A.C. Povegliano Veronese Fusione Di Nome Ma
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A.C. POVEGLIANO VERONESE 8 FUSIONE DI NOME MA CONTINUITÀ DI FATTO (1999 - 2004) STAGIONE SPORTIVA 1999/2000 mprovvisamente si abbatte sul calcio pove- STEFANO DE MARCHI, I glianese il ciclone De Marchi: per la Prima nato a Nogara il 26 gennaio Squadra e per l’assetto societario è l’inizio di 1955, per il triennio 1999- un’autentica rivoluzione. 2002 rappresenta un au- Tutto nasce nell’inverno 1998/99 con la pro- tentico elemento di svolta posta che il genitore-socio Stefano De Marchi per la vita societaria e, in avanza al presidente Maurizio Poletti di assu- particolare, per il cammino mere in proprio la responsablità e la gestione della Prima Squadra. La sua dirompente entrata in sce- della squadra militante in 3ª Categoria. Suo na dà una scossa determi- obiettivo dichiarato è quello di portare in tre nante ad un ambiente ap- anni la società a disputare il campionato di Pro- piattito e rassegnato a vi- mozione, per pareggiare i conti con i successi vacchiare nell’ultima cate- raggiunti dal settore giovanile in questi ultimi goria dilettantistica. Il suo anni. La novità stimola gli appetiti della diri- entusiasmo è accompagna- genza delusa da tre anni di limbo nell’ultima to da metodi decisionisti, da categoria dilettantistica. Viene rapidamente sfuriate estemporanee e da raggiunto l’accordo in base al quale dal 1° lu- una vaga rassomiglianza fisi- glio 1999 De Marchi assumerà la carica di am- ca, che gli valgono l’appella- ministratore delegato con il compito esclusivo tivo di Gaucci, parafrasando il funambolico Luciano, pro- di occuparsi per un triennio della parte orga- tagonista del palcoscenico pallonaro nazionale. nizzativa e finanziaria della Prima Squadra con Negli anni ’70 ha una breve carriera come calciato- potere decisionale assoluto. Come suo braccio re nel ruolo di mediano incontrista nelle file dell’Osti- destro decide di avvalersi dell’esperienza di glia, del Suzzara (due campionati in serie D), del Castel Giampietro Caceffo, ma anche gli altri dirigen- d’Ario e del Nogara. Terminata l’attività di giocatore, ti assicurano comunque la propria collabora- prova ad intraprendere prima quella di allenatore, se- zione operativa. guendo gli Allievi del Nogara e portandoli al successo Il carattere vulcanico del neo “patròn” pro- nel proprio girone di campionato, e poi anche quella di duce immediatamente i primi effetti e in marzo arbitro federale, limitata però ad un solo anno. viene già individuato il futuro staff tecnico: co- Dopo circa vent’anni di lontananza dalla vita attiva me nuovo allenatore per la stagione 1999/2000 nel mondo del calcio, e nel frattempo trasferitosi a Po- vegliano, comincia a muovere i primi passi nella società la scelta cade su Valentino Urli, che vanta espe- al seguito dei figli militanti nelle squadre giovanili. Si fa rienze in categorie superiori; suo vice sarà San- ben presto contagiare dall’entusiasmo e, non riuscen- dro Dal Santo, allenatore dei portieri Tiberio do a comprendere la modestia di risultati della Prima Cipriani e d. s. aggiunto Flavio Dal Santo. Squadra al confronto delle esaltanti prestazioni delle Mentre è già in atto la campagna acquisti, giovanili, decide di proporsi in prima persona per ten- piomba come un fulmine a ciel sereno la noti- tare il salto di qualità anche in quel settore. zia che l’ex sponsor Gabriele Feder è intenzio- Ottenuto il benestare dal direttivo dell’U.S. Pove- nato a chiudere l’attività e quindi a mettere in gliano, si getta a capofitto nella nuova avventura con il vendita la sua squadra di 2ª Categoria, denomi- proposito dichiarato di portare in tre anni la squadra nata Isolalta Feder. in Promozione. Il suo ambizioso progetto si fermerà Flavio Dal Santo, venuto direttamente a co- però alla 1ª Categoria. noscenza tramite l’intermediario Marco Zanot- STORIA E STORIE DEL CALCIO A POVEGLIANO 297 to della fondatezza di queste voci, informa immediatamente lo stesso De Marchi, il quale intrav- vede la possibilità di fare un salto di categoria prima ancora di iniziare e di guadagnare così un anno sul programma previsto; si lancia a briglia sciolta nella trattativa per l’acquisizione di titolo sportivo e giocatori. L’accordo viene rapidamente raggiunto in due soli incontri sulla base di una cifra concordata; la velocissima conclusione dell’affare, con tanto di documenti firmati, sembra sin troppo facile, ma il bello deve ancora venire! Tra l’inizio di maggio e la fine di giugno lo sce- nario si complica in maniera del tutto imprevedibile; mentre la maggioranza dei giocatori accet- ta di trasferirsi a Povegliano, comincia invece ad instaurarsi tra i due protagonisti dell’affare una serie di manovre frutto di dubbi, di ripensamenti e di sopravvenute diffidenze. La forte persona- lità dei contendenti sfocia in un lungo braccio di ferro, con continue mosse e contromosse, che si concluderà positivamente solo dopo l’intervento decisivo di un garante terzo e solo all’ultimo giorno utile per la consegna della documentazione in Federazione Calcio; infatti ai fini del rego- lamento FIGC queste operazioni sono possibili solamente tramite fusione fra le due società, con riconoscimento della categoria superiore. Il nuovo soggetto che ne nasce assume la denominazione di Associazione Calcio Povegliano Ve- ronese, con sede presso gli impianti sportivi di via Monte Grappa a Povegliano e nuovi colori socia- li celeste-bianco. Nel nuovo direttivo viene confermato in toto l’organico dell’U.S. Povegliano, con l’allargamento a 15 componenti per inserire Marco Zanotto, l’unico esponente proveniente MATTIA BERTOL, clas- dall’ex Isolalta Feder, e Stefano De Marchi. se 1982, rappresenta uno Dopo questo lungo e travagliato preambolo dei migliori prodotti del vi- si parte finalmente per affrontare il campiona- vaio poveglianese. Inizia l’attività nella stagione to di 2ª Categoria, puntando decisamente al 1989/90 nei Pulcini per successo finale. passare nel 1992 al Chie- A tale scopo vengono acquistati il portiere vo, dove milita nelle giova- Lorenzo Faccini dal Casteldazzano e il centro- nili per quattro anni. Ritorna a Povegliano nell’e- campista Edoardo Gobbi dal Mozzecane; in state 1996; debutta in Prima Squadra giovanissimo prestito arrivano i difensori Damiano Signori a soli diciassette anni, giocandovi per un triennio dal Quaderni e Denis Pasquetto dal Casteldaz- come centrocampista titolare ed è uno dei pro- zano e il centrocampista Alessandro Melchiori tagonisti della promozione in 1ª Categoria nel dal Foroni. Questi elementi vanno a completa- 2000/2001. Viene ceduto al Villafranca in Promo- re la rosa formata dal gruppo ex Isolalta Feder zione al termine del campionato 2001/2002. (Enrico Andreella, Elio Cappelletti, Massimo Guzzon, Sandro Leso, Davide Peroli, Damiano Rigo, Federico Sguaz- zardo e Marco Zanot- to), dai riconfermati Alessio Bianchi, Luca Caturano, Cristiano Dal Ben, Ermanno Dal Ben, Alberto Tara- na, da Enrico Bonetti e Luca Filippi rientra- ti dal prestito al Ca- steldazzano e da Mat- tia Bertol promosso dalle giovanili. Il campionato sem- bra iniziare nel mi- gliore dei modi con tre vittorie e tre pareg- gi nelle prime sei par- tite. Ben presto però i nodi vengono al petti- ne; la squadra fatica oltre misura a trovare Da “L’Arena”, 27 settembre Da “L’Arena”, 9 dicembre Da “L’Arena”, 13 dicembre la via del gol e nelle 1999. 1999. 1999. 298 A.C. POVEGLIANO VERONESE - FUSIONE DI NOME MA CONTINUITÀ DI FATTO (1999-2004) successive sette partite infila la “bellezza” di sei sconfitte e un pareggio interno per 0-0 con l’ulti- ma in classifica. La situazione si è già da tempo venuta deteriorando sia nei rapporti fra l’amministratore dele- gato e l’allenatore sia all’interno dello spogliatoio tra i vari gruppi di giocatori che faticano ad amal- gamarsi. In particolare il tecnico reclama la necessità di rinforzare la squadra nel reparto difensivo, al contrario De Marchi ritiene indispensabile l’acquisto di una punta per dare linfa ad un attacco asfittico. Inoltre alcuni giocatori dell’ex Isolalta Feder imputano alla so- cietà un ipotetico mancato rimpiazzo di due loro compagni (Andrea Mi- stura e Omar Peroli) ceduti ad altre società per non aver accettato il tra- sferimento a Povegliano; giudicano l’organico non sufficientemente al- l’altezza di puntare al successo finale, provocando così il logico risenti- mento degli altri calciatori. Alla fine l’organico stesso rimarrà invariato. L’allenatore Urli, resosi conto di essere ormai sull’orlo dell’esonero, prima della partita di recupero con il Porto Verona in programma il gior- no dell’Epifania 2000, pone una serie di condizioni che la società ritiene inaccettabili. Dopo l’ennesima sconfitta nell’incontro suddetto decide di presentare le dimissioni, che vengono accolte. Assieme a lui lasciano i ri- spettivi incarichi anche gli altri componenti lo staff tecnico, i due Dal Santo e Cipriani, tutti in disaccordo con la gestione De Marchi. Il nuovo allenatore è Natale Fratton e Giampietro Caceffo assume an- che le competenze operative della Prima Squadra. In breve tempo si riesce a ricomporre una discreta armonia nello spo- gliatoio e il nuovo tecnico, conscio delle difficoltà che la compagine in- contra in fase di realizzazione, imposta un gioco più attento alla copertu- ra. Ormai precipitato al limite della zona calda della retrocessione, l’un- dici celeste-bianco ritrova nuova vitalità e punti d’oro grazie all’imper- meabilità del settore arretrato in cui la mossa vincente si rivela lo sposta- mento di Marco Zanotto nel ruolo di libero; nelle prime quattordici par- tite della nuova gestione subisce appena sei gol e con una serie di tre vit- Da “L’Arena”, 7 gennaio torie consecutive verso il finale di stagione contro Vigasio, Montorio e 2000. Mozzecane raggiunge la tranquillità. Ottenuta la salvezza matematica a tre giornate dal termine, viene a mancare ogni residua motivazione e si chiude con tre sconfitte contro compagini al contrario impegnatissime per i rispettivi obiettivi di classifica.