metrogenova.commagazine G r a t u i t a n˚ 01 | autunno 2006 Rivista indipendente sulla metropolitana di Genova Interviste a: numero Mario Margini (ass.(ass. infrastruttureinfrastrutture ComuneComune didi Genova)Genova) Gianfranco Medri 1 (project(project managermanager AnsaldoAnsaldo TSF)TSF)

LaLa metrometro ee ii genovesigenovesi Il difficile rapporto di Genova con la sua metropolitana con l’opinione di Leopoldo Montanari (esperto(esperto didi mobilitàmobilità urbana)urbana)

LavoriLavori inin corsocorso GliGli sviluppisviluppi delladella linealinea ComeCome eravamoeravamo LaLa nuovanuova trattatratta LaLa metrometro aa RivaroloRivarolo 1990:1990: lala trattatratta DeDe Ferrari–BrignoleFerrari– MarassiMarassi ee S.S. Martino?Martino? –DinegroBrin–

Inoltre Sondaggio le opinioni degli utenti sul metrò | le ultime notizie 02 | edito Un sostegno al progetto della metropolitana gni volta che intraprendo una nuova avventura provo indubbiamente una forte emozione ed il varo di questa Orivista non sfugge a questa regola. La necessità di realizzare questa pubblicazio- ne (circa quattro volte all’anno) sta nel fatto di ampliare l’offerta del nostro sito web, nella spe- ranza di poter diffondere ancora meglio tutto ciò che riguarda la metropolitana genovese. La nostra redazione sta lavorando per regalare a metrogenova.com magazine un futuro radioso e prestigioso; questo non può che essere sinto- matico di un gruppo di lavoro competente, che possiede un inesauribile serbatoio di idee, pron- te a tramutarsi in progetti importanti. Questa rivista si propone di esaminare il problema del trasporto pubblico a 360°, ovviamente con un occhio privilegiato alla metropolitana, trattando anche in modo approfondito le grandi temati- che della mobilità urbana di Genova e della Li- guria; per fare questo, una viva attenzione sarà dedicata anche al sistema ferroviario cittadino e regionale, nonché ad altri sistemi alternativi, come ad esempio le funicolari. Mi congedo ringraziando tutti voi lettori e i membri della nostra redazione che hanno reso possibile (grazie alla loro opera volontaria) la realizzazione di questo importante progetto gratuito al servizio della città. Alex Bettucchi

www.metrogenova.com

;nlZeeZ La mappa Trasporti per Genova è realizzata per aiutare a capire quali fermate/stazioni sono a disposizione Ihgm^]^\bfh per i collegamenti urbani usando la combinazione _^kkhobZnk[ZgZ MkZlihkmbi^k@^ghoZ treno+metropolitana. Attualmente l’unico interscambio, Ihgm^]^\bfh&;kb`ghe^ quello di , non è agevole in quanto manca un LZg;bZ`bh F^mkhihebmZgZuMk^gbnk[Zgb tunnel di collegamento diretto tra le due stazioni che LZgJnbkb\h verrà realizzato in futuro ;hesZg^mh

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metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 | Foto di Claudio Bellini metrofoto 03

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metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 | 04 forum Testo di Eugenio Segalerba Le vostre opinioni e segnalazioni dal nostro forum collegatevi a www.metrogenova.com e dite la vostra! Opinioni raccolte dallo staff

Carla, 38 anni Genova–centro storico “Ho recentemente scoperto la metro e la trovo una validissima alternativa al mezzo privato. Per me è un sogno che va coltivato dall’ammi- nistrazione e soprattutto incentivato dall’ente gestore (ci vuole più marketing!). Credo che la metropolitana sia un investimento fonda- mentale per favorire la mobilità pubblica fra il centro e la periferia: il suo sviluppo dovrebbe essere in cima all’agenda del Comune, ben sa- pendo che i soldi spesi per la sua estensione sono quattrini spesi ottimamente per il bene della collettività”.

Pietro, 75 anni Genova–Castelletto “Non prendo frequentemente la metropolitana, in quanto non è funzionale –almeno per ora– ai percorsi che sono solito compiere in città (di invece sarebbe stato utile ai cittadini un pia- insomma la Genova bella, la Genova del pas- solito giro a piedi, o col bus). Spero che il Co- no di programmazione del traffico di superfi- sato, non l’insieme di quartieri gabinetto creati mune si impegni maggiormente per portare a cie elaborato come si deve? Ho l’impressione nel dopoguerra a scapito di splandide località termine i prolungamenti, senza i quali i Geno- che l’amministrazione locale non si aspetti un e magnifici quartieri ricchi di storia. vesi, specie quelli che vivono in periferia, non granché dalla metropolitana, come se non fa- possono godere dei veri vantaggi della rete cesse parte delle strategie legate al desiderio Claudio sotterranea. di migliorare il traffico e ridurre l’inquinamento A Genova la metrò serve tantissimo, la neces- Sono in particolare favorevole a portarla al più atmosferico. Comunque adesso c’è; è breve, è sità nasce proprio dalla sua conformazione presto in prossimità delle uscite autostradali. costata come un programma spaziale ma c’è, stretta e lunga con due valli popolose, il pro- Io vado spesso a Milano e trovo comodissimo molti genovesi la prendono e non solo per ve- blema è la mentalità dei genovesi la cui am- potere lasciare l’auto a Famagosta e recarmi in dere com’è fatta, i turisti che trovano negozi e ministrazione comunale è lo specchio fedele. centro con la metro e credo che se si riuscisse ristoranti chiusi la domenica possono entrare e I genovesi si lamentano delle strisce gialle per a fare una cosa simile a Genova si riuscireb- prendere visione delle stazioni. Mi auguro che i bus dicendo che gli blocca l’auto che usano be a decongestionare risolutivamente il centro. con un formidabile colpo di reni gli enti ed i perché i mezzi pubblici non funzionano o che Costi? Tutto costa, l’importante è fare qualco- soggetti fisici e giuridici che contano e decido- l’aumento del biglietto è un furto ma vogliono sa che serva, e a Genova una rete metropolita- no si mettano la mano sul cuore ed imprimano il loro bus di periferia ogni 5 minuti e 10 linee di na ramificata è fondamentale. una significativa accelerazione ai lavori. Non metropolitana e poi che palle dover scendere interesserà ai turisti foresti mordi e fuggi che dal bus per cambiare con il metrò, vuoi mette- Anna, 69 anni di metropolitane se ne intendono, ma spero re che comodità avere il proprio bus che arriva Genova–Castelletto serva ai genovesi, prima o poi. in centro sovrapponendosi ad altre 20 linee! è il famoso circolo vizioso, tutti vogliono tutto “Io non ho la macchina e sono una fedelissima ma non sono disposti a cambiare abitudini e del mezzo pubblico. La metropolitana? Sono Stefano tirare fuori qualche euro in più. Certo è anche una pensionata e ho un po’ paura di fare brutti Io credo che a Genova la metro sia un mezzo che l’amministrazione comunale non ha mai incontri nelle stazioni... uso soprattutto quelle di trasporto essenziale. La città ha spazi stretti elaborato un serio programma del trasporto più nuove, mentre quelle vecchie (soprattutto in superficie e spesso deve cercare sfoghi in pubblico per offrire una vera alternativa. Ora Principe e ) sono buie e mi fanno un sopraelevata (strada omonima) o sottoterra (vd. i tanti parcheggi sotterranei). La metro mi sem- con la metrò nella sua lunghezza attuale e nei po’ paura. Però sulla metro si sta comodi e si bra l’unica soluzione in grado di far muovere suoi sviluppi futuri, oltre alla trasformazione in arriva a destinazione senza stancarsi. Il Co- la popolazione in modo rapido con il trasporto ferrovia metropolitana delle linee urbane RFI mune dovrebbe segnalare meglio ai pedoni la pubblico. Non credo che ci sia una strategia si è davanti alla più grande occasione di sem- presenza delle stazioni e curare molto di più occulta dietro questa inerzia degli ammini- pre per Genova di avere un vero sistema di la manutenzione delle stazioni più “abbando- stratori locali. E’ semplicemente inettitudine, trasporto efficiente e valido come alternativa nate” superficialità, unita a un carattere genovese all’uso dell’auto. Ma bisogna anche lavorare refrattario ad ogni novità e cambiamento (e la per far cambiare mentalità ai genovesi. Per- Alessia, 31 anni metro cambiamenti ne porta eccome). D’altra ché per me il problema più che nei numeri sta Campo Ligure parte i dati degli ultimi anni, almeno da quan- nella paura di fare qualcosa di grande. Se dal “Io sono una pendolare e la possibilità di rag- do è stata aperta dimostrano come secolo scorso la mentalità ristretta genovese giungere direttamente il centro da Principe è i genovesi utilizzino spesso questo mezzo di non avesse remato contro la metrò ora noi non una cosa molto positiva. Peraltro, segnalo la trasporto, anche se poi quando possono lo saremmo qui a parlarne perché sarebbe parte mancanza di collegamento fra la stazione fer- deridono per i lunghi tempi di realizzazione. della quotidianità di tutta la città e non di po- roviaria di Principe e la stazione della metro, che zone. che costringe gli utenti ad una irragionevole F. Noceti gimkana e a perdere molto tempo prezioso. A me piace molto la stazione di Sarzano e devo MaxDoriaFun Gran parte dei pendolari non usano la metro dire che ultimamente sono stato a De Ferrari e Metro vuole anche dire spazio liberato in super- da Principe per questo motivo e mi sembra con i negozi che stanno per aprire non mi di- ficie e, vista l’orografia genovese, non è poco. E’ che l’eliminazione dell’inconveniente sia la pri- spiace. Anche la stazione di Brin mi è sempre chiaro che questa considerazione sarà tanto più ma cosa da fare: fra l’altro non credo che sia piaciuta, quello che proprio mi fa schifo (con- vera quanto più si allungherà il nostro ‘tube’. una gran spesa. cedetemi il termine) sono quelle ciappe rosa. Cosa c’entrano col contesto? Niente. Sarebbe Benjan Opinioni raccolte sul forum bello se le stazioni fossero personalizzate in Le stazioni più recenti sono molto meglio delle base all’ambiente che le circonda. Natural- più “anziane” (la peggiore è di gran lunga Prin- Stefano mente il tutto in salsa genovese: affreschi del cipe), ma secondo me hanno tutte un grosso Lungi da me voler fare sterili polemiche; però ducale, colonne bianche e nere (non necessa- difetto: la scarsa segnalazione di che cosa uno il dubbio mi assale: e se la metropolitana a riamente di marmo), tunnel dipinti o strutturati trova una volta uscito all’aperto (penso soprat- Genova fosse stato solo un esercizio politico come se si stesse passando in un caruggio o tutto a stazioni con più uscite come Di Negro, dannoso alle tasche dei contribuenti mentre in una via di palazzi rinascimentali, archi acuti, Darsena, De Ferrari). Oltre a cartine più det- metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 | A cura di Davide Vallese sondaggio 05

Sondaggio condotto su un campione non stasticamente rappresentativo. Presentato solo a scopo indicativo sul giudizio di alcuni passeggeri del metrò. tagliate del sistema di trasporto urbano, non sarebbe male indicare quali bus e per quali de- stinazioni si trovano in superficie e quale usci- In che misura usufruisce del servizio Reputa idoneo lo stato di sicurezza ta è meglio usare. Addirittura mi ricordo che della metropolitana? del servizio metropolitano (es: freni appena riaperto il sottopassaggio di De Ferrari i negozianti avevano dovuto appendere cartelli 34% Raramente | 28% Qualche volta d’emergenza, sistema anti-incendio, molto artigianali per fornire un minimo di infor- 19% Spesso | 14% Mai | 5% Sempre segnalazioni delle vie di fuga ecc.)? mazioni. Sembra un mezzo ad uso esclusivo 43% Abbastanza dei genovesi, che magari non hanno bisogno di certe indicazioni: è vero, questa è la real- Per quale scopo? 39% Direi di sì tà, ma un “forestiero” non è certo invogliato o 43% Lavoro/Scuola/Svago 12% Non direi aiutato se decide di utilizzare un mezzo che in 32% Svago 6% Assolutamente sì tutto il mondo rappresenta la spina dorsale del trasporto urbano 22% Lavoro/Scuola 3% Altro Crede che i cittadini siano Eugenio sufficientemente informati dagli Io credo fermamente che la metro, insieme al treno (veramente) metropolitano sia l’unica Reputa che le fermate e le vetture organi di competenza? vera soluzione per la mobilità a Genova, costi della metropolitana siano pulite? 32% Decisamente no quello che costi... i nostri figli ci ringrazieranno, 49% Direi di sì 32% Non direi perché avremo migliorato la loro qualità della vita in una città che ha già la fortuna di ave- 16% Assolutamente sì 18% Abbastanza re un’ottima qualità della vita. Però il Comune 16% Abbastanza 13% Direi di sì deve mettersi “sul pezzo”, incominciando a 16% Non direi 5% Assolutamente sì comunicare quanto precede al commercian- te che si lamenta per il mancato guadagno di 3% Decisamente no oggi e non pensa all’incremento del commer- Come reputa il ruolo della metropolitana cio di domani, al cittadino che si incazza per i Ritiene che le corse siano puntuali? nella mobilità cittadina? cantieri ma poi gode se può andare allo stadio in 10 minuti seduto in metro, al demagogo che 51% Direi di sì 53% Fondamentale si lamenta dei costi perché non valuta l’utilità 29% Abbastanza 32% Rilevante per chi vive in periferia e il godimento di un 11% Assolutamente sì 15% Del tutto irrilevante centro città vivibile! E allora il discorso di fon- do è sempre quello, e cioè che senza la predi- 9% Non direi sposizione di una strategia generale, si rischia Con i nuovi arrivi in stazione Brignole principalmente di gettare via danaro pubblico Crede che la frequenza delle corse e e successivamente in piazza Corvetto, con ricadute positive modeste sulla vita dei cittadini! Si tratterebbe anche di una strategia l’orario di esercizio siano adeguati? come reputa l’attuale avanzamento politica, anche se questi qua forse non se ne 29% Direi di sì della linea? rendono conto, per ottusità o per la questione 29% Abbastanza 50% Fondamentale dell’uovo e della gallina... Potrebbero essere ri- cordati come dei nuovi Andrea Podestà, e non 26% Decisamente no 43% Rilevante se ne rendono conto. 13% Non direi 7% Del tutto irrilevante 3% Assolutamente sì Alex Come reputa un’ eventuale Il metrò serve moltissimo, ma è indubbio che il suo valore diventa reale nel momento in cui Trova che le indicazioni dei binari, espansione della linea nelle direttrici si raggiungono le periferie. Da qui la necessità degli orari e delle direzioni siano Val Polcevera – Val Bisagno e San di toccare Sampierdarena, Rivarolo, Staglie- facilmente reperibili e comprensibili? Martino/Terralba? no ed almeno Sturla. A complemento poi una ferrovia urbana efficiente, oppure una linea 2 38% Direi di sì 81% Fondamentale costiera con binari fs convertiti. 32% Abbastanza 19% Rilevante 14% Non direi 8% Decidamente no Sarebbe favorevole a un riutilizzo 8% Assolutamente sì esclusivamente urbano dell’attuale linea ferroviaria costiera e dei Giovi Pensa che le vetture siano con maggiori fermate e convogli? confortevoli? 39% Assolutamente 48% Abbastanza 35% Molto 34% Direi di sì 18% Abbastanza 9% Non direi 8% Poco 6% Decisamente no

Le vetture sono capienti? 36% Abbastanza 33% Non direi 17% Direi di sì 11% Decisamente no 3% Assolutamente sì

metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 06 | notizie

Il cartellone del cantiere logistico per i lavori della metropolitana nei giardini di fronte a Brignole. Da notare che per un errore viene segnalato come in costruzione anche il tratto Brin – Canepari

Nuovi finanziamenti altri mezzi AMT, anche per la metropoli- per la metropolitana tana è tempo di rincari. Il biglietto ordi- La metropolitana di Genova potrebbe usu- nario passa infatti da 1 € ad 1,20 €, ma fruire di nuovi finanziamenti regionali, uti- la durata resta la stessa (90 minuti). Varie lizzando 26 milioni di euro che si trovano in tipologie di tariffe e di abbonamenti sono giacenza da tempo e che originariamen- contemplati nel nuovo piano tariffario te erano destinati al Metrobus di Savona. dell’azienda. Maggiori info sul sito web di I soldi dovrebbero essere girati a Genova AMT www.amt.genova.it in via provvisoria e dovrebbero essere in- vestiti per la realizzazione delle nuove tratte. Nuovo orario L’Amministrazione genovese provvederà nel weekend! in un secondo momento a restituire il de- AMT ha deciso di varare un nuovo ora- naro al capoluogo ponentino. rio della metropolitana prolungando, nei giorni di venerdì e sabato, l’apertura sino Cantieri operativi a mezzanotte. Si tratta di una sperimen- Ormai è ufficiale: dal 16 ottobre 2006, i tazione, per verificare se c’è abbastanza tre cantieri della metropolitana sono pia- utenza per giustificare questa scelta e namente operativi. Se da un lato si sono dovrebbe essere avviata a novembre. avviati i nuovi lavori presso il tunnel di Borgo Incrociati (con conseguente tra- Restyling per la sloco delle attività commerciali nella zona Principe-Granarolo antistante a Brignole), dall’altro sono stati Con una recente delibera comunale è risolti i problemi di natura archeologica stato approvato il progetto di ristruttura- presso l’Acquasola e presso Piazza Bri- zione della ferrovia a cremagliera Princi- gnole. Quest’ultimo resta ancora a rischio pe-Granarolo. I lavori dovrebbero partire di ritrovamenti, ma intanto l’idrofresa sta nel 2007 e, oltre all’ammodernamento per iniziare i suoi lavori. di tutta la linea, sono previste due nuo- ve fermate e nuove vetture. Sostanziali Nuove tariffe modifiche funzionali saranno effettuate Dal primo novembre, come per tutti gli anche alla stazione di via Bari. metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 | Testo di Paolo Carbone ferrovia urbana 07 Dal passato al futuro A sinistra un TAF (treno alta frequentazione), il più moder- no della flotta ligure, usato per le tratte suburbane. Ce ne sono solo 5, gli altri sono treni con più di trent’anni alle spalle. A destra un Flirt, moderno elettrotreno svizzero che sta riscuotendo un buon successo anche in Italia. Lo vedremo mai sui binari liguri?

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metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 | 08 lavori in corso Intervista di Claudio Bellini e Claudio Brignole / Immagini progetti Ansaldo TSF

Corvetto Stazione di Brignole Revisione progettuale Cantiere p.za Brignole dell’ottobre 2006. deviazione dalle Pianta livello banchine gallerie delle Grazie Cantiere Acquasola Brignole

Cantiere Brignole De Ferrari

Tracciato della tratta De Ferrari–Brignole De Ferrari /Brignole a nuova tratta della metropolitana quasola hanno ritardato i lavori della De Ferrari – Brignole è attualmente tratta in costruzione. Attualmente quan- in fase di realizzazione. Due nuove do è prevista l’attivazione del servizio L fermate, Corvetto e Brignole si ag- fino a Brignole? giungeranno alle sette esistenti ma purtrop- Erano previsti 48 mesi, dalla data di con- po la loro apertura non è dietro l’angolo. Me- segna lavori (3 ottobre 2005) alla data di ul- Porzione del palazzo delle trogenova.com ha intervistato Gianfranco timazione dei lavori (quindi il 2 ottobre 2009), Poste da Medri, project manager di Ansaldo TSF ma questa tempistica non è più rispettabile. abbattere (la società che sta realizzando i lavori) per Erano previste anche consegne delle aree di farci spiegare meglio come saranno le due cantiere successive alla data del 3 ottobre nuove stazioni e come verranno condotti i 2005: ad esempio il cantiere per la costruzio- lavori nella tratta interessata. ne della stazione di Brignole (su aree RFI) era previsto per luglio 2007. Il termine di fine la- Il blocco dei cantieri per i ritrovamenti vori slitta quindi inevitabilmente al 2010, non archeologici in piazza Brignole e all’Ac- soltanto per i ritrovamenti archeologici o per

Corso Montegrappa Entrata da p.za Raggi i blocchi dei comitati per la salvaguardia del parco dell’Acquasola, ma anche per nuove e diverse necessità e situazioni contingenti binari metro (ad esempio la disponibilità del palazzo delle poste) sopraggiunte nel frattempo. I tempi non sono certi e Ansaldo dovrà concordare con il Comune un nuovo programma con- trattuale: stiamo in questo momento verifi- cando di poter compattare il più possibile le attività in modo da contenere il ritardo ed i binari ferrovia urbana costi aggiuntivi.

In molti si chiedono come mai sono stati Visione simulata dall’alto della futura stazione della previsti tre anni per arrivare a Brignole, metropolitana di Brignole metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 | Intervista di Claudio Bellini e Claudio Brignole / Immagini progetti Ansaldo TSF lavori n corso 09

meglio le esigenze dei comitati di difesa ed De Ferrari fino a Brignole, con un tronchino i cittadini hanno una maggiore coscienza di inversione oltre il Bisagno, la stazione di civica e conoscenza delle motivazioni che Brignole e tutti i lavori inerenti l’esercizio da portano a questi lavori, e quindi preferisco- De Ferrari a Brignole, compreso il pozzo di no sopportare gli inevitabili disagi legati alla ventilazione intermedio tra queste due sta- realizzazione di queste opere, rendere il più zioni, al momento posizionato all’Acquaso- breve possibile il periodo di permanenza la. Il secondo lotto comprende la stazione dei cantieri, per sfruttare in futuro gli evi- di Corvetto (tutti gli impianti funzionali al- denti benefici (anche dal punto di vista im- l’esercizio) ed il pozzo di ventilazione tra De mobiliare) di questi sistemi di trasporto. A Ferrari e Corvetto, previsto in largo Lanfran- Copenaghen hanno preparato la metropo- co, ma per il quale è in atto una ricerca per litana prima ancora di costruirci sopra: han- una localizzazione diversa. no realizzato gli scavi in trincea, costano di Il primo lotto è efficace perché ha avuto la meno, operano senza turbare la tranquillità copertura finanziaria da parte del Comune; delle persone che abitano vicino ai cantieri il secondo lotto, pur essendo contrattualiz- ed hanno potuto lavorare giorno e notte. zato (i lavori sono stati stimati, computati e in fondo sono 1,5 km circa di tracciato, A Genova dobbiamo accontentarci di monetizzati) all’interno dell’atto integrativo non è un tempo eccessivo? Dipende quello che si può fare; la città è quella che è, De Ferrari - Brignole, non è ancora efficace dalle risorse finanziarie disponibili o ci gli spazi sono stretti; si creano disagi per tut- poiché manca la copertura finanziaria. sono altri problemi di ordine pratico? ti, perché è chiaro che i camion che vanno e Il primo lotto viene realizzato con tre can- La durata dei lavori per la realizzazione vengono sono fastidiosi e se un cittadino si tieri che a regime opereranno in contempo- di metropolitane in Italia è estremamente lamenta del cantiere i vigili hanno il dovere di ranea: uno all’Acquasola, il secondo in piaz- lunga, non solo a Genova. A Brescia, ad verificare il rispetto dei termini di legge. za Brignole (questi due già attivi) ed il terzo esempio, ora i lavori sono fermi per ritro- sul sedime ferroviario di RFI per la realizza- vamenti archeologici, essendo Brescia la Quali sono le tappe costruttive dei diver- zione della stazione metro di Brignole. “culla dei Romani” nel nord Italia; nel nord si cantieri in opera? Lo scavo realizzato all’Acquasola divente- Italia non ci sono tanti reperti romani come I lavori della tratta De Ferrari - Brignole rà in un primo tempo il pozzo di ventilazione a Brescia... Confrontandoci con l’estero, sono stati contrattualizzati in due lotti, per- della tratta De Ferrari - Brignole (senza Cor- ad esempio Spagna e Portogallo, si vede ché mancavano i finanziamenti per il secon- vetto), in un secondo tempo costituirà una che in quei Paesi le istituzioni coordinano do lotto. Il primo lotto consta della linea da parte dello scatolare della stazione di Cor-

metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 10 | lavori in corso I cantieri treni per Brin treni in arrivo da Corvetto

Acquasola lato monte

palazzo delle Poste

Piazza Brignole

in piazza Brignole siamo partiti a fare i muri delle corree di guida per l’idrofresa che farà i muri fino a venti metri di profondità e do- vrebbe finire entro l’anno, poi l’idrofresa se ne andrà via (con quello che costa è stata ferma per mesi!), e inizieremo a scavare Galleria di Borgo Incrociati non prima di aver avuto un ulteriore con- trollo degli archeologi sperando che non trovino altro, altrimenti dovremmo subire un altro stop ai lavori. Una volta avuto il via definitivo dagli archeologi monteremo un carro-ponte e lo copriremo con un capan- none perché c’è l’intenzione di lavorare an- che di notte e in questo modo non daremo vetto. Il pozzo è profondo 49 metri (le paratie disturbo ai palazzi vicini. sono già arrivate a quella quota) e da questo partiranno gli scavi per realizzare sotto via Come si configura il layout della stazione Prossimamente su area Santi Giacomo e Filippo il camerone di attac- della metropolitana di Brignole, soprat- RFI di Brignole lato Poste co, da cui gli scavi avanzeranno con metodi tutto in relazione al fronte nord (Palazzo tradizionali (senza fresa-scudo) in direzione delle Poste, ascensore di via Imperia, li- De Ferrari (da De Ferrari non è possibile par- nee bus per la val Bisagno) e quello sud Area dove sorgerà la futura tire perché la linea è già in esercizio). (stazione ferroviaria, futuro servizio fer- stazione di Brignole Il camerone di attacco diventerà l’antro roviario urbano e piazza Verdi)? definitivo della stazione di Corvetto (nel La configurazione della stazione metro di primo lotto verranno realizzate già le opere Brignole non è più quella inserita nel con- civili, non quelle impiantistiche se non quel- tratto 2005, che prevedeva l’acquisto da le funzionali all’esercizio della linea De Fer- parte del Comune dell’edificio delle Poste, rari – Brignole). Invece dal pozzo di piazza nel quale sarebbero stati collocati la sotto- Brignole, che raggiungerà una profondità stazione, nel seminterrato dell’edificio, ed i di 16 metri e che diventerà il pozzo di ven- locali tecnici, al piano terra; la trattativa con tilazione della tratta Corvetto - Brignole (a Poste Italiane non è andata in porto e quin- seguito della realizzazione della stazione di di Ansaldo ha preparato a livello architetto- Corvetto), partiranno gli scavi nei due sensi nico altre quattro soluzioni per la stazione sia verso Brignole, sottopassando il sedi- che prescindano dall’utilizzo del Palazzo me ferroviario e sbucando dal muraglione della Poste. Attualmente è in corso la defi- di corso Monte Grappa, sia verso il came- nizione della nuova soluzione (approvata in rone di Corvetto. conferenza dei servizi referente) che preve- de la demolizione di una parte dell’edificio Area di scavo per la galleria Quali sono le fasi attuali e prossime dei delle poste (quella con la scala di sicurezza in direzione lavori in corso? ed i servizi igienici). La stazione di Brignole Corvetto All’Acquasola abbiamo fatto il secondo avrà due banchine aperte sul modello fer- cerchiaggio del pozzo, anche se ci sono gli roviario; la banchina lato mare (di larghezza archeologi che vagliano il terreno asportato doppia) sarà in comune con quella del ser- per vedere se c’è ancora qualcosa, mentre vizio ferroviario urbano. Dal momento che metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 lavori in corso | 11

treni per treni per Nervi Voltri e verrà deliberato. Noi puntiamo a farlo de- liberare per maggio – giugno del prossimo Area della futura entrata/uscita anno, poiché i tempi della Conferenza dei della stazione del Servizi sono stabiliti per legge. metrò di Brignole in via Canevari Dall’intervista con l’assessore Margini abbiamo avuto conferma che la realizza- zione della stazione di Corvetto è in stand- by per la mancanza di finanziamenti Sezione del nuovo progetto architettonico Nel caso di Corvetto, il contratto firmato della stazione di Brignole. Come si può con il Comune prevedeva la consegna del notare l’interscambio metro–treno è secondo lotto sei mesi dopo la consegna facilitato con una banchina in comune. Sotto a sinistra la futura entrata/uscita in piazza Raggi di fianco al tunnel di Borgo Incrociati che manterrà il suo utlissimo ruolo di collegamento la metropolitana tiene la destra come bina- Verso la stazione ferroviaria, i collegamen- rio di marcia mentre le ferrovie tengono la ti saranno costituiti dai prolungamenti degli sinistra, lo scambio sarà agevole per coloro attuali due sottopassi interni alla stazione. I che in arrivo dalla metropolitana vorranno locali tecnici sono previsti sotto il sedime proseguire verso levante con il treno e, in ferroviario a livello dei sottopassi ed anche futuro quando la metropolitana proseguirà a livello banchina, fuori dalla stazione, e oltre Brignole, per coloro che in arrivo col non più all’interno del palazzo delle Poste. treno da ponente vorranno proseguire con Per la sottostazione deve essere ancora la metropolitana verso levante. verificata la compatibilità elettromagnetica La stazione avrà due accessi diretti, uno tra il sistema di alimentazione della metro- da piazza Raggi (vicino all’ingresso del tun- politana (a 750 V) e quello ferroviario (a 3 nel di Borgo Incrociati) ed uno dal lato di via kV). Il progetto della stazione di Brignole è Canevari per consentire l’interscambio con solo architettonico, verrà studiato a livello i mezzi pubblici di superficie. definitivo, andrà in Conferenza dei Servizi

Sezione dell’ultima revisione progettuale della stazione di Corvetto (anche se in realtà è situata in via Santi Giacomo e Filippo). Purtroppo non sarà realisticamente pronta prima del 2011-2012. Sopra a destra: una simulazione della scenografica entrata/uscita

metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 12 | lavori in corso

Sarà una stazione molto bella sperando che sarà questa del progetto attuale che ha già subito una revisione con l’eliminazione dell’uscita verso il parco dell’Acquasola... dico questo perché abbiamo visto che ci sono dei reperti archeologici e noi non pen- savamo di trovarne. Per il completamento di Corvetto non dico che non potrebbe es- serci un’interruzione dell’esercizio per una settimana, può darsi, però noi prepareremo già la stazione nelle sue parti più importan- ti come le banchine e gli scavalchi e se ci dovessero essere dei problemi sarebbero riferiti a opere impiantistiche e non civili.

Quanto tempo crede sarà necessario per completare la stazione di Corvetto? Io non ho mai visto fare a Genova, ma anche a Roma (dove ho lavorato) e a Na- poli, una stazione in meno di quattro anni. Lo so che da altri parti del mondo ci met- tono meno, ma da noi non è possibile fare

Sopra una sezione in 3D della stazione collegamento con le banchine. Questo grande Corvetto a livello delle banchine. camerone riceverà luce naturale dal soffitto. Sotto una sezione (rovesciata rispetto a quella Sotto a destra, la simulazione del futuro dell pagina precedente) con il particolare ingresso/uscita proprio di fronte all’attuale dell’ingresso/uscita e delle scale mobili di fermata del bus in via SS Giacomo e Filippo

Intervista completa a Gianfranco Medri sezione reportage su www.metrogenova.com

del primo, a condizione di aver reperito le ri- di cui 124 milioni per il primo lotto (linea De più in fretta per problemi di ordine tecnico, sorse finanziarie per l’attivazione del secon- Ferrari - Brignole + pozzo ventilazione di ci sono i palazzi sopra! forse i nostri strut- do lotto. Ansaldo aveva fatto un preventivo Corvetto) e 42 milioni di euro per il secondo turisti si prendono dei margini maggiori pensando di sinergizzare le persone, i ma- lotto (stazione Corvetto e pozzo intermedio rispetto all’estero ma da noi (e prende un teriali e le operazioni di cantiere preveden- De Ferrari - Corvetto). chiodo di ferro che tiene sulla scrivania per do di portare avanti il primo ed il secondo scaramanzia, ndr) non sono mai successi lotto contemporaneamente. Mancando Come sarà configurata la stazione e problemi gravi, solo un avvallamento in l’attivazione del secondo lotto, per Ansal- quali problematiche bisognerà affron- corso Quadrio che fortunatamente non ha do alcune di queste sinergie sono venute a tare per realizzarla in un secondo tem- comportato grossi problemi. Se ci desse- mancare e quindi, a lavori completati (linea po con la linea già in esercizio? ro il via nel 2007 per Corvetto, bisognerà De Ferrari - Brignole + stazione Brignole + La stazione avrà una sola uscita in via aggiungere almeno 3 anni e mezzo dal stazione Corvetto), i costi saranno maggio- Santi Giacomo e Filippo e non è previsto un momento del via ai lavori per il suo com- ri. L’importo del contratto era di 166 milioni collegamento con il sottopassaggio di piaz- pletamento, sarei già contento se avessi- di euro (IVA compresa) per entrambi i lotti, za Corvetto che comunque è a due passi. mo la stazione in funzione per il 2012. metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 | Testo di Claudio Bellini come eravamo 13

due giorni dalla partita Costarica – Scozia, che aveva inaugurato la kermesse calcistica dei mondiali A di Italia 90, a Genova si assiste- va ad un fatto eccezionale per la storia del 13–06–1990 trasporto pubblico. Il 13 giugno 1990 veni- va infatti inaugurato il primo piccolo tratto della metropolitana leggera (ribattezzata inaugurazione GenovaMetro) che collegava le due stazio- ni di Brin e di Dinegro, permettendo nuo- vamente un collegamento veloce tra la Val Polcevera ed il Centro, interrotto otto anni prima con la chiusura della Galleria Certosa Brin–Di Negro (8 febbraio 1982). Il risultato raggiunto può essere consi- derato storico, poiché fin dai primi anni del legge: “Dunque si ritorna al Secolo Breve, si erano susseguiti progetti tram o meglio ad un mezzo ed iniziative per dotare la città di un sistema dalle caratteristiche intermedie di trasporto efficace ed efficiente come le tra tram e metropolitana vera e grandi città europee. Purtroppo in Italia la propria; e cioè ad un sistema di cultura del trasporto pubblico ha sempre metropolitana leggera”. Il primo dovuto scontrarsi (ed in molti casi sopperi- tronco previsto è tra Certosa re) al fascino ed all’egemonia del trasporto – Principe: ”se non vi saranno dif- direttrice verso Sampierdare- privato, e così, anche a Genova, i progetti e ficoltà oggi impreviste (di ordine na, una verso la Foce nonchè le iniziative dell’ing. Pfatlz, dell’ing.Ravà, del tecnico ma anche decisionale) il la linea della Valbisagno, con marchese Cattaneo Adorno, delle numero- servizio potrebbe già iniziare en- diversi tipi di difficoltà. Il com- se Commissioni istituite dalla UITE e dal Co- tro l’autunno del 1981”. Il secondo pletamento potrebbe avvenire mune di Genova non trovarono reale appli- tronco raggiungerà Brignole: “da Principe entro il 1990”. Nel giugno del 1990 invece si cazione: la realizzazione della metropolitana la linea potrà proseguire, su sede propria di inaugura soltanto la prima “tratta funzionale” necessaria per risolvere i problemi di con- superficie, sulla linea portuale ferroviaria fino di GenovaMetro: la stessa rivista correggeva gestione delle strade cittadine, attenuando a Caricamento, qui scendere in sotterraneo il tiro e prevedeva che entro il 1992 la me- per quanto possibile l’aumento incontrolla- per raggiungere, con le gallerie delle Grazie tropolitana avrebbe raggiunto Caricamento, to del traffico privato, veniva ritenuta troppo effettuando fermate intermedie, Brignole, in occasione dei festeggiamenti per il Cin- costosa per le casse comunali. sottopassando il centro. Tale tronco potreb- quecentenario della Scoperta dell’America. Nemmeno con la legge 1042 del 1969 si be essere attivato entro il 1984/85”. Previste Numerosi fatti hanno poi posticipato tale riesce a sfruttare la possibilità di finanzia- anche diramazioni oltre Brignole: “L’assetto termine al 2003 e noi attendiamo fiduciosi il mento statale per la realizzazione di me- definitivo della rete potrebbe prevedere una 2010 per l’arrivo a Brignole. tropolitane, nonostante la Regione abbia approvato nel 1974 un Piano dei Trasporti Pubblici per il comprensorio genovese, L’ormai mitico treno n°1. che prevedeva non solo una metropoli- Sedici anni di onorata carriera tana urbana ma anche una metropolitana regionale. Una variante al Piano Regola- tore cancella provvisoriamente le velleità di dotarsi di un tale sistema di trasporto, ma negli stessi anni, nonostante la cronica mancanza di investimenti per il trasporto pubblico, si incominciano a presentare problemi di ordine energetico e ambientale e quindi si torna a studiare la possibilità di convertire strutture già esistenti per un uso specifico di trasporto urbano. A partire dal 1978 viene valutata l’oppor- tunità di reintrodurre la trazione elettrica (eli- minata sulle strade della città nel giugno del 1973) nella Galleria Certosa, all’interno della quale l’inquinamento dovuto al transito degli autobus aveva raggiunto livelli insopportabili e innescato lamentele da parte degli autisti. Nel primo numero (Novembre 1979) di Omnibus, la rivista aziendale di AMT, si

metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 | 14 dossier Testo di Claudio Brignole La metropolitana e i genovesi Perché a Genova in tanti guardano al progetto del metrò con sospetto e diffidenza? Cerchiamo di scoprirlo anche con l’opinione di Leopoldo Montanari, esperto di mobilità

enova e la sua metropolitana, beri da proteggere, tunnel ritenuti perico- una volta arrivati a Brignole: “andiamo di sedici anni di rapporto diffi- losi, vibrazioni moleste ecc...) è convinto, qui? no forse è meglio proseguire dall’al- cile. Ormai i periodi bui con per esperienza sul campo, di una cosa: tra parte, però anche da questo lato po- Gla metro fatta di tre fermate, “Ai genovesi ci vuole del tempo per fargli trebbe essere utile...”. Il piano di sviluppo Brin–Di Negro–Principe sono finiti ma - ri metabolizzare le novità, devono acquisire della metropolitana comprendeva fin da- cordo ancora con angoscia la galleria alla con calma le nuove abitudini, poi quando gli anni ottanta la tratta Rivarolo–Brigno- stazione di Principe che dal lato direzio- capiscono le apprezzano. La lungimiran- le e ipotetiche estensioni, nel frattempo ne Darsena, semplicemente non esisteva, za non è una caratteristica dei genovesi (e di tempo ne hanno avuto) non è stato c’era un muro. Ecco quel muro, rimasto che pensano più all’oggi che al domani”. fatto nessun altro serio piano di sviluppo su per ben undici anni, è ciò che ha reso Basta vedere la situazione attuale sui unitario per le direttrici medio-levante, val per i genovesi la metrò un’opera lontana, progetti di sviluppo della metropolitana Bisagno e Sampierdarena. Ultimamente inutile (a parte per gli abitanti di Certosa), che faceva sorridere perché la più corta e costosa del mondo. Ricordo le t-shirt con scritto – Belin che metrò! – (l’avevo presa anch’io ma la indossavo per prote- sta). Una cosa mai vista da nessuna parte, semplicemente ci faceva vergognare. Si vergognavano i cittadini e si vergognava- no i politici che vedevano in essa non un progetto di cui vantarsi ma un problema d’immagine che andava il più possibile nascosto. Dal 1997, anno in cui sono stati appal- tati i lavori verso Darsena e San Giorgio, le cose sono cambiate e pur faticosa- mente (le stazioni sono state aperte a luglio 2003) la metropolitana è avanzata. Ora vediamo finalmente all’orizzonte Bri- gnole e con quella stazione la metro sarà indubbiamente ancora più utile di oggi e molti genovesi potranno così scoprirla per la prima volta dopo venti anni dal- l’apertura della prima tratta. Venti anni (se va tutto bene) per fare 7 km e 8 stazioni (Corvetto aprirà nel 2011/12), meglio non pensarci... La mentalità dei genovesi ha potuto avere un ruolo in tutto questo? Gianfran- co Medri, project manager dell’Ansaldo che negli ultimi dieci anni si è dovuto rap- portare con comitati di cittadini contro la metropolitana per i più svariati motivi (al- metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 dossier | 15 La metropolitana

c’è stato uno studio per lo sviluppo in val comunque il loro segno positivo sulla me- clickmobility.it, portale sulla mobilità e Bisagno ma è fermo per imprecisati pro- tropolitana essendo stati i maggiori pro- trasporto passeggeri) un suo autorevole blemi idrogeologici, ci sono stati contatti motori della sua rinascita; con le risorse parere: “Lei ha usato l’espressione – og- con le ferrovie per usare parte dei binari economiche disponibili, bisogna dar loro getto distante – che esprime già le ragioni in super cie per arrivare a Terralba prose- atto che non si poteva fare molto di più. di una mancata ‘ovazione’ dei genovesi guendo verso San Martino e si attende di Nel frattempo come facciamo a far ca- per la metro. Le maggiori esigenze di capire come la trasformazione della ferro- pire al signor Parodi (esempio di genove- mobilità a Genova riguardano la direttrice via in una specie di metropolitana possa se tipico) che mugugna per i cantieri della costiera, da Voltri a Nervi, e poche diret- inuire sull’eventuale estensione verso metrò sotto casa, parlando male dell’AMT trici di valle. Un aspetto non marginale Sampierdarena. Possibile che ci si debba e dei politici, che un giorno potrà contare è poi l’accesso alla rete primaria (sia di sempre ridurre all’ultimo, come la notte su un sistema di trasporto pubblico più trasporto pubblico sia stradale), reso par- prima degli esami? Non si poteva iniziare ef ciente proprio grazie alla metropoli- ticolarmente dif cile dalle caratteristiche lo studio organico delle direttrici da pren- tana? perché uno dei problemi per dare orogra che ed urbanistiche della città. La dere e iniziare le trattative con le ferrovie ancora più spinta a questo fondamentale metro di oggi non risponde ancora a que- già dieci anni fa? Purtroppo i tempi della mezzo di trasporto per Genova è far sì ste priorità, ma offre una soluzione per politica coincidono con le elezioni perio- che i genovesi vedano i vantaggi e inizino esigenze di mobilità puntuali e non del diche: – meglio che faccio qualcosa che a crederci veramente sostenendola come sistema nel suo complesso. possa essere realizzato nell’arco della l’opera più importante per il futuro della È poi mancato l’effetto sorpresa. I ge- legislatura così se mi va bene potrò rac- città senza più considerarla un oggetto novesi si sono abituati alla presenza della coglierne i frutti – questo è il pensiero di distante. Abbiamo chiesto a Leopoldo metro (meglio dire dei suoi cantieri) molto una buona parte di politici, dal loro punto Montanari, genovese, e uno dei massimi prima della sua operatività. Nel settore di vista il discorso non fa una piega. Il sin- esperti italiani di mobilità urbana (fonda- della mobilità non c’è modo di sfuggire daco Pericu e i suoi assessori lasceranno tore di Lem Consulting e del sito www. al giudizio dei cittadini, che è implacabi-

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le, ma che cambia anche rapidamente in Un deciso sviluppo di sistemi intermedi regolazione e disincentivazione (pedaggi, funzione degli effettivi risultati ‘sul cam- per offrire soluzioni di accesso alla rete ZTL, limitazione velocità) per i movimenti po’. Uno sviluppo della metro coerente primaria di trasporto collettivo: traspor- urbani sistematici e di tipo professionale. con le reali esigenze di mobilità della città, ti a chiamata, privati che offrono servizi Volutamente non ho citato, per scaraman- integrato con la rete di superficie e con al- in car pooling, taxi a prezzi più adegua- zia, il tunnel sotto il porto e la relativa ridu- tri sviluppi (la ferrovia con funzione d’uso ti ad un loro uso abituale, car sharing, zione (non eliminazione) della sopraelevata e metropolitano, gli assi attrezzati nelle valli) mototaxi. Centrali di mobilità evolute l’intervento per l’autostrada ‘cittadina’. di certo scalderebbe di più il cuore dei dal punto di vista dell’infomobility e del- Genova può essere ed in parte è già genovesi, oltre l’inevitabile mugugno che le telecomunicazioni, in grado di fornire un laboratorio per la mobilità sostenibi- accompagna ogni innovazione”. informazioni dinamiche sulla mobilità le. Questo primato sarebbe già una gran Quindi sembra che fino a quando la e di offrire il miglior servizio in base alle cosa, ma il mio sogno per Genova non metro non arriverà a Brignole, per molti ri- specifiche richieste del singolo cittadino. può riguardare solo la sua mobilità; ha marrà l’oggetto distante di cui parlavamo Una coraggiosa soluzione alla distribuzio- a che fare con il coraggio delle scelte di prima, e cosa fare dopo? Leopoldo Mon- ne delle merci in città, con centri di rac- oggi che determineranno il profilo com- tanari ha una sua proposta per rilanciare la colta e mezzi distributivi ecocompatibili. plessivo della città nei prossimi decenni, metrò e il trasporto pubblico in generale. Un sistema di contribuzione al tra- per non perdere il treno dello sviluppo e “A mio parere, si potrebbe essere am- sporto pubblico basato sui sussidi alla per non rischiare di diventare uno splen- piamente soddisfatti di uno scenario con domanda, vale a dire il trasferimento di dido museo.” queste caratteristiche: una ferrovia metro- risorse economiche pubbliche agli uten- Montanari si dimostra lungimirante con politana lungo la costa, con nuove fermate ti (invece che all’AMT) che potrebbero la proposta di un piano organico per i e frequenze adeguate, con treni accessibi- così scegliere tra varie opzioni di mobilità trasporti e la mobilità che manca a Ge- li e condizionati. Una fermata all’aeroporto, pubblica al loro prezzo effettivo di merca- nova da sempre. Forse è in questo vuoto intervento non facile ma che rappresente- to. Questo meccanismo incentiverebbe le che nasce il problema. Senza un grande rebbe un vantaggio competitivo per l’ae- aziende di mobilità a conquistarsi i clienti, progetto, realistico, con tappe di realiz- roporto ‘della Liguria’. La metro fino a San introducendo una maggior concorrenza zazione temporali fissate in anticipo, in- Martino. People mover nelle valli Bisagno regolata. tegrato e con linee guida condivise dalla e Polcevera (monorotaie, sistemi automa- Un sistema di congestion charging (pe- cittadinanza, il signor Parodi non avrà un tici a fune), e riaffermazione di Genova daggio dell’accesso a particolari aree del- orizzonte da guardare con speranza per i come capitale dell’innovazione nella mo- la città), da sviluppare in parallelo alla cre- suoi spostamenti veloci e comodi con il bilità: abbiamo un debito con l’ingegno- scita della qualità del sistema di mobilità mezzo pubblico ma solo un immobile e sità dei nostri padri (funicolari ad acqua, pubblica. Una libertà d’uso dell’auto per grigio muro come quello che c’era a Prin- ascensori, treni a cremagliera). il tempo libero, a fronte di una sua decisa cipe fino a pochi anni fa.

Intervista completa a Leopoldo Montanari sezione reportage su www.metrogenova.com

metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 gli sviluppi della linea | 17 La metrò a Rivarolo, Marassi e San Martino? Mario Margini, assessore alle infrastrutture del Comune di Genova e Gianfranco Medri, project manager Ansaldo TSF ci raccontano i loro piani per il futuro vicino e lontano

Testo di Claudio Brignole estratti delle interviste di Claudio Bellini, Alex Bettucchi, C. Brignole, Eugenio Segalerba / Immagini progetti Ansaldo TSF

egli gli ultimi sedici anni, l’unica ca più rilevante è stata effettuata scegliendo bilità, è l’opzione più realistica qualora si ipotesi di sviluppo della metro, di localizzare la stazione di Brignole a livello trovino gli accordi di transito sulle aree fer- realizzata dall’Ansaldo, prevede- dei binari ferroviari invece che in sotterranea roviarie. (...) Anche la val Bisagno rappre- N va un estensione a ponente fino come da progetto originale. Questa scelta, senta per il Comune una priorità essendo a piazza Montano a Sampierdarena passan- se da un lato ha comportato una maggio- la parte della città con più problemi sotto do sotto via Cantore (con stazioni intermedie re facilità ad attraversare in futuro il Bisagno il profilo del trasporto pubblico. (...) Oc- San Benigno e Scassi) e due diramazioni a proseguendo verso levante in superficie lun- corre ricercare soluzioni realistiche che si levante, una verso la val Bisagno fino alle Ga- go l’attuale sede ferroviaria (e questo non è possano eseguire in tempi piuttosto brevi. vette (con stazioni intermedie Manzoni, Car- attualmente scontato come potrete leggere Personalmente, se fosse possibile portare loforte, Marassi, Parenzo e Staglieno, tutte più avanti), dall’altro ha comportato la quasi la metropolitana fino allo stadio di Marassi, in viadotto sopra il Bisagno) e una verso la impossibilità di realizzare una terza estensio- sarei molto contento, perché ci consenti- stazione di Sturla passando per piazza della ne (più estensioni ci sono e più la frequenza rebbe di sfruttare il grande bacino di uten- Vittoria, Foce, Albaro, Terralba, San Marti- diminuisce rispetto al percorso centrale con- za del quartiere. (...) La scelta funzionale no, Carlini e Isonzo. Questo tracciato resta diviso) che possa coprire la zona di piazza sarebbe quella di non andare sottoterra a mio personalissimo parere il migliore ma della Vittoria e la Foce se non realizzando ma di andare sul Bisagno. I problemi sono ai giorni nostri, molto faticosamente, siamo una molto improbabile linea 2. i tempi e i costi. Esistono problemi idro- arrivati ad un‘altra ipotesi che prevede solo L’Assessore alle infrastrutture del Co- geologici complessi, ma io non escludo una doppia estensione in tronchi separati, mune di Genova Mario Margini in una re- che possiamo risolverli. Quindi un’azione da Brignole verso San Martino e da Brignole cente intervista a metrogenova.com, alla progettuale su più fronti che sarà decisa in verso Marassi. Attualmente non sono previ- domanda sulle estensioni prioritarie per rapporto alla fattibilità, ai costi, ai finanzia- sti sviluppi verso Sampierdarena, la Foce e il Comune ha dichiarato: “Ritengo che la menti disponibili”. il medio Levante. Le varianti più importanti priorità sia quella di completare il progetto I tempi di realizzazione sono sempre rispetto al progetto originale sono quelle originario per la tratta Brin-Canepari-Riva- stati il tallone d’Achille per il metrò geno- della tratta Brin-Rivarolo e la localizzazione rolo, dove la soluzione di tracciato è già vese e quindi anche per questi prolunga- della stazione del metrò a Brignole. La prima definita (almeno fino a Canepari) e sono già menti le prospettive non sono ravvicina- originalmente prevedeva un tracciato in via- disponibili quote di finanziamento. Questa te,; l’Assessore al proposito dichiara: “Il dotto sopra la ferrovia esistente fino a piazza tratta consente inoltre di servire un bacino mio problema è, prima ancora dei finan- Pallavicini a Rivarolo con una stazione termi- interessante con costi e opere contenute. ziamenti, il seguente: “come vado a San nale sopra il viadotto ferroviario. Attualmen- In secondo luogo si tratta di definire il pro- Martino?”. Io credo molto nell’integrazione te, invece, è prevista la discesa del viadotto getto per il prolungamento dopo Brignole. con le Ferrovie. Se avessi a disposizione esistente dopo la stazione di Brin fino ad La prosecuzione verso il polo di S. Mar- due binari, potessi andare a San Martino arrivare sulla sede ferroviaria. Ma la modifi- tino, tenuto conto della domanda di mo- in massicciata ferroviaria e potessi fare

metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 18 | gli sviluppi della linea

scendere i passeggeri in posizione un po’ decentrata rispetto a Terralba, questa sarebbe una soluzione ottimale. Tuttavia Sezione stazione binario binario in pare che le Ferrovie non abbiano dispo- Canepari per Brignole arrivo da Brin lucernario nibile un binario e a quel punto io dovrò pormi il problema di andare sottoterra con binari la lievitazione dei costi che ci si può imma- ferrovia merci ginare. Terralba sarebbe per noi un grande punto di “gravitazione”, ma il vero punto che potrebbe spostare grandi flussi di traf- fico è San Martino, per cui l’arrivare a San Marino è per noi come l’arrivare in Piazza tunnel per via Canepari ingresso lato parcheggio Pallavicini, rappresenta per il Comune l’al- tra grande priorità. Io non mi preoccupo dei finanziamenti in quanto ho tre anni di tempo: devo arrivare prima a Brignole, an- Planimetria stazione binario in arrivo da Brin che se sia ben chiaro che non è scritto da Canepari nessuna parte che il fronte di scavo debba parcheggio ingresso lato lato ingresso essere uno soltanto. Noi dobbiamo coor- banchina centrale scale lucernario ascensore dinarci con le Ferrovie, che vogliono ri- strutturare il nodo di Terralba. Quando loro binario per Brignole ci comunicano come e quando vogliono Canepari

ristrutturare, sulla base delle loro esigenze binario ferrovia merci via per tunnel operative, noi saremo in grado di capire come dobbiamo muoverci”. Da questa stazione Brin analisi emerge che difficilmente sarà presa una decisione prima dell’arrivo della me- tro a Brignole, quindi ancora almeno tre anni. Vedere nuove stazioni dopo Corvetto e Brignole richiederà ancora molti anni e i tempi sono veramente difficili da stimare vista la vasta possibilità di rallentamenti sia tecnici che politici. Ancora più in là sono i prolungamenti non attualmente all’ordine del giorno come La zone dove sorgerà la quello verso Sampierdarena; Margini a stazione di Canepari questo proposito parla anche d’integra- zione della metropolitana e della ferrovia urbana: “Sampierdarena resta la desti- realizzare quanto a suo tempo ipotizza- una nuova fermata a via di Francia, da mi- nazione più accreditata per uno sviluppo to, ossia un percorso nel sottosuolo di via gliorare nell’offerta dei treni, ed il progetto di servizi qualificati di trasporto pubblico Cantore. Il servizio ferroviario regionale ha di ristrutturazione del nodo ferroviario, fi- verso Ponente; difficile, però, pensare di invece aperto due interessanti soluzioni: nanziato, in corso di definitiva approvazio- ne, che porterà i servizi ferroviari nazionali a percorrere una linea tangenziale esterna al nodo, lasciando la ferrovia urbana del ponente al servizio locale. Questo dovrà essere riqualificato con treni di alta qua- lità e prestazioni e da un programma di esercizio con treni cadenzati, secondo le linee di un progetto che stiamo portando avanti proprio in questi mesi. Si può e si Nel rettalngolo la deve giungere ad uno sviluppo della linea parte del viadotto con caratteristiche di integrazione (e non a Brin che verrà di competizione) con il treno FS metropo- demolito per permettere la litano. Dobbiamo dire che l’obbiettivo è discesa della linea quello di ottenere una integrazione ferro al livello del piano Piano dei binari su ferro. Dobbiamo leggere in una chia- dei binari ferroviari. Il palazzo giallo ve unitaria la ferrovia e la metropolitana e che si vede sullo comprendere che è questo il nostro punto sfondo dovrà, di forza e qui risiede il nostro futuro. Però purtroppo, essere anch’esso in dobbiamo porci il problema dello sviluppo parte demolito metrogenova.com magazine n˚ 01 | autunno 2006 gli sviluppi della linea | 19

Pallavicini Gavette La futura linea con le estensioni Pallavicini previste ad oggi. In val Bisagno e

Canepari Canepari verso San Martino il percorso e le fermate sono indicative in quanto Staglieno Brin Brin non è stata ancora presa una

Parenzo decisione definitiva sul tracciato. A sinistra l’ipotesi di sviluppo dell’Ansaldo del 1990 poi Marassi Principe abbandonata dal Comune Carloforte Dinegro Darsena Montano Stadio Scassi Principe S.Benigno San Giorgio Manzoni Corvetto San Martino De Ferrari Brignole Carlini Terralba Dinegro Sarzano Darsena Sardegna D’Agostino Isonzo Piazza Vittoria Albaro San Giorgio Corvetto Martinez Foce De Ferrari Brignole San Martino Sturla Terralba Sarzano D’Agostino

di San Benigno, che non è terminato. E al- alla fermata nell’area ex Fillea che avrà le D maiuscola, che prescinda dalle aree di lora avere un raccordo - o un braccio della banchina centrale tra i due binari. Nei no- RFI; tra le ipotesi potrebbe essere posizio- metropolitana - che serva san Benigno, stri piani strategici un possibile contratto nato nelle aree dismesse dell’Italsider, così arrivi a Sampierdarena e qui si riconnetta per questa tratta è previsto nel 2008. In si sarebbe anche “costretti” a fare una me- con il sistema ferroviario è un elemento da questo momento per Rivarolo è tutto da tropolitana che arrivi no a ponente che tenere in considerazione perché ha un va- de nire anche se appare logico l’intento attualmente è un po’ disgraziato in questo lore importante. Io non sono per scartare dello scambio con i treni metropolitani, senso. Ma tornando all’attualità, per ora il questa ipotesi, anche se credo che vada priorità dell’amministrazione cittadina”. progetto è quello di ampliare il deposito attentamente ponderata”. I treni della metropolitana aumenteranno di Dinegro sull’attuale area RFI per porta- Oltre al Comune che Margini rappresen- di numero raggiungendo, con l’apertura re la sua capacità a quaranta treni dai 18 ta, l’altro attore chiave per il futuro della della tratta no a Brignole, le 38-40 unità attuali. L’opera fa parte di un progetto più metrò è l’Ansaldo che ha avuto la con- e questo rende necessario l’ampliamento vasto di riquali cazione dell’area attual- cessione per la realizzazione della tratta del deposito esistente sotto via Buozzi a mente in forte degrado che comprenderà Rivarolo – Brignole negli anni 80 e che fa- Dinegro, anche se c’è l’intenzione di co- una nuova viabilità con due rotatorie e un ticosamente, attendendo volta per volta i struirne anche uno più grande e la zona parcheggio sulla soletta del deposito che nanziamenti disponibili, ha portato avanti ferroviaria del Campasso, secondo Margi- in futuro, una volta realizzato quello de ni- il progetto dal punto di vista ingegneristi- ni, sarebbe ideale; anche Medri conferma: tivo più grande, potrà essere tramezzato e co e costruttivo. Gianfranco Medri, project “L’Assessore ha ragione, al Campasso ci diventare solo parcheggio per le auto con manager della metropolitana di Genova, ci sono moltissimi binari e ne usano pochi, lo interscambio metro-ferrovia”. ha raccontato come sarà l’unica tratta di spazio per fare un deposito c’è, ma vi dico Ancora una corsa ad ostacoli, quindi, per estensione già progettata, quella da Brin a di più. Ansaldo ha commissionato uno vedere realizzate nuove tratte della metro- Canepari di 500 metri. “Per quanto riguar- studio di fattibilità per un deposito con la politana che, allargando l’orizzonte (vedi da la fermata di Canepari c’è un progetto articolo sul nodo di Genova a pag 7) com- approvato dal Ministero che è servito ad prenderà anche la futura ferrovia urbana avere potenzialmente il co- nanziamento; che speriamo venga concepita come una poi c’è stato richiesto di fare una variante metropolitana vera e propria. Nel 2013- con la linea che invece di andare in viadot- 2014, quando realisticamente i lavori del to scende sul sedime ferroviario di RFI de- primo lotto del nodo di Genova (Voltri-Ter- molendo l’ultima parte dell’attuale viadotto ralba) saranno completati, potremmo ritro- (gli ultimi due piloni) e abbattendo una par- varci quasi improvvisamente con ben tre te del palazzo ad angolo con la necessità, linee: la 1 sarebbe quella attuale, la 2 e la 3 purtroppo, di dover trasferire 12 famiglie, la Voltri-Nervi e la Busalla-Brignole. Non ci quindi potete capire la dif coltà dell’ope- credete? Ancora qualche anno e vedremo razione. La linea prosegue, poi, rettilinea se sarà davvero così, noi di metrogenova. (con abbattimento di altre due piccole co- Zona dove verrà ampliato il com vi terremo informati. struzioni) con un binario sulla massicciata deposito della metropolitana Interviste complete a Mario Margini e Gianfranco ferroviaria e uno parzialmente a sbalzo no Medri sezione reportage su www.metrogenova.com Le tre priorità del Comune per l’allungamento del metrò Rivarolo con San Martino con Valbisagno con fermata intermedia fermata intermedia fermate da definire 1Canepari 2Terralba 3a parte Stadio

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