BIBLIOTECA PROFESSIONALE

Incunaboli dologica, p. XXXI). Ulteriori ne alla coerenza dell’og- ne e alla circolazione del li- e cinquecentine indicazioni, di carattere non getto potrebbe ingenerarsi bro in area trentina tra il del Fondo più tecnico ma storico-cul- alla lettura del catalogo cu- primo insediamento della della Biblioteca turale, sono rintracciabili mulativo, e ciò è ricono- attività tipografica nel 1475 comunale di . nella Prefazione di Pasquale sciuto molto onestamente e l’ultimo scorcio del XVI Catalogo Chistè e Fabrizio Leonardelli dai prefatori (ibidem). Ma secolo. Non che sia scarna a cura di Elena Ravelli riguardo ai “requisiti di per- habent sua fata bibliothe- la bibliografia su singoli e Mauro Hausbergher tinenza/attinenza trentina cae, e sono le varie, e perfi- aspetti del tema. Ad esem- Trento, Provincia autonoma delle opere e delle pubbli- no contraddittorie, modalità pio bene esplorati, grazie a di Trento – Servizio beni cazioni e quindi i criteri di di accumulazione di nuclei convegni e mostre, sono librari e archivistici inclusione delle pubblica- librari, con l’emersione di stati i profili individuali, le 2000, p. IX-401 zioni nelle sezioni trentine nuovi orientamenti di ac- politiche culturali e le rac- della biblioteca” (p. X). Ri- quisizione e casuali con- colte librarie dei principi chiamandosi alla distinzione fluenze patrimoniali, che vescovi: Il principe vescovo In una tendenza, peraltro tra opera (intesa come rea- fondano e costituiscono la Johannes Hinderbach (1465- largamente diffusa, alla va- lizzazione testuale che “es- storicità stessa delle biblio- 1486) fra tardo Medioevo e lorizzazione dei fondi storici prime” il punto di vista di teche: sì che, nel produrre Umanesimo, a cura di Igino locali si inserisce il presente un autore) e pubblicazione l’immagine catalografica di Rogger e Marco Bellabarba, catalogo delle edizioni di (non come operazione as- un fondo librario, le consi- Bologna, Edizioni Deho- interesse trentino dei secoli trattamente considerata, ma derazioni su quello che niane-Trento, Istituto di XV e XVI possedute dalla individuata dai singoli esem- avrebbe forse potuto essere Scienze Religiose, 1992; Biblioteca comunale di plari che la realizzano), si devono cedere il posto al “Pro bibliotheca erigenda”. Trento. È un fondo che si è può desumere che, in ordi- rilievo delle sue “insistenze” Mostra di manoscritti e in- costituito a partire dal 1841, ne al primo aspetto, “l’atti- o delle sue lacune. Pragma- cunaboli del vescovo di data in cui Antonio Mazzetti nenza al territorio trentino e ticamente, dunque, l’ogget- Trento Iohannes Hinder- ha lasciato una cospicua più in generale a quello ti- to di questo catalogo (cata- bach (1465-1486), Trento, raccolta libraria alla Biblio- rolese risulta evidentemente logo, non bibliografia) è “la Ufficio beni librari e archivi- teca comunale di Trento determinante per l’inclusio- raccolta di libri ‘trentini’ che stici della provincia autono- (cui appartiene circa la ne […] anche con riferimen- si è sviluppata fino al 1999 ma di Trento-Biblioteca co- metà dei volumi inclusi in to alla sola occasione dello nella biblioteca della città, munale di Trento, 1989; questo catalogo): una rac- scritto (è il caso, ad esem- innestandosi su antichi e Bernardo Clesio e il suo colta che ha successivamen- pio, delle orazioni al Con- per ora ancora imprecisabili tempo, a cura di Paolo Pro- te beneficiato della cura cilio di Trento), ma lo sono fondi bibliotecari originatisi di, 2 voll., Roma, Bulzoni, competente e studiosa della anche gli ‘autori trentini’, già dal XV secolo” (p. XI). 1988; La biblioteca del car- grande tradizione dei bi- coloro che per nascita o re- Come allora è logico aspet- dinale Bernardo Clesio, bliotecari trentini tra Otto e sidenza prolungata possono tarsi, al di là degli aspetti Trento, Comune di Trento, Novecento, da Tommaso essere considerati anche quantitativi (“il catalogo 1985; Luciano Borrelli, Sil- Gar ad Arnaldo Segarizzi. esponenti, ‘figli’, del territo- presenta complessivamente vano Groff, Mauro Hausber- Cosa significa “di interesse rio”, mentre per quanto at- 518 schede delle quali 505 gher, Edizioni per i Ma- trentino”? Sul piano fattuale, tiene al secondo aspetto sono relative a edizioni del druzzo (1540-1659): dedi- significa che il catalogo “considerando invece l’edi- XVI secolo e 13 a edizioni catari, committenti e autori prende in considerazione zione, la pubblicazione, la del secolo XV”, p. XXXI: su nella famiglia dei principi tutti gli incunaboli e le cin- manifestazione di un’opera, quelli metodologici cfr. in- vescovi di Trento, Trento, quecentine che soddisfano è la responsabilità della fra), il presente catalogo si Società di studi trentini di alle seguenti condizioni: stessa che ne determina il propone a tutta prima come scienze storiche, 1993. Né “– hanno come oggetto il legame con il territorio […] estremamente interessante sono mancati contributi Trentino o […] trattano un o, ancora, è la presenza di già per quello che rivela specificamente dedicati al- soggetto limitatamente al una dedica di un personag- degli orientamenti della cul- l’esplorazione delle intra- territorio trentino; gio locale, che detta le co- tura trentina tra Quattrocen- prese editoriali, allo studio – sono opere di autore tren- ordinate di ‘trentinità’” (ibi- to e Cinquecento. Opportu- delle figure di stampatori ed tino; dem). Va da sé che di fron- namente il lavoro dei cura- editori variamente connessi – sono pubblicate da editori te a una così ampia gamma tori è stato affiancato dal al “caso trentino”: sia – in e/o tipografi trentini; di situazioni tipologiche, e contributo di Marco Bella- una prospettiva generale – – presentano lettere di dedi- dunque di criteri adottati barba, Mercanti di libri, li- lavori quali Mauro Hausber- ca in cui l’autore e/o il de- (“si tratta quindi di un insie- brerie, biblioteche e lettori a gher, Fabrizio Leonardelli, stinatario siano dei perso- me di denominatori distinti, Trento fra Quattro e Cin- L’attività tipografica ed edi- naggi trentini; accomunati solo da un ge- quecento: prime note (p. toriale in Trentino nei secc. – fanno parte della raccolta nerale e amplissimo concet- XVII-XXX), che si propone XV-XVIII. Cronologia, noti- di opere attinenti al Con- to di attinenza territoriale”), di tenere insieme i due di- zie storiche e bibliografia, cilio di Trento” (Nota meto- qualche perplessità in ordi- scorsi relativi alla produzio- “Studi trentini di scienze

68 Biblioteche oggi - Ottobre 2001 storiche”, LXXV, Sez. I, spettiva unitaria, due aree num), è affermata da Bella- (p. 24). In sintesi: troppo 1996, p. 431-444 e Luigi tematiche non agevolmente barba, che la riferisce con pericolosa era la presenza Balsamo, Libri e cultura a sovrapponibili, da un lato sicurezza al 1511 (sulla in loco – luogo di frontiera Trento nell’era dei Ma- quella definita dalle caratte- scorta di A. Bart Rosse- s’è detto – di stampatori druzzo, in Edizioni per i ristiche di lunga durata del- bastiano, Per le stampe tren- (inevitabilmente, e ancor Madruzzo (1540-1659), la dinastia dei Madruzzo (la tine di Maffeo Fracassini, più pericolosamente, stam- cit., p. 17-33, sia – con spe- duplice sovranità, temporale “Studi trentini di scienze patori-librai), in considera- cifico riferimento a singoli e spirituale; la prevalente storiche”, 55, 1976, p. 43, zione dell’assenza da episodi – lavori quali D. assenza di fatto dalla loro cui si fornisce la autonoma Trento dei controllori e Saam, Albrecht Kunne aus sede trentina, a causa degli convalida di testimonianze inoltre della straordinaria Duderstadt: der Prototypo- incarichi di alta responsabi- d’archivio): non è possibile efficacia propagandistica graph von Trient und Mem- lità a loro affidati dal papa utilizzare a questo proposi- del mezzo tipografico. Tra mingen und die Produktion e dall’imperatore; la dimen- to l’edizione rubricata al le due spiegazioni mi sem- seiner Offizinen (ca. 1474 sione europea in cui svolse- 473, la versione udalriciana bra che Balsamo, in realtà, bis 1520), “Bibliothek und ro il loro ruolo di principi degli statuti trentini, per propenda piuttosto per la Wissenschaft”, 25 (1991), p. vescovi, e il carattere aperto l’assenza di positive attesta- seconda, l’esigenza di un 69-175. e non localistico della loro zioni su luogo e nome controllo ideologico su Il contributo di Bellabarba cultura) e, dall’altro, l’inter- dell’editore, mentre è ine- un’area di frontiera: “Pro- offre una rilettura della na- pretazione del loro ruolo quivocabile l’origine trenti- prio il controllo assoluto scita della tipografia a Tren- nel determinare quella che na perlomeno della redazio- esercitato dal detentore del to e delle sue più che seco- appare una singolarità (per ne statutaria di Bernardo congiunto potere politico e lari difficoltà di insediamen- non dire una anomalia) del- Cles (1528), qui rubricata al spirituale può spiegare una to, e vi aggiunge un paio di la realtà trentina, ovvero numero 47. situazione che ha pochi ipotesi che sortiscono da un che per circa un secolo, do- Ma al di là dell’operare in confronti nelle altre regioni nuovo studio di dati d’ar- po la partenza nel 1482 di Trento del Fracassini, che della penisola; infatti nessu- chivio. Forse non v’è modo Giovanni Leonardo Longo, comunque resta una pre- na iniziativa editoriale pri- migliore di farne risaltare il successore fugace del pro- senza effimera, e posto che vata, cioè indipendente, carattere specifico se non totipografo Albrecht Kunne il dato della anomalia è dif- trovò spazio a Trento nei leggendolo in parallelo con operante tra il 1475 e il ficilmente contestabile, è la primi decenni del secolo una diversa sintesi, ad 1479, non venne attivata a spiegazione di quella pre- XVII (un altrettanto esclusi- esempio il saggio, citato Trento alcuna tipografia. A senza l’aspetto essenziale vo controllo ecclesiastico poc’anzi, di Luigi Balsamo. dire il vero, su questo pun- sul quale è opportuno far sulla stampa si riscontra in Quest’ultimo si è proposto to vi è nelle pagine di convergere l’attenzione. Sardegna, ma in un conte- di fondere, entro una pro- Bellabarba una considera- Balsamo, giusta la stretta sto politico diverso)” (ibi- zione diversa relazione tra potere politico dem). rispetto a e insediamento di industria Il lavoro di Bellabarba pren- Balsamo tipografica, riconduce il de invece le mosse dall’in- nell’interpre- vuoto imprenditoriale al fat- ventario post mortem dei tazione dei to che i due principi vesco- beni appartenuti al mercan- medesimi vi di maggiore prestigio, te trentino Vigilio dalle Ber- fatti: in par- Bernardo Clesio e Cris- rette e lasciati in eredità alla ticolare la toforo Madruzzo, “non tro- moglie nel 1529: inventario presenza varono ragioni sufficienti ove, a fianco di una piccola operativa per favorire un’attività tipo- biblioteca privata che atte- d i Maffeo grafica stabile nel loro terri- sta una passione discreta Fracassini torio” (p. 23). Ma se non vi per la lettura (“libri di devo- a Trento, ne- erano ragioni positivamente zione, vite di santi, romanzi gata da Bal- sufficienti, ve ne erano cer- di cavalleria”), sono regi- samo (che to di fortemente dissuasive. strate decine di testi a stam- ritiene il Fra- Trento era “area di frontie- pa in larga misura diversi cassini uno ra” fra la Germania e la val- “per contenuto, linguaggio stampatore le padana: “ciò indusse l’ar- e popolarità da quelli ripo- esterno, e ciduca Ferdinando a stabili- sti nella piccola biblioteca ascrive a re restrizioni al commercio domestica” (p. XX), confer- Collio Val- librario, mentre il cardinale mando che Vigilio era mer- trompia le Clesio fu allertato dallo cante di libri, oltre che di successive stesso Clemente VII a vigi- numerosi altri articoli mer- edizioni del- lare sulla circolazione dei ceologici. È chiara allora la lo Statutum libri e sulle persone sospet- diversità di punto di osser- Tridenti- te di simpatie eterodosse” vazione rispetto a Bal- ➤

Biblioteche oggi - Ottobre 2001 69 BIBLIOTECA PROFESSIONALE samo: l’esistenza di un mer- committenza quantitativa- ra, il processo sommario e Luisa Crosina, La comunità cante di libri dal giro d’affa- mente costante, non certo la condanna a morte di ebraica di Riva del Garda ri considerevole, che nulla culturalmente spregiudicata, quindici di essi furono pre- (sec. XV-XVI); Giuliano autorizza a credere che fos- le cui esigenze potevano ludio all’istituzione del culto Tamani, La tipografia di se unico del suo genere in ben essere soddisfatte dalle del beato Simonino, un cul- Jacob Marcaria (1557- Trento, induce a chiedersi opere che uscivano dai tor- to dall’evidente capacità di 1563), a cura di Federica con più puntualità quali chi di una produzione con- irradiazione di incontrollate Fanizza e Pasquale Chistè, fossero gli ambiti di circola- solidata quale quella bre- credenze antisemite, e che Trento, Provincia autonoma zione del libro, e consente sciana. Ma un fondo di in- rimase se non legittimato, di Trento-Riva del Garda, – intanto – di ritenere meno teresse territoriale come il perlomeno tollerato dalle Biblioteca civica, 1991). episodici gli indizi dell’inse- presente ha il merito di rac- autorità ecclesiastiche fino Ma lasciando per un attimo diamento di imprese edito- cogliere testi e documenti alla abrogazione avvenuta da un canto la valutazione riali in Trento, ad esempio che non sono solo il rifles- solo nel 1965 (si vedano in del profilo ideologico dei quella del Fracassini, e in so della produzione edito- catalogo le edizioni registra- Madruzzo (sul quale cfr. in- via subordinata induce a riale locale, ma che a vario te ai numeri 53-55; 286; fra), il catalogo fornisce – evidenziare meglio gli stessi titolo intersecano la storia 441-442; 453-458; 468; 487- come dicevo – l’occasione flussi librari pervenuti in di quella collettività: di qui 488): una campagna di per valutazioni meno con- Trento dall’esterno. Tuttavia la pluralità di immagini che orientamento alla quale i venzionali rispetto alla cen- Bellabarba, sulla secolare il fondo rimanda. Passando solleciti torchi del prototi- tralità del culto del beato rarefazione delle presenze a esaminarne alcune, vorrei pografo sassone Albrecht Simonino e della libellistica editoriali, pare offrire una evitare di appiattire la mia Kunne prima, e del suo conciliare: è evidente, per la constatazione di fatti, più analisi su quelli che paiono non meno effimero succes- storia stessa dell’editoria a che una spiegazione: men- nella raccolta i nuclei più sore, il sacerdote vicentino Trento cui s’è accennato, che tre le zone meridionali del vistosi, e sono quelli che Giovanni Leonardo Longo, la parte maggioritaria di que- principato, in particolare la ruotano intorno ad alcuni poi, hanno contribuito negli sto fondo trentino è costitui- Riviera di Salò, sono coin- eventi forti della storia tren- anni immediatamente suc- ta di libri stampati altrove, volte nella vivace crescita tina tra Quattrocento e Cin- cessivi (la tipografia del magari anche di autori non dell’industria tipografica dei quecento: la leggenda del Longo è operativa negli an- trentini, che qui si considera- domini veneti, Trento inve- martirio del beato Simone ni 1479-1482). no per la sola pertinenza ce non è riuscita ad attirare da Trento e la vasta produ- Similmente vistoso è il nu- trentina del destinatario. chi intendesse dedicarsi al- zione libellistica e docu- cleo di titoli relativo agli atti Un aspetto tanto vistoso l’attività di stampatore. E mentaria suscitata dalla con- del Concilio di Trento (si quanto misconosciuto mi perché non sarebbe riuscita vocazione del Concilio. vedano le edizioni registrate sembra quello attestato da a esercitare una siffatta at- Istruttivo, il primo, sui mec- ai numeri 111-205): titoli che un discreto pacchetto di trazione? Bellabarba sembra canismi di formazione di fa- chiamano in causa una ulte- opere non già di “belle let- indicarne la ragione in una natismo antigiudaico, legato riore apparente stranezza tere” ma scientifiche, tra le domanda libraria cronica- in questo caso all’accusa di della storia, il fatto cioè che quali particolare rilievo è mente bassa: ciò che, da un omicidio rituale, già antica- il cardinale Cristoforo Mad- assunto dalle edizioni di lato, spiega il ricorso a com- mente rivolta dai pagani ai ruzzo, che pure tenne fermo scritti medici. Solo alcuni mercianti generici quali Vi- cristiani e successivamente il divieto di insediare una ti- sono medici trentini, e da gilio dalle Berrette, dall’altro sfruttata dalla polemica an- pografia in Trento, autorizzò quanto s’è detto ancor più manifesta, anche attraverso tiebraica di parte cristiana. che fosse impiantata quella raro è il caso di medici un esame dei titoli offerti in La sera del 23 marzo 1475, del Fezzi a Bressanone (1564- trentini che pubblicarono in vendita da quest’ultimo, che un Venerdì santo, scompar- 1578) ma, soprattutto, pro- Trento. Il più illustre di essi “esiste quindi in città una ve un bambino di poco più tesse, a partire dal 1557, una è sicuramente Giulio Ales- clientela affine per cono- di due anni di nome Simo- tipografia a Riva del Garda sandrini, protofisico impe- scenze grammaticali e per ne, il cui cadavere venne ri- diretta dal medico ebraico riale, al quale toccò di pub- desiderio d’istruzione, una trovato nel giorno di Pa- Jacob Marcaria, cui il cardi- blicare a Trento – e pochi cerchia di lettori dal profilo squa in una roggia che pas- nale affidò la pubblicazione anni prima di morire – solo sociale comune, artigiani sava per la proprietà di un di atti relativi al Concilio ma in un caso, quello della benestanti, commercianti ebreo. Le circostanze spa- che, singolarmente, sfornò Paedotrophia [Tridenti, Gel- con traffici ben avviati, pa- ziali e temporali della scom- commenti biblici proprio ne- mini, 1586], al termine di trizi curiosi di letteratura, ai parsa e del rinvenimento gli anni in cui a Venezia una lunga e onoratissima quali egli (scil. Vigilio) con- non lasciarono margini di erano rimaste inattive le ti- carriera che lo vide pubbli- fida di vendere senza im- dubbio a chi già era dispo- pografie ebraiche che fino care a Venezia e in varie pacci la quota dei ‘vulgaria’ sto ad attribuire agli ebrei ad allora avevano fornito al- città straniere opere origina- fatti giungere a Trento” (p. ogni sorta di nefandezza. la comunità ebraica, e non li o traduzioni (Giulio Ales- XXIV), e che gli stessi testi L’incarcerazione di una solo a quella italiana, i testi sandrini fu peraltro tradutto- in latino si rivelano legati al trentina di ebrei, l’immanca- necessari alla pratica religio- re di Galeno e di Johannes mondo della scuola, a una bile confessione sotto tortu- sa quotidiana (cfr. Maria Actuaruius: per le traduzio-

70 Biblioteche oggi - Ottobre 2001 ni di quest’ultimo cfr. i nu- non è chi non veda quanto dall’Inquisizione” (Luigi Bal- capolavoro tipografico che meri 3-4), ma non trascura- l’insieme di questi omaggi – samo, Libri e cultura a Tren- avrebbe forse dovuto servi- bile fu Ottaviano Rovereti, a parte il caso di Mattioli, to nell’era dei Madruzzo, re, nelle intenzioni del Be- per quanto di molto inferio- ove prevale la lunga fami- cit., p. 26). Per ora ci si ac- vilacqua, come saggio della re all’Alessandrini nella con- liarità dell’autore con la ter- contenti di questa conclu- sua arte tipografica. Il B- siderazione professionale, ra trentina – presupponga sione, ma è tema, quello evilacqua aveva tentato più autore di un instant book una ben configurata identità degli orientamenti culturali volte, fin dal 1549 e senza medico, il De peticulari fe- culturale del destinatario, e dei Madruzzo, da riprende- successo, di trasferirsi con bre Tridenti anno 1591 pu- se non una indulgenza ver- re in altra sede. Di essi è l’officina a Trento, anche blice vagante. V’è pure il so l’eterodossia, perlomeno una indiretta riprova proprio dedicando nel 1571, al car- caso di medici trentini che una visione del reale aperta l’omaggio editoriale che si- dinale , – a quanto mi consta – e non conformistica, già curamente non sortì per l’of- la seconda edizione dei pubblicarono solo altrove, evidente nella protezione ferente l’esito auspicato, la Consilia di Lodovico Goz- quale Andrea Gallo, che accordata alla tipografia dedica a zadini” (Luciano Borrelli, diede alle stampe i suoi la- ebraica del Marcaria: “L’at- delle Dubitationes in quar- Stemmi Madruzzo nei libri e vori a Brescia: polo tipogra- teggiamento scevro di osti- tum Meteorologicorum Aris- nelle stampe, in Luciano fico ove pubblicarono an- lità, anzi improntato a gran- totelis librum di Pietro Pom- Borrelli, Silvano Groff, Mauro che gli assai meno rilevanti, de tolleranza verso gli ebrei ponazzi (1563) da parte del- Hausbergher, Edizioni per i o più labilmente connessi da parte del cardinale Cri- lo stampatore veneziano Madruzzo (1540-1695). alla realtà trentina, Paolo stoforo, è confermato dalle Niccolò Bevilacqua, che a Dedicatari, committenti e Guidelli o Ascanio Schra- iniziative da lui assunte ne- più riprese, anche con l’ap- autori nella famiglia dei temperg, mentre Renato gli stessi anni come gover- poggio del magistrato con- principi vescovi di Trento, Hener pubblicò a Venezia. natore di Milano, dove con- solare, tentò di “piantar cit., p. 36, n. 2). Più frequente è il caso di servò a loro favore prece- stamperia in Trento”: E poiché si tratta di un uni- medici e naturalisti di gran- denti concessioni ed abolì cum, v’è da credere che de rilievo, la cui associazio- l’obbligo di portare l’infa- PETRI POMPONATII/MAN- una offerta così fortemente ne con Trento è il riflesso mante ‘segno’ giallo, non TVANI/PHILOSOPHI CLA- caratterizzata in senso per- di una tradizionale identifi- imposto neppure agli ebrei RISSIMI,/ Dubitationes in sonale intendesse compiace- cazione del luogo di nascita di Riva. Allo stesso modo quartum Meteorologico- re il destinatario già nella con il territorio trentino (co- protesse l’attività dell’Acca- rum/Aristotelis librum,/ scelta dell’autore e del testo. me nel caso di Giulio Ce- demia ebraica di Cremona e NVNC RECENS IN LVCEM Certo non si trattava del sare Scaligero per Riva del della stamperia di Vincenzo EDITAE./ Cum duplici In- Peretto delle reportationes, Garda) oppure il riflesso di Conti, nelle quali era impe- dice, altero quidem dubita- quello che metteva a frutto strategie o relazioni cortigia- gnato l’eminente rabbino tionum, quae per/ seriem la tradizionale patavina li- ne degli autori stessi o dei Joseph Ottolenghi che col- singulis capitibus propo- bertas per consentirsi, nel loro editori. Per limitarsi a laborò con il Marcaria a Ri- nuntur; altero autem/ rerum suo latino mescidato, bat- citare i maggiori, è questo è va del Garda […] Tuttavia memorabilium./ Cum Priui- tute pesanti e teologica- il caso del De augmentatio- vanno tenute in conto an- legiis./ [stemma Madruzzo mente compromettenti, né ne di Jacques Lefevre d’Eta- che altre aperture, che rive- del tipo A3]/ VENETIIS, il Peretto delle opere teo- ples dedicato nel 1521 a lano in lui sincera propen- /Apud Nicolaum Beuilaquam reticamente più ardite, edi- Bernardo Cles, delle Dubi- sione a una effettiva riforma Tridentinum./ MDLXIII./ te come il Tractatus de im- tationes di Pietro Pompo- sul piano morale piuttosto mortalitate animae oppure nazzi offerte da Bevilacqua che ideologico, per esem- Ebbene, questa edizione prudentemente mantenute a Ludovico Madruzzo nel pio nel riconoscere l’oppor- (qui registrata al n. 391) col- inedite come il De incan- 1563 (su cui tornerò tra bre- tunità di diffondere la cono- pisce già per la sua singola- tationibus: era il Pompo- ve), del Dioscoride del scenza delle Sacre Scritture rità: “È interessante notare nazzi rivelato dalle quae- Mattioli (1550) dedicato a favorendone la traduzione che tutti gli altri esemplari stiones precedenti il Tra- Cristoforo Madruzzo, oppu- in lingua volgare, oppure di quest’opera, finora ri- ctatus, opere che “elimina- re del De rerum varietate di nel mostrarsi disponibile al scontrati in cataloghi a stam- to il maccheronico e le Girolamo Cardano [Basi- dialogo con i riformatori pa, non presentano nel battute anticlericali, svilup- leae, per Henricum Petri, onde evitare la rottura irre- frontespizio le note editoria- pano problemi topici nelle 1557] offerto a Cristoforo parabile, fino a dare prote- li del Bevilacqua, ma quelle scuole aristoteliche e mira- Madruzzo. Se si riflette poi zione ad alcuni dissidenti. di Francesco de Franceschi, no ad esser lette solo da su altre, più letterarie, dedi- Non può sorprendere del tipografo che entrerà in so- colleghi, o diremmo noi, che al Madruzzo maggiore tutto, perciò, che sotto cietà con lui solo negli anni da commissari di un con- (clamorosa quella dei Para- Paolo IV Carafa il suo no- 1569-1572. Si tratta dunque corso universitario” (Paola dossi di Ortensio Lando me sia finito, insieme a qu- verosimilmente dell’edizione Zambelli, L’apprendista (1544), ma non meno elo- ello di altri eminenti cardi- del Franceschi a cui è stato stregone. Astrologia, cabala quenti sono quelle di opere nali e vescovi, in una lista sostituito il frontespizio. Un e arte lulliana in Pico del- di Domenichi e Ruscelli), di presunti eretici compilata unicum, omaggio e insieme la Mirandola e se- ➤

Biblioteche oggi - Ottobre 2001 71 BIBLIOTECA PROFESSIONALE guaci, Venezia, Marsilio, trattato separato di minera- ta – più di vent’anni prima quell’anno uscì con dedica 1995, p. 212). logia e chimica come ha ri- – la difesa di Pomponazzi a a Bernardo Cles (cfr. Paola Tuttavia non so quanto po- tenuto Ingemar Düring. Lo opera di Pietro Bembo, Zambelli, L’ambigua natura tesse aggradire al Madruz- stesso Pomponazzi, nella tutt’altra essa era divenuta della magia. Filosofi, stre- zo, nell’anno in cui Pio IV Dubitatio I, riepiloga lo sta- dopo la pubblicazione del ghe, riti nel Rinascimento, promosse le sessioni conci- tus quaestionis del dibattito De incantationibus (1556): Milano, Il Saggiatore, 1991, liari che adottarono sostan- tra commentatori antichi e del resto proprio i com- p. 165), mentre può avveni- ziali decreti di riforma, la commentatori moderni, e menti pomponazziani ai re che si ripubblichi a Tren- dedica di un’opera del Pe- pur riconfermando la fonda- Meteorologica, non destinati to La Moral Filosophia di retto presentato, al di là tezza del giudizio di autenti- alla pubblicazione (Petri Anton Francesco Doni [Tren- della consueta profusione cità, afferma che la più cor- Pomponatii, Expositio super to, Gelmini, 1588: ma in ca- di elementi retorici, come il retta denominazione sareb- libros Metheororum, Parigi, talogo, ai n. 226-227, vi so- princeps della filosofia del be un de mixtione, proprio Bibl. Nat. cod. Lat. 6535) no due esemplari della ri- tempo: “Quum n. Libellus per la preponderanza che la andavano proprio in dire- stampa 1594], per quanto quidam Petri illius Pompo- trattazione dei misti vi assu- zione di un accoglimento sia testo meno sulfureo dei natij, suae aetatis philoso- me. D’altro canto le Dubita- dell’astrologia. Mondi o dei Marmi. /phi maximi, in manus me- tiones – come il titolo stesso Mi avvio a concludere. Let- Il catalogo curato da Elena as inciderit, in quo de iis suggerisce – non sono un to in trasparenza, questo Ravelli e Mauro Hausber- doctissime disseri-/tur, quae commento, ma una sorta di catalogo rivela tutto lo spes- gher è uno strumento di Arist. in 4. meteorolog. lib. collezione di punti equivoci. sore della storicità che è notevole valore, frutto di scripta reliquit; atque hunc, In quanto tale, non è nep- implicita nella vicenda cul- passione e competenza as- quia/ apud paucos esse, & pure vincolata a seguire turale trentina, e ne rivela soluti: per chi abbia un po- a multis desiderari intelligo, l’ordine nel quale si succe- anche aspetti più ordinari. co di dimestichezza con il euulgare meis ty-/ pis pro- de la materia. È lavoro di Non dissimilmente da quan- libro antico, basta uno posuerim; in te statim Prin- un certo impegno formale, to avvenne a Bergamo, ove sguardo alle note di esem- ceps opt. maximum litera- per il quale è probabile che si deve aspettare il 1555 per plare per apprezzarne l’ac- rum/ fautorem, conieci ani- si fosse fatto affiancare da registrare la prima presenza curatezza estrema, che si mum; cui hoc, non meum qualche umanista, come era di stampatori, e il 1578 per spinge fino a fornire tutti certe, sed opera tamen/mea avvenuto per il De immor- trovare, in Comino Ventura, gli elementi relativi alla & studio e tenebris erutum, talitate animae, ma che il primo vero editore capa- provenienza per ricostruire, opus dicaretur.” (c.*2v). non manca di vigore teore- ce di coniugare respiro cul- dalla stratificazione delle I Meteorologica sono sicura- tico, ad esempio nel ripren- turale e azione imprendito- segnature di collocazione mente opera di Aristotele, dere, in tema di azione e riale, anche a Trento le re- antiche, la storia del singo- per quanto sulla autenticità reazione, problemi imposti lazioni di cultura documen- lo esemplare. Solo, resta in del libro IV frequenti dubbi, all’attenzione dalla fisica tar- tate dal catalogo e le prove me il dubbio che uno stile anche in tempi recenti, sia- domedievale (Dubitatio IX), editoriali di fine secolo atte- di descrizione analitico, no stati avanzati. È ben ve- desumendo spunti teorici stano valori medi rappre- quale è stato utilizzato in ro che, a prima vista, le teo- da quel suo De reactione sentativi di un ceto intellet- Edizioni per i Madruzzo rie che vi sono esposte po- (1514) che sarebbe stato let- tuale locale e di un pubbli- (1540-1659) per le edizioni co o nulla hanno a che fare to con attenzione dal giova- co di fruitori per lo più pa- effettivamente possedute con i fenomeni meteorolo- ne Galilei (cfr. William A. ghi di una varia produzione dalla Biblioteca di Trento, gici – sia quelli che si pro- Wallace, Prelude to Galileo. devozionale e di intratteni- fosse più adatto a fornire ducono nell’atmosfera che Essays on medieval and six- mento. Ma, al di là di gran- agli studiosi dati certi, an- quelli che si producono nel- teenth-century sources of di intellettuali connessi ai corché basati sull’autopsia le immediate vicinanze della Galileo’s thought, Dordrecht- principi vescovi, non si può del solo frontespizio, sulla terra per effetto di esalazio- Boston-London, Reidel, 1981, dire che rimbalzino a Tren- operazione editoriale atte- ni umide o esalazioni fred- p. 196-198). to voci sempre marginali, o stata dal singolo esemplare: de – che risultano al centro Fondato su una razionaliz- sfasate rispetto ai grandi te- anche se intendo bene che dei primi tre libri: il libro IV zazione delle attestazioni mi di discussione: ad esem- proprio l’esistenza di quel si propone di mostrare co- empiriche, rende compiuta- pio Marcantonio Rozoni, volume è parso dispensare me tutti i minerali si formi- mente giustizia all’assunto formatosi a Pavia, partecipa dall’adottare lo stile quasi- no a partire dai quattro ele- “quando ratio auer-/satur al dibattito sulla congiunzio- facsimilare, e riconosco menti sotto l’influsso del experientiae, tunc omittenda ne prevista per il 1524 e sul fondate le ragioni di unifor- caldo e del freddo, del sec- ratio, & standum experien- mancato verificarsi del dilu- mità al Catalogo bibliografi- co e dell’umido, ma se è tiae” (Dubitatio XII): del re- vio in quell’anno con un li- co trentino e allo stile adot- vero che nel libro IV si tro- sto, non fa difetto l’inserzio- bello, Compendium de leui- tato dalla collana “Patri- va solo una risposta parzia- ne di eventi del quotidiano, tate vaticinantium futuros monio storico e artistico del le ai problemi posti alla fine qui depurati dalla proclività rerum euentus et vanitate Trentino”, cui il presente del libro III, non vi è ragio- scatologica delle lezioni. pronosticantium diluuium volume appartiene. ne per ritenerlo una sorta di Insomma, una cosa era sta- (cfr. il n. 416), che proprio Franco Minonzio

72 Biblioteche oggi - Ottobre 2001