Biblioteca Professionale

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Biblioteca Professionale BIBLIOTECA PROFESSIONALE Incunaboli dologica, p. XXXI). Ulteriori ne alla coerenza dell’og- ne e alla circolazione del li- e cinquecentine indicazioni, di carattere non getto potrebbe ingenerarsi bro in area trentina tra il del Fondo trentino più tecnico ma storico-cul- alla lettura del catalogo cu- primo insediamento della della Biblioteca turale, sono rintracciabili mulativo, e ciò è ricono- attività tipografica nel 1475 comunale di Trento. nella Prefazione di Pasquale sciuto molto onestamente e l’ultimo scorcio del XVI Catalogo Chistè e Fabrizio Leonardelli dai prefatori (ibidem). Ma secolo. Non che sia scarna a cura di Elena Ravelli riguardo ai “requisiti di per- habent sua fata bibliothe- la bibliografia su singoli e Mauro Hausbergher tinenza/attinenza trentina cae, e sono le varie, e perfi- aspetti del tema. Ad esem- Trento, Provincia autonoma delle opere e delle pubbli- no contraddittorie, modalità pio bene esplorati, grazie a di Trento – Servizio beni cazioni e quindi i criteri di di accumulazione di nuclei convegni e mostre, sono librari e archivistici inclusione delle pubblica- librari, con l’emersione di stati i profili individuali, le 2000, p. IX-401 zioni nelle sezioni trentine nuovi orientamenti di ac- politiche culturali e le rac- della biblioteca” (p. X). Ri- quisizione e casuali con- colte librarie dei principi chiamandosi alla distinzione fluenze patrimoniali, che vescovi: Il principe vescovo In una tendenza, peraltro tra opera (intesa come rea- fondano e costituiscono la Johannes Hinderbach (1465- largamente diffusa, alla va- lizzazione testuale che “es- storicità stessa delle biblio- 1486) fra tardo Medioevo e lorizzazione dei fondi storici prime” il punto di vista di teche: sì che, nel produrre Umanesimo, a cura di Igino locali si inserisce il presente un autore) e pubblicazione l’immagine catalografica di Rogger e Marco Bellabarba, catalogo delle edizioni di (non come operazione as- un fondo librario, le consi- Bologna, Edizioni Deho- interesse trentino dei secoli trattamente considerata, ma derazioni su quello che niane-Trento, Istituto di XV e XVI possedute dalla individuata dai singoli esem- avrebbe forse potuto essere Scienze Religiose, 1992; Biblioteca comunale di plari che la realizzano), si devono cedere il posto al “Pro bibliotheca erigenda”. Trento. È un fondo che si è può desumere che, in ordi- rilievo delle sue “insistenze” Mostra di manoscritti e in- costituito a partire dal 1841, ne al primo aspetto, “l’atti- o delle sue lacune. Pragma- cunaboli del vescovo di data in cui Antonio Mazzetti nenza al territorio trentino e ticamente, dunque, l’ogget- Trento Iohannes Hinder- ha lasciato una cospicua più in generale a quello ti- to di questo catalogo (cata- bach (1465-1486), Trento, raccolta libraria alla Biblio- rolese risulta evidentemente logo, non bibliografia) è “la Ufficio beni librari e archivi- teca comunale di Trento determinante per l’inclusio- raccolta di libri ‘trentini’ che stici della provincia autono- (cui appartiene circa la ne […] anche con riferimen- si è sviluppata fino al 1999 ma di Trento-Biblioteca co- metà dei volumi inclusi in to alla sola occasione dello nella biblioteca della città, munale di Trento, 1989; questo catalogo): una rac- scritto (è il caso, ad esem- innestandosi su antichi e Bernardo Clesio e il suo colta che ha successivamen- pio, delle orazioni al Con- per ora ancora imprecisabili tempo, a cura di Paolo Pro- te beneficiato della cura cilio di Trento), ma lo sono fondi bibliotecari originatisi di, 2 voll., Roma, Bulzoni, competente e studiosa della anche gli ‘autori trentini’, già dal XV secolo” (p. XI). 1988; La biblioteca del car- grande tradizione dei bi- coloro che per nascita o re- Come allora è logico aspet- dinale Bernardo Clesio, bliotecari trentini tra Otto e sidenza prolungata possono tarsi, al di là degli aspetti Trento, Comune di Trento, Novecento, da Tommaso essere considerati anche quantitativi (“il catalogo 1985; Luciano Borrelli, Sil- Gar ad Arnaldo Segarizzi. esponenti, ‘figli’, del territo- presenta complessivamente vano Groff, Mauro Hausber- Cosa significa “di interesse rio”, mentre per quanto at- 518 schede delle quali 505 gher, Edizioni per i Ma- trentino”? Sul piano fattuale, tiene al secondo aspetto sono relative a edizioni del druzzo (1540-1659): dedi- significa che il catalogo “considerando invece l’edi- XVI secolo e 13 a edizioni catari, committenti e autori prende in considerazione zione, la pubblicazione, la del secolo XV”, p. XXXI: su nella famiglia dei principi tutti gli incunaboli e le cin- manifestazione di un’opera, quelli metodologici cfr. in- vescovi di Trento, Trento, quecentine che soddisfano è la responsabilità della fra), il presente catalogo si Società di studi trentini di alle seguenti condizioni: stessa che ne determina il propone a tutta prima come scienze storiche, 1993. Né “– hanno come oggetto il legame con il territorio […] estremamente interessante sono mancati contributi Trentino o […] trattano un o, ancora, è la presenza di già per quello che rivela specificamente dedicati al- soggetto limitatamente al una dedica di un personag- degli orientamenti della cul- l’esplorazione delle intra- territorio trentino; gio locale, che detta le co- tura trentina tra Quattrocen- prese editoriali, allo studio – sono opere di autore tren- ordinate di ‘trentinità’” (ibi- to e Cinquecento. Opportu- delle figure di stampatori ed tino; dem). Va da sé che di fron- namente il lavoro dei cura- editori variamente connessi – sono pubblicate da editori te a una così ampia gamma tori è stato affiancato dal al “caso trentino”: sia – in e/o tipografi trentini; di situazioni tipologiche, e contributo di Marco Bella- una prospettiva generale – – presentano lettere di dedi- dunque di criteri adottati barba, Mercanti di libri, li- lavori quali Mauro Hausber- ca in cui l’autore e/o il de- (“si tratta quindi di un insie- brerie, biblioteche e lettori a gher, Fabrizio Leonardelli, stinatario siano dei perso- me di denominatori distinti, Trento fra Quattro e Cin- L’attività tipografica ed edi- naggi trentini; accomunati solo da un ge- quecento: prime note (p. toriale in Trentino nei secc. – fanno parte della raccolta nerale e amplissimo concet- XVII-XXX), che si propone XV-XVIII. Cronologia, noti- di opere attinenti al Con- to di attinenza territoriale”), di tenere insieme i due di- zie storiche e bibliografia, cilio di Trento” (Nota meto- qualche perplessità in ordi- scorsi relativi alla produzio- “Studi trentini di scienze 68 Biblioteche oggi - Ottobre 2001 storiche”, LXXV, Sez. I, spettiva unitaria, due aree num), è affermata da Bella- (p. 24). In sintesi: troppo 1996, p. 431-444 e Luigi tematiche non agevolmente barba, che la riferisce con pericolosa era la presenza Balsamo, Libri e cultura a sovrapponibili, da un lato sicurezza al 1511 (sulla in loco – luogo di frontiera Trento nell’era dei Ma- quella definita dalle caratte- scorta di A. Bart Rosse- s’è detto – di stampatori druzzo, in Edizioni per i ristiche di lunga durata del- bastiano, Per le stampe tren- (inevitabilmente, e ancor Madruzzo (1540-1659), la dinastia dei Madruzzo (la tine di Maffeo Fracassini, più pericolosamente, stam- cit., p. 17-33, sia – con spe- duplice sovranità, temporale “Studi trentini di scienze patori-librai), in considera- cifico riferimento a singoli e spirituale; la prevalente storiche”, 55, 1976, p. 43, zione dell’assenza da episodi – lavori quali D. assenza di fatto dalla loro cui si fornisce la autonoma Trento dei controllori e Saam, Albrecht Kunne aus sede trentina, a causa degli convalida di testimonianze inoltre della straordinaria Duderstadt: der Prototypo- incarichi di alta responsabi- d’archivio): non è possibile efficacia propagandistica graph von Trient und Mem- lità a loro affidati dal papa utilizzare a questo proposi- del mezzo tipografico. Tra mingen und die Produktion e dall’imperatore; la dimen- to l’edizione rubricata al le due spiegazioni mi sem- seiner Offizinen (ca. 1474 sione europea in cui svolse- 473, la versione udalriciana bra che Balsamo, in realtà, bis 1520), “Bibliothek und ro il loro ruolo di principi degli statuti trentini, per propenda piuttosto per la Wissenschaft”, 25 (1991), p. vescovi, e il carattere aperto l’assenza di positive attesta- seconda, l’esigenza di un 69-175. e non localistico della loro zioni su luogo e nome controllo ideologico su Il contributo di Bellabarba cultura) e, dall’altro, l’inter- dell’editore, mentre è ine- un’area di frontiera: “Pro- offre una rilettura della na- pretazione del loro ruolo quivocabile l’origine trenti- prio il controllo assoluto scita della tipografia a Tren- nel determinare quella che na perlomeno della redazio- esercitato dal detentore del to e delle sue più che seco- appare una singolarità (per ne statutaria di Bernardo congiunto potere politico e lari difficoltà di insediamen- non dire una anomalia) del- Cles (1528), qui rubricata al spirituale può spiegare una to, e vi aggiunge un paio di la realtà trentina, ovvero numero 47. situazione che ha pochi ipotesi che sortiscono da un che per circa un secolo, do- Ma al di là dell’operare in confronti nelle altre regioni nuovo studio di dati d’ar- po la partenza nel 1482 di Trento del Fracassini, che della penisola; infatti nessu- chivio. Forse non v’è modo Giovanni Leonardo Longo, comunque resta una pre- na iniziativa editoriale pri- migliore di farne risaltare il successore fugace del pro- senza effimera, e posto che vata, cioè indipendente, carattere specifico se non totipografo Albrecht Kunne il dato della anomalia è dif- trovò spazio a Trento nei leggendolo in parallelo con operante tra il 1475 e il ficilmente contestabile, è la primi decenni del secolo una diversa sintesi, ad 1479, non venne attivata a spiegazione di quella pre- XVII (un altrettanto esclusi- esempio il saggio, citato Trento alcuna tipografia. A senza l’aspetto essenziale vo controllo ecclesiastico poc’anzi, di Luigi Balsamo. dire il vero, su questo pun- sul quale è opportuno far sulla stampa si riscontra in Quest’ultimo si è proposto to vi è nelle pagine di convergere l’attenzione.
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