Editor Grupo Ka BBuurrggiioo lós ia le © 2009 GRUPPO EDITORIALE KALÓS SOMMARIO Via XX Settembre, 56/b 90141 tel. e fax 091/322280 www.kalosonline.com [email protected] La ceramica risvegliata di Vito Ferrantelli p. 4 Immagine di VIAGGIO IN SICILIA di Santi Correnti p. 8 1 Polizzi Generosa Ubertosissima civitas 2 3 Castroreale di Antonino G. Marchese p. 10 4 Calatafimi 5 Sutera 6 Caccamo Un borgo medievale normanno 7 Paternò di Anna Maria Schmidt p. 12 8 Mussomeli 9 Isole Pelagie 10 Giuliana Il convento dei Cappuccini 11 San Cataldo 12 Caltagirone e il Museo delle Mummie Le istituzioni culturali 13 Montelepre di Umberto Di Cristina p. 22 14 Ragalna 15 Milazzo Il Venerabile Andrea da Burgio 16 17 Mazara del Vallo di fra’ Massimiliano Novembre p. 27 “A Burgio il turista è ancora classicamente 18 Campofranco 19 L’Etna - La lava e la fede Il cimitero monumentale 20 Acicatena considerato come un inviato degli dei”. È con queste 21 Aidone e Morgantina di Vito Ferrantelli p. 28 22 Corleone 23 San Giuseppe Jato L’agricoltura a Burgio 24 Burgio parole che, qualche tempo fa, il professore di Storia 25 Capaci di Michele Pinelli p. 29 26 Cefalù nel Parco delle Madonie 27 Santa Ninfa Le origini della maiolica di Burgio della Sicilia Santi Correnti concludeva una sua visita 28 Bolognetta 29 La Valle del Platani di Antonino Ragona p. 30 30 Caltagirone nella nostra cittadina. 31 Castel di Iudica 32 Il museo della ceramica e l’artigianato 33 Altavilla Milicia di Vito Ferrantelli p. 36 Al di là, comunque, della cordialità e dell’alto senso 34 Monreale. L’arte del gusto La capitale dell’arte campanaria di ospitalità dei suoi abitanti, Burgio offre al turista tre di Antonino G. Marchese p. 38

Coordinamento Il paese dei portali peculiarità: i beni culturali, l’artigianato artistico, VALENTINA ALABISO di Vito Ferrantelli p. 40 Fotografie il bosco. Lungo questo “Viaggio in Sicilia”, ENZO BRAI La festa medievale: il Principe Saraceno MICHELE CALOCERO (nn. 8-11, 51-64) di Giuseppina Randazzo p. 42 una sosta a Burgio costituisce un doveroso omaggio ANGELO INFANTINO Riti intensi e spettacolari (nn. 70, 71, 80, 81, 83, 84, 89-92) dell’Amministrazione Comunale a questo piccolo, Grafica e impaginazione di don Giuseppe Marciante p. 44 VALENTINA PULETTO ricco ed antico paese, ma al tempo stesso Stampa e confezione La manifestazione cinofila internazionale OFFICINE TIPOGRAFICHE di Guglielmo Sciascia p. 47 AIELLO & PROVENZANO è un tentativo finalizzato alla divulgazione e, dunque, BAGHERIA (Palermo) Il bosco dei Sicani

In copertina: Chiostro dei Padri di Lillo Miceli p. 48 alla valorizzazione del suo rilevante patrimonio artistico Riformati, adiacente alla chiesa di Maria SS. delle Grazie, sede del Museo della Ceramica di Burgio Notizie utili p. 50 e paesaggistico. (fotografia di Michele Calocero) . Pianta della città p. 51

IL SINDACO prof. Vito Ferrantelli

Mattonelle votive in maiolica dei secoli XVIII-XIX ( foto di Angelo Infantino ).

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 2 3 attività amministrativa che, partendo dalle con - La ceramica risvegliata vinzione di poter determi - nare le condizioni per coniugare cultura e svi - luppo, si è posta dei pre - cisi obiettivi sia di natura culturale (recuperare la memoria storica della tra - dizione ceramica di Burgio; effettuare studi e ricerche per risalire alle origini di questa antica tradizione artigianale; far risaltare il ruolo delle bot - 2 teghe di Burgio in un con - testo regionale, nazionale ed internazionale), che economica (creare nuove opportunità occupazionali; stimolare ed indirizzare i giovani verso questo reddi - tizio settore artigianale; promuovere nuove forme di turismo di settore). Il progetto “La Ceramica Risvegliata” è un insieme di iniziative mirate, alcune già realizzate, altre in itinere, che, partendo dal recupero della memoria di una tradizione locale ed unitamente alle altre potenzialità presenti nel nostro territo - rio, si propone di formulare un preciso, organico e sistematico progetto di svi - luppo. In questa operazione di recupero della memoria un ruolo fondamentale è stato certamente assunto dalla realizzazione della prima “Mostra della Ceramica di Burgio dal XVI al XX secolo”, inauguratasi il 3 febbraio 2002 e rimasta aperta al pubblico fino al 7 aprile dello stesso anno. Gli oltre 50.000 visitatori, accorsi a 1 Burgio da tutte le parti della Sicilia, hanno apposto la loro firma sui quaderni della mostra, tributando alla stessa un enorme ed al tempo stesso inaspettato successo. Dagli albarelli ai boccioni, dagli orci alle idrie, dagli scaldamani alle fioriere, dalle l progetto ha il pregio di recuperare l’antica tradizione della ceramica quartare alle burnie: più di 250 manufatti esposti in bella vista, generosamente di Burgio (risalente al XVI secolo) attraverso un lavoro di ricerca stori - prestati al di Burgio da collezionisti privati, hanno raccontato dell’impe - ca per arrivare all’apertura di nuove botteghe artigiane e l’istituzione di gno e dell’operosità di valenti maestri ceramisti nel corso di più di quattro seco - corsi di formazione per artigiani ceramisti rivolti, in particolare, alle li. A corredo dei manufatti in esposizione un ricco catalogo, curato dal dott. nuove generazioni. Grazie anche alla collaborazione con il Museo Antonello Governale, ha reso ulteriormente importante la manifestazione, consi - Regionale della Ceramica di Caltagirone, la Provincia di e derata oramai un singolare evento nella storia culturale, e non solo, del paese di altri soggetti, il Comune è riuscito a rivitalizzare antichi mestieri a Burgio. “rischio I di estinzione”. Con questa motivazione ufficiale il Comune di Burgio ha Sull’onda di questo entusiasmo sono stati successivamente conseguiti altri vinto, concorrendo insieme ad altri 123 progetti, l’ambito Premio Cultura di importanti risultati. Burgio, ai sensi della legge 188/90, è stato riconosciuto Gestione (2003) organizzato da Federculture con il patrocinio della Presidenza del “Comune di affermata tradizione ceramica artistica e tradizionale” nel corso di Consiglio dei Ministri, dell’ANCI, dell’UPI, della Fondazione Corriere della Sera. una seduta del Consiglio Nazionale Ceramico, presieduto dal Sottosegretario Il premio, che ha come obiettivo l’individuazione e la divulgazione di esperien - alle Attività produttive on. Mario Valducci, svoltasi a Roma il 28 novembre ze innovative che integrino cultura turismo e ambiente, è stato consegnato al 2002. Un primo passo verso il raggiungimento di un altro prestigioso obietti - Sindaco, dott. Mariano Merlino, dall’Amministratore delegato di AleS (Arte, Lavoro vo, l’adesione all’Associazione Italiana Città delle Ceramiche (A.I.C.C.), la cui e Servizi), Sen. Luigi Covatta, nel corso di una serata di gala svoltasi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze, il 28 febbraio 2003. Un altro importante riconoscimento a questo progetto è stato conferito il 14 maggio 2004 a Roma nel 1. L’antico quartiere dei figuli. corso del Forum sulla Pubblica Amministrazione organizzato dal Ministero alla 2. Il sindaco Mariano Merlino riceve Funzione Pubblica. Il concorso “Cento Progetti”, con l’obiettivo di promuovere il Premio Cultura di Gestione 2003. 3. Il sindaco e il vicesindaco Vito un’innovazione che crea valore, coordinato dal Formez e con l’Alto Patronato del Ferrantelli ricevono il Premio Cento Progetti dal presidente del Formez Presidente della Repubblica, ha, infatti, annoverato fra i premiati il progetto “La Carlo Flamment. Ceramica Risvegliata”. È un contributo finanziario, invece, il premio assegnato al Comune di Burgio, nel giugno 2004, dalla Fondazione Cariplo, che, qualche mese prima, aveva pub - blicato un bando di concorso su tematiche afferenti i beni culturali. Dalla Sicilia sono pervenute alla Fondazione novanta istanze progettuali, che sono state sotto - poste a selezione e valutazione attraverso i requisiti di ammissibilità e di coerenza con le finalità del bando. Sono risultati vincitori otto progetti, e tra questi il secon - do è stato quello del Comune di Burgio, che riceverà la somma di 750.000 euro. Fra le tematiche contenute nel progetto figura anche quella relativa alla locale tradizio - ne ceramica. L’assegnazione di questi importanti premi costituisce il coronamento di una 3

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 4 5 4 5 ratifica è stata formalizzata nell’Assemblea Generale dei Soci, riunitasi a Genova il 5 aprile 2003. Il Comune di Burgio, dunque, insieme ad altri 32 Comuni di 15 Regioni, partecipa alle iniziative associate, tese a valorizzare la ceramica artistica italiana e a promuovere l’immagine delle città interessate. Grazie a questa unione, le ceramiche di Burgio vengono esposte e pubbliciz - 8 9 zate nelle mostre che l’A.I.C.C. presenta nelle più importanti città italiane ed estere. Da rilevare l’uscita in edicola di una enciclopedia a fascicoli sulla cera - mica artistica e tradizionale che coinvolge appunto le 33 città dell’Associazione, fra queste, ovviamente, anche Burgio di cui è stato pubbli - cato il fascicolo relativo alla sua tradizione ceramista. Allegato al fascicolo, un piatto riporta i colori ed i decori tipici del passato. Burgio, dunque, in tutte le edicole d’Italia! Un altro contributo determinante, per fare chiarezza sulle reali origini della ceramica di Burgio, sarà costituito dalla campagna sistematica di scavi progettata dalla Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Agrigento ed effettuata presso il quartiere dell’Arte, dove si trovano i butti delle antiche botteghe. Di recente pubblicazione il volume La ceramica di Burgio , edito da Novecento, rea - lizzato dallo scrivente, opera una analisi dello svolgimento storico della locale tra - dizione ceramica dalle origini ai nostri giorni. Parallelamente all’attività culturale, di ricerca e di studio, il progetto si propo - ne delle finalità di sviluppo occupazionale. È per questo che sono stati organiz - zati, e sono in atto, dei corsi professionali per artigiani ceramisti finanziati dalla Regione siciliana, con l’intento di avvicinare i giovani a questo settore artigianale e di rivitalizzare l’antico quartiere dei figuli, per il quale, peraltro, è stato redatto un progetto di riqualificazione urbana. L’obiettivo più ambizioso, in riferimento anche ad un discorso di sviluppo turistico della zona, era comunque quello di dare luogo alla creazione di un museo civico della ceramica. Un obiettivo tanto ambizioso quanto importante che l’Amministrazione comunale è riuscita a conseguire nel 2009. 10 11 L’istituzione del Museo della Ceramica di Burgio e le nuove botteghe di artigia - ni ceramisti, insieme alle altre realtà culturali che insistono nel Comune (il Museo delle Mummie, le numerose splendide chiese, il santuario normanno di Rifesi, il castello saraceno, le opere dei Gagini, dello Zoppo di Gangi, una preziosa icona bizantina, il bosco con la sua accogliente area attrezzata e la sua preziosa riserva 4. Il logo dell’Associazione italiana delle Città della Ceramica. naturale, le eccellenze artigianali della lavorazione artistica delle campane, del ferro, 5. Gli allievi del corso regionale di forma - zione per artigiani ceramisti con l’inse - del vetro e della pietra) potrebbero determinare, nella prospettiva anche dei cospi - gnante Carmelo Gallo. cui investimenti, a pochi chilometri di distanza da Burgio, di importanti società che 6. Il logo del Premio Cultura di Gestione. 7. Il logo del Premio Cento Progetti. operano nel settore turistico, una sorta di circolo virtuoso, di sviluppo spontaneo e 8. I ceramisti della bottega Masi; al centro, Vito Masi. conseguenziale tale da coinvolgere altri settori dell’economia, per esempio quello 9. Il ceramisti della bottega Caravella. agricolo. 10 . La ceramista Francesca Arcuri. 11 . La ceramista Rosanna Bacino. In breve sintesi, sono questi i contenuti del progetto “La Ceramica Risvegliata” che, partendo dalla tradizione ceramica, si propone come un progetto di svilup - Alle pagine 8 e 9: 12 . Icona della Madonna della PREMIO po complessivo e investe gli altri settori dell’economia locale. In questo modo la Consolazione, XIII secolo. 13 . I “Fratelli” in una delle processioni CULTURA ceramica diviene un elemento assolutamente strumentale rispetto ad un’idea, ad del Venerdì Santo. di un progetto più generale in cui sono contenute le linee guida di uno sviluppo sia GESTIONE culturale che economico. 6 7 VITO FERRANTELLI

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 6 7 della preziosa icona, e dopo ventotto anni la riportò a Burgio, curandone il restauro, sapientemen - Immagine di Burgio te eseguito dal dott. Nicolò Mario Gammino, direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro di Roma; e il 9 maggio 1993 la preziosa icona di Burgio è stata ammirata e venerata anche da papa Giovanni di Santi Correnti Paolo II, durante la sua visita pontificia in Sicilia.

Il “giorno magico” di Burgio enterò di dare un’immagine di Burgio Burgio è un paese interessante non solo per i suoi “gialli” religiosi, ma anche per la speciale cele - che deriva dalla mia personale espe - brazione del Venerdì Santo, che io non esito a definire “il giorno magico di Burgio”. rienza non solo di turista, ma anche di In primo luogo, c’è da osservare che a Burgio non si fa una sola Processione del Cristo Morto , vecchio studioso di uomini e cose della come avviene in tutti gli altri paesi della Sicilia, ma se ne organizzano ben quattro, tutte scandite terra siciliana. La prima cosa che vi da una precisa successione cronometrica, perché colpisce è la cordiale ospitalità da cui - la prima di queste processioni si tiene dalle 8,30 alle 10, ed è chiamata “della Littichedda dei vi sentirete subito circondati; e poi le Fratelli”, cioè del ferculo del Cristo Morto, che è portato dai “Fratelli”, ossia dai componenti delle sue singolarità, che sono numerose ed varie Confraternite; iTnteressanti. - la seconda processione si tiene dalle 10,30 alle 11,30, ed è quella della “Littichedda di li Parrini”, La prima di queste singolarità è costituita dal perché il ferculo del Cristo Morto viene portato dai sacerdoti locali; fatto che Burgio può essere definito come “il - la terza processione è quella che si tiene dalle 12 alle 13, e il ferculo del Cristo Morto viene por - paese dei portali”, perché la caratteristica archi - tato dai laici, con una caratteristica oscillazione, detta “annacata” che simboleggia il dolore fisico tettonica di questo centro agrigentino sono pro - del Cristo crocifisso; prio i portali, non solo dei palazzi nobiliari, ma - la quarta processione si svolge a tarda sera, dalle 20 alle 24, con la partecipazione corale del anche delle case di comune abitazione, che spes - popolo, e con il canto devoto di Occhi mirate che esprime il cordoglio popolare; e con l’assistenza so sono di veramente preziosa realizzazione arti - degli ’Nsigneri , che assicurano l’ordine della processione con i loro ceri accesi, detti “parameti”; e stica, con ricercate rifiniture: il che non è poco, con il malinconico accompagnamento della banda musicale cittadina. per un centro che conta appena tremilacinque - Altri elementi caratteristici e singolari di queste quattro processioni del Venerdì Santo burgitano cento abitanti. sono costituiti: A Burgio, poi, noterete che operano ancora dei 12 - dagli abiti dei bambini, vestiti da angioletti, e recanti sul capo corone di variopinti fiori di stoffa; “fonditori di campane” (che in Sicilia esistono oppure vestiti da fratini (e qualcuno di essi porta il cappuccio calato sugli occhi); e tutti sono muni - solo in un altro paese oltre a Burgio, e cioè a Tortorici in provincia di Messina); e che ci sono anche ti di “bàttole”, che fanno le veci delle campane delle chiese, che in quel giorno sono tutte mute; valenti ceramisti, che dipingono i loro pregevoli manufatti con i tipici colori “giallo e verde”. - dalla Predica delle Sette Parole , che si tiene in chiesa, dinanzi a una marea di fedeli, e rievoca e C’è da dire, però, che per la loro attività ceramistica, i burgitani sono stati soprannominati, dai loro commenta le ultime parole pronunziate da Gesù sulla croce; beffardi vicini di e di , come cantarari , cioè creatori di quelle specia - - dalla presenza di devoti scalzi , che seguono i ferculi a piedi nudi, in adempimento di un voto; li ceramiche che oggi si chiamano nobilmente “sanitarie”: ma i ceramisti burgitani non se la pren - - dalla commovente cerimonia della Discesa dalla Croce , che si fa a tarda sera sul colle che domi - dono tanto, perché lo stesso malizioso soprannome in Sicilia viene affibbiato anche, e per la stes - na Burgio, ai piedi dell’alta torre che ha dato il nome al paese. sa ragione, ai ceramisti di Caltagirone (Catania) e di Santo Stefano (Messina): e quindi si sentono La conclusione delle cerimonie del Venerdì Santo di Burgio è anch’essa imprevedibile, indimenti - in buona compagnia. cabile e veramente unica, perché, come ho fatto notare nel mio libro Guida alla Sicilia insolita , che indica tutte le cose più particolari che si verificano in questa straordinaria isola di Sicilia, essa con - Un giallo religioso siste in una solenne, abbondante e gratuita scorpacciata di baccalà e di sarde fritte, nonché di vari Nel ventesimo secolo, a Burgio si è verificato un fatto veramente strano, che ha assunto degli vegetali (patate cotte, lattughe aspetti così sconcertanti e singolari, da meritare la definizione di “giallo religioso”: ma di un giallo fresche e carciofi lessati), che, che non ha nulla a che spartire col colore delle ceramiche burgitane. con vistose bevute, viene con - Ecco lo sviluppo della misteriosa vicenda. A Burgio, da secoli, si venera nella Chiesa Madre una sumata in un vasto locale citta - icona bizantina, probabilmente del XIII secolo, e che raffigura la Madonna col Bambino in braccio. dino, senza distinzione di classi Il quadro, dipinto su una tavola di legno, sia per vetustà, che per inadeguata manutenzione, si era o di rango sociale; e alla quale spezzato in tre parti longitudinali; e pertanto, nel 1963, l’allora parroco di Burgio, don Rocco sono cordialmente invitati Colletti, dati i numerosi furti di oggetti sacri che allora si verificavano un po’ dappertutto, decise, anche i turisti. per sicurezza, di conservare i preziosi resti in casa di suoi parenti; ma pochi mesi dopo, nel 1964, Pertanto, se ancora non avete il prezioso dipinto fu trafugato da ignoti ladri; e il popolino ne accusò il vecchio parroco, che poco programmato una vostra visita tempo dopo ne morì di dolore, nel 1965. in Sicilia, vi suggerisco di recar - Del prezioso dipinto si persero completamente le tracce, malgrado le ricerche; e per ben ventotto vi a Burgio, perché ne vale vera - anni non se ne seppe più nulla; quando, improvvisamente, durante la Quaresima del 1992, mente la pena; e se la visiterete l’Arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Bommarito, che fino al 1988 era stato Vescovo di per il Venerdì Santo, capirete Agrigento, e quindi era al corrente della situazione, ricevette nel segreto della confessione, nella perché, già nel 1865, l’insigne Cattedrale di Catania, questa strana esortazione: «Sul banco vicino a questo confessionale – disse scrittore piemontese Massimo una voce maschile – c’è un pacco, avvolto in carta di giornale. Il contenuto, lo rimetta al suo D’Azeglio ha definito la Sicilia “il posto». paese più ospitale del globo”; e Dette queste misteriose parole, l’ignoto penitente si dileguò. Monsignor Bommarito, fatto aprire il sono certo che anche voi consi - pacco, si rese immediatamente conto della situazione; e ne informò, dopo varie ricerche, il parro - dererete, almeno per un giorno, “Burgitani optimo jure”. co di Burgio, sac. Giuseppe Marciante; il quale, con una delegazione di cittadini, riprese possesso 13

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 8 9 Lorenzo, Isabella) e ai Ubertosissima civitas Colonna d’Este, allorché sotto Filippo venne abolita la feuda - di Antonino G. Marchese lità in Sicilia (1812). Definita “civitas ubertosissima” dallo storico Gian Giacomo Adria (XVI secolo), per la ricchezza delle sorgenti e per l’abbon - dante produzione di agrumi, conte di Geraci. La località di olio, vino e mele, durante il Scirthaea , il cui nome è legato lungo regime feudale (il baro - alla sanguinosa battaglia tra ne di Burgio occupava il 25° gli schiavi ribelli dell’isola, posto nel Parlamento sicilia - capeggiati da Salvo e Trifone, no), la cittadina si arricchì di e l’esercito consolare romano numerosi monumenti ed guidato da Licinio Lucullo, nel opere d’arte, grazie alle con - corso della seconda guerra fraternite locali, ai baroni e servile (104-99 a. C.), ricorre agli ordini religiosi ancora nelle “tavole” di (Carmelitani, Agostiniani, Francesco Airoldi ( Siciliae Minori Osservanti, Frati del 15 antiquae descriptio ) che vanno Terz’Ordine Regolare, dall’827 all’anno 1000, allor - Cappuccini, Benedettine, ché fu distrutta dai Musulmani Clarisse). Questi ultimi, con i 14 e gli abitanti superstiti, assie - loro conventi e le chiese, me alla colonia saracena, fon - soprattutto tra Controriforma Centro iccolo centro del - darono Burgio. e Barocco, diedero un nuovo l’entroterra agrigen - Tuttavia è nell’anno 1278 che volto all’antico nucleo medie - medievale tino, situato a 317 Burgio viene menzionata per vale, che rimane tuttavia fortificato e in metri sul livello del la prima volta nei documenti ancora leggibile nella parte seguito feudo di mare, sul declivio di storici con l’appellativo di alta dell’abitato, attorno al una collina a balco - “casale” ( Casale Burgii ) men - castello, con la sua impronta alcune fra le ne nella media valle tre nel 1336 è ricordata come urbanistica di matrice islami - maggiori del Sosio-Verdura, castrum Burgii nelle ca, riscontrabile nelle tipiche PBurgio ha incerte origini stori - “Rationes decimarum casette e nelle strade strette e famiglie nobili siciliane, terra che, nonostante il suo territo - Siciliae”, venendo a confer - tortuose spesso munite di rio fosse stato abitato in epoca mare l’ipotesi del Bellafiore archi-cavalcavia. fertilissima, preellenica e sicana, mentre di che inscrive il castello di Con la Costituzione del 1812 16 Burgio conserva presumibile epoca bizantina, o Burgio nella tipologia dei Burgio divenne libera munici - nell’antico pre-cristiana, sarebbe la pre - palazzi-torre eretti a cavallo palità, cominciando a prendere legge di eversione dell’asse e verso taluni paesi europei ( in senza di numerose grotticelle tra il XIII e il XIV secolo. parte attiva nelle vicende risor - ecclesiastico (1866) i vari ordi - primis la Germania), che ha nucleo un all’interno dell’abitato. Del Come Feudum Burgii è men - gimentali, a partire dalla rivo - ni religiosi presenti ancora a causato un depauperamento impianto resto l’etimo arabo burg , zionata altresì nei “capibrevi” luzione del ’48, allorché, dopo Burgio (Cappuccini, della popolazione, che dai urbanistico “torre”, dà conto del suo di Giovan Luca Barberi, ove i fatti di Palermo, anche que - Carmelitani e Frati Minori 5.632 abitanti del 1951 è pas - carattere di centro fortificato sono ricostruite le vicende sto lontano centro dell’agri - Riformati) abbandonano i loro sata ai 3.000 circa del 2009. islamico e medievale. Secondo lo storico feudali della baronia, a partire gentino si ribella ai Borboni (i conventi, causando il degrado numerose Tommaso Fazello il “Castel di da Federico d’Antiochia, conte più facinorosi incendiano gli di alcuni monumenti e la perdi - Burgio” fu “accresciuto” dalle di Mistretta e Caltabellotta, archivi comunali e saccheggia - ta di talune tradizioni culturali. 14 . La mole quadrangolare del castello di testimonianze Burgio. rovine di Scirthaea , antichissi - che nel XIV secolo l’avrebbe no la casa del barone De Le due guerre mondiali, a 15 . Un caratteristico vicolo di impronta dell’epoca islamica del vecchio centro. ma città sicana, posta nella ereditata dal mitico emiro Michele) fino alla mitica ridosso del ventennio fascista, 16 . Nucleo di case sulla roccia nella zona barocca. pianura di S. Carlo, in contra - Hamûd. Poiché questi si ribel - impresa garibaldina del ’60. hanno conosciuto il contributo a sud del paese. da Bonavilla, la cui acropoli è lò alla Corona, Burgio fu asse - Nel periodo post-unitario di sangue alla patria pure di stata individuata da Filippo gnata a Raimondo Peralta Burgio conosce anche la piaga numerosi eroi burgitani. Cluverio col castello di (1337), iniziando così una del brigantaggio, che provoca il Il secondo dopoguerra ha Acristia, su una rupe isolata e lunga successione feudale che terrore nelle campagne, ove visto, col fallimento del movi - inaccessibile, a circa dieci chi - coinvolse diverse famiglie del - scorrazzano diverse bande, tra mento contadino per l’occupa - lometri dal centro abitato, che l’alta nobiltà isolana: dai le quali quella dei “giulianesi”, zione delle terre incolte, un appartenne nel 1296 a Cardona (Alfonso, Diana, cui era affiliato il burgitano flusso migratorio verso il trian - Francesco Ventimiglia senior, Caterina) ai Gioeni (Tommaso, Sebastiano Torretta. Con la golo industriale del Nord-Italia

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 10 11 Un borgo medievale normanno di Anna Maria Schmidt

il trivio - Caltabellotta-Burgio si inizia la discesa verso il fiume Verdura e verso le ricche coltivazioni di agrumi e di peschi che si sten - dono alla destra e alla sinistra delle sue rive. È questa una campagna che non smentisce in nessuna stagione dell’anno il 18 19 nome del fiume. Esso va a ver - sarsi nel Mediterraneo, dopo aver percorso strette gole posto in alto e accessibile con Immacolata, la cappella del Laurana, sul fianco della chiesa tagliate in ripidi pendii boscosi, una scala rimovibile. L’interno, Castello. Il suo campanile, rive - di Santa Margherita a . densi di storia e guardati dal - malgrado le manomissioni stito di embrici maiolicati e La lunetta è ornata da un rilievo 17 l’alto dai picchi di Caltabellotta. subite nel corso dei secoli per i colorati, domina donando una con le figure della Madonna, al Il paesaggio attrae per la bellez - ripetuti adattamenti, ultimo dei nota vivace alla distesa terrosa centro, e dei Santi Antonio Raccolta intorno improbabile possa za delle montagne dalle cime quali la trasformazione in car - dei tetti di tegole. La spianata abate, cui è dedicata la chiesa, accadere, lungo un per - frastagliate, per la sopravviven - cere, conserva sorprendente - intorno al Castello è stata sal - e Nicola. L’interno si articola in al Castello e alla corso, di incontrare za delle rovine del castello di mente le tracce della sua fun - data al paese e alla Chiesa tre navate divise da colonne a poderosa Chiesa Burgio per puro caso. Acristia, per la presenza di zionale eleganza di donjon , Madre da una lunga scalinata gruppi di quattro ed è ricco di Madre, Burgio è un paese che mulini secolari, solo da ieri posto su una motta, isolato da che sembra creata per la sce - cappelle laterali tra cui, notevo - si deve scegliere di visi - abbandonati all’acqua. una doppia balza di roccia e nografica salita al Calvario del le e conosciuta, quella della anch’essa di tare, attratti da un pre - Il paese è annunciato da una difeso su due lati dai torrenti Venerdì Santo, funzione a cui il Madonna delle Grazie o probabile ciso motivo: le cerami - croce in pietra, collocata ad una Garella e Tina, naturali fossati paese partecipa coralmente, Madonna di Trapani, interamen - cÈhe o la fonderia di campane. curva, in alto. Poco dopo, inat - anche per l’abitato sorto tra ritrovandosi unito sotto la gran - te decorata con stucchi e affre - origine Sarà poi una sorpresa trovare teso, apparirà Burgio, disteso esso e la Chiesa Madre. de Croce innalzata al centro di schi datati 1596, opera di normanna, anche monumenti meritevoli di ad anfiteatro su un pendio pun - L’interno si articola su tre livelli quello che era il cortile più Antonino Ferraro, e non di Burgio annovera attenzione e, all’interno delle teggiato da prominenze su cui divisi in tre ampi spazi, tre interno del Castello. Orazio, a cui erano stati attri - un terzo chiese, un popolo di santi sono collocati il Castello, la ampie sale di cui quella posta a La Chiesa Madre si protende, buiti. Tra essi, per movimento e lignei, con le vesti d’oro, balu - Chiesa Madre, il complesso sud-ovest è dotata di impianto con il suo massiccio campanile pathos, spicca il gruppo dei monumento ginanti nella penombra. conventuale dei Padri minori igienico, modello ripetuto nella a torre, da uno sperone, affac - due vecchi monaci ricurvi sotto dell’epoca di Si può raggiungere Burgio riformati. sala del terzo piano, raggiungi - ciata sul vallone del Tina, a il peso dell’arca con la rilevante sempre per strade provinciali, L’origine del paese è medievale bile per una scala interna e guardia dell’abitato medievale. Madonna dell’Itria. La cappella proseguendo dalla corleonese e molti segni, nella zona, tra - affacciata sul paesaggio ad La sua mole sopravanza tutte le è degna cornice al simulacro interesse: Santa oltre Chiusa Sclafani o prove - mandano una presenza diretta oriente. La sala terrena esposta altre chiese di Burgio e si impo - della Madonna delle Grazie, Maria di Rifesi, nienti da Ribera, dopo aver dei re normanni e di personaggi a nord-est è illuminata da stret - ne per le sue tre absidi podero - poco distante dal lasciato la veloce Sciacca- d’alto rango, ad essi legati. È te feritoie, ha un sedile ricavato se, tanto simili a quelle della Agrigento. Ancora più suggesti - dominato dal Castello, una nella roccia e appoggiato lungo Matrice di Sciacca, di fondazio - 17 . Panorama di Burgio, distesa ad anfiteatro nella valle del Verdura. centro abitato. vo è il giungervi dalla strada di massa parallelepipeda chiusa, il lato maggiore. Nello spessore ne normanna. Anche per essa 18 . Il portale del castello, posto in alto e accessibile con una scala rimovibile. Le sue chiese Sant’Anna, frazione di non minacciosa per le sue del muro è ricavata un’edicola Vito Amico e il De Burigny ipo - 19 . La sala della cappella, all’interno conservano, fra Caltabellotta, costeggiando il modeste proporzioni e per il sacra, piccolo vano voltato a tizzarono origini normanne, del castello. fiume Verdura, chiamato Sosio colore caldo dei conci con cui è crociera e sopraelevato rispetto richiamate anche dalla presenza altri capolavori, nel suo tratto iniziale, originato stato costruito. Sul fronte, alla sala. La memoria della sua di due archi ciechi, sul fianco numerose, dai monti di Prizzi. rivolto verso il paese a guarda - origine e della terminologia che sinistro, simili, per forma, a pregevoli statue La scoperta di Burgio si assa - re direttamente la Chiesa rievoca presenze di terra di quelli di Santa Maria di Rifesi. pora per gradi ed è più ricca di Madre, è posto un arco ogivale Francia è legata a Santa Maria Si accede all’interno da un por - lignee. sorprese quando si proviene da a doppio rincasso che potrebbe della Motta, chiesa ad unica tale rinascimentale in pietra Chiusa Sclafani. Lasciati alle apparire una grande monofora nave, posta ai suoi piedi, che scolpita che, anche per l’errata spalle San Carlo, sua frazione, e ma che era l’unico ingresso, sostituisce, con il nome di rimontatura, richiama quello del

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l’aveva sottratta al suo altare, è tornata nella cappella absidale destra l’icona della Madonna della Consolazione, dipinto su tavola con fondo oro decorato a punzone (XIII secolo). Come altre chiese di Burgio, la Chiesa Madre è arricchita da numero - se sculture lignee di buona fat - tura, probabili opere di artisti dell’ambito dei Lo Cascio di Chiusa Sclafani. Sull’altare maggiore sono collocati i santi Pietro e Paolo, statue lignee del XVII secolo, di severa com - postezza nelle loro tuniche dorate. La cappella a sinistra del presbiterio è dedicata a Sant’Antonio abate, protettore di Burgio, il cui simulacro, col - locato sull’altare, è una scultu - ra lignea del XVI secolo, con 22 25 26 tunica ad estofados. La stessa cappella ospita un San Michele scultura marmorea firmata da Arcangelo, altra scultura lignea 1815, e una Dormitio Virginis , particolarità dell’architettura Chiesa Madre, si ha il miglior 20 . Il portale rinascimentale in pietra scol - pita della Chiesa Madre. Vincenzo Gagini, datata 1566 e del XVII secolo. Nel battistero libera rilettura della tavola del locale: fregi ornamentali in pie - colpo d’occhio sulle tre absidi. 21 . L’interno in tre navate della Chiesa Madre. collocata al disopra di un altare sono custoditi il gruppo ligneo Fondulo (nella chiesa del tra lavorata e i tegoloni colorati Continuando il percorso per la 22 . La Madonna delle Grazie di Vincenzo Gagini, 1566, sculturea marmorea custodi - ornato da formelle con scene dell’Angelo e Tobiolo, aggrazia - Carmine, a Sciacca). Il dipinto in verde e giallo, sporgenti dal stretta strada che ha inizio da ta in una cappella della Chiesa Madre. 23 . La Madonna dell’Itria, uno degli stuc - della Passione, probabili opere ta scultura lignea del XVI seco - di Burgio, restaurato, proviene tetto, a formare motivo decora - piazza Matrice ci si inoltra nel chi di Antonino Ferraro (1596) che impre - dello stesso autore. Altra cap - lo, e una bella ed elegante por - dalla chiesa di Rifesi. È opera di tivo. La strada continua verso cuore medievale di Burgio per ziosiscono l’interno della Chiesa Madre. 24 . Il venerato crocifisso di Rifesi, una pella è dedicata al Crocifisso di tantina del XVIII secolo, con Giacomo Cosentino, pittore di la campagna e il quartiere dei le sue strette e tortuose vie delle più antiche sculture sul tema esisten - ti in Sicilia. Rifesi, proveniente dalla chiesa pitture, intarsi e tappezzerie, , ed è datato 1616. figuli e delle fornaci, dove l’ar - assecondanti le curve di livello, 25 -26 . Una elegante portantina del XVIII secolo e il gruppo ligneo dell’Angelo e normanna, a cui ritorna periodi - all’interno: veniva usata per Partendo dalla Chiesa Madre, gilla regna, proiettando indietro collegate, per i salti di quota, da Tobiolo, conservati nel battistero della camente. È da considerare una portare il Sacramento agli dopo aver percorso pochi passi nel tempo, in un mondo arcaico scale. L’essenza del paese si Chiesa Madre. delle sculture, sul tema del infermi. per via Vittorio Veneto, si nel quale il vasaio era l’artefice coglie se lo sguardo sa essere Crocifisso, più antiche che la Tra i dipinti della Chiesa Madre incontra il palazzo Mandile Di magico di una molteplicità di curioso, e molto indiscreto nel Sicilia possieda. Reduce da una da notare un San Biagio , firma - Martino, esempio di dimora oggetti. Tornando indietro, nel penetrare attraverso le porte clandestinità forzata presso chi to da Francesco Trisca e datato patrizia burgitana con due delle ripassare sul fianco della aperte per vedere quanto le

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case vivano in simbiosi con la che abbraccia tutto il centro roccia a cui si sono appoggiate. storico di Burgio, si raggiunge, Della sua origine antica conser - dall’alto, la piazza IV Novembre, va, nei punti più reconditi, pas - dominata dalla facciata della saggi coperti e recinzioni a chiesa di San Vito, con l’attiguo secco, da cui si affacciano albe - complesso conventuale dei ri da frutto e si diffonde, fino Frati minori del Terzo Ordine di all’autunno inoltrato, il profumo San Francesco, oggi prestigiosa del gelsomino. sede del Comune. All’interno Alzando gli occhi alle facciate del complesso si conserva lo delle case si può rimanere sor - spazio claustrale chiuso, su un presi dalla varietà di motivi lato, da un portico colonnato scolpiti sulle mensole lapidee adibito ad iniziative culturali e dei balconi, opera di scalpellini noto come Parco della burgitani, famosi per la loro Rimembranza. La chiesa ha una fantasia e abilità e richiesti facciata manieristica sottolinea - anche nei paesi del circondario. ta da un sapiente incastro di Una sorpresa, tra tante case che elementi architettonici agget - sembrano gelosamente chiuder - tanti. L’interno è ad unica nava - si agli sguardi estranei, è riser - ta, di notevole spazialità, accre - vata da alcune di esse ingentilite sciuta dal biancore degli stuc - da altane, particolare nella tipo - chi. Gli altari, tre per lato, sono logia delle abitazioni chissà da addossati alle pareti. Il ricordo 28 chi e quando introdotto a dell’appartenenza della chiesa ai 32 Burgio. Qualcuna mostra l’a - francescani è legato ad una tela

27 . La chiesa di S. Vito e il convento dei Frati Minori, oggi sede del Comune. spetto ridente e pettegolo dato su cui, nell’anno 1688, di Antonello Gagini, datata indossa una corta veste a mor - 28 . La statua di S. Vito, splendida opera autografa di Antonello Gagini, datata 1522. da un uso quotidiano di questo Accursio e Calogero Torrettis 1522, commissionata al grande bide pieghe completata da cor - 29 . Il chiostro del convento, ora Parco della Rimembranza, adibito ad iniziative culturali. 30 . La statua lignea di S. Caterina d’Alessandria (1772), nella chiesa omonima. spazio, arricchito dalla presenza hanno dipinto i santi Francesco artista “panormitae” dalla petto, da cui fuoriesce la cami - 31 . Crocifisso ligneo degli inizi del XVII secolo, nella chiesa di S. Caterina d’Alessandria. 32 . Vicino al monastero di S. Caterina d’Alessandria è una fontana del 1862, con fronte di fiori ben curati, segni di una e Chiara. Confraternita di San Vito, della cia, mentre il mantello poggia scolpito e vasca in pietra lavorata. vita condotta tra interno ed Una valida motivazione ad terra di Burgio. Il Santo, il solo su una spalla: immagine esterno della casa, con occhi affrontare un viaggio per Burgio tondo viso quasi fanciullesco, da corte medicea in un lontano attenti al mondo circostante. si trova in questa chiesa. Quasi incorniciato da morbide chiome paese di Sicilia! Seguendo l’intrico di strade che ignorata, essa vanta una delle a caschetto, sembra uscito da Pezzo notevole è la Bara pro - si snodano disegnando un arco più affascinanti opere autografe un palazzo rinascimentale; cessionale di San Vito, com -

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Intorno al monastero lo spazio avanzare, per essa, un’attribu - a mensola, lungo le pareti del poca distanza dal centro abita - assume una forma dilatata zione a Silvio Lo Cascio, unico presbiterio, sono allineati otto to, che oggi lo ingloba. Esso ospitando, a destra, la chiesa di della famiglia ad aver avuto reliquiari lignei, a busto. domina il paese dall’alto, chiu - San Luca mentre a sinistra è contatti con l’ambiente paler - Fuori dal paese, lungo la strada dendo ad occidente, con il una fontana, del 1862, con bel mitano che ruotava intorno alla in direzione di Villafranca Castello e la Matrice, un ideale fronte scolpito e vasca in pietra bottega dei Gagini. La Bara di Sicula, attiguo al cimitero, sor - triangolo. È un edificio impo - lavorata. Sul fondo, murato San Luca, complessa macchina tole accanto in quella che era la nente, con il prospetto sottoli - 33 all’angolo di una casa, è un bel - architettonica lignea, dorata, è silva, si trova il convento dei neato da due corpi angolari lie - lissimo pannello della opera documentata di un arti - Cappuccini, con annessa la vemente aggettanti e da un plessa e molto ornata macchina con bella cancellata in ferro Crocifissione, datato 1763, sta calabrese, Lorenzo chiesa, preceduta da un ampio cornicione che lo fanno appari - lignea dorata, possibile opera di battuto, posta a chiusura di una opera di Antonino Perricone, Seminara, come risulta da un piazzale al cui centro è posta re simile ad un castello. La Benedetto Marabitti (XVII seco - sorta di nartece. L’interno della notevole maiolicaro di Burgio. documento rinvenuto dalla una grande croce di pietra e il chiesa si appoggia al suo lo). Tornati sulla piazza e svol - chiesa presenta la grazia civet - La chiesa di San Luca, sulla Guastella. monumento (1995) al venerabi - angolo destro. Anche gli spazi tando a destra per la strada tuola degli ambienti chiesastici destra, sorge isolata. Ha un Scendendo dalla via Vittorio le Andrea da Burgio. La chiesa interni hanno una loro severa, laterale si giunge alla piazza rococò, in versione provinciale, prospetto semplice, arricchito Emanuele e proseguendo per è ad unica navata, con altari essenziale eleganza con larghi Umberto I, spazio rettangolare bianchi di stucchi e movimenta - solo da un portale in pietra piazza Roma si nota, per l’ele - laterali e altare maggiore sor - corridoi su cui si aprono le chiuso dalla facciata di palazzi ti dal coro e da balconcini dora - intagliata, architravato, su cui è ganza degli intagli in pietra che montato da una custodia in cui celle. Un grande chiostro qua - dell’ultima metà del XVIII seco - ti a petto d’oca, aggettanti. incisa la data 1617. L’interno, ornano la facciata, la chiesa di sono inseriti busti reliquiari, drato, circondato da quadripor - lo, aggraziati nella loro compo - Possiede un suo corredo di sta - ad unica navata, si apre, sul S. Giuseppe, del XVII secolo, tutte opere lignee di arte cap - tico colonnato dona respiro e stezza e con qualche ricercatez - tue lignee tra cui una Santa fianco destro, verso lo spazio a da considerare l’interno sacro puccina, come la grande e bella luminosità a tutti gli ambienti za negli ornamenti. Notevoli per Caterina d’Alessandria, datata sviluppo centrico della cappella più fastoso tra quanti sono in cornice policroma a motivi di interni. Si conservano tracce unitarietà i palazzi De Michele e 1772, fronteggiata da un San del Rosario. Nella chiesa sono Burgio. La sua unica navata è frutta che racchiude un com - del giardino interno e il pozzo. Baiamonte. Benedetto. Da notare, per la conservate parti, ancora leggi - interamente decorata da affre - plesso dipinto dello Zoppo di La chiesa, ad unica navata, ha La piazza ha come quinta di sua drammaticità, un crocifisso bili nei motivi decorativi, di una schi e da stucchi. La zona pre - Gangi sul tema dei Sette un ampio coro al disopra della chiusura la chiesa del monaste - ligneo sul secondo altare a sini - delle poche pavimentazioni, in sbiteriale è segnata da un Sacramenti (XVII secolo). Le porta d’ingresso. Tutta la chiesa ro femminile di Santa Caterina, stra (inizi XVII secolo). mattonelle maiolicate delle offi - ampio arco trionfale che la altre tele della chiesa – il Beato conserva tracce di una decora - cine locali, rimaste a Burgio. Le separa dal resto della chiesa. Bernardo da Corleone , i Santi zione barocca. Un altare latera - sculture lignee conservate in Sulla volta a botte è affrescata Martiri di Sigmaringa , La Buona le, a sinistra, custodisce un bel 33 . Un particolare del fastoso interno della chiesa di S. Giuseppe, con le tre statue lignee della Sacra Famiglia (XVII secolo). questa chiesa sono tra le più la Gloria del Paradiso . In Morte , La Cattiva Morte – sono gruppo scultoreo in marmo, 34 . La statua lignea di S. Luca all’interno della chiesa omonima. 35 . S. Anna e Maria Bambina , gruppo scultoreo in marmo nella chiesa del convento di S. belle del notevole patrimonio un’ampia nicchia, sottolineata opera di fra Felice da Sambuca, raffigurante Sant’Anna e Maria Maria delle Grazie. 36 . Il chiostro del convento di S. Maria delle Grazie dei Padri Riformati, circondato da qua - vantato dal paese. Sono coevi da stucchi – Dio Padre, angeli, i pittore cappuccino del XVIII Bambina , dono del principe di driportico colonnato. alla chiesa il gruppo santi Anna e Gioacchino – al secolo, molto attivo al servizio Campofranco, del quale porta dell’ Annunciazione e la statua disopra dell’altare maggiore, del suo ordine, ma non solo. scolpito sul piedistallo lo scudo di San Luca , titolare della chie - sono collocate le tre statue Come d’uso nella famiglia fran - araldico, datato 1668. I caratteri sa. La Vergine Annunziata della Sacra Famiglia, opera di cescana, anche l’altro conven - stilistici e la data fanno propen - risente, nei tratti del viso, di scultore del XVII secolo, in to, Santa Maria delle Grazie, dere per una attribuzione dell’o - influssi gaginiani per cui si può legno dorato. Su due sporgenze dei Padri Riformati, sorgeva a pera (molto vicina ad analogo

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 18 19 1188, con il consenso del capitelli che concludevano le vescovo di Agrigento, colonne, sottili, poste a sottoli - Bartolomeo, vi si insedia una neare gli intradossi delle absi - comunità di monaci provenienti di. Il motivo di questi capitelli, dall’abbazia della Trinità di geometrizzante, fa intuire la Rephet, in Siria, fuggiaschi per presenza di una scuola di scal - la caduta del regno di pellini locale, di probabile cul - Gerusalemme. Erano giunti in tura bizantina. Sul fianco sini - Sicilia sulle navi normanne al stro della chiesa, con cui comando di Margarito da comunicava direttamente, sono Brindisi, ammiraglio di i resti di quello che era il Guglielmo II. monastero. Rimangono tracce La chiesa, con l’attiguo mona - degli ampi ambienti con arcate stero, sorge isolata tra i monti, e lo spazio claustrale con a 807 metri s. l. m. Dista da pozzo. Un fossato esterno al Burgio circa otto chilometri. Si perimetro fa presumere un raggiunge percorrendo una sistema difensivo. strada tra i boschi che passa Il Crocifisso, oggi nella Chiesa 37 per zone molto suggestive, Madre di Burgio, era ospitato 39 folte di vecchie quercete. La nell’abside a destra e lì torna strada sale verso nord in dire - una volta all’anno, portato in con la violenza e distrutta, la coperto da una volta a botte e zione della serra di Biondo. Al una processione che dal paese, prioria di Santa Maria di conserva ancora un altare trivio si svolta in direzione est per un sentiero tra i boschi, si Adriano, anch’essa colonia di tardo-settecentesco ornato da per una strada sterrata in disce - snoda lenta e salmodiante alle cistercensi provenienti dalla stucchi. sa. La chiesa appare all’improv - prime luci dell’alba per giunge - Siria, fu abbandonata. Sul lato destro, in una nicchia, viso, in una radura, al limite di re alla sua antica dimora a Nascosta tra i boschi, a guardia era collocata una statua di S. un bosco di querce secolari mezzo mattino della seconda di una gola che apriva la via Adriano, poi asportata. Rimane, sotto cui non è raro trovare domenica di agosto. In coda è verso il mare al territorio di ancora, leggibile, l’affresco ad maiali al pascolo. Il grande seguita dallo zoccolare dei muli Prizzi, era stata fondata da ornamento della nicchia, di fat - silenzio, la solitudine del luogo, bardati a festa, con le “vertole” Guglielmo I per sciogliere un tura molto ingenua. Dal pavi - l’acqua abbondante di una sor - ricamate sulla groppa. voto fatto alla vergine in un mento, in buona parte crollato, gente che si versa in un abbe - Il Cristo, dall’aguzzo profilo che momento di grave pericolo sono visibili alcuni dei muri veratoio, rendono il luogo sug - esprime estrema sofferenza, si quando, a caccia in quei delle strutture sottostanti, gestivo, aggiungendo altra bel - staglia contro il cielo per primo, boschi, aveva rischiato di esse - appartenuti alla precedente lezza alla piccola chiesa, già come fosse sospeso nell’aria. re ucciso da un cinghiale infe - prioria, d’epoca normanna. raffinata nelle sue forme archi - Appaiono poi gli esponenti del rocito. Il complesso era chiuso da un tettoniche per il motivo conti - clero e i fedeli in processione. Della prioria normanna avanza - muro che, in alcuni tratti, con - nuo dei lievi rincassi su tutta la Ogni anno quel Cristo del XII no alcuni muri e, seminterrato, serva carattere di fortificazione. 38 superficie e per il portale sotto - secolo, giunto per la prima un vano con volte ogivali e Le contrade, che hanno cono - lineato da un archivolto ornato volta tra queste montagne, pro - monofora. Intorno ai ruderi i sciuto le battute di caccia dei re tema della chiesa del Carmine custodite nella chiesa della da due protomi, ritratti del fugo dalla Siria riconquistata cinghiali continuano a scavare il normanni, portano ancora nomi di , prove - Misericordia, dove i ricami sul castellano Ansaldo e di Gentile, dall’Islam, ritorna nella chiesa terreno alla ricerca di radici e di rievocativi: pizzo di Ruggero, niente dal locale convento dei manto e sul fazzoletto stretto vescovo di Agrigento nel perio - che ha sentito le preghiere e i frutti selvatici. coste di Sibilla, l’infelice regina Francescani) a Gaspare tra le mani dell’Addolorata sono do di fondazione della chiesa, canti dei monaci cistercensi. La chiesa, ricostruita nel secolo esiliata nel castello di Guercio, scultore palermitano i più tangibili segni della pietà nella cui diocesi essa ricadeva. XVII e l’eremo che le si appog - Caltabellotta. vicino ai francescani. Delle popolare. L’interno, con tre absidi, di cui Santa Maria di Adriano giava, comunicando sul lato del diciannove chiese che contava solo la centrale è visibile dall’e - Le montagne e i boschi di presbiterio, sono allo stato di 37-38 . Il prospetto e le absidi del santua - Burgio all’inizio del ’900, offi - Santa Maria di Rifesi sterno, è semplice e conserva Rifesi e di Sant’Adriano hanno rovine ricoperte dall’edera. Ha rio normanno di S. Maria di Rifesi (1170), a otto chilometri da Burgio, teatro di una ciate solo in determinate occa - L’ipotesi di una fondazione nor - tracce di una decorazione ad conosciuto assedi e lotte intor - un prospetto, per quanto se ne suggestiva processione. sioni rimangono oggi meritevoli manna della Matrice di Burgio e affresco, del XVII secolo. Le no agli insediamenti monastici può vedere, molto semplice 39 . Un altare tardo-settecentesco, una delle poche vestigia rimaste dell’antica d’attenzione, anche la chiesa di S. Maria della Motta, divenu - sorge accanto il campanile a nei tempi in cui bande di arricchito da un portale sor - prioria normanna di S. Maria di Adriano. del Carmelo, che possiede un ta in seguito chiesa torre, non interamente costrui - musulmani guidati da una montato da architrave. La bel gruppo della Madonna del dell’Immacolata, è documentata to (o mozzato), il cui vano di donna, la moglie del conte misura di alcuni blocchi, posti Carmelo e San Simone (XVIII con certezza per Santa Maria di base racchiude una cappella Bernardino, li percorsero semi - in basso nella zona d’angolo, fa secolo) e l’urna del Cristo Rifesi. con altare. Nel restauro, opera - nando distruzione. Si era nel pensare ad un lacerto di muro Morto , portato in processione il Il suo fondatore, nell’anno to negli anni ’80 dalla XIII secolo. normanno o almeno ad un Venerdì Santo. Le altre statue 1170, è Ansaldo, castellano del Soprintendenza di Agrigento, Rifesi ne porta i segni nelle sue riuso di materiale più antico. delle cerimonie pasquali sono palazzo regio di Palermo. Nel sono stati rimessi in luce i pietre sconnesse mentre, presa L’interno, ad unica navata, era

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 20 21 Il convento dei Cappuccini e il Museo delle Mummie di Umberto Di Cristina

da piccole porte; sul muro esterno vi erano una finestrella e una piccola nicchia che servi - va a posare minuscoli oggetti, quali la stearina; l’ambiente era spartano, austero e povero. Il convento di Burgio ebbe una fervente attività; i frati erano dediti ad una vita spirituale intensa e la solidarietà verso i poveri era il tema centrale della loro missione terrena. Spiccano tra i frati che hanno 41 40 sostato nel convento di Burgio, le figure di fra Andrea da a prima fondazione del pressi della strada che univa Burgio e di Bernardo da Il disfacimento era assai gran - convento di Burgio Burgio a Villafranca Sicula. Fu Corleone, fatto santo il 10 giu - de: crolli, profonde lesioni, risale al 1580; è il edificato con i disegni di un gno 2001. Con la legge del distacchi, parti del convento diciannovesimo della frate fabbriciere, secondo le 1866 sulla soppressione delle dirute, tetti scoperchiati, infil - provincia di Palermo e regole fissate da Antonio da corporazioni religiose, il con - trazioni d’acqua, umidità, tra - sorge in contrada Pordenone, in un rapporto vento passò al Comune e andò slazioni murarie, fatiscenza Arabici con la donazio - visivo assai affabulante con il progressivamente in sfacelo. degli infissi e degli arredi ne di terreni e quattrini centro abitato, che si poteva Nella “silva” del convento, ove lignei, muffe, efflorescenze, Ldel signore di Burgio Alfonso cogliere interamente dall’oc - oggi sorge il cimitero comuna - vegetazioni ruderali, cumuli di Gioeni Cardona Salluzzo chio posto sopra l’ingresso le (1882), le opere di sbanca - immondizie dappertutto. Le Peralta e Sclafani. Il convento, della chiesa. mento e le cappelle edificate a pitture, quella dell’altare mag - quasi un piccolo eremo, era La fabbrica conventuale, costi - ridosso dell’antica fabbrica giore, una grande tela attribui - lontano dal centro abitato ed tuita dalla chiesa, dalla sepoltu - provocarono crolli delle parti ta allo Zoppo di Gangi, inserita impediva ai frati di esercitare la ra, dal convento, dal chiostro e conventuali verso occidente e in una fantastica cornice loro missione, la quale durò, dai locali di servizio, è iscritta mezzogiorno e il progressivo barocca con foglie, pomi, comunque, per oltre mezzo in un impianto quadrangolare, allontanamento dei Cappuccini melograni e draghi, con bei secolo, affiancata a quella dei come è possibile ancora oggi dalla cittadina di Burgio. Nel colori verde oliva e rosso rubi - Frati Minori Riformati che ope - percepire, dopo le distruzioni e febbraio del 1910 crollò il no, e le altre di fra Felice da ravano a Burgio nello stesso le alterazioni del secolo passa - muro del convento verso occi - Sambuca, poste nelle nicchie periodo. to. Le celle erano in numero di dente; lesioni di muri e di volte laterali della chiesa, insieme a Nel 1634, il 3 febbraio, i cap - ventiquattro e dovevano occu - cominciarono a minare le con - paliotti di stoffa, con decori puccini ottennero da papa pare al piano superiore della dizioni di staticità dell’intero disegnati con foglie di grano e Urbano VIII il consenso ad fabbrica, oltre che la fronte set - complesso; l’amministrazione carta, subirono ampie lacera - abbattere il già fatiscente romi - tentrionale, anche le fronti comunale non eseguì più zioni, distacchi dai telai lignei, torio e ad edificare un nuovo verso occidente e verso sud opere di manutenzione delle vasti scrostamenti e anneri - convento; la licenza fu rilascia - del convento. Avevano dimen - fabbriche, così che l’intero menti generalizzati. 42 ta dal vescovo di Girgenti D. sioni assai vicine a quelle sta - complesso conventuale andò La cappella sepolcrale, alla Francesco Traina. Il luogo scel - bilite da Antonio da Pordenone; progressivamente in rovina. quale si accedeva da una porti - 40-41 . La facciata e l’interno della chiesa del convento dei Cappuccini, recentemente to era in contrada le celle rinvenute sono qua - Nel 1994 la chiesa venne chiu - cina, scendendo pochi gradini, restaurata. 42 . La grande tela, sull’altare maggiore, attribuita allo Zoppo di Gangi, con la splendida cor - Mazzadimuro, o Crocetta, un drangolari, di misure variabili sa definitivamente ai fedeli, fu l’ambiente che subì le mag - nice barocca decorata con foglie, pomi, melograni e draghi. piccolo poggio all’estremità da m 2,50 a m 2,73 e una perché ormai pericolante, e giori devastazioni, così da meridionale della cittadina, profondità di m 2,76; sono lasciata in balia, con i tetti destare stupore e orrore. appena poche centinaia di coperte con volta a schifo con squarciati e gli infissi divelti, di Cadaveri, mummie, teschi, metri dalle ultime case, nei incasso centrale e vi si accede colombi e pipistrelli. omeri, tibie, vertebre, femori,

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 22 23 ossa in frantumi, casse mor - tualità. Il progetto è stato, per - quello di impregnanti chimici tuarie stracolme di prelati con tanto, mirato al riordino del - della moderna ebanistica. Nella paramenti colorati, scheletri di l’impianto conventuale con il corte interna, l’antico basolato signore con veste serica e di consolidamento delle membra - è stato restaurato con l’integra - signori con abiti assai bizzarri, ture e dei tessuti murari; al zione di basole provenienti insetti, scarafaggi, topi, escre - rifacimento delle coperture e dalle vecchie pirriere di Burgio. menti, intrecci di ragnatele, tal - dei semplici apparati decorativi Restaurato, sempre filologica - volta spezzate dal volteggiare nonché al restauro conservati - mente e con la tecnica del rap - sinistro di neri pipistrelli, face - vo delle opere d’arte; al restau - pezzo, anche il pozzo da cui si vano tutt’uno con l’incredibile ro delle celle dei frati; alla tra - attingeva l’acqua necessaria al degrado fisico delle strutture, sformazione in museo dell’an - convento. volte, lunette e pareti dell’am - tica sepoltura con il restauro Le tele della chiesa sono state biente. delle mummie e dei sarcofagi. restaurate con rigore scientifi - Il restauro, iniziato alla fine Un insieme di sofisticati inter - co, permettendo, da un lato, degli anni Novanta, ha avuto venti tecnologici ha consentito che un osservatore attento l’obiettivo di ricreare la sempli - di conservare l’antica residua potesse leggere le piccole inte - cità e la povertà francescane fabbrica e, nello stesso tempo, grazioni pittoriche e, dall’altro, del convento, conservandone di ancorare i restauri all’interno che le parti non più interpreta - lo spirito originario e conferen - del linguaggio semplice proprio bili fossero pittoricamente trat - do ai luoghi sacralità e spiri - dell’architettura dei Cappuccini, tate con pigmenti stesi in utilizzando la tecnica del rap - modo uniforme e sottotono. pezzo; con essa, una gran Assai interessanti sono stati i parte delle casse mortuarie, risultati ottenuti nella grande variamente istoriate, riccamen - tela dell’altare maggiore te modellate o scolpite d’inta - dell’Eucaristia e dei sette 45 glio, sono state restituite alla Sacramenti della Chiesa catto - loro antica espressività; così lica e che porta le parola di Altrettanto interessanti sono i i cadaveri mummificati per ese - invece, i cui abiti erano andati anche, la bella cancellata di Isaia: “ Torcular calcavi solus, risultati ottenuti nelle altre tele, guire separatamente i restauri. perduti, sono stati vestiti con ciliegio che divide la navata et de dentibus non est vir quelle di fra Felice da Il consolidamento degli schele - semplici sai che distinguono, dell’altare e la balconata della mecum ”. Il quadro è attribuito Sambuca, che si riferiscono a tri è stato effettuato con resine per foggia e colore, uomini, cantoria, quella dalla quale ci si allo Zoppo di Gangi, ma l’attri - momenti della vita di fra acriliche in soluzione alcolica donne e religiosi. Un lavoro affaccia sulla navata della chie - buzione è in qualche misura Bernardo, e la tela con il ritrat - monocomponente; la ricostru - del tutto simile a quello dei sa. La grande cornice barocca dubbia, anche se elementi stili - to del Venerabile Andrea. zione invece è stata ottenuta frati, che, nel corso dei secoli che racchiude la tela dell’altare stici e tecniche di rappresenta - Le mummie rinvenute nella adoperando bisturi, microspaz - passati, si erano presi cura di maggiore è stata rimessa in zione delle figure, nonché la sepoltura sono state sottopo - zole, barrette d’acciaio e collan - conservare i cadaveri dei pristino nel suo ricchissimo grande qualità della tela dipin - ste ad un delicatissimo e diffi - ti idonei per attaccare sapiente - defunti, religiosi o laici pii e apparato figurativo e nei suoi ta, un damasco sottilissimo cile restauro. Sono stati prele - mente carni incartapecorite, devoti, in modo che le anime, colori, lasciando però che il misto a lino e seta, tesa su un vati alcuni campioni di ossa, residui di pelle tamburinata e andate in purgatorio, potesse - profumo delle essenze di robusto telaio in un unico pet - frammenti di pelle e di stoffa peli irti non rasati. ro ritrovare il corpo nel quale cipresso potesse sempre libe - tine, lasciano pensare che sia per essere analizzati da un Insieme al consolidamento dei erano stati abituati a praticare rarsi, senza essere commisto a corretta. laboratorio specialistico di chi - corpi, si è provveduto al la loro vita terrena, ogni qual - 43 mica del restauro; si è, indi, restauro degli abiti, dei tessuti volta lo volessero. proceduto alla catalogazione e e dei corredi funebri, tutti del La pratica della mummificazio - descrizione, in forma letteraria XVIII e del XIX secolo. Si tratta ne dei cadaveri ha origine 43-44 . Due delle mummie esposte nel e fotografica, dei singoli corpi di tessuti anche pregiati, vellu - assolutamente incerta. Essa locale Museo delle Mummie, dopo l’accu - rato restauro. prima che fossero estratti dalle ti, sete, taffettà, lini, merletti, nacque probabilmente nella 45 . Dove è stato possibile, le mummie sono state rivestite con gli abiti originari, casse o staccati dalle nicchie, pizzi, oltre che di monili, di seconda metà del XVII secolo anch’essi sottoposti a restauro; negli altri casi, con un semplice saio che distingue, e a trasportarli in un laborato - corone di spine, coroncine di e si sviluppò nel XVIII quando per forma e colore, uomini, donne e reli - giosi. rio, allestito a Burgio, in modo grani per il rosario, di scapola - le leggi sul seppellimento dei che le mummie non subissero ri con immagini sacre delle cadaveri imponevano che le anche il trauma di un lungo confraternite di terziari e devo - sepolture non fossero più fatte viaggio. ti, cappelli, scarpe, calze ed dentro le chiese, ma fuori dai Sulla base dei risultati di labo - altri piccoli oggetti. centri abitati, a non meno di ratorio, si è proceduto dappri - Più tardi si è effettuata la un miglio di distanza da essi. ma alla disinfestazione e disin - vestizione dei corpi con gli Sta di fatto che i Cappuccini, fezione dei corpi e delle vesti, abiti che si indossavano al attraverso il trattamento mum - con biocidi appropriati, e suc - momento del processo di mificatorio dei cadaveri, crea - cessivamente si sono denudati mummificazione; gli scheletri, rono una condizione diversa 44

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 24 25 cini aveva una tecnica assai diversa da quella degli antichi Il venerabile egizi. Questi avevano l’abitudi - ne di essiccare i cadaveri e, poi, immergerli per qualche Andrea da Burgio mese in bagni profumati di essenze, tra le quali il balsamo di fra’ Massimiliano Novembre* del Libano, resine, oli vegetali e acidi aromatici. Indi, fascia - vano strettamente i singoli a figura spirituale più della corte reale. Rimase a arti, e poi l’intero corpo, con conosciuta e legata al Lisbona diciotto mesi e, come bende e infine ponevano il paese di Burgio è cer - dice il biografo, per “fra corpo così trattato in sarcofa - tamente il venerabile Andrea, furono mesi di agonia gi, taluni dei quali di rarissima fra Andrea, al secolo e di purgatorio”. Rientrò in bellezza. I frati cappuccini, Nicolò Sciortino. Nato Sicilia nel luglio del 1763, a invece, utilizzavano i “colatoi”, a Burgio il 10 settem - Palermo passò gli ultimi nove dove i cadaveri, denudati, bre del 1705, dopo anni della sua vita, fino a aperti e depurati dagli organi Lun’infanzia e una giovinezza quando lo colse, desiderata e interni, venivano posti bocconi trascorse seguendo i sani tanto attesa, “sorella morte”. su appoggi, fatti da tralci di principi della vita cristiana e da Era il 16 giugno del 1772. sarmenti, murati per circa un “pastorello esemplare”, all’età In occasione del 130° anni - anno, il tempo necessario per - matura di trent’anni decise di versario della proclamazione ché si purgassero e colasse entrare nell’ordine dei frati a venerabile (9 febbraio 1873) tutto il marciume che posse - minori cappuccini, dove da di fra Andrea, e nell’approssi - devano. subito condusse una vita marsi del terzo centenario 46 Poi, i Cappuccini ponevano i impegnata e austera, prenden - della sua nascita, i frati cap - cadaveri depurati in un recinto do sul serio il cammino cri - puccini e i concittadini dell’u - chiuso e assai ventilato, stiano di continua conversio - mile frate, hanno ritenuto da quella del cimitero o del erano le catacombe o l’am - coperto da una tettoia; così gli ne, caratterizzato dalla sempli - opportuno non fare passare tempietto sepolcrale, nel rap - biente sepolcrale. scheletri dei corpi essiccati e, cità e dalla letizia francescane. sotto silenzio queste date, che porto tra le persone decedute, L’interesse verso il destino successivamente lavati e ben 47 Fervente nella preghiera, ci danno la possibilità, attra - i familiari e la memoria del delle anime da parte delle per - ripuliti, venivano trattati con amante del silenzio, geniale verso il messaggio della vita defunto. Tale rapporto ebbe sone trovava nella sepoltura unguenti e sostanze aromati - nelle penitenze, umile fino del Venerabile Andrea, di modo di esplicarsi e consoli - delle chiese dei Cappuccini una che, imbottiti di stoppie e Amatissimo all’esagerazione, austero e rigi - rispolverare il senso cristiano darsi al cospetto di un ambien - speciale condizione. Esso esu - sostenuti con bastoni, infissi dai burgitani, do con sé, buono e paterno della vita, il significato di te di particolare spiritualità, lava dal rapporto specifico che nella colonna vertebrale. l’umile fra verso tutti, dopo l’anno del un’esistenza impegnata. A quella della morte, un luogo si instaurava tra i familiari e il Venivano poi accuratamente noviziato trascorso a Erice questo scopo si sono pro - architettonico nel quale i deceduto nella tomba o nella vestiti con gli abiti che la Andrea da l’obbedienza lo chiamò nei grammate e attuate una serie defunti, le loro anime e i vivi cappella, costruita insieme a famiglia aveva scelto perché Burgio, conventi di Partanna, Burgio, di iniziative di carattere reli - potessero colloquiare in una molte altre sepolture, nei cimi - apparissero belli ed eleganti, e cappuccino, Pantelleria, Trapani. Sentì il gioso, scolastico e culturale, sorta di confidenzialità ogget - teri extraurbani, che alla fine trasportati nella camera sepol - desiderio di partire per le che vanno sotto il nome di tuale; i luoghi, a ciò deputati, del XVIII secolo si erano via via crale, ove dimoravano appesi trascorse la vita Missioni, fu esaudito, ed insie - “Progetto Venerabile Andrea, formati nelle città europee. La nelle nicchie o adagiati in nella povertà e me ad altri fratelli cappuccini una proposta di vita”. Questo sepoltura era un luogo privile - belle casse lignee, talvolta nell’obbedienza, partì per la Missione del progetto è stato consegnato il 46. La tela di fra Felice da Sambuca raffi - giato, dove il rapporto con il insieme ad altri familiari. Si Congo-Angola. Dovette partire 9 febbraio del 2003, all’inizio gurante fra Bernardo da Corleone genu - flesso dinanzi a Gesù. defunto era diretto e si racco - sono potute conservare, dopo morendo in di nascosto da Trapani, vista la del triennio delle celebrazioni 47 . La statua del Venerabile Andrea glieva in un grande ambiente il restauro, 49 mummie, espo - odore di santità stima, l’affetto e la fama di al vescovo di Agrigento mon - (1995), sul piazzale antistante la chiesa dei Cappuccini. architettonico della morte , ove ste oggi in forma museale, guaritore che si era conquista - signor Carmelo Ferraro, che le memorie dei defunti si ricollocate nelle nicchie o ta in quella città. Il viaggio per ha presieduto una solenne mescolavano alle consuetudini nelle casse lignee, nelle quali la missione cominciò nel luglio eucaristia proprio nel conven - delle persone in vita, che tra - sono state adagiate dopo la del 1745, fra Andrea rimase in to dei Cappuccini a Burgio. scorrevano momenti della loro morte e il processo di mum - missione fino al 1761. Torna giornata tra le anime traslate mificazione. Le anime dei con il rammarico di non aver È attivo un sito internet dedi - dai corpi mummificati e anime defunti possono così trovare versato il sangue per il cato alla figura del venerabile ancora prigioniere nelle viscere nei corpi mummificati la loro Vangelo di Gesù Cristo, ma Andrea, all’indirizzo: delle persone in vita. dimora terrena eterna, in un prima del rientro definitivo i www.venerabileandreadaburgio.com La mummificazione dei cada - ambiente mistico e, nello superiori gli dicono di rimane - veri eseguita dai frati cappuc - stesso tempo, familiare. re a Lisbona a disposizione *Vicepostulatore, cappuccino

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 26 27 Il cimitero L’agricoltura monumentale a Burgio di Vito Ferrantelli di Michele Pinelli

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esistenza di cave di tufo e la presenza di vali - di scalpellini hanno permes - 50 so la realizzazio - ne nel cimitero l territorio di Burgio per co) che è il caratteristico periodo che va da luglio a di Burgio di una la posizione geografica (è buco che ha l’arancia a un’e - settembre. Lsezione m’onumentale che situato a circa 317 metri stremità, sono a polpa bion - Nel territorio di Burgio esiste rivela una ottocentesca tradi - sul livello del mare), per da, senza semi e dal gusto una buona produzione di zione della lavorazione della le condizioni climatiche e gradevolissimo. Possiedono mandorle con guscio duro e pietra di significativa valenza per la fertilità dei suoi proprietà dietetiche, cosmeti - semiduro, lavorate per realiz - artistica. Nella variegata pre - terreni offre agli agricol - che e curative; contengono zare dolci tipici di ottimo senza di monumenti sepolcra - tori la possibilità di rica - diverse vitamine tra le quali la gusto. li si distinguono alcune cap - Ivare dalle proprie terre ottimi vitamina ”C” che è antiossi - Diverse sono le aziende agri - pelle gentilizie rivestite da frutti. dante e contribuisce al poten - cole che praticano prevalente - mattonelle in maiolica di pro - I metodi di coltivazione sono ziamento del sistema immu - mente l’allevamento di bovini, duzione locale. È il caso della di tipo biologico e integrato, e nitario. ovini e suini. cappella gentilizia della fami - le colture prevalenti sono: La produzione di olio extra - glia Virgadamo, costruita nel agrumeti, uliveti, pescheti e vergine di oliva estratto dalle 1877 dal ceramista Giuseppe Nella pagina prececente: mandorleti. olive biancolilla è di elevata 48 . Ingresso principale del cimitero. Virgadamo in memoria della Nella vallata del fiume Sosio- qualità e rientra nella “DOP 49 . Particolare di tomba in maiolica. madre. Uno spaccato della Verdura si coltivano le arance Val di Mazara”. Il suo colore è 50 . Arance “Washington”. produzione ceramica del “Washington Navel”, le giallo oro con sfumature tempo, caratterizzato da una Vaniglia, i limoni e le clemen - verde intenso e di ottimo serie di piccole tessere in tine senza semi. Le gusto. giallo paglierino, verde ramina “Washington”, chiamate così La pesca a polpa bianca ha e bruno manganese, in cui perché i primi studi su queste ottime proprietà organoletti - sono raffigurati decorazioni piante sono stati fatti in che tipiche della pesca floreali, palmette e angeli. 49 America, e “Navel” (ombeli - “Montagnola”. Si produce nel

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 28 29 La nascita della maiolica di Burgio di Antonino Ragona

Nella seconda metà del secolo XVI a Burgio ebbe luogo una 52 53 notevole produzione di manufatti in maiolica, introdotta nella cittadina dall’arrivo di valenti figuli caltagironesi, come 51 tramandato da una tradizione essuno aveva si sulla fine del secolo XVI 54 55 locale e poi mai sospettato erano pervenuti in quel lonta - confermato dai che Sciacca, no luogo. La maestranza dei documenti. antica e rinomata cordai operava in Caltagirone to di estendere la lavorazione no come tornitori presso le padre e figlio, Nicolao e fabbrica di cera - a fianco dei maiolicari, detti della maiolica a Burgio, dove botteghe di maiolicari in Giovanni Maurici, padre e miche ininterrot - localmente “cannatari”, nel da secoli esisteva una larga Sciacca. Essi sono i maestri figlio, rispettivamente fratello tamente attiva rione di San Giuliano, e con produzione figulina. Antonino e Francesco Valenti, e nipote del predetto per il passato, questi solitamente si muove - Intorno al preesistente castel - che furono soci dei maestri Vincenzo, Antonio Merlo, Nnon avesse alcuna incidenza va per lo smercio dei propri lo di Burgio, dopo il 1283, maiolicari saccensi Paolo Pietro e Francesco sull’impianto di officine di prodotti nelle fiere che si sorse un abitato contadino Galluzzo, Antonino lu Licatisi Gangarella, Giacomo maiolica nella vicina Burgio. tenevano nelle più lontane che ben presto andò incre - e Baldo di Ramanno. Sperlinga, Giuseppe Savia, Sembrava così assai difficile città dell’Isola. mentandosi. In esso comin - Prima del 1589 in Burgio non Bartolomeo Daidone, Stefano dar credito ad un’antica tradi - Gli atti notarili burgitani segna - ciarono tosto a prosperare le si produsse vasellame smal - Vinci. Questi maestri, trasferi - zione locale, secondo cui era lano la presenza in Burgio; nel più comuni industrie artigia - tato. I primi ad impiantarvi tisi in Burgio intorno al 1589, stato un ceramista caltagiro - 1564, del cordaio caltagironese nali e, prima fra tutte, la cera - manifatture di vasellame in ed ivi quasi tutti sposatisi ed nese ad impiantare in Burgio maestro Francesco Ficicchia. mica, per la buona qualità maiolica furono i maestri imparentatisi con famiglie del le prime fabbriche di maiolica. Nel 1569, altri due maestri cor - dell’argilla che si trovava sul ceramisti caltagironesi luogo, innestarono sulle esi - I documenti hanno dato dai operano in Palermo: sono luogo. Originariamente si pro - Vincenzo e Matteo Maurici, stenti fabbriche di vasellame ragione in gran parte alla tra - Pietro Sanguedolce e dussero in Burgio oggetti e dizione. Infatti, è emerso che, Bartolomeo Di Carlo, di cui il vasellame in semplice terra - in seguito ai contatti commer - primo possiede tre botteghe in cotta, come tegole, mattoni, 51 . Mattonella maiolicata monocroma con raffigurazione di musulmano, fine XVI secolo. ciali dei cordai caltagironesi, Caltagirone nel predetto rione quartare. Tale tipo di produ - Collezione privata. 52 -53 . Frammenti di piatti in maiolica in blu cobalto con raffigurazione di volto di giovane e che fornivano notevoli quan - di San Giuliano. zione si allargò a tal punto di donna, fine XVI secolo. Collezione privata. 54 . Piatto in maiolica con immagine di un ragazzo che trattiene un fiore, monocromia tità di corde agli abitanti della Indubbiamente Sciacca, gelosa che nel XVI secolo si diffuse cobalto, fine XVI secolo. Collezione privata. 55 . Ciotola in maiolica blu cobalto, verde ramina e buno manganese con raffigurazione di cittadina di Burgio, importan - della sua produzione maiolica - in tutta la zona circonvicina, volatile, ultimo decennio del XVI secolo. Collezione privata. te centro di allevamento di ra, per interessi commerciali e compresa anche Sciacca. Nel animali da soma, e da traino, per non perdere i mercati del 1559, si ha notizia di due abili anche i maiolicari caltagirone - suo retroterra, non avrà pensa - vasai di Burgio che lavorava -

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 30 31 in semplice terracotta, delle fabbriche di maiolica che ben presto produssero largamen - te, riducendo l’influenza della vicina Sciacca anche sui vari mercati circonvicini, come Bisacquino, Giuliana, Sambuca, Santa Margherita Belice, Caltabellotta, Ribera, e su quelli lontani, come Mazara e Trapani. Il più valen - te fra i maestri venuti da Caltagirone, fu Matteo Maurici, nipote del ben noto maiolicaro caltagironese Giovanni Maurici senior, già morto nel 1579. Questi impiantò in Burgio nel 1590 e nel 1592 tre botteghe per la lavorazione della maio - lica, di cui la prima in località Garella e le altre due nel rione dei “quartarari”. Allievi di que - sti maestri caltagironesi furo - no i vasai burgitani Geronimo e Crispino Valenti, Calogero De Michele, Francesco De

56 57 Rosa, Michele Colletto, 60 Matteo Migliuri, Filadelfio Mussuto, Giuseppe Cirafiso, Geronimo Spinello, Matteo Di cara burgitana del principio servatasi fino ai nostri giorni, Leo, Rocco Vaccaro col figlio della seconda metà del è stata facilmente attribuita Filippo ed il nipote Antonino Seicento. alle vicine fabbriche trapanesi, De Michele, Antonino Valenti, Come era logico, all’inizio, la anche perché la maiolica cal - Antonino Colletto. Va ricorda - maiolica burgitana, essendo tagironese si riprese solo nel to che Rocco Vaccaro aveva opera degli stessi maestri cal - Settecento e con nuovo stile. sposato una sorella di Matteo tagironesi trasferitisi in Caratteristiche di transizione Maurici e che i maestri Burgio, risente molto dello Michele ed Antonino Colletto stile, della tecnica e dei colori e Francesco de Rosa avevano peculiari della maiolica calta - 56-57 . Albarello in maiolica policroma con figura di donna, nel recto, e la scritta preso in moglie rispettiva - gironese, sino alla fine del “Burgio”, nel verso, inizio XVIII secolo. Galleria regionale della Sicilia di Palazzo mente le figlie del Maurici, primo quarto del Seicento. Le Abatellis, Palermo. 58-59 . Albarello in maiolica con angelo Grazia, Mattia e Speranza. maioliche burgitane di questo alato, firma del maestro Nicolò Lo Cascio, periodo vengono ancora, datato 1703. Galleria regionale della Sicilia Matteo Maurici fu per più di di Palazzo Abatellis, Palermo. mezzo secolo, anche per que - erroneamente, attribuite a 60 . Pannello di mattoni in maiolica di Antonino Perricone del 1763, con rappre - ste larghe parentele, al centro Trapani, al pari di quelle sentazione del Crocifisso, collocato in una dell’attività maiolicara burgita - coeve uscite direttamente strada di Burgio. na. Egli, dopo avere pure per dalle fabbriche caltagironesi. molti anni rivestito la carica di L’errore nacque dal fatto che governatore del Monte di il terremoto dell’11 gennaio Pietà di Burgio, morì più che 1693, mentre obliterò la settantenne il 17 febbraio maiolica caltagironese ante - 1642 e fu sepolto nella chiesa riore a tale data in tutta la della Misericordia. Con i mae - Sicilia orientale, conservò la stri Antonino Colletto e stessa nella Sicilia occidenta - Giacomo Merlo, figlio del cal - le, non colpita dal cataclisma. tagironese Antonio Merlo, si Tale produzione caltagironese arriva alla produzione maioli - e burgitana superstite, con - 58 59

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 32 33 61 62 65

che accennano ad influssi Palermo, da parte dei cerami - in manganese, si associano saccensi presenta una serie di sti di Burgio, anche per il alle caratteristiche particolari vasi burgitani da farmacia, di necessario rifornimento delle consistenti nella solita treccia cui uno datato 1624 trovasi materie prime, quali stagno, in giallo toccata al centro in nella Galleria regionale di piombo ed “azzolo”, influen - manganese e nella faccia di Palazzo Abatellis, a Palermo. zava decisamente la maiolica luna ombrata in blu slavato o Hanno una decorazione a burgitana, specie nei motivi in violaceo di manganese. minuto fogliame reso a tocchi decorativi degli alberelli. Molte mattonelle murali con blu, motivi a lisca e semplici Nondimeno essa riesce a for - santi e madonne, molti pavi - medaglioni occupati da testi - marsi uno stile autonomo. menti maiolicati danno modo ne ben disegnate pure in blu Decorazioni a trofei con scudi di conoscere altri assai inte - e rilevate da pennellate lineari frontali entro cui figurano ressanti aspetti della maiolica in giallo ruggine. Spesso prevalentemente santi e putti burgitana che gareggiò a hanno pure motivi a trofei alati, scomparti floreali con lungo con la vicina Sciacca, disegnati in schiarito manga - deciso predominio del verde sopravvivendo fino ai nostri nese. Consimili caratteristiche ramina e del secco contorno giorni. pittoriche e cromatiche pre - sentano alcune mattonelle 61 -62 . Albarello in maiolica policroma con immagine del Cristo, nel recto, e decori verdi, coeve con animali, mezzi tralci e fiori, nel verso, fine XVII secolo. Museo d’Arte e Archeologia “I Mormino”, Palermo. 63 -64 . Vaso in maiolica policroma con figura di cardinale, nel recto, e decoro a trofei con busti e velieri possedute dal luna antropomorfa, nel verso, 1696. Museo d’Arte e Archeologia “I Mormino”, Palermo. Museo della Ceramica di 65 . Pannello di mattoni maiolicati monocromi e bicromi, fine XVI secolo. Collezione privata. Caltagirone. Fin dalla fine del primo quarto del XVII secolo, i continui

63 64 contatti con Sciacca e

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 34 35 Il museo della ceramica e l’artigianato di Vito Ferrantelli

no degli obiettivi 69 70 71 fondamentali e qua - lificanti del progetto Alla bottega di Giuseppe e “La Ceramica Paolo Caravella si sono infatti Risvegliata” era l’i - aggiunte quelle di Giuseppe e stituzione del Francesca Arcuri, di Rosanna Museo della Bacino e della Gioiosa. Ceramica di Burgio. Nel settore della lavorazione UUn traguardo raggiunto in del vetro la produzione di collaborazione con la Luciano Miceli è particolar - Soprintendenza di Agrigento mente apprezzata per la cura e, quindi, con l’Assessorato delle rifiniture e la creazione 73 Regionale ai Beni Culturali. Il 66 stilistica dei disegni nelle vetra - te artistiche. Di notevole pregio è anche la lavorazione del ferro battuto, 72 che trova il suo momento clou nelle inferriate dei balconi “a sviluppo, che compie ricerche petto” che fanno del centro sulle testimonianze materiali urbano una sorta di museo a dell’uomo e del suo ambiente, cielo aperto. I numerosi e le acquisisce, le conserva, le valenti fabbri creano prodotti 74 comunica e soprattutto le oltre che per uso architettoni - espone ai fini di studio, di co (balconate, ringhiere, can - re e regine, cavalieri e guer - educazione e di diletto”. celli) anche per l’arredamento rieri, tutto un mondo di epi - Il Museo della Ceramica di (abat-jour, lampadari, tavoli, che avventure, quasi da Burgio vuole, nel suo piccolo, ecc.). Interessante si è rivelata chanson de geste . rispondere a tutte queste la sintesi artistica, operata Lavori di scultura in pietra istanze con l’auspicio che, da dalla ditta P2 Fratelli Palermo vengono eseguti da artisti una parte, esso riesca ad e dalla ditta Vaccaro, fra il locali come Leonardo Geraci assolvere ai compiti di conser - ferro battuto e la ceramica e Carmelo Erba, mentre l’arti - vazione, valorizzazione e frui - locale. Luciano Bonaccorso è giano Michele Bellavia realizza zione del patrimonio culturale un giovane artista che realizza oggetti per l’arredamento del nostro passato e, dall’altra, interessanti opere in legno ed (camini, tavoli, panchine, 67 68 possa davvero essere al servi - in pietra, dimostrando un’abile ecc.) e nuovi portali. zio dello sviluppo di questa maestria nell’uso dei materiali.

finanziamento ottenuto, infat - zione è iniziata una campagna un’antica tradizione artigianale nostra piccola comunità. Erede della tradizione dell’a - 66 -67 . La sede del Museo della Ceramica ti, su un progetto redatto e di sensibilizzazione finalizzata ma, al tempo stesso, potrebbe nonimo scalpellino-artista di Burgio. 68 . Mattonella votiva in maiolica policroma diretto dall’architetto B. Agrò, alla donazione o al prestito di costituire un momento di burgitano è il contempora - con raffigurazione della Madonna, 1789. Collezione privata. della Soprintendenza ai Beni manufatti antichi in ceramica rilancio del settore ceramico, Un artigianato neo Angelo Gaeta, scultore 69 . Maioliche tradizionali delle officine di Burgio. Culturali di Agrigento, diretta da esporre nel museo. Molto oltre che un elemento di forte di “eccellenza” autodidatta, che nelle sue 70 . Riproduzione del Crocifisso ligneo di Rifesi realizzata da Luciano Bonaccorso. dalla dott.ssa G. Costantino, proficua è stata la sistematica attrazione turistica. Le iniziative promosse arcaiche sculture di sapore 71 . Lampadario in ferro battuto e ceramica ha permesso la realizzazione campagna di scavi effettuata L’International Council of dall’Amministrazione comuna - naïf, trasfonde le doti natu - della ditta P2 Fratelli Palermo. 72 . Vetrata artistica di Luciano Miceli. nel 2009 del Museo della ‘nall’arte , cioè nell’antico Museums, nell’articolo 2 del le con il progetto “La Ceramica rali di un operatore sì incol - 73 . Lo scalpellino Gino Gaeta. 74 . Fontana in pietra bianca levigata Ceramica di Burgio, nell’anti - quartiere dove erano ubicate codice di deontologia profes - Risvegliata” hanno contribuito to, ma impregnato di una a mano, opera di Angelo Gaeta, nella co chiostro dei Padri le officine maiolicare. sionale, così definisce il a dare un sensibile impulso ad magia primitiva tale da far piazzetta della Scuola media “Roncalli”. Riformati, adiacente alla chie - Un museo della ceramica a museo: “Un’istituzione perma - un settore artigianale che rivivere nei suoi strani per - sa di Maria SS. delle Grazie. Burgio ha il significato di recu - nente, senza scopo di lucro, al costituisce una delle più sonaggi dai lineamenti Dal giorno della sua inaugura - perare la memoria storica di servizio della società e del suo importanti tradizioni di Burgio. espressionistici, costituiti da

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 36 37 forme interrate, tramite per - La capitale corsi predisposti. La fase intermedia della lavo - razione prevede la costruzio - dell’arte campanaria ne di “tre pezzi” posti uno sull’altro, costituiti dal di Antonino G. Marchese maschio , dalla negativa , o falsa campana, e dalla cappa , con l’utilizzo di creta bianca, concime stallatico, canapa e crine di cavallo. Per la decorazione esterna con fregi (e per le relative incisioni) viene utilizzato un 77 getto di gesso ed uno di cera vergine di ape, applicando il disegno in creta a stampa nella falsa campana. La forma in creta viene, quindi, pennel - lata e si provvede ad infiam - mare il suo interno in modo da farlo riscaldare e far scio - gliere così i fregi. Si tolgono, 75 infine, la cappa e la falsa cam - pana mentre lo spazio rimasto ome scrive un eru - libero conferisce lo spessore dito locale, «dal alla vera e propria campana. 1600 in poi la via Prima della fase finale della Roma è meta di alti fusione, le forme vengono prelati, vescovi e interrate in una fossa, che autorità religiose viene quindi ricoperta di 76 78 che hanno commis - paglia, arbusti e terra, onde sionato campane evitare eventuali dilatazioni. Cper le loro chiese» (Vaccaro). 2003, «io non ho figli maschi, pagina autobiografica di I rintocchi delle campane di Burgio vanta infatti una pluri - ma mio nipote continuerà». Il Benvenuto Cellini, l’artigiano Burgio si possono ascoltare, secolare tradizione nell’arte nipote è Luigi Mulè Cascio, ci spiega dettagliatamente la oltre che in numerosi centri della fusione di campane in che ha ereditato la fonderia. lavorazione, che richiede fasi della Sicilia (Chiusa Sclafani, bronzo, costituendo a tutt’og - Rocco Cacciabaudo, che ha molto complesse, a partire Giuliana, Corleone, Palermo) gi, con la fonderia “Mario collaborato per più di dal disegno progettuale su e del territorio nazionale, Virgadamo”, unica in Sicilia e trent’anni con Virgadamo, si è carta, che viene poi messo su anche nel Madagascar, nello tra le poche operose nel terri - messo in proprio e ha aperto legno sagomato e posto su Zaire (tornato Congo), nello torio nazionale, la “capitale” un’altra fonderia. Dal loro un asse ruotante per ottenere Zambia, in Venezuela e persi - dell’arte campanaria per anto - maestro Luigi e Rocco hanno la forma dovuta, fino alla no negli States. Una campana nomasia. ereditato tutti i segreti della fusione a fiamma riverberata, a forma ottagonale è stata «Nell’esercizio di quest’arte fusione, compresa la fase per la quale si adoperano sta - donata da Mario Virgadamo a pur difficile ed enigmatica, a finale dell’ accordatura , per la gno vergine e rame rosso papa Woitjla durante la sua mezzo fra la scultura e la quale occorrono calcoli preci - onde ottenere la forma in visita ad Agrigento, nel 1993. musica, fra l’alchimia e la si (la più difficile è quella in bronzo (la cui fusione avviene magia» (Pillitteri), i mi bemolle ) poiché ogni cam - a circa 1.100° di temperatu - ra), mescolati con legno sta - 75 . Alcune campane, in attesa di essere Virgadamo, attivi a Burgio pana vuole la sua. ultimate, impilate nella bottega. Una visita alla fonderia è gionato, per evitare che il 76 . Luigi Mulè Cascio, titolare della cin - dalla metà del Seicento, allor - quecentesca fonderia “Mario Virgadamo”. ché ereditarono l’arte dei insostituibile per chi volesse bronzo diventi duro se imbe - 77 . Mario Virgadamo dona una campana di forma ottagonale al Papa, in visita ad Salvo da Messina, vanno conoscere il ciclo di fabbrica - vuto d’acqua. Quando il Agrigento, nel 1993. 78 . L’antica fonderia dei Virgadamo, attivi annoverati fra i più illustri zione delle campane, che metallo raggiunge il giusto a Burgio dalla metà del Settecento. punto di liquefazione, da alcu - 79 . Rocco Cacciabaudo, titolare di un’altra fonditori siciliani. avviene con gli stessi sistemi fonderia di campane. «Questa tradizione non e le stesse tecniche di tre ni fori laterali del forno flui - morirà», diceva con orgoglio secoli fa. E come in un rac - scono rivoli incandescenti i Mario Virgadamo, morto nel conto fiabesco, oppure una quali vanno a raggiungere le 79

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 38 39 Il paese dei portali di Vito Ferrantelli

granuli arrotondati, di origine carbonatica con gusci di num - muliti e frammenti di più gros - si organismi legati da cemento siliceo che conferisce alla roc - cia un aspetto massivo e com - patto” (E. Siracusa). Alle cave, in parte di proprietà della facoltosa famiglia De Michele, in parte del comune, attingevano gratuitamente i “pirriatura” (picconatori) che, 80 82 83 servendosi di picconi e man - naia, estraevano blocchi di Più di un origine dei portali è pietra e li vendevano agli scal - ci” (per la presenza ai lati della intimamente legata alle pellini del luogo (si ricorda in porta di due figure militari, sito centinaio di cave di pietra che particolare la famiglia Polizzi), in via Vittorio Veneto, 94), portali in pietra costituirono, per più di i quali, a loro volta, provvede - porta la data del 1814. finemente un secolo, un aspetto vano alla realizzazione dei A parte quelli di enormi dimen - non marginale dell’e - portali commissionati dalle sioni dei palazzi nobiliari e lavorati conomia di Burgio. famiglie di Burgio e dei paesi delle numerose chiese presenti arricchirono “Le cave di pietra, che limitrofi. nei vari quartieri del paese, è Ltrov’ansi a poca distanza dall’a - Le antiche cave della pirrera possibile, dalla varietà delle nel corso bitato, sono fonte di guadagno sono quattro e si affacciano decorazioni, comprendere dell’Ottocento per alcune altre famiglie. Le sue sullo stradale con grandi e come il portale costituisse un il centro speciali condizioni di solidità, la suggestive concavità determi - tratto distintivo della classe di Burgio, sua lunga durata all’aria, senza nate dalla cospicua estrazione sociale di appartenenza. deterioramento, rendono la della materia. Si racconta che, La differenza fra un portale e divenendone nostra pietra molto apprezzata e in prossimità di una di queste l’altro è costituita dallo spes - una originale ricercata anche dai paesi vicini, cave, si era casualmente origi - sore degli stipiti laterali e del - peculiarità. a cui i nostri picconieri, esperti nata una sorta di panchina a l’archetto superiore, ma anche nel maneggio dello scal - forma di ferro di cavallo, riser - soprattutto dalla varietà dei pello, la forniscono lavorata, ad vata ai preti del paese, i quali, fregi che su di essi venivano uso specialmente di ornamenti dopo lunghe e salubri passeg - realizzati. Le decorazioni sono 84 architettonici” (Giuseppe giate, solevano sedervisi per costituite da composizioni flo - Vaccaro, Notizie su Burgio , conversare. reali, decorazioni a bassorilie - 1921). Attualmente l’unica cava anco - vo, medaglioni a fogliame. soprastante balcone e forma - 80 . Portale S. Michele. 81 . Particolare di un portale in piazza La pirrera , come veniva chia - ra attiva si trova nella zona Diversi portali, nella parte no un’unica figura architetto - Umberto I. soprastante il quartiere di centrale dell’archetto superio - nica. 82 . I gendarmi napoleonici mata la zona delle cave, dal in via Vittorio Veneto. francese pierre , in italiano pie - Santa Maria, a nord del paese, re, presentano le iniziali del È di buon auspicio il rinnovato 83 . Portale in via Trieste. 84 . Portale in via Vittorio Veneto. tra, era stata ricavata sul pen - di proprietà della famiglia Sala. proprietario dell’abitazione; in interesse di tanti cittadini rivol - dio che costeggia la stradale, A Burgio, il portale in pietra è alcuni, invece, sono raffigurati to al restauro ed alla conserva - nella zona ad ovest del paese, un’espressione architettonica gli organi genitali maschili zione di questi frammenti di appena fuori dal centro abita - del XIX secolo. che simboleggiano fecondità e storia che oltre a testimoniare to. La “materia che vi si Attualmente nel centro storico prosperità per gli abitanti il senso di una dimensione estraeva è una calcarenite del paese se ne possono con - della casa. Risultano partico - semplice dell’arte, costituisco - dura, tenace, ben cementata. tare un centinaio di cui il più larmente interessanti quei no una delle peculiarità di Litologicamente risulta costi - antico, comunemente denomi - portali i cui stipiti laterali si Burgio e del suo rinomato arti - tuita da un impasto di piccoli nato dei “gendarmi napoleoni - prolungano fino alla base del gianato artistico. 81

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 40 41 La festa medievale: il Principe Saraceno di Giuseppina Randazzo

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rizzata dalla realizzazione di una suggestiva cerimonia di benedi - zione dei cavalieri, aumentata dall’intervento appassionante della massima autorità religiosa 85 locale, il sacerdote. La festa del Principe Saraceno a festa medievale del La festa, mossa da un ritmo raffigura un tempo sospeso tra Rifacendosi ad Principe Saraceno, secolare, procede con la rievo - mito e realtà; una suggestiva un antico e organizzata cazione di antichi miti fino ad articolazione di racconti narrati mitico episodio dall’Amministrazione arrivare alla vicenda dell’emiro e raffigurati con l’ausilio di comunale di Burgio arabo Hamud e poi del Gran forme artistiche della poesia, della vittoria con l’intento di realiz - Conte Ruggero, che con la sua della danza e della musica, il normanna sui zare un ambizioso vittoria riesce ad acquisire per tutto racchiuso in una sinfonia Saraceni, progetto di riscoperta sé e la sua discendenza il ruolo di colori esaltati da suggestivi Ldell’identità e delle origini del - di re e d’intermediario divino, giochi di luce. questa festa l’antico paese, segue un filo tanto da riuscire ad essere Obiettivo del progetto è tra - 87 anima un conduttore fondamentale, massimo testimone della con - smettere la gioia della festa, a passato tuttora quale la riscoperta delle anti - versione del suo vecchio rivale: tema storico, quale momento chiusa ancora oggi nelle nostre propri figli e lieto di scandire il che tradizioni artigianali, di cui il principe saraceno. di comunione con il glorioso anime di uomini che vogliono tempo quotidiano, come nei presente e la cittadina offre una ricca Arricchimento e fondamentale passato della nostra terra e l’e - riscoprire le proprie radici per secoli passati, con l’antico e costituisce un testimonianza, specie nel set - completamento di tale rievoca - redità lasciata da millenni di capire il proprio presente e solenne dono ricreato dal momento di tore della ceramica, che per zione storica è la realizzazione di storia felice e infelice, ma rac - ricreare un futuro migliore per i momento della festa. alcuni studiosi affonda le sue una spettacolare disfida tra i suggestiva e cavalieri di Burgio, divisi in radici al periodo arabo; in 85-86-87 . Le famiglie storiche di Burgio artistica quest’ottica ben s’inserisce quattro contrade corrispondenti sfilano sul palco. 88 . Gaetano Scicli, vincitore della prima spettacolarità l’analisi storica dei secoli con - alle quattro signorie che hanno edizione del “Principe Saraceno”. traddistinti dallo scontro tra la nei secoli dominato la loro terra: dominazione araba e l’avvento Antiochia, Peralta, Gioeni e di quella normanna. Al centro Colonna. I valorosi contendenti, di tale arcaica forma di prima di arrivare alla giornata di “festa”-spettacolo, intesa domenica, conclusiva della quale rappresentazione sceni - “Giostra di Ruggero”, prendono co-artistica, la figura, quasi parte alla cerimonia di apertura mitica, del Principe Hamud, il della manifestazione di sfarzose cui ricordo è rimasto vivo nel parate dei signori del passato e tempo a Burgio e nelle due a delegati istituzionali prove - province di Agrigento ed nienti da diverse province sici - Enna. liane. Questa giornata è caratte - 88

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 42 43 collocato il quadro della Sacra Riti intensi Famiglia e tutt’intorno la si adorna con vasi di fiori e rami di alloro. La tavola è riempita e spettacolari di cibi locali: “la pignolata”, “li gnucculuna”, le frittate delle di don Giuseppe Marciante verdure di stagione: cardi, finocchi, “munaceddi”, “spara - ci”, carciofi, broccoli, fave, zuc - chine; fra i dolci si preparano “i sfingi”, “le tortorelle”. Anche la sistemazione dei “pani” è in 91 special modo curata nei parti - colari: le grandi ciambelle di pasta dette “Vucciddati” e tante altre forme più piccole dette “Vucciddateddi” che i devoti portano a casa per con - sumarli in famiglia. La Pasqua A chi partecipa alla Pasqua di Burgio i riti possono apparire solo espressioni di folklore, ma per il popolo costituiscono un 89 90 misterioso incontro con la fede 92 e con l’anima del suo essere Qui la Pasqua urgio, che fonda le S. Antonio Abate (17 gennaio) “popolo”: si pensi al rito della no con la tipica membri della Confraternita di sue radici su una La sera della vigilia della festa Crocifissione, al canto-lamento “Carcucciuliata”, che si svolge S. Vito (santavitara) e di S. è una sacra civiltà saracena si svolge la “Vamparotta”, una eseguito da due cantori popo - nell’abitazione del “governato - Luca (santalucara). Le due sta - rappresentazione databile intorno sorta di rituale del fuoco, con lari che impersonano Giuseppe re”, dove si preparano i tue vengono portate a spalla, di medievale: all’anno 1000, ha il legna preparata dai ragazzi di Arimatea e Nicodemo. Segue “Paramiti” e dove anche avvie - corsa e ballando per le vie del più ricco patrimo - nella località Garella. Molti anni poi la caratteristica processio - ne la vestizione dei personaggi paese tra il suono festoso della quattro nio storico, artisti - fa, dopo la consumazione del ne in una singolare scenografia Giuseppe e Nicodemo. banda e la frenesia dei giovani le processioni co e monumentale fuoco, venivano prelevati i car - da sacra rappresentazione L’insieme delle celebrazioni e e dei ragazzi. Tutto si conclude Bfra tutti i paesi del compren - boni accesi o spenti e venivano medievale, nel suggestivo con - riti del triduo pasquale si foca - poi con la gara dei fuochi d’ar - del Venerdì sorio: chiese, conventi, sta - portati a casa, forse come testo urbano dove è situato il lizzano nella Risurrezione di tificio oltre la mezzanotte; vince santo, con canti tue, tele e una varietà di gesto propiziatorio. Il 17 si Calvario: la processione del Gesù, la domenica di Pasqua, a chi “spara di più”. di antica manifestazioni popolari reli - svolge da alcuni anni la pro - Cristo morto accompagnato mezzogiorno, nella piazza Crocifisso di Rifesi derivazione giose che costituiscono una cessione del simulacro del dal simulacro della Madre Umberto I dove si svolge la La seconda domenica di ago - ricchezza antica e forse poco Santo protettore. Addolorata, cui partecipano i drammaturgia pasquale sto, dopo la S. Messa cele - umbro- adeguatamente apprezzata nel S. Giuseppe (19 marzo) fratelli incappucciati che porta - “dell’Incontro”, la rappacifica - brata in Chiesa Madre alle ore abruzzese, passato. Con la tradizionale “tavola”, la no le caratteristiche “paramiti” zione (cerimonia della pace) tra 4,00, si snoda il pellegrinag - e la Domenica La riscoperta delle feste reli - festa di San Giuseppe manife - e i “coppira” (ceri accesi con Cristo Risorto e il simulacro gio con il simulacro del giose e dei suoi riti ha il pregio sta una caratteristica fonda - paraventi di carta velina colora - della Madonna della Pace, Crocifisso di Rifesi. Il percor - l’Incontro peculiare di permettere, mentale: la preparazione del ta), guidati dagli “N’Signera” mentre la statua di San so è scandito da cinque fer - fra la Madonna soprattutto ai giovani di oggi, banchetto collettivo, che, come che mettono ordine e si sforza - Michele viene fatta ballare in mate-stazioni: “Cruci di li Addolorata di riappropriarsi del patrimo - nelle feste di origine agricola, no di frenare la folla. segno di festa e di gioia. Un nio culturale dei loro avi e sco - assume un valore propiziatorio. Il Venerdì Santo è caratterizza - mare di occhi umani segue 89 . Un momento della processione e il Cristo prire anche l’amore e l’interes - La modalità della “tavola” è to da una vera “maratona” di questi riti: è un momento al Calvario del Venerdì Santo. 90 . Il rito della Crocifissione, risorto. se per le tante manifestazioni e proporzionata al tipo di grazia processioni. La prima alle ore intensamente partecipato. accompagnato dai canti della Passione. i tanti momenti di vita popola - ricevuta; si invitano alla mensa 8,30 dopo la predica delle Finalmente si può dare esplo - 91 . La processione dell’urna del Cristo Morto, dopo la Deposizione. re. Infatti i riti religiosi e il i poveri, chiamati per l’occasio - Sette Parole, con la “littiched - sione alla gioia della Pasqua, le 92 . La Domenica di Pasqua di svolge l’Incontro, fra la Madonna e il Cristo folklore sono l’essenza vitale ne “Santi” perché tre di essi da dei fratelli” la seconda alle campane suonano a festa, Risorto.

di ogni popolo, sono la linfa rappresentano la Sacra ore 10,30 con “la littichedda di scoppiano i fuochi d’artificio. Nelle pagine seguenti: che scorre nell’animo della Famiglia. La mensa viene li parrini”; la terza alle ore Nel pomeriggio della stessa 93 . La Tavola di San Giuseppe 94 . Il rinomato olio di Burgio nostra gente; è il modo più addobbata a forma di altare, 12,00 con l’Urna del Cristo; la Domenica di Pasqua l’intero dalle pregevoli qualità organolettiche. 95 . La beccaccia, uccello migratore pre - giusto ed appropriato di essere con le più belle coperte bian - quarta alle ore 20,00 col Cristo paese diventa protagonista sente a Burgio dalla fine di ottobre alla fine se stessi. che e ricamate, al centro viene morto. Questi riti si concludo - delle “Rigattiate” una gara tra i di febbraio.

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 44 45 Commemorazione dei Morti Quasi da sempre a Burgio, La manifestazione nella giornata del 2 novembre, oltre a commemorare i defunti con il tradizionale corteo citta - cinofila internazionale dino dalla Chiesa Madre al cimitero per la celebrazione di Guglielmo Sciascia della S. Messa, è ancora pre - sente, ma in tono minore rispetto al passato, l’uso di far all’involo deve rimanere asso - trovare, la mattina del giorno lutamente immobile. Se ciò dei morti, il tradizionale avviene prima dei quindici 93 “Cannistru” pieno di taralli, minuti, il turno finisce così. “pupi di zuccaru”, “frutti mar - Per regolamento nel terreno turani”, regali e giocattoli ai oltre al giudice è ammesso il bambini; ai più piccoli, ancora solo conduttore del cane. Gli si fa credere che a portarli altri concorrenti, per singola sono i loro cari parenti defunti. prova in numero massimo di Tradizioni di Natale dieci unità, attendono in un Dal 1977 il 6 gennaio, oltre 95 punto stabilito la loro chiama - alle sacre rappresentazioni ta. La beccaccia così involata preparate dal gruppo dei cate - a circa un decennio migratore e svernante del rimane in ambito boschivo per chisti e recitate durante la Burgio è sede di una Paleartico Occidentale. Tale ritornare dopo poco tempo nel Novena di Natale, con i carat - importante manife - scolopacide numeroso migra sito dove è stata trovata. È teristici presepi, c’è l’uso di stazione cinofila a negli areali Mar Nero- rilevante segnalare che dal 94 rappresentare l’arrivo dei Re carattere internazio - Mediterraneo (isole e una stri - numero delle beccacce invola - Magi, in Chiesa Madre, con il nale. Un gruppo di scia dell’Africa del Nord), ma te è possibile effettuare un ponti”; “Cruci di Draguttu”; presso contrada Gazzana. Tanti canto popolare Nui semu li tri cinofili riuniti nel sverna, altrettanto numeroso, censimento per la stima della “Cruci di Cimulidda”; “Cruci di devoti al Santo, ma principal - Re . Anche “La Strina” è in uso “Club Cinofilo anche in Irlanda, Inghilterra densità della specie e ricavare Gaddu”; “Cruci di la Quercia di mente i bambini con “gli altari - ancora a Burgio nel tempo di DSiciliano” organizza nel mese Meridionale, Francia Sud- utili informazioni scientifiche Lu Signuri”. Tanti sono i fedeli ni”, raccolgono offerte per pre - Natale: un gruppo di persone, di dicembre una prova sulla Occidentale, zone, queste, ove sull’habitat frequentato ed, che partecipano al pellegrinag - parare “il pane di S. Antonino”. e ultimamente la compagnia regina del bosco: la beccaccia. la beccaccia è anche sedenta - eventualmente, programmare gio, a piedi nudi e, eseguendo Il sacerdote dopo la S. Messa teatrale “Sotto le stelle”, va a La manifestazione è stata ria. Le prime avanguardie di interventi qualora si verificas - canti popolari locali. benedice questi pani che poi chiedere per le case dolci, pie - denominata “Trofeo Siciliano tale uccello cominciano a sero condizioni non più idonee Corpus Domini vengono distribuiti a tutti e in tanze varie: è la “Strina”, cioè su Beccacce”. Dalla seconda popolare le zone idonee a par - alla sosta. Durante la solennità della festa piccoli pezzi si fanno assaggia - “Strenna” o dono. Il gruppo va edizione è stata intitolata ad tire dall’ultima decade d’otto - Notevole l’interesse scientifico del “Sacramento” il sacerdote re a chiunque lo richieda: è in giro per il paese dal 1° gen - Elio Salituro, dresseur calabre - bre. Nel mese di dicembre il delle tavole rotonde che anno porta in processione per le vie considerato un segno oltre che naio munito di strumenti musi - se prematuramente scompar - flusso migratorio è, ormai, per anno si organizzano. I del paese, sotto un baldacchi - di devozione anche di buona cali ed esegue il canto popola - so, che vinse nel 1995 la prima concluso. Nella seconda metà temi trattati sono stati: no bianco ricamato il grande e fortuna. re Alloggiate, alloggiate questi edizione. La manifestazione è del mese di febbraio i primi “Prove, allenamenti e monito - artistico Ostensorio con la “I Virgineddi” afflitti pellegrini . una prova internazionale riser - uccelli cominciano a lasciare la raggio Beccacce”; “La Sacra Particola. La processione È ancora viva la tradizione bur - Oltre a quelle già descritte, a vata ai soli cani da ferma rico - nostra isola per le zone di Beccaccia e i pascolatori”; “La è caratterizzata da varie soste gitana per la festa della Burgio si svolgono anche altre nosciuti dalla Fédération riproduzione nell’Europa Nord- gestione del patrimonio lungo il percorso presso gli Madonna della Catena, con l’e - feste religiose, organizzate da Cinologyque Internationale Occidentale (Svezia, Scozia, Beccaccia”. A tali tavole roton - altari, preparati dalle famiglie spletamento di un ex-voto per appositi comitati, come la festa (F.C.I.) di Thuin (Belgio) e Danimarca, Russia…). de hanno contribuito fattiva - nei vari quartieri. I balconi particolari grazie ricevute in di S. Lucia, il 13 dicembre; si dall’Ente Nazionale della La prova è una valutazione mente anche istituzioni scien - sono addobbati di coperte di caso di malattie o di altri biso - mangia per tradizione la “cuc - Cinofilia Italiana (E.N.C.I.), fon - zootecnica ed ha lo scopo di tifiche, quali l’Istituto lino, di luci, mentre piovono i gni. Le famiglie, con la mobili - cia” (frumento e ceci bolliti, dato nel 1882 e sottoposto al segnalare quali soggetti pos - Zooprofilattico Sperimentale petali di rose verso il tazione di tutto il quartiere, conditi con olio e sale, e anche controllo del Ministero delle sono contribuire alla conserva - per la Sicilia e il Centro di Santissimo Sacramento, buttati provvedono a cucinare in con crema e cioccolata). Altra Risorse agricole e forestali per zione, allo sviluppo e al miglio - Referenza Nazionale per le anche dai fanciulli vestiti di capienti calderoni ( cadara ) una processione, anche se non il rilevante interesse pubblico ramento genetico della razza Malattie degli Animali Selvatici bianco con l’abito della prima minestra di legumi e verdure, e annualmente, è quella della nella tenuta dei Libri alla quale appartengono; con - (C.E.R.M.A.S.). La manifesta - Comunione. vengono invitate tutte le perso - Immacolata (8 dicembre), nella Genealogici delle razze canine siste nell’impegnare un solo zione ha trovato e trova sulla S. Antonio di Padova ne bisognose e di passaggio a cui ricorrenza nelle famiglie per pure. cane in un turno di appena stampa nazionale ampia eco, La festa di S. Antonio di gustarne una scodella; il senso antica tradizione si mangia la La prova, senza abbattimento quindici minuti. Il cane, reperi - portando alla ribalta oltre ad Padova (13 giugno) si è sem - nascosto del rituale consiste “muffuletta”, un pane molle e del selvatico, è diretta al solo ta la beccaccia, la ferma, cioè un modo di fare cinofilia pre svolta nella chiesa di S. nello scongiuro di una malefica spugnoso condito con olio, reperimento della beccaccia si arresta di fronte all’emana - nuovo ed unico, anche il nome Antonio, Attanasio e Paolino presenza. pepe, formaggio e sarde salate. (Scolopax Rusticola ), uccello zione captata dal suo olfatto, e del Comune di Burgio.

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 46 47 Il bosco dei Sicani di Lillo Miceli

solitamente vivono e si ripro - ducono in zone molto più fredde e a ben altre latitudini rispetto alla Sicilia. Il bosco di Burgio (si estende per circa 2.600 ettari e di que - sti ben 1.500 ettari sono seco - lari) rappresenta il cuore della Riserva naturale orientata dei Monti Sicani che va dalle Valle del Sosio a a Santo Stefano di Quisquina, protetta e gestita rispettiva - mente dal Corpo e dall’Azienda forestale. Per intenderci, ci tro - 97 viamo laddove probabilmente si insediarono i primi abitanti molto sfruttata, in particolare della Sicilia, i Sicani appunto. la seconda domenica di ago - In questo spicchio di territorio, sto, quando il Crocifisso di nonostante la furia devastatri - Rifesi viene portato in proces - ce dell’uomo, quasi tutto è sione nella chiesa dell’omoni - rimasto così com’era agli albo - mo feudo. Immersa nel bosco ri della civiltà. Querce, lecci, si trova una nuova ed acco - 96 roverelle – tipica flora mediter - gliente struttura alberghiera ranea – rendono ancora più con 70 posti letto. Arrivare a Cuore della hi lo immaginereb - affascinante un territorio dal - Burgio, sia da Agrigento che be mai che tra l’orografia unica. In alcuni trat - da Palermo, non è molto age - Riserva quelle sperdute ti, i rami degli alberi sono così vole: la viabilità lascia parec - naturale dei montagne, nel fitti da impedire al sole di chio a desiderare. Ma per una Monti Sicani, il cuore della Sicilia, penetrarvi. Avventurarsi fra i escursione fuori dal comune, si nasconde uno tortuosi sentieri può essere vale la pena fare mezz’ora di bosco di Burgio dei boschi naturali pericoloso per chi non è un 98 viaggio in più. è una sorpresa più affascinanti ed esperto dell’escursionismo. Cinteressanti dell’isola? A Per questo motivo, gli agenti di flora e di guardarli da lontano quei del Distaccamento Forestale 96-97 . Due suggestive immagini del bosco di Burgio, nella Riserva naturale dei Monti fauna; cocuzzoli che circondano devono essere preventivamen - Sicani. 98 . Uno scorcio del bosco con la nuova gradevole e Burgio potrebbero apparire te informati. Comunque, per struttura ricettiva. privi di interesse. Invece, rap - entrare all’interno della Riserva 99 . L’area attrezzata della “Menta”, con fruibile è l’area tavoli, barbecue e una sorgente d’acqua presentano uno dei luoghi più bisogna essere autorizzati. potabile. attrezzata della incontaminati e spettacolari, Si può, invece, accedere libe - “Menta”, a 900 come pochi ce ne sono da ramente all’area attrezzata metri sul livello queste parti. Un vero e pro - della “Menta”, una contrada a prio “laboratorio” per studiosi 900 metri sul livello del mare. del mare. ed esperti: tra queste monta - Sono disponibili diversi tavoli, gne è stata vista volare un’a - barbecue, servizi igienici, quila del Bonelli, mentre in legna già tagliata. A pochi alcune zone nasce ed attec - passi c’è anche una sorgente chisce il “carpino nero”. Due da cui sgorga dell’ottima esemplari di fauna e flora che acqua. Un’area attrezzata 99

VIAGGIO IN SICILIA BURGIO 48 49 Notizie utili e … Pianta della città

MUNICIPIO • Trieste piazza Carmine piazza S. Vito PASTICCERIE abitanti: 3.000 (Burgitani) tel. 0925/65011 fax 0925/65007 • Calamia altitudine: 317 m CONVENTO DI S. ADRIANO www.comune.burgio.ag.it piazza Roma - tel. 0925/65506 BOSCO DI S. ADRIANO superficie: 43 kmq (collina interna) E AREA ATTREZZATA DELLA MENTA www.ceramics-online.it/com • Piazza UFFICIO TURISTICO via Salvo - tel. 0925/64073 Dott.ssa A.M. D’Alessandro • Verde 2 o piazza S. Vito - tel. 0925/65052 vi z a uz via Vittorio Emanuele - tel. 0925/64000 Be r lv nu BIBLIOTECA COMUNALE ed ig GIUNTA COMUNALE v e S ia re a RISTORANTI PIZZERIE S vi . SINDACO via Parco della Rimembranza M a r Vito Ferrantelli tel. 0925/65015 • Garella ia via X X Se via Garella - tel. 0925/64101 ttem VICESINDACO E ASSESSORE UFFICIO POSTALE bre AI LAVORI PUBBLICI , SERVIZI via Leone - tel. 0925/64290 • La Giara SOCIALI , AGRICOLTURA CARABINIERI via Vittorio Veneto - tel. 0925/64800 Vito Giuseppe Piazza via Leone - tel. 0925/64121 • Trieste ASSESSORE ALLA SANITÀ , VIGILI URBANI piazza Carmine - tel. 0925/65131 1

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Da Agrigento Burgio fa parte con i comuni di , Lucca Sicula e Percorrete la strada a scorrimento veloce Agrigento-Sciacca, superate lo svincolo per Villafranca Sicula dell’Unione dei Comuni Alto Verdura e Gebbia Ribera, 200 metri dopo si incontra su un lungo rettilineo uno svincolo a destra per Burgio.

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