QUADRO DI ASSETTO DEI TRATTURI DI PUGLIA Una risorsa per il futuro

VERSO LA VALORIZZAZIONE DELLA RETE TRATTURALE ATTRAVERSO LA PROGETTAZIONE CONDIVISA

Premessa

Cinquecentosettanta anni dopo l’istituzione aragonese della Dogana delle Pecore, l’interesse per i tratturi si è diffuso ormai in modo quasi paragonabile alla funzione svolta, per millenni, da quell’infrastruttura territoriale del sistema della transumanza. Essere sintonizzati con questo interesse diffuso, che popola l’immaginario di persone di ogni età, stimolandone stili di vita in relazione più equilibrata con il paesaggio e il territorio, significa plasmare programmi politici e amministrativi in modo da attivare funzioni nuove e risorse adeguate. Uno dei punti salienti del programma dell’attuale governo regionale è intitolato “Territorio Bellezza e Paesaggio”, proprio perché prova a sviluppare questa prospettiva, prevedendo azioni specifiche che abbiano come obiettivo fondamentale l’abbellimento del territorio pubblico pugliese, inteso come opportunità di crescita. La valorizzazione ecosostenibile delle risorse interne, innegabilmente disponibili con estrema generosità nella nostra Regione, consente di promuovere uno sviluppo autonomo e auto propulsivo dei territori interessati e, nel contempo, di salvaguardare il contesto ambientale e paesaggistico in cui avvengono le relative trasformazioni.

Il Quadro di Assetto dei Tratturi, quale primo strumento del processo di pianificazione previsto dalla Legge regionale 5 febbraio 2014, n.4 “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di demanio armentizio e beni della soppressa Opera nazionale combattenti”, persegue questi obiettivi coniugando la tutela del demanio armentizio, quale bene storico e vestigia dell’antico fenomeno della transumanza, con la valorizzazione delle sue naturali e plurime vocazioni di essere contemporaneamente rete ecologica, mobilità lenta e sentieristica regionale. Peraltro, tali potenzialità, esprimibili dai tratturi, possono essere propulsive di un turismo rurale di prossimità e rafforzative dell’identità di appartenenza delle comunità locali, attraverso la creazione di nuovi legami culturali, ambientali ed economici.

La redazione del Quadro di Assetto ha comportato un notevole sforzo da parte regionale in quanto a risorse professionali, economiche e organizzative messe in campo.

L’auspicio è che l’approvazione di tale nuovo strumento possa suscitare l’attenzione generale e soprattutto degli Enti locali, per la più larga partecipazione e condivisione del processo di valorizzazione dei tratturi.La qualità del territorio è un’imprescindibile componente del benessere sociale, la cui ricerca rappresenta l’aspirazione di ogni azione politica che, per sua stessa essenza, non può che assumere una valenza democratica.

Raffaele Piemontese Assessore al Demanio e Patrimonio

1 Introduzione coinvolgimento degli Enti Locali interessati da attivarsi nell'ambito delle diverse fasi endoprocedimentali così codificate:

La Giunta della Regione Puglia, con Deliberazione n. 1459 del 25 settembre 2017, ha preso atto dell’avvenuta redazione del Quadro di Assetto dei Tratturi (QAT) al termine di un lungo lavoro di ricerca, studio documentale, confronto, analisi e valutazione, sviluppato in seno alla Sezione Demanio e Patrimonio con il supporto di un Comitato scientifico, tra i cui componenti figurano il Politecnico di Bari, l’Università degli Studi di , la Provincia di Foggia, la Soprintendenza per i Beni Archivistici, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e quella per i Beni Archeologici, oltre al supporto tecnico di InnovaPuglia.

QUADRO ASSETTO TRATTURI

Il documento, completo di allegati e documentazione, è integralmente disponibile nella sezione, appositamente dedicata, del portale www.sit.puglia.it

www.sit.puglia.it/portal/portale_pianificazione_regionale/assetto_tratturi

Progetto complesso e di grande rilevanza strategica, il Quadro di Assetto dei Tratturi è un importante prodotto della pianificazione regionale, che interessa oltre 4.100 ettari di territorio pugliese e costituisce il primo step del complesso processo delineato dalla Regione con la legge n. 4/2013, che terminerà con i “Piani Locali di Valorizzazione” che i Comuni, singoli o associati, dovranno predisporre.

In estrema sintesi, l’obiettivo specifico del Quadro di Assetto dei Tratturi è quello di definire una classificazione della rete tratturale pugliese che consenta di valutare le azioni da intraprendere anche in vista della costituzione del Parco Regionale dei Tratturi.

La procedura di elaborazione di tale Documento è stata analiticamente disciplinata, come anticipato, dalla L.R. n. 4/2013 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di demanio armentizio e beni della soppressa Opera Nazionale Combattenti, art. 7),che, nell’ottica della copianificazione, ha previsto strumenti di partecipazione attivaedi

2 coinvolgimento degli Enti Locali interessati da attivarsi nell'ambito delle diverse fasi endoprocedimentali così codificate:

a presa d'atto da parte della Giunta regionale della proposta di “Quadro di Assetto” e pubblicazione sul BURP e sul sito istituzionale della Regione;

acquisizione di osservazioni e proposte integrative formulate dai Comuni territorialmente b competenti e dagli altri soggetti interessati entro i 60 gg. successivi alla pubblicazione del Documento;

adozione del Quadro di Assetto da parte della Giunta, chiamata a pronunciarsi sulle proposte c ed osservazioni avanzate;

convocazione e conseguente celebrazione della Conferenza di servizi indetta dalla Regione d per l’acquisizione dei pareri vincolanti della Soprintendenza per i beni archeologici e paesaggistici, ovvero dei pareri previsti dal Piano Paesaggistico regionale;

definitiva approvazione del “Quadro di Assetto” da parte della Giunta regionale, previa e acquisizione del parere della Commissione consiliare competente in materia, e sua pubblicazione sul BURP.

Nell’attuale fase b , avviatasi con la pubblicazione sul BURP della sopracitata Deliberazione di Giunta n. 1459 il 29 settembre 2017, è, quindi, estremamente importante che le Amministrazioni locali e i soggetti interessati (operanti nel campo della tutela e promozione del patrimonio storico, ambientale ed etnoantropologico dei territori destinati alla valorizzazione) partecipino attivamente al processo di classificazione della rete tratturale con la formulazione di osservazioni e/o proposte integrative dafar pervenire alla Sezione Demanio e Patrimonio prima della definitiva adozione ed Progetto complesso e di grande rilevanza strategica, il Quadro di Assetto dei Tratturi è un approvazione del QAT, che cristallizzerà, di fatto, la pianificazione contenuta nel importante prodotto della pianificazione regionale, che interessa oltre 4.100 ettari di Documento. territorio pugliese e costituisce il primo step del complesso processo delineato dalla Regione con la legge n. 4/2013, che terminerà con i “Piani Locali di Valorizzazione” che i È possibile scaricare la Scheda Osservazioni, che costituisce l’unico modello utilizzabile per Comuni, singoli o associati, dovranno predisporre. la presentazione delle osservazioni e/o proposte integrative, nella sezione on-line dedicata al Quadro di Assetto. In estrema sintesi, l’obiettivo specifico del Quadro di Assetto dei Tratturi è quello di www.sit.puglia.it/portal/portale_pianificazione_regionale/as- definire una classificazione della rete tratturale pugliese che consenta di valutare le azioni setto_tratturi/Documenti/quadroAssAdottato/quadroAssTratturiAdo da intraprendere anche in vista della costituzione del Parco Regionale dei Tratturi. ttatoWindow?idCat=3&azionelink=dettaglio&action=2 La procedura di elaborazione di tale Documento è stata analiticamente disciplinata, come anticipato, dalla L.R. n. 4/2013 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di La scheda compilata (con gli eventuali allegati) va inviata formalmente mediante PEC demanio armentizio e beni della soppressa Opera Nazionale Combattenti, art. 7),che, all’indirizzo [email protected] entro le ore 12.00 del 28 nell’ottica della copianificazione, ha previsto strumenti di partecipazione attivaedi novembre 2017.

3 Il Quadro di Assetto dei Tratturi: normativa e finalità

La Sezione Demanio e Patrimonio regionale, che ha svolto un ruolo di coordinamento nell'organizzazione del Quadro di Assetto, ha ereditato per la Puglia le funzioni ammini- strative del “Commissariato per la Reintegra dei Tratturi”, istituito con sede in Foggia nel 1908, la cui attività era finalizzata alla reintegra dei percorsi tratturali, e cioè alla loro mate- riale individuazione e restituzione su mappe catastali, per renderli disponibili alla aliena- zione.

Infatti, il processo di devoluzione di funzioni e compiti amministrativi attuato dallo Stato in applicazione del D.P.R. n. 616/77 ha determinato l'acquisizione ope legis del patrimonio armentizio, ancora di natura pubblica, alla proprietà delle Regioni interessate.

La Regione Puglia, con un primo assetto normativo (Legge n. 67/80 e successive Leggi nn. 5/85 e 17/94 - pur provvedendo al riconoscimento dei Tratturi quali “demanio pubblico della Regione Puglia” - ha perseguito l’obiettivo della totale alienazione del patrimonio armentizio.

Il riconoscimento dei Tratturi di Puglia, operato con Decreto del Ministro per i Beni Cultura- li ed Ambientali del 22 dicembre 1983, quali “beni di notevole interesse storico ed archeo- logico”, con la conseguente sottoposizione a vincolo ai sensi della L. n. 1089/39, ha segna- to, successivamente, un mutamento di rotta nella politica gestionale di tali aree.

La legge n. 29/2003 (Disciplina delle funzioni amministrative in materia di tratturi), nel riformulare la disciplina di tali beni, rivolge gli obiettivi generali alla tutela e valorizzazione dei tratturi, segnatamente perseguiti con il Parco Regionale dei Tratturi e i Piani Comunali dei Tratturi, quali strumenti di pianificazione finalizzati a definire la destinazione d’uso delle aree tratturali.

Purtroppo, a fronte dei 92 comuni interessati dal passaggio nel loro territorio dei percorsi tratturali, solo in 28 si sono dotati di Piano Comunale dei Tratturi. Per ovviare a questa situazione di diffusa inerzia nella formulazione dei Piani Comunali dei Tratturi e, al contempo, armonizzare la disciplina regionale al redigendo Piano Paesaggisti- co, è stato approvato, con Legge regionale n. 4 del 2013, il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di demanio armentizio e beni della soppressa Opera nazionale combattenti, che ha modificato sostanzialmente la previgente normativa in materia (L.R. 29/2003).

Una delle più importanti novità introdotte da tale normativa ha riguardato il processo di pianificazione, che è stato riarticolato in tre fasi, ciascuna sostanziata da uno specifico elaborato.

4 La prima fase attiene alla formazione del Quadro di Assetto, che persegue l’obiettivo di selezione delle aree tratturali secondo le tre destinazioni d’uso individuate dalla legge; la seconda fase riguarda l’elaborazione del Documento regionale di valorizzazione, che ha lo scopo di definire le regole entro cui devono essere predisposti, quali atti di “dettaglio” del processo di pianificazione, i Piani locali di valorizzazione di competenza comunale - terza fase.

In particolar modo, è previsto che il Quadro di Assetto definisca lazonizzazione delle aree tratturali (art.6, comma 1), attraverso l’individuazione e la perimetrazione: a) dei tratturi che conservano l’originaria consistenza o che possono essere alla stessa recuperati, da conservare e valorizzare per il loro attuale interesse storico-archeologico e turistico-ricreativo; b) delle aree tratturali idonee a soddisfare esigenze di carattere pubblico; c) delle aree tratturali che hanno subìto permanenti alterazioni, anche di natura edilizia […].

Le aree tratturali sub lett. a) costituiranno il Parco dei Tratturi di Puglia, previsto dall’art. 8 del medesimo T.U. e volto a garantire il presidio e, insieme, il raccordo degli interventi comunali di valorizzazione. Le aree di cui alle lettere b) e c), invece, avendo perduto l'originaria natura, potranno essere dismesse, rispettivamente, a favore delle Amministrazioni territoriali e dei privati richiedenti.

Il Quadro di Assetto, come già ribadito, si configura come lo strumento attraverso cui, previa ricognizione ed accertamento delle consistenze patrimoniali, si provvede alla configurazione funzionale dell’intera rete tratturale in relazione alle diverse destinazioni d’uso indicate dalla precitata normativa.

Lo stesso strumento, peraltro, aggiorna le ricognizioni del Piano Paesaggistico regionale e recepisce, ed eventualmente aggiorna, i Piani Comunali dei Tratturi già approvati ai sensi della previgente legge regionale 23 dicembre 2003, n. 29.

Come già anticipato, le scelte strategiche contenute nel Quadro di Assetto saranno successivamente oggetto di specifica articolazione nel “Documento di Valorizzazione”, previsto dall’art. 14 del T.U., teso a definire le direttive per il recupero e la valorizzazione dei tratturi da conservare nell’ambito di una politica di difesa e riqualificazione del paesaggio armentizio, nonché di promozione di attività culturali, economiche, turistiche, sportive e ricreative con concrete possibilità di sviluppo del territorio interessato.

5 Tale Documento, svolgendo un ruolo di indirizzo e raccordo, dovrà perciò contenere gli obiettivi di carattere generale che orienteranno i Comuni nella redazione dei “Piani Locali di Valorizzazione” (art. 16 T.U.), che rappresentano i tasselli finali del processo di pianificazione previsto dalla normativa regionale ed ai quali, di fatto, è demandata la funzione di approfondimento del quadro conoscitivo a scala locale, di riqualificazione, valorizzazione ed utilizzazione compatibile del patrimonio censito e tipizzato dal Quadro di Assetto.

Pertanto, il nuovo orientamento inaugurato dal T.U., rieditando il “Piano Comunale dei Tratturi” con il nome di “Piano Locale di Valorizzazione”, dimostra, dunque, di voler contemperare gli aspetti legati all’individuazione e perimetrazione dei tronchi armentizi con quelli finalizzati alla promozione di interventi volti alla valorizzazione del sistema tratturale e del relativo patrimonio culturale, espressa alle diverse scale, regionale e locale.

6 La redazione del Quadro di Assetto La ricognizione della rete tratturale, sotto il profilo tecnico-giuridico, è stata realizzata Tale differenza può trovare giustificazione, oltre che nei possibili atti di alienazione Partendo dalla constatazione dell'irrinunciabile opportunità - rappresentata dalla valoriz- anzitutto tentando di definire, in termini catastali, censuari e planimetrici, la consistenza realizzati nel tempo e dei quali non si ha più evidenza, nelle probabili acquisizioni non zazione dei tratturi - conferita alle comunità locali per sperimentare innovative modalità di complessiva del demanio armentizio regionale. Per tale tipologia di beni demaniali, legittime che evidentemente occorrerà indagare e regolarizzare nelle successive fasi di fruizione del territorio ed, al contempo, aggregare aree da sempre ritenute geograficamen- tuttavia, ottenere un soddisfacente risultato sotto tale profilo è risultato piuttosto dettaglio previste dal T.U. sopra richiamato, quali i singoli Progetti di Valorizzazione. te ed economicamente svantaggiate, l'organo politico pugliese ha accolto una concezione complesso e difficoltoso, non tanto per la sua particolare conformazione o estensione polifunzionale dei tratturi, quali fattori dotati di una straordinaria vis sinergica, in grado di territoriale, quanto per la mancanza di dati storici certi da attualizzare. conferire nuovo ed ulteriore slancio alle iniziative di valorizzazione integrata dei beni cultu- rali con il paesaggio in atto. Stante la problematica, per determinare la consistenza demaniale è stato adottato un approccio multi-criteri incentrato su due diversi sistemi di misurazione: Con deliberazione n. 1200/2014, nel fornire le indicazioni utili per la redazione del “Quadro di Assetto”, la Giunta ha previsto la costituzione di unComitato Scientifico, quale organo in il primo, basato essenzialmente sui dati rivenienti dalla documentazione storica grado di fornire alle strutture tecniche preposte gli indirizzi metodologici e tecnico-scienti- disponibile; fici, nonché di assicurare il coordinamento ed il monitoraggio delle attività operative funzionali all'elaborazione del Documento. il secondo, fondato sull’elaborazione digitale del corredo planimetrico (GIS – tratturi). Tale Comitato, costituito con successivo provvedimento di Giunta (deliberazione n. 2297/2014) ha previsto la partecipazione di rappresentanti designati da Enti pubblici ed A tali valori sono state detratte le superfici delle dismissioni realizzate fino ad oggi di cui si Università con particolare esperienza e professionalità maturate in tema di tratturi. ha contezza, pervenendo alla consistenza patrimoniale del demanio armentizio regionale all’attualità. La fase preliminare di definizione dei percorsi della rete storica dei tratturi (localizzazione e perimetrazione) è stata un’operazione tanto difficoltosa, per la frammentarietà e la Se ne è dedotto che la consistenza tratturale attuale di proprietà regionale, oggetto, del parziale reperibilità dei dati geometrici e territoriali relativi agli stessi tracciati, quanto Quadro di Assetto, può accettabilmente essere quantificata con un valore compreso tra le necessaria ai fini della costruzione di un quadro conoscitivo su base digitale - GIS Tratturi due misurazioni ottenute pari a 5.597,19 ettari e 6.447,23 ettari. (http://webapps.sit.puglia.it/freewebapps/QuadroAssettoTratturi/index.html) -, su cui poter implementare le fasi successive di analisi e valutazione. Il processo di ricostruzione della consistenza del patrimonio tratturale si è, altresì, avvalso Per la ricostruzione dei tracciati tratturali sono state principalmente utilizzate la documen- dell'analisi dei dati censuari attuali e delle mappe del Catasto Terreni, al fine di verificare la tazione storica e le cartografie della banca dati del Sistema Informativo Territoriale della regolare iscrizione catastale della proprietà regionale. Regione e dell’archivio del Servizio Parco Tratturi di Foggia, opportunamente acquisite, georiferite e raffrontate, quali, in particolare: Tuttavia, si è constatato che la superficie catastalmente intestata in ditta “Regione Puglia-ramo Tratturi” rappresenta solo una parte della consistenza effettiva della rete la Carta Generale dei Tratturi, Tratturelli, Bracci e Riposi (reintegrati e non reintegrati) pubblicata tratturale, figurandovi, infatti, altre zone iscritte nel Catasto Terreni con denominazioni nell’anno 1959, di aggiornamento, a cura del Commissariato per la Reintegra dei Tratturi di diverse (strade, acque pubbliche o altre intestazioni). Foggia, della precedente edizione del 1911, approvata ai sensi della Legge 20 dicembre 1908 n.746 e dell’art. 1 del Regolamento 5 gennaio 1911 n.197; In sintesi, dalle analisi catastali svolte è risultato che solo il 47,51%, pari a 3.712,17 ettari, della consistenza originaria della rete tratturale (misurata mediante GIS), è accatastato i fogli di mappa d’impianto del Catasto Terreni; regolarmente in ditta “Regione Puglia-ramo tratturi”. le planimetrie dei Piani di liquidazione definitiva (conciliativa e alienativa) approvati ai sensi del R.D. 29.12.1927, n.2801; Occorre, tuttavia, evidenziare che sommando alla consistenza catastale sopra riportata quella destinata a strade e corsi d’acqua nonché quella venduta, la differenza trala gli atti di legittimazione e vendita delle zone tratturali esistenti presso l’Archivio storico dell'ex superficie originaria e quella regolarmente accatastata si riduce a 418,95 ettari. Commissariato per la Reintegra dei Tratturi di Foggia.

7 La redazione del Quadro di Assetto La ricognizione della rete tratturale, sotto il profilo tecnico-giuridico, è stata realizzata Tale differenza può trovare giustificazione, oltre che nei possibili atti di alienazione Partendo dalla constatazione dell'irrinunciabile opportunità - rappresentata dalla valoriz- anzitutto tentando di definire, in termini catastali, censuari e planimetrici, la consistenza realizzati nel tempo e dei quali non si ha più evidenza, nelle probabili acquisizioni non zazione dei tratturi - conferita alle comunità locali per sperimentare innovative modalità di complessiva del demanio armentizio regionale. Per tale tipologia di beni demaniali, legittime che evidentemente occorrerà indagare e regolarizzare nelle successive fasi di fruizione del territorio ed, al contempo, aggregare aree da sempre ritenute geograficamen- tuttavia, ottenere un soddisfacente risultato sotto tale profilo è risultato piuttosto dettaglio previste dal T.U. sopra richiamato, quali i singoli Progetti di Valorizzazione. te ed economicamente svantaggiate, l'organo politico pugliese ha accolto una concezione complesso e difficoltoso, non tanto per la sua particolare conformazione o estensione polifunzionale dei tratturi, quali fattori dotati di una straordinaria vis sinergica, in grado di territoriale, quanto per la mancanza di dati storici certi da attualizzare. conferire nuovo ed ulteriore slancio alle iniziative di valorizzazione integrata dei beni cultu- rali con il paesaggio in atto. Stante la problematica, per determinare la consistenza demaniale è stato adottato un approccio multi-criteri incentrato su due diversi sistemi di misurazione: Con deliberazione n. 1200/2014, nel fornire le indicazioni utili per la redazione del “Quadro di Assetto”, la Giunta ha previsto la costituzione di unComitato Scientifico, quale organo in 1 il primo, basato essenzialmente sui dati rivenienti dalla documentazione storica grado di fornire alle strutture tecniche preposte gli indirizzi metodologici e tecnico-scienti- disponibile; fici, nonché di assicurare il coordinamento ed il monitoraggio delle attività operative funzionali all'elaborazione del Documento. 2 il secondo, fondato sull’elaborazione digitale del corredo planimetrico (GIS – tratturi). Tale Comitato, costituito con successivo provvedimento di Giunta (deliberazione n. 2297/2014) ha previsto la partecipazione di rappresentanti designati da Enti pubblici ed A tali valori sono state detratte le superfici delle dismissioni realizzate fino ad oggi di cui si Università con particolare esperienza e professionalità maturate in tema di tratturi. ha contezza, pervenendo alla consistenza patrimoniale del demanio armentizio regionale all’attualità. La fase preliminare di definizione dei percorsi della rete storica dei tratturi (localizzazione e perimetrazione) è stata un’operazione tanto difficoltosa, per la frammentarietà e la Se ne è dedotto che la consistenza tratturale attuale di proprietà regionale, oggetto, del parziale reperibilità dei dati geometrici e territoriali relativi agli stessi tracciati, quanto Quadro di Assetto, può accettabilmente essere quantificata con un valore compreso tra le necessaria ai fini della costruzione di un quadro conoscitivo su base digitale - GIS Tratturi due misurazioni ottenute pari a 5.597,19 ettari e 6.447,23 ettari. (http://webapps.sit.puglia.it/freewebapps/QuadroAssettoTratturi/index.html) -, su cui poter implementare le fasi successive di analisi e valutazione. Il processo di ricostruzione della consistenza del patrimonio tratturale si è, altresì, avvalso Per la ricostruzione dei tracciati tratturali sono state principalmente utilizzate la documen- dell'analisi dei dati censuari attuali e delle mappe del Catasto Terreni, al fine di verificare la tazione storica e le cartografie della banca dati del Sistema Informativo Territoriale della regolare iscrizione catastale della proprietà regionale. Regione e dell’archivio del Servizio Parco Tratturi di Foggia, opportunamente acquisite, georiferite e raffrontate, quali, in particolare: Tuttavia, si è constatato che la superficie catastalmente intestata in ditta “Regione Puglia-ramo Tratturi” rappresenta solo una parte della consistenza effettiva della rete tratturale, figurandovi, infatti, altre zone iscritte nel Catasto Terreni con denominazioni diverse (strade, acque pubbliche o altre intestazioni).

In sintesi, dalle analisi catastali svolte è risultato che solo il 47,51%, pari a 3.712,17 ettari, della consistenza originaria della rete tratturale (misurata mediante GIS), è accatastato regolarmente in ditta “Regione Puglia-ramo tratturi”.

Occorre, tuttavia, evidenziare che sommando alla consistenza catastale sopra riportata quella destinata a strade e corsi d’acqua nonché quella venduta, la differenza trala superficie originaria e quella regolarmente accatastata si riduce a 418,95 ettari.

8 La redazione del Quadro di Assetto La ricognizione della rete tratturale, sotto il profilo tecnico-giuridico, è stata realizzata Tale differenza può trovare giustificazione, oltre che nei possibili atti di alienazione Partendo dalla constatazione dell'irrinunciabile opportunità - rappresentata dalla valoriz- anzitutto tentando di definire, in termini catastali, censuari e planimetrici, la consistenza realizzati nel tempo e dei quali non si ha più evidenza, nelle probabili acquisizioni non zazione dei tratturi - conferita alle comunità locali per sperimentare innovative modalità di complessiva del demanio armentizio regionale. Per tale tipologia di beni demaniali, legittime che evidentemente occorrerà indagare e regolarizzare nelle successive fasi di fruizione del territorio ed, al contempo, aggregare aree da sempre ritenute geograficamen- tuttavia, ottenere un soddisfacente risultato sotto tale profilo è risultato piuttosto dettaglio previste dal T.U. sopra richiamato, quali i singoli Progetti di Valorizzazione. te ed economicamente svantaggiate, l'organo politico pugliese ha accolto una concezione complesso e difficoltoso, non tanto per la sua particolare conformazione o estensione polifunzionale dei tratturi, quali fattori dotati di una straordinaria vis sinergica, in grado di territoriale, quanto per la mancanza di dati storici certi da attualizzare. conferire nuovo ed ulteriore slancio alle iniziative di valorizzazione integrata dei beni cultu- individuazione degli elementi caratterizzanti il sistema tratturale, attraverso l’analisi degli rali con il paesaggio in atto. Stante la problematica, per determinare la consistenza demaniale è stato adottato un a "Atlanti dei Tratturi" ritenuti particolarmente significativi dal punto di vista storico (quale approccio multi-criteri incentrato su due diversi sistemi di misurazione: Con deliberazione n. 1200/2014, nel fornire le indicazioni utili per la redazione del “Quadro quello di “Agatangelo della Croce”) e loro georeferenziazione; di Assetto”, la Giunta ha previsto la costituzione di unComitato Scientifico, quale organo in il primo, basato essenzialmente sui dati rivenienti dalla documentazione storica analisi delle interconnessioni tra le pianificazioni territoriali esistenti e la rete tratturale; grado di fornire alle strutture tecniche preposte gli indirizzi metodologici e tecnico-scienti- disponibile; b fici, nonché di assicurare il coordinamento ed il monitoraggio delle attività operative ricognizione delle rilevanze archeologiche, paesaggistiche e architettoniche riconducibili alla funzionali all'elaborazione del Documento. il secondo, fondato sull’elaborazione digitale del corredo planimetrico c (GIS – tratturi). transumanza; Tale Comitato, costituito con successivo provvedimento di Giunta (deliberazione n. 2297/2014) ha previsto la partecipazione di rappresentanti designati da Enti pubblici ed A tali valori sono state detratte le superfici delle dismissioni realizzate fino ad oggi di cui si d studio degli aspetti antropologici ed agronomici connessi allo specifico fenomeno; Università con particolare esperienza e professionalità maturate in tema di tratturi. ha contezza, pervenendo alla consistenza patrimoniale del demanio armentizio regionale all’attualità. e costruzione del modello analitico di selezione dei tronchi tratturali da valorizzare; La fase preliminare di definizione dei percorsi della rete storica dei tratturi (localizzazione e perimetrazione) è stata un’operazione tanto difficoltosa, per la frammentarietà e la Se ne è dedotto che la consistenza tratturale attuale di proprietà regionale, oggetto, del sovrapposizione delle pianificazioni comunali esistenti e degli allineamenti contenuti nel f parziale reperibilità dei dati geometrici e territoriali relativi agli stessi tracciati, quanto Quadro di Assetto, può accettabilmente essere quantificata con un valore compreso tra le Piano Paesaggistico regionale. necessaria ai fini della costruzione di un quadro conoscitivo su base digitale - GIS Tratturi due misurazioni ottenute pari a 5.597,19 ettari e 6.447,23 ettari. (http://webapps.sit.puglia.it/freewebapps/QuadroAssettoTratturi/index.html) -, su cui poter implementare le fasi successive di analisi e valutazione. Il processo di ricostruzione della consistenza del patrimonio tratturale si è, altresì, avvalso Per la ricostruzione dei tracciati tratturali sono state principalmente utilizzate la documen- dell'analisi dei dati censuari attuali e delle mappe del Catasto Terreni, al fine di verificare la tazione storica e le cartografie della banca dati del Sistema Informativo Territoriale della regolare iscrizione catastale della proprietà regionale. Regione e dell’archivio del Servizio Parco Tratturi di Foggia, opportunamente acquisite, georiferite e raffrontate, quali, in particolare: Tuttavia, si è constatato che la superficie catastalmente intestata in ditta “Regione Puglia-ramo Tratturi” rappresenta solo una parte della consistenza effettiva della rete tratturale, figurandovi, infatti, altre zone iscritte nel Catasto Terreni con denominazioni diverse (strade, acque pubbliche o altre intestazioni).

In sintesi, dalle analisi catastali svolte è risultato che solo il 47,51%, pari a 3.712,17 ettari, della consistenza originaria della rete tratturale (misurata mediante GIS), è accatastato regolarmente in ditta “Regione Puglia-ramo tratturi”.

Occorre, tuttavia, evidenziare che sommando alla consistenza catastale sopra riportata quella destinata a strade e corsi d’acqua nonché quella venduta, la differenza trala superficie originaria e quella regolarmente accatastata si riduce a 418,95 ettari.

9 Il metodo analitico

L’obiettivo specifico del Quadro di Assetto dei Tratturi è stato, come già ribadito, quello di definire una classificazione della rete tratturale pugliese in grado di consentire la compiuta valutazione delle azioni da intraprendere in vista della costituzione del Parco Regionale dei Tratturi. Sulla base di un quadro conoscitivo completo ed esauriente è così stato possibile esprimere, attraverso l'adozione di un modello analitico, un giudizio di valore sugli oggetti classificati.

Tale modello analitico si è sviluppato in due fasi:

1 Analisi “quantitativa”. L'esito dell'indagine condotta ha determinato la seguente classificazione dei tratti tratturali:

n. 31 tratturi da annoverare sub lett. a) dell'art. 6 L.R. n. 4/2013, ossia da valorizzare;

n. 46 tratturi da annoverare sub lett. b) della sopracitata normativa, ossia da trasferire gratuitamente agli Enti Locali interessati per soddisfare esigenze di carattere pubblico;

n. 1 tratturo da annoverare, infine, sub lett. c), ossia da alienare ai privati interessati in quanto irrimediabilmente compromesso.

2 Analisi “qualitativa”, successivamente svolta e riferita, in particolar modo, ai tratturi appartenenti alla classe B, finalizzata a verificare la “sensibilità” del modello rispetto alla loro effettiva “qualità”. (Si veda tra gli allegati al QAT da Tavola 14 a Tavola 44 - Analisi qualitativa dei tratturi di classe B).

Riconoscendo il carattere “sistemico” della rete tratturale pugliese ed assumendolo come potenzialità per la sua futura valorizzazione, questo tipo di analisi è stata mirata a ricercare, su ogni segmento tratturale di classe B, dei tratti “promuovibili” in classe A, nel caso in cui presentassero una concentrazione “sensibile” di risorse. Sono così stati elevati a classe A circa due terzi dei tratturi di classe B.

La conseguente nuova classificazione della rete tratturale (si veda tra gli allegati al QAT la Tavola 96 - Tavola riassuntiva) è risultata, pertanto, la seguente:

in classe A: n. 64 tratturi;

in classe B: n. 13 tratturi;

in classe C: n. 1 tratturo;

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Classificazione Rete Tratturi proposta nel Quadro di Assetto in adozione a) tratturi che conservano l’originaria consistenza o che possono essere alla stessa recuperati, da conservare e valorizzare per il loro attuale interesse storico, archeologico e turistico - ricreativo

b) aree tratturali idonee a soddisfare esigenze di carattere pubblico

c) aree tratturali che hanno subito permanenti alterazioni, anche di natura edilizia

Confini comunali

Centri urbani N

0 12,5 25 50 Km

I Piani Comunali dei Tratturi e il Quadro di Assetto

La rete tratturale pugliese, come noto, interessa un numero cospicuo di contesti urbani, città di varie dimensioni che un tempo costituivano i “gangli” di questa rete, con il ruolo di punti di partenza, di arrivo o di passaggio.

Tuttavia, a causa dei processi di espansione e trasformazione, i tratti urbani dellarete tratturale sono risultati i più compromessi, quelli meno riconoscibili e difficilmente ripristinabili o recuperabili, non soltanto dal punto di vista della consistenza, ma anche dal punto di vista dei caratteri storici, architettonici e paesaggistici.

Per questa ragione il modello analitico, sopra descritto, non ha potuto trovare applicazione per i tratti compresi nelle perimetrazioni dei contesti urbani, così come definite dagli strumenti urbanistici, poiché le categorie ed i parametri definiti ed utilizzati perla classificazione della rete, basati sul criterio della riconoscibilità, non sono apparsi adeguati.

A riguardo è stato, altresì, necessario operare una distinzione tra i Comuni dotati di Piano dei Tratturi (PCT), approvato ai sensi della L.R. 23 dicembre 2003, n. 29, e quelli sprovvisti di tale Documento di pianificazione.

Per i Comuni dotati di PCT si è ritenuto ragionevole recepire la classificazione operata dalle Amministrazioni locali nei propri Documenti di pianificazione.

Per i Comuni sprovvisti di PCT, invece, è stata assegnata la classe “C” a tutti i segmenti tratturali compresi nella perimetrazione delle aree urbanizzate, rinviando alla fase delle osservazioni/proposte integrative del Quadro di Assetto eventuali specifiche rivalutazioni.

Per i tronchi armentizi ricadenti nelle aree extraurbane, invece, vale la classificazione dei tronchi armentizi così come definita dal Quadro d’Assetto.

15 Tavole sinottiche e tabelle rappresentative

LEGGE REGIONALE N. 4 DEL 2013 “TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE IN MATERIA DI DEMANIO ARMENTIZIO E BENI DELLA SOPPRESSA OPERA NAZIONALE COMBATTENTI”

Costituzione del demaio armentizio (art.3)

I tratturi di Puglia, le cui funzioni amministrative sono state trasferite alla Regione ai sensi del comma 1 dell’articolo 66 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, costituiscono il demanio armentizio della Regione Puglia in quanto “monumento della storia economica e sociale del territorio pugliese interessato dalle migrazioni stagionali degli armenti e testimonianza archeologica di insediamenti di varia epoca”.

Funzioni amministrative della Funzioni amministrative dei Comuni Regione (art.4): (art.5):

approva il Quadro di Assetto e il approvano il Piano Locale di Valorizzazione; Documento di Valorizzazione; esercitano le funzioni inerenti alla vigilanza e esercita le funzioni di reintegra, tutela al controllo sulla integrità e conservazione dominicale e amministrazione del dei tratturi regionali; demanio provvedono all’accertamento delle violazioni alle disposizioni del presente testo unico e alla riscossione e incameramento delle sanzioni.

trasmettono alla Regione i verbali di accertamento

16 IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE DELLA RETE TRATTURALE E’ ARTICOLATO IN TRE FASI:

REGIONE QUADRO DI ASSETTO definisce la zonizzazione delle aree tratturali, attraverso l’individuazione e la perimetrazione (art.6, comma 1):

a dei tratturi che conservano l’originaria consistenza o che possono essere alla stessa recuperati, da conservare e valorizzare per il loro attuale interesse storico-archeologico e turistico-ricreativo;

b delle aree tratturali idonee a soddisfare esigenze di carattere pubblico;

c delle aree tratturali che hanno subìto permanenti alterazioni, anche di natura edilizia.

DOCUMENTO REGIONALE DI VALORIZZAZIONE REGIONE

definisce, relativamente ai Piani locali di valorizzazione, (art.14, comma 1):

a) gli obiettivi generali di valorizzazione e riqualificazione da conseguire; b) gli indirizzi e i criteri per la formazione e i contenuti; c) le prescrizioni per il coordinamento e la perimetrazione di eventuali ambiti sovra comunali; d) le modalità operative per la predisposizione.

COMUNI PIANO LOCALE DI VALORIZZAZIONE

Contiene, nel rispetto della continuità comunale e intercomunale dei percorsi tratturali, (art.16, comma 2):

a) l’individuazione delle aree da destinare ad attrezzature o infrastrutture a uso collettivo per la migliore fruibilità e valorizzazione del Parco; b) il censimento dei manufatti che costituiscono testimonianza del fenomeno della transumanza; c) gli interventi di riqualificazione, recupero e valorizzazione e i modi e le forme di utilizzazione e gestione a scopi sociali delle aree e dei manufatti di cui alle lettere a) e b); d) i modi e le forme di utilizzazione a scopi sociali; e) l’indicazione delle attività compatibili con le finalità di conservazione e valorizzazione del Parco e delle modalità di promozione delle stesse; f) gli interventi di carattere educativo per la diffusione della cultura della tutela ambientale e della conservazione degli elementi tipici della transumanza; g) la quantificazione delle risorse necessarie all’attuazione dei suddetti interventi.

17 PROCEDIMENTO DI APPROVAZIONE DEL QUADRO DI ASSETTO REGIONALE (art.7)

Prende atto e dispone la pubblicazione del GIUNTA QUADRO DI ASSETTO REGIONALE DGR n.1459 del 25/09/2017

Bollettino ufficiale della Regione Puglia (BURP) pubblicazione su Sito istituzionale della Regione BURP n.113 del 29/09/2017

entro 60 gg (28/11/2017) Comuni territorialmente competenti altri soggetti interessati

Possono far pervenire alla Regione Osservazioni e proposte integrative

GIUNTA si pronuncia sulle proposte e osservazioni pervenute e adotta il REGIONALE QUADRO DI ASSETTO

convoca apposita conferenza di servizi nell’ambito della quale REGIONE acquisisce i pareri vincolanti della Soprintendenza per i beni archeologici e della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici (pareri previsti dal Piano paesaggistico regionale)

GIUNTA previa acquisizione del parere della Commissione consiliare REGIONALE competente, approva il QUADRO DI ASSETTO

Il QUADRO DI ASSETTO approvato acquista efficacia dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul BURP

aggiorna le ricognizioni del Piano Paesaggistico Regionale recepisce ed eventualmente aggiorna: a i Piani Comunali dei Tratturi, approvati ai sensi della legge regionale 23 dicembre 2003, n. 29 alla data di entrata in vigore del testo unico (L.R. n.4/2013) i piani comunali redatti e approvati con le modalità previste dalla stessa normativa e b pervenuti entro un anno dalla data di entrata in vigore del testo unico (5/02/2013)

18 EFFETTI DELLA CLASSIFICAZIONE DEI TRATTURI AD OPERA DEL QUADRO DI ASSETTO:

INALIENABILITÀ E VINCOLO DI INEDIFICABILITÀ

a Regione e Comuni ne promuovono: conservazione, riqualificazione, valorizzazione Tratturi che conservano e fruizione l’originaria consistenza o che possono essere alla stessa recuperati, da conservare e valorizzare per il loro attuale interesse storico-archeologico PARCO DEI TRATTURI DI PUGLIA e turistico-ricreativo (art.8)

ALIENABILITÀ b c

Aree tratturali idonee a Aree tratturali che hanno soddisfare esigenze di carattere subìto permanenti alterazioni, Reimpiego pubblico anche di natura edilizia proventi

non ancora alienate e destinate a Piani alienativiapprovati finalità pubbliche dalla Regione

trasferite a titolo gratuito al demanio possono essere alienate, previa o patrimonio indisponibile degli enti deliberazione della Giunta territoriali richiedenti regionale di sdemanializzazione

CLASSIFICAZIONE DEI TRATTURI IN SEGUITO AL QUADRO DI ASSETTO

Aree urbane PCT Comuni dotati di PCT Aree extraurbane PCT

Aree urbane Comuni C) NON dotati di PCT Aree extraurbane QAT

19 COMUNI DOTATI DI PIANO COMUNALE TRATTURI (PCT) APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE AI SENSI DELLA PREVIGENTE LEGGE REGIONALE N. 29/2003

N. Provincia Deliberazione C.C. n° 1 BARI Corato 70/08 2 Gravina in Puglia 03/08 3 Ruvo di Puglia 04/14 4 Terlizzi 24/08 5 BAT Andria 24/11 6 Canosa di Puglia 57/08 7 Trinitapoli 30/07 8 FOGGIA 06/09 9 13/13 10 Candela 36/05 11 03/14 12 33/09 13 14/08 14 28/12 15 14/08 16 03/12 17 33/08 18 Foggia 45/11 19 08/09 20 11/14 21 09/09 22 62/10 23 64/08 24 06/12 25 55/10 26 35/07 27 06/08 28 Troia 20/12

20 CENTRI URBANI ATTRAVERSATI DAI TRATTURI

Classe ai sensi Centro urbano dell’art.6 – N.rif. Qualifica e denominazione interessato comma 1 l.r. 4/2013 1 Tratturo Aquila - Foggia Foggia PCT 5 Tratturo Celano - Foggia Foggia PCT 6 Tratturo - Castel di Sangro C 12 Tratturo Foggia - Campolato Foggia PCT 14 Tratturo Foggia - Ofanto C 14 Tratturo Foggia - Ofanto Foggia PCT 18 Tratturo Barletta - Grumo Andria PCT 20 Braccio Canosa - Montecarafa Canosa di Puglia PCT 32 Tratturello Foggia - Camporeale Foggia PCT 32 Tratturello Foggia - Camporeale Troia PCT 33 Tratturello Troia - Incoronata Troia PCT 35 Tratturello Foggia - Castelluccio dei Sauri Foggia PCT 36 Tratturello Foggia - Ascoli - Lavello Foggia PCT 37 Tratturello Foggia - - Lavello Foggia PCT 37 Tratturello Foggia - Ordona - Lavello Ordona C 39 Tratturello Carapelle - Stornarella Carapelle PCT 39 Tratturello Carapelle - Stornarella Orta Nova PCT 39 Tratturello Carapelle Stornarella Stornarella PCT 41 Tratturello Foggia - Tressanti - Barletta Cerignola C 41 Tratturello Foggia - Tressanti - Barletta Foggia PCT 41 Tratturello Foggia - Tressanti - Barletta Trinitapoli PCT 42 Tratturello Foggia - Foggia PCT 45 Tratturello Foggia Castiglione Foggia PCT 51 Tratturello Cerignola - Ponte di Bovino Castelluccio dei Sauri PCT 51 Tratturello Cerignola - Ponte di Bovino Ordona C 51 Tratturello Cerignola - Ponte di Bovino C 55 Tratturello Stornara - Lavello Stornara C 55 Tratturello Stornara - Lavello Stornarella PCT 56 Tratturello Stornara - Montemilone Stornara C 57 Tratturello Cerignola - Melfi Cerignola C 58 Tratturello Cerignola - Trinitapoli Cerignola C 58 Tratturello Cerignola - Trinitapoli Trinitapoli PCT 68 Tratturello Corato - Fontanadogna Corato PCT 71 Tratturello Tolve - Gravina Gravina in Puglia PCT 72 Tratturello Santeramo in Colle - Laterza Laterza C 73 Tratturello Martinese Avetrana C

21 CENTRI URBANI ATTRAVERSATI DAI TRATTURI

Classe ai sensi Centro urbano dell’art.6 – N.rif. Qualifica e denominazione interessato comma 1 l.r. 4/2013 75 Tratturello Tarantino Grottaglie C 75 Tratturello Tarantino Palagiano C 77 Tratturello Palagiano - Bradano Palagiano C 82 Tratturello Bernalda - Ginosa - Laterza Laterza C 86 Tratturello Foggia - Sannicandro Foggia PCT 89 Tratturello Gravina - Matera Gravina in Puglia PCT 94 Tratturello Via Traiana Bari C 94 Tratturello Via Traiana Bitonto C 94 Tratturello Via Traiana Corato PCT 94 Tratturello Via Traiana Ruvo di Puglia PCT 98 Tratturello Cerignola - San Cassiano Cerignola C Mezzano di Motta

22 CLASSIFICAZIONE GENERALE DEI TRATTURI PROPOSTA NEL QUADRO D’ASSETTO

CLASSE A

N. Rif. Qualifica e denominazione N. Rif. Qualifica e denominazione

1 Tratturo Aquila - Foggia 37 Tratturello Foggia 3 Tratturo Centurelle - Montesecco - Ordona - Lavello 5 Tratturo Celano - Foggia 38 Tratturello Cervaro 6 Tratturo Lucera - Castel di Sangro - Candela - Sant'Agata 7 Tratturo Pescasseroli - Candela 41 Tratturello Foggia 9 Tratturello - - Tressanti - Barletta 10 Braccio Nunziatella - Stignano 42 Tratturello Foggia - Zapponeta 11 Braccio Pozzo delle Capre 43 Tratturello Trinitapoli - Fiume Triolo - Zapponeta 12 Tratturo Foggia - Campolato 46 Tratturello Candelaro 13 Braccio Lenzalonga 47 Tratturello Ponte di Brancia 14 Tratturo Foggia - Ofanto - Campolato 15 Braccio Candelaro - Cervaro 48 Tratturello Foggia - Ciccalente 17 Tratturello Orta - Tressanti 49 Tratturello Motta - Villanova 18 Tratturo Barletta - Grumo 50 Tratturello Campolato - 19 Tratturello Canosa - Ruvo 51 Tratturello Cerignola 21 Tratturo Melfi - Castellaneta 22 Tratturello alle Murge - Ponte di Bovino 23 Tratturello Orsanese 52 Tratturello Mortellito 24 Tratturello dei Pini - Ferrante 25 Tratturello Rene 53 Braccio Lagnano - Candela 31 Tratturello Volturara 54 Tratturello Candela - Castelfranco - Montegentile 32 Tratturello Foggia - Camporeale 55 Tratturello Stornara - Lavello 33 Tratturello Troia - Incoronata 56 Tratturello Stornara 35 Tratturello Foggia - Montemilone - Castelluccio dei Sauri 57 Tratturello Cerignola - Melfi 65 Tratturello Ponte di Canosa 36 Tratturello Foggia - Ascoli - Lavello - Trinitapoli

23 CLASSE A

N. Rif. Qualifica e denominazione N. Rif. Qualifica e denominazione 66 Tratturello Canosa - Monteserico 84 Tratturello Pontenuovo - Palmira - Campolato 67 Tratturello Montecarafa - Minervino 85 Braccio Calaturo delle 68 Tratturello Corato - Fontanadogna Vacche 71 Tratturello Tolve - Gravina 86 Tratturello Foggia 72 Tratturello Santeramo in Colle - Sannicandro - Laterza 89 Tratturello Gravina 73 Tratturello Martinese - Matera 74 Tratturello Gorgo - Parco 91 Tratturello Cassano Murge 75 Tratturello Tarantino - Canneto 76 Tratturello Ferre 92 Tratturello Curtomartino 77 Tratturello Palagiano - Bradano 93 Tratturello Grumo Appula 79 Tratturello Pineto - Santeramo in Colle 82 Tratturello Bernalda 94 Tratturello Via Traiana - Ginosa - Laterza 97 Tratturello Camere - Pente

CLASSE B

N. Rif. Qualifica e denominazione N. Rif. Qualifica e denominazione 16 Braccio Cerignola - Ascoli 78 Tratturello Quero 20 Braccio Canosa - Montecarafa 87 Tratturello Ratino - Casone 39 Tratturello Carapelle - Stornarella 88 Tratturello La Ficora 40 Tratturello Salpitello di Tonti 95 Tratturello Postapiana - Trinitapoli -Pozzoculmo 44 Tratturello Foggia - Versentino 98 Tratturello Cerignola 45 Tratturello Foggia - Castiglione - San Cassiano 58 Tratturello Cerignola - Trinitapoli - Mezzana di Motta 61 Tratturello Lavello - Minervino

CLASSE C

N. Rif. Qualifica e denominazione 59 Tratturello Rendina - Canosa

24

DIPARTIMENTO Risorse Finanziarie e Strumentali, Personale ed Organizzazione

SEZIONE Demanio e Patrimonio

SERVIZIO Amministrazione Beni del Demanio Armentizio, O.N.C. e Riforma Fondiaria www.tratturidipuglia.com