T O Á

GLI STUDENTI DEL LICEO GINNASIO “LA FARINA”

qui. Quella zona verrà tutta la bad fa carico dei debiti, la REDAZIONE bonificata, si faranno degli im- new delle linee. Se do a qual- A TU PER TU CON LE ISTITUZIONI pianti di verde cercando di re- cuno la gestione delle linee, GIORNALE alizzare una “little ” con questo imprenditore guadagna Intervista al sindaco di Giuseppe Buzzanca le sue caratteristiche geogra- 10 milioni annui, ne versa 2 o 2 D’ISTITUTO fiche, per rendere finalmente e mezzo al Comune che così STOÁ Giuseppe Donato Da ex studente di liceo classi- conto di questo dato. Allora to anche brutti momenti, per- fruibile un rapporto col mare riesce a ripianare i debiti con e Serena Berenato II C co cosa pensa della riforma dobbiamo contemperare l’esi- ché secondo l’ultima sentenza che abbiamo ormai perso. Spe- l’aiuto della bad company. Stoá è un giornale bime- che “colpisce” il ginnasio? genza di formazione vera con del tribunale c’era una forte in- ro per allora di avere finanzia- Abbiamo parlato del grande strale realizzato dagli stu- Inizia con un’intervista al sin- La riforma Gelmini è il frutto l’esigenza altrettanto legittima filtrazione mafiosa che condi- to il progetto esecutivo della problema della viabilità e del- denti. Il nome greco Stoá, daco di Messina, onorevole Giu- del malcostume tipicamente di occupazione. zionava non solo l’impianto via del mare e del secondo svin- lo scarso senso civico dei cit- in italiano “portico”, indi- seppe Buzzanca, la collabora- italiano. Nel corso degli anni la Cosa offrono la scuola e l’uni- burocratico ma anche l’impian- colo di Tremestieri, utilizzare tadini. Quali iniziative ecolo- ca un luogo, aperto a tutti zione di Stoà con le istituzio- scuola, come tanti altri serba- versità a Messina? to che faceva capo ai docenti. quell’approdo per liberarci giche- per esempio domeni- e vicino all’agorà, in cui si ni. Riteniamo che anche un toi occupazionali, è stata og- Sono due discorsi diversi. La Dobbiamo fare in modo che la dai camion e recuperare San che ecologiche per frenare il può discutere liberamente. giornale d’istituto, anzi, che getto delle attenzioni della po- scuola è di ottimo livello, ab- bonifica effettuata in questi ul- Francesco, raccordando ciò con massiccio uso delle macchine- Fondato dalla professores- soprattutto un giornale d’isti- litica. Con la complicità del sin- biamo un’offerta formativa dif- timi anni nell’università sia l’attività portuale e dipor- ci possiamo aspettare? sa di Latino e Greco Irene tuto debba confrontarsi con gli dacato, appena vi era esigen- ferenziata, sperimentale, che irreversibile, non possiamo con- tistica. Non sono progetti che Stiamo lavorando per arrivare Cavallari, tratta temi d’at- io sogno, ma realtà, perché ho a dei livelli accettabili per la tualità e di cultura con in- organi istituzionali della città, za di trovare occupazione nel- soddisfa la richiesta, abbiamo sentire che ci sia più alcun tipo già stanziato 100 milioni di raccolta differenziata. Ho inau- terviste, recensioni, rubri- giacché è essenziale per noi euro, c’è già un vincitore e tra gurato 5 isole ecologiche spar- che dedicate ai libri e ai giovani avvicinarci e conosce- qualche giorno inizieranno i se sul territorio, Spartà, film, alla narrativa e alla re le politiche pubbliche e la lavori Larderia, Gravitelli, e vorrei poesia. Dal 2007 è coordi- pubblica amministrazione dal- Perché non si riqualifica la passare dal 3% attuale ad un nato da Patrizia Danzè, in- la viva voce dei suoi rappresen- segnante di Italiano e La- tanti. Una qualità migliore scalinata che porta al belve- 20% alla fine dell’anno. L’obiet- tino nell’istituto e giorna- della vita è un desiderio, anzi dere di Cristo Re, meta fre- tivo è essere autosufficienti con lista pubblicista. Fanno at- un diritto legittimo dei citta- quentata dai turisti? sistemi nuovi: ho ultimamente tualmente parte del comi- dini. Ci rendiamo conto che le Ci sono due problemi: il promo autorizzato un grande incene- tato di redazione: Silvio difficoltà amministrative sono è che dopo una settimana la ritore a Pace, che non inquina. Trotta, Serena Berenato, tante, che è difficile che le scalinata è di nuovo sporca, e Abbiamo avuto l’autorizzazio- Giuseppe Donato, Francesco cose funzionino se mancano le ciò va attribuito ad uno scarso ne per lo smaltimento dei ri- Melara, Jasmine Policastro, risorse e che, inoltre, la buro- senso civico; il secondo va at- fiuti solidi sanitari, possiamo Andrea Cucinotta, Giuseppe crazia rallenta le iniziative. E tribuito all’amministrazione, bruciarli ottenendo 400 euro a Currò, Tiziana Pignato, poi, ci sono i grandi problemi che non può intervenire con chilo, e ogni giorno possiamo Roberta Donato, Francesco nazionali, questioni scottanti frequenza per motivi economi- incassare fino a 50 mila euro Greco, Alessio Gugliotta. Si che rappresentano una sfida ci. Bisogna far superare a Mes- da investire. Gli enti locali oggi occupano della vignet- dei nostri giorni. Stoà ha inter- sina la fase della destruttura- fanno progetti per grandi inve- tistica Giuliana Intelisano e vistato il sindaco Buzzanca. zione per passare a quella stimenti che nascono dalla co- Oriana Staiti, della foto- Signor Sindaco, qual è la sua dell’infrastrutturazione: a sud munità europea, da un maggior grafia Violetta Venuti. Dal formazione culturale? gli approdi, a nord, dopo 30 raccordo con la regione sicilia- giugno 2010 Stoá ha inizia- Ho studiato al liceo classico di anni, verrà consegnata la gal- na, cercando di guadagnare to una collaborazione con Barcellona Pozzo di Gotto al leria che collega Giostra autonomia; da parlamentare le scuole medie della cit- quale mi ha indirizzato mio all’Annunziata. Il momento di regionale sto lavorando per tà. Non è un giornale di padre (anche lui aveva fatto il crescita della città passa pri- questo; se noi comuni non gua- parte, ma tutti gli studen- classico). Giacché volevo fare ma dalla infrastrutturazione. dagneremo questo stato di li- ti possono esprimere libe- il medico pensavo che la scel- Giuseppe Buzzanca, sindaco di Messina Le risorse che abbiamo impe- bertà di tipo federativo, io pos- ramente le proprie idee. ta del classico mi avrebbe al- gnato, ad esempio per la ban- so dare ai cittadini migliori ser- Negli anni ha educato alla lontanato dal disegno di vita la scuola si inventavano i pre- ottimi docenti e ottimi dirigenti di infiltrazione mafiosa. Devo china Rizzo, oggi ci consento- vizi se do al comune maggiori palestra della riflessione, immaginato, perché lo ritene- cari. Abbiamo quindi dilatato scolastici. Dobbiamo prestare anche dire che l’università e no di parlare del turismo introiti, e non aumentando le della scrittura, della crea- vo meno formativo per quegli questo fabbisogno della scuola l’orecchio a tutte le iniziative per essa anche l’espressione croceristico, nato negli anni 90 tasse, ma razionalizzando e tività e della comunicazio- studi, invece ho scoperto che a tutti i livelli a partire anche sperimentali, all’introduzione del policlinico ha l’obbligo di grazie ad un mio contributo, facendo in modo che le paghi- ne. Si ringrazia la Gazzet- mi dava una formazione più dal personale ATA, che prima di laboratori che devono aiu- dire la verità, perché se c’è un mentre ero presidente della no tutti. ta del Sud e in particolare completa. Ho avuto grandi pro- era in capo alle province; in- tare in prospettiva dell’acces- direttore generale, da me cri- Provincia. Ultima domanda: ponte sì o il capocronista Lino In periferia, come e forse più ponte no? Morgante, il direttore tec- fessori come Domenico Franciò vece che pensare ad un’offer- so all’università. Oggi ad esem- ticato apertamente, che dice che in città, si soffre il pro- Sono favorevole perché sareb- nico Pippo Ilacqua e il e Giuseppe Miligi, maestri di ta formativa aderente ai biso- pio, si accede a medicina at- di avere condizionamenti di blema della viabilità. Perché be folle dire di no ad un gran- proto Maurizio Novarese materie umanistiche. gni sociali si è pensato a crea- traverso dei test preselettivi. tipo massonico deve fare nomi spesso la normale amministra- de omaggio. È demagogia far per la disponibilità. re un’offerta formativa che fos- Questa è una buffonata che e cognomi, altrimenti deve ta- se più capace di dare occupa- crea mostri all’interno dei sog- cere per non essere tacciato di zione a Messina diventa emer- credere che i soldi che si use- zione. Nel corso degli anni ab- getti che si occupano di forma- millantato discredito o ancor genza? ranno per il ponte possano es- biamo creato dei diplomifici; zione e non crea invece quel peggio di essere definito bu- A Messina ci sono 64 “villaggi”, sere utilizzati per altre risorse abbiamo sfornato geometri o che è il prodromo all’introdu- giardo. in punti diversi che si allonta- perché su oltre 6 miliardi l’im- ragionieri senza pensare al re- zione del mondo universitario, Questa è la gestione che lei nano dalla città perché manca pegno dello stato è pari ad un ale bisogno della società. La cioè il test selettivo, perche suggerisce per scuola e uni- quella infrastrutturazione alla miliardo, il resto viene dai pri- Gelmini combatte ora con una non so cosa interessa al ragaz- versità, luoghi formativi per i quale dobbiamo pensare. Va vati, e i privati non investiran- nuova offerta formativa, che zo che vuole entrare in medi- ragazzi. Invece per la nostra detto che l’ATM, l’azienda dei no per mettere in sicurezza secondo me è buona, ma non cina chi è miss Italia 2002. E’ città come va e come andreb- trasporti municipalizzata, fino zone come Giampilieri; per si rende conto che bisogna una vergogna. Devono essere be gestita una risorsa come il a qualche anno fa inviava 19 quanto riguarda l’impatto am- regionalizzare il percorso di invece test attitudinali. Se vo- mare? mezzi, oggi 80. Sono ancora bientale penso che gli contrazione del mondo della gliamo fare una vera rivoluzio- Stiamo facendo una vera rivo- insufficienti, perché lo ambientalisti da questa gran- scuola. Se è vero che alcuni ne ciò che è affidato al privato luzione nel rapporto con il standard è 103, però io ho tro- de opera potranno trarre spunti docenti possono accedere al dobbiamo affidarlo alla scuola mare. Fino a poco tempo fa, vato una massa passiva pari a per quel che riguarda ricerca e mondo della scuola anche da e fare in modo che la scuola scendendo da via S. Cecilia, era 50 milioni di euro di debiti, sto innovazioni. Vi do questa rifles- precari, e lo si è fatto in Sicilia formi i ragazzi in direzione del- brutto vedere quell’area terri- cercando di ripianare i debiti. sione: se vi impegnerete nella perché in Sicilia non vi sono al- l’università. Per quanto riguar- bilmente degradata. Oggi, a Sto cercando di realizzare ricerca e nell’innovazione avre- tre opportunità occupazionali da l’università, l’ateneo mes- Maregrosso, grazie ad alcune quanto è stato fatto per te un futuro, altrimenti il fu- -e questo vale non solo per la sinese ha una grande tradizio- demolizioni, è stato recuperato l’Alitalia, trovando una bad turo è fuori da Messina. La Redazione di Stoá scuola-, oggi bisogna rendere ne, è nato nel 1600. Ha passa- l’affaccio a mare; e non finirà company e una new company; Attualità

CHE SIA Riforma e riforme La scuola per me Intervista al Dirigente Scolastico Pio Lo Re UN BUON Inizio di una nuova pagina della Jasmine Policastro, Elena Andò infatti, di una preparazione all’attuale riforma Gelmini, se inferiore agli altri paesi a que- mia vita e Chiara Santamaura III B nozionistica che terminati i cin- è vero che per fare spazio alle sto punto . que anni di liceo si dimentica ore di scienze della terra è sta- Non crede che l’Italia abbas- ANNO! Roberta Donato IV C La riforma della scuola, voluta ma di un’interiorizzazione delle ta intaccata la cattedra di let- sando ulteriormente l’età del- dal ministro della pubblica discipline studiate che costitu- tere del ginnasio, io dico che l’obbligo scolastico si sia ul- Passare dalla scuola media al liceo vuol dire cambiare vita. Il Un augurio tra istruzione Mariastella Gelmini, iscono un rigore mentale e una questo è un delitto. Quindi se teriormente allontanata dal primo giorno di scuola l’emozione si confonde con la paura. riforma che riordina l’istruzio- solida base culturale. Tutto si parla dell’inserimento dello resto dell’Europa? riforme e cronache Quel giorno, andando verso la nuova scuola pensavo a ciò che ne secondaria superiore, è en- questo rappresenta la tradizio- studio di scienze della terra al Io non penso che l’Italia sia trai- avevo lasciato e il ricordo mi sembrava così rassicurante da scolastiche trata in vigore il primo settem- ne su cui si fonda il liceo clas- ginnasio, sono favorevole; ma nante; l’Italia si considera trai- farmi desiderare di tornare indietro; così, per farmi coraggio bre del 2010. Essa prevede una sico. Dunque, a mio avviso, per nel momento in cui ciò va a di- nante ma in realtà ha scelto di pensavo a tutte le volte che alla consueta domanda: “Dove ti riorganizzazione dei precedenti ciò che concerne le innovazio- scapito dello studio dell’italia- essere trainata. Questo è Nelly Settetrombe Galluppi, sei iscritta?” rispondevo: “Al liceo classico La Farina” e alla indirizzi di studio, una modifi- ni in ambito scientifico, non no, ritengo che i vantaggi rica- riscontrabile nel fenomeno del- docente di Filosofia e Storia mia risposta, puntualmente, chi mi poneva la domanda face- ca dei quadri orari con un in- credo che il potenziamento di vati siano inferiori rispetto agli la cosiddetta “fuga dei cervel- va quell’espressione di disappunto che rafforzava la mia scel- cremento delle ore di matema- matematica sponsorizzato da- svantaggi che ne derivano. li” che dimostra evidente come Attraverso il giornale ta, mi spingeva ad andare avanti. Se una scuola veniva diffa- tica, fisica e scienze. E’ stato gli slogan abbia un riscontro L’attuale riforma Gelmini ha l’Italia abbia ormai scelto un d’istituto, che ha ripreso le mata per il solo fatto di essere diversa, quella era la scuola inoltre potenziato lo studio effettivo nella realtà, in quan- minato il tessuto scolastico, futuro di serie B. So bene che per me e, amando le battaglie, ero pronta a combattere per pubblicazioni all’inizio del delle lingue, anche tramite to ritengo che non si debba in- creando notevoli disagi tanto anche in Italia fortunatamente essa ancora prima di appartenervi. Così, iscrivendomi mi sa- nuovo anno scolastico, de- l’insegnamento in lingua stra- vestire sull’aspetto quantita- nel corpo docente che in quel- sono rimasti giovani impegnati rei schierata dalla parte degli ideali e della libertà, sì, la sidero rivolgere a studen- niera di una disciplina, ogget- tivo, ma su quello qualitativo. lo degli studenti; come pensa e volenterosi ma all’Italia non libertà personale di decidere, dimostrando a chi aveva dubi- ti, dirigente scolastico, to di studio nella seconda clas- Quindi, se si tratta di miglio- che la discontinuità didattica servono i geni, le eccezioni. tato della mia scelta che a differenza sua, la mia opinione professori e personale Ata se del biennio. Il numero dei ramenti in termini qualitativi, derivata dai numerosi “tagli” Dietro ogni Einstein deve esser- dipendeva soltanto da me e non era dettata dall’opinione un augurio forte e sincero licei, dai quattro già esistenti ci una massa preparata, se vo- comune. Se l’ideale non è abbastanza forte si finisce per (classico, scientifico, linguisti- gliamo parlare di cultura del per un percorso di forma- considerare più giusta l’opinione comune e il mio senso di co, artistico) è stato ampliato paese, altrimenti ci limitiamo zione che sia felice per tut- libertà e giustizia mi impedisce, invece, di omologare il mio a sei indirizzi con l’aggiunta di ad elogiare le eccezioni dimen- ti. Per gli studenti, in par- modo di pensare a quello degli altri e mi porta a scegliere quelli musicale-coreutico e del- ticandoci della massa. ticolare, perché in un Pae- tutto quello in cui rivedo me stessa. Non è stata tuttavia una le scienze umane. Per quanto In seguito della riforma se civile l’istruzione è il ripicca. Ho scelto il liceo classico perché amo leggere e scri- riguarda, nello specifico, il li- Gelmini la gestione dell’isti- fondamento della società. vere e mi appassionano tutte quelle materie che stimolano la ceo classico, la lingua stranie- tuto comporterà l’adozione di riflessione e l’espressività; dunque, l’indirizzo classico, es- L’esistenza a scuola di ra sarà obbligatoria per tutto particolari accorgimenti; in sendo basato sulle materie umanistiche, riflette appieno le ognuno di noi giustifica e il quinquennio, mentre le ma- che modo ne sarà eventual- mie attitudini e le mie ambizioni. Ho scelto il liceo classico fortifica quella degli altri. terie scientifiche (fisica e scien- mente condizionata? “La Farina” perché sono un’idealista e una sognatrice che Avere ben chiaro questo ze della terra) entreranno a far L’istituto a questo proposito preferisce costruire piuttosto che avere qualcosa che è già semplice ma basilare con- parte dei programmi scolastici non si trova in un’ottima situa- stato stabilito da altri per me. cetto diventa per tutti un fin dal biennio ginnasiale. A tal zione ma piuttosto davanti a un Allora, finite le mie riflessioni, era arrivato il momento di proposito, ci è parso doveroso dilemma: alla luce del fatto che punto di partenza che fa- oltrepassare quel portone e confermare la mia scelta rivolgere alcune domande, ri- i soldi sono terminati, quest’an- ciliterà il compito che ci definitivamente e così mentre varcavo la soglia della mia portate qui di seguito, al diri- no per garantire alle prime aspetta, che non è né sem- nuova vita, pensavo solo al futuro: come sarebbe stato que- gente scolastico del “La Fari- classi la conversazione in lin- plice né facile. La “Rifor- sto nuovo capitolo della mia vita? Ero fiduciosa e mentre scru- na” prof. Pio Lo Re per coglie- gua straniera stiamo attingendo ma” dell’attuale ministro tavo i volti degli studenti più grandi, illuminati da un forte re le sue impressioni e consi- in parte al bilancio della scuo- ha introdotto molte novi- senso di appartenenza e da un amore incondizionato per la derazioni in merito. la. Ovviamente però non avere propria scuola, pensavo che erano ragazzi come me. In un tà: sei indirizzi di studi con Sia a livello nazionale che lo- i soldi e non avere il professo- attimo, ho ritrovato quella sicurezza che avevo perso sapen- materie, programmi ed cale risultano sempre meno gli re pagato dal corso costa trop- do che i miei compagni e le mie migliori amiche che mi sa- orari diversi. Ma gli studen- iscritti al liceo classico. A cosa po alla scuola. Perciò, il dilem- rebbe piaciuto avere accanto, si erano iscritte all’altro liceo ti e le loro famiglie hanno pensa sia attribuita la perdita ma di cui parlavo è questo, o classico. Ma io ho continuato per la mia strada perché sono calibrato bene le loro scel- di interesse da parte degli stu- arrivano i soldi per pagarlo, o convinta che un’idea non si possa rinnegare: forse sono stata te? E’ troppo presto per denti nei confronti degli stu- diventa necessario chiedere semplicemente ostinata o determinata ma io penso che è di umanistici? Colpa della ri- un contributo finanziario dirlo, come è presto, e stata questa scuola a darmi il coraggio di affrontare tutto da forma o stanno anche cam- all’utenza (quindi alle famiglie nella fattispecie fuori luo- sola. Immaginavo questo liceo come un posto dove nessuno biando le scelte dei ragazzi a degli alunni), o si rinuncia al go, esprimere giudizi sulla ha paura di dire ciò che pensa, dove i ragazzi si confrontano causa di una richiesta di mer- progetto. E purtroppo, conti- riforma medesima. Mi au- e convivono pacificamente perché eliminate le etichette re- cato orientata verso studi tec- nuando così questa non è una guro che nessuno mi accu- sta l’anima di una persona che io reputo fondamentale. nici? prospettiva lontana o teorica, si di partigianeria se affer- A qualche giorno di distanza posso dire che non sono stata Non attribuisco la colpa alla ri- ma è la realtà dei fatti. E’ inu- delusa; infatti credo che il liceo classico La Farina abbia qual- mo come il liceo classico forma perché si tratta di un fe- Pio Lo Re, preside del Liceo “La Farina” tile “proporre” o “invitare” gli cosa di diverso, di più vero e questo l’ho capito sin dal primo rimanga, ancora oggi, la nomeno esistente già da prima istituti a portare avanti nuovi giorno, quando il preside e i professori hanno iniziato a par- strada maestra per la for- che entrasse in vigore. A mio progetti se poi non si fornisco- lare della scuola come di una “famiglia”. Qui, nessuno si sen- mazione della futura clas- parere la causa è rintracciabile ritengo certamente che l’uti- possa garantire un’adeguata no ad essi i mezzi per farlo per- te fuori posto! A partire dal primo giorno professori e studen- se dirigente di questo no- in due fattori principali: il pri- lizzo dei laboratori sia un fatto preparazione per il percorso ché questo vuol dire “giocare ti hanno cercato di coinvolgerci in tutte le numerose attività stro Paese. Detto ciò, pro- mo consiste nella mancanza di positivo. Inoltre, è importante formativo degli allievi? a prendere in giro la gente”. scolastiche che il nostro liceo offre e penso ci siano riusciti impegno e di sacrificio da par- capire quali siano le materie da Ritengo cha sia necessario guar- Inutile girarci troppo intorno: grammi e materie non ga- perché già, dopo due mesi, io vedo la scuola come un luogo te dei ragazzi che cercano sem- considerare prioritarie: lo stu- dare alla riforma in tempi lun- senza soldi non si fa niente. rantiscono qualità, che è familiare, ho avuto modo di conoscere i professori che si sono pre più spesso percorsi facili, dio della musica, ad esempio, ghi, poiché adesso stiamo ve- Lei che da molti anni riveste data da tutta una serie di dimostrati disponibili e desiderosi di farci imparare alla scuo- mentre il liceo classico è con- o della storia del pensiero po- dendo gli aspetti mostruosi che il ruolo di dirigente scolastico coinvolgimenti che non la della vita oltre che dei voti. Non so come andrà a finire ma siderato difficile ed impegna- litico, o dell’archeologia, sa- questa ha comportato, dettati e conosce ormai abbastanza possono prescindere dalla questo è stato davvero un ottimo inizio! tivo. Di conseguenza, sono mol- rebbe sicuramente interessan- dai numerosi tagli. In questo bene l’ambiente scolastico, fermezza della scuola, in- ti a non prenderlo più in consi- te, ma non rientra nelle mate- momento, infatti, la riforma è quale pensa sia il punto de- tesa come luogo fisico del- derazione, scegliendo altri per- rie da inserire con priorità as- legata al risparmio; vediamo bole se ritiene che ci sia, del- l’apprendimento, dall’im- corsi di studio. In secondo luo- soluta nelle discipline da stu- che è aumentato il numero del- l’istruzione italiana? Se fosse pegno e dalla passione che go, la proliferazione enorme di diare nell’arco delle 30 ore set- le classi, che è stato bloccato ministro dell’istruzione quali ci mettono i docenti, dalla sperimentazioni, che ha porta- timanali da cui l’orario scola- l’organico dei professori. Non provvedimenti proporrebbe? disponibilità alla fattiva to spesso al disorientamento, stico è formato. Una materia si tratta dunque di una rifor- Il punto debole dell’istruzione collaborazione dei giovani ha incantato molti giovani, che, che a mio parere dovrebbe stu- ma, ma di un tentativo di fare italiana coincide con il non aver diarsi in tutte le scuole insie- cassa. Il problema consiste nel- portato avanti una vera rifor- studenti. Sono questi, a colpiti dal mito dell’informati- me all’italiano è la filosofia. l’aver considerato la scuola, da ma. Da ministro avrei sicura- mio avviso, i binari sui quali ca, si sono indirizzati verso lo scientifico. Questo infatti è La riforma della scuola entra- sempre veicolo di cultura, mente annullato il doppione tra incardinare il percorso ta in vigore quest’anno e de- un’azienda. Fatta eccezione istituto professionale e istitu- formativo degli alunni che considerato serio, ma non trop- po impegnativo come il classi- finita “epocale”, stabilisce, per i tagli, infatti, ritengo che to tecnico e ritengo che ogni naturalmente dovranno co. Inoltre, non mi spiego il tra le altre novità, per i licei la riforma presenti degli aspetti riforma seria lo avrebbe dovu- essere artefici del loro fu- grande successo avuto dal liceo classici, l’obbligatorietà per positivi, come lo studio della to fare, unendo così professio- turo. Ognuno di noi, in linguistico perché ritengo che l’intera durata del quinquen- lingua straniera obbligatorio nali e tecnici e migliorandoli buona misura, è fiero del- una scuola orientata esclusiva- nio della lingua straniera, lo per tutti e cinque gli anni. Il qualitativamente. la sua appartenenza: na- mente sullo studio delle lingue studio anche nel biennio del- problema non è la riforma, ma In questo modo non solo si zionale, regionale, comu- straniere, per quanto serio, la fisica e delle scienze e il lo riforma utilizzata per rispar- recupererebbero energie e ri- nale come è fiero della manchi di una preparazione protrarsi della frequenza set- miare. Credo sì, che la scuola sorse da investire nel sistema propria appartenenza a ca- completa. timanale ad un totale di 31 debba contribuire al risana- ma la formazione professiona- ore negli ultimi tre anni. Quali mento dello Stato, ma le è sta- le smetterebbe di rappresen- tegorie sociali più o meno In un periodo di crisi come sono, a suo giudizio, i lati po- to chiesto un contributo inso- tare uno “sperpero di danaro” elevate. Semmai fossimo quello che viviamo, spesso si sente affermare che la matu- sitivi e quali quelli negativi? stenibile, esasperato, insoppor- qual è oggi, e servirebbe a cre- posseduti da qualcuna di Io non parlerei tanto di una ri- tabile ed esagerato. Bisogna are competenze serie. La for- queste superiorità tutti, rità classica possa talvolta ri- velarsi limitante per un even- forma epocale, come l’ha de- chiedere meno alla scuola. E mazione professionale, infatti, ma proprio tutti, dobbia- tuale sbocco. Pensa che in finita la Gelmini, ma piuttosto questo discorso non è ricondu- costa al sistema una somma mo sapere che esse non di- qualche modo la riduzione di una riforma radicale. Voglio cibile solo alla politica della ingente nella sua complessività scendono certamente dai delle ore dedicate alle disci- portare l’esempio di un mini- Gelmini, ma è l’intero sistema ma i ragazzi che escono da que- nostri certificati di nasci- pline umanistiche a favore di stro che ho amato molto, Sal- politico italiano che presenta sti istituti non sono effettiva- ta. E se nel nostro Istituto, quelle scientifiche possa mi- vatore Valitutti che è stato pre- delle pecche. Bisogna vedere mente dotati delle competen- o nelle nostre classi, avre- gliorare la preparazione degli side, professore, sottosegreta- quanto rispetto al Pil l’Italia ze necessarie per entrare nel mo colleghi diversamente studenti o ritiene che in que- rio, segretario, e dall’alto del- investa in istruzione e forma- mondo del lavoro: il loro diplo- abili o stranieri, anche di sto modo si venga meno alla la sua esperienza diceva che, zione e com’è di gran lunga in- ma mi sembra essere “un pez- una volta ottenuto il consen- feriore ai paesi di mezza Euro- zo di carta”. colore, dovremmo misurar- tradizione scolastica del no- so, bisogna valutare una rifor- pa. Se diciamo di essere tra i Noto inoltre come questi isti- ci con noi stessi e con la stro indirizzo? Il liceo classico fornisce una for- ma dei programmi che propo- paesi trainanti è legittimo e tuti in questo momento stiano solidarietà che potremo di- ne. E si può parlare di una buo- giusto fare il paragone con la creando posti di lavoro per i mostrare solo con i fatti. ma mentis, un’abitudine alla speculazione culturale nella na riforma quando i program- Germania ma noi siamo così docenti piuttosto che prepara- Buon anno scolastico a tutti! quale confido. Non si tratta, mi di insegnamento risultino miopi o furbastri da investire re realmente gli studenti. adeguati ai tempi. Tornando in istruzioni e formazione un Pil Attualità Nella vita ci vuole fortuna PERCHÉ SIAMO ADOLESCENTI La Fortuna, tema della decima edizione Uno stretto rapporto tra neuroni e adolescenza del Festival della Filosofia di Modena Alessio Gugliotta II D alla creazione della forma famose lacune che possono pre- perché passò alla storia delle “Suo figlio è molto intelligente mentis delle persone; tutto ciò sentarsi nei ragazzi riguardo la neuroscienze. Gage lavorava Aldo Bisceglia e stranieri presenti al festival, spiega che, tra i tanti modelli non è stato difficile capire che la parca Lachesi offre e però non si applica”. “Non so è dimostrato dal fatto che i matematica o l’italiano si do- per le ferrovie del Vermont ex alunno Liceo “La Farina” proprio come fare con quel ra- bambini vanno a scuola dai cin- vranno necessariamente colma- come capocantiere e quel gior- e studente di Filosofia quanto l’asse dei loro interventi mostra al loro arrivo, tocca alle ruotasse intorno ad un’idea rin- anime immortali, al momento gazzo non mi ascolta mai!” que anni proprio perché sono re nel periodo adolescenziale no si trovò a dover comprime- “Dieci anni, sette mesi, quat- novata dei concetti di caso, di della loro reincarnazione, la “Come avrei potuto immagina- nel periodo di maggiore ap- altrimenti sarà molto difficile re della polvere da sparo all’in- tro settimane, otto giorni, sei destino, di volontà. Da Massi- scelta del destino, cioè del tipo re che tu fossi così irresponsa- prendimento, sono come una apprendere al meglio quei con- terno di una buca, con una minuti, due ore, un secondo; mo Cacciari a Giovanni di vita che vivranno una volta bile da fare una cosa simile?” spugna che assorbe la cono- cetti. Finito il periodo di sbarra di ferro. L’urto della potrebbe essere un record, il Filoramo, da Massimo Carboni tornati sulla terra. Scegliendo Queste tre frasi sono fra quel- scenza, ed è questo il motivo decrescita si è fisiologicamen- sbarra contro una roccia, però, record dei “Cento Metri piano”. a Jean-Pierre Dupuy, da Remo di volontà propria tra i le che più si sente dire un ado- provocò una scintilla che fece Ma è anche l’età del festival Bodei ad Alessandro paradigmi disponibili, “ognuno lescente dagli adulti. Il compor- esplodere la polvere. La sbar- della filosofia che si svolge an- Bergonzoni, tanto per fare è responsabile del proprio de- tamento dei ragazzi dai 13 ai ra, del diametro di 9 cm e lun- nualmente a Modena nella pri- qualche nome, l’ interrogarsi stino”. Platone compie così 18 anni viene spesso additato ga più di un metro, si trasfor- ma metà di settembre. “Com- sul ruolo della fortuna nel no- un’autentica rivoluzione rispet- come incomprensibile o assur- mò in un proiettile che attra- piere l’incompiuto è il suo bel- stro presente e nel nostro quo- to al tradizionale modo di pen- do e vengono spesso accusati versò il cranio di Gage da sotto lo..” è la battuta iniziale con tidiano, ha prospettato una sare dei greci che la vita degli di essere svogliati, inconclu- l’occhio sinistro, fino alla fron- la quale Alessandro Bergonzoni nuova filosofia della responsa- uomini è in mano al Fato ed al denti e nichilisti. Ma qualcuno te sullo stesso lato, non provo- si è mai chiesto il motivo del cando la sua morte, ma produ- loro labile comportamento e se cendo gravi lesioni al lobo ha una spiegazione quanto prefrontale sinistro. Siamo nel meno scientifica ? La risposta 1848 e le neuroscienze hanno è si. ancora tanta strada da fare. Il Fin dagli anni ’80 negli Stati dottor Harlow estrasse la sbar- Uniti i neuroscienziati delle più ra dal cranio di Gage e lo curò prestigiose università si sono come meglio poté, tanto che dedicati alla ricerca del respon- dopo poco più di un mese Gage sabile dei comportamenti tipi- era già nuovamente a spasso camente adolescenziali, anni di per la città. ricerche hanno portato alla lo- Ma c’erano dei problemi. calizzazione del problema, si “Egli è sregolato, irriverente, trova esattamente nel lobo indulge talvolta nella bestem- frontale. Questa parte del cer- mia più volgare (che in prece- vello è ciò che ci permette di denza non era suo costume), essere adulti, controlla e Il cranio di Phineas Gage manifestando poco rispetto per razionalizza gli impulsi generati i suoi compagni, intollerante dalla parte più primitiva del no- per cui le nozioni fondamenta- te adulti, ma perché senza es- verso limitazioni o avvertimen- stro encefalo, regola il flusso li scolastiche e comportamen- sere preparati su argomenti di ti quando questi vanno in con- ormonale all’interno dell’orga- tali vengono impartite loro en- neuroscienza, gli adulti ci eti- flitto con i suoi desideri, talo- nismo e viene ritenuto la sede tro i 12 anni. Naturalmente chettano come colore che ab- ra tenacemente ostinato, ca- Festivalfilosofia 2010 Modena della personalità, insomma è stiamo parlando della sfera ge- biamo gli ormoni in subbuglio, priccioso ed esitante, proget- tutto ciò che negli adolescenti neralizzata della cognizione come se fosse colpa nostra se ta molti piani per il futuro, che (comico, attore, scrittore e “fi- bilità, del controllo, del pote- volere degli dèi. E il monito fi- sembra mancare. Ma se questo poiché un bambino ancora non il lobo frontale controlla gli vengono tuttavia abbandonati, losofo” d’occasione) ha fatto re sulla stessa fortuna; e quin- nale è di non lasciarsi abbaglia- lobo esiste perché gli adole- possiede la sfera astrattiva, ormonali nel nostro corpo e anziché essere organizzati, in gli onori di casa all’edizione di del nostro essere causa dei re dall’apparenza brillante di scenti hanno dei comportamen- quella si sviluppa solo nel peri- quindi in questo periodo siamo favore di altri piani che sem- 2010 dedicata alla Fortuna, tre nostri stessi effetti. In un’ epo- certe vite che celano una non ti instabili? odo adolescenziale, ad un bam- in un continuo tornado emozio- brano più facilmente attuabili. giorni nelle belle piazze di Mo- ca come la nostra, famosa - visibile infelicità e vuotezza. Il Il motivo è stato documentato bino puoi far imparare una po- nale. Il nostro caro lobo è con- La sua mente era cambiata ra- dena, Carpi e Sassuolo, nei qua- come dice Walter Benjamin- mondo presentatoci dal mito dalle università americane di esia ermetica a memoria ma siderato anche come il luogo dicalmente, in modo così mar- li, tra lezioni magistrali, mo- per la sua “povertà di esperien- platonico è un mondo consape- McGill Montreal Neurological certamente non ne capirà il si- dove risiede la personalità, fra cato che i suoi amici e cono- stre, concerti, film, giochi e za”, e cioè per la povertà data vole dei propri mezzi che ha Institute, Harvard e di UCLA al- gnificato e non riuscirà ad i neuroscienziati è famosissimo scenti dissero che «non era più cene ‘filosofiche’, il mondo è dal rifiuto di voler sperimentar- desiderio di fare esperienza, l’interno dello “Structural astrarre da una proposizione un aneddoto risalente alla pri- Gage.»” stato visto e vissuto attraverso si, di confrontarsi fisicamente che vuole potersi confrontare Maturation of Neural Pathways più sfumature. Come detto pri- ma metà dell’ ‘800: sicuramen- Come dimostrato da Gage e dal i simboli della dea bendata, con il mondo, la riflessione fi- per capire, per comprendersi in Children and Adolescents: In ma il periodo adolescenziale è te per il dottor J. M. Harlow dottor Harlow il lobo frontale che da sempre ha corteggiato losofica di Modena ha ri-pen- e quindi finalmente scegliere e Vivo Study” (Maturazione strut- quello in cui il lobo frontale de- deve essere stato uno spetta- è ciò che ci fa essere adulti, la filosofia con le sue sato un modo concreto, respon- fare, che non deve più deman- turale delle vie neuronali negli cresce, ne consegue una colo più unico che raro vedere che ci permette di controllar- problematiche (per informa- sabile e consapevole di distrug- dare e lasciarsi comandare. adolescenti: studio in Vivo). In regressione sotto alcuni aspet- entrare nel suo studio un ra- ci, quindi non è poi colpa no- zioni consultare http:// gere la virtualità del vivere in Dunque, è da questo punto che questo saggio viene spiegato ti comporta-mentali magari gazzo di circa 25 anni con una stra se a volte facciamo cose www.festivalfilosofia.it/2010/ forma passiva, vero prodotto al il pensiero filosofico deve ini- come in un neonato il numero meno accentuati durante la pu- sbarra di ferro che gli attraver- un po’ sregolate, è colpa no- con le anticipazioni del tema negativo delle tecnologie e ziare a guardare con ottimismo di sinapsi sia di pari numero a bertà, il segreto della crescita sava il cranio e che sulle pro- stra quando si esagera solo per del prossimo anno e cioè la Na- della telematica oggi dominan- ad un cambiamento delle co- quello di un adulto; durante il sta nell’affrontare al meglio prie gambe gli chiedeva di es- moda o per trasgressione stu- tura). ti. La potenza del nostro agire scienze, alla costruzione di periodo dell’infanzia questo questo periodo, studiare mate- sere curato. La mattina del 13 pida. Fortuna vuol dire Caso, e la Ca- sotto la guida del pensiero può nuove individualità consapevoli cresce di due o tre volte il nu- rie come il latino il greco o la Dicembre 1848 Phineas Gage Lì non si può dare la colpa a sualità, nel vasto emisfero del- infatti renderci attivi, struttu- del dono che avremo in dote mero iniziale arrestandosi in- matematica mantiene allenata (1823-1860) non sapeva che qualcos’altro, lì bisogna assu- l’interpretazione filosofico- ralmente capaci di affrontare sempre e comunque, che è torno ai tredici anni,avviene la mente ed è sempre meglio quella sarebbe stata per lui una mersi le proprie responsabili- scientifica, è una teoria intor- l’inevitabile susseguirsi di even- quello della scelta. Forse biso- successivamente un processo di cercare di correggere adesso data importante, per almeno tà, e cercare solo di maturare no alla natura dell’universo. ti casuali (tali solo perché non gnerebbe ricordare con il gran- decrescita che coincide esatta- alcuni aspetti comportamen- un paio di motivi: perché non un po’, ma col tempo e le La teoria che le si oppone è possiamo prevederli, non per- de Eraclito che “nel nostro mente col periodo adolescen- tali, motori ed anche nella pre- morì a seguito del grave inci- sinapsi a posto ci verrà sicura- quella della Causalità (o ché siamo incapaci di fronteg- petto sono le stelle del desti- ziale. Questa decrescita porta parazione culturale,si perché le dente di cui rimase vittima e mente più facile. Determinismo), secondo la qua- giarli) del mondo in cui vivia- no”, forse si dovrebbe tornare le, invece, tutto ciò che acca- mo. Giovanni Reale, uno dei al concetto di homo faber, ma ne e un trapianto. I de è determinato da rapporti massimi esperti di filosofia an- sicuramente dovremo concilia- trapianti avvengono Granfondo trapiantati di causa ed effetto. Questi, i tica, ha improntato la sua le- re la posizione della scienza solo ed esclusivamen- due poli, diciamo, essenziali zione su una peculiare interpre- che ci insegna la causalità del te su gente che han- della questione, ma l’aspetto tazione del mito di Er della “Re- divenire con quella della filo- no subito una comple- emerso in questa edizione del pubblica” di Platone, conside- sofia, che ci suggerisce di co- ta distruzione delle festival della filosofia, è sicu- rato come un vero e proprio struire noi stessi il nostro per- cellule cerebrali. Il ramente un approccio “rivolu- “trattato della responsabilità” corso, nei limiti certo delle leg- consenso della dona- zionario” e stimolante al con- dell’individuo. Infatti Er, solda- gi di natura e dei rapporti im- zione può avvenire sia cetto di fortuna; e per chi ha to morto in battaglia, resuscita mutabili di causa ed effetto che da parte del diretto avuto, appunto, la “fortuna” e racconta agli uomini la sorte esse determinano. interessato ancora in di ascoltare i pensatori italiani che li attende dopo la morte; vita sia da parte dei suoi cari una volta av- venuto il decesso. Una volta verificata la compatibilità degli Il trapianto è vita organi con il soggetto che ne ha bisogno, sia Granfondo Ciclistica dei Trapiantati a Messina, tappa all’isti- esso bambino o adul- tuto industriale “Verona Trento” lo scorso 1 Ottobre to, avviene il trapian- to. In Italia ogni anno muoiono circa 21.000 persone per cirrosi Tiziana Pignato I D terizzata dal racconto del- ze culturali, probabilmente l’esperienza personale dei tra- giustificate dalla scarsa infor- epatica o tumore al Lo scorso 1 ottobre a Messina, piantati, improvvisati ciclisti, mazione, è –purtroppo- la re- fegato, mentre i tra- all’ITI Verona Trento, si è svol- che con le loro storie hanno gione italiana con meno dona- piantati sono soltanto ta un’importante manifestazio- catturato l’attenzione del pub- tori di organi. Ma da cosa è data 1000. Per la carenza ne: il settimo Granfondo dei blico, costituito da molti gio- l’indifferenza dei siciliani? In- di organi, dal 13 al 20% dei pa- qualcuno. E di questo ha volu- la donazione di organi raggiun- role dei genitori del piccolo Trapiantati, che ha visto impe- vani provenienti da ogni scuo- tanto, dalla scarsa informazio- zienti in lista muore senza aver to essere testimonianza la ma- ge un alto livello poiché si trat- Nicholas Green, che hanno do- gnati, per la prima volta in Si- la messinese, sull’importanza ne sulle tecniche di trapianto potuto essere trapiantato. I for- nifestazione al “Verona Trento, ta di salvare da morte sicura nato gli organi del proprio fi- cilia, in una corsa ciclistica non della donazione degli organi a e poi per il pregiudizio, comu- tunati che riescono ad essere con la speranza che qualcosa altre persone donando parte glio ucciso in Italia diversi anni competitiva coloro che hanno persone la cui unica speranza ne a molti possibili donatori, trapiantati sono come dei “nuo- si sia mosso nell’animo dei gio- del proprio corpo nel momen- fa da malviventi: “Il nostro subito un trapianto di organo di vita è proprio il trapianto. secondo il quale la donazione vi nati”, poiché hanno la possi- vani lì presenti. Perché è ad to in cui noi non ne abbiamo bambino non è stato invano in lungo un percorso che que- La Sicilia è stata oggetto di sarebbe una “profanazione” bilità di tornare alla vita nel essi che è rivolto il messaggio più bisogno, ovvero dopo la questo Paese; per ripagarlo di st’anno li ha portati da Paler- questo settimo Granfondo, or- del corpo dei propri cari defun- pieno delle loro forze. Senza il della donazione; è vero che la nostra morte. Chiunque potreb- tutto il bene che ha ricevuto, mo a Messina con cinque tappe ganizzato dall’associazione ti. E allora, forse, non è inutile trapianto avrebbero avuto una solidarietà in determinati fran- be trovarsi nel momento del egli è oggi vivo nel corpo dei giornaliere di circa 110-120 km. “Amici del trapianto di Fega- spendere due parole per ricor- morte certa. Dunque, in un genti non è facile né sponta- bisogno ed è su questa even- cinque bambini italiani che han- La serata, molto coinvolgente to” di Bergamo proprio perché dare quali siano le condizioni certo senso, la “nascita” di una nea; esige conoscenza, sensi- tualità che ognuno deve riflet- no i cuoi organi. Sarà il loro e significativa, è stata carat- a causa delle notevoli resisten- perché si verifichi una donazio- nuova vita grazie al dono di bilità e presa di coscienza. Nel- tere. Allora ricordiamo le pa- amico per tutta la vita”. Cultura ALTRE VOCI

che ci sono state; ragazzi come Scuola Media Statale tà, istituito da quest’anno, a particolarmente vulnerabili, Dal quarto numero del- noi, bambini, famiglie distrut- “Pasquale Simone Neri” Luigi Chiatto, un piccolo gran- spesso rimaste orfani di en- l’anno scolastico 2009/ te e subito penso Simone Neri, Giampilieri de allievo della nostra Scuola. trambi i genitori, uccisi duran- 2010 Stoá collabora con le un giovane, conosciuto e ama- Lo spettacolo del 2010 verrà te i combattimenti, o rapite scuole di Istruzione secon- to da tutti, che con il suo ge- LACRIME anche ricordato perché è stato durante le incursioni di gruppi daria di I grado della cit- sto eroico ha sacrificato la sua presentato il primo annuario di ribelli. Rimaste orfane, cer- tà. La redazione ritiene vita per quella degli altri. A lui Esmeralda Minutoli III A della Scuola, fortemente volu- cano rifugio e protezione negli che sia importante ascol- è stata dedicata la scuola di to dalla nostra Dirigente scola- eserciti per sfuggire alle dure tare altre testimonianze, Giampilieri e alle giovani vitti- Quante grida stica. Noi ce l’abbiamo messa condizioni della vita di strada, altre voci. I primi ospiti me le aule che i bambini stessi quante lacrime tutta e alla fine abbiamo offer- ma una volta arruolate vengo- sono stati la Scuola Media frequentavano. L’unico dovere gridano mamme to cultura e divertimento e vi no ridotte in schiavitù, costret- Statale “G. Pascoli” e la che abbiamo ormai verso quel- gridano i papà diamo appuntamento, speria- te a soddisfare i desideri dei Scuola Media Statale “Ve- le persone, è quello di non dar- i figli piangono mo, al prossimo anno, al 2011. combattenti. Spesso accade rona Trento”. In questo ci mai per vinti, perché non è ma chi li fermerà! che, nelle iniziative di inter- primo numero dell’A.S. mai troppo tardi per ricomin- Nessuno. vento a favore dei bambini 2010/2011 ospitiamo: ciare a crederci. Il fango scende coinvolti nei conflitti, le ragaz- l’Istituto comprensivo Crediamo fermamente nella ri- gli alberi travolgono Scuola Media Statale ze, pur avendo il maggior biso- Statale “Leonardo da Vin- nascita di Giampilieri, perché tutto e tutti “C. D. Gallo” gno di cura e protezione, sono ci” e “Pasquale Simone vediamo nei volti dei suoi abi- E solo le lacrime escluse. Neri” di Ponteschiavo e tanti non solo commozione ma di chi resta Anche nella storia passata i ra- Giampilieri e la Scuola anche una grande forza che non avranno fine BAMBINI gazzi sono stati usati come sol- Media Statale “C. D. Gal- traggono dall’amore per il pro- il pianto che nessuno IN GUERRA dati, ma negli ultimi anni que- lo” di Messina. Un ringra- prio paese. Ed è un grande ascolterà più sto fenomeno è paradossalmen- ziamento ai Presidi Aldo amore. Vedo nel futuro di te in aumento perché è cam- Violato e Maria Schirò. Giampilieri i ragazzi che, ormai Diana Asciutto, biata la natura della guerra. I uomini, racconteranno l’espe- Linda Bartucciotto, ragazzi imparano presto ad usa- rienza vissuta anche se sicura- Clarissa Passaniti III E re le armi, che sono leggere, automatiche e costano relati- Scuola Media Statale mente nei loro volti rimarrà Scuola Media Statale sempre un velo di tristezza. Paura, rancore, malinconia vamente poco. Essi non vengo- “Leonardo da Vinci” “C.D. Gallo” sono solo alcune sensazioni che no pagati, vengono allettati o Ponte Schiavo provano i bambini che oggi sono costretti alla guerra, e se muo- TUTTI IN SCENA: costretti ad andare in guerra iono vengono facilmente sosti- 1 OTTOBRE, rischiando la vita. La maggio- tuiti. Si dice che alcuni ragazzi Scuola Media Statale SI RECITA aderi- coroso e desideroso di vendet- “Pasquale Simone Neri” Scuola Media Statale UN ANNO DOPO scono ta da rapire la figlia di colui che Giampilieri A SOGGETTO! “C.D. Gallo” come non l’ha riconosciuto. Tra so- Annamaria Pennizzotto III E volon- spettati e ricerche andate a PIOVE Arianna D’Arrigo, Aurelio tari. Le MOSTRI vuoto, la campanella dell’isti- Giorno 30 ottobre, nella scuo- Micalizzi, Alessandra Rizzo III C cause IN FAMIGLIA tuto alberghiero frequentato la “Simone Neri” di Giampilieri Valeria Muscolino III C Beatrice Bertino, Francesca posso- da Sarah suona e cominciano le sono stati commemorati i mor- Buzzanca III D no es- lezioni, con un’alunna in meno. ti e i dispersi di quella tragica Piove, piove, piove e ancora sere Elisa Foti, Sofia Catalfamo, C’è un mazzo di fiori sul banco alluvione del 1 ottobre. Ora, piove…e le mie lacrime sono 12 giugno 2010, una data da diver- Melania Cucinotta, della ragazza, e i compagni non nel ricordo, descrivere cosa sia come la pioggia, cadono senza ricordare. Al teatro “Domenico se: per Giorgia Beninati, Laura La Rosa, fanno altro che guardare quel successo quella sera non è fa- senso, forse per farmi del male, Savio” andiamo in scena noi la so- Francesca Bitto III E posto vuoto, sperando che, pri- cile; ma basta fermarsi con la forse per farmi sfogare l’im- allievi della Scuola Media Sta- pravvi- ma o poi, voltandosi, incontre- mente per un attimo per senti- menso dolore che ho dentro, tale “”. venza, E’ un 26 Agosto quando Sarah ranno il suo sorriso. re l’appello accorato di perso- che mi rende debole anche da- Numerosissime sono state le per la Scazzi, una quindicenne ambi- A Sarah non piaceva vivere in ne sconvolte che in una frazio- vanti ad una pioggia, ma che prove, ma alla fine siamo pronti fame o ziosa e sognatrice, si appresta un paesino così poco ne di secondo hanno perduto nello stesso tempo mi fa capi- per un pomeriggio di spettaco- per il a recarsi dalla cugina Sabrina, urbanizzato. Lì, scrive in un tutto ciò che possedevano; an- re che devo essere forte, me lo che speriamo sarà premiato biso- prima di andare con lei al mare. tema, non sarebbe mai diven- che la speranza per il futuro, stessa, che devo sperare solo dagli applausi del pubblico che gno di Un percorso di dieci minuti che tata famosa. E intanto la sua perché si sono ritrovati senza i per il meglio. Ogni goccia che in realtà è presente oltre ogni prote- la porta via per un tempo in- stanzetta colorata, da cui tra- loro beni e i loro affetti. E’ cade è un ricordo amaro di nostra rosea previsione. Ci sono zione. definito, perché la ragazzina è spare ogni sogno della ragaz- qualcosa che ha lacerato l’ani- quella maledetta sera dell’1 ot- nonni, genitori, parenti, amici In al- scomparsa nel nulla e da allora za, ogni piccolo pensiero im- mo di tutta la cittadinanza tobre, quell’unica sera che re- che vogliono assistere allo spet- cuni non se ne hanno più notizie. presso a vita nei suoi oggetti, messinese. E ritornando tra sterà nella mia mente ogni gior- tacolo conclusivo del lavoro casi ciò Ascoltava musica, probabil- rimane vuota. Vuota per sem- quelle macerie ho sentito un no perché non si può dimenti- svolto durante tutto l’anno in che mente una canzone del suo pre. Aveva rivelato a una sua brivido su per la schiena: è an- care quello che è successo. In orario scolastico ed spinge mito, Avril Lavigne. E quella amica il suo desiderio di fuggi- cora tanta la commozione che questo momento anche vede- extrascolastico, grazie ai i ra- canzone che la prendeva tanto re, di evadere da quel mondo sento nel mio cuore quando re un cielo stellato al posto finanziamenti europei (Progetti gazzi da non farle sentire nulla at- in miniatura che sentiva non percorro la ormai famigerata della pioggia mi renderebbe PON) e regionali. ad ar- torno a lei, sarà l’ultima che appartenerle. Le ipotesi di una Via Puntale. Mi fermo un po’ a felice e forte. Ma so che que- Si sa che l’arte è un dono e che ruolar- ascolterà. Le ricerche vengono fuga, però, vengono subito parlare con una donna del luo- sto non accadrà fino a domani essa si esprime attraverso lo si è il immediatamente iniziate, si scartate perché erano solo de- go alla quale domando cosa ri- quando il sole si farà vedere, e sport, il canto, la poesia, la re- ranza ha dai 15 ai 18 anni, ma desiderio di ritrovare un’iden- fanno indagini negli immediati sideri e sogni di evasione, in- corda di quel momento, mi ri- sarà proprio l’alba a farmi tor- citazione, le arti grafiche e fi- alcuni hanno anche soltanto 10 tità o la volontà di rivalsa. I ra- dintorni di Avetrana, il paesino vece è accaduto qualcosa che sponde con voce commossa che nare felice per la sensazione di gurative e noi abbiamo organiz- anni e la tendenza è un abbas- gazzi e le ragazze che soprav- pugliese che a Sarah stava l’ha fatta entrare a far parte è stato come se si fosse verifi- sicurezza che mi dà. Ogni gior- zato uno spettacolo con musi- samento dell’età. Durante i vivono alla guerra sono in gravi stretto, e ben presto il raggio dei progetti di qualcun altro. che e balli anti- conflitti armati tutti i bambini condizioni di salute: stato di si allarga, estendendosi fino Un’altra terribile notizia arri- chi e moderni, subiscono gravi violazioni dei denutrizione, malattie della alle città vicine. Passano i gior- va il 17 settembre: a 23 giorni recitazione loro diritti. I paesi in cui attual- pelle e patologie respiratorie. ni, e i genitori si rivolgono per- dalla scomparsa della nipote, (L’amaro caso mente avviene questo tipo di In altri ci sono ripercussioni psi- sino al capo dello Stato, da cui il nonno, già ammalato grave- della Baronessa sfruttamento sono Afghanistan, cologiche dovute al fatto di ricevono una lettera di rispo- mente, non ce la fa. Chiude gli di Carini), sce- Burundi, Chad, Colombia, Co- essere testimoni o aver com- sta in cui egli sottolinea la vi- occhi, per sempre. Li chiude nette e canti in sta d’Avorio, Iraq, Liberia, messo atrocità. A tale proposi- cinanza alla famiglia. Passano con l’apprensione marchiata a spagnolo, fran- Myanmar, Nepal, Filippine, Re- to nel libro “Kalami va alla le settimane e, tra interroga- fuoco nello sguardo, con una cese e inglese. pubblica democratica del guerra” (Edizioni Ancora) del tori e indagini, saltano fuori tristezza infinita. Il 29 settem- L’emozione era Congo, Somalia, Sri Lanka, giornalista della Rai parecchi misteri. La famiglia bre ancora un colpo di scena. tanta: dovevamo Sudan e Uganda. Anche se sono International Giuseppe Carrisi Scazzi aveva di recente ricevu- Il padre di Sabrina, la cugina di mettere in scena stati compiuti progressi in al- che ha realizzato reportage da to un’eredità di 100.000 euro, Sarah, ritrova il cellulare della ciò che con tan- cuni paesi, in aree di crisi la zone di guerra, come la Pale- cifra che, la madre della ragaz- ragazza. Lo riconosce subito to sacrificio no- situazione ha continuato a peg- stina, la Sierra Leone e za ne è sicura, è stata causa dalle decorazioni, ma è privo stro e dei docen- giorare causando migliaia di l’Uganda, Kalami, ex bambino- del rapimento di sua figlia, di Sim e di batteria, e non ser- ti avevamo pre- vittime. Bambini e adolescenti soldato del Congo racconta: “Ci magari da parte di qualche fa- ve più di tanto alle indagini. parato e ognuno vengono utilizzati in guerra in avevano detto di uccidere la miliare geloso, che guardava al Quel che segue è un film del- di noi leggeva tre modi principali: nei com- gente costringendola a rimane- gruzzolo con avidità. l’orrore: prima la confessione negli occhi dei battimenti, in ruoli di suppor- re all’interno delle loro case, Ma non finisce qui. La madre dello zio Michele, poi l’arresto, compagni ansia, to (vedette, messaggeri e spie) mentre appiccavano il fuoco. rivela che una volta, in auto, quindi i sospetti su Sabrina, poi timidezza, incer- o come strumenti politici (scu- Alcuni li abbiamo dovuto sep- Sarah giocava con il cellulare l’arresto della cugina, e tanti tezza, timore di di umani). Essi sono esposti ai pellire vivi. Un giorno ci hanno del padre, quando trovò alcu- altri particolari raccapriccian- cata l’apocalisse: dopo un’ora no che passa mi rendo conto non riuscire, ma, mano a mano pericoli della battaglia e delle costretto a uccidere una fami- ne foto di una bambina di circa ti. Forse aveva ragione quella di pioggia ininterrotta, all’im- che noi ragazzi stiamo vivendo che lo spettacolo andava avan- armi, trattati brutalmente e glia, a tagliare i loro corpi e a cinque anni. L’uomo si infuriò ragazzina a voler fuggire dal provviso un boato tremendo una tragedia accaduta un anno ti, l’ansia svaniva e le musiche, puniti in modo estremamente mangiarli. La mia vita è finita. terribilmente in un primo mo- suo paese. Il burrone in cui sono spezzava lo scrosciare della fa ma che sta ancora con noi e le poesie, i balli e le scenette severo per gli errori che posso- Non c’è più niente per cui val- mento, ma, quasi subito dopo, caduti i familiari di Sarah rive- pioggia e agli occhi di chi si era ormai fa parte del nostro pas- sono diventati un’unica cosa e no commettere. Nelle situazio- ga la pena vivere. Non riesco si giustificò dicendo che l’ap- la un retroscena di invidia, rab- affrettato a guardare in quel sato. Continua a piovere e a non sapremmo dire oggi qual è ni di conflitto ci sono bambini più a dormire. Continuo a pen- parecchio telefonico era di bia, malessere, bugie, ma non momento fuori dalla finestra crescere l’odio di vedere la stato il momento più bello e chi che vengono separati dalle loro sare alle cose orribili che ho seconda mano. Quando da certo da giustificare il freddo una visione apocalittica... la pioggia, cresce il dolore, cre- di noi è stato più bravo. Sicu- famiglie e che provengono da visto e che ho fatto quando ero Venezia giungono a casa Scazzi omicidio di un essere umano e montagna cedeva trasforman- sce la rabbia e più piccola mi ramente, però, sappiamo dire situazioni economiche e socia- soldato”. alcuni quaderni completa- per di più legato all’omicida da dosi in un fiume di fango che sento indifesa, sola e con il quale è stato quello più com- li svantaggiate o che vivono Questa è la condizione dei po- mente scritti da un certo legami di parentela. nel suo impetuoso incedere tra- pensiero fisso che da un mo- movente e importante e cioè nelle zone calde del conflitto. veri bambini-soldato che, come Michelangelo, che chiama La storia di Sarah si impila in- scinava via con sé alberi, auto- mento all’altro possa succede- quello in cui la nostra dirigen- I minori che vivono nei campi Kalami, non possono godersi gli Sarah “sorellina”, le probabili- sieme a tutte le altre di perso- mobili ed ogni altra cosa, pro- re qualcosa. Non rimane altro te, Maria Schirò, e i genitori di profughi sono particolarmente anni della giovinezza e della tà che il signor Scazzi, che vive ne scomparse, e non più ritro- cedendo violento verso le abi- che sperare, perché la speran- Luigi Costa, giovane ingegnere a rischio di essere arruolati. spensieratezza, anni che non con il primogenito a Milano, vate, ma per lei il caso può es- tazioni. Fortunati coloro che za è l’ultima a morire, almeno morto per salvare alcuni suoi Sono sempre di più le bambine torneranno più. abbia avuto un terzo figlio da sere archiviato, perché Sarah non hanno visto le proprie case credo. compaesani nell’alluvione del e le ragazze coinvolte nei con- una relazione extra-coniugale purtroppo non è più tornata a e i propri cari travolti da quel- 1° ottobre a Giampilieri, e già flitti armati che partecipano aumentano. Si inizia a indaga- casa. Era già morta il giorno la ondata! allievo di questa Scuola, han- direttamente alle ostilità. Si re sui quaderni e su chi li ha stesso della scomparsa. Il mio pensiero va alle vittime no consegnato il premio bon- tratta di bambine e ragazze spediti, forse abbastanza ran- Attualità ALCOL Simulacri di femminilità Divagazioni sull’inutilità e la pericolosità del bere OCCIDENTALIZZIAMOCI E ORIENTALIZZIAMOCI, PER UNA PIÙ AUTENTICA GLOBALIZZAZIONE

Giulia Petitto III D Federica Nucifora e Diva Famà II C Non avevamo messo in conto le conseguenze. Prima di uscire da casa i nostri genitori, come del resto fanno sempre, ci Tutto tace, o meglio nessuno ne avevano elencato le loro raccomandazioni, ormai troppo scon- parla. Le uniche storie sono tate: non bere, non fumare, occhi ben aperti! voci impercettibili in un tem- Eppure, nonostante tutto eravamo riunite in una sala d’aspet- po dove si respira aria di bur- to dell’ ospedale. I nostri visi mostravano la tipica espressio- rasca. I telegiornali non fanno ne della paura. Fissavamo continuamente il pavimento, era altro che annunciare crisi eco- color ghiaccio. L ‘alcol ci aveva frastornate e non riuscivamo nomiche, situazioni di città allo a pensare neppure al fatto che eravamo penalmente punibili, sbando, professionisti allo sba- l’idea non sfiorava i nostri pensieri. Avevamo davanti a noi raglio, violenze e guerre, non l’immagine del viso di Sara. Aspettavamo invano un dottore, concentrando l’ottica su una qualcuno che uscisse da quella maledetta sala operatoria, realtà palesemente violenta e ma la porta non si muoveva affatto. sfacciatamente in contrasto Sara era lì da sola, attorniata da medici che tentavano assi- con i diritti individuali. Lonta- duamente di farla rinvenire: il suo corpo era in uno stato shock etilico, il suo cuore batteva a tratti, il suo sistema no da qualche parte, ci sono nervoso mostrava gravi lesioni. Noi, sedute in fredde sedie voci silenziose che urlano! ad attenderla, non avevamo neppure la forza di vomitare la Chiedono aiuto, vogliono esse- troppa quantità d’alcol che avevamo ingerito, il rivestimen- re ascoltate, ma il suono che to delle nostre trachee si era consumato e avevamo come l’ emettono è solo un debole fre- impressione che la testa ci stesse scoppiando. Di fronte a noi mito che si consuma, si spezza era seduto un poliziotto e attendeva speranzoso le risposte a nell’oblio. Usciamo per strada quelle domande che cinque minuti prima ci aveva posto. e i nostri occhi sono colpiti da Ancora impaurite, nessuna di noi aveva il coraggio di farsi abiti succinti, vite basse e scol- avanti e parlare di ciò che era successo; io ricordavo solo l’ lature profonde che ormai non ultima domanda e risposi a quella. scandalizzano più nessuno, anzi “-Come siete finite qui?” farebbe scalpore il contrario; “-Non lo so, stavamo ballando, a Sara piace molto andare in tuttavia in un piccolo angolo discoteca, volava distrarsi, avere la mente libera, almeno del mondo c’è chi utilizza solo per questa sera. Ci aveva raccontato che i suoi litigavano le mani per attirare sopra di sé ogni giorno sopratutto dopo la morte dell’ ultima nonna che lo sguardo di un uomo. Qual- le era rimasta. E’ una ragazza molto sensibile tanto da vivere cuno potrebbe meravigliarsi appieno certe emozioni. Avevamo una consumazione per cia- scuna, essendo in quattro e non sapendo cosa prendere, ci sentendo storie simili, eppure, siamo fatte consigliare da alcuni ragazzi che ballavano ac- questa è la realtà dell’Islam, canto a noi del tutto ubriachi; ci dissero di prendere room e una realtà ancora tutta da sco- ligione arida e fredda, un modo donna e la sua personalità. il fatto che per questa società incomprensibile. Rispondiamo a pera, vodka fragola e red-bull, margarita e whisky con sale prire o, meglio, da capire. di intendere l’esistenza inac- Nonostante tutto quelle donne “patriarcale” il vivere secondo queste voci, imprimiamo nella e limone, mi pare. Purtroppo non abbiamo saputo mettere Guardiamo le due facce della cettabile ed errata, ma dobbia- hanno la forza di aggrapparsi determinati principi è assolu- nostra storia, nella loro storia un limite e Sara ha bevuto più di tutte senza rendersene medaglia, da un lato l’occiden- mo tener presente che alcune ad una flebile speranza, andan- tamente normale; ma allora ci ed in quella comune del futuro conto. In quel momento ho fatto pure una foto-ricordo, il te mondo dell’apparire, dall’al- seguendo la loro religione de- do al di là del plausibile, de- sarà pure un motivo se la don- che essere donna non è sinoni- flash ha illuminato il viso di Sara, era come se avesse una tro l’oriente quello dello scom- cidono spontaneamente di mo- nunciando le violenze tanto fi- na è infelice? mo di essere schiava, di essere maschera felice, eppure era chiaro: tutto finzione! Eravamo parire. Allora, donne occiden- strarsi solo al marito, di rinun- siche quanto psicologiche che Questa infelicità è dettata da succube dell’autorevolezza di quasi al termine della serata, quando il suo bicchiere cadde tali, fermiamoci, immaginiamo ciare alla propria femminilità, a volte non vengono prese in un’errata interpretazione dei chi usando la religione come a terra e si ruppe in piccoli pezzi; brillavano sul pavimento tra- di vivere una giornata senza alla propria individualità e per- considerazione altre volte in- dogmi religiosi del Corano che pretesto per i propri scopi sparenti come diamanti. E adesso siamo qui, senza parole!” trucchi, senza tacchi e fino alla propria umanità. vece, sensibilizzano la coscien- in realtà permette alla donna egoistici rifiuta alle donne la Le parole uscivano a tratti, molto lentamente, risuonavano a minigonne, con addosso un Al contrario, ci sono anche za di qualcuno. gli stessi diritti dell’uomo come cittadinanza come essere ritmo alterno e rimbombavano nella mia testa come se fa- velo che oscura i confini delle quelle che darebbero tutto per Ci siamo mai chiesti infatti da afferma un principio del Pro- umano. cessero eco. A volte queste situazioni se non si vivono in pri- nostre forme. Allora ci rende- un semplice jeans o per un tac- cosa provenga una parte della feta dell’Islam: “La ricerca del A parte il velo, occidenta- ma persona non vengono prese sul serio e vengono ritenute remmo conto quanto ci pese- co; basti pensare che da giova- ricchezza dell’editoria occi- sapere e’ un obbligo per ogni lizziamoci e orientalizziamoci. superficiali tanto da ricaderci nuovamente. rebbe essere private della no- nissime le ragazze invece che dentale? Ci siamo mai chiesti musulmano e ogni musulmana”. Concentriamo la nostra atten- L’ alcol è peggio di una droga, agisce sul sistema nervoso godersi tranquillamente l’ado- quale avvilimento porti al rac- Allora, dovremmo cercare di zione non solo sui nostri inte- centrale, crea dipendenza psico-fisica, assuefazione e disturbi stra sensualità. comportamentali molto gravi. Assunto in grandi, direi ecces- Eppure, nel mondo c’è ancora lescenza, l’età dei giochi dei conto, alla testimonianza dei comprendere i veri motivi di ressi, ma anche su quelli degli sive, quantità toglie il piacere della bevanda alcolica presa chi non sa cosa voglia dire af- primi amori, sono costrette a fatti più personali? questa discriminazione senza altri in modo tale da costruire ogni tanto, magari quando si è in compagnia, per sostituire il fascinare un uomo. Stiamo par- pronunciare giuramenti di fe- È sempre la stessa voce che lasciarci influenzare dai pregiu- le basi di rapporti umani che solito analcolico. E rilascia gravi danni, a volte irreparabili. lando della donna musulmana. deltà a sconosciuti sotto la vuole la rivincita di una vita dizi che da sempre hanno ca- poggino sul rispetto reciproco Se potessi, tornerei indietro nel tempo per sorridere ancora Si potrebbe così pensare che pressante minaccia di una so- fatta di rinunce , privazioni e ratterizzato il nostro modo di e non sull’egoismo. con Sara. l’Islam sia una cultura cietà patriarcale e maschilista sentimenti repressi. Dobbiamo pensare; non ci limitiamo a giu- repressiva e arretrata, una re- che si ostina a cancellare la però tenere in considerazione dicare una realtà ancora per noi MESSINA AMARCORD ANDREA GENOVESE, AUTORE DI “LO SPECCHIO DI MORGANA”, AL LICEO LA FARINA

Stefania Pelleriti III C li ha raccontati in “Lo specchio politica e sindacale per ni per il proprio futuro; dal- posta dall’ipocrisia religiosa stante tutti i cambiamenti, suoi bisogni consumistici; di di Morgana” (Intilla, pp. 322, vent’anni. Mi sono trasferito in l’alto della sua esperienza, il della Chiesa cattolica, vere pia- continuano ad essere presen- fronte ad una situazione La Messina bene che emanava euro 13), terzo volume della Francia nell’81 dopo essermi suo punto di vista risulta pre- ghe economiche e negatrici ti, e il riferimento alla dispe- odierna di molto più ampia e lo stesso fetore della trilogia peloritana “Falce ma- sposato e ho sempre vissuto a zioso per chi si trova a dover della laicità dello Stato. Pur- rata ricerca di un legame che generale superficialità nei “ciumara” di Giostra, rina” e “L’anfiteatro di Lione, essendo Parigi il scegliere tra la fuga a gambe troppo, oggi il fenomeno del sembra ancora non poter esi- confronti della cultura e di un’ambientazione tra il bian- Nettuno” (Intilla). L’autore, “refugium peccatorum” degli levate verso qualcosa di me- provincialismo si è esteso an- stere con il resto della peni- costante appiattimento di co e il nero che è in sé analisi che da tempo vive a Lione, è intellettuali e dei terroristi ita- glio e l’estremo tentativo di che al Nord Italia, dove, forse sola e che non sia un ponte la ogni forma d’arte a misura del critica della genesi dello sfa- stato ospite del suo liceo lo liani, sempre pronti ad esaltarsi cambiare le cose rimanendo; ci saranno ancora maggiori pos- cui costruzione era già allora consumatore, come può la scio, una città in metamorfosi scorso 27 ottobre. Qui si è con- sulle virtù dei salotti politici e cosa sente di poter dire in sibilità di inserirsi nel tessuto vagheggiata, si possono in- classe intellettuale stimolare nella ricostruzione dello spac- frontato con gli studenti che letterari parigini. proposito? sociale, ma dove il quoziente terpretare come perfetta disil- ad una reazione, ad un ritor- cato di un secolo. Tra narra- hanno letto il suo libro. Buona parte della gioventù Nessun dubbio che il provincia- intellettivo può essere come lusione o ennesimo disperato no alla vera bellezza, a non zione e squarci lirici, il raccon- tentativo di porvi l’attenzione? arrendersi alla condiscenden- to dell’adolescenza disperata Leggendo sulla quarta di co- Secondo me, i cambiamenti za verso una classe politica e annaspante di Andrea Geno- pertina del suo libro del suo hanno poco modificato le che approfitta del torpore vese: da un lato il clero offen- trasferimento in Francia, mi problematiche della mia ado- della ragione per favorire con- sivo nel suo semplice modo di è corso immediatamente alla lescenza: a livello regionale suetudini così degradanti? esistere, la politica che non è mente Candido, il protagoni- Lombardo resuscita No, assolutamente, non sono un niente più che una faccenda sta dell’omonimo romanzo di politicamente parlando, e a “laudator temporis acti”, non privata, l’industrializzazione Leonardo Sciascia, la sua fuga Messina l’incompetenza crimi- ci sono mai stati tempi edenici delle macerie e il fantasma del dall’ipocrisia di una Sicilia bi- nale, la corruzione e le proces- nella storia dell’umanità e ponte che già infestava lo gotta verso una Parigi pronta sioni sono rimaste tali e quali. quindi non nutro alcun ottimi- stretto, dall’altro lo sforzo di ad accogliere i suoi fermenti Alle nuove generazioni che vo- smo sull’avvenire dell’umanità, meravigliarsi del mare che si interiori; sente di riconoscersi lessero restare nella nostra cit- soprattutto oggi che il formi- vede ogni giorno, di adorare in o si è riconosciuto in passato tà e ingaggiarsi in una presen- caio si è talmente esteso e ren- silenzio Veneri in costume e nell’affermazione del perso- za attiva di resistenza civica, de aleatorio interventi corret- lottare contro lo sguardo di naggio: “Sai cos’è la nostra io consiglierei solo di occupare tivi di un qualche significato. Nettuno: Andrea Genovese ne- vita? La tua e la mia? Un so- le chiese (sono troppe) e tra- Questo non significa che dob- gli anni Cinquanta messinesi è gno fatto in Sicilia. Forse stia- sformarle in “Case della Cultu- biamo arrenderci; dal momen- un giovane che cerca di costru- mo ancora lì, e stiamo sognan- ra” creative e orientate in sen- to che ci siamo, bisogna bat- ire la propria identità nella do”? so laico tersi. Bisogna avanzare propo- consapevolezza dolorosa della Pur con tutto il rispetto che si Dalle pagine del suo libro sem- ste nuove e coraggiose: per propria sensibilità, non crede deve a Sciascia, al suo “Candi- bra di comprendere che lei sia esempio, impalare sulle pubbli- nella scuola ma è la scuola a do”, io preferisco il “Candide” un fautore del “si stava me- che piazze i mafiosi e i traffi- credere in lui, sogna fino al di Voltaire, che ne è il testo glio quando si stava peggio” canti di droga, eliminare tutti “punto morto dei sogni”, fug- ispiratore. Non sono partito del sud Italia avverte a un cer- lismo del Sud, e della Sicilia in quello del figlio di Bossi, cioè raccontando di una città che i giornalisti e i programmatori ge almeno con la mente. Tutto dalla Sicilia per andare in Fran- to punto della sua crescita particolare, soffochi, ma non è delle trote lesse. dava forma alla sua industria- della televisione e i politici ciò, ricordi, sogni malinconici, cia. Dopo il servizio militare, intellettuale il provincialismo naturalmente solo questo. C’è I riferimenti a problematiche lizzazione a due passi dal manipolatori delle menti, pu- divagazioni, Genovese, ex sono andato a lavorare a Mila- estremo della propria terra il problema della mentalità presenti in Sicilia durante la mare, e che a due passi dagli nire i truffatori cronici dei cit- alunno del liceo “La Farina”, no e vi ho svolto anche attività nonché la scarsità d’occasio- mafiosa e quella per secoli im- sua adolescenza e che, nono- sfollati cominciava a sfogare i tadini, eccetera eccetera. Cultura In vetrina In vetrina In vetrina In vetrina

Rosso Floyd è un romanzo vi- entrambe; lui diventava più nessun dono più grande della armonia, “voce senza voce” si alza dal suo letto per dona- tacolo della vita. E lì, in quel- Il libro sionario, in cui si dà voce a vivo nella mia mente man vita, per il mare. I piedi af- che evoca gli antichi suoni del re nuovamente la luce al- la cavea, con ardore e dedi- chiunque, a partire da Waters, mano che lei riusciva a strap- fondano per primi, il resto del latino e del greco, le discipli- l’umanità, bensì un modernis- zione, l’artista dona sapere e “ROSSO FLOYD” Gilmour, Wright e Mason, fino parlo via dalla sua, ma alla corpo li segue in un attimo, il ne, insieme all’italiano, inse- simo dio Giorno che “paga il conoscenza. Tuttavia, di Michele Mari ad arrivare ad amici, parenti, fine l’unica cosa che so con cielo sopra di me scompare ed gnate con passione dalla pro- suo obolo alla Notte in un de- allorché il suo lavoro (Einaudi, pp. 281, euro 20) fan ossessionati dalle canzoni certezza e che per sempre è solo mare, non esiste più fessoressa Marisa Pelle. “Paga dalo di strade”. Sembra di pla- sarà stato rifinito e ultimato, e dai loro significati nascosti, saprò di mio padre è che è niente, ma niente è mai esi- ogni giorno il suo obolo alla nare dall’alto, da un aereo, all’artista toccherà mettersi e infine tecnici che accompa- morto in mare. Forse non vale stito per me a parte il mare, notte”, è questo l’ incipit per tuffarsi in un intricato gro- da parte, affinché altri, dopo gnavano la band durante i loro la pena costruire un faro in un unico amore mio, mare della “alla greca” che apre una li- viglio di strade labirintiche di lei, possano continuare il tour; ma il coro non compren- posto dove non riesce a fare vita e della morte riprenditi rica che mi è piaciuta molto che conduce alla cavea di un suo lavoro. E mentre “sul de Syd Barrett, bensì il suo luce nemmeno la luna o forse ciò che è tuo e restituiscimi perché ci siamo noi, i suoi grande teatro, quello che ogni proscenio continua la comme- silenzioso fantasma. Rinchiu- è vero il contrario, questo è il ciò che è mio, mare di Dio alunni, “in quel tramestio di giorno si riempie di giovani dia della vita”, quei volti so in eterno nel suo scantina- posto in cui mi sono sempre prega per me, mare mio di- voci gioiose”. Non c’è più spettatori pronti, tra suoni e “sbozzati campiti”, lei li ram- to di Cambridge, Syd “Dia- rifugiata da quando oltre al- venta me, mare dei vascelli e l’Aurora dalle rosee dita, che colori, ad assistere allo spet- menterà sempre... mante Pazzo” Barrett conti- l’infanzia ho abbandonato delle bottiglie, mare dei con- nua a brillare, illuminando e anche la mia casa davanti al tinenti e della luna, delle al- dettando, dal suo esilio sot- mare; se lì a me badava il ghe e delle orche, dei cada- terraneo, le sue canzoni. mare con la sua ipnosi, in que- veri e del petrolio, dei voli e sta nuova casa non c’era fi- delle cadute, della mia esi- La poesia nestra da cui si vedesse il stenza e del mio essere, sei mare, io ero lasciata a me attorno a me, avvolgi le mie stessa da mia madre che ave- membra, sei dentro di me, Valeria Muscolino III C Il racconto va deciso di dimenticare mio percorri le mie membra, la padre scappando in un quar- mente è mare, l’anima è mare Scuola Media Statale tiere da cui la gente di solito e fra poco anche il corpo sarà “Pasquale Simone Neri” Giampilieri SANGUE DEL MIO scappa. Era interrotto il con- mare, io sono nata dal mare, MARE, MARE DELLA tatto visivo ma non quello ho il mare negli occhi, musa RICORDI Federica Prestifilippo II B dell’anima e avevo paura di bagnata, io sono il mare, io MIA CARNE dormire perché risvegliarsi mi estinguo e divento mare, E stiamo a piangere ancora “Per quarant’anni, Syd ci ha voleva dire risvegliare lui den- muoio io viva il mare. Papà, il sui ricordi e le macerie di allora fornito qualcosa di estrema- tro di me, e voleva dire ritro- mare ritorna sempre ed anche su un paese scomparso in un attimo mente consolatorio: l’imma- varmi nella testa immagini tu sei tornato. su tanti cuori privati di un altro battito gine della fuga senza la mor- che non avevo mai visto, giù su case,stradine e muretti te. E’ vivo, anche se mortal- dove l’acqua diventa aria da Il racconto si è classificato tra su posti dove non si doveva stare attenti mente immobile. Syd non respirare. Ma differentemen- i finalisti del Concorso lette- Ricordi che ti spezzano il cuore muore. Questo è terribilmen- te dalla mia testa il mondo rario “Monte Argentario” come un’emozione che cresce dentro e poi muore te attraente. E’ possibile mo- non è fatto solo di mare, per 2010 li odi rire senza dover scomparire questo non ho mai avuto con e cerchi di ignorarli in tutti i modi del tutto. Il meglio dei due esso un vero contatto, non mi li pensi anche se fa male mondi”. sono mai chiesta cosa fare da ma c’è sempre un ricordo che ti assale Inizia così, col riferimento al grande o cosa mangiare a che non ti fa dormire tranquillo capo storico dei Pink Floyd, cena, l’unico posto in cui sono che ti fa sentire piccolo come uno spillo Roger Keith “Syd” Barret, una sempre stata bene è questo, Il libro che a volte ti fanno toccare il cielo di altri mondi delle testimonianze che com- dimenticato da Dio e dagli sono loro i ricordi… pongono l’insolito romanzo di uomini, il posto del mare, “DAI GRADINI DEL Michele Mari, “Rosso Floyd”, perché il mare non c’entra che unisce dati biografici e niente con l’uomo, il mare è PERSEPHONEION” fantastici, dando forma alla completamente indipendente di Marisa Pelle Esmeralda Minutoli III A parabola artistica dei Pink Stefania Pelleriti III C e solo. Non sono mai stata (Besa, pp. 84, euro 15) Floyd, una delle band più ce- capace di relazionarmi con le Scuola Media Statale lebri del ventesimo secolo. Tante volte ho desiderato vi- persone perché conoscere e “Pasquale Simone Neri” Giampilieri “Rosso Floyd” è il resoconto vere nella stasi di un fondale, instaurare rapporti significa di un’epoca, una stagione spenta, perché troppo spesso prepararsi al futuro e io sono CHE DISASTRO drammatica e controversa, i miei sentimenti diventano rimasta impigliata al passato durante la quale si cerca di più forti del mio corpo e lo con ancore indissolubili, den- Che disastro far fronte alla caduta dei so- trascinano via. C’è sempre tro di me c’è sempre stata una che desolazione attraversare le vie del paese gni degli anni Sessanta. stata in me una parte che non mareggiata di sensazioni che porte chiuse “What exactly is a dream, and mi appartiene, incontrollabile, nessuno avrebbe mai potuto porte sbarrate what exactly is a joke?” chie- ma che sento più di tutto. capire e neanch’io del resto neppure un bambino che gioca felice de Syd Barrett durante la can- Nascere è stato un po’ la stes- ho mai capito i loro amen, i occhi tristi,impauriti. zone “Jugband Blues” negli sa cosa di morire, perché loro commerci e i loro conser- Sembra di essere in un deserto studi televisivi di John Peel, mentre io nascevo mio padre vanti, il loro continuo legarsi dove non c’è più vita. interpretando la melodia in perdeva la vita che mi aveva con altri, ma solo per se stes- Un forte temporale modo astratto e stranito. Al- dato, del resto chi ti genera si, io volevo solo essere com- vite spezzate cune voci dicono che Peel ri- ti dona sempre la vita e la pletamente libera, ostinata segnate nel tempo mase talmente sconvolto da morte insieme, solo che io ho come il mare, tanto dispera- cuori infranti che nessuno può colmare quel brano, che, quando fu- ricevuto un po’ più la secon- ta da mostrare la mia libertà Porte sbarrate dalla legna rono spente le telecamere, si da. Anche il giorno ormai è buttandomi via, sesso veloce segnati col sangue dell’agnello precipitò a rivedere il filma- morto, non ci sono lampioni e con mani strette e occhi che vite risparmiate. to, per osservare la velocità non vedo il mare, posso solo scrutano l’orologio, niente di Marielide Colicchia III C Il mio cuore diventa piccolo,impotente in cui il suo viso era mutato sentirlo, apparentemente con più trascurabile per me e per Non ci sarà mai più l’armonia di prima. nell’udire quella domanda. le orecchie, in realtà in un gli altri, non avevo bisogno di Nessuna opera, di qualunque “Cos’è esattamente un sogno, modo più profondo delle mani nessuno di loro e di niente di genere essa sia, può suscitare e cos’è esattamente uno affondate nella sabbia, l’uni- diverso da quello che la mia forti sensazioni in chi la mira UN ANNO È PASSATO scherzo?” racchiude, secondo ca cosa che stasera mi tiene anima non ha mai smesso di se l’artista non vi infonde le alcuni, l’ultimo atto della ancora aggrappata qui. Mia chiedere urlando ed è il la- proprie. Vuole far emoziona- Un anno è passato schizofrenia, l’istante in cui la madre quand’era incinta guar- mento dell’anima che mi gui- re l’autrice di una silloge po- è nulla e cambiato mente delirante di Barrett dava sempre il mare, per que- da ancora adesso. Comincio a etica che è arrivata terza tra Arriva l’inverno piomba definitivamente nel sto quando sono nata con gli muovermi, la mia pelle è tal- i cinque finalisti del Premio per noi è un inferno buio, lasciandolo intrappolato occhi di questo colore non si mente secca che la sabbia la Rhegium Julii Inedito 2010 e Cosa fare! lì per sempre. è meravigliata, gli occhi di graffia, ho solo bisogno di ac- si intitola, suggestivamente, Possiamo solo aspettare Sull’orlo della follia, causato mio padre forse non avevano qua, i miei occhi sono “Dai gradini del Persephoneion”. Aspettare cosa? dall’abuso di LSD e Mandrax visto altro che mare, ma i miei calamitati verso il mare e non La poetessa è la docente di Che la gente si muova (utilizzato soprattutto per ip- occhi dipinti dal mare non li riesco a distogliere lo sguar- lettere classiche Marisa Pelle, Ma nulla si fa nosi, insonnia e come droga videro mai. Per tutta la mia do, quasi fendendo il buio. Il che vi rivela speranze e sogni neppure per quelli da sballo), Syd Barrett viene vita ho cercato anch’io di mare non mi lascia, il mare è sospesi, muovendosi tra ricor- che sono al di là. allontanato dal gruppo; “Loro guardare il mare e saziarme- ostinato, e non abbandona la di gioiosi o mesti, sogni e pen- Dobbiamo solo soffrire sono l’avanguardia della ne, sin dalla mia infanzia sel- mia testa, un padre non va più sieri dedicati ai suoi due licei con la speranza sperimentazione musicale, vaggia ho cercato di farmi via, nel nome del padre con- classici, “Ivo Oliveti” di Locri di non morire una fornace di idee! Il nome bastare questo, la sera mi tinuano a ripetere loro. Qual- e “” di Pink Floyd deve evocare intel- addormentavo con la testa cuno potrebbe dire che io non Messina, gli stessi in cui ha ligenza, spirito, scintillio!” ca- sulle braccia poggiate sul da- abbia vissuto, ma chi potreb- trascorso la sua vita di ratteristiche che non rispec- vanzale della finestra che be dire che io non abbia ama- educatrice di tanti giovani. UNO SGUARDO chiano, almeno in apparenza, dava sul mare, puntualmente to? Chi potrebbe dire che la Riesce a trasportare il lettore il leader della band. mia madre veniva a raccoglie- mia sia stata solitudine? La nel tempo e nel luogo che ri- Il mio sguardo Syd Barrett viene descritto re il mio corpicino inerte e lo potenza dell’amore è il dolo- crea in ogni sua lirica, la rac- si ferma sulla gente come un uomo spiritoso, che metteva letto, e così ripenso re, l’amore ha la logica delle colta poetica “Dai gradini del ed inizio a pensare si diverte a provocare i suoi sempre alle sue braccia mor- maree, rivive, si rinnova, dalla Persephoneion” (e Persephoneion che cosa posso fare. compagni, e quindi recita la bide adesso quando non si ac- felicità più dolorosa al dolore era l’antico santuario dedica- Vorrei sollevare parte dello svagato, arrivan- corge nemmeno di non essere più gradito, se la mia è ma- to a Persefone a Locri quegli sguardi do in ritardo alle prove, esa- sdraiata e sono io a portarla a lattia allora è amore, l’amo- Epizefiri) inoltrando chi leg- che impauriti gerando sul palco, comportan- letto. re è vita ma io non riesco più ge in un’atmosfera ricca di pensano come poter dosi come uno zombie. Vuole Io avida dei suoi racconti so- a vivere. L’aria è densa, sa di immagini che con lo scorrere andare avanti. farsi cacciare, anche se al bri e lei, a cui dopo aver vo- mare, questo posto non ha delle pagine diventa sempre Ma che fare tempo stesso è questa la cosa mitato l’anima restava solo di testimoni, ma sarà comunque più vivida. Un effetto accre- Non ci posso proprio pensare che lo addolora maggiormen- vomitare parole, eravamo ca- monumento della mia scelta, sciuto da un lessico ricercato te, perché i Pink Floyd sono paci di passare giornate in anche mio padre ha scelto, e attento ai fonemi, alle voci suoi, sono la sua famiglia. simbiosi, a farci un favore forse il suo è stato un dono, della classicità disposte con Cultura Giardini: Paradisi sulla terra ITINERARI ARTISTICO-LETTERARI SUL GIARDINO

Katia Higgins, Alessia Attivissimo La contraddizione di questi ele- zione e rispecchiano la fatica in cui tutti gli elementi, avvicendarsi di elementi natu- e Paola Gemelli II C menti è proprio il simbolo op- per la sopravvivenza alle forze architettonici e naturali, si fon- rali e artificiali, che il visitato- posto della costante ricerca di della natura; le seconde, inve- dono continuamente in una re- re coglie passo dopo passo sen- La natura e l’uomo sono da avvicinamento rappresentata ce, basse e tondeggianti, ciproca esaltazione. Per garan- za mai arrivare a una visione di sempre compagni, più o meno dal giardino zen. Infatti, il pre- ubicate nelle zone “miti” e tire una fedele imitazione del- insieme, suscita emozioni dif- fedeli; e da tale indissolubile supposto iniziale consiste nel- “tranquille” del giardino, sim- la natura, si introducono corsi ferenti. L’armonia lega le due legame, a volte conflittuale, a la sintesi di tutte le sensazioni boleggiano il faticoso percorso d’acqua, radure e macchie di parti attraverso la contrappo- volte idillico, l’uomo ha cer- e le realtà che la natura è in della pianta per conseguire un vegetazioni, che intersecate a sizione degli opposti, in modo cato di trarre il meglio serven- grado di provocare e rappre- obiettivo bello ma caduco, qua- false rovine, ponticelli, chalet da bilanciare le differenti emo- dosi di ciò che gli è stato offer- sentare. E’ importante anche le è il fiore. e laghetti conferiscono natura- zioni, e tramite essa i giardini to per abbellirlo secondo i suoi l’esatta percezione del rappor- All’interno del giardino giappo- lezza all’elaborazione di un rispecchiano la compiuta rea- bisogni e i suoi gusti. Dai giar- to tra ogni elemento e il nese l’elemento acquatico, progetto, seppur condotto il lizzazione dell’equilibrio nella dini della reggia di Caserta alle corrispettivo ambiente. Proprio costituito da “fiumi” in pietra più possibile secondo natura. società inglese. composizioni zen, e ancora dai per questo la relazione tra gli o ghiaia, contrappone alla sta- L’edificazione a “misura d’uo- I giardini, dunque, nelle loro giardini all’italiana a quelli del- elementi e il vuoto circostan- ticità del contesto un continuo mo” dei giardini all’italiana varianti, si propongono come la corte di Versailles, l’uomo ha te, icona ricorrente di tutta fluire e aggiunge con il suo suo- cede il posto alla pressante pre- fedeli rappresentazioni dei bi- mostrato il suo genio nell’ar- l’arte giapponese, svolge un no all’artificiosità del silenzio valenza dell’uomo sulla natu- sogni e delle aspettative del- chitettura del paesaggio, un ruolo fondamentale nella ricer- un ulteriore contatto con la ra, manifestata nei giardini alla l’uomo che in questi piccoli ulteriore modo di fuggire dai ca di tali rapporti. natura. Un piccolo ruolo è francese. Essi sono, infatti, il paradisi da lui stesso creati tro- tormenti interiori e trovare Il percorso del giardino zen, giocato dalla luce delle lanter- tangibile riflesso della superbia va la sua naturale dimensione conforto nel “piegare” la na- volto all’unione spirituale e ne, debole ma diffusa, che sim- e della concezione assolutistica e l’ideale rifugio dai tormenti tura al proprio senso estetico. estetica, è perciò complesso e boleggia un punto d’arrivo non del Re sole. Modifiche, dell’esistenza. Epicuro riuniva Nulla è lasciato al caso nel giar- basato su regole ferree. Inizia scontato, immagine di un ide- abbattimenti di edifici, cure i suoi allievi nel képos, il “Giar- dino. L’unione tra mondo spiri- dalla sala del the, in cui si com- ale percorso spirituale. Anche minuziose danno vita ad una dino” che dà il nome alla sua tuale ed estetico si riflette nel- pie il celebre rito giapponese. il grande pittore impressionista creazione magnifica che, nelle scuola filosofica, in un tempo Giverny - Giardino di Monet le scelte operate per la ripro- Qui, situata di fronte all’ingres- Claude Monet, si fece costrui- sue ingenti dimensioni e nel suo in cui la delusione politica se- duzione in piccolo della natu- so della sala, troviamo la pri- re a Giverny, in Normandia, un splendore, rappresenta lo stile guita alla caduta della demo- propri ideali o dei propri aneli- dell’angulus oraziano, tuttavia, ra, quale si propone di essere ma “stepping stone”, punto di giardino con elementi zen, di vita della corte del XVII se- crazia ateniese spinge i ti, dove, passeggiando, possa non possiamo dimenticare il il giardino. Attraverso le sue divisione e collegamento tra dove la rappresentazione del- colo. L’uomo, perdendosi negli pensatori alla riflessione in un trovare conforto alle passioni “giardino” leopardiano, quello scelte sulla componente natu- luoghi che suscitano i sentimen- lo spazio, non articolata, sen- incontaminati spazi verdi e nei luogo appartato; e képos è det- che lo sovrastano (pensiamo ai che nello Zibaldone è definito rale l’uomo conferisce partico- ti più disparati, quasi un confi- za piani precisi, unisce il vici- laghetti che li adornano, avver- to nel Vangelo di Giovanni il personaggi goethiani di “I do- dal grande poeta “quasi un va- te un senso luogo dove Maria Maddalena lori del giovane Werther” o di sto ospitale” dove volgendo lo di inferiori- incontra Gesù risorto e prima “Le affinità elettive” che per- sguardo sulla famiglia di esseri tà e, al di riconoscerlo lo scambia per corrono in lungo e in largo tali viventi che lo abita non è pos- contempo, uno straniero. Ma, benché l’uo- parchi “naturali” inglesi), o ri- sibile trovare alcuna cosa che di meravi- mo- romanticamente- cerchi trovi nel giardino, più o meno si sottragga al patimento. glia. Così, nel giardino la proiezione dei artificiale, la sfera protetta il largo via- le dei giar- dini perso nell’oriz- zonte RICERCA E VIVISEZIONE rispecchia l’immensi- LA “SPERIMENTAZIONE ANIMALE” UCCIDE OGNI tà della na- tura e vie- ANNO MILIONI DI ANIMALI ne valoriz- zato con Francesco Greco IV A aiuole, sta- gni e pe- La ricerca scientifica è importante per lo sviluppo di un paese e per cercare cure mediche di schiere, patologie incurabili, ma non dimentichiamo che molte volte la ricerca si affida alla istituiti sperimentazione animale, meglio conosciuta come vivisezione. con perfet- La vivisezione (che significa “sezionare da vivo”), già molto diffusa tra V e IV secolo a.C. , dal ta simme- punto di vista etico non può avere giustificazioni, visto che la maggior parte degli esperimen- tria. ti, fino a ora compiuti, non ha ottenuto risultati attendibili; può sembrare un massacro lega- In seguito, lizzato, un atto di egoismo: “vita mia, sofferenza tua”. Anche gli animali, se pure non possono sulla scia parlare, se pure non possono risolvere equazioni, se pure non posseggono il nostro livello della con- intellettivo, soffrono allo stesso modo. Nella società di oggi, antivivisezionismo e ricerca cezione hanno uguale supporto popolare; lo possiamo verificare tramite le numerose associazioni che illuministica finanziano l’antivivisezionismo, come: LEAL, ALF, JAVA e tramite altrettanto numerose asso- della natu- ciazioni che finanziano la ricerca e la sperimentazione animale come:Telethon, AISM, AIRC. ra, vista, Oggi, nei paesi sviluppati si assicurano rigorose norme che garantiscono il rispetto degli ani- Giardino giapponese ormai, mali; infatti i ricercatori hanno il dovere di evitare qualsiasi sofferenza alla cavia, la reazione come la di un farmaco, prima di essere sperimentato su di un animale, viene simulato in vitro su creazione cellule e organi e al computer. lari significati simbolici al giar- ne neutrale sede di transizione no e il lontano. più perfetta e per questo arti- La ricerca da un altro punto di vista è “obbligata” a sperimentare su di un animale; l’unica dino, globalmente o nelle sue interiore. Il volontario allunga- Prettamente decorativo e arti- sticamente compiuta, in Inghil- alternativa, vale a dire, sperimentare su di un uomo, sarebbe una follia non conoscendo le parti. Le piante rappresentano mento del percorso aiuta il vi- stico è, invece, il giardino al- terra, prima, e poi nel resto conseguenze; ricordiamo che il principale scopo della medicina è salvare più vite umane il divino e l’acqua l’eterno flu- sitatore ad apprezzare la diffi- l’italiana del XV secolo, costru- d’Europa, il giardino all’ingle- possibili. Attualmente, la ricerca utilizza il 98% di cavie come topi e ratti e solo il 2% delle ire della vita, materiale e spi- coltà e l’imprevedibilità per la ito secondo schemi razionali e se si andò, lentamente, a so- restanti specie; ma perché utilizzare proprio un topo? rituale, le armonie vegetali ri- strada verso l’equilibrio. La prospettici, che vanta come stituire ai tradizionali giardini I ratti posseggono l’85% del patrimonio genetico umano, quindi sono ottimi candidati (invo- chiamano quelle dell’universo. componente principale del per- suo insigne antenato il giardi- francesi, geometricamente re- lontari), geneticamente parlando, e anche molto economici rispetto ad altri animali. Ad esempio, il giardino corso sono le pietre, di dimen- no del Castello di Firenze e che golari. A dominare non era più, Nei centri di ricerca odierni non si pensa alle cavie come “oggetti” bensì a “ospiti”; infatti gli karesansui (letteralmente sioni e forme diverse, ma sem- viene moltiplicato in tante di- infatti, la mera mistificazione animali vivono in gabbie pulite, di dimensioni idonee, con acqua e cibo disponibili. “giardino di pietra”) giappone- pre in granito chiaro, che, in more di re o di nobili. Diversa- e combinazione delle forme, E con la nuova direttiva europea, recentemente approvata in Parlamento, cosa è cambiato? se, sulla base dei precetti filo- posizioni mai eguali tra loro, mente da quello zen, non si bensì il carattere di natura li- La nuova direttiva europea si è posta come obiettivo l’incrementazione della ricerca, quindi sofici zen, assegna un partico- rappresentano la convivenza di fonda su rigidi precetti filoso- bera all’interno della quale; se sono diminuiti i “limiti”; oggi si possono sottoporre a sperimentazioni animali randagi, in via lare valore alle combinazioni ordine e disordine, simbolo an- fici ma tende a un fine esclusi- mai era visibile qualche inter- di estinzione (è recente la direttiva UE per la sperimentazione sui randagi) ed inoltre la cavia degli elementi naturali e al cora una volta di armonia; così vamente estetico, “al piacere vento dell’uomo, lo si notava potrà essere riutilizzata innumerevoli volte finché in vita. A questo punto possiamo solo segui- vuoto, grande protagonista disposte, richiamano la solitu- degli occhi”, che rimangono esclusivamente nei viali e nel- re il nostro cuore: se riteniamo opportuno sostenere la ricerca: mettiamoci nei panni di un estetico. Il vuoto, infatti, alla dine e l’incapacità dell’uomo folgorati dalla semplicità dello le costruzioni. Ma, ancora una ammalato di distrofia muscolare, oppure mettiamoci nei panni di un topo da laboratorio e cui base c’è, appunto, la filo- di relazionarsi con l’ambiente stile. Non è più aperto a qua- volta, seppure nel contesto di sosteniamo l’antivivisezionismo. sofia del vuoto e cioè la conce- naturale. lunque visita, ma diviene esclu- una naturale semplicità, nono- zione che all’origine di tutto vi A seconda della loro forma, le siva dimora dell’uomo colto, stante il fascino “naturale” sia il vuoto, corrisponde alla pietre vengono suddivise in cin- che in esso trova un tranquillo dell’aspetto del giardino che capacità della mente di con- que insiemi abbinati rispettiva- rifugio. Secondo la concezione rispecchiava la concezione di centrarsi sul vuoto per liberar- mente al legno (Taido), al me- tipicamente umanistica, l’uo- Rousseau del “ritorno alla na- si dall’impermanenza dei feno- tallo (Reisho), al fuoco mo si sente al centro dell’uni- tura”, si ricerca comunque l’ meni. Dunque, nel giardino (Shigyo), all’acqua (Shintai) e verso e se ne compiace. Si con- “effetto”. Tutto, infatti, deve zen, il delicato equilibrio tra gli alla terra (Kykyaku). Il percor- ferisce grande importanza al apparire naturale, spontaneo, elementi fondamentali (pietre, so in pietra, simulacro di con- paesaggio circostante, collega- quasi lasciato al caso. Ogni sim- piante e acqua) segue linee quista, non termina mai su se to al giardino mediante fanta- metria, uguaglianza, divisione precise. Lo scopo principale è stesso, dimostrando così che, siose visioni paesistiche. Tutte geometrica, viene accantona- la diffusione di un senso di pace con la disciplina e la rinuncia, le parti del terreno sono ta: il giardino vuole essere, sol- e di armonia generale median- al fine dell’equilibrio, è ricondotte a forme geometri- tanto, una copia perfetta, mi- te particolari accorgimenti. bastevole percorrere con sag- che; ricorda nell’insieme un gliorata, addirittura, della na- Così, con lo scarto di simme- gezza la strada per giungere vasto rettangolo, simbolo di tura. Così gli alberi sono sparsi trie e numeri pari, che richia- alla meta. equilibrio, recintato da un alto o disposti a gruppi, a rappre- mano il mondo artificiale, Così come le pietre, le piante, muro, specchio di una vita an- sentare icasticamente una cre- l’equilibrio si fonda sull’alter- divise sommariamente in ma- cora piena d’intimità. I suoni, scita solitaria, in “piacevole ab- nanza di elementi maschili e schili e femminili, hanno un le cascate d’acqua e i giochi bandono”, vengono aboliti bo- femminili, spazi vuoti e zone enorme valore simbolico, oltre illusionistici, le sculture inta- schetti, aiuole, canali a favore fitte e all’apparenza disordina- che estetico. Le prime, di for- gliate nei bossi e nei tassi, idio- di dolci pendii, piccoli laghi e te, e ancora di linee geometri- ma slanciata e spigolosa, poco mi del legame con l’antichità l’unico intervento umano deve che contrapposte a elementi di presenti all’interno del giardi- classica, illudono lo spettatore apparire quello dei viali e del- forme naturalmente irregolari. no, danno un senso di prote- di trovarsi in un luogo magico le costruzioni. Il continuo Cultura Laicismo ieri e oggi IL SISTEMA SCOLASTICO TRA VERITÀ ASSOLUTE E CONCETTI PRE-COSTITUITI metaforica Non vi è più alcun motivo per NEL PAESE DEL SOL LEVANTE che mani- cui il credente possa entrare festa chia- in conflitto con lo Stato per ramente il motivi religiosi o per cui Un percorso impegnativo e fortemente selettivo nocciolo di il laico- e ricordiamo che Gesù questo an- Cristo era laico- debba pole- Laura Rasà I B la festa dell’Anziano il terzo toni d’ottone. In merito a que- mine, quindi i ragazzi, quando tico, co- mizzare a qualunque costo e lunedì di settembre, e il 5 mag- sti c’è come una specie di rito, c’è l’ora di ginnastica, sono stante e aspramente con le posizioni Siamo talmente abituati al si- gio la festa dei Bambini chia- nato da un romanzo, e cioè, se costretti a cambiarsi in classe duraturo della Chiesa e atteggiarsi così stema scolastico del nostro pa- mata kodomo-no-hi, la più fa- un ragazzo regala il secondo e quindi a dover indossare la problema a laicista. Non mancano cer- ese, o, se gettiamo lo sguardo mosa, soprattutto per gli aqui- bottone della divisa ad una ra- divisa sportiva sotto l’unifor- è stata to, sul piano politico, tentativi un po’ più in là, a quello cosid- loni a forma di carpe (uno dei gazza, ciò equivale ad una con- me. La giornata scolastica ini- elaborata, continui di intromissione della detto “occidentale”- e cioè a simboli cari ai giapponesi) che fessione, proprio perché il se- zia alle 8 di mattina e termina alla fine Chiesa, particolarmente in quello europeo e dei paesi vengono attaccati sui tetti del- condo bottone è quello più vi- nel primo pomeriggio, ma poi del V seco- Italia. E’ perfettamente legit- anglofoni-, che non pensiamo le case. E queste sono solo al- cino al cuore, che racchiude le sono i club scolastici pomeri- lo d.C., da timo che gli alti dignitari ec- affatto o facciamo poco caso cune tra le tante feste che in emozioni provate durante i tre diani, dal club di calcio al club Papaclesiastici, così come a tutti gli al sistema delle scuole stranie- Giappone vengono dedicate a anni scolastici. Vi sono inoltre di cucina a quello d’ikebana e Gelasio I : uomini di fede, manifestino re dell’est asiatico. Sarà per- vari eventi o a momenti impor- molte regole da osservare: ad di arti marziali. In Giappone, nel mondo apertamente le loro opinioni su ché sono affascinata dalla cul- tanti della vita delle persone. esempio non si può mettere lo inoltre, sono gli studenti e gli ci sono due qualunque materia, dalla mo- tura e dalla storia del Giappo- L’anno scolastico inizia ad Apri- smalto sulle unghie o indossa- insegnati che, a turno, fanno spade, che rale alla politica. E’ però inac- ne (dove mi riprometto di an- le e finisce a Marzo (contem- re gli orecchini. Alcune di que- le pulizie per tutta la scuola. non posso- cettabile ogni operazione che dare appena maggiorenne), poraneamente alla celebre fio- ste regole sono veramente stra- Insomma, come si può capire, Camillo Benso Conte di Cavour no essere miri a condizionare istitu- sarà perché mi piace, appun- impugnate zionalmente, in qualunque to, gettare lo sguardo un po’ da una modo, le scelte politiche dello più in là (molto più in là), ecco Martina Panarello stessa mano. Stato e del popolo sovrano. che vorrei illustrarvi il siste- e Simona Licandro III D Si può veramente parlare di Il nostro, come abbiamo det- ma delle scuole nel paese del laicità, comunque, solo a par- to, è uno stato laico e non con- Sol Levante, un luogo così di- <>. L’affermazione è del mentale, fondata sulla rivalu- “irreligiosità”. Uno stato laico ma scolastico giapponese os- filosofo J. Locke, uno dei padri tazione delle scienze naturali non si oppone alla Chiesa e alla serva questi numeri: 6-3-3-4 e del liberalismo. Si trova nell’ e delle attività terrene, deter- religione in genere, alle quali cioè 6 anni di elementari, dai “Epistula de Tolerantia” scritta minarono un graduale distacco riconosce invece, nel loro cam- 6 ai 12 anni, 3 di medie infe- nel 1689. A poco meno di 300 del pensiero politico da quello po e nelle loro attività istitu- riori, dai 12 ai 15 anni, 3 di anni di distanza, la Costituzio- religioso e contribuirono alla zionali, il massimo rispetto e medie superiori, o liceo, dai ne Italiana del 1948, all’arti- diffusione di una mentalità garantisce la più ampia libertà 15 ai 18 anni e 4 di università. colo 7, recita: <>. Il principio lo Statuto Albertino del 1848, oramai quasi tutti agnostici, rispetto a noi, con i nostri cin- è lo stesso, e costituisce il fon- non impone ai cittadini una oggi è lontana dalla vita reli- que anni di scuole superiori, damento del moderno laicismo specifica religione, ma ricono- giosa e dalle regole morali del- ma non è affatto così. Noi- che però, essendo voce conno- sce a tutte le religioni e a tut- la Chiesa Cattolica. come si sa – affrontiamo un tata negativamente, è pre- te le confessioni di una stessa Il nostro liceo, a metà settem- esame alla fine di ogni ciclo feribile sostituire con la parola religione il diritto di organiz- bre, ha organizzato la celebra- scolastico, mentre in Giappo- laicità: Chiesa e Stato sono au- zarsi liberamente attraverso i zione di una Messa per l’inau- ne gli esami vengono affron- torità aventi ognuna propri e propri statuti con l’eccezione gurazione del nuovo anno sco- tati ogni anno per poter fre- peculiari diritti e doveri. del divieto per tutte di propa- lastico. Un gesto che, forse, quentare la classe successiva; Oggi peraltro con il termine gandare credenze, attuare potrebbe apparire poco laico, infatti gli studenti giapponesi ritura dei ciliegi), le vacanze ne, come il fatto che i capelli dopo un’infanzia dorata (i giap- laicità si intende il carattere comportamenti ed esercitare in considerando che ci troviamo chiamano il loro sistema scola- estive durano sei settimane; non devono superare una cer- ponesi coccolano molto i bam- dell’autonomia delle attività privato o in pubblico riti con- in una scuola pubblica e perciò stico shiken jigoku, cioè infer- poi ci sono due settimane di va- ta misura né essere tinti (se una bini), a 7 anni comincia la dura umane, cioè l’esigenza che tali trari alle leggi. Esso così, con aconfessionale. Ma c’è sempre no degli esami, proprio perché canza a Capodanno e due in Pri- ragazza o un ragazzo si tinge i vita da studenti: quando si ar- attività si svolgano secondo re- la sua neutralità, fonda il plu- un modo per onorare la libertà vengono sottoposti periodica- mavera. In Giappone inoltre, capelli non è affatto visto di riva al liceo, che è di un solo gole proprie, che non siano ralismo confessionale, vieta di ciascuno. mente a test scritti, essendo, così come in Inghilterra, gli stu- buon occhio). E’ vietato tipo, si pensa già all’incubo- imposte dall’esterno ma detta- ogni possibile discriminazione Il Preside Lo Re lo ha fatto, in Giappone, le prove orali denti devono indossare le uni- personalizzare o modificare università, perché se si vuole te esclusivamente dalla ragio- di origine religiosa e tutela la garantendo a tutti la possibili- pressoché nulle. Molti addirit- formi (introdotte nel XIX seco- l’uniforme perché ciò viene ottenere un buon lavoro o sem- ne. Carattere che, anche per libertà di tutti i cittadini di pro- tà di partecipare o meno alla tura, per potersi preparare nel lo) che possono variare: dal- considerato un atto di maledu- plicemente un lavoro (la com- via del processo di secolariz- fessare sia in modo individua- funzione. Un atteggiamento e miglior modo possibile agli esa- l’uniforme più classica, quella cazione e trasgressione. Molte petizione è altissima) bisogna zazione compiutosi, si è ormai le, sia in modo collettivo la pro- un comportamento esemplari mi, frequentano delle scuole alla marinara con tanto di fioc- ragazze sono solite indossare frequentare gli istituti più affermato in tutti i paesi de- pria fede, o di non professare in uno stato davvero laico, per- serali, oltre ai vari club scola- co (che solitamente è indossa- delle calze, chiamate loose prestigiosi, però per entrarvi mocratici, tranne che negli Sta- alcuna fede. Pertanto, è per- ciò attento alla sensibilità dei stici; e così si rientra a casa in ta dalle ragazze e viene chia- socks, calzini più grandi del bisogna affrontare esami impe- ti fondamentalisti, a parte i fetta la sua ideale corrispon- credenti e dei non credenti. tarda serata. Diverso anche il mata “sailor fuku”), a quella normale che sembrano degli gnativi e molto selettivi. Poi, pericolosi persistenti residui denza con l’articolo 18 della Semplice buon senso che rap- sistema delle vacanze, riguar- con giacca e cravatta (utilizza- scalda muscoli ma che, a dif- la vita universitaria (ci sono cir- laicisti e clericali sparsi in ogni Dichiarazione universale dei presenta una lezione da tenere do alle quali noi italiani siamo ta sia da ragazze che da ragaz- ferenza di questi, ricoprono ca 726 università nazionali lo- parte del mondo. Tanto tempo, diritti dell’uomo, che solen- sempre presente e da far frut- dei privilegiati. Le nostre va- zi). L’uniforme è molto impor- anche il piede, vanno ripiegati cali e private in Giappone) è quindi, è passato -e meno male nemente riconosce a tutti gli tare in occasione delle tante canze di Pasqua, le vacanze di tante, al punto che i ragazzi su loro stessi, s’indossano al- un po’ più spensierata ed è se- diciamo noi- da quando impe- uomini “la libertà di cambiare sterili polemiche, che, di tan- Natale e le lunghe vacanze esti- scelgono il tipo di scuola in base l’altezza del ginocchio e stan- guita da corsi di specializ- rava inevitabilmente il contra- religione o fede, e la libertà di to in tanto, da una parte e dal- ve, contemplano un periodo proprio alla divisa. Mentre le no su grazie ad uno speciale zazione. Insomma, la vita a sto tra autorità spirituale e po- manifestare, isolatamente o in l’altra, vengono artatamente continuato di giorni liberi; i ragazze indossano quasi sem- adesivo. Ormai è come se i scuola per i Giapponesi è piut- tere temporale, esemplar- comune, in pubblico o in pri- montate. giapponesi, invece, hanno va- pre l’uniforme alla marinara, loose socks fossero parte inte- tosto stressante ma serve per mente espresso dalla lotta tra vato la propria religione o il rie festività sparse qui e là per gonna a pieghe inclusa, i ragaz- grante della divisa, tanto che imparare, sin dalla più tenera il sacerdote, protettore delle proprio credo nell’insegnamen- il calendario. C’è la festa degli zi solitamente indossano unifor- sono diventati sinonimo di ra- età, a stare nella comunità e spiritualità pagana, e il magi- to, nelle pratiche, nel culto e adulti il 15 Gennaio, la festa mi nere, o blu, chiamate gazze della scuola superiore. ad obbedire alle rigide leggi per strato civile. Un’immagine nell’osservanza dei riti”. della Costituzione, il 3 Maggio, “gakuseifuku” o “tsume-eri”, Alcune scuole non hanno spo- la convivenza. la festa del Popolo il 4 maggio, con colletti alti e rigidi e bot- gliatoi divisi per maschi e fem- E per la sopravvivenza.

Chi di speranza vive……è l’ultimo a morire DAL VANGELO ALLA VITA ESEMPI DI SPERANZA

Serena Di Leo III A

Ogni anno di più, il giorno d’inaugurazione dell’anno scolastico offre agli studenti la possibilità di ritrovarsi insieme e riflettere su tematiche di grande importanza. Quest’anno il discorso di padre Pietro Aliquò, religioso e docente di valore, presenza importante per tanti anni nel liceo “La Farina”, affiancato da padre Francesco Pati, fondatore impegnato dell’Associazione S. Maria della Strada, punto di riferimento per i diseredati della città, ha offerto a tutti, come riflessione, il tema della speranza. E’ evidente che, oggi più che mai, sperare è difficile per chiunque si guardi intorno e veda la miseria (e non solo dal punto di vista economico) obiettivamente presente nella realtà. Chi, come noi studenti, si trova ad affacciarsi nella società, è spesso spaventato all’idea del proprio futuro, dell’ ignoto, di ciò che lo aspetta al di là della sicura soglia dell’edificio scolastico. In Sicilia poi, in particolare, c’è un clima di disillusione e di rassegnazione che potremmo definire “storico”, espresso dal proverbio <>, e la ben radicata convinzione che ogni cambiamento sia inutile, superfluo o dannoso, persino. Tuttavia, qualunque sia il nostro credo, è indubbia l’importanza della speranza come valore fondamentale: il mondo è in movimento, ma qual è la causa essenziale di questo movimento, sia esso di carattere economico, ideale, o storico se non la speranza intesa come tensione verso la felicità? L’ <> non ci abbandona ma ci accompagna, sotto forma di spinta alla vita, fino alla nostra morte, e vive dentro ogni invenzione, ogni scoperta, ogni scelta. Cosa ci permette, infatti, di superare un errore se non la speranza, con l’impegno, di ottenere un riscatto? Ma la speranza non è solo questo, si nasconde dietro ai piccoli desideri quotidiani che, insieme all’impossibilità, inevitabile e istintiva, di rassegnarci all’insoddisfazione, ci permettono di guardare alla vita in maniera giocosa e luminosa perché, se è vero che nessuno di noi ha chiesto di venire al mondo, è anche vero che la vita è il miglior dono possibile e che come tale va assaporata appieno e portata a frutto. Bisogna, infine, riconoscere alla speranza anche un valore ispiratore: nella poesia, nella pittura, nell’arte di ogni genere, essa appoggia l’immaginazione e ne è compagna, dà voce e nuovi occhi all’ artista. Dunque, in un mondo troppo spesso egoista e difficile, che noi siamo studenti o professori, giovani o adulti, non ci resta che avere fiducia nell’altro e in noi stessi (elpís, termine greco per speranza, assume, allo stesso tempo, il significato di fiducia) e in nome di questa speranza costruire qualcosa, lavorare per un “bene comune” che costituisca un’eredità per il futuro, e trovare, in questo progetto, occasione di una realizzazione personale che rechi felicità anche a noi stessi.