Bongrazio-Tesi-2012.Pdf
INDICE Introduzione 1 1. Professione inviato di guerra 3 2. Giornalisti al fronte, nomi e personaggi che hanno segnato la storia 11 2.1. Luigi Barzini 11 2.2. Indro Montanelli 13 2.3. Tiziano Terzani 14 2.4. Ettore Mo 16 3. Oriana Fallaci, protagonista indiscussa della guerra in Vietnam 18 4. Oriana Fallaci, ritratto di «uno degli autori più amati e letti del mondo» 23 5. Raccontare la guerra in un mondo che cambia 34 Bibliografia 38 Sitografia 39 Ringraziamenti 40 1 Introduzione A partire dagli anni novanta del secolo scorso, con la guerra del Golfo, la guerra del Kosovo, i conflitti locali in Africa e Asia, l’invasione dell’Afghanistan e quella dell’Iraq, è tornata alla ribalta delle cronache la figura del corrispondente di guerra, mestiere che ha alle spalle centocinquanta anni di storia, l’incarnazione probabilmente più apprezzata del giornalismo romantico in cui il reporter è proiettato in scenari drammatici e tumultuosi e per raccontare gli eventi bellici rischia anche la vita. Il primo corrispondente dal fronte, senza addentrarsi nei meandri della storia, è stato William H. Russell, inviato dal «Times» di Londra a seguire la guerra di Crimea. L’irlandese non avrebbe mai immaginato, partendo per il fronte, che con i suoi vivi racconti avrebbe creato il giornalismo di guerra. La mia tesi parte proprio da questo punto, da quel Russell che sfidando il governo inglese fece pubblicare le sue narrazioni sconvolgendo l’opinione pubblica di un intero paese. Ho preferito, per delimitare un argomento altrimenti assai vasto, compiere la mia ricostruzione storica sull’evoluzione del mestiere del reporter di guerra prendendo come punto di riferimento il nostro paese, l’Italia e, in particolar modo, la prima giornalista italiana scesa su un campo infuocato dalla battaglia, Oriana Fallaci.
[Show full text]