LA LEGALITA’ E LA LOTTA CONTRO LA MAFIA

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I.C. “ Giovanni XXIII”‐ SAVA IL GRANDE NEMICO COMUNE: LA MAFIA

La parola mafia è una parola antica. Giovanni la incontrò per la prima volta in un vecchio vocabolario del 1868 con due significati: ‘’miseria’’ e ‘’prepotente’’. L’ autore del vocabolario spiega che la mafia è la ‘’miseria’’ di chi crede che vale solo la legge del ‘’prepotente’’. E aggiunge: “quell’ uomo si crede tanto importante grazie alla sua forza ,invece è una bestia”. Un mafioso, una delle bestie di questo branco, si sente un uomo rispettato, un ‘’uomo d’ onore’’, e invece è come un animale. 1868: più di un secolo fa. Sapete cosa succederebbe dopo un intero secolo di ingiustizie da parte della mafia? Beh, a forza di accettare l’ ingiustizia, non vedrai più l’ ingiustizia. Ma il problema è proprio questo: accanto alla giustizia della legge, della polizia, dei giudici se n’ è formata un’altra, di prepotenti che, ad esempio, entrano in un negozio e dicono al proprietario: ‘’Tu ogni mese devi darci dei soldi. In cambio noi ti proteggiamo. Se non accetti, mettiamo una bomba e ti salta in aria il negozio ’’. E siccome i potenti usano la violenza, molte volte si preferisce ubbidire a questi ultimi, pur di disobbedire alla legge. La Mafia agisce

secondo uno schema stabile e gerarchico La Struttura della Mafia: Capo L’insieme dei capi forma la cupola Vicecapo

Cosca Consiglieri soldati o picciotti ... MAFIA

LA MAGISTRATURA ITALIANA CONTRO LA UNA SQUADRA DI EROI: IL POOL ANTIMAFIA

Un pool, nell'ambito della magistratura italiana, è un termine utilizzato per individuare un gruppo di magistrati che si occupa di una stessa indagine. Il termine divenne di uso comune soprattutto per identificare quei magistrati impegnati al contrasto della mafia in Italia, in questo senso si parla di pool antimafia. Il progetto nacque dall'idea di , inizialmente avvalendosi della collaborazione di , di e di Giuseppe Di Lello; successivamente il progetto sarebbe stato sviluppato da (subentrato a Chinnici, ucciso il 29 luglio 1983) che, nel marzo 1984, avrebbe poi costituito un gruppo di lavoro composto dai quattro magistrati, cui si aggiunse in seguito Leonardo Guarnotta. GIOVANNI FALCONE

Giovanni Falcone, nato a nel 1939,è stato un magistrato che ha lottato per tutta la sua vita contro la mafia. E' stato ucciso con sua moglie, ,e tre uomini della scorta ,nella strage di Capaci nel 1992 ,per opera della mafia. IL PERCORSO DELLA SUA VITA...

1964: FA LC O N E 1965:FALCO NE EN TRA N ELLA DIVIEN E MAGISTRATURA PRETO RE A ITA LIANA LEN TINI

1976: FA LC O N E IN 1973: SI TRASFERISCE OCCASIONE D ELLE NELLA SEZIONE CIVILE ELEZIONI POLITICHE DEL TRIBUNALE DI ITA LIANE ABBRACCIA MA IL COM UNISM O NEL '78 RITORNA A SOCIALE PALERMO FALCONE E LA MAFIA...

Falcone ha lottato per tutta la sua vita contro la mafia. Egli ha capito che per indagare con successo le associazioni mafiose era necessario basarsi anche su indagini patrimoniali e bancarie .Grazie ad un attento controllo di tutte le carte richieste, una volta superate le reticenze delle banche e,“seguendo i soldi”, individuò l'organizzazione mafiosa. LA STRAGE DI CAPACI

La strage di Capaci fu un attentato messo in atto dalla mafia in Sicilia, il 23 maggio 1992, sull', nei pressi dello svincolo di Capaci nel territorio comunale di Isola delle Femmine, a pochi chilometri da Palermo. Nell'attentato persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Gli unici sopravvissuti furono gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza. Paolo Borsellino Paolo

PAOLO BORSELLINO magistrato che, come magistrato che, Falcone, ha lottato contro la mafia. cinque agenti assieme a della sua scorta nella strage Amelio; è D' di Via considerato uno dei importanti e personaggi più prestigiosi della lotta contro la mafia. Paolo Borsellino è stato un Fu assassinato dalla mafia LA STRAGE DI VIA D’AMELIO

Il 19 luglio 1992, alle ore 16.58, una Fiat 126 contenente circa 90 chilogrammi di esplosivo (telecomandati a distanza) esplose in via Mariano D'Amelio 21, sotto il palazzo dove viveva la madre di Borsellino, presso la quale il giudice quella domenica si era recato in visita; l'agente sopravvissuto, Antonino Vullo, descrisse così l'esplosione: «Il giudice e i miei colleghi erano già scesi dalle auto, io ero rimasto alla guida, stavo facendo manovra, stavo parcheggiando l'auto che era alla testa del corteo. Non ho sentito alcun rumore, niente di sospetto, assolutamente nulla. Improvvisamente è stato l'inferno. Ho visto una grossa fiammata, ho sentito sobbalzare la blindata. L'onda d'urto mi ha sbalzato dal sedile. Non so come ho fatto a scendere dalla macchina. Attorno a me c'erano brandelli di carne umana sparsi dappertutto». LA CRIMINALITA' IN ITALIA.. Con il termine “criminalità” si indica l'insieme delle attività illegali e dei loro responsabili,che minacciano i diritti e la vita dei cittadini e tradiscono i principi fondamentali della convivenza civile. CRIMINALITA' ORGANIZZATA

Con “criminalità organizzata” si intende tutte le organizzazioni che esercitano attività illegali e che vivono in opposizione allo Stato e alla collettività. ‘’LE NOSTRE IDEE CAMMINANO SULLE VOSTRE GAMBE’’ Proprio così. Non dobbiamo lasciare che il sacrificio di questi eroi sia inutile e che il loro coraggio si arrenda davanti alla legge del prepotente. Siamo noi a dover completare il loro sogno e rendere la legge e la giustizia uguali per tutti. Sta a noi iniziare a rispettare la legalità e farla rispettare già nelle piccole cose di ogni giorno e dobbiamo pretendere e sostenere che sia lo Stato sia la giustizia agiscano secondo la legge e contro la corruzione. Come capì Falcone, per combattere la mafia bisogna iniziare a ‘’scartavetrarla’’ dal basso della piramide fino ad arrivare alla punta.