PIANO LOCALE UNITARIO DEI SERVIZI ALLA PERSONA AMBITO 7 – SARCIDANO BARBAGIA DI TRIENNIO 2012-2014 INDICE PROGRAMMAZIONE TRIENNIO 2012-2014 pag. 2 Introduzione pag. 3 Principali lezioni del triennio precedente pag. 3 DESCRIZIONE DELL’AMBITO TERRITORIALE pag. 6 Tempi medi di percorrenza pag. 7 PROFILO D’AMBITO E IMMAGINE DI SALUTE : IL PROFILO pag. 9 DELL’OSSERVATORIO PROVINCIALE La popolazione residente pag. 9 La popolazione straniera pag. 12 Il lavoro pag. 13 L’istruzione pag. 16 I minori pag. 18 Le strutture di accoglienza per anziani pag. 20 La povertà delle famiglie pag. 21 MACRO AREE D’INTERVENTO pag. 23 Le STRATEGIE E OBIETTIVI DEL PLUS 2012-2014 pag. 24 Organizzazione generale e partecipanti – Conferenze di settore pag. 26 Stake Holders coinvolti nei tavoli tematici pag. 26 Schede di sintesi dei principali risultati pag. 28 Priorità pag. 31 Aree tematiche di programmazione pag. 31 AZIONI PER AREA DI PROGRAMMAZIONE pag 33 Interventi programmati per il triennio 2012-2014 Area Anziani pag. 37 Interventi programmati per il triennio 2012-2014 Area Famiglie e Minori pag. 38 Interventi programmati per il triennio 2012-2014 Progetti territoriali d’ambito pag. 39 PROGETTI DELLA PROVINCIA DI : Attività in carcere pag. 40 AREA SOCIALE PROVINCIA DI CAGLIARI - Area pianificazione progettazione sociale pag. 41 Attività Assessorato politiche Sociali Provincia di Cagliari anno 2012 pag. 46 Elenco associazioni e cooperative operanti nell’ambito pag. 47 AGGIORNAMENO 2012 pag. 49 AREA ANZIANI: Servizio di assistenza domiciliare distrettuale pag. 50 Regolamento del servizio di assistenza domiciliare d’ambito pag. 52 AREA FAMIGLIA E MINORI pag. 53 Interventi di prevenzione e tutela ai pre-adolescanti e adolescenti pag. 54 Servizio educativo territoriale (Set) pag. 56 Progetto per la riorganizzazione dei Consultori familiari pag. 57 Disturbi specifici dell’apprendimento pag. 60 Interventi di aggregazione e socializzazione pag. 61 AREA GIOVANI E LAVORO : Progetto per la realizzazione di tirocini rivolti ai giovani del Territorio pag. 62 AREA DISABILI : Centro diurno pag. 64 INTERVENTI IN FAVORE DELLA GENERALITA’ DELLA POPOLAZIONE pag. 66 Fondo unico di emergenza sociale pag. 66 Sportello di consulenza legale sulle pari opportunità pag. 67 Consulenza sociale per amministratori di sostegno pag. 68 Sclerosi laterale amiotrofica nel Sarcidano Barbagia di Seulo pag. 70 PROGETTI SOCIO – SANITARI: Servizio oncologico pag 72 Progetto per la prevenzione del tumore al seno a livello territoriale pag. 72 Progetto educazionale riservato alle scuole superiori: Stili di vita e cancro pag. 74 Progetto di intervento a favore di persone con disturbo mentale pag. 75 Attività di promozione della salute nella comunità pag. 80 Corso di formazione per le assistenti familiari iscritti al registro pubblico del Distretto pag. 83 PROGETTAZIONE ANNUALITA’ 2011 ( attivata nel corso del 2012) pag. 86 STRUTTURE SOCIALI pag. 87 QUADRO ECONOMICO pag. 88

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PROGRAMMAZIONE Triennio 2012 - 2014

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Introduzione La programmazione integrata del Plus ha ormai raggiunto una fase di maturità, superando lo stato sperimentale e aprendosi a nuovi e più complessi livelli di integrazione interistituzionale e territoriale. La caratteristica maggiore e più rilevante è la sua dimensione intrinsecamente comunicativa e relazionale. Il PLUS, infatti, in coerenza con la legge nazionale 328/2000 e regionale 23/2005, si costruisce attraverso la tessitura di una trama di relazioni e esperienze complesse e differenziata, ponendo come sua metodologia di programmazione e realizzazione l’ascolto dei (e fra i) territori, la condivisione di progetti e idee fra soggetti istituzionali diversi come le amministrazioni comunali, la provincia, la azienda ASL, il terzo settore e i cittadini. L’esperienza di programmazione congiunta, la fatica del confronto, le relazioni costruite sono state le caratteristiche fondamentali della fase di sperimentazione, caratteristiche che hanno condotto alla creazione di strutture organiche e coordinate di regia e condivisione che, oltre a garantire la tenuta della programmazione di ambito, hanno portato al rafforzamento di reti locali di gestione di progetti extra-PLUS. La dimensione interistituzionale e intercomunale ha almeno due direttrici di possibile evoluzione culturale e metodologica. La prima è l’approfondimento della relazione con il terzo settore che deve diventare, da fornitore di servizi in relazione subordinata rispetto all’Ente Locale, a protagonista nella fase di rilevazione dei bisogni e durante la progettazione. La seconda è la maggiore diffusione dei concetti fondamentali del PLUS verso la totalità della popolazione, che dovrà divenire sempre maggiormente coinvolta. Le due direttrici divengono essenziali quando si deve costruire un Piano Locale che riesca, realmente, a incidere nelle dinamiche sociali e culturali del territorio del Sarcidano-Barbagia di Seulo.

I Comuni del Sarcidano e Barbagia di Seulo associati a livello del distretto e la Provincia di Cagliari programmano il sistema dell´offerta al cittadino in area sociale , in collaborazione con la ASL integrano la programmazione sociale con quella sanitaria per offrire risposte unitarie e coerenti al bisogno di salute e benessere dei cittadini di uno stesso territorio.

Il processo di costruzione del Plus è partito dal territorio e si è sviluppato sia attraverso il lavoro della Conferenza dei Servizi, per la parte politica, sia attraverso il lavoro di tavoli tecnici e tematici cui hanno partecipato non solo le istituzioni (in particolare, la Provincia, Comuni, ASL, La Scuola, alcune amministrazioni statali), ma anche il mondo della cooperazione sociale e del volontariato, le organizzazioni sindacali e varie forme di associazionismo.

Principali lezioni del triennio precedente La programmazione del triennio 2012-2014 è condizionata da una profonda analisi e riflessione sui precedenti anni di implementazione del PLUS, tenuto conto delle nuove indicazioni della RAS. Si è passati dalla fase sperimentale di quelli anni alla fase attuale in cui obiettivi e strategie devono condurre all’effettiva integrazione socio-sanitaria locale attraverso l’offerta di servizi rispondenti ai bisogni delle persone, utilizzando in maniera ottimale le risultanze del primo periodo. Le Linee guida emanate dalla Regione il 06 ottobre 2011 nell’individuare gli obiettivi a breve termine hanno dato priorità a due tipologie di servizi che devono essere attivati nel triennio 2012-2014 da tutti gli Ambiti Plus della Sardegna in maniera integrata. I due ambiti riguardano due servizi essenziali per la popolazione che hanno particolare beneficio dall’essere gestiti in forma associata. Questi due servizi riguardano l’area minori e la domiciliarità a favore di anziani e disabili ( Assistenza educativa territoriale e Assistenza domiciliare ) che devono essere programmati in modo integrato con gli interventi di competenza dei Comuni e della Asl. Nel territorio i Tavoli Tematici hanno espresso una valutazione compatibile con quella della RAS.

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La nuova programmazione dell’Ambito, infatti, tiene conto anche delle considerazioni fatte sulle attività realizzate negli ultimi cinque anni e sulle osservazioni elaborate e raccolte durante la discussione dei Tavoli tematici realizzati nel territorio a febbraio 2012. Una seconda base di approfondimento che ha direzionato la progettazione è derivata dall’analisi statistica sulle dinamiche del territorio. I dati rilevati dall’Osservatorio sulle Politiche Sociali, per la promozione della salute e del benessere di tutti i cittadini residenti nel territorio del Sarcidano Barbagia di Seulo, sono stati fondamentali per capire quali sono i bisogni che richiedono risposte immediate e diversificate in modo da garantire per il triennio 2012-2014 una programmazione maggiormente mirata.

La valutazione del triennio precedente e le risultanze dell’analisi territoriale di ambito sono state condivise con i Sindaci dell’Ambito, l’Asl e la Provincia di Cagliari, soggetti pubblici, terzo settore e privati attraverso la Conferenza di programmazione e le Conferenze dei servizi, durante la quale sono state elaborate le principali strategie di azione per il triennio 2012-2014. Per quanto concerne gli obiettivi generali e le strategie messe in campo si è preferito proseguire il percorso già tracciato con la precedente esperienza di pianificazione. La Conferenza di Servizi del 07.11.2011 ha rappresentato per i sindaci e i rappresentanti di Asl e Provincia un momento di confronto importante nel processo di costruzione della programmazione per la triennalità 2012-2014 poiché ha consentito di reinvestire alcune risorse, condividendone obiettivi e priorità, in modo aderente ai bisogni emergenti in quel momento in alcuni Comuni del Territorio. E’ stato dato mandato all’Ufficio di Piano di rimodulare alcuni interventi che non hanno trovato attuazione nel triennio precedente, ritenuti inefficienti e di difficile applicazione ( Banca del tempo, Carta dei servizi sociali e sanitari del Plus ambito 7 Sarcidano Barbagia di Seulo, Gioventù europea: percorso di educazione alla cittadinanza attiva e consapevolezza europea ) al fine di potenziare le risorse da destinare ad altre azioni ritenute, alla luce dei nuovi cambiamenti locali, prioritarie per fronteggiare i tagli nel mondo della scuola, della sanità e per il perdurare della disoccupazione giovanile, per le quali la domanda economica era superiore alle possibilità di risposta degli enti locali.

Rispetto alle progettualità sviluppate nel triennio appena trascorso, riscontro particolarmente positivo hanno avuto le proposte frutto di una lettura attenta ai cambiamenti del territorio come il Counseling psicologico e animazione socio culturale, il Servizio educativo territoriale ( Set) per prevenire il disagio minorile che ha rappresentato un’esperienza da perseguire anche in futuro, l’innovativo progetto dei Tirocini formativi e di orientamento rivolto ai giovani disoccupati dell’ambito e lo Sportello legale sulle Pari opportunità, gli interventi socio sanitari di prevenzione oncologica che hanno dato buoni risultati e creato buona prassi .

Sono stati garantiti nel 2012, mediante bando, due progetti che verranno attuati a breve: Mediazione scolastica , rivolto ai ragazzi degli istituti superiori che affronta tematiche legate anche alla problematica del bullismo e in continuità con le annualità precedenti il Counseling psicologico e animazione socio culturale , che ha riscosso un buon successo sia per quanto riguarda la partecipazione costante e numerosa degli anziani alle attività dei laboratori, sia per il lavoro svolto dal counselor, Servizio di informazione giuridico e legale e rinnovo dell’Ufficio di Piano .

Oltre alla riproposizione di servizi che sono stati particolarmente importanti per il territorio, sono stati valutati anche i progetti che potessero avere un impatto importante sia in riferimento alle problematiche individuate in sede di profilo d’ambito, sia in sede di valutazione operata dai tavoli tematici. Lo spopolamento dei paesi del territorio, l’andamento demografico, il peggioramento della crisi economica, il pesante aumento della popolazione anziana (soprattutto grandi vecchi) hanno aumentato e aggravato le situazioni di povertà ed emarginazione sociale 4

in diverse fasce della popolazione richiedendo l’erogazione di servizi ed interventi che sappiano dare risposte adeguate ai bisogni sociali e socio-sanitari dei cittadini . Alla luce di tutto questo l’obiettivo per il prossimo triennio è razionalizzare le poche risorse che la Regione trasferisce al Plus per contribuire al finanziamento di azioni che pongano sempre al centro, le persone con i loro bisogni, le loro esigenze e i loro diritti di cittadinanza nelle diverse aree d’intervento, famiglie, adolescenza, disabili, anziani, giovani.

A questo punto del percorso il nuovo documento di programmazione Plus 2012-2014 deve essere in grado di garantire un sistema integrato di servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, arricchito di nuove linee d’intervento, radicato nelle comunità locali, capace di leggere i bisogni sempre più complessi e sviluppare idonei interventi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione: anziani, persone non autosufficienti, minori e famiglie.

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DESCRIZIONE DELL’AMBITO TERRITORIALE

Ambito Provincia Ambiti territoriali PLUS 7di Cagliari Seulo Cartogramma dei comuni Nurallao Sadali al 30 giugno 2009 Villanovatulo

Serri

Mandas

Guamaggiore Siurgus Donigala Goni Senorbi Pimentel San Basilio

Barrali Sant'andrea San Nicolo Samtzai Frius Gerrei

Villasor Monastir Decimomannu Sinnai Sestu Settimo San Pietro Selargius Monserrato Elmas Siliqua Quartucciu Uta Cagliari Quartus.Elena Maracalagonis Popolazione Assemini Ambiti territoriali (dati ISTAT anno 2009) Capoterra Ambito 1 - Area urbana Cagliari (1) Uomini 273.186 (+5.320 ) Ambito 2 - Ex USL 20 (16) Donne 286.850 (+6251 ) Ambito 3 - Ex USL 21 (7) Sarroch Ambito 4 - Ex USL 22 (9) Kmq. ~4.554 (+1.500) Villa San Pietro Ambito 5 - Area Sarrabus-Gerrei (9) Ambito 6 - Area Trexenta (16) Pula Ambito 7 - Area sarcidano (13)

Teulada

L’ambito territoriale Sarcidano Barbagia di Seulo è composto da 13 Comuni e si estende su una superficie di 681 Kmq (pari al 2,8% della superficie dell’Isola e al 14,95% della provincia di Cagliari). Per la sua condizione geo-morfologica diversificata (una zona montagnosa ed una collinosa) il territorio si ritrova in una condizione di isolamento soprattutto legato ad una mancanza di infrastrutture stradali e di carenza organizzativa dei mezzi pubblici. Ciò comporta per la popolazione del territorio la difficoltà di raggiungere in modo agevole ed in breve tempo i centri urbani del territorio dello stesso ambito e i maggiori centri urbani dell’isola (in modo particolare la città di Cagliari).

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Complessivamente la popolazione residente del territorio dell’ambito Sarcidano Barbagia di Seulo (al 31/12/2010) è 18.745 unità, ormai superati, poiché la popolazione al 25/01/2012 è scesa a 18.634. Il territorio sta perdendo sempre più popolazione, in virtù della denatalità. Rappresenta il 3.3% del totale della popolazione residente nella provincia di Cagliari. I Comuni più piccoli del territorio sono Escolca (622), Serri (686) ed Esterzili (743 ). Il Comune di Isili è il centro abitato più grande e rappresenta il 16% di tutto il territorio del Sarcidano, riferimento molto importante in quanto sede di diversi servizi come: Distretto Sanitario, Presidio Ospedaliero, Scuole superiori secondarie, Uffici finanziari, Comando dei Carabinieri, Casa di reclusione all’aperto, sezione staccata dell’Amministrazione Provinciale, Centro per l’impiego, Comunità Montana, LAORE, INPS, Ispettorato Agrario, Guardia di Finanza, Comando Forestale Vigilanza Ambientale, Giudice di Pace, Sistema Bibliotecario, Impianti sportivi consortili.

Tempi medi di percorrenza

I tempi medi di percorrenza sono quelli percorsi in condizioni di traffico normale con un autoveicolo di uso privato e non tengono conto dei limiti di velocità. I tempi di percorrenza con mezzi pubblici vanno in linea di massima raddoppiati.

TEMPI MEDI DI PERCORRENZA COMUNI MINUTI DA ISILI MINUTI DA CAGLIARI ESCALAPLANO 50 70 ESCOLCA 6 60 ESTERZILI 65 125 GERGEI 6 60 ISILI 0 60 NURAGUS 10 60 NURALLAO 8 55 NURRI 25 75 ORROLI 30 80 SADALI 45 120 SERRI 10 60 SEULO 75 135 VILLANOVATULO 20 90

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La popolazione che gravita sull’ambito territoriale n° 7, usufruendo dei servizi in esso presenti, è di circa 40.000 abitanti provenienti oltre che dalla Provincia di Cagliari anche dalle Provincie di Nuoro, Oristano, Medio Campidano e Ogliastra.

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PROFILO D’AMBITO E IMMAGINE DI SALUTE

IL PROFILO DELL’OSSERVATORIO PROVINCIALE

La popolazione residente

La popolazione residente nell’Ambito Sarcidano Barbagia di Seulo al 31 dicembre del 2010 era di 18.745 unità, valore pari al 3,3% del totale della popolazione residente nella provincia di Cagliari

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Ambito Sarcidano Barbagia di Seulo Superficie territoriale e densità abitativa al 1° gennaio 2011

Superficie Densità Superficie Densità Comune Comune in Km 2 (ab/kmq) in Km 2 (ab/kmq)

Escalaplano 94 25 Orroli 76 33

Escolca 15 42 Sadali 50 19 La densità abitativa dei Esterzili 101 8 Serri 19 37 comuni dell'ambito in Gergei 36 37 Seulo 59 15 esame risulta molto bassa ed in costante calo negli Isili 68 44 40 29 ultimi decenni

Nuragus 20 49 Ambito Sarcidano 686 28

Nurallao 35 39 Provincia di Cagliari 4570 122

Nurri 74 31 Sardegna 24090 70

Fonte: elaborazione su dati Istat

Variazione della popolazione dei comuni dell'Ambito Sarcidano Barbagia di Seulo dal censimento del 1951 al 31 dicembre 2010

-23,0% Escalaplano Nurri -42,4%

-33,0% Escolca Orroli -25,1%

-48,6% Esterzili Sadali -29,8%

-42,6% Gergei Serri -32,3%

-3,6% Isili Seulo -47,0%

-32,1% Nuragus Villanova Tulo -27,4%

-9,4% Nurallao Totale Ambito -29,5%

9 Fonte: elaborazione su dati Istat

Nel periodo compreso tra il 1951 ed il 2010 l'Ambito Sarcidano Barbagia di Seulo ha perso poco meno del trenta per cento della propria popolazione passando dai 26.597 residenti di allora ai 18.745 attuali. In alcuni comuni (Esterzili, Seulo, Gergei,Nurri) la popolazione odierna è poco più della metà di quella censita del 1951. All'interno di questo scenario di vero e proprio spopolamento, soltanto Isili è stato capace di mantenere pressoché inalterato il proprio status demografico.

Popolazione residente nell'ambito Plus Sarcidano Barbagia di Seulo

al 31 dicembre 2010

Incidenza sul Popolazione Variazione Comuni totale residente 2001-2010 dell'ambito Escalaplano 2295 12,2% -9,4% Escolca 622 3,3% -10,1% Esterzili 743 4,0% -12,0% Gergei 1315 7,0% -9,7% Isili 3030 16,2% -1,6% Nuragus 968 5,2% -5,6% Nurallao 1356 7,2% -5,2% Nurri 2299 12,3% -5,4% Orroli 2430 13,0% -11,7% Sadali 928 5,0% -12,0% Serri 686 3,7% -9,7% Seulo 909 4,8% -11,1% Villanova Tulo 1164 6,2% -3,6% Totale Ambito 18745 100,0% -7,6% Fonte: elaborazione su dati Istat Anche nel periodo di osservazione più recente (2001-2010) l'Ambito in esame ha perso popolazione in misura consistente (meno 7,6 per cento). Particolarmente pesante il calo demografico di Sadali, Esterzili, Orroli, Seulo e Escolca.

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Nel corso dell’anno 2010 il numero dei residenti nell’area è diminuito di 91 unità in conseguenza, soprattutto, del saldo naturale ( nati meno morti) negativo.

Piramidi delle età dell'Ambito Sarcidano - Barbagia di Seulo e della Provincia di Cagliari al 31 dicembre 2010 Ambito Sarcidano - Barnagia di Seulo Provincia di Cagliari

1,4% 90 ed oltre 0,7%

19,6% 6,9% 4,1% 13,0% 80-89 11,4% 8,3% 70-79 11,7% 11,6% 60-69 13,0% 14,2% 50-59 15,1% 17,0% 40-49 13,7% 30-39 15,9% 11,2% 20-29 11,3% 26,9% 8,7% 10-19 8,6% 28,2% 7,0% 0-9 8,2% Fonte: elaborazione su dati Istat

Il confronto tra le due piramidi delle età segnala un fortissimo squilibrio della struttura demografica dell’ambito in esame, nel quale si va rapidamente riducendo il peso delle classi più giovani, mentre cresce su livelli sopra standard la quota di anziani.

Indice di vecchiaia (indicatore sintetico dell’invecchiamento della popolazione) Popolazione di 65 anni e oltre/popolazione dai 0 ai 14 anni*100

Indice di dipendenza (Carico relativo complessivo di giovanissimi e di anziani sulla collettività presunta attiva) Popolazione dai 0 ai 14 anni + popolazione di 65 anni e oltre / popolazione dai 15 ai 64 anni *100

Indice di dipendenza senile (Carico relativo di anziani sulla collettività presunta attiva) Popolazione di 65 anni e oltre/popolazione dai 15 ai 64 anni*100

Indice di dipendenza giovanile (Carico relativo di giovanissimi sulla collettività presunta attiva) Popolazione dai 0 ai 14 anni/popolazione dai 15 ai 64 anni*100

Indice di dipendenza della quarta età Popolazione di 75 anni e oltre/popolazione dai 30 ai 59 anni*100

Indice di Care quarta età (Carico relativo di molto anziani sulle donne presunte attive) Popolazione di 75 anni e oltre/popolazionefemmini le dai 30 ai 59 anni*100

Incidenza popolazione infantile (Misura il peso della popolazione infantile sulla popolazione totale) Popolazione dai 0 ai 5 anni/ popolazione totale *100

Incidenza popolazione anziana (Misura il peso della popolazione anziana sulla popolazione totale) Popolazione di 65 anni e oltre/ popolazione totale*100 13

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Indicatori di struttura 1° gennaio 2011

Indice di Indice di Indice di Indice di Incidenza Incidenza Indice di Indice di AREA dipendenza dipendenza dipendenza care quarta popolazion popolazion vecchiaia dipendenza senile giovanile quarta età età e infantile e anziana Escalaplano 207,1 40,4 19,5 36,3 80,9 59,9 5,3% 25,3%

Escolca 274,6 44,8 16,3 38,8 81,8 61,1 3,1% 27,8% Esterzili 339,7 52,0 15,3 47,8 94,0 67,3 3,2% 31,1% Gergei 233,1 46,2 19,8 42,6 89,8 66,0 4,2% 27,8%

Isili 216,0 29,2 13,5 24,7 52,6 42,7 3,7% 20,5% Nuragus 244,6 39,8 16,3 37,1 74,6 56,1 3,8% 25,5%

Nurallao 208,3 37,1 17,8 33,5 67,6 55,0 3,8% 24,0%

Nurri 188,0 39,5 21,0 34,0 71,4 60,5 4,5% 24,6% Orroli 246,1 41,3 16,8 37,6 82,5 58,1 3,7% 26,1%

Sadali 250,0 39,2 15,7 35,1 71,6 54,9 3,0% 25,3%

Serri 238,2 42,2 17,7 34,5 72,8 59,9 4,2% 26,4% Seulo 355,4 55,6 15,6 53,7 121,9 71,2 3,4% 32,5%

Villanova Tulo 218,8 37,0 16,9 30,3 65,2 54,0 4,5% 24,1% Ambito Sarcidano 230,7 39,6 17,2 35,2 74,7 56,7 4,0% 25,3% Provincia di Cagliari 148,8 26,4 17,8 17,6 34,9 44,2 4,9% 18,3%

Sardegna 158,6 28,5 18,0 20,0 40,1 46,5 4,8% 19,5% Fonte: elaborazione su dati Istat

La popolazione straniera

Bilancio demografico della popolazione straniera* nell'ambito Plus Sarcidano - Barbagia di Seulo Variazione % Ambito Plus Sarcidano - Barbagia di Seulo MF 2002-2010 Nati 4 n.d Morti 0 n.d Saldo naturale 4 n.d Iscritti 97 n.d Cancellati 22 n.d Saldo migratorio 75 n.d Saldo totale 79 n.d Popolazione straniera residente al 31 Dicembre 2010 313 177,5% *La popolazione straniera residente è costituita dalle persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia Fonte: elaborazione su dati Istat 12

Popolazione straniera residente al 31 dicembre 2010

Incidenza della Popolazione Incidenza % Variazione Variazione popolazione COMUNE straniera sul totale % % straniera ogni residente ambito 2002/2010 2004/2010 100 abitanti Escalaplano 5 0,2 1,6% 150,0% 66,7% Escolca - - - n.d. n.d. Esterzili 3 0,4 1,0% 200,0% n.d. Gergei 14 1,1 4,5% 180,0% 180,0% Isili 201 6,6 64,2% 9950,0% 1156,3% Nuragus 11 1,1 3,5% 450,0% 450,0% Nurallao 1 0,1 0,3% -87,5% 0,0% Nurri 24 1,0 7,7% 140,0% 84,6% Orroli 8 0,3 2,6% 300,0% 700,0% Sadali 33 3,6 10,5% 26,9% 0,0% Serri 5 72,9% 1,6% 400,0% 150,0% Seulo 5 55,0% 1,6% 25,0% 25,0% Villanova Tulo 3 25,8% 1,0% 0,0% 0,0%

Ambito Sarcidano 313 167,0% 100,0% 374,2% 277,1% 1717 Fonte: elaborazione su dati Istat

Il Lavoro

Tassi di disoccupazione medi negli anni 2008, 2009 e 2010 Popolazione di 15 anni e più - Maschi e femmine

media media media Territorio Nella nostra provincia la 2008 2009 2010 percentuale di disoccupati Provincia di Cagliari 11,3 11,0 12,4 sul totale delle forze di lavoro segue un trend di Sardegna 14,7 13,5 13,0 crescita molto sostenuto, Nord-Ovest 4,2 5,8 6,2 allontanandosi sempre più Nord-Est 3,4 4,7 5,5 dal valore medio nazionale e, in misura ancora Centro 6,1 7,2 7,6 maggiore, da quelli Mezzogiorno 12,0 12,5 13,4 misurati per il Nord ed il Centro del Paese. Italia 6,7 7,8 8,4 Fonte : elaborazione dell'Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari su dati Istat 19

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Tassi di disoccupazione medi negli anni 2008, 2009 e 2010 Fascia d'età 24-35 anni - Maschi e femmine media media media Territorio Per le donne e gli uomini 2008 2009 2010 della fascia d'età più Provincia di Cagliari 14,3 15,8 23,4 direttamente interessata alla Sardegna 15,1 17,5 20,6 ricerca di un primo lavoro la situazione della provincia di Nord-Ovest 5,0 7,1 7,6 Cagliari risulta Nord-Est 4,0 5,5 7,2 drammaticamente più Centro 7,8 9,8 10,9 difficile di quella misurata Mezzogiorno 16,6 18,1 20,3 anche per i contesti di riferimento più deboli Italia 8,8 10,5 11,9 N. B.: I dati presentati nella tavola vanno valutati tenendo conto del fatto che i giovani precari e i cassintegrati non sono considerati inoccupati. L'area del disagio rispetto al mercato del lavoro risulta, perciò, di gran lunga più ampia. Fonte : elaborazione dell'Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari su dati Istat 20

Disoccupati e inoccupati per ambito Plus al 5 marzo 2011

Totale persone in cerca Disoccupati Inoccupati di occupazione Ambiti territoriali (*) (**) % su totale v.a. provincia Cagliari 17.867 11.625 29.492 24,8% Sarrabus Gerrei 4.933 1.194 6.127 5,1%

Quartu Parteolla 15.946 9.569 25.515 21,4% Plus 21 12.509 7.137 19.646 16,5% Area ovest 18.361 8.153 26.514 22,3%

Trexenta 4.691 2.133 6.824 5,7%

Sarcidano Barbagia di Seulo 3.399 1.465 4.864 4,1%

Provincia di Cagliari 77.706 41.276 118.982 100,0% Provincia di Cagliari/Sardegna 30,1% 36,3% 32,0% (*) Persone che hanno perso il lavoro e ne cercano attivamente un altro

(**) Persone in cerca di una prima occupazione 2121 Fonte: Banca dati unica regionale del SIL Sardegna. Elaborazione dell'Osservatorio

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Disoccupati e inoccupati ambito Sarcidano - Barbagia di Seulo al 5 marzo 2011 Totale persone in cerca di occupazione Disoccupati (*) Inoccupati (**) v.a. % su totale provincia

Escalaplano 514 193 707 0,6% Escolca 108 37 145 0,1% Esterzili 165 51 216 0,2% Gergei 209 135 344 0,3% Isili 409 219 628 0,5% Nuragus 172 67 239 0,2% Nurallao 234 112 346 0,3% Nurri 409 170 579 0,5% Orroli 468 152 620 0,5% Sadali 191 85 276 0,2% Serri 134 64 198 0,2% Seulo 152 83 235 0,2% Villanova Tulo 234 97 331 0,3% Sarcidano - Barbagia di 3.399 1.465 4.864 4,1% Seulo Provincia di Cagliari 77.706 41.276 118.982 100,0% Provincia di 30,1% 36,3% 32,0% Cagliari/Sardegna (*) Persone che hanno perso il lavoro e ne cercano attivamente un altro (**) Persone in cerca di una prima occupazione Fonte: Banca dati unica regionale del SIL Sardegna. Elaborazione dell'Osservatorio 2222

SIL Sardegna - Tassi di ricerca di lavoro

Ambito Plus Provincia di Indicatori Sarcidano - Cagliari Barbagia di Seulo Fra i residenti nell'ambito Inoccupati/ in età da lavoro gli iscritti al popolazione 15-34 34,7% 30,8% SIL sono 4.864, pari al 50,2% anni della popolazione di età Disoccupati/ compresa tra i 15 ed i 54 popolazione 35-54 62,2% 42,0% anni. Di loro, 3400 sono anni disoccupati e 1500 circa alla ricerca di un primo lavoro. In cerca di lavoro/ popolazione 15-54 50,2% 37,3% anni

Fonte: Banca dati unica regionale del SIL Sardegna. Elaborazione dell'Osservatorio

2323

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L‘istruzione

Giovani che abbandonano prematuramente gli studi Percentuale di popolazione 18-24 anni con al più la licenza media e che non frequenta altri corsi scolastici o svolge attività formative superiori ai 2 anni Ambito territoriale anno 2009 anno 2010

Sardegna 22,9 23,9 Questo indicatore, fra i più importanti per le strategie definite a livello Nord-ovest 19,3 18,0 europeo, segnala per la nostra isola una situazione di sofferenza molto grave, Nord-est 16,0 15,4 anche perché il suo valore è cresciuto ancora negli ultimi anni, portandosi Centro 13,5 14,8 poco sotto la soglia del 25 per cento. Poco meno di un quarto dei nostri Mezzogiorno 23,0 22,3 giovani non ha più alcun contatto con Italia 19,2 18,8 l'istruzione o la formazione; la media Italia è attestata sul 18 per cento e Unione Europea (27 stati) 14,1 ancora più lontano risulta il valore medio europeo (14%). Per valutare Francia 12,8 correttamente la gravità della situazione, è necessario ricordare che Belgio 11,9 la direttiva europea impegna gli stati a portare il valore dell'indicatore sotto la Germania 11,9 soglia del 10% entro il 2020. Olanda 10,1 2525 Fonte: elaborazione su dati Istat ed Eurostat

Prima classe della scuola secondaria di primo grado Risultati delle prove del SVN dell'Invalsi (% risposte corrette) 11 maggio 2011

Area geografica Italiano Matematica

Sardegna 58,3 43,1 Alla fine del primo anno Nord Ovest 64,7 49,9 della scuola media le differenze fra gli studenti Nord Est 63,9 50,8 sardi e quelli residenti negli Centro 64,2 48,0 altri contesti appaiono accentuate Mezzogiorno 60,8 43,3

Italia 62,4 46,6 Fonte: MIUR. Rapporto del Servizio Nazionale di Valutazione

2626

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Indicatori di regolarità scolastica degli studenti delle scuole secondarie di primo grado della provincia di Cagliari Anno scolastico 2010/2011 2 o più Ambito Plus di residenza dello 1 anno di in regola anni di studente ritardo ritardo Cagliari 85,2% 8,6% 6,2% Area Ovest 84,4% 10,4% 5,2%

Plus 21 83,8% 10,0% 6,2% Quartu Parteolla 82,6% 12,4% 4,9% Sarcidano Barbagia di Seulo 88,7% 7,7% 3,6%

Sarrabus Gerrei 91,3% 6,0% 2,7% Trexenta 89,8% 8,1% 2,1% Totale Provincia di Cagliari 84,9% 10,0% 5,2%

Fonte: Osservatorio scolastico provinciale 2727

Seconda classe della media superiore Risultati delle prove del SVN dell'Invalsi (% risposte corrette) giugno 2011

Area geografica Italiano Matematica

Sardegna 63,3 38,5 Nelle scuole superiori le Nord Ovest 73,3 51,4 differenze risultano straordinariamente più Nord Est 73,0 52,3 ampie, soprattutto per Centro 68,9 46,6 l'apprendimento della matematica. Mezzogiorno 68,5 46,3

Italia 69,8 47,9 Fonte: MIUR. Rapporto del Servizio Nazionale di Valutazione 2828

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Indicatori di regolarità scolastica degli studenti delle scuole superiori della provincia di Cagliari

Anno scolastico 2010/2011 2 o più Ambito Plus di residenza 1 anno di in regola anni di dello studente ritardo ritardo Cagliari 63,0% 21,6% 15,4%

Area Ovest 51,9% 25,5% 22,6% Plus 21 54,9% 25,0% 20,2%

Quartu Parteolla 55,6% 23,5% 21,0% Sarcidano Barbagia di Seulo 59,3% 25,1% 15,6%

Sarrabus Gerrei 53,0% 25,5% 21,5% Trexenta 58,3% 25,8% 15,9%

Totale Provincia di Cagliari 56,7% 24,0% 19,4% 2929 Fonte: Osservatorio scolastico provinciale

I minori

Minori in affido residenti in provincia di Cagliari al 30 Aprile 2010

Affido eterofamiliare Comunità alloggio Totale minori in affido Ambito di residenza M F MF M F MF M F MF

Cagliari 5 4 9 41 28 69 46 32 78

Sarrabus Gerrei 5 1 6 3 2 5 8 3 11

Plus 21 8 3 11 18 11 29 26 14 40

Quartu Parteolla 7 9 16 21 21 42 28 30 58

Area Ovest 6 10 16 27 27 54 32 36 68

Trexenta 2 - 2 1 1 2 3 1 4

Sarcidano - Barbagia di 1 3 4 6 2 8 7 512 Seulo

Totale provincia 34 30 64 117 92 209 150 121 271

Fonte: Indagine diretta dell'Osservatorio delle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari in collaborazione con il Tribunale per i Minorenni di Cagliari

3131

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Bambini frequentanti gli asili nido della provincia di Cagliari per ambito Plus al 31 dicembre 2010

Bambini Frequentanti Ambito Plus Numero asili frequentanti per struttura

Cagliari 35 1040 29,7

Area Ovest 22 507 23,0

Plus 21 16 402 25,1

Quartu Parteolla 11 439 39,9

Sarcidano Barbagia di Seulo 1 57 57,0

Sarrabus Gerrei 1 20 20,0

Trexenta 4 56 14,0

Provincia di Cagliari 90 2521 28,0

Fonte: indagine diretta dell'Osservatorio delle Politiche Sociali

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Minori denunciati per anno della denuncia e ambito plus di residenza negli anni 2006, 2007 e 2008

Totale triennio Ambito Plus 2006 2007 2008 v. a. %

Cagliari 62 77 68 207 24,9%

Area Ovest 58 51 47 156 18,8%

Plus 21 57 62 61 180 21,7%

Quartu Parteolla 61 63 69 193 23,2%

Sarcidano Barbagia di Seulo 18 11 5 34 4,1%

Sarrabus Gerrei 16 7 3 26 3,1%

Trexenta 12 10 13 35 4,2%

Totale complessivo 284 281 266 831 100,0%

Fonte: elaborazione su dati del Tribunale dei Minorenni di Cagliari 33

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Minori denunciati per tipo di delitto e ambito plus di residenza nel triennio 2006-2008

Tipo di delitto

Contro Contro lo Produzione e Ambito Plus l'incolumità Contro il Contro la Stato e Altri Totale spaccio di l'economia e la patrimonio persona l'ordine delitti stupefacenti fede pubblica pubblico

Cagliari 10,1% 0,8% 33,2% 41,2% 5,5% 9,2% 100,0%

Area Ovest 9,6% 1,7% 26,4% 46,1% 2,8% 13,5% 100,0%

Plus 21 13,1% 0,5% 36,9% 34,8% 6,6% 8,1% 100,0%

Quartu Sinnai Parteolla 5,6% 0,9% 29,9% 48,6% 5,1% 9,8% 100,0%

Sarcidano Barbagia di Seulo 0,0% 2,8% 38,9% 38,9% 5,6% 13,9% 100,0%

Sarrabus Gerrei 0,0% 3,6% 10,7% 53,6% 25,0% 7,1% 100,0%

Trexenta 0,0% 2,4% 26,8% 53,7% 2,4% 14,6% 100,0%

Totale Provincia di Cagliari 8,5% 1,2% 31,2% 43,3% 5,6% 10,3% 100,0%

Fonte: elaborazione su dati del Tribunale dei Minorenni di Cagliari 34

Le strutture di accoglienza per gli anziani

Strutture di accoglienza per anziani al 1° ottobre 2011 - Indicatori

% posti Popolazione Numero utenti Numero Numero Numero Numero Numero occupati sul anziana ogni 1000 strutture ogni Ambito Plus posti medio utenti strutture utenti totale dei posti residente >64 anziani 1000 anziani disponibili per struttura disponibili anni residenti residenti Cagliari 24 469 563 19,5 83,3% 36.531 12,8 0,66

Area Ovest 13 296 451 22,8 65,6% 18.270 16,2 0,71

Plus 21 5 114 124 22,8 91,9% 13.674 8,3 0,37

Quartu Parteolla 17 373 414 21,9 90,1% 16.501 22,6 1,03

Sarcidano Barbagia di Seulo 6 81 121 13,5 66,9% 4.706 17,2 1,27

Sarrabus Gerrei 1 29 30 29,0 96,7% 5.102 5,7 0,20

Trexenta 16 445 573 27,8 77,7% 5.542 80,3 2,89

Totale 82 1807 2276 22,0 79,4% 100.326 18,0 0,70 Fonte: indagine diretta dell'osservatorio delle politiche Sociali della Provincia di Cagliari

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La povertà delle famiglie

Incidenza della povertà relativa sul totale delle famiglie residenti negli anni 2009-2010

Territorio 2009 2010

Sardegna 21,4% 18,5% Nord 4,9% 4,9% Centro 5,9% 6,3% Mezzogiorno 22,7% 23,0% Italia 10,8% 11,0%

Per il 2010 la soglia di povertà relativa, misurata per una famiglia di due componenti, è pari a 992,46 euro

Fonte: elaborazione dell'Osservatorio delle Politiche

Sociali della Provincia di Cagliari su dati Istat (luglio 2011) 38

Nuove povertà delle famiglie Il fenomeno risulta in forte e rapida crescita soprattutto negli ultimi due anni. Riguarda in larghissima prevalenza famiglie del ceto medio che fino ad ora non avevano avuto problemi di questo tipo. Cause che possono generare situazioni di "nuova povertà" :

morte di uno dei due coniugi; perdita improvvisa del lavoro (operai ed impiegati di imprese private che chiudono o riducono gli organici; rappresentanti di commercio; precari della pubblica amministrazione; …. ); separazione della coppia genitoriale (spesso, in questi casi, è il marito che va via da casa che deve affrontare la situazione peggiore, perché il reddito residuo non gli consente di pagare un affitto); impossibilità di far quadrare il bilancio familiare da parte di molte giovani famiglie monoreddito; difficoltà di far quadrare i conti da parte di famiglie con due redditi bassi (complessivamente, meno di 1800 euro), con figli e mutuo da pagare;

malattia grave di un familiare che comporti spese fuori budget.

Sintesi dei risultati dei focus group attivati all'interno di una ricerca sulla povertà delle 39 famiglie effettuata dall'Osservatorio nel periodo maggio-luglio 2011.

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Nuove povertà delle famiglie

Nuove povertà meno immediatamente evidenti sono estremamente diffuse tra le famiglie che “ce la fanno” ma che non hanno più la possibilità di fare spese straordinarie come cure dentistiche, studi fuori sede dei figli, vacanze, cambio dell’automobile, spese straordinarie per la casa, ecc. I nuovi poveri sono molto spesso dotati di titoli di studi superiori (diploma o laurea) e provengono da un ambiente sociale che rende loro molto difficile dichiarare il nuovo status. Le nuove povertà possono generare altre nuove povertà all’interno di un circuito vizioso che vede coinvolte le famiglie d’origine che, in qualche modo, devono farsi carico dell’economia dei figli. Sintesi dei risultati dei focus group attivati all'interno di una ricerca sulla povertà delle famiglie effettuata dall'Osservatorio nel periodo maggio-luglio 2011.

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MACRO AREE D’INTERVENTO

In ottemperanza agli indirizzi predisposti dalla Regione e in continuità ai programmi già avviati con la pianificazione precedente, prende corpo la nuova triennalità 2012-2014 del PLUS Sarcidano Barbagia di Seulo per dare, nel limite delle risorse disponibili, risposte adeguate ad un contesto sociale sempre più debole e in continua trasformazione. Le soluzioni proposte sono orientate a: • dare continuità agli interventi PLUS già avviati, come da programmazione 2010/2011; • realizzare le azioni previste ma non ancora attivate; • attivare prioritariamente il servizio di Assistenza domiciliare e Assistenza educativa territoriale come indicato nelle Linee Guida del triennio 2012-2014; • completare l'organizzazione dell' Ufficio di Programmazione e Gestione Associata (UPGA) con la nomina del componente Asl; • partecipare alla progettazione regionale e comunitaria.

Da una attenta analisi del territorio dell’ambito e in considerazione degli indirizzi contenuti nelle Linee guida 2012/2014 approvate con deliberazione della G.R. del 06.10.2011 n. 40/32, è emersa la necessità di programmare interventi in favore delle seguenti aree: - DISABILI - ANZIANI; - MINORI/FAMIGLIA/SCUOLA; - GIOVANI;

Altri servizi sono invece rivolti alla GENERALITÀ DELLA POPOLAZIONE.

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LE STRATEGIE E GLI OBIETTIVI DEL PLUS 2012-2014 La definizione delle strategie e degli obiettivi è stata articolata attraverso gli strumenti di partecipazione previsti dalla legge Regionale 23 del 2005. Particolare attenzione, come nel precedente triennio è stata data alla organizzazione dei tavoli tematici e delle conferenze di settore, come momento privilegiato di ascolto del territorio e di programmazione partecipata. Le aree di interesse dei tavoli tematici e delle conferenze di settore sono state individuate nella conferenza di programmazione del 25 01 2012 che, sulla base delle direttive contenute nelle nuove linee guida Plus e in considerazione delle esigenze e delle problematiche emerse in alcune aree ha individuato sette conferenze alle quali si sono iscritti i partecipanti.

Conferenze di settore e tavoli tematici Le conferenze di settore e i tavoli tematici sono lo spazio nel quale emerge con maggiore forza la capacità del PLUS di essere pensato con la integrazione delle competenze di tutti i cittadini del territorio. Sono spazi aperti, ai quali sono invitati tutti i portatori di interesse e di conoscenza, organizzati in maniera tale da consentire il massimo livello di partecipazione e di coinvolgimento. Sono una sezione specialistica della conferenza di programmazione e, mantenendone lo status istituzionale, ne rappresentano la parte analitico-propositiva. Sviluppano, infatti, i temi sommariamente affrontati in sede di conferenza di programmazione, approfondendo sia la parte relativa all’analisi dei bisogni (con contributi nuovi e originali) sia la parte relativa alla definizione delle strategie. Per quanto riguarda la parte analitica i partecipanti portano in dote alla discussione le valutazioni che derivano dall’esperienza, arricchendo di elementi qualitativi l’analisi del territorio e ponendo alla discussione fenomeni che non possono, per loro natura, essere intercettati dagli apparati di analisi istituzionale. Sul piano propositivo la conferenza di settore consente, da un lato, di accogliere idee nuove originali, dall’altro si assicura il necessario consenso per l’introduzione di politiche pubbliche e innovative, in una ottica di trasparenza e integrazione.

Obiettivi Gli obiettivi della conferenza di settore sono individuati a livello strategico e modificano profondamente le prassi di comunicazione interne al PLUS. Sul piano generale le conferenze migliorano le relazioni fra i diversi soggetti che compongono il PLUS, instaurando un clima di trasparenza e di collaborazione rispetto a specifici problemi. I diversi soggetti, infatti, confrontandosi nello specifico con altre persone che portano con sé prospettive nuove e originali di valutazione, esplorano in maniera più accurata non soltanto il fenomeno in discussione, ma soprattutto ne conoscono più da vicino le condizioni operative e l’esperienza. Il primo obiettivo strategico è, dunque, la crescita dei livelli di trasparenza operativa e comunicativa del PLUS. Su questo obiettivo si innestano una serie di obiettivi specifici legati all’arricchimento dei contenuti del documento. Fra questi obiettivi individuiamo come più rilevanti il miglioramento dell’analisi dei bisogni (che diviene più precisa e si contestualizza con maggiore facilità) e il miglioramento nella procedura della scelta delle strategie (che divengono partecipate e accolgono anche elementi provenienti dal territorio ) e il miglioramento della competenza di progettazione da parte del territorio. Metodologia Le conferenze di settore e i tavoli tematici sono stati gestiti attraverso una metodologia che consenta a tutti i partecipanti di esprimersi in maniera trasparente rispetto alle problematiche del PLUS. La metodologia consente, infatti, di mettere tutti i partecipanti sullo stesso piano comunicativo, eliminando le difficoltà derivanti dalla differente posizione di ruolo. Si concentra sui contenuti e sugli obiettivi, ponendo il gruppo in grado di chiudere la sessione di lavoro con un prodotto concreto, espresso in termini di proposta di priorità e di idea-progetto che potrà essere approfondita in seguito dall’ufficio di piano. Il gruppo è quindi guidato verso la identificazione delle criticità tipiche del fenomeno. I partecipanti si esprimono liberamente, arricchendo di contenuti la proposta, e arrivano a una elencazione di aree problematiche. La struttura della conferenza segue, dunque,

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l’impalcatura metodologica di una progettazione per obiettivi (criticità, obiettivi, operazioni), fermandosi alla elaborazione di ipotesi di progetto su cui lavorare in seguito. Il conduttore, dunque, sintetizza le problematicità emerse, le clusterizza e chiede ai partecipanti di dividersi in sottogruppi di interesse. Quando il numero dei partecipanti è stato limitato si sono scelte alcune criticità e si è lavorato su quelle in plenaria. Si è cercata in ogni modo l’autonomia dei partecipanti e la loro capacità di discutere su tematiche che fossero una loro esplicita esigenza. I sottogruppi sono stati, dunque, formati sulla base delle esigenze dei partecipanti che hanno portato le loro istanze su temi scelti da loro e da loro sentiti come prioritari. La discussione è stata guidata da una scheda che consentisse di organizzare le idee sulla base delle criticità (poste in priorità), degli obiettivi e delle possibili linee generali d’azione (progetti espressi in forma di titolo). Il capogruppo di ogni sottogruppo ha curato la redazione di un report che comprendesse tutte le cose dette dai partecipanti, senza mediazioni e correzioni successive, in maniera tale da rappresentare plasticamente la composizione del gruppo.

Svolgimento Le conferenze hanno avuto uno svolgimento omogeneo che ha consentito di dare la parola a tutti i partecipanti con il medesimo potere di incidere negli equilibri interni al sottogruppo. La conduzione di ogni conferenza ha previsto:  Giro di presentazione dei partecipanti;  Descrizione degli obiettivi della giornata;  Proposizione da parte delle persone di un tema da approfondire interno alla macroarea della conferenza di settore;  Discussione guidata dalla scheda;  Elaborazione dei report da parte del gruppo. Prodotti Ogni conferenza ha avuto come esito un report dei temi trattati e delle soluzioni individuate. Il report è stato inviato a ogni partecipante del gruppo.

Di ogni report è stata poi prodotta una sintesi. La sintesi riprende i temi trattati, completa, con semplici operazione di revisione le tematiche e rende i contenuti comunicabili quando fossero troppo specifici o descritti in maniera tale da essere intelligibili solo ai partecipanti. L’insieme delle sintesi è stato schematizzato con l’elencazione delle problematicità individuate e delle possibili soluzioni e reso disponibile per la programmazione.

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Organizzazione generale e partecipanti Conferenze di settore

Conferenza di settore Luogo Data Partecipanti Disabili Nurri 09/02/2012 34 Lavoro e Poverta’ Escolca 08/02/2012 18 Scuola Isili 08/02/2012 18 Compartecipazione alle prestazioni sociali e Orroli 14/02/2012 20 sociosanitarie Politiche di genere Nuragus 22/02/2012 20 Immigrazione Sadali 23/02/2012 14 Anziani Gergei 29/02/2012 15

STAKE HOLDERS COINVOLTI NEL TAVOLO TEMATICO DISABILI: Upga, assistente sociale Comune di Orroli, assistente sociale Comune di Nurri, Assessore Comune di Nurri, medico Asl8, Psicologo Provincia di Cagliari, Associazione Ippica Nurri, assistente sociale consultorio familiare, assistente sociale Centro di salute mentale, psicologa consultorio familiare, neuropsichiatra infantile consultorio familiare,Istituto comprensivo Orroli, Associazione Famiglie dopo di Noi, fisiatra Asl8, Sportello provinciale disabilità, assistente sociale Comune di Isili, assistente sociale Comune di Serri, cittadini.

STAKE HOLDERS COINVOLTI NEL TAVOLO TEMATICO IMMIGRAZIONE: Upga, Assessore Comune di Sadali, insegnante Liceo scientifico Isili, operatore sociale Comune di Sadali, Istituto comprensivo Sadali, Associazione culturale, Psicologo Provincia di Cagliari, cittadini.

STAKE HOLDERS COINVOLTI NEL TAVOLO TEMATICO LAVORO E POVERTÀ: Upga, Amministratore Comune di Escolca, Assessore Comune di Escolca, Sindaco Comune di Seulo, Assessore Comune di Seulo, neuropsichiatra infantile, assistente sociale consultorio familiare, assistente sociale comune di Escolca, assistente sociale Centro di salute mentale, assistente sociale Comune di Nuragus, operatore sociale Comune di Seulo, assistente sociale consultorio familiare, assistente sociale Comune di Orroli, assistente sociale Comune di Isili, Assessore Comune di Escalaplano, Centro servizi per il lavoro di Isili.

STAKE HOLDERS COINVOLTI NEL TAVOLO TEMATICO SCUOLA: Upga, assistente sociale comune di Escolca, operatore sociale Comune di Seulo, Istituto comprensivo Sadali, Assessore Comune di Isili, Comunità montana, Sindaco Comune di Seulo, Assessore Comune di Seulo, assistente sociale consultorio familiare, Istituto comprensivo Isili, medico Asl8, assistente sociale comune di Nuragus, Psicologo Provincia di Cagliari, Istituto tecnico per geometri Isili, cittadini.

STAKE HOLDERS COINVOLTI NEL TAVOLO TEMATICO POLITICHE DI GENERE: Upga, assistente sociale Comune di Escolca, assistente sociale Comune di Nurri, assistente sociale UEPE, ostetrica Asl8, infermiera pediatrica Asl8, Avvocato sportello Plus Pari opportunità, assistente sociale consultorio familiare, assistente sociale Comune di Orroli, assistente sociale Comune di Nurallao, assistente sociale Comune di Serri, assistente sociale Centro di salute mentale, CGIL, cittadini.

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STAKE HOLDERS COINVOLTI NEL TAVOLO TEMATICO COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI SOCIALI E SOCIOSANITARIE: Upga, assistente sociale consultorio familiare, assistente sociale Comune di Nuragus, SPI CGIL, assistente sociale Comune di Serri, CGIL, assistente sociale Comune di Orroli, Cesil Orroli, Psicologo Provincia di Cagliari, cittadini.

STAKE HOLDERS COINVOLTI NEL TAVOLO TEMATICO ANZIANI: Upga, Liceo Isili, Assessore Comune di Escalaplano, assistente sociale Comune di Orroli, Coop.sociale Lago e Nuraghe, Casa per anziani S.Biagio, Associazione Anni D’Oro, Assessore Comune di Gergei, Associazione Culturale Gergese, assistente sociale consultorio familiare, neuropsichiatra infantile consultorio familiare, assistente sociale Comune di Nurri, assistente sociale Comune di Gergei, Psicologo Provincia di Cagliari, cittadini.

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SCHEDE DI SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI

Durante lo svolgimento dei Tavoli Tematici del 2012 sono emerse criticità in alcuni casi simili a quelle riscontrate nei Tavoli Tematici del 2011, in altri , problematiche e bisogni nuovi dovuti al peggioramento della situazione economico sociale nazionale, che ha avuto ripercussioni notevoli in un tessuto sociale di per sé fragile come quello del Sarcidano Barbagia di Seulo.

Conferenza di settore - Disabili :

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi) 1. dismissione dall’Aias degli utenti per il quale il percorso di riabilitazione si è concluso; 2. assenza nel territorio di strutture socio-assistenziali per disabili (centro diurno); 3. mantenimento delle competenze residue delle persone disabili; 4. esigenza di alleggerire il carico familiare, specialmente di nuclei anziani; 5. assenza di associazionismo e volontariato organizzato; 6. utilizzo delle provvidenze della L.162/98, non sempre efficace e proprio alle effettive necessità dei beneficiari. Proposte in ordine di priorità 1. censimento per rilevare il numero potenziale dei disabili che potrebbero usufruire di una struttura socio-assistenziale,quale un centro diurno; 2. reperire una o più strutture idonee nel territorio per la realizzazione di centri diurni; 3. garantire un servizio di trasporto in considerazione delle difficili condizioni della viabilità; 4. favorire l’associazionismo tra le famiglie coinvolte; 5. organizzare momenti di sensibilizzazione e informazione tra le famiglie dell’associazione “Dopo di noi” che si è costituita per realizzare il centro diurno di Senorbì (Sisini) e le famiglie del territorio; 6. collaborazione continua tra i servizi sociali e sanitari.

Conferenza di settore - Immigrazione:

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi) 1. assenza di un mediatore culturale di riferimento nel Comune di Sadali dove risiede una comunità marocchina numerosa; 2. Lavoro precario e poco remunerativo con conseguente scarsità di risorse economiche a disposizione; 3. Mancanza di un domicilio adeguato ad una vita dignitosa; 4. Difficoltà nell’apprendimento della lingua italiana. Proposte in ordine di priorità 1. Richiesta alla Provincia di Cagliari di un mediatore culturale in loco; 2. Valorizzazione delle culture straniere, della lingua, delle usanze, della cultura gastronomica; 3. Supporto economico alle famiglie marocchine bisognose; 4. Pubblicizzazione di corsi di formazione organizzati nel territorio per l’apprendimento della lingua italiana.

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Conferenza di settore - Lavoro e povertà :

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi) 1. Eccessivo precariato nel mondo del lavoro; 2. Elevato tasso di disoccupazione in tutte le fasce d’età; 3. Difficoltà di accesso al lavoro per i giovani; 4. Riqualificazione professionale delle persone adulte che subiscono un licenziamento o sono in cassa integrazione. Proposte in ordine di priorità 1. Prosecuzione dei tirocini formativi e di orientamento; 2. Verifica sulla possibilità di destinare i fondi dedicati alle povertà estreme per la riqualificazione professionale degli adulti che sono fuori dal mondo del lavoro; 3. Focus group sulla rilevazione di aspettative e interessi di eventuali corsi di formazione da proporre nel territorio, compatibilmente alle potenzialità e alle risorse presenti; 4. Voucher INPS.

Conferenza di settore – Politiche di genere :

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi) 1. Discriminazione delle donne in ambito lavorativo; 2. Alto tasso di disoccupazione femminile; 3. Differenza di reddito tra uomini e donne per lo stesso tipo di lavoro; 4. Eccessiva tendenza a relegare le donne verso professioni non qualificanti; 5. Tendenza a relegare i lavori di cura esclusivamente alle donne; 6. Fattori economici che incidono sulla separazione tra i coniugi; 7. Aumento di donne separate, disoccupate, poco scolarizzate, non qualificate e senza una professionalità. 8. Proposte in ordine di priorità 1. Prosecuzione dello sportello legale sulle pari opportunità; 2. Prevenzione sulle capacità progettuali delle donne sia nel matrimonio, sia nella maternità; 3. Protocolli comuni tra i servizi. 4. Attivazione di politiche di conciliazione tra uomini e donne come può essere il congedo parentale. 5. Promozione delle politiche sull’imprenditoria femminile.

Conferenza di settore – Compartecipazione al costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie:

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi) 1. omogenei criteri di accesso alle prestazioni dei servizi sociali e sociosanitari; 2. tariffe di contribuzione al costo del servizio. Proposte in ordine di priorità 1. necessità di valutare il bisogno in modo integrato attraverso una equipe multidisciplinare e interistituzionale; 2. istituire un regolamento unico dei servizi, che aiuti a migliorare la trasparenza rispetto ai criteri di accesso.

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Conferenza di settore - Anziani:

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi) 1. Altissimo numero di anziani che necessitano di aiuto nelle relazioni sociali. Molti anziani sono soli, mancano le reti solidali e di vicinato e le famiglie sono poco preparate nei casi di non autosufficienza; 2. Presenza di persone anziane con reddito molto basso; 3. Assenza delle famiglie che spesso non si fanno carico dell’anziano; 4. Aumento della domanda di strutture per anziani; 5. Gli anziani preferirebbero essere curati a domicilio; 6. Scarsa pubblicità sui nuovi servizi offerti nel Territorio ( PUA, Cure domiciliari integrate, sportello sulla disabilità); 7. Mancanza di associazioni di volontariato di supporto; 8. Carenza di mezzi idonei al trasporto degli anziani. Proposte in ordine di priorità 1. Coinvolgimento degli anziani per valorizzare il loro ruolo attraverso la trasmissione dei saperi e delle attività tradizionali e la creazione di una banca-dati; 2. Promozione del volontariato organizzato; 3. Campagna di prevenzione per far fronte ai problemi alcol correlati; 4. Sensibilizzazione delle famiglie contro l’abbandono dell’anziano; 5. Informazione sui servizi socio sanitari presenti nell’ambito; 6. Prosecuzione del servizio di counseling per continuare a favorire la socializzazione tra diverse generazioni: anziani e adulti; 7. Azione di promozione dell'integrazione tra servizi sociali e Asl. 8. Affido familiare per l’anziano; 9. Corsi di alfabetizzazione primaria per insegnare agli anziani a leggere e scrivere.

Conferenza di settore - Scuola:

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi) 1. Incrementare la collaborazione tra istituzioni scolastiche e il lavoro di rete; 2. Scarsa comunicazione scuola- famiglia; 3. Eccessivi tagli delle risorse destinate alla scuola; 4. Difficoltà nella gestione di alunni con problemi legati all’apprendimento; 5. Episodi di bullismo e fenomeni antisociali. Proposte in ordine di priorità 1. Percorsi formativi su vari aspetti della vita dei giovani adolescenti e pre-adolescenti (disturbi del comportamento alimentare, educazione alla sessualità e affettività, problemi connessi ai rischi di internet e della pornografia). Estendere alcuni momenti formativi anche ai genitori; 2. Campagna di informazione e sensibilizzazione dei tumori femminili nelle scuole superiori; 3. Educazione alla legalità e prevenzione dei comportamenti antisociali (dipendenze in genere); 4. Istituzione di un equipe di neurops ichiatria infantile per la rilevazione dei disturbi specifici dell’apprendimento (diagnosi/terapia); 5. Protocolli codificati e condivisi di gestione delle problematiche, assunzione di un linguaggio comune tra le varie istituzioni; 6. Creare consorzi tra le scuole del territorio per contrastarne la chiusura.

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Priorità Dall’esame delle problematiche emerse dai tavoli tematici svoltisi nei Comuni di: Nurri, per l’area “Disabili ”; Sadali, per l’area “ Immigrazione, ”Escolca per l’area “ Lavoro e contrasto alla povertà ”; Isili, per l’area “Scuola ”, Nuragus, per l’area “ Politiche di genere ”, Orroli per l’area “Compartecipazione al costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie”, Gergei per l’area “Anziani”, si desume che le priorità in questo momento più rilevanti per il Sarcidano Barbagia di Seulo siano quelle connesse, ai disabili e agli anziani, all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, ai minori in tutti i suoi aspetti. Al fine di garantire la rispondenza delle priorità emerse nei tavoli tematici, si propone che la quota triennale della gestione associata sia destinata ad azioni comprese nelle seguenti macro aree: Anziani/Disabili, Minori/Famiglia. La non autosufficienza è sostenuta da finanziamenti regionali specifici e di settore (vedi L.R. n° 162, “Ritornare a casa”, rete delle assistenti familiari, Domotica etc.), e dai servizi specialistici della Asl per l’integrazione delle prestazioni sociali e sanitarie quali Cure Domiciliari Integrate (C.D.I.), Unità di Valutazione Territoriale( U.V.T.), Unità di Valutazione Alzheimer (U.V.A). Il reinserimento sociale dei sofferenti mentali avverrà attraverso progetti integrati in applicazione alla L. R. 20/97. Per la realizzazione di un sistema integrato conforme alle necessità rilevate nell’Ambito 7 si rende necessario predisporre dei Regolamenti unici per tutto il territorio. Quest’esigenza rappresenta una possibile risposta alla necessità di snellire le procedure di erogazione dei servizi da parte dei Comuni e dare omogeneità al territorio elevando il livello qualitativo delle prestazioni offerte ( Regolamento del Servizio di assistenza domiciliare). Per quanto riguarda la precedente programmazione 2011, alcuni servizi avviati (servizio di Mediazione scolastica, servizio di informazione giuridico-legale, tirocini formativi e di orientamento, counseling e animazione socio-culturale) proseguiranno nel corso del 2013, mentre le risorse economiche relative ad interventi non ancora attivati (Progetto Gioventù Europea, Banca del Tempo, Carta dei Servizi) verranno fatti convergere in una nuova progettazione per il triennio 2012- 2014.

Aree Tematiche di Programmazione Anziani e Famiglia : in questa area rientrano i servizi e gli interventi volti principalmente a garantire un costante miglioramento della qualità della vita dei soggetti anziani, a garantire la tutela alla salute, a prevenire situazioni di solitudine. Nel contempo l’ attenzione verso gli anziani verrà rivolta, alla valorizzazione delle loro potenzialità, all’affermazione di obiettivi di partecipazione e solidarietà sociale e alla promozione di azioni di socializzazione, integrazione e tempo libero.

Disabili: i n questa area sono comprese le azioni tese a Promuovere lo sviluppo di opportunità relative al tempo libero e alla partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità identificando dei luoghi di aggregazione, come i Centri diurni, attraverso la stretta collaborazione con le realtà del pubblico, del privato sociale e delle famiglie presenti sul territorio.

Minori/Famiglia/Scuola : in questa area rientrano le iniziative che consentono di supportare i minori e le loro famiglie attraverso azioni di sostegno alla genitorialità, ai bisogni dei minori in situazione di disagio, alla prevenzione dei comportamenti a rischio di devianza, nonché ai programmi RAS sulla riqualificazione dei Consultori, alle azioni di prevenzione del disagio e della dispersione scolastica e di promozione del benessere all'interno delle scuole.

Giovani e lavoro : in quest’area è previsto un intervento a favore di giovani diplomati e laureati disoccupati e inoccupati che intendono svolgere un’esperienza lavorativa mediante tirocini formativi e di orientamento presso aziende private o pubbliche.

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Finalità • Rafforzare le capacità di lavoro e progettazione sovra comunali per arrivare a una distribuzione equa ed omogenea delle azioni e degli interventi e ad un’elaborazione di procedure comuni ( regolamenti) in tutto il territorio; • Consolidare e ampliare le Azioni da realizzare nel triennio; • Garantire all'interno dell’ambito territoriale i livelli essenziali di assistenza sociale e socio sanitaria; • Elaborare regolamenti comuni per la fruibilità omogenea dei servizi in tutto l’ambito;

Obiettivi generali • Avviare le azioni programmate nell’annualità 2011 non ancora attivate; • Sostenere l'avvio e il consolidamento di servizi e interventi socio sanitari in forma integrata, adeguati alla domanda espressa; • Prevenire situazioni di isolamento e favorire scambi intergenerazionali tra giovani adulti e anziani per migliorare le condizioni di vita socio relazionali di questi ultimi; • Sostenere le famiglie, tutelare i minori e prevenire fenomeni di emarginazione sociale; • Favorire la socializzazione e l’autonomia nel mondo minorile; • Offrire ai giovani diplomati e laureati del territorio percorsi formativi ed esperienze lavorative presso aziende pubbliche o private per arginare sia la disoccupazione sia la migrazione intellettuale; • Favorire la crescita e lo sviluppo del volontariato; • Istituzione di tavoli tematici permanenti.

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AZIONI PER AREA DI PROGRAMMAZIONE

Azioni trasversali alle Aree di Programmazione

Finalità • Programmare interventi in relazione alle difficoltà emerse nei tavoli tematici ; • Elaborare dei criteri e stabilire dei requisiti per rendere l'accesso e la fruizione dei servizi uniformi in tutto l’ambito; • Sostenere e potenziare il lavoro di rete; • Favorire il flusso continuo delle informazioni;

Azioni • Attuare le azioni programmate nel Plus in maniera tale da soddisfare al meglio i bisogni rilevati nel territorio; • Elaborare Regolamenti di accesso ai servizi omogenei per l’ambito; • Favorire un maggiore coinvolgimento degli stake holders; • Tenere costantemente aperti i Tavoli tematici;

Area Anziani e famiglia

Finalità • Consolidare e valorizzare gli interventi per gli anziani dando continuità alle attività già esistenti; • Rafforzare le reti a sostegno degli anziani (volontariato, vicinato, luoghi di aggregazione sociale); • Favorirne la socializzazione attraverso momenti di incontro e contrastare situazioni di isolamento; • Sostenere gli anziani perché possano essere soggetto attivo nella comunità valorizzandone gli interessi, le abilità e i vecchi saperi; • Informare i cittadini anziani sui servizi presenti nel territorio ed elaborare dei percorsi per facilitarne l’accesso;

Azioni

Il Servizio di Assistenza Domiciliare è un servizio alla persona per garantire prestazioni per: • coprire esigenze individuali (igiene personale, aiuto nel consumare i pasti, nel movimento ecc.); • coprire le esigenze ambientali (pulizie e riordino della casa, lavaggio biancheria, stiratura, miglioramento del livello di comfort dell’abitazione); • la gestione di attività extra domestiche (pagamento bollette, visite mediche, spesa accompagnamento a scuola di bambini); • stimolare il recupero, il mantenimento e lo sviluppo dell’autonomia personale e la vita socio-relazionale.

Area Minori, Famiglia e Scuola Finalità • Promuovere e sviluppare politiche di tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; • Sviluppare percorsi che favoriscano la gestione delle relazioni familiari a partire dalla valorizzazione delle risorse già esistenti; • Sensibilizzare e informare sulle condizioni dei minori in stato di disagio e abbandono e promuovere l’adozione nazionale e internazionale; 33

• Intervenire a sostegno e supporto alla genitorialità per ridurre condizioni di disagio del nucleo familiare; • Favorire potenzialità ed attitudini creative dei minori per uno sviluppo armonico della loro personalità; • Proporre programmi di educazione all’affettività, alla legalità e a stili di vita che garantiscano una corretta alimentazione ed un’attività fisica costante; • Monitorare i disturbi del comportamento per prevenire manifestazioni di devianza e disagio; • Promuovere percorsi formativi per garantire una navigazione in internet sicura; • Prevenire atteggiamenti di bullismo in particolare nelle scuole secondarie; • Diagnosticare precocemente disturbi dell'apprendimento per prevenire eventuali insuccessi scolastici; • Sostenere le forme e i luoghi che favoriscono la socializzazione con i pari; • Utilizzare la scuola come interlocutore privilegiato anche attraverso sportelli di ascolto; • Contrasto della dispersione scolastica; • Integrazione bambini immigrati e svantaggiati; • Dare continuità ai progetti PLUS; • Promuovere la qualità di vita dei minori; • Apertura di un tavolo permanente sulla scuola prevedendo momenti di confronto e coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.

Azioni

Gli interventi previsti per questa area tematica saranno i seguenti:

Una delle azioni relative a quest’ area è quella di un progetto educativo ( Set ) orientato alla prevenzione del disagio familiare e minorile articolato su tre livelli differenziati: • Intervento socio educativo: predisposizione di programmi di recupero e sostegno alla genitorialità; • Intervento psicologico: lo psicologo verrà attivato in presenza di situazioni particolarmente problematiche; • Intervento psicologico nella scuola: presenza dello psicologo all’interno del gruppo classe e per prevenire o contrastare situazioni di grave difficoltà sociale negli istituti secondari di primo grado;

Il Set opererà con modalità di raccordo con tutte le realtà del territorio: Servizio Sociale Comunale, Istituzioni scolastiche, Servizio Consultoriale, Neuro psichiatra infantile e altri Servizi socio- sanitari dell’ambito. L’intervento può essere svolto a domicilio, a scuola, nei servizi o in altre sedi risorsa per il territorio. Il Set è integrato dal progetto per la riorganizzazione dei consultori Informazione, orientamento e sensibilizzazione sull’iter adottivo nazionale ed internazionale.

Interventi di prevenzione e tutela rivolti ai pre-adolescenti e adolescenti per prevenire fenomeni di disagio e comportamenti a rischio attraverso strumenti atti a favorire scelte consapevoli e intelligenti.

Con l’azione sui disturbi specifici dell’apprendimento si intendono acquisire strumenti per diagnosticare precocemente problematiche che diversamente potrebbero ostacolare il percorso formativo dei bambini.

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Con interventi di aggregazione e socializzazione si intende rinforzare le capacità relazionali e potenziare la socializzazione dei ragazzi attraverso attività che ciascun Comune può realizzare in proprio o in forma associata.

Area Giovani e lavoro

Finalità • Combattere la precarietà e l’ incertezza del futuro connessa alla crisi occupazionale progettando percorsi formativi rivolti ai giovani diplomati e/o laureati; • Investire sui giovani come risorsa e fattore di sviluppo economico e sociale; • Attuare interventi di supporto all’inserimento lavorativo che favoriscano la permanenza degli under trentacinque nel territorio;

Azioni La realizzazione di tirocini rivolti ai giovani del territorio persegue l’obiettivo di costruire percorsi finalizzati all’inserimento lavorativo per diplomati e/o laureati in aziende pubbliche o private per contrastare l’esodo delle forze intellettuali e dare nuove opportunità ai giovani.

Area non autosufficienza

Finalità • Migliorare la qualità della vita dei soggetti diversamente abili; • Sostenere le famiglie; • Gestire la rete dei servizi per la autosufficienza; • Promuovere la conoscenza e l’utilizzo da parte delle famiglie di tutte le misure di tutela oggi disponibili; • Favorire lo sviluppo di abilità nell’ambito dell’autonomia personale, sociale ed affettiva; • Incoraggiare percorsi per il mantenimento delle competenze residue; • Formazione assistenti familiari. Azioni • P.U.A. - Punto unico di accesso; • Centro informazioni sulle risorse per persone con disabilità; • Realizzazione di un Centro Diurno per Disabili. • Per il sostegno alle persone non autosufficienti si propone un corso di formazione per gli assistenti familiari in conformità alla Delibera della Giunta Regionale n. 45/24 del 07.11.2006.

Azioni di sistema ( Interventi rivolti alla generalità della popolazione )

Finalità • Raccordare le associazioni di volontariato presenti nel territorio e promuovere la formazione dei volontari; • Fornire informazioni più dettagliate per poter fruire dei servizi e delle prestazioni offerte dal territorio; • Sensibilizzare i cittadini ad un utilizzo razionale del tempo libero; • Fronteggiare eventuali emergenze sociali che possono sorgere nel territorio; • Campagna di prevenzione del tumore alla mammella; • Sensibilizzare i giovani ad assumere un corretto stile di vita per prevenire l’insorgenza di malattie gravi; 35

• Informare e sensibilizzare sia i giovani sia le famiglie sugli effetti dell’alcol e le sue conseguenze; • Organizzare una rete di interventi per la tutela del minore; • Offrire informazioni e consulenza alle persone diversamente abili; • Offrire consulenza legale alle persone oggetto di discriminazione economica, sociale, culturale, politica e civile.

Azioni • Volontariato – Nel territorio operano diverse associazioni di volontariato spesso non organizzato, che avrebbero necessità di essere raccordate per una completa sinergia. Per il prossimo triennio sarebbe importante promuovere una campagna di sensibilizzazione e di formazione per sviluppare tra i cittadini e soprattutto tra i giovani la cultura del volontariato, inoltre sarebbe necessario impegnarsi tra le diverse associazioni che operano nell’ambito per favorire un integrazione del volontariato con gli altri servizi offerti dal territorio evitando inutili sovrapposizioni e la nascita di un volontariato efficiente e maturo.

• L’istituzione di un fondo unico per le emergenze sociali serve a fronteggiare eventuali situazioni di difficoltà improvvise e improrogabili nei 13 Comuni dell’ambito.

• Consulenza sociale per amministratori di sostegno: s’intende istituire uno sportello che offra consulenza e appoggio a tutti coloro che intendono proporsi o sono già amministratore di sostegno, agli amministrandi e alle famiglie e un registro distrettuale degli amministratori di sostegno.

• Sportello di consulenza legale sulle pari opportunità : con questo servizio si intende dare un riferimento iniziale a soggetti discriminati o presunti tali con eventuale segnalazione all’Ufficio della Consigliera di Parità della provincia di Cagliari.

• Nell’ambito dei Servizi Socio Sanitari la Asl di Cagliari- sede di Isili, programma i seguenti servizi nel territorio: o Servizio oncologico: è un servizio della Asl n. 8 di Cagliari, sede di Isili istituito per garantire interventi terapeutici ed assistenziali specialistici finalizzati alla consulenza, diagnosi, cura attiva delle neoplasie e ai controlli oncologici. o Progetto per la prevenzione del tumore al seno: campagna di informazione/sensibilizzazione e screening periodico per la prevenzione del tumore al seno. Con quest’azione si intende dare alle donne, non esenti ticket, l’opportunità di avere una diagnosi precoce. o Progetto per la promozione della salute nelle comunità: si tratta di una serie di iniziative di informazione sull’alcol e i suoi effetti e i problemi alcol correlati rivolte sia alle famiglie delle comunità locali, sia agli studenti della comunità scolastica. o Progetto educazionale riservato alle scuole superiori del territorio: l’assunzione di sane abitudini di vita è un validissimo strumento di prevenzione di malattie gravi come il cancro.

• La Provincia di Cagliari trasferisce nel territorio dei nuovi modelli per la tutela delle fasce deboli organizzando in forma integrata i servizi di seguito indicati:

o Attività in carcere: questa azione intende fornire un sostegno psicologico e socio- culturale ai detenuti della Casa di Reclusione di Isili per il recupero sociale e lavorativo.

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INTERVENTI PROGRAMMATI PER Il TRIENNIO 2012-2014 AREA ANZIANI

BISOGNI E PROBLEMATICHE OBIETTIVI STRATEGICI RELATIVI RILEVATI NEI TAVOLI TEMATICI AL TRIENNIO 2012-2014 • Elevato tasso di incidenza della • Da attivare il servizio di assistenza popolazione anziana rispetto alla domiciliare d'ambito percentuale provinciale • Difficoltà di raccordo tra sociale , • Necessità di accordi formali tra le diverse sanitario e volontariato in a lcuni aree interventi • Maggiore diffusione della solitudine • Coinvolgimen to dell’anziano in attività a e dell’isolamento, soprattutto valenza sociale; relativamente ad anziani privi di rete • Avviata la terza annualità del servizio di parentale di supporto Counseling psico sociale per anziani e attività di animazione; • Sensibilizzazione relativa al problema del sistema dei trasporti e dei collegamenti alle reali esigenze espresse nel territorio

• Carenza di formazione delle perso ne • Corsi di formazione che operano nel volontariato • Isolamento geografico dell’Ambito 7 • Adeguamento del sistema dei t rasporti e dei e grossi disagi per i collegamenti collegamenti alle reali esigenze espresse nel anche all’interno dell’ambito territorio

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INTERVENTI PROGRAMMATI PER IL TRIENNIO 2012-2014 AREA FAMIGLIE E MINORI

BISOGNI E OBIETTIVI STRATEGICI RELATIVI PROBLEMATICHE AL TRIENNIO 2012-2014 RILEVATI NEI TAVOLI TEMATICI • Comportamenti a rischio • Sportello di di devianza difficoltà nel orientamento coinvolgerli nelle azioni scolastico, ascolto e finora intraprese sostegno alle problematiche emerse • Attivazione di una serie di percorsi formativi (stili di vita, educazione alla salute , all’affettività, alla sessualità,sicurezza in rete)

• Dispersione scolastica • Rilevazione dei dati e censimento del problema.

• Inserimento di specialisti in grado di • Mancanza di diagnosi effettuare diagnosi precoce relativa alla nei primi anni della dislessia ,disgrafia etc.. scuola primaria • Difficoltà nella comunicazione tra le • Promozione di incontri diverse agenzie educativ e e confronti tra i diversi (scuola – famiglia – soggetti coinvolti nelle servizi) diverse agenzie • Carenza di momenti di educative incontro e confronto tra le diverse ist ituzioni, le famiglie, i minori e le associazioni locali, in merito alla lettura della realtà giovanile

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INTERVENTI PROGRAMMATI PER IL TRIENNIO 2012-2014 PROGETTI TERRITORIALI D’AMBITO • Programma sperimentale per la realizzazione buona prassi nei servizi sociali • Attivato in ogni di interventi di contrasto delle povertà estreme (comma 2 , art 35 l.r. 2/2007; Comune deliberazione n°34/31 del 20.07.2009) triennio 2010/2012 • Fondo per la non autosufficienza:Delib. G.R. 44/11 del 31/10/'07

• Potenziamento del punto unico di accesso (P.U.A.) • Potenziamento dell’ Unità di Valutazione Territoriale (U.V.T.) - • (P.U.A.): in fase di • Attivazione (U.V.A). (unità di valutazione Altzheimer). attivazione; • Servizio oncologico • (U.V.T.): attivato; • (U.V.A):da realizzare; • Servizio oncologico: • C.D.I. (Cure domiciliari integrata) attivato; • C.D.I.: attivato

• Consulenza sociale per gli Amministratori di sostegno • In fase di attivazione. • Attività in carcere • Attivato.

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PROGETTI DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI

ATTIVITA’ IN CARCERE Premessa Il fenomeno del coinvolgimento degli immigrati stranieri nell’area dell’esecuzione penale è in continua crescita. Ad oggi nella Casa di Reclusione di Isili sono presenti circa 100 detenuti extracomunitari , in particolare provenienti dal Nord Africa. Per questo motivo si è reso necessario proseguire l’attività svolta dallo psicologo della Provincia presso l’Amministrazione Penitenziaria di Isili a seguito di apposito protocollo d’intesa stipulato tra le parti. DESCRIZIONE SINTETICA L’attività dello psicologo consiste nello svolgere colloqui con i detenuti che presentano svariate sintomatologie al fine di trovare, dopo un confronto con gli operatori, un percorso condiviso per migliorare le condizioni dei carcerati. DESTINATARI

I detenuti italiani,stranieri comunitari ed extracomunitari ospiti nella Casa di Reclusione di Isili. OBIETTIVI

• Sostegno ai detenuti con accentuate problematiche di tipo socio-culturale ; • Supporto al superamento delle condizioni di svantaggio; • Sostegno per il recupero sociale e lavorativo • Consultazione, diagnosi e trattamento psicoterapeutico dei soggetti assistiti in situazione di “sofferenza” psicofisica. PERSONALE n. 1 psicologo – che presterà la propria attività periodicamente.

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Servizio in atto e proseguirà nell’annualità 2011.

SEDE DEL SERVIZIO

Il Servizio si svolgerà presso la Casa di Reclusione di Isili.

RISORSE FINANZIARIE

A totale carico della Provincia

VALORI ATTESI N. partecipanti 30

40

L’AREA SOCIALE – PROVINCIA DI CAGLIARI Area Pianificazione - Progettazione Sociale Progetto/ Servizio UFFICIO PLUS Finalità/obiettivi Partecipazione alla programmazione Plus - L.R. n° 23/05 Destinatari Enti pubblici territoriali Azioni Collaborazione alle attività degli Uffici di Piano PLUS – Segreteria tecnica – Gestione di Tavoli interistituzionali e interambito – Stesura del report di monitoraggio dei Plus Accesso Istituzionale Gestione Diretta Sede Cagliari c/o Provincia via Cadello e presso le sedi degli Uffici di Piano PLUS Ambiti PLUS interessati Tutti Stato Attivo

Progetto/ Servizio OSSERVATORIO ALLE POLITICHE SOCIALI Finalità/obiettivi Rilevazione dei bisogni espressi dal territorio - mappatura dei servizi esistenti - realizzazione di ricerche con particolare rilevanza sociale e sociosanitaria Destinatari Enti pubblici territoriali Azioni Raccolta ed elaborazione statistica delle informazioni che concorrono alla programmazione dei servizi nel territorio Accesso Istituzionale Gestione Diretta Sede Cagliari c/o Provincia via Cadello Ambiti PLUS interessati Tutti Stato Attivo

AREA FAMIGLIA - MINORI Progetto/ Servizio CENTRO AFFIDI INTERISTITUZIONALE Finalità/obiettivi Diminuire il numero dei minori istituzionalizzati - sensibilizzare all'istituto dell'affido eterofamiliare Destinatari Famiglie, coppie, single / Comuni di tutta la Regione Sardegna Azioni Sensibilizzazione all'affido, formazione e accompagnamento famiglie aspiranti affidatarie – Collaborazione con i Comuni nel progetto di affido ed abbinamento – Tavolo tecnico e di studio Accesso Richiesta individuale delle famiglie / Richiesta dei Comuni Gestione Protocollo d'Intesa tra la Provincia di Cagliari , i Plus , la Asl8 Cagliari, il Tribunale e la Procura per i Minorenni di Cagliari Sede Cagliari c/o Provincia via Cadello (segreteria tecnica) Ambiti PLUS interessati Tutti Stato Attivo

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Progetto/ Servizio GARANTE DEI DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA Finalità/obiettivi Promuovere i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza Destinatari Residenti della provincia di Cagliari – Operatori sociosanitari Azioni Consulenza ed attivazione di procedure di tutela minori Accesso Diretto / su appuntamento / segnalazione Gestione Nomina Sede Cagliari c/o Provincia via Cadello Ambiti PLUS Tutti interessati Stato Attivo

Progetto/ Servizio TUTORI PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI Formazione tutori per minori stranieri non accompagnati - Registro Tutori MSNA Finalità/obiettivi Formazione del tutore volontario MSNA Destinatari Volontari Azioni Formazione tutori per minori stranieri non accompagnati /Tenuta del Registro dei tutori per MSNA Accesso Diretto Gestione Diretta - in collaborazione con il Tribunale e la Procura per i Minorenni di Cagliari Sede Cagliari c/o Provincia via Cadello Ambiti PLUS Tutti interessati Stato Attivo

Progetto/ Servizio UFFICIO INTERVENTI CIVILI Finalità/obiettivi Conciliazione extragiudiziale - Offrire una competenza multidisciplinare per ridurre il conflitto e l’iter giudiziario Destinatari Minori e loro famiglie Azioni Collabora alle iniziative di competenza del Pubblico Ministero minorile in sede civile, integrando l’attività di consulenza in materia socio psicologica Accesso Diretto / segnalazione dei servizi Gestione Diretta - Protocollo d’intesa con la Procura per i Minorenni di Cagliari Sede Cagliari c/o Procura per i Minorenni di Cagliari Ambiti PLUS Tutti interessati Stato Attivo

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AREA DISABILITA' Progetto/ Servizio UFFICIO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO (L. 6/2004) – Formazione Amministratori di sostegno Finalità/obiettivi Formazione del tutore – Conciliazione - Destinatari Volontari/ Persone con disabilità Azioni Colloqui, consulenze, relazioni per utenza e per conto del Giudice tutelare / Formazione amministratori di sostegno Accesso Diretto Gestione Diretta con Tribunale Ordinario Sede Cagliari c/o Tribunale Ordinario Ambiti PLUS Tutti interessati Stato Attivo

Progetto/ Servizio CENTRO INFORMAZIONI SULLE RISORSE PER LE PERSONE CON DISABILITÀ Finalità/obiettivi Favorire tutte le azioni utili a promuovere lo sviluppo e l'inclusione sociale della persona disabile Destinatari Persone con disabilità e loro famiglie. Insegnanti, Operatori dei servizi sociali e sanitari, tutti coloro che sono interessati per ragioni di lavoro o di studio. AzioniDiretto e su Informazione e consulenza, consultazione banca dati appuntamento Accesso Diretto Gestione Convenzione Sede Cagliari c/o Provincia via Cadello Ambiti PLUS Tutti interessati Stato Attivo

Progetto/ Servizio CONSULTA PROVINCIALE DELLE ASSOCIAZIONI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

Finalità/obiettivi Favorire la partecipazione sociale delle persone con disabilità

Destinatari Associazioni costituite da persone con disabilità o da familiari di persone con disabilità

Azioni Organo consultivo della Giunta e del Consiglio Provinciale. Compito di proporre e sviluppare iniziative per garantire il rispetto dei diritti del cittadino con disabilità

Accesso Bando semestrale di iscrizione

Gestione Diretta

Sede Cagliari c/o Provincia via Cadello

Ambiti PLUS Tutti interessati

Stato Attivo

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AREA IMMIGRAZIONE Progetto/ Servizio CENTRO DI ACCOGLIENZA ATTIVA Finalità/obiettivi Favorire l'integrazione, razionalizzare i servizi esistenti sul territorio, sviluppo di procedure telematiche Destinatari Stranieri e operatori Azioni Informazione, Mediazione culturale, messa in rete dei servizi,accesso diretto servizi sanitari e sociali Accesso Diretto e su appuntamento Gestione Diretta Sede Cagliari c/o Provincia via Cadello Ambiti PLUS Tutti interessati Stato Attivo

ALTRE ATTIVITA' Progetto/ Servizio REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI

Finalità/obiettivi Tutelare i diritti del cittadino

Destinatari Residenti della provincia di Cagliari

Azioni Gestione del registro

Accesso Diretto

Gestione Diretta

Sede Cagliari c/o Provincia via Cadello

Ambiti PLUS Tutti interessati

Stato Attivo

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RISORSE E STRUMENTI IMPEGNATI

SETTORE SPESA UFFICIO PLUS Spesa annuale in bilancio € 30.000 (N.1 Interinale) dipendenti assegnati: n. 1 funzionario psicologo (50%) N. 1 istruttore direttivo psicologo (40%) n.1 istruttore direttivo pedagogista (40%) n. 1 istruttore direttivo pedagogista (40%) CENTRO AFFIDI INTERISTITUZIONALE Spesa annuale in bilancio € 30.000 (n.1 interinale) dipendenti assegnati: n.1 istruttore direttivo psicologo (35%) n.1 istruttore direttivo pedagogista (55%) n. 1 istruttore direttivo pedagogista (80%) n.1 istruttore amministrativo (70%) GARANTE DEI DIRITTI DELL'INFANZIA E Spesa annuale in bilancio € 0 (incarico gratuito) DELL'ADOLESCENZA dipendente assegnato n.1 istruttore amministrativo (30%) TUTORI PER MINORI STRANIERI NON Spesa annuale in bilancio € 0 ACCOMPAGNATI dipendente assegnato n.1 istruttore direttivo pedagogista (5%) UFFICIO INTERVENTI CIVILI Spesa annuale in bilancio € 0 dipendente assegnato n.1 istruttore direttivo pedagogista (20%) UFFICIO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO (L. Spesa annuale in bilancio € 0 6/2004) – Formazione Amministratori di sostegno dipendenti? CENTRO INFORMAZIONI SULLE RISORSE PER Spesa annuale in bilancio € 23.880 LE PERSONE CON DISABILITÀ CONSULTA PROVINCIALE DELLE Spesa annuale in bilancio € 0 ASSOCIAZIONI DELLE PERSONE CON n.1 istruttore direttivo psicologo (15%) DISABILITÀ CENTRO DI ACCOGLIENZA ATTIVA Spesa annuale in bilancio € 292.000 (mediatori culturali n.14 fissi + occasionali) € 25.000 (n.1 interinale pro quota) personale dipendente n.1 funzionario amministrativo (20%) ASSISTENZA E SUPPORTO PSICOLOGICO Spesa annuale in bilancio € 0 STRANIERI CARCERE ISILI personale dipendente n. 1 funzionario psicologo (20%)

OSSERVATORIO ALLE POLITICHE SOCIALI Spesa annuale in bilancio € 120.000 (n.4 interinali) € 20.000 (consulenza) personale dipendente n.1 istruttore direttivo psicologo (5%) REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI Spesa annuale in bilancio € 0 personale dipendente n.1 funzionario amministrativo Risorse umane dell'Assessorato alle Politiche Sociali coinvolte nella realizzazione degli interventi descritti:

PERSONALE Dipendenti in ruolo n° 1 Dirigente n° 1 Funzionario Amministrativo in P.O. n° 1 Funzionario Psicologo n° 2 Istruttori Direttivi Pedagogisti n° 1 Istruttore Direttivo Psicologo con A.P. n° 3 Istruttori Amministrativi n° 2 Collaboratori Amministrativo n° 21 Collaboratori d'Infanzia n° 1 coordinatore comunità infantile n° 2 collaboratori tecnico socio assistenziali

Altri contratti n° 8 Interinali

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ATTIVITA' ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI PROVINCIA DI CAGLIARI ANNO 2012

Ambiti PLUS Annualità Progetto/ servizio Destinatari Obiettivi Azioni Accesso Gestione Sede interessati 2011/2012

Sensibilizzazione all'affido,formazione Famiglie, coppie, single / Diminuire il numero dei minori eaccompagnamentofamiglie aspiranti Richiesta individuale delle I PLUS, Provincia di Cagliari , Cagliari c/o Provincia Centro Affidi Interistituzionale Comuni di tutta la Regione istituzionalizzati - sensibilizzare affidatarie – Collaborazione con i Comuni famiglie / Richiesta dei Tutti ATTIVO Asl8Cagliari, TM, Procura Minori via Cadello Sardegna all'istituto dell'affido eterofamiliare nel progetto di affido ed abbinamento – Comuni Tavolo di studio

Residenti della provincia di Garante dei diritti dell'infanzia e Promuovere i diritti dell'infanzia e Consulenza ed attivazione di procedure di Diretto / su appuntamento / Cagliari c/o Provincia Cagliari – Operatori Nomina Tutti ATTIVO dell'adolescenza dell'adolescenza tutela minori segnalazione via Cadello sociosanitari

Formazione tutori per minori stranieri non Diretta in collaborazione con il Cagliari c/o Provincia Tutori MSNA Volontari Formazione del tutore accompagnati /Tenuta del Registro dei Diretto Tribunale e la Procura per i Tutti ATTIVO via Cadello tutori per MSNA Minorenni di Cagliari Collabora alle iniziative di competenza del Cagliari c/o Procura Pubblico Ministero minorile in sede civile, Diretto / su appuntamento / Diretta - Protocollo d’intesa con la Ufficio interventi civili Minori e loro famiglie Conciliazione extragiudiziale per i Minorenni di Tutti ATTIVO integrando l’attività di consulenza in segnalazione Procura per i Minorenni di Cagliari Cagliari materia socio psicologica Favorire l'integrazione, Informazione, Mediazione culturale, messa razionalizzare i servizi esistenti sul Cagliari c/o Provincia Centro di accoglienza attiva Stranieri e operatori in rete dei servizi,accesso diretto servizi Diretta e su richiesta Convenzione Tutti ATTIVO territorio, sviluppo di procedure via Cadello sanitari e sociali telematiche

Ufficio Amministratore di sostegno Volontari/ Persone con Formazione del tutore – Colloqui, consulenze, relazioni per utenza / Cagliari c/o Tribunale (L. 6/2004) – Formazione Diretto e su appuntamento Diretta conTribunale Ordinario Tutti ATTIVO disabilità Conciliazione Formazione amministratori di sostegno Ordinario Amministratori di sostegno

Persone con disabilità e loro famiglie. Insegnanti, Favorire tutte le azioni utili a Centro Informazioni sulle Risorse Operatori dei servizi sociali e Informazione e consulenza, consultazione Cagliari c/o Provincia promuovere lo sviluppo e l'inclusione Diretto e su appuntamento Convenzione Tutti ATTIVO per le Persone con disabilità sanitari, tutti coloro che sono banca dati via Cadello sociale della persona disabile interessati per ragioni di lavoro o di studio.

Associazioni costituite da Organo consultivo della Giunta e del Consulta Provinciale delle persone con disabilità o da Favorire la partecipazione sociale Consiglio Provinciale. Compito di proporre Bando semestrale di Cagliari c/o Provincia Associazioni delle persone con Diretta Tutti ATTIVO familiari di persone con delle persone con disabilità e sviluppare iniziative per garantire il iscrizione via Cadello disabilità disabilità rispetto dei diritti del cittadino con disabilità

Rilevazione dei bisogni espressi dal territorio - mappatura dei Raccolta ed elaborazione statistica delle Osservatorio provinciale delle Enti pubblici Territoriali serviziesistenti - realizzazione di informazioni che concorrono alla Richiesta Diretta Cagliari Tutti ATTIVO Politiche Sociali ricerche con particolare rilevanza programmazione dei servizi nel territorio sociale

Collaborazione alle attività degli UPGA Supporto e monitoraggio della PLUS – Segreteria tecnica – Gestione di Cagliari e presso le Ufficio PLUS Enti pubblici territoriali Richiesta Diretta Tutti ATTIVO programamzione Plus Tavoli interistituzionali e di interambito – sedi PLUS Stesura del report di monitoraggio dei Plus

Residenti della provincia di Cagliari c/o Provincia Registro dei Testamenti Biologici Tutelare i diritti del cittadino Gestione del registro Diretto e su appuntamento Diretta Tutti ATTIVO Cagliari via Cadello Sarcidano - Detenuti presso la struttura Alleviare le situazioni di sofferenza Diretto / tramite gli educatori Attività in carcere Consulenza e supporto psicologico Diretta Isili Barbagia di ATTIVO carceraria di Isili in carcere del carcere Seulo

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ELENCO ASSOCIAZIONI E COOPERATIVE OPERANTI NELL’AMBITO SARCIDANO BARBAGIA DI SEULO

NOME E RAGIONE SOCIALE VIA SEDE LEGALE

CROCE VERDE VIA UMBERTO I ISILI

A.T. PRO LOCO VIA UMBERTO I ISILI

ASSOCIAZIONE POLISPORTIVA C/O STADIO COMUNALE ISILI

A.V.O C/O OSPEDALE "S. GIUSEPPE" ISILI UNIVERSITA' DELLA TERZA ETA' C/O CENTRO DI AGGREGAZIONE SOCIALE ISILI

ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA ISILI

COOPERATIVA SOCIALE INCONTRO VIA GARIBALDI 15 ISILI

COOPERATIVA SOCIALE NOESIS CORSO VITTORIO EMANULE ISILI

FONDAZIONE GIUSEPPE ORRU CORSO VITTORIO EMANUELE ISILI

ASSOCIAZIONE "PRISMA ONLUS" VIA ZIA PAOLA ISILI

ASSOCIAZIONE "SAN SATURNINO" PIAZZA MONSERRATA GHIANI ISILI

A.V.I.S. P. ZZA MUNICIPIO SADALI

C.R.I. VIA S. ELENA SADALI

PROTEZIONE CIVILE C/O COMUNE VIA G. DELEDDA SADALI

A.T. PRO LOCO PIAZZA MUNICIPIO SADALI

POLISPORTIVA SADALI SADALI

ASSOCIAZIONE SPORTIVA MOSQUITOS SADALI

ASSOC. SPORTIVA BARBAGIA LOTTA SADALI

ASSOCIAZIONE CALCIO C/O COMUNE ESCALAPLANO

A.T. PRO LOCO VIA SAVOIA ESCALAPLANO

CENTRO ARTI MARZIALI VIA SAVOIA 52 ESCALAPLANO

CROCE VERDE ESCALAPLANESE VIA SAN SEBASTIANO 3 ESCALAPLANO

COOPERATIVA SAN GIOVANNI BATTISTA VIA INDIPENDENZA 9 ESCALAPLANO

GRUPPO FOLKLORISTICO SAN SALVATORE VIA G.MOI ESCALAPLANO

ASSOCIAZIONE ARCHEOLOGICA NUR VIA CHIESA, 38 NURAGUS

ASSOCIAZIONE IPPICA NURAGUS

A.T. PRO LOCO NURAGUS

CENTU CONCAS CENTU BERITAS NURAGUS

ARMENTU SARCIDANU VIA SANT’ELIA, 1 NURAGUS

POLISPORTIVA VALENZA VIA GARIBALBI, 24 NURAGUS

GRUPPO FOLK VALENZA VIA LIXIUS SNC NURAGUS SOCIETA’ SPORTIVA CALCIO VIA CIRCONVALLAZIONE NURAGUS CESIL ISILI - NURAGUS- NURALLAO – VILLANOVATULO VIA MARCONI ASS. SPORTIVA CAVALIERIS DE NURADHA LOC. FUNTANA E SUSU NURALLAO ASSOCIAZIONE FOLKLORISTICA E CULTURALE “SAN PIETRO” E CAVALIERI DI NURALLAO VIA ROMA, 133 NURALLAO

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ASSOCIAZIONE SPORTIVA NURALLAO 2007 VIA A. MORO,1 NURALLAO

GRUPPO FOLK SAN MICHELE VIA CONVENTO NURRI

GRUPPO FOLK 78 VIA CASULA NURRI

ASSOCIAZIONE TEATRALE "SU FRAMENTU VIA SARDAIARA NURRI

CORO POLIFONICO " SAN MICHELE " NURRI

BANDA MUSICALE " COSSU BRUNETTI " VIA SCHINARDI NURRI SCUOLA CIVICA DI MUSICA C.SO ITALIA 136 NURRI

ASSOCIAZIONE FRATERNITA' DELLA ORROLI MISERICORDIA COOPERATIVA SOCIALE “PRIMAVERA VERDE” VIA ROMA, 5 ORROLI

ATLETICA ORROLI “MARIANO LEONI “ ORROLI

A.T. PRO LOCO ORROLI

COMUNITA' ALLOGGIO MINORI VIA A.ANTONIO ESTERZILI

CENTRO PRONTO INTERVENTO VIA A.ANTONIO ESTERZILI

COOPERATIVA SOCIALE VELA BLU ESTERZILI

ASSOCIAZIONE CULTURALE "SU SESSINI" GERGEI

ASSOCIAZIONE PRO LOCO GERGEI

ASSOCIAZIONE SPORTIVA PRO ESCOLCA C.SO VITTORIO EMANUELE ESCOLCA A.T PROLOCO VIA ROMA 81 SERRI ASSOCIAZIONE CULTURALE GRUPPO FOLK VIA ROMA 81 SERRI "S.VITTORIA" COOP. L’OLEANDRO VIA REGINA MARGHERITA SERRI

ASSOCIAZIONE CORO SANTA LUCIA VIA ROMA SERRI

ASSOCIAZIONE VOCI IN MUSICA VIA SANTA VITTORIA SERRI

ASSOCIAZIONE CULTURALE “GIOVANI SERRI BRONZETTI”

GRUPPO FOLK VILLANOVATULO VIA AIE VILLANOVATULO

ASSOCIAZIONE CULTURALE "SA PRAZZITTA" VIA NUORO 4 VILLANOVATULO

ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTI VIA S. MARIA VILLANOVATULO VILLANOVATULO COOP. SOC . "LAGO E NURAGHE" C/O COM. VIA CAGLIARI 36 VILLANOVATULO ALLOGGIO ANZIANI

POLISPORTIVA BARBAGIA VIA OSPITONE S.N.C. SEULO

COOPERATIVA SOCIALE ITALIA 90 VIA ROMA 110 SEULO

PICC OLA SOC . COOP . "COSTRUIRE INSIEME" VIA LIBERTÀ 30 SEULO

ASSOCIAZIONE CULTURALE "S U SCUSORGIU" SEULO

ONLUS

ASS. CULT. "SONUSU E ARREGODUSU SEULO

DE BARBAGIA"

A.T PROLOCO SEULO 48

AGGIORNAMENTO 2012

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AREA ANZIANI

Premessa Dall’analisi sulla struttura della popolazione residente effettuata dall’Osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Cagliari, l’invecchiamento della popolazione continua a costituire una delle caratteristiche salienti dei paesi in esso compresi. Preso atto di questa tendenza demografica, i servizi socio-sanitari del territorio hanno attivato azioni diversificate che configurano, nel loro insieme, la risposta complessa ai bisogni di quest’area. In ottemperanza al richiamo delle Linee Guida regionali per la programmazione e gestione del Plus per il triennio 2012-2014 verrà attivato il servizio di assistenza domiciliare distrettuale.

SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISTRETTUALE Il Servizio di Assistenza Domiciliare è un servizio alla persona svolto da un’équipe di operatori preparati allo scopo e opportunamente qualificati che progettano e programmano, in stretta correlazione tra loro e con gli operatori del Servizio Socio-Assistenziale comunale, l’intervento a domicilio di persone sole o nuclei familiari in particolare stato di bisogno.

AZIONI Le prestazioni che tale servizio garantisce sono: • coprire le esigenze individuali (igiene personale, aiuto nel consumare i pasti, nel movimento, ecc.); • coprire le esigenze ambientali (pulizie e riordino della casa, lavaggio biancheria, stiratura, miglioramento del livello di comfort dell’abitazione); • gestione di attività extra domestiche (pagamento bollette, visite mediche, accompagnamento, ecc); • stimolare il recupero, il mantenimento e lo sviluppo dell’autonomia personale e la vita socio-relazionale. Ogni altro intervento di carattere sanitario deve essere organizzato rigorosamente nell’ambito dei servizi sanitari dell’A.S.L. Il servizio può essere saltuario o avere una periodicità, secondo la valutazione e il progetto stabilito.

OBIETTIVI Obiettivo del Servizio è la prevenzione dell’istituzionalizzazione degli utenti attraverso: • il recupero e il mantenimento dell’autonomia personale e i rapporti sociali; • il miglioramento della qualità della vita; • il mantenimento e/o il recupero di adeguati livelli di vita autonoma al fine di evitare il ricovero in strutture residenziali; • la riduzione dei tempi di ospedalizzazione. Tale Servizio può essere previsto anche in favore di minori che appartengono a famiglie in condizioni di particolare disagio sociale e culturale al fine di prevenirne l’allontanamento dal nucleo. Le iniziative di volontariato sono incoraggiate e favorite in modo particolare sul versante della vita di relazione.

DESTINATARI Sono individuati quali utenti:

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• adulti e anziani che per problemi legati a particolari condizioni di salute o all’età, hanno subito una progressiva perdita dell’autosufficienza; • adulti e anziani totalmente non autosufficienti abitanti con i propri familiari; • nuclei verso i quali esiste un progetto di intervento complessivo che talora, soprattutto in presenza di minori, coinvolge l’intervento anche di altri operatori; • Case di riposo per anziani; • Comunità Alloggio per minori e portatori di handicap, presso i Centri Diurni educativi presenti sul territorio e presso le comunità familiari.

MODALITA’ D’ ACCESSO L’avvio della procedura avviene su istanza sottoscritta dall’interessato o da chi ne fa richiesta o per esso agisce. E’ prevista una compartecipazione alla spesa da parte degli utenti. A titolo gratuito è concessa solo ai richiedenti il cui reddito sia al di sotto o pari al minimo vitale.

VALORI ATTESI Nr. Partecipanti

QUADRO FINANZIARIO Monte ore settimanale per ciascun Comune 5 TOTALE € 58.000,00 Annualità di finanziamento: 2012 ( ad integrazione del servizio comunale)

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REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE D’AMBITO

Il servizio di assistenza domiciliare è presente in tutti i Comuni dell’ambito territoriale ed è gestito da circa 10 cooperative. Ogni Comune applica propri criteri in ordine alla contribuzione al costo del servizio, al costo orario, alla tipologia delle prestazioni richieste, alla qualifica e professionalità degli operatori. Per procedere verso la omogeneizzazione dei servizi di assistenza domiciliare, sia sotto il profilo dei criteri di accesso che attraverso la sperimentazione di appalti sovra-comunali per l’affidamento dei servizi, si rende necessario elaborare un unico regolamento valido per tutti i Comuni dell’ambito territoriale, che preveda:  Modalità di accesso al servizio;  Fasce e percentuali di contribuzione dell’utenza al costo del servizio;  Tipologia delle prestazioni erogate;  Qualifiche professionali degli operatori;  Tariffa oraria degli operatori professionali. Attraverso il regolamento unico ci si prefigge di:  Consolidare il servizio (estensione del numero dell’utenza servita);  Sviluppare e migliorare i servizi esistenti sotto il profilo qualitativo (per es. ampliamento delle attività offerte, delle figure professionali coinvolte, etc….)  Innovare e sperimentare nuove tipologie di intervento.

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AREA FAMIGLIE E MINORI

Premessa Il Tavolo tematico “Minori e Scuola” è stato un momento ricco di spunti, che ha toccato vari argomenti come i tagli alle risorse dell’istruzione operati dal Governo che hanno creato una vera e propria emergenza in capo ad alcuni Comuni del Territorio costretti a provvedere con interventi di natura economica provenienti dal proprio bilancio. La discussione si è concentrata, in particolare, sulla necessità di potenziare il sostegno alle famiglie ( responsabilità genitoriali), al minore e di proseguire nel ruolo educativo e socializzante dei servizi offerti nella programmazione precedente. E’ indispensabile intervenire non solo sul minore ma anche sulla famiglia per prevenire e per contrastare efficacemente eventuali situazioni di difficoltà. L’intervento educativo sulle famiglie è mirato al benessere sia dei genitori che degli stessi ragazzi. Le Linee guida emanate dalla Regione sulla programmazione per il prossimo triennio hanno individuato il servizio di assistenza educativa come intervento prioritario per i minori per cui verrà assicurata una certa continuità in tal senso, anche con l’integrazione di nuovi progetti di formazione finalizzati a prevenire comportamenti antisociali e a garantire la sicurezza nell’uso di internet. Sono stati constatati problemi di ordine socio-sanitario strettamente legati alla scuola quali: dislessia, disgrafia e devianze, situazioni che iniziano ad emergere nei primi anni di scuola e che poi diventano sempre più problematiche perché nella maggior parte dei casi sono di difficile lettura.

OBIETTIVI STRATEGICI ANNUALITA’ 2012 ATTIVITA’ DA MANTENERE/O DA INTEGRARE • Migliorare la condizione emotiva dei minori del terri torio. • Interventi di prevenzione Aumentare i livelli di protezione e promozione riservati ai minori e tutela ai pre-adolescenti e adolescenti • Migliorare la conoscenza dei giovani e la capacità di accoglienza del • Attività socio culturali ed territorio delle problematiche giovanili aggregative • Aumentare la capacità dei comuni di fare fronte a emergenze locali • Emergenza sociale

• Diagnosticare precocemente dislessia, disgrafia e devianze sin dai • Disturbi specifici primi anni di scuola dell’apprendimento

• Sensibilizzare e informare sulle condizioni dei minori in stato di • Informazione, disagio e abbandono; promuovere le adozioni nazionali e orientamento e internazionali sensibilizzazione sull’iter adottivo nazionale e internazionale.

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INTERVENTI DI PREVENZIONE E TUTELA AI PRE-ADOLESCENTI E ADOLESCENTI

L’adolescenza (e la pre-adolescenza) è una fase evolutiva caratterizzata dallo sviluppo e dalla crescita di caratteristiche sociologiche e emotive che necessitano di particolare attenzione e tutela da parte del mondo adulto. Sul piano emotivo si passa attraverso una profonda riconversione della propria individualità verso bisogni e comportamenti tipici della giovinezza e all’assunzione di ruoli adulti. Le fragilità e i pericoli tipici della fase sono legati alla dimensione del gruppo (che nasce come contenitore psichico e emotivo ma che può diventare totalizzante e spersonalizzante) alla dimensione della trasgressione (che da salutare esercizio di autonomia e di confronto con le regole può esitare in comportamenti pericolosi e antisociali) e alla dimensione dell’affettività (che da positiva fase di appropriazione di sé, delle proprie emozioni e del proprio corpo può tradursi in un luogo di conflitti chiusure e blocchi emotivi che producono eccessiva sofferenza). La società contemporanea aggiunge a questa fase le sue fatiche, con la necessità di approfondire la dimensione della rete che può creare fenomeni di dipendenza, può favorire la spersonalizzazione e la chiusura relazionale e può diventare pericolosa fonte di comportamenti antisociali. L’esigenza di potenziare e sviluppare l’offerta dei servizi rivolti alla fascia pre-adolescenziale e adolescenziale, nasce dalla necessità di sperimentare l’avvio di percorsi educativi conformi alle esigenze dei minori, attraverso il coordinamento e l’attivazione di una rete di opportunità e di risorse territoriali di tipo formativo, laboratoriale, del tempo libero, al fine di prevenire i fattori di disagio e di comportamenti a rischio, e allo stesso tempo, promuovere strumenti, che possano divenire risorse, per affermare e/o consolidare la loro conoscenza e le loro possibilità di scelta (stili di pensiero, interessi,conoscenze, punti di riferimento,socializzazione etc.)

La realizzazione del progetto si svilupperà su 3 percorsi connessi tra loro: 1) INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE SUI TEMI DELLA SICUREZZA IN RETE; 2) EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’; 3) ATTIVITA’ DI PREVENZIONE DEL DISAGIO MINORILE E DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’.

AZIONE 1: INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE SUI TEMI DELLA SICUREZZA IN RETE

Il progetto prevede degli incontri formativi e di sensibilizzazione, tenuti dalla Polizia Postale, nelle scuole medie del territorio, con lo scopo di fornire ai ragazzi i principali strumenti conoscitivi per garantire una navigazione in internet consapevole. Internet è un sistema di connessione che consente di dialogare e scambiare dati con qualsiasi altro computer online, ovunque esso si trovi. Si tratta di un vero e proprio mondo con risvolti positivi e negativi. Infatti accanto alle straordinarie potenzialità, vi sono notevoli insidie, legate non solo ad un uso improprio della rete da parte dell’utente minore, ma anche rischi di molestia e adescamento negli spazi web dedicati alla comunicazione, in particolare nei social network e nelle community. Inoltre sempre più attuale è il problema del cyber bullismo, pur presentandosi in modalità differente rispetto alla realtà (attraverso mail diffamanti, messaggi offensivi, foto spiacevoli pubblicate in rete), può comportare un danno psicologico grave per il minore vittima di questi comportamenti. Come emerge da una ricerca di Save the Children, in Italia un ragazzo su tre dichiara di aver ricevuto messaggi con riferimento al sesso, una percentuale cospicua di adolescenti dà il suo numero di cellulare a qualcuno conosciuto via internet o addirittura i ragazzi incontrano personalmente individui conosciuti in rete. Gli incontri si svolgeranno nelle scuole secondo modalità che verranno concordate con il personale della Polizia Postale.

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AZIONE 2: EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’

Affrontare il discorso della affettività e sessualità nell’adolescenza è necessario, non solo in quanto intervengono fenomeni psico-fisici intensi, ma anche per prevenire comportamenti a rischio. Questo progetto nasce dall’esigenza di dare delle risposte alle molteplici domande che gli adolescenti si pongono quotidianamente. Si propone un percorso di formazione che preveda non solo educazione sessuale ma anche trasmissione di valori e sviluppo dell’affettività, tramite gesti, scambi, esperienze, favorendo processi di identificazione con modelli maschili e femminili che costituiscono la base dell’educazione sessuale. Educare significa anche offrire stimoli adeguati affinché ciascuno sviluppi le proprie potenzialità in modo armonico, permettendogli di crescere pienamente, di costruirsi un’identità definita e una personalità equilibrata. Intervento è realizzato dagli operatori del consultorio familiare di Isili.

AZIONE 3: ATTIVITA’ DI PREVENZIONE DEL DISAGIO MINORILE E DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

Il progetto ha l’obiettivo di fronteggiare il rischio di coinvolgimento dei giovani in attività anti sociali e/o criminose e diffondere la cultura dei valori civili per educare ad una nozione profonda dei diritti e dei doveri. Verranno intraprese delle attività legate al tempo libero, rivolte a tutelare e favorire la crescita, la maturazione individuale, la socializzazione, e in grado di offrire delle alternative all’isolamento e alla conduzione di una vita sedentaria e/o di sosta in luoghi diseducativi.

QUADRO FINANZIARIO Azione 1 Iniziative di sensibilizzazione e formazione sui temi della € 10.000,00 sicurezza in rete

Azione 2 Educazione all’affettivita’ e alla sessualita’ € 2.000,00 (spese per materiale informativo) Azione 3 Attivita’ di prevenzione del disagio minorile e di € 30.000,00 educazione alla legalita’

TOTALE € 42.000,00 Annualità di finanziamento: rimodulazione 2011 da realizzare nel corso del triennio 2012- 2014

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SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE ( S.E.T )

Servizio integrativo al “progetto sperimentale innovativo per la riorganizzazione dei consultori familiari, al fine di ampliare e potenziare gli interventi sociali a favore delle famiglie. - “Informazione, orientamento e sensibilizzazione sull’ iter adottivo nazionale ed internazionale”. Il contesto territoriale è caratterizzato dalla presenza di Comuni molto piccoli, spesso privi di strutture e risorse adeguate per soddisfare il bisogno di socializzazione e aggregazione dei giovani. Nella prima triennalità del PLUS, è stato realizzato il Servizio Educativo Territoriale e il Servizio di educazione alla salute. Il SET si articola in un insieme di azioni prodotte da una molteplicità di strategie tra loro interdipendenti e interdisciplinari, che si collocano a livelli e in contesti diversi (famiglia, scuola, tempo libero e aggregazione). In risposta ai bisogni territoriali è emersa la necessità di un intervento su 3 livelli distinti:  intervento socio-educativo: elabora programmi di recupero e supporto alle famiglie con minori ;  intervento psicologico: interviene in presenza di gravi disagi riferiti ai minori e/o al nucleo familiare di appartenenza;  intervento psicologico nella scuola: prevede l’intervento dello psicologo all’interno del gruppo classe e/o nello sportello di ascolto.

Articolazione del servizio Il servizio prevede interventi di natura socio-educativa rivolti a singoli minori, a gruppi e alle loro famiglie, prestati presso il domicilio dei minori e al di fuori di esso (Centro di aggregazione sociale, Ludoteca…) e in collaborazione con servizi, istituzioni e organizzazioni operanti nel territorio. Il servizio si espleta attraverso l’attuazione di uno o più moduli contenenti il progetto di lavoro e gli obiettivi da raggiungere.

Destinatari dell’intervento Destinatari del servizio sono i minori e le famiglie in situazione di difficoltà, la scuola.

Verifica del progetto (strumenti ed indicatori ) La verifica e la valutazione del progetto sarà effettuata prevalentemente attraverso l’utilizzo di metodologie di indagine qualitativa.

Operatori Gli operatori incaricati ad effettuare il servizio educativo territoriale devono essere in possesso di specifica formazione e sono:  n° 1 coordinatore  n° 7 educatori  n° 7 psicologi

QUADRO FINANZIARIO

TOTALE € 191.967,00

Annualità di finanziamento 2012

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PROGETTO AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE GIUNTA REGIONALE N° 34/9 DEL 18/08/2011 PROGETTO SPERIMENTALE INNOVATIVO PER LA RIORGANIZZAZIONE DEI CONSULTORI FAMILIARI, AL FINE DI AMPLIARE E POTENZIARE GLI INTERVENTI SOCIALI A FAVORE DELLE FAMIGLIE ANNUALITA’ 2011 “ INFORMAZIONE, ORIENTAMENTO E SENSIBILIZZAZIONE SULL'ITER ADOTTIVO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE”

PREMESSA Dal lavoro congiunto con gli operatori sociali degli Enti Locali e dell'Azienda Sanitaria sono emerse importanti riflessioni relative al principio dell'integrazione e della centralità del bambino e alla necessità di assicurare al minore, che vive in condizioni di abbandono, il diritto di vivere all'interno di un contesto socio-familiare adeguato volto a garantire quel rapporto educativo ed affettivo che lo aiuti a crescere. Ciò richiede un particolare investimento nella direzione della qualificazione dei servizi e degli Enti autorizzati con l'obiettivo di realizzare un sistema in grado di assicurare un adeguato processo di formazione, sensibilizzazione e sostegno alle famiglie adottive in tutte le fasi dell'adozione. Considerato che un’adeguata cultura dell’adozione si fonda sul rispetto e sulla tutela del diritto del minore ad avere una famiglia e che tale diritto va salvaguardato anche attraverso la divulgazione di una corretta comunicazione e informazione, è stata distinta la fase della “informazione e orientamento” da quella specifica della formazione, in quanto primo sostegno alla famiglia adottiva, della quale occorre valorizzare la disponibilità ad accogliere e a prendersi cura di un bambino. Gli operatori del progetto di sensibilizzazione e promozione delle adozioni, in collaborazione ed integrazione con la rete dei Servizi sociali ed educativi territoriali, può contribuirà al potenziamento delle risorse delle famiglie attraverso la promozione di un processo di empowerment che favorisca l’avvio di un percorso di consapevolezza e di responsabilità delle famiglie stesse, a protezione e tutela del minore in grave disagio sociale, avvalendosi anche delle figure con specifiche competenze tecniche dell'Azienda Sanitaria Locale e dei Comuni. Verrà attivato un percorso finalizzato alla promozione di una cultura dell'accoglienza e dell'integrazione, proponendo un percorso che permetta alle coppie ed alle famiglie aspiranti adottive un'adeguata informazione e formazione già nelle prime fasi di approccio alle tematiche dell'adozione.

OBIETTIVI GENERALI Sensibilizzazione e informazione sulle condizioni dei minori in stato di disagio e abbandono e potenziale risposta da parte della società civile.

OBIETTIVI SPECIFICI L’output delle attività descritte consiste in : • informazione condivisa tra i diversi soggetti tale da risultare unitaria, pertinente e chiara; • formazione di una coppia consapevole e orientata all’interno del complesso sistema dell’adozione; • formazione una coppia consapevole rispetto ai tempi, alle procedure e all’impegno personale; • emersione delle problematiche dell’adozione e delle caratteristiche dei bambini adottabili; • acquisizione della competenza da parte della coppia in ordine alle prassi e al ruolo dei soggetti coinvolti nel percorso adottivo; • relazione coppia/servizi corretta e collaborativa.

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DESTINATARI 1. famiglie aspiranti adottive – famiglie adottive 2. la popolazione (per la sensibilizzazione all'adozione e la promozione di una migliore integrazione dei minori adottati) 3. gli operatori sociali e socio sanitari per la formazione congiunta

GLI ATTORI COINVOLTI (Asl, Provincia e Comuni) • collaborano con l'Equipe territoriale per le adozioni attraverso un'informazione, preventiva e continuativa sulle iniziative promosse; • collaborano alla definizione e stesura del materiale informativo “Adozione nazionale ed internazionale: percorsi e strumenti”; • diffondono e rendono disponibile il materiale informativo; • comunicano agli altri organismi le proprie attività relative all’adozione nazionale e internazionale; Con questo progetto si intende formare un'equipe integrata comprendente gli operatori del consultorio familiare , dell'ufficio UDP e tre professionisti convenzionati esterni (psicologo - assistente sociale e pedagogista ) che formeranno un'equipe che si occuperà dell'informazione, orientamento e sensibilizzazione sull'iter adottivo nazionale ed internazionale .

MODELLO ORGANIZZATIVO I Comuni dell'Ambito territoriale n° 7, in stretta collaborazione con il Consultorio Familiare del Distretto Socio Sanitario di Isili, intendono attivare un'Equipe con competenze tecnico- professionali allo scopo di realizzare attività di informazione e sensibilizzazione. L'équipe dovrà assicurare un alto livello di specializzazione, di integrazione dei percorsi sociali, sanitari e giudiziari e il raccordo con altri soggetti a vario titolo coinvolti e competenti nelle problematiche del percorso adottivo. Le competenze indispensabili allo svolgimento e al monitoraggio di tutto il percorso adottivo sono le seguenti:  competenze sociali;  competenze psicologico-cliniche;  competenze psico-pedagogico-educative e di gestione di gruppi genitoriali/familiari. L'équipe che si configura come unità operativa multiprofessionale e interorganizzativa adotta una metodologia di lavoro integrata e di rete.

METODOLOGIA DI INTERVENTO AZIONI • Informazione e orientamento Per funzione informativa si intende sia l’incremento di un’attività mirata a dotare le coppie di elementi conoscitivi sull’iter adottivo nazionale ed internazionale, sia la sensibilizzazione e l’orientamento sui significati dell’adozione.

• Attività previste Le attività di informazione e orientamento consistono in: - elaborazione e realizzazione di strumenti informativi omogenei e condivisi tra i soggetti istituzionali; - realizzazione da parte degli operatori dell'Ambito 7 di un opuscolo informativo “Adozione nazionale ed internazionale: percorsi e strumenti”, diretto agli aspiranti genitori adottivi ed esplicativo del percorso adottivo e delle competenze di ciascun ente coinvolto; -organizzazione e gestione di “ spazi informativi” .

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SOGGETTI E COMPITI Equipe territoriale per le adozioni svolgerà le attività di : • collaborazione con gli enti autorizzati alla elaborazione di strumenti informativi omogenei e condivisi restituendo ai Servizi socio sanitari competenti le informazioni raccolte; • diffusione di materiale informativo; • comunicazione agli altri soggetti pubblici e privati delle proprie attività o iniziative relative all’adozione nazionale ed internazionale; • divulgazione del materiale informativo nell’ottica di una razionalizzazione del messaggio (presso le sedi di pubblico accesso: sportelli informativi, ASL, Comuni, Scuole, ambulatori medici, sedi degli enti autorizzati etc.). Informazione specifica attraverso il colloquio informativo di accoglienza e orientamento con la coppia o con più coppie insieme, a cura degli operatori esperti della équipe, su: • condizioni dell’Infanzia in difficoltà e varie forme di sostegno e di tutela (comunità educative, affido familiare, case famiglia); • disciplina nazionale ed internazionale che regola l’adozione; • procedure e funzioni svolte dai vari soggetti coinvolti nel percorso dell’adozione (servizi, enti autorizzati, tribunale).

STRUMENTI OPERATIVI Per il buon esito dell’informazione l'Equipe territoriale per le adozioni individua quali strumenti informativi: • il colloquio; • l’incontro di gruppo; • gli opuscoli informativi; • i filmati o altra strumentazione; • le statistiche.

VALUTAZIONE DEI RISULTATI L' attività di valutazione dei risultati verrà effettuata dall'equipe integrata sulla base di indicatori di qualità e quantità Riepilogo finanziario costo operatori Figure professionali n. comuni Tariffa oraria Periodo Spesa totale 13 – ambito 1 assistente sociale 200 25,00 12 mesi € 5000,00 1 psicologo 200 30,00 12 mesi € 6000,00 1 pedagogista 200 25,00 12 mesi € 5000,00 Totale operatori € 16000,00

Materiale informativo Materiale informativo – locandine – materiale di facile € 4000,00 consumo – brochure

Costo totale del progetto Costo operatori € 16.000,00 Costo materiale informativo € 4000,00 Costo totale progetto € 20.000,00

VALORI ATTESI Nr. partecipanti 300

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DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

Premessa Nel tavolo tematico “Minori e scuola” svoltosi a Isili in data 08 febbraio 2012, i rappresentanti dell'istituzione scolastica ricordano che spesso all’interno della scuola si rilevano alcuni atteggiamenti che sono un campanello d’allarme di problematiche specifiche, e che a causa della mancanza di specialisti qualificati e strumenti adeguati non è possibile diagnosticarle correttamente. La dislessia è più in generale i disturbi specifici dell’apprendimento sono un fenomeno emergente di grande impatto sociale. Il problema rimane largamente ignorato, la diagnosi è tardiva e gli interventi spesso ancora più tardivi, inadeguati e scoordinati. Vista anche la richiesta emersa dai tavoli tematici da parte degli operatori scolastici e sociali di uno screening a livello territoriale e a partecipare a corsi di formazione e aggiornamento sulla tematica è stato previsto il seguente intervento.

Ambito di intervento Prevenzione del disagio e rimozione degli ostacoli al pieno successo formativo della persona.

DESTINATARI Il bacino di utenza delle scuole primarie del territorio Sarcidano Barbagia di Seulo.

RISORSE DEL TERRITORIO Neuropsichiatra del Distretto n. 8 sede di Isili; Docenti con competenze specifiche; Docenti con il titolo di psicologo; Collegamento con Associazione Italiana Dislessia.

OBIETTIVI  Creare una circolarità di: informazione - formazione - interventi tra le varie risorse presenti nel territorio Sarcidano-Barbagia di Seulo;  Offrire un sostegno e un punto di riferimento ai docenti, alle famiglie e agli alunni con D.S.A. (Disturbi Specifici di apprendimento);  Promuovere attività di rilevamento precoce e prevenzione nelle Scuole dell’infanzia ed elementari.

STRUMENTI  Questionari di rilevamento dei bisogni;  Promozione di momenti di informazione.

VALORI ATTESI Nr. partecipanti 10 QUADRO FINANZIARIO  Azione a costo zero per il Plus  Verrà utilizzato il personale Asl a totale carico del SSN in un intervento di programmazione integrata.

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INTERVENTI DI AGGREGAZIONE E SOCIALIZZAZIONE

Premessa Con questo intervento si intende dare risposte ai bisogni espressi dai giovani appartenenti a ciascun comune dell’ambito, al fine di valorizzarne le potenzialità e favorire, alla conclusione del progetto, un incontro che consenta il confronto e lo scambio delle diverse esperienze vissute. Le attività socio culturali potranno consistere, a titolo puramente esemplificativo, nella realizzazione di cortometraggi, laboratori musicali, teatrali, artistici , soggiorni estivi per preadolescenti e adolescenti, ecc.

Articolazione del servizio: Ciascun comune, programmerà il progetto in base a ciò che emerge nel proprio territorio.

Destinatari: I giovani del territorio.

Lavoro di rete: Si prevede il coinvolgimento delle associazioni sportive, culturali, ricreative presenti nel territorio.

Le figure professionali verranno individuate dai singoli Comuni in base alla tipologia di attività scelta.

VALORI ATTESI Nr. partecipanti 600

QUADRO FINANZIARIO TOTALE € 65.283,96 Annualità di finanziamento 2011

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AREA GIOVANI E LAVORO

PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI TIROCINI RIVOLTI AI GIOVANI DEL TERRITORIO

Premessa Nel Tavolo tematico “ Lavoro e povertà” tenutosi a Nurri il 16 luglio 2009 e ad Isili il 14 aprile 2011, si è discusso sulla grave emorragia di giovani verso i centri cittadini, sul mancato investimento da parte delle istituzioni in politiche giovanili e del permanere nel territorio di una popolazione anziana. Lo stesso Tavolo tematico riproposto a Escolca in data 08 febbraio 2012 ha evidenziato che il problema del lavoro e della disoccupazione sono diventate delle vere e proprie emergenze sociali che necessitano di risposte adeguate. In questo contesto i tirocini sono uno strumento valido perché danno una possibilità di ingresso nel mondo del lavoro ai giovani che sono sempre più demoralizzati dalla situazione attuale. Il Centro Servizi per il Lavoro ha posto in evidenza che fino a 40 anni molte persone hanno difficoltà a trovare lavoro e quindi ad acquisire delle competenze spendibili nel mondo del lavoro. Nelle nostre società la capacità di produrre posti di lavoro è costantemente in calo, diminuiscono i posti di lavoro, e difficilmente i diplomati e i laureati svolgono un lavoro conforme al loro titolo di studio ( soprattutto a tempo indeterminato ). L’educazione al lavoro attraverso un percorso sperimentato e guidato consente ai disoccupati ed inoccupati di formarsi per acquisire quella preparazione necessaria richiesta dal mercato del lavoro. Il Plus Sarcidano e Barbagia di Seulo e il Centro Servizi per il Lavoro di Isili, con questo progetto intendono avviare politiche attive del lavoro per offrire ai giovani cittadini residenti nei Comuni del Plus l'opportunità di svolgere un tirocinio formativo in Aziende o Enti, pubblici o privati con sede prioritariamente in uno dei Comuni dell’Ambito Plus, in seconda battuta nella Provincia e infine nella Regione Sardegna.

DESTINATARI Destinatari della presente azione sono giovani diplomati e laureati residenti nei Comuni dell’ambito Plus Sarcidano Barbagia di Seulo .

FINALITA’ I Tirocini, offrono la possibilità di acquisire competenze e conoscenze specifiche, tecniche e relazionali, tali da agevolare le scelte professionali del Tirocinante e a facilitare il suo inserimento nel mondo del lavoro, e contribuisce a sostenere le competenze professionali dei lavoratori e a migliorarne l’occupabilità. Per le imprese, il tirocinio rappresenta un'opportunità di individuare lavoratori da inserire, immediatamente o in futuro, nel proprio organico.

REQUISITI Essere presentati da un’azienda pubblica o privata con sede in uno dei Comuni dell’ambito Plus Sarcidano Barbagia di Seulo, della Provincia di Cagliari o della Regione Sardegna che dovrà dichiarare la disponibilità ad ospitare i tirocini. L’aspirante borsista dovrà possedere un diploma o una laurea.

COMMISSIONE I componenti della Commissione saranno individuati tra il personale dipendente dei Comuni del Plus e il personale del CSL. 62

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEI TIROCINI Per l'attivazione dei tirocini verrà stipulata una convenzione tra il soggetto promotore, rappresentato per legge dal Centro Servizi per il Lavoro di Isili e l'azienda o Ente ospitante che ha reso la sua disponibilità all'aspirante tirocinante. Alla Convenzione verrà allegato il relativo progetto.

DURATA DEL TIROCINIO Ogni tirocinio avrà la durata di sei mesi non prorogabili e da diritto a un rimborso spese di €. 485,00 al mese.

COSTI I costi derivano dal compenso destinato ai tirocinanti e dai premi INAIL e responsabilità civile verso terzi, secondo il seguente quadro economico:

Anno Compenso per tirocinanti Premi assicurativi Costo annualità (INAIL + responsabilità civile verso terzi) 2011 €. 485,00 mensili x 39 tirocinanti x 6 €. 4.193,04 € 117.683,04 mesi = €. 113.490,00 Annualità di finanziamento 2011

Assicurazioni Saranno garantite le coperture assicurative ex legge (INAIL), RCVT

VALORI ATTESI Nr. Partecipanti : 39

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AREA DISABILI

Nella Conferenza dei Servizi del 07 novembre 2011 è stata posta in evidenza la necessità di realizzare nel territorio del Sarcidano Barbagia di Seulo uno o più Centri diurni per dare, principalmente ma non esclusivamente, una risposta alla dimissione dall’Aias , di utenti in età adulta, inseriti da tempo presso queste strutture. Essendo persone portatrici di disabilità importanti, necessitano di un’assistenza socio-sanitaria integrata che permetta loro il reinserimento nel territorio a seguito della dimissione. Tale problematica è stata ampiamente discussa nel corso del Tavolo tematico sui “Disabili” riunitosi a Nurri il 09 febbraio 2012. All’incontro erano presenti famiglie di persone disabili giovani/ adulte che hanno già sperimentato il servizio diurno in altri ambiti territoriali. La nascita del Centro è finalizzata quindi al reinserimento, alla socializzazione, al recupero e al mantenimento delle capacità psico-fisiche residue delle persone con disabilità. Inoltre risulta rilevante l’esigenza di alleviare il carico assistenziale sostenuto dalle famiglie che si troveranno ad affrontare una nuova situazione e una conseguente modifica di comportamenti e abitudini. Una ri-socializzazione e trasformazione positiva delle dinamiche familiari costituisce una solida base per il disabile ma anche per l’intera comunità d’appartenenza. Il Plus intende sostenere e incoraggiare l’avvio di questo fondamentale servizio destinando la somma di € 50.000,00 per supportare le famiglie e favorire l’accesso delle persone disabili al Centro diurno.

CENTRO DIURNO Il Centro diurno per disabili è una struttura a carattere socio educativo, ricreativo, assistenziale e riabilitativo, che accoglie, nelle ore diurne, persone adulte diversamente abili, le quali presentano una compromissione dell'autonomia tale da impedire il normale svolgimento delle attività quotidiane, ivi comprese, spesso, quelle lavorative.

Finalità Il Centro ha la finalità di migliorare la qualità della vita della persona disabile, di promuovere e sviluppare le potenzialità residue, nonché favorire la socializzazione con l'ambiente esterno e la comunità d’appartenenza, alleviare il carico familiare. Lavorerà inoltre per offrire alle persone disabili, un luogo d'incontro ricreativo-riabilitativo che sviluppi positivamente relazioni amicali fondamentali per il benessere della persona e il senso di appartenenza al gruppo.

Azioni Il Centro diurno per disabili propone le seguenti azioni: • Progettare specifiche attività individuali o di gruppo per potenziare e favorire capacità e abilità personali; • Favorire processi di socializzazione e integrazione con la comunità, attraverso una serie di attività mirate che amplino la conoscenza del territorio e delle risorse locali ( gite, escursioni, mostre, mercato, visite ai , cineforum e manifestazioni varie ) • Promuovere l’associazionismo familiare attraverso la condivisione di progetti, incontri periodici con gli operatori del centro (anche formativi e informativi), valutazione delle attività del Centro mediante la compilazione di questionari di gradimento. Destinatari del progetto

Destinatari del progetto sono i cittadini di entrambi i sessi di età superiore ai 18 anni portatori di disabilità fisica, e/o psichica e/o sensoriale che siano residenti in uno dei Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo.

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Obiettivi L’obiettivo del Centro diurno per disabili è quello di offrire alla persona adulta con disabilità un ambiente con un clima relazionale positivo e di ascolto che favorisca il mantenimento e lo sviluppo di abilità nell’ambito cognitivo, dell’autonomia personale, sociale, affettiva e occupazionale (dove è possibile) attraverso specifici laboratori ed attività di socializzazione, in un’ottica adulta e responsabile. In particolare: • offrire ospitalità residenziale temporanea o stabile assistenza mantenendo l'utente nel contesto sociale di appartenenza: assistenza alle principali funzioni di base dell'utente; • Promuovere il benessere e l’autonomia personale sostenendo la formazione e la conoscenza del sé; • offrire assistenza riabilitativa individualizzata; • Sviluppare la capacità di gestire autonomamente le semplice attività della vita quotidiana; • Incoraggiare le relazioni interpersonali favorendo la creazione di canali di comunicazione; • Favorire la partecipazione e il sostegno alle famiglie valorizzando le risorse e le competenze educative, informando e formando attraverso un lavoro di rete con i servizi del territorio; • Rendere il Centro diurno punto di riferimento per la comunità creando una solida rete di rapporti e scambi tra i Comuni, le istituzioni e i cittadini. • Potenziare lo sviluppo di capacità individuali e di gruppo attraverso le attività di laboratorio manuali; • perseguire l'integrazione sociale.

Tempi di realizzazione del progetto Nell’arco del triennio 2012/2014

Sede del servizio Per lo svolgimento delle attività del Centro diurno saranno individuati locali messi a disposizione dagli enti pubblici o dai privati .

Personale All'interno del Centro diurno disabili opera un'equipe multidisciplinare, composta da figure professionali quali: educatori, assistenti domiciliari, assistenti di base, animatori ecc.

VALORI ATTESI Nr partecipanti da 80 a 90

QUADRO FINANZIARIO TOTALE € 50.000,00 ( fondi Plus) Utilizzo dei finanziamenti dei progetti personalizzati L. 162/’98 Annualità di finanziamento: rimodulazione 2011 da realizzare nel corso del triennio 2012-2014

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INTERVENTI IN FAVORE DELLA GENERALITA’ DELLA POPOLAZIONE

Una serie di azioni programmatiche saranno direttamente rivolte a fornire risposte ai bisogni della persona e della famiglia.

FONDO UNICO DI EMERGENZA SOCIALE In considerazione del fatto che nel territorio possono verificarsi delle emergenze sociali che richiedono l’attivazione di interventi urgenti e inderogabili (quali incremento ore Servizio Assistenza Domiciliare, concessione contributi economici straordinari, affidamenti familiari, istituzionalizzazione, rafforzamento di servizi già in corso, Ritornare a casa etc) con ricadute economiche per il Comune interessato, si stabilisce di integrare il fondo istituito per fronteggiare dette emergenze con i fondi di inclusione sociale. Il Comune interessato all’emergenza dovrà presentare istanza all’Ufficio di Piano corredata da apposita relazione illustrativa della problematica emersa, per la quale chiede solidale sostegno anche a livello economico, da sottoporre all’attenzione della Conferenza dei Servizi per la approvazione.

QUADRO FINANZIARIO TOTALE: Fondi Inclusione sociale ( delibera G.R. € 15.977,86 n. 46/51 del 16.11.2011)

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SPORTELLO DI CONSULENZA LEGALE SULLE PARI OPPORTUNITA'

Su iniziativa e proposta della Commissione Provinciale Pari Opportunità e con finanziamento dell'Assessorato Provinciale per le Politiche Sociali e della Famiglia, è stato istituito nel Sarcidano e Barbagia di Seulo lo sportello di Consulenza Legale per le Pari Opportunità. Lo Sportello ha la finalità di: • diffondere tra i cittadini una cultura contro le discriminazioni in campo economico, sociale, culturale, politico e civile; • offrire ai cittadini, in particolare alle donne e agli appartenenti alle cosiddette fasce deboli, un punto di riferimento per conoscere i propri diritti; • prevenire fenomeni di discriminazione in campo lavorativo, familiare ed ogni altro campo; • informare i soggetti discriminati delle modalità e degli strumenti disponibili per la tutela dei propri diritti; • supportare i cittadini che ritengono di essere vittime di discriminazioni in una prima analisi giuridica.

Il servizio dello Sportello Pari Opportunità è destinato ai cittadini residenti e/o domiciliati nel Comune di Isili e negli altri 12 Comuni del Sarcidano - Barbagia di Seulo.

Lo sportello Pari Opportunità eroga i seguenti servizi e attività: • distribuzione di materiale informativo sulle Pari Opportunità per tutti; • distribuzione di materiale informativo sulle nuove disposizioni normative contro le discriminazioni; • una prima consulenza legale a favore di utenti discriminati, o presunti tali, ed eventuale indicazione del percorso legale per la loro tutela; • segnalazione delle eventuali discriminazioni rilevate all'Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Cagliari; lo sportello é operativo il primo, secondo e quarto mercoledì del mese, dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso l’ Ufficio di Piano sito nel Comune di Isili a Isili ed il terzo mercoledì del mese, a rotazione, presso gli uffici dei servizi sociali di un comune della Barbagia di Seulo.

VALORI ATTESI Nr. partecipanti 20

QUADRO FINANZIARIO TOTALE €. 19.000,00 Annualità di finanziamento: 2012

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CONSULENZA SOCIALE PER AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO

Premessa L’Amministrazione Comunale di Isili in qualità di Comune capofila del Plus Ambito 7 Sarcidano Barbagia di Seulo, in collaborazione con il Tribunale Ordinario di Cagliari – sezione staccata di e il Tribunale Ordinario di Lanusei, nell’ambito della programmazione PLUS annualità 2011, istituisce uno sportello che offra consulenza e appoggio a tutti coloro che intendono proporsi o già sono Amministratori di Sostegno, agli Amministrandi e alle famiglie di persone prive in tutto o in parte dell’autonomia necessaria all’espletamento delle funzioni della vita quotidiana. Il progetto è, inoltre, finalizzato alla costituzione di un Registro Distrettuale degli Amministratori di Sostegno tra i cui iscritti il Giudice Tutelare possa individuare soggetti idonei a ricoprire l’incarico di Amministratore di Sostegno nei casi di indisponibilità dei familiari indicati nel Codice Civile.

DESTINATARI

Il Servizio è rivolto agli Amministratori di Sostegno, agli Amministrandi e alle famiglie di persone non autosufficienti, di fatto “impossibilitate” a provvedere alla cura dei propri interessi.

FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PROGETTO

Attraverso lo sportello di consulenza sociale si intende: • dare piena attuazione alla legge sull’Amministratore di Sostegno (L. 6 /04) che, nel nostro Paese costituisce una profonda innovazione giuridica, istituzionale, sociale e culturale, • sensibilizzare e promuovere una cultura della piena partecipazione dei cittadini circa il tema della tutela delle persone e dell’amministratore di sostegno, affinché ci siano sempre più persone che, una volta adeguatamente formate, possano svolgere in prima persona il ruolo predetto, e dall’altra, possano sostenere le famiglie di coloro che vivono in situazioni di disagio e ridotte capacità psico-fisiche. • istituire, in via sperimentale, un Registro Distrettuale degli Amministratori di Sostegno quale strumento operativo, con l'obiettivo di mettere a disposizione degli organi giudiziari un elenco di persone idonee a svolgere, a titolo gratuito, la funzione di Amministratore di Sostegno; • offrire assistenza, consulenza e orientamento ai familiari e ai privati.

AZIONI

Nel Territorio è emersa la necessità di dotarsi di un apposito Ufficio per l’Amministratore di Sostegno destinato a: • fornire attività di orientamento e consulenza, e informazioni in merito all’Istituto dell’Amministratore di Sostegno; • garantire un’a ttività di supporto ai familiari e ai privati; • predisporre e distribuire la documentazione necessaria agli interessati ( moduli, formulari e ricorsi per l’amministrazione di sostegno); • accompagnare e aiutare nelle fasi successive alla nomina chi volontaristicamente si renda disponibile a ricoprire tale ruolo;

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• garantire il coordinamento intrecciato dei vari servizi socio-sanitari e degli operatori ivi impegnati a livello locale, in vista dell’ individuazione dei possibili “casi da segnalare” al Tribunale; • fornire assistenza e consulenza nella scelta dell’ Amministratore di Sostegno, collaborando con il Giudice Tutelare per l’abbinamento e la nomina; • reperire l’Amministratore di Sostegno sia attraverso iniziative di formazione, che attraverso l’organizzazione di corsi e convegni, attività di sensibilizzazione e promozione della figura dell’A.d.S.; • Formare un elenco degli A mministratori di Sostegno preparati ; • Promuovere collaborazioni con le associazioni senza scopo di lucro e loro formazione .

PERSONALE n. 1 Assistente sociale - esperto in amministrazione di sostegno – ore 12 al mese

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Il progetto viene realizzato nell’arco dell’anno 2011 con possibilità di proroga se ricorrono le necessità, le condizioni e i mezzi.

SEDE DEL SERVIZIO

Il servizio sarà espletato nell’annualità 2011 presso il Tribunale Ordinario di Cagliari nella sezione staccata di Sanluri e presso il Tribunale Ordinario di Lanusei.

QUADRO FINANZIARIO Azione a costo zero per il Plus

VALORI ATTESI Nr. partecipanti 10

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SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA NEL SARCIDANO BARBAGIA DI SEULO

Premessa Nella Conferenza dei Sindaci del 26.11.2009 è stato posto l’accento su una patologia che si è affacciata recentemente, preoccupando, alcuni Comuni del Territorio: la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Il problema è stato sollevato dal Sindaco di Escolca che nel denunciare un caso presente nel suo Comune ha invitato i partecipanti ad approfondire l’argomento.

La sclerosi laterale amiotrofica, chiamata SLA, è una malattia degenerativa del sistema neuromuscolare, e nella sua fase terminale impedisce a chi ne è affetto di muoversi, respirare ed alimentarsi autonomamente. Si è privati anche dell'uso della parola. Ma è solo il corpo a spegnersi, la mente rimane perfettamente lucida. Un' adeguata assistenza domiciliare che si occupi del malato ventiquattro ore al giorno, permetterebbe loro di continuare ad esprimere la propria essenza, di vivere insieme ai loro cari, di sentirsi ancora "persone".

Incidenza della SLA nella popolazione italiana La SLA è una patologia rara (incidenza: 1-3 casi ogni 100.000 individui all'anno), sporadica nella quasi totalità dei casi (le forme familiari sono circa il 5% del totale) e sconosciuta (cioè le cause sono del tutto ignote).

In Italia, le persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) sono circa quattromila e l’ incidenza annuale è di tre nuovi casi al giorno.

Nel mondo del calcio, la SLA ha colpito 51 giocatori, portandone alla morte 39 su 30mila.

Incidenza della SLA in Sardegna In Sardegna è raddoppiata, nell'ultimo decennio, la percentuale di incidenza di tale malattia che ha raggiunto lo 0,68 per centomila abitanti. Nella zona del Medio Campidano, si esprimono numeri da record: l’incidenza della SLA è altissima, nell'Isola ormai non può essere più considerata malattia genetica rara.

Nel Sarcidano Barbagia di Seulo una incidenza significativa di casi è stata riscontrata nel Comune di Escolca (1 caso su una popolazione di 616 abitanti) e di Nuragus (1 caso su una popolazione di 971 abitanti). Negli anni ottanta è stato registrato 1 caso anche nel Comune di Esterzili.

La Commissione regionale SLA Anche in Sardegna, come nelle altre Regioni italiane è stata istituita la Commissione regionale SLA presieduta dal Dottor Vincenzo Mascia. La Commissione, che resterà in carica cinque anni, si occuperà:  di definire i protocolli degli assistiti,  di realizzare un registro regionale della patologia,  di fornire sistemi di comunicazione e presidi appropriati alla gravità dei disturbi degli assistiti,  definire gli indirizzi applicativi delle norme vigenti per il riconoscimento dello stato di invalidità e handicap, 70

 creare una rete di tutela dei pazienti e delle famiglie,  definire programmi di supporto alle famiglie e fornire consulenza su tematiche etiche e bioetiche. Due gli obiettivi prioritari:  il primo sarà quello di creare il registro regionale della malattia, già presente in altre Regioni italiane, che consentirà di avere un quadro concreto della situazione nell'isola e di conoscere quali sono le reali esigenze dei malati di Sla;  il secondo, invece, sarà quello di curare i malati sardi colpiti dalla grave patologia esclusivamente in strutture regionali evitando così i dispendiosi "viaggi della speranza”. Nella Regione Sardegna, i familiari dei malati in condizioni avanzate godono di un contributo regionale di 20mila euro massimo e scalabile in relazione al reddito. Sono previsti anche gli accessi di infermieri della rianimazione e controlli medici periodici a domicilio.

Presidi ospedalieri presenti in Sardegna La Regione Sardegna ha individuato alcuni Presidi per la diagnosi, la certificazione e le definizioni terapeutiche per la sclerosi laterale amiotrofica. Per ciascun Presidio riportato vengono indicati i medici di riferimento e le modalità per contattarli:  CAGLIARI ASL 8 BINAGHI: Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari, via Is Guadazzonis n.2 - 09126 Cagliari (CA) – Reparto: Neurologia- Referente: Prof. Marisa Marrosu; – Tel. 070/6093149;  LANUSEI ASL 4 Lanusei P.O. N.S. DELLA MERCEDE, via Ospedale – 08045 Lanusei; Reparto: Anestesia e Rianimazione; Referenti: Dott. Angelo Deplano; Dott.ssa Raffaela A. Ferrai – Tel. 0782/490236 – 490228 Fax:0782/490266.  SASSARI – AOU SASSARI : Via San Pietro, 10 07100 Sassari ; Reparto Clinica Neurologica – Centro Riferimento Regionale per la SLA; Referente: Prof. Giulio Rosati, Prof. Aiello – Tel. 079/228230.

E’ stato istituito un Centro di ascolto e consulenza per la Sla che prevede la presenza, nella Sede Operativa di Novara dell'AISLA ( Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) , di un'equipe di specialisti competenti per affrontare le problematiche SLA. Sarà possibile raggiungerli telefonicamente, secondo il calendario di presenza indicato nel loro sito, per lettera o via Internet, per esporre i vari problemi che ammalati, familiari od operatori addetti all'assistenza incontrano quotidianamente ed avere i chiarimenti necessari.

E’ possibile contattare la Segreteria al n. tel.: 0321 – 499727, inviare un fax con le domande al n. 0321- 499719, una email all’indirizzo: [email protected], per posta: AISLA Onlus Viale Roma, 32 – 28100 Novara, sul sito: www.aisla.it si trova il calendario aggiornato, con la presenza dei medici. L’Associazione opera anche in Sardegna, con sede a Capoterra: Aisla tel. 070/710806, fax 070/710800.

VALORI ATTESI Nr. partecipanti 3

QUADRO FINANZIARIO Questa azione ha un intento divulgativo e un costo pari a zero per il Plus

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PROGETTI SOCIO–SANITARI

SERVIZIO ONCOLOGICO

Nell’anno 2009 è stato attivato il Servizio Oncologico ubicato presso il Reparto di Medicina del Presidio Ospedaliero di Isili. Svolge la funzione primaria di dare la “continuità di cura” al paziente oncologico, garantire interventi terapeutici ed assistenziali specialistici finalizzati alla consulenza, diagnosi, cura attiva delle neoplasie e ai controlli oncologici.

VALORI ATTESI Nr. partecipanti 30

QUADRO FINANZIARIO  Azione a costo zero per il Plus  Verrà utilizzato il personale Asl a totale carico del SSN in un intervento di programmazione integrata.

L’attività territoriale di prevenzione e sensibilizzazione sarà curata dal Servizio Oncologico di Isili in stretta collaborazione con i Medici di Medicina Generale e i Servizi Sociali dei Comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo.

PROGETTO PER LA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO A LIVELLO TERRITORIALE

Dati statistici hanno definito che il tumore al seno colpisce 1 donna su 10, è il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 25 % di tutti i tumori che colpiscono le donne. E’ buona abitudine fare una visita del seno presso un medico esperto almeno una volta l'anno, indipendentemente dall'età, anche se le statistiche dimostrano che più dell'80 % dei casi di tumore al seno colpisce donne sopra i 50 anni. Nei Paesi sviluppati le donne vengono “educate” ad aderire a programmi di screening. Ed è proprio in quest’ottica che il Servizio Oncologico della Asl di Cagliari - sede Isili, ha promosso una campagna di informazione, sensibilizzazione e prevenzione del tumore più temibile e diffuso per le donne: il tumore al seno. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequente nella popolazione femminile e rappresenta la seconda causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari, nelle donne tra i 35 e i 75 anni. La maggior parte delle malattie della mammella è di natura benigna. Ma anche la patologia maligna, se diagnosticata precocemente, è facilmente controllabile , può essere sottoposta ad un trattamento efficace, con il risultato di una completa guarigione. Una prevenzione corretta può essere ottenuta solo attraverso il controllo periodico e sistematico delle mammelle. A tal fine la Asl del Distretto n. 8 sede di Isili propone una campagna di prevenzione rivolta alle donne e alle studentesse degli istituti superiori dell’ambito territoriale affinché acquisiscano maggiore consapevolezza del problema e si sottopongano ad accertamenti periodici gratuiti. L’intervento si articola nelle seguenti fasi:  Programmare degli incontri nei Comuni del territorio finalizzati ad informare e/o sensibilizzare le utenti sulla prevenzione in oncologia ; 72

 Diffondere sempre più tra le donne la cultura della prevenzione dei tumori;  Individuare, nel corso dell’attività dell’ambulatorio di oncologia , uno spazio ed un orario da dedicare alle visite senologiche ;  Diminuire il numero delle diagnosi e dei successivi interventi sanitari;  Dedicare una o due sedute alle visite senologiche gratuite ( riservate alle donne che non sono esenti dal pagamento del ticket );  Coinvolgere i medici di base in modo che si occupino delle prescrizioni successive alla visita ( MMX: mammografia ed ETG: ecografia mammaria );  Attuare un programma di collaborazione con il poliambulatorio di Senorbì che riservi un certo numero di mammografie per le donne provenienti dal Sarcidano Barbagia di Seulo, e che la Asl territoriale di Isili riservi un certo numero di visite senologiche per le donne che gravitano nel territorio di Senorbì.

VALORI ATTESI Nr. partecipanti 300

QUADRO FINANZIARIO  Azione a costo zero per il Plus  Verrà utiliz zato il personale Asl a totale carico del SSN in un intervento di programmazione integrata.

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PROGETTO EDUCAZIONALE RISERVATO ALLE SCUOLE SUPERIORI STILI DI VITA E CANCRO

Se tutti adottassero uno stile di vita corretto si potrebbe prevenire l’insorgere di una malattia grave come il cancro. E’ ormai scientificamente provato che esiste una correlazione tra il nostro modo di vivere e alcuni tipi di tumore. Si può ridurre l’incidenza di alcuni tipi di cancro attraverso la conoscenza approfondita di alcuni argomenti come fumo, obesità,attività fisica, dieta, alcol, esposizione solare, abitudini sessuali.

DESTINATARI Gli studenti del triennio delle scuole superiori dell’ambito Sarcidano Barbagia di Seulo:  Liceo scientifico “Pitagora” di Isili;  Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Isili e Orroli.

OBIETTIVI E FINALITA’  Basare la propria alimentazione su una dieta corretta ;  Limitare il consumo di bevande alcoliche;  Limitare l’incidenza del cancro evitando di fumare o limitando il numero giornaliero delle sigarette ;  Evitare di mettere a rischio la salute della propria pelle attraverso una inadeguata esposizione al sole;  Far conoscere alcune malattie o forme tumorali di origine infettiva trasmissibili attraverso rapporti sessuali non protetti:  Combattere la vita sedentaria favorendo l’esercizio fisico quotidiano;  Diminuire il numero delle diagnosi e dei successivi interventi sanitari.

PERSONALE Gli operatori coinvolti sono dipendenti dell’ASL Cagliari - sede di Isili.

TEMPI DI REALIZZAZIONE Il lavoro è attuato per piccoli gruppi ( 30-40 persone massimo e prevede:  Fase 1: somministrazione di un questionario anonimo sugli argomenti trattati (15 min);  Fase 2: presentazione degli argomenti con slides (45 mn); Pausa per elaborazione dei questionari (15 mn);  Fase 3: momento interattivo tipo question time (domanda-risposta) (60 mn);  Fase 4: conclusione dell’evento con presentazione dei dati relativi al questionario conoscitivo iniziale e somministrazione di un questionario di gradimento (30 mn). Il progetto sarà realizzato nell’arco dell’anno scolastico 2012/2013.

SEDE DEL SERVIZIO La sede sarà individuata dagli Istituti superiori. quadro finanziario  Azione a costo zero per il Plus  Verrà utilizzato il personale Asl a totale ca rico del SSN in un intervento di programmazione integrata.

VALORI ATTESI Nr. partecipanti 300

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PROGETTO D’INTERVENTO A FAVORE DI PERSONE CON DISTURBO MENTALE

PREMESSA La Delibera della Giunta Regionale N° 69/23 del 10/12/2008 "L.R. 20/97, art. 3. Finanziamenti di progetti d'intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive", ha, tra l'altro, approvato i criteri per la predisposizione e presentazione di progetti a favore di persone con disturbo mentale e/o con disabilità intellettiva e la misura complessiva del finanziamento destinato ai comuni associati secondo il distretto sanitario di appartenenza. I Comuni appartenenti all’ambito 7 – Sarcidano Barbagia di Seulo hanno in corso progetti a favore di persone con disturbo mentale, riferiti all'annualità 2006, già finanziati e avviati, la cui conclusione avverrà, verosimilmente a settembre 2013. Vista l'esperienza positiva ottenuta, in stretta collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Isili, ritengono di proseguire nel percorso già intrapreso, rispetto alle problematiche e agli obiettivi già individuati sia nel precedente progetto, sia nell'allegato A) alla delibera regione 69/23 del 10/12/2008. I Comuni del Plus ambito 7 Sarcidano - Barbagia di Seulo e il D.S.M. asl Cagliari - Centro di Salute Mentale di Isili hanno, pertanto, concordato: 1. di addivenire alla stipula di un Protocollo d'Intesa per l'attuazione del progetto denominato: "Interventi a favore di Persone con disagio mentale - Plus Ambito 7 Sarcidano - Barbagia di Seulo e Distretto Sanitario di Isili - Annualità 2009" 2. di riconfermare il Comune di Escalaplano come Ente capofila.

PRINCIPI ISPIRATORI - Promozione e integrazione sociale di soggetti con problemi di inserimento sociale a rischio di emarginazione individuati dai servizi sociali e sanitari territoriali attraverso l’elaborazione di piani di intervento personalizzati, come previsto nell'Allegato A) alla D.G.R. 69/23 del 10/12/2008; - Permanenza nel proprio territorio di appartenenza della persona con disagio mentale, che non può contare su una rete familiare, perché assente o inadatta a offrire un sostegno, con una debole rete sociale e priva di una propria abitazione, - Conseguimento dell’autonomia dell’utente e sviluppo delle capacità e abilità personali; - Permanenza della persona con disagio mentale nella propria famiglia attraverso il sostegno a quest’ultima nello svolgimento delle sue funzioni; riducendo così stati d’ansia e preoccupazioni dei familiari; - Sensibilizzazione della Comunità al superamento degli atteggiamenti di stigma nei confronti delle persone con disagio mentale a favore di una costruzione di reti amicali e al superamento delle rappresentazioni sociali che tendono ad identificare la persona con disagio mentale o come pericolosa o come un bambino da proteggere o un malato da curare piuttosto che come una persona con diritto di cittadinanza. Il progetto è stato elaborato sulla base dei risultati ottenuti nelle azioni realizzate dai comuni e dalla ASL centro di salute mentale di Isili nelle precedenti annualità.

ANALISI DELLA SITUAZIONE Ad un anno dall'attuazione della prima linea d'intervento a favore di persone con disagio mentale, si è potuto constatare che la metodologia di lavoro sperimentata dai servizi sociali dei Comuni dell'Ambito 7 e del C.S.M di Isili, si sta rivelando efficace. L'esperienza attualmente coinvolge 23 persone, di queste, 2 in abitare assistito, 6 in sostegno alla domiciliarità e socialità, 15 in tirocini formativi ( 5 in aziende e 10 in pubbliche amministrazioni). Gli effetti positivi del percorso lavorativo hanno fatto registrare un miglioramento delle persone sia nel quadro clinico che in quello sociale. In alcuni casi si è rilevata una crescita del senso di 75

appartenenza alla realtà lavorativa (azienda/cooperativa) e una maggiore consapevolezza del proprio percorso terapeutico-riabilitativo. L'intervento di abitare assistito ha portato ad una maggiore acquisizione delle autonomie personali, rilevabile dalla graduale cancellazione dell'intervento prestato da figure professionali di tipo assistenziale, a favore di un incremento dell'azione di figure professionali di tipo educativo per rafforzare le capacità di comunicazione e interazione sociale per una piena consapevolezza del diritto di cittadinanza. Il sostegno alla famiglia è stato positivo per conoscere maggiormente le problematiche connesse al disturbo e come stimolo all'elaborazione di strategie di comportamento da adottare all'interno del proprio nucleo. Gli incontri di socializzazione destinati a gruppi di persone con disagio mentale hanno consentito la realizzazione di uno spazio di socializzazione per essi "sopportabile". Criticità emerse Anche in una situazione positiva come quella appena descritta, è accaduto che alcune delle persone inizialmente individuate abbiano interrotto il percorso del progetto.

IDEAZIONE DEL PROGETTO Analizzata la situazione contestuale, in riferimento e in attuazione a quanto stabilito nella normativa e nelle linee guida emanate dalla Regione Sardegna, i comuni dell'Ambito 7 - Sarcidano-Barbagia di Seulo e il C.S.M di Isili hanno proceduto a verificare per ogni utente in carico al servizio la situazione globale. L'esame di ogni singolo caso ha consentito di identificare le priorità. Viste le situazioni dei soggetti in carico , gli operatori del centro di salute mentale con gli operatori sociali dei Comuni di residenza della persona individuata, dopo un'analisi approfondita, hanno programmato un intervento personalizzato. Dallo studio dei singoli casi e dalla quantificazione delle risorse presenti nel territorio, sono state elaborate diverse azioni adeguate alle singole situazioni; le azioni confluiscono in un progetto unitario che coinvolge tutto l'ambito 7 Sarcidano - Barbagia di Seulo. Il progetto, denominato “Interventi a Favore di Persone con Disagio Mentale - Plus Ambito 7 Sarcidano e Barbagia di Seulo - Distretto Sanitario di Isili", conferma il lavoro già intrapreso nel precedente progetto e coincide con gli obiettivi indicati nelle Linee Guida della Regione Sardegna.

PREMESSA PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI Verranno attuate azioni di Intervento globale attraverso la completa integrazione funzionale e operativa dei Servizi Sanitari e dei Servizi Socio-Assistenziali, del privato sociale e del volontariato, l’utilizzo concreto delle risorse presenti nel territorio e la condivisione fra gli attori coinvolti di un programma terapeutico, riabilitativo e di inserimento sociale e lavorativo.

OBIETTIVO GENERALE La finalità generale che si intende perseguire è quella del reinserimento e/o mantenimento delle persone con disagio mentale nel contesto sociale di appartenenza attraverso interventi di abitare assistito, l'attivazione di percorsi di emancipazione e inclusione sociale mediante attività socializzanti, sostegno educativo e inserimento lavorativo.

DURATA DEL PROGETTO Il progetto ha durata annuale; al termine dell’anno di attività, sulla base della valutazione dei risultati conseguiti, si presenterà la prosecuzione.

TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI E N. DELLE PERSONE INSERITE Il numero delle persone destinatarie del progetto è costituito da 23 unità, residenti nel territorio dell'Ambito 7 Sarcidano e Barbagia di Seulo, in carico al C.S.M di Isili.

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Tab.1 Sostegno alla Inserimento inserimento lavorativo Abitare assistito socialità/affettività lavorativo in azienda presso i servizi della NON FINANZIATO P.A. COMUNE n.utenti Periodo n. utenti Periodo /mesi n. utenti Periodo /mesi /mesi Escalaplano 12 5 12 Escolca Esterzili Gergei 2 12 Isili 2 12 3 12 Nuragus 1 Nurallao 3 12 Nurri 2 12 Orroli 3 12 Sadali 1 12 Serri Seulo 1 12 Villanovatulo TOTALI 2 12 9

OBIETTIVI SPECIFICI Garantire alla persona con disagio mentale il suo diritto di affermazione di piena cittadinanza che si esplica anche mediante l'accesso ai servizi aventi finalità di partecipazione sociale e culturale ( attività sportive, biblioteche, cinema, ecc…). Il progetto non si configura come intervento riparatorio nei confronti di persone spesso escluse dalla partecipazione sociale, ma vuole rappresentare un’estensione delle attività di socializzazione e integrazione rivolte a tutti i cittadini. Esso intende valorizzare le risorse degli utenti individuati, migliorarne le condizioni di vita, garantendo dove è possibile anche l’inserimento lavorativo, dare sostegno alle famiglie, limitare l’istituzionalizzazione ai soli casi gravissimi, incentivare gli utenti a condividere uno spazio comune che ricalchi quello tipico della famiglia, cercando al contempo di prevenire l’emarginazione attraverso la sensibilizzazione della comunità.

ATTIVITA’ E INTERVENTI AZIONE N.1 Abitare Assistito MOTIVAZIONI PER LA SCELTA DELL’INTERVENTO: l’intervento consiste in un servizio residenziale di tipo familiare per persone che hanno concluso un programma terapeutico- riabilitativo in struttura, prive di validi riferimenti familiari, che necessitano di sostegno nel percorso di autonomia e reinserimento sociale. NUMERO PERSONE CON DISAGIO MENTALE: n. 2 OBIETTIVO GENERALE : Ri-appropriazione di spazi sociali non protetti verso un sempre maggiore svincolo dal circuito assistenziale. DURATA DELL’INTERVENTO: mesi 12 DATA ATTIVAZIONE PRESUNTA: prosecuzione di 1 progetto avviato nelle precedenti annualità. RISORSE UMANE: persone con disagio mentale, operatori del CSM, MMG, operatori sociali del Comune di residenza degli utenti, privato sociale e volontariato, AZIONE N.3 Inserimenti Lavorativi OBIETTIVI: • costruire e/o consolidare percorsi di orientamento e integrazione in ruoli lavorativi e professionali riconosciuti; • consolidare le basi dell'identità e dell'appartenenza sociale, nella fuoriuscita dal ruolo di malato e assistito; 77

• far acquisire alle persone la consapevolezza dell'esistenza di un sistema di regole e portarlo al rispetto delle stesse, gestendo in modo consapevole il proprio rapporto con tale sistema; • far acquisire alla persona la percezione del contesto lavorativo, espresso dall'intreccio di compiti, ruoli e priorità, e condurlo ad un atteggiamento responsabile nei confronti della propria condizione di lavoratore; NUMERO PERSONE CON DISAGIO MENTALE: 23 AMBITO D'INSERIMENTO: dalle indagini svolte nel territorio è emersa la disponibilità di molte aziende ad accogliere persone con disagio mentale. Per alcune di queste ultime (N°11), che presentano maggiori difficoltà ad affrontare tutti gli aspetti della vita lavorativa, si prevede l'inserimento in attività presso gli enti pubblici. DURATA DELL’INTERVENTO: mesi 12, con avvio dalla data di accreditamento delle risorse finanziarie da parte della RAS. RISORSE UMANE: 23 persone con disagio mentale, famiglie, operatori del CSM, MMG, Operatore Sociale del Comune, tutor aziendali.

MODALITA’ OPERATIVE: LE FASI PROGETTUALI E I TEMPI ( valide per tutte le azioni) PRIMA FASE : Piano individualizzato. Per ciascun utente è stato elaborato il PROGETTO TERAPEUTICO- RIABILITATIVO PERSONALIZZATO, (PTAP) che contiene tutti i dati necessari per il raggiungimento degli obiettivi posti e per il monitoraggio dell’intervento. Tutti i progetti terapeutici sono tenuti agli atti del centro di salute mentale e sono stati condivisi dall’ equipe del CSM, dal Comune di residenza dell’utente interessato. TEMPO UTILIZZATO: 30 GIORNI SECONDA FASE : Orientamento. Si procederà a degli incontri di orientamento rivolti a tutti gli operatori coinvolti nell’attuazione del progetto per la definizione dei ruoli, modi e tempi di attuazione. Ogni Operatore sociale comunale con gli operatori del Centro di Salute Mentale provvederà a contattare gli utenti destinatari del progetto, le famiglie, il medico di medicina generale, ed eventualmente altri attori coinvolti, per un coinvolgimento consapevole e condiviso. TEMPO PREVISTO: 15 giorni TERZA FASE : Operativa : attivazione delle azioni programmate. TEMPO PREVISTO: 12 mesi QUARTA FASE: verifica dei risultati Affinché un intervento possa definirsi efficace ed efficiente, è necessario che il suo andamento venga controllato “in itinere”, cosi da apportare gli opportuni aggiustamenti e le modifiche in corso di attuazione e secondo le esigenze che dovessero presentarsi. Si provvederà a tal fine a verificare i risultati e gli obiettivi conseguiti attraverso incontri di confronto periodici tra gli operatori coinvolti, le persone con disagio mentale, le loro famiglie ed eventualmente gli altri soggetti coinvolti. TEMPO PREVISTO: 12 mesi (verifiche in itinere)

DOCUMENTAZIONE La documentazione, necessaria perché consente di effettuare un intervento terapeutico globale facilmente controllabile e verificabile, è la seguente: • Progetto Terapeutico-riabilitativo Personalizzato (PTAP) • diario (tenuto dall’educatore, per Abitare Assistito); • per gli inserimenti lavorativi, convenzione tra il Comune Capofila, la ditta ospitante/Pubblica Amministrazione e la persona inserita.

STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO INCONTRI/CONFRONTI/VERIFICA - Incontri d’equipe periodici; - PTAP, scheda di verifica periodica.

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- Verranno analizzati gli obiettivi generali raggiunti e si stilerà una relazione sullo stato di attuazione del progetto che verrà utilizzata anche per riferire alla commissione di vigilanza, prevista nell'accordo di programma.

ANALISI DEI COSTI-QUADRO ECONOMICO Tab. 2 AZIONE N.1 ABITARE ASSISTITO Importo programmato €. 6.000,00 (+ contribuzione dell’utenza)

Operatori n. Ore annuali per Ore annuali Tariffa oraria Costo totale operatori COSTO A Contribuzione dei operatore TOTALI c d CARICO DEL beneficiari del a b PROGETTO progetto e f MMG 1 MEDICO 1 PSICHIATRA PSICOLOGO CSM 1 A.S. CSM 1 INFERMIERE 1 A.S. COMUNE 1 EDUCATORE CSM 1 ASSISTENZA 1 € 1.000,00 DOMICILIARE/ EDUCATIVA SPESE GENERALI € 5.000,00 8980 (locazione,riscaldam ento/vitto/utenze etc) VOLONTARIATO

Tab.3 AZIONE N. 3 PERCORSI DI FORMAZIONE AL LAVORO Importo programmato €. 91.146,44 Operatori n. Ore annuali Ore Tariffa Costo totale n.utenti Costo totale per operatore annuali oraria operatori per n.1 operatori per TOTALI utente n. 21 utenti MMG 1 MEDICO 1 PSICHIATRA PSICOLOGO 1 CSM A.S. CSM 1 INFERMIERE 1 A.S. 1 COMUNE EDUCATORE 1 CSM Tutor aziendali 15 TOTALE €. 0

Tab. N° 3.1. TIPOLOGIA COSTO N.UTENTI N.MESI COSTO ANNUALE COSTO TOTALE MENSILE RIMBORSO PER N.1 PER N. 21 UTENTI UTENTE RIMBORSO UTENTE 350,00 21 12 €. 4.200,00 €. 88.200,00 ASSICURAZIONE RCA €. 1.000,00 ASSICURAZIONE INAIL €. 1.946,44 TOTALE €. 91.146,44

COSTO TOTALE DEL PROGETTO: RIEPILOGO AZIONE N.1 Abitare assistito €. 6.000,00 AZIONE N. 3 Inserimenti lavorativi €. 91.146,00 COSTO TOTALE ANNUALE PROGETTO €. 97.146,44

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ATTIVITA’ DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE COMUNITA’

Premessa Nell’attuale cultura sociale è ormai orientamento diffuso, pensare ad ogni individuo come a uno dei nodi di una rete territoriale fatta di persone e famiglie (reti informali primarie), di gruppi di cittadini variamente associati fra loro (reti secondarie informali) e di istituzioni e agenzie strutturate come i Servizi sociosanitari, le scuole etc. (reti formali). Ogni intervento di promozione della salute non può escludere nessun livello della comunità locale; per tale motivo la proposta si articola in iniziative rivolte sia all’intera comunità locale sia, in una seconda fase,alla comunità scolastica.

SCUOLE ALCOLOGICHE TERRITORIALI

Destinatari

Famiglie delle comunità locali dell’ambito territoriale.

Obiettivi • Modifica degli atteggiamenti culturali rispetto a specifici fattori di rischio per la salute quale l’uso delle bevande alcoliche; • Responsabilizzazione individuale e collettiva rispetto alla protezione della salute in seguito a una riflessione personale dei partecipanti basata su corrette informazioni.

Moduli operativi, tempi, sedi e collaborazioni E’ prevista la realizzazione di complessivi 13 incontri-dibattito, di informazione e sensibilizzazione sull’alcol e i problemi alcol correlati, rivolti a tutte le famiglie della comunità locale. Si svolgeranno nei 13 Comuni dell’ambito, ogni anno concordemente con le famiglie dei Club del territorio e in collaborazione con i Comuni, verranno individuate le sedi in cui svolgere l’iniziativa Primo anno : si ipotizza la realizzazione di n. 3 incontri-dibattito in tre Comuni dell’ambito. Secondo anno : si ipotizza la realizzazione di n. 5 incontri-dibattito in tre Comuni dell’ambito. Terzo anno : si ipotizza la realizzazione di n. 5 incontri-dibattito in tre Comuni dell’ambito. Gli incontri avranno durata di circa 2 ore; saranno tenuti da operatori del Centro Alcologico di Senorbì della ASL8 in collaborazione con le famiglie dei Club Alcologici Territoriali dell’ACAT Solidarietà di Senorbì, Associazione che da decenni opera nell’ambito territoriale per la promozione della salute in campo alcologico. È prevista la testimonianza di famiglie dei Club.

Risultati attesi Riduzione dei consumi di bevande alcoliche, promozione di stili di vita sani.

Materiali e attrezzature Computer portatile videoproiettore; lavagna luminosa e lucidi; lavagna a fogli mobili; manifesti, opuscoli e materiale informativo *. * Manifesti opuscoli e materiale informativo potranno essere messi a disposizione dall’ACAT a fronte di un concorso nelle spese da parte dei comuni.

Anno scolastico 2012 – 2013 / 2013-2014 Iniziativa scolastica “La scuola come comunità per la salute Scuola Alcologica Territoriale III° Modulo” per i genitori.

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Destinatari  Genitori  Personale tecnico e amministrativo - Insegnanti Si ipotizzano gruppi di n° 15 – 30 partecipanti

Contenuti I° incontro L’alcol e i suoi effetti – I problemi alcolcorrelati - I luoghi comuni e i pregiudizi - Lavoro in piccoli gruppi II° incontro Quali iniziative di prevenzione e di promozione della salute. Discussione. La fascia oraria verrà concordata con la singola scuola tenendo conto sia delle esigenze relative alle attività dell’Istituto sia degli impegni lavorativi delle famiglie.

Sede dell’incontro Si ipotizza lo svolgimento degli incontri all’interno dell’Istituto scolastico.

Iniziativa scolastica “Alcol e guida”

Destinatari Studenti delle classi IV degli istituti superiori dell’ambito territoriale, Liceo Scientifico “Pitagora” Isili, Istituto Tecnico “G. Zappa” Isili – Orroli.

Obiettivi   Fornire informazioni e conoscenze rispetto all’uso e agli effetti dell’alcol;  far raggiungere consapevolezza dei rischi relativi all’uso di alcolici durante la guida con particolare riferimento alle norme del codice della strada;  stimolare la discussione ed il confronto sugli aspetti culturali collegati con l’uso di alcolici e gli stili di vita dei giovani.

Moduli operativi, tempi, sedi e collaborazioni Il progetto prevede il coinvolgimento e il sostegno degli insegnanti nel lavoro di prevenzione, infatti gli incontri si svolgeranno con le classi in cui si individui un insegnante referente. Più specificamente l’iniziativa sarà così articolata:  incontro preliminare tra gli insegnanti (uno per classe) e gli operatori del progetto dove saranno fornite informazioni dettagliate, distribuito il materiale e sarà possibile discutere le modalità specifiche di attuazione del programma (durata 1 ½ h);  somministrazione agli studenti di un breve questionario per indagare le preconoscenze rispetto all’alcol (1/2 h);  primo incontro assembleare con relazione degli operatori (aspetti culturali legati al bere, alcol e giovani, stili di vita, effetti dell’alcol, problemi alcol correlati) e successivo dibattito (2 h);  eventuale discussione del gruppo classe insieme all’insegnante (1 h);  secondo incontro assembleare con partecipazione degli operatori e collaborazione con rappresentante della polizia stradale o municipale (proiezione video, effetti dell’alcol sulla percezione sensoriale, codice della strada, uso dell’etilometro) e successivo dibattito (2 h);  riunione finale fra gli insegnanti e gli operatori, di verifica dell’intervento (1 h);  somministrazione di un questionario di verifica agli studenti (1/2 h).

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Risultati attesi  Riduzione degli incidenti stradali alcol correlati;  modifica degli atteggiamenti culturali rispetto all’uso di alcol alla guida;  responsabilizzazione individuale e collettiva rispetto alla protezione della salute; promozione di comportamenti sociali positivi.

Materiali e attrezzature  Computer portatile videoproiettore;  lavagna luminosa e lucidi;  lavagna a fogli mobili;  manifesti, opuscoli e materiale informativo *.

* Manifesti opuscoli e materiale informativo potranno essere messi a disposizione dall’ACAT a fronte di un modesto concorso nelle spese da parte dei Comuni

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CORSO DI FORMAZIONE PER GLI ASSISTENTI FAMILIARI ISCRITTI AL REGISTRO PUBBLICO DEL DISTRETTO

Con Deliberazione della Giunta Regionale N° 45/24 del 7/11/2006 sono state emanate le linee di indirizzo per l'istituzione della rete pubblica degli assistenti familiari (badanti) per il sostegno alle persone non autosufficienti. La medesima deliberazione prevede l'emanazione da parte della Direzione Generale delle Politiche Sociali dell'Assessorato Regionale dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale, di indicazioni operative per l'istituzione del Registro Pubblico degli assistenti Familiari. Quest'ultimo, è unico per l'intera Regione articolato per ambiti locali ed è istituito presso ogni Comune sede di Distretto Sanitario. Il Comune di Isili, sede di Distretto Sanitario, Capofila del PLUS Ambito 7 Sarcidano Barbagia di Seulo, gestisce il Registro Pubblico degli Assistenti familiari per questo territorio. Uno dei requisiti richiesti per l'iscrizione a tale registro, è l'aver frequentato, con esito positivo, un corso di formazione professionale teorico pratico, ai sensi della Legge 21/12/1978, N° 845, della durata di almeno 200 ore, afferente l'area dell'assistenza alla persona. Allo stato attuale, tutti i richiedenti l'iscrizione al registro non posseggono tale requisito ma la sola esperienza lavorativa di 12 mesi, documentata, nel campo dell'assistenza alla persona. In attesa che la Regione attivi specifici corsi di formazione, è data facoltà ai Comuni di attivati i corsi in parola, purché congrui con gli indirizzi forniti dalla Direzione Generale delle Politiche Sociali dell'Assessorato Regionale dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale. A tal fine, la Regione Autonoma della Sardegna ha ripartito le risorse, destinando a questo Comune la somma di €. 10.371,00. Ha altresì accreditato la somma di € 5.833,00 per l'istituzione del Registro in parola. Di seguito viene presentato il progetto elaborato in ambito di PLUS Sarcidano Barbagia di Seulo.

Contenuti del corso di formazione : il progetto formativo si articola in due grandi aree: area civica finalizzata: Alla conoscenza dei diritti e doveri dell'assistente familiare, della rete dei servizi territoriali socio- sanitari e alla funzione/attività delle figure professionali coinvolte nella cura dell'anziano. Verranno inoltre trattate le normative sulle pari opportunità, sull'immigrazione, sui contratti di lavoro e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. I cittadini stranieri potranno usufruire, qualora ne esista la necessità, di un corso di lingua italiana. Le eventuali lezioni verranno concordate con il Centro Per l'Educazione Permanente degli Adulti, istituito presso il Liceo Scientifico "Pitagora "di Isili; area socio-sanitaria finalizzata: Alla capacità di relazionarsi correttamente con la persona assistita e saperne identificare i bisogni, al fine di rassicurare e ottenere la collaborazione della stessa, saper gestire e controllare le proprie emozioni nel rapporto con l'anziano assistito; All'acquisizione di competenze tecnico professionali, riferite alla capacità di sapersi rivolgere ai servizi di pubblica utilità nei casi di emergenza, effettuare acquisti di carattere ordinario e saper gestire il disbrigo delle pratiche amministrative più utilizzate dagli anziani, assicurare l'igiene e la pulizia della persona e degli ambienti, l'acquisto di alimenti e la preparazione dei pasti. Destinatari Si stimano circa 400 assistenti familiari iscritti nell'apposito registro. Dato l'elevato numero degli iscritti, verrà effettuata un test preselettivo per 40 persone. Coloro che non superano la preselezione conservano comunque l'iscrizione al Registro. Articolazione corso e durata Il corso teorico è articolato in 50 incontri di 5 ore ciascuno a cadenza bisettimanale per la durata complessiva di 6 mesi circa. Al termine del corso (sia parte teorica che pratica), per il quale è necessaria una frequenza pari

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all’80% del monte ore previsto per la parte teorica e il 100% per la parte pratica, verrà rilasciato un attestato di “Assistente Familiare”. Luogo di svolgimento Il corso verrà svolto a Isili in locali messi a disposizione dal Comune. Articolazione didattica Area civica: Modulo Obiettivi Pratica Teorica Legislazione nazionale e Fornire una base per orientarsi nel contesto istituzionale 4 regionale in materia socio – sanitaria Principi e fondamenti del Fornire elementi utili per attuare un corretto processo di aiuto 7 servizio sociale Mansioni e ruolo Imparare ad avere coscienza del proprio ruolo (diritti e 10 dell’assistente familiare doveri) La rete dei servizi sanitari: il Fornire una base di conoscenza rispetto alle competenze, ai 4 Distretto Sanitario e la ASL 8 servizi, all’organizzazione e alle funzioni al fine di rappresentare una risorsa per tutto il nucleo familiare. Anziani: Fornire delle adeguate nozioni di riferimento: leggi, risorse 4 strutture Disabili psichici e cognitivi Fornire delle adeguate nozioni di riferimento: leggi, risorse 4 strutture Handicap Fornire delle adeguate nozioni di riferimento: leggi, risorse 4 strutture Totale modulo ore 0 37

Area socio – sanitaria - competenze igienico-sanitarie Modulo Obiettivi Pratica Teorica Igiene dell’ambiente Acquisire competenze tecniche di base nelle pratiche 6 igieniche dell’ambiente domestico (disinfezione, detersione, pulizia della casa, prevenzione delle allergie) Igiene della persona Acquisire competenze tecniche nella pulizia quotidiana 7 della persona Alimentazione Fornire le competenze per la preparazione di piatti 6 adeguati alle esigenze di salute degli assistiti Anatomia e fisiologia del Acquisire nozioni relative all’argomento 5 corpo umano Sicurezza Fornire conoscenze sulla corretta conservazione dei 4 farmaci e prevenzione cadute accidentali. (Controllo delle prescrizioni mediche, conservazione dei farmaci – posizionamento tappeti e scendiletto, pavimenti bagnati o con cera) Assistenza Sviluppare competenze operative per: 16 • l’assistenza di base al paziente portatore di cardiopatie, ictus, diabete, alzheimer, parkinson; • l’assistenza di base alla mobil izzazione del paziente allettato, in carrozzella o con difficoltà di deambulazione Primo soccorso Fornire nozioni di primo soccorso al fine di gestire 20 situazioni di emergenza Disbrigo pratiche Fornire strumenti per orientarsi nel disbrigo delle 5 pratiche per conto del proprio assistito Totale modulo 69 Competenze psico – sociali Modulo Obiettivi Pratica Teorica Relazione con l’utente Sviluppare abilità comunicative, relazionali e sociali. 31 Gestione delle emozioni, individuazione dei bisogn i, relazione empatica, centralità dell'ascolto Lavoro di gruppo consapevolezza di ruolo e acquisizione modalità 10 relazionali con l’utente, la famiglia, i vicini Totale modulo 41 84

Competenze linguistico-culturale (a cura del CTP Liceo "Pitagora" Isili) Modulo Obiettivi Pratica Teorica Lingua e cultura italiana Fornire gli strumenti linguistici e culturali necessari alla professione 25 Totale modulo 25

Area pratica Modulo Obiettivi Pratica Teorica Tirocinio: Consolidare la formazione acquisita 100 nell’ambito del Servizio di assistenza domiciliare attivo a durante il percorso formativo livello di Ambito; all’interno di strutture presenti sul territorio Totale modulo 100

 Figure professionali coinvolte per la formazione:  Assistente Sociale;  pedagogista;  Psicologo;  Medici (medicina generale, geriatra, psichiatra);  fisioterapista  Infermiere;  Operatore socio-sanitario.  Il corso potrà essere affidato, tramite bando pubblico, ad un ente di formazione accreditato.

VALORI ATTESI Nr. partecipanti 40

QUADRO FINANZIARIO TIPOLOGIA IMPORTO Istituzione registro pubblico badanti (acquisto programma informatizzato di gestione del registro, di materiale di cancelleria, pubblicità, ecc…) €. 5.833,00

Somma assegnata per la realizzazione di azioni di informazione, promozione e qualificazione dell'assistente familiare €. 9880,00 Corso di formazione di 247 ore €. 40,00 lorde/h

Assicurazione tirocinanti €. 491,00

Totale €. 16.204,00

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PROGRAMMAZIONE ANNUALITA’ 2011 ( Attivata nel corso del 2012)

COUNSELING PSICOLOGICO E ANIMAZIONE SOCIO - CULTURALE

Le due tipologie di intervento: COUNSELING PSICOLOGICO e ANIMAZIONE SOCIO CULTURALE sono rivolte alla popolazione adulta e anziana per combattere la solitudine e favorirne l’integrazione attraverso l’incontro con il counselor e gli animatori socioculturali. Il servizio è stato assegnato alla cooperativa sociale Noesis VALORI ATTESI Nr. partecipanti 200 Il costo previsto per il servizio è di € 145.000,00.

SERVIZIO DI MEDIAZIONE SCOLASTICA Premessa In questa prospettiva compito del servizio di mediazione scolastica è quello di accompagnare i diversi attori della scuola in un percorso che promuova la consapevolezza dei propri bisogni e ne supporti la manifestazione e l’elaborazione in positivo, per rompere il circolo vizioso del loro emergere in maniera cieca e scomposta e prevenire comportamenti prevaricatori quali quelli del bullismo. Il servizio è stato assegnato alla cooperativa sociale La Clessidra VALORI ATTESI Nr. Partecipanti 200 Il costo previsto per il servizio è di € 60.000,00.

SERVIZIO DI INFORMAZIONE GIURIDICO E LEGALE

Premessa Dal confronto con gli operatori del Territorio è emersa l’esigenza di istituire un centro di informazione giuridica e legale, che consenta ai Comuni di usufruire di un servizio che faciliti gli operatori del settore sociale nella formazione di atti, stesura di regolamenti, predisposizione di appalti, contratti, convenzioni, concorsi e nella interpretazione di leggi. Il costo previsto per il servizio è di € 20.000,00.

VALORI ATTESI Nr. partecipanti 13

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STRUTTURE RESIDENZIALI A CARATTERE COMUNITARIO Denominazion e Struttura N. Utenti Costo effettivo Escalaplano : Centro polivalente Padre Pio 9 (Comunità alloggio per anziani – Centro aggregazione adulti- mensa- lavanderia) Orroli : Comunità alloggio anziani 12 Comunità integrata Nurri : Missionarie dell’incarnazione (privata) 9 900/1200 al mese per utente Isili: Comunità alloggio anziani (privata) San 25 € 1.300,00 Saturnino Isili: Comunità alloggio anziani Comunità integrata “Casa Antonia” Villanova Tulo: Comunità alloggio anziani 14 Nuragus: Comunità integrata per anziani – In fase di predisposizione Centro di aggregazione sociale -

STRUTTURE PER LA PRIMA INFANZIA Denominazion e Struttura N. Utenti Costo effettivo Esterzili: Casa famiglia 9 € 88 al dì per minore “ A. Zunzulo” Nurri: Ludoteca € 23.000,00 (annuali) Serri: Centro di aggregazione sociale( ludoteca- 60 area giovani-area anziani ) Isili: Sezione Primavera Fondazione Giuseppe 18 33.285,31 (annuali) Orrù Isili : Sezione Primavera presso Asilo Nido Isili : Sezione Sperimentale presso Asilo Nido Serri: Scuola infanzia”San Giuseppe” 12

STRUTTURE A CICLO DIURNO Denominazion e Struttura N. Utenti Costo effettivo Isili : CEHM (Centro diurno per Handicap 0 mentale e psichiatrico) 87

INTERVENTO PROGRAMMATO FONDI DI FINANZIAMENTO PLUS RESIDUI COMPETENZA ALTRI COSTO ANNUALITA’ 2012 FINANZIAMENTI COMPLESSIVO PRECEDENTI INTERVENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISTRETTUALE € 0,00 € 58.000,00 € 0,00 € 58.000,00 REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 D’AMBITO INTERVENTI DI PREVENZIONE E TUTELA AI PRE-ADOLESCENTI E € 0,00 € 42.000,00 € 0,00 € 42.000,00 ADOLESCENTI SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE € 0,00 € 191.967,00 € 0,00 € 191.967,00 PROGETTO RIORGANIZZAZIONE DEI CONSULTORI ANNUALITA’ € 0,00 € 0,00 € 20.000,00 € 20.000,00 2011 ai sensi della Del. GR 34/9 del 18/11/11 INFORMAZIONE, ORIENTAMENTO E SENSIBILIZZAZIONE SULL’ITER ADOTTIVO NAZIONALE E INTERNAZIONALE DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Progetto ASL Distretto n.5 sede di Isili INTERVENTI DI AGGREGAZIONE E SOCIALIZZAZIONE €65.283,96 € 0,00 € 0,00 €65.283,96 TIROCINI RIVOLTI AI GIOVANI DEL TERRITORIO €117.683,04 € 0,00 € 0,00 €117.683,04 CENTRO DIURNO PER DISABILI € 50.000,00 € 0,00 Piani Personalizzati € 50.000,00 L. 162/98 FONDO UNICO DI EMERGENZA SOCIALE - RAS Fondi Inclusione € 0,00 € 0,00 € 15.977,86 € 15.977,86 Sociale

SPORTELLO CONSULENZA LEGALE SULLE PARI OPPORTUNITA’ € 0,00 €19.000,00 € 0,00 € 19.000,00 CONSULENZA SOCIALE PER AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 SLEROSI LATERALE AMIOTROFICA NEL SARC.BARBAGIA SEULO € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 SERVIZIO ONCOLOGICO Progetto ASL Distretto n.5 sede di Isili € 0,00 € 0,00 € 0,00

PROGETTO PER LA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO € 0,00 € 0,00 € 0,00 Progetto ASL Distretto n.5 sede di Isili PROG.EDUCAZ.RISERVATO ALLE SCUOLE SUPERIORI STILI DI € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 VITA E CANCRO PROG.D’INTERVENTO A FAVORE DI PERSONE CON DISTURBO € 0,00 € 0,00 € 97.146,44 € 97.146,44 MENTALE Finanziamento RAS SCUOLE ALCOLOGICHE TERRITORIALI Progetto ASL Distretto n.5 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 sede di Isili ATTIVITA’ IN CARCERE Progetto Provinciale € 0,00 € 0,00 € 0,00 CORSO FORMAZIONE PER ASSISTENTI FAMILIARI ISCRITTE AL € 0,00 € 0,00 € 16.204,00 € 16.204,00 REGISTRO Finanziamento RAS 88 TOTALE € 232.967,00 € 310.967,00 € 149.328,30 € 693.262,30