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Archivio di Stato di Milano

FONDO RESPIGHI

Per la richiesta indicare:

FONDO: RESPIGHI

PEZZO N.: 1 (serie Musica, Carteggio, Documenti e Allegati)

2 (serie Fotografie. Attenzione: limitazioni per la consultazione di questa cartella. Le fotografie si consultano normalmente nella riproduzione digitale)

ASMi Fondo Respighi

Riordino e inventariazione a cura di Mariagrazia Carlone, Archivista di Stato

Milano, maggio 2010 Revisione: marzo 2019

ASMi Fondo Respighi Indice generale

Introduzione Fondo Respighi. p. 1 Storia archivistica, Contenuto, Criteri di ordinamento Soggetti produttori. 2 , Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo Bibliografia 3

Inventario 1. Serie “Musica” 4 2. Serie “Fotografie” 6 3. Serie “Carteggio” 37 4. Serie “Documenti” 51

Appendice : trascrizioni (lettere e documenti) 53

Indici Indice dei nomi 80 Indice delle opere musicali 85 Indice dei luoghi 87

Allegati 89

ASMi Fondo Respighi Fondo Respighi

Storia archivistica. Il Fondo Respighi, già di proprietà dello studio bibliografico “L’Arengario” di Gussago (BS), è stato acquistato nel 2004 dalla Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, previa approvazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e destinato all’Archivio di Stato di Milano. Il materiale è giunto contenuto in buste di plastica dentro tre raccoglitori da ufficio ad anelli e in una cartelletta di plastica per gli autografi musicali. I documenti, numerati a uno a uno, erano distribuiti nelle serie: “Archivio fotografico”, “Carteggio”, “Materiale vario” e “Autografi musicali”. A loro volta, le prime tre serie erano organizzate in varie sotto-serie. Corredavano il tutto alcune pagine dattiloscritte anonime, prive di dati identificativi o di indicazioni cronologiche, in cui si illustravano sommariamente i contenuti dei raccoglitori e si offriva la trascrizione di alcune lettere. Numerazione, organizzazione, sistemazione nei raccoglitori e corredi di testo erano presumibilmente del venditore. In sede di inventariazione presso l’Archivio di Stato si sono constatati errori nella numerazione dei pezzi e nelle trascrizioni, incongruità nella distribuzione in serie e sotto-serie, e inadeguatezza del condizionamento del materiale. Pertanto si è proceduto ad una sua riorganizzazione e rinumerazione, si sono completate e corrette le trascrizioni (estendendole anche alle iscrizioni presenti sulle fotografie), e si è provveduto a un nuovo condizionamento che meglio garantisse la conservazione.

Contenuto. Al termine di tali operazioni, il Fondo Respighi risulta strutturato nel modo seguente:

 Fondo Respighi (1896-1976) 1. Serie “Musica”: 5 unità documentarie (1896-1930) 2. Serie “Fotografie”: 117 unità documentarie (1899-1976) 3. Serie “Carteggio” : 84 unità documentarie (1917-1973) 4. Serie “Documenti”: 6 unità documentarie (1917-1976)

Criteri di ordinamento. Si è scelto di non dar luogo a sotto-serie per evitare di complicare inutilmente la struttura del fondo, la cui consistenza è – tutto sommato – piuttosto esigua. All’interno di ogni serie, a ciascuna unità documentaria è stata assegnata una sigla formata dalla lettera iniziale del nome della serie (M per Musica, F per Fotografie, C per Carteggio e D per Documenti) e da un numero progressivo (tali sigle sono state riportate, a matita, su ciascun documento). Le unità sono state disposte in ordine tendenzialmente cronologico; ciò è stato possibile tenendo in conto e verificando le iscrizioni eventualmente contenute nei documenti stessi, svolgendo apposite ricerche (condotte principalmente sui testi citati più sotto, vedi Bibliografia) e consultando alcuni esperti.1 Nella serie “Carteggio” si sono collocate per ultime una busta vuota ed una lettera non datata né databile. L’inventario risultante è analitico, condotto a livello di fondo, di serie e di singole unità documentarie.

L’inventario è preceduto da notizie sui soggetti produttori. A completamento dell’inventario, al fine di agevolare le ricerche e lo studio dei documenti, si sono inoltre redatti: un’Appendice, con la trascrizione integrale e la traduzione, quando necessaria, dei testi del “Carteggio” e dei “Documenti”;

1 In particolare ci si è avvalsi dell’aiuto del signor Potito Pedarra, autore di importanti studi su Respighi e sulla moglie Elsa e curatore del catalogo delle opere di entrambi. Pedarra ha conosciuto personalmente Elsa Respighi, frequentandola assiduamente per molti anni, e tuttora intrattiene rapporti amichevoli con parenti del compositore ed altri personaggi che lo conobbero: anche alcuni di questi ultimi sono stati contattati dalla scrivente. La raccolta di testi e documenti relativi ai coniugi Respighi ed alla loro musica che Pedarra è riuscito ad accumulare nel corso degli anni è un riferimento imprescindibile per chiunque ne studi la vita e le opere, ed è infatti costantemente consultato da musicisti e musicologi di tutto il mondo.

ASMi Fondo Respighi 1 tre indici (dei nomi di persona, dei titoli di opere musicali e dei luoghi a qualsiasi titolo citati o correlati ai pezzi del fondo), che fanno riferimento alle sigle delle unità documentarie corrispondenti; l’elenco dei materiali descrittivi allegati dal venditore del fondo.

Soggetti produttori 2

Ottorino Respighi (Bologna, 9 luglio 1879 – Roma, 18 aprile 1936), musicista.

Autore di musica sinfonica, cameristica e teatrale, dopo gli studi presso il Liceo Musicale di Bologna iniziò la sua carriera suonando il violino e la viola in e viaggiando in Russia e Germania. Uomo di ampia cultura, con uno straordinario talento per le lingue (ne parlava undici), fu tuttavia una persona semplice e amante della tranquillità. Si trasferì a Roma nel 1913 avendo ottenuto il posto di insegnante di composizione al Liceo Musicale di Santa Cecilia (di cui divenne più tardi direttore), ed ebbe tra i suoi allievi numerosi giovani talenti successivamente affermatisi con successo nella professione. La sua attività compositiva gli diede fama dapprima locale, poi sempre più ampia e crescente, fino a farne uno dei più amati e conosciuti compositori italiani del Novecento, in Italia e in tutto il mondo, dove alcuni dei suoi lavori più noti sono tuttora stabilmente in repertorio, e dove di recente è finalmente in atto una riscoperta dell’opera integrale. Per buona parte della sua vita fu anche attivissimo come pianista e direttore d’orchestra in concerti tenuti in Italia, Europa, Stati Uniti e America latina. In relazione con i principali esponenti delle arti e della cultura del suo tempo, fu anche insignito di svariate onorificenze, tra cui quella di Accademico d’Italia.

Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (Roma, 24 marzo 1894 – 17 marzo 1996), musicista.

Dotata di un eccezionale talento, si affermò dapprima come pianista (attività poi abbandonata in seguito a una nevrite), poi come cantante, regista teatrale e compositrice. Allieva particolarmente apprezzata di Ottorino Respighi nella prestigiosa classe di Composizione del Liceo Musicale di Santa Cecilia, ne divenne nel 1919 la sposa. I coniugi effettuarono per oltre un decennio tournées concertistiche in Italia, Europa, Stati Uniti e America del Sud: Elsa come interprete delle liriche a voce sola di Ottorino, che l’accompagnava al pianoforte. Dopo la morte del marito Elsa, sempre al centro della vita culturale e musicale italiana, riprese a comporre (sono sopravvissuti una quarantina di suoi lavori: una prima tranche composta tra il 1913 e il 1919, gli altri - inclusi i completamenti di alcune opere lasciate incompiute dal marito - a partire dal 1937 e fino al 1949, dopodichè Elsa smise definitivamente di creare), ed intraprese una vivace attività letteraria. Contribuì alla scoperta di nuovi talenti e soprattutto promosse indefessamente la diffusione della musica di Ottorino Respighi.

2 Per una più ampia e completa disamina delle vicende biografiche di Ottorino Respighi e di sua moglie Elsa Olivieri Sangiacomo si consultino i testi citati più avanti in bibliografia.

ASMi Fondo Respighi 2 Bibliografia

Si elencano di seguito i principali testi consultati, in ordine cronologico di pubblicazione, indicando per ciascuna voce la sigla in breve utilizzata per le eventuali citazioni in nota. Altri testi, di supporto ad aspetti particolari della ricerca svolta ai fini della redazione dell’inventario, sono citati per esteso nei punti specifici.

RESPIGHI 1954 = Elsa RESPIGHI, Ottorino Respighi, dati biografici ordinati, Milano, Ricordi (“Le vite”), 1954. RESPIGHI 1975, RESPIGHI 1977 = Elsa RESPIGHI, Cinquant’anni di vita nella musica, Rubellato, 1975, 19772 . BRAGAGLIA 1983 = Leonardo BRAGAGLIA, “Ardendo vivo” (Elsa Respighi – tre vite in una), Roma, Bulzoni, 1983. CANTÙ 1985 = Alberto CANTÙ, Respighi compositore, introduzione di Uto UGHI, Torino, Eda, 1985. ROSTIROLLA 1985 = Ottorino Respighi, a cura di Giancarlo ROSTIROLLA, Torino, ERI, 1985. PEDARRA Catalogo = Potito PEDARRA, Catalogo delle opere di Ottorino Respighi, in ROSTIROLLA 1985: 325-440. ALVERÀ 1986 = Pierluigi ALVERÀ, Respighi, New York, Treves (I “Grandi”), 1986. PEDARRA 1995 = Potito PEDARRA, Il pianoforte nella produzione giovanile di Respighi, Milano, Rugginenti, 1995. PEDARRA 1997 = Potito PEDARRA, In memoria di Elsa Olivieri Sangiacomo. Elsa Olivieri Sangiacomo: la vita, le opere in Gli anniversari musicali del 1997, a cura di Potito PEDARRA e Piero SANTI, Milano, Centro Culturale Rosetum, 1997: 621-663. Cini 2008 = Ottorino Respighi. Manoscritti musicali e archivio documentario alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, DVD e illustrativo con una prefazione di Vitale FANO, Venezia, Fondazione Cini 2008.

ASMi Fondo Respighi 3 Serie “Musica” (1896-1930)

La serie comprende cinque opere autografe di Ottorino Respighi. Solo due, sia pure brevissime, sono complete; le altre sono frammentarie, ed in un caso non è stato possibile ricostruire di quale lavoro si tratti. Soltanto due di queste cinque composizioni sono comprese nel catalogo redatto da Potito Pedarra nel 1985 (si veda sopra, Bibliografia). La descrizione a livello di unità documentaria comprende:

- Sigla composta dalla lettera “M” (Musica) e da un numero d’ordine progressivo; - Titolo proprio, se esistente, tra virgolette; - Nome dell’autore e titolo attribuito in sede di inventariazione; - Luogo e data di compilazione, se noti; - Eventuale numero in PEDARRA Catalogo; - Segnalazione di iscrizioni testuali, se presenti, e loro eventuale trascrizione; - Destinazione strumentale o vocale, numero ed eventuale numerazione delle pagine, dimensioni in centimetri, presenza di danni o pieghe; - Numerazione precedentemente assegnata dal venditore del Fondo (studio bibliografico “L’Arengario”); - Eventuale trascrizione di parti testuali.

Segnatura: Busta 1

M 1

“And[ante]” (iscrizione a penna a p. 1). Ottorino Respighi, Andante per pianoforte, inedito. Firma di Ottorino Respighi, a matita, a p. 4. 1896/11/24 (iscrizione a matita in alto a destra a p. 1). Spartito per pianoforte, 4 pagine. Cm. 22,5 x 29,5. Numerazione precedente: 205

M 2

“Deità Silvane” (iscrizione a matita in alto a sinistra a p. 1). Ottorino Respighi, sezione finale di Crepuscolo, quinta lirica del ciclo Deità Silvane su versi di Antonio Rubino, per e orchestra da camera. Roma, 1925/11 (iscrizione a penna in fondo a p. 3).* PEDARRA Catalogo: P 147. Partitura orchestrale, 6 pagine numerate in alto a destra con matita rossa da 55 a 59 (l’ultima è senza numero). Cm. 30 x 40. Numerazione precedente: 206

*Deità Silvane: ciclo di cinque liriche composte nel 1917 per soprano e pianoforte e successivamente (1925) adattate per soprano e orchestra da camera. In questa seconda veste furono eseguite per la prima volta a New York nel febbraio 1926, solista: Elsa Respighi, direttore: Ottorino Respighi. (Cfr. RESPIGHI 1954 e RESPIGHI 1975). Si dà di seguito il testo completo della lirica, ponendo tra parentesi quadre la parte mancante nel frammento conservato in ASMi.

Crepuscolo

[Nell'orto abbandonato ora l'edace Piegò una ninfa il bel torso procace. Muschio contende all'ellere i recessi, Deità della terra, forza] lieta!, E tra il coro snelletto dei cipressi Troppo pensiero è nella tua vecchiezza: S'addorme in grembo dell'antica pace Per sempre inaridita è la tua fonte. Pan. Sul vasto marmoreo torace, Muore il giorno, e nell'alta ombra inquïeta Che i convovoli infiorano d'amplessi, Trema e s'attrista un canto d'allegrezza: Un tempo forse con canti sommessi Lunghe ombre azzurre scendono dal monte...

ASMi Fondo Respighi 4

M 3

“Ottorino Respighi / Vocalizzo per o basso / Roma 1930” (iscrizione autografa di Ottorino Respighi a p. 1). Roma, 1930/04. Versione preparatoria che precede l’edizione a stampa Ricordi del 1930 (Ricordi E.R. 1051). PEDARRA Catalogo: P163. Iscrizione a matita blu a p. 2: “Va trasportato un tono sotto: in fa magg.”. Partitura per voce e pianoforte, 4 pagine non numerate. Cm. 23,5 x 32,5. Numerazione precedente: 207

M 4

Frammento della versione di Ottorino Respighi dell’opera Vandea di Filippo Clementi.* S.l., s.d. (dopo il 1893).* * Vandea, testo e musica di Filippo Clementi (1857-1909), fu rappresentata a Bologna nel 1893; Respighi creò una propria versione della musica del primo atto. Cfr. Potito PEDARRA, Sulla produzione teatrale di Respighi e sul ritrovamento del primo atto di “Vandea” di Filippo Clementi - Musica di Ottorino Respighi, note per l’incontro “Ottorino Respighi musicista bolognese ed europeo” (4 marzo 2000), a cura del Teatro Comunale e dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Partitura per voci e orchestra, 8 pagine non numerate. Cm. 22 x 30,2. Numerazione precedente: 208

Testo (frammentario):

“[...] Non negare a me ristoro. Non negare a me ristoro; Vieni, o bella, a noi sereno Vieni, o bella, a noi sereno Con le stelle arride il ciel. Con le stelle arride il ciel, arride il ciel. Vieni, o bella, sul tuo seno Vieni, o bella, sul tuo seno / Non ne [...]”

M 5

Ottorino Respighi, frammento di opera non identificata. S.l., s.d. Partitura per 4 voci (soprano, alto, tenore e basso) e pianoforte, 8 pagine non numerate. Cm. 22 x 29,5. Due sistemi per pagina. Numeri da 1 a 5 scritti a matita rispettivamente: in fondo a p. 1, in fondo a p. 3, dopo il primo sistema di p. 5, in fondo a p. 6, e dopo il primo sistema di p. 8. Numerazione precedente: 209

Testo (frammentario):

“[...] serte lontan sussurrano i pini e Non sai ch’io sogno lo sguardo fulgido degli l’onda calma e tranquilla freme e occhi tuoi profondi che incantano scintilla. dimmi fanciulla nel tuo sopore pensi al mio Tutto riposa tu mio ’angelo amore? addormentata nei sogni placidi non Amore spira la luna argentea nel cielo azzurro sai ch’io veglio a te d’accanto che amore spirano i pini e l’onda calma e tranquilla t’amo tanto! freme e scin [...]”

ASMi – Fondo Respighi 5 Serie “Fotografie” (1899-1976)

In base all’ordinamento dato al fondo dal venditore (studio bibliografico “L’Arengario”), la serie “fotografie” comprendeva 113 pezzi numerati, suddivisi tematicamente in tre sottoserie, così descritte nell’anonima nota allegata: “23 foto con dedica autografa di compositori e musicisti dell’epoca; 64 foto di particolare pregio riguardanti la vita personale di Ottorino Respighi e sua moglie Elsa; 26 foto dei coniugi Respighi in compagnia di grandi personalità come Ugo Ojetti, Enrico Fermi3, ecc.”. Tale suddivisione è parsa tuttavia arbitraria e non valida; per esempio, si è notato che repliche di una stessa immagine erano state collocate in sezioni differenti, che fotografie che a rigore avrebbero dovuto comparire in una sottoserie erano invece collocate in un’altra, eccetera. Inoltre, la numerazione presentava diverse irregolarità (in più casi uno stesso numero era stato erroneamente attribuito a più di una fotografia).

Si è quindi proceduto, in primo luogo, ad integrare in questa serie quattro fotografie che incongruamente erano state incluse tra il “Materiale vario”; quindi si è cercato di ordinare cronologicamente tutti i pezzi in base alla data accertata o presunta dello scatto originale,4 dopo accurata ricerca storica che si è valsa sia dello studio delle fonti bibliografiche, sia del confronto con altre immagini riprodotte sui testi consultati o conservate altrove. È stata particolarmente utile, a tal proposito, la consultazione diretta delle raccolte fotografiche della Fondazione Cini in Venezia.5

La descrizione delle fotografie è stata redatta tenendo conto delle indicazioni date dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (ICCD) per la compilazione della scheda “F” (Fotografie). Alcuni campi della scheda F sono stati omessi dalle descrizioni di livello unità, in quanto le informazioni ad essi corrispondenti, uguali per tutte le fotografie del fondo, sono riportate a livello di serie.

Ad ogni unità documentaria corrispondono quindi:

- Sigla formata dalla lettera “F” [= Fotografia] e da un numero d’ordine progressivo; - Titolo proprio della fotografia (se esistente), tra virgolette; si è considerato “titolo proprio” quello eventualmente inscritto direttamente sull’oggetto, a stampa o a mano, sul recto o sul verso, purchè riferentesi al soggetto; - Titolo attribuito in sede di inventariazione, coincidente con la descrizione del soggetto (tranne nei casi in cui il titolo proprio sia sufficientemente esaustivo); - Luogo della ripresa, se noto o arguibile (con eventuali note); - Data della ripresa, se nota o deducibile (adducendo eventualmente in nota le motivazioni alla base della deduzione, anche nel caso di diverse datazioni proponibili). Se l’oggetto è una ristampa da precedente fotografia, lo si è segnalato, specificando quando possibile anche la data della ristampa; - Autore della ripresa, se noto o arguibile (con eventuali note); - Trascrizione di eventuali iscrizioni, a stampa o manoscritte6, con traduzione di quelle in lingua russa, ed indicazione della presenza di eventuali timbri sul recto o sul verso della fotografia. Le iscrizioni che descrivono il soggetto, come già specificato sopra, sono state

3 In realtà, nessuna immagine di Enrico Fermi è presente in questa serie. 4 La data dello scatto originale non coincide sempre con quello della stampa: alcuni esemplari infatti sono ristampe da negativi o stampe precedenti. Si è preferito tuttavia privilegiare l’ordinamento in base alla data dello scatto perché ritenuto più logico al fine della ricostruzione della vicenda biografica di Respighi. 5 Si ringraziano in particolare, per la cortese assistenza, il prof. Vitale Fano, direttore della sezione Musica della Fondazione Cini, la dott.ssa Bianca Maria Tonello ed il personale della Biblioteca Cini. 6 Si è ritenuto utile segnalare quali iscrizioni siano (o almeno sembrino) autografe di Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo; quando tale indicazione non è riportata nella descrizione, si intende che la calligrafia pare di qualcun altro. In ciò ci si è scostati dall’interpretazione del venditore del fondo, secondo il quale “L’archivio fotografico è appartenuto ad Elsa Respighi, per cui tutti i nomi dei personaggi e dei luoghi indicati dietro le foto sono da considerarsi di suo pugno”.

ASMi Fondo Respighi 6 considerate “titolo proprio”; quelle riferite a date, luoghi, nome dell’Autore della ripresa, sono trascritte nelle note relative a tali campi; si sono invece omesse le iscrizioni a stampa presenti sul verso delle cartoline postali; - Eventuali rapporti con altre opere, ossia con altre fotografie (sia facenti parte di questo fondo, sia collocate o riprodotte altrove); - Eventuali ulteriori note riferite all’esistenza di riproduzioni della fotografia in oggetto su testi a stampa, con relativi rimandi bibliografici ed eventuale trascrizione della didascalia quando questa contenga elementi utili alla datazione o descrizione specie se contrastanti con quelli presenti sull’esemplare inventariato; - Tipo di oggetto e tecnica. Tutti gli oggetti della serie “Fotografie” sono positivi in bianco e nero stampati su carta. Questa indicazione perciò è stata omessa nelle singole descrizioni di livello unità. Si è invece specificato se l’oggetto in esame è una cartolina postale fotografica. Per quanto riguarda la tecnica, la si è descritta solo nei casi certi;7 - Misure in centimetri: larghezza x altezza. Nel caso di fotografie applicate a fogli di carta o cartoncino, si sono riportate anche le misure di questi ultimi; - Osservazioni sullo stato di conservazione, solo nel caso che esso non sia ottimale; - Numerazioni precedenti: per primo è riportato, in corsivo, il numero che era stato assegnato all’oggetto dal venditore del fondo (studio bibliografico “L’Arengario”); seguono, in carattere tondo, gli altri numeri eventualmente scritti a mano o stampati sul recto o sul verso della fotografia; - Riproduzione in piccolo formato (dei due lati qualora il verso rechi iscrizioni o timbri).

Nelle note è stata citata la bibliografia di riferimento solo qualora essa non coincidesse con i due testi di Elsa Respighi (RESPIGHI 1954 e RESPIGHI 1975), che nella maggior parte dei casi sono stati le principali fonti di informazioni. Segnatura: Busta 2

Tutti i pezzi di questa serie sono stati condizionati entro contenitori atti alla conservazione del materiale fotografico (buste in polipropilene, raccoglitore ad anelli). La consultazione diretta degli originali è limitata a casi eccezionali da autorizzarsi di volta in volta da parte del Direttore dell’Archivio, a causa della fragilità dei supporti che ne sconsiglia, per quanto possibile, l’esposizione alla luce e la manipolazione. Per la consultazione corrente in sede si mettono a disposizione degli utenti riproduzioni digitali di alta qualità.

F 1

“Johannes Brahms” (iscrizione sul recto in basso a sinistra). Johannes Brahms (1833-1897), compositore. S.l., s.d. Ristampa non datata. Autore della ripresa: RUMPF (?) (timbro sul recto). Iscrizione sul recto in basso a destra: “G.G. C.° 2498”. Cartolina postale fotografica. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8,5 x 13,5. Numerazioni precedenti: 113

7 A tale scopo ci si è avvalsi della consulenza della dott.ssa Silvia Paoli (direttrice del Civico Archivio Fotografico di Milano), del dott. Stefano Tzvarzig (Università Statale di Milano) e di Serena Berno, e si è consultato il manuale: Silvia BERSELLI – Laura GASPARINI, L’archivio fotografico, Zanichelli, Bologna 2000.

ASMi Fondo Respighi 7

F 2

Bambino o bambina piccolo/a sul seggiolone. S.l., s.d. Albumina ? Carta opaca, applicata su cartoncino. Graffi sulla superficie. Cm. 11 x 15. Numerazioni precedenti: 37

F 3

“Ottorino Respighi / (1903)” (iscrizione a penna sul verso). S.l. 1899 o 1903*. Ristampa non datata. * A Venezia, Fondazione Cini – Archivio Respighi esiste un’altra ristampa non datata recante sul verso l’iscrizione “1899”. Riproduzione in PEDARRA 1995. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 12 x 18. Numerazioni precedenti: 27; 6 (iscrizione a penna di colore rosso sul verso)

F 4

“Vecchi amici” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi con due donne e un uomo non identificati in una piazza. S.l. , s.d.* * L’abbigliamento delle signore suggerisce una datazione ai primi del ‘900. Piega nell’angolo superiore sinistro. Cm. 9 x 9. Numerazioni precedenti: 44

F 5

Filippo Ivaldi (1864 –1943), pianista. Dedica a penna sul recto: “All’amico carissimo Ottorino Respighi con affetto e stima / Filippo Ivaldi Bologna 14 luglio 1900”. S.l. (Venezia?). 1900 o poco prima. Autore della ripresa: Francesco Scattola, Venezia (nome e indirizzo a stampa su recto e verso). Albumina? Carta opaca, applicata su cartoncino dello studio fotografico. Cm. 11 x 16. Numerazioni precedenti: 19

ASMi Fondo Respighi 8

F 6

Ottorino Respighi. Dedica a penna sul recto: "Rimini 7/7/1902. A mia sorella Amelia affettuosamente. Ottorino Respighi". S.l. (Bologna?). 1902 o poco prima. Autore della ripresa: Luigi Lanzoni & Figlio, Bologna (marchio, nome e indirizzo a stampa sul verso). Una ristampa di questo esemplare si trova a Venezia, Fondazione Cini – Archivio Respighi ed è riprodotta in PEDARRA 1995, fig. 4.

Aristotipo? Carta lucida applicata su cartoncino dello studio fotografico. Alcuni graffi in superficie. Ritocchi fotografici intorno all’occhio. Cm. 17 x 23. Numerazioni precedenti: 1 ; 6 (iscrizione a matita sul verso).

F 7

Leonid Vitalyevich Sobinov (1872-1934), tenore. Dedica a penna sul recto: “Al Signore Ottorino Respighi / ricordo affettuoso del 1903 Leonida Sobinoff”. San Pietroburgo. 1903 o poco prima. Autori della ripresa: Rejssert i Flige, San Pietroburgo (nome e indirizzo a stampa su recto e verso in lingua russa; traslitterazione di Giovanni Moretto). Albumina (?) applicata su cartoncino dello studio fotografico. Graffi in superficie. Cm. 11 x 16. Numerazioni precedenti: 18

F 8

Olga Eismont. San Pietroburgo (?), 1904/02 o poco prima. Timbri postali sul verso: partenza da San Pietroburgo 23/2/1904; arrivo a Bologna 10/3/1904. Fitte iscrizioni a penna sul recto intorno al ritratto, in lingua russa.* Iscrizioni sul verso: a penna (indirizzo: “Italia, città di Bologna. Via Castagnoli, n° 2 / 30 Al signor Ottorino Respighi”) e a matita (indecifrabile). Cartolina postale fotografica. Gelatina ai sali d’argento su carta opaca. Cm. 9 x 14. Numerazioni precedenti: 20

* “Stimatissimo Signor Respighi, sono molto sorpresa del fatto che lei non si ricordi di me. Quanto a me io ancora non l’ho dimenticata, ricordo tutto. Al contrario di lei... Non me lo aspettavo. Dunque come va la sua vita là, tra i suoi parenti? Come va la sua salute? E sua madre? E suo padre e sua sorella? La mia salute è buona, grazie a Dio. Sarei molto ma molto contenta di ricevere una lettera da lei./ Quand’è che riceverò una lettera, non vedo l’ora? Mi scriva una lettera lunga lunga, io l’aspetto o meglio di tutto venga lei stesso qui nella nostra Pietroburgo, ci divertiremo ancora... Ho poco da fare adesso. / Tutto io giorno lo passo a casa e lo trascorro divertendomi. Lavoro dove lei sa. E ora le auguro ogni bene, arrivederci, mi risponda al più presto, non appena potrà. / Mia madre la saluta. Mi perdoni per il fatto se ora la mia scrittura diventa che io le scrivo in modo così poco accurato ma è arrivata in questo momento un’amica e mi ha distratto. Vostra Olga Eismont.” (traduzione di Bruna Osimo).

ASMi Fondo Respighi 9

F 9

“Viserba” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi in spiaggia con altri quattro giovani non identificati. Viserba (Rimini), 1904 /08 ?* Aristotipo ? Ingiallimento e sbiadimento. Cm. 11 x 12. Numerazioni precedenti: 36

* Ottorino Respighi trascorse l’agosto del 1904 a Viserba, in vacanza, presso la sorella Amelia. E’ possibile che egli vi ritornasse anche in anni successivi.

F 10

“Titì e Aglae Certani e amici Bolognesi” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Antonio Certani, la cognata Aglae Rossi Certani (quarta persona da sinistra)*, e un gruppo di amici (l’ultimo della fila è stato identificato come Bruno Mugellini (+1912). Segnalazione di Emiliano Giannetti, 31/1/2012) che fingono di spingere un'automobile attaccata a un cavallo, davanti a una villa. S.l. (Castel dei Britti?)**, s.d. (1908-10 ca.?).*** * Il riconoscimento di Aglae si basa sul confronto con una sua fotografia (con dedica a Ottorino Respighi) conservata a Venezia, Fondazione Cini, Archivio Respighi. ** I Certani possedevano una villa a Castel dei Britti (Bologna). *** 1908: matrimonio tra Alessandro Certani e Aglae Rossi. Cartolina postale fotografica. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8 x 13. Numerazioni precedenti: 95

F 11

“Elsa Olivieri” (iscrizione a penna sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Olivieri Sangiacomo nel giorno del quindicesimo compleanno. S.l. (Roma ?); 1909/03/24 o poco prima (iscrizione a penna sul recto: “24 Marzo 1909”). Timbro sul verso: “Valori plastici / Archivio”. Riproduzione in BRAGAGLIA 1983, fig. 6. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 7 x 10. Numerazioni precedenti: 5

F 12

“Villa Borghese / 1912” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Olivieri Sangiacomo con una ragazzina non identificata. Roma, Villa Borghese, 1912. Cartolina postale fotografica. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 12. Numerazioni precedenti: 59

ASMi Fondo Respighi 10

F 13

“Bellegra 1912” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Olivieri Sangiacomo in campagna. Bellegra (Roma), 1912. Una copia di piccole dimensioni di questa fotografia è conservata a Venezia, Fondazione Cini, Archivio Respighi. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8,5 x 11,5. Numerazioni precedenti: 52

F 14

“a Bellegra 1914” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Olivieri Sangiacomo in campagna. Bellegra (Roma), 1914. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 11. Piega nell’angolo in alto a sinistra. Numerazioni precedenti: 62

F 15

“Elsa e Giorgio 1916” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Olivieri Sangiacomo con il fratello Giorgio. S.l., 1916 o 1918/07 (cfr. F 16). Cfr. anche F 17. Gelatina ai sali d’argento virata. Cm. 8 x 12. Numerazioni precedenti: 73

F 16

“Elsa, nel luglio 918” (iscrizione a penna sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Olivieri Sangiacomo, seduta. S.l., 1918/07. Cfr. F 15, F 17. Gelatina ai sali d’argento virata. Cm. 8 x 12. Numerazioni precedenti: 83

ASMi Fondo Respighi 11 F 17

Elsa Olivieri Sangiacomo, in piedi. S.l., 1918/07 ? (cfr. F 16). Cfr. anche F 15. Gelatina ai sali d’argento virata. Cm. 8 x 12. Numerazioni precedenti: 83 [sic: cfr. F 16]

F 18

“Ostia 1918” (iscrizione a penna sul supporto in cartoncino a cui è applicata la fotografia; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Olivieri Sangiacomo sulla spiaggia. Ostia (Roma), 1918. Cfr. F 19. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 4,9 x 7,2. Misure del supporto: cm 14,4 x 9,3. Numerazioni precedenti: 85

La fotografia è incollata su un cartoncino verde scuro, probabilmente il foglio di un album smembrato. A destra vi sono tracce di un’altra fotografia, poi strappata; l’iscrizione a penna, ora scarsamente visibile, che l’accompagnava (“…io / Rieti”) fa supporre che si trattasse di un’immagine di Vittorio Rieti. Sull’altro lato del cartoncino sono applicate le fotografie qui numerate F 62 - F 63 (vedi).

F 19

Elsa Olivieri Sangiacomo sulla spiaggia. S.l. (Ostia ?), s.d. (1918 ?).* * Cfr. F 18: la somiglianza dei luoghi e dell’abbigliamento di Elsa suggeriscono che le due fotografie siano state scattate nella stessa occasione. Iscrizione a matita sul verso: "g". Gelatina ai sali d’argento.Cm. 6,5 x 8,5. Numerazioni precedenti: 75

F 20

“Galleria Sciarra” (iscrizione sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Olivieri Sangiacomo, in piedi, accanto a una finestra. Roma, Galleria Sciarra, s.d. (anni ’10 del ‘900?) Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8,5 x 11. Numerazioni precedenti: 55

ASMi Fondo Respighi 12 F 21

Edmond Guiraud (1876 -1950), scrittore e librettista. Dedica a penna sul recto: “Merci a mon ami Respighi d’avoir si bien réalisé en musique ce que j’avais senti en prose Edmond Guiraud Bon pour un nouveau libretto! Paris oct. 1915”. Parigi, 1915/10 o prima. Autore della ripresa: “Dornac” (alias di Paul François Arnold Cardon, 1859-1941), Parigi (iscrizione a stampa sul recto: nome dell’Autore, titolo e descrizione della collana fotografica “Nos contemporaines chez eux”). Carta lucida applicata su cartoncino dello studio fotografico. Cm. 14 x 19. Numerazioni precedenti: 21

F 22

“Inverno 1917 a Zurigo in casa di Busoni coi maestri Serato Consolo e Respighi”; “ Marzo Aprile”; “P.S. Guardando una sonata di Casella che portavamo a Busoni” (iscrizioni a matita sul verso; calligrafia di Chiarina Fino-Savio*). Foto di gruppo con i compositori Ferruccio Busoni, Arrigo Serato, Federico Consolo, Ottorino Respighi. Zurigo, 1917/03.* * La visita a Busoni a Zurigo avvenne nel mese di marzo del 1917, durante una tournée di concerti compiuta con Arrigo Serato, Chiarina Fino-Savio e Federico Consolo. Cfr.: F 23 e serie “Carteggio”, C 65, anche per l’identificazione della calligrafia. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 11. Numerazioni precedenti: 46

F 23

“Zurigo Marzo 1917” ; “con Busoni Consolo Serato Fino Savio” (iscrizioni sul verso, rispettivamente a matita e a penna; la prima nella calligrafia di Chiarina Fino-Savio*, la seconda in quella di Elsa Respighi). Foto di gruppo con i compositori Ferruccio Busoni, Arrigo Serato, Federico Consolo, Ottorino Respighi e Chiarina Fino-Savio. Zurigo, 1917/03. * Cfr. F 22 e serie “Carteggio”, C 65. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 11. Numerazioni precedenti: 92

ASMi Fondo Respighi 13 F 24

“Madame Aga Lahovska en ‘Amnéris’ en Aida / Sonia Delaunay-Terk / 20/11 18. / Madrid” (iscrizione sul recto, probabilmente già presente sull’originale). Sonia Delaunay, abito di scena del personaggio di Amneris dell’opera Aida di Giuseppe Verdi (riproduzione non datata di un acquarello del 1918).* Iscrizioni sul verso: 1) a matita: “Sonia Delaunay 1918 Madrid / costume pour b[…] / aquarelle s/p / 57 x 36,5”; 2), a penna (altra mano): “Cleopatre”. Timbro sul verso: “Valori plastici / archivio”. Gelatina ai sali d’argento su carta lucida. Cm. 17 x 23,5. Numerazioni precedenti: 164; 693 (iscrizione sul recto, forse già presente sull’acquerello originale).

* “In 1918, Serge Diaghilev (1872–1929) commissioned [Sonia Delaunay] to do the costumes for a Russes production of Cléopatre, which opened in . The soprano Aga Lahovska persuaded Delaunay to design the costumes for a production of the opera Aida at the Liceo in Barcelona” (Maryann DE JULIO, "Sonia Delaunay." Jewish Women: A Comprehensive Historical Encyclopedia. 1 March 2009. Jewish Women's Archive. September 14, 2009; cfr. anche Stanley BARON, Sonia Delaunay: The Life of an Artist, New York: 1995; Whitney CHADWICK, Women, Art, and Society, London: 1990; Jane TURNER, ed., The Dictionary of Art. Vol. 8. New York: 1996).

F 25

“da sinistra a destra / Conte Sanminiatelli / Barone Kanzler / Don Magnon [?] / Conte Blumensthil / Elsa / Marta Nervi” (iscrizione a penna sul verso, calligrafia di Elsa Respighi?). Foto di gruppo con [Bino?] Sanminiatelli, Rudolph Kanzler, don Magnon, [Bernardo] Blumenstihl, Elsa Olivieri Sangiacomo, Marta Nervi ed altre tre donne non identificate. L’immagine presumibilmente ritrae alcuni di coloro (tra cui spesso vi erano celebri interpreti del teatro lirico) che si incontravano abitualmente presso la casa romana del barone Kanzler, appassionato di musica, per eseguire letture di musica polifonica. S.l. (Roma?), s.d.(fine anni ’10?). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 12 x 15. Numerazioni precedenti: 88

F 26

“Marino - Luglio 1917”; “con gli alunni” (iscrizioni a matita sul verso, la seconda nella calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi con Elsa Olivieri Sangiacomo (ultima a destra) ed altri tre allievi non identificati della classe di Composizione a Santa Cecilia, Roma. Marino (Roma), 1917/07. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 14. Numerazioni precedenti: 93

ASMi Fondo Respighi 14 F 27

“Ottorino Respighi” (iscrizione a penna sul verso). Roma, 1918 (iscrizione a penna rossa sul verso). Ristampa non datata. Autore (della ristampa?): studio Bonaventura, Roma (iscrizione a penna sul verso). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 18 x 24. Numerazioni precedenti: 24 ; 5B, 63 (iscrizioni sul verso, rispettivamente a penna rossa e a matita).

F 28 - F 39, nota introduttiva

Le 12 fotografie dalla F 28 alla F 39 sono applicate, a quattro a quattro (due per lato), a leggeri supporti di cartoncino giallo (che non è in perfette condizioni di conservazione): lato A lato B lato A lato B lato A lato B

F 28 e F 29 + F 30 e F 31 F 32 e F 33 + F 34 e F 35 F 36 e F 37 + F 38 e F 39 Questi scatti probabilmente furono effettuati a fine giugno o inizio luglio 1918, poco dopo che Respighi aveva proposto a Elsa di sposarlo, ricevendo un rifiuto. Ottorino invitò quindi la ragazza a trascorrere insieme a lui una breve vacanza di due giorni a Palestrina (Roma), nella tenuta detta “Il Colle”, presso la signora Adriana Clementi (vedova del compositore Filippo Clementi). Al termine del soggiorno, Elsa capitolò. E’ probabile che siano queste le foto citate da Ottorino in una lettera ad Elsa del 31 luglio 1918 (riprodotta in ROSTIROLLA 1985, fig. 24): “La Signora [Clementi] mi ha scritto una cartolina annunciandomi un letterone e le fotografie fatte al Colle, per il giorno appresso, ma per ora non ho ancora ricevuto niente. Figurati se ci tengo a quelle fotografie!” Se l’ipotesi qui avanzata è corretta, allora è possibile che le didascalie scritte a penna sui cartoncini, in una calligrafia che non pare di poter ricondurre né ad Ottorino, né ad Elsa, siano state vergate dalla stessa signora Clementi, ed inoltre che la ragazza ritratta nei n. F 28, F 30, F 34, F 35, F 36, F 37, F 38 sia sua figlia Maria Luigia.

F 28

“Sul frigidario...” (iscrizione a penna sotto la fotografia, sul supporto in cartoncino a cui essa è applicata). Ragazza in abito bianco seduta su un masso. Palestrina (Roma), “Il Colle”, 1918/ fine 06-inizio 07 (?). Iscrizione lungo il bordo superiore del supporto: “Colle 1918”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 5,8 x 5,8. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 8

F 29

“Elsa” (iscrizione a penna sotto la fotografia, sul supporto in cartoncino a cui essa è applicata). Elsa Olivieri Sangiacomo in un campo di grano. Palestrina (Roma), “Il Colle”, 1918/ fine 06-inizio 07 (?). Iscrizione a penna lungo il bordo superiore del supporto: “Colle 1918”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 5,8 x 5,8. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 9

ASMi Fondo Respighi 15 F 30

“il pozzo” (iscrizione a penna sotto la fotografia, sul supporto in cartoncino a cui essa è applicata). Ragazza in abito bianco in piedi davanti a un capanno. Palestrina (Roma), “Il Colle” (?), 1918/ fine 06-inizio 07 (?). Iscrizione a penna lungo il bordo superiore del supporto: “1918”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6 x 6. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 6

F 31

“i bimbi” (iscrizione a penna sotto la fotografia, sul supporto in cartoncino a cui essa è applicata). Tre ragazzini in piedi lungo una scalinata. Palestrina (Roma), “Il Colle” (?), 1918/ fine 06-inizio 07 (?). Iscrizione a penna lungo il bordo superiore del supporto: “1918”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 5,8 x 5,8. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 7

F 32

“il destino!...” (iscrizione a penna sotto la fotografia, sul supporto in cartoncino a cui essa è applicata). Elsa Olivieri Sangiacomo “legge la mano” di Ottorino Respighi. Palestrina (Roma), “Il Colle”, 1918/ fine 06 – inizio 07 (?). Iscrizione a penna lungo il bordo superiore del supporto: “Colle 1918”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 5,8 x 5,7. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 10

F 33

“La strega” (iscrizione a penna sotto la fotografia, sul supporto in cartoncino a cui essa è applicata). Elsa Olivieri Sangiacomo adagiata su un mucchio di rami e frasche. Palestrina (Roma), “Il Colle”, 1918/ fine 06 – inizio 07 (?). Iscrizione a penna lungo il bordo superiore del supporto: “Colle 1918”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 5,8 x 5,8. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 11

ASMi Fondo Respighi 16 F 34

“Maria” (iscrizione a penna sotto la fotografia, sul supporto in cartoncino a cui essa è applicata). Ragazza in mezzo a un campo, ritratta a mezzo busto. Palestrina (Roma), “Il Colle”, 1918/ fine 06 – inizio 07 (?). Iscrizione a penna lungo il bordo superiore del supporto: “Al colle tra il grano 1918”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6 x 5,8. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 12

F 35

“estate” (iscrizione a penna sotto la fotografia, sul supporto in cartoncino a cui essa è applicata). Ragazza in un campo di grano, reggente un grande fascio di spighe. Palestrina (Roma), “Il Colle”, 1918/ fine 06 – inizio 07 (?). Iscrizione a penna lungo il bordo superiore del supporto: “Al colle tra il grano 1918”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6 x 6. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 13

F 36

“The girl of the Golden West” (iscrizione a penna lungo il bordo inferiore del supporto in cartoncino a cui è applicata la fotografia). Ragazza in abito bianco, a cavallo, accanto ad un altro personaggio parzialmente visibile (cfr. F 37). Palestrina (Roma), “Il Colle”, 1918/ fine 06 – inizio 07 (?). Iscrizione a penna lungo il bordo superiore del supporto: “Colle 1918”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6 x 6. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 14

F 37

“The girl of the Golden West” (iscrizione a penna lungo il bordo inferiore del supporto in cartoncino a cui è applicata la fotografia). Ragazza in abito bianco, a cavallo, accanto ad un uomo non identificato.* * Se è corretta l’identificazione della ragazza ritratta con Maria Luigia Clementi (cfr. F 28 – F 39, nota introduttiva), l’uomo accanto a lei potrebbe essere Aldo Finzi (1891-1944, aviatore), suo futuro sposo. Palestrina (Roma), “Il Colle”, 1918/ fine 06 – inizio 07 (?). Iscrizione a penna lungo il bordo superiore del supporto: “Colle 1918”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6,1 x 6,1. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 15

ASMi Fondo Respighi 17 F 38

“come al solito” (iscrizione a penna sotto la fotografia, sul supporto in cartoncino a cui essa è applicata). Ottorino Respighi, Elsa Olivieri Sangiacomo e un’altra ragazza, in atteggiamento scherzoso. Palestrina (Roma), “Il Colle”, 1918/ fine 06 – inizio 07 (?). Iscrizione a penna lungo il bordo superiore del supporto: “Colle 1918”. Cfr. F 40. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6 x 5,8. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 16

F 39

“Il presagio” (iscrizione a penna sotto la fotografia, sul supporto in cartoncino a cui essa è applicata). Ottorino Respighi, in piedi, con Elsa Olivieri Sangiacomo e un’altra ragazza, sedute a terra, in atteggiamento scherzoso. Palestrina (Roma), “Il Colle”, 1918/ fine 06 – inizio 07 (?). Iscrizione a penna lungo il bordo superiore del supporto: “Colle 1918”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 5,8 x 5,8. Misure del supporto: cm. 13 x 10. Numerazioni precedenti: 17

F 40

“Al Colle 1918” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi, Elsa Olivieri Sangiacomo e un’altra ragazza, in atteggiamento scherzoso. Palestrina (Roma), “Il Colle”, 1918/ fine 06 – inizio 07 (?). Cfr. F 38. Gelatina ai sali d’argento (?). Scolorimento e ingiallimento. Cm. 5,5 x 6. Numerazioni precedenti: 23

F 41

“1918 / Bellegra” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Olivieri Sangiacomo con altre due ragazze non identificate. Bellegra (Roma), 1918/ estate* * Elsa trascorse appunto a Bellegra l’estate del 1918, dopo essersi fidanzata con Ottorino Respighi. Cfr. F 42.

Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8,5 x 11. Numerazioni precedenti: 54

ASMi Fondo Respighi 18 F 42

“Elsa fidanzata / Bellegra 1918” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Olivieri Sangiacomo a Bellegra, seduta all’aperto, mentre guarda un libro. Bellegra (Roma), 1918/ estate (cfr. F 41). Luogo della ripresa: Bellegra (Roma). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 12. Numerazioni precedenti: 58

F 43

Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e Ottorino Respighi nel giorno del loro matrimonio all’uscita della chiesa; sono presenti altre persone non identificate* (tre uomini e un bambino) e in primo si vede un’automobile. Roma, 1919/01/13 * Il matrimonio religioso avvenne nella chiesa di S. Sebastianello a Roma, alla presenza di pochi invitati. I testimoni furono Vincenzo Tommasini, Emilio Blumenstihl, Arrigo Serato e Rudolph Kanzler. E’ possibile che una o più di queste persone siano tra quelle effigiate nella fotografia. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8 x 11. Numerazioni precedenti: 3

F 44

Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. S.l. (Bologna ?), 1919 (iscrizione a matita sul verso: “1919” ; calligrafia di Elsa Respighi?). Autore della ripresa: Graziani, Bologna (timbro a secco in alto a destra sul recto). Cartolina postale fotografica. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 14. Numerazioni precedenti: 50

F 45

“1919 / convalescente operaz. appendicite” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo semi-sdraiata su un divano. S.l. ( Roma ?), 1919/post 04/10* *Elsa fu operata di appendicite il 10 aprile 1919. Cfr. anche: serie “Carteggio”, C 11. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 7,8 x 10,8. Numerazioni precedenti: 60

ASMi Fondo Respighi 19 F 46

“con Marianna Fava Simonetti” (iscrizione a penna sul verso). Ottorino Respighi sul terrazzo di una villa, in conversazione con la contessa Marianna Fava Simonetti e un uomo non identificato (forse il conte Antonio Hercolani, marito di Marianna dal 1912). S.l. (Bologna ?), ante 1919/02/29.* * Data della morte di Marianna Fava Simonetti. Cartolina postale fotografica. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 14. Numerazioni precedenti: 90

F 47 – F 48 e F 49, nota introduttiva

Queste due fotografie (F 49 è una ristampa di F 48), scattate evidentemente nella stessa occasione, presentano un problema di datazione. Infatti a Venezia, Fondazione Cini, Archivio Respighi, sono conservate: a) una copia di F 47, recante sul recto l’iscrizione a penna nera (in una calligrafia diversa da quella di Elsa): “Anzio – Maggio 1922”; b) due copie di F 48: una, sul verso, ha l’iscrizione a penna nera [nella stessa calligrafia di a)]: “Anzio – Giugno 1922”, l’altra, sul recto, ha l’iscrizione a biro blu “Porto d’Anzio 1919”; c) una fotografia diversa sia da F 47 che da F 48, ma con le stesse persone (tutte vestite) in posa in un punto diverso del molo, e l’iscrizione sul verso in penna nera nella stessa calligrafia di a): “Anzio – Giugno 1922”. La datazione riportata sui due esemplari conservati in ASMi (F 47 e F 48) è invece “1920”: essendo stata scritta in entrambi i casi direttamente da Elsa Respighi, la si è presunta più corretta di quelle (1919 e 1922) inscritte da altre mani sulle copie della Fondazione Cini.

F 47

“Porto d'Anzio Leo Sowerby Massarani Satta Tocchi 1920” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi, Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e gli allievi e compositori Renzo Massarani, Artalo Satta, Leo Sowerby, Gianluca Tocchi (cfr. F 48). Anzio (Roma), 1920, estate. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8,5 x 11. Numerazioni precedenti: 97

F 48

“Alunni Anzio 1920” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi, Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e gli allievi e compositori Antonio Pedrotti, Gianluca Tocchi, Artalo Satta (cfr. F 47 e F 49). Anzio (Roma), 1920, estate. Fotografia riprodotta in in ROSTIROLLA 1985, fig. 27 e in ALVERÀ 1986, p. 66, con la datazione “1919”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8,5 x 11. Numerazioni precedenti: 100

ASMi Fondo Respighi 20 F 49

“Respighi e i suoi allievi Pedrotti - Tocchi - Elsa – Satta” (iscrizione a penna sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi, Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e gli alunni e compositori Antonio Pedrotti, Gianluca Tocchi, Artalo Satta. Anzio (Roma), 1920, estate. Cfr. F 47, F 48. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 12,5. Numerazioni precedenti: 106

F 50

Ottorino Respighi con due ragazze e una bambina non identificate, davanti a una casa in campagna (?). S.l., s.d. (inizio anni ‘20?). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 4,5 x 6,5. Numerazioni precedenti: 43

F 51

Ottorino Respighi, in calzoni corti e scarponcini da montagna, seduto a terra sotto un portico, accanto ad un giovane non identificato; dietro di lui, in piedi, due uomini non identificati ed Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. S.l. (Cavalese ?), s.d. (1920/07-09 ?).* * I coniugi Respighi trascorsero le vacanze estive del 1920, da luglio a settembre, a Cavalese (Trento). Cfr. F 52. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 4,5 x 6. Numerazioni precedenti: 42

F 52

“Cavalese?” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi, Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e due uomini non identificati davanti a una casa; Ottorino ed uno dei due uomini indossano calzoni alla zuava e scarponcini da montagna. Cavalese (Trento), 1920/07-09 ? (Cfr. F 51). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8 x 10,5. Numerazioni precedenti: 108

F 53

Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (profilo a sinistra) S.l., s.d. (anni ’20 ?). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 12 x 15. Numerazioni precedenti: 76

ASMi Fondo Respighi 21 F 54

Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (profilo a destra) S.l., s.d. (anni ’20 ?). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 14. Numerazioni precedenti: 57

F 55

“Alice Pallottelli Fabriano” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo con Alice De Fonseca, moglie di Francesco Pallottelli, nella casa di questi ultimi a Fabriano. Fabriano (Ancona), s.d. (anni ’20).* Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8 x 11. Numerazioni precedenti: 69 * Le occasioni di visita ai Pallottelli dovettero essere abbastanza numerose nel corso degli anni. Per esempio, i Respighi nel mese di novembre del 1922 effettuarono un viaggio a Perugia (non lontano da Fabriano), in occasione di un concerto, ed è possibile che ne abbiano approfittato per andare a trovare i loro amici. Cfr. F 56, probabilmente scattata nello stesso giorno (i vestiti delle due donne sono uguali).

F 56

“con i Pallottelli a Fabriano” (iscrizioni a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi, Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo con Francesco e Alice Pallottelli e un ragazzino non identificato (forse uno dei figli dei Pallottelli). Fabriano (Ancona), s.d. (anni ’20) (cfr. F 55). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8 x 11. Numerazioni precedenti: 91

F 57

“in Casa Pallottelli”; “da sinistra a destra M.r Morgan - Alice Pallottelli Elsa O. Respighi - Casella - Ivonne Casella, Pallottelli. Maria Corti un critico americano con moglie - Mario Corti - Tommasini” (iscrizioni, rispettivamente a penna e a matita, sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Foto di gruppo comprendente Ottorino Respighi e Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo, con “M.r Morgan”, Alice De Fonseca Pallottelli, Alfredo Casella e la moglie Yvonne Müller, Francesco Pallottelli, “Maria Corti”, Mario Corti, una coppia americana non identificata e Vincenzo Tommasini, nell’abitazione di Francesco Pallottelli. S.l. (Roma o Fabriano? *), s.d. (anni ’20 - cfr. F 55; dal 1921**). * I Pallottelli possedevano una casa a Roma e una a Fabriano. ** Casella sposò Yvonne nel 1921. Autore della ripresa: studio "Fotvedo", Roma (timbro con nome e indirizzo sul verso). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 13 x 18. Numerazioni precedenti: 89; 2071 B (iscrizione a matita sul verso).

ASMi Fondo Respighi 22 F 58

“Castelalpiano Chigi 1921” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e Ottorino Respighi. Castello di Palpiano, Rosia (Siena)*, 1921. * Qui viveva il conte Guido Chigi Saracini. Cfr. serie “Carteggio”: C 28. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6,5 x 11. Numerazioni precedenti: 102

F 59

“Fritz Reiner” (scritta impressa sul recto in basso al centro). Dedica autografa a penna sul recto: “Alla cara mia Elsa [rigo musicale privo di chiave con due note discendenti] ecc. il padre eterno 15 / 1 / 22”.* S.l. (Dresda ?), 1922/01/15 o poco prima. Autore della ripresa: Genja Jonas (Dresda) (nome e indirizzo sul recto in basso a sinistra). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 14. Piega verticale. Numerazioni precedenti: 22

* Fritz Reiner (1888-1963), amico di lunga data dei coniugi Respighi, probabilmente donò questa fotografia ad Elsa nell’occasione ricordata dalla stessa in RESPIGHI 1954, p. 155: “… [il 15 gennaio 1922] siamo nuovamente a Roma e assistiamo all’Augusteo ad una brillante esecuzione di Fritz Reiner della Ballata delle Gnomidi. Il successo è buono, ma Reiner ci dice che ben più entusiastiche sono state le accoglienze fatte in Germania ...”. Non è da escludere inoltre che il motivo di due note inserite da Reiner nella dedica sia appunto tratto dalla Ballata delle Gnomidi.

F 60

“M° Fritz Reiner”; “con Fritz / Berta G...” (iscrizioni a penna nera e blu, sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo con Fritz Reiner (ritaglio da una fotografia di maggiori dimensioni in cui presumibilmente comparivano altre persone). S.l. (Stati Uniti o Italia), s.d. (anni ’20; tra il 1921 e il 1929).* Altra iscrizione a penna nera sul verso: “Buon...”. Cartolina postale fotografica. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6 x 8,5. Numerazioni precedenti: 77

* Reiner sposò la sua seconda moglie, Berta Gerster, nel 1921 e ne divorziò nel 1929. Gli incontri tra i Respighi e Reiner furono numerosi e frequenti. Ad esempio nel febbraio 1926, durante una tournée negli Stati Uniti, Ottorino ed Elsa furono suoi ospiti a Cincinnati; inoltre il 29 novembre 1928, dopo la prima della Campana sommersa al Metropolitan di New York, si svolse una cena a casa di Berta (a cui è possibile che partecipasse anche il marito). Questa fotografia (che a giudicare da quanto resta delle iscrizioni sul verso fu inviata a qualcuno in occasione di una qualche festività) potrebbe essere anche stata scattata in una di queste due occasioni.

ASMi Fondo Respighi 23 F 61

“a Laveno da G. Pullé” (iscrizione a penna sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi in costume da bagno sulla riva del Lago Maggiore. Laveno (VA), 1922 (o 1923?)*/ estate. * I Respighi trascorsero l’estate del 1922 a Laveno, ospiti del conte Giorgio Pullé e di sua sorella Stephania; un altro breve soggiorno ebbe luogo nell’estate del 1923. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6 x 9. Numerazioni precedenti: 38

F 62

“Laveno” (iscrizione a penna sul supporto in cartoncino a cui è applicata la fotografia; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo, con un uomo non identificato, accanto a un tavolo da giardino. Laveno (VA), 1922 (o 1923?)/ estate (cfr. F 61). La fotografia è incollata ad un supporto in cartoncino verde scuro, probabilmente il foglio di un album smembrato. A destra, sullo stesso lato, è applicata la fotografia F 63 (vedi). L’iscrizione “Laveno” si riferisce ad entrambe. Sull’altra faccia del cartoncino è incollata la fotografia F 18 (vedi). Gelatina ai sali d’argento su carta opaca. Cm. 4,1 x 6. Misure del supporto: cm. 14,4 x 9,3. Numerazioni precedenti: 86

F 63

“Laveno” (iscrizione a penna sul supporto in cartoncino a cui è applicata la fotografia; calligrafia di Elsa Respighi?). Una giovane donna velata in bianco ed un anziano militare non identificati (forse il Conte Francesco Lorenzo Pullé e sua figlia Stephania in abito di crocerossina). Laveno (VA), 1922 (o 1923?)/ estate (cfr. F 61). La fotografia è incollata a un supporto in cartoncino verde scuro, probabilmente il foglio di un album smembrato. A sinistra, sullo stesso lato, è applicata la fotografia F 62 (vedi). L’iscrizione “Laveno” si riferisce ad entrambe. Sull’altra faccia del cartoncino è incollata la fotografia F 18 (vedi). Gelatina ai sali d’argento su carta lucida. Cm. 4,2 x 6. Misure del supporto: cm. 14,4 x 9,3 Numerazioni precedenti: 87

F 64

“Loreto 1923” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo per strada accanto a una casa. Loreto (AN), 1923. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8,5 x 11. Numerazioni precedenti: 71, 2 (iscrizione a matita sul verso).

ASMi Fondo Respighi 24 F 65

“Vittorio Rieti Massarani” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Foto di gruppo con Ottorino Respighi e Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo, con gli allievi Vittorio Rieti e Renzo Massarani, una bambina e un uomo non identificati, in un giardino.

S.l., s.d. (1924 ?*). * Vittorio Rieti fu allievo di Respighi per breve tempo nel 1924; l’anno successivo si trasferì a Parigi. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8,5 x 11,5. Numerazioni precedenti: 96

F 66

“con Francesco Mendelson a Ronta” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Francesco Mendelssohn, Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e Ottorino Respighi davanti a Villa Gordigiani, di proprietà della famiglia Mendelssohn. Ronta - Striano (FI), 1924/09 o 1926/09.* * I coniugi Respighi furono ospitati a Ronta dai Mendelssohn nel settembre del 1924 e del 1926. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 7 x 11. Numerazioni precedenti: 105, 336 (timbro sul verso).

F 67

“Ottorino e Elsa Respighi”; “Marzo 1925 – Berlino” (iscrizioni sul verso, a penna rispettivamente nera e blu; la seconda nella calligrafia di Elsa Respighi?) Ottorino Respighi in posa per un ritratto, con Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo, e il pittore (non identificato) al lavoro. Berlino, 1925 / fine 02 – inizio 03?* * I Respighi furono effettivamente a Berlino per concerti dal 26 febbraio all’8 marzo 1925. Altre iscrizioni a matita sul verso, parzialmente cancellate: “p 44- 45”, “[...] / base 20,5 / [...] 17” , “bis”. Autore della ripresa: Rosemarie Kögel, Berlino (timbro con nome e indirizzo sul verso). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 11 x 16. Numerazioni precedenti: 39; 2, 6, 7 (iscrizioni sul verso, rispettivamente a penna rossa e – gli ultimi due – a matita poi parzialmente cancellati).

F 68

Ottorino Respighi in posa per un ritratto, con Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e il pittore (non identificato) al lavoro. Berlino, 1925 / 02 - 03? (cfr. F 67). Ristampa non datata. Timbro sul verso: "891". Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 12,5. Numerazioni precedenti: 25

ASMi Fondo Respighi 25 F 69

“In viaggio per New York” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo travestita da Pellerossa. S.l. (a bordo del “Conte Rosso”?), s.d. (1925/12 ?)* Cfr. F 70 – F 71. Cartolina postale fotografica 'Rajar'. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8,7 x 13,5. Numerazioni precedenti: 68

* Il primo viaggio dei coniugi Respighi per gli Stati Uniti risale al mese di dicembre del 1925 ed avvenne sul transatlantico “Conte Rosso”, a bordo del quale “French mirrors, antique vases, stained glass windows and rich tapestries beautify the music and dance salons” (The New York Times, May 27, 1922) e si svolgevano ogni tanto balli in maschera. A Venezia, Fondazione Cini, Archivio Respighi è conservata una fotografia (cm. 17,8 x 23,7) priva di iscrizioni, scattata evidentemente nella stessa occasione: raffigura un gruppo di persone in maschera (probabilmente viaggiatori e personale della nave), ed al centro spicca proprio Elsa in questo stesso abbigliamento da Pellerossa.

F 70 “In viaggio a bordo di una nave anni Venti / Elsa vestita per un bal masqué” (iscrizione a penna sul verso). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo travestita da Pellerossa. S.l. (a bordo del “Conte Rosso”?), s.d. (1925/12 ?) (Cfr. F 69). Timbro sul verso: “Valori plastici / Archivio”. Cfr. F 69, F 71. Cartolina postale fotografica 'Rajar'. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8,5 x 13,5. Numerazioni precedenti: 82

F 71

Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo travestita da Pellerossa davanti a uno specchio. S.l. (a bordo del “Conte Rosso”?), s.d. (1925/12 ?) (Cfr. F 69 – F 70). Cartolina postale fotografica 'Rajar'. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8,5 x 13,5 Numerazioni precedenti: 66

F 72

“in mare - ” (iscrizione a penna sul verso). Ottorino Respighi e Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo con due uomini non identificati, sul ponte di una nave. S.l., tra il 1925 e il 1935.* * In questo intervallo di tempo i Respighi effettuarono numerose traversate transoceaniche verso gli Stati Uniti e il sud America, più alcuni viaggi nel Mediterraneo. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6 x 8,5. Numerazioni precedenti: 103

ASMi Fondo Respighi 26 F 73

“Pieve del Vescovo. 1927”(iscrizione a penna sul verso). Ottorino Respighi, Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e un uomo non identificato (Gian Luca Tocchi?) lungo mura fortificate. Pieve di Vescovo (Corciano, PG), 1927. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 5,9 x 8,3. Numerazioni precedenti: 107

F 74 - F 75

Ottorino Respighi. S.l. (Roma?), s.d. (1927 o prima)*. * Questo ritratto è riprodotto sull’edizione della Campana Sommersa pubblicata da Bote & Bock, Berlino 1927. Autore della ripresa: Ettore Reale, Roma (timbro sul verso). Due copie identiche. Iscrizione a matita sul verso: “74895”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6,5 x 9.

Numerazioni precedenti: 32, 48.

F 76

Ottorino Respighi. S.l. (Roma?), s.d. (1927 o prima) (cfr. F 74 – F 75). Ristampa non datata. Timbro sul verso: “806”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 10,5 x 15. Numerazioni precedenti: 31

F 77

“Clavicembalista Landowska” (iscrizione a matita sul verso). Wanda Landowska (1879-1959), cembalista. Dedica a penna sul recto: “A Elsa Respighi Affectueusement Wanda Landowska Rome 1928” Data della ripresa: 1893/03?* * Sotto la dedica si intravvede un timbro di studio fotografico non identificato con data 27 marzo 1893). Ristampa non datata (ante 1928). Fotografia riprodotta in RESPIGHI 1977. Gelatina ai sali d’argento su carta lucida. Cm. 12,5 x 17,5. Numerazioni precedenti: 4; 5, 37 (iscrizioni a penna, rispettivamente nera e rossa, sul verso).

F 78 “A bordo del Conte Verde Maggio 1928” (iscrizione a penna sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo sul ponte della nave “Conte Verde” durante un viaggio in Brasile. 1928/05. Cfr. F 79. Cartolina postale fotografica (ritagliata). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 10. Numerazioni precedenti: 56

ASMi Fondo Respighi 27

F 79 “A bordo del 'Conte Verde' Maggio 1928” (iscrizione a penna sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo sul ponte della nave “Conte Verde” durante un viaggio in Brasile. 1928/05. Cfr. F 78. Cartolina postale fotografica (ritagliata). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 10. Numerazioni precedenti: 65

F 80

“Santos con Buzzi e Giacompol” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo sulla spiaggia con un bambino non identificato, Giuseppe Giacompol e [Tomaso] Buzzi.* Santos (San Paolo, Brasile), s.d. (1928/05 ?).* Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 14. Numerazioni precedenti: 70; 410 (iscrizione sul verso).

* Giuseppe Giacompol, direttore della Ricordi in Brasile, organizzò le tournées dei Respighi nell’estate del 1927 e nel maggio 1928. Si avanza qui l’ipotesi che “Buzzi” sia l’architetto, artista e designer Tomaso Buzzi: questi conosceva Elsa nel 1958 (una sua lettera ad Elsa di quell’anno è conservata presso l’Archivio Respighi della Fondazione Cini, Venezia) e probabilmente anche molto prima i due si poterono incontrare tramite conoscenze comuni, come ad esempio Ugo Ojetti (cfr. F 99 – F 100) la cui villa, Il Salviatino, fu restaurata proprio da Buzzi. L’ipotesi identificativa è avvalorata dalla nota circostanza che Tomaso Buzzi si recò effettivamente a San Paolo in Brasile nel 1928. (Cfr. il saggio di Paola TOGNON in Tomaso Buzzi, il principe degli architetti 1900-1981 a cura di Alberto Giorgio CASSANI, Electa, Milano 2008 .

F 81 “Los Angeles 1929” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?) Elsa Olivieri Sangiacomo Los Angeles, 1929/01-02.* * I Respighi effettuarono concerti a Los Angeles durante i mesi di gennaio e febbraio del 1929. Autore della ripresa: “Von Wintrer Pedretti Studio” (iscrizione sul recto in basso a destra). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 13 x 20. Numerazioni precedenti: 53

F 82 “Respighi nel parco della villa di Monte Mario” (iscrizione a macchina su una striscia di carta applicata al verso). Roma, Villa “I Pini”, s.d. (1930 o post).* Ristampa non datata. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 13 x 16. Numerazioni precedenti: 40, 9 (iscrizione a penna sul verso). * La villa “I Pini”, sul Monte Mario a Roma, fu acquistata nella primavera del 1930, e i Respighi vi si trasferirono nell’autunno di quell’anno.

ASMi Fondo Respighi 28 F 83

“I Pini / Studio” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?) Interno dello studio di Ottorino Respighi. Roma, Villa “I Pini”, s.d. (1930 o post) (Cfr. F 82) Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 13,5. Numerazioni precedenti: 99

F 84

Ottorino Respighi seduto nel suo studio. Roma, Villa “I Pini”, s.d. (1930 o post). (Cfr. F 82) Ristampa non datata.* Cfr. F 85. Timbro sul verso: “806”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 10 x 15. Numerazioni precedenti: 35 * Dettaglio di una fotografia che, nella sua interezza, comprende anche seduto di fronte a Respighi, e che probabilmente faceva parte di una serie di scatti effettuati nello stesso giorno: alcuni di essi, conservati presso l’Archivio Respighi della Fondazione Cini, recano sul verso datazioni contrastanti (1930, 1932, 1934), nessuna però nella calligrafia di Elsa Respighi.

F 85

“Il Maestro nel suo studio a ‘I Pini’” (iscrizione a matita sul verso). Roma, Villa “I Pini”, s.d. (1930 o post)* (Cfr. F 82, F 84). Ristampa non datata (1961?). * Iscrizione a penna sul verso : “Inizio 1936”. Autore (della ristampa?): Vasari (timbro sul verso: “721C / Vasari / 13.5.61”). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 13 x 18. Numerazioni precedenti: 47 , 3 (iscrizione a matita sul verso).

F 86

Ottorino Respighi. S.l. (Bologna ?), s.d. (anni ‘30 ?) Autore della ripresa: Graziani, Bologna (timbro sul recto in basso a destra). Iscrizione sul recto lungo il bordo destro: “Prop[riet]à Riser[vat]a”. Cartolina postale fotografica. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 14. Numerazioni precedenti: 28

F 87

Ottorino Respighi. S.l., s.d. (anni ‘30 ?) Gelatina ai sali d’argento. Cm. 13 x 18. Numerazioni precedenti: 26

ASMi Fondo Respighi 29 F 88

Ottorino Respighi. S.l., s.d. (anni ‘30 ?). Ristampa non datata. Timbro sul verso: "806". Gelatina ai sali d’argento. Cm. 11 x 15. Numerazioni precedenti: 29

F 89

Ottorino Respighi. S.l., s.d. (anni ‘30 ?). Ristampa non datata. Timbro sul verso: "806". Gelatina ai sali d’argento. Cm. 11 x 15. Numerazioni precedenti: 30

F 90

Ottorino Respighi, Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e un uomo non identificato, per strada, accanto a un’automobile. S.l., s.d. (anni ‘30 ?) Timbri sul verso: “Velox” (timbro della carta fotografica), “084 [...] 611”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6 x 8,5. Numerazioni precedenti: 104

F 91

Ottorino Respighi e Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo in una biblioteca. S.l.*, s.d. (anni ’30). Ristampa non datata. * Riproduzione in BRAGAGLIA 1983, fig. 13, con la didascalia: “Elsa ed Ottorino nel loro studio”. Un’altra foto scattata evidentemente nella stessa occasione, riprodotta in ALVERÀ 1986, p. 33, reca invece la didascalia: “Con Elsa, nella biblioteca di una nave diretta in Nordamerica” e in ROSTIROLLA 1985, fig. 57 (“Elsa ed Ottorino Respighi in biblioteca durante un viaggio per il Nord America - Venezia, Fondazione Cini – Arch. Respighi)”. Iscrizione dattiloscritta su una striscia di carta applicata sul verso: “Poco prima del 1936 anno della morte, Respighi aveva sussurrato alla sua compagna 'Non credevo mai che il sogno fosse così meraviglioso!'” Gelatina ai sali d’argento. Cm. 13 x 19. Numerazioni precedenti: 94; 6 (cancellato), 5 (iscrizioni a penna sul verso) .

F 92

Ottorino Respighi, all’aperto, davanti a una casa con giardino. S.l., s.d. (anni ’30?). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 5,5 x 8. Numerazioni precedenti: 34

ASMi Fondo Respighi 30

F 93 “M.rs Coolidge Alfano - Casella Castelnuovo Tedesco (iscrizione a matita sul verso, calligrafia di Elsa Respighi?). Foto di gruppo comprendente, da sinistra: Elsa Olivieri Sangiacomo, uomo non identificato, Alfredo Casella, Elizabeth Coolidge, una donna e un giovane non identificati, Mario Castelnuovo Tedesco, Ottorino Respighi, Franco Alfano, altre quattro donne non identificate e un uomo (Cesare Nordio?). Napoli, 1931/12/02. A Venezia, Fondazione Cini, Archivio Respighi si conserva un’altra fotografia, scattata probabilmente nella stessa occasione ma comprendente un minor numero di persone (riprod.: ROSTIROLLA 1985, fig. 95 e ALVERÀ 1986, p. 43). Timbro sul verso: “Gd. Hotel Royal / 2 - Dic. 1931 / Naples”. Timbro della carta fotografica: “Velox”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 7 x 9. Numerazioni precedenti: 101

F 94

“I Pini” (iscrizione a matita sul verso). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo sotto una pergola, con una donna non identificata, e un cane. Roma, Villa “I Pini”, s.d. (1931 o 1934*) (Cfr. F 82) * Nell’Archivio Respighi della Fondazione Cini sono conservate alcune fotografie scattate probabilmente nella stessa occasione di questa; vi compaiono anche altri personaggi tra cui Giacinto Sallustio, “Sacks” [Sachse?], A[mbrogio] Agostini (la signora in una appare accanto a Sallustio). Sul retro di una di esse è scritta la data “mercoledì 10 – 6 – 31”, e dietro a un’altra, nella calligrafia di Elsa Respighi, “1934”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 16,5 x 24,5. Numerazioni precedenti: 78

F 95

“Teatro alla Scala. Ballo Belkis, Regina di Saba – di C. Guastalla (maestro O. Respighi) (Pitt. N. Benois – A. Scaioli” (didascalia stampata tipograficamente sul recto). Foto di scena di Belkis Regina di Saba, coreografia in 7 quadri di Claudio Guastalla su musica di Ottorino Respighi, scene e costumi di Nicola Bénois. Milano, 1932/01.* * La “prima”di Belkis andò in scena alla Scala il 23 gennaio 1932.. Autore della ripresa: Mario Crimella, Milano (nome e indirizzo a stampa sul verso). Cartolina postale fotografica. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 11 x 14. Numerazioni precedenti: 163

ASMi Fondo Respighi 31 F 96 “Papini Respighi Venezia 193...” (iscrizione a penna sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi e Giovanni Papini Venezia, 1932/09* (cfr. F 97) * L’ultima cifra dell’anno è di dubbia interpretazione; tuttavia, la fotografia è stata evidentemente scattata nella stessa occasione della F 97 chiaramente datata “Sett. 1932” Cfr. F 97. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6 x 9.

Numerazioni precedenti: 45

F 97 “Giovanni” “Papini” “Venezia sett. 1932” (iscrizioni a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi, Elsa Olivieri Sangiacomo, Giovanni Papini e una donna non identificata (presumibilmente la moglie di Papini: Giacinta Giovagnoli) Venezia, 1932/09 Cfr. F 96. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 6 x 9. Numerazioni precedenti: 111

F 98

Viale della villa “I Pini”. Roma, 1933/03/19. Iscrizioni a penna sul verso: “Ti pensiamo con molta simpatia e ci auguriamo di averti presto a 'I Pini' / Elsa”, “Mary Molinari”, [firma illeggibile], “Giacinto Sallustio”, “Guastalla”, “Bernardino Molinari”, “Maria Olivieri”, “Ottorino Respighi”, “Gaspare [cognome illeggibile]”, “19 / III / 933 San Giuseppe !”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 12. Numerazioni precedenti: 79

F 99

“Ojetti 24 aprile 1933” (iscrizione a penna sul recto, in alto a destra). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e Ugo Ojetti nel giardino della villa di quest’ultimo, detta “Il Salviatino”. Firenze, “Il Salviatino”, 1933/04/24. Cfr. F 100. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 13 x 18. Numerazioni precedenti: 2

F 100

“Ugo Ojetti e Ottorino Respighi” (iscrizione a penna sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?) Ottorino Respighi e Ugo Ojetti nel giardino della villa di quest’ultimo, detta “Il Salviatino”. Firenze, “Il Salviatino”, 1933/04/24 (iscrizione a penna sul recto, in alto a destra: “24 aprile 1933”). Ristampa a rovescio, non datata (da originale conservato a Venezia, Fondazione Cini, Archivio Respighi). Cfr. F 99. Gelatina ai sali d’argento su carta lucida. Cm. 13 x 18. Numerazioni precedenti: 49 ; 60 (iscrizione a penna sul verso).

ASMi Fondo Respighi 32

F 101

“partenza da Helsinki” (iscrizione a penna sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Ottorino Respighi, Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo con un mazzo di fiori, e una donna non identificata, davanti a un treno (?). Helsinki, 1933/10.* * I Respighi effettuarono concerti in Finlandia nel mese di ottobre del 1933. Autore della ripresa: P.J.Bogelund (timbro con nome e anno della ripresa sul verso). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 8 x 9. Numerazioni precedenti: 98

F 102

“ultima foto” (iscrizione a penna sul verso). Ottorino Respighi ed Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo davanti a un’automobile. S.l. (Roma, Villa “I Pini”*), s.d. (1935*) * Una copia di questa fotografia (recante sul verso l’iscrizione “Ultima foto ai Pini del Maestro 1935”) è conservata presso l’Archivio Respighi della Fondazione Cini, insieme ad altre tre scattate nella stessa occasione, in cui compare anche la madre di Elsa. Timbro sul verso: “Ingrandimento S. A. Vigano”. Sul verso è anche presente una sigla a matita (“A”?). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 7 x 11. Numerazioni precedenti: 33

F 103

Scena teatrale dalla Fiamma, melodramma in 3 atti di Claudio Guastalla, musica di Ottorino Respighi.* Budapest, 1935/04.* * andò in scena a Budapest nell’aprile del 1935. Autore della ripresa: Vajda M. Pal, Budapest (monogramma e timbro a stampa sul recto lungo il bordo inferiore). Cartolina postale. Procedimento fotomeccanico. Cm. 12 x 18. Numerazioni precedenti: 167

F 104

Ottorino Respighi. Budapest, 1935/04 ? (Cfr. F 103). Autore della ripresa: Vajda M. Pal, Budapest (monogramma e timbro a stampa sul recto lungo il bordo inferiore). Cartolina postale fotografica. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 14. Numerazioni precedenti: 41

ASMi Fondo Respighi 33 F 105

Elsa Olivieri Sangiacomo. Budapest, 1935/04 ? (Cfr. F 103) Autore della ripresa: Vajda M. Pal, Budapest (timbro a rilievo sul recto, lungo il bordo inferiore, al centro). Cartolina postale fotografica. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 9 x 14. Numerazioni precedenti: 64

F 106

Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo in giardino. S.l., s.d. (1936/05 ?)* * Riproduzione parziale in ALVERÀ 1986, p. 66, con la didascalia: “un’immagine di Elsa, vedova da poco più di un mese (maggio 1936)”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 13 x 18,5. Numerazioni precedenti: 51

F 107

“Berlino Fiamm[a] 1936 con gli Attolico” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo con l’Ambasciatore Bernardo Attolico e la moglie. Berlino, 1936/05-inizio 06* Autore della ripresa: Szymanski, Wilmersdorf (firma sul recto, in basso a destra; timbro sul verso). Gelatina ai sali d’argento. Cm. 13 x 18. Numerazioni precedenti: 74 * In BRAGAGLIA 1983, fig. 38, è riprodotta un’altra fotografia, scattata evidentemente nella stessa occasione, con la didascalia: “Elsa, subito dopo la scomparsa del Maestro, a Berlino per una nuova edizione de La Fiamma (1936)”. La circostanza è confermata in RESPIGHI 1975, p. 209 (“Durante il mio soggiorno a Berlino per la preparazione di “Fiamma” fui ospite dell’Ambasciatore Attolico e della sua signora…”).

F 108

“Elsa a Cortina 1935 [corretto: 1936]” (iscrizione a matita, con correzione a penna, sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Olivieri Sangiacomo in campagna. Cortina (Belluno), 1935 o 1936. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 10 x 13. Numerazioni precedenti: 81

ASMi Fondo Respighi 34 F 109

“al Vittoriale / 11-9-1936” (iscrizione a penna sul verso). Elsa Olivieri Sangiacomo. Gardone Riviera (BS), 1936/09/11.* Ristampa non datata. * La data 1936 è confermata in RESPIGHI 1975, p. 21 (“Nel settembre [1936], D’Annunzio mi invita ad essere sua ospite al Vittoriale...”). Cfr. F 110. 4 timbri sul verso: “Valori plastici – Archivio” Gelatina ai sali d’argento. Cm. 13 x 18. Numerazioni precedenti: 72, 317 (timbro a stampa sul verso)

F 110

“al Vittoriale / 11-9-1936” (iscrizione a penna sul verso). Elsa Olivieri Sangiacomo. Gardone Riviera (BS), 1936/09/11. Ristampa non datata. Cfr. F109. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 10,5 x 14,5. Numerazioni precedenti: 80, 317 (timbro a stampa sul verso).

F 111

“Tomba di Respighi” “1937” (iscrizioni a penna sul verso). Persone non identificate accanto alla tomba di Ottorino Respighi Bologna, 1937/04*. * La traslazione della salma di Respighi nell’arca donata dalla città di Bologna avvenne appunto nel mese di aprile 1937. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 7,5 x 10,5. Numerazioni precedenti: 110, 34 (? iscrizione a matita sul verso).

F 112

“Vienna 1937 con la Wallmann” (iscrizione a penna sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?). Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e Margarete Wallmann. Vienna, 1937/06.* * Elsa si recò a Vienna per le prove di Fiamma subito dopo il Maggio fiorentino del 1937. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 10 x 15.

Numerazioni precedenti: 63

ASMi Fondo Respighi 35 F 113 “Bruxelles 28 [corretto: 29] Aprile 1950 Regina Elizabeth Koussewitzky Honneger”(iscrizione a matita sul verso, calligrafia di Elsa Respighi?) Foto di gruppo con Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo, Sergei Koussevitzky, Arthur Honegger, la regina Elisabetta (Wittelsbach) del Belgio e altre persone non identificate. Bruxelles, 1950/04/29. Un’altra fotografia, scattata nella stessa occasione è riprodotta in BRAGAGLIA 1983, fig. 43. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 12 x 18,5. Numerazioni precedenti: 84 ; 9, 104/43 (iscrizioni sul verso, rispettivamente in penna rossa e a matita).

F 114

“Luisa ed Elsa Respighi 1951 festival musicale” (iscrizione a matita sul verso; calligrafia di Elsa Respighi?) Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e Luisa Bàccara. S.l., 1951. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 10 x 14,5. Numerazioni precedenti: 67; 7 (iscrizione a matita sul verso).

F 115

“Gavronska”, “Toti dal Monte” (iscrizioni a matita e a penna, sul verso, calligrafia di Elsa Respighi?). Foto di gruppo con Toti dal Monte (alias Antonietta Meneghel), Luciana Frassati Gawronska, Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e altre persone non identificate. Venezia, 1952 (iscrizione a penna sul verso). Timbro dello studio fotografico sul verso: “Foto film [...] [M]arco 236 Venezia”. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 10,5 x 15. Numerazioni precedenti: 61, “42 11/9” (iscrizioni a matita sul verso).

F 116 “Ottorino Respighi (1879-1936) medaglione ritratto in terracotta eseguito da Adriana Daru a Genova nel 1954 Museo Glinka, Mosca (URSS)” (iscrizioni a penna sul verso). S.l., dopo il 1954. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 10,5 x 15. Numerazioni precedenti: 112, 306 (timbro sul verso).

F 117 “Stoccolma 1976 Istituto Italiano di Stoccolma C.M. Levi Ricevimento col re di Svezia Carlo Gustavo e la Principessa Cristina” (iscrizione a penna sul verso). Stoccolma, 1976. Gelatina ai sali d’argento. Cm. 10 x 14. Numerazioni precedenti: 109

ASMi Fondo Respighi 36

Serie “Carteggio” (1917-1973) Questa serie comprende lettere, cartoline, biglietti e telegrammi ricevuti o spediti da Ottorino Respighi o da Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Nell’ordinamento dato al fondo dal venditore (studio bibliografico “L’Arengario”), questo materiale era mischiato con i sei pezzi che qui si è preferito invece considerare a parte nella serie “Documenti”, e inoltre comprendeva tre fotografie che si è ritenuto preferibile spostare nella serie specifica (contrassegnandole come F 24, F 95 e F 103). Ad ogni pezzo di questa serie corrispondono le seguenti voci descrittive:

- Sigla composta dalla lettera “C” (= Carteggio) e da un numero progressivo; - Mittente e destinatario (con eventuale trascrizione degli indirizzi); - Data topica e cronica; - Eventuali note alla data, anche con riferimento a timbri postali, se presenti; - Segnalazione ed eventuale trascrizione di iscrizioni a stampa (come nel caso della carta intestata) e di aggiunte manoscritte successive; - Tipo di oggetto (cartolina postale, lettera, telegramma, biglietto), eventuale presenza della busta originale e (per le cartoline) descrizione dell’immagine eventualmente riprodotta; - Numero e dimensioni in centimetri dei fogli (altezza per larghezza), numero delle facciate scritte con eventuale indicazione del senso della scrittura, segnalazione di eventuale numerazione originale delle pagine; - Presenza di pieghe e/o guasti della carta; - Eventuale segnalazione di citazioni del testo (parziali se non altrimenti segnalato) nella bibliografia specifica; - Lingua, se diversa dall’italiano; - Numerazione precedente, assegnata dallo studio bibliografico “L’Arengario”, in carattere corsivo.

La trascrizione (con eventuali note riferite al contenuto della missiva) e la traduzione italiana dei testi in tedesco è stata aggiunta in Appendice.

Segnatura: Busta 1

C 1 Elsa Olivieri Sangiacomo a Ottorino Respighi (“Maestro Ottorino Respighi / Liceo di S. Cecilia / Via dei Greci Roma”). Milano 1917/06/26. Timbro a data sul recto. Cartolina postale a colori raffigurante una crocerossina (disegno firmato “Nanni”) ed il testo “Angeli in carne dell’età presente / che i volti degl’eroi ricomponete / dalla tragedia alla speranza sempre / e che la nuova vita promettete”. Iscrizione a stampa sul recto: “Comitato Propaganda Croce Rossa – Milano Piazza Scala n. 3”. Cm. 14 x 9,2.

Numerazione precedente: 142

ASMi Fondo Respighi 37 C 2 Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo (“Signorina Elsa Olivieri Sangiacomo / Via Nazionale 5 / Roma”). Bologna 1917/07/09. Timbro a data sul recto. Cartolina postale riproducente un’incisione di Giuseppe Benedetti (1707-1785) raffigurante la Fontana del Nettuno a Bologna. Cm. 14 x 9. . Numerazione precedente: 145

C 3 Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo. Bologna 1918/07/07. Lettera. 2 fogli, cm. 26,2 x 19, 4 facciate. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 117

C 4 Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo. Bologna 1918/07/29. Lettera. 2 fogli, cm. 28 x 21,3, 4 facciate. Segni di piegatura.

Numerazione precedente: 119

C 5 Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo. Bologna 1918/08/24. Lettera. 2 fogli, cm. 27,6 x 21, 4 facciate. Segni di piegatura. Piccole macchie sul primo foglio. Numerazione a penna blu (da 1 a 4, con correzioni sulle prime tre facciate) aggiunta successivamente.

Numerazione precedente: 123

C 6 Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo. Bologna 1918/08/26. Lettera. 1 foglio, cm. 27,5 x 21,3, 2 facciate. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 120

C 7 Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo. Bologna 1918/08/29. Lettera. 1 foglio, cm. 28 x 21,3, 2 facciate Segni di piegatura, una sbavatura d’inchiostro. Lettera esposta nella mostra “... è amore vero e forte...”, ASMi 14-21 febbraio 2009. . Numerazione precedente: 118

C 8 Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo. Bologna 1918/09/08. Lettera. 2 fogli, cm. 27,6 x 21,3, 4 facciate (la quarta è priva di scrittura). Segni di piegatura. Sulla prima facciata è rimasta incollata parte della busta. . Numerazione precedente: 122

ASMi Fondo Respighi 38

C 9 Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo. s.l. [Bologna], s.d. [1918/08/15?].* * Si ipotizza che questa cartolina, priva dell’indirizzo del destinatario e perciò presumibilmente imbustata insieme a una lettera, sia stata scritta durante il mese di settembre del 1918, anno del fidanzamento, avvenuto il quale Ottorino ed Elsa non si videro per tutta l’estate; in agosto Elsa si ammalò di colite; cfr. anche la lettera C 4 (29 luglio 1918), in cui si accenna alla possibilità di un incontro “ai primi di Ottobre”. Cartolina postale riproducente una fotografia di “Palazzo Fava” a Bologna. Cm. 14 x 9. . Numerazione precedente: 189 C 10 Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo. Pinerolo 1918/09/18. Lettera. 1 foglio, cm. 27,6 x 21,3, 2 facciate. Segni di piegatura. Macchia verde chiaro sul bordo superiore della prima facciata . Numerazione precedente: 124

C 11 Ottorino Respighi a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Torino 1919/04/19. Lettera. 1 foglio, cm. 26,8 x 21. 2 facciate, la prima divisa a metà e scritta su due colonne in senso orizzontale, la seconda riempita verticalmente su una colonna. Segni di piegatura. L’inchiostro della seconda facciata emerge parzialmente sulla prima. . Numerazione precedente: 121

C 12 Ottorino Respighi a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (“via Nazionale 5 Roma”). Milano. 1919/04/24. Cartolina postale. Cm. 14 x 9. . Numerazione precedente: 188

C 13 J. & W. Chester a Ottorino Respighi. Londra 1919/06/10. Lettera dattiloscritta con firma autografa. 2 fogli, cm.26 x 20, 2 facciate. Intestazione a stampa sul primo foglio: “Chester Library [...]” con stemma della ditta. I due fogli hanno 2 buchi praticati per inserirli in un raccoglitore. Piegature e piccoli strappi. L’inchiostro bluastro traspare sul verso delle pagine. Lingua: francese.

Numerazione precedente: 149

C 14 Ottorino Respighi a Claudio Guastalla (Viale Castelfidardo Pesaro) Bologna 1921/08/08. Timbro a data sul recto. Cartolina postale. Cm. 14,2 x 9. . Numerazione precedente: 144

ASMi Fondo Respighi 39 C 15 Ottorino Respighi a Claudio Guastalla (Via Castelfidardo 35 Pesaro) Bologna 1921/09/15. Timbro a data sul recto. Cartolina postale. Cm. 14 x 9. . Numerazione precedente: 143

C 16 Ottorino Respighi a Claudio Guastalla. Messina 1924/09/04. Lettera. 2 fogli: 1 foglio cm. 21 x 13,4 piegato in 2, 4 facciate, con intestazione a stampa sulla prima: “Regio Liceo Musicale di S. Cecilia Roma / Il Direttore”; 1 foglio, cm. 20,8 x 13,5. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 129

C 17 Francesco von Mendelssohn a Ottorino Respighi. S.l., s.d. [1924?].* * L’accenno alla “Sonata” contenuto nella lettera (si veda la trascrizione in Appendice) potrebbe riferirsi a quella per violoncello e pianoforte di cui Respighi parla nella sua lettera a Guastalla del 4 settembre 1924 (C 16) come appena terminata; nel mese di settembre del 1924 i Respighi furono ospitati dai Mendelssohn, e Francesco era appunto violoncellista, da qui si comprende il suo interesse per questa composizione. Cfr. anche PEDARRA Catalogo, P 189. Lettera. 1 foglio, cm. 28.5 x 22. Segni di piegatura. Macchie gialle. Iscrizione a penna aggiunta in basso: “Francesco Mendelsohn”.

Numerazione precedente: 196

C 18 Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo ad Amelia Paracchi Respighi e Amilcare Paracchi s.l. [Roma] 1926/10/18. Lettera. 1 foglio, cm. 26,2 x 20,8, 2 facciate. Iscrizioni aggiunte sulla prima facciata: “Ottobre 1926” (biro blu), “PARACCHI” (biro rossa) Segni di piegatura. Strappi.

Numerazione precedente: 115

C 19 Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo ad Amilcare Paracchi. s.l. [Roma*] 1926/11/01. Lettera. 1 foglio, cm. 26,2 x 20,8, 2 facciate. Segni di piegatura, strappi. * Segnalazione di Michael Webb, 19/02/2019.

Numerazione precedente: 116

C 20

Ottorino Respighi a Claudio Guastalla (via G. Avezzana 51 Roma) Berlino. 1927/10/05. Timbro a data sul recto. Cartolina postale riproducente sul verso la fotografia di un salotto. Cm. 13,4 x 8,5.

Numerazione precedente: 146

ASMi Fondo Respighi 40 C 21 Benito Mussolini a Ottorino Respighi (presso il Consolato italiano di Amburgo). Roma 1927/11/19. Telegramma. Cm. 19,5 x 21,5. Diverse lacerazioni della carta. Alcune parti delle striscie di testo sono mancanti. . Numerazione precedente: 139

C 22 Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo a Claudio Guastalla. Parigi 1928/11/08. Intestazione sul recto: stemma e indirizzo dell’Ambassador Hotel, Boulevard Haussmann, Paris. Lettera. 2 fogli, cm. 18,5 x 15, 4 facciate. Iscrizioni aggiunte sulla prima facciata: “1928” (matita rossa), “A GUASTALLA” (biro rossa). Segni di piegatura.

Numerazione precedente: 114

C 23 Arturo Toscanini, Bernardino Molinari, Emanuele Grazzi a Ottorino Respighi (Palazzo Borghese Piazza Borghese Roma). Telegramma. Cm. 15, 8 x 24. New York 1929/02/23. Timbro a data sul recto. . Numerazione precedente: 136

C 24 Claudio Guastalla a Ottorino Respighi ed Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (Milano, Grand Hotel). s.l. [Roma] 1929/04/01. Lettera. 1 foglio, cm. 21 x 13,5, piegato, 4 facciate. Intestazione a stampa in rosso sulla prima facciata: “CLAUDIO GUASTALLA”. Iscrizione aggiunta a penna o biro blu in direzione verticale sulla prima facciata: “Indirizzata al G. Hotel Milano”. . Numerazione precedente: 125

C 25 a - b

a) Harry Kling a Ottorino Respighi. Londra 1929/09/19. Lettera dattiloscritta con firma autografa. 2 fogli, cm. 25,5 x 20,3, 2 facciate. Intestazione a stampa sul primo foglio: “Chester Library [...]” con stemma della ditta. Segni di piegatura. Lingua: francese. Numerazione precedente: 154

b) Ottorino Respighi a Harry Kling. s.l. [Roma] s.d. [1929]. Minuta manoscritta a penna della risposta alla lettera di Kling, probabilmente autografa di Ottorino o di Elsa Respighi, con cancellature, sui margini sinistro e inferiore della prima facciata di C 25a. Lingua: francese. Numerazione precedente: 155

ASMi Fondo Respighi 41 C 26 a - b

a) Gabriel Paitchadze a Ottorino Respighi. Parigi 1929/10/17. Lettera dattiloscritta , con firma autografa. 1 foglio, cm. 27 x 21. Intestazione a stampa. Lingua: francese. Numerazione precedente: 148

b) Ottorino Respighi a Gabriel Paitchadze. s.l. [Bologna?] s.d. [1929]. Minuta manoscritta a matita, autografa, sul verso di C 26a. Lingua: francese. Numerazione precedente: 148

C 27 Don Gelasio Caetani a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Roma 1930/03/31. Lettera. 1 foglio, cm. 21,2 x 16,5. Intestazione a stampa sulla prima facciata. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 187

C 28 Guido Chigi Saracini a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Rosia (Siena) 1930/12?/18. Iscrizione aggiunta a penna accanto alla data: “? (Settembre?)”. Lettera. 1 foglio, cm. 27,5 x 18, 2 facciate. Intestazione a stampa sulla prima facciata: “Castello di Palpiano Rosia (Siena)”. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 192

C 29 Joe Hogge a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Liegi 1932/01/22. Lettera. 1 foglio, cm. 28 x 22, 2 facciate. Intestazione a stampa sulla prima facciata. Segni di piegatura. Lingua: francese. Numerazione precedente: 199

C 30 Luisa Bàccara a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. s.l., s.d. [Gardone Riviera (Brescia), Vittoriale, prima del 1932/01/30].* * Il 30 gennaio 1932 ebbe luogo al Vittoriale il primo ed unico incontro fra i Respighi e Gabriele d’Annunzio. La lettera qui presente evidentemente precede di poco tale giorno. Lettera. 1 foglio di carta azzurra, cm. 19,5 x 16, piegato, 3 facciate. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 202

C 31 Luisa Bàccara a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo s.l. [Gardone Riviera (Brescia), Vittoriale], s.d. [tra febbraio/marzo 1932 e 12 aprile (Pasqua) 1936*] * Gli auguri pasquali formulati nel testo (si veda la trascrizione in Appendice) fanno escludere che questa lettera sia stata scritta, come la precedente, in preparazione dell’incontro del 30 gennaio 1932. I successivi cenni ad una “promessa” di D’Annunzio possono invece riferirsi soltanto a quanto egli appunto promise a Respighi durante quell’incontro. Questa lettera perciò può essere collocata nel periodo intermedio tra la vigilia di Pasqua del 1932 (27 marzo) e quella del 1936 (12 aprile; Respighi morì il 18 aprile 1936). Lettera. 2 fogli di carta azzurra, cm. 19,5 x 16, piegati, 5 facciate. Segni di piegatura.

Numerazione precedente: 202

ASMi Fondo Respighi 42

C 32 Gian Francesco Malipiero a Ottorino Respighi. Asolo (Treviso) 1932/05/10. Lettera. 1 foglio, cm. 28,2 x 22 ca., 2 facciate. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 157

C 33 Joe Hogge a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Liegi 1932/07/12. Lettera dattiloscritta con firma autografa. 1 foglio, cm. 28 x 22, 2 facciate. Intestazione a stampa sulla prima facciata. Segni di piegatura. Lingua: francese. Numerazione precedente: 198

C 34 Ottone Schanzer a Ottorino Respighi. Francavilla al Mare (Chieti) 1932/08/05. Lettera. 1 foglio, cm. 26,5 x 21, 2 facciate. Segni di piegatura e piccoli strappi. . Numerazione precedente: 191

C 35

Gian Francesco Malipiero a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Asolo (Treviso) 1933/01/03* * Data dichiarata in RESPIGHI 1954. Lettera. 1 foglio, cm. 28,2 x 22 ca. 2 facciate. Segni di piegatura. Sulla prima pagina Malipiero ha tracciato il piccolo disegno di un manifesto (cm. 4 x 3,5 ca.) raffigurante un clown che regge un cerchio, affiancato dalla scritta: “cercate l’autore del manifesto”.8 . Numerazione precedente: 158

C 36 Ottorino Respighi a Gian Francesco Malipiero. s.l. , s.d. [Roma. 1933/01/13].* * Data dichiarata in RESPIGHI 1954, che riporta la trascrizione della versione finale della lettera. Minuta di lettera scritta a matita, 2 fogli, cm. 33 x 22 circa, strappati per il lungo e piegati. 2 facciate. Sul verso delle due pagine è presente parte di una “Revisione dei manuali scolastici (Rapporto del prof. B. Vignola)”, dattiloscritta, in cui si fa riferimento alla “Risoluzione Cesares” del 1926.9 Numerose cancellature e passaggi eliminati con sbarrature. Iscrizione (forse di mano di Elsa Respighi) aggiunta a biro blu in testa al primo foglio: “lettera di Respighi a Malipiero” / “1948” (data cancellata). In fondo alla seconda pagina: “O R” a penna blu. Altra iscrizione a matita sul verso del primo foglio, forse autografa di Ottorino Respighi: “Malipiero”. . Numerazione precedente: 130

8 Il “Manifesto” di cui si parla in questa lettera è quello, concepito dal compositore Alceo Toni (1884-1969) e sottoscritto, tra gli altri, da Ottorino Respighi, apparso il 17 dicembre 1932 su tre dei maggiori quotidiani del Paese (II popolo d'Italia, il Corriere della sera e La Stampa), e scagliantesi contro le tendenze più innovative della musica moderna, in favore di un riconoscimento dell’immutato valore della tradizione musicale dei secoli passati. Cfr. RESPIGHI 1954, pp. 265 e segg. 9 Sulla “Risoluzione Cesares” si vedano: Unesco, La réforme des manuels scolaires et du materiel d’enseignement – Comment les mettre au service de la compréhension internationale, Paris 1950: 9-27, e La storia contemporanea tra scuola e università:manuali, programmi, docenti, a cura di G. BOSCO e C. MANTOVANI, Rubbettino 2004: 297.

ASMi Fondo Respighi 43

C 37 Invito di Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e Ottorino Respighi a un concerto di musiche di Gian Francesco Malipiero, Ildebrando Pizzetti e Ottorino Respighi in programma presso l’abitazione dei Respighi a Roma l’11 maggio 1933. S.l., s.d. [Roma, 1933/05]. Biglietto a stampa. 1 foglio, cm. 10,2 x 15,2. . Numerazione precedente: 165

C 38 Claudio Guastalla a Ottorino ed Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Roma 1933/08/21. Lettera. 1 foglio, cm. 21 x 14, piegato, 4 facciate. Intestazione a stampa sulla prima facciata. Aggiunte a penna o biro blu sulla prima facciata: in verticale: “Ind: S.E. /Albergo Chiarofonte / Abetone”; in orizzontale: “VIII 33” . Numerazione precedente: 127

C 39 Elisabetta Cerruti a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Berlino 1933/11/20. Lettera dattiloscritta con firma autografa.1 foglio, cm. 20 x 16, 2 facciate. Intestazione a stampa sulla prima facciata: “R. Ambasciata d’Italia Berlino”. Segni di piegatura. Alcune cancellature e correzioni a penna. Iscrizione aggiunta a penna blu in alto a sinistra sulla prima facciata: “1933”.

Numerazione precedente: 203

C 40 Giovanni Papini a Ottorino Respighi. Firenze 1934/01/24. Lettera. 1 foglio, cm. 28 x 22, 1 facciata. Segni di piegatura.

Numerazione precedente: 184

C 41 Ottorino Respighi a Guido [Valcarenghi].10 Roma 1934/03/15. Lettera scritta a macchina su carta da lettera per la posta aerea, con firma autografa. 1 foglio, cm. 27 x 21, 1 facciata. Segni di piegatura e qualche strappo.

Numerazione precedente: 128

C 42 L. Ponchet de Langlade a Ottorino Respighi. Roma 1934/06/15. Lettera. 1 foglio ripiegato, cm. 18 x 23, 4 facciate. Intestazione a stampa sulla prima facciata: “Palais farnese Rome”. Segni di piegatura.

Numerazione precedente: 186

C 43 Claudio Guastalla a Ottorino Respighi ed Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (Bologna). Roma 1934/08/02.

10 Guido Valcarenghi nel 1934 si trovava in Argentina, con l’incarico di organizzare al Teatro Colon di Buenos Aires una rappresentazione della Fiamma.

ASMi Fondo Respighi 44 Lettera. 2 fogli, cm. 26,5 x 21, 4 facciate. Intestazione a stampa sulla prima facciata di ogni foglio. Iscrizione aggiunta a penna o biro blu sulla prima facciata, in verticale: “Ind: Bologna”. . Numerazione precedente: 126

C 44 a Ottorino Respighi. Verona 1935/08/16. Lettera. 1 foglio bordato di nero, cm. 18 x 26,8, piegato, 4 facciate. La quarta facciata è compilata in senso perpendicolare rispetto alle altre. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 197

C 45 Gerhard Hauptmann a Ottorino Respighi. Agnetendorf 1935/10/20. Timbro a data sul recto. Telegramma. Cm. 20,5 x 26. Lingua: tedesco. Numerazione precedente: 132

C 46 A[...] Vadnai (o Padnai) a Ottorino Respighi. Budapest 1935/10/23. Lettera d’affari dattiloscritta su carta intestata “M. Kir. Operahaz”. 1 foglio, cm. 29,7 x 23. Segni di piegatura e qualche piccolo strappo. Lingua: tedesco. Numerazione precedente: 195

C 47 Pietro Mascagni a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (via Camilluccia). Roma Hotel Plaza 1936/02/11. Timbro a data sul verso. Altro timbro a data sul recto: “GEN. XIV”. Telegramma compilato a mano, con firma autografa. Cm. 24 x 26. . Numerazione precedente: 141

C 48 Lidia e Venceslao Ivanov a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (via Camilluccia 37 Roma). Roma s.d. [1936/04/18]. Telegramma. Cm. 25,3 x 27. . Numerazione precedente: 137

C 49 Enrico Fermi e Laura Fermi Capon a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (Camilluccia 37 Roma). Roma s.d. [1936/04/18]. Telegramma. Cm. 25,3 x 27. . Numerazione precedente: 138

C 50 Massimo Bontempelli a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (Camilluccia 37 Roma). Roma 1936/04/18. Timbro a data sul verso. Telegramma. Cm. 25,3 x 27. . Numerazione precedente: 134

ASMi Fondo Respighi 45 C 51 Felice Casorati a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (via Camilluccia 37 Roma). Torino [1936]/04/18. Timbro a data sul recto: “19 Apr. XIV”. Telegramma. Cm. 25,3 x 27. . Numerazione precedente: 135

C 52 Luisa Bàccara a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. s.l. [Gardone Riviera (Brescia), Vittoriale] s.d.[1936, dopo il 18 aprile]. Lettera. 1 foglio, cm. 28,8 x 23,2, 2 facciate. Disegno a stampa sulla prima facciata, raffigurante un salice piangente che si piega legandosi ad un altro albero ed il motto dannunziano “Piegandomi lego” . Segni di piegatura. Iscrizione aggiunta a penna in fondo alla seconda facciata: “Luisa Baccara dal ‘Vittoriale’”. . Numerazione precedente: 201

C 53 Gordon Craig a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Genova 1936/04/19. Timbro a data sul recto: “19 Apr. XIV”. Telegramma. 19,5 x 27. La parte del telegramma contenente l’indicazione e l’indirizzo del destinatario è andata smarrita. Lingua: inglese. Numerazione precedente: 133

C 54 Gerhardt Hauptmann a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (“Signora Ottorino Respighi Roma”). Baden Baden. 1936/04/19. Timbro a data sul recto. Telegramma. 25,3 x 27. Lingua: tedesco. Numerazione precedente: 140

C 55 Boaz Piller a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Boston (MA) 1936/04/23. Lettera. 1 foglio, cm. 26,5 x 18,5. Intestazione a stampa sulla prima facciata: “Boaz Piller Symphony Hall Boston, Mass.”. Segni di piegatura. Lingua: francese. Numerazione precedente: 193

C 56 Sam Barlow a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. s.l. [New York?], s.d. [1936/04?]. Iscrizione sul verso a penna (autografa di Elsa Respighi?): “Sam Barlow.” Lingua: francese. Lettera. 1 foglio, cm. 26,5 x 18,2, 1 facciata. Segni di piegatura. Numerazione precedente: 151

C 57 Raffaele Pettazzoni. Commemorazione di Ottorino Respighi. s.l., 1936/05/18. 1 foglio a righe, cm.31 x 21, 2 facciate. Segni di piegatura, piccoli strappi. . Numerazione precedente: 204

ASMi Fondo Respighi 46

C 58 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo Torino 1936/06. Lettera. 1 foglio, cm. 29,2 x 23,2, 2 facciate. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 177

C 59 Gian Francesco Malipiero a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Venezia 1941/04/13. Lettera. 1 foglio, cm. 20,5 x 13. 1 facciata. Intestazione a stampa: “Civico Liceo Musicale B. Marcello [di Venezia] / Il Direttore” (cancellata a penna). Segni di piegatura. Iscrizione a matita: “9 41” . Numerazione precedente: 159

C 60 Gian Francesco Malipiero a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Venezia 1941/05/4. Lettera. 1 foglio, cm. 20,5 x 13. 2 facciate. Intestazione a stampa: “Civico Liceo Musicale B. Marcello [di Venezia] / Il Direttore” (cancellata a penna). Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 160

C 61 G. M. Sangiorgi a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (Viale Giappone, 58 Roma). Roma 1942/11/16. Lettera raccomandata dattiloscritta, in copia conforme all’originale. 1 foglio, cm. 28,2 x 22,5 ca. Segni di piegatura. In basso a sinistra: timbro della S.I.A.E., sigla “p.c.c.” (per copia conforme) e firma. . Numerazione precedente: 156

C 62 Leopold Sachse a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. New York 1946/11/28. Lettera. 1 foglio, cm. 26,8 x 18,8. Intestazione a stampa sulla prima facciata: “Leopold Sache / 635 Riverside Drive / New York 31, N. Y. / Audubon 3-2353”. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 182

C 63 Cesare Frugoni a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Roma. S.d. [ca. 1949 – 54?*]. * Il riferimento ad una relazione per un congresso con “relativo libro” potrebbe alludere, per esempio, alla relazione al 50° congresso della Società italiana di medicina interna (di cui Frugoni era presidente) svoltosi a Roma nel 1949 e pubblicato in quell’anno. L’ultimo libro di carattere scientifico pubblicato da Frugoni risale al 1954. Biglietto. Cm. 10,5 x 15, 2 facciate. Intestazione a stampa: “Prof. Cesare Frugoni [...]”. . Numerazione precedente: 190

C 64 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Torino 1950/12/10.

ASMi Fondo Respighi 47 Lettera. 1 foglio, cm.22 x 28,6, piegato, 3 facciate. Un lato del foglio comprende le prime due facciate, l’altro lato la terza scritta in senso verticale. Segni di piegatura. Iscrizione a penna aggiunta sulla terza facciata, perpendicolarmente alla scrittura, probabilmente da Elsa Respighi: “Risposto il 14 con... e il 30 Dic.” . Numerazione precedente: 180

C 65 Chiarina Fino Savio ad Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Torino 1951/01/19. Lettera. 3 fogli, cm. 22 x 28,5, piegati, 12 facciate (numerate le n. 5 e n. 9). Segni di piegatura. Originariamente spillati insieme, lo spillo è stato rimosso lasciando tracce leggere di ruggine. . Numerazione precedente: 169

C 66 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (via Panama 58 Roma). s.l., s.d. [Torino. 1951/01/20?*]. * Timbro postale del 1951; cfr. C 67 a proposito delle lettere che la signora Fino-Savio lì dice di avere trovato il martedì precedente a Carignano, e C 65 dove si accenna alla morte del marito della Fino-Savio (avvenuta nel mese di gennaio del ’44). Cartolina postale. Cm. 10,5 x 15. . Numerazione precedente: 173

C 67 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (via Panama 58 Roma). Torino 1951/01/28. Cartolina postale. Cm. 10,6 x 15. . Numerazione precedente: 174

C 68 Chiarina Fino Savio ad Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Torino 1951/02/20. Lettera. 4 fogli originariamente spillati insieme: 3 fogli, cm. 22 x 28,5, piegati, più 1 foglio, cm. 22 x 14,4, 14 facciate numerate. Segni di piegatura. Tracce leggere di ruggine lasciate dallo spillo (rimosso). . Numerazione precedente: 168

C 69 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (Forte dei Marmi Via Leonardo da Vinci 36 Villa La Pampanina [?]). Torino 1951/07/16. Lettera con busta. 2 fogli, cm. 23 x 17, 4 facciate. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 172

C 70 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo, in una busta inviata a Roma (via Panama “48 o 58?”); indirizzo corretto dal servizio postale ( “Teatro La Fenice, Venezia”). S. Maria Maggiore (Domodossola) 1951/09/02. Lettera con busta 1 foglio, cm. 18 x 26,8, piegato, 3 facciate: un lato del foglio comprende le prime due facciate, l’altro lato la terza facciata, scritta in senso verticale. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 176

ASMi Fondo Respighi 48 C 71 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Torino 1951/09/17. Lettera. 1 foglio, cm. 19,4 x 29, piegato. 4 facciate. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 171

C 72 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Torino 1951/10/22. Lettera. 1 foglio, cm. 18 x 14, 2 facciate. Iscrizione a penna rossa in alto a destra: “FINO SAVIO”. . Numerazione precedente: 170

C 73 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (via Sebastiano Conca 8 Roma). Torino 1951/11/16. Lettera con busta (strappata). 1 foglio, cm. 22,6 x 34, 4 facciate. Segni di piegatura. Iscrizioni aggiunte sulla busta: recto, a matita: “Fino-Savio (1951)”; verso, a penna: “lettera del 30 Aprile 1914 / Passo molte ore al Palatino, solo, in mezzo a quelle memorie colossali... si può avere la fine della frase?” e “Pagamento riproduzione foto”. . Numerazione precedente: 178

C 74 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (via Sebastiano Conca 8 Roma). Torino 1951/12/12. Lettera “raccomandata” con busta (strappata). 1 foglio, cm.19,3 x 29, piegato, 4 facciate. Segni di piegatura. Iscrizione aggiunta a matita, successivamente cancellata, sul verso della busta: “assente lasciato avviso B[...] 12/12/51”. . Numerazione precedente: 181

C 75 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (via Sebastiano Conca 8, Roma). Torino 1952/01/15. Lettera “raccomandata”con busta (strappata). 2 fogli, cm. 22,5 x 28,7, piegati, 8 facciate. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 175 C 76 Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. s.l. 1955/02/02. Lettera. 1 foglio, cm. 29,5 x 19,8, 2 facciate. Segni di piegatura. Iscrizione aggiunta a penna rossa sulla prima facciata: “FINO SAVIO”. . Numerazione precedente: 179

C 77 Ashley Clarke a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Roma 1955/06/23. Biglietto. 1 foglio, cm. 19 x 12, 2 facciate. Segni di piegatura. Intestazione a stampa sulla prima facciata: “British Embassy. Rome”. Lingua: francese. Numerazione precedente: 200

ASMi Fondo Respighi 49 C 78 André de Badet a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Parigi 1958/01/03. Lettera dattiloscritta, firma a mano. 1 foglio, cm. 27 x 21, 1 facciata. Segni di piegatura. Lingua: francese. Numerazione precedente: 194

C 79 Francesco [Messina] a Elsa Olivieri Sangiacomo. Milano 1959/03/07. Lettera. 1 foglio, cm. 22,7 x 14,2. 2 facciate. Intestazione a stampa: “Accademia di Belle Arti di Brera / Milano”. Segni di piegatura e 1 piccolo strappo. . Numerazione precedente: 161

C 80 Francesco [Messina] a Elsa Olivieri Sangiacomo. Forte dei Marmi 1961/07/13. Lettera. 1 foglio, cm. 26,7 x 19. Intestazione a stampa: “Astoria garden Hotel / Forte dei Marmi / Italy”. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 162

C 81 André de Badet a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Parigi 1965/11/20. Lettera. 1 foglio, cm. 27 x 21, 2 facciate. Segni di piegatura. Lingua: francese. Numerazione precedente: 183

C 82 Giulietta Malipiero Olivieri a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Asolo (Treviso) 1973/[08]*. *Gian Francesco Malipiero morì il 1° agosto 1973, ed è probabilmente a questo evento luttuoso che si riferisce il testo del biglietto della moglie. Biglietto. Cm. 9,5 x 14,5, 2 facciate. . Numerazione precedente: 185

C 83 [Luisa Baccara] a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (“«I Pini» 37 Via della Camilluccia Roma”). Gardone Riviera (Brescia). 14/04/1933 (timbri postali sul recto). Busta di carta azzurra, mm.102 x 165, chiusa sul verso con ceralacca di colore blu recante impronta di sigillo.* * Quando è giunta all’ASMi, questa busta conteneva le tre lettere di Luisa Bàccara che si è deciso di separare, in quanto nessuna delle tre evidentemente era quella originariamente inviata in questa busta (infatti le date non coincidono): sono quelle qui inventariate con i numeri C 30, C 31 e C 84. E’ possibile che sia stata la stessa Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo a collocare le tre lettere in questa busta (se non il venditore del fondo), ma si è preferito mantenere l’ordine cronologico dei documenti. Iscrizioni aggiunte a penna (rispettivamente rossa e blu) sul recto: “BACCARA”, “D’Annunzio”. Numerazione precedente: 202

C 84 Luisa Bàccara a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. s.l. data incompleta: 19.../01/17. Lettera. 1 foglio di carta bianca, cm. 29,5 x 20,5, 2 facciate. Segni di piegatura. . Numerazione precedente: 202

ASMi Fondo Respighi 50

Serie “Documenti” (1917-1976) Si sono inclusi in questa serie sei documenti di varia natura non riconducibili al carteggio. Anche di essi viene data una descrizione (utilizzando le stesse voci adottate per descrivere le lettere) e, in Appendice, si fornisce la trascrizione integrale dei primi cinque.

Segnatura: Busta 1

D 1

Documento militare compilato a mano su un modulo prestampato. Bologna 1917/05/29 1 foglio, cm. 21,5 x 15,7. Intestazione a stampa: “35° Reggimento Fanteria”. . Numerazione precedente: 131

D 2

Minuta dattiloscritta di contratto tra e Ottorino Respighi per l’arrangiamento e l’orchestrazione della musica di Gioacchino Rossini per il balletto Boutique fantasque. Parigi 1919/04/07. Numerose correzioni e cancellature a matita. 1 foglio, Cm. 28,5 x 22,5, 1 facciata. Segni di piegatura. Lingua: francese. Numerazione precedente: 147

D 3

“Societé des Auteurs & Compositeurs dramatiques / Marcel Ballot Agent Directeur […] Bulletin de M. Respighi Ottorino”. Bollettino di pagamento da parte della Societé del Auteurs & Compositeurs dramatiques di diritti percepiti per rappresentata a Parigi due anni prima. Parigi 1921/08. Foglio prestampato e compilato a penna sul recto. Cm. 21 x 24,5. Segni di piegatura. Lingua: francese. Numerazione precedente: 150

D 4

“Entrate dal 1 Gennaio 1928”. [Roma] 1928/1/1 – 1928/10/29. Probabile autografo di Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Pagina ritagliata da un quadernetto. 1 foglio, cm. 16,5 x 10 ca., 2 facciate. Elenco di entrate per diritti d’autore (Ricordi, Universal, Bock, Benjamin, Francia, Chester, Società Autori Austria), premi, concerti, stipendi e per la tournée in Brasile. Opere citate: Trittico Botticelliano, Gli Uccelli, Suite Brasiliana. . Numerazione precedente: 153

D 5

Articolo giornalistico (stralcio). s.d. [1941].* *L’articolo fa riferimento alla composizione in corso di Alcesti. Cm. 9,3 x 7,4. . Numerazione precedente: 152

ASMi Fondo Respighi 51

D 6

Programma di un concerto commemorativo di Ottorino Respighi, per viola (Dino Asciolla), pianoforte (Eugenio Bagnoli) e voce di soprano (Valeria Marigonda) svoltosi ad Asolo, Teatro Eleonora Duse, il 27 maggio 1976 per gli Amici della Musica di Asolo e il Fondo Ottorino Respighi della Fondazione G. Cini di Venezia. Asolo (Treviso) 1976. Pieghevole a stampa. 10 pp., cm. 22 x 10. Include uno scritto di Sandro Paparatti, Una collaborazione inedita tra Respighi e D’Annunzio. La vergine e la città, la riproduzione di due fotografie (una di Ottorino ed Elsa Respighi: cfr. ASMI, Respighi, Serie Fotografie n. F 102, ed una di “Elsa Respighi accanto al medaglione con il volto del Maestro scolpito da Francesco di Messina” [sic]) e quella di una lettera scritta da Gabriele d’Annunzio ad Elsa Respighi il 18 aprile 1936. . Numerazione precedente: 166

ASMi Fondo Respighi 52 Appendice - Trascrizioni

Seguono le trascrizioni integrali dei testi delle sezioni “Carteggio” e “Documenti”, con la traduzione in italiano di quelli in lingua tedesca. Qualora mancassero nei testi, si sono aggiunte tra parentesi quadre le date topica e cronica. Si sono mantenute le eventuali sottolineature e si sono segnalati i cambi di pagina con il segno “/” e di foglio con il segno “//”.

Carteggio (1917-1973)

C 1 - Elsa Olivieri Sangiacomo a Ottorino Respighi.

Cordiali saluti / Elsa Olivieri Sangiacomo / Milano 26 VI 917

C 2 - Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo.

Bologna 9 Luglio 917 Mille cose buoni [sic] e saluti i più cordiali. O Respighi

C 3 - Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo.

Bologna 7 Luglio 1918 Elsa mia, Eccomi ancora nella mia vecchia casa fra i ricordi tristi ed i ricordi belli: ora però mi è sembrata diversa, più luminosa, più ospitale. Ero io che ero cambiato, che sono cambiato, era il mio cuore più leggero più pieno di vita e di speranza e di amore. La prima cosa che ho fatta è stata di mettere il tuo ritratto sul piano sul mio vecchio piano a coda che amo come una persona; poi dopo che i presenti, mio cognato e mio padre, ebbero ammirato la fotografia e ricordato assai bene l’originale / mio cognato se ne è andato e sono rimasto in studio solo con mio padre. Si è parlato di tante cose e poi avendo io detto che un giorno avevo da dirgli tanti miei progetti per l’avvenire, lui stesso mi ha detto: Vuoi forse sposarti? e intanto guardava maliziosamente la tua fotografia. Io ho detto che ne avevo intenzione (senza parlare di te) e allora lui mi ha detto che avrei fatto la sua felicità e la mia e una quantità di parole affettuose e buone dicendomi anche che il mio lavoro avrebbe giovato a qualche cosa nella vita e che il pensiero di una donna che si ama sprona al lavoro e al progresso. Ti puoi immaginare come mi hanno fatto // bene queste sue parole e come ho guardato all’avvenire con più sicurezza e fede. Mio dolce amore ed ora che mi resta a dirti? Debbo dirti che ho pensato sempre a te durante il viaggio, dopo arrivato a casa, sempre, senza un minuto di posa? No, non occorre, tu lo sai. Ho fatto il telegramma alla riunione corale di Blumenstihl, ma tu ben sai che era un saluto per te sola. Scrivimi presto, presto, perché sento il bisogno di aver qualche cosa di tuo, qualche tua parola buona e dolce. Amami, come io ti amo. Ricevesti la lettera scritta da Roma / prima di partire? 11 Attendo. Mille cose le più affettuose e le più soavi dal tuo maritino. Bacio le mani alla mia moglietta. Tuo OR. (non stracciare, conservala per poi.) (Sappiami dire il titolo, l’autore, l’editore, la raccolta, la città della lirica che cercherò di far pratiche.)

C 4 - Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo.

Bologna 29 Luglio 1918 Mia cara, mia buona, mia bella Elsa, Insieme a questa parte una lettera per la mamma: sei contenta? Io sono tanto felice ed è un grande peso che mi sono levato di dosso. Avrai certamente ricevuto la lettera che ti scrissi a Bellegra il 22 o il 23 nella quale ti chiedevo tante cose che ti ripeto qui nel caso la lettera non ti fosse pervenuta.12 Quando ritornerò a Roma ai primi di Ottobre o magari prima se mi sarà possibile, potrei venire a Bellegra a passare gli ultimi giorni di vacanza? Mi potrai trovare alloggio e vitto in qualche luogo? T’avverto che mi contento di tutto, solo voglio stare / con te, vicino a te e vivere con te. Ora che la mamma lo sa (mi scriverà che è contenta?) non avrà difficoltà a permettere che il maritino futuro stia un po’ con la sua mogliettina. Faremo prova di ménage. Io starò ai tuoi ordini e farò tutto quello che vorrai anche due quinte o più di seguito. Perché temi la mia andata a Pinerolo? Non resterò quello di prima anche dopo il soggiorno in Piemonte? Sarà un soggiorno triste fra due

11 Forse un riferimento ad una lettera datata 06/07/18 di ottorino ad Elsa, conservata alla Fondazione Cini. 12 Mentre non pare si sia conservata una lettera del 22 o 23 luglio, ce n’è una del 24 luglio, conservata presso la Fondazione Cini e citata in RESPIGHI 1954, p. 112, che effettivamente anticipa una sezione (da “Lavoro alla Primavera” fino alla citazione dei versi) della missiva C 4 trascritta qui.

ASMi Fondo Respighi 53 figlie che hanno perduto la mamma da pochi giorni.13 Faremo un po’ di musica colla Signora Fino e questo sarà l’unico spasso. Però non è ancora accertato // se ci andrò: non ho avuto ancora nessuna comunicazione ufficiale. Ho scritto già due volte a S. Cecilia per aver notizie del nostro affare finanziario, ma ancora non mi hanno risposto. Sono angosciato per ciò: capirai che è una cosa di capitale interesse per me e per noi. Lavoro alla “Primavera” (poema armeno di Zarian) per soli coro e orchestra, lavoro con molta intensità tanto più che ora, dopo un violentissimo temporale, abbiamo una deliziosa temperatura e abbastanza fresco. Come vuoi che non musichi con entusiasmo dei versi come questi della Primavera: L’ultima volta che l’ho veduta - la vergine dal passo leggero e cinta di luce – / quando ella sfiorava dolcemente l’erba e le corolle, dove andava allora, la vergine dal passo leggiero? I suoi occhi sono gli occhi più belli! A chi possono essere dedicati questi “occhi più belli”? Mia piccina, prendo atto della chiusa della tua lettera, accetto tutti i baci nelle svariate parti del viso e te li rimando moltiplicati per mille e mille attendendo il momento di consegnarteli in persona dicendoti tutto il bene che ti voglio che ti voleva [sic] e che ti vorrò sempre. (Cosa scriverà la mamma?)14 In ogni modo non parlare con nessuno, aspetta che venga io a svelare il “grande segreto” al mondo intero.) Ti bacio. OR P.S. di che colore è ora la mogliettina? Sudanese, Pellerossa, Cinese o... nostrana?

C 5 - Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo.

Bologna 24 Agosto 1918 Elsa mia cara, Veramente la calligrafia che ogni tanto vedo ricomparire, causa il pennino che non va, non mi piace affatto: non sembra la calligrafia di un artista. La tua “vera” è così simpatica: grande rotonda intellettuale, degna di te insomma e l’amo assai. E poi che cosa è in te che non amo? Amavo prima la tua musica, e... anche l’autrice, ma allora in quei tempi preistorici il maestro rimaneva, diciamo, neutrale e zitto come un pesce. Ma un giorno, finalmente, il maestro, o per meglio dire il pesce, ha parlato e fortunatamente anche tu parlasti nello stesso tono e... la modulazione fu fatta. Anch’io tante volte penso a tutto ciò / che è passato, mi pare da tanto e mi rammarico pensando che questa grande felicità potevamo averla già da tanto tempo. Ben, pazienza, per la gioia non è mai troppo tardi. Lavoreremo insieme, come tu dici fra un bacio e l’altro, alle traduzioni chè spero fra non molto potremo avere l’autorizzazione per l’esclusiva proprietà per la lingua italiana. Sarà un lavoro lungo perché solo Schönberg sono 470 pagine di fitta stampa e pure lunghi sono gli altri volumi;15 ma sarà un buon esercizio e tu pure imparerai queste lingue. Mi chiedi se ricordo la piccola alunna addormentata? Allora dormiva il tuo spirito musicale, si trattava solo di svegliarlo ed era più facile che svegliare la persona quando dorme. La tua lezione era ad ore pazze, alle 9! So che son stato senza pietà // allora, ma ci rifaremo e ti rifarai delle ore di sonno perduto. Dormirai così sul mio petto e fra le mie braccia ed io non mi moverò nemmeno un poco per non destare il mio tesoro. E poi ti sveglierai ed un bacio dolce dolce ti darà il buon giorno e ti rammenterà la felicità che tu dai al tuo maritino al tuo compagno al tuo amore che ti amerà tanto da averne il cuore tanto pieno da spezzarsi. Passo un altro legame, quello dei libri. Lego come un libraio, non so come lega Mimì, e vedrai che farò grandi progressi anche in questo ramo e alla peggio, potrò cambiare mestiere e fare le legature ai libri piuttosto che ai violini! A Clausetti scrivi che faccia una proposta lui stesso, poi ai primi di Settembre lo vedrò io stesso a Milano prima della mia andata a Pinerolo. Mio padre ha scritto alla / tua mamma: la quale gli ha risposto e la lettera è qui e la porterò in persona fra due o tre giorni quando andrò a trovarlo. Contraccambia alla mammina i miei saluti ed i più affettuosi e figliali. Le voglio già tanto bene tutto il bene che la sua Elsa vuole a me. Ma, me ne vuole veramente? Le “fontane” sono già cedute a Ricordi e già stampate, partitura e parti, soltanto non sono ancora in vendita al pubblico. Del libretto ne parlerò alla mia andata a Milano. Illica è un certo pazzo! Ti bacio tante volte. Tuo Nino

C 6 - Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo.

Bologna 26 Agosto 1918 Elsa, amore mio, Non starò in pena per il tuo male, perché mi dici che non è cosa grave, ma però ti consiglio di farti visitare da uno specialista come era la tua prima idea. I mali è meglio curarli e sradicarli al principio, sono così più facili ad esser mandati via per tornare mai più. E poi nel nostro piccolo ménage di mali non ce ne debbono essere: il male è dolore e solo felicità e salute devono regnare. Bisogna estirpare ora tutto ciò che ci potrà essere ombra nella nostra vita avvenire e incominciarla mondi di corpo e di spirito. Quel signore che fa i capricci e non vuol

13 Riferimento alle sorelle Maria e Anna Magnetti (quest’ultima, un’allieva di Chiarina Fino-Savio). 14 La risposta della mamma di Elsa, datata 31 luglio, è conservata alla Fondazione Cini. 15 Qui Respighi accenna alle traduzioni del Trattato di armonia di Arnold Schönberg e del Trattato di contrappunto di Sergej Ivanovič Taneev, previste per una casa editrice bolognese ma che poi non furono effettuate. Cfr. RESPIGHI 1954, p. 115.

ASMi Fondo Respighi 54 assimilare gli faremo mettere giudizio perché di battaglie intestine non ne vogliamo. / Per le traduzioni ci vorrà un po’ di tempo per ottenere l’autorizzazione perché Schönberg e Taneieff sono pubblicati in paese nemico. E perché non sveglierai “fiore di neve”? Fa un po’ come te, dorme i sonni del giusto: è tua figlia!!! Ho avuto un giornale che canta le lodi del Maestro Di Miniello che a Rimini si copre di gloria dirigendo il trovatore ed è giudicato il migliore elemento dello spettacolo. Ti figuri gli altri? Ricevo i tuoi baci piccoli piccoli e te li rimando grandi grandi. Anch’io ho tanta nostalgia di rivederti e rodo il freno con tutte le impazienze del mondo. Ma finirà anche questo periodo di lontananza ed ogni ora che lentamente cade nel passato ci avvicina sempre più alla grande felicità. Tuo Nino

C 7 - Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo.

Bologna 29 Agosto 1918 Mio caro amore, E’ ancora buio, sono le cinque e mezzo del mattino, mi sono alzato per scriverti due righe prima di partire per la campagna per salutare mio padre. Domani sera sarò già di ritorno e spero di trovare tue notizie e buone. Mio bell’amore sento sempre più vivo il desiderio di esserti vicino e il tempo è così lungo a passare. Non conta contemplare il calendario e contare i giorni che restano di lontananza, la grande ruota va con una lentezza disperante! Ma la felicità acquistata con gran desiderio e a lungo desiderata sarà più grande più profonda e più sentita. E’ per te la stessa cosa? Se l’amore ha resistito a tutto questo tempo di lontananza, /è amore vero e forte e non diminuirà mai. Ti bacio, ti torno a baciare e tutte le cose più dolci che il mio cuore può pensare le rinvio a te e con te vorrei fondere tutto il mio essere. Dopo domani ti scriverò. Tuo Nino

C 8 - Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo.

Bologna 8 Sett. 1918 Mio caro amore, Né ieri né oggi ho avuto tue lettere: ne incolpo la posta col suo bel servizio. Oggi è Domenica e solo alla mattina c’è la distribuzione e per oggi non verrà niente e mi dispiace tanto più perché domattina alle 6.35 parto per Milano e le tue lettere mi saranno rispedite da Papà a Pinerolo e chissà quando le potrò avere. Portiamo pazienza: non è che un mese oggi alla più lunga che starò separato da te e ti giuro che mi sembrerà tanto più lungo degli altri perché tanto meno ci separa dalla fine che ci siamo prefissi e tanto più lento sembra il tempo a passare. Ho bisogno dell’aria buona e leggera di mon-/tagna perché mi sento un poco stanco e non voglio “crollare” come mi hai visto negli anni passati. Ma quest’anno ho una leva così forte che mi sostiene che non vi sarà pericolo alcuno per me. E poi non sono mica malato, ma solo un po’ di stanchezza dovuto [sic] al caldo continuo per due mesi e senza riposo. Vedrai che cera avrò al mio ritorno: sembrerò la luna piena, bianco e rosso e paffutello come un bebè in fasce. Ti piacerò così o preferisci il Maestro di quella fotografia coll’Aria da Dostojewski indebitato che pensa ad una cambiale protestata? Sceglierai tu: tanto lo sai che ora il “maestro” sei tu ed io non sono più che uno sco-//laro ubbidiente e tanto felice di poter ubbidire ad una maestra simile. Soltanto qualche volta mi permetterò (ben raramente però in questi tempi tesserosi) di abbraciarla [sic] fuori ordinanza. Mi permetterai ciò? Ed ora ti dico arrivederci chè la mia valigia m’aspetta perché la porterò oggi stesso alla stazione nell’impossibilità di trovare una vettura domani alle 5 ½. E finiranno questi viaggi da solo soletto! E’ colla bella sposina a fianco che viaggerò fra non molte lune! Se Dio vuole! Bacioni, bacioni e bacioni. Tuo Nnnn Domani e Martedì ti potrò mandare soltanto qualche cartolina: non farmi rimprovero se in questo mese la posta andrà un po’ alla carlona.

C 9 - Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo.

[Bologna, 1918/08/15?] Perché mi dici che stai così così? Sei ammalata? Scrivimi minutamente e non mi far stare in pena. Baci, bacissimi, bacioni e tutti i superlativi possibili. Oggi 15 al 1° Ottobre 46 giorni!!! Tuo N.

C 10 - Ottorino Respighi a Elsa Olivieri Sangiacomo.

Pinerolo 18 Settembre 1918 Elsa mia, Indirizzo questa mia lettera a Roma perché temo che arrivi troppo tardi se la spedisco a quel lungo indirizzo di Selci. Come hai passato questi giorni di vacanza nelle vacanze? Ti sarai divertita, avrai cantato, ma non composto. Hai forse anche flirtato? Senti che si sveglia? Quassù si sta molto bene e, malgrado la promessa che mi ero fatto, ho continuato a lavorare. Immagina! ho scritto un Kyrie per voci ed una romanza16 ed ho continuato il 3° atto della Bella addormentata. Ho accordato un piano-/forte, ho scritto parecchie lettere alla mogliettina a Bellegra, che dalla tua ultima, mi pare non abbia ancor ricevuto. Le troverai al ritorno al tuo

16 Opere non identificate.

ASMi Fondo Respighi 55 paese di montagna. Ho pensato molto alla mia piccola allieva, ho molto desiderato di esserle vicino ecc. ecc. Come vedi ho avuto gran da fare e non sono stato in ozio nemmeno un momento. La cosa che mi ha dato più lavoro, perché è stato senza interruzione, è stato il pensare alla futura moglietta, alla piccina che amo tanto alla quale ho dedicato tutti gli istanti del giorno e molto spesso anche della notte. Ti bacio tanto tanto tuo Nino

C 11 - Ottorino Respighi a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Torino 19 – IV – 919 Mia piccola mogliettina, Oggi con un poco di calma ti scrivo e scusami se non troppo a lungo, ma a forza di prove sono impegnato tutto il giorno. Mercoledì sera Mancinelli (hélas!) dirigerà le “Fontane” ma fortunatamente potrò assistere ad alcune prove dove cercherò di porre qualche cataplasma allo “strazio”. Il violinista Ballarini 17 eseguisce / molto bene la “Sonata” e per parte mia me la cavo abbastanza bene su di un magnifico Steinway. Il tuo maritino pare quasi un pianista sul serio! Ho parlato con alcuni giornalisti i quali hanno proposto Semirâma per la prossima stagione al Regio, io per conto mio a Milano da Sonzogno spingerò la cosa. Dio ce la mandi buona e che si possa rappresentare! Allora la moglietta dovrà sfoggiare qui in questo bellis-/simo teatro e fare la moglie dell’autore e speriamo non fischiato! Sai che tutti i direttori che vengono a Torino a dirigere questi concerti avevano messo in programma le Fontane! Toscanini pure verrà e lo hanno pregato di dirigerle ugualmente tanto più che verrà fra un mese. Vedi che settimana “gravida di avvenimenti! E tu sei già alzata? Questa mia ti raggiungerà a casa tua, già guarita e allegra come un pesciolino.18 Povero amore, sarai stata diversi giorni senza mie lettere, perché non so come la posta funzionava con queste benedette feste. E gli auguri che ti mando come saranno? Credo che saranno grandi come il mondo e profondi dal più profondo dell’anima. Come mi pari lontana ma tanto vicina di cuore a me, a me che ti voglio tanto bene, da morirne! Ancora non ho ricevuto notizie da te. Desidero tanto una tua lettera per baciarla e sentire il profumo della tua bella personcina. Saluta mammina. Ti bacio tanto tanto. Tuo Nicchio

C 12 - Ottorino Respighi a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Milano 24-IV-919 Mia carissima, Due parole in fretta dallo studio di Valdiserra alla Camera di Commercio. Questa sera parto per Bologna dove avrò i concerti Sabato sera e Domenica di giorno e, se arriverò in tempo spero di partire Domenica Sera così Lunedì alle 11 sarò a Roma ad abbracciarti. Affettuosità dal tuo N.

C 13 - J. & W. Chester a Ottorino Respighi.

[Londra] June 10th 1919 Monsieur, Nous nous permettons aujourd’hui de vous adresser ces quelques lignes au sujet du “LA BOUTIQUE FANTASQUE” qui vient d’être produit ici à Londres. Notre propriétaire a eu le plaisir de parler avec Monsieur Serge Diaghilev, qui lui est très bien connu, et qui lui disait que peut-être il serait intéressant de publier la partition pour piano de cet Ballet. Comme cette charmante oeuvre a eu un grand succès ici, nous croyons que l’idée est excellente, et c’est cette idée qui forme le but de notre lettre. Comme malheuresement Monsieur Diaghilev ne connaît pas votre addresse actuelle, nous envoyons cette lettre aux bons soins de notre ami, Lord Berners, qui aura sans doute la bonté de vous la faire parvenir. Nous vous serions très reconnaissants si vous vouliez avoir l’amabilité de nous dire si vous seriez disposé à nous céder la partition pour piano et à quelles conditions. Comme il serait assez important de faire paraître cette partition au plus vite possible, pendant que le souvenir des représentations est encore frais, nous vous serions très obligés si vous // vouliez bien nous donner votre réponse aussitôt qu’il vous sera convénient. Il vous intéressera pet-être de savoir, si vous ne l’avez pas déjà entendu, que nous sommes en train de publier la partition pour piano du Ballet “Les Femmes de bonne humeur”. Dans l’espoir que nous aurons le plaisir de vous lire, nous vous prions d’agréer, Monsieur, l’assurance de nos sentiments les plus respectueux. J W Chester

C 14 - Ottorino Respighi a Claudio Guastalla.

Boscochiesanuova (Verona) 8 – VIII 1921

17 Potrebbe trattarsi di Eugenio Ballarini, che negli anni Venti aveva fatto parte del prestigioso Quartetto Triestino (vedi Fedra FLORIT, Il Trio di Trieste: sessant'anni di musica insieme, Torino 1992, p. 15.) 18 Elsa fu operata di appendicite il 10 aprile 1919; cfr. anche, in questo inventario, serie “Fotografie”, F 45.

ASMi Fondo Respighi 56 Caro Guastalla. Ho saputo da una lettera di Clausetti che tu hai finito il 2° Atto.19 È vero? Me lo puoi mandare? Io ho finito il primo ed ora comincierò ad istrumentarlo fra queste fresche frasche. Resterò sino alla metà di settembre e potrò lavorare con tranquillità. Come stai? Spero che i tuoi disturbi saranno passati ed ora ti godrai il mare e la / vita. Salutami la tua Signora e la tua famiglia. Elsa pure vi saluta. Ricordami a Cencio20, e digli che lui pure si ricordi di noi. Affettuosamente Ottorino Respighi. Scrivi Fermo Posta.

C 15 - Ottorino Respighi a Claudio Guastalla.

Bologna 15-IX-921 Caro Guastalla. Sono a casa per una settimana o dieci giorni e se tu avrai voglia di fare una scappata qui, sarò straordinariamente felice di sentire il 2° Atto di . Scrivimi Via Castagnoli 2 terzo. Attendo tue notizie. Saluta la tua famiglia e l’Amico Cencio da parte anche di mia moglie./ A presto tue notizie. Cordialità. Ottorino Respighi

C 16 - Ottorino Respighi a Claudio Guastalla.

Messina - Pace21 4 – IX – 924 Caro Guastalla, Come ti ho telegrafato ieri oggi ti ripeto la bella notizia: La campana è... sommergibile! Ricevetti il contratto mio e tuo ed una copia di quello sottoscritto da / Hauptmann. Oggi stesso ho scritto a Basi e Botte22 chiedendo una copia dei diversi contratti in italiano o in francese. Io sono al colmo della felicità per potermi mettere al lavoro che più di tutti mi sta a cuore. Appena riceverò il nuovo contratto te / lo spedirò da firmare. Martedì partiamo per Roma dove resteremo pochi giorni poi andremo in Toscana dai Mendellsohn dove incomincierò le prime meditazioni sulla campana. Dopo il 15 corr. il mio indirizzo sarà: Striano Ronta di Mugello (Firenze) / In quest’estate ho composto un quartetto,23 un poema per violino e orchestra24 ed una sonata per violoncello e pianoforte: come vedi, l’antico valor non è morto. Ora tutte le forze sono mobilitate per la campana. Ho chiesto se debbo musicare il libretto italiano o il tedesco, perché nella loro lettera non dicono niente di ciò. // Dunque evviva, evviva. Rautendelein25 e compagnia attendono di venire al mondo. Salutoni da Elsa e da me per te, la signora e rampolli. Marangolo ti saluta. Ha terminato Sirenetta che sarà presentata da Sonzogno26 al concorso governativo. Una stretta di mano. Ottorino

C 17 - Francesco von Mendelssohn a Ottorino Respighi.

[1924?] Carissimo Ottorino Eccoti le date delle esecuzioni del tuo Quartetto Dorico: 28.I.1927 Halle 10 III “ Berlino 15 III “ Aachen 8. XII “ Breslau 13 XII “ Bremen 9. I 1928 Göttingen Come va la Sonata?? Un abbraccio affettuoso a te ed a Elsa Francesco

C 18 - Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo ad Amelia Paracchi Respighi e Amilcare Paracchi.

[Roma] 18/X/926 Carissimi,

19 Riferimento all’opera Belfagor. 20 Michetti Vincenzo (Cencio), nel 1918 aveva presentato Guastalla a Respighi. 21 Durante l’estate del 1924 i coniugi Respighi furono ospiti dell’allievo di Respighi Manlio Marangolo a Messina nella “Villa Pace”. 22 Espressione scherzosa in bolognese (letteralmente: “baci e botte”) con cui i Respighi e Guastalla si riferivano agli editori tedeschi Bote und Bock. 23 Probabile riferimento al Quartetto dorico. 24 Si ipotizza che Respighi si riferisca al Poema autunnale per violino e orchestra, elencato in PEDARRA Catalogo al n. P 146 con l’indicazione di data 1925, e pubblicato da Bote und Bock nel 1926. 25 Personaggio dell’opera Campana sommersa. 26 Casa editrice che nel 1924, scomparsi tutti gli esponenti della famiglia Sonzogno, era diretta da Piero Ostali.

ASMi Fondo Respighi 57 E’ veramente un secolo che non ci facciamo vivi, ma il nostro silenzio è dovuto soltanto alla nostra vita di continuo movimento e all’invincibile pigrizia per lo scrivere. Perdonateci dunque e vogliateci bene lo stesso. Noi partiremo ai primi di nov. per la Germania dove ci fermeremo fino verso il 20 nov. Il 22 dello stesso mese daremo un concerto a Trieste e il 2 dicembre a Torino. E’ probabile che fra queste due date si venga a Bologna per tre o / quattro giorni. Alla fine dicembre partenza per l’America! I miei stanno bene e contraccambiano i vostri saluti. E Adriana27 cosa fa? Tanti saluti affettuosi a tutt’e tre anche da parte di Ottorino. Un’abbraccio Elsa

C 19 - Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo ad Amilcare Paracchi.

[Roma] I/XI/926 Caro Amilcare, Torno ora dal cimitero dove sono stata a pregare per il povero Papà. Il suo ricordo è sempre vivo nel nostro cuore. Partiremo mercoledì sera per Berlino ma non ci fermeremo a Bologna perché c’è da Roma una vettura con letti che va direttamente a Berlino ed abbiamo pensato che è meglio far tutta una tirata. Ci vedremo indubbiamente al ritorno e precisamente verso il 23 nov. dopo il concerto di Trieste e prima di quello di Torino. / Ti prego caldamente di voler comprare da Bongiovanni la lirica di Ottorino intitolata: “Un segno” (Ediz. Pizzi) nel tono originale, e di spedirmela presso Sig. Francesco Mendelssohn 16 Königsalle’e – Berlin (Grunevald) Germania. E’ questo il nostro indirizzo di Berlino fino al 18-19 nov. Grazie per la vostra lettera affettuosa giuntaci come sempre graditissima. Vi abbraccio Elsa

C 20 - Ottorino Respighi a Claudio Guastalla.

Berlino 5-X-927 Carissimo. Domani partiamo per Amburgo per cominciare le prove28. Hai ricevuto lo spartito ed i libretti? Manda subito a Bock il libretto francese di : stiamo per fare un affare anche con quell’opera. Tu farai il rimaneggiamento. / Salutoni da me e da Elsa. Ottorino

C 21 - Benito Mussolini a Ottorino Respighi.29

[Roma 1927/11/19] Mi felicito sinceramente / per grandioso successo riportato dalla c[ampana sommersa] / stop la nuova e bella vittoria ono[ra il genio musicale d’]/italia che rinnova col [sic] lei sue trionfali affer[mazioni] / mussolini

C 22 - Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo a Claudio Guastalla.

Parigi 8/XI/918 Gentile amico, Ottorino ha avuto alla Scala le più liete accoglienza [sic]: dal Comandante in capo al portiere tutti hanno fatto a gara per fargli delle gentilezze. Come si cambia, a questo mondo!! Il colmo è stato raggiunto da una colazione intima in casa Clausetti con intervento della Sig.ra Carla30 / in libertà! Divertentissima! Toscanini ha voluto vedere i bozzetti, e studiarli insieme a Grandi, ha insistito per avere Pertile e si è interessato in mille modi all’andata in scena della Campana. Insomma, caro amico, incomincio proprio a credere che questa volta la Scala non ci procurerà nessuna noia! In quanto all’accettazione di Pertile non si sa ancora // nulla di definitivo; attendiamo una risposta qui prima della nostra partenza. La ragione del suo tentennare è la tessitura della parte di Enrico, che lui crede faticosa. Speriamo bene! Toscanini ha parlato a Ottorino con il più grande entusiasmo della partitura delle Feste, e le eseguirà a New York il 31 Gennaio e il 1° Febbraio perché Ottorino possa essere presente. Può immaginare quanto / ne siamo felici! Ottorino ha avuto qui delle accoglienze straordinarie, e questa mattina alla prima prova l’orchestra gli ha fatto una dimostrazione entusiastica. L’orchestra è buonissima e credo che farà due bei concerti. Ieri sera al Restaurant Poccardi si è avvicinato il proprietario a Ottorino per dirgli quanto fosse onorato di averlo nel suo locale. Da quando siamo arrivati è stato un succedersi di telefonate, visite, biglietti di benvenuto, da parte delle più eminenti personalità del mondo artistico parigino. Non mi aspettavo mai una cosa simile. Sa che all’Opera Comique vogliono fare o il Belfagor o la Campana? Evviva Elsa

27 Adriana Paracchi, figlia di Amelia ed Amilcare e nipote di Elsa e Ottorino. 28 Riferimento alle prove della Campana sommersa. 29 Il telegramma è lacero, mancando alcune parti delle striscie di testo; la fonte delle integrazioni riportate tra parentesi quadre è RESPIGHI 1954, p. 200. 30 Probabile riferimento a Carla de Martini, moglie di Arturo Toscanini.

ASMi Fondo Respighi 58 C 23 - Arturo Toscanini, Bernardino Molinari, Emanuele Grazzi a Ottorino Respighi.

[New York 1929/02/23] DECRETANDO ENTUSIASTICO SUCCESSO FESTE DI ROMA PUBBLICO / NEW YORK ANCORA UNA VOLTA RIAFFERMAVA NOME RESPIGHI / GLORIA MUSICALE ITALIANA / ARTURO TOSCANINI BERNARDINO MOLINARI EMANUELE CRAZZI [sic]

C 24 - Claudio Guastalla a Ottorino Respighi ed Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Roma] 1° Aprile 1929 Amici miei, Jeri sono stato all’Augusteo: ho pagato il mio biglietto, ma ho speso bene i miei quattrini, perché mi sono proprio divertito. Le feste hanno avuto un nuovo successo: erano il pezzo di chiusura, e gli applausi sono stati in funzione della fretta di infilare il cappotto e la scala; ma tuttavia applausi imponenti. Le mie impressioni sono immutate: il capolavoro è il primo tempo, che afferra alla / gola e sconvolge l’anima (più francamente: le budella); il secondo tempo ha cominciato a piacermi di più, ma c’è ancora qualche battuta che mi lascia perplesso; terzo e quarto sono veramente una gioja, uno spasso, una festa. Vorrei risentirmi questo poema per una settimana, due volte al giorno. Boja d’un Ottorino! Ricevo la lettera di Elsa: bene. Ho letto sul corriere un buon riassunto del libretto; ho imparato che mi chiamo Carlo, e che Hauptmann verrà a Milano. Questo mi fa pia-/cere: gioverà a far salire il termometro dell’entusiasmo. Se vedete Bock, scaldatevi a freddo: specialmente la signora Elsa, che è più diplomatica, cerchi di concludere con quell’idiota qualche cosa di positivo. Pace o guerra. Ho parlato con Cuccia: riceverete da lui lettere, per incarico di Marinuzzi. Le prove procedono con serietà e fervore: cominciano ora quelle di scena. E’ arrivato Martinelli. La prima sarà per il 9 o forse l’11 / (martedì o giovedì). Va bene, no? Intanto sabato sera ci sarà un Barbiere. Arrivederci venerdì sera: se non siete troppo stanchi del viaggio, venite un’oretta qui da questo poveraccio, che si strugge di rabbia e vorrebbe invece essere con voi! State sani e vincete! Evviva! Claudio

C 25 a - Harry Kling, direttore della J.&W. Chester, a Ottorino Respighi

[Londra] le 19 Septembre 1929 Monsieur Ottorino Respighi, Palazzo Borghese, Piazza Borghese, Rome. Cher Maître, Voilà bien qualque temps que je voulais vous ècrire au sujet de la triste nouvelle de la demise de Diaghilev! Quelle grande perte pour l’art et qui va apporter bien des changements! En ce qui concerne nos affaires en particulier, je viens vous demander quelle est la situation maintenant vis à vis de “La Boutique Fantasque”! Je sais que vous aviez donné l’exclusivité de représentation scénique à Diaghilev, mais ce droit peut-il passer à une autre personne? Je pense que non et que maintenant que Diaghilev n’est plus, vous pouvez reprendre votre liberté? Diaghilev n’a pas laissé de testament et ses affaires sont entre les mains d’un administrateur nommé par la Cour, un Monsieur Moulin. Vous serez bien gentil de me donner un mot de renseignement. Comme éditeurs-propriétaires de l’oeuvre, nous avons également nos droits à être respectés, et dans notre intérêt commun, j’ai cru bien faire en écrivant à Monsieur Moulin de nous livrer le matériel de la “Boutique / Fantasque”. Si vous êtes d’accord, voudriez-vous lui écrire un mot à l’appui. Son adresse est - 28, Boulevard de la Bonne Nouvelle, Paris. Nous pourrions ensuite envisager dans quelles conditions nous pouvons exploiter le ballet à votre avantage, car nous avons reçu plusieurs demandes, de l’Allemagne principalement. J’espère que ces lignes vous trouveront en parfaite santé et que vous avez passé un bon été et c’est dans l’attente de vos bonnes nouvelles, que je vous prie de croire, cher Maître, à l’assurance de mes meilleurs sentiments. J & W. Chester Ltd. / Harry Kling /Directeur

C 25 b – Ottorino Respighi a Harry Kling.

[Roma 1919] J’attend toujours le petit contrat pour l’esclusivité que je vous ai donné pour bon [?] répre[…] s. de la B. F. et je vous prie d’avoir l’aimabilité de me l’envoyer au plut tot possible J’éspere Qu’est ce que Vous avez decidé pour la B.F. de faire dans l’edition pour le M[…] Je vous prie de m’envoyer aussi le compte rendu jousqu’aujourd’hui des droits de B. F. jousque au mois de Jun.

C 26 a - Gabriel Paitchadze a Ottorino Respighi.

Paris, le 17 Octobre, 1929. 22, Rue d’Anjou (8) Monsieur Ottorino Respighi, c/o G. Ricordi & Co. Editeurs de Musique, Milano. Italy. Cher Maître,

ASMi Fondo Respighi 59 Permettez moi de m’addresser à vous au nom de notre Edition pour vous demander si vous seriez disposé d’orchestrer pour nous une série de petites pièces pour piano. Il s’agit d’une série de pièces de M.S. Rachmaninoff qui feraient un tableau symphonique. Ayant déjà dans notre catalogue l’orchestration de M. Ravel des Tableaux d’une Exposition de Moussorgsky, nous apprécierions beaucoup de pouvoir y inclure aussi l’oeuvre ci-dessus orchestrée par vous. M. Rachmaninoff qui est au grand admirateur de votre brillant talent de joint à cette ma prière et me prie de vous dire qu’il serait particulièrement heureux, si vous vouliez bien vous intéresser à cette notre proposition. Veuillez me dire si vous êtes en principe disposé d’accepter cette proposition, dans quel cas je vous enverrai les pièces en question et leurs arguments, afin que vous puissiez en prendre connaissance. Espérant que vous nous ferez l’honneur d’une réponse favorable je vous prie, cher Maître, d’agréer l’expression de mes sentiments très respectueux. G Paitchadze

C 26 b - Ottorino Respighi a Gabriel Paitchadze.

[Bologna? 1929] J’au reçu votre aimable lettre et je vous remercie bien. J’accepte très volontier d’instrumenter la serie de petites pieces pour piano dont vous parlez mais avant de vous donner una reponse definitive je desire étudier les morceaux que je vous prie avoir l’aimabilité de m’envoyer a Bologne, Hotel Baglioni. Agréez, cher M.r P., l’assurance de mes sentiments les plus distingués, [R]31

C 27 - Don Gelasio Caetani a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Roma] 31/III/1930 Cara amica Eccole (con molto ritardo) il gesso originale di Ottorino. Non ho osato dargli la parparina; credo che così patinato stia meglio.32 Il marzo è partito per Venezia; che mi porti fortuna [?] ! Suo aff. Gelasio

C 28 - Guido Chigi Saracini a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Rosia (Siena)] 18 Xmbre 1930 Car.ma Signora Elsa Auguri a Lei al caro Maestro Respighi cui tengo ricordarmi ancora grato ed ammirato tanto e tanto memore. Da Milano è finalmente arrivata la magna medaglia a Siena,33 ove l’artista è ora intento a cesellarla. Confido sia pronta presto e chissà non mi sia dato venirla a consegnare di persona al Car.mo Maestro; il che mi sarebbe oltremodo gradito. Ancora e ancora fervidamente rammentandomi a Loro due, mi è caro confermarmi ad / entrambi devotissimo e riconoscente Guido Chigi Saracini

C 29 - Joe Hogge a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Liège, ce 22 janvier 1932 Chere Madame Nous serons bientot fin fevrier et je me permet de venir vous demander votre programme qu’on me reclame d’ailleurs à [...], la Sonate du Maître partageant toujours les deux parties de la Soirée des 29 fevrier al [?] 1’ Mars. Je serai egalement heureux de savoir quand vous comptez arriver au Belgique? Peut être, aurai-je l’occasion de vous offrir une audition à Huy, le dimanche 28, à Huy, ville riche proche de Liège. / Je suppose et aime à croire que votre Mari, le Maître Respighi, se porte à merveille. Nous avons parlé de lui hier, avec Ravel qui dait [?] des [... ]et dont le nouveau “Concerto” a été un triomphe.34 Rappelez moi, je vous prie, a son bon souvenir, [...] les compliments de ma femme aussi que mes hommages les plus empressés Votre J. Hogge Voulez-vous avoir la bonne grâce de m’adresser une ou deux photographies de Madame Elsa Respighi?

C 30 - Luisa Bàccara a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Gardone Riviera (Brescia), prima del 1932/01/30] Cara Elsa

31 La firma è solo accennata. 32 Caetani si riferisce ad un busto in marmo di Ottorino Respighi, da lui realizzato ed inviato alla Biennale di Venezia. “Parparina” sta forse per “porporina” (“polvere metallica finissima che serve per decorare o ricoprire oggetti... di colore dorato tendente al rossiccio...” S. BATTAGLIA, Grande Dizionario della Lingua Italiana, UTET 1986, vol. XIII p. 921). 33 Il Conte Chigi fa riferimento ad una medaglia d’oro con l’effigie di Respighi da lui fatta eseguire dallo scultore Alessandro Martelli (1911-2001), in cambio della dedica della Lauda (eseguita a Siena nel novembre 1929). 34 Riferimento al Concerto in Sol maggiore, scritto all’inizio del 1932, o forse al Concerto in Re maggiore “per la mano sinistra”, composto alla fine del 1931.

ASMi Fondo Respighi 60 Il Comandante35 Sarà lieto di vedervi. Mi auguro per domenica o lunedì di essere meglio / anchio [sic]. Ti prego mandami un telegramma per dirmi lora [sic] del vostro arrivo alla stazione di Desenzano. Voi sapete che il Comandante / è visibile nel pomeriggio [...] potremo stare insieme e pranzare insieme. Fammi sapere qualche cosa. Ricordami al Maestro a te un affettuoso saluto Luisa

C 31 - Luisa Bàccara a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Gardone Riviera (Brescia), tra febbraio/marzo 1932 e 12 aprile (Pasqua) 1936] Cara Elsa Non credermi dimentica, e non pensare neppure che il Comandante non voglia mantenere la Sua promessa.36 / Egli stava quasi perfettamente bene del suo dolore nevralgico, ed ecco che da due giorni Egli è tormentato nuovamente. Poche sere fa parlavamo di voi ed aveva intenzione / dinviarvi [sic] il Dante per Berners che dovrebbe venire verso la fine del mese. Questo nuovo attacco non ci voleva. Tu sai che la mia vita è fatta di quella di Ariel37 e puoi pensare come io sia inquieta / e triste. Così il mio viaggio a Roma sarà un sogno come tanti altri. Ma se Ariel starà bene e mi sarà possibile venire, e mi vorrete ne sarò tanto lieta. Buona Pasqua a te al // Maestro. Vedessi come è bello il giardino ora! Quanta serenità e vita nella natura mentre delle anime sono inquiete! Tabbraccio [sic] affettuosamente Luisa

C 32 - Gian Francesco Malipiero a Ottorino Respighi.

Caro Respighi, appena ricevuto il tuo biglietto ho fatto fare l’inchiesta dall’ufficio postale di Asolo per rintracciare il XIV° Tomo38 e ti accludo la risposta: è stato consegnato il 14 febbraio 1932. Ti invierò una seconda copia in sostituzione di quella smarrita, ma ti pregherei di far chiedere spiegazioni all’ufficio postale dal quale dipendi, a Roma. / Col papiro che ti invio qui accluso hai il diritto di far chiedere che si mostri al tuo incaricato, il registro colla firma di ricevuta. Grazie e scusa la noia. Ossequi a tua moglie e saluti da mia moglie. Il tuo aff.mo G. Francesco Malipiero. Asolo (Treviso) 10 V 1932

C 33 - Joe Hogge a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Liège, ce 12 juillet 1932. Madame Respighi à Rome. Chère Madame, J’ai bien reçu votre lettre du 13 juin qui m’a donné de vos bonnes nouvelles ainsi que du Maître. Nous espérons toujours et comptons bien sur votre Récital de mélodies avec la présence de Respighi pour l’exécution de la Sonate et à cette occasion permettez-nous de vous faire savoir que c’est l’époque de mars que nour préfèrerions. Sinon, si vous arrêtiez vos concerts en janvier, nous voudrions que votre venue à Liège puisse avoir lieu vers le début de la seconde mitié du mois car le 3 janvier nous avons Ménuhin et le 1er février Yves Nat – Enesco. Pourriez-vous nous donner bientôt des précisions et si possible, comme nous vous le disons, pour le mois de mars? Je vous prie de présenter nos hommages au Maître et de croire à l’expressions de nos sentiments distingués et empressés. J. Hogge t.s.v.p. / P.S. En suite de votre absence l’an dernier, beaucoup de personnes nous ont exprimé le désir de voir rendre cette séance Respighi. J.H.

C 34 - Ottone Schanzer a Ottorino Respighi.

Francavilla al Mare (Chieti) Hotel dei Bagni 5 Agosto 1932 / X Illustre e cara Eccellenza, Sono qui, su questa amena spiaggia, per rimettermi un po’ dalle mie bestiali fatiche d’ufficio. Ho scritto a Gherardo Hauptmann per ringraziarlo, a nome tuo, per la sua cortese lettera. Ho detto che eri assente! .., e per rimandargli i contratti. Li ho, prima, copiati – e tradotto quello in tedesco e la lettera dell’Hauptmann, perché non ricordo se Guarnieri conosca l’idioma di Goethe, e ho mandato il tutto a quest’ultimo perché formuli le sue condizioni. Poi, o lui stesso o io, scriveremo ad Hauptmann. Ti ringrazio ancora di gran cuore per quanto hai fatto nell’interesse / di Guarnieri ed anche nel mio; e, mentre ti prego di baciare per me la mano alla tua eletta consorte, ti abbraccio con devoto e sincero affetto. Tuo aff.mo Ottone Schanzer P.S. Ti rimando la lettera di Hauptmann... e la busta, perché c’è l’indirizzo preciso. OS.”

35 Pseudonimo di Gabriele d’Annunzio. 36 Durante l’incontro avvenuto il 30 gennaio 1932, Gabriele d’Annunzio aveva promesso di scrivere un dramma destinato a essere musicato da Respighi, che tuttavia “dovette attendere lungamente il dono promesso” (RESPIGHI 1954, p. 258; il seguito di questo passaggio accenna anche ad “alcuni mesi di sofferenza” del poeta). 37 Pseudonimo di Gabriele d’Annunzio. 38 Riferimento all’edizione completa delle opere di , pubblicata da Malipiero in 16 volumi tra il 1926 e il 1942, a cui Respighi era interessatissimo.

ASMi Fondo Respighi 61

C 35 - Gian Francesco Malipiero a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Gentilissima Signora, scrivo a lei perché so che Ottorino è occupatissimo e questa volta mi dispiacerebbe se non mi rispondesse. Forse ella avrà veduto e il manifesto e la mia lettera aperta “a Ottorino Respighi” sulla “Italia letteraria”.39 Quello che dico risponde al mio pensiero perché sono convinto che Ottorino non sapeva che il manifesto era stato concepito soprattutto contro di me. Conosco Ottorino e so che MAI ha preso parte a battaglie di questo genere. Le scrivo tutto ciò perché al nostro prossimo / incontro non vorrei che ci fosse il “primo freddo” fra noi sia supponendo che io possa avere qualche rancore, o dando interpretazioni, non desiderate da me, alla mia lettera. Quello che io vorrei è che quando ci vedremo si riprenda il discorso interrotto il 6 novembre. Ricorda? parlavamo seduti intorno al fuoco, di cose belle e interessanti! Dobbiamo agire come se il manifesto non fosse mai stato pubblicato. Più di questo non posso né dire né fare. Se Ottorino non mi tende la mano vuol dire che il diavolo ci ha messo la coda e sarà un dispiacere di più per me. Pazienza. Per l’anno nuovo tanti auguri anche da mia moglie. Mi saluti Ottorino e mi creda il suo dev.mo G. Francesco Malipiero. Asolo (Treviso) 3 / / 1933

C 36 - Ottorino Respighi a Gian Francesco Malipiero.

[Roma. 1933/01/13] Caro Malipiero, Ma davvero te la sei presa come un’allusione personale? Fra le svariate interpretazioni date al famoso manifesto, questa è la più carina, dopo quella d’un tale che ci bolla come socialdemocratici e demagoghi. [il paragrafo che segue è sbarrato:] Scherzi a parte non vedo nessuna ragione perché ci sia da temere del freddo al nostro prossi incontro che mi auguro prossimo. Io, per me, non voglio la testa di nessuno, chè sono contentissimo della mia; anzi mi fa piacere di vedere che tu abbia saputo non immaginavo certo che il manifesto avessi [sic] siffatti sviluppi, ma / in fin dei conti sono contento che tu ne abbia potuto trarre vantaggio. Tu sai quale grande stima io ho sempre avuto di te e del tuo ingegno, io che di musica un po’ me ne intendo: Ma mi preoccupano le parole dei letterati Sono i giudizi dei letterati che mi dei letterati dànno pensiero... cominciano a mettere in pensiero... Scherzi a parte, non E sono sinceramente lieto che la prima esecuzione d’un tuo nuovo lavoro abbia luogo in casa mia, il 10 maggio, nel concerto organizzato da Mrs. Coolidge.

C 37 - Invito di Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo e Ottorino Respighi.

Elsa e Ottorino Respighi pregano la S.V. di voler intervenire all’esecuzione di nuove musiche di Malipiero, Pizzetti, Respighi, dedicate a Mrs. Elizabeth Sprague Coolidge, che avrà luogo a “I Pini” Via della Camilluccia, 37 – Roma, il giorno 11 Maggio alle ore 16.

C 38 - Claudio Guastalla a Ottorino ed Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Roma, Lunedì 21 [1933/08] Carissimi, Sono tornato a casa Sabato mattina all’alba: nuove grazie, dunque, della bella gita che mi avete offerta e imposta. Ho quasi fissato una pensione, e domenica prossima, o lunedì, saremo a Gavinana tutti. Vi darò conferma precisa nella speranza di una vostra visita. / Sono molto sorpreso di non aver ricevuto cenno di risposta da de Rensis: che abbia indirizzato a voi? o che l’indisposizione della signora sia peggiorata? Non so cosa pensare. Le mie domande erano importanti anche più per lui che per noi; il mio espresso era in carta intestata con indirizzo. Non c’è giustificazione plausibile. Ho pensato a quel II / atto di Campana: mi porterò lì un libretto per parlarne. Senza danno si può ridurre il testo di un buon quarto, togliendo la scena della vicina e quella del curato. Dopo le parole di Magda Ora bevete il vostro latte.... Erta è la via fino alla chiesa e lunga. per me si potrebbe subito attaccare il coretto dei bimbi. I due figliuoli scapperebbero via di tavola per unirsi a quelli che giocano. Poi, dopo le ultime parole di Enrico Sangue è nella fonte... no... va, va... lasciami morire. io farei uscire Magda, come per cercare aiuto: Rautendelein sarebbe entrata di nascosto, e starebbe appiattata in un angolo aspettando, e appena uscita la moglie si / farebbe innanzi, ad accendere il fuoco. Fra gli altri vantaggi si eviterebbe l’assurdo (che non ho mai capito) di quel buon uomo di prete che è proprio lui a portar la maga in casa, e si toglierebbe il famoso mistero di Monna del Trifoglio che nessuno ha mai saputo bene chi fosse... Già: ma, e la musica? Sono possibili questi tagli? E a quanto tempo corrispondono? Se questi 61 versi tolti (su 228) significassero 5 minuti, varrebbe la pena di studiare la cosa. Ne parleremo. Ho letto sul Corriere che S.E. era ad ossequiare il conte Ciano di Cortellazzo.40 M’arillegro, m’arillegro tanto! Saluti affettuosissimi Claudio

39 Lettera pubblicata il 25 dicembre 1932. Cfr. nota 8 a proposito del Manifesto a cui si accenna. 40 Nel 1932 Respighi era stato nominato Accademico d’Italia (la Reale Accademia d'Italia fondata da Mussolini l’anno precedente) e per questa ragione Clausetti lo chiama scherzosamente “Sua Eccellenza”.

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C 39 - Elisabetta Cerruti a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Berlino 20 Novembre 33, XII Gentilissima Signora Come siamo rimaste intese mi sono messa in rapporto con la Signorina Dott. Geissner. Ho sentito con piacere che Furtwängler si occupa molto seriamente della rappresentazione dell’opera “Fiamma”, così mi è stato riferito dalla Dott. Geissner. Egli desidererebbe avere la versione tedesca del testo, e al più presto possibile. In mancanza di una traduzione completa, suggerirei di mandare un riassunto; naturalmente sarebbe preferibile l’intera traduzione, in ogni caso Le sarei grata di una sollecita risposta in proposito. E a quando la prima a Roma? Il passaggio del Maestro ha lasciato qui un ricordo indimenticabile: l’altro giorno ancora l’Ambasciatri- /ce d’America,41 che era stata presente al concerto, mi esprimeva tutta la sua ammirazione. Pregandola di ricordarmi a S.E. mi creda la sua affma Elisabetta Cerruti

C 40 - Giovanni Papini a Ottorino Respighi.

3, Via G.B.Vico Firenze 24 Gennaio 1934 – XII. Caro Respighi, permetta anche a me – suo vecchio e fedele ammiratore – di rallegrarmi per il trionfo della sua “Fiamma”. La musica italiana non è ancor tutta ridotta, come alcuni vorrebbero, a giocolamenti sonori! Mi ricordi alla Signora e mi creda sempre cordialmente suo Giovanni Papini

C 41 - Ottorino Respighi a Guido [Valcarenghi].42

"I Pini" Via della Camilluccia, 37 Roma 15 Marzo 1934 Carissimo Guido, Mi sono informato presso Barbéri per le scene di "La fiamma" da cedersi in affitto al Colon, ed egli mi ha detto che bisogna anzitutto che quel teatro faccia la richiesta ufficiale. Riguardo al prezzo sarà il solito. Egli però mi ha detto che il Colon dovrebbe impegnarsi a rispedire le scene immediatamente dopo l’ultima esecuzione dell’opera, perché le stesse scene dovrebbero servire per l’esecuzione de "La fiamma" al Teatro Comunale di Bologna in Ottobre-Novembre. Tu comprendi quanto sia importante avere le scene in tempo, altrimenti si verrebbe a perdere l’esecuzione di Bologna e le probabili rappresentazioni di Ravenna, che dovrebbero seguire subito quelle del Comunale. Qui la notizia che FIAMMA si da al Colon, ha prodotto una grande impressione, e io sono sempre più contento della decisione presa. Ti prego di fare tutto il possibile perhcè [sic] venga scritturata la Caniglia: sono sicuro che questa artista piacerà moltissimo e darà un’ottima interpretazione di Silvana. Ti prego d’insistere, anche a mio nome presso il signor Palma, e di convincerlo che l’avere questa magnifica artista sarà un vantaggio per tutti. Se, come spero, riusciremo ad avere quest’artista, spero che sarà possibile fare qualche esecuzione di ‘" a Montevideo, o in Brasile o alla Wagneriana. Non vedo l’ora di ricevere una tua lettera e conoscere le tue intenzioni e i tuoi progetti. Anche a nome di Elsa mando alla tua gentile Signora e a te i più cordiali saluti: ti abbraccio Ottorino Respighi

C 42 - L. Ponchet de Langlade a Ottorino Respighi.

[Roma] 15 giugno 1934. Illustre Maestro, Il Direttore Generale delle Belle Arti in Francia ha chiesto per Lei la distinzione di Ufficiale della Legion d’onore. / Ci occorrerebbe per la circostanza un cenno sulla sua carriera artistica. Certo conosciamo le sue maggiore [sic] opere ma mancano certi elementi necessari per completare l’incar/tamento. Sarebbe possibile incontrarla a tale scopo? Sono al Consolato Palazzo Farnese ogni giorno dalle ore 11 ½ alle 13 e dalle 18 ½ alle 20. Le sarei molto grato se Ella volesse telefonarmi / durante queste ore e fissarmi un appuntamento. La prego intanto di gradire i miei più distinti saluti L. Ponchet de Langlade. L. Ponchet de Langlade add. Consolato di Francia tel. 53.485 Casa: 31.779

C 43 - Claudio Guastalla a Ottorino Respighi ed Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Roma] 2 agosto 34 Miei cari amici,

41 Martha Dodd Johns. 42 Guido Valcarenghi nel 1934 si trovava in Argentina, con l’incarico di organizzare al Teatro Colon di Buenos Aires una rappresentazione della Fiamma.

ASMi Fondo Respighi 63 dagli aerei del 20 e del 22 Luglio, giuntimi oggi insieme (e ne ho data lettura subito alla Sig.ra Olivieri) vedo che c’è ancora tempo per un’altra lettera. Ed eccomi a rispondere agli interrogativi di donna Elsa. Ma prima voglio dirvi la mia gioia per le notizie di Budapest: questa è ufficiale! Le altre sette sono... sottufficiali! Perché della Fiamma si parla per otto teatri Budapest, Chicago (Tassalli qui a Roma ha confermato la cosa) Milano (che ha chiesto già le scene al reale) Genova (Macchi l’ha detto e ripetuto con più d’uno), Bologna (non so niente, ma si conferma la voce dell’apertura del Comunale, direttore Marinuzzi), Trieste (una notizia pubblicata sul “Messaggero” lo dava per certo) Allora, BINISSIMO [sic] con otto I. Le ragioni del mio silenzio sono queste sole: prima, che non avevo niente di bello da dire, seconda i miei guai particolarissimi e l’umor nero che ne deriva A questo proposito voglio ringraziare toto corde Ottorino di aver scritto a Serafin per... l’ufficio stampa: vedere che vi siete ricordati di questo mi ha fatto gran piacere. / Non nutro grandi speranze, né Serafin mi ha dato motivo a ciò. Sembra invece che Cuccia sia salvo: sarebbe l’unico sopravvissuto alla strage, oltre il de Fabritiis. Serafin è stato molto cortese con me, e mi ha detto (ripeto) che per un altro anno vorrebbe dare “che deve entrare nel giro”, ma per quest’anno intanto non ha dato segni di soverchia amicizia. Non attendo a Fiamma che non era il caso di riprendere al Reale, non foss’altro per evitare che tutta la Chiesa Cattolica e i preti e i figli-di-prete strillassero che rivolevano anche Cecilia. Ma se si può perdonare a Serafin di aver cacciato nel Maggio fiorentino l’Orfeo di Benvenuti (a Boboli, con Max Reinhardt), l’aver voluto inaugurare anche la Stagione del Reale con quell’Orfeo è un atto voluto e inqualificabile di ostilità alla Scala, che proprio non capisco. A noi naturalmente non importa niente: ma venir fuori un mese dopo che la Scala ha ufficialmente annunziato che chiuderà la sua stagione con l’Orfeo, a dichiarare che il Reale dell’Opera aprirà con la stessa opera in un’altra veste, è una dichiarazione di guerra di Roma a Milano, di cui proprio non si vede né la ragione, né il pretesto, se non uno sciocco puntiglio da bambini, a spese del solito Pantalone! C’è sotto qualcosa che non capisco, e non mi degno di domandare a nessuno. Il cartellone del Reale, l’avrete visto, è melanconico // assai: nobilissimo, très digne, ma con la Mignon e il Pirata, Don Carlos e Don Giovanni, e anzi anche l’Otello e la Fedra c’è poco da stare allegri! Una allettatura forse per questo hanno buttato a mare il vociferato Pelleas, pensando alla sopportazione del pubblico. Il quale si troverà come in un salotto pieno di dame di gran nome e coperte di ataviche gioie, molto venerabili e poco appetitose. Noi poi continueremo imperterriti a dire che il teatro muore e che il pubblico preferisce il cinematografo. Restano da scegliere tre opere: due novità (una sarà forse quella di Casavola) e un’altra che non si sa perché è rimasta in pectore. Dicono sia il Nerone di Mascagni. Il quale sarà quel che sarà, ma per ora interessa. Vediamo se interesserà anche dopo. I concerti alla basilica sono sempre affollatissimi, ma io non ci sono mai andato. Dopo Molinari, abbiamo avuto Marinuzzi, poi Willy Ferrero, poi Zandonai, poi un altro di Molinari, poi adesso c’è Mascagni. In quello ultimo Molinari ha fatto la II Suite di Danze e Arie e nella seconda metà del concerto tutto Wagner. Jeri sera, invece di ascoltare alla radio il concerto di Pietrone, ho ascoltato quel che (qui dallo studio) dirigeva Casella, e cioè Merlino maestro d’organi di Malipiero e / Oedipus rex di Strawinsky! Cose ‘i pazzi!! Ineffabili!! A proposito della radio, non avete fissato l’epoca di Belfagor? Non vi pare il caso di avvertirli che Ottorino sarà qui dal 13 settembre? Non vorrei che approfittassero della vostra lontananza come pretesto! Non so se il 13 sett. sarò a Roma, ma ci sarò certamente il 15 per dovere d’ufficio. Sallustio è stato molto giù: da qualche giorno sta meglio. Ma io lo vedo brutto. Vedrò la Muzio appena sarà qui, e la ringrazierò della superba interpretazione. Intanto mi arriveranno, spero, i giornali che attendo con molta curiosità. Scriverò allora a Giacompol, che intanto vi prego di salutare e di ringraziare. sta benissimo, come stavo benissimo io prima di nascere. Ma anche lei... nascerà, e speriamo sotto buona stella. I miei bene: sono al mare, meno Marcello che passeggia pei monti d’Abruzzo. Ma domenica ha fatto una scappata qui a casa, e il 21 ritornerà col reggimento. Saluti a Valcarenghi. A voi buon viaggio di ritorno. Con molto affetto Claudio I giornali hanno pubblicato telegrammi sul successo di M.E [= Maria Egiziaca] al Cervantes. Evviva! Avevo letto sui giornali che Ott. sarebbe stato invitato a comporre gli intermezzi per il Savonarola. NON HO MAI DUBITATO CHE AVREBBE RIFIUTATO!! Ci mancava altro! Tutto da perdere e niente da guadagnare. E poi, fosse stato per Shakespeare, pazienza! Ma Alessi??!?!! Nato morto 1, come nelle statistiche demografiche!!43

C 44 - Gino Marinuzzi a Ottorino Respighi.

Verona – 16 – 8 – 935 XIII Carissimo Ottorino, finalmente le trattative bolognesi pare giungano alla fine! Non ho tempo di narrarti le diverse fasi della complicata soluzione – ne parleremo di presenza quando ci vedremo nella bella, turrita Felsina. Ora desidero sapere da te, sincerissimamente, se hai piacere di dirigere la Fiamma o se vuoi che io la presenti ai tuoi concittadini. Sai con quanta gioia io l’ho diretta alla Scala / e non puoi dubitare del mio interessamento per il tuo lavoro anche in questa occasione, come pure son certo che tu e la cara Signora Elsa sareste lieti di affidarmi la bella, fatalissima strega, (parlo naturalmente di Silvana, non di Agnese... Casazza! 44) Ma potrebbe darsi che

43 La musica per il Savonarola di Rino Alessi fu invece composta, nel 1935, da Mario Castelnuovo-Tedesco (1895- 1968). 44 Silvana e Agnese, due streghe, sono personaggi di opere di Respighi, rispettivamente Fiamma e Campana sommersa. Nel mese di febbraio del 1935 la Campana sommersa era stata allestita alla Scala di Milano; il ruolo di Agnese era

ASMi Fondo Respighi 64 trattandosi della tua città natale tu amassi presentarla personalmente ed in tal caso ti prego di non avere alcun ritegno nell’accettare la direzione dell’Opera, perché io comprenderei perfettamente il tuo sentimento. In ogni modo io ho proposto all’impresa delle condizioni / favorevoli diverse cioè con o senza Fiamma. E nel caso che io dovessi diriger l’opera ho anche proposto a Rimini di chiudere la stagione Bolognese (al I° dicembre) con una serata in tuo onore e da te diretta. Io dal 28 novembre dovrei cominciare le prove alla Scala, ma se occorrerà potrò fare la spoletta. Ti prego di una risposta immediata – anche telegrafica – Sino a domenica sarò qui per la Resurrezione di Cristo – (credo verrà fuori una bella cosa) lunedì vado a Milano restandovi tutto il giorno, quindi se preferisci scrivermi indirizza in Via / Tasso n° 11. Grazie ed arrivederci presto. Bacio le mani a donna Elsa. A te un abbraccio da Gino Marinuzzi Domenica Hotel Cavour Verona. Lunedì Via Tasso 11 Milano. Da martedì – Villa AnnaSofia [?] Sanremo

C 45 - Gerhard Hauptmann a Ottorino Respighi.

[Agnetendorf. 1935/10/20] WIR WERDEN IHNEN HEUT AM RADIO UNSERER BERGEINSAMKEIT VOLL ANDACHT LAUSCHEN / LIEBEN GROSSER MEISTER = IHR GERHART HAUPTMANN”

[Oggi La ascolteremo alla radio nel pieno raccoglimento della nostra solitudine montana. Al grande maestro, suo Gerhart Hauptmann. (traduzione di Tiziana Danelli)]

C 46 - A[...] Vadnai (o Padnai) a Ottorino Respighi.

Budapest 23 Okt. 1935. Sehr geehrter lieber Meister! Seine Majestät, der König von Italien hat mich unlängst mit dem Komturkreuze des italienischen Kronenorders ausgezeichnet. Sehr gerührt von der Anerkennung meiner ständigen Bestrebungen für die Pflegung und Ausbreitung der ungarisch-italienischen künstlerischen Beziehungen, kann ich bei dieser Gelegenheit auch den Verfasser der “La fiamma” nicht vergessen, welcher mich mit seiner ausgezeichneter Komposition wesentlich dazu verhalf unsere Erfolge durch eine hervorragende Leistung zu vermehren und dadurch zweifellos auch viel dazu beitrag dass meine Bemühungen von aller höchster Stelle bemerkt wurden. Empfangen Sie hochgeehrter Freund und Meister meinen allerbesten und verbindlichsten Dank. Mit herzlichsten Grüssen Ihr ergebenster: A[...] Padnai [o Vadnai]”

[Esimio e caro maestro! Sua Maestà il Re d'Italia mi ha da non molto insignito della croce di commendatore dell'Ordine della corona d'Italia. Molto commosso per il riconoscimento dei miei continui sforzi per la cura e l'espansione dei rapporti artistici italo-ungheresi, non posso dimenticare in questa occasione l'autore de "La fiamma", il quale con la sua illustre composizione mi ha aiutato molto a moltiplicare i nostri successi attraverso un'eccellente esecuzione e così facendo ha indubbiamente dato il suo apporto, affinchè le mie premure venissero notate ai più alti livelli. Riceva onorato amico e maestro il mio migliore e premuroso ringraziamento. Con cordiali saluti Suo devoto ... (traduzione di Tiziana Danelli)]

C 47 - Pietro Mascagni a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Roma 1936/02/11] Formo sinceri affettuosi auguri per la salute per il mio illustre collega Devotamente, Pietro Mascagni

C 48 - Lidia e Venceslao Ivanov a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (via Camilluccia 37 Roma).

[Roma 1936/04/18] COLPITI IMMENSO DOLORE ALLIEVA ORFANA E PADRE PARTECIPIAMO TUTTO CUORE SUO INDICIBILE LUTTO = LIDIA IVANOVA VENCESLAO IVANOV

C 49 - Enrico Fermi e Laura Capon Fermi a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Roma 1936/04/18] PARTECIPIAMO SUO DOLORE IRREPARABILE PERDITA = ENRICO LAURA FERMI

C 50 - Massimo Bontempelli a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (“Camilluccia 37 Roma”).

impersonato dalla soprano Elvira Casazza, parente di Giulio Gatti Casazza (impresario del Metropolitan Theatre di New York), ed è forse a lei che si riferisce Marinuzzi.

ASMi Fondo Respighi 65 [Roma 1936/04/18] PROFOFNDAMENTE [sic] ADDOLORATO MANDOLE COMMOSSE AFFETTUOSE CONDOGLIANZE / MASSIMO BONTEMPELLI

C 51 - Felice Casorati a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (“via Camilluccia 37 Roma”).

[Torino 1936/04/18] PROFONDAMENTE ADDO[L]ORA[T]O SCOMPARSA CARO ILLUSTRE AMICO / INVIO COMMOSSE CONDOGLIANZE = FELICE CASORATI

C 52 - Luisa Bàccara a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Gardone Riviera (Brescia), 1936, dopo il 18 aprile] Mia Elsa Non potevi dirmi cosa più cara; infatti ti sono tanto tanto vicina e lo siamo stati durante tutta la malattia che però non credevamo così crudele così implacabile. E penso a te mia Elsa che della Sua vita avevi fatto la tua; avevamo coltivato in cuore la speranza ch’Egli potesse vincere il male e ci fu straziante il sapere che Egli / non era più. Ma tu ora cara Elsa quanta forza quanto coraggio devi avere. Forse verrò a Roma e vorrei abbracciarti; ti porterò il manoscritto di Ariel. E ricorda Elsa che ti aspettiamo col cuore e le braccia aperte. T’abbraccio affettuosamente Luisa

C 53 - Gordon Craig a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Genova 1936/04/19] OFFER SYMPATHY TO HIS FRIXNDS [sic] FOR THE LOSS TO MUSIC AND / THEREFORE TO THE WHVLE [sic] WORLD OF RESPIGHI OF BOLOGNA / GORDON CRAIG

C 54 - Gerhardt Hauptmann a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Baden Baden 1936/04/19] IN DER FUELLE SEINER KRAFT VERLIESS UNS DER GROSSE MEISTER RESPIGHI / WIR SIND TIEF TIEF [sic] ERSCHUETTERT – GERHARD HAUPTMANN

[Nel pieno delle Sue forze ci lasciò il grande maestro Respighi, siamo profondamente scossi - Gerhard Hauptmann (traduzione di Tiziana Danelli)]

C 55 - Boaz Piller a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Boston (MA)] le 23 Avril 1936 Chère Madame Respighi, Je viens d’apprendre la triste nouvelle, par les journeaux de Boston. Inutile de vous dire que cela m’a rendu très triste. Les paroles ne peuvent pas exprimer, la grande perte pour vous et le monde. Moi personellement j’avais beaucoup d’amiration pour Maestro Respighi. Chère madame, acceptez mes condolences et mes symphaties sinceres dans ces heures douloureuses. Au jour d’huit [sic] nous jouons en memoir de Maestro Respighi, I pini de Roma. Recevez Chère madame, mes salutations respectueuses, Sincèrement à Vous Boaz Piller

C 56 - Sam Barlow a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[New York? 1936/04?] Notre si chère Elsa, Tout New York est triste – au Concert aujourd’hui j’avais des larmes aux yeux, pensant à toute la bonté que Ottorino a eu envers moi – hospitalité, amitié, - et pensant à vous, chère Elsa, et votre grande douleur. Voilà un Italien qui a montré au monde entier le vrai, grand, profond côté de la nature Italienne. Nous l’aimions tant. Il nous manquera… Après le “Siegfried” il y avait du silence, de respect et affection pour Ottorino. C’était très beau, très touchant. Je vous embrasse – Ernesta avec moi – de tout coeur. Sam Il ya six semaines, j’avais ecris à Otto. A t’il recû ma lettre?

C 57 - Raffaele Pettazzoni. Commemorazione di Ottorino Respighi.

Parole in ricordo di Ottorino Respighi

ASMi Fondo Respighi 66 pronunziate alla Radio nel trigesimo dalla morte (18 maggio 1936) I miei primi ricordi di Respighi risalgono al tempo della nostra giovinezza bolognese, vissuta nel clima intellettuale che s’era formato dentro e fuori l’Università, intorno al gran nome del Carducci. Ma la mia consuetudine con Respighi, quasi quotidiana per oltre due anni, fu qui a Roma, quando egli – come altri giovani bolognesi in quel tempo – s’indusse a lasciare la casa paterna e la gaia vita sotto le Due Torri e i lieti ritrovi petroniani, attratto verso una vita più vasta, verso nuovi orizzonti..... Berlino, Pietroburgo, - poi Roma. Anni oscuri, ma ricchidi travaglio interiore, nel quale veniva maturandosi la sua personalità: anni decisivi per la sua formazione artistica, fra le prime difficoltà e i primi successi, - ed egli ne parlava agli amici con la lieta baldanza di chi si sente sicuro della vittoria. Si interessava dei miei studi, per una sua congenita larga capacità di comprensione e di simpatia verso il lavoro degli altri, per quanto diverso dal suo. E avendomi una volta sentito fare il nome stravagante di una divinità australiana, non lo dimenticò più, e dopo molti anni ancora me lo ripeteva scherzosamente. Veniva talvolta a trovarmi nel mio studio al Collegio Romano, e un giorno volle vedere da vicino certi strumenti musicali antichi di popoli asiatici, e li fece anche studiare tecnicamente, pensando di giovarsene per arricchire il sistema strumentale dell’orchestra. / Ebbe un raro talento linguistico, e una singolare curiosità per le lingue meno note (p.es. il finnico), partecipe in questo di un tratto caratteristico della genialità bolognese – dal Mezzofanti al Trombetti -, acuito in lui dal suo eccezionale senso dei suoni. Amava i libri e la cultura. Aveva il gusto raffinato della cultura. Aveva il senso del raro, dell’antico, dell’esotico, e a questo senso si affidò nella scelta dei soggetti per le sue opere e per le sue composizioni. Le antiche civiltà orientali, il mondo bizantino, la saga nordica, le leggende medievali, tutto questo fu materia per l’arte sua, e Roma ancora di più. Roma di cui egli sentì il fascino e intese il mistero come pochi seppero, fra i poeti. ‘Poeta’ egli stesso, che si sentiva e sapeva natoper creare: creare musicalmente: insofferente di quanto potesse distoglierlo da questa missione, che fu la sua verità e la sua vita; creatore di bellezza per sé e per gli altri, per tutti gli uomini di tutti i paesi, fra i quali andò più volte a portare il dono dell’opera sua, a far più grande, e più ammirato nel mondo il nome d’Italia: artefice dell’impero spirituale d’Italia, egli che non vide con i suoi occhi mortali il giorno del suo impero storico riconsacrato. I suoi occhi si chiusero. Ma la sua voce è viva. E non morrà! Raffaele Pettazzoni

C 58 - Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Giugno 1936 Torino Cara Amica, La penso desolatissima ed oso appena affacciarmi al suo dolore! Quale vuoto incolmabile povera Elsa! Durante la lunga e crudele malattia ebbi sempre notizie dalle care amiche Magnetti, pure quando all’Estero con Sinigaglia non ne fui priva poiché mio marito e la sorella di Sinigaglia non me le fecero mancare mai. Confesso che vedendo la resistenza che il Maestro opponeva al male avevo sperato in una guarigione purtroppo non fu così. Il mattino del 18 aprile mi trovavo a Milano per un concerto da farsi il giorno 20 agli Amici della Musica e se tante cose non me l’avessero impedito sarei venuta in persona a dirle il mio dispiacere, a tentare qualche parola di conforto, ve ne sono forse di adatte? Trovo tutto così inutile in simili dolorose circostanze! Anna45 mi consigliò di non scrivere subito ed io ho obbedito, spero le sarà giunto il mio telegramma, ora però non posso attendere più, il mio silenzio potrebbe essere interpretato diversamente e non sarebbe il vero, il giusto cara amica troppo desolata, troppo colpita! / Il giorno 12 c m ci sarà a Torino la Commemorazione al Conservatorio, Alfano mi accompagnerà qualche lirica del Maestro e credo che sarà Alfano stesso che parlerà dell’Illustre scomparso avendo Della Corte declinato l’invito che gli venne fatto, non so per quale motivo, forse perché è critico, non ho ben compreso il perché di tale rifiuto. In Autunno, agli Amici della Musica pure si terrà una Commemorazione spero sarà più degna, almeno avrà maggiore importanza, qui, si voleva fare in una piccola sala del Liceo ma poi si decisero per il grande salone, meno male! Buona Amica le posso assicurare che sarà mia cura costante (per quel poco che sono) di far sempre eseguire musica del M.° Respighi ed avrà in me un’alleata sincera e devota per farlo ricordare sempre. Ho inteso con emozione Aretusa che io ho creata, mi fece pena perché fare dei tagli? E quella voce senza commozione? Peccato! La ricordo tanto e vorrei trovare qualche parola di conforto, non ne trovo e prego tanta pace al suo cuore desolato; il tempo, questo grande farmaco umano aiuta a sopportare, null’altro serve in casi così dolorosi, purtroppo buona Elsa! Mio marito con me le porge vive condoglianze, io la stringo affettuosamente al cuore, è un vecchio cuore provatissimo stanco ma le vuol bene! Aff Chiarina Fino Savio

C 59 - Gian Francesco Malipiero a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Venezia, 13 IV 1941 XIX Gentile Signora, Devo spedirvi il Tomo XV° di Monteverdi.46 Va bene l’indirizzo: Via Panama 54? Prego di rispondermi chè subito avrete il volume. Non ho dimenticato quanto Ottorino si interessava a questa edizione. Io vivo di ricordi. Dimentico i brutti, i belli no. Il XVI° e ultimo volume spero farlo uscire fra 5 o 6 mesi. Ossequi G Francesco Malipiero

45 Anna Magnetti. 46 Cfr. nota 41.

ASMi Fondo Respighi 67

C 60 - Gian Francesco Malipiero a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Venezia 1941/05/4] Gentile Signora Grazie per la vostra lettera. Il Volume XV° vi è stato spedito via Panama 54. Prego dirmi se nonostante l’errore voi l’avete ricevuto ugualmente. Nessun debito, pensate soltanto una cosa: io ho sempre immaginato il vostro dolore e mi è sempre dispiaciuto di sentire che / voi mi eravate ostile. Ottorino non mi amava, ma la sua intelligenza spesso ci conduceva sulla stessa strada maestra e spesso abbiamo fatto qualche passo insieme, da buoni amici. Lo conoscevo dal 1904. Quanti ricordi e molti lieti. Cara signora perdonatemi, ma penso a tante cose. Ossequi G. Francesco Malipiero.

C 61 - G. M. Sangiorgi a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Roma 1942/11/16] Gentile Signora ELSA OLIVIERI SANGIACOMO Viale Giappone, 58 ROMA E’ mio piacere comunicarVi che il Comitato permanente per la lettura di nuove opere liriche e balli, nella riunione oggi tenuta, ha giudicato alla unanimità che l’opera “IL DONO DI ALCESTI”, di Vostra composizione, debba essere segnalata, per la rappresentazione, al Ministero della Cultura Popolare, cosa alla quale provvedo senz’altro, a nome del Comitato stesso. Vi informo con l’occasione che la partitura, lo spartito e due copie del libretto di tale opera sono a Vostra disposizione presso la Segreteria di questo Comitato, dove potrete farli ritirare entro il termine di dieci giorni da oggi, da un Vostro incaricato munito di regolare autorizzazione a Vostra firma; altrimenti Vi saranno rispediti a mezzo pacco postale in porto assegnato. Nel felicitarmi vivamente con Voi per il successo riportato, Vi esprimo i più cordiali auguri. IL PRESIDENTE (F.to G. Sangiorgi)

C 62 - Leopold Sachse a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[New York] November 28, 46 Carissima amica, la Sua lettera è arrivata ieri sera e rispondo subito. Per la non puo dire ancora niente. Non so, che sono le idee di Kalasz per la stagione di primavera, e non sono sicuro, se sa sestesso, che opere il vuol fare. Ma io sono molto interessato in un edizione inglese del Belfagor e spero che sara possibile di dare il Belfagor con giovini artisti Americani di qualità. Le sarei tanto grato per mandarmi la nuova partitura per piano e voci del Belfagor. Quando c’è la possibilita di una messa in scena interessante in Europa La prego di scrivermi. Tante cose di Barbara e della mia moglie. Miei affettuosi saluti Leopold Sachse

C 63 - Cesare Frugoni a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Roma ca. 1949 – 54?] Gentiliss.ma e cara Grazie le più vive di ricordarsi della mia devota e affettuosa amicizia. «Le souvenir est la présence dans l’absance [sic]» Invidio lei al fresco. Io sono rimasto al lavoro. Devo finire una relazione al prossimo congresso / e relativo libro: argomento quanto mai duro e difficile e.... sono un prigioniero volontario. Sto però bene e in pieno tono. A questo può anche contribuire la gioia di sapermi ricordato. Tutti i miei saluti più vivi profondi e Cesare F.

C 64 - Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

10 Dicembre 1959 Torino Gentile Signora, Le chiedo scusa (pur essendo senza colpa) per il ritardo col quale rispondo alla sua lettera del 20 u s. fui assente da Torino ed appena la scorsa settimana lessi la sua lettera. Volevo poterle dire qualcosa di preciso riguardo a quanto Lei mi chiede per le lettere del Maestro, non ho potuto ancora recarmi da un fotografo e sapere la spesa, mi comprende? In dieci anni di collaborazione artistica il / maestro mi scrisse molte volte, in ogni lettera mi metteva al corrente dei suoi lavori e delle sue asppirazioni, Lei saprà come desiderasse venire al Conservatorio di Torino ove contava molti amici. Mi parlava spesso dei suoi stati d’animo, e non erano sempre sereni, anelava alla pace, di questo me ne scrisse alla sera precedente il loro matrimonio, mi scriveva di Lei tanto affettuosamente e desiderava i miei auguri. Avevo da tempo pensato a farne un epistolario, ne parlai a Della Corte, ma la mia vita faticosa e movimentata non mi dà tempo a nulla, sono ancora senza casa e do lezione a domicilio / delle allieve, con ciò ho detto tutto, vero? Volentieri aderisco al suo desiderio, ma non posso fare tanto presto perché le lettere si trovano in una cassa a Carignano in villa Bona ove dal quarantadue

ASMi Fondo Respighi 68 ho messo colà ben diciotto colli! A Torino però spero trovar qualche copia di qualche scritto già stampato con una raccolta di critiche; durante la guerra il magazzino ove c’era la mia roba fu aperto e rubarono molte cose anche nove grandi album, tutto il documentario della mia non breve carriera! Con maggior calma le dirò pure delle musiche che posseggo con materiale d’orchestra, ora faccio punto per non farla attendere oltre. Non appena mi sarà possibile farò venire da Carignano i bauli ecc... intanto cercherò il fotografo e così le saprò dire la spesa che Lei gentilmente si offre di sostenere, cosa che non potrei fare in questo momento così difficile per me. Mi voglia scusare ed accettare i miei cordiali saluti ed auguri. Chiarina Fino-Savio presso Dumontel. [in verticale lungo il bordo sinistro del foglio] P.S. Ciò che le mando desidero venga stampato integralmente penso che Lei sarà pure d’accordo.

C 65 - Chiarina Fino Savio ad Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Venerdì 19 – 1 – 951 Torino Cara Signora Elsa, Lei ha ragione ed io non la benchè minima colpa, come le scrissi, vivo molto faticosamente e fra mille disagi riesco poco ad essere puntuale come vorrei! Io suo espresso lo lessi mercoledì notte, e cioè quando rientravo da un concerto da me combinato e dove cantavano cinque allievi accompagnati dal piano e violini! Non le dico la fatica per giungere in porto con dignità, tutti i componenti il concerto occupati e perciò poco combinabili per ore ecc. / Il giorno dei concerto con lo sciopero dei tranvieri, e lei deduca quanto io abbia penato. Ieri non mi riuscì cercare fra vecchie carte che ho qui qualcosa che la possa interessare, oggi ho trovato ciò che le invio colla presente, veda Lei se le serve. Le lettere, le musiche, tutte a Carignano nella Villa Bona ora chiusa. Mi recherò dalla Sig. Bona e vedrò se è possibile recarmi con la figliola a Carignano47 per scendere nel sotterraneo della villa ove giacciono ben diciotto colli della mia roba. Aprirò le casse e vedrò cosa troverò ancora, poiche / durante la guerra venivano talvolta trasportate altrove, secondo come il vento spirava. Spero intanto che Lei vorrà servirsi del materiale che ora le invio, non è molto ma significativo. Come Lei vedrà, ci sono le date del 1911-12-14-15 e la fotografia in casa di Busoni è del 17.48 Come tante cose andarono disperse e pure il documentario della mia lunga carriera, consistente in nove grandi album ove avrei potuto seguire passo passo i concerti, dovrò frugare nella mia memoria. Voglio, desidero aiutarla e vorrei che Lei lo credesse veramente, ma abbia pazienza, non posso fare / più presto di così. Vuole sapere quando conobbi il Maestro? La prima volta c’incontrammo a Bologna, nel 1901, il Maestro era in orchestra ed io cantavo gli Oratori di Perosi. Si eseguiva allora al Comunale: Il Natale di Perosi, però non credo che allora il Maestro mi degnasse della sua attenzione, per molto tempo non ne seppimo nulla l’una dell’altro. Fu nel Marzo del 1911 che il mio impresario, il Sig.r Franco Fano mi scrisse pregandomi di accettare di cantare Aretusa a Bologna, dovetti partire improvvisamente ed in parar [sic] la parte in due giorni, (credo anche meno) la Nunziante di Mignano che avrebbe dovuto cantarla // si era all’ultimo momento ritirata. C’incontrammo, io molto nervosa per l’impegno e la ristrettezza del tempo, la difficoltà della tessitura insistente su note troppo acute per me che allora cantavo il m[ezzo] s[oprano] ma fu lieve questo stato di cose perché m’innamorai talmente di quella musica che mi diede anima e cuore per renderla come lui la voleva. Andai a casa del Maestro il mattino seguente al mio arrivo ed in quella quiete del suo studio cercai comprendere ciò che desiderava eseguire, pare che ci sia riuscita così bene che ad un certo momento il Maestro si alzò, andò a cercare la Mamma (lei sa come l’amasse) e le disse “Mamma, sono felice, la / Signora rende nel suo canto tutto ciò che io penso, abbracciala tu per me, poiché io non m’azzardo ad esprimerle così tutta la mia ammirazione e la mia riconoscenza per aver accettato all’ultimo momento un lavoro non adatto per la tessitura alla sua voce” così disse il Maestro ed io ne fui più che lieta. D’allora ebbe inizio la nostra affettuosa amicizia sentimento profondo fatto di stima reciproca come Lei sa. Cominciò a scrivere liriche ed in ogni sua lettera me ne parlava, mi mandava talvolta le bozze, ancora ne conservo qualcuna, e così i manoscritti delle romanze, ecc ecc... Spero le servano le copie / delle due lettere, sono fogli che mi dispiace perdere poiché fanno parte di una raccolta di dediche e critiche che ancora ho trovato, e sono già fotografate, non c’è che da farne far copie, riuscirà più facile a lei farlo fare, intanto cercherò altro come le ho promesso. Se Roma non fosse così lontana sarebbe così facile parlare e lei prendere appunti, ora non posso muovermi, le lezioni mi incatenano e mi obbligano anche ad occuparmi, lei mi comprende vero? Oggi, con gran fretta le do questi appunti, cercherò domenica di proseguire va bene così?

47 La signora Bona a cui si fa riferimento in questa lettera potrebbe essere Rosetta Sertorio, moglie di Lorenzo Valerio Bona e madre di quattro figli, tra cui Patrizia (nata nel 1943; la “figliola” a cui accenna Chiarina Fino Savio nella lettera). I Bona erano una famiglia di industriali, colti ed amanti delle arti, che possedevano effettivamente una villa a Carignano (dove – tra l’altro – nascosero per un paio d’anni un ragazzo ebreo, compagno di scuola del loro figlio Gian Piero: il futuro architetto Sergio Hutter Jontof, figlio della danzatrice Bella Hutter Markmann e studente di pianoforte); anche Gaspare Bona, fratello di Lorenzo Valerio, possedeva una villa a Carignano ed era inoltre musicista dilettante. Sulle attività musicali e teatrali che si svolgevano a Carignano e il coinvolgimento della famiglia Bona, cfr. ad esempio Salvatore GERACE - Erika MONFORTE, In cerca di un paese. I trent’anni del Progetto Cantoregi (Edizioni SEB 27, 2006), in particolare pp. 11-28 (“Tra istinto e vocazione. L’apprendistato teatrale di Vincenzo Gamna”). 48 Cfr. serie “Fotografie”, F 22 – F 23.

ASMi Fondo Respighi 69 Mi pare però che le due lettere siano molto belle / e dicano chiaramente quanto era riconoscente. Si occupava poi di fare dei programmi per accompagnarmi al piano nei concerti, a questo proposito spero trovare la lettera ove mi diceva rientrando a Roma che “i concerti sono per me fonte di vita, quando rientro in sede mi sento solo, triste sperduto, nulla m’interessa di più” aveva bisogno di sentirsi in famiglia per aver la pace, ed in questo modo mi scrisse pure dandomi notizia del suo matrimonio. Soffrì moltissimo per la morte della Mamma sua, ed era triste e quasi ammalato quando mi trovai con Lui, Consolo e Serato per un giro di concerti in Svizzera. In quella occasione ci trovammo in casa di Busoni // il quale aveva assistito ad un mio concerto a Zurigo. Busoni si commosse tanto che colle lagrime agli occhi abbracciò il Maestro dicendogli tutta la sua ammirazione ed aggiungendo anche che quella musica non sgorgava dalle mie labbra ma dal mio cuore. Gentile Signora, io le dico tutte queste cose senza la minima presunzione, perché lei vuole sapere e lei mi comprende vero? Una aspirazione grandissima del Maestro era pure di venire direttore a Torino ed anche per questo ci sono lettere che lo attestano, a Torino si sentiva a casa, con la mia Mamma, e quella cara creatura che / fu mio Marito, un uomo modesto pieno di intelligenza ma timido, troppo discreto e delicato, le creature così vanno sommesse, non può immaginare quanto mi manca quel caro compagno della mia esistenza, era il fedelissimo, con tanta umana comprensione, sapeva che il canto passava innanzi tutto, anche oggi, stanca, sola non diminuisce in me l’entusiasmo per l’arte; la sola cosa che mi fa vivere e per la quale ho sacrificato tutto e tutti. Pinerolo era per lui la seconda casa che trovava in Piemonte ove lo comprendevano bene e lo lasciavano vivere a modo suo, quieto, in quella casetta che Lei conosce, lavorava così felice che nessuno lo turbasse / Le buone Sig.ne Magnetti l’ospitarono sempre tanto affettuosamente, dopo ore di solitudine ci si ritrovava tutti due al pianoforte per studiare dopo cena si conversava a lungo, molte sere scrutava il cielo con un grande canocchiale, ed era così gradevole, interessante la sua conversazione. Anche per me Pinerolo rappresenta un periodo felice, studiavo e sapevo con chi consigliarmi artisticamente, pensi cara Signora quanto sia stato triste per me vivere in quella casetta, sola coi miei ricordi d’arte, ed in seguito con la morte nel cuore, quando il gennaio del 44 morì mio marito, anche oggi quando entro in quella casa mormoro una preghiera per il Maestro, dopo mi sono abituata a vivere sola nella camera al primo piano ove perdetti mio marito, e solo la mi / ritrovo e sento vicino a me i tre cari scomparsi, la Mamma Magnetti, tanto buona, mio marito ed il maestro, non li posso disgiungere, Mamma mia l’ho perduta a Torino e lassù veniva di rado la sento più vicina qui. Scusi cara Signora se mio malgrado la penna è corsa e la nostalgia di tempi lontani s’impadronì di me, mio malgrado. L’orologio mi dice di lasciare questa mia visita epistolare che riprenderò il più presto possibile, mi scriva se questi scarabocchi son serviti a qualcosa, scusi se le idee son disordinate ma la testa è stanca e gli occhi dolgono. Le Magnetti abitano sempre in Corso V.E. 60. Molti cordiali saluti Chiarina Fino Savio Non rileggo perché forse non la spedirei.

C 66 - Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Torino 1951/01/20?] Sabato sera ore 23 – alla Stazione. Gentile Signora spero che Lei sia ora in possesso della mia lettera con accluso quanto ho / trovato a Torino, e non le dico quanti pacchi ho disfatto per trovare quel poco nel caos della mia camera, il suo telegramma l’ho letto ieri a mezzanotte quando rientravo. Domani è il settimo doloroso anniversario e vado a Pinerolo per recarmi in Cimitero, salirò a Villa Ratti per vedere se trovo qualcosa, Lunedì andrò a Carignano e spero poter trovare le lettere. Come vede faccio tutto il mio possibile, voglia scusarmi Cordialità C Fino Savio

C 67 - Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Domenica 28-1-51-Torino. Gentile Signora Elsa, Ha ricevuto l’ultima mia letterona? Le serve il materiale che le ho inviato, e quanto le ho scritto? Sono stata martedì a Carignano, la Sig.na Bona è venuta ad accompagnarmi. Non sapendo ove avrei trovato quanto a noi interessa, ho aperto tre casse e due bauli, non si trova mai ciò che si cerca! Finalmente trovai una scatola contenente buona parte della corrispondenza Respighi. Prima di far fotografare quello che la interessa vorrei sapere se le ha servito quanto ho inviato In questa scatola ho trovato le care lettere del 1912- 13-14 – è già qualcosa vero? In talune parla di musica, del desiderio di venire a Torino Direttore al posto di Bolzoni, del suo fidanzamento nel 13 – e sfoga la sua angoscia / poiché non era affatto contento poi la rottura, poi la voglia di lasciar Roma, ecc... Queste cose l’interessano. Oggi non posso scrivere di più, domani sera o Martedì mattina riprenderò. Molti cordiali saluti e mi scriva la prego Chiarina Fino Savio

C 68 - Chiarina Fino Savio ad Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

20 Febbraio 1951 Torino Gentile Signora Respighi Non può credere quanto mi spiaccia farla attendere i miei scritti, so che deve fare un lavoro lungo e minuzioso, difficile, penso che sia meglio prima di far fotografare cose che non la interessano fargliene un breve cenno, non trova? Metterò solo la data e qualche accenno, e se trova interessante il motivo della lettera, farò riassunto e porterò al fotografo, vuole così? Dunque, in una lettera del 14 Dicembre 1914 dice: Non può credere la gioia

ASMi Fondo Respighi 70 che mi procurò la notizia della probabile partita di Bolzoni (il Direttore del Liceo di Torino). Il mio / sogno di abitare Torino potrà diventare realtà? Abbandonerei Roma col massimo entusiasmo” ecc... poi il 17 Dicembre 1914 accenna a Ravanello, Quartetto Polo. Zanella – Zandonai, --- la massoneria lavora, stia attenta...... Ancora il 24 Dicembre del 1914 “cara amica mia, dalle sue lettere intravedo uno scoramento è forse il concorso di Torino? A Torino sarò io il padrone ...... Natale non sarà pazzescamente allegro, noi tre soli! Penserò tanto agli amici lontani che mi vogliono bene ed ai quali voglio tanto bene ...... ecc... 5 Ottobre 1914 – parla (o meglio, scrive) di Falchi, del Concorso di Canto accoglie con piacere la notizia di Bolzoni e pensa all’estate di Pinerolo ecc... 8 Ottobre 1914 scrive del piacere di ritornare a Pinerolo dalle Magnetti / 17 Ottobre 1914 – “Vorrei tanto fare qualcosa per lei: (allude alla scuola di Torino, poi scrive delle basi per un lavoro comico Otton Roible .... 20 Ottobre 1914 – accenna al Direttore Ferrari ed alla Sensitiva 23 Ottobre 14 scrive di Falchi dei concorrenti al Concorso, (17) ma 16 non valgono nulla. 3 Novembre 1914 – La Bellincioni ha un corso libero d’arte scenica. 4 Novembre 1914 – scrive: purtroppo, partita perduta 10 Novembre 14: e non mi tenga il broncio ecc... 16 Novembre 14 – parla di una nota della mia voce che a lui piaceva tanto e la chiama: il mio mi... 29 Novembre – Combinato un concerto di Canzoni. / 3 Dicembre 1914 – nomina Basera e Bufaletti, poi accenna a concerti Padova – Venezia – Genova ed anche alla Sensitiva che la chiama: mia figlia prediletta” 5 Dicembre 1914 – accenna a Ravanello, a Padova, ed al Tramonto... e poi scrive: Abbia cura della Sensitiva, a Lei cara Signora tutta la mia amicizia più devota, tutti i miei sentimenti più profondi. Vorrei dire tanto ma non sono capace, mi sfogo a dirglielo in musica, ci riesco meglio.... Mamma l’aspetta in Settembre. 31 Luglio 1914 - : attendo notizie per andare a Pinerolo.... accenna al Tramonto: è scritto sotto buona influenza e Lei sa se mi fa bene!: così scriveva. // 7 Settembre 1914 - : Per un suo arrivo non c’è sonno per me, a casa mia troverà ospitalità, non si sogni l’albergo me ne avrei a male a morte, la camera ottagonale l’aspetta: Poi mi scriveva ancora dalla Russia concludendo: mi telegrafi... aspetto, aspetto. 23 Settembre 1914 – accenna alla mia partenza da Bologna. : E’ stato un triste pranzo quello di ieri sera come ci si abitua alle cose belle e dolci: accenna alla Commissione che non si riunisce, a Falchi che viene da Spoleto, e poi ancora: il braccio [?] di Mamma le faceva molto male. 28 Settembre 1914 – mi scrive a Canelli – chiede la riduzione del Tramonto, mi parla della Gestler – della Culps [?] – di Roma del posto di canto di Falchi e conclude / : Come sono lunghe le giornate senza sue nuove 1 Luglio 1914 : Lamenta il caldo di Roma, parla del concorso Campanini di Parma facendo parte della Commissione. : Ho tanto desiderato rivederla la vecchia casa l’attende per essere rallegrata (Bologna) I miei scolari si son fatti cuore specialmente Traversi ..... ora ha cambiato casa e scrive: La Sensitiva l’aspetta, aspetta di nascere dalla sua voce: 8 Luglio 1914 – Invia la bozza di Sensitiva – parte per Parma e dice di scrivere il Tramonto che io dovrò cantare a Roma 15 Luglio è di passaggio a Milano tornando da Roma – 22 Luglio 1914 - : I bei giorni passano presto, mi son rimesso / al lavoro, quella boccata d’aria affettuosa e artistica mi ha fatto bene, ho copiato altro brano di Sensitiva, sto cercando i versi per il Poemetto, anche questo sarà scritto per Lei non posso concepire per altri la mia musica per canto, nessuno entra così a fondo nel mio spirito e nell’espressione di queste composizioni quanto Lei. Io stesso provo quel senso di sollevamento che mi pare di abbandonare la realtà della cosa, quando sento la mia musica eseguita dalla sua voce d’oro, grazie di questo piacere estetico che non conoscevo prima 11 Giugno 1914. Roma : E’ vero sono un fanciullone, non so allontanarmi da casa mia, sono solo, terribilmente solo, l’unica persona che mi fa compagnia sebbene lontana, è lei, a Lei / sola ho piacere di scrivere, come all’unica amica mia, perché Lei sola è come me, e nonostante il suo peregrinare non trova se stessa che fra le pareti di casa sua..... Ho cominciato la partitura di Sensitiva, Bufaletti potrebbe dirigerla, sono contento non vedo l’ora di sentirla cantare da Lei, Le starà tanto bene, non è facile ma Lei sa tanto bene penetrare la mia musica ed il mio animo : 23 Maggio: la sua lettera, era tanto che l’aspettavo oggi lavoro già con più amore... Ho tanto bisogno di quiete, sono stanco del rumore della città, scrivo dal mio piccolo studio silenzioso imbottito di libri e il suo ritratto mi guarda con quei grandi occhi che non aspettano che di sorridere // e sono insieme così tristi... appena a Roma mi si chiude il cervello .... quest’estate quanta musica si farà, parleremo dei concerti ...... 20 Maggio 1914 : Sono assai in pena perché non ho ancora sue notizie, questo silenzio mi agita .... parto per Bologna, mi scriva, la scongiuro, Lei è la sola amica che ho, l’unica che può darmi un po’ di luce..... 13 Maggio 1914 ... : non si strapazzi, addio salute, addio voce, ed allora chi canterà più Respighi come vuole l’autore? Disgraziatamente non sono ancora morto, e debbo soffrire la tortura di sentirmi rovinare le mie creature, se non ci fosse Lei a farmi avere un po’ di fede, sarei scoraggiato / da lungo tempo .... oh come la odio questa città (parla di Roma)..... 1 Maggio 1914 – Annuncia la morte della Toresella, posto di canto, libero a Roma 30 Aprile 1914 – Lamenta il mio silenzio, dice d’aver combinato per “Maria Vittoria al Costanzi, si lamenta di non poter lavorare e desidera quella pace che non raggiunge mai, vuole sentire Sensitiva, rammenta le allieve e Dina Vercellone 12 Aprile 1914 - : Non vorrà credere che sia per avarizia che non son venuto a Torino, se anche lo fossi, per venire a vederla non lo sarei più, è stato per Sonzogno 10 Aprile 1914 – Scrive di Sonzogno scrive di Maria Vittoria e si / consola scrivendo: Sensitiva, l’ho pensata per Lei ecc. descrive tutto il Poema e chiude: quanto bene mi fa leggere una sua lettera e di quanto sole riempie la mia vita: 2 Aprile – lamenta la mia ultima lettera fredda e compassata, parla della prossima audizione di Mingardi da Sonzogno 19 Marzo del 14 – si congratula di un mio scampato pericolo in Ungheria e scrive comicamente: non vede che fin la dinamite si accende d’entusiasmo per Lei?: 13 Marzo 1914 – 3° Anniversario Aretusa e scrive: E scorrendo e cantando si è mantenuta sempre così pura e fedele 15 Febbraio 1914 – Annunci della rottura dell’infelice fidanzamento. / 28 Gennaio 1914 - : E’ passato un giorno dalla sua partenza e mi pare sia un anno : 9 Gennaio 1914 – scrive per i concerti a Roma e dice : accetti per me che ci tengo tanto 8 Gennaio: parla dei concerti di Roma 6 Gennaio – rottura del fidanzamento, indecisione sulla data del matrimonio ed ancora liti colla fidanzata 10-16 e 30 Dicembre del 1913 sempre del

ASMi Fondo Respighi 71 fidanzamento 10 Novembre due lettere come sopra 1 Luglio 13 ad Agosto, lettera disperata perché non sa decidersi a sposarsi. 20 Maggio 1913 – lettera interessante affettuosa – 14 Maggio – bellissima/ 14 Aprile 1913 – articoli del Signale di Berlino 30 Marzo 1913 – Maria Vittoria è finita. 14 Marzo del 1913. : Due anni fa la piccola fonte – Aretusa cominciò a mormorare – e mi fece conoscere la sorgente 13 Gennaio – mia partenza per Berlino 2 Novembre del 1912 – la Marchesa Zabet – 16 Ottobre – Interessantissima, parla di Orefice – Fano – Giugni - concorso a Roma, posto a Parma. 24 Settembre 1912 . A Stresa dai Vercellone - / 15 Giugno (nozze Fava Simonetti,49 ecc...... Gentile Signora, per oggi basta non ne posso più, mi perdoni, cerchi comprendere questi scarabocchi, le conviene procedere dal fondo della lettera al principio per seguire le date, lo so che non è comodo, ma così mi vennero sott’occhi le lettere. Mi scriva quale di queste date l’interessa ed io farò fotografare E’ tardi, quasi le 23, vado alla stazione per imbucare questi fogli. Non ho potuto sentire la Campana, la Radio delle Magnetti non prende il 3° programma. Scriverò presto e più chiaramente – mi scusi e si abbia cordiali saluti da Chiarina Fino Savio”

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Lunedì 16 Luglio 1951 – Torino Gentile Sig.ra Elsa Respighi Sono ancora qui! Una crisi di fegato mi buttò a terra, ho ancora lezioni, sto per partire e mille cose dovrei ancora fare, son “fra color che son sospesi” non so più prendere decisioni di sorta. A Pinerolo andrò in Settembre, le Sig. Magnetti non sono a Torino presentemente, farò loro i suoi saluti. Ed ora gentile Signora mi dica cosa vuole fare riguardo alla corrispondenza del Maestro. Io sono nell’imbarazzo della scelta, se bado a quanto sta scritto glie ne manderei un mucchio, ma la cosa è difficile perché in ogni lettera c’è un brano interessante, poi tante altre cose che non credo possano essere adatte al caso, perché diventerebbe un epistolario, mi comprende? Ogni lettera accenna a qualche lavoro che sta facendo, oppure una / esecuzione ecc.ecc... Quello che mi trattiene è che ci sono nomi di Maestri ancora viventi che lui gratifica di titoli, di apprezzamenti affatto benevoli, per sincerità bisognerebbe lasciare intatto il testo, per contro non è gentile trascrivere un pensiero crudo magari di un morto, non trova? Ho trovato le date dell’entrata in casa Ricordi, scrive di Sonzogno e di editori stranieri, si arrabbia con Bossi chiamandolo testone, o con S Martino, dicendo: quel becco, non le dico di Liuzzi, non vuole in programma Pick Mangiagalli, o se la prende con Gasco. C’è in tutte un gran desiderio di sentirmi cantare “Sensitiva” cosa che non ho potuto fare, dopo aver combinato e scombinato per mesi, anni. Anche un opera buffa, la Marchesa Zabet. Ma tutte queste cose sono miste ad altre di carattere diverso, lamenta in moltissime lo scoramento, la malinconia, se crede che sia utile nel libro che risulti lo stato d’animo, nelle lettere lo lascia vedere chiaramente; poi l’annuncio della morte della Mamma, il timore la sofferenza della solitudine ed infine mi dà notizie del Suo matrimonio dicendo che lei è buona e che spera gli dia quella pace che sempre ha cercato, per lavorare, per produrre, / [scritto a lato: “Nel libro c’è posto per molte pagine, o per poche, mi dica qualcosa”] // Se io avessi potuto venire a Roma o Lei a Torino tutto sarebbe stato più facile e molto meno faticoso per me, che in questo caos e senza casa ogni cosa che per altri è semplice per me è complicata. Io voglio, desidero aiutarla in questo lavoro, d’altra parte le confesso che temo assai di dare questi scritti, ho il terrore che estranei possano sfiorare sentimenti così alti e puri, e fraintendere, mi comprende gentile Signora? Per questo motivo non desidero che si stampi pochi brani, che non direbbero nulla o ben poco di quel sentimento affettuoso fatto di riconoscenza e di stima che il maestro ebbe per me e che io ho ricambiato coll’eseguire con entusiasmo ed amicizia costante le musiche che mi furono dedicate. Penso ancora che se Lei volesse (e questo per non fare troppe fotografie) valersi di indicazioni che le potrei trascrivere, di brani più interessanti, lo farei anche. Mi scrive che desidera le copie, invece delle negative, il fotografo però le fa pagare tutte due, // comprende? Penso che Lei voleva pure stati d’animo, ed allora questo non può palesarsi in poche lettere, sarebbe bene fotografarne parecchie. Creda cara Signora che questa indecisione mi rende difficile il compito, mi illumini lei, mi dica più ampiamente come la posso aiutare e come inserisce le fotografie nel volume, il periodo delle lettere va dal 911 al 920, periodo nel quale il maestro ha scritto molto, ma segue ancora, ne trovai del 21, 25, ed anche trovai quella lettera che scrisse Lei dopo Gardone, mi scriva insomma sino a qual periodo l’interessa maggiormente. Io andrò a S. Maria Maggiore (Domodossola) presso Germari verso il 22, e sarò là sino alla fine Agosto circa, poi a Varese, poi a Pinerolo e non sarò fissa a Torino sino alla metà Settembre, e Lei ove andrà dopo Forte dei Marmi? Spero il mare le abbia giovato, io spero rimettermi un po’ in forze perché non vedo come potrei fare lezione d’ora in poi, senza salute. Ricambio i suoi cari saluti, mi scriva subito a Torino, la prego. Grazie [di traverso sul lato sinistro] Chiarina Fino Savio, C. Re Umberto 57.”

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[S. Maria Maggiore (Domodossola)] 2 Settembre 1951. Gentile Signora Respighi Sono ancora qui, bloccata da tre crisi epatiche che mi buttarono molto giù, in più una nevrite al braccio sinistro! Triste conclusione di quarante giorni che avrebbero dovuto servirmi a prender forza per il lavoro che mi aspetta! In più, la padrona di casa ha tolto l’uso di cucina, cosa per me importante in questo periodo di

49 Riferimento al matrimonio tra la contessa Marianna Ghislieri Fava Simonetti e il Conte Don Antonio Hercolani, celebrato a Bologna nel 1912.

ASMi Fondo Respighi 72 regime stretto, speriamo che passi tutto! Le scrivo tutto ciò per spiegarle il perchè non ha ancora ricevuto 23 lettere che si trovano a Torino e che io le farò spedire a Roma la prossima / settimana; penso che sia meglio che le faccia questo primo invio, intanto ne consegnerò altre, va bene? Scusi questo ritardo dovuto alla mia salute malandata, non alla mia buona volontà. Spero intanto giungere in tempo a consegnarle il materiale necessario, e che lei non debba consegnare le lettere proprio ai primi Ottobre. Il fotografo dice che è un lavoro minuzioso, che prende molto tempo e lo credo anch’io, ma vedrà. Sono cartoline, nitidissime, se devo / giudicare dalle due lettere qui mandatemi. Spedisco la presente a Roma ove spero che qualcuno glie la faccia avere in caso lei fosse assente. La spero bene malgrado questo tempo perfido che imperversa ovunque, io spero che Dio me la mandi buona, poiché essendo sola e dovermi curare è un vero problema. Dovevo già essere a Pinerolo ma attendo perché lassù è più difficile ancora curarsi. Non posso pensare di recare noie alle signorine Magnetti; gli anni son passati, anche la donna di servizio è invecchiata e non voglio caricarle un lavoro di più comprende? Infine, Dio m’assista perché son sola, ed è così difficile trovare un senso d’umanità in chi affitta camere oggigiorno, malgrado siano persone educate! Molti cordiali saluti Chiarina Fino Savio S. Maria Maggiore. (per pochi giorni ancora, poi a Torino

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Torino 17 Settembre 1951. Gentile Signora Respighi Penso che sia a Roma e perciò le spedisco le fotografie delle 23 lettere, è un lavoro di coscienza che fece questo fotografo, un parente di una mia allieva la quale ebbe la bontà di numerarle come lei vedrà, in modo che non avvenga confusioni [sic]. Sono arrivata sabato solamente e non sarei rientrata se non fosse stato per le lettere poiché sono molto malandata di salute, non potrò neppure andare a Pinerolo! Ora, la pregherei di attendere / pazientemente per le altre lettere del 14-15-16 ecc... l’unica persona alla quale affido volentieri questa corrispondenza è proprio questo signore, persona seria e delicata, onesta, perché altri mi fecero dannare per la consegna e poi sono più cari, inoltre questa allieva che abita vicino al fotografo mi aiuta e sorveglia affinchè tutto sia come desidero Abbia la cortesia di attendere, mese più, mese meno non credo porti in disguido, il fotografo mi dice che non può consegnarne altre prima della fine ottobre poiché è un lavoro lungo e minuzioso e lui ha pure altri lavori che deve / consegnare. Io penso e desidero che siano stampate anche le altre, poiché ci sono notizie che interessano la produzione musicale di quegli altri anni, del periodo esasperato come giustamente dice lei, stamparle tutti o nessuno, poiché è interessante vedere per quanti stati d’animo sia passato il Maestro. Ho creduto opportuno non stampare una lettera che riguarda il fidanzamento a Bologna, in data 30 Dice.re del 15 è così aspra contro quell’infelice, e poi lei stessa mi disse che quell’episodio non ebbe importanza nella sua vita, a me pare invece che quel fatto lo abbia molto angosciato, però (se le pare) posso sempre aggiungerla alle altre. Non si preoccupi per la spesa / me la invierà a lavoro finito, portandole altre lettere chiederò il totale di queste che le mando, va bene? Mi scriva subito qualcosa a Torino, se le va il formato, se sono abbastanza chiare oppure si devono fare più grandi; mi sembra un po’ piccolo il carattere, credo l’abbia fatto per risparmiare, in ogni modo attendo da lei un rigo in proposito. Cordiali saluti Chiarina Fino Savio P.S. Scusi questa lettera sconclusionata ho nevrite alle braccia ed alle mani, così scrivo peggio del solito. Saluti.

C 72 - Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Torino 22- Ottobre 1951. Gentile Signora, Scusi anzitutto se mi servo di questo misero foglietto, e della brevità di questo scritto, ho fretta di spedirle quanto ho avuto solo ieri sera; fra cinque o sei giorni avrà l’altro gruppo di lettere. Con l’ultimo invio troverà pure due o tre lettere del Maestro inviate ad Anna Magnetti, con tre fotografie di Pinerolo, visto che il Maestro ne parla spesso, mi pare sia interessante dare anche una visione di quell’asilo ove si trovava tanto bene, non crede? Allora spedirò prontamente quella corrispondenza appena mi verrà consegnata. / Provo una strana sensazione, (non le nascondo) a spedire questa corrispondenza, che mai ho voluto dare, quei pensieri erano solo miei, ed ora saranno di tanti estranei; solo a Lei mi son sentita di consegnare tutta quella sincerità, e tanta ammirazione e stima, a Lei, perché mi ha incoraggiata, ed anche perché mi fu grato collaborare a questo suo sifficile lavoro. A presto dunque, e tanti cordiali saluti da Chiarina Fino Savio P.S. Le Magnetti ricambiano saluti, e volentieri mi hanno consegnati qualche lettera e fotografia

C 73 - Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

16 Novembre 1951 – Torino Gent.ma Signora Elsa, Sono ancora a letto! Questo mio vecchio cuore si vendica per il troppo lavoro fatto durante mezzo secolo d’insegnamento, e di carriera artistica, batte...... un po’ troppo e mi obbliga prudentemente all’immobilità.

ASMi Fondo Respighi 73 Sono sola, la padrona50 non permette alla donna di farmi il benchè minimo servizio, si alternano le allieve, ne ho di quelle davvero devote. Scusi se le ho parlato prima diciò che la può interessare, ma sono sola e triste. E’ finito il mio compito colle care lettere del Maestro riguardo al libro che spero presto leggere e che le auguro venga molto letto. Riguardo agli autografi ed il rimanente della corrispondenza, quando non ci sarò più, saranno inviati alla biblioteca di Bologna, almeno così penso di fare. Spesse volte mi ha chiesto gentilmente cosa ho sborsato, e... se le mie condizioni finanziarie / fossero migliori e vivessi di reddito volentieri glie ne farei dono, ma.... così, è impossibile. Posso dirle che ho fatto di tutto per non farle spendere di più. Le avevo scritto che la riproduzione lettere costava 450, 500 lire circa, l’una sull’altra, data la maggiore o minore brevità, vero? Sono 159 lettere (406 facciate) c’è stato un po’ di spreco per le ripetizioni causa la trasparenza della carta (e vedrà dal campione che le accludo) è un lavoro lungo, paziente, tutte le lettere numerate ordinate, spero le piaccia. Ci sono le fotografie Zurigo Pinerolo Bologna – spedizioni ecc... Riguardo alle Magnetti non so dirle nulla, quando trasmetto i suoi saluti mi ringraziano e dicono “ricambi” non una parola dipiù, io credo che gradiranno il libro ed allora le scriveranno, loro non dicono, io non chiedo, per discrezione mi comprende? / Ed ora le vorrei chiedere come posso avere la partitura del pezzo “La Fine” su versi di Tagore, e quella del Flauto di Pan? Il Maestro ne me scrisse parecchie volte, ma io non l’ho, Sono stampate? E, se no, potrebbe farmene fare copia? Le sarei tanto grata, io seguito sempre a far eseguire la musica del Maestro, con dispetto di parecchi!.... Grazie anticipate gentile Signora, la spero più tranquilla, con l’alloggio in ordine e dedita al suo lavoro prediletto. Cordiali affettuosi saluti Chiarina Fino Savio Torino Corso Umberto 57. 17 Novembre 1951. P.S. Scrivo da cane, sono a letto, e sempre interrotta per visite, mi scusi / N.B. Ho sborsato in tre volte. L 71600 – ripr.ne 159 lettere / 406 facciate L 1000 per spreco ristampa L 1000 per foto – Zurigo – Bologna Pinerolo L 500 / circa spedizione L 74100 Totale. Ecco quanto; ancora saluti, mi assicuri che ha ricevuto le ultime, fatto spedire perché a letto, grazie!

C 74 - Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

12 Dicembre 1951 – Torino Gentile e cara Signora Elsa, Prima di tutto non badi al come scrivo perché sono ancora a letto, più che mai intontita dall’insonnia e credo anche un po’ avvelenata dalle medicine, sono arcistufa! Grazie per l’invio dell’assegno che ricevetti il 30 u s, non ho scritto prima pensandola fuori di Roma per le rappresentazioni alle quali mi accenna nella sua ultima del 28 u s; col cuore ho fatto molti auguri di buon successo, cosa che non può mancare, vero? Nella sua lettera del 21 Novembre mi dice che “dal materiale sarà tratto particolari frasi delle lettere perché una riproduzione integrale con i saluti notizie della famiglia è cosa di poca importanza, verrebbe a diminuire l’interesse ed appesantire inutilmente il libro” io penso / invece che non sia così e scusi se dissento dal suo modo di vedere, non siamo rimaste intese che le lettere si sarebbero stampate integralmente? Io ho conservato tutte le sue lettere, anzi in una di esse e precisamente il 27 Settembre mi dice che il lavoro è chiarissimo, ben fatto, ed anche il formato va bene In una lettera poi del 31 Luglio scorso si dice spiacente di non essere riuscita a farsi capire cosa desidera da me; “trattandosi di dati cronologici e biografici sono utili tutti quei documenti (lettere programmi appunti) che valgano a lumeggiare la figura di Respighi uomo ed artista; per conseguenza tutto ciò che riguarda / composizioni, stati d’animo, affetti ecc... e dei accenni che di queste può aver fatto nella corrispondenza con lei nel periodo 1911-920 è importante che risulti” questo gentile signora è quello che lei mi ha chiesto e che io ho fatto. Io avevo pure accennato a certe parole aspre che riguardavano individui, e lei mi disse che si doveva pure vedere quella sua esasperazione. E’ molto più semplice fotografare l’intera lettera che brani, e se il formato va bene, non vedo la ragione di mutilare la lettera. Andrea Della Corte col quale mi ero consigliata prima di inviarle questo materiale, anche lui è d’avviso che poche frasi servono forse per la vanità d’una cantante, ma non a lumeggiare degnamente un sentimento / Ci tengo anzi molto che risulti il sentimento che lo legava anche alla mia famiglia. Una cosa che mi ha amareggiata è pure quella sequela di contrarietà che mi impedì di eseguire il poema “Sensitiva” prima Ferrari, poi Toscanini, poi ancora Ferrari, e lei vedrà leggendo quante volte si nomina “Sensitiva” e questo ci terrei proprio che risultasse. Non si può includere nel libro una parte come epistolario? Non sarebbe più semplice far seguire le lettere per date? E’ una mia idea, ma l’essenziale è che esse restino intatte come eravamo simaste intese. Riguardo alle foto che lei mi dice che sono scure, possono benissimo essere ritoccate e stampate, non trova interessante quella di Zurigo? E quella piccola, nella sua casa a Bologna? Mi auguro che possa presto riprendere il suo lavoro e che ritorni soddisfatta dal suo viaggio. [di traverso sulla quarta facciata] In attesa di leggerla, molti cordiali affettuosi saluti. Chiarina Fino Savio. P.S. [di traverso sulla seconda facciata] So che le Magnetti le hanno scritto.”

50 Dall’indirizzo del mittente sulla busta siamo informati del nome di questa padrona: Dumontel. Cfr. anche la lettera C 70.

ASMi Fondo Respighi 74

C 75 - Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

15 Gennaio 1952 – Torino Gentile e cara Sig. Elsa, Se la febbre me lo avesse permesso avrei risposto subito alla sua ultima raccomandata, sono stazionaria ed ancora non esco di casa ne so quando potrò riprendere qualche lezione. Non le nascondo la mia sorpresa nell’apprendere che solo qualche lettera verrebbe stampata autografa, non le pare che sia stato inutile la sua spesa e la mia pena? Per riprodurre qualche frase sporadica ammirativa, avrei potuto mandarle intera la corrispondenza previa promessa di restituzione, o lei avrebbe dovuto fidarsi di me nel trascriverle quanto credevo interessante, non certo solo l’ammirazione per una cantante. Io ho perfettamente compreso quanto Lei mi chiedeva, nelle sue lettere mi ha sempre confermato che tutto ciò che riguardava il Maestro, sia affetti, sia stati d’animo, e quell’esasperazione per tante difficoltà e contrasti doveva venir riprodotto, e sempre integrale, autografo, lei mi scrive che non è il carattere del libro, vero? / Non era più semplice includere quelle lettere come un epistolario? E’ tanto che Della Corte mi si chiese di scrivere qualcosa sulla mia vita, sulla mia carriera visto che ne ho avuta una così lunga e seria, e forse lo farò. Da lungo tempo ho la persona che insiste per questo, naturalmente aggiungerò altri autografi. Io non trovo poi che generi monotonia il riprodurre tante volte quelle frasi colle quali soleva cominciar le sue lettere, è proprio quell’ansia che aveva di aver notizie, ed il rimprovero che ripetutamente mi moveva di non scrivere che mette in chiaro quanto tenesse alla mia amicizia al mio ricordo. La chiusa per quanto lei dica monotona dimostrava l’affetto ed il rispetto per la mia famiglia cosa che per me è tutt’altro che insignificante Tengo poi molto che risulti l’andata in casa Ricordi, si combinò la cosa in casa Foà presente Franco Fino e Carlo Clausetti / Quest’ultimo era contrario perché diceva che la musica scritta per un interprete non era commerciabile, ma quando andammo da Ricordi e gli feci sentire il Recitativo per primo, lo prese subito anche contro volontà del Maestro che non voleva si pubblicasse quella pagina. Non vedo nell’indice accenno a “Sensitiva” quel poema scritto e pensato per me, per la mia voce e che mai ho potuto eseguire. Soltanto Lei ed io sappiamo come voleva fosse eseguito, guai se capita in mano a gente insensibile ultramoderna! Ho inteso per Radio una volta “Tramonto” e “Aretusa” con tagli fatti a sproposito con voci traballanti, una vera pena. Lei avrà trovato nelle lettere quella ove il Maestro nel 1932 (e cioè quando io ero moribonda) mi scriveva che mai nessuno ed in nessun luogo si sarebbe eseguito “Sensitiva” senza di me, e che Casalini mi avrebbe riportato l’autografo, naturalmente ciò non avvenne. / Era umano che così fosse, e sono lieta che sia stata Lei ad eseguirlo. La prego gentile Signora di voler comprendere i miei desideri, e poi non è senza interesse il seguire quante peripezie perseguitarono la “Sensitiva” e quanto il Maestro desiderava di venire al Conservatorio di Torino. Per misurare quale grande stima ed amicizia avesse per me basta leggere la lettera della vigilia delle sue nozze. Solamente quando si ha illimitata stima e confidenza, una profonda amicizia, quando si è certi di non essere fraintesi si può aprire così interamente l’animo. Io spero che lettere autografe vengano riprodotte in maggior numero perché eravamo state intese, non credo che il libro venga per ciò appesantito, le ripeto non tengo alle frasi laudative solamente, ma al carattere del sentimento che mi legava al Maestro ed al suo devoto rispettoso affetto, e l’accenno alle sue composizioni in quegli anni che era solo e // che maggiormente sentiva il bisogno di aver d’attorno sincerità ed affetto, necco perché si trovava bene a Torino e Pinerolo ove trovava comprensione e dove sentiva la famiglia quando era lontano dalla sua. Per dieci anni non feci un concerto senza includere Respighi! Avrà notato anche Lei come mi sia allontanata dalla vita del Maestro dopo il suo matrimonio, non aveva più bisogno di me! C’era vicino a lui una cara moglie, vigile intelligente, mi spiacque solo aver rinunciato all’America, Casella mi aveva richiesta nel Marzo 1918, allora il Maestro era imbronciato con suo marito, mi recai da Casella per dirgli il mio rifiuto, il Maestro mi accompagnò, non si salutarono neppure, Serato poi mi disse “non vada con quel ciarlatano” dopo sei mesi partì lui stesso per l’America con Casella. / Che ne dice della sincerità? Cose passate ma che ho voluto chiarire con Lei, poiché anche dopo il matrimonio Respighi scrisse più volte, e per anni, sempre lamentando il mio silenzio che non era altro che discrezione. E la visita a Gardone? Non saprà mai quanto spiacque a me ed a Luisa,51 a proposito di Luisa, trovo in una lettera del maestro alcune frasi risentite a suo riguardo, non si spiega, solo mi scrive, “dopo quanto ho fatto per lei ed il bel modo col quale venni trattato, desidero incontrarla il meno possibile” chissà perché? Ed ancora voglio dirle quante persone invidiano il talento e la riuscita di Respighi, fuori e dentro Conservatorio, più volte ho dovuto intervenire bruscamente, qualcuno diceva “se Respighi ci fosse ora non farebbe certo ciò che ha fatto” / è sorpassato! Ho risposto a dovere che respighi a loro marcio dispetto resta sempre un bell’esponente della nostra musica italiana! E tanto che non scrivo e, lo faccio malamente, ma ho l’impressione di averle fatto una visita epistolare. Dove si trova ora, a Roma? Cerchi cara Signora di produrre più autografi, che frasi sporadiche, vedrà che non si pentirà, è più interessante, anche se può sembrar monotono. In ogni caso il lavorio di Sensitiva bisogna che risulti, prima a Ferrari, poi a Toscanini, e dopo ancora a Ferrari, e poi a Vienna [?]. Appena starò meglio voglio farne fare lettura ad una allieva che ha una voce dolce e mi comprende molto / E poi la “Fine” le ho chiesto se voleva favorirmi la partiturina del “Flauto di Pan” naturalmente glie la restituisco. Vede cara signora che cerco collaborare con lei per quanto mi è possibile. Penserò poi a quell’altro materiale da dare a Ricordi, è peccato non veda la luce, non sono egoista. Ed ora... punto, spero non mi abbia letto d’unfiato, in attesa di leggerla la saluto cordialmente. Chiarina Fino Savio

51 Riferimento a Luisa Bàccara, pianista ed amante di Gabriele d’Annunzio.

ASMi Fondo Respighi 75 C 76 - Chiarina Fino-Savio a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Torino?] 2 Febbraio 1955. Gentile Sig.ra Respighi, Si prepari a leggermi sino in fondo, magari a rate! La sua cortese lettera del 29 u.s. arrivò con molto ritardo e dopo parecchi giorni anche il libro, di ogni cosa grazie e ricambio auguri anche in ritardo. E’ un libro di una mole non insignificante, per dirle la mia impressione (cosa che Lei gentilmente mi richiede) ho dovuto leggerlo per intero e... non in furia chè è troppo interessante. Quanto lavoro per compilarlo così degnamente. Splendida carriera, onori, gloria soddisfazioni morali, successo artistico e finanziario, il che non guasta poiché l’artista ha bisogno di molte comodità, di larghezza di mezzi per poter produrre e senza preoccupazioni di sorta. Ho conosciuto prima di Lei il Maestro e lo ritrovo tutto nelle sue descrizioni, ricordo le aspirazioni, esasperazioni, ed il suo infinito desiderio di pace. Pur essendo buono aveva un carattere speciale ed anche per giovargli non era facile, lei sa, aveva proprio bisogno della casa, della famiglia e di una compagna come Lei, ferma, volitiva, intelligente e diplomatica; le faccio le mie congratulazioni non si poteva fare meglio e di più. Le mie impressioni, eccole cara Signora, a parte quello che più sopra ho scritto, mi permetta dirle il mio rammarico per non aver visto prodotto neppure un autografo, non si poteva fare come quello di Agostini?52 Le avevo scritto (nel 1950) ed avevo avuto affermazione da Lei di stampare le lettere integralmente. Ho creduto facilitarle il lavoro, perché fare le fotografie? Avrei mandato le lettere, non trova? / In un secondo tempo Lei mi scrisse che sarebbe stato noioso per il lettore leggere come Respighi iniziava e finiva le lettere, così, si può pensare che io stessa abbia sciolto quelle frasi o che l’abbia fatto arbitrariamente chi ha composto il libro. A Milano invitata in casa Ricordi cantai accompagnata dal com. Tito liriche del Maestro, e, dopo, una sera in casa Foà presente Franco Fano ed i Clausetti si combinò di portare Respighi da Ricordi. Appena cantai il”Recitativo” Ricordi s’impadronì di quella musica, questo era abbastanza importante per Lui e per me, non ho trovato cenno alcuno. A pag 54 Respighi scrive fra l’altro che “la cara artista andasse sovente fuori tono” non sono mai stata una stonatrice emerita, non ricordo aver letto simile frase, in quale lettera si trova? A pag 79 poi si dice “l’amorosa amicizia ecc..... era meglio non usare una tale parola che si presta a diverse interpretazioni questo non mi fece piacere e Lei intelligente, sensibile lo comprende vero? Eccole quanto ho pensato e le scrivo a cuore aperto, Le auguro che il libro abbia la migliore diffusione, ammirevole come lei ha saputo mettere in evidenza ogni cosa per fare apprezzare sempre più l’uomo e l’artista. Troppo presto scomparso poteva dare molto ancora col suo talento, commovente la sua dedizione. Ho finito cara Signora, anche se mi sono espressa alla carlona Lei ha compreso l’impressione che ne ho ricevuta, vero? Rinnovo ringraziamenti e saluto cordialmente Aff Chiarina Fino Savio P.S. Una piccola foto della casa di Pinerolo credo avrebbe fatto piacere alle Sig. Magnetti, erano affezionate al Maestro, ora darò a loro il libro da leggere Scusi se mi son permessa di dirle ancora questo.

C 77 - Ashley Clarke a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

[Roma] Le 23 juin 1955 Chère Madame. Rien qu’un mot pour vous dire encore une fois toute notre reconnaissance pour hier, et surtout pour / Votre charmant appeuil. Nous avons passés une heure absolument charmante auprès de Vous, et nous vous remercions de tout coeur. A bientôt j’éspère. [... ] Clarke

C 78 - André de Badet a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Paris, le 3 Janvier 1958 Chère madame, Quel beau cadeau du nouvel an! Car votre livre de Natale m’est parvenu le 31 Décembre. Je voulais vous répondre sur l’heure mais une crise rhumatismale tient mes deux mains et m’en empèche. C’est pour quoi je m’excuse de dicter ces lignes. Je vais lire ce roman avec une joie profonde dont je vous remercie d’avance. Il m’accompagnera en Italie où j’espère pouvoir vous présenter mes hommages au printemps. Je vois des temps en temps notre ami le Maitre Busser toujours jeune et charmant. Veulliez trouver ici je vous prie, mes voeux les meilleurs pour 1958, et permettez moi, chère madame, de baiser très respectueusement vos mains. De tout coeur Votre André de Badet

C 79 - Francesco [Messina] a Elsa Olivieri Sangiacomo.

[Milano] 7 marzo 1959 Carissima, volentieri verrei a passare un’altra luna di miele fra le palme di Sanremo. Ti piacerebbe? Chissà quale pappa reale ne verrebbe fuori! Anche tu sei fra coloro che credono ai miracoli del dott. Negri? Dieta mia cara, dieta non altro che dieta se vuoi guarire da tutti i mali. / Dieta e amore possono guarirci, credimi. Quando vieni a

52 Si ipotizza che l’autrice si riferisca al compositore Mezio Agostini; un’altra possibilità è che invece parli di Ambrogio Agostini, marito della cantante Pina Bitelli e come lei legato da amicizia con i coniugi Respighi.

ASMi Fondo Respighi 76 Milano? Fammelo sapere in tempo così potrò finalmente fissare la data per il mio viaggio a Parigi. Buona Pasqua, se non ci vediamo prima e un caro abbraccio da tutti noi Tuo Francesco

C 80 - Francesco [Messina] a Elsa Olivieri Sangiacomo.

[Forte dei Marmi] 13 luglio 1961 Mia cara Elsa, grazie per la tua del 10 c.m. Sono lieto per averti accontentata riuscendo da fotografie a far opera d’arte.53 Incomincia a piacere anche a me. Il nostro caro Vittorio è in crisi spirituale per la fine lenta e straziante di Clemente.54 Anche questo ormeggio gli si spezza. Clemente è buono, generoso e specchio di onestà. Ne sentirà enormemente la mancanza. Il guaio è che / la morte vittoriosa sulla vita soltanto in sede metafisica, viene talvolta fraintesa, e travolge soltanto, come la piena di un fiume, senza nulla insegnarci. La vita mondana impasta e cambiano spesso le anime. Io spiritualmente, da che ho deciso di non famigliarizzare più con nessuno, all’infuori di quei due o tre spiriti che sento vicini, fra i quali tu ardi, mi sento come in una landa ma tutta per me, dove posso sbagliare e pagare, squarciarmi il petto ma sovrano di me. Questo mi hanno insegnato i miei sessant’anni. Ti abbraccio insieme a Bianca e Paola. Tuo Francesco

C 81 - André de Badet a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Paris, le 20 Novembre 1965 Chêre Madame et Amie, Quelle agréable surprise et quelle douce joie de lire les pages que Monsieur Mario Labroca a consacrées, avec dévotion, au génie du Maître Ottorino Respighi dans la belle plaquette-catalogue de la Maison Ricordi! C’est en rentrant à Paris – d’où j’étais absent depuis quelques mois – que je viens de la trouver. Nul doute que je doive cela à votre aimable intervention. Permettez-moi de vous en remercier avec émotion car je ne saurais assez vous exprimer combien ce souvenire me touche. Hélas, malgré mon brûlant désir, je n’ai pu encore retourner en Italie et aller vous y présenter mes hommages. Mais votre souvenire, Chère Madame et Amie, joint à mon admiration profonde pour le Maître, n’a cessé de m’être présent et je garde – précieux gage de votre sympathie – ces “Venti lettere a Mary Webs”55 que vous m’envoyates à la Noël 1957. Comme les années passent!.. J’ai rencontré au théatre, quelques fois, avant les vacances, le si charmant et spirituel Maître Busser, toujours jeune puisqu’il restera jeune, charmant et spirituel jusqu’à son dernier jour. Hélas, nous n’avons pu que peu parler de l’Orfeo. Les directeurs qui se sont succédés à l’Opéra de Paris semblent l’avoir oublié – je n’oserai dire: volontairement – mais chacun paraît ne s’intéresser qu’à ce dont il a eu l’idée à moins que cette idée ne lui soit “suggérée” par quelqu’un dont la parole compte. Je prie donc le Seigneur que Monsieur Auric pense, de lui-même, à cet admirable Orfeo ou que cette idée lui soit donnée par Monsieur André Malraux. / Ceux qui ont eu dernièrement le bonheur d’aller en Italie, me disent que c’est toujours le pays merveilleux que je sais et qui est si près de mon coeur, mais que la vie y est devenue difficile, comme un peu partout, d’ailleurs. Pourtant je crois que c’est en France que la vie est la plus chêre. Elle y reste agréable malgré tout et c’est ce que me confirmait, ces jours-ci, Clotilde Sakharoff venue passer trois semaines à Paris. J’étais, voici bien des années, devenu l’ami des Sakharoff et cette amitié n’a fait que se fortifier, malgré les distances et les absences puisque le temps s’écoule mais ne sépare jamais. Inutile de vour dire que nous avons parlé de vous et du Maître pour le quel les Sakharoff ont toujours eu une véritable vénération. Et voici que je m’apperçois, soudain, que les ligne commencés pour vous dire un grand merci se transforment en un réel bavardage coupable de vous faire perdre du temps à les lire. Soyez-moi donc très indulgente et permettez-moi de me sauver en vous baisant très respectueusement les mains. A vous, de tous coeur, Chêre Madame et Amie Votre André de Badet P.S. Bien entendu, par ce même courrier, je vais remercier M. le Directeur de la Maison Ricordi de son aimable envoi.

C 82 - Giulietta Olivieri Malipiero a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

Donna Elsa, grazie della sua partecipazione. Si ricorda quel giorno ch’ella è venuta qui da noi? Com’era contenta! / Tutto passa e non mi resta che questo strazio che cerco di vincere. L’abbraccio Sua Giulietta Malipiero Olivieri Asolo 1973

C 83 - [Luisa Baccara] a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (busta). [Gardone Riviera (Brescia) 14/04/1933]

53 Riferimento al medaglione in bronzo realizzato da Messina nel 1961. 54 Si ipotizza che i due personaggi qui citati siano Clemente Gandini, una lettera del quale indirizzata ad Elsa, datata 5 luglio 1958, si conserva presso l’Archivio Respighi della Fondazione Cini di Venezia, e Vittorio Cini, a cui erano legati sia Francesco Messina sia Elsa Respighi. 55 Titolo di un romanzo di Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (Milano Ceschina 1957).

ASMi Fondo Respighi 77

C 84 - Luisa Bàccara a Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo.

17 gennaio Mia cara Elsa Ho scritto contemporaneamente ai nostri amici. So che tu e loro siete stati i miei angeli protettori: grazie Elsa di tutto. Sono piena di entusiasmo per lavorare; lo spirito deve combattere contro il vilissimo corpo e non è una lotta facile. Quest’anno che pensavo di festeggiare bene il famoso compleanno56 ho dovuto passarlo in tono minore. Miei cugini sono venuti tanto cari ma io non ero di umore / troppo gaio per quel malessere che dà quella odiosa bronchite. Però ho avuto il 15 la bella notizia ed è stato il dono più bello; mi auguro per questinverno [sic] di chiudere presto il periodo malanno, e di lavorare bene. Cara Elsa, è dolce ed è tanto caro di sentirsi aiutate da un affetto che non conosce turbamenti, che è duraturo. Sicuro nei momenti buoni come nei difficili; e questo ti fa sperare e credere come nel mondo tanto vi è di buono da poter vincere sulle forze del male. Mi auguro tu stia bene e goda del sole. Scrivimi se puoi. Ti abbraccio affettuosamente ed ancora il mio grazie Luisa

Documenti (1917-1976)

D 1 - Documento militare.

[Bologna. 1917/05/29] Il Soldato Respighi Ottorino in attesa di esonero perché professore al Conservatorio di S. Cecilia in Roma è lasciato temporaneamente in libertà fino all’esito definitivo della pratica. Il Colonnello Com.te del Dip.to Verzoni. Per uso in caso di richiesta dei RR. Carabinieri

D 2 - Minuta di contratto tra Sergei Diaghilev e Ottorino Respighi.

Copie. Paris, le 7 Avril 1919. Entre Monsieur Derge de Diaghilew directeur des , d’une part et Monsieur Ottorino Respighi, compositeur de musique, d’autrespart il a été convenu et arrêté ce qui suit: 1) M. Respighi accepte d’arranger et orchestrer la musique de G. Rossini pour le ballet “Boutique fantasque” dont la partition de piano lui a été envoyée à Rome pa[r] Mr. Serge de Diaghilew. 2) La partition d’orchestre doit être livrée par Mr. Respighi à l’Ambassade d’Angleterre, à Rome, au nom de Lord Berners entre le quinze et le vingt Avril 1919. 3) Pour le sus dit travail, Mr. Serge de Diaghilew versera à Mr. Respighi, la somme de mille cinq cente Lires Italiennes à la livraison de la partition d’orchestre. 4) La partition deviendra la proprieté exclusive de Mr. Serge de Diaghilew pour toute représentation théatrale. Mr. Respighi aura le droit d’execution symphonique de l’oeuvre dans des concerts, mais pas avant la premiere représentation théatrale dans chaque ville. 5) Mr. Respighi garde ses droits d’édition, à la condition de respecter les clauses ci-dessus mentionnées. 6) Il est entendu que sur tous les programmes, il sera men[tio]né que la musique de Rossini pour le ballet, “Boutique est arrangée et orchestrée par Mr. Ottorino Respighi. Fait en double et de bonne fois, (Signé) Serge de Diaghilew

D 3 - “Societé del Auteurs & Compositeurs dramatiques […] Bulletin de M. Respighi Ottorino”.

[Parigi.1921/08]

Monte Carlo C.° 7-5-21 Boutique Fantasque 1667 " " 9-4- " 3 " 5001 6668 533 6139

56 Probabilmente Luisa Bàccara, nata il 14 gennaio 1892, accenna qui al proprio compleanno, senza però specificare perché “famoso” e dunque senza fornire indizi utili ad una datazione più precisa.

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D 4 - “Entrate dal 1 Gennaio 1928”.

[Roma 1928/1/1 – 1928/10/29]

Entrate dal 1 Gennaio 1928 3 Gennaio per Trittico Botticelliano 8.000 13 " " Diritti aut. Ricordi 8.038 23 " " Diritti " Universal 2.600 23 " " Diritti " Bock (2 V.g) 1.865 27 " " Diritti " Benjamin 2.500 21 " " Diritti " Francia 500 23 " " Diritti " Chester 600 27 S. Cecilia 1.550 13 Febbraio " Diritti S.A. Austria 475 20 " " Diritti S.A. 1926 3.375 27 " " S. Cecilia 1.550 29 " " Premio “Gli uccelli” 5.000 2 Marzo " Concerto americani 1.000 27 " " S. Cecilia 4.000 20 Aprile " Premio Suite Brasil. 6.000 16 " " 3 recite V.G 2.050 27 " " S. Cecilia 1.650 L. 50.745 per 50.745 Magg. Giu " Tourné Brasile 55.000 1 Luglio " Diritti A. Ricordi 27.000 1 " " " Universal 1.000 10 Ottobre Di 2 Camp. Scala 1.290 M. 287.95 21 " S. Cecilia 1.650 29 " Premio Toccata e feste 30.000 3° Trimestre Autori

D 5 - Articolo giornalistico (stralcio).

[1941]

[...] Elsa Olivieri Sangiacomo, allieva di Sgambati per il pianoforte e di Respighi per la composizione, pubblicava poco più che ventenne le prime sue musiche: Tre canzoni su testo spagnolo, Quattro liriche dai «Rubaiyat» di Omar Kayam, Berceuse bretonne «Je n’ai rien», tutte edite da Ricordi. Un poema sinfonico, Serenata di maschere, eseguito a Santa Cecilia nel 1918, apparve come promessa certa e fu giudicato dalla critica come schietta e vigorosa affermazione del talento della giovane musicista. Ma, andata sposa a Ottorino Respighi, essa si consacrò tutta al suo Maestro e non volle essere altro che la sua interprete appassionata, coltivando il canto e prendendo parte a gran numero di concerti che Respighi diede in Europa e nelle Americhe. E quando una morte immatura ruppe, dopo 17 anni, una comunione mirabilmente armoniosa, Elsa Olivieri Sangiacomo continuò la sua collaborazione, terminando lo strumentale dell’opera postuma di Respighi, Lucrezia, adattando le Antiche Danze e Arie a una azione coreografica, curando l’edizione delle Astuzie femminili di Cimarosa-Respighi, e accingendosi alla revisione dei copiosi manoscritti inediti del Maestro. E nello stesso tempo riprendeva con appassionato fervore la composizione: questa lauda drammatica Pianto della madonna, scritta tra il finire del 1937 e gli inizi del 1938, è la sua primapartitura dopo tanti anni di silenzio. Altre composizioni recentissime sono il balletto Pelle d’asino e le liriche: Cantare campagnolo, La mamma povera, Invocazione; ora sta compiendo un’opera in un atto, Alcesti. [...]

ASMi Fondo Respighi 79 Indice dei nomi

Questo indice comprende i nomi delle persone raffigurate nelle fotografie (anche in via ipotetica), gli autori delle fotografie (fotografi e studi fotografici: in corsivo), i mittenti e i destinatari delle lettere, e tutti coloro che sono citati nelle lettere stesse o negli altri documenti del fondo Respighi, comprese le fotografie (ad esempio, come destinatari di una dedica). Per ciascuno di essi sono riportati, se noti, gli estremi cronologici e una sintetica descrizione della professione o del rapporto intrattenuto con Ottorino o Elsa Respighi. Ad ogni nome corrispondono le sigle dei numeri d’inventario delle fotografie, delle lettere o dei documenti; se tali numeri sono posti tra parentesi, ciò può significare incertezza nell’identificazione del personaggio, oppure una sua menzione implicita nel testo; il numero è in neretto per segnalare che il personaggio a cui è riferito è il mittente della corrispondente lettera nel carteggio.

Bolzoni, Giovanni (1841-1919), compositore, direttore Agostini, Ambrogio del Liceo Musicale di Torino [F 94] C 67, C 68 Agostini, [Mezio] (1875-1944), compositore Bona, famiglia di industriali di Carignano (Torino) C 76 C 65 Alfano, Franco (1876-1954), compositore Bonaventura (Roma) - fotografo F 93 F 27 C 58 Bongiovanni Francesco, editore musicale Alessi, Rino (1885-1970), giornalista e letterato C 19 C 43 Bontempelli, Massimo (1878-1960), scrittore Attolico, Bernardo (1880-1942), diplomatico C 50 F 107 Bossi, Marco Enrico (1861-1925), direttore del Auric, Georges (1899-1983), compositore, direttore Conservatorio di Santa Cecilia dell'Opéra National de Paris dal 1962 C 69 C 81 Bote und Bock (Berlino), editori musicali Bàccara, Luisa (1892-1985), pianista C 16, C 20, C 24; D 4 F 114 Brahms, Johannes (1833-1897), compositore C 30, C 31, C 39, C 52, C 75, C 83, C 84 F 1 Ballarini, (Eugenio?), violinista Bufaletti, Federico (1862-1936), pianista, didatta, C 11 direttore d’orchestra Ballot, Marcel, agente-direttore della Societé del C 68 Auteurs & Compositeurs dramatiques di Parigi Busoni, Ferruccio (1866-1924), compositore D 3 F 22, F 23 Barbéri C 65 C 41 Büsser, Henri-Paul (Toulouse 1872-Paris 1973), Barlow, Samuel (1892-1982), musicista, allievo di organista, compositore, direttore d’orchestra Respighi C 78, C 81 C 56 Buzzi, [Tomaso?] (1900-1981), architetto Basera F 80 C 68 Caetani, Gelasio (1877-1934), principe di Sermoneta, Bellincioni, Gemma (1864-1950), soprano scultore dilettante C 68 C 27 Benjamin, editore Caniglia, Maria (1905-1979), soprano D 4 C 41 Bénois, Nicola, scenografo Carlo XVI Gustavo re di Svezia (1946-) (F 95) F 117 Benvenuti, Giacomo (1885-1943), compositore Casalini C 43 C 75 Berners, lord Gerald (Gerald Hugh Tywhitt-Wilson) Casavola, Franco (1891-1955), compositore e (1883-1950), musicista, pittore, scrittore scrittore C 13, C 31 C 43 D 2 Casazza, Elvira (1887 - 1965), cantante Blumenstihl, conte Bernardo, padre di Emilio e Paolo C 44 (vice-presidente dell’Accademia di Santa Cecilia) Casella, Alfredo (1883-1947), compositore, direttore F 25, (F 43) d’orchestra e pianista C 3 (F 22), F 57, F 93 Blumenstihl, conte Emilio, amico dei Respighi e loro C 43, C 75 testimone di nozze Casella Müller, Yvonne, seconda moglie (dal 1921) di (F 43) Alfredo Casella Bogelund, P.J. (Helsinki ?) - fotografo F 57 F 101 Casorati, Felice (1883-1963), pittore C 51

ASMi Fondo Respighi 80 Castelnuovo Tedesco, Mario (1895-1968), de Fabritiis, Oliviero (1902-1982), direttore compositore d’orchestra F 93 C 43 Cerruti de Paulay Elisabetta, ex attrice, moglie di de Rensis, Raffaello (1879-1970), critico musicale Vittorio Cerruti, Ambasciatore d’Italia a Berlino dal C 38 1932 al 1935 Delaunay, Sonia (1885-1979), pittrice C 39 F 24 Certani, Antonio (1879-1952), compositore Della Corte, Andrea (1883-1968), critico musicale F 10 C 58, C 64, C 74, C 75 Certani Rossi, Aglae, violinista Di Miniello, Alberto (1898-1986), musicista F 10 C 6 Chester J & W. (Londra), editori musicali Diaghilev, Sergei (1872-1929), impresario, fondatore C 13, C 25a, C 25b; D 4 dei Ballets Russes Chigi Saracini, conte Guido (1880-1965), cultore di C 13, C 25a musica, fondatore dell’Accademia Musicale Chigiana D 2 di Siena Dodd Johns, Martha (1901-1938), moglie di William (F 58) Edward Dodd, Ambasciatore americano a Berlino C 28 C 39 Ciano, Gian Galeazzo (1903-1944, conte di Dornac (Paul François Arnold Cardon), 1859-1941) – Cortellazzo e Buccari, ministro degli esteri, genero di fotografo Benito Mussolini F 21 C 38 Eismont, Olga Cini, conte Vittorio (1885-1977), industriale, F 8 filantropo, creatore della Fondazione Giorgio Cini di Elisabetta di Wittelsbach (1876-1965), regina del Venezia Belgio C 80 113 Clarke, sir Ashley (1903-1994), ambasciatore inglese Enescu, George (1881-1955), violinista, pianista, a Roma compositore e direttore d'orchestra C 77 C 33 Clausetti, Carlo alias Claudio (1869-1943), direttore Falchi, Stanislao (1851-1922), compositore, direttore della casa editrice Ricordi del Liceo Musicale di Santa Cecilia C 5, C 14, C 22, C 75, C 76 C 68 Clementi, Maria Luigia, figlia di Filippo Clementi Fano, Franco, impresario di Chiarina Fino-Savio (1857-1909), compositore, e Adriana C 65, C 68, C 76 F 28, F 30, F 34, F 35, F 36, F 37, F 38 Fava Simonetti Ghislieri, contessa Marianna (1891- Consolo, Ernesto (1864-1931), pianista 1919) C 65 F 46 Consolo, Federico (1841-1906), violinista e C 68 compositore Fermi Capon, Laura, moglie di Enrico Fermi F 22, F 23 C 49 Coolidge Penn Sprague, Elizabeth (1864-1953), Fermi, Enrico (1901-1954), fisico mecenate C 49 F 93 Ferrari, Rodolfo (1865-1919), direttore d’orchestra C 36, C 37 C 68, C 74 - 75 Corti, Maria Ferrero, Willy (1906-1954), direttore d’orchestra F 57 C 43 Corti, Mario (1882-1957), violinista Fino, Franco F 57 C 75 Craig, Gordon Edward (1872-1966), attore, Fino-Savio, Chiarina (1878-1969), mezzo-soprano scenografo, regista F 23 C 53 C 4, C 6, C 58, C 64 – C 76 Crimella, Mario (Milano) - fotografo Finzi, Aldo (1891-1944), aviatore F 95 F 37 Cristina, principessa di Svezia (1943-) Foà, avvocato F 117 C 75, C 76 Cuccia, (Simone?), allievo di Respighi Fotvedo (Roma) – studio fotografico C 24, C 43 F 57 Culp Frassati Gawronska, Luciana (1902 - 2007), C 68 scrittrice D’Annunzio, Gabriele (1863-1938), poeta F 115 C 30, C 31, C 52 Frugoni, Cesare (1881-1978), medico e saggista D 6 C 63 Darù, Adriana, pittrice e scultrice Furtwängler, Wilhelm (1886-1954), direttore (F 116) d’orchestra e compositore de Badet André C 39 C 78, C 81

ASMi Fondo Respighi 81 Gandini, Clemente (1883-1974) C 80 Kling, Harry, direttore della J.&W. Chester Gasco, Alberto (1879-1938), critico musicale C 25a, C 25b C 69 Kögel Rosemarie (Berlin) - fotografo Geissner, dottoressa F 67 C 39 Koussevitzky, Sergei (1874 -1951), direttore Gerster, Berta ( - 1951), seconda moglie di Fritz d'orchestra Reiner F 113 (F 60) Labroca, Mario (1896-1973), musicista, ex allievo di Gestler O. Respighi. C 68 C 81 Giacompol, Giuseppe (1897-1959), direttore della Lahovska, Aga, mezzo-soprano succursale della Ricordi in Brasile (F 24) F 80 Landowska, Wanda (1879-1959), cembalista C 43 F 77 Giugni Lanzoni, Luigi e Figlio (Bologna) – fotografo C 68 F 6 Grandi, G.B., autore di scene e bozzetti per la Liuzzi, [Fernando] (1884-1940), musicista e saggista Campana sommersa (v.) C 69 C 22 Macchi Graziani (Bologna) - fotografo C 43 F 44, F 86 Magnetti, Anna e Maria, allieve di Chiarina Fino- Grazzi, Emanuele (1891-1961), console generale di Savio New York C 4, C 58, C 65, C 68, C 69, C 70, C 73, C 74, C 23 C 76 Guarnieri, Antonio (1880-1952), direttore d'orchestra, Magnon, don compositore e violoncellista F 25 C 34 Malipiero, Gian Francesco (1882-1973), compositore Guastalla, Claudio (1880-1948), librettista e amico di C 32, C 35, C 36, C 37, C 43, C 59, C 60 Ottorino Respighi Malipiero Olivieri, Giulietta (1912-1996), terza C 14, C 15, C 16, C 20, C 22, C 24, C 38, C moglie del compositore Gian Francesco Malipiero 43 C 82 Guastalla, Marcello, figlio di Claudio Malraux, André (1901-1976) scrittore e politico (F 95), (F 98) C 81 C 43 Mancinelli, [Luigi] (1848-1921) Guiraud, Edmond (1876 -1950), scrittore, librettista C 11 dell’opera Marie Victoire di Ottorino Respighi. Marangolo, Manlio, compositore, allievo di Respighi F 21 C 16 Hauptmann, Gerard (1862-1946), poeta tedesco, Marinuzzi, Gino (1882-1945), direttore d’orchestra autore del poema Der Versunkene Glocke da cui fu C 24, C 43, C 44 tratto il libretto della Campana sommersa Martelli, Alessandro (1911-2001), scultore C 16, C 24, C 34, C 45, C 54 C 28 Hercolani, conte Antonio (1883-1962) Martinelli, Giovanni (1885-1969), tenore F 46 C 24 Hogge, Joe, avvocato, presidente della Oeuvre des Mascagni, Pietro (1863-1945), compositore Artistes di Liegi C 43, C 47 C 29, C 33 Massarani, Renzo (1898-1975), compositore Honegger, Arthur (1892 -1955), compositore F 47, F 65 F 113 Mendelssohn (Von), Francesco (1901-1972), Illica, Luigi (1857-1919), letterato violoncellista, attore, regista e traduttore C 5 F 66 Ivaldi, Filippo (1864 –1943), pianista C 16, C 17, C 19 F 5 Ménuhin, Yehudi (1916 –1999), violinista e direttore Ivanov, Venceslao (Vjacheslav) (1866-1949), poeta d'orchestra C 48 C 33 Ivanova, Lidia (1896-1965), figlia di Venceslao, Messina, Bianca, moglie di Francesco Messina allieva di Ottorino Respighi C 80 C 48 Messina, Francesco (1900-1975), scultore Jonas, Genja (Dresda) - fotografo C 79, C 80 F 59 D 6 Kalasz, Lazlo, direttore artistico e musicale della New Messina, Paola, figlia di Francesco Messina York City Opera Company C 80 C 62 Michetti, Vincenzo (detto “Cencio”), musicista Kanzler, barone Rudolph (1864-1924), archeologo e C 14 - 15 fotografo, cultore di musica e canto gregoriano Mimì F 25, (F 43) C 5

ASMi Fondo Respighi 82 Paracchi Respighi, Amelia, sorella di Ottorino Mingardi Respighi C 68 (F 6), (F 8) Molinari, Bernardino (1880-1952), direttore C 18 d’orchestra Pedrotti, Antonio (1901-1975), compositore e (F 98) direttore d’orchestra C 23, C 24 F 48, F 49 Molinari, Mary Perosi, don Lorenzo (1872-1956), compositore (F 98) C 65 Morgan, M.r Pertile, Aureliano (1885- 1952) F 57 C 22 Moulin, amministratore di Sergei Diaghilev Pettazzoni, Raffaele (1883 – 1959), amico di gioventù C 25 di Ottorino Respighi, storico delle religioni Mugellini, Bruno (1871-1912), pianista, fondatore del C 57 "Quintetto Mugellini" comprendente Mario Corti e Pick-Mangiagalli, Riccardo (1882-1949), Giuseppe Fantuzzi (violini), Ottorino Respighi (viola) e compositore Antonio Certani (violoncello ) C 69 F 10 Pietrone Mussolini, Benito (1883-1945) C 43 C 21 Piller, Boaz, contrabbassista della Boston Symphony Muzio, Claudia (1889-1936), soprano Orchestra C 43 C 55 Nat, Yves (1890-1956) pianista, compositore e didatta Pizzetti, Ildebrando (1880-1968), compositore C 33 C 37 Nervi, Marta (1894- 1980), pianista, compositrice Ponchet de Langlade, L., console di Francia F 25 C 42 Nordio, Cesare (1891.1977), compositore Pullé, conte Francesco Lorenzo (1850-1934), senatore F 93 del Regno Nunziante, soprano F 63 C 65 Pullé, Giorgio, figlio di Francesco Lorenzo, studioso Ojetti, Ugo (1871-1946), scrittore (F 61) F 99, F 100 Pullé, Stephania, figlia di Francesco Lorenzo, Olivieri Canobbio Tamés, Maria, madre di Elsa crocerossina durante la Prima Guerra Mondiale Olivieri Sangiacomo F 63 (F 98) Quartetto Polo, fondato nel 1906 da Enrico Polo C 4, C 5, C 11, C 43 (1869-1953), violinista, e comprendente Costantino Olivieri Sangiacomo, Giorgio, fratello di Elsa Olivieri Soragna (violino), Guglielmo Koch (viola) e Camillo Sangiacomo Moro (violoncello) F 15 C 68 Orefice Rachmaninoff, Sergei Vasilievich (1873-1943), C 68 compositore Paitchadze, Gabriel (1924-1970), manager C 26 dell’ufficio parigino della Edition Russe de Musique Rajar – studio fotografico (?) C 26a, C 26b F 69, F 70, F 71 Pallottelli De Fonseca, Alice, moglie di Francesco Ravanello, Oreste (1871-1938), organista e Pallottelli compositore F 55, F 56, F 57 C 68 Pallottelli, Francesco, impresario e segretario del Ravel, Joseph-Maurice (1875-1937), compositore pianista Vladimir De Pachmann C 26, C 29 (F 55), F 56, F 57 Reale, Ettore (Roma) - fotografo Palma, impresario teatrale F 74 - 75 C 41 Reiner, Frederick Martin “Fritz” (1888-1963), Paparatti, Sandro (1915-1998), docente universitario direttore d’orchestra D 6 F 59, F 60 Papini, Giovanni (1881-1956), scrittore Reinhardt Max, [Maximilian Goldmann] (1873- F 96- F 97 1943), regista teatrale C 40 C 43 Papini Giovagnoli, Giacinta, moglie di Giovanni Rejssert i Flige (San Pietroburgo) – fotografi Papini F 7 F 97 Respighi, Giuseppe, padre di Ottorino Respighi Paracchi, Adriana, figlia di Amilcare e nipote di (F 8) Ottorino Respighi C 3, C 5, C 7, C 8 C 18 Respighi Olivieri Sangiacomo, Elsa (1894-1996) Paracchi, Amilcare, cognato di Ottorino Respighi F 11 – F 20, F 25, F 26, F 29, F 32, F 33, F 38 C 3, C 18, C 19 – F 45, F 47 – F 49, F 51 – F 58, (F 59), F 60, F 62, F 64 – F 73, (F 77), F 78 – F 81, F 90, F

ASMi Fondo Respighi 83 91, F 93, F 94, F 97, (F 98), F 99, F 101, F D 5 102, F 105 – F 110, F 112 – F 115; Sinigaglia, Leone (1868-1944), compositore C 1, C2 – C 12, C 14 - C 17, C 18, C 19, C C 58 20, C 22, C 24, C 27, C 28 – C 35, C 37, C 38, Sobinov, Leonid Vitalyevich (1872-1934), tenore C 39 – C 41, C 43, C 44, C 47 – C 84; (D 4), F 7 D 5, D 6

Respighi Putti, Ersilia, madre di Ottorino Respighi Sonzogno, Lorenzo, editore musicale (F 8) C 11, C 16, C 68 - 69 C 65, C 68, C 69 Sowerby, Leo (1895-1968), compositore Respighi, Ottorino (1879-1936) F 47 F 3, F 4, (F 5), F 6, (F 7), (F 8), F 9, F 10, (F Stravinskij, Igor (1882-1971), compositore 21), F 22, F 23, F 26, F 27, F 32, F 38 – F 40, C 43 F 43, F 46 – F 52, F 56 – F 58, F 61, F 65 – F Szymanski (Wilmersdorf) – fotografo 68, F 72 – F 76, F 82, F 84 – F 93, (F 95), F F 107 96, F 97, (F 98), F 100 – F 102, F 104, (F Taneieff, Sergej Ivanovič (1856-1915), compositore, 111), F 116; pianista, teorico C 1, C 2 – C 12, C 13, C 14 – C 16, C 17 – C C 6 18, C 20, C 21 – C 24, C 25a, C 25b, C 26a, C Tasselli (o Tassalla), dipendente della Ricordi 26b, C 27 – C 30, C 32 – C 35, C 36 – C 37, C 43 C 38, C 40, C 41, C 42 – C 47, C 51– C 60, C Tocchi, Gianluca (1901-1992), compositore, allievo di 64, C 65, C 67 – C 76, C 81; Ottorino Respighi D 1, D 2, D 3, D 5, D 6 F 47, F 48, F 49, (F 73) Ricordi (Milano), editori musicali Tommasini, [Vincenzo] (1878-1950), compositore C 5, C 26a, C 69, C 75, C 76, C 81 (F 43), F 57 D 4, D 5 Toresella, Fanny (1856-1914), soprano Ricordi, Tito II (1865-1933), editore musicale C 68 C 76 Toscanini Arturo (1867-1957), direttore d’orchestra Rieti, Vittorio (1898-1994), allievo di Ottorino C 11, C 22, C 23, C 74, C 75 Respighi, compositore Toscanini de Martini, Carla (1897-1951), moglie di (F 18), F 65 Arturo Toscanini RUMPF – studio fotografico C 22 F 1 Toti dal Monte, alias Antonietta Meneghel (1893- Sachse, Leopold (1880-1961), regista 1975), soprano C 62 F 115 Sakharoff Alexandre (1886-1963), ballerino Traversi, [Antonio], musicista, allievo di Ottorino C 81 Respighi Sakharoff von Derp, Clotilde (1892-1974), ballerina C 68 C 81 Universal, editore Sallustio, Giacinto, compositore D 4 (F 98) Vadnai (o Padnai), A. C 43 C 46 San Martino e Valperga, conte Enrico, presidente Vajda M. Pal (Budapest) - fotografo Accademia di Santa Cecilia dal 1895 al 1947 F 103, F 104, F 105 C 69 Valcarenghi, Guido, figlio di Renzo (direttore della Sangiorgi, G. M., presidente S.I.A.E. Ricordi), amico di Ottorino Respighi C 61 C 41, C 43 Sanminiatelli, conte [Bino?] (1896-1984), scrittore, Valdiserra, E., segretario generale della Camera di artista Commercio di Milano F 25 C 12 Satta, Artalo, pianista, allievo di Ottorino Respighi Vasari – fotografo F 47, F 48, F 49 F 85 Scattola, Francesco (Venezia) – fotografo Vercellone, Dina F 5 C 68 Schanzer, Ottone, librettista, traduttore di opere Viganò (Roma?) – fotografo teatrali F 102 C 34 Von Wintrer Pedretti (Los Angeles?) – studio Schönberg, Arnold (1874-1951), compositore fotografico C 5, C 6 F 81 Serafin, Tullio (1878-1968) direttore d’orchestra Wagner, Wilhelm Richard (1813-1883), compositore C 43 C 43 Serato, Arrigo (1877-1948), violinista Wallmann, Margarete (1904 - 1992), danzatrice e F 22, F 23, (F 43) coreografa C 65, C 75 F 112 Sgambati, Giovanni (1841-1914), pianista, Zandonai, Riccardo (1883-1944), direttore compositore d’orchestra

ASMi Fondo Respighi 84 C 43, C 68 C 68 Zanella, [Amilcare?] (1873-1949), compositore, Zarian, Costantin (1885-1969), poeta pianista, direttore d’orchestra, direttore dei C 4 Conservatori di Parma e Pesaro

Indice delle opere musicali

Quello che segue non è un catalogo completo delle opere musicali di Ottorino Respighi o di Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo. Si tratta invece dell’elenco delle composizioni (anche di altri autori) citate nelle serie “Carteggio” o “Documenti”oppure la cui esecuzione sia rappresentata in pezzi della serie “Fotografie”.

Aida, opera di Giuseppe Verdi (1871) Don Carlos, opera di Giuseppe Verdi (1867) (F 24) C 43 Antiche Danze ed Arie per liuto, azione coreografica Don Giovanni, opera di Wolfgang Amadeus Mozart di Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo su musiche di (1787) Ottorino Respighi (1937) C 43 D 5 Dono (Il) di Alcesti, opera, libretto di Claudio Antiche Danze ed Arie per liuto, II Suite, musiche di Guastalla, musica di Elsa Respighi Olivieri Fabrizio Caroso, Jean Baptiste Besard, Marin Sangiacomo (1941) Mersenne, Bernardo Gianoncelli, arr. per orchestra di C 61, D 5 Ottorino Respighi (1923) Etude-tableaux (5) di Sergej Rachmaninov, arr. di C 43 Ottorino Respighi Aretusa, poemetto per voce e orchestra di O.Respighi C 26 (1911) Fedra, tragedia di Umberto Bozzini (1909) C 58, C 65, C 68, C 75 C 43 Astuzie femminili, melodramma giocoso di Domenico Femmes (Les) de bonne humeur, balletto su musica di Cimarosa (1794), arr. di Ottorino Respighi (1920) Domenico Scarlatti, arr. di Vincenzo Tommasini D 5 (1917) Ballata (La) delle Gnomidi, poema sinfonico di C 13 Ottorino Respighi (1919) Feste romane, poema sinfonico di Ottorino Respighi (F 59) (1928) Barbiere (Il) di Siviglia, opera di Gioacchino Rossini C 22, C 23, C 24 (1816) Fiamma (La), melodramma di Ottorino Respighi C 24 (1933) Belfagor, commedia lirica di Ottorino Respighi (1922) F 103, (F 107), (F 112), C 39, C 40, C 41, C C 14, C 15, C 22, C 43, C 62 43, C 44 Belkis, Regina di Saba, coreografia in 7 quadri di Fine (La), lirica di Ottorino Respighi Claudio Guastalla su musica di Ottorino Respighi C 73, C 75 (1931) Fiore di neve, novella di Gino Verdini, musica di Elsa F 95 Olivieri Sangiacomo (1916-18, incompiuta) Bella (La) addormentata nel bosco, fiaba musicale di C 6 Ottorino Respighi (1921) Flauto (Il) di Pan per voce e orchestra, di Ottorino C 10 Respighi (1918) Berceuse Bretonne, per canto e pianoforte, parole di C 73, C 75 Théodore Botrel, musica di Elsa Respighi Olivieri Fontane di Roma, poema sinfonico di Ottorino Sangiacomo (1919) Respighi (1916) D 5 C 5, C 11 Boutique (La) fantasque, balletto su musiche di Invocazione! Della imitazione di Cristo, per canto e Gioacchino Rossini, arr.di Ottorino Respighi (1918) pianoforte, musica di Elsa Respighi Olivieri C 13, C 25a, C 25b; D 2, D 3 Sangiacomo (1939) Campana (La) sommersa, opera di Ottorino Respighi D 5 (1927) dal dramma di Gerhart Hauptmann Je n’ai rien, per canto e pianoforte, parole di Henri de (F 74), (F 75); C 16, C 21, C 22, C 38, C 43, Régnier, musica di Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (C 44), C 68 (1919) Cantare campagnolo, lirica per canto e pianoforte, D 5 parole e musica di Elsa Respighi (1938) Kyrie, di Ottorino Respighi (s.d.) D 5 C 10 Concerto in Re maggiore per pianoforte di Maurice Lucrezia, opera postuma di Ottorino Respighi Ravel (1931) C 43, C 62, D 5 C 29 Mamma (la) povera, ninna nanna per canto e Concerto in Sol maggiore per pianoforte di Maurice pianoforte, parole e musica di Elsa Respighi Olivieri Ravel (1932) Sangiacomo (1938) C 29 D 5

ASMi Fondo Respighi 85 Maria Egiziaca, Mistero. Trittico per concerto di D 5 Ottorino Respighi (1931) Recitativo di Ottorino Respighi C 41, C 43 C 75, C 76 Marie Victoire, opera di Ottorino Respighi (1914), Resurrezione di Cristo di Lorenzo Perosi (1898) libretto di Edmond Guiraud C 44 (F 21), C 20, C 68 Romanza non identificata, di Ottorino Respighi (1918) Merlino mastro d'organi , dramma musicale di Gian C 10 Francesco Malipiero (1928) Savonarola, dramma di Rino Alessi (1933) C 43 C 43 Mignon, opera di Ambroise Thomas (1866) Semirâma, poema tragico, testo di Alessandro Ceré, C 43 musica di Ottorino Respighi (1910) Natale (Il) del Redentore, oratorio di don Lorenzo C 11 Perosi Sensitiva (La), poema lirico per mezzo soprano e C 65 orchestra, testo di P. B Shelley, musica di Ottorino Nerone, opera di Pietro Mascagni (1930) Respighi (1914-15) C 43 C 68, C 69, C 74, C 75 Oedipus rex, opera di Igor Stravinskij (1927) Serenata di maschere, poema sinfonico di Elsa C 43 Olivieri Sangiacomo (1918) Orfeo, favola pastorale di Claudio Monteverdi, arr. di D 5 Ottorino Respighi (1934) Siegfried, seconda giornata della tetralogia L'anello C 81 del Nibelungo di Richard Wagner (1851-1871) Orfeo, favola pastorale di Claudio Monteverdi, arr. di C 56 Giacomo Benvenuti (1934) Sirenetta, opera di Manlio Marangolo (1924) C 43 C 16 Otello, opera di Giuseppe Verdi (1887) Sonata [non identificata] di Ottorino Respighi C 43 C 11, C 29, C 33 Pelle d’asino, balletto di Elsa Olivieri Sangiacomo Sonata per violoncello e pianoforte di Ottorino D 5 Respighi (1924) Pelleas, dramma musicale di di Claude Debussy (1902) C 16, C 17 C 43 Suite Brasiliana di Ottorino Respighi Pianto della Madonna, lauda drammatica di Elsa D 4 Respighi Olivieri Sangiacomo (1938) Tableaux d’une Exposition di Moussorgsky, D 5 orchestrazione di Maurice Ravel (1922) Pini (I) di Roma, poema sinfonico di Ottorino C 26 Respighi (1924) Toccata (?)di Ottorino Respighi C 55 D 4 Pirata (Il), opera di Vincenzo Bellini (1827) Tramonto, poemetto lirico per mezzosoprano e C 43 quartetto d’archi di Ottorino Respighi (1914) Poema autunnale per violino e orchestra di Ottorino C 68, C 75 Respighi (1924 o 25) Tre canzoni spagnole per mezzosoprano e orchestra di C 16 Elsa Olivieri Sangiacomo (1916) Poemetto (?) di Ottorino Respighi D 5 C 68 Trittico Botticelliano di Ottorino Respighi Primavera (La). Prima parte di Sirvard figlia della D 4 terra, poema lirico per solo, coro, orchestra ed organo, Trovatore, opera di Giuseppe Verdi (1853) testo di Costantin Zarian, musica di Ottorino Respighi C 6 (1922) Uccelli (Gli) di Ottorino Respighi C 4 D 4 Quartetto Dorico per archi di Ottorino Respighi (1924) Un segno, lirica di Ottorino Respighi C 16, C 17 C 19 Quattro liriche per canto e pianoforte dai “Rubaiyat”, testi di Omar Khayam, musica di Elsa Respighi Olivieri Sangiacomo (1919)

ASMi Fondo Respighi 86 Indice dei luoghi

In questa tabella sono elencati i luoghi raffigurati nelle fotografie, oppure citati nelle lettere o documenti (includendo anche i luoghi indicati negli indirizzi dei mittenti o dei destinatari delle lettere). Tra parentesi si sono messe le sigle corrispondenti a lettere o documenti che fanno riferimento ai luoghi in modo implicito (ad es. nella lettera C 41 si parla del teatro Colon, che si trova a Buenos Aires).

Aachen [Aquisgrana] (Germania) Conte Verde (nave diretta in Brasile) C 17 F 78, F 79 Abetone Cortina (Belluno) C 38 F 108 Agnetendorf Desenzano (Brescia) C 45 C 30 Amburgo Dresda C 20, C 21 F 59 America Fabriano (Ancona) C 18, C 75 F 55, F 56, F 57 Anzio (Roma) Firenze F 47, F 48, F 49 F 99, F 100 Asolo (Treviso) C 40, (C 43) C 32, C 35, [C 36], C 82; D 6 Forte dei Marmi (Lucca ) Baden Baden C 69, C 80 C 54 Francavilla al Mare (Chieti) Bellegra (Roma) C 34 F 13, F 14, F 41, F 42 Gardone Riviera (Brescia) C 4, C 10 F 109, F 110 Berlino C 30, C 31, C 52, C 69, C 75, C 83 F 67, F 68, F 107 Gavinana (Pistoia) C 17, C 19, C 20, C 39, C 57, C 68 C 38 Bologna Genova F 4, F 5, F 6, F 8, F 44, F 46, F 86, F 111 C 43, C 53, C 68 C 2 – C 8, C 12, C 15, C 18, C 19, C 26b, C Germania 41, C 43, C 44, C 53, C 57, C 65, C 68, C 71, C 17, C 18, C 25a C 73, C 74; D 1 Göttingen (Germania) Boscochiesanuova (Verona) C 17 C 14 Halle (Germania) Boston (MA, USA) C 17 C 55 Helsinki Brasile F 101 C 41; D 4 Huy (Belgio) Bremen [Brema] (Germania) C 29 C 17 Laveno (VA) Breslau [Breslavia] (Germania) F 61, F 62, F 63 C 17 Liegi Bruxelles C 29, C 33 F 113 Londra Budapest C 13, (C 25°), C 25b F 103, F 104, F 105 Loreto (Ancona) C 43, C 46 F 64 Buenos Aires Los Angeles (CA, USA) (C 41) F 81 Canelli (Asti) Marino (Roma) C 68 F 26 Carignano (Torino) Messina C 64 – C 67 C 16 Castel dei Britti (Bologna) Milano F 10 F 95 Cavalese (Trento) C 1, C 5, C 8, C 11, C 12, C 22, C 24, C 26a,C F 51, F 52 28, C 43, C 44, C 58, C 68, C 76, C 79 Chicago (IL, USA) Monte Carlo C 43 D 3 Cincinnati (USA) Montevideo F 60 C 41 Conte Rosso (nave diretta a New York) Mosca F 69, F 70, F 71 F 116

ASMi Fondo Respighi 87 Napoli F 93 Torino New York C 11, C 18, C 19, C 51, C 58, C 64 – C 75 F 60 Trieste C 22, C 23, C 56, C 62 C 18, C 19, C 43 Ostia (Roma) Ungheria F 18, (F 19) C 68 Padova Varese C 68 C 69 Palestrina (Roma) Venezia F 28 – F 40 F 5, F 96, F 97, F 115, Parigi C 27, C 59, C 60, C 68, C 70 F 21 Verona C 22, C 25a, C 26a, C 78, C 79, C 81 C 44 D 2, D 3 Vienna Parma F 112; C 75 C 68 Viserba (Rimini) Pieve di Vescovo (Corciano, Perugia) F 9 F 73 Zurigo Pinerolo (Torino) F 22, F 23 C 4, C 5, C 8, C 10, C 65, C 66, C 68 – C 73, C 65, C 73, C 74 C 75, C 76 Ravenna C 41 Rimini F 6 C 6, C 44 Roma F 11, F 12, F 20, F 25, F 27, F 43, F 45, F 57, F 74, F 75, F 76, F 77, F 82, F 83, F 84, F 85, F 94, F 98, F 102 C 2 – C 8, C 10 - C 12, (C 13), C 14 – C 16, C 18, C 19, C 20 – C 25, C 27 – C 35, (C 36), C 37 – C 50, C 52 – C 68, C 70 – C 84; D 1 – D 4 Ronta – Striano (Firenze) F 66 C 16 Rosia (Siena), Castello di Palpiano (o Balbiano, o Castello al piano) F 58 C 28 Russia F 7, F 8 C 68 Sanremo (Imperia) C 44, C 79 San Pietroburgo F 7, F 8 C 57 Santa Maria Maggiore (Domodossola) C 69, C 70 Santos (Brasile) F 80 Selci (Rieti) C 10 Siena C 28 Spoleto (Perugia) C 68 Stoccolma F 117 Stresa (Verbania) C 68 Svizzera C 65

ASMi Fondo Respighi 88 Allegati

Segnatura: Busta 1

Materiali descrittivi allegati dal venditore del fondo: 49 fogli in formato A 4, compilati a macchina o a computer, alcuni stampati sui due lati. Alcune pagine sono numerate, tuttavia tale numerazione non è comprensiva di tutto il materiale.

1. Elenco del materiale dell’”Archivio Respighi “ , diviso in 4 serie: “Faldone fotografico” (nn. 1-113), “Faldone autografi n. 1” (nn. 114-146), “Faldone autografi n. 2” (nn. 147-204), “Partiture autografe” (nn. 205-209). Timbro dell’Arengario e firma del titolare. Annotazioni a penna, si presume del venditore. 1 foglio. 2. Elenco sommario dell’”Archivio fotografico”. 5 fogli non numerati. 3. “Titolario” in 13 pagine (7 fogli pinzati insieme) diviso nelle serie: “1. Carteggio”, “2. Cartoline”, “3. Telegrammi”, “4. Amministrazione in genere” , “5. Partiture”. 4. Descrizione sommaria e parziale trascrizione del Carteggio. Le trascrizioni sono spesso scorrette. In sede di inventariazione presso l’ASMi sono state aggiunte a matita alcune iscrizioni: i numeri con i quali i documenti erano contrassegnati dal venditore, facendoli precedere dalla dicitura “ex” perché non vi sia confusione con la numerazione assegnata in ASMi, correzioni ed alcune integrazioni alle trascrizioni.

ASMi Fondo Respighi 89