Arenili E Fasce Costiere
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PROVINCIA DI GORIZIA COMUNE DI GRADO VARIANTE DI MANUTENZIONE AMBITO P - ARENILI E FASCE COSTIERE RELAZIONE GEOLOGICA Committente: Amministrazione Comunale di Grado Professionista incaricato: dott. geol. Fulvio Iadarola Iscrizione Ordine dei Geologi della Regione Friuli Venezia Giulia, posizione n° 184 Via G. Rossini, 23 Gradisca d’Isonzo (GO) – 393 9424331 Data: Febbraio 2016 COMUNE DI GRADO Variante arenili e fasce costiere_2016 1. PREMESSA E INDIRIZZI OPERATIVI 2 2. PROPOSTA DI VARIANTE 3 3. DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO 4 4. ASPETTI GEOLOGICI 5 4.1. ASPETTI MORFOLOGICI SUPERFICIALI 8 4.1.1. VENTI E ALTEZZE DI MAREA 8 4.1.2. INTERVENTI SUL LITORALE 10 4.1.3. PERICOLOSITÀ IDRAULICA (P.A.I.R.) 11 5. COMPATIBILITA’ TRA LE CONDIZIONI GEOLOGICHE DEL TERRITORIO E LE PROPOSTE URBANISTICHE CONTENUTE DELLA VARIANTE "SPIAGGE" AL P.R.G.C. (L.R. 27/88, ARTT. 10 E 11) 14 Allegati: TAV. 1 a/b - Elementi geologici e morfologici dott. geol. Fulvio Iadarola 1 COMUNE DI GRADO Variante arenili e fasce costiere_2016 1. Premessa e indirizzi operativi Su incarico dell'Amministrazione Comunale è stato effettuato lo studio geologico della Variante di manutenzione al PRGC relativa all'ambito "ZTO P - Arenili e fasce costiere“ del Comune di Grado, in ottemperanza alla L.R. 27/88. Il lavoro è stato finalizzato alla verifica delle conoscenze geologiche di base, cioè degli elementi geomorfologici, geolitologici e idrologici per le valutazioni inerenti la pericolosità e il rischio geologico, in relazione alle dinamiche insediative e di utilizzazione delle risorse naturali riscontrabili ad oggi sul territorio d'interesse. Il percorso metodologico seguito ha comportato la definizione delle caratteristiche geologiche e idrologiche naturali del territorio comunale, seguita dalla verifica delle eventuali pressioni antropiche che insistono nelle aree prossime alla fascia costiera. Nel presente elaborato si riporta la verifica di compatibilità delle scelte urbanistiche con le caratteristiche geologiche dello stesso. dott. geol. Fulvio Iadarola 2 COMUNE DI GRADO Variante arenili e fasce costiere_2016 2. Proposta di variante La variante urbanistica riguarda esclusivamente la fascia costiera e le relative spiagge e mira alla regolamentazione dell'utilizzo e gestione delle aree costiere sia demaniali regionali che comunali adibite ad uso turistico-ricreativo. Le cartografie allegate al progetto (Tavole di zonizzazione particolareggiata) evidenziano l'intero sviluppo costiero suddividendolo in n. 8 ambiti con fasce a diversa funzione d'uso, come dettagliato nelle stesse e a cui si rimanda. Dette fasce corrispondono alle UMI Unità Minime di intervento che coincidono in gran parte con le singole concessioni. Le attività e le infrastrutture ammesse sulle spiagge sono funzionali alla realizzazione e conduzione degli stabilimenti balneari mediante strutture di tipo mobile o comunque di facile rimozione e infrastrutture; in particolare vengono indicati: a) Servizi di ristorazione (bar, ristoranti, punti di ristoro) e ricettività; b) Impianti sportivi e ricreativi ad uso turistico; c) Servizi di noleggio natanti ed imbarcazioni; d) Impianti ludici e ricreativi (piscine, giochi dʼacqua, giochi vari), ecc.; e) Impianti legati al fitness e wellness. Nelle aree comprese allʼinterno del “Piano di Gestione del SIC e ZPS IT333006 Valle Cavanata e Banco Mula di Muggia”, gli interventi devono conformarsi alle prescrizioni e ai vincoli previsti dal citato piano. Sono inoltre ammessi: a) Opere provvisorie aventi la finalità della conservazione degli arenili e la protezione dei manufatti durante i periodi in cui le spiagge non sono utilizzate; b) Depositi temporanei di materiale spiaggiato, purché adeguatamente vagliato e delimitato in modo da evitarne la dispersione. I depositi dovranno rimanere per il tempo strettamente necessario in relazione alla loro gestione e comunque per un tempo non superiore a 12 mesi; c) Infrastrutture pubbliche o di servizio; d) Condutture, prese a mare, sottoservizi in genere; e) Interventi e opere aventi la finalità di conservazione e ripristino degli arenili. dott. geol. Fulvio Iadarola 3 COMUNE DI GRADO Variante arenili e fasce costiere_2016 3. Documentazione di riferimento Lo studio geologico fa riferimento alla base conoscitiva costituita da: - dott. D. Paviz e R. Soica, Studio geologico per il PRGC - anno 1995 - dott. D. Paviz e R. Soica, Studio geologico per il PRGC - anno 2002 - R. Marocco - Lineamenti geomorfologici della costa e dei fondali del Golfo di Trieste e considerazioni sulla loro evoluzione tardo-quaternaria,1989 - Carta geologico-Tecnica - CGT in scala 1:10000, Regione Friuli Venezia Giulia - A. Brambati, Studio sedimentologico e marittimo-costiero dei litorali del Friuli Venezia Giulia, 1987 dott. geol. Fulvio Iadarola 4 COMUNE DI GRADO Variante arenili e fasce costiere_2016 4. Aspetti geologici La caratterizzazione geologica delle aree è limitata alla zona di stretta pertinenza degli ambiti interessati dalla variante; pertanto sono stati descritti i principali aspetti geomorfologici e litologici dell'intera fascia costiera dalla spiaggia Azzurra a Primero. La copertura cartografica è assicurata dagli elementi CTRN FVG in scala 1:5000, n. 109062 Primero, 109091 Grado, 109101 Punta Spin e 109104 Grado Pineta. Figura 1 - Sviluppo costiero di Grado dal Canale di accesso al porto (Ovest) al Canale Primero (Est) Lo sviluppo costiero del Comune di Grado, dal Porto Canale La Fosa al Canale Primero è di circa 9,1 km, compreso tra il Golfo di Trieste a Sud e la laguna di Grado-Marano a Nord (fig. 1). Si tratta nel complesso di coste basse e sabbiose, con spiagge ristrette in ampiezza. Dal punto di vista sedimentologico, l'area in esame fa parte della "provincia veneta (carbonatica) – subprovincia calcitica" dell'Adriatico settentrionale, che si sviluppa a Est del meridiano di Lignano Sabbiadoro, caratterizzata dalla presenza di carbonato di calcio in concentrazione superiore al 60%; i sedimenti sono originati in larga misura dagli apporti del delta isontino che si protende verso mare in modo quasi rettilineo. La dispersione del sedimento alla foce fluviale avviene quasi simmetricamente in direzione NE e SW. La composizione granulometrica è costituita prevalentemente da sabbie a granulometria medio- fine, con componente pelitica maggiore verso Est. Le unità stratigrafiche quaternarie sono state oggetto da alcuni anni di rivisitazione e adeguamento agli standard nazionali. La recente pubblicazione da parte della Regione FVG delle cartografie geologiche aggiornate alle metodiche identificative già adottate in sede di Progetto CARG (L. 305/1989) ha indicato per l'area in esame la sussistenza di depositi superficiali sciolti appartenenti alla Unità di Grado (Olocene: 8000 B.P. - attuale), distinti in due Subunità, quella di Aquileia (GRA1, 8000 B.P. - IV sec. d.C.) e quella di Monastero (GRA2, IV sec. d.C.-attuale); la quasi totalità dell'area d'interesse ricade nella subunità GRA2. Solo una minima porzione localizzata nel nucleo storico di Grado tra la via Conte di Grado e Piazza Biagio dott. geol. Fulvio Iadarola 5 COMUNE DI GRADO Variante arenili e fasce costiere_2016 Marin appartiene al GRA1. I depositi GRA2 sono caratterizzati dalla presenza di sabbie, limi e ghiaie in cui le frazioni sabbiose, solitamente medio-fini ben classate e stratificate caratterizzano i depositi litorali, mentre quelli più limosi i depositi lagunari. La distribuzione delle subunità e delle granulometrie superficiali prevalenti nell'area di interesse è riportata nell'ALLEG. 1. Più in particolare, come si evince dal PRGC 2002, pur con spessori diversi, sull'intero tratto la sequenza superficiale del sottosuolo vede la prevalenza di sabbie fino a 8-15 m di profondità, seguite da argille con spessore variabile da 4 a 8 m a Ovest di Grado Pineta mentre in quest'ultima località e più a Est si ritrovano spessori notevoli (anche 20 m) di sabbie argillose. I fondali sono bassi a bassissima pendenza, con presenza di sistemi a barre in prossimità della costa in cui predominano le sabbie fino alla profondità di circa 3 m; a profondità maggiore (5-7 m) sono presenti cordoni dunali antichi seguiti, fino a circa 20 m di profondità, da sedimenti a prevalente frazione pelitica a cui seguono, oltre i 20 m, sabbie residuali antiche. In verità, da Grado Pineta verso la foce dell'Isonzo, il litorale presenta materiali fini vicino alla costa a profondità inferiori al metro mentre più al largo aumentano le sabbie che poi digradano verso le peliti più al largo; ciò è dovuto alla scarsa circolazione sottocosta legata alla presenza del banco Mula di Muggia. Si deve evidenziare che il litorale gradese è quello che presenta la maggiore percentuale di peliti dell'intero arco costiero regionale; le maggiori percentuali di sabbia si riscontrano invece in corrispondenza del Porto Canale e nel banco Mula di Muggia fino alla profondità di 5-8 m mentre la frazione pelitica aumenta al largo (fig. 2). Figura 2 - Estratto dalla Carta sedimentologica dell'Adriatico Settentrionale (Brambati et al, 19831) La presenza di sistemi a barre al largo è da mettere in relazione all'evoluzione recente dell'area; in epoca romana l'attuale laguna di Grado era emersa e l'abitato di Grado era fronteggiato da numerose isole fino a poco più di 5 km al largo, le quali rappresentavano il sistema deltizio dell'Isonzo-Torre-Natisone. Tra il 400 e il 1200 d.C. il territorio fu invaso dal mare (in seguito al sollevamento marino di una sessantina di metri) con contemporaneo spostamento dell'Isonzo verso Est e progressiva