Annali 22 Pulito
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
1 Annali del Lazio Meridionale S T O R I A E S T O R I O G R A F I A anno XI, n. 2 – dicembre 2011 Annali editi in due quaderni l’anno. Direttore editoriale: Antonio Di Fazio Semestrale. Ambito territoriale: Lazio e-mail: [email protected] meridionale romano, ciociaro e pontino Comitato di redazione Ambito concettuale-disciplinare: la sto- A. Di Fazio, Giovanni Pesiri, ria e gli svolgimenti culturali del Latium Luigi di Pinto, Giovanni Tasciotti, vetus e adiectum dall’ antichità fino ad Massimiliano Di Fazio, oggi. Sfondo di storia nazionale e Rosario Malizia, Annibale Mansillo meridionale. Ricerca storica e discus- sione. Spazio didattico. Comitato scientifico Luigi Cardi (Geografia storica, Università Si collabora alla rivista solo su invito del Orientale di Napoli) direttore o di un redattore. Sono però Vincenzo Padiglione (Antropologia sociale, libere le rubriche aperte al dibattito. La Università di Roma ‘La Sapienza’) responsabilità giuridica e scientifica Silvana Casmirri (Storia moderna e rimane interamente a carico dell’ autore. contemporanea, Università di Cassino) Dischi, foto e dattiloscritti, se non Giovanni Pesiri (Regione Lazio - Parco pubblicati, possono essere ritirati solo a Naturale ‘Monti Ausoni’) cura degli stessi autori. Massimiliano Di Fazio (Archeologo - Gli articoli vanno consegnati in carta- Università di Pavia) ceo e in formato elettronico (possibil- mente in Word / Times New Roman 11). Casa Editrice Edizioni di Odisseo, via Gli autori hanno diritto a 3 copie del S.S. Appia, km 136 – Itri (LT), tel. 0771- fascicolo per ogni saggio e 2 copie per 727203 le recensioni (3 se più di una). Per gli E-mail: [email protected] estratti si accorderanno con l’editore. Un numero: €11. Abbonamento annuale (2 Gli interessati a recensioni e schede numeri): ordinario, € 20; sostenitore € 30, possono inviare le opere al Direttore con vaglia postale intestato all’editore. (Via Valmaiura 26, 04022 Fondi– Tel. 0771-531879) o ad un redattore. Supplemento a ‘L’Acropoli’–Autorizza- sito web: www.annalilazio.it zione n. 803/04 del Tribunale di Latina. 2 Stampato con il contributo della Banca Popolare di Fondi In copertina: il Generale Enrico Cialdini, massacratore delle genti del Sud 3 INDICE di ANNALI DEL LAZIO MERIDIONALE a. XI/2 Il direttore 5 questo fascicolo S A G G I V. Grossi 7 La funzione urbanistica degli Archi quadrifronti del Foro Emiliano a Terracina F. Lazzari 17 Castra e proprietà medievali del monastero di S. Andrea in Silice (Le Castella) G. De Luca 33 La transizione amministrativa a Traetto dal Regno borbonico a quello unitario P. G. Sottoriva 41 La Resistenza nel nord della provincia di Latina G. Tasciotti 53 Le elezioni comunali dei 1946 in provincia di Latina PAGINE RISORGIMENTALI A. Di Fazio 75 “I popoli del napolitano non volevano i piemon- tesi”. Il testo della mozione respinta del duca di Maddaloni, deputato di Casoria STORIA E DIDATTICA *** 95 Iniziative di studio e rievocazione del Risorgi- mento in alcune scuole del sud pontino Convegni, recensioni, etc. 11 dicembre 2010 - Convegno a Fondi per il decimo anniversario della morte di don Mario Forte [A. Di Fazio] Il 16 dicembre 2010 al Liceo ‘Alberti’ di Minturno serata sul ‘500 e Giulia Gonzaga [C. D. Pontecorvo] Il 9 giugno 2011: manifestazione patriottica al Ponte Giura [A. Di Fazio] 8 e 9 Luglio 2011, a Fondi Convegno sul Risorgimento italiano [A. Di Fazio] 29 ottobre 2011, a Minturno Convegno sulla battaglia del Garigliano (29 ott.-2 nov. 1860) [C. Pontecorvo] D. Petti, Il partito comunista italiano nella provincia di Latina 1921-1956, D’Arco edizioni, Formia 2007 [G. Tasciotti ] Il VII vol. di AA.VV. ‘Lazio e Sabina’ [M. Di Fazio] La premiata Tesi di dottorato di Anna Laura Sanfilippo sulla federazione fem- minile del PCI in provincia di Latina [F. Taricone] A. Polselli, Aldo Manuzio. L’ancora e il delfino, ed. Herald, Roma 2010 [A. Di Fazio] I primi tre fascicoli dei Quaderni del Museo del Paesaggio di Maenza (a c. di F. Tetro) [ C. Rossetti] F. Carta, Il senso della libertà, pp. 32, ill., Formia 2010 [A. Mansillo] V E T R I N A Corrispondenti e punti di vendita 4 5 Questo fascicolo È l’ultimo fascicolo in prevalenza dedicato al Risorgimento nelle terre del Lazio meridionale, e forse vale la pena tracciare una rapida valutazione di quanto fin qui fatto. Certamente ci siamo sforzati di essere imparziali. Questa, certo, è la condicio sine qua non del lavoro storiografico; ma trattandosi di Risorgimento italiano ogni ulteriore impegno e cautela in tal senso sono ancora necessari a causa di una tradizione, come ci siamo sforzati di ricordare ogni volta, eccessivamente ‘schierata’ in senso filosabaudo e antiborbonico. Nel senso cioè di esaltare il vincitore (gli Italiani lo sanno fare meglio di tutti) e vilipendere il soccombente (anche questo, purtroppo…). Il solo elenco di studiosi di vario orientamento su ciò impegnati (pur solo con una recensione) in oltre tre annate (sette fascicoli, dal dicembre 2008) - oltre al sottoscritto, annoveriamo Luigi Cardi, Ferdinando Corradini, Salvatore Tramontana, Elisa Di Rocco, Antonio Ciano, Giacomo De Luca, Cristina Rossetti, Giuseppina Di Trapano, M.Rosaria Vitiello, Cosmo D. Pontecorvo, Annibale Mansillo, Fernando Riccardi, e i tre personaggi dei quali abbiamo riprodotto testi, cioè Carlo Alianello, Tommaso Pedio e l’on. Marzio Francesco Proto Carafa - ci conferma l’estensione e, si spera, anche la qualità di quanto fatto su queste colonne per meglio capire il ‘vero’ Risorgimento, anche da queste parti ben diverso da quello proposto dalla vulgata storiografica: un Risorgimento ed un’Unità fatti di operazioni gattopardesche da parte delle classi dominanti, di feroci aggressioni militari da parte dei Piemontesi ‘liberatori’, di saccheggi e diseredazioni contro le nostre terre, di inganni e repressioni perpetrati in continuazione contro i contadini, per un momento illusi dai falsi proclami di Garibaldi. Anche da queste parti dopo la sanguinosa repressione della rivolta definita da storici prezzolati ‘brigantaggio’, le classi popolari e contadine avranno davanti a sé solo la prospettiva dell’emigrazione. Una storia terribile che estende le sue funeste conseguenze anche nella vita italiana d’oggi, nello sviluppo diseguale delle diverse parti della penisola, nella sempre più grave ‘questione meridionale’, nella dilagante corruzione degli apparati statali, nelle rinnovate nostalgie del passato, nelle ricorrenti tentazioni separatiste, al nord come al sud. Per questo proprio in questo fascicolo conclusivo dell’annata del 150.mo ho voluto, nelle PAGINE RISORGIMENTALI, introdurre e riprodurre il testo di una mozione depositata dal già citato on. Proto Carafa alla Presidenza del primo parlamento italiano (nel novembre del 1861), intesa al varo di una commissio- ne d’inchiesta per le vicende del Sud oppresso da una ‘piemontizzazione’ molto simile ad una colonizzazione e dal cosiddetto brigantaggio, ma non 6 presa in considerazione dal Rattazzi, che ‘democraticamente’ la cestinò. In questo 150.mo dell’Unità mi è parso utile riproporlo ai nostri lettori, avidi di verità storica. Al Risorgimento nel Lazio meridionale sono dedicati anche altri contributi. Anzitutto l’articolo di Giacomo De Luca, che per quanto attiene a Traetto sa rilevare da una documentazione di prima mano un fenomeno già da queste colonne osservato, cioè una marcata continuità di potere locale nel passaggio, pur considerato epocale, dal Regno borbonico a quello italiano. Con in più la rilevazione al tutto nuova in queste zone di brogli elettorali. La storia nazio- nale anche da queste parti inaugurava una lotta politica eccessivamente velenosa e pratiche e comportamenti illeciti e repressivi. E poi - nelle altre rubriche - abbiamo la registrazione, spesso anche ampia e puntuale, dei contenuti di alcuni dei convegni e delle iniziative didattiche svoltisi in tutto il territorio di competenza. In tanti di questi convegni e attività didattiche si conferma il quadro generale di un Risorgimento ancora retorico e ‘scolastico’, contro il quale comunque si levano voci importanti e ferme che tentano di infrangere i claustra della secolare ‘vulgata’ storiografica. Gli altri saggi del ricco fascicolo ci propongono una precisa ed attenta messa a punto di tante questioni cronologiche, architettoniche ed urbanistiche ancora in parte controverse circa gli Archi quadrifronti del Foro Emiliano, a Terra- cina, curata da Venceslao Grossi (Presidente del locale Archeoclub), per il quale essi rappresentano un caso di vero e proprio intervento di riassetto topografico e di pianificazione urbanistica “come non sembra possibile trovare nella prima età imperiale, né in Italia né nelle province orientali”; una notevole ed affidabile ricognizione sui Castra e sulle proprietà medievali del monastero di S. Andrea in Silice, in territorio di Le Castella (Cisterna), dovuta all’ esperta penna di Franco Lazzari, il quale sa ricomporre un quadro plausibile di quelle proprietà, utilizzando anche una documentazione d’ archivio finora scarsamente presa in considerazione; e poi, saltando al ‘900, un saggio destinato a suscitare vivo interesse nella storiografia resistenziale pontina, dovuto a Pier Giacomo Sottoriva, che avvalendosi di documentazione inedita o poco nota sa con la consueta maestria ritrovare linee di sviluppo e momenti e protagonisti precisi ed inoppugnabili di una resistenza antifascista (pur se poco coordinata e quindi di tono minore rispetto a quella sollevatasi nel centro e nord della penisola) anche nella fascistissima provincia pontina, specie nella