Tempo E Memoria Nella Lingua E Nella Letteratura Italiana
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Civiltà Italiana Pubblicazioni dell’Associazione Internazionale Professori d’Italiano Nuova serie 5 - 2009 Tempo e memoria nella lingua e nella letteratura italiana Atti del XVII Congresso A.I.P.I. Ascoli Piceno, 22-26 agosto 2006 Vol. III: Narrativa del Novecento e degli anni Duemila Associazione Internazionale Professori d’Italiano 2009 www.infoaipi.org Comitato di redazione Michel Bastiaensen (Bruxelles) Alberto Bianchi (Wheaton College) Pietro De Marchi (Zurigo/Neuchâtel) Dagmar Reichardt (Brema) Daragh O’ Connell (Cork) Corinna Salvadori Lonergan (Dublino) Roman Sosnowski (Cracovia) Bart Van den Bossche (Lovanio, coordinatore) Ineke Vedder (Amsterdam) A.I.P.I. – Associazione Internazionale Professori d’Italiano sede giuridica: Place Anneessens 11, 1000 Bruxelles ISBN 978 90 8142 540 7 “Civiltà Italiana” è la collana dell’A.I.P.I. - Associazione Internazionale Professori d’Italiano. I contributi vengono selezionati mediante revisione paritaria da parte di due membri del Comitato di Redazione. “Civiltà Italiana” is the peer-reviewed series of the A.I.P.I. - Associazione Internazionale Professori d’Italiano; each paper submitted for publication is judged independently by at least two members of the Editorial Board of the Series. INDICE DEL TERZO VOLUME I. TEMPO E MEMORIA NELLA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO KARL CHIRCOP (University of Malta / L’-Università ta’ Malta), pag. 11 Tempo e memoria nell’epifania di Joyce e Pirandello BARBARA MEAZZI (Université de Savoie), Enif Robert e Filippo » 23 Tommaso Marinetti: «Un ventre di donna» e l’autobiografia futurista FRANCO MUSARRA (K.U.Leuven) «I pensionati della memoria» di » 43 Pirandello tra ironia e metadiscorsività FULVIO SENARDI (Università di Trieste), Italo Svevo ultima » 59 maniera: gli ironici ricordi e le paradossali riflessioni del «vecchione» II. TEMPO E MEMORIA NELLA NARRATIVA DEL SECONDO NOVECENTO CLEMENS ARTS (Bruxelles), La loquacità di Qfwfq » 79 CLAUDIA CARMINA (Università di Palermo), «Un quadro completo » 91 dell’anima»: epifanie dei luoghi e affioramenti memoriali ne «L’isola appassionata» di Bonaventura Tecchi SARAH DECOMBEL (Universiteit Gent), Il tempo e i Tempi in » 101 «Lessico famigliare» di Natalia Ginzburg ELIS DEGHENGHI OLUJIĆ (Sveučilište u Rijeci), La fisicità della » 109 memoria: eventi e luoghi nella scrittura femminile istro-quarnerina AN DE NEVE (Universiteit Antwerpen), Gesualdo Bufalino e il » 121 palinsesto proustiano PIETRO DE MARCHI (Universität Zürich / Université de » 133 Neuchâtel), La biblioteca di un italiano: i «Fiori italiani» di Luigi Meneghello come romanzo di formazione LUIGI GUICCIARDI (Modena), Sciascia giallista eretico: annotazioni » 151 su «Il contesto» STEFANO LAZZARIN (Université Jean Monnet, Saint-Etienne), » 157 «Il passato non serve a niente»? Splendori e miserie della memoria ne «L’oro di Napoli» di Giuseppe Marotta MARINELLA LIZZA (Università di Pisa), Spazio, tempo e memoria » 175 ne «Le città invisibili» di Italo Calvino CATHERINE O’ BRIEN (National University of Ireland, pag. 189 Galway), L’influenza dell’emigrazione istriana del dopoguerra sui primi romanzi di Fulvio Tomizza EMANUELA PATTI (University of Birmingham), «Petrolio», » 201 scrittura della differenza: memoria, storia e identità alla deriva MARIA VITTORIA PUGLIESE (Università di Pisa), La memoria » 213 come fatale prigionia: «L’isola di Arturo» di Elsa Morante e «Le Furie» di Guido Piovene ROBERTO SALSANO (Università di Roma Tre), Memoria e » 225 immaginazione in Elsa Morante SABINE WITT (Universität Hamburg), Tempo e spazio come » 235 messinscena dell’io nella letteratura commemorativa di Curzio Malaparte III. TEMPO E MEMORIA NELLA NARRATIVA DELL’ULTIMO NOVECENTO RICHARD BRÜTTING (Herborn), Tempo e narrazione: riflessioni » 243 intorno a «Itaca per sempre» di Luigi Malerba ELEONORA CONTI (Université Paris IV-Sorbonne), L’irruzione » 257 violenta della Storia nel racconto fantastico: memoria e menzogna in Tabucchi e Cortàzar KATARINA DALMATIN (Sveučilište u Splitu), Il mito in «Esilio» di » 275 Enzo Bettiza GABRIELLA DE ANGELIS (Université de Provence), Storia, » 287 memoria e costruzione dell’identità ne «Il gioco dei regni» di Clara Sereni KORNÉLIA HORVÁTH (Pázmány Péter Katolikus Egyetem), » 299 Questioni di tempo, narrativa e identità in «Novecento» e in «Seta» di Alessandro Baricco ANNA OSMÓLSKA-MĘTRAK (Uniwersytet Warszawski), » 309 L’orologio e la fotografia, ossia il tempo e la memoria nell’opera di Antonio Tabucchi TATJANA PERUŠKO (Sveučilište u Zagrebu), La memoria è una » 325 formidabile falsaria: i “generi” della memoria nella narrativa di Antonio Tabucchi JOANNA SZYMANOWSKA (Uniwersytet Warszawski), Quando la » 337 storia diventa favola: i ricordi dal mondo scomparso in «Storie dell’ottavo distretto» e «L’elefante verde» di Giorgio e Nicola Pressburger e «La distruzione» di Piotr Szewc ANNELIES VAN DEN BOGAERT (Artesis University College) & pag. 349 INGE LANSLOTS (Lessius University College / K.U.Leuven), Il tempo ostinatamente impercettibile: alla ricerca del tempo paradisiaco. Un confronto tra la narrativa di Paola Capriolo e quella di Roberto Pazzi IV. TEMPO E MEMORIA NELLA NARRATIVA DEGLI ANNI DUEMILA GIORGIA ALÙ (University of Sydney), Sulle tracce del passato: » 363 memoria e frammentazione familiare in «Vita» di Melania Mazzucco e «La Masseria delle Allodole» di Antonia Arslan MICHEL BASTIAENSEN (Université Libre de Bruxelles), La » 375 cascina della memoria: a proposito de «La misteriosa fiamma della regina Loana» di Umberto Eco GABRIELLA CASTAGNA (Castelgandolfo), Un viaggio nella » 389 memoria (umana e letteraria): «L’isola dei morti» di Valerio Massimo Manfredi NATALIE DUPRÉ (HU Brussel / K.U.Leuven), Tempo e memoria » 403 in «Notte a Samarcanda» di Giuliana Morandini EMILIO GIORDANO (Università di Salerno), Una memoria di » 413 carta: alla ricerca della regina Loana SNJEZANA HUSIĆ (Sveučilište u Zagrebu), Finzione e memoria del » 427 corpo nella narrativa di Tiziano Scarpa MONICA JANSEN (Universiteit Utrecht / Universiteit » 437 Antwerpen), Memoria e armenità ne «La Masseria delle Allodole» di Antonia Arslan CLAIRE LE MOIGNE (Université Paris X - Nanterre), Temporalità » 449 e frammento nel giallo italiano degli anni Duemila ULLA MUSARRA SCHRØDER (K.U.Leuven/Radboud » 463 Universiteit Nijmegen), Memoria e Storia nella narrativa di Claudio Magris: da «Illazioni su una sciabola» a «Alla cieca» GIAMPAOLO VINCENZI (Universidad de Sevilla / Università di » 475 Macerata), La macchina per rifare il maiale: autobiografia di Learco Ferrari I. TEMPO E MEMORIA NELLA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO KARL CHIRCOP* Tempo e memoria nell’epifania di Joyce e Pirandello Nell’indagare sui rapporti e sulle affinità tra Pirandello e Joyce bisogna andare oltre i consueti contatti biografici1 e le influenze reciproche che un comparatista convenzionale richiederebbe; bisogna cercare invece dei rapporti tra i testi dove si possono scorgere le metafore a cui entrambi erano interessati. Una vitale scelta operativa riguarda l’epifania e per questo studio bisogna innanzitutto stabilire un rapporto tra la teoria dell’epifania del romanzo incompiuto Stephen Hero di Joyce e il silenzio interiore nel saggio L’Umorismo di Pirandello. In questa sede, tenterò di capire come funzionano i meccanismi del tempo e della memoria nelle epifanie e nelle mancate epifanie di Joyce e Pirandello. Tenterò anche di analizzare quelle tipologie dell’epifania joyciana e pirandelliana che assegnano uno spazio notevole al tempo e alla memoria. In seguito, cercherò di capire come esista nelle epifanie del primo Joyce e di * University of Malta / L’-Università ta’ Malta. 1 I contatti biografici sono pochissimi e solo circostanziali, ma risulta che sia Joyce che Pirandello erano a conoscenza dell’esistenza delle opere dell’altro e che esisteva il rispetto reciproco (anche se la conoscenza delle opere pirandelliane da parte di Joyce deve ancora essere confermata). I contatti sicuri sono i seguenti: erano presenti come scrittori al raduno del PEN club a Parigi, tra il 21-23 maggio 1926 (RICHARD ELLMANN, James Joyce, Oxford, Oxford University Press, 1982, p. 596); Pirandello ha firmato l’International Protest del 2 febbraio 1927, che era una petizione contro le copie non autorizzate dell’Ulysses messe in vendita da parte di Samuel Roth negli Stati Uniti (RICHARD ELLMANN, James Joyce, cit. p. 586); Marta Abba scrive una lettera a Pirandello il 6 agosto 1930: «Ho letto anche un interessante dramma di un irlandese credo, James Joyce Esuli, interessantissimo!» (MARTA ABBA, «Caro Maestro». Lettere a Luigi Pirandello (1926-1936), a cura di Pietro Frassica, Milano, Mursia, 1994, p. 118). La risposta di Pirandello è datata l’8 agosto 1930: «Sono invece felicissimo che abbi trovato di Tuo gusto un lavoro di Joyce. Io non lo conosco; ma Joyce è un grande e interessantissimo scrittore. Ho letto di lui L’Ulysses e il Dedalus, due romanzi che hanno fatto epoca nella nuova letteratura inglese. Joyce è un autore per Te» (LUIGI PIRANDELLO, Lettere a Marta Abba, a cura di Benito Ortolani, Milano, Mondadori («Meridiani»), 1995, p. 537); in un’intervista con Enrico Rocca nel periodico La fiera letteraria, del 27 dicembre 1931 Pirandello afferma: «Tra i veramente nuovi [di scrittori] ammiro Joyce: il suo Ulysses è il romanzo di un poeta la cui visione continuamente svariante ha qualcosa di polifonico» (LUIGI PIRANDELLO, Interviste a Luigi Pirandello, a cura di Ivan Pupo, Catanzaro, Rubbettino, 2002, p. 478). 11 Pirandello una comune retrospettività che chiama in causa i concetti di memoria involontaria, di