Bova, paese di estremo interesse artistico e culturale, insieme a Condofuri, Roccaforte del Greco, Gallicianò, Roghudi, Staiti costituisce uno dei centri maggiormente conservati dell' area grecanica della provincia, la cosiddetta Grecia di Calabria, un'area fortemente disgregata dove ancora si conservano tradizioni e lingua direttamente ereditate dai greci della Magna Grecia.

Le antiche origini del borgo di Bova (Vua) sono testimoniate dai numerosi ritrovamenti archeologici rinvenuti nei pressi del Castello Normanno risalenti al Neolitico, anche se le prime testimonianze storicamente documentate sull’esistenza di Bova risalgono ai primi anni del secondo millennio, quando tra il 1040 ed il 1064 i Normanni si imposero su Arabi e Bizantini nella dominazione della Sicilia e della Calabria.

Nel secolo VIII – VI a. C. divenne colonia della Magna Grecia, mentre nei secoli seguenti fu assediata dai Saraceni, dagli Arabi e dai Normanni, e proprio con quest’ultima dominazione Bova entrò nel periodo feudale e divenne contea.

La città fu un’antica sede vescovile, e seguì il rito greco introdotto in Calabria dai monaci basiliani fino al 1572, anno in cui il Vescovo Stauriano impose il rito latino, fece scomparire ogni traccia del rito Bizantino e con esso tutti i quadri e le steli, sostituendole con statue seicentesche confacente al rito romano.

Le testimonianze artistiche di questo periodo sono rappresentate anche dalle numerose chiese sparse sul territorio con i portali in pietra locale decorati e le statue marmoree attribuite alla Scuola Messinese. La latinizzazione portò alla graduale scomparsa della lingua greca, che veniva considerata la lingua del popolo o della povera gente.

La storia recente porta agli anni ’70, quando, dopo importanti eventi sismici ed alluvionali, la maggioranza della popolazione si trasferisce sulla costa e sorge il Comune di Bova Marina. Dalla metà degli anni ’90 ad oggi nasce un nuovo interesse verso il comune di Bova (Vua) e vengono valorizzate non solo le risorse culturali ma viene anche recuperato il patrimonio architettonico pubblico e privato. Nel 2003 arriva a livello nazionale la prima conferma che il percorso che si è intrapreso è quello vincente: il comune di Bova rientra nella rete dei Borghi più Belli d’Italia.

Da visitare:

Il Centro Visite del Parco d’Aspromonte presso Palazzo Tuscano, le tipiche casette in muratura e le ripide stradine del centro storico, tra monumenti e antichissime Chiese; la Cattedrale dell’Isodia, la Chiesa del Carmine, il Santuario di San Leo. Salendo verso la parte più alta del borgo, sarà possibile visitare le mura dell’antico castello medievale. I Palazzi Nesci e Mesiano, la Torre Normanna e il Museo di Paleontologia.

Bova , a country of great cultural and artistic interest , along with Condofuri , the Greek stronghold , Gallicianò , Roghudi , Staiti is one of the towns most conserved of ' Hellenistic area of the province, the so-called Greece Calabria , where it is still a strongly disrupted preserve traditions and language directly inherited from the Greeks of Magna Grecia.

The ancient origins of the village of Bova ( Vùa ) are proven by numerous archaeological finds near the Norman castle dating back to the Neolithic period , although the first historically documented evidence on the existence of Bova date back to the early second millennium, when between 1040 1064 and the Normans imposed on Arabs and Byzantines in the domination of Sicily and Calabria.

In the eighth century - VI . C. became a colony of Magna Grecia, while in the following centuries it was besieged by the Saracens , Arabs and Normans, and the latter with its domination Bova entered the feudal period and became the county.

The city was an ancient bishopric , and followed the rite greek introduced in Calabria by Basilian monks until 1572 , the year in which the Bishop Stauriano imposed the Latin rite, did away with all traces of the Byzantine rite , and with it all the cadres and the stems , replacing them with seventeenth-century statues suited to the Roman rite .

The artistic works of this period are also represented in the numerous churches throughout the area with the portals decorated with local stone and marble statues attributed to the School of Messina . The romanization led to the gradual disappearance of the Greek language, which was considered the language of the people or the poor.

The recent history leads to the '70s, when , after major earthquakes and floods, the majority of the population moved to the coast and is the town of Bova Marina . From the mid 90s until today there is a new interest in the town of Bova ( Vùa ) and are valued not only the cultural resources but is also recovered the architectural heritage of the public and private sectors. In 2003 arrives at a national level the first confirmation that the path that is taken is that winning the town of Bova is part of the network of the most beautiful villages in Italy .

Places to visit:

The Park's Visitor Centre of Aspromonte at Palazzo Tuscano , the typical brick houses and the steep streets of the historic center , between ancient monuments and churches ; the Cathedral of Isodia, the Church of the Carmine , the Shrine of St. Leo . Going up to the highest part of the village , you can see the walls of the medieval castle . The Palaces Nesci and Mesiano , the Norman Tower and the Museum of Paleontology.