamento, invocando la non fedele rappre- ad un ulteriore scivolamento verso un modello sentazione della volontà popolare da parte dei di confronto politico sempre più distante da Parlamentari che, in numero non trascurabile, quello immaginato – o almeno auspicato – erano passati da uno schieramento centrista ad negli ultimi dieci anni. uno a favore del primo ministro. In effetti, on- de evitare la completa erosione della sua base Ucraina, si flettono i muscoli parlamentare, Yushchenko ha ritenuto di im- Nell’ultima settimana, il confronto politico fra porre un’accelerazione alla crisi strisciante le due fazioni, facenti capo rispettivamente al che rendeva comunque quasi impossibile lo

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esercizio della funzione di governo. Cosa de- In Parlamento, il confronto politico si è via cisamente interessante, la “maggioranza par- via irrigidito e quando si stava assistendo ad lamentare”, intesa come il blocco di parla- una sorta di semplificazione dello scenario, mentari che sin dall’inizio, oppure nel corso attraverso lo smembramento del Partito cen- degli ultimi mesi, sostenevano il Governo di trista del presidente Yushchenko, che si stava Yanukovich, ha controbattuto all’operato del progressivamente allineando parte con la coa- presidente in termini eminentemente giuridico lizione governativa di Yanukovich, parte con costituzionali. l’opposizione della Timoshenko, lo stesso Si è infatti accusato Yushchenko di aver vio- presidente è intervenuto, con lo scioglimento lato le procedure costituzionali, e si è invocato delle Camere e la chiamata a nuove elezioni. l’intervento della Corte Costituzionale. Da quel momento, però, la crisi è passata Ciò non ha fatto altro che spostare, ed in un dall’alveo essenzialmente politico a quello certo senso allargare, il confronto, coinvol- giurisdizionale, con il coinvolgimento della gendo progressivamente gli altri Poteri dello Corte Costituzionale e, più di recente, della Stato. giustizia amministrativa. Il presidente ha infatti destituito, in più riprese, L’ultimo, pericolosissimo sviluppo, è rappre- tre giudici della Corte Costituzionale, ma con- sentato dall’avvio delle procedure per “mobi- tro tale decreto si è poi pronunciata una Corte litare” e far schierare da una delle due parti le distrettuale, quella di Donetsk, che ha annulla- componenti armate dello Stato. to il provvedimento. A sua volta l’Am- Yushchenko, con un decreto, ha preso il con- ministrazione Presidenziale ha agito contro trollo delle Forze del ministero degli Interni, tale sentenza, dichiarando comunque decaduti ed immediatamente si sono diffuse voci di una i tre Giudici. colonna di tali truppe, guidata da un generale Da ultimo, il presidente della Corte Costitu- fedele al presidente, in marcia verso la capita- zionale si è dimesso, passando le proprie re- le. sponsabilità proprio ad uno dei tre Giudici de- Il Governo ha ovviamente dichiarato illegale stituiti da Yushchenko. tale decreto ed accusato il presidente di una Riassumendo in breve, il confronto era nato in ennesima violazione della Costituzione. Al un contesto eminentemente politico, per la in- tempo stesso, decine di migliaia di manife- capacità originaria della coalizione di Partiti stanti agiscono ormai in forma pressoché con- pro-Occidente di addivenire ad accordi fra di tinuativa nelle strade di Kiev, parte in soste- loro, capaci di dare al Paese un Governo stabi- gno delle posizioni del Governo, parte a favo- le. re dello schieramento “arancione” e dichiara- In ciò, ovviamente, non è stato trascurabile il tamente filo-Occidente. peso esercitato dalla Russia, che attraverso il Al momento, non è possibile pronosticare controllo delle forniture energetiche rese e- l’esito del confronto. Sarebbe stato raggiunto stremamente difficile per l’Ucraina adottare un accordo fra Presidente e Primo Ministro, una politica non favorevole agli interessi di relativamente alla date delle elezioni anticipa- Mosca. te, da tenersi a fine settembre. La crisi politica – diremmo di governance – si Tuttavia, in passato tali accordi non sono poi è tradotta in un passaggio elettorale interlocu- stati rispettati, ed in ogni caso tale scadenza è torio, con la formazione di un Governo molto assolutamente troppo lontana per permettere più vicino agli interessi di Mosca, ma di riportare la crisi sui binari del confronto po- anch’esso caratterizzato da estrema debolezza litico. politica. Non è immaginabile una campagna elettorale

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di quattro mesi, quando già ora si è giunti a Sempre più spesso, il corollario di questa au- minacciare il ricorso ai reparti militari per tonoma concezione di democrazia è rappre- “proteggere” il funzionamento degli Organi sentato dalla repressione di movimenti o ma- costituzionali. nifestazioni di dissenso. Con cadenza ormai In tutta evidenza, quindi, nelle prossime set- quasi quotidiana, si registrano fermi di polizia timane si continuerà a giocare una partita par- ai danni di esponenti dell’opposizione, oppure ticolarmente dura e pericolosa, che potrebbe atti di violenza perpetrati contro questi da portare alla frattura anche nelle Forze Armate, gruppi di estremisti politici, estremisti che non come di fatto è già avvenuto per gli Organi vengono perseguiti dalle Autorità. giurisdizionali. Anche in Russia, quindi, lo scivolamento ver- so un modello di confronto politico ben diver- Il Vertice Russia – Europa di Samara so da quello auspicato per una nuova demo- Il summit che ha visto riuniti il presidente di crazia è ormai un fatto compiuto. turno dell’Unione Europea, Angela Merkel, il D’altra parte, la debole pressione politica che presidente della Commissione europea Jose l’Europa tenta di esercitare su Mosca, affinché Manuel Barroso ed il presidente Putin, non ha i diritti politici e l’apertura dei mercati siano prodotto risultati concreti, esattamente come ripristinati, sembra generare effetti diame- era stato ampiamente previsto dai commenta- tralmente opposti rispetto alle intenzioni. tori. In Russia, sempre più diffusamente e sempre L’essenza del dialogo fra Russia e Europa ri- più nei consessi più elevati, si parla di inter- mane bloccata dalla non condivisione del con- rompere ogni relazione con quei membri cetto – o della natura stessa – di reciproca di- dell’Unione Europea che mettono maggiori pendenza. ostacoli al “cammino” della Russia, per dialo- Soprattutto in termini energetici, ma più in gare invece, in termini strettamente bilaterali, generale in termini di cooperazione economi- con quelli che riconoscono alla Russia il ruolo ca e tecnologica, i Paesi dell’Unione Europea di partner strategico. e la Russia dovrebbero poter interagire inten- Il Cremlino sembra poi aver adottato una ag- samente. gressiva tattica di dialettica politica, non ac- L’Unione intende questa cooperazione come cettando praticamente alcuna discussione cir- il risultato naturale dell’apertura dei mercati, e ca l’andamento delle vicende politiche interne quindi del libero agire delle forze economiche alla Russia, ma accusando al contrario diversi e sociali. Paesi dell’Unione di varie forme di ostilità La Russia interpreta la cooperazione come il verso il popolo e la Federazione Russa. prodotto di accordi politici, di valenza strate- Il caso dell’Estonia, con gli scontri seguiti allo gica, per la tutela dei rispettivi interessi nazio- spostamento in periferia di un monumento ri- nali. salente al periodo sovietico e, soprattutto, la I due concetti entrano in collisione nel mo- scia di accuse verso le Autorità di Tallin, fino mento in cui non esiste una visione condivisa alla velata minaccia di interrompere le rela- degli “interessi” che le rispettive leadership zioni diplomatiche, può rappresentare effica- politiche devono tutelare. cemente l’apparente irrazionalità della politica A fronte dei principi della liberal democrazia estera russa. e del libero mercato, la Russia oppone il con- In un contesto socio-economico tuttora non cetto di “democrazia sovrana”, ovvero di un certo tranquillizzante, con innumerevoli vio- modello autonomo ed indipendente per perse- lenti conflitti etnici e politici in corso in diver- guire il proprio sviluppo economico e sociale. se regioni della Federazione e con la vitale

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necessità di instaurare rapporti profondi e du- L’Unione ha tempi di evoluzione che siamo raturi con le economie occidentali, il duro ormai rassegnati a misurare in decennali. confronto politico iniziato verso l’Estonia ap- Avendo a mente la laboriosità del processo pare assolutamente fuori luogo. costituzionale, o di affermazione di una solida Sotto alcuni aspetti, anche la durissima rea- Politica Estera e di Sicurezza Comune, ben si zione al progetto di basare componenti del si- comprende quanto la politica europea segua stema anti-balistico statunitense in Europa ritmi oggettivamente lenti. centrale appare incongrua, soprattutto se le L’involuzione della politica russa è un feno- aperture da parte statunitense a condividere meno molto recente; la chiara percezione di con Mosca molti dettagli del progetto fossero qualcosa che iniziava ad andare contro le a- vere. spettative ottimistiche di uno sviluppo piena- Eppure, non può non essere notato come, ne- mente democratico del Paese risale a non più gli ultimi mesi, in Europa praticamente non si di tre o quattro anni fa. parli più di Cecenia, o della piega illiberale Nel caso dell’Ucraina, l’apatia della pubblica presa dalla politica interna russa, alla vigilia di opinione europea è ben rappresentata dalla elezioni parlamentari e presidenziali partico- rapidità con cui i media periodicamente an- larmente importanti. nunciano la “soluzione” della crisi in atto, sia Sembra, insomma, che il Cremlino sia riuscito essa relativa alle interruzioni nelle forniture a spostare l’attenzione della politica e dei me- di gas, oppure alla dura contrapposizione po- dia occidentali su questioni che, tutto somma- litica tra le varie fazioni esistenti in Parla- to, potrebbero anche essere considerate se- mento e nella società civile. condarie, ma che nondimeno stanno saturando In pratica, l’Unione sembra essere incapace tutto lo spazio che la pubblica opinione euro- di esercitare un’influenza rilevante sulle vi- pea sembra disposta a concedere alla vicende cende in corso sul Continente – malgrado es- russe. se possano avere un impatto realmente rile- Fra le tante definizioni adottate negli anni per vante sulla sicurezza collettiva – se tali vicen- descrivere il procedere apparentemente incer- de escono dal consolidato schema delle rela- to delle vicende politiche continentali, quella zioni finalizzate all’integrazione di un nuovo de “l’Europa a due velocità” ha avuto molta membro nell’Unione stessa, oppure abbiano fortuna. Sotto alcuni aspetti, tale definizione tempi di sviluppo molto più rapidi del lento potrebbe essere utilizzata anche per rappre- procedere della burocrazia di Bruxelles. sentare quanto sta avvenendo fra Unione Eu- ropea, Russia e Ucraina.

Andrea Grazioso

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Eventi ►Con una mossa fino ad oggi alquanto inusuale per la sua amministrazione, il presidente Bush ha fatto ricorso al potere di veto per bloccare il tentativo del Congresso di vincolare il finanziamento delle operazioni militari ad un calendario per il ritiro delle truppe dall’Iraq. ► La NATO sta al momento considerando l’installazione di un nuovo sistema difensivo anti- missile balistico nelle regioni sud-orientali. A prescindere da qualsiasi considerazione sull’efficacia diretta, e sulle conseguenze strategiche indirette, di un simile sistema d’arma, l’annuncio segna un momento di grande importanza nelle relazioni transatlantiche in quanto rove- scia il presunto unilateralismo strategico statunitense degli ultimi anni. ►Il mese di maggio è stato caratterizzato da una serie di nuove e importanti iniziative diplomati- che volte a coinvolgere i Paesi confinanti e le altre potenze regionali nel tentativo di stabilizzare il nuovo Stato iracheno. Quest’ultima evoluzione sembra più che altro il frutto della debolezza con la quale sono internazionalmente percepiti in questo momento gli Stati Uniti.

RIMANDATI A SETTEMBRE…

Mentre il comandante delle Forze americane in almeno nelle presenti circostanze, il provvedi- Iraq, il gen. Petraeus dichiara pubblicamente di mento approvato dal Congresso avrebbe posto ritenere estremamente probabile un aumento l’intera struttura militare statunitense in una po- della violenza settaria nel caso di un ritiro statu- sizione quasi ingestibile 7. nitense1, e mentre secondo quanto riportato dal- Comunque sia, il veto ha segnato il momento le agenzie di stampa sono in molti gli iracheni più grave nelle relazioni tra legislativo ed esecu- che temono le conseguenze del ritiro statuniten- tivo della storia della presente amministrazione, se dal loro Paese2, il dibattito sulla presenza mi- e ha aperto una fase nella quale i leader demo- litare in Iraq continua ad evolvere senza sorpre- cratici di Camera e Senato, Pelosi e Reid, sem- se. brano intenzionati ad impegnarsi nel tentativo di La Casa Bianca sembra sicura che le cose stiano stabilire una serie di parametri che consentano andando per il meglio, e anche alcuni esperti di valutare in quale direzione stiano davvero indipendenti, come Max Boot del sempre pre- andando le cose in Iraq, posto che l’appoggio stigioso Council for Foreign Relations, sembra- ancora offerto dal partito repubblicano alla Casa no pian piano condividere lo stesso ottimismo Bianca rende improbabile quella maggioranza dell’amministrazione 3. di due terzi eventualmente necessaria per supe- D’altra parte, le notizie che arrivano dall’Iraq rare il veto8. non sono particolarmente buone4, e il consenso Del resto, nel gennaio scorso, oltre a suggerire popolare sulla Global War on Terror in genera- la necessità di aumentare il volume degli inve- le 5, e sull’occupazione dell’Iraq in particolare, stimenti destinati alla ricostruzione, lo stesso sembra sempre più debole6. presidente aveva delineato l’esigenza di identi- In questo quadro, il presidente ha deciso di ficare una serie di parametri economici e di Go- bloccare con il veto garantitogli dalla Costitu- verno in base ai quali misurare i progressi fatti zione il provvedimento approvato dal Congres- in Iraq9. Ma il fatto è che fino ad oggi la Casa so che fissava un calendario per il ritiro a breve Bianca si è sempre opposta alla possibilità di delle truppe dall’Iraq. Secondo la Casa Bianca, condizionare il finanziamento delle operazioni

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militari agli eventuali progressi registrati in Iraq. In ogni caso, l’unica piccola certezza sulla In questo nuovo contesto così catalizzato dal “surge” è che l’intera operazione ha sempre veto presidenziale, tutto lascia supporre che avuto l’obiettivo di assicurare tanto all’am- l’estate trascorrerà senza novità di rilievo, ministrazione Bush, quanto alle autorità irache- nell’attesa del momento in cui il generale Petra- ne, altro tempo nella speranza di raggiungere un eus e l’ambasciatore Crocker dovranno presen- accordo con tutte le varie parti in cui si è diviso tare la loro sempre più attesa valutazione sia l’Iraq ed evitare il collasso del Governo. Il pro- della “surge” sia dei progressi compiuti dalla blema è che le correnti analisi sul presente e sul società civile irachena nel raggiungimento dei prossimo futuro dell’Iraq sembrano condurre a parametri minimi indicati dalla Casa Bianca e logiche tipicamente paradossali: concordano che dal Congresso 10. la soluzione del problema deve essere politica e Con tutta probabilità, i prossimi mesi si caratte- non militare, ma al tempo stesso identificano rizzeranno per un infinito dibattito su quali do- nell’impegno militare statunitense l’unico stru- vranno essere i parametri di sviluppo socioeco- mento in grado di assicurare le condizioni di nomici da prendere realmente in considerazione stabilità che potrebbero condurre alla riconcilia- per misurare vittoria o sconfitta in Iraq11. Solo zione nazionale 15. apparentemente più facile sarà la valutazione Tuttavia, anche a Washington, è forte dei progressi compiuti in materia di sicurezza l’impazienza, tanto che per quanto dopo il veto tanto che è senz’altro ingenuo attendersi dal il dibattito parlamentare si sia immediatamente generale Petraeus una risposta chiara e definita concentrato sull’elaborazione di un nuovo dise- sull’esito della “surge”12. gno di legge che permettesse il finanziamento Almeno fino ad oggi, tanto i democratici, quan- delle operazioni in Iraq, anche all’interno del to l’opinione pubblica, sembrano sicuramente partito repubblicano non mancano i primi segni contrari alla continuazione del presente impe- di stanchezza, e nessuno, Casa Bianca compresa, gno militare, ma non sembrano avere idea di sembra davvero sicuro della direzione da intra- come porvi fine. L’impressione è che i demo- prendere16. cratici vogliono certamente la fine della guerra, Un segnale della difficoltà del momento è anche ma non vogliono assumersi la responsabilità nel offerto dal graduale tentativo dell’amminis- suo epilogo, tanto che almeno per il momento la trazione Bush di assimilare gradualmente le pre- posizione più diffusa non è a favore del sempli- scrizioni a suo tempo suggerite dall’Iraq Study ce ritiro delle truppe, quanto a favore di un de- Group Report 17. Come già accaduto con i Si- siderio di «refocus the war» in modo che i sol- riani, la diplomazia americana ha avuto e avrà dati statunitensi corrano meno pericoli13. di nuovo presto occasione di confrontarsi diret- A tal fine, i democratici sembrano per lo più tamente e ripetutamente anche con gli Iraniani 18, concordare solo sulla necessità di dover lasciare per discutere sul modo in cui i due Paesi confi- comunque una presenza militare destinata a mi- nanti possono positivamente influire sulla stabi- gliorare l’addestramento delle unità irachene e a lizzazione dell’Iraq. Inoltre, gli Stati Uniti sem- condurre tutte le missioni antiterroristiche even- brano ora favorevoli ad un nuovo, diretto e im- tualmente necessarie. Anche i candidati alla Ca- portante coinvolgimento delle Nazioni Unite 19. sa Bianca, pur convergendo sul principio che è La svolta del momento è costituita dalla presen- venuto il momento di cambiare, divergono poi te disponibilità iraniana al dialogo. Negli Stati su qualsiasi altro dettaglio14. Uniti, l’interpretazione dominante della nuova

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disponibilità iraniana è tutta ricondotta ad una prossimi mesi è tutto riassumibile nella capacità forte debolezza negoziale con la quale è ora u- di tenuta del partito del presidente, più che nelle niversalmente percepita l’amministrazione Bush, prospettive di successo della stabilizzazione in base alla quale, nella convinzione che per irachena 21. evitare uno scontro che potrebbe non essere In altre parole sarà a Washington, ben dentro nell’interesse dell’Iran prima o poi Teheran a- alla Beltway, che si vincerà o perderà la guerra vrebbe dovuto aprire al dialogo con Washington, irachena in modo non molto dissimile da come, le autorità iraniane sembrano preferire sempre a Washington, si è perso il Vietnam, e l’amministrazione uscente piuttosto che attende- cioè comprendendo lentamente che spetta agli re l’insediamento della prossima, qualunque Stati Uniti e a nessun altro di definire cosa si- essa sia. gnifica vittoria o sconfitta, perché solo gli Stati È questa l’atmosfera nella quale l’am- Uniti possono permettersi il lusso di perdere in ministrazione sembra quasi tendere verso un Iraq e perché nulla per gli Stati Uniti potrebbe approccio nella questione irachena in grado di essere peggiore che arrivare ad uno scontro dal- coagulare un sufficiente consenso trasversale le ripercussioni paralizzanti per l’intero sistema all’intero sistema politico statunitense tanto da politico, tra un legislativo bipartiticamente com- poter esser sostenuto quasi indipendentemente patto e un esecutivo arroccato in una strategia da chi occuperà la Casa Bianca nel 2009 20. A internazionale sempre più costosa in uomini e questo punto, il più grande interrogativo dei mezzi.

Lucio Martino

1 Gen. David Petraeus, DoD News Briefing with Gen. Petraeus from the Pentagon, US Department of De- fense, 26 aprile 2007, http://www.defenselink.mil/transcripts/transcript.aspx?transcriptid=3951. 2 Mussab Al-Khairalla, “Iraqis welcome U.S. Congress vote but fear vacuum”, Reuters, 27 aprile 2007. 3 Max Boot, “Can Petraeus Pull It Off? A report on the progress of our arms in Baghdad, Baqubah, Ramadi, and Falluja”, The Weekly Standard, 30 aprile 2007. 4 John Ward Anderson, “9 U.S. Troops Killed in Iraq; Abducted Soldier Found Dead: Violence Across Coun- try Leaves Heavy Civilian Casualties”, The Washington Post, 24 maggio 2007. 5 Zbigniew Brzezinski, “Terrorized by ‘War on Terror’ How a Three-Word Mantra has Undermined Amer- ica”, The Washington Post, 27 marzo 2007. 6 Sono il 52 contro il 42 per cento gli americani che disapprovano la gestione della Casa Bianca della guerra contro il terrore. Si veda in proposito http://www.pollingreport.com/terror.htm. Per la guerra in Iraq http://ww.pollingreport.com/iraq.htm.

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7 Secondo l’amministrazione Bush “setting a deadline for withdrawal is setting a date for failure”, The White House, President Bush Rejects Artificial Deadline, Vetoes Iraq War Supplemental, 1 maggio 2007. http://www.whitehouse.gov/news/releases/2007/05/20070501-6.html. 8 Sheryl Gay Stolberg e Jeff Zeleny, “The Struggle for Iraq; Bush Vetoes Bill Tying Iraq Funds to Exit Schedule”, The New York Times, 2 maggio 2007. 9 “A successful strategy for Iraq goes beyond military operations. Ordinary Iraqi citizens must see that mili- tary operations are accompanied by visible improvements in their neighborhoods and communities. So Amer- ica will hold the Iraqi government to the benchmarks it has announced”, The White House, President's Ad- dress to the Nation, 10 gennaio 2007. 10 “And with respect to that, we will probably focus on four areas: security, economics, politics/governance and rule of law”, si veda: Gen. David Petraeus, DoD News Briefing with Gen. Petraeus from the Pentagon, US Department of Defense, 26 aprile 2007, http://www.defenselink.mil/transcripts/transcript.aspx?transcriptid=3951. 11 Sheryl Gay Stolberg, “The Nation: See you in September, What Ever That Means”, The New York Times, 13 maggio 2007. 12 Secondo Jay Carafano della Heritage Foundation definire efficacemente attraverso dei parametri teorici il progresso nella stabilizzazione dell’Iraq è tendenzialmente impossibile, in quanto: “Even then, when they’re in the law, they’re going to mean different things to different people”; Gordon Lubold, “US Benchmarks for Iraq May be Hazy. While Congress Presses for Clarity, the White House and the Pentagon Opt for Ambigu- ity”, The Christina Science Monitor, 7 maggio 2007. Inoltre, su posizioni molto simili è anche Max Boot del Council for Foreign Relations: “Surging Ahead in Iraq”, The Wall Street Journal, 15 maggio 2007. 13 Elisabeth Drew, “The War in Washington”, The New York Review of Books, 10 maggio 2007. 14 Eugene Robinson, “Opinion Focus: Live Discussion with Post Columnist”, The Washington Post, 29 maggio 2007. Carolyn Lochhead, “Power Struggle Intensifies over U.S. troops in Iraq”, The San Francisco Chronicle, 27 aprile 2007. 15 Secondo il nuovo comandante di CENTCOM, l’ammiraglio William J. Fallon, “reconciliation isn't likely in the time we have available”. É anche vero che secondo il Lt. Gen. Ray Odierno, l’ultimo comandante delle operazioni, la situazione in Iraq starebbe gradualmente migliorando, posto che nella regione di Ambar si è passati da una media di 480 attacchi a settimana di un anno fa a soli 60 di quest’anno. Si veda: David Ignatius, “Running Out of Time in Iraq”, The Washington Post, 15 maggio 2007. 16 Dennis Cook, “Senators Meet in Capitol Hill in Washington”, The Washington Post, 24 maggio 2007. Mike Soraghan e Elana Schor, “Iraq supplemental not to be ‘clean,’ but firm withdrawal timeline dropped”, The- Hill.com, 23 aprile 2007. 17 Michael Abramowitz, “Second Life for Study Group: Iraq Woes Lead to Reappraisal”, The Washington Post, 21 maggio 2007. 18 Anche se forse caratterizzato da un pessimismo che non sembra giustificato dalle circostanze, si veda al riguardo l’interessante analisi di: Reva Bhalla, “Iran, The United States and Potential Iraq Deal-Spoilers”, Stratfor, 29 maggio 2007.

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MONITORAGGIO STRATEGICO Relazioni Transatlantiche

19 Simon Tisdall, “Bush May Turn to UN in Search for Iraq Solution: if Troops Surge Fails, Strategy is to Involve Other Nations Under UN Umbrella”, The Guardian, 23 maggio 2007. 20 David Ignatius, “After the Surge: The Administration Floats Ideas for a New Approach in Iraq”, The Wash- ington Post, 22 maggio 2007. 21 E. J. Dionne Jr., “See You in September”, The Washington Post, 25 maggio 2007.

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MONITORAGGIO STRATEGICO Teatro Afghano

Eventi/Afghanistan ► Il Parlamento afgano ha espulso Malalai Joya, la deputata che nel 2003 accusò di crimini di guerra diversi colleghi, ex comandanti militari durante la guerra contro l'Armata Rossa. Prima di cacciarla dall'assemblea, i parlamentari hanno esaminato una video intervista in cui la deputata ha definito "peggio di una stalla" la Camera bassa del Parlamento, a cui appartie- ne. ► Nel nord del Paese, a Kunduz, tre soldati tedeschi sono rimasti uccisi in un attentato, as- sieme a sei civili. I militari facevano parte delle forza NATO presente in Afghanistan e stavano scendendo dal loro mezzo blindato, per acquistare qualcosa in un bazar all’aperto. Il terrorista li aspettava e ha fatto saltare il corpetto esplosivo che nascondeva sotto un giubbotto facendo strage anche di civili. Kunduz, capoluogo del nord, è una zona relativamente tranquilla, ma pur sempre una sacca pasthun. Lo stesso Gulbuddin Hekmatyar, signore della guerra alleato dei Talebani, è originario di Kunduz. Gli attentati kamikaze continuano, anche se è raro che i ter- roristi suicidi riescano ad uccidere dei soldati della NATO. Gran parte delle vittime sono civili o militari afgani. ► Il ministero della Difesa italiano ha annunciato l’invio in Afghanistan di 5 elicotteri Man- gusta, 8 veicoli corazzati Dardo, 10 veicoli blindati Lince per il contingente di Herat. Nel frat- tempo stanno arrivando i velivoli senza pilota Predator già utilizzati in Iraq. I Talebani hanno, invece, rivendicato l’ennesimo attentato contro i nostri militari. Il 14 maggio un ordigno è e- sploso al passaggio di un convoglio del Centro di Ricostruzione Provinciale di Herat. Due sol- dati del 151° Reggimento di fanteria Sassari sono rimasti leggermente feriti all’interno del se- condo mezzo del convoglio, una Toyota Prado non blindata. Nelle ultime settimane la guerri- glia ha intensificato i suoi attacchi al di fuori della tradizionale cintura pasthun meridionale, spingendosi verso nord. Prima nella provincia di Farah ed ora anche in quella di Herat, ambe- due sotto comando italiano. ► I Talebani, dopo aver rilasciato i due cooperanti francesi presi in ostaggio agli inizi di a- prile, hanno liberato anche i tre collaboratori afgani che li accompagnavano. I tre sono stati consegnati ad alcuni anziani capi tribù nella provincia sud-occidentale di Nimroz. La Francia ha pagato un riscatto per i due cooperanti, secondo il quotidiano Le Monde, gestendo l’intera vicenda con successo e discrezione. ► I ministri degli Affari Esteri di Afghanistan e Pakistan si sono incontrati il 30 maggio in Germania per discutere della delicata situazione nelle zone di frontiera. Il ministro degli Este- ri afgano, Rangin Dadfar Spanta, e la sua controparte pachistana Khurshid Kasuri, hanno inol- tre preso parte al meeting dei ministri degli Esteri del G8 a Potsdam, per discutere di pace, stabilità e ricostruzione in Afghanistan e nella regione.

Eventi/Pakistan ► Peshawar, il capoluogo della North West Frontier Province è stato nuovamente colpito da un attentato kamikaze. Il terrorista suicida si è fatto esplodere nell’albergo Marhaba ucciden- do 24 persone e ferendone altre 25. L’albergo è frequentato da ospiti di origine afgana. Il ter- rorista ha lasciato un messaggio in cui si minaccia “che tutte le spie degli americani faranno la stessa fine” delle vittime dell’esplosione. ► Una colonna di autocisterne zeppe di carburante per le truppe della NATO in Afghanistan è stata semidistrutta con un attacco a colpi di lanciarazzi Rpg. Dieci autocisterne, in attesa di passare il confine fra Pakistan e Afghanistan a Torkhum, sono andate distrutte. I Talebani han-

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no spesso minacciato i pachistani che accettano di trasportare oltre frontiera i rifornimenti per i militari della coalizione internazionale. ► Le autorità pachistane hanno scarcerato un consigliere del capo dei Talebani mullah Mo- hammed Omar, il cui arresto era stato salutato tre anni fa a Washington e Islamabad come un grande successo nella lotta al terrorismo. Qari Saifullah Akhtar, leader dell'organizzazione illegale Harakatul Johad al Islami, è noto fin dal 1995, quando partecipò ad un fallito golpe contro l’allora premier Benazir Bhutto. Poi aderì al movimento talebano trasferendosi in Af- ghanistan a Kandahar. Dopo il crollo del regime fondamentalista si rifugiò nelle aree tribali pachistane complottando contro Musharraf. Alla fine venne arrestato nel 2004 negli Emirati Arabi Uniti ed estradato in Pakistan. ► La costruzione di un muro al confine tra Iran e Pakistan è un tentativo di dividere la po- polazione balucha che vive da entrambe le parti della frontiera. A denunciarlo è il leader del- l'opposizione nazionalista nell'Assemblea del Baluchistan Kachkol Ali, citato dal quotidiano pakistano Dawn. L'Iran ha iniziato a costruire un muro di circa 700 chilometri lungo il confine con il Pakistan, lo scorso marzo, incrementando i pattugliamenti e rafforzando i controlli su chi passa la frontiera.

IL TALLONE D’ACHILLE DEI DANNI COLLATERALI

In Afghanistan sta aumentando il numero di W. Bush, durante un recente incontro con il civili uccisi per sbaglio durante gli attacchi segretario generale della NATO, Jaap de Ho- aerei. Un incremento proporzionale rispetto op Scheffer, ha annunciato l’impegno a ridur- all’impennata dei raid, ma il problema dei co- re al minimo le perdite civili denunciando, pe- siddetti “danni collaterali” comincia ad inci- rò, che i Talebani usano da tempo l’ignobile dere sulla credibilità delle truppe internazio- tattica degli scudi umani. I fondamentalisti si nali nel Paese al crocevia dell’Asia. Diversi annidano nei villaggi consapevoli che la analisti temono che l’aumento delle vittime NATO ci penserà attentamente prima di lan- civili stia seriamente minando la missione oc- ciare un raid aereo. Durante i combattimenti cidentale in Afghanistan e favorendo il reclu- terrestri i Talebani si barricano nelle zone abi- tamento da parte dei Talebani. L’altra faccia tate, cercano rifugio nelle case, con l’intento della medaglia, spesso sottovalutata dai me- di mettere in difficoltà i soldati della NATO dia, è che i Talebani utilizzano i civili come che vengono a stanarli e sono consapevoli scudi umani. dell’impatto negativo dei “danni collaterali”. Uno dei più grandi errori dei sovietici fu quel- La cinica tattica dei Talebani è stata denuncia- lo di adottare la tattica della “terra bruciata” ta anche da Tom Koenigs, rappresentante per impiegando massicciamente ed in maniera in- l’Afghanistan del segretario generale delle discriminata l’arma aerea. Gli afgani se lo ri- Nazioni Unite. I rappresentanti di Russia, Ci- cordano ancora, quando nei primi mesi na, Italia e Francia hanno sottolineato che la dell’invasione dell’Armata Rossa si registra- popolazione comincia seriamente a perdere la rono 20mila morti fra i civili a causa dei bom- fiducia nell’intervento internazionale. bardamenti. Per questo motivo il presidente Nel 2001 i bombardamenti avevano colpito in afgano Hamid Karzai protesta con sempre maniera selettiva soprattutto i Talebani, men- maggiore decisione, ogni volta che gli attacchi tre il primo serio impatto dei danni collaterali aerei sbagliano bersaglio o coinvolgono dei si è registrato nel 2002, quando gli aerei civili. Lo stesso presidente americano George NATO colpirono nella provincia di Uruzgan

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una festa di matrimonio uccidendo 48 civili. precedente azione USA nella provincia di He- Secondo la Commissione indipendente sui di- rat. ritti umani, prevista dalla Costituzione afgana, L’aspetto più interessante è che diversi co- 136 civili innocenti sono stati uccisi mandanti talebani, secondo informazioni rac- quest’anno durante i combattimenti, sia dai colte dall’Osservatorio, non sono in lutto per soldati della NATO che dai Talebani. Lo scor- la morte di Dadullah. Il motivo è che lo consi- so anno con il picco di quasi 4mila morti cau- deravano una minaccia per lo stesso mullah sati dal conflitto i civili rimasti uccisi erano Mohammed Omar, il leader guercio dei Tale- 700. La Commissione stima che il 60% delle bani, a causa della sua notorietà ed indubbio perdite civili siano state causate dalle truppe carisma. Inoltre Dadullah era il principale o- NATO ed il 40% dai Talebani, i quali fanno stacolo al dialogo sotterraneo fra i Talebani esplodere i kamikaze anche fra i passanti. Al- “moderati” ed il presidente afgano Karzai. cune recenti operazioni dei corpi speciali ame- Dadullah aveva messo in ombra lo stesso ricani, come quella nell’area di Shindad sotto Omar, per spirito combattivo, crudeltà e cari- comando italiano, ha provocato vittime fra i sma, quindi la Shura, il Consiglio Supremo civili e distrutto diverse abitazioni trasfor- dei Talebani era divisa sull’idea di nominare mando le famiglie che ci vivevano in profu- un delfino del comandante senza una gamba. ghi. La strategia più aggressiva delle truppe Il problema è che erano in molti a scalpitare Usa, inquadrate nella missione Enduring free- per la successione, soprattutto nella provincia dom, ha sollevato le proteste di alcune nazioni di Helmand, la roccaforte di Dadullah, dove è europee, fra le quali l’Italia, preoccupate stato ucciso. Alla fine sembra averla spuntata dell’impatto sulla popolazione. Gli afgani non Bakht Mohammed, uno dei sei fratelli di Da- distinguono fra Enduring Freedom e missione dullah, una figura di secondo piano non molto ISAF della NATO e spesso neppure fra una conosciuta. divisa italiana ed una americana, quindi il Secondo il giornalista pachistano Rahimullah problema dei “danni collaterali” si riflette su Yusufzai, che ha intervistato diverse volte il tutta la coalizione, chiunque ne sia il respon- famoso tagliagole passato a miglior vita, “si sabile. tratta del colpo più pesante inferto ai Talebani dal 2001. Non c’è nessuno che al momento L’uccisione di Dadullah in realtà non ha può rimpiazzarlo”. sconvolto molti Talebani Mullah Omar aveva inizialmente deciso, as- Mullah Dadullah Akund, uno dei più feroci sieme alla shura talebana, che l’erede di Da- comandanti talebani, responsabile del seque- dullah non sarà nominato immediatamente. stro dell’inviato di “Repubblica”, Daniele Ma- Invece un altro portavoce talebano ha annun- strogiacomo, è stato ucciso in un’operazione ciato, poche ore dopo, che il Consiglio Su- mirata delle forze della coalizione internazio- premo aveva nominato come successore nale. L’operazione è stata resa possibile, come Bakht Mohammed, fratello del sanguinario la NATO ha confermato, dalla collaborazione capo bastone talebano. Un altro segnale delle della popolazione locale e dell’intelligence di divisioni all’interno del mondo talebano. O- Kabul. Il suo capo Amrullah Saleh, l’aveva mar aveva sottolineato che “ogni combattente giurata da tempo al tagliagole talebano. Inol- del movimento (integralista) può diventare tre nella stessa azione sono stati uccisi tre dei come il comandante Dadullah”. Una sparata cinque prigionieri talebani delle autorità di propagandistica che nasconde bene il tentativo Kabul scambiati per la liberazione di Mastro- di non crearsi una nuova serpe in seno. Fin dai giacomo. Un altro era stato eliminato in una tempi del regime talebano a Kabul, Dadullah

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era considerato troppo sanguinario da Omar, Tensione alle stelle al confine fra Afghani- che lo aveva punito per il terribile massacro stan e Pakistan degli sciiti nel centro del Paese. Lo sfoggio di Sull’incerto confine fra Afghanistan e Paki- decapitazioni, anche di civili inermi, aveva stan la tensione è alle stelle e rischia di esplo- infastidito la vecchia guardia talebana. Dadul- dere in nuovi scontri fra il debole esercito di lah invece che rimettersi in riga aumentava la Kabul e le ben più numerose e preparate trup- sua popolarità con interviste ad Al Jazeera e pe di Islamabad. I diplomatici occidentali a video truculenti, in cui “benediva” i kamikaze Kabul sono seriamente preoccupati dell’im- con l’obiettivo di scalzare il potere di Omar. pennata di scontri e duelli di artiglieria a ca- La fine in combattimento di Dadullah ha però, vallo del confine afgano-pachistano registrati cominciato a far affilare i coltelli ai suoi luo- in maggio. La tensione è tale, che l’esercito di gotenenti per la lotta di successione, che non Kabul ha inviato rinforzi, centinaia di soldati saranno felici della nomina del fratello di Da- del Thunder Corps, una delle poche unità af- dullah. Nella provincia di Helmand uno dei gane degne di questo nome. Assieme alla fan- comandanti più in vista, braccio destro del ca- teria sono arrivati diversi pezzi di artiglieria, po dei tagliagole, è Ibrahim Hanifi, organizza- che vengono sistemati fra i picchi dominanti a tore di terroristi suicidi e abile tattico, che più ridosso del confine pachistano. I rinforzi ser- volte ha messo in difficoltà i soldati britannici. vono a dare man forte alle precarie unità delle Sul lato “politico” punta a raccogliere l’ere- guardie di confine afgane, tenendo conto che dità di Dadullah il “governatore ombra” di l’esercito di Kabul conta solo 46mila uomini e Helmand nominato dai Talebani, che si fa non potrebbe mai competere con le sover- chiamare con il nome di battaglia di mullah chianti e organizzate forze armate pachistane. Adib. In realtà si tratta di mullah Abdul Ra- Nelle ultime settimane, negli scontri di confi- him, quasi quarantenne, della tribù pasthun ne 13 afgani sono morti e 51 feriti. Una dele- Isakzai, che ai tempi del regime talebano co- gazione mista, composta da ufficiali afgani e mandava la base di Shindad, nella provincia di americani, che si era incontrata sulla frontiera Herat, dove sono impegnati quasi mille soldati con i pachistani, per cercare di fermare italiani. l’escalation, è stata violentemente attaccata. All’esterno di Helmand sta scalpitando per Almeno due soldati americani sono morti. A mettersi in luce Siraj Haqqani, il figlio di Jala- sparare sono stati decine di paramilitari pachi- luddin, anziano e mitico comandante afgano stani, in uniforme, secondo il governatore af- che combatté contro i sovietici e poi aderì al gano della provincia di Paktya, Ramatullah movimento talebano. Rahman, che faceva parte della delegazione. Oltre confine, nella regione tribale pachistana, Il nodo del contendere è la linea Durand, il sta invece espandendo il suo potere Maulawi confine tracciato con il righello dagli inglesi Nazir, un comandante talebano di 32 anni, ai tempi dell’impero britannico. La linea di amico di Dadullah. L’esercito di Islamabad lo demarcazione, oggi confine fra Pakistan e Af- appoggia nella sua offensiva per ripulire il sud ghanistan, divise sommariamente le tribù di Waziristan prima dagli uzbechi legati ad al- ceppo pasthun. I due Paesi hanno già sfiorato Qa’ida e poi dagli arabi di Osama bin Laden. il conflitto ai tempi della guerra fredda, ma In cambio ha mano libera per applicare il re- ora sarebbe imbarazzante uno scontro aperto gime talebano nella sua zona di influenza tri- fra i più importanti alleati di Washington nella bale e spostarsi quando vuole in Afghanistan. regione. Inoltre sul versante pachistano della Nell’area di Kandahar, dove ha vaste proprie- linea Durand si estende la zona tribale dove i tà, mantiene ottimi contatti con gli uomini di talebani hanno le loro retrovie ed i resti di al- Dadullah. Qa’ida si sono ricavati un rifugio sicuro.

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Il nazionalismo anti pachistano si accende fa- stema lento e costoso, che impiega unità afga- cilmente e sono già centinaia i volontari delle ne, talvolta difese da contractor americani. Al milizie tribali che chiedono le armi agli anzia- momento il risultato non è edificante. Poco ni dei villaggi afgani disseminati lungo il con- più di 8mila ettari sono stati distrutti, rispetto fine. ai quasi 165mila totali. Inoltre capita spesso che alcune piantagioni non possano venir toc- Venti o trent’anni per debellare l’oppio cate, perché sono “protette” dal potentato lo- La coltivazione di papavero in Afghanistan cale che ha agganci con il Governo di Kabul. continua ad aumentare e a produrre il 92% Così va a finire che “gli afgani percepiscono dell’oppio sul mercato mondiale. Gli america- la politica antidroga come una punizione per i ni stanno cominciando ad affrontare seriamen- contadini poveri, mentre si chiude un occhio te il problema, dopo che il Pentagono ed il sui grandi trafficanti” ha spiegato Barnett R. Dipartimento di Stato si sono ripetutamente Rubin, della New York University, davanti ad scontrati sulla lotta alle coltivazioni di papa- una commissione del Senato americano. vero. Il “New York Times”, con un dettagliato Nel 2005 la DEA ha scoperto nove tonnellate articolo, spiega come i militari siano sempre d’oppio negli uffici di Sher Muhammad A- stati restii a farsi coinvolgere nella guerra alla khundzada, il governatore della critica provin- droga sostenendo che in Afghanistan sono già cia di Helmand, che ha il primato della più al- abbastanza impegnati a combattere il terrori- ta concentrazione di coltivazioni di papavero. smo. In realtà sia il Pentagono che la CIA fre- Akhundzada si è giustificato sostenendo che navano, perché diversi signori della guerra era oppio sequestrato, ma ha perso lo stesso il utilizzati contro i Talebani, alcuni dei quali posto. Poco dopo si è riciclato facendosi eleg- ancora al potere, sono coinvolti nel narcotraf- gere senatore a Kabul. fico fin dal 2001 se non prima. Una lista se- Il generale Sayed Kamal Sadat, responsabile cretata, compilata da diverse agenzie di dell’antidroga afgana, ha ammesso con il New intelligence USA, contiene i nomi dei 30 più York Times che “molti capi della sicurezza e pericolosi signori dell’oppio compresi cinque della polizia trafficano con l’oppio”. pezzi grossi dell’attuale amministrazione di Purtroppo anche i Talebani sfruttano la situa- Kabul. La DEA (Drug Enforcement Admini- zione garantendo “protezione” alle piantagioni stration) ha cominciato l’addestramento nella ed ai laboratori per raffinare l’eroina, nelle capitale afgana di una forza speciale anti dro- zone che controllano come alcuni distretti del- ga, grazie ad istruttori colombiani. L’am- la provincia di Helmand, in cambio di armi e ministrazione Bush ha deciso di spendere 8 soldi. Nella provincia di Nimroz, nell’Afgha- milioni di dollari per il Counternacotics Justi- nistan sud occidentale, i Talebani avevano ce Center, un complesso che aprirà a luglio chiesto ai trafficanti 4mila dollari al mese ed nella capitale, con 70 magistrati anti droga ed una Toyota land cruiser per ogni unità di dieci investigatori, aule di tribunale e celle per i so- uomini. I signori della droga hanno garantito spettati. più fuoristrada in cambio degli attacchi ai po- Gli americani volevano affrontare il problema sti di guardia della polizia afgana sulla fron- con metodi sbrigativi, come la distruzione dal tiera con il Pakistan. In altri casi i contadini cielo delle coltivazioni di papavero spruzzan- pagano una “tassa” ai Talebani, che quando dole con agenti chimici. Il presidente Karzai si erano al potere avevano messo al bando le è opposto, temendo una rivolta dei contadini, coltivazioni di papavero, per non avere pro- dando il via libera solo alle distruzioni dei blemi. A loro volta i fondamentalisti investo- campi con il vecchio metodo terrestre. Un si- no il denaro per assoldare “combattenti a gior-

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nata” del luogo. Vincento Balbo, il capo anni” per sradicare l’oppio in Afghanistan “la dell’antidroga USA a Kabul ha dichiarato al DEA è in Thailandia da quattro decenni. A New York Times: “Ci vorranno dai 20 ai 30 Kabul siamo arrivati appena due anni fa”.

SEMPRE PIÙ GRAVE LA CRISI POLITICA DI MUSHARRAF

La crisi innescata il 9 marzo dal siluramento mandato in novembre. Le elezioni legislative del presidente della Corte suprema, Iftikhar dovranno tenersi entro tre mesi e l’attuale op- Mohammad Chaudhry, non si attenua. A metà posizione potrebbe erodere molti voti al parti- maggio scontri armati fra manifestanti pro go- to del presidente. Musharraf lo sa bene e per vernativi e dell’opposizione a Karachi hanno questo motivo vuole la riconferma con la vec- provocato una quarantina di morti (vedi para- chia maggioranza. Inoltre a fine anno scade il grafo successivo). Il presidente pachistano, discusso emendamento costituzionale che gli Pervez Musharraf, è sempre più in difficoltà ha permesso di mantenere anche la divisa, per la decisione di licenziare l’alto magistrato. come capo delle Forze Armate. Il giudice Anche all’interno del partito che lo appoggia, Chaudhry sarebbe stato un ostacolo per Mu- fin dal “golpe bianco” del 1999, si levano voci sharraf, che sta camminando sul filo del rasoio critiche nei confronti di Musharraf. Inoltre la dal punto di vista costituzionale. possibilità di un accordo politico con Benazir Non a caso, Qazi Hussein Ahmed, il capo Bhutto, l’ex premier pachistano in esilio, ac- dell’Alleanza dei partiti religiosi (Muttahida cusata di corruzione, è per ora sfumato a cau- Majlis-e-Amal) all’opposizione, ha presentato sa dei sanguinosi scontri di Karachi. un esposto alla Corte suprema sull’incos- Il giudice Chaudhry non ha alcuna intenzione tituzionalità della doppia carica, con l’obiet- di farsi mettere da parte senza reagire. Duran- tivo di rimuovere Musharraf. te un’intervista televisiva, trasmessa in diretta La crisi ha provocato i primi scricchiolii in tutto il Pakistan, ha sentenziato che il “po- all’interno della Lega Musulmana Pachistana tere assoluto corrompe in modo assoluto”. Pur (PML-Q), il partito fedele al presidente. Alcu- non attaccandolo direttamente il riferimento a ni esponenti della sua maggioranza hanno rac- Musharraf era evidente. L’alto magistrato comandato a Musharraf di rivedere la sua de- punta a difendersi dalle confuse accuse di a- cisione sul siluramento del giudice Chaudhry. buso di potere e nepotismo utilizzate come Il partito del presidente vuole allentare la ten- scusa per rimuoverlo. La sua battaglia è appa- sione in vista delle elezioni per il capo dello rentemente formale, ma il siluramento ha sca- Stato e legislative, che non promettono nulla tenato violente proteste di piazza squisitamen- di buono per l’attuale maggioranza. te politiche. Non è escluso che Chaudhry pos- Inoltre sono state congelate le trattative riser- sa schierarsi sempre più apertamente contro vate con l’ex premier in esilio Benazir Bhutto, Musharraf in vista delle elezioni presidenziali, che dopo il sangue versato a Karachi, ha an- già bollate come anticostituzionali dagli oppo- nunciato la sospensione di qualsiasi accordo sitori. con Musharraf. Secondo i piani la Bhutto a- Il presidente in carica ha dichiarato ci voler vrebbe potuto rientrare in patria e Musharraf farsi rieleggere per un secondo mandato fra il sarebbe stato rieletto presidente a patto che 15 settembre ed il 15 ottobre. Il capo dello avesse deciso di appendere la divisa al chiodo Stato viene votato dalle Assemblee locali e abbandonando la carica di capo delle Forze dal Parlamento, che però conclude il suo Armate.

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Il partito popolare guidato dalla Bhutto è la L’alto magistrato aveva tenuto altre conferen- più grande formazione laica del Paese, che a- ze in grandi città come Lahore, dove si era vrebbe dovuto diventare l’alleato naturale di scagliato contro “gli Stati basati sulle dittatu- Musharraf contro l’estremismo dei partiti reli- re”, pur senza mai citare esplicitamente Mu- giosi ed il rischio di talebanizzazione di alcu- sharraf. Karachi è controllata politicamente ne zone del Paese. dal Movimento Nazionale Unito (MQM), che L’impennata di proteste e violenze, seguita si basa esclusivamente sulla maggioranza mo- alla rimozione di Chaudhry, ha rimescolato le hajirs della popolazione ed è uno degli alleati carte compattando, invece, l’alleanza tattica più fedeli del presidente pachistano. L’MQM fra la Bhutto e l’altro premier in esilio, Nawaz ha deciso di organizzare una contromanifesta- Sahrif, che nel ’99 venne deposto da Mushar- zione contro Chaudhry accusandolo di aver raf. Entrambi i rivali politici hanno annunciato rinnegato l'imparzialità del suo ruolo per as- di voler rientrare in patria in vista delle ele- sumerne uno politico. zioni aprendo un altro fronte nella difficile Assieme agli attivisti dell’MQM sono scesi in lotta di Musharraf per il secondo mandato piazza i sostenitori della Lega Musulmana le- presidenziale. gata al presidente. La manifestazione pro Chaudhry, invece, schierava il partito popola- A Karachi prove per il bagno di sangue re della Bhutto i resti della Lega Musulmana Il 12 e 13 maggio sono morte 41 persone e di Sharif, i premier in esilio, ma pure gli e- rimaste ferite oltre 150 durante i violenti scon- stremisti dei partiti religiosi, che a Karachi tri armati scoppiati a Karachi, il grande porto sono sostenuti dalla minoranza pasthun, forze pachistano e capitale commerciale del Paese baluche e sunnite accusate di terrorismo. Una con 13 milioni di abitanti. Il giudice Chaudhry miscela esplosiva con uomini armati e cecchi- era atteso in città per tenere una conferenza ni da un parte e dall’altra, che hanno aperto il presso la locale associazione degli avvocati fuoco vicendevolmente trasformando la città pachistani. Oramai qualsiasi iniziativa del pre- in un campo di battaglia. L’autorevole quoti- sidente della Corte Suprema, licenziato da diano Dawn ha fatto notare che i poliziotti Musharraf, è un avvenimento politico. Il giu- schierati per impedire disordini ''sono improv- dice non è neppure riuscito ad arrivare al cen- visamente scomparsi dai luoghi in cui inizia- tro città, perché sono scoppiati violenti scontri vano gli scontri''. fra oppositori di Musharraf, che appoggiano il Per due giorni tutti i pachistani ed il mondo magistrato e manifestanti filogovernativi. Ka- intero hanno assistito in diretta televisiva ad rachi ha una lunga storia di violenze urbane, una sanguinosa guerriglia urbana. Morti e fe- che corrono lungo linee di separazione etnica, riti hanno ulteriormente indebolito l’immagine tenendo conto che la città è divisa fra maggio- di uomo d’ordine di Musharraf, ma pure mes- ranza mohajirs, ovvero gli immigrati giunti so in guardia i suoi oppositori dal tirare troppo dall’India dopo la separazione del 1947, pa- la corda della protesta per il caso Chaudhry. sthun, baluchi e punjabi. La situazione è tornata alla calma quando L’impressione è che gli scontri facevano parte 12mila paramilitari e 3000 Ranger sono stati di una specie di “strategia della tensione”, che inviati a pattugliare le strade. E’ sembrato a Karachi doveva servire come avvertimento quasi di assistere alle prove generali di una per il futuro, in vista delle delicate scadenze sorta di strategia della tensione, che i servizi elettorali che attendono il Pakistan e del ruolo pachistani starebbero studiando non si capisce sempre più preminente, come “rivale” di Mu- bene se per aiutare Musharraf a rimanere in sharraf, del giudice Chaudhry. sella o imporre una svolta con un cambio di

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regime dai lineamenti ancora confusi. re in ogni caso la pena di morte. Assieme ai parlamentari dei partiti religiosi hanno votato L’integralismo avanza dalle zone tribali al contro la mozione i rappresentanti della mag- cuore della capitale gioranza di Governo. Il ministro del Turismo pachistano è stata co- Nel frattempo i cristiani che vivono nell’area stretta a dimettersi in seguito ad una fatwa, un tribale al confine fra Pakistan e Afghanistan editto religioso nei suoi confronti. Al Parla- hanno reso noto un appello, attraverso la mento è in discussione una proposta di legge BBC, nel quale chiedono garanzie per la loro che accentua le pene per gli apostati ed i cri- sicurezza. Il neo movimento talebano pachi- stiani vengono minacciati dal neo movimento stano ha inviato lettere minatorie ai cristiani talebano in Pakistan. Non solo: nella capitale, intimando loro di convertirsi all’Islam, pena Islamabad, una moschea fondamentalista sfida gravi conseguenze. "Siamo in pericolo e ab- Musharraf chiedendo un’applicazione rigida biamo bisogno di protezione", ha detto Mi- della sharia, la legge coranica e imponendo la chael John, capo della Chiesa cattolica del Pa- chiusura di negozi che vendono video e cd kistan, mentre la polizia locale fa sapere di musicali. aver rafforzato la sicurezza nei pressi dei luo- Il ministro del Turismo, Nilofar Bakhtiar, è ghi di culto cristiani. stata colpita da una fatwa a causa di una foto- Nelle zone del Pakistan al confine con l'Af- grafia che la ritraeva abbracciata al suo istrut- ghanistan da tempo è in atto una campagna tore francese, dopo un volo con il parapendio. integralista contro ogni azione "non islamica". Due settimane fa la Bakhtiar era stata allonta- Una fatwa emessa dal movimento pachistano nata dall'incarico di responsabile delle que- dei Talebani vieta la diffusione di musica e stioni femminili del partito al Governo della film nella regione tribale del Waziristan. Se- Lega Musulmana (Pml-Q). Nonostante la fa- condo quanto riporta il giornale saudita al- twa, non intendeva dimettersi, ma il mancato Watan, l'editto estende il divieto della musica appoggio del suo partito l’ha costretta ad ab- anche alle feste di matrimonio o ad altre cele- bandonare l’incarico. brazioni. Il decreto religioso islamico giunge Una commissione del Parlamento pachistano dopo gli attacchi ad almeno 20 negozi di pro- sta discutendo una nuova norma, conosciuta dotti musicali e di video. Pene severe sono come Legge 2006 sull’apostasia, che se ap- previste persino per gli autisti dei camion che provata prevede la condanna a morte per ascoltano musica. Ad ispirare questa fatwa sa- chiunque abbandoni l’Islam, se uomo e l’er- rebbe stato l'imam della “moschea rossa” di gastolo “fino al pentimento”, per le donne. I- Islamabad, Mawlana Abdulaziz. noltre la nuova legge contempla la perdita dei La moschea rossa è stata costruita ad Islama- beni e della patria potestà sui figli per gli apo- bad e finanziata fin dagli ottanta dai militari stati. ''La situazione è molto triste. Noi chie- pachistani come serbatoio di reclute per i mu- diamo per il Paese libertà di espressione, reli- jaheddin durante l’invasione sovietica gione e coscienza, ma questa legge va contro dell’Afghanistan e poi per i Talebani. Oggi è il principio della libertà di scelta'' ha dichiara- una spina nel fianco integralista per Mushar- to l'arcivescovo di Lahore e presidente della raf. I figli del fondatore, Abdul Aziz e Abdul Conferenza Episcopale Pachistana, monsignor Gazi, hanno lanciato da qualche mese una Lawrence John Saldanha, ad AsiaNews. campagna per la “moralizzazione” della socie- Non solo: il Parlamento ha respinto, fra gli tà e l’introduzione più restrittiva della legge applausi, la proposta di un deputato della mi- coranica. Ad aprile hanno costituito una corte noranza cristiana, Minno Bhandara, per am- islamica nel cuore di Islamabad, una sorta di morbidire la legge sulla blasfemia ed esclude- sistema giudiziario parallelo in aperta sfida al

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MONITORAGGIO STRATEGICO Teatro Afghano

Governo. Con il sostegno degli studenti sono Musharraf, però, non vuole usare il pugno di state formate squadre di vigilanza, che im- ferro per evitare un’ondata di reazione fonda- pongono la chiusura ai negozi di video e cd. mentalista, ma così facendo subisce le provo- Inoltre nelle ultime settimane i giovani inte- cazioni dei mullah della moschea rossa, che gralisti della moschea hanno sequestrato alcu- hanno ancora ottimi agganci nell’ISI, il servi- ni poliziotti di guardia, poi rilasciati. Il luogo zio segreto militare. di culto ribelle è stato circondato dalla polizia. .

Fausto Biloslavo

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MONITORAGGIO STRATEGICO Africa

Eventi ►La Corte Costituzionale del Mali ha confermato il 12 maggio la vittoria del presidente Ama- dou Toumani Tourè con il 71,2% di voti alle elezioni presidenziali del 29 aprile scorso. Tra gli sfidanti, il più temuto, Ibrahim Boubacar Keita ha ottenuto solo il 19,2% delle preferenze. Il ri- sultato plebiscitario, lascia in sospeso molte domande circa la qualità della democrazia malia- na, definita da alcuni osservatori “democrazia di minoranza”. Non solo una minima parte degli aventi diritto si sarebbe recata alle urne (35%), ma sarebbero stati registrati anche numerosi brogli elettorali. Il basso tasso di partecipazione avrebbe diverse giustificazioni: incapacità dell’opposizione a presentare un programma completo e articolato; certezza sulla vittoria scon- tata del presidente uscente, disillusione del corpo elettorale, insoddisfatto delle scelte della classe politica locale. Sarà opportuno un lavoro di “coscientizzazione” politica prima delle votazioni legislative di luglio, nella consapevolezza che due mesi possono bastare per creare alleanze e proporre nuovi obiettivi, non sono tuttavia sufficienti per dare concretezza ad un serio percorso democratico. ►L’originale binomio Africa-Cina continua a dimostrare la sua efficacia in molteplici settori. Dal 16 al 17 maggio si sono svolte a Shangai le Assemblea annuali della Banca Africana di Sviluppo e del Fondo di Sviluppo Africano, istituzioni finanziarie che riuniscono 77 Paesi (di cui 55 africani). All’incontro hanno partecipato tre capi di Stato africani (il rwandese Paul Ka- game, il capoverdiano Pedro Pires, il malagascio Marc Ravalomana) ed oltre 2000 esponenti del mondo finanziario internazionale, imprenditoriale, commerciale, accademico. In occasione dell’evento sono stati presentati tre report riguardanti le prospettive economiche per il conti- nente, la competitività, la natura dei prezzi e del consumo locale. L’organizzazione di tali meeting nel territorio cinese ha sancito ancora una volta il legame tra il gigante asiatico in via di sviluppo ed il black continent. La presenza orientale è sempre più pervasiva, come testimoniato dal livello raggiunto a fine 2006 dagli investimenti diretti (pari ad un valore di 11,7 miliardi di dollari) e dall’interscambio commerciale che ha ormai raggiunto i 55 miliardi di dollari (cifra che -secondo le intenzioni dei leader Hu Jintao e Wen Jabao- do- vrebbe raddoppiare entro il 2010). ►Martedì 29 maggio, il neo eletto presidente nigeriano Umau Yar’Adua ha prestato giura- mento ad Abuja, in presenza di numerosi capi di Stato africani. Nel discorso inaugurale ha messo in risalto l’impegno per la lotta alla povertà e alla corruzione, come anche quello per rafforzare il settore sanitario, in particolare per ciò che concerne la prevenzione e la cura di malaria e AIDS. Conosciuto come uomo politico grigio e di scarso spessore, Yar’Adua si è già distinto per alcu- ne esternazioni, potenzialmente rivoluzionarie, alla stampa. Secondo quanto dichiarato, ben consapevole della “perdita di credibilità, del senso di responsabilità e dell’autorità morale” del gruppo al potere, nei suoi programmi si avvarrà di “un team di dirigenti-servitori”, ben lontani dall’essere una “leadership elitaria”. Di particolare interesse le affermazioni per la regione del Delta del Niger, anche in questo ul- timo mese teatro di violenze e rapimenti di tecnici di compagnie petrolifere. Per la prima volta sono state riconosciute come “valide e veritiere” le argomentazioni di coloro che si battono per migliorare la spartizione dei proventi petroliferi. E’ indiscutibilmente su tale tema, sull’approccio adoperato dal nuovo esecutivo per rispondere alle richieste provenienti dagli strati più poveri della società, che si giocherà la credibilità della prossima presidenza.

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MONITORAGGIO STRATEGICO Africa

►Diminuzione di 500 uomini del contingente francese Licorne (attualmente ridotto a 3000 sol- dati in appoggio alla Missione ONUCIi delle Nazioni Unite), creazione di brigate miste, abolizione della “buffer zone” e organizzazio- ne di una “green line”, smantellamento delle milizie governative nella regione occidentale: so- no questi i segnali evidenti del termine del conflitto in Costa d’Avorio e dell’implementazione degli Accordi di Ouagadougou (firmati il 4 marzo grazie alla mediazione del Presidente Com- paoré). Soddisfatto dei risultati, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha tuttavia messo in guardia gli attori locali (Gbagbo, Bediè, Ouattara, Soro), sottolineando come il per- corso –ormai a un punto di svolta- necessiti ancora dell’impegno di tutte le forze politiche e del sostegno della comunità internazionale per giungere al suo completamento. Le elezioni presidenziali e legislative sono un traguardo importante per il prossimo ottobre, ma successivamente il Paese dovrà riacquistare “velocità di crociera” per reinserirsi in modo di- namico nei processi di sviluppo regionale. ►Prosegue la spirale di violenza in Somalia. Nel mese di maggio si sono verificati nuovi at- tacchi ai danni del contingente ugandese di AMISOM 2, sono avvenute diverse esplosioni e sparatorie a sud di Mogadiscio e a Kisimayo, il primo ministro Gedi è stato vittima di un at- tentato (il terzo dall’assunzione delle sue funzioni nel 2005) e il sindaco della capitale, Mo- hammed Dheere, è sopravvissuto all’esplosione di una bomba. Tra reciproche accuse degli esponenti politici locali e regionali (Etiopia, Eritrea) procedono le trattative per l’organizzazione della Conferenza di Riconciliazione. Gia rinviata diverse volte, alcune fonti ipotizzerebbero la sua realizzazione per il 16 giugno, altre per il 14 luglio, anche se la mancanza dei 6 milioni di euro promessi dalla comunità internazionale (non ancora ero- gati), pone numerosi dubbi riguardanti la diminuzione del numero dei partecipanti (da 3000 a 1500 esponenti, facenti parte dei numerosi clan locali e della diaspora). In questo momento è più che mai importante il contributo politico ed economico europeo. Nella misura in cui gli Americani sono percepiti in modo negativo da taluni gruppi islamici, potrebbe crearsi uno spazio di mediazione per l’UE, oltre al fatto che una seria disponibilità finanziaria internazionale metterebbe seriamente alla prova l’impegno del Governo di transizione al dialo- go con le altre forze di opposizione. ►L’Esecutivo di Khartoum è rimasto sorpreso dalle nuove sanzioni proposte contro il Sudan dal presidente G. Bush lo scorso 29 maggio. Secondo quanto annunciato dalla Casa Bianca, saranno inserite altre 30 compagnie possedute o controllate dal Governo africano nella lista delle società interdette dal dipartimento americano del Tesoro, saranno imposte sanzioni e vie- tate operazioni finanziarie negli Stati Uniti a tutti coloro ritenuti responsabili di violenze in Darfur, saranno infine avviate consultazioni con gli alleati per proporre una nuova risoluzione in ambito del Consiglio di Sicurezza contro tutti coloro che abbiano violato i diritti umani e o- stacolato il processo di pace nella regione nord-occidentale. Tra le reazioni più immediate, le critiche dell’Egitto e della Cina. Entrambi hanno richiamato alla maggiore efficacia del dialogo e della mediazione piuttosto che alla capacità delle sanzioni economiche. Da parte sua, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha richiesto ancora tempo per trovare una soluzione diplomatica e per concretizzare l’invio di una forza ibrida in Darfur, con l’accettazione delle autorità sudanesi.

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MONITORAGGIO STRATEGICO Africa

ELEZIONI LEGISLATIVE IN ALGERIA: UN DIVORZIO ANNUNCIATO TRA SOCIETÀ E SISTEMA POLITICO?

La forte astensione popolare registrata in oc- di ritorsione da parte di gruppi collegati al casione delle ultime consultazioni per la Ca- vecchio FIS (Fronte Islamico di Salvezza). mera Bassa dell’Assemblea Nazionale algeri- La coalizione governativa, l’Alleanza compo- na lo scorso 17 maggio indica l’insod- sta dal Front de Libération Nazionale (FLN), disfazione del corpo elettorale per la linea po- dal Rassemblement National Démocratique litica promossa dall’entourage del presidente (RND), dal Mouvement de la Societé pour la Abdelaziz Bouteflika oppure una vittoria indi- Paix (MSP) ha essenzialmente mantenuto la retta dei movimenti terroristi collegati ad al- maggioranza (136 seggi al FLN, 61 al RND Qa’ida? Perché solo il 35% degli aventi diritto seggi, 52 al MSP) tuttavia, a fronte della de- al voto ha optato per esprimere in modo de- bole vittoria, nella prossima legislatura si tro- mocratico e pacifico la sua preferenza? Ne verà a dover conciliare con l’opposizione su sono responsabili i 12000 candidati che si so- molti temi e più che altro non godrà di un so- no presentati per i 389 seggi in palio, incapaci stegno popolare, decisivo per continuare sulla di offrire proposte convincenti oppure tale de- strada della pacificazione, della modernizza- fezione è il frutto di un network del terrore zione e dello sviluppo del Paese. ormai consolidato nell’area che opera un con- Oggi si può dire che la scommessa di Boute- trollo indiretto? E’ la debacle completa della flika di puntare completamente sulla ricostitu- politica di Riconciliazione Nazionale? zione di un tessuto sociale non è stata pagante, Questi i quesiti che si sono posti nelle ultime o comunque lo è stata solo in parte. La scelta settimane leader locali e numerosi analisti della politica di Riconciliazione adottata nel specializzati nelle tematiche maghrebine, pre- settembre 2005, la liberazione di oltre 2000 occupati della possibile “deriva” di questo che prigionieri accusati di essere stati coinvolti in è considerato uno “Stato-cerniera” tra mondo operazioni terroristiche contro lo Stato, è stata africano, arabo ed europeo, fondamentale per secondo le parole del presidente “cosciente, gli equilibri regionali. Non rispondere tempe- strategica e irreversibile”, è vero ma a quali stivamente a tali interrogativi potrebbe com- livelli? Certamente nelle elite dei vertici am- portare un duplice rischio con sfasamento ministrativi, poi si è dissolta nei vari strati del- temporale: in primis il Paese stesso potrebbe la piramide sociale, non penetrando profon- ricadere nel breve periodo in una spirale di damente nella base. violenza terroristica (già sperimentata negli Quello a cui si assiste è di fatto un “divorzio” anni ’90), inoltre, con effetto domino, la tra società e sistema amministrativo, ma an- sponda a nord del Mediterraneo potrebbe ri- che uno scollamento tra sistema burocratico e sentire nel lungo periodo effetti indesiderati di islam politico: è questo il qualcosa di più, cui tale instabilità. si accennava precedentemente. Il lavoro degli Indubbiamente gli attentati dell’11 aprile ultimi anni ha portato democrazia, ma solo di scorso ad Algeri (30 morti e 220 feriti) hanno facciata; giustizia sociale, ma limitata; svilup- influito grandemente, come anche gli arresti po economico, non diffuso ma circoscritto a che ne sono seguiti ma c’è qualcosa di più, vantaggio di pochi. che deve essere compreso immediatamente. La visione dall’esterno del contesto algerino, Mai si erano registrate percentuali così basse, permette di vedere nella loro interezza risultati neanche nelle elezioni del 2002 quando si era positivi e fallimenti. raggiunto il 46% della partecipazione, o in Come ripetuto più volte da Abdelaziz Belka- quelle del 1997 nonostante i timori per azioni dem (leader del FLN e capo del Governo) e da

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MONITORAGGIO STRATEGICO Africa

Ahmed Ouyahia (leader del RND) in occasio- anni ’90 e nell’uomo che guida tale cambia- ne dei comizi elettorali, dal 1999 ad oggi sono mento. Per non parlare della posizione di stal- stati stanziati oltre 150 miliardi di dollari per lo con il Governo marocchino per quanto ri- rilanciare programmi di sviluppo, nel settore guarda la questione saharawi3, motivo questo delle infrastrutture, della formazione, della che blocca il processo di unificazione ma- sanità. Questo, per quanto concerne il contesto ghrebino. nazionale, è un prodotto incontestabile. Se nel 1999 i dubbi erano sulle capacità di Parallelamente, a livello regionale e continen- Bouteflika di gestire in modo limpido una fase tale, i vertici hanno spinto per dare una nuova di passaggio verso la normalizzazione, ora in- immagine del Paese, per creare un clima di cidono anche le perplessità sul suo stato di sa- fiducia necessario al rilancio degli investi- lute (una grave malattia incurabile lo avrebbe menti stranieri. Tra i successi si devono ricor- colpito ormai da tempo), sulle prospettive do- dare: la creazione in ambito panafricano po la sua eventuale scomparsa, sul possibile dell’asse Algeri-Abuja-Pretoria, che ha fun- successore. Può un uomo malato affrontare zionato da traino nel promuovere i primi passi con forza e determinazione gli attacchi dell’Unione Africana e dei programmi come il dell’organizzazione di al-Qa’ida nel Maghreb New Partnership for Africa’s Development (conosciuto fino a pochi mesi fa come gruppo (NEPAD); l’impegno per ospitare la sede del terrorista salafita per la Predicazione ed il Centre Africain d'études et de Recherche sur Combattimento)? In quale modo può agire per le Terrorisme (CAERT), con la conseguente un cambiamento veramente profondo sulla inaugurazione dell’Istituto nell’ottobre 2004 coalizione islamo-conservatrice? nella capitale; il raccordo con la politica ame- Quello che serve è la moralizzazione della vi- ricana, che ha permesso di inserire il Paese ta pubblica, la separazione dei poteri, il prima- nella Trans-Saharan Counterterrorism Initiati- to del sistema giudiziario e dell’applicazione ve, avviata nel giugno 2005 con le Esercita- della legge in modo rigoroso contro ogni tipo zioni Flintlock, volta a facilitare la coopera- di frode, serve un cambiamento della costitu- zione nel settore della difesa tra i partner zione. Quali gli uomini politici capaci di spin- dell’area maghrebina e del Sahel, ad organiz- gere concretamente in tal senso? zare esercitazioni congiunte, ad assicurare una L’astensione massiccia è stata dunque una capacità operativa contro possibili operazioni sanzione contro una crisi politica profonda, un di terrorismo nonché a promuovere la demo- segnale di malcontento e rifiuto per candidati crazia nel vasto spazio nord africano; il rac- conosciuti per il loro opportunismo più che cordo con le politiche mediterranee (quali il per la passione e la partecipazione concreta 5+5, Forum Mediterraneo e Partenariato Eu- alla res pubblica. romediterraneo, anche se in questo caso è Il Governo dovrà tener conto della necessità mancato un contributo decisivo o proposte di promuovere un’azione sinergica, che abbia specifiche, come invece avvenuto nel caso e- come primo obiettivo la lotta la terrorismo ma giziano). che non dimentichi le necessità elementari del Di fronte a questi brillanti risultati non si può sistema, ben consapevole che una logica ever- disconoscere che permangono zone grigie nel- siva e sovvertitrice del potere centrale può a- la gestione algerina: il problema berbero è ri- gire facilmente su un sistema debole e corrot- masto inalterato, è aumentata la disoccupazio- to al suo interno, mentre trova numerosi osta- ne per lo più tra i giovani (si parla di tassi del coli ad attecchire su un sistema sano e perfet- 12-15%), come anche la sfiducia e la disillu- tamente funzionante. sione nel processo innescato alla fine degli Maria Egizia Gattamorta

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MONITORAGGIO STRATEGICO Africa

i Si ricorda che l’ Opération des Nations Unies en Côte d'Ivoire – ONUCI è stata autorizzata con la risolu- zione 1528 del 27 febbraio 2004 ed ha avuto inizio nell’aprile 2004. Si compone di 8000 uomini, prove- nienti da 41 Paesi. Il mandato prevede tra i suoi compiti: monitoraggio della cessazione delle ostilità; con- tributo alle operazioni di identificazione della popolazione; supporto per l’organizzazione di elezioni libe- re e trasparenti; assistenza al Governo per il disarmo, la smobilitazione, la reintegrazione, il rimpatrio del- le forze non regolari; monitoraggio dell’embargo di armi; supporto per l’assistenza umanitaria; protezione del personale delle Nazioni Unite e dei civili 2 Secondo quanto stabilito in sede dell’Unione Africana nel gennaio scorso, l’African Union Mission to Somalia – AMISOM si sarebbe dovuta comporre di 8000 uomini. Dei 53 membri dell’organizzazione pa- nafricana, solamente Nigeria, Burundi, Ghana, Malawi e Uganda si sono impegnati per un contributo di truppe ma al momento è solo il governo di Kampala ad aver inviato un contingente di 1400 uomini. 3 Il Governo di Algeri sostiene la lotta portata avanti dal popolo saharawi per l’indipendenza della regio- ne del Sahara occidentale. Tale area, sotto il potere coloniale spagnolo fino al 1975, è invece rivendicata dal vicino regno alaouita come parte integrante del territorio marocchino. Ben lungi dal permettere la cre- azione di un’entità statale ad hoc, secondo quanto proposto recentemente alle Nazioni Unite, l’esecutivo di Rabat sarebbe disposto a proporre in ultima istanza una forma di autonomia all'interno del proprio terri- torio.

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MONITORAGGIO STRATEGICO Iniziative Europee di Difesa

Eventi ►L’incontro UE-USA del 30 aprile ha passato in rassegna le numerose aree di cooperazione transatlantica per la sicurezza, confermando la mutua necessità di coordinare gli sforzi al fine di raggiungere obiettivi di stabilità globale largamente condivisi. ►Il 14 maggio USA e Polonia hanno ufficialmente aperto la discussione bilaterale circa l’installazione di componenti del sistema di difesa anti-missile americano in Polonia. La rea- zione russa è stata particolarmente dura e diversi esponenti militari e politici hanno ventilato la possibilità di ritirarsi dal Trattato CFE, che indica i limiti massimi di dispiegamento e concen- trazione delle forze convenzionali in Europa. ►Il Comitato Direttivo dell’Agenzia Europea Difesa (EDA) riunitosi il 14 maggio ha appro- vato un documento strategico per lo sviluppo della base tecnologica ed industriale della difesa in Europa. In questa occasione l’Ungheria si è unita all’iniziativa del Codice di Condotta vo- lontario che mira all’apertura dei mercati della difesa nazionali (solo Spagna e Danimarca non partecipano). ►Il 14 maggio il Consiglio UE ha approvato la Posizione Comune che prevede l’avvio della missione di polizia dell’Unione EUPOL Afghanistan da metà giugno. Si tratta dell’invio di alcune decine di istruttori responsabili dell’addestramento e rafforzamento delle forze di polizia locali su tutto il territorio in cui opera la missione NATO ISAF. Lo stesso Consiglio ha appro- vato lo stanziamento di fondi e risorse per il supporto della missione militare dell’Unione A- fricana AMIS in Darfur, nonché un piano d’azione per il rafforzamento delle capacità africane nel settore della gestione delle crisi ed intervento. ►Il 15 maggio l’Agenzia Europea Difesa ha presentato la prima richiesta di proposte per il suo programma di ricerca nell’ambito delle iniziative per la protezione delle forze. ►Il 16 maggio la Commissione Europea ha adottato una proposta che mira a rilanciare il progetto di navigazione satellitare Galileo tramite l’impiego di un finanziamento pubblico ini- ziale di circa 1 miliardo di euro, ponendo fine ai negoziati con il consorzio d’imprese origina- riamente responsabili della realizzazione del progetto. Le modalità di finanziamento delle fasi successive sono in corso di discussione; i fondi previsti sono di 2.4 miliardi di € per il periodo 2007-2013 e la spesa complessiva fino al 2030 è prevista in 9 miliardi circa. ►Il vertice UE-Russia del 17-18 maggio non ha raggiunto risultati confortanti e non sembra aver ridotto la tensione fra diversi Paesi europei dell’est e Mosca. ►Il 22 maggio gli Stati membri dell’UE e dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), riuniti nel Consiglio Spazio, hanno adottato una risoluzione che mira a sviluppare il coordinamento isti- tuzionale ed operativo della Politica Spaziale Europea. ►Dal 19 al 24 maggio si è tenuta l’esercitazione Idassa 2007, organizzata dall’ Euro-Atlantic Disaster Response Coordination Centre (EADRCC), l’organismo della NATO responsabile del coordinamento delle operazioni di protezione civile in caso di catastrofe. Si tratta di un’operazione nell’ambito delle iniziative relative alla dimensione civile della sicurezza, recen- temente intraprese dalla NATO. ►Il 24 maggio il Consiglio, su richiesta delle parti, ha esteso per un anno la missione dell’UE di assistenza a Rafah, al confine fra Gaza e l’Egitto (EUBAM Rafah) ►Il 24 maggio il comitato direttivo dell’Agenzia Europea Difesa (EDA) ha nominato il tede- sco Alexander Weis nuovo direttore dell’EDA a partire dal 1 Ottobre. Weis sarà supportato da due vice-direttori, il Generale Carlo Magrassi (Italia, già direttore agli armamenti dell’Agenzia) e Adam Sowa (attuale vice-DNA polacco)

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MONITORAGGIO STRATEGICO Iniziative Europee di Difesa

►La NATO ha deciso di inviare aiuti all’Estonia per fronteggiare i pesanti attacchi alla sicu- rezza informatica del Paese, che potrebbero essere connessi con i recenti scontri interni ed in- ternazionali con la Russia.

LA DIMENSIONE SICUREZZA E DIFESA DELLA POLITICA SPAZIALE EUROPEA

Nel mese di maggio si è intensificato l’in- ti, la base tecnologica e la prestazione della teresse da parte delle istituzioni europee per le maggior parte degli assetti spaziali da comu- questioni relative alla politica spaziale. nicazione, raccolta dati e navigazione acco- I due principali elementi di novità sono rap- munano utenti militari e non. presentati dalla Risoluzione sulla Politica Molto spesso lo stesso assetto spaziale serve Spaziale Europea adottata dal quarto Consi- contemporaneamente diversi fini istituzionali glio Spazio del 22 maggio e la Comunicazio- e talora commerciali, ed è pertanto l’utente ne da parte della Commissione Europea del 16 finale a determinare la natura dell’impiego. maggio relativa al futuro del programma Gali- Proprio su questo principio sono costruiti i più leo, messo in crisi da nazionalismi concorrenti recenti programmi duali d’osservazione, quali e da un modello di business rivelatosi non rea- l’italo - francese Cosmo Skymed - Pleiades, listico. giunto ora alla fase operativa, ma anche il Il Parlamento Europeo si è inoltre interessato programma di gestione delle comunicazioni direttamente alla questione dell’utilizzo dello riservate inglesi Skynet 5. spazio per la sicurezza e la difesa, e il 2 mag- Infatti, accanto alle iniziative della Commis- gio ha tenuto un’audizione che ha investigato sione Europea e dell’ESA, la cui azione è ta- il rapporto fra gli sviluppi della Politica Euro- lora limitata da un’interpretazione restrittiva pea di Sicurezza e Difesa (PESD) e la compo- del concetto di “impiego pacifico dello spa- nente spaziale. zio” che ne informa l’azione, nonché dalle ge- Il Consiglio “Spazio” raggruppa periodica- losie nazionali, continuano a prendere forma mente i due principali attori e investitori nello una serie di programmi nazionali e plurina- spazio in Europa, l’Unione Europea e l’Agen- zionali fortemente indirizzati al soddisfaci- zia Spaziale Europea (ESA), le cui pur diffe- mento di bisogni di sicurezza e delle forze renziate membership sono largamente coinci- armate. denti. Inoltre, in ossequio ai principi applicativi del- La visione dell’impiego dello spazio da parte lo sviluppo di capacità “Network Centric/ dell’UE e dell’ESA non nasce prevalentemen- Network Enabled”, gli assetti spaziali e i ser- te da un’analisi di carattere strategico-militare, vizi ad essi connessi rappresentano un ele- ma la Risoluzione approvata riconosce espli- mento strutturale dei processi di ammoderna- citamente ed implicitamente in diversi punti il mento delle forze militari e di sicurezza. fondamentale ruolo di sviluppo della sicurez- La loro centralità è alla base delle preoccupa- za dei programmi GMES e Galileo, rispetti- zioni internazionali scatenate dall’atteg- vamente relativi all’osservazione satellitare e giamento cinese, che con il recente test anti- alla navigazione assistita da satellite. satellite ha mostrato un’insolita (e probabil- In effetti, è il forte carattere duale a rendere lo mente controproducente) aggressività che me- spazio particolarmente appetibile per impieghi riterebbe una risposta più decisa da parte eu- di sicurezza e difesa. Con l’eccezione di alcu- ropea, fino a sospendere le collaborazioni bi- ne tecnologie e servizi ad altissima prestazio- laterali nel settore. ne, le cui performance eccedono di gran lunga I satelliti svolgono una funzione di intel- persino i requisiti di sicurezza civile più spin- ligence e di comunicazione che riguarda diret-

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MONITORAGGIO STRATEGICO Iniziative Europee di Difesa

tamente i vertici politici e decisionali, e costi- cessità aggiuntive derivanti da una maggiore tuiscono inoltre un moltiplicatore di forze irri- esposizione alle missioni all’estero e nunciabile per le moderne forze armate ad alto all’introduzione di mezzi ad alta tecnologia. contenuto di Information Technology, soprat- Inoltre, la semplice somma di capacità nazio- tutto in scenari operativi lontani e con l’in- nali differenziate produce un output inferiore troduzione di assetti “unmanned”, che richie- rispetto all’unificazione delle stesse in una dono grandi capacità di comunicazione co- singola costellazione coordinata, e impatta stante ed in tempo reale. negativamente sui costi a causa delle duplica- Pertanto, il loro impiego sta vieppiù divenen- zioni, soprattutto dei segmenti di terra. do essenziale sia sul piano tattico-operativo Forti del carattere duale delle applicazioni e che politico-strategico. della capacità di spesa e gestione dei pro- Mentre a livello NATO vi è una consolidata grammi su scala europea, le diverse istituzioni tradizione d’impiego militare dello spazio, le europee stanno coordinando le proprie politi- istituzioni europee, con l’eccezione dell’A- che al fine di coalizzare un consenso che per- genzia Europea Difesa (EDA) che sta moven- metta loro di porsi alla guida di un processo do i primi passi nel settore, non hanno ancora d’integrazione delle politiche e degli assetti pienamente maturato una strategia che integri nazionali. i requisiti della difesa in un’ottica di comple- Ma due fattori si oppongono ad una maggiore mentarietà rispetto ai progetti passati ed attua- integrazione a livello europeo: la questione li. della sovranità nazionale e lo sviluppo di poli- L’operato dell’UE e dell’ESA riguarda quindi tiche industriali che privilegiano ancora i co- assetti duali impiegabili per finalità di sicu- siddetti “campioni nazionali”. Questo fattore è rezza e protezione dei cittadini, fra cui spicca uno dei principali motivi di crisi del progetto il GMES (Global Monitoring for Environment europeo Galileo, il cui modello di partnership and Security). fra settore pubblico ed industria è definitiva- Grazie agli investimenti nazionali e pluri- mente naufragato dopo un lungo periodo di nazionali degli ultimi anni, la disponibilità di crisi. assetti da comunicazione e da osservazione Questo secondo ostacolo dovrebbe ridursi in migliorerà nel prossimo quinquennio, ma, da- seguito al fisiologico processo di concentra- ta la vita utile relativamente ridotta dei satelli- zione e transnazionalizzazione degli attori in- ti (rispettivamente 10-15 anni per quelli da dustriali già in corso, mentre il primo rimane comunicazione, 5-7 per quelli da osservazio- particolarmente ostico data l’importanza dei ne), già dalla fine del prossimo decennio tale sistemi spaziali quali scheletro su cui poggia situazione, in assenza di investimenti cospi- l’organizzazione dei sistemi di difesa naziona- cui, potrebbe precipitare. li. I bilanci dei ministeri della difesa non sem- La convergenza della necessità nel lungo pe- brano attrezzati a sopportare questo peso ag- riodo e il rapporto sfavorevole con le risorse giuntivo ed è prevedibile che persino Paesi dovrebbero determinare sin da ora una corag- come la Francia, in assoluto il principale inve- giosa decisione in favore dello sviluppo co- stitore nel settore, si troveranno nell’impos- mune dei futuri sistemi spaziali per la sicurez- sibilità persino di rimpiazzare le capacità esi- za e la difesa. stenti, per non parlare di fronteggiare le ne-

Giovanni Gasparini

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MONITORAGGIO STRATEGICO India e Cina

Eventi ►Il Parlamento giapponese ha approvato in via definitiva, lo scorso 14 maggio, un disegno di legge che potrebbe portare ad un referendum costituzionale entro il 2010 sul famoso art.9 che proibisce al Paese di risolvere le controversie internazionali con la guerra e di disporre di forze armate stabili ed organizzate. La revisione costituzionale deve essere approvata da una mag- gioranza di due terzi in ambo le Camere e da un referendum. Il premier Abe, però, tra i princi- pali sponsor della riforma che non dispone ancora di margini sufficienti per il percorso costitu- zionale in Parlamento, spera per questo di conquistare il consenso popolare al fine di erodere la compattezza dimostrata finora dalle forze di opposizione. Fra queste ultime è però aumentata l'irritazione a causa del dettato della legge referendaria, imposto dallo schieramento di Gover- no senza la definizione di un quorum. La legge inoltre abbassa l'età per partecipare al voto re- ferendario a 18 anni rispetto ai 20 previsti per diventare maggiorenni ed entrare far parte del- l'elettorato attivo. ►Il presidente taiwanese Chen shui bian ha scelto il suo nuovo primo ministro: si tratta di Chang Chun-hsiung, presidente della Fondazione per gli Scambi sullo Stretto ed uno dei mag- giori negoziatori di pace fra l’isola e Pechino. Questi prende il posto di Su Tseng-chang, che il 13 maggio scorso ha annunciato le sue dimissioni, dopo la sua sconfitta alle elezioni primarie all’interno del Partito democratico. Con questa nomina, si perfeziona formalmente la scena po- litica dell’isola nel periodo pre-elettorale. Sia i democratici che i nazionalisti hanno infatti deciso i loro candidati, rispettivamente Frank Hsieh Chang-ting e Ma Ying-jeou, nonostante le diverse accuse di corruzione che gli sono state mosse negli ultimi tre mesi e gli scontri interni con il potente Wang Jin-pyng. Hsieh, 61 anni, si è aggiudicato le consultazioni interne con il 44,6 % dei voti, mentre il suo principale rivale – Su Tseng-chang, attuale premier e delfino del presidente Chen Shui-bian – si è fermato al 33 %.

GLI UOMINI DELLA NORMALIZZAZIONE

Non ha certo conquistato gli onori delle prime Il primo grande rinnovo delle cariche locali è pagine dei giornali, ma un evento di rilevante quello della metà degli anni ottanta, quando importanza si sta per concludere. Il partito Deng Xiaping introdusse nei posti di potere comunista cinese nel luglio del 2006 ha messo una nuova generazione di giovani ed prepara- in campo per la quarta volta nella sua storia ti tecnocrati che prese il posto dei veterani del un piano per il rinnovo delle cariche locali a partito. E’ stata quella la generazione che ha tutti i livelli (province, municipalità, contee e fatto le riforme ed aperto la Cina al mondo, città) che si dovrebbe concludere il prossimo conseguendo il primo grande boom economi- giugno. co. I precedenti rimpasti hanno modificato la La seconda ondata di rinnovo delle cariche composizione del partito, dando responsabili- risale alla metà degli anni novanta quando tà di governo locale a personaggi che per Jiang Zemin assillato dalla necessità di spro- formazione e mentalità erano profondamente nare ulteriormente la crescita economica, in- diversi dalle precedenti generazioni1, compor- globò nel partito attori economici in grado di tando una profonda influenza sulla traiettoria far correre il PIL cinese e di guidare il Paese politica sia a livello interno che internaziona- nei mercati internazionali. le, permettendo anche al partito di adattarsi all’evoluzione sociale e politica del Paese.

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MONITORAGGIO STRATEGICO India e Cina

Un passaggio epocale d’avorio, dove è impossibile cogliere il muta- All’appello mancano solo poche province. re del Paese reale. Dalle nomine sin ora fatte è possibile ricavare E’ dunque una normalizzazione del processo già qualche utile indizio. politico che dovrebbe anche evitare le lacera- Se la prima ondata di rinnovo delle cariche è zioni che da sempre si sono consumante in stata quella di apertura al mondo e la seconda Cina nei momenti di transizione della quella di conquista del mondo, questa potreb- leadership, tanto che Hu Jintao è stato il primo be essere la volta della normalizzazione della leader a portare a termine una completa suc- Cina. cessione della leadership senza spargimenti di Molti sono coloro che entreranno nelle posi- sangue3. zioni apicali del partito che condividono con Il più importante dei documenti emessi è il Hu un curriculum fatto di anni di esperienza Regulations of the Selection of the Party and nelle regioni interne e difficili del Paese, là Government che fissa i requisiti che i candida- dove cioè il boom economico sparge solo i ti devono possedere per poter aspirare alla di- suoi effetti deleteri e dove ora il malcontento rigenza nei vari organismi del partito e regola cova sotto la cenere e spesso esplode nelle il processo selettivo dei candidati stessi, la cui migliaia di rivolte tanto che l’agenzia ufficia- fase istruttoria è interamente affidata al Dipar- le, Xinhua, afferma: “the enormous number of timento Organizzativo del Comitato Centrale social protests across the country has become del partito. the most serious problem affecting social sta- Il mese di maggio4 è stato il più ricco di no- bility2. mine e sostituzioni, tanto che ad oggi sono so- E’probabile che saranno questi gli uomini che lo otto le province che non hanno subito ri- ricuciranno le lacerazioni del Paese e ne pro- cambi nelle élites locali. durranno una normalizzazioni nell’ottica di quella società armoniosa vagheggiata da Hu Le fazioni in competizione (Elenco nuove Jintao. nomine in calce all’articolo) Un ulteriore elemento evidenzia l’importanza Semplificando sono tre le fazioni che compe- del momento. Nei messi passati il Comitato tono per il potere: in primo luogo, gli uomini Centrale del partito ha emesso tutta una serie di Hu, i tuanpai in massima parte provenienti di documenti al fine di regolamentare e dirige- dalla Lega giovanile del partito5. Sono con- re questo cambiamento. traddistinti da un particolare curriculum poli- Il motivo appare abbastanza chiaro: le autorità tico, sono stati membri della Chinese Com- vogliono dare un formalizzazione precisa e munist Youth League (CCYL) o a livello loca- provare ed istituzionalizzare e dare veste for- le o nazionale ed hanno spesso lavorato fianco male ai metodi ed ai meccanismi per l’ascesa a fianco con l’attuale presidente durante negli politica dei nuovi e futuri dirigenti. anni ottanta quando era il capo della lega. Il tentativo è dunque quello di creare un mec- Hanno avuto esperienze di Governo nelle aree canismo di ricambio che dia trasparenza ai più difficili e povere del Paese e molti hanno metodi di cooptazione e che sia al contempo compiuto la loro scalata al potere all’interno in grado di creare un processo di osmosi tra il del partito piuttosto che negli organi di Go- Paese e il partito. verno. Ma sono soprattutto giovani, molto più Tale operazione avrebbe il risultato di colmare giovani rispetto ai loro colleghi in altre pro- il vuoto che si va facendo sempre più preoc- vince.6 cupante tra il Palazzo e la società, evitando In secondo luogo, la fazione di Shanghai, cre- allo stesso tempo la sclerosi della dirigenza sciuta all’ombra dell’ex presidente Jiang Ze- politica e il suo arroccamento in una torre min, che radica il proprio potere nelle aree co-

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stiere e mantiene un rapporto privilegiato con La nomina di Xi, in una delle più importanti il mondo economico e finanziario. città del Paese e base del consenso della vec- Infine, la terza fazione in competizione è quel- chia leadership, è risultata una sorpresa per la che si potrebbe definire l’aristocrazia del molti osservatori. Xi non ha mai lavorato nella partito, i principi, parenti dei padri fondatori CCYL, al contrario, in quanto parte dei prin- del Paese. cipi, ha iniziato la sua carriera nel 1979 come Se in passato lo scontro politico tra le varie segretario dell’ufficio generale del Consiglio anime del partito era una vera e propria lotta di Stato e poi come capo del partito nella con- per la vita o la morte, ed era quindi regolato tea di Zhengding. Per il suo background Xi è da una logica a somma zero7, le attuali contese considerato un protetto del vice presidente per la conquista di fette sempre più grandi di della Repubblica cinese Zeng Qinghong, rite- potere, sono spesso il frutto di cooperazioni e nuto il principale mentore dei principi, la cui compensazioni. L’attuale dirigenza, che non nomina nel 2003 fu considerata un vero e pro- ha mai fatto mistero di avere a cuore una redi- prio contrappeso a Hu. Un protetto di Zeng stribuzione delle ricchezze verso le aree inter- viene considerato anche Zhang Gaoli, nomi- ne, non può infatti permettersi di puntare nato di recente a capo del partito nella provin- all’annientamento politico degli uomini della cia di . Stando alla prassi politica ci- fazione di Shanghai che rappresentano le pro- nese sia Zhang che Xi dovrebbero di diritto vince che sono il propulsore economico del divenire membri del Politburo del 17esimo Paese.8 Comitato Centrale del Congresso Nazionale. Come mostra la tabella che segue, dove sono Resta ancora poco chiaro il ruolo di Zeng stati riportati i risultati sino ad oggi registrati Qinghong. Secondo alcuni “It seems that Hu di tale turnover, gli uomini della fazione di cannot yet completely dominate the reshuffle Shanghai e alcuni dei rampolli della più im- of senior officials ... It becomes increasingly portanti famiglie cinesi, occupano ancora po- obvious that Zeng Qinghong has gotten off sti rilevanti all’interno delle compagini pro- Jiang Zemin's leash to go his own way ... and vinciali del partito e del Governo locale. Zeng has replaced Jiang to become the most Wang Qishan, sindaco di Pechino e figliastro powerful challenger to the CYL faction.”9 dell’ex vice premier Yao Yilin, sembra ancora E’ più probabile però che Hu Jintao abbia ben saldo in sella, cosi Bai Keming segretario stretto una forte alleanza con Zheng10 per po- del partito nella provincia di Hebei, figlio ter fortemente erodere il potere della fazione dell’ex vice-ministro Bai Keming. di Shanghai.11 Li Yuanchao, figlio dell’ex vicesindaco di Tale ipotesi appare ancora più probabile se si Shanghai Li Gancheng, ha un curriculum par- considera che Zeng (classe 1939), di recente ticolare in quanto ha militato a lungo nella nominato responsabile dell’organizzazione del CCYL. Yu Zhengsheng figlio dell’ex ministro 17esimo Congresso Nazionale, potrebbe pre- Huang Jin, attualmente capo del partito nella sto ritirarsi dalla politica attiva e potrebbe, provincia di Hubei, anch’egli appare salda- quindi, usare la sua forza attuale per piazzare i mente al potere. suoi protetti e garantirsi una futura influenza Xi Jinping, figlio dell’ex vicepresidente del sulla politica del Paese, così come fatto in Comitato Centrale Permanente del partito è passato da Jiang Zemin. stato nominato di recente capo del partito di I tuanpai di Hu nel precedente rimpasto nel Shanghai. Prende il posto di Chen Liangyu, Governo locale avevano occupato già impor- fedele uomo di Jiang Zemin, cacciato per cor- tanti posizioni12. A queste vanno aggiunti i ruzione dal partito. posti conquistati negli ultimi mesi.

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Il Governo della provincia del Jilin con Wang ies who served on the 15th Politburo were Yunkun. La segreteria del partito con Li promoted to serve on the nine member 16th Yuanchao nel Jiangsu. Il Governo del Jiangxi Politburo Standing Committee, the highest con Wu Xinxiong e dello con Zhang decisionmaking body in the country.”14 Chunxian. Il Governo dell’ Hainan con Luo Baoming e la segreteria del partito del Si- Conclusioni chuan con . Il Governo dello Yun- Non bisogna però leggere quanto sta accaden- nan con Qin Guangrong. La segreteria del par- do ora in Cina come una pura e semplice ope- tito nel Guangzhou con Zhu Xiaodan. razione di conquista avida del potere. Si tratta Nel complesso sulle 60 cariche apicali del invece della strutturazione di una classe diri- Governo locale 25 sono quelle attribuibili di- gente che sia in sintonia con il nuovo corso di rettamente agli uomini di Hu. Erano 20 nel Hu. La sensibilità di Hu nei confronti di una gennaio del 2007, 13 nel febbraio del 2005 e politica “armoniosa” che sappia far crescere solo 5 nel settembre del 2002. economicamente il Paese, ma al contempo cu- La strada appare dunque in discesa per Hu, rare i mali che la crescita economica ha crea- soprattutto se si considera che alcuni dei to, nasce proprio dalla sua lunga esperienze membri del Governo locale potrebbero entrare nelle aree interne del Paese che non hanno di diritto nel Politburo e che tre membri lasce- mai visto le ricchezze della costa e ne subi- ranno il posto per limiti di età (Huang Ju, Luo scono gli effetti deleteri. Gli uomini di Hu Gan e Cao Gangchuan). Altri tre potreb-bero hanno probabilmente sviluppato una sensibili- ritirarsi essendo già sessantanovenni (Wu tà simile avendo vissuto gran parte della loro Guangzheng, Wu Yi e Zheng Peiyan) e altri carriera nelle aree interne. cinque membri hanno superato il limite dei 65 Questa nuova sensibilità che da qualcuno vie- anni di età.13 ne definita populista, in contrapposizione La valenza politica dell’operazione che si sta all’elitismo della fazione di Shanghai, assillata conducendo a livello locale appare allora in dalla sviluppo ad ogni costo, non deve però tutta la sua importanza: fissare delle posizioni portare alla facile conclusione che si è all’alba nel Governo regionale significa conquistare di una democratizzazione del Paese. Come si posti all’interno dei maggiori organi nazionali. accennava in precedenza i Tuanpei sono cre- Infatti: “All 60 Provincial Chiefs—party sec- sciuti quasi esclusivamente nel partito e nella retaries and governors (or mayors)—prior to fedeltà al partito. Basti considerare che solo the 16th Party Congress secured full member- uno dei dirigenti elencati nella tabella seguen- ships on the Central Committee. Of the people te ha studiato all’estero, Zhang Dejiang: serving on the new 24 member Politburo, 10 all’Università Kim Il Sung di Pyongyang. Sa- (41.7 percent) held provincial leadership rà, dunque, ben difficile che i nuovi dirigenti posts when they were selected, and 20 (83.3 possano minare la posizione di assoluto co- percent) have served as top provincial leaders mando del partito sul Paese e contestarne la in the past. All four provincial party secretar primazia.

Nunziante Mastrolia

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QUADRO RIASSUNTIVO DELLE RECENTI NOMINE NEL GOVERNO DI PROVINCE E MAGGIORI CITTA’ Carica nel Provincia Città Avvicendameni/conderme Generalità Nato il Comitato Centrale15 Titolo di studio Branca Affiliazione politica 16 Pechino Segretario PCC Liu Qi 1942 Membro Politburo Master Ingegneria Sindaco di Pechino Wang Qishan 1948 Membro del CC Laurea Storia “Prìncipi” Tianjin17 Ex segretario PCC Zhang Lichang 1939 Membro Politburo Laurea Management Neo segretario PCC Zhang Gaoli 1946 Membro del CC Laurea Economia “Prìncipi” Sindaco Dai Xianglong 1944 Membro del CC Laurea Economia Hebei Segretario PCC Bai Keming 1943 Membro del CC Laurea Ingegneria “Prìncipi” Ex governatore Ji Yunshi 1945 Membro del CC Laurea Fisica CCYL18 Neo governatore Guo Gengmao 1950 Membro non Permanente del CC Relazioni inter. Zhejiang Segretario PCC Zhao Hongzhu 1947 Membro Commissione Disciplinare19 Laurea Governatore Lu Zushan 1946 Membro non Permanente del CC Master Scienze politiche Shanxi Segretario PCC Zhang Baoshun 1950 Membro non Permanente del CC Master Economia CCYL Governatore Yu Youjun 1953 Dottorato Filosofia Liaoning Segretario PCC Li Keqiang 1955 Membro del CC Dottorato Economia CCYL Governatore Zhang Wenyue 1944 Membro non Permanente del CC Laurea Geologia CCYL Jilin Segretario PCC Wang Yunkun 1942 Membro del CC Laurea Ingegneria Ex governatore Wang Min 1950 Dottorato Ingegneria Neo governatore Han Changfu 1964 Membro Commissione Disciplinare Agronomia CCYL Heilongjiang Segretario PCC Qian Yunlu 1944 Membro del CC Laurea Economia CCYL Governatore Zhang Zuoyi 1945 Membro del CC Laurea Russo Shanghai Ex segretario PCC Chen Liangyu 1946 Membro Politburo Laurea Ingegneria Fazione di Shanghai Neo segretario PCC Xi Jinping 1953 Membro del CC Laurea Ingegnerai chimica “Prìncipi” Sindaco Han Zheng 1954 Membro del CC Master Economia CCYL Jiangsu Segretario PCC Li Yuanchao 1950 Membro non Permanente del CC Dottorato Giurisprudenza CCYL e “Principi” Governatore Liang Baohua 1945 Membro non Permanente del CC Laurea Giornalismo Anhui Segretario PCC Guo Jinlong 1947 Membro del CC Laurea Fisica Governatore Wang Jinshan 1945 Membro del CC Master Economia Fujian Segretario PCC Lu Zhangong 1952 Membro del CC Laurea Ingegneria Governatore Huang Xiaojing 1946 Laurea Ingegneria CCYL Jiangxi Segretario PCC Meng Jianzhu 1947 Membro del CC Master Ingegneria Fazione di Shanghai Ex Governatore Huang Zhiquan 1942 Membro del CC Laurea Ingegneria Neo Governatore Wu Xinxiong 1949 Membro non Permanente del CC CCYL Shandong Segretario PCC Zhang Gaoli 1946 Membro del CC Laurea Economia neo segretario PCC Li Jianguo 1971 Membro del CC

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Governatore Han Yuqun 1943 Laurea Henan Segretario PCC Xu Guangchun 1944 Membro del CC Laurea Giornalismo Fazione di Shanghai Governatore Li Chengyu 1946 Membro non Permanente del CC Laurea Scienze politiche CCYL Hubei Segretario PCC Yu Zhengsheng 1945 Membro Politburo Laurea Ingegneria “Prìncipi” Governatore Luo Qingquan 1945 Membro del CC Master Scienze politiche Hunan Segretario PCC 1953 Membro del CC Master Management Ex Governatore Zhou Bohua 1948 Master Scienze politiche Neo Governatore 1961 Membro del CC Master CCYL Guangdong Segretario PCC Zhang Dejiang 1946 Membro Politburo Laurea Economia Governatore Huang Huahua 1946 Membro del CC Master Scienze politiche CCYL Guangxi20 Segretario PCC 1953 Membro non Permanente del CC Laurea Storia CCYL Governatore Lu Bing 1944 Laurea Storia Hainan Ex Segretario PCC Wang Xiaofeng 1944 Membro non Permanente del CC Laurea Ingegneria Neo segretario PCC Wei Liucheng 1946 Membro non Permanente del CC Laurea Ingegneria Industria petrpolifera Ex Governatore Wei Liucheng 1946 Membro non Permanente del CC Laurea Ingegneria Industria petrpolifera Neo Governatore Luo Baoming 1952 Master Storia CCYL Chongqing Segretario PCC Wang Yang 1955 Membro non Permanente del CC Master Management CCYL Sindaco Wang Hongju 1945 Membro del CC Laurea Matematica Ex Segretario PCC Zhang Xuezhong 1943 Membro del CC Laurea Cinese CCYL neo segretario PCC Du Qinglin 1946 Membro del CC CCYL Ex Governatore 1942 Membro del CC Laurea Scienze politiche CCYL Neo Governatore Jiang Jufeng Guizhou Ex Segretario PCC Shi Zhongyuan 1946 Membro del CC Laurea Scienze politiche neo segretario PCC Lin Shusen 1946 Membro non Permanente del CC Governatore Shi Xiushi 1942 Membro del CC Laurea Ingegneria Yunnan Segretario PCC Bai Enpei 1946 Membro del CC Laurea Ingegneria Ex Governatore Xu Rongkai 1942 Membro del CC Laurea Ingegneria Neo Governatore Qin Guangrong CCYL Tibet21 Segretario PCC Zhang Qingli 1951 Membro del CC Laurea Scienze politiche CCYL Governatore Qiangba Puncog 1947 Membro non Permanente del CC Laurea Ingegneria Shaanxi Ex Segretario PCC Li Jiangguo 1946 Membro del CC Laurea Cinese neo segretario PCC Zhao Leji Governatore Yuan Chunqing 1952 Membro non Permanente del CC Dottorato Economia CCYL Gansu Ex Segretario PCC Su Rong 1948 Membro del CC Master Economia neo segretario PCC Lu Hao Ex Governatore Lu Hao 1947 Membro del CC Laurea Ingegneria Neo Governatore

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Qinghai Segretario PCC Zhao Leji 1957 Membro del CC Laurea Filosofia Governatore Song Xiuyan 1955 Membro non Permanente del CC Master Scienze politiche CCYL Ningxia22 Segretario PCC Chen Jianguo 1945 Membro del CC Laurea Economia Ex Governatore Ma Qizhi 1943 Membro del CC Laurea Storia CCYL Neo Governatore Wang Zhengwei Xinjiang23 Segretario PCC Wang Lequan 1944 Membro Politburo Master Scienze politiche CCYL Governatore Simayi Tieliwaerdi 1944 Membro non Permanente del CC Laurea Matematica Guangzhou neo segretario PCC Zhu Xiaodan CCYL

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1 Si veda http://www.sina.com.cn. 10 May 2006. 2 “Protest Breaks Out as Land Grabs Persist”, Asianews., 9 maggio 2007 3 Alice Miller, “National People’s Congress Completes Jiang-Hu Succession,” China Leadership Monitor No. 14. 4 Nel solo mese di maggio sono state interessante da avvicendamenti e riconferme la città di Pechino e le seguenti province: Sichuan, Ningxia, Guizhou, Hainan, Gansu, Heilongjiang. 5 Altri bacini del consenso di Hu sono ritenuti la scuola del comitato centrale del partito, dove Hu ha la- vorato negli anni novanta, e la prestigiosa università Qinghua, a tale proposito si veda: Li Cheng, China’s Leaders-The New Generation (Lanhan, Maryland: Rowman and Littlefield, 2001). 6 Non bisogna dimenticare che oltre alla CCYL gli altri due punti del network di Hu sono la prestigiosa università Qinghua e la scuola centrale del partito dove ha lavorato negli anni novanta 7 Tang Tsou, “Chinese Politics at the Top: Factionalism or Informal Politics? Balance-of-Power Politics or a Game to Win All,” in Jonathan Unger (ed), The Nature of Chinese Politics: From Mao to Jiang (Armonk, NY: M.E. Sharpe, 2002), pp. 98–159. 8 Avery Goldstein, From Bandwagon to Balance-Of-Power politics: Structural Constraints and Politics in China, 1949–1978 (Stanford: Stanford University Press, 1991). 9 Wu Zhong, “Grooming China's future leaders”, Asia Times, 4 aprile 2007. 10 Wu Zhong, “The emerging Hu-Wen-Zeng troika”, Asia Times, 21 febbraio 2007. 11 Cheng Li, One Party, “Two Factions: Chinese Bipartisanship in the Making?”, China Brief, Vol. 6, No. 24 (December 2006): 8–11. Si veda anche Cheng Li, “Emerging Partisanship within the Chinese Com- munist Party.” Orbis (Summer 2005): 387–400. 12 La segreteria del partito nella provincia dello Xinjiang, con Wang Lequan, peraltro riconfermato nell’ottobre del 2006; il Governo della provincia del Ningxia con Ma Qizhi, sostituito nel 2007 con il fa- cente funzione, Wang Zhengwei, una figura di difficile affiliazione e probabilmente di transizione. Il Go- verno della regione del Shaanxi con Yuan Chunqing. Zhang Qingli è stato riconfermato quest’anno alla guida del partito nel Tibet. Allo stesso modo Bai Enpei è stato riconfermato alla guida del partito nello Yunnan. Riconferma anche per Shi Zhongyuan a capo del partito nel Guizhou. Zhang Zhongwei governa- tore della provincia del Sichuan, dove a capo del partito era stato nominato Zhang Xuezhong. Wang Yang a capo del partito nel Chongqing. Liu Qibao segretario del partito nel Guangxi. Huang Huahua governato- re del Guangdong. Li Chengyu governatore del Henan. Huang Xiaojing al governo del Fujian. Qian Yun- lu. Riconfermato alla guida del partito nel Heilongjiang e Li Keqiang a capo del partito del Liaoning. Yang Jing a capo della Governo della provincia del Neimenggu. Zhang Baoshun riconfermato alla guida del partito nella provincia del Shanxi. Ji Yunshi governatore della provincia dell’Hebei. Il Governo del Liaoning con Zhang Wenyue. 13 Lyman Miller, “The Road to the 17th Party Congress”, China Leadership Monitor, No. 18, 2007. 14 Cheng Li, “A Landslide Victory for Provincial Leaders”, China Leadership Monitor, No. 5, 2003. 15 16esimo Comitato Centrale del Congresso Nazionale del PCC. 16 Riconfermato il 23 maggio del 2007. 17 Nella tabella non sono incluse le province di Neimenggu, Zhejiang, in quanto non si hanno ad oggi no- tizie di possibili avvicendamenti. 18 Chinese Communist Youth League. 19 Membro della Commissione Disciplinare Centrale. 20 Regione autonoma del Guanxi. 21 Regione autonoma del Tibet. 22 Regione autonoma di Ningxia. 23 Regione autonoma dello Xinjiang.

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Eventi ►Il 13 maggio scorso il Papa Benedetto XVI ha effettuato la prima visita ufficiale del suo pontificato in America Latina, in occasione della quinta conferenza dei vescovi della regione. La scelta è ricaduta sul popoloso Brasile, il primo Paese al mondo per numero di abitanti di fe- de cattolica. Tra gli obiettivi della visita di quattro giorni vi era il richiamo ai Cattolici latino- americani a ritrovare una spiritualità tradizionale e a non cedere ai richiami delle nuove e po- tenti dottrine protestanti pentecostali, il tentativo di ridare pubblica moralità alla Chiesa Catto- lica e la riaffermazione dei valori e dell’importanza della famiglia, minacciata dalle recenti di- sposizioni legali adottate in vari Paesi sui temi delle unioni gay e dell’aborto. Il Papa ha mani- festato pubblica preoccupazione rispetto ai contorni autoritari che stanno assumendo alcuni Governi della regione, in una chiara allusione in primo luogo al Venezuela di Hugo Chávez. Durante l’incontro con il Papa, il presidente brasiliano Luis Inácio Lula da Silva ha preferito sottolineare l’importanza della lotta alla povertà e alla disuguaglianza sociale. ►A sei mesi dalle elezioni presidenziali, il Governo argentino è scosso dal primo grave scan- dalo di corruzione in tre anni e mezzo al potere. Si tratta di un sistema di tangenti e fatture gonfiate per la costruzione di un gasdotto dalla Bolivia, che vede come protagonisti l’impresa di costruzione svedese Skanska e la società siderurgica italo-argentina Techint, che controlla la società che gestisce il gasdotto (Transportadora de Gas del Norte). Per settimane il Governo ha sostenuto che si trattasse di una questione tra privati, ma con il procedere dell’inchiesta hanno inziato a cadere alcuni dei più vicini collaboratori del potente ministro della Pianificazione e braccio destro di Néstor Kirchner, Julio De Vido. Lo scandalo pare destinato ad allargarsi, co- stituendo uno dei pochi ostacoli che separano il presidente Kirchner (o sua moglie) dalla riele- zione il prossimo 28 ottobre.

PROSEGUE L’ACCUMULAZIONE DI POTERE DA PARTE DI HUGO CHÁVEZ IN VENEZUELA

Alla mezzanotte di domenica 27 maggio la ca- (TEVES), una nuova rete televisiva allineata tena televisiva venezuelana Radio Caracas con il Governo. TeleVisión -RCTV ha interrotto le trasmissio- Per l’opposizione, la revoca della licenza di ni, non avendo il Governo di Hugo Chávez RCTV rappresenta un messaggio esplicito per rinnovatole la licenza in scadenza. La misura tutti gli altri mezzi di comunicazione non di- era attesa da tempo, e ha avuto un’eco su sca- sposti a sintonizzarsi sulla lunghezza d’onda la mondiale. Per molti analisti si tratta del del “socialismo del XXI secolo”, il program- segnale di inizio del giro di vite autoritario in ma politico di riforma radicale dello Stato ve- Venezuela, attraverso la limitazione della li- nezuelano in senso socialista. bertà di espressione e informazione. RCTV è Con la chiusura di RCTV salgono a 10 su 12 un canale critico rispetto al Governo in cari- le stazioni televisive con copertura nazionale ca, il quale non aveva mai perdonato il soste- sotto controllo diretto o indiretto del Governo, gno immediato offerto dalla televisione al oltre a 18 canali di televisione comunitaria, presidente golpista Pedro Carmona durante quasi 150 stazioni radiofoniche e diversi mez- le concitate giornate del colpo di Stato anti- zi stampa nazionali e locali. Il controllo dei Chávez dell’aprile 2002. Dopo 53 anni, la mezzi di comunicazioni si sta estendendo an- frequenza televisiva sarà ora utilizzata dalla che su internet, attraverso il finanziamento di Fundación Televisora Venezolana Social Blog e pagine web di sostegno al Governo e il

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MONITORAGGIO STRATEGICO America Latina

tentativo recente di restringere l’accesso alla festazioni di colore opposto, in appoggio alla rete seguendo il modello cubano. decisione del Governo. L’operazione assume una portata internazio- Il Tribunale Supremo di Giustizia del Vene- nale, se la si osserva in parallelo con le recenti zuela è chiamato a pronunciarsi sulla legalità creazioni di Telesur -il canale televisivo crea- della decisione governativa. Lo scorso 24 to dal Venezuela con la partecipazione dei maggio, tuttavia, lo stesso Tribunale ha negato Governi di Cuba, Bolivia, Argentina e Nica- la concessione di una proroga per mantenere ragua per fare concorrenza alla CNN- e, in fu- la trasmissione del segnale e successivamente turo, di Alba TV, stazione televisiva a coper- ha ordinato il sequestro dei beni e delle instal- tura latinoamericana. lazioni di RCTV affinché possano essere uti- A differenza di quanto accaduto nei mesi lizzati da TEVES. Una volta esaurite le possi- scorsi con le statalizzazioni di imprese stranie- bilità di giudizio nei tribunali nazionali, è pro- re -acquisite dallo Governo venezuelano a babile che la questione passi alla Corte Inte- prezzi superiori a quelli del mercato- questa ramericana dei Diritti Umani. volta l’Organizzazione degli Stati Americani, gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno rea- Movimenti sullo scacchiere colombiano gito manifestando grande preoccupazione per Il Governo del presidente Álvaro Uribe, da la limitazione della libertà di espressione in alcune settimane in difficoltà per le accuse di Venezuela. Il Senato statunitense ha espresso connivenze con il paramilitarismo, e di fronte “profonda preoccupazione per la trasgressione alla necessità di convincere il Congresso sta- contro la libertà di pensiero ed espressione in tunitense a maggioranza democratica ad ap- corso in Venezuela”, e il Parlamento Europeo provare il testo del Trattato bilaterale di Li- ha approvato una risoluzione similare. bero Scambio, ha deciso di passare all’of- La concentrazione dei poteri nelle mani di fensiva e aprire il gioco nei confronti della Hugo Chávez è continua e progressiva: un guerriglia delle FARC. Prima ha dato ordine Parlamento senza rappresentanti dell’op- alle Forze Armate e di Polizia di attaccare gli posizione si limita a confermare le decisioni accampamenti delle FARC con l’obiettivo di dell’esecutivo, è in corso la creazione di un liberare manu militari gli ostaggi tenuti sotto partito unico plasmato attorno alla figura del sequestro dalla guerriglia. Poi ha invertito la presidente, le Forze Armate sono sempre più rotta, annunciando che il 7 giugno prossimo politicizzate ed è in atto una violenta contrap- “trasferirà in un luogo distinto dal carcere” posizione con le Università. un certo numero di guerriglieri delle FARC La protesta contro la chiusura di RCTV è stata autori di delitti considerati “non atroci”, per spontanea, non coordinata dai deboli partiti aprire la strada alla liberazione di 56 persone dell’opposizione. Decine di migliaia di citta- da anni nelle mani delle FARC. Si tratta di un dini sono scesi in piazza per sostenere i 4000 cambiamento di grande rilevanza nella stra- lavoratori del canale televisivo e denunciare la tegia politica del Governo. censura governativa. Alla manifestazione Uno dei fattori che hanno accelerato gli eventi hanno preso parte numerosi gruppi studente- è stato la fuga del sottufficiale della polizia schi contrari al Governo. Si sono verificati John Frank Pinchao dal campo di prigionia in scontri con le Guardia Nazionale e la Polizia cui era tenuto da più di 8 anni. Pinchao ha Metropolitana, che hanno utilizzato proiettili fornito importanti informazioni sulle condi- di gomma e gas lacrimogeni, e alla chiusura zioni di alcuni sequestrati “eccellenti”, in pri- della presente nota si registravano tre feriti. mo luogo di Ingrid Betancourt, l’ex candidata Parallelamente, sono state organizzate mani- presidenziale colombiano-francese da 5 anni

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sequestrata dalle FARC. I familiari dei seque- nessun momento, infatti, il Governo ha affer- strati e alcuni Governi europei hanno esercita- mato o lasciato intuire di voler diminuire la to forti pressioni sostenendo che un’ope- pressione militare nei confronti della guerri- razione militare avrebbe verosimilmente por- glia così come dei gruppi narcotrafficanti. Lo tato alla morte dei loro congiunti, una tesi slogan “mano dura e cuore grande” e la “poli- riaffermata dallo stesso Pinchao. Le maggiori tica di sicurezza democratica” di fatto sono difficoltà di un blitz militare provengono dalle stati gli elementi che hanno permesso ad Uri- caratteristiche del territorio: si tratta di zone di be di vincere agevolmente le elezioni per il selva impenetrabile e montagnosa, dove non secondo mandato. ci sono vie di comunicazione, gli elicotteri La situazione attualmente è molto fluida, ed è hanno poca autonomia di volo e l’intelligence legittimo attendersi dei cambiamenti nelle ha estrema difficoltà di movimento e quindi di prossime settimane o giorni. produzione di informazioni. Dal lato del Governo, avanza un piano per de- Il caso della Betancourt appare sempre più finire la cornice legale della smobilitazione ed cruciale nell’evolversi degli eventi interni ed eventuale successivo re-inseriemento nella so- internazionali della Colombia. La famiglia cietà di quei guerriglieri che vogliano collabo- della ex-candidata presidenziale risiede a Pa- rare con la giustizia e abbandonare la lotta rigi, e da anni sta premendo sul Governo fran- armata. Lo schema su cui si sta lavorando è cese affinché interceda tra quello di Bogotà e simile a quello adottato due anni fa per avvia- le FARC per ottenerne la liberazione. Tale in- re la smilitarizzazione di 31.000 paramilitari, gerenza negli anni scorsi arrivò al punto di contenuto nella “Legge di Pace e Giustizia”. tentare un’operazione militare in territorio co- In quel caso, ai paramilitari che depongono le lombiano senza previamente avvertire il Go- armi veniva garantito un tetto massimo alla verno locale, sfiorando una crisi diplomatica. pena carceraria di 8 anni e il successivo inse- Ora, non solo i parenti della Betancourt stanno rimento in colonie agricole di lavoro. chiedendo al nuovo Governo di Nicolás Sar- Uribe in più occasioni ha affermato di ispirar- kozy di adoperarsi per la sua liberazione e or- si al processo di pace del 1998 tra il Governo ganizzano marce con questo fine a Parigi, britannico e l’IRA, e di voler ripetere lo bensì le stesse FARC hanno elevato un appel- schema della scarcerazione senza alcun indul- lo al Governo francese affinché perori lo to o amnistia: si tratterebbe della combinazio- scambio di 56 politici, soldati, poliziotti e cit- ne di una scarcerazione totale o parziale dei tadini stranieri sequestrati delle FARC con guerriglieri associata alla loro “definitiva mor- 500 guerriglieri oggi in carcere (ma il Gover- te politica”. Le quattro condizioni considerate no parla di non più di 200-300). Il punto su necessarie per la scarcerazione sarebbero: la cui il governo colombiano non è disposto a smobilitazione immediata; l’impegno a non negoziare, tuttavia, è la richiesta di smilitariz- rientrare nell’organizzazione armata; l’impe- zare alcuni municipi nella parte sud- gno a lavorare per la pace; l’accet-tazione di occidentale del paese per avviare formalmente una vigilanza condotta da un Governo stranie- un processo di pace, replicando lo schema a- ro o dalla Chiesa Cattolica. dottato anni ’90 e rivelatosi tragicamente fal- Parallelamente, sull’altro tavolo da gioco è in limentare. In ogni caso, che le FARC stiano corso un acceso dibattito con il Congresso sta- dimostrando una certa apertura rispetto alla tunitense, oggi piuttosto scettico circa l’ap- proposta di scambio guerriglieri/sequestrati è provazione del Trattato di Libero Scambio bi- un elemento di novità importante, che potreb- laterale. In questa partita, uno dei temi più de- be anche essere letta come sintomo di nervo- licati riguarda gli alti tassi di omicidi di sinda- sismo e di debolezza delle FARC stesse. In calisti in Colombia, a cui si sommano recenti

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MONITORAGGIO STRATEGICO America Latina

denunce di rapporti tra esponenti di spicco del l’appoggio del Congresso americano e la fir- Governo e i paramilitari di Autodefensas Uni- ma di un Trattato di Libero Scambio di gran- das de Colombia. Nel passato si sono verifica- de importanza per l’economia nazionale non- ti numerosi casi di sindacalisti “reclutati” dal- ché di alto valore simbolico e politico -e per la guerriglia e acquisiti alla sua battaglia poli- farlo dovrà dimostrare in modo credibile di tica, e proprio per questo vittime dei paramili- aver navigato e di navigare a sufficiente di- tari e di altre gruppi armati. Questi omicidi stanza dal paramilitarismo di destra- e so- raramente sono stati oggetto di inchieste e prattutto poter aprire uno spiraglio di dialogo processi. con le FARC, cosa che non succede dal 2002. In conclusione, il Governo colombiano si tro- La conclusione positiva della liberazione dei va in queste settimane a dover lottare su due sequestrati in cambio dei guerriglieri avrebbe fronti che rappresentano al contempo una mi- in questo senso un’importanza fondamentale. naccia e un’opportunità storica: guadagnarsi

Riccardo Gefter Wondrich

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MONITORAGGIO STRATEGICO Settore energetico

►E’ stato bocciato dall’Unione Europea il piano anti-emissioni presentato dall’Italia, poiché ritenuto in evidente violazione dei limiti consentiti. E’stato, quindi, ridotto del 6,3% il tetto di Co2 per le emissioni dell’industria. Il ministro per lo Sviluppo Economico ha proposto, di fatto, di aumentare il ruolo del carbone nel nostro mix energetico nazionale, sollevando un coro di proteste in seno alle stesse forze della coalizione di Governo e lasciando ancora aperto il dibat- tito circa le modalità di esecuzione delle quote imposte dall’UE. ►Nel pieno del dibattito sulla nuova legge del petrolio in Iraq, all’esame del Parlamento do- po l’approvazione dell’Esecutivo, si riaccendono le polemiche circa i contenuti della stessa e soprattutto le formule contrattuali proposte. In realtà si tratta di polemiche in gran parte ali- mentate al di fuori dell’Iraq attraverso la stampa, senza una particolare cognizione circa gli strumenti proposti, i termini reali di esecuzione e soprattutto le finalità perseguite. Resta tutta- via altamente improbabile che il Parlamento possa essere in grado di approvare la legge prima della data del 31 maggio chiesta dall’Esecutivo.

POLITICA ENERGETICA NAZIONALE

È stato giudicato negativamente, e quindi re- dustria e per il Paese. È quindi necessario ca- spinto dal commissario all’Ambiente della librare le politiche ambientali, per quanto ci- Unione Europea Stavros Dimas, il piano na- nico questo possa apparire agli ambientalisti, zionale anti-emissione presentato dall’Italia. con le reali esigenze di sviluppo del Paese, fa- Dalla lettura del giudizio espresso, infatti, vorendo un calendario ed un percorso di at- l’Unione Europea chiede all’Italia di rivedere tuazione che limiti i rischi di crollo per le e- al ribasso del 6,3% il tetto di Co2 consentito conomie interessate. Altrettanto cinico, a detta per le emissioni dell’industria, e di passare dal di molti, si pone poi lo strumento delle quote 25 al 10% la quota di emissioni supplementari di emissione eventualmente acquistabili da acquisibili attraverso lo strumento dei crediti. ogni Paese interessato da volumi “in sfora- Il costo stimato di tale operazione, sulle finan- mento”, andando semplicemente a sanare con- ze nazionali, sarà pari secondo le stime ad ol- dizioni di insostenibilità ambientale con un tre 300 milioni di euro, pari a 270 milioni di mero atto formale e non con una vera e pro- costo effettivo ed oltre 30 milioni di multa per pria politica ambientale. lo sforamento del tetto. Altrettanto giustificate le perplessità da parte Passano quindi a 195,8, dagli originari 209, i della Confindustria, secondo la quale il pro- milioni di tonnellate di Co2 previsti in riduzio- gramma di riduzione delle emissioni non può ne, attribuendo di fatto una vittoria, sebbene essere vincolato al solo comparto industriale, postuma e del tutto inutile, al piano emissioni ma deve trovare un convincente percorso di presentato originariamente dal ministro coesistenza con una parallela riduzione dei dell’Ambiente e poi rivisto in seguito alle consumi civili, e soprattutto in relazione a pressioni del ministro per lo Sviluppo Econo- quelli residenziali e per il trasporto. mico. È invece in pieno stallo il dibattito governati- Il sostanzioso piano di riduzione delle emis- vo circa le modalità attraverso le quali proce- sioni varato lo scorso marzo a livello europeo, dere in direzione dei tagli imposti dall’Unione infatti, impone un drastico taglio che rischia di Europea, anche se sembrerebbe configurarsi trasformarsi in sacrificio economico per l’in- un rinnovato ruolo del carbone nei processi di

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MONITORAGGIO STRATEGICO Settore energetico

produzione energetica.In tal modo, il dibattito I PSA sono contratti aperti caratterizzati energetico nazionale sembra essere tornato dall’intestazione del titolo minerario alla indietro di trent’anni, oggi tuttavia completa- compagnia nazionale dello Stato concedente, mente in balia della politica e dei suoi molte- ed alla quale solitamente viene riconosciuta plici e sfaccettati interessi. Senza soluzione l’esclusiva per le attività upstream, salvo con- alcuna, almeno in apparenza, se non quella di cedere a terzi – locali o stranieri – parte delle ricorrere alle usuali ed inefficaci soluzioni attività stesse. Il contratto prevede solitamente tampone che ci vedranno con ogni probabilità che la società affidataria abbia il compito di mantenere inalterata la nostra struttura di pro- procedere con le attività di esplorazione e duzione e, conseguentemente, il volume delle produzione assumendosi integralmente il ri- emissioni nell’atmos-fera. schio di tali fasi, a fronte di vantaggi econo- mici connessi al recupero degli investimenti Energia nel mondo (in caso di successo nelle attività di esplora- Non accennano a diminuire in Iraq le polemi- zione) e di benefici fiscali di natura variabile. che relative alla nuova legge petrolifera at- Questo significa, in estrema sintesi, che le tualmente in discussione nel Parlamento, sulla parti si accordano per gestire le attività attra- quale grava essenzialmente l’accusa di essere verso un rapporto regolato da un forte esborso stata fortemente voluta e disegnata dagli Stati iniziale per le attività di ricerca e di installa- Uniti per determinare il vantaggio economico zione degli impianti a totale carico ed onere delle proprie compagnie energetiche. In parti- delle compagnie petrolifere, a cui fa seguito, colar modo è stato oggetto di pesanti accuse lo in fase di produzione (e quindi molto avanti strumento contrattuale adottato nella recente nel tempo), un beneficio connesso al recupero disposizione legislativa, il PSA (Production degli investimenti e sul valore del petrolio e- Sharing Agreement), secondo alcune fonti di stratto. stampa marcatamente orientato a consentire Ma, più in generale, l’essersi concentrati sulle alle compagnie il massimo ritorno possibile formule contrattuali rischia di portare l’at- sugli investimenti. tenzione distante dal reale problema e dalla In larga misura, tuttavia, le informazioni ri- reale necessità del sistema energetico irache- portate dalla stampa internazionale circa il no. Il PSA, o sue variazioni, rispondono infatti contenuto e la sostanza della legge per la re- all’esigenza precisa di finanziare un sistema golamentazione del mercato energetico ira- potenzialmente ricco ma attualmente sprovvi- cheno, sono state largamente semplificate ed sto delle necessarie risorse economiche per anche spesso tratte da fonti caratterizzate più portare il livello delle infrastrutture ad un li- per connotazione ideologica piuttosto che tec- vello capace di generare utili in misura signi- nico-professionale. ficativa. In tal modo, quindi, si invitano le Nell’intento di chiarire quale sia allo stato at- compagnie straniere a finanziare una sorta di tuale la dimensione del fenomeno in relazione parziale start-up, assumendo costi ingenti (e alla legge in oggetto, è necessario formulare rischi di pari natura) con la prospettiva di un una serie di precisazioni. beneficio futuro. Le formule contrattuali del PSA sono state in- Come tutti i contratti, quindi, non è la forma dividuate in realtà nel testo del provvedimento ad essere potenzialmente negativa, ma i suoi non attraverso una menzione diretta delle contenuti. IL PSA, infatti, risponde pienamen- stesse, bensì mediante la descrizione del pro- te ad esigenze di un Paese come l’Iraq, carat- cesso di definizione contrattuale che si vor- terizzato dall’assoluta necessità di attrarre in- rebbe adottare. vestimenti e generare flussi di cassa nel minor

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MONITORAGGIO STRATEGICO Settore energetico

tempo possibile. La bontà o meno per il Paese raneamente sospese a causa degli eventi belli- sottoscrittore degli accordi di PSA è data ci dal 2003 ad oggi. quindi solo ed esclusivamente dalle condizio- La legge riguarderà quindi le aree notoriamen- ni che saranno negoziate, e non già dall’im- te censite geologicamente, ed attualmente in- pianto contrattuale prescelto. teressate da volumi di produzione pari a circa È quindi alquanto prematuro formulare giudi- 2,5 milioni di barili al giorno, potenzialmente zi in merito ad una tipologia di accordo che, innalzando tale volume di circa 1 milione di se sarà ufficialmente adottata, dovrà essere di barili al giorno nell’arco dei prossimi 5 anni volta in volta negoziata e che produrrà i suoi qualora si determinassero le condizioni per effetti nel medio e lungo termine, esponendo una proficua ripresa delle attività e del rappor- anzi ad un rischio maggiore le compagnie pe- to con gli investitori stranieri. trolifere rispetto al Paese detentore delle risor- Questo, nelle valutazioni del Governo irache- se. Come peraltro storicamente dimostrato in no, significa concedere il 20% della produzio- numerose occasioni, tra cui quella dei primi ne a società private (e quindi anche straniere) PSA siglati dall’italiana ENI in Libia, rivelati- e l’80% (un computo approssimativo sul po- si tutt’altro che remunerativi ed oggetto suc- tenziale ancora inespresso delle riserve) ad un cessivamente di una trasformazione che estese fondo statale da ripartirsi sulla base di un cri- al mercato del gas naturale l’investimento ita- terio essenzialmente basato sul rapporto etni- liano nella regione. co del territorio. Tale fondo sarà infine ogget- Errate ed incomplete anche altre due informa- to di una successiva negoziazione a livello po- zioni largamente riportate dalla stampa in me- litico e parlamentare tra i rappresentanti dei rito alla stessa faccenda. La prima in relazione tre principali gruppi etnici e religiosi del Pae- alla diffusione dei PSA nel mondo, secondo se, rimandando quindi chiaramente ad una da- alcune fonti di ormai inesistenti; la seconda ta ancor oggi difficilmente ipotizzabile la de- circa la portata della copertura contrattuale finizione degli accordi relativi allo sfrutta- prevista nella legge, secondo parte della stam- mento delle ingenti (quanto ancora potenziali pa estesa anche alle riserve stimate. e non accertate) risorse petrolifere dell’Iraq. Nel primo caso l’informazione è facilmente Risulta evidentemente chiaro che, in termini smentibile semplicemente dando uno sguardo tuttavia assolutamente ipotetici, per le compa- ai contratti in vigore in molti Paesi dell’Africa gnie petrolifere potrebbe l’Iraq presentare due e del Medio Oriente, tra cui l’Arabia Saudita. enormi vantaggi: grande disponibilità di pe- I PSA sono tutt’altro che inesistenti e conti- trolio e prezzi di produzione relativamente nuano a regolare un consistente flusso della contenuti. Ma è altrettanto evidente quanto le produzione, in alcuni casi interessando anche variabili della sicurezza, dell’accertamento quella destinata al nostro Paese. delle risorse e, prima tra tutte, dell’andamento Per quanto concerne l’estensione del provve- del mercato petrolifero, presentino per le dimento normativo all’intera dimensione delle compagnie stesse dei margini di rischio cer- riserve energetiche irachene, è opportuno se- tamente evidenti. gnalare come in realtà il dispositivo di legge Dall’altra parte, invece, il Governo iracheno distingua due ambiti assolutamente separati ha assoluta necessità di rimettere in moto il tra loro, anche temporalmente. Sono infatti sistema della produzione petrolifera per dare oggetto di interesse per la prima di fase di avvio al programma di ricostruzione del Paese sfruttamento, attraverso l’adozione degli im- e per la normalizzazione della profonda crisi pianti contrattuali di cui sopra, solo i campi e politica e sociale attualmente in atto. Per rag- le riserve attualmente in produzione o tempo- giungere tali obiettivi, tuttavia, deve necessa-

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MONITORAGGIO STRATEGICO Settore energetico

riamente rivolgersi agli investitori stranieri, al taggi, restando ferma ad oggi la sola indica- fine di rimettere in piedi un’industria oramai zione generale circa la deducibilità sino ad un non solo penalizzata dai danni dei conflitti ma massimo del 70% dei costi di produzione so- anche da un evidente gap tecnologico. E per stenuti ed ammessi in deduzione, il riparto nel raggiungere tali obiettivi, ovviamente, è ne- tempo subordinato al successo delle attività di cessario presentare condizioni contrattuali al- esplorazione e, non ultimo, una royalty del lettanti per gli investitori. 12,5% dedotta preventivamente dalla riparti- Ancora presto, tuttavia, per conoscere quali zione preventiva. saranno i termini negoziali reali di tali van-

Nicola Pedde

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MONITORAGGIO STRATEGICO Organizzazioni Internazionali (ONU)

Eventi ►In seguito all’approvazione delle raccomandazioni adottate dalla quinta commissione dell’Assemblea Generale (AG) – l’Administrative and Budgetary Committee - sul finanziamento dell’United Nations Interim Force in Libano (UNIFIL), il segretario generale (SG) ha presen- tato un documento sulla comprehensive review della Strategic Military Cell (SMC). Il rap- porto di 17 pagine chiarisce ruolo, struttura e funzioni della SMC e formula un breve assess- ment sui suoi primi sei mesi di attività. Nelle parole del SG la cellula avrebbe offerto sin qui “a focused mission specific additional resource capability, a temporary mean of augmenting over- stretching capacities, a means of engaging troop contributing countries’ experience and re- sources in support of the United Nations peacekeeping operations, an useful incorporation of additional planning capacities within existing structures and planning process”. Il rapporto af- ferma inoltre l’importanza dell’interoperabilità tra il Department of Peacekeeping Operations (DPKO) e le “additional capabilities” offerte da “dedicated military planning experts with knowledge and experience from relevant areas”. Sulla riproducibilità dell’esperienza della SMC per altre missioni di pace il rapporto conserva una certa prudenza: la cellula viene infatti descritta come “a first experiment and represents one potential way of providing additional planning capacities” ma si riconosce altresì che “other potential means of reinforcement may exist and may be necessary to explore in future contexts and peacekeeping operations”. Il raf- forzamento della divisione militare del DPKO è una delle misure al momento in esame presso l’AG. ►Il 17 maggio l’Italia è stata eletta come nuovo membro dello Human Rights Council (HRC) riuscendo a battere la concorrenza della Danimarca e accrescendo così ulteriormente il profilo politico della propria presenza all’interno dell’ONU. Membro per il biennio 2007-2008 del CdS, della Peacebuilding Commission (PBC) in qualità di Paese presente nella top list del contributo al peacekeeping delle Nazioni Unite, l’Italia ha ottenuto la membership dell’altro organo che, assieme alla PBC, costituisce il pilastro del rinnovamento istituzionale dell’ONU. Diversi fattori sembrano aver agevolato la vittoria italiana per un’elezione che, pochi mesi fa, sembrava piuttosto in salita: la maggior simpatia politica riscossa dall’Italia presso la mem- bership araba e africana, i profondi legami di cooperazione con il gruppo delle piccole isole, cartello che raccoglie più di 40 Paesi, la posizione di leadership nel contrasto ad ipotesi di ri- forma del CdS che non passino attraverso il consenso dell’intera membership. Anche l’interpretazione dell’attuale mandato biennale come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza, particolarmente attento ad assicurare contatti e consultazioni sul proprio operato con i tutti i Paesi membri dell’organizzazione, sembra aver giocato un ruolo importante. ►Il 24 maggio Srgjan Kerim, ex ambasciatore all’ONU dell’ex Repubblica Jugoslava di Ma- cedonia, è stato eletto presidente della 62esima sessione dell’AG che comincerà i suoi lavori il prossimo mese di settembre. Nel suo statement di investitura, Kerim ha invocato il rafforzamen- to delle istituzioni multilaterali per affrontare le sfide della globalizzazione, del climate change, del terrorismo internazionale, dell’immigrazione e dello sviluppo sostenibile.

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LA PRESIDENZA AMERICANA DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA

Le prime settimane al palazzo di vetro di cità e il mandato del Consiglio1. Le nuove po- Zalmay Khalilzad, il nuovo ambasciatore a- lemiche hanno scaldato per qualche giorno il mericano all’ONU, sono coincise con la pre- fronte interno delle relazioni tra Washington e sidenza statunitense del Consiglio di Sicurez- il palazzo di vetro, ma non hanno mutato za e con nuove polemiche sui meccanismi di l’impostazione di fondo della politica di Ban selezione delle chairmanship nei vari organi Ki-Moon, fondata sul rafforzamento delle re- delle Nazioni Unite. Mentre la questione del lazioni con gli Stati Uniti, né tanto meno lo climate change resta una delle massime priori- stile e il profilo dell’azione dell’ambasciatore tà dell’azione del segretario generale, la Pea- Khalilzad. È in questo scenario che il vice se- cebuilding Commission (PBC) si avvia verso gretario generale, Asha-Rose Migiro, ha par- la produzione dei suoi primi documenti uffi- tecipato ai lavori della United Nations Asso- ciali - le integrated peacebuilding strategies ciation of the USA, organizzazione agli anti- (IPBS) per Burundi e Sierra Leone - e si ap- podi del fronte neo-con, impegnata in un’ope- presta a presentare il rapporto sul suo primo ra di advocacy delle Nazioni Unite e di difesa anno di lavoro. delle istituzioni multilaterali. La Migiro ha ri- badito che i temi della riforma del mana- Le relazioni New York-Washington e la gement e del Segretariato ONU rappresentano presidenza americana del CdS tra Darfur, il cuore dell’agenda del SG, ha definito la tra- Libano e Kosovo gedia del Darfur come “one of the most im- La prima presidenza americana del Consiglio portant moral issues of our time” – aggiun- di Sicurezza sotto la guida di Khalilzad non ha gendo in proposito che gli “UN efforts, sustai- particolarmente risentito della nuova ondata di ned by American involvement are producing critiche sollevata dai circoli neo-conservatori some results” - ed ha infine ricordato il recen- contro i discussi meccanismi di selezione del- te lancio dell’International Compact per le chairmanships all’interno del palazzo di ve- l’Iraq come occasione preziosa di sinergia tra tro. L’elezione dello Zimbabwe alla guida del- Washington e il palazzo di vetro nella stabi- la Commissione sullo sviluppo sostenibile, il lizzazione dell’intera regione mediorientale2. rischio della partecipazione bielorussa al Con- In particolare, sulla questione del Darfur, siglio dei Diritti Umani (scongiurato con il l’attivismo del senatore democratico Joseph successo delle pressioni di Washington per Biden, chiarman del Foreign Relations Com- una candidatura della Bosnia Erzegovina) mitte del Senato americano, sembra favorire hanno seguito di poche settimane le nomine di un rilancio delle pressioni americane nei con- rappresentanti iraniani alla direzione della fronti di Ban Ki-Moon, sino ad ora contrario commissione sul disarmo e del Committee on all’ipotesi di puntare ad una escalation alle Information. Con toni particolarmente duri, i sanzioni come strumento per costringere al fogli neo-con hanno riattivato la tradizionale Bashir ad accettare il dispiegamento di una polemica contro l’ONU. Proprio in relazione forza ibrida ONU-Unione Africana (UA). al rinnovamento dello HRC che ha garantito Proprio ai margini di un incontro con il SG, il all’Italia un seggio triennale, il fronte neo-con presidente dell’AG e i rappresentanti dei Paesi non ha risparmiato critiche ai nuovi membri: membri del CdS, Biden ha affermato: “The in particolare si è osservato come Angola, E- US needs the UN and the UN needs the gitto e Qatar, “caratterizzati da una speciale US…Darfur is one of the highest and most inclinazione alla violazione dei diritti umani” felt bipartisan priorities. The bottom line is rischino di delegittimare gravemente la capa- this: there is a genocide taking place”. È an-

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che usando questa argomentazione che l’idea Washington si è scontrato non solo con il pre- di Biden sarebbe quella di promuovere un in- cipitare della situazione a Beirut ma anche cremento del contributo di Washington al fi- con l’ostilità di diversi Paesi membri non nanziamento peacekeeping delle Nazioni Uni- permanenti – Qatar, Indonesia, Sud Africa – te3. contrari all’ipotesi di “schierare apertamente il Il Darfur continua però a costituire un incubo Consiglio con il governo Sinora e contro il ed una minaccia per uno dei massimi vertici presidente Laoud”. A seguito della determina- del palazzo di vetro, il capo del DPKO, Jean zione di Khalilzad nel voler ottenere un pro- Marie Guéhenno. Secondo Guéhenno, in as- nunciamento definitivo del Consiglio sulla co- senza del sostegno politico di tutti gli stake- stituzione del tribunale internazionale entro la holders “any peacekeeping force would meet fine della presidenza americana, la delegazio- an enormous challange”. Ciò che il palazzo di ne del Qatar ha cercato di lavorare ad un testo vetro sembra domandare è un’azione più con- di risoluzione che consentisse di conciliare le certata dei cinque membri permanenti. Nono- posizioni del primo ministro Fouad Sinora, stante il CdS abbia adottato, lo scorso 25 l’opposizione degli Hezbollah e il presidente maggio, un presidential statement di endor- del Parlamento libanese Nabih Berri5. È però sement del rapporto congiunto prodotto dalle in particolare la questione del riferimento al Nazioni Unite e dell’UA sul dispiegamento capitolo VII della Carta che ha caratterizzato della forza ibrida nel Darfur, le formule di- le divergenze all’interno del Consiglio. In re- plomatiche adottate rilevano ancora profonde lazione al Kosovo, l’ipotesi dell’adozione di divergenze tra i membri del Consiglio. Lo una risoluzione sull’indipendenza basata sulla statement non saluta il rapporto in sé bensì la proposta Ahtisaari continua a trovare l’ostilità sua trasmissione – “the Security Council wel- di Mosca. Un’opposizione che nei corridoi del comes the trasmission of the report” - ed eli- palazzo di vetro non è stata però mai accom- mina altresì ogni riferimento alle autorità su- pagnata, almeno sino ad ora, alla minaccia del danesi e all’obbligo di favorire lo schiera- ricorso al veto. Un aspetto, questo, sottolinea- mento della forza ibrida, l’ultimo passaggio to più volte dall’ambasciatore Khalilzad. Pro- di un three-phase approach preceduto dal prio l’ambasciatore americano non ha peraltro light package di sostegno alle 7800 truppe esitato a pronunciare un forte endorsement dell’UA e dal dispiegamento dei primi 3000 della politica europea sul Kosovo: “this is a mila caschi blu. Nella sostanza, la dichiara- European issue. The Europeans have come up zione accontenta in particolare Cina e Sud with what they think of the best way to deal Africa: i due Paesi si sono opposti con forza with this. They are willing to take responsibil- alla formulazione di una richiesta specifica di ity. They have a vision for integrating Serbia “implementation of the package” nei confron- and Kosovo into the EU…this is what the Aht- ti delle autorità di Khartoum ed hanno altresì isaari has planned in the process. I think we osteggiato ogni riferimento alla situazione ought to give deference and weight to the umanitaria, indebolito dal generico invito “to European perspective on this issue6”. facilitate humanitarian relief”4. Oltre al Dar- Di particolare interesse è stato l’open debate fur, l’agenda di maggio del Cds è stata segna- seguito al briefing dei tre comitati ausiliari del ta anche dalla questione del tribunale interna- Consiglio impegnati nell’opera di contrasto al zionale chiamato a giudicare i colpevoli terrorismo internazionale. Le presidenze dei dell’assassinio dell’ex primo ministro libanese tre organi ausiliari - il Comitato anti- Rafik Hariri in Libano e dai negoziati sul pro- terrorismo stabilito dalla risoluzione 1373, il getto di risoluzione sul Kosovo. In relazione Comitato 1540 contro la proliferazione delle al Libano il tradizionale asse Parigi-Londra- armi di distruzione di massa, il Comitato Al

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Qaida/Taliban7 – hanno sottolineato l’urgenza Khartoum per sostenere politicamente il di- di coordinare i rispettivi lavori in maniera più spiegamento della forza ibrida in Darfur; ap- effiace e di accrescere la cooperazione soprat- pare invece certo il proseguimento della mis- tutto sulla questione dei non-reporting States. sione in Congo e nella Repubblica Democra- Sono ancora 55 i Paesi membri delle Nazioni tica del Congo (RDC). Intenzione del Belgio Unite – gran parte dei quali africani, dell’area sarebbe anche quella di organizzare un open caraibica e della zona del Paicifico – che non debate sul rapporto tra lo sfruttamento delle hanno ancora inviato al Consiglio i rapporti risorse naturali e i conflitti. sulle misure adottate in materia di contrasto al terrorismo internazionale8. Particolarmente Le Integrated Peacebuilding Strategies: la delicata continua ad essere la questione PBC in learning by doing dell’updating della lista di persone e organiz- Proprio in relazione alla decisione assunta dal zazioni identificate vicine ad Al-Qaida. Sulla CdS sull’estensione del mandato della base della risoluzione 1730 adottata nel di- MONUC – missione che ha visto progressi- cembre 2006, il Consiglio aveva infatti richie- vamente accrescere la combinazione di aspetti sto al SG di procedere alla creazione di un fo- di peacekeeping e peace-enforcement con cal point presso il quale gli Stati membri pos- quelli tipici della stabilizzazione post- sono chiedere l’aggiunta di nuovi nomi e conflittuale (security sector reform, disarma- provvedere altresì informazioni aggiuntive su ment-demobilization-reintegration process) – singoli e sulle entità già presenti nella lista. sembra confermato un trend che potrebbe fare Operativo solo sin dalla fine dello scorso mar- della RDC il prossimo candidato più accredi- zo, il focal point sembra tuttavia fornire per tato all’attenzione della Peacebuilding Com- ora poche garanzie ai diritti dei “listed indivi- mission. Una prospettiva evocata qualche me- duals” sia rispetto ad un effective review me- se anche dall’ambasciatore italiano all’ONU chanism del listing-delisting process che alla Marcello Spatafora10, ma che appare per ora durata delle sanzioni come i travel ban o i prematura solo in ragione della necessità di un congelamenti dei financial assets. Una deci- primo consolidamento del lavoro e dell’es- sione apparentemente di minore rilevanza ri- perienza della PBC. Presente nella PBC attra- spetto ai tempi più caldi dell’agenda politica verso gli Stati Membri e la Presidenza internazionale è quella assunta dal CdS in me- dell’Unione Europea, l’UE potrebbe giocare rito all’estensione sino al 31 dicembre 2007 un ruolo particolare in questo processo di a- della Mission de l’Organization des Nations vanzamento dei lavori della nuova istituzione. Unies dans la République Démocratique du Lo scorso 17 maggio la Commissione europe- Congo (MONUC), la più grande operazione a, in qualità di institutional donor, ha ricevuto, di pace delle Nazioni Unite9. L’estensione del assieme alle istituzioni di Bretton Woods mandato di MONUC appare importante per- (Banca Mondiale e Fondo Monetario Interna- ché anticipa la centralità che avranno le que- zionale) una standing invitation a partecipare stioni africane nei lavori del Consiglio duran- ai lavori della PBC. Il carattere multidimen- te il prossimo mese di presidenza belga: ap- sionale dell’impegno dell’UE nella RDC (la pare infatti probabile una missione del CdS missione di polizia a Kinshasa, l’EU Security ad Addis Abeba alfine di rilanciare il tema Sector Reform Mission, l’amplissimo volume della cooperazione tra le Nazioni Unite e di aiuti e assistenza offerti dalla CE) unita alla l’Unione Africana nel mantenimento della presenza del braccio esecutivo dell’Unione pace e della sicurezza internazionale. Nono- nel nuovo organo potrebbero consentire stante l’invito formulato dal presidente Al Ba- un’azione capace di rilanciare l’attenzione shir, resta un’incognita l’ipotesi di un blitz a della comunità internazionale verso un Paese

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sconvolto da un conflitto che è costato la vita il SG nel processo di consultazione con i Go- a 4 milioni di persone e che, nonostante il verni e le istituzioni impegnate nel tentativo di completamento del processo elettorale nello definire un nuovo strumento multilaterale per scorso autunno, minaccia ancora l’instabilità combattere il fenomeno del climate change e dell’intera regione dell’Africa centrale. La superare il regime definito dal protocollo di PBC sta però ora lavorando alla finalizzazione Kyoto. La nomina dei tre inviati speciali ha delle due integrated peacebuilding strategies seguito di pochi giorni la pubblicazioni del per il Burundi e la Sierra Leone – un set di rapporto prodotto dall’Intergovernmental commitments che impegnano la Commissione Panel on climate change ed ha anticipato e i due Paesi a creare le condizioni per il con- l’apertura dei lavori della Commissione sullo solidamento della pace e dello sviluppo eco- sviluppo sostenibile (Commission on Sustai- nomico – e nella discussione di un rapporto nable Development, CSD). I segnali prodotti annuale che dovrebbe fornire un assessement dalla CSD non sono stati tuttavia incoraggian- preliminare del suo primo anno di lavoro. Il ti: la Commissione non è riuscita a trovare più importante passaggio nei lavori della PBC l’accordo sull’adozione di un documento di 21 sarà però l’approvazione delle IPBS per i due pagine sui principali temi affrontati nel corso Paesi “under consideration”. I due documenti, della sua quindicesima sessione: energia, svi- in linea con i national and international com- luppo industriale, inquinamento dell’aria/at- pact recentemente siglati (in particolare, Af- mosfera, climate change. L’Unione Europea ghanistan e Iraq), costituiscono il primo ha confermato la sua leadership nell’opera di strumento istituzionale ideato dal nuovo or- contrasto al degrado ambientale opponendosi gano per ovviare alle lacune mostrate dalla all’adozione di un testo privo del riferimento comunità internazionale nelle passate espe- alla necessità di promuovere misure concrete rienze di ricostruzione post-conflitto nelle per contenere e neutralizzare la crisi ecologi- quali l’adozione di un approccio sequenziale - ca. A termine dell’ultima riunione che si è e non integrato - ai temi della sicurezza e protratta sino alla tarda notte del 10 maggio, dell’ordine pubblico, della giustizia e della la Commissione europea e la Presidenza di riconciliazione, della governance e della ri- turno dell’Unione hanno prodotto un joint presa economica è stato all’origine di feno- statement per manifestare il disappunto sulla meni di ricaduta in situazioni di caos e violen- mancata adozione di un documento più ambi- za. zioso. Secondo Stavros Dimas, il commissario europeo per l’ambiente “the challenges posed Il dibattito sul climate change: l’azione del by climate change, energy security, and air segretario generale e le polemiche nella pollution are now seen more clearly than five Comissione sullo Sviluppo Sostenibile years ago. They require strengthened and Come più volte annunciato nel corso delle sue more ambitious, international policy commit- prime settimane alla guida del palazzo di ve- ments. It is unfortunate that the CSD 15 was tro, Ban Ki-Moon ha rilanciato l’impegno del- unable to deliver”. Una dura controversia le Nazioni Unite sui temi del cambiamento all’interno della commissione è inoltre scop- climatico nominando tre Special Envoys: Gro piata sulla decisione del gruppo africano di Harem Brundtland, ex primo ministro norve- candidare il ministro dell’Ambiente e del turi- gese ed ex chair della World Commission of smo dello Zimbabwe, Francio D. Nhema, alla Environment and Development, Han Seung- guida della prossima sedicesima sessione del- soo, ex ministro degli esteri della Repubblica la CSD. Eletto grazie al voto compatto del di Corea, e Riccardo Lagos Escobar, ex presi- gruppo africano e latinoamericano, Francio D. dente del Cile, avranno il compito di assistere Nhema, in qualità di rappresentante del Go-

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verno di Mugabe, sarà soggetto al travel ban una sessione preparatoria in vista della confe- imposto dall’UE contro le massime autorità renza mondiale di Bali prevista per il prossi- dello Zimbabwe e non potrà dunque incontra- mo dicembre, è stata raggiunta un’intesa di re i ministri dell’Unione per discutere le que- massima sulla riduzione delle emissioni di gas stioni legate alla prossima agenda della CSD. legati alla produzione dell’effetto serra. Le pressioni di UE, Canada e Stati Uniti nei All’interno dell’Amministrazione Bush sem- confronti del gruppo africano per proporre una bra tuttavia prevalere al momento un profondo candidatura alternativa si sono rivelate senza scetticismo rispetto all’ipotesi di un interna- successo. Particolarmente dura è stata la rea- tional consensus sulle politiche ambientali zione della Gran Bretagna che ha sottolineato contro il global warming11. Proprio in vista “la difficoltà di difendere la credibilità di un della conferenza che si terrà in Indonesia alla organo chiamato a promuovere lo sviluppo fine del 2007, Ban Ki-Moon potrebbe pro- sostenibile sotto la guida di un rappresentante muovere un High-Level Event ai margini della di un Governo le cui politiche repressive han- prossima Assemblea generale delle Nazioni no distrutto l’economia di un’intero Paese”. Unite alfine di conservare e rilanciare il mo- Qualche notizia positiva è tuttavia arrivata dal mento politico di grande attenzione meeting di Bonn tra gli Stati parte degli ac- dell’opinione pubblica internazionale sul te- cordi ONU sul climate change: nel corso di ma del climate change.

Valerio Bosco

1Anne Bayefsy: The Oppressors’ Club, in National Review online, 19.05.2007, consultabile in: http://article.nationalreview.com/?q=NDM2NTQ2ODZmNDU3MTA2ZTBiNDFiNGExZWRjMWM2Yj Q. 2 UN Press Release: “Organization’s success requires close, continuing partnership with the United States, Deputy Secretary-General tells the United Nations Association of New York”, 17.05.2007. 3 Benny Avny: “Biden wows to lift funding cap for UN Peacekeeping Operations”, New York Sun, 22.05.2007. 4 Cfr. United Nations Security Council, S/PRST/2007/15, 25.05.2007. 5 “Khalilzad expects UN Security Council to address Hariri Court within days”, The Daily Star, 25.05.2007. 6 UN Press Release: “Security Counci Briefing on Kosovo and Other Matters”, 10.05.2007. 7 Cfr. Giuseppe Nesi: “International cooperation in counter-terrorism: the United Nations and regional organizations in the fight against terrorism”, Aldershot, Ashgate, 2005. 8 UN News Center: “Counter-terrorism assessments near completion, chair of the UN body says”, 22.05.2007. 9 UNSC Resolution 1756 (2007), 15.05.2007. 10 United Nations Security Council, 5627th Meeting, 31.01.2007, S/PV.5627. 11 Julio Godoy: “US Cooling Off to G8 Summit?” , Inter Press Service, Terraviva, UN Journal, 21.05.2007.

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IL TURKMENISTAN DOPO NYAZOV: PARTE DALL’ASIA CENTRALE L’OPEC DEL GAS?

Dalla morte del presidente Nyazov, avvenuta E’ stato l’artefice di un’impalcatura statale u- il 21 dicembre scorso, l’attenzione di molti nica, fatta di autoritarismo; di repressione di analisti si è concentrata sul corso politico av- ogni possibilità di dissenso attraverso l’eser- viato dal successore Berdymuhammedov e su- cizio di ogni mezzo di coercizione; di un culto gli scenari che il nuovo assetto del Paese ha della personalità esasperato e a tratti folklori- aperto in Asia Centrale. stico che ha frequentemente incuriosito gli os- servatori occidentali (si pensi, ad esempio, al- Il 12 maggio, Russia, Turkmenistan e Kaza- la gigantesca statua d’oro che ruotava secondo hstan hanno firmato un accordo con il quale il corso del sole, fatta erigere a sua immagine si impegnano a formalizzare entro il prossimo nella piazza principale di Ashgabat); di una mese di settembre il potenziamento del ga- dichiarata “eterna neutralità”, che ha di fatto sdotto che transita sulle coste del Mar Caspio isolato il Paese lasciando aperti pochi contatti afferenti al territorio dei tre Paesi. L’accordo bilaterali, soprattutto legati allo sfruttamento auspica, inoltre, l’ottimizzazione della rete di dei giacimenti di gas; di iniziative populiste, gasdotti centroasiatici. quali la concessione gratuita di sale, elettricità Grande interesse suscita tale decisione alla e gas alla popolazione; di un sistema sanitario luce delle dichiarazioni di Putin circa insufficiente e di uno scolastico fondato sullo l’opportunità di costituire un cartello dei Pae- studio obbligatorio del testo di poesie e mas- si produttori di gas analogo all’OPEC. sime spirituali dello stesso Turkmenbashi, il Ruhnama1. La morte di Nyazov Il comunicato ufficiale divulgato il giorno del Il 21 dicembre del 2006 si è spento ad Ashga- decesso recava quale causa della morte un at- bat il presidente turkmeno Separmurad Nya- tacco cardiaco. Da anni lo stato di salute del zov, al potere in Turkmenistan dal 1985, pri- presidente era costantemente monitorato dal ma come massimo esponente del partito co- suo medico di fiducia, il cardiologo tedesco munista durante la dominazione sovietica e Hans Meissner, il quale gli aveva impiantato poi come primo presidente della repubblica quattro bypass nel 1997 a Monaco, seguendo- indipendente. lo nelle cure successive fino al suo definitivo Rimasto presto orfano di entrambi i genitori e trasferimento in Turkmenistan, dove ha aper- persi anche i fratelli in tenera età, Nyazov to, sotto l’egida del presidente, una clinica crebbe tra orfanotrofi di Stato e famiglie affi- all’avanguardia. datarie, riuscendo, comunque, a sfruttare al Il vacillante stato di salute di Nyazov aveva meglio tutte le opportunità che il sistema so- destato preoccupazione già in occasione di ri- vietico poteva offrirgli nell’istruzione e nella coveri improvvisi avvenuti durante lo svolgi- carriera politica. mento di summit all’estero (1994, durante il Dal momento della dichiarazione di indipen- Forum Economico di Davos; 1996, nel corso denza, il 27 ottobre 1991, Nyazov si pose al dei negoziati per la costruzione di un oleodot- vertice della vita politica del Paese, diventan- to Turkmenistan-Iran-Turchia, in corso in done il primo presidente nel 1992. quest’ultimo Paese), fino a giungere al 20 ot- Nel 1993 si autoproclamò Turkmenbashi, il tobre del 2006, quando Nyazov stesso disse, “guida di tutti i Turkmeni”, e nel 1999 venne rivolgendosi ai partecipanti alla conferenza designato presidente a vita dal Mejilis (Parla- annuale dell’associazione del mondo turkme- mento). no ad Ashgabat, che gli era impossibile osser-

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vare le prescrizioni alimentari del mese di re di gas che avrebbero orientato altrove le ri- Ramadan a causa delle cure mediche alle qua- serve del Paese2. li si stava sottoponendo in quel periodo. Il 17 novembre venne annunciata la necessità di un La presidenza Berdymuhammedov intervento chirurgico all’occhio destro, previ- Secondo la Costituzione, lo speaker del Meji- sto per il mese di gennaio 2007. Un mese do- lis, avrebbe dovuto assumere la carica di pre- po, il presidente morì. sidente ad interim. Nonostante tale quadro clinico da tempo deci- Poco prima della morte di Nyazov, fu annun- samente sconfortante, da più parti sono state ciato che lo speaker in carica, Öwezgeldi Ata- sollevate ipotesi di morte non dovuta a cause yev, era stato arrestato e sostituito da Gurban- naturali. Una prima voce in tal senso è stata guly Berdimuhammedov, vice primo ministro quella di un funzionario del comitato doganale e responsabile, per consuetudine, dell’organiz- uzbeko, il quale ha rilevato che il giorno 21 zazione delle esequie del presidente defunto. dicembre il Turkmenistan aveva chiuso ina- Nato nel 1957, di professione dentista, ha ri- spettatamente e senza addurre spiegazioni la coperto diversi incarichi nel ministero della frontiera con l’Uzbekistan (si ricordi il prece- Salute fino al 1997, quando ne diventò mini- dente della grave crisi intercorsa tra i due Pae- stro. Dal 2001, in qualità di vice primo mini- si nel 2002, quando Nyazov accusò la dirigen- stro, divenne influente consigliere nei settori za uzbeka di avere avuto un ruolo nel fallito della salute, della scienza e dell’istruzione, attentato alla sua vita). Inoltre, l’ex ministro venendo considerato, data la tanto lunga per- degli Esteri Avdy Kuliev aveva avanzato so- manenza in posizioni di rilievo, un fedele se- spetti, generati dall’assenza del medico di fi- guace di Nyazov, con, probabilmente, un cer- ducia di Nyazov all’autopsia, mentre uno dei to peso nella definizione delle linee guida del- massimi esponenti del partito repubblicano la politica del Paese. del Turkmenistan, Bayram Shikmuradov, a- Con una tempestiva riforma costituzionale, i veva contestato la rapidità con la quale era requisiti per essere considerati eleggibili alla stato aggirato l’obbligo costituzionale di affi- carica di presidente del Turkmenistan sono dare la presidenza ad interim allo speaker del diventati: avere almeno 40 anni (l’età è stata Parlamento, verosimilmente allo scopo di fa- abbassata da 50 a 40 anni, Berdymuhamme- vorire la rapida ascesa del vice primo ministro dov ne ha 49), parlare fluentemente il turkme- Berdymuhammedov. E’ stato ricordato il co- no, risiedere nel Paese da almeno 15 anni (il involgimento di alti esponenti politici, non e- che ha escluso sia i figli di Nyazov, da tempo scluso lo stesso Nyazov, nel traffico di stupe- residenti all’estero, sia tutti gli esponenti facenti che dall’Afghanistan transita attraver- dell’opposizione in esilio). so il Turkmenistan per raggiungere il mercato Né l’esercito – reclutato tra gli strati più svan- europeo. Forti sospetti sono stati generati dal- taggiati della popolazione e, comunque, male la fuga, il giorno prima della morte di Nyazov, addestrato ed equipaggiato, – né l’opposizione del capo dell’amministrazione presidenziale, – ridotta praticamente al silenzio dopo decen- Aleksandr Zhadan, il quale controllava e ge- ni di repressione cieca –, né frange di gruppi stiva il patrimonio personale del presidente, islamici radicali –dei quali si ipotizza una po- stimato in circa tre miliardi di dollari. Infine, tenziale penetrazione nel Paese - hanno avuto illazioni sono state mosse anche verso possibi- (e, presumibilmente, non avranno nel medio li contrasti tra la dirigenza turkmena ed il co- periodo) la possibilità di porre minacce alla losso Gazprom, il principale acquirente di gas nuova leadership. Una menzione a parte meri- turkmeno in regime quasi monopolistico, in tano i clan. Numerosi analisti si sono soffer- vista della conclusione di contratti per fornitu- mati sull’influenza che la struttura clanica del-

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la società turkmena ha avuto nella scelta degli internazionali politici ed economici con i no- uomini chiave della compagine statale durante stri partner. Abbiamo già ricevuto da una serie il regime di Nyazov, tanto da rendere ipotiz- di Paesi l’invito ad incontri ufficiali. Il tempo zabile un avvicendamento ai vertici dello Sta- ed il luogo sono ancora da definirsi. to che fosse espressione di un equilibrio clani- Nell’ambito dei rapporti economici interna- co3. Benché le vicende che hanno portato zionali il Turkmenistan conserva la necessità Berdymuhammedov alla presidenza siano sle- di concludere solo accordi bilaterali…Il Tur- gate da una logica clanica, va rilevato che sia kmenistan è stato e resterà parte attiva del dia- il defunto presidente sia quello attualmente in logo internazionale sullo stato giuridico del carica appartengono al clan Tekke. Le epura- Mar Caspio. Nell’ambito delle Nazioni Unite zioni fin qui poste in essere da Berdymuham- sosteniamo tutte le iniziative positive volte a medov hanno comunque un risvolto di tipo sostenere la sicurezza regionale, partecipere- clanico, dal momento che il generale Akmu- mo a programmi internazionali di lotta al ter- rad Redzhepov, presidente del Consiglio di rorismo e di contrasto alla diffusione di narco- Sicurezza Nazionale, consigliere fidato di tici. Il collocamento delle risorse energetiche Nyazov ed artefice, secondo molti, del succes- del Turkmenistan sul mercato internazionale è so elettorale di Berdymuhammedov, che è sta- il contributo del nostro Paese nel sistema della to allontanato il 16 maggio dal suo incarico, sicurezza energetica globale. Il Turkmenistan non appartiene al clan Tekke4. si sente cittadino con pari diritti nella grande Successivamente alle esequie di Nyazov, casa internazionale e pronto a compiere i passi l’Halk Maslahaty (il massimo organismo rap- opportuni con tutti i vicini per condividere la presentativo del Turkmenistan, che raccoglie responsabilità delle sorti del mondo. La nostra tutti gli esponenti dell’apparato politico ed posizione non è mutata…In realtà, il fattore amministrativo del Paese) ha stabilito che le determinante circa la partecipazione o meno elezioni presidenziali si sarebbero tenute l’11 del Turkmenistan nelle organizzazioni inter- febbraio 2007 ed ha nominato candidati Ber- nazionali dovrà essere compatibile con lo sta- dymuhammedov ed altri cinque uomini politi- tus di neutralità assunto dal nostro Paese fin ci. Lo svolgimento della campagna elettorale dal 1995 ed osservato per tutti questi an- ha da subito palesemente favorito l’ex vice ni…La cosa più importante è che il Turkme- primo ministro, rendendo scontato l’esito elet- nistan continui ad essere un Paese aperto ad torale. L’OSCE ha inviato un team di osserva- ogni affare proposto e reciprocamente vantag- tori per seguire il processo elettorale, pur sen- gioso nei diversi ambiti…”. Inoltre, il neo- za fornirne una valutazione5. eletto presidente cita, quali partner in affari, In una intervista rilasciata al giornale naziona- Turchi, Iraniani, Ucraini, Giapponesi, Italiani, le Turkmenistan all’indomani della vittoria, il Tedeschi ed Israeliani e si dichiara pronto a neo-presidente ha delineato le nuove linee sostenere il turismo quale nuova risorsa eco- guida del suo corso politico: “…E’ necessario nomica del Paese6. sviluppare la piccola impresa privata, dare un Alcuni analisti hanno ritenuto di poter acco- nuovo impulso ai contatti economici interna- stare la figura di Berdymuhammedov a quella zionali del Turkmenistan. La priorità del Go- di Krusev: così come bisognò aspettare il XX verno resta il sostegno alla difesa sociale della Congresso del partito comunista sovietico popolazione, al perfezionamento dei sistemi perché ci si potesse allontanare dall’eredità della salute e della formazione…Non ci si de- politica di Stalin e criticare apertamente il suo ve aspettare da noi una qualche alleanza poli- operato, allo stesso modo sembrerebbe ancora tica nell’arena internazionale. Noi, indubbia- lontano il momento per elaborare politiche in- mente, svilupperemo e sosterremo i contatti novative per il Turkmenistan, che vadano ol-

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tre il mero aggiustamento cosmetico7. D’altro dymuhammedov il 14 febbraio, insieme a canto, sembrerebbe che la popolazione abbia molti altri ospiti stranieri, e se si aggiungono in larga misura approvato le modalità con le le visite ufficiali già avvenute e quelle in pro- quali è stata gestita la transizione dalla prima gramma nelle capitali della regione. alla seconda presidenza del Paese: Berdymu- Un veicolo usato per il riavvicinamento è hammedov viene percepito come un profondo quello dello sfruttamento delle risorse energe- conoscitore delle maglie del potere, un valido tiche del Turkmenistan: il Kazahstan ha rin- uomo politico capace di resistere per tanti an- novato la disponibilità ad ospitare un tratto del ni al vertice, nonostante le continue epurazio- gasdotto che Nyazov aveva promesso di ren- ni volute da Nyazov, e di condurre la transi- dere operativo entro il 2009 (suggerendo che zione senza cedimenti di alcun tipo nella strut- potrebbe anche percorrere l’Uzbekistan), tura del Paese8. mentre Turchia ed Azerbaijan hanno compiu- Una delle promesse elettorali9 ritenute più si- to passi per un riavvicinamento al Turkmeni- gnificative dagli osservatori internazionali - stan, orientato alla conclusione di accordi per l’accesso ad internet per la popolazione - è uno sfruttamento delle risorse energetiche di ben presto fallita nella sua realizzazione. In- quel Paese che aggiri il controllo della Rus- fatti, ad appena poche settimane dalla loro a- sia13. In una apparente logica di differenzia- pertura, gli internet point gestiti dal Governo zione, Berdymuhammedov ha invitato turkmeno hanno mostrato di soffrire di pro- l’americana Chevron a prendere parte ai pro- blemi di connessione, di essere troppo costosi getti di sfruttamento del Mar Caspio. Almeno per le possibilità economiche della popolazio- tre sono state le visite ufficiali di rappresen- ne (un canone orario di 50,000 manat, tanti dell’amministrazione USA ad Ashgabat l’equivalente di 10 dollari al cambio ufficiale) dall’insediamento del nuovo presidente14. e, soprattutto, di non incoraggiare l’affluenza Una delle relazioni bilaterali che il neo eletto di clienti, data la presenza fissa di soldati sulla presidente sembrerebbe voler rafforzare, è porta dei locali10. quella con la Cina. In un’intervista rilasciata Anche la convocazione del Halk Maslahaty, all’indomani dell’elezione ad un quotidiano da alcuni ritenuta un incoraggiante segno di cinese, Berdymuhammedov ha sottolineato apertura, si è risolta in una conferma del carat- che i Turkmeni sono orgogliosi di intrattenere tere della precedente presidenza: Berdymu- relazioni amichevoli con la Cina e ritengono hammedov è stato eletto presidente dell’as- che il rafforzamento e lo sviluppo dei legami semblea (unico candidato), la cui prossima bilaterali tra i due Paesi rappresenti un fattore convocazione è prevista a dicembre 2008 a di significato storico. Tra gli ambiti che mag- Turkmenabat, nella provincia di Lebap11. giormente si prestano alla costituzione di rap- Segnali di una certa apertura si registrano, porti di lungo periodo, il presidente menziona piuttosto, nel quadro delle relazioni con i Pae- il settore energetico, quello agricolo, l’in- si confinanti con il Turkmenistan, benché dustria tessile, i trasporti, la scienza, la cultu- sembri eccessivo pensare ad un riavvicina- ra, l’istruzione e la sanità. Tale cooperazione mento in senso multilaterale12. L’isolamento si fonda su un rapporto paritario e di rispetto creato da Nyazov attorno ad Ashgabat sem- reciproco, nonché sulla stretta osservanza dei brerebbe essere venuto meno, se si pensa alla principi dell’integrità territoriale e della non partecipazione dei presidenti di Kazahstan e ingerenza negli affari interni dell’altro Stato15. Tajikistan, dei primi ministri di Russia ed A- Attualmente, in Turkmenistan si registrano 19 zerbaijan e dello speaker del Parlamento u- progetti operativi di compagnie cinesi, per un zbeko alla cerimonia di insediamento di Ber-

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investimento complessivo di 238,7 milioni di relazioni con partner consolidati e affidabili dollari americani e 12 imprese miste con la derivano anche dalla dichiarazione espressa partecipazione di capitale cinese. nel discorso di insediamento teso a voler ga- Rileva Berdymuhammedov che, pur mante- rantire continuità nella politica estera ed inter- nendo la propria posizione di Paese “eterna- na del Paese. Nella visita compiuta il 14 feb- mente neutrale”, il Turkmenistan riconosce ai braio ad Ashgabat, il primo ministro Fradkov rapporti con la Cina una rilevanza fondamen- era significativamente accompagnato dal pre- tale nel quadro delle relazioni internazionali, sidente di Gazprom, che si è incontrato con il dato il ruolo crescente nel XXI secolo vice primo ministro Gurbanmurat Atayev18. dell’Asia in generale e della Cina in particola- Il 24 aprile, Berdymuhamedov ha concluso a re, in qualità di volano del continente nel suo Mosca una visita di due giorni, definita da complesso16. esperti ed analisti di cruciale importanza per le future implicazioni nella rivalità fra Stati Parte dall’Asia Centrale l’OPEC del gas? Uniti e Russia nel bacino del Caspio19, in Al di là dell’importante apertura verso la Cina quanto preludio degli accordi scaturiti dal ver- del nuovo corso politico del Turkmenistan, un tice tra Russia, Turkmenistan e Kazahstan del riavvicinamento altrettanto e, forse, ancora 12 maggio. I tre presidenti (Putin, Berdymu- più interessante per gli importanti risvolti e- hammedov, Nazarbayev) si sono ritrovati, alla xtraregionali è quello verso la Russia. Durante presenza anche del presidente uzbeko (Kari- la presidenza di Nyazov, i rapporti con Mosca mov), nella località di Turkmenbashi (prima sono stati da un lato intensi e proficui, dato il denominata Krasnovodsk) per concludere un carattere di acquirente privilegiato del gas tur- accordo con il quale si impegnano a ricostrui- kmeno riservato a Gazprom (si noti che il pre- re il gasdotto che dal Turkmenistan risale ver- sidente del colosso russo, Aleksej Miller, è so la Federazione Russa seguendo la linea co- stato tra gli esponenti stranieri presenti alle stiera del Caspio (in modo che sia pienamente esequie di Nyazov), dall’altro temperati dalle operativo entro il 2012 con una portata annua- discriminazioni ai danni della minoranza russa le di 20 bcm-billion cubic metres) ed a ristrut- residente nel Paese. Fin dalla campagna elet- turare e potenziare (entro una data non ancora torale, Berdymuhammedov ha deciso di con- stabilita) il gasdotto che interessa Turkmeni- solidare e potenziare gli aspetti positivi delle stan ed Uzbekistan ed arriva fino in Russia relazioni bilaterali con Mosca17. (per il quale si auspica una capacità annua di Presumibilmente allo scopo di arginare le a- 90 bcm). Ulteriori particolari del progetto sa- perture del Turkmenistan verso nuovi o rinno- ranno definiti in un summit previsto per il vati partner nello sfruttamento delle risorse prossimo mese di settembre. La novità del energetiche, il primo ministro russo si è ap- progetto consiste non tanto nell’accordo rag- prestato a dichiarare che Mosca ed Ashgabat giunto tra gli attori coinvolti, dal momento condividono un approccio su quasi tutte le che già Gazprom aveva accordi per lo sfrut- questioni e che la Russia intende ampliare i tamento delle risorse turkmene, come pure contatti bilaterali e rafforzare il rispetto reci- l’importazione dalla pipeline tra Turkmenistan proco. Già all’indomani della vittoria elettora- e Uzbekistan non è una novità assoluta. Il dato le, il 14 febbraio, in una conversazione telefo- davvero interessante per gli esperti consiste nica, i presidenti Putin e Berdymuhamedov nella ingente quantità di gas che si ha in ani- confermavano la volontà di approfondire i le- mo di estrarre e veicolare verso la Russia, con gami bilaterali. Ulteriori conferme della vo- Gazprom in posizione di assoluto vantaggio, lontà di mantenere il Turkmenistan fedele alle in quanto unico compratore da più produttori

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regionali, Turkmenistan, Kazahstan e Uzbeki- traverso il controllo delle risorse energetiche stan20. Secondo alcuni analisti, l’accordo con- proprie ed altrui) potrebbe creare le condizioni cluso il 12 maggio segna un punto a favore per un ritardo nello sviluppo di economie au- del progetto dichiarato da Putin di costituire tonome in Asia Centrale21. un cartello dei Paesi produttori di gas, simile Il risvolto sul versante russo potrebbe essere all’OPEC, peraltro già auspicato negli anni quello di appiattire sulla prevalente dimensio- 2001-2002 da Russia ed Iran, che avevano e- ne energetica la via per il controllo dello spa- spresso l’auspicio per un accordo in tal senso, zio centroasiatico, guadagnando, comunque, il congelandolo, in seguito, in attesa di ottenere monopolio dell’acquisto di gran parte delle il consenso tra i Paesi produttori. Raggiunto risorse della regione, in tal modo difficilmente ora l’accordo tra importanti produttori quali destinabili ad altri compratori. Turkmenistan, Kazahstan ed, in quota minori- Difficile, per ora, stabilire se proprio queste taria, Uzbekistan, accantonato a suo tempo il potranno essere le basi per la costituzione del placet dell’Iran, la Russia ha impostato una cartello di produttori del gas che tanto allarma politica energetica per l’Asia Centrale che po- i Governi occidentali. Per il Turkmenistan ne la regione sotto un controllo che ricorda piuttosto, in un’ottica di breve periodo, l’ac- molto il rapporto coloniale. Ne deriva che cordo appena concluso può essere considera- questo “successo” della nota “diplomazia e- to, probabilmente, il veicolo più congeniale nergetica” posta in essere dalla Russia (vale a per avvicinarsi a forme di cooperazione regio- dire la capacità di influire sugli equilibri geo- nale, finora escluse per via delle scelte isola- politici a livello sia regionale che globale at- zioniste di Nyazov.

Lorena Di Placido

1 Daniel Kimmage, Turkmenistan: Looking Back on Nyazov Legacy, December 21, 2006, www.rferl.org/featurearticleprint/2006/12/18e….. 2 John C. K. Daly, The Curious Death of Turkmenbashi, January 2007, The Jamestown Foundation 3 Turkmenistan After Nyazov, Crisis Group Asia Briefing N 60, 12 February 2007 4 John C.K. Daly, Berdymuhamedov Moves to Eliminate Rivals After Foreign Policy Victories, Friday, May 18, 2007, www.rferl.org 5 Turkmenistan After Nyazov, op. cit. 6 Interviju presidenta Turkmenistana zurnalu “Turkmenistan”, 17.02.07, www.turkmenistan.ru, traduzio- ne dall’originale russo a cura dell’Autore. 7 Turkmenistan: Still Waiting for Berdymuhamedov’s Thaw, April 27, 2007, www.rferl.org Il nuovo presidente ha recentemente deciso di sostituire il nome del presidente Nyazov che si trovava sul vessillo della televisione di Stato con la più generica dizione “presidente turkmeno”. Si veda: Turkmeni- stan Removes Niyazov’s Name From State Banner, March 14, 2007, www.rferl.org 8 Turkmen Citizen Use Presidential Election As Opportunity to Speak Out, 2/13/07, www.eurasianet.org 9 Turkmenistan: Presidential Campaign Opens With Surprising Promises of Reform, 1/06/07, www.eurasianet.org 10 In Turkmenistan, Internet Access Comes With Soldiers, 08/03/2007, www.eurasianet.org 11 Turkmen President To Head Legislative Body, March 30, 2007, www.rferl.org 12 Turkmenistan: Rejoining The Central Asian Fold?, 2/17/07, www.eurasianet.org

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13 Per approfondimenti, si vedano: Nicholas Birch, Turket Acts To Expand Caspian Basin Energy Pres- ence, 3/02/07, www.eurasianet.org ; Rovshan Ismayilov, Azerbaijan Seeks New Dialogue With Turkmeni- stan, 2/28/07, www.eurasianet.org 14 Turkmenistan: New President Modifying Niyazov’s Neutrality Policy, May 11, 2007, www.rferl.org 15 Giova ricordare che tale principio è uno dei capisaldi che regolano i rapporti tra i membri dell’Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione (SCO). 16 Unikal’naja model’sotrudnitcestva, 16.2.07, www.turkmenistan.ru 17 Ashabat Scorrectiruet otnoshenija s Moskvoj, 20.02.07, www.turkmenistan.ru 18 Sergej Blagov, Russian Officials Move Swiftly to Keep Turkmenistan in Moscow’s Camp, www.eurasianet.org 19 Sergej Blagov, New Turkmen Leader Visits Moscow and Doesn’t Blink, 4/24/07, www.eurasianet.org 20 Central Asia’s Energy Risks, Asia Report n.133, 24 May 2007, International Crisis Group 21 Stephen Blank, Russia Takes a Step Toward the Formation of a Natural Gas Cartel, 5/17/07, www.eurasianet.org

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