GTT Bilancio Esercizio 31 12 2019

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GTT Bilancio Esercizio 31 12 2019 GTT – Gruppo Torinese Trasporti S.p.A. GTT S.p.A. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2019 INDICE PROFILO DI GTT....................................................................................................................... 3 Organi societari .............................................................................................................................................. 3 Analisi del contesto normativo e quadro legale di riferimento ...................................................................... 4 MISSIONE, VISIONE E VALORI AZIENDALI .............................................................................13 I DATI INDUSTRIALI 2019..............................................................................................................17 SCENARIO DI MERCATO ....................................................................................................... 18 ATTIVITA’ E SERVIZI ....................................................................................................................22 SISTEMA TARIFFARIO E RETE VENDITA .................................................................................30 VALUTAZIONI SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE ........................................................... 35 SITUAZIONE ECONOMICA ...........................................................................................................41 Andamento della gestione economica del periodo ........................................................................................41 CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO ...................................................................................47 STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO ..............................................................................48 LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ........................................................................................50 RAPPORTI CON PARTI CORRELATE .........................................................................................51 ATTIVITA’ SVOLTE NEL 2019......................................................................................................54 SISTEMI DI GESTIONE...................................................................................................................86 Evoluzione prevedibile della gestione ................................................................................................95 ALTRE INFORMAZIONI.................................................................................................................96 2 PROFILO DI GTT Organi societari CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1) Presidente Paolo Golzio Amministratore Delegato Giovanni Foti Consigliere Silvia Cornaglia COLLEGIO SINDACALE (2) Presidente Giuseppe Chiappero Sindaci effettivi Giuseppe Robasto Mariarosa Schembari Sindaci supplenti Massimiliano Bonino Laura Schiavone SOCIETÀ DI REVISIONE (3) PricewaterhouseCoopers SpA _____________________________________________ (1) Nominato l’11/09/2018. La durata della carica è prevista sino all’approvazione del bilancio al 31/12/2020. (2) ) In data 11/04/2019 sono stati confermati il Presidente e i Sindaci effettivi e nominati come Sindaci supplenti Massimiliano Bo- nino e Laura Schiavone e la durata della carica è prevista per tre esercizi. (3) La durata dell’incarico è prevista sino ad approvazione del bilancio al 31/12/2019. 3 Il Gruppo Torinese Trasporti (GTT) e i suoi servizi GTT SpA è impresa pubblica ai sensi dell’art. 3, lett. t), d.lgs. 50/2016, interamente partecipata dalla Città di Torino tramite la propria finanziaria FCT Holding Spa. E’ soggetta alle disposizioni dettate per le società in controllo pubblico dal d.lgs. 175/2016, dalla l. 190/2012 in materia di prevenzione della corruzione, dal d.lgs. 33/2013 in materia di trasparenza. Opera nel settore della mobilità e gestisce in particolare, a seguito di procedure ad evidenza pub- blica, servizi di trasporto pubblico urbano (autobus, tram, metro), suburbano ed extraurbano ex art. 118 d.lgs. 50/2016. Gestisce inoltre due linee del Servizio Ferroviario Metropolitano. Per i relativi acquisti compresi nei settori speciali applica il d.lgs. 50/2016. Applica al proprio personale non dirigenziale il CCNL Autoferro-Mobilità e, per il personale dirigenziale, il CCNL Dirigenti-Confservizi. Applica il RD 148/1931 e relativo Allegato A al personale autoferrotranviario. GTT opera nel settore della Mobilità gestendo i seguenti servizi di trasporto pubblico locale e cor- relati sul territorio della Regione Piemonte: - linea 1 della metropolitana automatica di Torino; - rete urbana e suburbana di superficie nell’area di Torino e cintura; - tratte della rete extraurbana regionale nelle province di Torino, Cuneo, Asti e Alessandria nell’ambito dei consorzi aggiudicatari; - tratte ferroviarie SFMA-Torino-Ceres e SFM1-Canavesana (più tratta Torino-Chieri su rete RFI e sub affidamento Trenitalia); - parcheggi a pagamento, a raso ed in struttura, nel Comune di Torino. GTT gestisce inoltre le seguenti attività: • segnaletica e servizi vari per la mobilità del Comune di Torino; • servizi turistici quali ascensore della Mole Antonelliana, tramvia a cremagliera Sassi- Superga, tram ristorante, linea tranviaria storica, navette Reggia di Venaria e Castello di Ri- voli. Analisi del contesto normativo e quadro legale di riferimento Il quadro normativo nazionale e comunitario, dopo anni di riforme, sembra avere trovato oggi una sua stabilità: a livello nazionale, il D.Lgs. 422/1997, integrato con le importanti disposizioni con- tenute nel DL 50/2017 e, a livello comunitario, il Regolamento 1370/2007, come modificato dal Reg. 2338/2016, definiscono un quadro normativo stabile per una corretta gestione dei servizi di trasporto pubblico locale. 4 Di grande impatto operativo e gestionale per le società partecipate da amministrazioni pubbliche è inoltre la normativa del Testo Unico Società Pubbliche _TUSP (D. Lgs. 175/2016 – legge Madia). Il TUSP riguarda le sole imprese pubbliche e non anche le imprese private (ancorché svolgano le medesime attività economiche) creando un potenziale squilibrio concorrenziale a danno delle im- prese pubbliche. Il quadro normativo di riferimento del settore del Trasporto Pubblico Locale è determinato dalla disciplina dell’Unione Europea, dalla legislazione nazionale e regionale e dalle linee guida definite dalle Autorità indipendenti sulle materie di specifica competenza ( ANAC in tema di anticorruzio- ne e trasparenza e codice appalti, AGCM in tema di libera concorrenza, ART in tema di gare, af- fidamenti e contratti di servizio di Trasporto Pubblico Locale) che operano quale ”soft law” di par- ticolare rilevanza. Si riepilogano di seguito i principali riferimenti normativi: . il D. Lgs. 422/97 è la norma nazionale di riferimento, ha trasferito la competenza in materia di trasporto pubblico locale alle Regioni e trova applicazione nei riguardi di tutti i servizi pubblici di trasporto regionale e locale. In attuazione del principio di regionalizzazione del settore TPL, intesa come attribuzione alle Re- gioni ed agli Enti Locali di importanti competenze in materia di trasporto pubblico locale, il D.lgs.422 ha concentrato le funzioni e le responsabilità di coordinamento, programmazione, finan- ziamento e controllo, congiuntamente all’individuazione dei servizi minimi e delle relative tariffe. Prevede in particolare l’adozione da parte di Regioni e Enti Locali del Programma triennale dei servizi di trasporto pubblico locale ( PTS) per la regolamentazione ed il finanziamento dei servizi minimi, definiti come qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini e i cui costi sono a carico dei bilanci regionali. Relativamente al settore ferroviario, il D. Lgs. 422/97 ha attribuito alle Regioni le funzioni ed i compiti di programmazione e di amministrazione inerenti i servizi ferroviari di interesse regionale e locale, sia in concessione a FS S.p.A., che non in concessione ad essa (ferrovie in gestione commissariale governativa e ferrovie in concessione). Il D. Lgs. 422/97 ha posto l’obiettivo di realizzare progressivamente la concorrenza “per il merca- to” nel settore, con l’introduzione dell’obbligo dell’affidamento dei servizi mediante gara ad evi- denza pubblica e stipulazione di un contratto di servizio pubblico, così da superare gli assetti mo- nopolistici preesistenti. Il D. Lgs. 422/97 ha dato attuazione nel nostro ordinamento al: - principio di separazione tra funzioni di regolazione/programmazione (attribuite a Governo, Re- gioni ed Enti Locali) e funzioni di gestione (attribuite alle imprese di servizi di TPL); 5 - principio di integrazione modale e tariffaria, che deve essere tenuto in considerazione a tutti i livelli di governance (dalle Regioni, negli atti di programmazione nonché nella definizione del- la rete dei servizi minimi; dagli Enti Locali, nell’affidamento dei servizi e dalle imprese nell’esercizio dei servizi di TPL e nella partecipazione alle gare); - principio della regolamentazione contrattuale dei rapporti tra Ente Locale e soggetto gestore scelto mediante gara . A livello europeo, le modalità di affidamento del servizio di trasporto pubblico locale sono state definite dal regolamento (CE) n. 1370/2007, come modificato dal regolamento 2338/2016, relativo ai servizi pubblici di trasporto di passeggeri su strada e per ferrovia. Riconosce ai servi- zi di trasporto pubblico una rilevanza economica di interesse pubblico generale e quindi non as- secondabili ad una logica meramente commerciale. Conseguentemente,
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