Arcinazzo Romano Guida Ai Musei
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Arcinazzo Romano - Guida ai Musei ANTIQUARIUM COMUNALE “VILLA DI TRAIANO” ARCINAZZO ROMANO GUIDA AI MUSEI Tiziano Cinti Mauro Lo Castro 1 Arcinazzo Romano - Guida ai Musei La Villa The Villa La residenza dell'imperatore The residence of the Emperor Traiano (98-117 d.C.) sorge in Trajan (98-117 AD) is located in a un'area naturale di grande fascino. natural area of great charm. We are in Ci troviamo in un territorio a mountainous area rich in waters montuoso, ricco di acque, and popular, in ancient times as well frequentato, in antico come ai giorni as today, as being a place for holiday, nostri, come luogo di residenza per away from the city and its rhythms. trascorrere vacanze lontano dalla Thinking of ancient Rome, we must città e dai suoi ritmi. Pensando not forget that it represented, for the all'antica Roma, non dobbiamo time, a real metropolis, a centre for dimenticare che essa rappresentava the political and economic power, per l'epoca una autentica metropoli, where you could see the negative centro di gravità del potere politico effects of overpopulation. ed economico, nonché luogo in cui cogliere gli effetti negativi del sovrapopolamento. Veduta della platea inferiore Per farsi una idea di quanto della Villa simili alle attuali possano essere View of the lower terrace state le problematiche relative alla of the Villa vita metropolitana, basti pensare 11 Arcinazzo Romano - Guida ai Musei che già dal I sec. a.C. i romani si dera l’imprevedibilità degli eventi, se erano dotati di una legge che vai fuori a cena senza aver fatto testa- regolasse la circolazione stradale mento: in ogni finestra aperta, dove di all’interno della città. notte si spiano i tuoi passi, sta in ag- Questa legge1 disponeva il guato la morte. Àugurati dunque e in te blocco del transito dei carri merci coltiva la flebile speranza che s’accon- nelle ore diurne, fino alle 16.00 - tentino di rovesciarti addosso il conte- 17.00, per consentire una maggiore nuto dei catini.” (Giov., Sat. III, 268 e fluidità del traffico cittadino nel segg). corso della giornata2. Anche quello dei rifiuti era Tale malcostume aveva de- un problema molto serio: nonostan- terminato l’intervento della legge, te la presenza diffusa di latrine e che prevedeva il risarcimento in discariche e l’efficienza dimostrata caso di morte causata dal lancio di dai romani nel costruire fogne e oggetti dalle case: cloache, molti rifiuti organici dome- stici venivano gettati dalla finestra “Se qualcosa scagliata da un edificio su durante le ore notturne e finivano un luogo dove la gente comunemente dunque per ammassarsi a bordo passa, ripassa o sosta, il pretore garanti- strada. rà un’azione legale per il danno causato. Il problema era così noto da Se l’oggetto cadente determina la morte divenire tema per le satire di Giove- di un uomo libero, il pretore garantirà nale3: un’azione legale per l’indennità di cin- quanta aurei” (Digesto. 9, 3, 5, 1). “Ma i pericoli della notte sono diversi e numerosi, guarda: tegole che a picco dal Giovenale, come detto, non tetto delle case ti spaccano la testa, vasi era tenero con la sua città che già ridotti in pezzi che il piú delle volte duemila anni fa viene descritta co- rovinano dalle finestre con violenza tale me una bolgia rumorosa da cui da segnare di crepe il selciato colpito. scappare: Un incosciente sei, uno che non consi- 1 Lex Iulia Municipalis, promulgata da Giulio Cesare nel 45 a.C. e integralmente pervenutaci attraverso le cosiddette Tavole di Heraclea, serie di lamine in bronzo rinvenute alla fine del XVIII sec. in Basilicata. 2 La legge specifica, inoltre, dei “permessi speciali”: avevano libero accesso nelle ore diurne i carri delle vergini vestali, i carri destinati alla costruzione di opere pubbliche, i carri da corsa nel giorno della gara, i carri del circo il giorno dello spettacolo e, naturalmente i carri destinati allo svuotamento delle latrine pubbliche, chiamati "plostra stercoraria". 3 Vissuto tra il 50 d.C. e il 140 d.C. 12 Arcinazzo Romano - Guida ai Musei “Si è mai visto luogo, per quanto mise- siglio? Come mi allontano dall’odore ro, desolato, che non sia preferibile al acre della città e delle cucine fumanti, terrore continuo degli incendi, dei crolli, che messe in moto diffondono con la ai mille pericoli di questa città tremen- polvere tutte le esalazioni pestilenziali da, dove nemmeno in pieno agosto che hanno assorbito, immediatamente sfuggi al vociare dei poeti” (Giov., Sat. avverto che la mia salute migliora” III, 5 e segg). (Sen. ad Lucil. 17-18.104.6) Le strade si presentavano a Anche Orazio dalla sua residenza di volte piene di rifiuti e tanto doveva Digentia, l'odierna Licenza, sita a 40 esserne spiacevole la vista e l’odore km da Arcinazzo Romano, invita il che, su decisione di Traiano, fu sta- suo amico Mecenate ad abbandona- bilito che i detenuti fossero impiega- re la città: ti anche nella pulizia di latrine e fogne, nonché nella manutenzione “la sua ricchezza opprimente e il suo delle strade. palazzo che tocca le alte nubi, e a cessare L’inquinamento atmosferico di ammirare il fumo e le ricchezze e il rappresentava una seria preoccupa- fracasso di Roma” (Hor. Carm. 3. zione: colpiva sia le classi meno 29.9.12) agiate che i benestanti con patologie dell'apparato respiratorio derivanti I luoghi più affascinanti e dalla poca salubrità dell'aria metro- dalla natura incontaminata e vigo- politana. Non di rado i medici con- rosa non potevano sfuggire a chi, sigliavano di prendersi un periodo oltre alle esigenze di riposo per il di riposo lontano da Roma per cura- corpo e per la mente, aveva anche le re proprio queste sintomatologie. potenzialità economiche per soddi- Fumi continui provenienti da cucine sfarle appieno, costruendo meravi- e forni, esalazioni dovute alle acque gliose residenze. nere che, se non confluivano in cloa- che, scorrevano a cielo aperto; im- Va precisato, però, che con il pianti di produzione industriale e termine Villa i romani, estremamen- botteghe artigiane di ogni tipo carat- te solleciti nel regolamentare giuri- terizzavano la vita economica della dicamente la vita civile, individua- città, ma allo stesso modo ne rende- vano due distinti modelli di inse- vano l'aria irrespirabile. diamento: quello prettamente resi- Seneca, a causa delle sue denziale, simile quindi all'accezione precarie condizioni di salute, fu moderna del termine, e quello atti- invitato dal medico ad allontanarsi nente la cosiddetta “Villa rustica”, dalla città per respirare aria pulita con il quale si indicava qualcosa di lontano dall’Urbe: simile ad una fattoria, nella quale all’edificio era associato un fondo “Mi chiedi in che modo io segua il con- coltivato non per sola sussistenza. 14 Arcinazzo Romano - Guida ai Musei Mentre la Villa rustica si le- gava alla produzione agricola ed al commercio, la prima era destinata principalmente al riposo, l'ozio (otium) di cui è nota dalla tradizione l'accezione filosofico-letteraria, e che era per i romani un'attività positiva, da svolgere lontano dalle incom- benze e dagli affanni quotidiani che derivavano dalla vita di città e dalle attività praticate (negotium). I luoghi preferiti per costrui- re queste residenze furono aree ex- traurbane non molto distanti da Roma, caratterizzate da paesaggio gradevole, clima mite e aria salubre. Fu così che i Colli Albani, il litorale laziale da Civitavecchia a Gaeta e, nell'entroterra, i Monti Prenestini, i Tiburtini e quindi la Valle del fiume Aniene, divennero luoghi privile- giati per la costruzione di Villae di grande pregio architettonico. Nel caso dell'alta Valle del- Solo considerando l'area l'Aniene poi, a rendere maggior- attorno alla quale si captava acqua mente suggestiva la collocazione, troviamo quindi, dal I sec. d.C., di- era la ricchezza e la fama delle ac- verse ville: nel 32, come detto, Ora- que dell'omonimo fiume, dal quale zio possiede una Villa nei pressi di quattro degli acquedotti che porta- Digentia (Licenza), che il poeta non vano l'oro blu a Roma traevano le mancherà di descrivere nelle sue fonti: Anio Vetus, Aqua Marcia, Aqua opere. Durante il suo regno, Nerone Claudia e Anio Novus. In particolare diede il via alla costruzione di l'Acqua Marcia era considerata, per un'imponente e spettacolare Villa qualità organolettica, l'acqua più sospesa tra le sponde del fiume buona di Roma: Aniene presso Subiaco (Subla- queum). Mezzo secolo più tardi sarà “La migliore acqua del mondo per fred- Traiano a volere una Villa residen- do e sanità, a testimonianza di tutta ziale nella zona, per godere della Roma, è l'Acqua Marcia, concessa al- natura selvaggia ed incantevole dei l’Urbe tra gli altri doni degli dei”. luoghi e per poter praticare la sua (Plin., Nat.Hist., XXXI, XXIV, 41) attività di svago preferita, la caccia. 16 Arcinazzo Romano - Guida ai Musei Infine, nell’agro tiburtino, Ogni municipium era gover- sarà Adriano a realizzare quella che nato da un consiglio cittadino (ordo rappresenta la più spettacolare ope- decurionum) i cui appartenenti go- ra residenziale della storia di Roma. devano di grande potere ammini- Tornando alla nostra area di strativo e politico. Afilae risulta riferimento, il centro attorno al quale ascritta alla tribus Aniensis, così co- ruotava la vita economica e sociale me gran parte dei centri romani del del territorio, a prescindere dall'inte- territorio circostante. Sappiamo resse per le villeggiature imperiali, anche che il territorio dell’antica era Afilae, odierna Affile, sito a circa 6 Affile fu centuriato nel 133 a.C.5; il km da Arcinazzo Romano in dire- centro conserva solo sporadici resti zione Subiaco. Le notizie storiche che di epoca romana poiché, avendo la riguardano sono piuttosto scarse, conosciuto una frequentazione sen- ma comunque in grado di delinearne za soluzione di continuità fino ai le caratteristiche politiche ed ammi- giorni nostri, le fasi di occupazione nistrative.