Sistema Geografico Della Montagna Del Lazio

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Sistema Geografico Della Montagna Del Lazio Enti Locali e Politiche per la Sicurezza EIM Ente Italiano della Montagna SISTEMA GEOGRAFICO DELLA MONTAGNA DEL LAZIO POLITICHE, ECONOMIA E TERRITORIO I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Coordinatore della ricerca: Stefano Pignotti Gruppo di ricerca: Chiara Finocchietti Clelia Losavio Vincenzo Bonanno Alessandro Cinnirella Luigi Falco Pier Paolo Poncia REGIONE LAZIO Direzione Regionale Enti locali Software sviluppato in collaborazione con e Politiche per la Sicurezza SI2G S.r.l., spin-off company Via Rosa R. Garibaldi, 7 Università Politecnica delle Marche, Ancona 00145 ROMA Grafica: UNCEM Cliccaquì sas Delegazione regionale del Lazio Viale Castro Pretorio, 116 Elaborazione cartografica e stampa: 00185 ROMA SystemCart srl EIM Ente Italiano della Montagna Si ringraziano Rosanna Farina per l’attività di rendicontazione Piazza dei Caprettari, 70 finanziaria del progetto e Alessandra Cupelli per la revisione del 00186 ROMA testo. SISTEMA GEOGRAFICO DELLA MONTAGNA DEL LAZIO ono molto felice di poter scrivere la prefazione alla pub- blicazione “Sistema Geografico della Montagna del S Lazio. Politiche, economia e territorio”, che raccoglie i frutti di un lavoro pluriennale condotto da un’équipe di ricerca- tori dell’Ente Italiano della Montagna. Questo volume, oltre a fornire scenari interessanti e in parte inediti relativi alla composizione fisica, socio-economica, e di accessibilità delle aree montane del Lazio, offre anche una ricognizione delle possibilità offerte dalla programmazione comunitaria, opportunità in gran parte ancora da scoprire e da utilizzare per rispondere ai tanti bisogni di questa splendida parte del territorio della Regione Lazio. Il valore di questo studio risiede non solo nelle conclusioni e nei dati che fornisce, ma anche nel modello di analisi a supporto della governance e delle politiche per la montagna che offre. Si tratta di un modello, validamente supportato da strumenti informatici come il client GIS, che permette agli amministratori e a quanti sono coinvolti a vario titolo nel governo del territorio di attuare politiche e interventi in modo mirato e soprattutto rispondente ai bisogni di chi vive e opera in montagna. Onorevole Massimo Romagnoli Presidente dell'Ente Italiano della Montagna 3 SERVIZIO PER L’INFORMAZIONE GEOGRAFICA E TERRITORIALE DELL’ENTE ITALIANO DELLA MONTAGNA 1 QUADRO ISTITUZIONALE POLITICO AMMINISTRATIVO 17 1.1 La definizione di territorio montano 18 1.2 I territori montani e il federalismo fiscale 20 1.3 Il quadro nazionale sul riordino SISTEMA delle comunità montane 21 GEOGRAFICO 1.4 Il riordino delle comunità montane nel Lazio 23 DELLA 1.5 L’intervento della Corte Costituzionale 24 1.6 La legislazione regionale per la MONTAGNA montagna laziale 27 SOMMARIO DEL LAZIO POLITICHE, ECONOMIA E TERRITORIO LE COMPONENTI FISICO-CLIMATICHE 2 E L’USO DEL SUOLO 35 2.1 Inquadramento generale 36 2.2 Le variazioni dell’uso suolo nel tempo 41 2.3 Metodologia per una classificazione morfo-climatica della Regione Lazio 49 Ivano Pompei 2.4 Classificazione morfo-climatica La montagna del Lazio: una risorsa della montagna del Lazio 62 per lo sviluppo della regione 6 2.5 La definizione di soglie fisiche Annamaria Giorgi di montanità su base comunale 72 SGML: un innovativo strumento di conoscenza per il governo 2.6 Indice fisico di montanità 76 della montagna 8 SGML: UN PROGETTO LE COMPONENTI SOCIO-ECONOMICHE 83 MULTIDISCIPLINARE 3 PER LA MONTAGNA 3.1 Tra spopolamento e rinnovo demografico 85 DEL LAZIO 11 3.2 L’agricoltura in montagna 90 Descrizione e scelte metodologiche 12 3.3 Attività produttive del secondario e terziario 91 I presupposti della ricerca 13 3.4 Il turismo: le risorse della montagna del Lazio 96 Il contesto del progetto 14 3.5 Il patrimonio immobiliare e il fenomeno delle “seconde case” 104 3.6 Metodologia 110 3.7 Indice di svantaggio complessivo 111 4 PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 115 4.1 Obiettivo 2 e FESR: riconversione sociale ed economica delle zone con problemi e difficoltà strutturali 118 4.2 Obiettivo 3 e FSE: ammodernamento dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione 128 4.3 Il FEAOG e la politica di sviluppo per il consolidamento delle aree rurali del Lazio 136 4.4 Il Programma di Iniziativa Comunitaria Leader+ per uno sviluppo rurale dal basso 143 4.5 Metodologia per l’acquisizione, la georeferenziazione e l’analisi dei dati di programmazione 151 4.6 Sintesi dei risultati 151 5 CONCLUSIONI 197 L’ACCESSIBILITÀ AI SERVIZI Un modello di studio e analisi E ALLA MOBILITÀ 165 per la governance delle aree montane 198 5.1 Patrimonio infrastrutturale 166 Il valore di SGML 198 5.2 Metodologia per la formulazione di modelli di accessibilità I risultati dello studio 200 su scala regionale 171 5.3 Scenari di accessibilità per la montagna del Lazio 177 BIBLIOGRAFIA 206 5.4 Indici di accessibilità 181 REPERTORIO CARTOGRAFICO 211 6 LE APPLICAZIONI DI SGML 187 6.1 Le banche dati 188 6.2 Il client GIS 189 6.3 Il webGIS del progetto 194 LA MONTAGNA DEL LAZIO: UNA RISORSA PER LO SVILUPPO DELLA REGIONE Ivano Pompei Presidente dell’UNCEM - Delegazione regionale del Lazio evoluzione storica della società e dell’economia del Lazio ci ha consegnato un pesante risultato di profon- L’ da disomogeneità di sviluppo tra le zone montane e il restante territorio, che la presenza della metropoli romana ha ulteriormente drammatizzato per gli effetti delle distorte gravi- tazioni demografiche-produttive di vaste trasmigrazioni e dra- stici drenaggi dai territori più deboli. Il complesso fenomeno è caratterizzato da due componenti di significato contrastante: il depauperamento della vita e dell’eco- nomia delle zone montane (con tutta l’onerosità dell’intervento pubblico richiesto per la soluzione del vasto problema) e il con- corrente mancato utilizzo delle consistenti risorse allocate potenzialmente in montagna e molto scarsamente attualizzate. L’impegno delle istituzioni pubbliche per l’inquietante “proble- ma” delle zone montane, difficili e svantaggiate, è stato sempre avvertito dalla cultura e dalla politica come un obbligo derivato, anche e soprattutto, dalle preoccupazioni per lo sviluppo del- l’intera collettività, condizionato e compromesso dal ritardo e dai bisogni delle zone montane. Un significativo avanzamento nella concezione dell’indifferibile intervento (e delle articolazioni, forme e contenuti di esso) si è registrato quando il dibattito culturale e politico ha realizzato il superamento dei tradizionali interventi, assistenziali e/o emer- genziali, organizzati per risolvere o contenere nei suoi negativi riverberi, il “problema” montagna, ed ha acquisito la consape- volezza di doversi riguardare la montagna come giacimento di significative risorse, rimaste troppo a lungo allo stato potenzia- le, delle quali invece è ormai urgente promuovere l’esplicita- zione e lo sviluppo, per risultati di gratificazione delle popola- zioni residenti ma anche di determinante apporto ai disegni di sviluppo globale. 6 SISTEMA GEOGRAFICO DELLA MONTAGNA DEL LAZIO Tale novità di approccio richiede innovative metodologie e moderne strumentazioni perché il proposito ed il disegno di “programmare” per la montagna un percorso di consapevolez- za e di attivazione delle reali energie e delle insite capacità di crescita sia capace di affermarsi efficacemente e sollecitamen- te fino a realizzare l’indifferibile inversione di tendenza. Si impone dunque una compiuta visione e conoscenza della realtà da incidere, uno studio circostanziato delle consistenze delle risorse materiali ed umane allo stadio attuale, una atten- ta analisi delle capacità reattive agli stimoli di cambiamento e di crescita, una coraggiosa prospettazione di nuovi equilibri con realistica quantificazione degli investimenti e dei risultati, il tutto in un contesto di severo ancoraggio al complesso milieu sedimentato e impreziosito nei secoli e gelosamente possedu- to dai naturali della montagna. Proprio per tali fondamentali e vitali esigenze, l’iniziativa e l’im- pegno della Regione Lazio e dell’UNCEM regionale si sono da tempo orientati nella paziente esplorazione e fedele rappre- sentazione di questo singolare, sofferto e affascinante mondo della montagna: finalmente l’iniziativa e l’impegno sono stati coronati – con il determinante apporto della scienza, della pas- sione e dell‘esperienza dell’EIM (Ente Italiano della Montagna) - con la compiuta realizzazione dell’ambizioso progetto “SGML - Sistema Geografico della Montagna del Lazio”: siamo tutti lieti ed orgogliosi di mettere a disposizione di quanti sono al ser- vizio dello sviluppo della collettività, ed in particolare sono addetti all’indispensabile recupero della montagna ai ritmi di crescita di tutto il Paese, uno strumento completo per la cono- scenza e l’analisi della realtà, la rappresentazione e la riprodu- zione di essa in un trasformato scenario di approdo di tutto il possibile e dovuto sviluppo. 7 SERVIZIO PER L’INFORMAZIONE GEOGRAFICA E TERRITORIALE DELL’ENTE ITALIANO DELLA MONTAGNA SGML: UN INNOVATIVO STRUMENTO DI CONOSCENZA PER IL GOVERNO DELLA MONTAGNA Annamaria Giorgi Direttore dell’Ente Italiano della Montagna importante partita del federalismo in Italia non può essere vinta senza i territori montani. La montagna infatti rappresenta per estensione, secondo la classificazione oggi in vigore a L’ norma di legge, il 54% della superficie nazionale: nessun progetto di riforma in materia di valorizzazione delle funzioni degli enti regionali e locali
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