*, Gazzetta Del Sud, 1978.04.18, A.27, N.106. Messina 1978

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*, Gazzetta Del Sud, 1978.04.18, A.27, N.106. Messina 1978 Permission to use this file is granted subject to full acknowledgement of the source in the form available at this LINK *, Gazzetta del Sud, 1978.04.18, a.27, n.106. Messina 1978 Con effetto immediato. Reggio: sospeso il traffico aereo La torre di controllo avrebbe subìto delle lesioni capillari a causa delle recenti scosse sismiche Reggio Calabria. L’aeroporto dello Stretto è chiuso, da ieri sera, al traffico aereo per misure di sicurezza. La decisione è stata adottata dalla direzione dell’Aviazione civile, su specifica richiesta del direttore della circoscrizione aeroporti calabresi, dottor Persico, il quale ha preso possesso del suo incarico il 1.o aprile scorso e dirige l’aeroporto di Lamezia Terme. Il dottor Persico durante un sopralluogo effettuato all’aeroporto che serve le città di Reggio e di Messina, avrebbe accertato lesioni alla torre di controllo, prodotte dalle recenti scosse telluriche che hanno investito in pieno la Calabria e la Sicilia. Di qui la richiesta di chiudere al traffico per motivi di sicurezza l’aeroporto. Il provvedimento ha determinato conseguentemente l’inagibilità della torre di controllo, e quindi anche il blocco dell’aeroporto militare. Fino a tempo da determinare non atterrerà o partirà alcun aereo da Reggio Calabria, neppure quelli militari, con il prevedibile disagio per gli utenti delle due città dello Stretto. Sono stati sospesi ieri sera, con effetto immediato, i voli provenienti da Milano delle ore 21.15 e da Roma delle ore 21.55. Il volo notturno da Roma è stato dirottato su Catania. A quanto pare una commissione di tecnici avrebbe nella tarda serata effettuato un controllo alla torre dichiarata inagibile. Si parlerebbe nel rapporto dei tecnici di lesioni capillari al fabbricato, che è una costruzione bassa, mentre nessun danno si sarebbe verificato alle apparecchiature. Quindi sono in molti a ritenere che la torre di controllo non sia pericolante. Quasi tutti gli edifici di Reggio e di Messina, che hanno resistito del resto egregiamente alle scosse telluriche dell’ottavo e nono grado della scala Mercalli, presentano uguali lesioni capillari. A Roma, stanotte, fonti dell’Alitalia hanno detto che la ripresa dei voli da e per Reggio è condizionata al giudizio del Genio Civile. Disposto dal presidente della Regione un censimento Danneggiati dal terremoto 55 comuni del Messinese Il centro più colpito è Patti, dove vi sarebbe il sessanta per cento di case lesionate. Danni notevoli anche a Brolo ed a Sant’Angelo di Brolo. Crescono le difficoltà per gli amministratori di trovare una sistemazione a quanti sono costretti a lasciare le abitazioni pericolanti Messina. Il timor panico del terremoto, dopo la scossa di sabato e le altre susseguitesi fino ad ieri, è passato anche se nei messinesi rimane a livello inconscio e sotto la pelle; timore che anche ieri notte non ha fatto dormire tranquillamente migliaia di persone, specie lungo la fascia tirrenica della provincia. Ì ora tempo di bilanci. I danni provocati dalla scossa tellurica non sono lievi. Centinaia di abitanti dei centri maggiormente colpiti sono rimasti senza tetto e vengono ospitati alla men peggio nelle scuole e nei pubblici edifici. Case lesionate un po’ dappertutto nella provincia, specialmente a Patti, il centro forse maggiormente colpito proprio perché più direttamente interessato dall’onda sismica che l’ha colpito provenendo dallo specchio di mare tra la costa e le isole Eolie, epicentro individuato dall’Istituto geofisico dell’Università di Messina. A Patti si parla di una percentuale del 60 per cento di case lesionate. Vi si sono verificati alcuni crolli, un’auto è rimasta sepolta sotto le macerie di un vecchio Permission to use this file is granted subject to full acknowledgement of the source in the form available at this LINK edificio, cinque persone sono rimaste ferite. Danni anche a Sant’Angelo di Brolo dove si fa un calcolo di case lesionate pari al 40 per cento. Qui l’antica chiesa di San Francesco d’Assisi, la cui costruzione risale al 1596, è rimasta lesionata. Il colonnato è parzialmente crollato e minaccia di cadere completamente. La chiesa di Santa Maria ha subito danni al frontale ed al campanile. A Brolo, nella sala consiliare del comune, si è svolta una prima riunione, alla quale hanno partecipato i deputati regionali della zona, per predisporre un tipo unitario d’intervento presso la Regione perché assista in qualche modo le popolazioni sinistrate. Segnalazioni di danni provengono da quasi la metà dei centri della provincia costituita da 107 comuni tra cui i più grossi come Sant’Agata Militello, Gioiosa Marea, Naso, Castell’Umberto, Piraino, Sinagra, Capo d’Orlando, Barcellona, Castroreale, Ucria. Qui le scuole sono state chiuse a tempo indeterminato. Chiuse anche molte chiese antiche che risultano pericolanti. Secondo le segnalazioni pervenute alla presidenza della Regione a Palermo, sono 55 i comuni del Messinese che hanno riportato danni. Intanto, da domenica sera i sismografi dell’istituto geofisico dell’università diretto dal professor Antonino Girlanda non hanno registrato altre scosse. «Da domenica sera non abbiamo registrato altre scosse», ha dichiarato il professor Girlanda. «Abbiamo avuto ­ ha aggiunto ­ più che altro qualche cenno sempre dalla stessa zona, ma si tratta di movimenti praticamente irrilevanti». Nell’istituto geofisico i sismografi sono tutti in funzione e il professor Girlanda, assieme ai collaboratori, aspetta altri elementi tecnici per calcolare più precisamente, cioè con assoluta certezza, la zona dell’epicentro. Si tratta di compiere triangolazioni, il che sarà possibile quanto prima quando si avranno i dati elaborati da diverse postazioni sismologiche. In prefettura, a Messina, per tutto il pomeriggio sono continuate a pervenire segnalazioni dai paesi più interessati, mentre passando il tempo, se va attenuandosi la paura, crescono le difficoltà per la sistemazione delle nuove persone che, dopo i sopralluoghi dei tecnici, debbono abbandonare le case. Danni vengono segnalati anche da molti paesi sui monti Nebrodi. Palermo. Il presidente della Regione, Mattarella, che sin da sabato notte si è tenuto costantemente in contatto con la prefettura di Messina, ha chiesto agli assessori degli Enti Locali e dei Lavori Pubblici una prima relazione sulla situazione nei centri colpiti dal sisma. Nella giornata di domenica, in rappresentanza del governo regionale i paesi della fascia messinese interessata al fenomeno sismico erano stati visitati dall’assessore Luciano Ordile, che ha relazionato ieri mattina al presidente Mattarella. Funzionari degli enti locali e dei lavori pubblici sono sui luoghi colpiti dal terremoto per compiere un primo censimento delle necessità delle popolazioni e per quantificare l’entità dei danni. Presso l’assessorato agli Enti Locali della Regione siciliana, indetta dall’onorevole Gaetano Trincanato, si è tenuta ieri una riunione operativa per coordinare gli interventi d’emergenza atti ad alleviare i disagi delle popolazioni. Il presidente Mattarella ha, intanto, tempestivamente sollecitato gli organismi statali perché sia data applicazione alle leggi che un simile evento prevede. Drammatica la situazione nei centri della provincia colpiti dal terremoto I senzatetto sono più di mille A Patti s’è svolta ieri una riunione dei sindaci e parlamentari regionali. Una delegazione si recherà a Palermo per chiedere provvedimenti urgenti al presidente Mattarella. A Sant’Angelo di Brolo la scossa ha scoperchiato le tombe del cimitero. Quattrocento abitazioni lesionate a Barcellona. Scuole chiuse. Due chiese da demolire a Castroreale. Sgomento in altre località tirreniche L’attività sismica per tutta la giornata di ieri, fortunatamente, non ha dato nuovi segni. Il susseguirsi di scosse avutosi durante la notte fra quella del nono grado della scala Mercalli, ha dimostrato che l’attività sismica all’epicentro (a 60 Permission to use this file is granted subject to full acknowledgement of the source in the form available at this LINK chilometri a nord-ovest da Messina) è andata normalizzandosi fino a scomparire del tutto così come è avvenuto ieri. Il professor Girlanda, direttore dell’istituto geofisico della nostra università, non ha registrato, attraverso i suoi sensibilissimi strumenti, nulla di rilevante. La tensione, quindi, s’è allentata sia in città che nella provincia. Comunque, in numerosi paesi del versante tirrenico (che è il versante maggiormente colpito dall’onda sismica) gli abitanti non hanno voluto desistere dall’atteggiamento di sospetto che potesse verificarsi qualche altra forte scossa e sono stati, perciò, in molti quelli che hanno preferito trascorrere anche la terza notte all’addiaccio. Numerose sono le iniziative adottate per soccorrere i sinistrati e per programmare interventi a favore delle zone terremotate. Intanto nella giornata di ieri il sindaco di Messina Antonio Andò ha preso contatto con i responsabili provinciali dell’Enel per tentare di risolvere in tempi brevissimi la grave questione sollevata ieri dal nostro giornale a proposito della circostanza che vede la città piombare nel buio ad ogni scossa di terremoto che superi i primi gradi della scala Mercalli. I dirigenti dell’Enel hanno assicurato al sindaco Andò che porranno la massima attenzione sul problema per risolverlo nei brevi termini. Per quanto concerne, poi, l’altro problema degli intasamenti che si registrano nelle strade in prossimità degli imbarcaderi delle navi traghetto e che, come abbiamo rilevato ieri, mettono in pericolo l’incolumità dei cittadini come è avvenuto sabato notte
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