DELIBERAZIONE N° XI / 4430 Seduta Del 17/03/2021

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DELIBERAZIONE N° XI / 4430 Seduta Del 17/03/2021 DELIBERAZIONE N° XI / 4430 Seduta del 17/03/2021 Presidente ATTILIO FONTANA Assessori regionali LETIZIA MORATTI Vice Presidente GUIDO GUIDESI STEFANO BOLOGNINI ALESSANDRA LOCATELLI DAVIDE CARLO CAPARINI LARA MAGONI RAFFAELE CATTANEO ALESSANDRO MATTINZOLI RICCARDO DE CORATO FABIO ROLFI MELANIA DE NICHILO RIZZOLI FABRIZIO SALA PIETRO FORONI MASSIMO SERTORI STEFANO BRUNO GALLI CLAUDIA MARIA TERZI Con l'assistenza del Segretario Enrico Gasparini Su proposta dell'Assessore Pietro Foroni Oggetto CONTRIBUTO STRAORDINARIO AL COMUNE DI TAVERNOLA BERGAMASCA, ALLA COMUNITÀ MONTANA DEI LAGHI BERGAMASCHI, ALLA COMUNITÀ MONTANA DEL SEBINO BRESCIANO E ALL’AUTORITÀ DI BACINO LACUALE DEI LAGHI D’ISEO, ENDINE E MORO A SUPPORTO DELLE ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE CONNESSE CON L’EMERGENZA CONSEGUENTE AL MOVIMENTO FRANOSO IN ATTO SUL VERSANTE DEL MONTE SARESANO IN COMUNE DI TAVERNOLA BERGAMASCA (BG) Si esprime parere di regolarità amministrativa ai sensi dell'art.4, comma 1, l.r. n.17/2014: Il Direttore Generale Roberto Laffi Il Dirigente Dario Fossati L'atto si compone di 7 pagine di cui / pagine di allegati parte integrante VISTI: ● il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, concernente “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali” e, in particolare l’art. 108, che definisce le competenze in capo agli Enti territoriali in materia di Protezione Civile; ● il Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 61 che definisce le competenze delle Regioni in materia di difesa del suolo; ● il Decreto Legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 “Codice della Protezione Civile”, ed in particolare: − l’art. 2 che definisce attività di protezione civile quelle volte alla previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, alla gestione delle emergenze e al loro superamento; − l’art. 11, che pone in capo alle Regioni l’organizzazione del proprio sistema territoriale di Protezione civile, per assicurare lo svolgimento delle attività di protezione civile di cui all'articolo 2; − l’art. 12, che prevede tra le funzioni fondamentali dei Comuni “lo svolgimento, in ambito comunale, delle attività di pianificazione di protezione civile e di direzione dei soccorsi con riferimento alle strutture di appartenenza” e che stabilisce, tra l’altro, che il Comune deve dare attuazione, in ambito comunale, alle attività di prevenzione dei rischi; ● le Direttive della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di Protezione Civile: − 27 febbraio 2004 “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di Protezione Civile”; − 3 dicembre 2008 “Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze”; VISTI i seguenti atti, che disciplinano l’attività di difesa del suolo e mitigazione dei rischi idrogeologici in Regione Lombardia: ● legge regionale 5 gennaio 2000, n. 1, “Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. n. 112/1998”, in particolare l’art. 3, comma 108, che definisce le funzioni di competenza regionale in materia di risorse idriche e difesa del suolo; ● legge regionale 15 marzo 2016, n. 4 “Revisione della normativa regionale in materia di difesa del suolo, prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione dei corsi d’acqua”; 1 VISTI, altresì, le norme ed i provvedimenti di seguito citati, che disciplinano il sistema di Protezione Civile in Regione Lombardia, ed in particolare le attività di allertamento e l’organizzazione del sistema di risposta locale all’emergenza: ● legge regionale 22 maggio 2004, n.16 “Testo unico delle disposizioni regionali in materia di Protezione Civile”, e ss.mm.ii.; ● d.g.r. 16 maggio 2007, n. 4732 “Revisione della «Direttiva regionale per la Pianificazione di Emergenza degli Enti Locali» (l.r. 16/2004, art. 4, comma 11)”; ● d.g.r. 17 dicembre 2015, n. 4599 “Aggiornamento e revisione della direttiva regionale per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento per i rischi naturali ai fini di protezione civile (d.p.c.m. 27 febbraio 2004)”; ● d.g.r. 6 marzo 2017, n. 6309 “Direttiva regionale in materia di gestione delle emergenze regionali – Revoca della d.g.r. 21205 del 24 marzo 2005”; VISTE le attività messe in atto dal Comune di Tavernola Bergamasca per far fronte all’emergenza conseguente al movimento franoso sul versante del Monte Saresano, attività consistite nell’allestimento di strumentazioni, materiali ed attrezzature per monitoraggio geotecnico e reportistica specialistica per la verifica dei luoghi e l’elaborazione dei dati strumentali attuali e pregressi della strumentazione installata sul versante stesso; CONSIDERATO che il movimento franoso in atto ha determinato, tra l’altro, l’interruzione delle attività e l’evacuazione dello stabilimento Italsacci, nonché la chiusura della SP ex SS469 Sebina Occidentale, la SP78 e la strada comunale che da Tavernola Bergamasca conduce al Comune di Parzanica, determinando l’isolamento del comune stesso e dei suoi 380 abitanti; DATO ATTO dell’attivazione, da parte della Comunità Montana Laghi Bergamaschi, di un pronto intervento in somma urgenza per l’approntamento di una viabilità di emergenza funzionale alla rimozione della condizione di isolamento del Comune di Parzanica; CONSIDERATO inoltre che in fase emergenziale è stata precauzionalmente evacuata la frazione Squadre in Comune di Vigolo; DATO ATTO che la Provincia di Bergamo ha affidato un incarico per l’installazione in emergenza di un sistema di monitoraggio della frana near real time mediante il 2 radar interferometrico SAR da terra; CONSIDERATO che, sulla base dei dati provenienti dal sistema di monitoraggio attualmente installato, dalle prime stime dei volumi potenzialmente mobilizzabili e dalle modellazioni preliminari effettuate dal consulente incaricato dal Comune di Tavernola Bergamasca sulla possibile dinamica di scendimento della frana, non si può escludere che parte del volume della frana stessa possa raggiungere il lago determinando la formazione di un eventuale onda anomala che vada ad interessare i comuni rivieraschi del lago d’Iseo; PRESO ATTO che tali prime ipotesi sulla dinamica del dissesto e sui possibili scenari conseguenti al collasso sono state confermate dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, in qualità di Centro di competenza per le frane del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, come da verbale di sopralluogo effettuato in data 27/02/2021 e dalla Relazione di sopralluogo del 4/03/2021; CONSIDERATO che, alla luce di quanto sopra, la Comunità Montana Laghi Bergamaschi e la Comunità Montana del Sebino Bresciano stanno provvedendo ad un aggiornamento e adeguamento della pianificazione di emergenza dei rispettivi comuni rivieraschi che tenga conto dello specifico scenario sopra illustrato; CONSIDERATO che l’Autorità di Bacino Lacuale dei Laghi d’Iseo, Endine e Moro sta provvedendo a predisporre un incarico ad esperti, sulla base degli studi di scendimento della frana e del suo possibile impatto nel lago d’Iseo, i modelli di trasferimento dell’eventuale onda anomala lungo tutti i comuni rivieraschi del lago; VISTA la richiesta del Comune di Tavernola prot. n. 1135 del 1/03/2021, agli atti regionali n. Z1.2021.5365 del 1/03/2021, con cui chiede a Regione Lombardia un contributo finanziario pari a € 100.000,00 per attività e strumentazioni di monitoraggio geotecnico, studi specialistici connessi, acquisizione di attrezzature connesse con l’emergenza in atto; VISTA la nota della Comunità Montana Laghi Bergamaschi prot. n. 3114 del 2/03/2021, agli atti regionali n. Z1.2021.5520 del 2/03/2021, con cui chiede a Regione Lombardia un contributo finanziario di € 25.000,00 per l’aggiornamento e l’adeguamento della pianificazione di emergenza sovracomunale connessa con lo specifico scenario sopra descritto per i Comuni di Sarnico, Castro, Tavernola, 3 Riva di Solto, Lovere e Predore; VISTA la nota della Comunità Montana del Sebino Bresciano prot. n. 1065 del 3/03/2021, agli atti regionali n. AE03.2021.1121 del 3/03/2021, con cui chiede a Regione Lombardia un contributo finanziario per l’aggiornamento e l’adeguamento della pianificazione di emergenza connessa con lo specifico scenario sopra descritto per i comuni di Iseo, Sulzano, Sale Marasino, Monte Isola, Marone e Pisogne; VISTA la richiesta dell’Autorità di Bacino Lacuale dei laghi d’Iseo, Endine e Moro, in atti regionali Z1.2021.6417 del 9 marzo 2021, con cui si chiede un contributo finanziario stimato in € 15.000,00 per la modellazione delle eventuali onde anomale sul lago d’Iseo da definirsi sulla base degli scenari di frana individuati, per il supporto alla pianificazione d’emergenza per tutti i comuni rivieraschi delle Province di BG e BS; RITENUTO pertanto di accogliere la richiesta del Comune di Tavernola Bergamasca, della Comunità Montana Laghi Bergamaschi, della Comunità Montana del Sebino Bresciano e dell’Autorità di Bacino Lacuale dei Laghi d’Iseo, Endine e Moro finanziando un importo complessivo di € 165.000,00 per le attività di monitoraggio geotecnico sopradescritte, studi specialistici ed attrezzature di Protezione Civile; RITENUTO inoltre di stabilire che il contributo regionale sarà così ripartito: Comune di Tavernola Bergamasca € 100.000,00, Comunità Montana Laghi Bergamaschi € 25.000,00, Comunità Montana del Sebino Bresciano € 25.000,00, Autorità di Bacino Lacuale dei Laghi d’Iseo, Endine e Moro € 15.000,00; DATO ATTO che il contributo in oggetto trova copertura sui fondi dei seguenti capitoli del Bilancio regionale per l’anno in corso: - Cap. 11.01.104.12853 per la quota parte di € 50.000,00 al Comune di Tavernola per le attività di studi e consulenze funzionali al monitoraggio della frana; - Cap. 9.01.203.14422 per la quota parte di € 50.000,00 al Comune di Tavernola per strumentazione di monitoraggio geotecnico, materiali e attrezzature di Protezione Civile; - Cap. 11.01.104.7897 per la quota parte di € 50.000,00 alle Comunità Montane dei Laghi Bergamaschi e del Sebino bresciano per attività di aggiornamento e adeguamento della pianificazione di emergenza; 4 - Cap.
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