Francesco Violante Organizzazione Del Territorio E Strutture Produttive Tra XI E XVI Secolo
Francesco Violante Organizzazione del territorio e strutture produttive tra XI e XVI secolo [A stampa in Storia di Manfredonia, dir. S. Russo, I, Il Medioevo, a cura di R. Licinio, Edipuglia, Bari 2008, pp. 101-123 © dell’autore e dell’editore - Distribuito in formato digitale da “Reti Medievali”, www.biblioteca.retimedievali.it]. ORGANIZZAZIONE DEL TERRITORIO E STRUTTURE PRODUTTIVE TRA XI E XVI SECOLO di Francesco Violante Siponto-Manfredonia: il territorio Nella vicenda storica della città di Siponto e, in seguito, di Manfredonia, un ruolo peculiare e originale svolgono le caratteristiche geo-morfologiche, litologiche e idro- logiche del territorio e le loro dinamiche. Siponto sorgeva infatti sul mare, nell’ansa formata dalla costa pugliese a sud del Gargano, in un territorio costituito in preva- lenza, dal punto di vista geologico e litologico, da calcari di piattaforma risalenti al Cretacico alternati ad argille e calcareniti pleistoceniche e plioceniche e a detriti di falda e depositi alluvionali databili all’Olocene e continuamente accresciuti, in epoca storica, dal corso dei fiumi Candelaro, Cervaro, Carapelle e affluenti minori, attualmente so- pravviventi in forma torrentizia 1. L’evoluzione delle forme insediative e del paesaggio agrario sono state strettamente legate a questa conformazione geofisica. Il progressivo impaludamento dell’insenatura che ospitava Siponto nel corso del XIII secolo, processo definitivamente concluso alla fine del XVI secolo, è dovuto infatti all’azione dei depo- siti alluvionali di corsi d’acqua dotati di una portata maggiore rispetto all’attuale, fe- nomeno probabilmente causato da condizioni climatiche generalmente più calde, mentre il paesaggio agrario si strutturava nelle forme dello sfruttamento cerealicolo- pastorale nelle zone argillose pedemontane e della piana del Tavoliere 2.
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