Quaderni Di Cultura E Di Storia Locale a Cura Del Comune Di Parzanica
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Quaderni di cultura e di storia locale a cura del Comune di Parzanica Con questa pubblicazione il Comune di Parzanica prosegue un’esperienza editoriale, quella dei “Quaderni di cultura e di storia locale”, con la quale in- tende perseguire due obbiettivi, tra di loro complementari: far conoscere Parzanica fuori dai confini del Comune, per valorizzarne le molte risorse ambientali e culturali e far conoscere ai Parzé (questo il nome originario dei suoi abitanti) le loro radici. Radici antichissime, che risalgono nei secoli, fino a quando si perde la me- moria, per mancanza di documenti. Radici la cui memoria va rinsaldata, per non perdere un’identità che è la base sulla quale costruire il dialogo con tut- ti. Questo numero di Parzé racconta di alcuni squarci di vita vissuta dalla co- munità di Parzanica nell’Ottocento, mettendo in evidenza luci e ombre, at- ti di eroismo e situazioni di disagio che molto assomigliano a quelle che oggi vediamo spesso sulle pagine dei giornali o nelle immagini televisive. Raccontiamo di tre patrioti, che hanno combattuto l’Imperial Regio Gover- no austriaco per costruire l’unità d’Italia e di una giovane fanciulla, partita per fare la sarta e indotta alla prostituzione da una donna priva di scrupoli. Raccontiamo di un affresco perduto e che vorremmo ritrovare. Raccontiamo dei romiti, figure estinte dal sopravvenire della modernità, ma che fino a poco tempo fa custodivano la chiesa della Santissima Trinità ed erano, a loro modo, anche custodi della tradizione e della comunità. Il rac- conto dei romiti è di don Aldo Cristinelli, romito vivente, anche se non abi- ta alla Trinità, custode della Tradizione e della Sapienzialità secolare che emerge, vitale e vivificante, trasformata e tradotta, ma non tradita, dalle sue parole, dai suoi scritti e dal suo modo di vivere. Il Sindaco Battista Cristinelli iamo, di seguito, con grande secolare che emerge, vitale e vivifican- ORATORI, ROMITORI E ROMITI piacere, una testimonianza te, trasformata e tradotta, ma non DELLA TERRA SEBINO CAMUNA di don Aldo Cristinelli sui ro- tradita. Don Aldo è, per usare un ter- D mine che gli piace, la sortìa, la sor- miti, sugli oratori e sui romitori sebi- don Aldo Cristinelli no-camuni, con una sola precisazio- gente dalla quale sgorgano antiche ne: sbaglia don Aldo quando afferma parole che parlano più al cuore e al- che l’ultimo dei romiti è stato Daniele l’anima che alla mente, come è giusto Danesi. A chi, come me, ha il privile- che sia. Don Aldo è, come le sorgenti, Affrontiamo in questo studio per come bella e reale notizia, diventa gio di conoscerlo, don Aldo regala la antico e giovane, frizzante, gioioso: Parzé la storia dei romiti, per la per tutti grazia di iniziazione e certezza che la tradizione dei romiti è una testimonianza di vitalità, di vo- quale è assai importante la recen- reale trasformazione di vita. Oggi viva, per il semplice fatto, evidente ed glia di vivere, di libertà. Tra tutte le te ricerca storica della prima evan- per noi questi oratori-romitori so- eclatante, che il romito vivente è lui. emozioni che regala a chi lo incontra gelizzazione nelle nostre campa- no sacre testimonianze del cammi- Non abita alla SS Trinità di Parzani- don Aldo trasmette, in primo luogo, gne e vallate fatta dai monaci di no profondo dei nostri antenati sul ca, ma è come se l’abitasse, perché ne quella della libertà: il bene più prezio- S.Colombano da Bobbio in Italia e sentiero montanaro della sequela è il custode da sempre, così come lo è so del quale l’uomo sia stato dotato. Il da S. Gallo in Svizzera. Un valido nelle beatitudini del mistero pas- della Tradizione, che fa vivere con la culto della libertà è nei cromosomi de- comitato di livello europeo, ani- quale. Qui, come catena di padri, passione della trasmissione orale, che gli abitanti antichi e moderni di Par- mato da d.Michele Tosi, ha in par- vengono nei tempi forti dell´anno cala a fatica nello scritto, quasi che le zanica e anche in questo senso Don te ricuperato e studiato il primitivo liturgico per ritiri e nelle situazioni parole fissate sulla carta perdessero il Aldo è il custode e il testimone, il “ro- Archivio di Bobbio; ha analizzato drammatiche della vita per veglia- loro vero significato. Parlando con lui mito” della”Santissima”. Lunga vita. il nostro passaggio dall’arianesimo re la notte che diventa mattino. si avverte il vigore della Sapienzialità Silvano Danesi longobardo al cristianesimo auten- Scrutano il grande e meraviglioso tico. I luoghi primitivi di culto e dei affresco absidale, dove l’Abbà ab- “pagus” diventano “oratori” spes- braccia il Figlio crocifisso in un so dedicati alla SS.Trinità. I mona- mistero di risurrezione: affresco ci, da pellegrini in esodo, si fanno che si trasfigura piano piano, con vicini e condividono la vita con i le prime luci dell’alba, che filtrano marginali, i boscaioli, i contadini, dalle finestrelle orientate e spalan- con piccole strutture: cella-orato- cate al sole nascente. Da qui, illu- rio- scòla, nel ritmo del pregare, minati nel cuore da una speranza del lavorare ed insegnare. sottile, trasformati e rinati, ritor- Hanno anche tempi forti di “de- nano convinti e motivati nella real- serto” per verifiche-revisioni in tà del quotidiano. grotte-oraculum od in eremi-romi- La iniziazione cristiana autentica tori, per discernere nel silenzio- di questo monachesimo rimane ascolto della Parola, la Volontà sempre significativa e forte nelle dell’Abbà e nella sua tenerezza di- nostre comunità. Molto pregnante vina, abbandonarsi nello Shalòm e è la frequentazione di monasteri nelle sue mani. ed eremi della nostra gioventù in Il Vangelo, vissuto e testimoniato ricerca. Don Aldo Cristinelli, a destra nella foto, con il patriarca di Venezia, Angelo Roncalli (poi Giovanni XXIII) il giorno della sua consacrazione sacerdotale. Gli archivi diocesani e parrocchiali Trinità ! I Sebino-Camuni hanno documentano frequentemente espresso una grande rete di orato- questa presenza degli oratori - ro- ri-romitori sui luoghi primitivi del mitori dei cristiani Sebino-Camu- culto precristiano, anche se riman- ni. Nei testamenti si ricordano gono, qua e là, piccole minoranze spesso dei bisogni del loro orato- ghettizzate. Parzanica ha topono- rio-romitorio, che ha una grande mi di netta distinzione, definendo forza di attrazione spirituale e di dove abitano: “Cà dei Pagà...Mut sacra memoria; è gestito normal- dei Pagà...Bùs dei Pagà, come a mente nelle vicinie da comitato Tavernola, dove un’antica cascina eletto con i due terzi ogni anno, è ancora chiamata: “Argiana- aria- con due sindaci, tesoriere e can- na”, ossia Casa degli Ariani ed celliere. E l’amministrazione è un’altra chiamata: “Vàandèl”, os- sempre molto corretta, solidale e sia Casa dei Vandali. A Prestine trasparente. Il tutto è segnale pa- hanno “Coren dei Pagà”. A Vione tente della memoria iniziatica del “Piàsa dei Pagà” sul monte Bles. monachesimo. A Sonico “Cornèl dei Pagà”. Solo nel periodo della rivoluzione A Monno “Mut dei Pagà”. A Edo- francese vengono più o meno di- lo si adora l’idolo Camulo, oltre a mezzati i valori patrimoniali per al- Saturno e Marte. Da idolo deriva il tri interessi sociali . nome Edolo. A Cividate Camuno - L’archivio parrocchiale di Parzani- capitale camuna all’epoca romana ca conserva una documentazione fino al 773 - esiste un museo ricco molto interessante su questa tema- di memorie precristiane. A Breno in clima di inquisizione diventa il Dedicati alla Madonna: a Erban- tica. Risulta anche una intensa fre- antico Fano a Minerva, poi san- monte dei demoni e delle streghe. no; a Pian di Borno; a Esine; a quentazione per veglie, ritiri, sante tuario mariano. A Zone “Dòs dei Grande miniera di notizie preisto- Iseo; a Montisola; a Pisogne, Pie- messe e per una grande la festa Pagà”. A Ponte di Legno “Tór dei riche sono le incisioni rupestri. ve di S.Maria in silvis; a Lovere , annuale, vissuta da tutto il paese Pagà”. Qui come altrove sopravvi- La storia locale Sebino-Camuna chiesa S. Maria, già Monastero pregando, cantando, mangiando vono espressioni del dialetto pri- testimonia una presenza capillare degli Zoccolanti; a Vigolo, S. Ma- insieme attorno all’oratorio, situa- mitivo dei pastori chiamato “Gavì di oratori-romitori ispirati dalla ria del colle del Giogo e La Madó- to a mille metri a strapiombo sullo o Gaì”. A Saviore “Dòs dei Pagà”. prima evangelizzazione sopra ri- na del Dòs. stupendo lago Sebino e rifondan- Certe località hanno denominazio- cordata. Di seguito faccio un par- A Parzanica, con genio parzanice- do solidalmente la comunità. ni come: “Bergebal “( berg = Ber- ziale catalogo di oratori con romi- se, invece di costruire un santuario Sempre c’è un festoso sparo dei gimo dio del monti e Baal antica tori dedicati alla Santissima mariano, si limitano a mettere una mortaretti. deità) e “Ràcol” (oracolo ). Sulla ci- Trinità, alla Madonna ed ai Santi. quadro mariano nel loro primario Talvolta sono invitati predicatore e ma di Montisola, tempio al dio Dedicati alla Santissima Trinità: Oratorio della Santissima Trinità e cantori per la messa assembleare. Pan, poi santuario mariano. Mon- ad Esine, segnale storico del pas- lo chiamano: “Santissima”. Il trombettiere serve da richiamo te del Tonale (con il suo importan- saggio dall’arianesimo al cristiane- A Tavernola c’è il Santuario della per la salita Al Mut dei Pagà, te passo per valle di Sole - Trento) simo, a Casnigo, a Parre, a Cluso- Madonna di Cortinica, dedicato al- deentàt Oratorio dè la Santissima era luogo di convegni e feste, che ne, a Parzanica. la Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta. mitorio (è sempre festeggiato da ORATORIO I Tavernolesi sono molto attaccati pellegrini il 26 luglio); a Bienno a S.