Italy's Mafia Has New Look
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Società E Cultura 65
Società e Cultura Collana promossa dalla Fondazione di studi storici “Filippo Turati” diretta da Maurizio Degl’Innocenti 65 1 Manica.indd 1 19-11-2010 12:16:48 2 Manica.indd 2 19-11-2010 12:16:48 Giustina Manica 3 Manica.indd 3 19-11-2010 12:16:53 Questo volume è stato pubblicato grazie al contributo di fondi di ricerca del Dipartimento di studi sullo stato dell’Università de- gli Studi di Firenze. © Piero Lacaita Editore - Manduria-Bari-Roma - 2010 Sede legale: Manduria - Vico degli Albanesi, 4 - Tel.-Fax 099/9711124 www.lacaita.com - [email protected] 4 Manica.indd 4 19-11-2010 12:16:54 La mafia non è affatto invincibile; è un fatto uma- no e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fe- nomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze mi- gliori delle istituzioni. Giovanni Falcone La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un mo- vimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità… Paolo Borsellino 5 Manica.indd 5 19-11-2010 12:16:54 6 Manica.indd 6 19-11-2010 12:16:54 Alla mia famiglia 7 Manica.indd 7 19-11-2010 12:16:54 Leggenda Archivio centrale dello stato: Acs Archivio di stato di Palermo: Asp Public record office, Foreign office: Pro, Fo Gabinetto prefettura: Gab. -
De Mauro Strangolato Dalla Mafia Un Pentito Rivelacom E Fu Ucciso Il Giornalista Scomodo
Il cronista de «l'Ora» scomparve 23 anni fa Il movente del delitto: «Rompevicoglioni» Gaspare Mutolo ora racconta che l'ordine Adesso i giuclia n^riranno l'incHestaK fu dato dal boss Stefano Bontate Pure Mario Francese; del «Giornaledi Sicilia» Quattro i killer, tutti poi morti ammazzati fu assassinato dai sicari di Cosa Nostra De Mauro strangolato dalla mafia Un pentito rivela come fu ucciso il giornalista scomodo Sarà riaperta l'inchiesta sulla scomparsa, avvenuta "Papà non è ancora tornato", avranno fatto"... Alle nove e quel villino di campagna), tra i 23 anni fa, di Mauro De Mauro. Secondo il racconto - mi disse, e raccontò della mac mezzo bussarono alla porta: quattro uomini d'onore corre -•H;fcM>r.V.,M[. 55 del pentito Gaspare Mutolo, il giornalista de «l'Ora» china che ripartiva. Verso le tre quattro uomini. Il primo si fece un cenno. Tre di loro afferrano fu strangolato. Quattro killer su mandato del boss .telefonammo al giornale di Si avanti e salutò. "Buongiorno" k il giornalista per le braccia. Il cilia, per vedere se magari fos disse. "Sono il commissario : quarto gli mette una «cordicel Stefano Bontate. «Rompeva i coglioni». Aveva sco se là. Non c'era nessuno. Re- ' Boris Giuliano, della squadra la» intomo ai collo. Cosi muore perto gli intrecci del golpe Borghese? Mutolo rac -. starnino ad aspettarlo. Faceva- ; omicidi". Si mìsero subito a - Mauro De Mauro: strangolato Le mille piste conta che anche Mario Francese, del «Giornale di " mo l turni alla finestra». ' verbalizzare il racconto di mia • 'Allora, in Cosa Nostra, non Sicilia», fu ucciso dalla mafia («Dava fastidio»). -
LA MAFIA PALERMITANA Fazioni, Risorse, Violenza (1943-1993)
EDIZIONI LA MAFIA PALERMITANA Fazioni, risorse, violenza (1943-1993) di Vittorio Coco Coco, Vittorio <1980-> La mafia palermitana / Vittorio Coco – Palermo : Centro di studi ed iniziative culturali Pio La Torre, 2010. (Collana studio e ricerca) 1. Mafia - Palermo - 1943-1993. 364.10609458231 CDD-21 SBN Pal0224465 CIP – Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace” Comitato Scientifico: Prof. Guido Corso, Prof. Alessandra Dino e Prof. Salvatore Lupo. 5 Nota editoriale di Vito Lo Monaco, Presidente Centro Pio La Torre 7 Prefazione di Salvatore Lupo, storico 9 Introduzione 11 Il contesto La Piana dei Colli e lo sviluppo urbano di Palermo dal secondo dopoguerra Parte Prima Tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Al centro della ripresa postbellica 23 Mafia ed edilizia: il costruttore Francesco Vassallo 31 L’ascesa di Angelo La Barbera 39 Da una guerra all’altra Parte Seconda Tra gli anni Settanta e Ottanta. Ai margini dopo l’antimafia 45 La perdita della centralità 51 Al fianco dei corleonesi 55 Dal maxi-processo alla riconquista dell’autonomia 61 Indice dei nomi 65 Indice dei luoghi di Vito Lo Monaco La ricerca di Vittorio Coco, a seguito di un bando pubblico del Centro Studi Pio La Torre che ha impegnato parte del contributo finanziario della Regione Sicilia, fa parte di un insieme di studi in via di pubblicazione. Per un anno tra il 2008 e il 2009 sei giovani ricercatori, guidati volontariamente da rispettivi comitati scientifici e tutor di alto profilo, hanno lavorato con tanto profitto da convincere il Centro a proseguire la ricerca nel 2010. L’idea generale della ricerca riguarda l’esplorazione della complessità del fenomeno ma- fioso tramite l’osservazione della storia e del rapporto col territorio di “famiglie” le cui relazioni interne ed esterne circoscrivono la natura specifica dell’organizzazione mafiosa e il suo rapporto organico con le classi dirigenti. -
La Verità Del Pentito Su De Mauro "I Generali Golpisti Dissero Di Zittirlo"
La verità del pentito su De Mauro "I generali golpisti dissero di zittirlo" Parla il collaborante Francesco Di Carlo, già capo della famiglia di Altofonte. "Non per colpa dei magistrati ma è un processo monco: mancano gli altri mandanti" di ENRICO BELLAVIA Mauro De Mauro "Riina ha dato l'assenso all'omicidio di De Mauro, ma la sua fine ha un'origine tutta romana. Da Roma era venuto l'ordine di tappargli la bocca. Bisogna guardare ai rapporti che Cosa nostra aveva con i generali per il golpe Borghese (7-8 dicembre 1970, ndr), lì ci sono i mandanti". Parla il collaborante Francesco Di Carlo, già capo della famiglia di Altofonte. Nel 2001 Di Carlo riferì per primo del caso De Mauro. Ha saputo dell'assoluzione di Riina dalla tv, fuori dalla Sicilia dove vive sotto protezione, ma non sembra sorpreso. Perché, signor Di Carlo? "Perché Riina, che sostituiva Luciano Liggio nel triumvirato alla guida di Cosa nostra nel 1970 (gli altri due erano Gaetano Badalamenti e Stefano Bontate, ndr) ha avuto un ruolo importante ma non centrale". Che vuol dire? "La decisione di eliminare De Mauro fu assunta da Cosa nostra dopo che Emanuele D'Agostino, uomo di Stefano Bontate, riferì a quest'ultimo che il giornalista sapeva tutto del golpe Borghese. Prima però ci fu un consulto romano, come ho raccontato nei miei interrogatori e nel libro "Un uomo d'onore"". LEGGI Processo De Mauro, assolto Totò Riina Chi erano i protagonisti? "I capi delle altre province erano i più attivi nel progetto di golpe: Pippo Calderone di Catania e Beppe Di Cristina di Riesi andavano continuamente a parlare con il generale Vito Miceli (a capo del Sid, servizio informazioni della difesa, un mese dopo la morte di De Mauro, ndr) e con il colonnello Gianadelio Maletti (numero due del Sid, ndr). -
Ossigeno Per L'informazione
O2 OSSIGENO PER L’INFORMAZIONE 2010 REPORT Protecting threatened journalists in Italy: challenges and suggestions ------------------------------------------------------------------------------- Ossigeno per l’Informazione is very grateful to the School of Modern Languages for Interpreters and Translators, University of Bologna, and specially to dr. Silvia Cuomo for this English version of the 2010 Ossigeno Report. Silvia Cuomo is a graduate student. She made this translation very quickly, as unpaid work, to give a volunteer contribution to the moral activities of the Observatory. ----------------------------------------------------------------------------------- The replica or the quotation of this text is admitted provided you specify it was produced by Ossigeno per l’Informazione Italian Observatory and was translated by Silvia Cuomo. 2 O2 OSSIGENO per l’informazione Osservatorio FNSI-Ordine dei Giornalisti sui cronisti sotto scorta e le notizie oscurate in Italia con la violenza Centre on Information and journalism on the news overshadowed by violence in Italy Promoted by Fnsi and Ordine Nazionale dei Giornalisti in association with Libera Informazione, Unione Nazionale Cronisti Italiani and Articolo21 Editor: Alberto Spampinato, Fnsi National Councillor Co-Editor: Angelo Agostini Joint Working Committee Fnsi-Ordine: Lorenzo del Boca, Stefano Sieni, Lirio Abbate, Roberto Natale, Alberto Spampinato, Paolo Perucchini ADDRESSES: Ossigeno by FNSI- corso Vittorio Emanuele 349 –00186 Roma Ossigeno by Ordine dei Giornalisti, via Parigi 11 – 00185 Roma Contact: [email protected] OSSIGENO aims to document all the Italian cases of violent or abusive limitation of freedom of expression against journalists, writers, intellectuals, politicians, trade unionists, public officials and other citizens, with special attention to information and to what happens in journalism in the areas where strong and deeply rooted is the influence of organized crime. -
De Mauro 12-04-2008 15:13 Pagina 28
De Mauro 12-04-2008 15:13 Pagina 28 28 Mauro De Mauro Antonella Romano 3 auro De Mauro, uno Salò. Catturato a Milano nei giorni dei cronisti di punta della Liberazione, fu imprigionato a M del giornale L’Ora di Coltano. Nel 1948 venne processato a Palermo, scompare la Bologna per presunti reati commessi sera del 16 settembre 1970, in una durante la guerra civile, ma fu assolto città spazzata da un furiosa ondata di per insufficienza di prove e poi pro- scirocco africano. Di lui da allora non sciolto in Cassazione. se ne sa più niente. Una “lupara Prima di essere assunto a L’Ora lavo- bianca”, in stile mafioso, che ha per ra al Tempo di Sicilia e al Mattino di vittima un giornalista attento, scru- Sicilia. A Palermo sbarca nel 1959 e poloso e scomodo. diventa redattore del quotidiano del De Mauro aveva 49 anni. Sparisce nel pomeriggio, celebre per le sue batta- nulla poco dopo aver terminato il glie e le sue denunce. Per L’Ora segue suo lavoro in redazione. Il giornalista per un decennio le principali inchie- saluta per l’ultima volta i colleghi e ste sulla mafia e si occupa dei più lascia la palazzina di piazzetta Napo- importanti casi di cronaca. Diventa li, sede del prestigioso quotidiano una spina nel fianco per i mafiosi. La della sera. Viene rapito mentre par- sua firma compare sotto articoli che cheggia la sua Bmw blu in via delle scavano sugli intrecci tra Cosa No- Magnolie, sotto la sua abitazione, stra e mondo politico, suoi sono al- non molto distante dalla centralissi- cuni tra i primi reportage sul ruolo ma via Libertà. -
Copyright by Amanda Rose Bush 2019
Copyright by Amanda Rose Bush 2019 The Dissertation Committee for Amanda Rose Bush Certifies that this is the approved version of the following Dissertation: Self-presentation, Representation, and a Reconsideration of Cosa nostra through the Expanding Narratives of Tommaso Buscetta Committee: Paola Bonifazio, Supervisor Daniela Bini Circe Sturm Alessandra Montalbano Self-presentation, Representation, and a Reconsideration of Cosa nostra through the Expanding Narratives of Tommaso by Amanda Rose Bush Dissertation Presented to the Faculty of the Graduate School of The University of Texas at Austin in Partial Fulfillment of the Requirements for the Degree of Doctor of Philosophy The University of Texas at Austin May 2019 Dedication I dedicate this disseration to Phoebe, my big sister and biggest supporter. Your fierce intelligence and fearless pursuit of knowledge, adventure, and happiness have inspired me more than you will ever know, as individual and as scholar. Acknowledgements This dissertation would not have been possible without the sage support of Professor Paola Bonifazio, who was always open to discussing my ideas and provided both encouragement and logistical prowess for my research between Corleone, Rome, Florence, and Bologna, Italy. Likewise, she provided a safe space for meetings at UT and has always framed her questions and critiques in a manner which supported my own analytical development. I also want to acknowledge and thank Professor Daniela Bini whose extensive knowledge of Sicilian literature and film provided many exciting discussions in her office. Her guidance helped me greatly in both the genesis of this project and in understanding its vaster implications in our hypermediated society. Additionally, I would like to thank Professor Circe Sturm and Professor Alessandra Montalbano for their very important insights and unique academic backgrounds that helped me to consider points of connection of this project to other larger theories and concepts. -
PADRINO | Stefano Bontate. Il Principe Di Villagrazia/10
29 MARTEDÌ 22 DICEMBRE 2009 IL DIZIONARIO DELLA MAFIA PADRINO/10 Stefano Bontate Il principe di Villagrazia Rapporti coi politici e traffici di droga UNA PAROLA SENZA FISSA DIMORA DAI LIBRI DI PUZO AI VOCABOLARI Saverio Lodato GIORNALISTA E SCRITTORE er almeno un secolo, la mafia ha fatto amenodel"Padrino".Seleparoletro- vano la loro dimora ideale nei diziona- P ri, è lecito dire che la parola “padrino”, meglio se con la “P” maiuscola, a significare capo dei capi, boss dei boss, rappre- sentante della cupola, o mammasantissima che sia, è parola senza fissa dimora. Non figura nel vocabolario italiano del Tommaseo, né in quelli siciliani del Mortillaro e del Traina. In tempi moderni, nei “Gerghi della malavita dal ‘500 ad oggi”, curati da Ernesto Ferrero per Mondadori (1972), si registra analoga assen- za. D’altra parte, la stessa mafia non ha mai avuto bisogno del termine padrino: i mafiosi non si sono mai rivolti al loro capo con que- st’appellativo onorifico. Tutti sanno che esiste la saga del “Padrino”, The Godfather,trilogia cinematografica di Francis Coppola (dal 1972), che liberamente s’ispirava al romanzo di Mario Puzo (1969). Fu quando il film irrup- pe nell’attualità che il termine si impose: ma non fra mafiosi, semmai fra siciliani che discu- tevano di mafia. E deve essere stata la podero- sa accoppiata Puzo-Coppola ad avere spinto i curatori del Vocabolario Treccani,adannota- re, fra altre spiegazioni: “Il capo di un’organiz- zazione di tipo mafioso”; “personaggio autore- vole e insospettabile che, specialmente in cam- po politico, si serve del proprio potere per co- prire azioni illecite e favorire i suoi protetti”. -
La Storia Della Mafia 5 1.2 Le Organizzazioni Della Mafia 13 1.3 Mafia E Politica 21 1.4 Mafia Ed Economia 27
Dossier L’officina della legalità Liceo Scientifico Enrico Fermi Sulmona Premessa Il presente Dossier è frutto di un progetto interdisciplinare curato dai docenti del Dipartimento di Storia, Filosofia e Religione del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Sulmona. I docenti e gli allievi hanno lavorato, per l’intero anno scolastico 2018/19, attraverso una serie di attività diversificate e altamente formative. Nella prima parte dell’anno scolastico, a partire dal concetto di mafia, tutti gli alunni hanno ap- profondito la storia e l’identità della realtà mafiosa esaminando i diversi esempi di infiltrazioni mafiose nelle Istituzioni, nella società, nella vita politica. Successivamente, hanno lavorato in gruppo per appro- fondire le tematiche analizzate. I docenti hanno aiutato i ragazzi a riflettere sul rapporto che intercorre tra legalità e giustizia so- ciale facendo riferimento al pensiero dei principali pensatori attraverso piccole pillole di filosofia del di- ritto e attraverso l’approfondimento del concetto di legalità come fondamento della convivenza sociale e della condivisione dei valori. Un grande approfondimento ha riguardato il tema delle ecomafie ed agromafie e i problemi am- bientali ad esse connessi attraverso lezioni, laboratori di ricerca, partecipazione a convegni e seminari. Nell’ultima parte dell’anno scolastico l’attenzione si è rivolta ai protagonisti dell’antimafia, al ruo- lo della donna nella realtà mafiosa e al tema legato alla costruzione del bene comune e della legalità at- traverso laboratori di ricerca, manifestazioni e incontri di approfondimento con le associazioni impegna- te nella lotta alla illegalità. Lo stile di lavoro è stato quello dell’officina-laboratorio in cui gli studenti sono stati protagonisti delle attività e costruttori attivi dei propri percorsi, con il supporto costante dei docenti che hanno svol- to il ruolo di facilitatori promuovendo costantemente la relazione e la contaminazione dei saperi. -
DVD Alfabetico
Sing Sing Circolo di Cultura Musicale ed Arti Multimediali Via Fabio Filzi, 12 Arezzo - Tel: 0575-901818 Viale Mazzini, 17 Siena – Tel: 0577-222.932 http://www.singsing.org E-Mail [email protected] LISTA IN ORDINE ALFABETICO DEI DVD SEDE DI AREZZO SEDE DI SIENA aggiornato al 13.05.2010 “O” COME OTELLO DVD6395-6 -2 LIVELLO DEL TERRORE &Hor1389 !VIVA SAN ISIDRO! &Com(I) 4123 … A TUTTE LE AUTO DELLA POLIZIA … &F5599 ... ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO &Com(I) 475 … CORREVA L'ANNO DI GRAZIA 1870 &F5699 ... E ALLA FINE ARRIVA POLLY &Com(A) 1768 ...CHI E' TATIANA!? &Te136 ...E ALLA FINE ARRIVA POLLY Com452 ...E POI LO CHIAMARONO IL MAGNIFICO &We101 ...E TU VIVRAI NEL TERRORE - L'ALDILA' &Hor844 "10" (DIECI) &F4632 "10" Com835 "1408" Thr324 "36" Thr568 "45" Thr475 "EX" Com(I)2001 “12” DVD6370 “1408 ” &F3438 “300” &Fum401 +EXTRA &Fum402 “300” contenuti extra Fum402 “300” Fum401 “AVVOCATO!” - IL PROCESSO DI TORINO AL NUCLEO STORICO DELLE BR &Doc465 “MA QUANDO ARRIVANO LE RAGAZZE?” &F2998 “PAPILLON” DVD5422 “PAPILLON” &F5293 (500)GIORNI INSIEME Com826 (BIG BAD LOVE CD-6420) (CASOMAI CD-6171) (CLASH OF THE TITANS CD-Act726) (CRAZY HEART CD-6462) (DEFINITELY, MAY BE DVD5114) (INVICTUS CD-6409) (NINE CD-&Te442) (REMEMBER ME CD-Com833) (SHANK CD-6463) (VALENTINE'S DAY CD-Com832) (WIZARDS OF WAVERLY PLACE CD-Avv525) [REC] &Hor222 [REC] HOR1320 007 - AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTA' &Col 007 007 - BERSAGLIO MOBILE &Col 015 007 - BOND GIRLS ARE FOREVER &Col 001 007 - CASINO ROYALE &Act141 +EXTRA &Act142 007 - CASINO ROYALE &Col 022 007 - DALLA RUSSIA CON -
Da Portella a Via D'amelio: La Sicilia Che Si È Ribellata Alla Mafia Sal Pad Ehcailicis Aallertop Lebirèise Ma'daiva Allaa
MAIMMAAI RASSEGNATI!RRAASSSSSEEEGGGNNNAATTII! DADA PORTELLAPORTELLA A VIAVIA D’AMELIO:D’AMELIO: LLAA SSICILIAICILIA CCHEHE SSII È RRIBELLATAIBELLATA AALLALLA MMAFIAAFIA ASSEMBLEAASSEMBLEEAA REGIONALEREGIOONNAALE SICILIANASICILIANNAA BIBLIOTECABIBLIOTECA E ARCHIVIOARRCHIVIOCCHIVIO STORICOSTORICO Assemblea Regionale Siciliana Biblioteca e Archivio storico MAI RASSEGNATI! DA PORTELLA A VIA D’AMELIO: LA SICILIA CHE SI È RIBELLATA ALLA MAFIA Palermo, 18 luglio - 31 ottobre 2012 Palazzo Reale - Cortile Maqueda Assemblea Regionale Siciliana Biblioteca e Archivio storico MAI RASSEGNATI! Mostra e catalogo a cura di DA PORTELLA A VIA D’AMELIO: Luciano Caponetti, responsabile LA SICILIA CHE SI È RIBELLATA ALLA MAFIA dell’Archivio Storico dell’ARS Salvo Palazzolo, giornalista ‘la Repubblica’ Progetto ideato dalla Biblioteca Leone Zingales, giornalista ‘La Sicilia’ dell’Assemblea Regionale Siciliana Giovanna Mazzei, Biblioteca ARS Angelo Marino, Biblioteca ARS Giulia Valenti, Biblioteca ARS Consiglio di Presidenza Salvo Costa, Biblioteca ARS On. Francesco Cascio, Presidente Clelia Burlon, Biblioteca ARS On. Santi Formica, Vice Presidente Vicario On. Camillo Oddo, Vice Presidente Introduzioni On. Giovanni Ardizzone, Deputato Questore Riccardo Arena, giornalista ‘Giornale di Sicilia’ On. Paolo Ruggirello, Deputato Questore Enrico Bellavia, giornalista ‘la Repubblica’ On. Baldassare Gucciardi, Deputato Questore Rino Cascio, giornalista Rai Sicilia On. Edoardo Leanza, Deputato Segretario Salvo Palazzolo, giornalista ‘la Repubblica’ On. Giuseppe Gennuso, -
E La Mafia Sai Fa Male Ovvero Bollettino Asettico E Anti-Retorico Sulla “Questione Mafiosa” (Secondo Trimestre 2011)*1
E la mafia sai fa male ovvero Bollettino asettico e anti-retorico sulla “questione mafiosa” (secondo trimestre 2011)*1 23 marzo – Gratteri (procuratore aggiunto di Reggio Calabria): «Con- tro le mafie Berlusconi ha fatto meglio di Prodi». «Se confrontiamo i 18 mesi dell’ultimo governo Prodi con il governo Berlusconi, ebbene l’attuale esecu- tivo ha fatto di più in tema di lotta alla mafia. Almeno tre cose importanti. La prima: ha abolito il patteggiamento in appello che riduceva ad esempio pene di 27-28 anni si riducevano a pene ridicole di 6-7 anni. Secondo: ha fatto in modo che si possano confiscare i beni anche ai figli dei mafiosi che li ereditavano dai padri. Terzo: ha reso ancora più duro il 41 bis. […] Con la stessa franchezza occorre dire che se passa il ddl Alfano come è ora sarà un’apocalisse. Potremo dire addio alla lotta alla mafia» (Il Corriere della Sera). 30 marzo – Traffico di armi, è allarme rosso “Dalla Puglia verso Ghed- dafi”. La guardia di finanza: kalashnikov, pistole semiautomatiche e munizio- ni. La rotta utilizzata è sostanzialmente la stessa che oggi i clan fanno fare a sigarette e soprattutto alla droga. La triangolazione è tra ex Jugoslavia, Puglia, Grecia, Turchia e paesi del nord Africa. […] Il pallino del gioco è interamente nelle mani della mafia straniera che utilizza come porto principale dello smer- cio quello di Bar, Montenegro. È da lì che partono i container pieni di armi. […] La direzione di quei container spesso è Bari, dove la malavita locale offre (in cambio di prezzi concorrenziali sul mercato degli stupefacenti) una piatta- forma logistica (La Repubblica – Bari).