Un Comune Percorso Educativo (1859-2010) E G
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nell’ambito di Pubblicati i due volumi sui Salesiani e sulle Figlie di Maria Ausiliatrice in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia1, è parso conveniente andare oltre l’accostamento materiale dei due studi quantitativi, in qualche modo paralleli, per rendere disponibili F. Motto F. alcuni dati direttamente confrontabili in vista di un percorso di ricostruzione “a due di a cura voci”, maschile e femminile. La comparazione di consistenti dati archivistici inediti, rilevati sul piano sincronico e diacronico, ha portato infatti alla luce sia le profonde e G. Loparco convergenze, sia alcune connotazioni peculiari dell’impegno educativo dei Salesiani tra i ragazzi e delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra le ragazze, per lo più svolto in ambienti distinti e separati fi no ad alcuni decenni fa. Si tratta di storie autonome, ma sempre intrinsecamente correlate nello spirito del compito educativo e perciò entrambe meglio comprensibili anche alla luce dell’altera pars, di fatto socialmente TALIA complementare. L’interessante raffronto del fenomeno salesiano (SDB-FMA), forse I uno dei primi nel suo genere, è opera della giovane studiosa Alessandra Mastrodonato. IN Vi si aggiunge un secondo contributo riferito ad una triplice prospettiva di lettura dei 150 anni di azione salesiana in Italia: quella dello storico Andrea Riccardi, del sociologo Giuseppe De Rita, del pedagogista Giorgio Chiosso, che si pongono in contiguità con le letture, già edite in “Ricerche Storiche Salesiane” (m. 56, 2010) del costituzionalista Giovanni Maria Flick, dello storico della scuola Roberto Sani, della studiosa del mondo femminile Lucetta Scaraffi a. USILIATRICE Il terzo contributo offre una rassegna bibliografi ca ragionata di pubblicazioni utili, A e forse anche indispensabili, per lo studioso del fenomeno salesiano in Italia, tanto maschile quanto femminile. ARIA M DI IGLIE F E F. M OTTO (a cura di), Salesiani di don Bosco in Italia. 150 anni di educazione. Roma, LAS 2011. G. LOPARCO - M. T. SPIGA (a cura di), Le Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia. Donne nell’educazione. Roma, LAS 2011. SALESIANI E FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE ALESIANI S (1859-2010) educativo percorso Un comune IN ITALIA Un comune percorso educativo LAS - ROMA (1859-2010) a cura di Francesco Motto e Grazia Loparco nell’ambito di SALESIANI E FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE IN ITALIA Un comune percorso educativo (1859-2010) a cura di Francesco Motto e Grazia Loparco LAS 2013- ROMA ommario INTRODUZIONE GENERALE ...................................................................................................... 7 SEZIONE PRIMA: Progetto grafi co e impaginazione Alessandra MASTRODONATO, Una risposta appassionata Satiz S.r.l., Via Vittime di Piazza della Loggia, 25 - Moncalieri (TO) alla “fame educativa” dei giovani italiani. 150 anni di presenza salesiana in Italia Introduzione ................................................................................................................................. 15 Parte I - Il radicamento nel territorio nazionale: le case e le opere ............................... 19 Parte II - Le comunità salesiane in Italia: operatori e destinatari ................................. 75 SEZIONE SECONDA: Letture complementari di 150 anni di storia Andrea RICCARDI, Una lettura storica ....................................................................................121 Giuseppe DE RITA, Una lettura sociologica .........................................................................125 © 2013 by LAS Libreria Ateneo Salesiano Piazza dell’Ateneo Salesiano, 1 00139 Roma Giorgio CHIOSSO, Una lettura di storia dell’educazione ..................................................129 tel. 06 87290626 fax 06 87290629 e-mail [email protected] htpp://las.unisal.it SEZIONE TERZA: Bibliografi a ragionata (1975-2012) Francesco MOTTO (a cura di), Bibliografi a dei Salesiani .................................................139 Grazia LOPARCO (a cura di), Bibliografi a delle Figlie di Maria Ausiliatrice ...............165 Stampa: Stamperia Artistica Nazionale S.p.A. - Trofarello (TO) INDICE ...........................................................................................................................................177 ntroduzione generale Scrivere la storia della Società di San Francesco di Sales (SDB o Salesiani di don Bosco) e dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA o Salesiane di don Bosco) in Italia, ma anche, sia pure in misura minore, in Francia e Spagna per limitarci ai tre paesi europei con più opere salesiane, è un lavoro complesso, tant’è vero che nessuno ci ha ancora messo mano. Anche gli storici salesiani più accreditati degli stessi tre Paesi citati, Pietro Stella, Francis Desramaut e Ramón Alberdi, che pure hanno dedicato tempo e passione alle tematiche salesiane, non si sono cimentati in tale arduo compito. Le motivazioni sono tante. Se ne rendeva già perfettamente conto venti anni fa Francesco Traniello: “Una storia dei salesiani è in realtà impresa molto ardua (che non signifi ca inattuabile), poiché, per essere soddisfacente, dovrebbe dar conto non solo delle vicende riguardanti le strutture della congregazione, o i suoi membri, nonché dei metodi, dei modelli spiri- tuali e teologici da essa applicati o elaborati, ma anche, necessariamente, della galassia di «microcosmi» locali che si sono costituiti intorno e per opera dei nuclei salesiani sparsi nel mondo. Intendo dire, in altre parole, che poco si capirebbe della storia salesiana ove si trascurasse di analizzare, direi caso per caso, quella miriade di «situazioni», nelle quali i salesiani si sono collocati, e dunque le interrelazioni che hanno stabilito con gli ambienti, le culture, le cellule sociali in cui e su cui essi hanno operato. Con questa osservazione non intendo certo negare che sia possibile reperire e documentare le specifi cità e gli elementi di relativa omogeneità che consentano di parlare, in senso proprio, di una storia salesiana, ma voglio richiamare l’attenzione sul fatto che, per diverse ragioni (natura e «vocazione» dell’apostolato salesiano, suo marcato carattere popolare, ruolo di primo piano attribuito ad una religione delle opere e ad una spiritualità comunitaria e associativa, e via discor- rendo), percorrere con rigore storico la storia dei salesiani implica misurarsi in primo luogo con la storia per così dire «integrale», a tutto tondo, delle comunità e dei territori nei quali i salesiani si sono via via inseriti, e sui quali hanno lasciato come una loro impronta, in forza della singolare dote di plasmabilità del loro operare”1. 1 Cf F. TRANIELLO, Tessera di un’Italia a matrice salesiana. Postfazione al volume G. TASSANI (a cura di), Un di’ lontano. Cinquant’anni di vita salesiana a Forlì (1942-1992). Forlì, ed. Filograf 1992, p. 489. 8 9 Stando così le cose, e tenendo conto anche dell’Istituto femminile, assente nel- valori e di tradizioni”3 in particolari ambienti, in determinate comunità locali, nelle la rifl essione di Traniello, sembra evidente che una storia salesiana toute entière in singole regioni, secondo i diversi momenti storici ed ecclesiali. In sintesi dovremmo Italia dovrebbe riunire in una sola sintesi varie centinaia di esperienze diversissime chiederci quale sia stato il contributo salesiano alla costruzione unitaria del Paese, fra loro, nel senso che gli SDB e le FMA si sono ubicati in vari tempi e in tutti gli al suo sviluppo, al mantenimento del suo fondamento cristiano. angoli del territorio nazionale, hanno operato in mille modi, all’interno di contesti Le ragioni che stanno alla base di un nuovo impegno storiografi co hanno avuto sociali, politici, culturali, religiosi assolutamente disomogenei e dunque si sono in- la meglio sulle oggettive diffi coltà, cui si è accennato, di scrivere una storia sale- terfacciati con persone, comunità, ideologie, costumi, abitudini e culture così diverse, siana in Italia. Negli ultimi due decenni, soprattutto grazie al lavoro dell’Istituto che solo studi multidisciplinari, transregionali, sincronici e diacronici allo stes- Storico Salesiano, dell’Associazione Cultori di Storia Salesiana, della Pontifi cia Fa- so tempo, potrebbero riuscire a dare un’idea completa della realtà. Si impongono coltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, evidenti passi in avanti sono stati fatti necessariamente indagini di carattere statistico, demografi co, sociologico, econo- nella direzione indicata con la pubblicazione di numerose ricerche e studi locali, mico, antropologico, psicologico, toponomastico, semiotico, di storia dell’emargi- sia pure di livelli molto diversi, in quanto fi nalizzati ad obiettivi non sempre voluta- nazione, dell’educazione, dell’istruzione, del lavoro, delle forme di pietà, dei gio- mente storiografi ci. vani, delle donne, del tempo libero, dei mezzi di comunicazione di massa, di storia La contemporaneità poi, l’anno 2011, ha lanciato la sua sfi da: i 150 anni dello orale… Soprattutto le scienze imparentate con la storia potrebbero e dovrebbero Stato Italiano corrispondevano ai 150 anni della presenza in Italia dell’Opera sale- giocare la loro parte. siana; la rifl essione storica sul Paese portava necessariamente con sé la rifl essione Ma non solo. La natura carismatica dell’Opera salesiana poi indicherà e con- storica sulle due Congregazioni fondate da don Bosco; il dibattito sulla discussa dizionerà sempre la prospettiva dalla quale affrontare la sua storia. L’essere un’i- nascita e sulla problematica crescita dello Stato Unitario comportava la messa in stituzione religiosa della chiesa cattolica in