Bruno Di Monte Sergio Giuntini Ivano Maiorella
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PER SPORT Collana curata da CSI – Centro Sportivo Italiano UISP – Unione Italiana Sport Per tutti Bruno Di Monte Sergio Giuntini Ivano Maiorella DI SPORT, TI RACCONTO UN’ALTRA STORIA Sessant’anni di sport sociale in Italia attraverso la storia dell’UISP © 2008 edizioni la meridiana via G. Di Vittorio, 7 – 70056 Molfetta (BA) – tel. 080/3346971 www.lameridiana.it [email protected] ISBN 978-88-????-???-? Collana curata da CSI – Centro Sportivo Italiano UISP – Unione Italiana Sport Per tutti Comitato scientifico: Antonio Borgogni, Vittorio Ferrero, Michele Marchetti, Massimo Davi, Ivano Maiorella Realizzazione editoriale: Omnibook, Bari Progetto grafico: L’immagine INDICE Introduzione ........................................................................ 00 CAPITOLO 1 L’Italia di Coppi e Bartali: sport e politica nell’immediato secondo dopoguerra ........... 00 1.1 Coppi versus Bartali 1.2 Il Fronte della gioventù al Giro d’Italia e al ‘piccolo Tour’ del 1946 CAPITOLO 2 La stagione frontista: dal Fronte della gioventù all’UISP ......................................... 00 2.1 La doppia nascita: Roma e Bologna CAPITOLO 3 Sulle tracce dei ‘padri fondatori’ ................. 00 3.1 Gennaro Stazio 3.2 Tomaso Smith 3.3 Giuseppe Lippi 3.4 Giuseppe Sotgiu 3.5 William Valsesia 3.6 Arrigo Diodati 3.7 Arrigo Morandi 3.8 Lionello Cianca 3.9 Oddone Giovanetti 3.10 Leonildo Tarozzi 3.11 Ettore Marzoli e Gino Tagliaferri CAPITOLO 4 Dai difficili anni Cinquanta alle Olimpiadi di Roma: l’UISP discriminata ed esclusa .... 00 4.1 L’UISP ‘catenaccio’ e ‘contropiede’ 4.2 L’UISP ai festival mondiali della gioventù 4.3 L’UISP ‘contropiedista’ e il defenestramento del ‘monarca’ Rodoni 4.4 L’UISP, le Olimpiadi di Roma, i Centri di formazione fisico-sportiva CAPITOLO 5 L’albo d’oro dell’UISP: campioni, campionati e squadre dal 1948 alla fine degli anni Sessanta ...................................... 00 5.1 Ciclismo 5.2 Atletica leggera 5.3 Calcio, pallacanestro, pallavolo 5.4 Gli altri campioni dell’UISP CAPITOLO 6 Il ’68 dello sport e quello dell’UISP ............ 00 6.1 Il punto di partenza: i pugni chiusi in un guanto nero di Smith & Carlos 6.2 Laguillaumie, Vinnai, Prokop: i ‘testi sacri’ del ’68 dello sport 6.3 I ‘cinesi’ (tra mito e realtà) dello sport italiano 6.4 L’UISP dai Giochi della gioventù al Corri per la Salute, al Verde e al protomovimento per le piste ciclabili (1969-72) CAPITOLO 7 La politica estera dell’UISP ........................ 00 7.1 La questione sudafricana 7.2 UISP e primavera di Praga 7.3 La strage messicana di piazza delle Tre Culture 7.4 Il boicottaggio dei campionati europei di atletica leggera ad Atene (1969) CAPITOLO 8 Verso l’unificazione con l’ARCI: ‘normalizzazione’ del Congresso del 1977, fine del ‘massimalismo’ sessantottino e rientro nell’alveo del ‘collateralismo’ classico ......................................................... 00 8.1 L’VIII Congresso del 1977, o della ‘normalizzazione’ CAPITOLO 9 L’UISP della transizione e del cambiamento: verso una nuova idea di promozione sportiva (anni Ottanta e I Conferenza nazionale dello sport; da Tuttisport a UISPORT; da Ristori a Brunello) .................................. 00 CAPITOLO 10 1990-98: “L’UISP da popolare a per tutti” (Missaglia); sport for all: la nuova frontiera internazionale dello sport; si rafforza l’identità: ambiente, diritti, solidarietà ....... 00 CAPITOLO 11 1998-2008, l’UISP oggi: programmi, prospettive e nuove frontiere (da Porro a Fossati) ..................................................... 00 CRONOLOGIA. I CONGRESSI NAZIONALI UISP DAL 1948 A OGGI .................................................................... 00 BIBLIOGRAFIA. VOLUMI UISP PER LO SPORTPERTUTTI ........... 00 6 DI MONTE - GIUNTINI - MAIORELLA INTRODUZIONE “‘Questo è mio fratello, vedi? Da ragazzo prometteva bene, come giocatore di calcio’. ‘Ah, davvero’ fece, e mi guardò con interesse. ‘Lo potremmo utilizzare per lo sport popolare’”. Lo “sport popolare” citato nel dialogo, vale a dire l’UISP, non poteva filtrare nelle pagine della nostra letteratura se non attra- verso la penna colta e insieme ‘anarchica’ di Luciano Bianciardi. Autore divenuto di culto per un libro, La vita agra (1962), sul- l’insensatezza e la caducità della società dei consumi, sull’Italia del fragile boom economico, Bianciardi le sue ultime parole d’una esistenza vissuta tutta d’un fiato e sfuggitagli precocemente le scriverà però sul “Guerin sportivo”, il settimanale cui l’aveva chiamato Gianni Brera per sostituirlo nella rubrica della posta con i lettori. Il piccolo cammeo sullo “sport popolare” è contenuto in un ro- manzo bianciardiano precedente, Il lavoro culturale (1957): uno sguardo parimenti acuto e disincantato sul periodo nel quale la sinistra italiana, consumatasi la parentesi unitaria antifascista, ve- niva rigorosamente esclusa – per la famosa conventio ad exclu- dendum o ‘fattore K’ – dal governo del paese ma tentava egual- mente di trasformarlo con le ‘armi’ pacifiche della partecipazione e dell’impegno civile e democratico. Tale tentativo fu condotto fondando luoghi d’incontro e dibat- tito, strumenti di controinformazione, circoli sportivi e culturali: prima l’UISP (1948) poi l’ARCI (1957); credendo nella possibi- lità reale-utopica di declinare l’‘ideologia’ ed esercitare la sua ‘egemonia’ per mezzo pure dello sport, della cultura, della ri- creazione; reinventando in un senso avanzato, teso a concorrere alla costruzione della mai ben delineata ‘democrazia progressiva’, il tempo libero degli italiani. Una temperie di genuini entusiasmi e, talvolta, cocenti disillu- sioni; comunque una vicenda, come quella peculiare dell’UISP, che a distanza di sessant’anni dal suo principio prosegue a testa alta, rinnovandosi e sperimentando il cambiamento pur senza di- menticare le proprie origini – anzi, ferme restando le preziose DI SPORT, TI RACCONTO UN’ALTRA STORIA 7 opere già prodotte da Luciano Martini1 e Luciano Senatori2, sco- prendone sempre nuove angolature, utili a rileggere con ogget- tività ed equilibrio il suo passato, comprendere il presente e pro- gettare un’idea forte di futuro. Questa in fondo, anche e soprattutto nell’età attuale sovracca- rica di ‘revisionismi’ e caratterizzata da un dissennato ‘uso pub- blico’ della storia, è o dovrebbe essere la funzione più feconda del sapere storico e quel che dà valore al lavoro paziente e oscuro cui attendono i suoi studiosi. Riflettere oggi sull’UISP di ieri e di domani comporta dunque un dosato esercizio di memoria e im- maginazione. Richiede inoltre una capacità divulgativa e di sintesi che a qual- cuno potrà forse apparire frettolosa, schematica, ma che al con- trario è determinata unicamente dall’ampiezza d’un grande pa- trimonio documentario – custodito presso l’Archivio nazionale UISP di Bologna –, il quale implica necessariamente selezioni e scelte dolorose; di procedere cioè, secondo il metodo adottato nella stesura di questo volume, per temi generali, immagini-sim- bolo, documenti rappresentativi, protagonisti. Parafrasando Eric J. Hobsbawm, che per l’accelerazione esaspe- rata e drammatica impressa dal Novecento agli eventi e alla vita degli uomini l’ha definito il “secolo breve”, anche la storia del- Figura 1. 8 DI MONTE - GIUNTINI - MAIORELLA l’UISP è una ‘storia breve’ – lunga soltanto un sessantennio, pur tuttavia altrettanto intensa, ricca di snodi e spunti che travali- cano lo specifico sportivo. È una storia, non una delle tante ‘sottostorie’ minori del XX se- colo, da cui dirigere per cercar d’interpretare, appunto, la com- plessità e criticità di quei cento anni e, particolarmente, il diffi- cile e infinito secondo dopoguerra italiano. Nella fattispecie l’esperienza dell’UISP è tutta o quasi, per una sorta di reazione e autodifesa al prolungamento nella sfera spor- tiva della ‘dottrina Truman’, ortodossamente politica e allineata ‘a sinistra’ fino agli anni Ottanta del secolo scorso, per farsi quindi – con il traghettamento dallo “sport popolare” allo “sport per tutti” – storia più trasversalmente e totalmente sociale. È la storia d’uno dei soggetti che, con maggior lucidità e lungi- miranza, hanno saputo intercettare la rivoluzione antropologico- culturale che stava investendo la civiltà contemporanea, modifi- cando in profondità anche le fenomenologie, i bisogni e i con- sumi legati allo sport e alle discipline corporee. Prossimi a tagliare il traguardo dei 60 anni, è pertanto questo il tesoro storico di idee, battaglie civili, uomini e donne da valoriz- zare e tramandare; certi che, anche nel futuro, lo sport italiano, lo “sport per tutti” non potranno mai far a meno dell’UISP – una delle sue più acute e vigili coscienze critiche. 1 L. Martini, Nascita di un movimento. I primi anni dell’UISP, SEAM, Roma 1998. 2 L. Senatori, Dallo sport popolare allo sport per tutti. Le radici storiche, l’esperienza dell’UISP di Firenze, Polistampa, Firenze 2006. DI SPORT, TI RACCONTO UN’ALTRA STORIA 9 CAPITOLO 1 L’I TALIA DI COPPI E BARTALI: SPORT E POLITICA NELL’IMMEDIATO SECONDO DOPOGUERRA Per inquadrare il problema, capire che Italia fosse quella in cui l’UISP mosse i suoi primi passi, la metafora ciclistica appare tra le più convincenti. La lacerante divaricazione politica del paese, derivante dall’opzione ‘atlantica’ di Alcide De Gasperi e dalla conseguente estromissione – il 13 maggio 1947 – di socialisti e co- munisti dai governi di concentrazione antifascista, trovò nell’ac- ceso dualismo tra Fausto Coppi e Gino Bartali una sua plastica rappresentazione. Tale rivalità fu oggettivata dagli epici scontri che i due grandi