P.O.F.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 visita il sito web icsamorosi.gov.it INDICE pag. 2 IL PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA pag. 3 ANALISI dell’AMBIENTE pag. 5 VERTICE STRATEGICO, CONSIGLIO D’ISTITUTO E GIUNTA ESECUTIVA pag. 12 FUNZIONI STRUMENTALI al POF pag. 15 LA SEGRETERIA e LA SICUREZZA pag. 16 SCUOLA INCLUSIVA pag. 17 SCHEDA RILEVAZIONE B.E.S. pag.19 SCUOLA dell’INFANZIA pag. 20 GRIGLIE DI OSSERVAZIONE DEL PERCORSO EVOLUTIVO pag. 31 SCUOLA PRIMARIA pag. 42 IL CURRICOLO pag. 47 GRIGLIE DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA pag. 52 SCUOLA SECONDARIA di I GRADO pag. 70 GRIGLIE DI VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA pag. 76 ORIENTAMENTO E CONTINUITA’ pag. 92 PROGETTUALITA’ pag. 94 AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA pag. 95 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA pag. 97 CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO pag. 99 VALUTAZIONE di ISTITUTO pag. 100 FORMAZIONE dei DOCENTI pag. 102

ALLEGATI PAI REGOLAMENTO D’ISTITUTO Il PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA

PREMESSA

Il Piano dell’Offerta formativa del nostro Istituto rivisto, per il corrente anno scolastico, dall'apposita Commissione, è un documento in cui vengono presentati la struttura dell’Istituto, gli orari di funzionamento, il personale scolastico a disposizione, gli utenti, le attrezzature, le risorse. Vengono, inoltre, esplicitati i principi e le scelte educativo - metodologiche dell’Istituto Comprensivo, i curricoli e l’organizzazione generale dei singoli segmenti scolastici, le linee guida di progettazione, le iniziative di intervento per i bisogni educativi speciali, per il recupero, il sostegno e il potenziamento nonché le iniziative di continuità e orientamento. Esso è anche il documento dal quale emergono i fattori di qualità, l’ampliamento della Offerta Formativa, le visite e i viaggi di istruzione, i criteri di valutazione. Il Piano dell’Offerta Formativa è un documento “aperto”, soggetto a verifiche ed integrazioni effettuate sulla base dei reali bisogni degli alunni, delle competenze da raggiungere, delle risorse umane e materiali disponibili. La normativa vigente, L.107/2015, prevede l’elaborazione di un Piano Triennale dell’Offerta Formativa rivedibile annualmente.

La Mission del nostro Istituto

“La conoscenza che viene acquisita con l'obbligo non fa presa nella mente. Quindi non usate l'obbligo, ma lasciate che la prima educazione sia una sorta di divertimento; questo vi metterà maggiormente in grado di trovare l'inclinazione naturale del bambino.” PLATONE

La frase di Platone riassume quella che vuole essere la Mission del nostro istituto, ovvero rende l’idea di come debba essere vissuto da un bambino il contatto con la scuola. La scuola deve essere vicina al discente creando spazi sereni di accoglienza, costruendo un ambiente che possa indurre e accompagnare il bambino /studente a orientarsi nel nuovo mondo, ma soprattutto lo faccia sentire importante ed esclusivo. Il nostro istituto, che unisce la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, consente di seguire l’alunno nel suo percorso formativo dai tre ai quattordici anni attraverso un POF unitario che intende accompagnare lo studente nella sua crescita fornendogli mezzi per l’inserimento nella società e strumenti per un concreto progetto di vita, sempre tenendo conto dei diversi stili cognitivi, e dei differenti tempi d’ apprendimento. L’accoglienza scolastica deve considerarsi un tassello importante della progettazione, e, come processo di relazione tra docenti, alunni e genitori, senza limitarsi alle fasi iniziali dell’anno scolastico, ma deve rinnovarsi quotidianamente nel tempo; se adottata come strategia didattica per tutti gli allievi, essa può dare risultati positivi sia sul piano cognitivo che affettivo/motivazionale. L’accoglienza si propone di facilitare l’inserimento di tutti gli allievi nella compagine scolastica aiutandoli a superare le difficoltà e a costruire atteggiamenti positivi (particolare attenzione verrà rivolta agli alunni in situazione di handicap e/o in situazioni di disagio relazionale). Per questo è importante guidare l'alunno a comunicare con il contesto sociale utilizzando supporti psicologici e didattici, a possedere mezzi linguistici adeguati per mezzo della conoscenza delle lingue comunitarie, alla padronanza dei nuovi linguaggi avvalendosi dell’uso delle tecnologie informatiche, multimediali e telematiche, alla competenza culturale per mezzo della fruizione e della produzione dei linguaggi artistici. La valorizzazione e l’organizzazione delle competenze professionali di tutti gli operatori deve essere fatta utilizzando al meglio le risorse, naturalmente partendo dalla lettura del territorio, dalle richieste dell’utenza e dalle esigenze di una società in rapida evoluzione, per questo l’attenzione all’inclusione è costante cura della nostra scuola che intende presentarsi come una comunità educante in cui la diversità è un valore, un’occasione di crescita e confronto. Noi crediamo che... Quale idea di educazione ? Noi crediamo che educare oggi significhi: • favorire lo sviluppo e l’affermazione della personalità secondo le caratteristiche individuali; • sviluppare le potenzialità e le capacità dell’alunno perché possa fare, progettare e prendere decisioni; • educare al senso di responsabilità, alla convivenza democratica e all’impegno civile; • promuovere il successo formativo di tutti gli alunni; • favorire il processo di inclusione ispirandosi alla citazione NON UNO DI MENO Quale idea di bambino? Noi crediamo che ogni bambino sia essere unico ed irripetibile nei suoi vari aspetti: dalle diversità affettive a quelle cognitive, dalle diversità socio-culturali a quelle etniche. Quale idea di scuola? Noi crediamo che la scuola deve avvalersi di esperienze dirette e di linguaggi diversificati. Questa modalità permette agli alunni di accedere alle conoscenze seppure con metodologie diverse. In una scuola dove si dà ampio spazio alla conversazione, alla discussione, al confronto, alla fabulazione, alla narrazione e ai vari linguaggi espressivi, c’è spazio per l’interiorità, l’originalità, una varietà infinita di possibilità e sfumature. DATI della SCUOLA

L'edificio scolastico di Amorosi è sede degli uffici di segreteria e della presidenza e comprende tutti e tre gli ordini di scuola in una unica sede. E' beneficiario di un progetto di. miglioramento strutturale per il potenziamento delle reti Eternet LAN e WIRELESS .L'edificio si presenta come struttura solida ed in regola con le certificazioni relative agli standard di sicurezza. Nella sede centrale, al piano terra, sono allocate le due sezioni di scuola dell'Infanzia ed una classe di scuola primaria. Al primo piano sono allocate altre 5 classi di scuola primaria ed una classe della scuola secondaria. Al secondo piano frequentano gli alunni della secondaria di I grado in 7 classi. Al secondo piano è funzionante un Laboratorio Linguistico/ Multimediale dotato di n. 27 postazioni per gli alunni, due postazioni per i docenti (delle quali una collegata ad un video proiettore a soffitto con relativo schermo) e una stampante laser. Le macchine, cablate in rete locale (LAN) sono tutte dotate di collegamento Internet, utilizzando la linea ADSL, fornita dall'Ente , munita anche di connessione wireless. Il totale degli alunni presenti nel plesso è di 314 unità più 4 Assistenti Amministrativi e 4 Collaboratori Scolastici.

ANALISI dell’AMBIENTE

AMOROSI Geografia fisica Amorosi è situata in pianura, sulla destra del fiume Calore Irpino ed a sinistra del fiume Volturno. Il territorio comunale risulta compreso fra i 34 e gli 85 m s.l.m., con un'escursione altimetrica pari a 51 metri. Dista dal capoluogo di provincia circa 33 km. Ha una superficie agricola utilizzata di ettari 770,56.

Storia Il paese, di origine tardo medievale, fu fondato probabilmente da alcuni superstiti di Telesia scampati alla distruzione del terremoto del 1349 che provocò la fuoriuscita di vapori sulfurei e rese l'aria rarefatta e malsana. Fu feudo prima dei Gaetani e poi dei Colonna. Nel 1596 contava circa centocinquanta abitanti. Successivamente passò ai Caracciolo che nel 1672 ottennero il titolo di marchesi di Amorosi. Il terremoto del 5 giugno 1688 danneggiò il paese. L'8 aprile 1734 vi pernottò Carlo III di Borbone durante la sua conquista del Regno di Napoli. Nel 1772 divenne proprietà della famiglia Pescitelli di . Nel 1860 durante la battaglia del Volturno fu sede del comando dell'esercito borbonico. Dal 1861 fa parte della provincia di . Non è chiara l'etimologia del paese. In documenti medievali veniva chiamato con il nome di Amerusii. Gli obiettivi di tale incursione aerea erano i ponti Calore e Volturno, la sede del commando tedesco installata in uno dei Palazzi storici del paese e l'aerodromo. Durante il bombardamento un aereo statunitense fu abbattuto dalla contraerei tedesca sita nel paese, quattro soldati statunitensi morirono nelle fiamme mentre altri quattro furono catturati dai tedeschi come prigionieri. Il 14 ottobre 1943 la città fu liberata dalla Quinta Armata americana. Durante la loro fuga, i soldati tedeschi incendiarono il palazzo Piscitelli ed il palazzo Chianese, edifici storici della città, ed inoltre, anche i ponti sul fiume Calore e sul fiume Volturno, mancati obiettivi degli americani, furono abbattuti dalle mine tedesche. La città fu sede anche di un contingente di genieri inglesi dell'VIII Armata, i quali avevano il compito di rimuovere gli ordigni, ed inoltre, in poco tempo, montarono un ponte di ferro sui piloni diroccati del ponte Calore, ripristinando così la tratta ferroviaria Napoli - Foggia. Nell'autunno del 1944 si stanziò in città un contingente di soldati italiani del Battaglione San Marco, il quale lasciò la città nella primavera del 1945. Alla fine della seconda guerra mondiale, Amorosi sarà la città sannita con più vittime e danni materiali. Nel 1955 fu uno dei luoghi dove venne girato il film "La bella mugnaia" di Mario Camerini con Sofia Loren, Marcello Mastroianni e Vittorio De Sica. FAICCHIO Geografia fisica

Il territorio comunale si estende per 43,88 km².Numerose sono le contrade sparse nel comune e le frazioni maggiori sono quelle di "Massa" e di "Casali". La prima si estende alle falde di monte Acero mentre la seconda è sita alle falde di monte Monaco di Gioia. Il centro storico è situato in una posizione elevata rispetto al corso del fiume e si è sviluppato intorno al Castello medievale. Fa parte della Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro. Dista 38 chilometri dal capoluogo di provincia (Benevento).

Storia

Il territorio comunale di Faicchio è stato abitato sin dalla preistoria come testimoniano alcuni reperti rinvenuti in zona e che sono attualmente conservati nel museo del Sannio a Benevento. Al VI secolo a.C. risalgono le mura megalitiche osco-sannite che cingono ancora oggi la vetta di monte Acero. Queste mura proteggevano la cosiddetta "Arce di monte Acero", una fortezza usata dai sanniti per avvistare i nemici. Molto probabilmente il monte Acero era l'ultimo avamposto a sud dei Pentri e ha questi serviva per difendersi da eventuali attacchi da porte di popoli più a sud. Probabilmente fu sede di un insediamento romano come testimoniano i resti di un acquedotto romano, di un criptoportico e di un ponte di tale epoca. I longobardi vi fondarono una chiesa dedicata a San Michele in una grotta sul monte Monaco di Gioia. La prima notizia scritta risale al 1151 quando Faicchio era annoverato fra i possedimenti della famiglia Sanframondo, importante famiglia di origine normanna che aveva in feudo tutti i comuni della valle Titernina. I Sanframondo possedettero Faicchio e i suoi casali (frazioni) sino alla metà del Quattrocento quando furono venduti a Pietro Cola D'Alessandro, presidente della Real Camera di Santa Chiara. Dal 1479 fu proprietà dei Monsorio per poi passare, nel XVI secolo, agli Origlia, ai De Stasio, e nel 1612 a Gabriele De Martino che aveva il titolo di "Barone Duca di Faicchio" e che restaurò il castello trasformandolo in una comoda dimora, pur conservando alcune funzioni difensive. Da allora il castello venne chiamato "ducale" in onore del duca De Martino. Il terremoto del 5 giugno 1688 rase al suolo molte abitazioni anche se il castello non dovette subire molti danni dato che per un certo periodo ospitò il vescovo di Cerreto Sannita mons. Giovanni Battista de Bellis. Il comune nel XVIII secolo fu al centro di una furiosa lite fra i feudatari e gli "eletti" dell'Universitas (l'amministrazione comunale dell'epoca). Il 18 gennaio 1729 infatti, in pubblico parlamento, i cittadini decisero di presentare ai tribunali superiori di Napoli dodici richieste affinché fosse proibito al duca di interferire nella giurisdizione locale, di arrestare arbitrariamente i cittadini, di portarli nel carcere del castello senza apposita autorizzazione dell'autorità giudiziaria e di requisire con la forza cibo e materiali vari. Nel 1816 entrò a far parte del distretto di Piedimonte Matese. Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento. Il nome "Faicchio" deriverebbe dalle fave, coltivazione molto presente nella zona. Infatti nel Catalogus baronum il comune era citato nei feudi dei Sanframondo con il nome di "Favicella". MELIZZANO Geografia fisica

Melizzano è sito sulla ripa destra del vallone di Prata a 10 km dalla stazione ferroviaria Frasso - . Fa parte della Comunità Montana Zona del Taburno - Regione Agraria n.4 - Colline del Calore Irpino inferiore. Ha un'escursione altimetrica pari a 907 m s.l.m. con una minima di 33 m ad una massima altitudine di 940 m s.l.m. Ha una superficie agricola utilizzata di ettari (ha) 1.101,42 (2000). Dista dal capoluogo di provincia 40 km.

Storia

Il paese sorse nel medioevo al posto dell'antica Melae, insediamento di origine sannita che fu al centro di alcune tristi vicende durante la seconda guerra punica (216 a.C.). Questo villaggio dipendeva dal municipio romano di Telesia. Nel Catalogus baronum (metà del XII secolo) veniva chiamata Meliczano ed era un feudo di proprietà del conte di Caserta. Successivamente divenne di proprietà dei Signoretto e, nel 1506, dei Gambacorta. Nel 1532 contava quarantotto famiglie, diventate cinquantasei nel 1596 e trentotto dopo la peste del 1656. Nel XVII secolo appartenne ai De Capua e ai Bellucci. Poco prima dell'abolizione del feudalesimo (1806) appartenne ai Corsi. Nel 1810 divenne un unico comune con Dugenta che dopo l'Unità d'Italia divenne sua frazione. Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento. Nel 1943 i bombardamenti americani provocarono ventuno morti.

PUGLIANELLO Geografia fisica

Il paese è situato in una pianura poco distante dal corso del fiume Volturno. Dista dal capoluogo di provincia 36 km.

Storia

Puglianello venne citato per la prima volta nel IX secolo Il suo nome originario era quello di Pullianellu. Appartenuto originariamente alla signoria dei Pugliano di Alife, il paese divenne poi un feudo autonomo (XV secolo) sotto i Celano, i Paolella ed i De Carles di Teano. Alla fine del Cinquecento contava circa cento abitanti e continuò a spopolarsi tanto che in un atto notarile del 1702 alcuni cittadini di Faicchio dichiaravano che «già prima del contagio del 1656 il detto Castello di Puglianello è stato disabitato dai cittadini, privo di abitanti, di case e di abitazioni». Nell'atto si continua scrivendo che, dato che il paese era disabitato, il tutto era diventato pieno di vegetazione ed erano rimasti in piedi solo pochi edifici: "la casa che si dice del Barone, anche se parte d'essa è sconcia e diruta, le chiese di Santa Maria e di San Giacomo, e la taverna di proprietà del Barone". Un altro documento che testimonia l'abbandono del paese risale al 1667 quando gli economi della cappella del SS.mo Corpo di Cristo di Puglianello chiesero al vescovo di Cerreto Sannita l'autorizzazione a vendere due campane di proprietà della cappella dato che detta cappella era cadente e che gli abitanti del paese si erano trasferiti altrove. I feudatari, negli anni successivi, vi chiamarono coloni da altrove che contribuirono a ripopolare il piccolo centro. Nel 1848 venne aggregato come frazione a . Nel 1948 divenne comune autonomo. Il nome del paese deriverebbe da monte Pugliano, il colle che si trova alle spalle di . Forse alcuni abitanti di Pugliano si trasferirono nell'attuale Puglianello dove fondarono una "piccola Pugliano", quindi "Puglianello".

VERTICE STRATEGICO dell’ISTITUTO COMPRENSIVO Esso è costituito dal dirigente scolastico Antonietta Cerrito , dal direttore SGA Angelo Romano, dai due collaboratori del dirigente Pasqualina Straffi (Plesso Amorosi) e Franco Lucia (Scuola Primaria Faicchio “La Selva”). e dai cinque docenti Coordinatori Generali dei Plessi: Apollonia Tebano (Plesso Melizzano), Lucia FRANCO (Plesso “La Selva”), Marzia Rosa GIAQUINTO (Primaria e Infanzia Faicchio), Carmela TRESCA (Primaria e Infanzia Puglianello)

CONSIGLIO D’ISTITUTO Presidente: 1. CERRITO ANTONIETTA DIR. SCOL. Componente di diritto 2. CANDILENO SALVATORE Rappresentante dei Genitori 3. MARCUCCIO GIUSEPPINA Rappresentante dei Genitori 4. FERRUCCI MARIA DOMENICA Rappresentante dei Genitori 5. URBANO GIANNI Rappresentante dei Genitori 6. DE FRANCESCO ROSANNA Rappresentante dei Genitori 7. IANNOTTI CARMELINA Rappresentante dei Genitori 8. MARENNA GIUSEPPE Rappresentante dei Genitori 9. BOTTE MARIO Rappresentante dei Genitori 10. TEBANO APOLLONIA Rappresentante dei Docenti 11. TOMMASIELLI DOMENICO Rappresentante dei Docenti 12. STRAFFI PASQUALINA ELENA Rappresentante dei Docenti 13. GAETANO MARGHERITA Rappresentante dei Docenti 14. TRESCA CARMELA Rappresentante dei Docenti 15. RICCARDI LUCIA ANNA Rappresentante dei Docenti 16. SUPPA DANIELA Rappresentante dei Docenti 17. RUSSO ANNA Rappresentante dei Docenti 18. AMATO PAOLO Rappresentante Personale A.T.A. 19. DE FILIPPO ANTONELLA Rappresentante Personale A.T. La Giunta esecutiva è formata da: Antonietta Cerrito (DS), Angelo ROMANO (Dsga), Giuseppe MADDALONI (ATA), Apollonia TEBANO (docente) e Antonio BROCCOLI (genitore) Gli indirizzi generali dell’Istituto sono ispirati ai principi generali della Costituzione, delle leggi vigenti e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti ( D.P.R. del 24/06/1998, n. 249, e D.P.R. n.235 del 21/11/2007) condivisi dal Consiglio di Istituto e dal Collegio dei Docenti. L’ISTITUTO COMPRENSIVO di AMOROSI, con le sedi di FAICCHIO, MELIZZANO e PUGLIANELLO, pertanto:

 GARANTISCE a tutti gli iscritti il diritto di studio;  PROMUOVE, come risposta alle istanze di una società multiculturale, attività di educazione interculturale e di solidarietà tra i componenti;  ADOTTA ogni possibile strategia e sostegno agli operatori affinchè siano mantenuti alti i profili educativi di uscita al termine dei diversi cicli di istruzione e sia innalzato il più possibile il successo formativo;  GARANTISCE l’informazione agli studenti, al personale e a tutta la comunità locale, anche attraverso incontri periodici con gli utenti e l’accesso ai documenti amministrativi e programmatici, nel rispetto della normativa vigente; per gli stessi scopi utilizza il web dell’Istituto;  FAVORISCE la partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola con le modalità e le garanzie previste dalla normativa vigente e dai regolamenti a tutela dell’incolumità fisica e morale degli allievi;  POTENZIA e/o avvia rapporti di collaborazione con gli Enti Locali, i servizi socio assistenziali dell ASL 3, il C.I.S.A.P. (Consorzio Intercomunale di Servizi alla Persona), le Istituzioni Scolastiche e tutte le altre agenzie formative presenti sul territorio, anche attraverso accordi di rete, di programma e convenzioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi comuni;  PRIVILEGIA il rapporto con gli altri ordini di scuola e con centri di formazione professionale per favorire il processo di crescita attraverso percorsi di continuità e di orientamento;  FAVORISCE l’accoglienza di alunni e famiglie, facilitando il passaggio tra i diversi ordini di scuola e promuovendo attività che favoriscano l’avvio del nuovo percorso scolastico;  FAVORISCE attività finalizzate all’educazione degli adulti, eventualmente definendo itinerari formativi sulla base delle esigenze espresse dall’utenza, tenendo conto delle risorse e delle strutture nonché delle competenze disponibili;  AUSPICA che la programmazione curricolare delle attività didattiche di competenza del Collegio dei Docenti, si ispiri a dei criteri di unicità di intenti e di condivisione di scelte;  GENERALIZZA in tutte le classi della scuola primaria l’insegnamento della lingua comunitaria e promuove sperimentazioni di tale insegnamento nella scuola dell’infanzia; sviluppa, potenzia per tutte le classi della scuola secondaria di primo grado l’insegnamento di due lingue straniere, prevedendo anche una certificazione esterna delle competenze;  FAVORISCE e potenzia percorsi didattici personalizzati di recupero e di potenziamento con particolare riferimento agli alunni in situazione di handicap, stranieri e rom;  ORGANIZZA E FINANZIA attività di formazione secondo i bisogni espressi dal personale e non, anche tenendo conto delle richieste dell’utenza per qualificare l’offerta formativa;  PROMUOVE e finanzia attività di formazione ed ogni altra azione correlata al fine di diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro;  FINANZIA proposte di acquisto di attrezzature ritenute necessarie a qualificare l’offerta formativa, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie nella pratica didattica e nell’attività di gestione della scuola;  SVILUPPA e potenzia attività di monitoraggio, di valutazione e di autovalutazione del servizio erogato.  FAVORISCE il senso di appartenenza rivolto a tutti gli operatori della scuola anche con flessibilità dell’orario di servizio finalizzato al potenziamento della didattica anche a favore dell’integrazione reale degli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) secondo la Legge 170. FUNZIONI STRUMENTALI al PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA

Area Docenti

COORDINAMENTO POF Puca Anna Maria [email protected]

COORDINAMENTO POF Mezza Mariarosaria [email protected]

COORDINAMENTO Russo Anna CONTINUITA’/ORIENTAMENTO [email protected]

COORDINAMENTO AREA Domenico TOMMASIELLI TCNOLOGICO/INFORMATICA [email protected]

 Le Funzioni Strumentali costituiscono il team strategico della Didattica: sostengono, promuovono e coordinano il lavoro dei responsabili dei Progetti e dei Coordinatori di Settore.

Per l’espletamento degli incarichi loro affidati è fondamentale il dialogo sistematico con il dirigente ed una osmosi fra le varie aree da realizzarsi con incontri frequenti.  Ai Coordinatori dei Consigli di Classe sono affidati i seguenti compiti: A) Curano i rapporti con le famiglie per conto del Consiglio di Classe; B) Curano l’analisi delle problematiche generali e particolari della classe; C) Curano l’attuazione delle procedure, anche su segnalazione dei Consigli di Classe; D) Curano la tenuta del registro dei verbali; E) Favoriscono la comunicazione fra docenti e allievi e fra docenti e famiglia;

F) Curano il coordinamento del relativo Consiglio di Classe e la verbalizzazione delle sedute; G) Rilevano le assenze degli alunni, i ritardi e inviano comunicazione scritta alle famiglie; H) Rilevano le note disciplinari e ne inviano relativa comunicazione alle famiglie; I) Rilevano le problematiche che necessitano di una convocazione straordinaria del Consiglio di Classe e ne fanno richiesta formale al dirigente; J) Annotano sul Registro Elettronico le assenze degli alunni, le giustifiche, le convocazioni inviate alle famiglie; K) Aggiornano quotidianamente le situazioni dei singoli alunni e/o della classe. Curano la trasmissione delle informazioni ai colleghi attraverso il Registro Elettronico nelle Aree appositamente predisposte. LA SEGRETERIA

Gli uffici di segreteria sono dislocati presso la scuola media presso dell’Istituto in Via Manzoni,8 – AMOROSI – tel. 0824.970280 e-mail: [email protected]

L’orario di servizio per l’utenza è il seguente: Apertura: dal lunedì al sabato ore 7.30/14.00 Ricevimento al pubblico: dal lunedì al venerdì ore 10.00/12.00

UFFICIO PROTOCOLLO: A.A. Antonietta GUARNIERI UFFICIO CONTRATTI PERSONALE: A.A. Renato GIULIANO UFFICIO ALUNNI (sostituto DSGA): A.A. Valeria RAPUANO UFFICIO CONTABILITA’: A.A. Maria Carmela PALMIERI

Direttore dei Servizi Generali a Amministrativi: Angelo ROMANO

LA SICUREZZA

Il Rappresentante della Sicurezza, Protezione e Prevenzione ing. Pasquale MONGILLO, è l’esperto esterno incaricato dall’Istituto: Coordina il servizio di prevenzione, di protezione e di aggiornamento, collabora ed interagisce con il Dirigente Scolastico e vari preposti. Nel corso dell’anno sono previste almeno due prove di evacuazione per ogni plesso dell’Istituto. Tutto il personale (docenti, ATA, addetti) provvede ad aggiornarsi regolarmente secondo le vigenti normative. SCUOLA INCLUSIVA La Costituzione agli articoli 2, 3 e 4 recita che ogni individuo deve essere messo nelle condizioni di “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società”. Compito primario della scuola è di riuscire a concretizzare, attraverso l’impegno dei docenti e di tutti coloro che operano in essa, il riconoscimento e la garanzia della libertà e dell'uguaglianza, nel rispetto delle differenze di tutti e dell'identità di ciascuno nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. La scuola deve porre particolare cura al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità, di svantaggio e di fragilità, come indicato nelle Indicazioni nazionali per evitare che la differenza si trasformi in disuguaglianza. A tale scopo la scuola adotta annualmente un Piano di Inclusione per dare una risposta personalizzata a tutti i soggetti con Bisogni Educativi Speciali (BES): disabilità, disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) è lo strumento istituzionale con cui si opera per accrescere la consapevolezza della comunità scolastica sulla centralità dei processi di integrazione e si promuove la progettazione di una didattica attenta ai bisogni, in quanto viene esplicitato l’impegno programmatico relativo alla trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell'insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell'organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie. Per fare ciò, la scuola mette in atto una serie precisa d’interventi realistici che sommandosi di anno in anno, plasmandosi e adattandosi sui diversi studenti creano le buone prassi e costituiscono la banca dati su cui si fonda l’inclusività. Questi interventi sono la risposta alla ininterrotta ricerca di modalità e di strategie didattiche per rendere protagonista ogni alunno, nel proprio percorso di apprendimento. L’inclusione attiva dà spinta alla scuola verso l’esterno, non più una scuola autoreferenziale, chiusa verso sé, bensì aperta al confronto e alla collaborazione con i Servizi (es: U.O.M.I. di San Salvatore Telesino) e con il Territorio (Enti, Associazioni, …).

Questo Istituto Comprensivo sceglie l’inclusività come obiettivo primario utilizzando come strumenti principali, PEI e PDP, da condividere con la famiglia, primo alleato nel lavoro de lla crescita per la formazione dello scolaro. Team docenti e Consigli di Classe operano nella prospettiva di rimuovere gli ostacoli all’apprendimento tenendo conto delle differenze degli allievi, soprattutto nel momento in cui elaborano e attuano gli interventi formativi, facendosi carico dei bisogni speciali di ciascuno. I progetti per l’integrazione di alunni con disabilità vedono coinvolti tutti i docenti, che delineando i percorsi multidisciplinari di insegnamento-apprendimento, dove i bisogni formativi di tutti gli allievi, con i loro diversi modi di apprendere e di relazionarsi sono posti al centro della progettazione curricolare. Docenti di sostegno specializzati, coordinati da un docente, creano con gli assistenti ad personam e gli insegnanti curricolari, con la famiglia e gli operatori delle agenzie educative presenti sul territorio sinergie finalizzate al pieno sviluppo delle potenzialità degli studenti. Al fine di promuovere concretamente l'inclusione scolastica e sociale degli alunni migranti, rispon - dendo alle indicazioni delle recenti “Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri”, questo Istituto si è doterà di un protocollo di accoglienza che, fornendo indicazioni precise, definirà gli adempimenti e le opportune azioni educative tese a facilitare l'inserimento nel nuovo contesto e la costruzione di fiducia reciproca tra le famiglie e l'istituzione. La scuola, anche con azioni di formazione del personale, crea le condizioni per consentire all’allievo con DSA di accedere ai significati del testo e raggiungere gli obiettivi di apprendimento nel modo in cui le sue potenzialità cognitive lo consentono, promuove un approccio strategico nello studio e sviluppa processi metacognitivi di autovalutazione e di autocontrollo delle strategie di apprendimento personali. La direttiva sancisce il diritto per tutti gli alunni che presentano queste tipologie di difficol- tà/svantaggio di avere accesso a una didattica individualizzata e personalizzata. Le strategie, le indicazioni operative, l’impostazione delle attività di lavoro, i criteri di valutazione degli apprendimenti e i criteri minimi attesi trovano definizione all’interno del PDP – Piano Didatti- co Personalizzato dell’alunno, predisposto e condiviso con la famiglia entro il primo bimestre di lezioni. Esso viene adottato e attuato da tutti i docenti. SCHEDA RILEVAZIONE BES – a.s. 2015/2016

Cognome e nome Data - Luogo Classe frequentata Scuola

Definizione dello scolaro con BES (Bisogni Educativi Speciali) da parte del Consiglio di Classe/Team Docente  Problemi affettivo – relazionale con il gruppo classe  Disagio emotivo  Disagio socio-economico e/o culturale  Difficoltà linguistiche (stranieri; uso del dialetto come lingua madre)  Difficoltà di apprendimento  DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento – con certificazione)  DDAI o ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività – con certificazione)  Segnalazione da parte dei servizi sociali  Altro ______Presenza certificazione medica  Sì  No Sintesi certificazione

Percorso scolastico  Regolare  Difficoltoso Descrizione del BES da parte del Consiglio di Classe o Team docente

Esigenza di un piano didattico personalizzato  Sì  No Motivazione sintetica della scelta ______

Firma di tutti i docenti della classe ………………………………… ……………………………………………. ……………………………………. …………………………………………… ……………………………………

Data,…………………………………………… SCUOLA dell'INFANZIA

Maestra, insegnami il fiore ed il frutto. Col tempo, ti insegnerò tutto. Insegnami fino al profondo dei mari. Ti insegno fin dove tu impari. Insegnami il cielo, più su che si può. Ti insegno fin dove io so. E dove non sai? Da lì andiamo insieme.

Maestra e scolaro, un albero e un seme. Insegno ed imparo, insieme perché io insegno se imparo con te.

INFORMAZIONI UTILI ALL'UTENZA Scuola dell’infanzia Amorosi tel. 0824/970280 Scuola dell'infanzia Puglianello tel. 0824/946440 Scuola dell'infanzia Melizzano tel. 0824/944107 Scuola dell'infanzia Faicchio Capoluogo tel. 0824/863043 Scuola dell'infanzia Faicchio La Selva tel. 0824/863704 Scuola dell'infanzia Faicchio Casali tel. 333.2780069 (insegnanti PACELLI e/o DI MEZZA) Scuola dell'infanzia Faicchio Tavernavecchia tel. 0824/814326

INDICE ≈ Premessa ≈ Brevi cenni storici; ≈ Risorse umane e professionali; ≈ Organizzazione del servizio; ≈ Informazione e comunicazione; ≈ I fattori di qualità del servizio scolastico; ≈ Imparzialità e regolarità; ≈ Diritti Sindacali; ≈ Servizio Mensa; ≈ Servizio Scuola – Bus; ≈ Regolamento interno della Scuola; ≈ Progetto Educativo: * Le scelte educative;; * Progetto didattico; * Organizzazione dei gruppi; *Ampliamento dell'offerta formativa; * Uscite didattiche; * Organizzazione nella sezione; * Specifiche attività per il recupero dello svantaggio e il sostegno dei minori diversamente abili; ≈ Organi collegiali della Scuola; ≈ Impegno reciproco per il buon funzionamento del servizio; * I Docenti; * I Genitori PREMESSA Il POF è la carta d’identità di ogni singola Scuola nella quale vengono indicate le finalità educative, didattiche derivanti dal contesto sociale nel quale è inserita. Il POF della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Amorosi si propone di raggiungere in maniera intenzionale, fini di sviluppo personale e crescita morale dei bambini e delle bambine iscritti, tenendo conto delle risorse umane professionali e strumentali di cui l’Istituto dispone. Tali fini richiedono che la Scuola sappia: 1. armonizzare la trasmissione dei saperi; 2. aprirsi agli scambi col territorio; 3. farsi partecipe della realtà storico-sociale 4. incentivare il senso di appartenenza alla comunità scolastica.

BREVI CENNI STORICI L’Istituto comprensivo di Amorosi comprende sette plessi di Scuola dell’infanzia dislocati in quattro comuni, Amorosi, Puglianello, Melizzano, Faicchio per complessive undici sezioni e un totale di 204 alunni di età compresa fra tre – sei anni. Alcuni plessi come Amorosi, Melizzano, Faicchio “Capoluogo” e Faicchio “La Selva” condividono la struttura con altri ordini di scuola dell’Istituto, mentre i plessi di Puglianello, Casali e Tavernavecchia di Faicchio dispongono di propri edifici.

RISORSE UMANE e PROFESSIONALI Ad ogni sezione sono assegnate di norma due insegnati che coprono a turni alterni le otto ore di apertura giornaliera. La compresenza di due ore, consente la suddivisione dei bambini in sottogruppi per attività di approfondimento o laboratoriali e una più accurata vigilanza durante il momento del pasto e della routine che lo precede, momenti altamente formativi per questo ordine di scuola. Le sezioni che ospitano alunni diversamente abili oltre alle insegnanti titolari si avvarranno di un’insegnante specializzato per un numero di ore stabilito in base alla documentazione e certificazione prodotta dagli organi competenti. Ogni plesso infine in base alle disponibilità ed al numero di alunni avrà almeno un Collaboratore scolastico con compiti di vigilanza e pulizia degli ambienti scolastici.

ORGANIZZAZIONE del SERVIZIO Nell’A. S. 2015/2016 tutte le sezioni funzioneranno a tempo ordinario ovvero 40 ore settimanali di attività didattica dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00 ad eccezione del plesso “La Selva” il cui orario è dalle 8.30 alle 16.30. La scuola funziona secondo il calendario scolastico stabilito dal Ministero della Pubblica Istruzione, dall’Ufficio Scolastico Regionale e da decisioni assunte dal consiglio di Istituto secondo i termini consentiti dall' autonomia scolastica. Ogni plesso affiggerà all’albo copia del calendario per l’anno in corso.

INFORMAZIONE e COMUNICAZIONE L' Istituto si è dotato di adeguati strumenti per soddisfare le esigenze di informazione e comunicazione, interna ed esterna. Un’adeguata comunicazione interna alla Scuola, per fare in modo che tutti siano pienamente consapevoli del progetto comune e lo condividano; e un'ampia comunicazione con l’esterno attraverso il sito web www.icsamorosi.it per descrivere, informare e divulgare correttamente caratteristiche e modalità di funzionamento rendendo visibile all’esterno il “progetto educativo e formativo". I FATTORI di QUALITA’ del SERVIZIO SCOLASTICO L’impegno che la scuola assume per garantire la qualità del servizio erogato sono: La condivisione delle scelte educative; La collaborazione tra tutto il personale nella gestione dei problemi della scuola; Il lavoro collegiale degli insegnanti; L’attenzione alla “diversità”; La collaborazione con i servizi sanitari e di riabilitazione presenti nel territorio; L’individualizzazione delle procedure di insegnamento; L’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente; La disponibilità degli insegnanti ad intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla correzione dell’intervento didattico più che all’espressione di giudizi nei confronti degli alunni; La flessibilità organizzativa; L’ utilizzazione razionale degli spazi educativi; Il rapporto costante e costruttivo fra scuola e famiglie; la disponibilità degli insegnanti alla innovazione didattica ed all’aggiornamento professionale.

IMPARZIALITA’ e REGOLARITA’ Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo ed imparziale. La scuola garantisce l’imparzialità: nella formazione delle sezioni; nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori; nell’assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno, nei limiti delle risorse umane a disposizione nella scuola; nella formulazione degli orari dei docenti. DIRITTI SINDACALI

Nel rispetto dei diritti sindacali del personale, il Responsabile del Servizio, in caso di scioperi e /o assemblee sindacali, organizza la Scuola secondo le indicazioni contenute nella L. 12.06.1990 come modificata nella L. 83/2000.

SERVIZIO MENSA Il servizio mensa è a carico dell’Ente Locale e attraverso un contributo delle famiglie. I genitori dei bambini che presentano allergie e/o intolleranze alimentari, all’inizio dell’anno scolastico, dovranno produrre certificazione medica specialistica dalla quale risulti l’allergia e/o l’intolleranza ad uno o più alimenti, in modo tale che si possa fornire un pasto alternativo. Indisposizioni temporanee che richiedono pasto sostitutivo vanno segnalate al mattino ed eventualmente accompagnate da certificazione medica qualora tali indisposizioni si protraessero per più di due giorni. L’erogazione del pasto sostitutivo è prevista anche per “motivi religiosi”. I genitori che intendono avvalersi di tale possibilità, dovranno presentare apposita richiesta, all’inizio di ogni anno scolastico. SERVIZIO di SCUOLABUS Il servizio di scuolabus, erogato e gestito dagli uffici competenti del Comune, va richiesto con domanda individuale dalle famiglie.

REGOLAMENTO ORARIO di FUNZIONAMENTO della SCUOLA

L'orario di accoglienza dei bambini può variare da scuola a scuola in base alle esigenze territoriali. L'accoglienza non si protrae oltre le 9.30. L’uscita dei i bambini, che per motivi di salute o motivazioni approvate dal capo d'istituto, non si avvalgono del servizio mensa avviene entro le ore 12.00, dalle ore 15.30 alle ore 16.00 per quelli delle sezioni a tempo ordinario. Gli orari di entrata e di uscita, vanno rigorosamente rispettati. Nei casi in cui il bambino dovrà essere sottoposto a visita medica e/o a vaccinazioni nelle prime ore del mattino, il genitore è tenuto ad informare la scuola il giorno prima.

ORARIO di SERVIZIO dei DOCENTI Il docente della scuola dell’infanzia svolge il suo orario di servizio come segue: 25 ore settimanali di attività didattica a diretto contatto con i bambini dal lunedì al venerdì a settimane alternate (mattina e pomeriggio). Un rimanente monte ore destinato alle attività' funzionali all’insegnamento da prestare in orario non coincidente con l'orario dell’attività didattica, da destinare: all’aggiornamento professionale, alla formazione permanente in servizio, incontri collegiali tra docenti e dirigenza, incontri con le famiglie, compilazione aggiornamenti delle schede didattiche dei bambini, compilazione e aggiornamento dei registri di classe, Incontri con specialisti del servizio sanitario territoriale e tutte quelle attività che concorrono all’arricchimento del curriculum personale dei bambini e professionale del docente.

DELEGHE I genitori impossibilitati a ritirare il proprio figlio al momento dell’uscita dalla scuola devono firmare l’apposita delega a persone di loro fiducia, comunque maggiorenni, preventivamente presentate ai docenti del bambino, in numero max di due delegati. Tale delega dovrà essere rinnovata ogni anno scolastico. La delega va fatta anche per una sola uscita.

USCITE PRIMA DELL’ORARIO Le uscite anticipate rispetto a quelle previste dall’orario scolastico possono essere concesse in casi eccezionali comprovati da giustificati motivi.

CERTIFICATI MEDICI Dopo 5 giorni di assenza continuativa del bambino per motivi di salute, anche comprensivi del sabato e della domenica o dei festivi infrasettimanali o dei giorni di chiusura e sospensione dell’attività didattica, il genitore è tenuto a presentare certificato medico al momento della riammissione del bambino a scuola. Quanto sopra da intendersi che se il bambino rientra il 6° giorno dall’inizio dell’assenza potrà rientrare senza certificato medico, dal 7° giorno in poi dovrà portare il certificato. Qualora il genitore preveda un’assenza del proprio figlio superiore a 5 giorni non dovuta a motivi di salute è tenuto ad avvisare preventivamente le insegnanti, in modo tale da non essere poi costretto a presentare il certificazione medica.

SOMMINISTRAZIONE FARMACI La legge fa divieto alle insegnanti e al personale tutto della scuola, di somministrare farmaci di qualsiasi tipo ai bambini, sia per via orale che per uso topico.

La somministrazione dei farmaci è compito esclusivo del genitore che se ne dovrà fare personale carico, qualora il proprio figlio debba seguire una terapia medica che preveda la somministrazione di farmaci in orario scolastico. Fanno eccezione i farmaci salvavita, la cui somministrazione scolastica è regolata da apposite norme.

FOTOGRAFIE e DOCUMENTAZIONE FILMATA In occasione di recite o saggi scolastici ciascun genitore potrà autonomamente fotografare o filmare il proprio figlio/a. Le fotografie e le riprese filmate di attività didattiche inerenti il Progetto curricolare sono considerate documenti scolastici e come tali conservati presso la Scuola secondo le indicazioni contenute nel D.lgs. 196/03 Nelle scuole che all'interno della propria organizzazione scolastica prevedono: spuntini, (mattutini o pomeridiani) a carico dei genitori si suggerisce frutta fresca e yogurt.

CESSAZIONE di RESPONSABILITA’, CONTROLLO e VIGILANZA/ASSISTENZA dei BAMBINI da PARTE dell’ISTITUZIONE SCOLASTICA. LE RESPONSABILITA’ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA NEI CONFRONTI DEI BAMBINI CESSANO: a) al momento dell’uscita dei bambini, e comunque una volta consegnati ai genitori o delegati (al termine dell’attività didattica, uscite straordinarie prima dell’orario scolastico richieste dai genitori); b) durante lo svolgimento degli incontri periodici tra docenti e genitori; c) negli spazi interni ed esterni della scuola una volta che i Bambini sono stati riaffidati ai genitori o chi per loro, dai Docenti; I bambini che per comprovate motivazioni usufruiscono dell’uscita anticipata, nei periodi indicati nella domanda presentata dai genitori al Dirigente Scolastico, non potranno fermarsi a scuola oltre tale orario e nei giorni indicati per ovvi motivi assicurativi e di sicurezza. PROGETTO EDUCATIVO Le Scuole progettano e attuano il loro intervento educativo secondo quanto indicato nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Le indicazioni contengono un’articolata rassegna delle prestazioni che le nostra Scuole, sono chiamate ad assicurare, sia per garantire l’unità nazionale del sistema educativo, sia per consentire ai bambini di sviluppare le dimensioni della loro personalità in forma completa ed organica. Nelle indicazioni Nazionali troviamo quattro aree che raggruppano, ciascuna di esse, gli obiettivi specifici di apprendimento validi per tutti i bambini in età della Scuola dell’Infanzia, ovvero: Il Sé e l’Altro; Il Corpo in movimento; Immagini, Suoni e Colori; I Discorsi e le Parole; La conoscenza del Mondo. LE SCELTE EDUCATIVE

La progettualità caratterizzante la Scuola di base e i livelli successivi di insegnamento è lo strumento principale attraverso cui il docente attua la sua funzione pedagogico didattica di guida dello sviluppo globale dell’alunno; la Scuola dell’Infanzia, pur non essendo ancora compresa nella scuola dell’obbligo, vede nella progettualità sistematica il suo modus operandi. Per lo sviluppo integrale del bambino la Scuola dell’Infanzia si prefigge come finalità specifiche: maturazione dell’identità; conquista dell’autonomia; sviluppo delle competenze. Per maturazione dell’identità si intende il rafforzamento sotto il profilo corporeo, intellettuale e fisico dinamico del bambino per tanto si stimoleranno la sicurezza di sé, la fiducia nelle proprie capacità e la motivazione alla curiosità. La conquista dell’autonomia richiede venga sviluppata nel bambino la capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi, nel necessario riconoscimento delle dipendenze esistenti ed operanti nella concretezza dell’ambiente naturale e sociale. Ciò significa che il bambino interiorizzerà i valori universalmente condivisibili, quali la libertà, il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia e l’impegno ad agire per il bene comune. Per lo sviluppo delle competenza si intende consolidare nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione dell’esperienza e di esplorazione e di ricostruzione della realtà. PROGETTO DIDATTICO CURRICOLARE Il Progetto Didattico, individuato e programmato all'inizio dell'anno scolastico è un percorso incentrato su uno più, argomenti specifici. La scelta dell’argomento da trattare non è casuale ma è la risultante di una serie di considerazioni in merito alla giustezza e all’opportunità di condividere con i bambini un determinato percorso formativo Gli argomenti naturalmente, sono adeguati all’età dei bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia, condizionato dai modi e dai tempi dell’apprendimento peculiari a questa età e al grado di interesse e motivazione che possono suscitare. L’individuazione dell’argomento da trattare è legata anche a considerazioni di ordine: - strutturale, rispetto all’edificio ospitante; - organizzativo, rispetto al numero dei bambini iscritti e frequentanti e all’orario di servizio dei docenti; - pratico, rispetto ai sussidi didattici ma soprattutto al materiale presente nella INTERVENTO DIDATTICO ed ORGANIZZAZIONE dei GRUPPI: Per le sezioni a composizione eterogenea rispetto all’età verranno individuati alcuni “momenti di lavoro” che prevedono la formazione di gruppi di lavoro di bambini di pari età, guidati dalle insegnanti di sezione in compresenza. Riteniamo, infatti, fondamentale per lo sviluppo integrale del bambino “l’aprirsi” ad una socializzazione varia, piccolo/grande gruppo. Sempre all’inizio di ogni anno scolastico, collegialmente, verranno decisi gli argomenti da trattare in questi ambiti, con le relative metodologie. Potrebbero rientrare in questo ambito quelle attività relative all’insegnamento extra-curricolare, previsto per i bambini i cui genitori decidono di non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica per i loro figli. AMPLIAMENTO dell'OFFERTA FORMATVA L’offerta formativa della Scuola dell'infanzia si arricchisce con l’organizzazione di alcune attività che si intensificano in alcuni momenti dell'anno e che per la loro attuazione e' richiesto un orario di lavoro aggiuntivo da parte dei docenti. Per il corrente anno scolastico sono stati proposti laboratori di Teatro ed Espressività Corporea. USCITE DIDATTICHE Nel progetto educativo annuale vengono previste delle “uscite didattiche” che servono ad arricchire e ad ampliare, attraverso il metodo dell’osservazione diretta “sul campo”, quanto imparato stando a scuola. La scelta delle mete è frutto del processo decisionale della collegialità dei docenti e sottoposte all’attenzione del Consiglio di Intersezione e di Istituto. Qualora l’uscita preveda l’utilizzo di pullman e l’accesso a luoghi che necessitano di biglietto d’ingresso, le quote relative saranno a totale carico delle famiglie. Nelle uscite non è permessa la presenza di alcun genitore in quanto la vigilanza e l’assistenza dei bambini sarà competenza esclusiva del personale tutto in servizio presso la Scuola. Il Progetto Didattico, le attività per gruppi eterogenei, le attività extracurricolari, tenute dai docenti della scuola, e le uscite didattiche saranno indicate in un documento che all’inizio di ogni anno scolastico verrà illustrato a tutti i genitori dei bambini frequentanti. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA della SEZIONE Le sezioni della Scuola dell’Infanzia, composte in forma eterogenea rispetto all’età dei bambini. Nel rispetto della libertà e dell’autonomia didattica di ciascun docente, alla luce del progetto didattico di istituto, i docenti contitolari di ciascuna sezione, e dove presente l'insegnante di sostegno, in piena autonomia, personalizzeranno il Progetto educativo di Istituto tenendo conto delle individualità di bambini e bambine. Inoltre redigono un piano di lavoro annuale relativo alla propria sezione, tenendo nella debita considerazione la presenza eventuale di bambini non segnalati che però necessitano di percorsi individualizzati. Durante il percorso educativo verranno effettuate periodiche verifiche da parte delle insegnanti per poter rettificare in corso d’opera l’attività didattica. Il percorso evolutivo di ciascun bambino viene monitorato e sistematicamente puntualizzato nell’ ambito di schede di osservazione didattica di ogni alunno. La FUNZIONE DOCENTE La funzione docente consiste: - lavoro didattico a contatto diretto con i bambini; - partecipazione al Collegio Docenti per confrontare le metodologie e prendere decisioni; - svolgimento delle verifiche in itinere. Indispensabile alla qualità del servizio erogato all’utenza sono i rapporti con le famiglie, utili a creare un continuum educativo tra due agenzie formative fondamentali allo sviluppo armonico dell’individuo. SPECIFICHE ATTIVITA’ per il RECUPERO dello SVANTAGGIO e il SOSTEGNO dei MINORI CON DISABILITA’ Nella nostra scuola vengono accolti bambini con disabilità, nonché bambini in situazione di svantaggio socio – culturale. Per questi bambini - e naturalmente per le loro famiglie - ci sarà la massima accoglienza da parte di tutti gli operatori della scuola che collaboreranno con gli operatori del servizio sanitario nazionale e con quelli dei servizi sociali del Comune che per le loro competenze seguono ciascun caso. Percorsi individualizzati saranno programmati dai docenti di sezione e dall’eventuale insegnante di sostegno su indicazioni degli specialisti, qualora la tipologia della disabilità o la gravità del disagio lo richieda. Momenti di incontro tra docenti e gli operatori specializzati si alterneranno a momenti di incontro tenuti anche con i genitori dei bambini seguiti in quanto, siamo più che mai convinti che, un tempestivo quanto mirato intervento di recupero gestito da tutti coloro che, a vario titolo, ruotano intorno al minore, non possa che dare buoni risultati. ORGANI COLLEGIALI  COLLEGIO dei DOCENTI (tutti i docenti in servizio nell’Istituto)  CONSIGLIO di INTERSEZIONE (docenti scuola dell’Infanzia)  CONSIGLIO di INTERCLASSE (docenti scuola primaria)  CONSIGLIO di CLASSE (docenti scuola secondaria di I grado)  CONSIGLIO DI ISTITUTO (in carica per 3 anni scolastici). Il Presidente del Consiglio di Istituto viene scelto fra gli eletti della componente genitori. Le modalità di convocazione e di svolgimento delle sedute sono regolate dalle leggi vigenti. La gestione dell’Ordine del Giorno è a cura del Presidente. In ogni seduta sono discussi gli argomenti all’O.D.G.. E’ consentito discutere argomenti non all’O.D.G. in caso di problematiche urgenti tra le varie ed eventuali. IMPEGNO RECIPROCO per il BUON FUNZIONAMENTO del SERVIZIO I DOCENTI Nell’espressione della loro professionalità e sulla base dell’esperienza acquisita si impegnano a:  rendere pubblico il progetto didattico all’inizio dell’anno scolastico con particolare riferimento all’elaborazione personale relativa alla propria sezione.  presentare i mezzi, i metodi, i percorsi formativi che intendono utilizzare per il raggiungimento degli obbiettivi formativi proposti.  rendere visibili procedure e metodologie atte a verificare l’andamento del processo educativo generale nonché l’evoluzione personale di ciascun; bambino attraverso strumenti di valutazione improntati alla trasparenza nel rispetto della privacy. Offrire:  un supporto nelle difficoltà di apprendimento,  disponibilità e collaborazione con le famiglie. I GENITORI Si impegnano a: per problemi di natura didattica, rivolgersi ai docenti di sezione e per problemi organizzativo-strutturali alla direzione o all' Ente Locale di appartenenza; controllare quotidianamente la presenza degli avvisi esposti all’ingresso della Scuola, leggendone attentamente il contenuto; firmare per ricevuta gli avvisi e circolari informativi consegnati dai docenti, dopo accurata lettura; controllare eventuali comunicazioni inserite negli zaini dei propri figli, specialmente i genitori i cui figli prendono lo scuola-bus; rispettare gli orari di entrata e di uscita della Scuola e tutte le norme per il buon funzionamento del servizio (deleghe, permessi uscite prima dell’orario, ecc...); partecipare alle assemblee ed ai ricevimenti di sezione.

SCUOLA PRIMARIA

Organizzazione didattica Scuola Primaria

L'orientamento pedagogico – didattico della Scuola Primaria, in linea con le finalità delle Indicazioni Nazionali, tende a valorizzare la “centralità della persona”, consapevoli che il percorso formativo non consiste in una semplice acquisizione di competenze, ma va arricchito e integrato, considerando il soggetto inteso nella completezza delle sue componenti sociali, etiche, culturali, psicofisiche e spirituali. Pertanto gli insegnanti opereranno su due aree d’intervento, quella educativa e quella cognitiva. • L’area educativa è obiettivo comune a tutte le discipline, per cui sarà compito di tutti i Docenti sviluppare tematiche ed attività finalizzate alla ricerca e all’approfondimento dei valori che l’Istituto intende promuovere. • Per l’area cognitiva vengono definite, in base alle singole programmazioni annuali, le competenze prioritarie relative ad ogni disciplina relative a tutto il corso di studi. La progettazione delle attività didattiche e metodologiche tiene conto dei seguenti punti:

 Analisi della situazione di partenza di ciascun alunno;

 Definizione degli obiettivi generali e disciplinari;

 Definizione dei contenuti di studio e delle azioni necessarie al loro apprendimento;

 Verifiche in itinere, finali e valutazione complessiva I docenti, dopo aver definito la situazione di partenza degli allievi, mettono a punto una progettazione ed una programmazione adeguate ai bisogni ed alle aspettative dei ragazzi. I mesi di dicembre ed aprile sono riservati agli incontri con i genitori per la verifica del processo di apprendimento degli alunni nonché dello sviluppo relazionale ed interpersonale di ciascuno. Gli obiettivi, le priorità e più in generale le scelte educative, didattiche ed organizzative dell’Istituto sono stabiliti dal Collegio dei docenti, dal Consiglio d’Istituto e dai Consigli di classe e vengono raccolti e resi pubblici nel presente Piano dell’Offerta Formativa, che definisce l’identità della scuola. Le scelte operate in questi ambiti coinvolgono gli alunni, la scuola tutta, le famiglie ed in qualche misura la comunità locale, attraverso una collaborazione proficua e di interazione costante tra Scuola, Comune ed altre istituzioni e/o organizzazioni locali per:

favorire la promozione del benessere e la prevenzione del disagio;  assicurare l’uguaglianza delle opportunità educative;  rispettare ritmi e modalità di apprendimento di ciascuno;  educare alla cittadinanza attiva e responsabile;  sviluppare conoscenze, abilità e competenze disciplinari e interdisciplinari attraverso la promozione della didattica laboratoriale e dell’apprendimento cooperativo; mirare alla formazione della persona intesa come acquisizione di identità, di autonomia e di giudizio critico. AMBITO DIDATTICO PROGETTUALE FINALITÀ e OBIETTIVI

Finalità ed obiettivi Il sistema scolastico è funzionale alla formazione dell'uomo e del cittadino e, quindi, alla formazione di una personalità in cui l'elemento corporeo risulti integrato strettamente con quelli intellettivo-cognitivo ed emotivo-affettivo. "Il percorso complessivamente realizzato nella Scuola promuove l'educazione integrale della personalità dei fanciulli, stimolandoli all'autoregolazione degli apprendimenti, ad un'elevata percezione di autoefficacia, di potenziamento cognitivo e di personalità, alla massima attivazione delle risorse di cui sono dotati, attraverso l'esercizio dell'autonomia personale, della responsabilità intellettuale, morale e sociale, della creatività e del gusto estetico"(Indicazioni Nazionali). Così concepita l'attività programmatica si costituisce come azione intenzionale nella prospettiva di un fine da realizzare, laddove il fine rappresenta l'idea-guida, il complesso di valori che danno senso all'azione stessa e che devono portare alla definizione di obiettivi educativi irrinunciabili. Se il fine ultimo è la formazione integrale della personalità, così come prescritto a livello normativo, le mete concettuali da porsi in questa direzione rappresentano dei traguardi formativi, delle finalità educative generali che assolvono una fondamentale azione orientativa e direzionale nei confronti della messa a punto e realizzazione di una progettazione curricolare. Pertanto gli indirizzi principali di tale mappa curricolare costituiscono degli abiti morali che rendono possibile da una parte la "convivenza democratica" (l'uguaglianza giuridica sancita dalla Costituzione, i criteri di condotta relativi all'impegno personale, all'iniziativa e responsabilità, all'autonomia, alla consapevolezza delle varie zone di diversità) dall'altra "l'alfabetizzazione culturale". Rispetto ai proponimenti ideali di tipo pedagogico, si pongono gli obiettivi formativi che definiscono in termini più operativi i risultati che si intende far conseguire agli alunni al termine del processo didattico pluriennale della Scuola Primaria. Le azioni che conducono alla delineazione del "Patrimonio di conoscenze, di abilità e comportamenti dell'individuo" trovano definizione nel concetto culturale dei tre assi fondamentali: "il sapere, il saper fare, il saper essere". "La Scuola opera, quindi, in modo che gli alunni, in ordine alla realizzazione dei propri fini ed ideali, possano sperimentare l'importanza sia dell'impegno personale, sia del lavoro di gruppo attivo e solidale, attraverso i quali accettare e rispettare l'altro, dialogare e partecipare in maniera costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni. In questo senso, trova un esito naturale nell'esercizio competente di tutte quelle "buone pratiche" finalizzate alla formazione dei futuri "cittadini attivi" a livello e in prospettiva locale, nazionale, europea e mondiale". (Indicazioni Nazionali) Gli obiettivi educativi Nell'ambito delle finalità sopra descritte, l’IC Amorosi persegue il raggiungimento di precisi obiettivi in merito all'educazione, alla formazione e alla acculturazione degli alunni. L'obiettivo principale è quello di far acquisire la capacità di una positiva vita di relazione, in cui il soggetto sia autonomo nelle decisioni ma rispettoso delle norme della convivenza civile. La scuola mira, perciò, a far acquisire una mentalità aperta, flessibile, capace di confronto e di scelta. A ciò si aggiunge la necessità di un progressivo ampliamento della sfera cognitiva, così che, in una realtà sociale sempre più complessa e disorganica, l'alunno acquisti una positiva capacità di orientamento. La continuità Per il raggiungimento di tali finalità, occorre realizzare: - un curricolo unico, dal primo anno della scuola dell'infanzia all'ultimo anno della scuola secondaria di primo grado; - una positiva apertura al territorio, perché la scuola possa utilizzarne le risorse e porsi come elemento trainante di cultura. La continuità del processo educativo nella scuola di base costituisce una condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria, in definitiva il diritto a un percorso formativo organico e completo. La scuola primaria contribuisce a tale finalità con un ruolo assai rilevante. Il suo impegno riguarda un arco di tempo in cui avvengono, e possono essere sostenuti od ostacolati, processi fondamentali di sviluppo delle capacità cognitive, sociali ed affettive degli alunni. Accanto alla continuità "verticale" assume notevole importanza la continuità "orizzontale", vale a dire: il raccordo con le famiglie e con i servizi, gli enti e le "risorse" del territorio. L’uguaglianza delle opportunità educative Ogni alunno deve trovare nella scuola adeguate opportunità per educarsi, formarsi ed istruirsi ai massimi livelli possibili. Vanno attentamente valutate e adeguatamente affrontate, perciò, le problematiche relative ad alunni iper o ipodotati, culturalmente svantaggiati, provenienti da culture "altre". La positiva collaborazione con il servizio di medicina scolastica e con le famiglie può offrire un contributo notevole al raggiungimento di finalità ed obiettivi educativi. La cura del processo di formazione Il processo di apprendimento scolastico è curato dai docenti secondo la programmazione deliberata dal Collegio dei Docenti. Sul piano didattico, perciò, non possono essere consentiti interventi esterni che potrebbero determinare distorsioni del processo formativo. Per quanto attiene invece alle problematiche educative, la collaborazione tra scuola, famiglia e altre istituzioni diventa fondamentale. Un ruolo strategico nell'azione educativa spetta all'alleanza tra scuola e famiglia, che scaturisce da comune finalità educative, e rappresenta un punto di forza imprescindibile per la crescita dei nostri alunni, impegnandosi a creare ogni utile spazio di confronto per sviluppare relazioni armoniche , nel rispetto dei relativi ruoli e funzione. Il processo educativo poggia, infatti, esclusivamente su modalità di vita vissuta e sulla coerenza educativa degli adulti, evitando qualsiasi atteggiamento didascalico o enfatizzante che potrebbe risultare inutile se non controproducente. Parte fissa, plastica, per assicurare i saperi fondamentali

Leggibilità, in senso Coordinamento tra i pluridirezionale diversi ordini di scuola, possibilità di stabilire (tra sezioni classi, tra i connessioni operative varie campi di esperienza

Modificabile, cioè adattabile alle Orientato verso singole esigenze l’innovazione e la CURRICOLO sperimentazione

Valutazione Forme di raccordo Sommativa (prove individuali conoscenza dell’alunno; Scritte/Orali coordinamento e aggancio tra Formativa (autovalutazione i tre ordini di scuola; ins./alunno, verbalizzazione, test, collaborazione tra enti e comunicazione, documenti, …) agenzie culturali che operano In itinere (nuove attività, sul territorio. riprogettazione)

Parte mobile per attività incentrate sulla cultura locale, sulla conoscenza del territorio e sui vari progetti realizzati con gli enti del territorio. IL CURRICOLO Il curricolo

Va inteso come il complesso organicamente strutturato di elementi culturali e metodologie, in funzione della formazione di una mente aperta, creativa, logica e di una cultura unitaria. Esso va centrato: sui saperi irrinunciabili; sulle opzioni culturali presenti nel territorio; su metodologie operative fondate sulle capacità degli alunni; sulle risorse della scuola. I saperi irrinunciabili La scuola deve consentire l'apprendimento dei concetti fondamentali e degli strumenti della conoscenza (lingua nazionale orale e scritta, almeno una seconda lingua, i fondamentali concetti matematici, scientifici, storici, geografici e tecnologici) nonché di abilità mentali e motorie. Tale apprendimento va sviluppato dal primo anno della scuola dell'infanzia all'ultimo della scuola primaria, secondo la progressione naturale che va dal rapporto diretto, operatorio, con la realtà, alla definizione delle esperienze secondo linee pre-disciplinari (scoperta delle strutture dei sistemi simbolico-culturali), alla organizzazione dei saperi nelle varie discipline via via più approfondite .1 l’apertura al territorio Non si può educare alla socialità isolandosi dal sociale. La scuola deve tener conto delle richieste educative del territorio per utilizzarne le risorse culturali, interpretarne i bisogni educativi e porsi come valido elemento di promozione della cultura. Il curricolo deve prevedere la progressiva scoperta dei beni culturali e ambientali del territorio (naturali, archeologici, architettonici, storici, geografici, produttivi ecc.), perché divengano patrimonio vivo della cultura di tutti gli alunni. la metodologia Costituisce il nucleo portante del curricolo. Per una piena formazione intellettivo/cognitiva, l'attenzione va posta, infatti, più ai processi di apprendimento che alle nozioni.

La scuola deve perciò dar vita ad una metodologia operativa in cui l'alunno possa confrontare, ricercare, giocare con le idee, crearsi delle mappe concettuali che possano orientarlo nell'acquisizione di nuovi saperi.

1 Tale percorso può essere esplicitato schematicamente: - primo anno della scuola dell'infanzia: il bambino amplia il suo patrimonio cognitivo a contatto con una realtà organicamente strutturata in funzione educativa; - ultimi anni della scuola dell'infanzia e primi tre anni della scuola primaria: il bambino amplia il suo patrimonio culturale e lo organizza progressivamente, attraverso la scoperta dei rapporti che intercorrono fra i vari elementi cognitivi, collegandoli in sistemi via via meglio definiti. L'apprendimento della lettura e della scrittura e la prima organizzazione dei concetti matematici, scientifici, storici, geografici, sociali, che costituiscono saperi irrinunciabili, parte dalla scuola dell'infanzia con esperienze vissute in forma ludica e si concretizza nei primi tre anni della scuola primaria. In questi, va tenuto nel debito conto che l'alunno è ancora strettamente legato al concreto e fortemente condizionato da bisogni motori e ludici; - nel secondo biennio della scuola primaria: le raggiunte capacità di pensiero logico concreto consentono di compiere una ricostruzione intellettuale della realtà collegandone progressivamente i vari aspetti in discipline differenziate ma strettamente interconnesse. In ogni caso, occorre ricordare che è particolarmente importante comprendere e memorizzare i concetti fondamentali delle discipline. Lo studio sistematico di queste ultime va, invece, rinviato a momenti successivi (scuola secondario di 1° grado). Le attività proposte saranno articolate in unità di apprendimento (UA), per scandire il percorso formativo secondo gli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalle Indicazioni Nazionali, finalizzate alle reali esigenze degli alunni L'attivazione di laboratori e di progetti eventualmente con il coinvolgimento di enti o associazioni operanti nel territorio consentedi approfondirespecifici aspetti della conoscenza. Inogni caso, l'apprendimentodeveessere  motivato  attuato in forma problematica ( P.B.L. e Problem solving)  fondatosullerealicapacitàdiciascunalunno  organizzato su tempi distesi. Presupposto di ogni strategia didattica efficace è partire dalle conoscenze e capacità che ciascun alunno già possiede, dai suoi interessi, tenendo conto dei diversi stili di apprendimento. A questo punto balza evidente la questione della personalizzazione dell'insegnamento, che non è didattica individuale, ma è più specificamente attenzione alle doti di ogni alunno, nell'ambito di un'esperienzaformativadicooperativelearning,attraversounpercorso didatticodiverso,svoltoconstrategieadeguate. i sussidi didattici La scelta dei sussidi didattici e del materiale di consumo è fondamentale per la positiva riuscita dell'impegno educativo e va operata in stretta relazione con la programmazione educativa e didattica. I sussidi devono consentire agli alunni di comprendere gli elementi cognitivi soprattutto operando direttamente. Per quanto possibile, devono essere creatidaglistessialunni. lasceltadeilibriditesto La scelta dei libri di testo va effettuata in stretto rapporto alla programmazione. I testi possono essere integrati o sostituiti da materiale multimediale, informatico o bibliografico da utilizzare nelle classi e finalizzato ad attività di ricerca e di studio. la correzione degli elaborati Lacorrezione deglielaborati, particolarmente importante nelprocessodi apprendimento,va effettuata direttamente daglialunnialterminediunprocessodiripensamentoechiarificazione. compitiacasa Le esercitazioni al di fuori dell'orario delle lezioni devono costituire un rinforzo di quanto chiaramente appreso nell'ambito scolastico. In ogni caso non possono essere assegnati compiti che l'alunno non sia correttamente in grado di svolgere senza intervento di altri e comunque sarà evitato un sovraccarico di compiti, tenendo conto della necessità di lasciare il tempo necessario per attività elettive e, soprattutto, di gioco. trasporto materiale didattico I docenti, in collaborazione con i genitori, devono evitare che gli alunni trasportino pesi eccessivi che possano danneggiarli e devono aver cura di distribuire nell'arco della settimana le lezioni perle quali occorrepiù materiale.

Ritardi di apprendimento ed handicap I casi di ritardo nell'apprendimento devono essere fronteggiati dai docenti con specifici interventi (progetti di recupero); inoltre una cura e un'attenzione specifica è rivolta agli alunni affetti da DSA. Quelli più gravi, invece, vanno portati all'attenzione degli specialisti della medicina scolastica.

La Programmazione Il Collegio dei Docenti elabora la programmazione educativa che stabilisce dettagliatamente i percorsi di apprendimento, le metodologie, le strategie didattiche, i criteri di verifica e valutazione. La programmazione deve essere organizzata secondo una linea di continuità dal primo anno della scuola dell'infanzia all'ultimo anno di quella primaria. In essa vanno indicati i dati cognitivi oggetto di apprendimento in ordine alle diverse età della scuola dell'infanzia e alle varie classi di quella primaria. La programmazione educativa va attuata nelle varie classi e monitorata ogni bimestre dal Collegio dei Docenti. Indicazioni per i piani di studio personalizzati Il percorso formativo della Scuola si avvale degli "obiettivi specifici di apprendimento": tali obiettivi indicano i risultati attesi di maturazione da mettere in relazione con le capacità di ogni bambino e con le pratiche pedagogiche e didattiche più opportune. Essi obbediscono al principio dell'ologramma", ovvero sono strettamente connessi l'uno con l'altro. Gli obiettivi specifici di apprendimento adattati ai singoli bambini diventano obiettivi formativi. L'insieme degli obiettivi formativi, delle attività didattiche, delle soluzioni organizzative e delle modalità di verifica, costituiscono le UA ovvero "le unità di apprendimento", individuali o di gruppo. L'insieme delle unità di apprendimento costituisce il "Piano Personalizzato delle Attività Educative", da cui si ricava la documentazione utile per un'attenta e reale valutazione delle competenze individuali acquisite". La scuola si muove da un'attenta analisi della situazione socio-culturale:

a) anamnesi familiare e personale b) sviluppo psico-fisico ALUNNO c) sviluppo cognitivo d) sviluppo socio-affettivo 1) SOCIALE 2) DEL LAVORO a) caratteristiche generali 3) ORGANIZZATIVE b) nuclei familiari ALUNNO c) offerte educative d) risorse effettive Ne consegue la contestualizzazione delle seguenti matrici progettuali, che caratterizzano l'identità del I.C. Amorosi:

Comunicazione Cittadinanza e Costituzione Relazione Integrazione

Identità Lo sviluppo della creatività Autonomia Riflessione

Problematizzazione PBL L’Educazione dell’apprendimento Analisi – ricerca - osservazione Relazione Integrazione La valutazione degli alunni La valutazione consiste: - nella verifica dei risultati ottenuti dal singolo alunno in relazione agli obiettivi di apprendimento, formazione e educazione programmati; - nell'esame dei fattori che abbiano potuto determinare un rallentamento o un'ac- celerazione dei processi di apprendimento. Per una corretta valutazione dei processi di apprendimento si fa ricorso alle prove oggettive che permettono di avere valide informazioni per il confronto fra differenti situazioni educative, informazioni che, per ovvi motivi, non sono possibili durante la quotidiana azione di insegnamento/apprendimento, esecuzione/correzione dei compiti. La verifica dei livelli di apprendimento, tramite prove oggettive, costituisce, dunque, una delle esigenze fondamentali dell'attività didattica. In particolare, è forte l'esigenza che le procedure di valutazione vengano utilizzate seguendo i principi della moderazione e della accuratezza. La scuola, inoltre, deve rendere consapevoli alunni e genitori di tali risultati, dei motivi che li hanno determinati, nonché delle attività svolte per favorire il processo di apprendimento. È compito del collegio dei docenti determinare, nell'ambito della programmazione edu- cativa, le modalità di verifica dei risultati raggiunti, nonché quelle di comunicazione degli stessi alle famiglie. SCUOLA PRIMARIA

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE

DISCIPLINA: ITALIANO CLASSE I

Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto Nuclei tematici Ascoltare e Ascoltare una consegna e/o un Ascolta, comprende, interagisce in comprendere racconto modo:  prolungato, pronto, corretto, Comprendere i messaggi ricevuti articolato, pertinente e 9/10 approfondito Interagire negli scambi comunicativi  prolungato, adeguato, pertinente e 7/8 corretto

 passivo e per tempi molto brevi, 6 essenziale, poco corretto e non sempre pertinente 5  passivo e per tempi molto brevi, inadeguato

Leggere e Utilizzare la tecnica di lettura. Legge in modo: comprendere Leggere ad alta voce brevi testi.  corretto, scorrevole ed espressivo 9/10 Leggere comprendendo il significato globale di semplici  corretto e scorrevole 7/8 testi. Leggere, comprendere e  meccanico 6 memorizzare semplici filastrocche, conte, ninna nanne e  stentato 5 poesie. Osservare immagini singole e in sequenza e mette in relazione Comprende in modo: immagini e testo  completo e rapido

 completo 9/10

 essenziale 7/8

 parziale e frammentario 6  del tutto inadeguato 5

Scrivere Scrivere autonomamente parole, Scrive sotto dettatura e/o didascalie e brevi testi su autonomamente in modo: esperienze personali.  molto corretto 9/10 Scrive sotto dettatura.  corretto e chiaro 7/8

 poco corretto, poco organizzato 6

 scorretto e disorganico 5

Utilizzare le principali Riconosce e usa la lingua: Riflettere sulla convenzioni ortografiche con piena padronanza 9/10 lingua correttamente 7/8 essenzialmente 6 con molte lacune 5 DISCIPLINA: ITALIANO CLASSI II III

Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto Nuclei tematici Ascoltare e Acquisire un comportamento di Ascolta, comprende, interagisce in comprendere ascolto attento e partecipativo modo:  prolungato, pronto, corretto, Comprendere comunicazioni e articolato, pertinente e 9/10 testi ascoltati individuandone gli approfondito elementi essenziali  prolungato, adeguato, pertinente e Saper interagire negli scambi 7/8 corretto comunicativi  passivo e per tempi molto brevi, 6 essenziale, poco corretto e non sempre pertinente

 passivo e per tempi molto brevi, 5 inadeguato

Leggere e Leggere in modo espressivo Legge in modo: comprendere  corretto, scorrevole ed espressivo 9/10

Leggere, comprendere testi di  corretto e scorrevole 7/8 diversa tipologia, individuando gli elementi e le caratteristiche  meccanico 6 essenziali  stentato 5 Leggere, comprendere e memorizzare filastrocche, poesie e dialoghi Comprende in modo:  completo e rapido 9/10

 completo 7/8

 essenziale 6

 parziale e frammentario 5

Scrivere Scrive sotto dettatura e/o Scrivere testi in modo chiaro e autonomamente in modo: logico a livello denotativo e  molto corretto 9/10 connotativo 7/8  corretto e chiaro 6 Rielaborare testi di vario tipo in 5 modo chiaro e coerente  poco corretto, poco organizzato

 scorretto e disorganico Riconosce e usa la lingua: Riflettere sulla Utilizzare le principali  con piena padronanza 9/10 lingua convenzioni ortografiche 7/8  correttamente 6 Riconoscere e denominare le 5 principali parti del discorso  essenzialmente

 con molte lacune

DISCIPLINA: ITALIANO CLASSI IV V

Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto Nuclei tematici Ascoltare e Prestare un’attenzione sempre Ascolta, comprende, comunica in modo: comprendere più prolungata e selettiva alle  prolungato, pronto, corretto, articolato, spiegazioni dell’insegnante e agli pertinente e approfondito interventi dei compagni 9/10  prolungato, adeguato, pertinente e Comprendere testi orali corretto 7/8

Partecipare a discussioni di  passivo e per tempi molto brevi, gruppo 6 essenziale, poco corretto e non sempre Riferire un’esperienza, pertinente un’attività o un argomento di 5 studio  passivo e per tempi molto brevi, inadeguato

Leggere e Leggere ad alta voce e in silenzio Legge in modo: comprendere in modo corretto, scorrevole,  corretto, scorrevole ed espressivo 9/10 espressivo e consapevole testi noti e non  corretto e scorrevole 7/8 6 Leggere, comprendere diversi  meccanico 5 tipi di testo rielaborandone le informazioni principali  stentato

Comprende in modo: 9/10  completo e rapido 7/8 6  completo 5

 essenziale

 parziale e frammentario Scrivere Scrivere testi in modo chiaro e Scrive sotto dettatura e/o autonomamente in logico di tipo descrittivo, modo: narrativo, argomentativo a livello  molto corretto 9/10 denotativo e connotativo 7/8  corretto e chiaro Produrre rielaborazioni, 6 manipolazioni e sintesi  poco corretto, poco organizzato 5

 scorretto e disorganico

Riconosce e usa la lingua: Riflettere sulla Utilizzare le principali  con piena padronanza lingua convenzioni ortografiche 9/10  correttamente 7/8 Riconoscere e denominare le 6 principali parti del discorso;  essenzialmente 5 individua e usa in modo consapevole modi e tempi del  con molte lacune verbo; riconoscere i connettivi; analizzare la frase nelle sue funzioni

DISCIPLINA: INGLESE CLASSE I II III

Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto Nuclei tematici Ascoltare e Ascolta, comprende in modo: comprendere Comprendere parole, istruzioni e frasi di uso quotidiano  corretto 9/10 7/8  adeguato 6 5  essenziale

 inadeguato

Leggere e Legge in modo: comprendere  corretto, scorrevole ed espressivo 9/10 Leggere e comprendere parole, cartoline, brevi messaggi  corretto e scorrevole 7/8 accompagnati da supporti visivi 6  meccanico 5

 stentato

Comprende in modo: 9/10  completo e rapido 7/8  completo 6 5  essenziale

 parziale e frammentario

Scrivere Copia e scrive sotto dettatura e/o Copiare e scrivere parole e autonomamente in modo: semplici frasi  molto corretto 9/10

 corretto 7/8

 poco corretto 6

 scorretto 5

Usa la lingua: Parlare Interagisce con un compagno per  con padronanza 9/10 presentarsi o giocare utilizzando 7/8 frasi ed espressioni memorizzate  correttamente 6 adatte alla situazione 5  essenzialmente

 con molte lacune

DISCIPLINA: INGLESE CLASSE IV V

Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto Nuclei tematici Ascoltare e Ascolta, comprende in modo: comprendere Comprendere parole, espressioni ,istruzioni e frasi di uso  corretto 9/10 quotidiano  adeguato 7/8 Identificare il tema centrale di un discorso  essenziale 6

 inadeguato 5 Leggere e Legge in modo: comprendere  corretto, scorrevole ed espressivo 9/10 Leggere e comprendere parole, cartoline, brevi testi,  corretto e scorrevole 7/8 accompagnati da supporti visivi 6  meccanico 5

 stentato

Comprende in modo: 9/10  completo e rapido 7/8 6  completo 5  essenziale

 parziale e frammentario

Scrivere Scrivere messaggi semplici e Scrive autonomamente in modo: brevi lettere personali in modo  molto corretto 9/10 comprensibile 7/8  corretto 6 5  poco corretto

 scorretto

Esprimersi linguisticamente in Usa la lingua: Parlare modo comprensibile e adeguato  con padronanza 9/10 alla situazione comunicativa  correttamente 7/8 Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale  essenzialmente 6

 con molte lacune 5 DISCIPLINA: STORIA CLASSI I II

Competenze e/o Nuclei Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto tematici

COLLOCARE Acquisire i concetti di FATTI ED EVENTI successione cronologica, di Colloca nello spazio e nel tempo NELLO SPAZIO E durata e di contemporaneità fatti ed eventi in modo: NEL TEMPO  esauriente 9 / 10 Conoscere la periodizzazione e la ciclicità  corretto 7 / 8

Conoscere la funzione e l’uso  abbastanza corretto 6 degli strumenti convenzionali per  frammentario la misurazione del tempo 5

RICAVARE Individuare le tracce e usarle Individua le tracce e sa usarle nella INFORMAZIONI DA come fonti per la ricostruzione di ricostruzione dei fatti in modo: FONTI DI DIVERSO fatti del suo recente passato  esauriente 9 / 10 TIPO (vacanze, scuola dell’infanzia) e della storia personale  corretto 7 / 8

 abbastanza corretto 6

 frammentario 5

COSTRUIRE I Acquisire i concetti di famiglia, Mostra di possedere e applicare i CONCETTI di gruppo, di ambiente concetti di famiglia, gruppo, regola FONDAMENTALI in modo: DELLA STORIA Acquisire il concetto di regole e  esauriente 9 / 10 saperle rispettare  corretto 7 / 8 Acquisire il concetto di civiltà come insieme dei modi di vita di  abbastanza corretto 6 genitori e nonni  frammentario 5

COSTRUIRE E Rappresenta concetti e conoscenze VERBALIZZARE Rappresentare concetti e in modo: SCHEMI conoscenze appresi, mediante  esauriente 9 / 10 TEMPORALI E grafismi, racconti orali e disegni LOGICI  corretto 7 / 8

 abbastanza corretto 6

 frammentario 5 DISCIPLINA: STORIA CLASSI III IV V

Competenze e/o Nuclei Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto tematici

COLLOCARE Riconoscere relazioni di Colloca nello spazio e nel tempo FATTI ED EVENTI successione e di contemporaneità, fatti ed eventi in modo: NELLO SPAZIO E cicli temporali  esauriente 9 / 10 NEL TEMPO Ordinare in modo cronologico  corretto 7 / 8 (a.C. d.C.) fatti ed eventi storici  abbastanza corretto 6 Conoscere altri sistemi  frammentario cronologici 5 Individuare periodizzazioni

RICAVARE Individuare fonti storiche: tracce, Individua le tracce e sa usarle nella INFORMAZIONI DA resti e documenti ricostruzione dei fatti in modo: FONTI DI DIVERSO  esauriente 9 / 10 TIPO Ricavare e organizzare informazioni, metterle in  corretto 7 / 8 relazione e formulare ipotesi  abbastanza corretto 6

 frammentario 5

COSTRUIRE I Elaborare rappresentazioni Mostra di possedere e applicare i CONCETTI sintetiche delle società studiate, concetti fondamentali della storia in FONDAMENTALI mettendo in rilievo le relazioni modo: DELLA STORIA fra gli elementi caratterizzanti  esauriente 9 / 10

Individuare analogie e differenze  corretto 7 / 8 tra quadri storici e sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo  abbastanza corretto 6

 frammentario 5 VERBALIZZARE Elaborare in forma di racconto Rappresenta, comunica concetti e SCHEMI orale e scritto gli argomenti conoscenze in modo: TEMPORALI studiati  esauriente 9 / 10

Ricavare e produrre informazioni  corretto 7 / 8 da grafici, tabelle, carte storiche, reperti  abbastanza corretto 6

Consultare testi di genere diverso  frammentario 5

DISCIPLINA: GEOGRAFIA CLASSI I II

Competenze e/o Nuclei Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto tematici

ORIENTARSI NELLO Muoversi nello spazio vissuto Si orienta nello spazio vissuto in SPAZIO VISSUTO E utilizzando punti di riferimento modo: RAPPRESENTATO arbitrari e convenzionali e  esauriente 9 / 10 utilizzando indicatori topologici  corretto 7 / 8

 abbastanza corretto 6  frammentario 5

RICONOSCERE GLI ELEMENTI CHE Individuare e distinguere gli Individua gli elementi di un CARATTERIZZANO IL elementi fisici e antropici che ambiente in modo: TERRITORIO caratterizzano l’ambiente di  esauriente 9 / 10 appartenenza  corretto 7 / 8

 abbastanza corretto 6

 frammentario 5 USARE IL LINGUAGGIO DELLA Costruire carte mentali degli Mostra di possedere e usare il GEO-GRAFICITÀ spazi vissuti linguaggio della geograficità in modo: Rappresentare percorsi esperiti  esauriente 9 / 10

Rappresentare in prospettiva  corretto 7 / 8 verticale oggetti e ambienti noti  abbastanza corretto 6

 frammentario 5

DISCIPLINA: GEOGRAFIA CLASSI III IV V

Competenze e/o Nuclei Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto tematici

ORIENTARSI NELLO Orientarsi nello spazio e sulle Si orienta nello spazio, e sulle SPAZIO carte geografiche carte geografiche in modo: RAPPRESENTATO  esauriente 9 / 10 Utilizzare la bussola e i punti cardinali  corretto 7 / 8

 abbastanza corretto 6  frammentario 5

RICONOSCERE GLI ELEMENTI CHE Conoscere e descrivere gli Conosce e descrive gli elementi di CARATTERIZZANO IL elementi caratterizzanti i un ambiente in modo: TERRITORIO principali paesaggi italiani,  esauriente 9 / 10 europei e mondiali  corretto 7 / 8 Cogliere analogie e differenze  abbastanza corretto 6 Conoscere e applicare il concetto polisemico di regione  frammentario 5 al territorio italiano USARE IL LINGUAGGIO DELLA Interpreta carte geografiche a Mostra di possedere e usare il GEO-GRAFICITÀ diversa scala, carte tematiche, linguaggio della geograficità in grafici, immagini da satellite modo:  esauriente 9 / 10 Localizzare sulla carta geografica dell’Italia la  corretto 7 / 8 posizione delle regioni fisiche e amministrative  abbastanza corretto 6

 frammentario 5

DISCIPLINA: MUSICA CLASSI I II III IV V

Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto Nuclei tematici

ASCOLTARE E Sperimentare la differenza fra Ascolta e discrimina diversi ANALIZZARE suono e rumore fenomeni sonori in modo:  esauriente 9 / 10 Ascoltare diversi fenomeni sonori( suoni e rumori  corretto 7 / 8 dell’ambiente, brani musicali)  abbastanza corretto 6 Valutare gli aspetti funzionali  inadeguato ed estetici in un brano 5 Associare stati emotivi ai brani ascoltati

ESPRIMERSI VOCALMENTE Ascoltare un brano musicale e Si esprime vocalmente in modo: riprodurne il canto  esauriente 9 / 10

Eseguire canti corali  corretto 7 / 8

Riprodurre suoni, ritmi e rumori  abbastanza corretto 6 con il corpo e con la voce  inadeguato 5

Riproduce ritmi in modo: Saper usare semplici Produrre e usare semplici strumenti “strumenti”  esauriente 9 / 10

 corretto 7 / 8

 abbastanza corretto 6

 inadeguato 5

DISCIPLINA: ARTE E IMMAGINE CLASSI I II III IV V

Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto Nuclei tematici

PERCEPIRE Osserva e descrive immagini e VISIVAMENTE Guardare, osservare e descrivere oggetti in modo: immagini e oggetti con  esauriente 9 / 10 consapevolezza  corretto 7 / 8

 abbastanza corretto 6  inadeguato 5

LEGGERE E COMPRENDERE Leggere le immagini Legge immagini e opere d’arte in comprendendo le diverse modo: funzioni che esse possono  esauriente 9 / 10 svolgere (informative, descrittive, emotive …)  corretto 7 / 8

Leggere gli elementi  abbastanza corretto 6 compositivi di un’opera d’arte  inadeguato 5 Conoscere e apprezzare i principali beni artistici presenti nel nostro territorio

PRODURRE E Conosce le varie tecniche e le usa RIELABORARE Utilizzare strumenti e regole per in modo: produrre immagini grafiche e pittoriche anche attraverso  esauriente e creativo 9 / 10 processi di manipolazione e rielaborazione di tecniche e  corretto 7 / 8 materiali  abbastanza corretto 6

 inadeguato 5

DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA CLASSI I II III IV V

Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto Nuclei tematici

Riconosce e denomina le parti del IL CORPO E LE Riconoscere e denominare le proprio corpo in modo: FUNZIONI SENSO- varie parti del corpo  esauriente 9 / 10 PERCETTIVE Classificare le informazioni  corretto 7 / 8 provenienti dagli organi di senso  abbastanza corretto 6  inadeguato 5

IL MOVIMENTO DEL Coordinarsi all’interno di uno Si coordina all’interno di uno CORPO E LE SUE spazio in rapporto alle cose e spazio in modo: RELAZIONI CON IL alle persone  esauriente 9 / 10 TEMPO E LO SPAZIO Conoscere e applicare  corretto 7 / 8 correttamente modalità esecutive di giochi di  abbastanza corretto 6 movimento e presportivi  inadeguato 5 IL LINGUAGGIO DEL Organizza condotte motorie CORPO COME Organizzare condotte motorie complesse in modo: MODALITA’ sempre più complesse, COMUNICATIVO- coordinando vari schemi di  esauriente e creativo 9 / 10 ESPRESSIVA movimento  corretto 7 / 8

 abbastanza corretto 6

 inadeguato 5

DISCIPLINA: RELIGIONE CLASSI I II III

Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto Nuclei tematici

Esprime i contenuti in modo: Scoprire che per la religione  esauriente DIO E L’UOMO Cristiana Dio è creatore e Distinto/Ottimo padre  corretto Buono Sufficiente Guardare e rispettare la natura  abbastanza corretto Insufficiente e prendere coscienza che essa è dono di Dio  inadeguato

Individuare i segni del Natale Riconosce i valori religiosi in SEGNI E SIMBOLI nell’ambiente e nelle modo: DEL NATALE E celebrazioni religiose  esauriente Distinto/Ottimo DELLA PASQUA Buono Comprendere che la Pasqua è  corretto Sufficiente per i cristiani la festa più Insufficiente importante e il centro della  abbastanza corretto loro fede  inadeguato Legge e comprende le fonti Conoscere usi, costumi e bibliche in modo: LA BIBBIA E LE tradizioni dell’ambiente di  esauriente Distinto/Ottimo ALTRE FONTI Gesù Buono  corretto Sufficiente Comprendere attraverso i Insufficiente racconti biblici delle origini  abbastanza corretto che il mondo è opera di Dio  inadeguato

DISCIPLINA: RELIGIONE CLASSI IV V

Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto Nuclei tematici

Riconosce i linguaggi espressivi Riconoscere nella vita di Gesù della fede in modo: IL LINGUAGGIO proposte di scelte responsabili  esauriente RELIGIOSO anche per un personale Distinto/Ottimo progetto di vita  corretto Buono Sufficiente  abbastanza corretto Insufficiente  inadeguato

Riconoscere la festa del Riconosce il senso religioso della SEGNI E SIMBOLI Natale come esperienza di Pasqua e del Natale in modo: DEL NATALE E gioia, comunione e fratellanza  esauriente Distinto/Ottimo DELLA PASQUA Buono Riconoscere la Pasqua come  corretto Sufficiente evento salvifico dell’uomo Insufficiente  abbastanza corretto

 inadeguato Conoscere le origini e la LA BIBBIA E LE diffusione dei testi più ALTRE FONTI importanti per la vita di un Fa riferimento alle fonti bibliche cristiano in modo:  esauriente Distinto/Ottimo Conoscere la figura di Gesù Buono  corretto Sufficiente Conoscere gli elementi Insufficiente fondanti delle grandi religioni  abbastanza corretto non cristiane  inadeguato Sapere che la Chiesa promuove il dialogo con le altre confessioni cristiane

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Elaborata in base ai seguenti indicatori: a) Rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza; b) Comportamento nell’utilizzo di strumenti e strutture, nella collaborazione con i docenti, con il personale della scuola, con i compagni durante le ore scolastiche e durante le uscite c) Impegno e partecipazione. DESCRITTORI GIUDIZIO SINTETICO A. Scrupoloso rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza; B. Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione; C. Vivo impegno e partecipazione costruttiva alle attività didattiche; D. Comportamento eccellente, impegno assiduo e costruttivo interesse elevato e motivato; E. L’alunno si pone come elemento trainante, positivo all’interno della classe. OTTIMO A. Rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza; B. Comportamento responsabile e collaborativo; C. Serio impegno e partecipazione propositiva alle attività didattiche; D. Comportamento consapevole del proprio dovere e continuità nell’impegno a DISTINTO scuola e a casa. A. Rispetto non sempre accurato dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza; B. Comportamento sostanzialmente corretto e impegno soddisfacente; C. Impegno non sempre costante ed una non sempre consapevolezza del proprio BUONO dovere. D. Comportamento sostanzialmente responsabile e soddisfacente continuità nell’impegno a scuola e a casa. A. Osservanza parziale delle norme, dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza; B. Comportamento poco corretto per responsabilità e collaborazione; C. Impegno discontinuo e partecipazione limitata alle attività didattiche; DISCRETO D. Comportamento non sempre rispettoso ed impegno superficiale e poca consapevolezza del proprio dovere. A. Non osservanza dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza; B. Comportamento indisciplinato e non responsabile, inadeguatezza nello SUFFICIENTE svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno. A. Comportamenti e atteggiamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole e che denotano una mancanza di rispetto dell’altro, assenza totale di INSUFFICIENTE impegno e di consapevolezza del proprio dovere. SCUOLA SECONDARIA

La legge 59/97 sull’autonomia delle istituzioni scolastiche, il regolamento sull’autonomia (DPR. 275/99) e successivi interventi legislativi hanno permesso di sperimentare nuove forme organizzative e didattiche, rispondenti alle diverse attese dell’utenza. Il tempo scuola è stato organizzato tenendo presenti i bisogni formativi dei ragazzi, le necessità delle famiglie e del territorio, rispettando le nuove indicazioni ministeriali. L’orario scolastico risulta pertanto il seguente:  Per le classi a tempo normale con 30 ore settimanali l’orario è il seguente: dal lunedì al sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00  Per le classi a tempo prolungato con 36 ore settimanali l’orario è il seguente: quattro giorni dalle ore 8,00 alle ore 14,00 due giorni dalle ore 8,00 alle ore 17,00 (compreso il servizio mensa dalle ore 13,00 alle ore 14,00).

Centralità Alleanza tra scuola e della persona famiglia

Ogni ragazzo ha diritto allo Ambiente di sviluppo Orientamento apprendimento armonico e integrale della persona

Cittadinanza attiva Valutazione CENTRALITÀ DELLA PERSONA

"La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità , nelle varie fasi di sviluppo e di formazione". (Indicazioni Nazionali pag. 9) Centralità della persona significa porre al centro dell’azione educativo didattica ogni singolo ragazzo, le sue caratteristiche, i suoi talenti, il suo particolare stile cognitivo, i suoi bisogni educativi speciali . Una scuola che ‘include’ è una scuola che progetta tenendo a mente proprio tutti affinchè nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto. La scuola non deve muoversi nella condizione di emergenza, per cui è necessaria l’identificazione precoce di possibili difficoltà, strumentali o relazionali, che se ignorate possono trasformarsi in veri e propri handicap. Verranno stimolate tutte le risorse professionali operanti sul territorio (ASL, servizi sociali, servizi socio sanitari) per istaurare un reale rapporto di collaborazione per sostenere gli alunni in difficoltà. . Non si tratta solo di utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi che la normativa consente e prevede in alcuni casi , ma di elaborare ed adottare un preciso ed attento intervento didattico che da una parte miri al conseguimento delle competenze funzionali ad un progetto di vita e dall’altra favorisca, ad esempio attraverso l’ apprendimento cooperativo, lavori a coppie o a piccoli gruppi ,il rapporto con i compagni, che devono essere preparati a rapportarsi con qualsiasi persona in qualunque condizione. La scuola redige il Piano annuale per l’Inclusività, nel quale sono rilevate le tipologie dei diversi bisogni educativi speciali e le risorse impiegabili, l’insieme delle difficoltà e dei disturbi riscontrati, dando consapevolezza alla comunità scolastica dei punti di forza e di debolezza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno.

CITTADINANZA ATTIVA

"La nostra scuola deve formare cittadini italiani che siano al tempo stesso cittadini d’Europa e del mondo". (Indicazioni Nazionali pag. 9) Educare alla cittadinanza significa dotare i ragazzi della capacità di contribuire allo sviluppo del benessere della società nella quale vivono come cittadini responsabili e attivi. Significa formare individui autonomi e responsabili, in grado di cooperare, sostenere chi è in difficoltà, riconoscere ed accettare le differenze (essere); in grado di conoscere, di informarsi e di capire (sapere); in grado di prendere decisioni, fare scelte, risolvere problemi ( fare) , attraverso lo sviluppo e verso lo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea. Le otto competenze europee (comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale) sono contemporaneamente il principio ispiratore e il punto di arrivo della nostra azione educativa e didattica. Tutte le discipline, attraverso gli obiettivi specifici e attraverso tutte le azioni e le procedure di apprendimento concorrono al loro conseguimento. Si educa alla cittadinanza attraverso un curricolo esplicito, serie di contenuti e conoscenze, abilità, ma anche attraverso un curricolo implicito che diventa ambiente di vita, di relazione, di convivenza nella quotidianità del fare scuola. Promuoviamo una nuova cultura della legalità, intesa non come semplice “non trasgressione” delle norme, ma come rispetto e cura di se stessi, degli altri, del bene comune, dell’ambiente; partecipazione alla vita comune, nel rispetto di regole condivise . LA SCUOLA AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

"La scuola primaria e secondaria di primo grado deve essere un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni". (Indicazioni Nazionali pag. 34)

L’utilizzo dell’espressione “ambiente di apprendimento” sposta la prospettiva della scuola dal docente, che insegna, al ragazzo, che apprende. Il ragazzo che vive in un contesto attento, in cui si sente rispettato, sostenuto, valorizzato, in un sereno clima collaborativo , apprende molto più facilmente e velocemente. La costruzione di un sereno e stimolante ambiente di apprendimento partirà, ancora una volta, dal ragazzo, portatore di esperienze e conoscenze proprie da accogliere e valorizzare come potenziale per intraprendere nuovi percorsi ; ogni ragazzo sarà il protagonista del proprio processo di apprendimento, perché sarà costantemente invitato a riflettere su come e quanto impara e a comunicare agli altri (docenti e compagni) i traguardi raggiunti. La nostra scuola favorirà la costituzione di gruppi di lavoro sia per attività curricolari che extracurricolari, per incoraggiare l’apprendimento collaborativo e lo scambio di interessi ed esperienze.

ALLEANZA TRA SCUOLA E FAMIGLIA

"La scuola ha l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative". (Indicazioni Nazionali pag. 10)

La collaborazione educativa tra scuola e famiglia è un punto di forza necessario per offrire ai ragazzi la più alta opportunità di sviluppo armonico e sereno. Si fonda sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione nel reciproco rispetto delle competenze in un rapporto di fiducia e di continuità che va costruito, riconosciuto, sostenuto e valorizzato. I genitori, pertanto, al di là delle semplici comunicazioni di tipo didattico, saranno sollecitati a partecipare attivamente alla vita della scuola, dando il loro contributo nel rispetto del Patto Educativo di Corresponsabilità. Nel corso dell’anno scolastico saranno programmati incontri periodici sia mattutini che pomeridiani, individuali e collettivi per informare e condividere con i genitori il percorso formativo del ragazzo.

(vedi orari di ricevimento dei docenti)

ORIENTAMENTO

"Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti". (Indicazioni Nazionali pag. 16)

L’orientamento è un lungo processo formativo che parte dalla scuola dell’infanzia e si estende all’intero ciclo scolastico e professionale. Ha come obiettivo principale quello di fornire agli alunni gli strumenti per sviluppare un’immagine positiva, ma realistica di se stessi e delle proprie capacità e una serie di competenze generali e specifiche (cognitive, emotive, relazionali) che potranno utilizzare in diversi momenti e in diversi ambiti della propria vita. L’orientamento si configura, quindi, come un processo formativo trasversale in quanto tutte le discipline (ciascuna nella propria specificità) sono orientative. Esse, infatti, forniscono agli alunni non solo i saperi concettualmente organizzati, ma anche gli strumenti per conoscere e fronteggiare la realtà esterna e per conoscere se stessi, le proprie risorse e le proprie difficoltà. L’orientamento costituisce, pertanto, un compito irrinunciabile della scuola che vede impegnati docenti, studenti, genitori e le istituzioni del territorio e si realizza attraverso momenti formativi specifici e interventi informativi che faciliteranno la transizione da un ciclo di studi all’altro. Come momento conclusivo dell’attività di orientamento, nelle classi terze, in vista della scelta della scuola secondaria di II grado organizziamo attività specifiche di orientamento per rendere gli alunni sempre più consapevoli del loro processo di maturazione e di apprendimento, delle loro inclinazioni ed interessi. Promuoviamo, inoltre, vari momenti di incontro , sia con i docenti delle scuole superiori per scambiarsi informazioni sulle finalità e metodologie delle scuole di appartenenza , sia con incontri con i genitori per fornire loro informazioni, consigli nella scelta della scuola secondaria di II grado.

VALUTAZIONE

"La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo". (Indicazioni Nazionali pag 19).

La valutazione, intermedia o finale, è il momento più importante per ogni alunno e per ogni docente. Il docente regola i successivi interventi didattici, attiva nuove azioni o modifica in modo più idoneo e proficuo quelle già intraprese. Il ragazzo prende consapevolezza dei traguardi raggiunti o ancora da raggiungere, migliora o rinforza l’impegno, orienta meglio la propria attività. La famiglia, che sarà sempre informata in modo tempestivo e trasparente, è chiamata a collaborare per il pieno conseguimento del successo formativo del ragazzo. La valutazione rappresenta la controprova della pertinenza ed efficacia dell’azione didattica, è strettamente correlata ai traguardi e agli obiettivi di apprendimento. Il raggiungimento degli obiettivi educativi sarà rilevato sostanzialmente attraverso la sistematica osservazione dei comportamenti degli alunni, della loro partecipazione alla vita di classe e nelle varie attività curricolari ed extracurricolari. Il raggiungimento degli obiettivi cognitivi sarà rilevato attraverso strumenti diversi: osservazioni sistematiche, conversazioni, interrogazioni, vari tipi di esercitazioni scritte e pratiche. Gli alunni di terza, inoltre, devono sostenere le prove di rilevazione INVALSI. Le prove INVALSI hanno un carattere conoscitivo di rilevazione della qualità dell’insegnamento dell’intero sistema scolastico nazionale; per gli alunni di terza, però, esse assumono un significato diverso, perché sono inserite all’interno delle prove dell’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, contribuendo a determinare il voto finale. Per preparare adeguatamente i ragazzi non solo promuoveremo lo sviluppo di quegli apprendimenti e di quelle competenze che sottendono alle prove INVALSI, ma proporremo, in modo sistematico, test strutturati dello stesso tipo, per abituarli alla tipologia della prova, ed organizzeremo a livello di Istituto delle vere e proprie simulazione della prova d’esame (modalità e tempi di somministrazione), in modo da abituarli a controllare l’ansia che da sempre accompagna lo svolgimento di questa prova e talvolta ne compromette il risultato. Dal punto di vista normativo la valutazione nella scuola secondaria di primo grado fa riferimento al DPR 22/6/2009 n.122 che stabilisce che la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti, del comportamento, la valutazione delle competenze, nonché la valutazione dell’esame finale del primo ciclo deve essere effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Lo stesso DPR stabilisce inoltre che il collegio dei docenti definisca modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto della libertà di insegnamento

MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il miglioramento dell’offerta formativa si attua attraverso una serie di attività, iniziative, progetti svolti in orario curricolare o extracurricolare, volti a potenziare, consolidare o recuperare apprendimenti disciplinari e competenze trasversali. Le varie attività, per lo più, vedono la costituzione di gruppi di interesse, per cui ragazzi di diverse classi sono portati a lavorare insieme, sempre in un clima collaborativo.

 Sportello Ascolto Adolescenti. E’ un progetto rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado . I ragazzi possono prenotare un incontro con la dott.ssa CAPOCEFALO, assistente sociale dell’UOCMI del Distretto Sanitario di Telese Terme, che li accoglie, secondo il calendario concordato. Il colloquio può avvenire, a seconda delle esigenze del ragazzo/a, in maniera individuale o in gruppo. Viene garantita la massima riservatezza ai ragazzi che si sentono liberi di esprimere il loro disagio adolescenziale nonché eventuali problemi inerenti ai rapporti interpersonali familiari e/o scolastici.

 “Progetto Accoglienza” per l’utenza in ingresso ( I annualità dei tre ordini, rispettive sedi ); attuazione di Laboratori didattici comuni tra le sez/classi ponte; Presentazione POF ai genitori delle future classi prime :Open day d’Istituto.

 Progetto Orientamento che impegna la scuola in una costante funzione orientativa a partire dall’ingresso nelle classi prime (accoglienza). Il Progetto Orientamento si svolge in ambito curriculare e tende ad attuare un percorso in cui il ragazzo acquisisca:  consapevolezza delle proprie potenzialità  autostima e capacità decisionale al fine di operare scelte consapevoli  conoscenza della realtà scolastica locale e delle reali prospettive occupazionali offerte dal territorio. La fase finale viene attuata nel primo quadrimestre e riguarda gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado e vuole fornire le conoscenze necessarie per la scelta della scuola superiore attraverso attività di Orientamento ed incontri con le Scuole sec. di II Grado , con il personale Esperto del Mercato del Lavoro- STAP Regione e con l'adesione a percorsi formativi con test di orientamento anche on line ( Progetto Geo Orientiamoci) . Le attività di Orientamento prevedono un Open - day per la conoscenza dei percorsi formativi dei vari Istituti di Istruzione della zona e per informare-formare sia gli alunni che i genitori .  Progetto legalità : interventi su temi riguardanti la legalità e la prevenzione svolti nelle classi della Scuola Secondaria di 1°grado , incontri con la polizia postale sui rischi derivanti dall’uso del web , incontri con le Forze dell'Ordine presenti sul territorio, approfondimenti sul tema della Legalità e dei diritti dell’Infanzia . Corso di Primo Soccorso per gli alunni della Secondaria di 1° grado per promuovere la sicurezza , diffondere una coscienza di protezione civile e far assumere comportamenti di solidarietà e responsabilità nei confronti di sé e degli altri, in collaborazione con i volontari IRC .  Progetto Ambiente, Sport e Salute : Educazione alla sostenibilità, all’ambiente, attraverso la collaborazione con le Agenzie del territorio ( Legambiente) e attraverso la partecipazione a Ascoltare - parlare Leggere Scrivere voto Sa ascoltare testi di vario genere, Sa leggere un testo sia silenziosamente Scrive testi di diverso tipo dal 10 ne individua tipologie e che ad alta voce utilizzando tecniche contenuto ampio e personale, 9 significati e messaggi. Interviene adeguate, comprende il significato di corretti nell’ortografia e nella con pertinenza e riferisce con tutte le parole, analizza con sicurezza la sintassi, coerenti ed organici. Il

Progetti di educazione ambientale svolti dalla Scuola Primaria e dalla Scuola secondaria di I grado, all’interno della programmazione curricolare.  Promozione di attività motorie e sportive idonee alle varie fasce d’età. Partecipazione delle classi a momenti di competizione guidata in varie specialità : Giochi Sportivi Studenteschi.  Progetto Intercultura : percorsi di educazione all’interculturalità che prevedono anche interventi di testimoni sulle tematiche dei diritti umani, sostegno di progetti di sviluppo e adozioni a distanza , adesione alla proposta educativa UNICEF “L’albero dei diritti”.  Corsi di lingua inglese : attivazione di corsi pomeridiani per il potenziamento della lingua inglese con la possibilità di svolgere l’esame internazionale Cambridge ESOL per la certificazione del livello raggiunto . Cinema, teatro , giornalismo : partecipazione degli alunni ad eventi e spettacoli (teatro, concerti, cinema…) con riferimento alla programmazione didattica , a giornate di interesse storico ,quali “Il giorno della Memoria” 27 Gennaio e "Il giorno del Ricordo" 10 Febbraio, o per il potenziamento dell’ ascolto e della comprensione della lingua inglese a teatro.  Campionati di Giochi matematici Bocconi per le classi della scuola Primaria e Secondaria. ricchezza e proprietà di struttura di un testo, riconosce vari generi lessico è molto ricco e linguaggio. testuali e le relative tecniche specifiche, pertinente. lo scopo e l’intenzione comunicativa dell’autore. Coglie le informazioni esplicite ed implicite, apprezza la lettura anche fuori dalla scuola. Sa ascoltare e riconoscere testi Sa leggere un testo sia silenziosamente Scrive testi di diverso tipo dal 8 di vario genere, che ad alta voce utilizzando tecniche contenuto personale, corretti comprendendone il messaggio. adeguate, ne comprende il significato e nell’ortografia e nella sintassi, Riferisce in modo chiaro e analizza la struttura (elementi principali, corretti ed organici. Il lessico è corretto. secondari, sequenze e appropriato. linguaggio),riconosce vari generi testuali. Sa ascoltare e riconoscere le Sa leggere in modo soddisfacente un Scrive testi di diverso tipo dal 7 principali tipologie testuali testo sia silenziosamente che ad alta voce contenuto soddisfacente, nel cogliendone il significato comprendendone il significato globale, complesso organici e corretti. Il globale. Riferisce in modo individuando le informazioni principali lessico è idoneo. semplice, ma corretto. Sa ascoltare testi e riconoscere, Legge un testo con qualche difficoltà e, Segue in modo limitato le 6 guidato, le principali tipologie guidato, ne comprende il significato procedure di pianificazione del testuali e sa riferire i contenuti essenziale, alcune caratteristiche testo. Scrive testi di semplice essenziali utilizzando un lessico strutturali. impostazione seguendo le limitato. indicazioni del docente. Evidenzia incertezze nell’organicità e nella correttezza formale. Il lessico risulta essere poco efficace. Non sempre sa ascoltare, Legge in modo inadeguato i testi e, Non conosce in modo adeguato 5 riconoscere e riferire, anche se anche se guidato, comprende e analizza i le tecniche di scrittura. Produce guidato, le principali tipologie contenuti in modo frammentario e testi di contenuto modesto, testuali e i contenuti. confuso. scarsamente organici e morfologicamente non corretti. Il lessico risulta essere povero e non appropriato.

  Concorso Letterario “Carmen Romano” promosso dalla Biblioteca Comunale di Amorosi per potenziare l’area linguistico –espressiva e promuovere valori di solidarietà e cittadinanza .  Viaggi D’istruzione: Partecipazione a Visite Guidate sul territorio e a Viaggi d’Istruzione finalizzati alla crescita culturale, alla conoscenza e salvaguardia del patrimonio ambientale, artistico e storico e a sperimentare la capacità d’autonomia e di socializzazione nel rispetto delle regole. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE

ITALIANO CLASSI I II III

MATEMATICA/SCIENZE CLASSI I II III Conoscenze Abilità Comunicazione ed uso Didattica specifica voto dei linguaggi specifici Conoscenza dei 10  Capacità di  Uso rigoroso del contenuti 9 approfondita e comprendere e linguaggio specifico rielaborata, con risolvere in modo della disciplina padronanza critica critico ed autonomo problemi complessi. Attività modulari di  Capacità di stabilire eccellenza connessioni all’interno delle singole discipline e in altri ambiti.

8  Conoscenza dei  Sicura comprensione  Espressione fluida contenuti completa dei problemi anche con buone capacità e sicura complessi e capacità di analisi e di sintesi di risolverli senza Attività modulari di errori, con qualche potenziamento imprecisione di tipo formale

7  Conoscenza chiara  Comprensione e  Espressione corretta, e ordinata dei orientamento chiara e ordinata contenuti adeguati in relazione essenziali a problemi di difficoltà medio - Attività modulari di consolidamento alta, anche se nelle applicazioni emergono, a volte, incertezze

6  Conoscenza dei  Comprensione dei  Espressione contenuti problemi semplici o semplice, ma corretta essenziali, ma a anche di difficoltà livello poco media, ma con errori Attività modulari di approfondito e/o imprecisioni in consolidamento quelli appena più complessi STORIA CLASSI I II III

Conoscenza degli Capacità di stabilire Comprensione dei Comprensione ed uso voto eventi storici relazioni tra fatti fondamenti e delle dei linguaggi e degli storici istituzioni della vita strumenti specifici sociale, civile e politica Conosce i Colloca con esattezza Conosce le istituzioni Conosce 10 differenti aspetti gli eventi storici nello sociali e politiche approfonditamente e 9 della storia in spazio e nel tempo. Sa caratteristiche di popoli e utilizza i vari tipi di fonti. modo individuare con civiltà nelle varie epoche Usa il linguaggio approfondito e padronanza le cause e storiche. specifico della disciplina particolareggiato. le conseguenze di un per esporre e creare avvenimento storico. collegamenti in modo autonomo. Conosce i Colloca gli eventi Conosce le istituzioni Conosce e utilizza i vari 8 differenti aspetti storici nello spazio e sociali e politiche tipi di fonti. Usa il della storia in nel tempo. Sa caratteristiche di popoli e linguaggio specifico modo completo. individuare le cause e le civiltà nelle varie epoche della disciplina per conseguenze di un storiche. esporre e creare avvenimento storico. collegamenti in modo autonomo. Conosce i Colloca con qualche Conosce globalmente le Conosce e utilizza i vari 7 differenti aspetti incertezza gli eventi istituzioni sociali e tipi di fonti, anche se non della storia in storici nello spazio e politiche caratteristiche in maniera approfondita. modo sicuro. nel tempo. Sa di popoli e civiltà nelle Usa il linguaggio individuare le cause e le varie epoche storiche. specifico della disciplina conseguenze di un per esporre e creare avvenimento storico. collegamenti. Conosce i Colloca con un po’ di Conosce sommariamente Conosce e utilizza in 6 differenti aspetti incertezza gli eventi le istituzioni sociali e modo parziale i vari tipi della storia in storici nello spazio nel politiche caratteristiche di fonti. Usa in modo modo essenziale. tempo. di popoli e civiltà nelle sufficiente il linguaggio varie epoche storiche. specifico della disciplina per esporre. Conosce i Colloca con incertezza Conosce Conosce e utilizza in 5 differenti aspetti gli eventi storici nello superficialmente le modo non sufficiente i della storia in spazio e nel tempo. Sa istituzioni sociali e vari tipi di fonti. Usa in modo parziale. individuare solo in politiche caratteristiche modo approssimativo il alcuni casi le cause e le di popoli e civiltà nelle linguaggio specifico conseguenze di un varie epoche storiche. della disciplina. avvenimento storico.

GEOGRAFIA CLASSI I II III Conoscenza Uso degli strumenti Comprensione delle Comprensione e uso voto dell’ambiente fisico propri della disciplina relazioni tra situazioni del linguaggio e umano ambientali, socio- specifico Comprensione della lingua Produzione della linguapolitiche ed Conoscenza e Conoscenza voto economiche uso delle della Conosce in modo Rappresenta e riproduce Coglie in modostrutture chiaro, e Comprendecultura e 10 approfondito, in modo sicuro e completo e consapevole completamente e usa in 9 completo e consapevole i dati gli aspetti principali che modo sicuro e particolareggiato gli attraverso grafici e legano l’uomo consapevole il elementi fisici e tabelle all’ambiente fisico linguaggio specifico antropici di un ambiente Conosce in modo Rappresenta e riproduce Coglie in modo sicuro Comprende e usa in 8 completo gli elementi in modo razionale i dati gli aspetti principali che modo autonomo il fisici e antropici di un attraverso grafici e legano l’uomo linguaggio specifico ambiente tabelle all’ambiente fisico Possiede una buona Rappresenta e riproduce Coglie autonomamente Comprende e usa in 7 conoscenza degli in modo autonomo i gli aspetti principali che modo appropriato il elementi fisici e dati attraverso grafici e legano l’uomo linguaggio specifico antropici di un tabelle all’ambiente fisico ambiente Conosce in modo Rappresenta e riproduce Coglie in modo Comprende e usa in 6 essenziale gli in modo essenziale i essenziale gli aspetti modo accettabile il elementi fisici e dati attraverso grafici e principali che legano linguaggio specifico antropici di un tabelle l’uomo all’ambiente ambiente fisico Conosce in modo Rappresenta e riproduce E’ incerto nel cogliere Comprende 5 parziale gli elementi in modo incerto i dati gli aspetti principali che complessivamente il fisici e antropici di attraverso grafici e legano l’uomo linguaggio specifico un ambiente tabelle all’aspetto fisico ma ha la difficoltà nel suo utilizzo ORALE SCRITTA ORALE SCRITTA Sa riconoscere Comprende il Sa rispondere, Sa completare Conosce e sa Individua 10 collegamenti il significato messaggio in porre domande, e formulare applicare e interpreta 9 del messaggio modo preciso interpretare un brevi dialoghi e correttamente dati ed in maniera e completo; sa ruolo, descrivere testi in modo le funzioni e le informazioni in modo completa. attuare una situazione autonomo, inerenti completo. diverse con buona coerente e con strutture strategie di padronanza del la corretta linguistiche. lettura. lessico e trascrizione. Comprensione della lingua dell’intonazione.Produzione della lingua Conoscenza e Conoscenza voto Sa riconoscere Comprende il Sa rispondere, Sa completare Conosceuso delle e sa Individuadella cultura 8 il significato messaggio in porre domande, e formulare applicarestrutture le e collegamentie della civiltà ORALEdel messaggioSCRITTAmodo ORALEinterpretare un breviSCRITTA dialoghi e funzionidelle e funzioni le e interpreta quasi completo; sa, ruolo, descrivere testi in modo inerentilinguistiche dati ed completamente in genere, una situazione abbastanza strutture informazioni . attuare con una certa coerente e con linguistiche in in modo quasi diverse padronanza del parziale aiuto; modo quasi completo. strategie di lessico e trascrizione sempre lettura. dell’intonazione. abbastanza corretto. corretta. Riconosce in Comprende il Sa rispondere, Completa e Conosce e sa Individua 7 parte il messaggio in porre domande, formula brevi applicare le collegamenti significato del modo interpretare un dialoghi e testi funzioni e le e interpreta messaggio. abbastanza ruolo, descrivere in modo non inerenti dati ed completo; una situazione sempre strutture informazioni stenta ad con una discreta completo e linguistiche e le in modo attuare padronanza del coerente, usa in modo abbastanza diverse lessico e trascrizione a abbastanza completo. strategie di dell’intonazione. volte scorretta. corretto. lettura. Riconosce solo Ricava le Sa rispondere, Completa e Conosce e Individua 6 il significato informazioni porre domande, formula brevi applica le collegamenti globale del principali da interpretare un dialoghi e testi funzioni e le e interpreta messaggio. un testo ruolo, descrivere con trascrizione inerenti dati ed scritto e non una situazione spesso strutture informazioni attua diverse con una modesta scorretta. linguistiche in in modo non strategie di padronanza del modo non sempre lettura. lessico e sempre completo. dell’intonazione. corretto. Comprende Comprende Incontra Incontra Conosce solo Non sempre 5 solo in parte le solo in parte difficoltà nel difficoltà a qualche individua informazioni le rispondere, porre completare e funzione e collegamenti principali. informazioni domande, formulare brevi struttura principali. interpretare un dialoghi e testi linguistica, ma ruolo, descrivere anche se le applica in una situazione guidato. modo non con una scarsa sempre padronanza del adeguato. lessico e dell’intonazione. LINGUE STRANIERE CLASSI I II

LINGUE STRANIERE CLASSE III Sa ascoltare e Comprende il Sa rispondere, porre Sa completare, Conosce e sa Individua 10 riconoscere il messaggio in domande, rielaborare e applicare le collegamenti e 9 significato del modo preciso e interpretare un formulare funzioni e le interpreta dati messaggio. completo ruolo, narrare ed autonomamente inerenti strutture ed operando anche esporre esperienze dialoghi e testi linguistiche. informazioni deduzioni e personali con coerenti. in modo inferenze e buona padronanza completo. Saper cogliendoneSaper le del lessicoSaper e Saper Saper Conoscenza voto riconoscere ledifferenzedecodificaredell’intonazione.riprodurre riprodurre un ascoltare un della musica stilistiche. caratteristiche una semplice una brano con il semplice nei vari Sa riconoscere Sa comprendere Sa rispondere, porre Sa rielaborare, Conosce e sa Individua 8 il significato del il significato domande, completare e applicare le collegamenti e messaggio generale di un interpretare un formulare funzioni e le interpreta dati quasi testo scritto, ruolo, narrare ed dialoghi e testi inerenti strutture ed completamente. operando, a esporre esperienze in modo linguistiche in informazioni volte, deduzioni personali con una abbastanza modo quasi in modo quasi ed inferenze. certa padronanza coerente. sempre corretto. completo. del lessico e dell’intonazione. Riconosce solo Sa afferrare il Sa rispondere, porre Rielabora, Conosce le Individua 7 in parte il significato domande, completa e funzioni e le collegamenti e significato del generale di un interpretare un formula dialoghi inerenti strutture interpreta dati messaggio. testo scritto, ma ruolo, narrare ed e testi non linguistiche, ma ed fatica ad operare esporre esperienze sempre coerenti. non le usa in informazioni deduzioni ed personali con una modo sempre in modo inferenze. modesta corretto. abbastanza padronanza del completo. lessico. Riconosce il Comprende in Sa rispondere, porre Rielabora, Conosce e Individua 6 significato modo parziale il domande, completa e applica le collegamenti e globale di un significato di un interpretare un formula dialoghi funzioni e le interpreta dati messaggio. testo scritto; non ruolo, narrare ed e testi coerenti inerenti strutture ed opera deduzioni. esporre esperienze solo se guidato. linguistiche in informazioni personali con una modo a volte in modo non scarsa padronanza scorretto ma sempre del lessico. comprensibile. completo. Incontra Incontra Incontra difficoltà Incontra Conosce solo Non sempre 5 difficoltà nel difficoltà nel nel rispondere, difficoltà a qualche individua riconoscere il comprendere il porre domande, rielaborare, funzione e collegamenti significato significato interpretare un completare e struttura globale del globale di un ruolo, narrare ed formulare linguistica, che messaggio. testo scritto. esporre esperienze dialoghi e testi non sempre personali con una coerenti. applica scarsa padronanza correttamente. del lessico.

MUSICA CLASSI I II III del suono partitura melodia flauto dolce brano periodi con la voce musicale Riporta Riporta Esegue in Esegue in Coglie in Conosce in 10 informazioni con informazioni modo modo modo modo 9 linguaggio con autonomo e autonomo e completo e completo e specifico ed linguaggio personale la ritmicamente specifico gli specifico un appropriato specifico ed melodia corretto il elementi del periodo appropriato proposta brano brano musicale Capacità di vedere- Conoscenza ed uso Produzione e Lettura dei documenti voto osservareRiporta e Riportadelle tecnicheEsegue in rielaborazioneEsegue in dei Cogliedel in patrimonioConosce culturale in 8 comprensioneinformazioni ed con informazioniespressive modo messaggimodo corretto visivi modo ed artisticomodo usolinguaggio dei linguaggi con autonomo la il brano completo gli completo un visivicorretto specifici linguaggio melodia elementi del periodo Osserva in modo correttoConosce ed applicaproposta con Si esprime con un brano Comprendemusicale ed utilizza in 10 Riporta Riporta Esegue in Esegue il Coglie in Conosce in 7 informazioni con informazioni modo brano in modo modo modo linguaggio con discreto la discreto discreto gli discreto un soddisfacente linguaggio melodia elementi del periodo soddisfacente proposta brano musicale

Riporta Riporta Esegue in Esegue il Solo guidato Conosce in 6 informazioni con informazioni modo brano solo riesce a modo linguaggio con guidato la guidato cogliere gli essenziale un sufficientemente linguaggio melodia elementi del periodo corretto sufficienteme proposta brano musicale nte corretto Riporta Riporta Esegue in Esegue il Riesce a Conosce in 5 informazioni con informazioni modo non brano in modo cogliere gli modo carente linguaggio non con sufficiente insufficiente elementi di un periodo corretto linguaggio in la melodia un brano in musicale modo non proposta modo corretto insufficiente

ARTE E IMMAGINE CLASSI I II III analitico messaggi padronanza strumenti e linguaggio grafico modo corretto e con 9 visivi ed elementi tecniche espressive preciso e sicuro precisione i termini della realtà Sa usare con sicurezza Rappresenta in modo specifici relativi alla Ha superato le tecniche in relazione completo e dettagliato Storia dell’Arte completamente gli alle esigenze espressive elementi della realtà Legge un messaggio stereotipi Conosce e applica in visivo (o un’opera d’arte ) fondamentali modo completo e in modo completo e Conosce in modo corretto le principali dettagliato completo e regole del linguaggio Sa collocare con molta dettagliato le visuale chiarezza un’opera d’arte principali regole del Rielabora i temi (o un messaggio visivo) linguaggio proposti in modo nel giusto contesto storico personale ed originale e culturale

Osserva in modo Conosce ed applica Si esprime con un Comprende ed utilizza in 8 dettagliato messaggi correttamente strumenti linguaggio grafico modo corretto i termini visivi ed elementi e tecniche espressive accurato specifici relativi alla della realtà Sa usare correttamente Rappresenta in modo Storia dell’Arte Ha superato in modo le tecniche in relazione dettagliato elementi Legge un messaggio soddisfacente gli alle esigenze espressive della realtà visivo (o un’opera d’arte ) stereotipi Conosce e applica in in modo dettagliato fondamentali modo completo e Sa collocare in modo Conosce in modo corretto le principali corretto un’opera d’arte dettagliato le regole del linguaggio (o un messaggio visivo) principali regole del visuale nel giusto contesto storico linguaggio visuale Rielabora i temi e culturale proposti in modo personale Osserva in modo Conosce ed applica in Si esprime con un Comprende ed utilizza in 7 abbastanza modo abbastanza linguaggio grafico modo abbastanza corretto dettagliato messaggi corretto strumenti e abbastanza curato i termini specifici relativi visivi ed elementi tecniche espressive Rappresenta in modo alla Storia dell’Arte della realtà Sa usare le tecniche in abbastanza dettagliato Legge un messaggio Ha superato in modo relazione alle esigenze elementi della realtà visivo (o un’opera d’arte ) soddisfacente gli espressive Conosce e applica in in modo abbastanza stereotipi modo abbastanza dettagliato fondamentali corretto le principali Sa collocare in modo Conosce in modo regole del linguaggio abbastanza corretto abbastanza visuale un’opera d’arte (o un dettagliato le messaggio visivo) nel principali regole del giusto contesto storico e linguaggio visuale culturale

Osserva in modo Conosce ed applica in Si esprime con un Sa utilizzare solo i 6 complessivo modo accettabile linguaggio grafico principali termini messaggi visivi ed strumenti e tecniche accettabile specifici relativi alla elementi della realtà espressive Dimostra qualche Storia dell’Arte Ha superato incertezza nel Legge in modo globale complessivamente gli rappresentare un messaggio visivo (o stereotipi elementi della realtà un’opera d’arte) fondamentali Conosce e applica in Presenta qualche Conosce in modo modo accettabile e incertezza nel collocare accettabile le corretto le principali un’opera d’arte (o un principali regole del regole del linguaggio messaggio visivo) nel linguaggio visuale visuale giusto contesto storico e Rielabora i temi culturale proposti, anche se senza apporti originali Osserva con Applica con difficoltà Si esprime con un Utilizza con difficoltà i 5 difficoltà messaggi le tecniche espressive linguaggio grafico termini specifici relativi visivi ed elementi Incontra difficoltà difficoltoso alla Storia dell’Arte della realtà nell’uso delle tecniche Incontra difficoltà nel Non ha ancora acquisito Non ha ancora in relazione alle rappresentare elementi la capacità di lettura di un superato gli esigenze espressive della realtà messaggio visivo (o stereotipiOsservazione ed Progettazione Conoscenze tecniche e un’operaComprensione d’arte ) ed uso voto fondamentalianalisi della realtà realizzazione e verifica tecnologiche di linguaggi specifici tecnica in relazione delle esperienze

TECNOLOGIA CLASSI I II III all’uomo e lavorative all’ambiente Sa spiegare i Realizza gli elaborati Conosce ed usa le varie Comprende 10 fenomeni attraverso grafici in modo tecniche in maniera completamente e usa in 9 un'osservazione autonomo; usa gli autonoma modo sicuro e autonoma; si orienta strumenti tecnici con consapevole il ad acquisire un scioltezza e proprietà linguaggio tecnico sapere più integrale Sa spiegare i Realizza gli elaborati Conosce ed usa le varie Usa con padronanza il 8 fenomeni attraverso grafici in modo tecniche in maniera linguaggio tecnico una buona razionale; usa gli sicura osservazione; si strumenti tecnici con orienta ad acquisire sicurezza e in modo un sapere completo appropriato Sa spiegare i Realizza gli elaborati Conosce ed usa le varie Usa il linguaggio 7 fenomeni attraverso grafici in modo corretto tecniche in modo tecnico in modo chiaro un’osservazione ;usa gli strumenti corretto ed idoneo abbastanza corretta; tecnici in modo conosce nozioni e adeguato ed abbastanza concetti appropriato Analizza e spiega Realizza gli elaborati Conosce ed usa le Usa il linguaggio 6 semplici meccanismi grafici in modo tecniche più semplici tecnico in modo attraverso essenziale; usa gli sufficientemente un'osservazione strumenti tecnici in corretto essenziale modo sufficientemente corretto Conosce in modo Rappresenta e riproduce E’ incerto nell’usare le Comprende 5 parziale i fenomeni e in modo incerto gli tecniche più semplici complessivamente il i meccanismi della elaborati grafici; usa gli linguaggio tecnico, ma realtà tecnologica strumenti tecnici in ha la difficoltà nel suo modo poco corretto utilizzo

EDUCAZIONE FISICA CLASSI I II III Gli schemi motori di Il gioco nelle discipline Salute, sicurezza e La conoscenza del voto base e le capacità sportive individuali e primo soccorso proprio corpo e le coordinative di squadra durante le attività capacità condizionali PartecipazioneControllare, Regolare ConoscereConoscenze e applicare EssereCompetenze in grado di Avere consapevolezzaValutazione Creativa.ed Adattare Gli interventi il regole,Approfondite. tecniche Lo e studenteutilizzare è Consolidate. l’attività Lo studentedi cambiamentiOttimo dello studentemovimento sono in tattichein grado degli di rielaborare sport imotoriaconosce e sportiva e colloca per i contenutifunzionali e funzione del compito praticati, mettendo in la tutela della salute. morfologici provocati motorio da svolgere. atto comportamenti dall’attività motoria e leali. dall’allenamento Padroneggia Conosce le regole e sa Rispetta le norme Possiede buone 10 movimenti complessi applicare con abilità ed igieniche, utilizzando conoscenze e attua 9 con risposte efficacia, le tecniche e autonomamente semplici piani di lavoro personali, in base alle tattiche delle discipline l’attività motoria per atti al miglioramento varie situazioni sportive proposte, mantenere corretti stili delle capacità mostrando fair play. di vita. condizionali. Controlla azioni Conosce le regole e sa Rispetta le norme Utilizza le conoscenze 8 combinate in applicare le tecniche igieniche, utilizzando in per mettere in atto 7 situazioni complesse delle discipline sportive modo corretto spazi ed comportamenti atti a proposte, mostrando attrezzature per il migliorare l’efficienza fair play. proprio benessere fisica. fisico. Controlla azioni Conosce le principali Rispetta le principali Conosce gli apparati 6 motorie combinate in regole e le tecniche di norme igieniche, deputati al movimento situazioni semplici. base delle discipline utilizzando in modo e sa riconoscere ed sportive praticate. abbastanza corretto utilizzare le capacità spazi ed attrezzature. condizionali Non riesce a Non conosce le Non rispetta le Non conosce gli 5 controllare semplici principali regole e le principali norme apparati deputati al azioni motorie. tecniche di base delle igieniche, non ha cura movimento e le discipline sportive. di spazi ed attrezzature. capacità condizionali.

RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III propositivi e di stimolo alla contenuti disciplinari con disciplinari in modo più che classe quelli personali pertinente Attiva. Lo studente mostra Corrette. Lo studente ha Precise. Lo studente dimostra Distinto un’attenzione viva per gli acquisito i contenuti di saper applicare con costanza argomenti proposti proposti nel percorso e sicurezza le competenze didattico Adeguata. Lo studente Adeguate. Lo studente ha Pertinenti. Lo studente Buono mostra una buona acquisito la maggior parte dimostra di sapere applicare le attenzione agli argomenti dei contenuti proposti sue competenze proposti Scolastica. Lo studente dà Generiche. Lo studente ha Essenziali. Lo studente Sufficiente il proprio contributo solo in acquisito i contenuti dimostra di possedere solo le relazione agli argomenti essenziali che sa utilizzare competenze fondamentali trattati in alcune circostanze Inadeguata. Gli interventi Superficiali. Lo studente Incerte. Lo studente non Non dello studente non sono conosce solo alcuni esplicita alcune competenze/ sufficiente pertinenti, rispetto al contenuti che non sempre esplicate in parte compito richiesto utilizza in modo adeguato

VALUTAZIONE FINALE NOTA INFORMATIVA PER LA FAMIGLIA

Alla Famiglia

______L’alunn ______della classe ______, pur essendo stato ammesso alla classe successiva, presenta carenze nelle seguenti discipline:

TIPO CARENZE MATERIA LIEVE GRAVE MOLTO GRAVE

1) ______  

2) ______  

3) ______  

4) ______  

Pertanto, durante la pausa estiva e prima della ripresa delle lezioni del prossimo anno, deve esercitarsi nello studio per affrontare con più sicurezza i successivi impegni scolastici e per colmare le lacune presenti. I risultati saranno verificati nella prima settimana d’inizio del prossimo anno scolastico.

Amorosi, ______

Firma del coordinatore Firma di un genitore

______GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI Elaborata in base ai seguenti indicatori: Rispetto del regolamento interno. Comportamento nell’utilizzo di strumenti e delle strutture, nella collaborazione con i docenti, il personale della scuola, i compagni durante le attività scolastiche e nel pre e post scuola (vedere regolamento pag 20 sanzioni disciplinari applicate ai sensi del DPR n.122 del 22 giugno 2009 artt. 2 e 7 e del DPR del 24 giugno 1998 n.294, art. 3 commi 1,2 e 5 ed art. 4 commi 9 e 9 bis) Impegno e partecipazione. DESCRITTORI VOTO DI In presenza di descrittori riferiti a diversi livelli docimologici, si attribuisce il voto di condotta CONDOTTA corrispondente al maggior numero di descrittori individuati dal Consiglio di classe

F. Scrupoloso rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza; G. Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione; H. Impegno assiduo, interesse elevato e motivato, partecipazione costruttiva alle attività didattiche; I. L’alunno si pone come elemento trainante, positivo all’interno della classe. 10 E. Rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza; F. Comportamento buono per responsabilità e collaborazione; consapevolezza del proprio dovere 9 G. Serio impegno e partecipazione propositiva alle attività didattiche ,continuità nell’impegno a scuola e a casa;

E. Rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza; F. Comportamento sostanzialmente corretto G. Impegno non sempre costante alle attività didattiche ed una non sempre consapevolezza del proprio dovere. 8

E. Osservanza parziale delle norme, dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza; F. Comportamento poco corretto per responsabilità e collaborazione e non sempre rispettoso; G. Impegno superficiale discontinuo e poca consapevolezza del proprio dovere. 7 Partecipazione limitata alle attività didattiche.

C. Non osservanza dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza; D. Comportamento indisciplinato e non responsabile, inadeguatezza nello svolgere il proprio 6 dovere e mancanza di impegno. D)Comportamenti e atteggiamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole e che denotano una mancanza di rispetto dell’altro, assenza totale di impegno e di consapevolezza 5 del proprio dovere. Comportamenti per i quali sono state applicate nel corso dell’anno scolastico sanzioni disciplinari in base al terzo gruppo di provvedimenti previsto dal regolamento interno e ai sensi del DPR n.122 del 22 giugno 2009 artt. 2 e 7 e del DPR del 24 giugno 1998 n.294, art. 3 commi 1,2 e 5 ed art. 4 commi 9 e 9 bis). ESAME DI STATO

AMMISSIONE Verrà ammesso all'esame solo chi avrà il sei in tutte le materie, condotta inclusa. Il voto di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado. Nel caso in cui la proposta di voto non sufficiente sia modificata in sufficienza attraverso il voto di consiglio, la famiglia ne sarà informata attraverso una nota informativa allegata alla scheda di valutazione (modello allegato). Il giudizio di idoneità, formulato dal consiglio di classe in sede di ammissione, tiene conto del comportamento, dell’interesse, dell’impegno e del metodo di lavoro mostrato nel corso dell’ultimo anno. Non farà media il giudizio di religione.. Il voto di comportamento è assegnato dal consiglio di classe su proposta del docente coordinatore, sulla base del comportamento complessivo dell’alunno, ivi compresa la frequenza, salvo il caso di assenze giustificate. Il voto di condotta inferiore a 6 decimi determina la non ammissione alla classe successiva né all’esame. La decisione comunque di ammettere o no un alunno all’esame non può limitarsi al solo ambito didattico- disciplinare, ma va contestualizzata e riferita alla situazione di partenza dell’alunno, al suo percorso scolastico, alla sua situazione socio-culturale, ai tentativi dei docenti di far superare al ragazzo il gap riscontrato. In tal senso non si può nemmeno prescindere dalla storia scolastica dello stesso e vanno valutati ponderatamente tutti i pro o i contro di un’eventuale promozione o bocciatura. Tali aspetti, infatti, non sono ascrivibili alla mera votazione numerica conseguita, ma investono un campo ben più ampio e complesso, quello della sfera educativa e sociale. PROVE - Ci saranno cinque prove scritte ed un colloquio multidisciplinare su tutte le materie. 1. Prova scritta di Italiano (durata 4 ore) 2. Prova scritta di Matematica (durata 3 ore) 3. Prova nazionale INVALSI (durata 75 minuti + 75 minuti) 4. Prova scritta di Inglese (durata 3 ore) 5. Prova scritta della seconda lingua straniera (durata 3 ore) 6. Prova orale (colloquio multidisciplinare). Ogni prova verrà valutata con un voto numerico intero espresso in decimi.

VOTO FINALE - La valutazione finale dell’esame viene espressa con voto in decimi. Conseguono il diploma di licenza conclusiva del primo ciclo di istruzione gli studenti che ottengono una valutazione complessiva non inferiore a sei decimi. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5. Per media dei voti, precisa il Ministero, deve intendersi la media aritmetica: tutte le prove d’esame hanno ugual peso. Al voto complessivo espresso in decimi si accompagna una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE La fase istruttoria di predisposizione della certificazione delle competenze acquisite dall’alunno nell’iter scolastico sarà affidata a ciascun Consiglio di Classe. La certificazione terrà conto dell’esito dell’Esame di Stato e degli elementi di valutazione riferiti al percorso scolastico dell’alunno nella sua globalità-aspetti cognitivi (modello allegato).

ALUNNI CON DIAGNOSI DI HANDICAP O DSA E ALUNNI BES La valutazione degli alunni con disabilità certificata, secondo quanto disposto dal D.P.R. 122 del 22 giugno 2009, si riferisce al comportamento, alle discipline e alle attività svolte dall’alunno sulla base del Piano Educativo Individualizzato. Per l'esame conclusivo del primo ciclo possono essere predisposte prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al Piano Educativo Individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo possono essere sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico necessario. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. Nel caso in cui gli obiettivi del Piano Educativo Individualizzato siano nettamente difformi rispetto a quelli dell’ordinamento di studi della classe, la programmazione viene dichiarata differenziata e l’alunno, pertanto, non può conseguire il titolo di studio. La famiglia va informata preventivamente di questa scelta e ha facoltà di opporsi. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo, titolo valido per l'iscrizione e per la frequenza delle classi della scuola secondaria di secondo grado ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi e per l'accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione. Per gli alunni con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento saranno utilizzate misure dispensative e/o compensative in base alla legge 170 del 2010 e successive linee guida del 12 luglio 2011, in base a quanto previsto dalle indicazioni contenute annualmente nelle relative ordinanze sugli esami e quanto previsto dal piano di studio personalizzato. Le misure sono ratificate in sede di consiglio di classe e di riunione preliminare. Per gli altri alunni con Bisogni Educativi Speciali si propongono le stesse prova di esame e gli stessi criteri di valutazione degli altri alunni, considerato che la circ. 8/2013 prevede ulteriori disposizioni che ad oggi non sono state emanate. L’attenzione va comunque posta alle personali condizioni dell’alunno, in modo da facilitare l’utilizzo di una varietà di forme di comunicazione e l’espressione di particolari stili di apprendimento. ACCOGLIENZA CONTINUITA' E ORIENTAMENTO ACCOGLIENZA:

La scuola si impegna, con opportune azioni, e atteggiamenti adeguati da parte di tutti gli operatori, a favorire l'ingresso degli alunni e delle famiglie nella comunità scolastica.

Le iniziative a favore degli alunni sono finalizzate a :

 Evitare situazioni di disagio nel delicato momento di passaggio da un grado di scuola ad un altro  Creare, nell'ambiente scolastico, quel clima di BEN-ESSERE che consenta ad ognuno di star bene con se stesso e con gli altri. L'accoglienza è finalizzata a creare anche momenti dedicati ai genitori allo scopo di chiarire loro problematiche relative alla transizione tra i vari ordini di scuole. CONTINUITA':

La continuità si sviluppa come continuità orizzontale e come continuità verticale.

La continuità orizzontale si realizza attraverso un'attenta collaborazione fra la scuola e il territorio, coinvolgendo, in primo luogo, le famiglie nei percorsi formativi, nelle attività scolastiche e nelle iniziative di formazione.

La continuità verticale esprime l'esigenza di realizzare un percorso formativo graduale e unitario per gli alunni dai 3 ai 14 anni, attraverso l'elaborazione di curricoli verticali, costruiti anche con il raccordo delle metodologie e dei sistemi di valutazione. OBIETTIVI

Lavorare in un’ ottica di continuità fra scuola dell'infanzia, scuola primaria e secondaria di I° grado

Favorire un passaggio armonico da un ordine di scuola all'altro.

Prevenire eventuali difficoltà d'inserimento per gli alunni che frequenteranno la prima classe della scuola primaria o secondaria di I° grado nell’ anno successivo.

Preparare, dal punto di vista emotivo, i bambini per un ingresso sereno nella nuova scuola

CONTINUITA’INFANZIA-PRIMARIA.

Passaggio di informazioni Incontri fra gli insegnanti delle classi finali della scuola dell’infanzia e i docenti della scuola primaria delle future classi prime per scambio d‘informazioni. Schede di presentazione degli alunni dell’infanzia. Accoglienza Incontri fra gli alunni/e dei due ordini di scuola e i docenti delle classi prime e fra gli alunni/e e i docenti delle classi quinte della scuola primaria. Visita della scuola primaria da parte dei bambini delle classi finali della scuola dell’infanzia, per conoscerne gli spazi e gli ambienti. Predisposizione di iniziative e attività in comune fra bambini delle classi finali dell’infanzia e alunni della scuola primaria. Gli alunni delle classi quinte della primaria accolgono gli alunni di prima. CONTINUITA’PRIMARIA-SECONDARIA 1°

Passaggio di informazioni Incontri tra docenti delle classi quinte della scuola primaria e docenti delle prime classi della scuola secondaria di 1°,per lo scambio di informazioni. Elaborazione delle informazioni relative a ciascun allievo di classe quinta ed utilizzo delle stesse nella formazione delle classi prime.

Accoglienza Visita della scuola secondaria di 1°grado da parte dei bambini delle classi quinte della primaria per conoscerne gli spazi e gli ambienti. Predisposizione di iniziative e attività in comune, curricolari e/o di laboratorio, fra alunni delle classi quinte e prime della secondaria.

ORIENTAMENTO

Come si legge nelle indicazioni nazionali per il curricolo del 2012 “la scuola deve fornire all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, in particolare la scuola del primo ciclo intende favorire l’orientamento verso gli studi successivi”. L’orientamento assume le caratteristiche di un processo evolutivo, continuo e graduale,che si manifesta via via che l’individuo viene aiutato a conoscere se stesso e il mondo che lo circonda con senso critico e costruttivo. Le attività di orientamento sono rivolte a tutti gli alunni fin dalla scuola dell’infanzia e coinvolge alunni, insegnanti, genitori ed enti territoriali. L’orientamento riceve un impulso forte nella scuola secondaria di 1° in quanto è in questi anni che gli alunni vivono una delicata fase di cambiamenti e transizioni.

ORIENTAMENTO ORIENTAMENTO Metodologia DIACRONICO SINCRONICO Modalità educativa permanente in prossimità delle scelte Tutte le materie, attraverso la Laboratori Classi aperte specifica metodologia Illustrazione del sistema Attività individuali e di gruppo disciplinare,concorrono ad scolastico Discussioni guidate orientare l’alunno nella Presentazione delle scuole Compilazioni di schede, test, costruzione del proprio progetto superiori presenti sul territorio e questionari di vita,facendo emergere attitudini delle rispettive offerte formative Incontri con l’assistente sociale e coltivando interessi. Incontri tra gli alunni della scuola (sportello ”Spazio Adolescenti”) superiore e le classi terze Incontri con esperto del mondo Informazioni sulle professioni e del lavoro. sul mondo del lavoro ad opera dei docenti di classe Distribuizione agli alunni di materiale illustrativo delle offerte formative dei vari istituti.

PROGETTUALITÀ La progettualità Il curricolo sopra delineato rende necessaria l'attivazione di progetti mirati, in un contesto unitario dal quale siano bandite dispersività ed improvvisazione. Le attività previste fanno parte della normale pratica educativa. I progetti possono essere ideati ed attuati anche con l'apporto di soggetti estranei alla scuola, ma sempre partendo dalle esigenze specifiche degli alunni. Per la loro attuazione può essere richiesto un contributo spese. Per l'attuazione dei progetti va tenuta in conto la necessità del supporto del personale ATA della scuola. Tipologia di progetti I progetti vanno distinti a seconda che si rivolgono all'elevazione dello standard qualitativo dell'azione didattica, rientrando, pertanto, nell'ambito del curricolo, o che mirano all'ampliamento dell'offerta formativa e vengono, quindi, svolti al di fuori dell'orario scolastico. Progetti e curricolo La partecipazione degli alunni ai progetti curricolari è obbligatoria. Si tratta di progetti indirizzati alle varie aree dell'attività didattica: aspetti particolari delle discipline (laboratori); impianti metodologici innovativi; seconda lingua comunitaria; nuovi linguaggi multimediali e informatici; svantaggio e handicap; organizzazione; vita del territorio: a) rapporti col mondo del lavoro (uffici, industrie, banche, botteghe artigiane, esercizi commerciali, incontri con esperti all'interno della scuola); rapporti col mondo dell'arte (incontri con artisti, partecipazione a spettacoli teatrali, b) cinematografici, musicali, organizzazione di concerti all'interno della scuola o in strutture pubbliche ecc.); c) partecipazione a manifestazioni; d) organizzazione di manifestazioni; e) partecipazione a premi e gare.

Progetti e ampliamento dell’offerta formativa Possono essere indirizzati a favorire: a) servizi educativi per fronteggiare bisogni particolari dell'utenza (accoglienza ecc.); b) attività rivolte all'approfondimento e al perfezionamento delle conoscenze curricolari (laboratori di recitazione, narrativa e poesia, di lingua straniera, ecc.); c) attività manuali, motorie e di gioco-sport; d) attività relative alla conoscenza dei nuovi linguaggi (teatro, informatico ecc); e) attività di conoscenza del territorio; f) altre attività.

AMPLIAMENTO DELL' OFFERTA FORMATIVA PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA DELL’ INFANZIA A.S. 2015-2016.

TITOLO PLESSO/I “ GIOCHI DEI NONNI E SPORT “ Faicchio “ La Selva” “ SI VA IN SCENA “ Tutti “ LET’ S PLAY “ Tutti PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA PRIMARIA A.S. 2015-2016.

TITOLO PLESSO/I “ UN TUFFO NEL PASSATO “ Amorosi “ NESSUN BAMBINO SE….” Amorosi “ CINEMA CHE PASSIONE” Tutti “ STORIE, BALLI, SUONI DEL Faicchio CAP NOSTRO TERRITORIO “ Faicchio “La Selva” PROGETTO TEATRO BIENNALE Tutti BENESSERE PSICOFISICO E CONOSCENZE DEI GIOCHI Faicchio “ La Selva” FATTI DAI NONNI” “ IL MIO TERRITORIO : SUONI, COLORI, SAPORI “ Melizzano TEATRO Melizzano “ NATALE NELL’ ARTE “. Puglianello “ PAROLE E NUMERI IN GIOCO” Puglianello Puglianello- “IO MAESTRO” Amorosi- Melizzano "PROGETTO ACCOGLIENZA" Amorosi

PROGETTO CURRICOLARE SCUOLA PRIMARIA A.S. 2015-2016.

TITOLO PLESSO/I “ RECUPERO DI ITALIANO E MATEMATICA PER ALUNNI CON DIFFICOLTA’ DI Puglianello APPRENDIMENTO “ " RECUPERO" Amorosi

PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO.

TITOLO PLESSO/I "GEOSANNIO" - CONOSCENZA Amorosi - E ANALISI DEL NOSTRO TERRITORIO Melizzano-Faicchio "LEGGO, SCRIVO.... MI EMOZIONO!" Faicchio "LEGGO, SCRIVO.... MI EMOZIONO!" Faicchio "TUTTI BRAVI A SCUOLA" Amorosi "LATINITAS INTER NOS" Amorosi "LATINO LINGUA VIVA" Faicchio "VIAGGIO TRA LE BELLEZZE ARTISTICHE E PAESAGGISTICHE DEL Amorosi NOSTRO TERRITORIO" "POTENZIAMENTO MATEMATICA" Amorosi LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Il Collegio dei Docenti .

Il Collegio dei docenti, con le sue articolazioni, è l'organo tecnico e professionale delle istituzioni scolastiche con competenze generali in materia didattica e di valutazione. Il collegio dei docenti del comparto della scuola secondaria di primo grado si articola in Dipartimenti e Consigli di Classe.

I Dipartimenti

I dipartimenti sono articolazioni funzionali del Collegio dei docenti per concordare scelte comuni circa il valore formativo e le scelte didattico metodologiche di una preciso sapere disciplinare. I dipartimenti stabiliscono gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze, i nuclei fondanti da scandire all’interno del curriculum, eventuali prove comuni, progettano interventi di recupero, propongono attività didattiche non curricolari attinenti l’area disciplinare e l’adozione di libri di testo. I dipartimenti hanno solo una valenza organizzativa, in quanto le vaste aree di connessione tra le varie discipline rendono improponibili rigide separazioni. Nella nostra scuola sono operanti tre dipartimenti. • Dipartimento linguistico-espressivo • Dipartimento tecnico-scientifico • Dipartimento lingue straniere Consigli di Classe

Il Consiglio di classe è formato da tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori. Lo presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del Consiglio, da lui delegato. Si occupa dell'andamento generale della classe, formula proposte al dirigente scolastico per il miglioramento dell'attività, si esprime su eventuali progetti di sperimentazione, presenta proposte per un efficace rapporto scuola-famiglia, ha competenza per i provvedimenti disciplinari. In sede del Consiglio di Classe vengono discusse anche le proposte per le uscite didattiche e le proposte per l'adozione dei libri di testo. Il punto di riferimento del consiglio e della classe è il coordinatore di classe che ha il compito di coordinare l’attività dei colleghi in ordine allo svolgimento dell’attività didattica ed al comportamento degli alunni; raccoglie documenti vari di interesse didattico; in assenza del Dirigente Scolastico presiede il Consiglio di Classe; relaziona ai genitori sull’andamento didattico e disciplinare della classe si fa portavoce delle esigenze dei colleghi e degli alunni relativamente alle attività curricolari ed extracurriculari; vigila sulle assenze degli allievi. Pratiche di Accoglienza famiglie

 Colloqui quadrimestrali (Novembre/Dicembre; Aprile/Maggio)  Colloqui su appuntamento  Accoglienza per alunni neoarrivati  Consigli di interclasse quadrimestrali aperti ai genitori  Pratiche di Inclusione  Pei per alunni con certificazione L.104/92  Pdp per alunni con altri Bisogni Educativi Speciali (DSA - svantaggio socio- culturale/linguistico, ecc.)  Orientamento: consiglio orientativo per ogni alunno.

Le finalità Scuola dell’infanzia Primo ciclo

 Consolidare l’identità

 Sviluppare l’autonomia

 Acquisire competenze

 Vivere le Consolidare l’identità

 Sviluppare l’autonomia

 Acquisire competenze

 Vivere le prime esperienze di cittadinanza

 Elaborare il senso della propria esperienza

 Acquisire le conoscenze e le abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base

 Praticare consapevolmente e attivamente la cittadinanza. COMPETENZA CHIAVE COMPETENZE DEL PROFILO DELLO STUDENTE Dimostra una padronanza della lingua italiana taleda consentirgli di comprendere Comunicazione nella madrelingua enunciati etesti diuna certa complessità, diesprimere leproprieidee, di adottareun registrolinguisticoappropriatoallediversesituazioni.

Comunicazione nelle lingue straniere Nell’incontrocon personedi diversenazionalità è in gradodi esprimersi a livello elementarein lingua inglese edi affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Competenzamatematicaecompetenzedibaseinscienzeetecnologia Le sueconoscenze matematiche e scientifico- tecnologiche gli consentonodi analizzare dati e fatti della realtà edi verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposteda altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla basedi elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse chenon si prestano a spiegazioni univoche.

Competenza digitale Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Imparareadimparare Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Competenze sociali e civiche Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Competenze sociali e civiche E’ in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Competenze sociali e civiche Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. Si orienta nello spazio e nel tempo con curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. La didattica per lo sviluppo delle competenze: la didattica a «ritroso»

1) Identificare i risultati desiderati (quali competenze ?)

Cosa gli studenti dovrebbero essere in grado di conoscere, comprendere, fare? - Cosa è meritevole di essere compreso in profondità? 2. Determinare evidenze di accettabilità (e relativi strumenti di accertamento) (cosa e come valutare?) - Cosa accerteremo come evidenze della comprensione e della padronanza degli studenti? - Con quali strumenti? 3. Pianificare esperienze e istruzione (cosa fare?) - Quali conoscenze e abilità? - Attraverso quali percorsi e strumenti?

Campi di esperienza e discipline

Disciplina Valore formativo Italiano Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio Lingua comunitaria L’apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all’alunno di sviluppare una competenza plurilingue e pluriculturale e di acquisire i primi strumenti utili ad esercitare la cittadinanza attiva nel contesto in cui vive ed anche oltre i confini del territorio nazionale. La consapevolezza della cittadinanza europea attraverso il contatto con due lingue comunitarie, lo sviluppo di un repertorio diversificato di risorse linguistiche e culturali per interagire con gli altri e la capacità di imparare le lingue concorrono all’educazione plurilingue e interculturale, nell’ottica dell’educazione permanente. Storia La storia, come campo scientifico di studio, è la disciplina nella quale si imparano a conoscere e interpretare fatti, eventi e processi del passato. Le conoscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere e interpretare il presente Geografia La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta che le ospita. Consente di mettere in relazione temi economici, giuridici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza per ciascuno di noi .In un tempo caratterizzato dalla presenza a scuola di alunni di ogni parte del mondo, la geografia favorisce il confronto sulle grandi questioni comuni a partire dalla conoscenza dei differenti luoghi di nascita o di origine familiare. L’apertura al mondo attuale è necessaria anche per sviluppare competenze relative alla cittadinanza attiva, come la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata. Tuttavia, poiché lo spazio non è statico, la geografia non può prescindere dalla dimensione temporale. La conoscenza geografica riguarda anche i processi di trasformazione progressiva dell’ambiente ad opera dell’uomo o per cause naturali di diverso tipo. Matematica Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare" e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall'uomo, eventi quotidiani .In particolare, la matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri. Scienze La moderna conoscenza scientifica del mondo si è costruita nel tempo, attraverso un metodo di indagine fondato sull’osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione, con spiegazioni e modelli sempre suscettibili di revisione e riformulazione. L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbero caratterizzare anche un efficace insegnamento delle scienze e dovrebbero essere attuati attraverso un coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli a porre domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro e a costruire i loro modelli interpretativi. Musica La musica offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione fra culture diverse.

Arte e immagine La disciplina arte e immagine ha la finalità di sviluppare e potenziare nell’alunno le capacità di esprimersi e comunicare in modo creativo e personale, di osservare per leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di acquisire una personale sensibilità estetica e un atteggiamento di consapevole attenzione verso il patrimonio artistico.

Educazione fisica Nel primo ciclo l’educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l’ambiente, gli altri, gli oggetti. Contribuisce, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere. La tecnologia si occupa degli interventi e delle trasformazioni che l’uomo opera nei confronti dell’ambiente per garantirsi la sopravvivenza e, più in generale, per la soddisfazione dei propri bisogni. Rientrano nel campo di studio della tecnologia i principi di funzionamento e le modalità di impiego di tutti gli strumenti, i dispositivi, le macchine e i sistemi - materiali e immateriali - che l’uomo progetta, realizza e usa per gestire o risolvere problemi o semplicemente per migliorare le proprie condizioni di vita Lo studio e l'esercizio della tecnologia favoriscono e stimolano la generale attitudine umana a porre e a trattare problemi, facendo dialogare e collaborare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e sociale. Orario di Funzionamento

Scuola dell’ Infanzia (dal lunedì al venerdì con servizio refezione)

Ingresso Dalle ore 8.00 alle ore 9.00 Uscita Dalle ore 15,30 alle ore 16.00

Scuola Primaria

Plesso Ingresso Uscita Organizzazione Amorosi 8,35 13,05 27 ore (dal lunedì al sabato) Faicchio Cap 8.00 13.00 30 ore (dal lunedì al sabato) Faicchio La Selva 8,30 16,30 40 ore (dal lunedì al venerdì (Tempo Pieno con mensa) Melizzano 8,12 16.00 (Lun/Merc.) 30 ore (dal lunedì 13.00 al venerdì con due (Mar./Giov./Ven.) prolungamenti) Puglianello 8,30 13.00 30 ore (dal lunedì al sabato)

Scuola Secondaria

Plesso Ingresso Uscita Organizzazione Amorosi 8.00 13.00 30 ore (dal lunedì al sabato) Faicchio 8.00 13.00 30 ore (dal “Pascale” lunedì al sabato) Melizzano 8.00 17.00 (Mar/Ven.) 36 ore (dal “S.D’Acquisto” 14.00 lunedì al venerdì (Lun./Mer./Giov.) con due prolungamenti) QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE

QUADRO ORARIO SETTIMANALE SCUOLA PRIMARIA

La Scuola Primaria ha organizzato l’attività didattico-educativa su 27/30/40 ore settimanali

27 ore

DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV-V

Italiano 8h 7h 7h 7h Matematica 7h 7h 7h 6h Scienze 1h 1h 1h 2h Tecnologia 1h 1h 1h 1h Storia 2h 2h 2h 2h Geografia 1h 1h 1h 1h Musica 1h 1h 1h 1h Arte e immagine 1h 1h 1h 1h Ed. Fisica 2h 2h 1h 1h Religione 2h 2h 2h 2h Inglese 1h 2h 3h 3h 40

SCUOLA PRIMARIA TEMPO PIENO

DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV-V

Italiano 10h 10h 10h 10h Matematica 9h 9h 9h 9h Scienze e Tecnologia 3h 3h 3h 3h Storia 2h 2h 2h 2h Geografia 2h 2h 2h 2h Musica 2h 2h 2h 2h Arte e immagine 2h 2h 1h 1h Ed. Fisica 2h 2h 2h 2h Religione 2h 2h 2h 2h Inglese 2h 2h 3h 3h 30 ore

DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV-V

Italiano 8h 7h 7h 7h Matematica 7h 7h 7h 6h Scienze 2h 1h 1h 2h Tecnologia 1h 1h 1h 1h Storia citt. e cost. 2h 2h 2h 2h Geografia 2h 1h 1h 1h Musica 1h 1h 1h 1h Arte e immagine 2h 1h 1h 1h Ed. Fisica 2h 2h 1h 1h Religione 2h 2h 2h 2h Inglese 1h 2h 3h 3h 40

La Scuola Secondaria ha organizzato l’attività didattico-educativa su 30 e 36 ore settimanali

30 ore

DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III

Italiano 6h 6h 6h

Matematica 4h 4h 4h

Scienze 2h 2h 2h

Storia citt. e cost. 2h 2h 2h

Geografia 2h 2h 2h

Arte 2h 2h 2h

Inglese 3h 3h 3h

Francese 2h 2h 2h

Ed.Fisica 2h 2h 2h

Musica 2h 2h 2h

Tecnologia 2h 2h 2h

Religione 1h 1h 1h 36 ore

DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III

Italiano 8h 8h 8h

Matematica 6h 6h 6h

Scienze 2h 2h 2h

Storia citt. e cost. 2h 2h 2h

Geografia 2h 2h 2h

Arte 2h 2h 2h

Inglese 3h 3h 3h

Francese 2h 2h 2h

Ed.Fisica 2h 2h 2h

Musica 2h 2h 2h

Tecnologia 2h 2h 2h

Religione 1h 1h 1h OBIETTIVI EDUCATIVI e CULTURALI GENERALI (Profilo d’uscita al termine del primo ciclo d’istruzione)

Il Profilo dello studente alla luce delle nuove indicazioni nazionali sul curricolo del 4/9/2012 prevede che al termine del primo ciclo d’Istruzione gli alunni debbano essere in grado di: 1.Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienze motoria, emotiva e razionale in modo adeguato alle proprie capacità;

2.Acquisire una capacità di riflessione sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, maturando uno spirito critico sempre più personale;

3.Acquisire la capacità di saper progettare;

4.Maturare una capacità di autovalutazione sia nel percorso didattico (relativamente alle proprie capacità) sia in relazione ai propri comportamenti (questo ultimi nel rispetto dei principi che sono alla base della convivenza civile del nostro Paese);

5.Essere disponibili alla collaborazione per contribuire alla realizzazione di una società migliore a partire dal gruppo classe, dalla famiglia, dal gruppo classe;

6.Avere consapevolezza delle proprie capacità per iniziare a progettare il proprio futuro;

7.Avere acquisito le competenze di base relative alle discipline scolastiche ed un metodo di studio appropriato, secondo le proprie capacità .

102 CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Scuola sec. 1° grado per l’avviamento alla pratica sportiva. CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Scuola Primaria. Progetto “Sport di Classe”. Finalità Attività

Importanza formativa Atletica leggera e sport di dell’educazione motoria, squadra: fisica e sportiva ai fini della socializzazione, della pallavolo crescita psico-fisica e dell’acquisizione della capacità di confrontarsi nelle competizioni agonistiche

È unanimemente riconosciuto che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva e sociale, oltre che fisica. Lo sport, infatti, richiede alla persona di mettersi in gioco in modo totale e lo stimola a trovare gli strumenti e le strategie per affrontare e superare le proprie difficoltà. Le istituzioni scolastiche possono avere un ruolo fondamentale nel guidare le giovani generazioni verso uno stile di vita di cui lo sport sia elemento integrante e tendenzialmente quotidiano. Consapevole della forte valenza formativa dello sport, l’Istituto Comprensivo di Amorosi, aderendo ad uno specifico progetto ministeriale, ha deciso di potenziare l’attività sportiva scolastica e di conferire alla stessa carattere di continuità nel corso dell’intero anno scolastico. Pertanto, alle ore di insegnamento curricolari di educazione fisica, motoria e sportiva, che assolveranno la funzione di fornire a tutti la preparazione di base e di far emergere propensioni, vocazioni ed attitudini dei singoli, si aggiungeranno specifiche attività di avviamento alla pratica sportiva, fino ad un massimo di sei ore settimanali nella Scuola Secondaria di 1° grado. Nella Scuola Primaria le due ore settimanali consentiranno la partecipazione al Progetto del C.O.N.I. “Sport di Classe” Le attività svolte favoriranno la partecipazione alle manifestazioni sportive studentesche nei vari livelli territoriali e il lavoro svolto dagli alunni sarà certificato nel quadro delle competenze definite al termine della frequenza del ciclo scolastico.

103 VALUTAZIONE di ISTITUTO

L’autovalutazione è ormai uno strumento essenziale per la scuola al fine di migliorare l’efficacia dell’azione organizzativa, educativa e didattica. Il nostro Istituto prevede un percorso che non solo valorizzi l’offerta formativa ma permetta anche di evidenziarne le criticità al fine di focalizzare meglio le proprie linee guida, indirizzando così anche la formazione dei docenti . Si intende:

 verificare l'uso qualitativo e quantitativo delle risorse attraverso il monitoraggio di progetti;  valutare la migliore destinazione delle risorse umane, finanziarie e materiali;  analizzare e rivedere periodicamente la progettazione educativa e didattica e verificare l’attuazione delle scelte educative e didattiche. Per verificare il funzionamento organizzativo e didattico, il dirigente scolastico, le Funzioni Strumentali e i Referenti dei plessi, si incontrano periodicamente. La situazione didattica è sistematicamente monitorata dai docenti negli incontri previsti allo scopo. Ciclicamente viene effettuato il monitoraggio dei progetti per verificarne l’efficacia e l’utilità, effettuando anche i necessari adeguamenti in itinere.

SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO

In continuità con la scuola primaria, anche la scuola secondaria di primo grado ha attuato il cambiamento della valutazione secondo le indicazioni previste dalla legge 169/2008 e dal D.P.R. n.122 del giugno 2009 (Regolamento relativo alla valutazione); è mantenuta la certificazione delle competenze al termine del primo ciclo d’istruzione. I cambiamenti ministeriali ribadiscono il principio fondamentale che sta alla base della valutazione nella nostra scuola e cioè quella di essere una valutazione formativa. La valutazione: - è utile per l’allievo, per ricevere un dato di ritorno (feed-back) sul suo apprendimento e per lo stesso insegnante, perché gli dà la possibilità di verificare il suo lavoro, - organizza i dati attraverso i quali esprime un giudizio di accettabilità o meno dei risultati ottenuti sulla base dei risultati attesi da ogni singolo allievo (processo di apprendimento personalizzato), - è un momento di forte scambio tra docenti e allievi e tra docenti e famiglia allo scopo di confermare o di correggere la programmazione, di individuare strategie di studio e di lavoro più idonee agli obiettivi da raggiungere, 104 - è una tappa del percorso scolastico in cui l’alunno verifica il proprio processo di apprendimento (meta-cognizione), favorendo l’autovalutazione, quest’ultima segno di autonomia e di maturità dell’allievo e di consapevolezza del proprio modo di apprendere. - è uno strumento con il quale è possibile riflettere anche sulla propria capacità relazionale, aspetto particolarmente importante nel processo di crescita dei bambini e dei ragazzi. La valutazione finale è preceduta da forme e da strumenti idonei e, se necessario, personalizzati, atti a rilevare i risultati finali ed il processo utilizzato per raggiungere tali risultati; prove strutturate, semi strutturate, non strutturate, osservazioni sistematiche nei diversi tempi e momenti dalla vita scolastica quotidiana, sono alla base della valutazione iniziale (la situazione di partenza di ogni singolo alunno), di quella in itinere e di quella sommativa, al termine del percorso annuale. In questa prospettiva per l’alunno è necessario:  Conoscere gli obiettivi da raggiungere posti dal docente,  Conoscere l’iter formativo attuato dal docente per favorire il conseguimento dei risultati,  Essere consapevole dei risultati conseguiti e quindi essere sicuro dell’acquisizione di conoscenze, abilità. Il fine è il raggiungimento delle competenze indicate dal sistema istruzione nazionale, tenendo conto della situazione di partenza degli allievi ed avendo come fine ultimo la promozione della persona, la sua educazione, ovvero lo sviluppo delle sue potenzialità, perché possa esprimersi al meglio nella sua vita futura di giovane e di adulto e possa quindi apportare il proprio costruttivo contributo nella società. Impegno, partecipazione, capacità di interagire con il gruppo dei pari e con le diverse figure presenti nella scuola, responsabilità, capacità di affrontare le difficoltà e di individuare possibili soluzioni, sono solo alcuni aspetti del percorso scolastico. La valutazione relativa alle singole materie è dettagliata negli allegati del POF, qui di seguito si evidenziano i livelli ai quali, a grandi linee, corrispondono i voti, sottolineando che il massimo della votazione, 10, si preferisce darlo al termine dell’anno, per sottolineare percorsi personali eccellenti, degni di un particolare merito. Il 4 è stato posto come voto minimo per la valutazione quadrimestrale, ma non per quella iniziale e in itinere per le quali ogni docente individuerà un minimo ed un massimo secondo la tipologia della prova.

FORMAZIONE dei DOCENTI

Sono previste iniziative d’ istituto per espletare il diritto /dovere di aggiornamento dei Docenti di tutto l’Istituto Comprensivo. Le proposte attivate prevedono:  Consolidamento della Formazione per Registro Elettronico;  Implementazione della Formazione informatica per l’utilizzazione della LIM;  Formazione seconda annualità Scuole in Rete per le Indicazioni Nazionali 2012. 105 106 ALLEGATI

Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO AMOROSI “A. MANZONI”

Piano Annuale per l’Inclusione a.s. 2015-16

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)  minorati vista 1  minorati udito 0  Psicofisici 10 2. disturbi evolutivi specifici  DSA 4  ADHD/DOP 0  Borderline cognitivo 0  Altro 1 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)  Socio-economico 0  Linguistico-culturale 1  Disagio comportamentale/relazionale 3  Altro 5 Totali 25 % su popolazione scolastica di 843 alunni 3% N° PEI redatti dai GLHO 11 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 7 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 2

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività di classe, individualizzate e Sì di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi Sì aperte, ecc.) Sostituzione colleghi - facente parte Sì dello stesso Team o Consiglio di Classe - assenti Sostituzione colleghi – di altri Team o Consiglio di Classe - assenti Sì Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate = Assistenti specialistici e materiali Attività individualizzate Sì Attività di piccolo gruppo No Funzioni strumentali / coordinamento Sì Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) No Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sì Docenti tutor/mentor No

107 C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Programmazione didattica- educativa con attenzione all’ Sì Coordinatori di classe e simili inclusività Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva No partendo dai bisogni educativi speciali degli allievi Altro: Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Programmazione didattica- educativa con attenzione all’ Sì Docenti con specifica formazione inclusività Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva No partendo dai bisogni educativi speciali degli allievi Altro: Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Programmazione didattica- educativa con attenzione all’ Sì Altri docenti inclusività Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva No partendo dai bisogni educativi speciali degli allievi Altro:

D. Coinvolgimento personale Assistenza alunni disabili Sì Progetti di inclusione / laboratori integrati No ATA Altro: Informazione /formazione su genitorialità e No psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì E. Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in attività di promozione della No comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa Sì formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa Sì F. Rapporti con servizi formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla sociosanitari territoriali e Sì disabilità istituzioni deputate alla Procedure condivise di intervento su disagio e Sì sicurezza. Rapporti con CTS / simili CTI Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola scuola Sì Rapporti con CTS / CTI Sì Altro: G. Rapporti con privato , sociale Progetti territoriali integrati No Progetti integrati a livello di singola scuola No e volontariato Progetti a livello di reti di scuole No Strategie e metodologie educativo-didattiche / Sì H. Formazione docenti gestione della classe (corsi frequentati dai docenti o Didattica speciale e progetti educativo-didattici No organizzati dalla scuola) a tematica inclusiva 108 Didattica interculturale / italiano L2 No Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva Sì (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità No (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli X insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in X rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle X decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi X formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti X Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione X dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema X scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola. Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

109 Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Il Dirigente Scolastico individua risorse interne ed esterne per rispondere alle esigenze di inclusione, assegna i docenti alle classi, costruisce e mantiene i rapporti con gli Enti Locali.

Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione - composto dal Dirigente, dalla docente con Funzione Strumentale per l’integrazione, da docenti curricolari coordinatore di classe e di sostegno, rappresentativi dei diversi ordini di scuola, un rappresentante dei genitori di alunni diversamente- abile – effettua, ad inizio anno, la rilevazione dei soggetti con Bisogni Educativi Speciali, definisce le modalità di accoglienza e di passaggio da un ordine all’altro di scuola, formula progetti per l’inclusione, elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività e rileva il grado di inclusività della scuola, anche attraverso la divulgazione delle buone pratiche di inclusione sperimentate dai Consigli di Classe e/o dai Team docenti.

I docenti di sostegno si riuniscono periodicamente per gestire la complessità, coordinare gli interventi e redigere in modo corretto e funzionale la documentazione dei processi, secondo necessità. Il gruppo di lavoro è coordinato dalla docente con F.S. Gli insegnanti di sostegno assumono effettiva contitolarità delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica, all’elaborazione e alla verifica delle attività di competenza del Consiglio di Classe o del Team docente, valutano i percorsi disciplinari proposti alla classe frequentata dall’alunno assegnato. Tutti i docenti di team o di consiglio di classe, con pari dignità, programmano percorsi con finalità inclusive.

Il “Gruppo di Lavoro Operativo Interistituzionale” si incontra due o più volte l’anno, secondo la disponibilità dell’équipe dell’UOMI di San Salvatore Telesino e/o a causa di eventuali situazioni di necessità, per la predisposizione e la verifica dei Piani Educativi Individualizzati. I G.L.H.O. sono costituiti, per ciascun alunno, nella primaria dal team docente (costituito dalle insegnanti curricolari e dall’insegnante di sostegno), nella secondaria dal Coordinatore del Consiglio di classe, dagli specialisti dell’U.O.M.I., dai genitori e dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, dagli assistenti educativi coinvolti.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Corsi di formazione su tematiche - BES, intese come macroarea comprendente tutte le forme di disagio derivanti da situazioni clinicamente certificate e non, - approfondimento e confronto sulle metodologie da adottare di fronte a difficoltà di linguaggio, comportamentale, ... Corsi relativi ad altre tematiche potrebbero essere previsti in base a specifiche necessità emergenti.

Inserire nel sito della scuola, alla voce “Didattica”, la normativa in vigore, i modelli da utilizzare per stilare i P.E.I e i P.D.P., gli adempimenti, le loro scadenze e le varie iniziative che il G.L.I. di volta in volta attua.

110 Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Valutazione attenta allo sviluppo degli apprendimenti e delle competenze in relazione a quanto stabilito nel P.E.I. o nel P.D.P., alla situazione di partenza dell’alunno ed alla motivazione ad apprendere e, per gli alunni non italofoni, anche al grado di competenza acquisita in lingua italiana.

La documentazione – profilo dinamico, P.E.I., programmazione annuale – deve sviluppare gli obiettivi didattici educativi e le modalità di lavoro: rapporto individuale, attività in piccolo gruppo, attività con la classe, sviluppo di percorsi specifici volti all’inclusione, realizzazione di progetti che prendono il via dalla situazione dello scolaro con Bisogni Educativi Speciali. Solo in caso di handicap psicofisico grave, il P.E.I. può prevedere l’esonero dallo studio di una delle due lingue comunitarie nella scuola secondaria o della lingua inglese nella primaria. Il piano può prevedere riduzione della frequenza delle attività scolastiche all’interno del tempo scuola scelto, per consentire l’esecuzione e di attività laboratoriali e/o riabilitative integrate con l’extrascuola.

Per la stesura del P.E.I. ci si attiene al seguente scadenzario: - colloquio con la famiglia entro ottobre; - eventuale incontro con i terapisti che seguono lo scolaro; - stesura del P.E.I. – per la prima decina di novembre - in cui devono essere inseriti i dati anagrafici, composizione del nucleo familiare, diagnosi funzionale, interventi terapeutici, notizie ricevute durante l’incontro con i genitori, l’èquipe di terapisti e le osservazioni sistematiche; - dalla situazione iniziale deve scaturire il percorso educativo-didattico e la metodologia che si intende perseguire, illustrando anche agli interventi di inclusione; - adozione da parte del consiglio di classe o del team docente comprovata dalla firma di ogni componente; - condivisione con la famiglia e l’équipe socio-sanitaria durante il G.L.H.O. con rilascio della firma di tutti i partecipante; - firma del Dirigente Scolastico; - una copia va inserita nel fascicolo personale, una va rilasciata alla famiglia.

Il P.D.P. sottolinea punti di forza e di criticità dei soggetti che necessitano attenzione. Indica gli obiettivi, i relativi livelli di apprendimento per quelle discipline in cui emergono particolari difficoltà e le conseguenti scelte metodologiche e didattiche adottate proprie di un percorso personalizzato. La progettazione didattico-educativa deve essere calibrata sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Gli interventi programmati devono essere sottoposti a continuo monitoraggio in modo che siano messi in atto per il tempo strettamente necessario. Il P.E.P. a favore di alunni con bisogni educativi speciali non documentati privilegia scelte metodologiche di tipo educativo didattico ed evita – quando possibile – l’adozione di strumenti compensativi o di misure dispensative. Per la stesura del P.D.P. ci si attiene alla seguente tempistica: - colloquio con la famiglia entro ottobre o nel mese successivo in cui è stata presentata una diagnosi o si sono rilevate problematiche, in modo che la situazione possa essere esaminata con attenzione e arricchita dai punti di vista delle agenzie educative, tenendo conto che la Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 recita “…la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.”; - eventuale incontro con i terapisti che seguono lo scolaro; - stesura del P.D.P in cui vengono - inserite le notizie scaturite dal colloquio con la famiglia e con l’èquipe di terapisti e le osservazioni sistematiche, - individuate le discipline in cui si intende perseguire obiettivi minimi e l’elencazione degli stessi; 111 - adozione da parte del consiglio di classe o del team docente con firma; - convocazione della famiglia per la condivisione, l’apposizione della firma - da parte dei genitori - al progetto e rilascio copia agli stessi.

A fine quadrimestre i docenti stendono una relazione in cui si valuta il tipo di intervento e le eventuali modifiche da apportare a quanto indicato nel P.E.I. o nel P.E.P. Detto documento viene inserito nel fascicolo personale dell’alunno e pubblicato nei verbali del registro elettronico dal coordinatore di classe. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

I docenti di sostegno si riuniscono periodicamente in gruppo di lavoro e, secondo le necessità, per attività di coordinamento degli interventi, di confronto professionale, di autoformazione, per l’elaborazione di proposte da portare al Collegio. Nella scuola secondaria i docenti di sostegno si incontrano con i docenti di classe per la programmazione delle attività e/o durante i consigli di classe; nella scuola primaria durante le due ore di programmazione settimanali. Utilizzo dell’insegnante di sostegno in modo flessibile all’interno della propria classe, per incrementare le buone prassi di inclusione e realizzare i progetti inclusivi secondo le modalità e i tempi stabiliti in fase di programmazione (come recitano le “Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” del 4/8/2009 al punto 2.5 Il docente assegnato alle attività di sostegno: L'assegnazione dell'insegnante per le attività di sostegno alla classe, così come previsto dal Testo Unico L. 297/94 rappresenta la “vera” natura del ruolo che egli svolge nel processo di integrazione. Infatti è l'intera comunità scolastica che deve essere coinvolta nel processo … dell'integrazione. …il docente in questione (ndr di sostegno) è “assegnato alla classe per le attività di sostegno”, nel senso che oltre a intervenire sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe collabora con l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinché l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza.”)

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Intensificazione dei contatti con l’U.O.M.I. e con i centri specialistici presenti sul territorio, con esperti/consulenti privati scelti dalle famiglie (musicoterapisti, psicologi, psicomotricisti…). Coinvolgimento dei servizi sociali territoriali affinché gli alunni - che ne hanno bisogno - possano usufruire di Sportelli d’Ascolto, del servizio Servizio di Assistenza Domiciliare. Incrementare l’utilizzo dello Sportello attivato dall’U.O.M.I. – di giovedì pomeriggio - presso la sede di San Salvatore Telesino a favore degli insegnanti. Luogo dove l’insegnante può essere supportato dall’esperto anche alla luce di quanto emerso dai colloqui individuali con i ragazzi che hanno usufruito dello “Sportello d’ascolto”. Pianificazione di percorsi di gruppo finalizzati alla presa in carico di problematiche comuni nella gestione della programmazione educativa. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Attenzione e cura per instaurare e mantenere un clima di fattiva collaborazione tra le diverse agenzie educative che cercano di dare risposte alle problematicità dello scolaro: reciproca informazione, comprensione, disponibilità ad un confronto aperto e costruttivo. Le famiglie vengono convocate per lo scambio di notizie e delle esperienze che hanno coinvolto lo studente; partecipano agli incontri individuali bimestrali, agli incontri con gli specialisti e con il loro rappresentante al Gruppo di Lavoro per l’inclusione d’Istituto.

112 Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

Progettare l’inclusione significa guardare attraverso una pluralità di sguardi. Tra questi, considerare la diversità un valore. La scuola diventa inclusiva se fondata su equità, promozione sociale e, soprattutto, sulla valorizzazione di tutti gli alunni e di tutte le componenti. In fase di stesura ad inizio anno scolastico dei progetti educativo-didattici extra-scolastici, dare la precedenza a quelli che impostano il percorso sui principi dell’inclusività e proposti a classi parallele o verticali affini. Anche il curricolo verticale potrebbe essere uno strumento per sviluppare una didattica inclusiva che pone attenzione alle peculiarità individuali, ai diversi stili di apprendimento; un mezzo per promuovere una didattica costruttivista che utilizza come strategie privilegiate il lavoro cooperativo, il tutoring, la personalizzazione dei percorsi.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Attento monitoraggio nei team e nei C.d.C. dell’efficacia dell’impiego delle risorse ipotizzato all’inizio dell’anno scolastico. Possibile riformulazione del piano di intervento del docente di sostegno e dell’orario. Collaborazione tra docenti di sostegno e docenti curricolari e assistenti alla persona. Assistenti educativi disponibili a lavorare in piccolo gruppo. Utilizzo della LIM per una didattica inclusiva, dei laboratori attrezzati. Operare perché gli alunni usufruiscano delle biblioteche comunali, là dove ci sono, e invitare i singoli assessorati alla cultura a realizzare all’interno delle stesse, sezioni specifiche suddivise per età, ma anche per diversamente-abili, DSA e BES.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Le assegnazioni possono essere variate qualora dovessero sopraggiungere ulteriori risorse.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola

Definizione delle modalità di accoglienza graduate a seconda dei bisogni del singolo. Continuità educativa tra i diversi ordini di scuola attraverso la pianificazione di un progetto educativo organico e condiviso che devono divenire prassi. Predisposizione di progetti ponte per il passaggio ad altro ordine di scuola (secondo quadrimestre) per accompagnare gli studenti con bisogni educativi speciali.

Nel mese di maggio, se i docenti del precedente ordine di scuola frequentato dall’alunno con B.E.S. lo ritengono opportuno, si cura la predisposizione di un progetto per l’integrazione iniziale del soggetto relativo al successivo anno scolastico, con particolare attenzione alla conoscenza dei luoghi, dei nuovi docenti, dei compagni.

113 Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 24 giugno 2015 Per gli insegnanti della Commissione GLI (firme autografe nella copia consegnata da allegare agli atti del collegio docente del 30 giugno 2015) Orlacchio Angela Maria

Mezza Maria Rosaria

Ciarlo Annunziata

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30 giugno 2015

Allegati:  Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (Assistenti Comunicazione)

114 Titolo 1 Principi fondamentali Art. 1. Garanzie a) L’Istituto Comprensivo di Amorosi A. Manzoni, si impegna a rispettare e far rispettare, in tutte le sue scuole, in tutte le attività educative e in tutti i momenti della vita scolastica, i diritti fondamentali dell’Uomo e del bambino. L’Istituto si impegna a garantire:

 un servizio ispirato al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti, caratterizzato dal rispetto dei criteri di obiettività e di imparzialità;  un ambiente educativo sereno, democratico, attento alle necessità affettive e relazionali degli alunni, capace di stimolare il desiderio di apprendere, scoprire e conoscere, adatto a sviluppare la capacità di collaborare, esprimere le proprie opinioni e rispettare quelle degli altri;  un progetto educativo organico, unitario, capace di fornire a tutti gli studenti, in rapporto alle loro capacità, le competenze cognitive, culturali e strumentali necessarie per il proseguimento degli studi e per diventare cittadini capaci di offrire il loro contributo progresso materiale o spirituale della società.  una procedura amministrativa caratterizzata da trasparenza, efficacia, rispetto per l’utenza, rapidità e semplificazione delle procedure, rispetto delle norme;  un’organizzazione flessibile, adeguata alle esigenze educative degli alunni e alle necessità delle famiglie;  un governo della scuola caratterizzato da condivisione delle decisioni, partecipazione delle famiglie, pubblicità degli atti, facile accesso alle informazioni, presenza di motivazione in tutti gli atti della scuola.

b) L’Istituto si impegna collaborare con gli enti locali, nell’ambito delle proprie competenze, affinché si individuino procedure ed interventi a garantire:

 ambienti educativi funzionali ed igienici;  servizi assistenziali di refezione e trasporto;  servizi educativi integrativi di arricchimento del curricolo formativo.

c) Il presente regolamento entra in vigore con la sua pubblicazione all‘albo, entro ……….. giorni dall‘approvazione. Il personale e gli utenti sono tenuti a rispettarlo e farlo rispettare. d) Per quanto non esplicitamente previsto dal presente regolamento, valgono le norme contenute nel codice civile, nel D.Lgs 297/94, nei vigenti contratti collettivi nazionali, integrativi e decentrati.

115 Titolo 2. Organi collegiali Capo 1 Il Consiglio d‘Istituto Art. 1. Premesse a) Il Consiglio d‘Istituto è l‘organo di governo della scuola. b) Esso esercita le attribuzioni stabilite dall‘art.10 del D.Lgs 297/94 ed ha competenze generali per quanto concerne l‘organizzazione e la programmazione dell‘attività scolastica. c) Il consiglio d‘Istituto si può organizzare in commissioni per l‘esame di specifici argomenti. Le commissioni sono di durata annuale. Ogni commissione ha un referente responsabile. Sezione 1. Regolamento delle sedute del Consiglio d’Istituto Art. 1. Riunioni del Consiglio d’Istituto. a) Il Consiglio d’Istituto si riunisce in sedute ordinarie almeno due volte all‘anno per: b) l‘approvazione del bilancio preventivo; c) l‘approvazione del conto consuntivo. d) Si riunisce altresì tutte le volte che si rende necessario. Art. 2. Convocazione del Consiglio d’Istituto. a) Il Consiglio d’Istituto viene convocato dal Presidente su richiesta della Giunta Esecutiva o su richiesta scritta di 1/3 dei membri del consiglio stesso. b) La convocazione deve essere effettuata almeno 5 giorni prima rispetto alla data della riunione con lettera diretta ai singoli membri, recante l‘indicazione dell‘ordine del giorno. Alla la convocazione, andrà allegata copia dei documenti relativi agli argomenti più rilevanti, con particolare riguardo a quelli di natura contabile. c) Nei casi urgenti è sufficiente che i consiglieri vengano convocati, con telefonicamente, un giorno prima della seduta. d) Copia della convocazione viene trasmessa ad ogni scuola dell‘istituto, perché sia affissa ai relativi albi e pubblicata sul sito web dell‘istituto, lo stesso giorno in cui vengono inviati gli avvisi di convocazione ai membri del consiglio. Art. 3. Presidenza del Consiglio d’Istituto. a) Il Consiglio d’Istituto è presieduto dal Presidente ed in sua assenza dal Vice Presidente. Se questi è assente o impedito, la presidenza sarà assunta dal rappresentante dei genitori più anziano d‘età. Art. 4. Sede delle riunioni a) Il Consiglio si riunisce di norma nella sede della direzione in orario extrascolastico. b) Le sedute si devono ritenere valide ad ogni effetto, quando siano presenti la metà più uno dei consiglieri in carica. c) Se la trattazione degli argomenti previsti non viene ultimata e si delibera di rinviare la seduta, occorrerà che l’avviso di rinvio sia sempre diramato ai consiglieri assenti. 116 Art. 5. Ordine del giorno a) Gli argomenti vengono trattati nell‘ordine in cui sono iscritti nell‘avviso di convocazione. b) Potranno essere avanzate proposte d‘inversione dell‘o.d.g. sia da parte del Presidente, sia da parte dei consiglieri. c) Le proposte non incluse nell‘o.d.g. potranno essere sottoposte a deliberazione se accettate dalla maggioranza qualificata dei presenti. d) In caso contrario il Consiglio può decidere d‘iscriverle nell‘o.d.g. della successiva seduta. e) Dal momento in cui inizia la votazione su un argomento sottoposto al giudizio del Consiglio, nessuno può prendere la parola. Art. 6. Verbali a) Di ogni seduta viene redatto il processo verbale, steso su apposito registro e firmato dal Presidente e dal Segretario b) Esso deve contenere l‘oggetto delle discussioni, i nomi dei presenti e degli assenti, l‘esito delle eventuali votazioni. c) Ogni membro del Consiglio può chiedere che venga posta a verbale una propria dichiarazione. d) Il segretario è scelto dal Presidente, tra i membri del Consiglio. Sezione 2. Organizzazione del Consiglio d’Istituto Art. 1. Componenti del Consiglio d’Istituto a) Il Consiglio d’Istituto è costituito da 19 componenti, di cui:

 il dirigente scolastico;  8 rappresentanti del personale docente;  2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario;  8 rappresentanti dei genitori degli alunni.

b) Il direttore amministrativo partecipa alle riunioni del consiglio in qualità di consulente. c) Il Consiglio può decidere a maggioranza di invitare consulenti esterni quando lo ritenga necessario. d) Il consiglio può articolare i suoi lavori organizzando al suo interno in commissioni di lavoro o/e partecipando con membri designati dal Consiglio stesso, a commissioni miste. Le commissioni restano in carica un anno scolastico e possono essere riconfermate. Di norma le commissioni vengono costituite all‘inizio di ogni anno scolastico. Art. 2. Prerogative dei componenti del Consiglio d’Istituto. a) I membri del Consiglio possono partecipare, con diritto di parola, ma senza diritto di voto, alle riunioni dei consigli di classe e interclasse. b) I membri del Consiglio possono accedere alle scuole dell‘Istituto, durante l‘orario delle lezioni, previo accordo con gli insegnanti o dietro autorizzazione del dirigente scolastico. c) Su richiesta, possono accedere alla segreteria, oltre l‘orario scolastico. 117 Art. 3. Articolazione del Consiglio d‘Istituto a) Il Consiglio d‘Istituto può decidere di costituire al suo interno apposite commissioni di lavoro, per affrontare argomenti di carattere tecnico. b) Le commissioni vengono nominate nella prima seduta del consiglio di ogni anno scolastico. c) Le commissioni relazionano al consiglio al fine di favorire una maggior conoscenza dei problemi in discussione. Capo 2. La giunta esecutiva Art. 1. Convocazione delle Giunta Esecutiva a) Ne fanno parte di diritto il dirigente scolastico e il direttore amministrativo dell‘Istituto che è anche il segretario della giunta. Vengono inoltre eletti quali componenti due genitori e un rappresentante degli insegnanti. b) la Giunta esecutiva è convocata dal dirigente scolastico, che la presiede. c) L‘ordine del giorno è formulato dal Presidente e contiene gli argomenti proposti dalla Giunta Esecutiva e dai singoli consiglieri. d) All‘ordine del giorno vengono allegati i documenti relativi alle singole proposte, qualora esse vengano formulate dai singoli consiglieri. e) Le elezioni della Giunta Esecutiva hanno luogo a scrutinio segreto. Tutti i genitori del Consiglio sono candidati. f) Il Consiglio può deliberare di eleggere, sempre tra i genitori, anche un vice presidente, da votarsi secondo le modalità previste per l‘elezione del Presidente. g) Le sedute sono valide quando sono presenti la metà dei componenti della Giunta Capo 3 Regolamento delle sedute dei consigli di classe, interclasse, intersezione Art. 1. Convocazione, presidenza e verbalizzazione delle sedute a) Ogni consiglio di intersezione, interclasse o classe, è convocato dal dirigente scolastico, oppure su richiesta scritta di un terzo dei suoi componenti. b) La convocazione dei consigli avviene per iscritto, a mezzo del diario degli alunni. L‘avviso di convocazione, con il relativo ordine del giorno, viene affisso all‘albo della scuola. c) La convocazione deve essere resa nota ai componenti dei consigli con almeno cinque giorni di preavviso. In caso di particolare e comprovata urgenza e gravità, la convocazione può avvenire con un preavviso di 24 ore. d) Ê dovere dei docenti far prevenire ai genitori le comunicazioni sopra indicate nel più breve tempo possibile. e) I consigli di intersezione ,interclasse o classe, nella loro composizione completa, dovranno riunirsi, di norma, almeno una volta ogni bimestre. f) Il consigli sono presieduti dal Dirigente scolastico o, per sua delega, anche verbale, 118 dall‘insegnante coordinatore di plesso (per la scuola materna ed elementare) o di classe (per la scuola media). g) Il Dirigente scolastico o il docente delegato a presiedere la seduta, nomina un segretario tra i docenti presenti. Il segretario è tenuto a redigere un verbale sull‘apposito registro conservato presso la scuola. Copia di tale verbale deve essere inviata all‘Ufficio di direzione entro i cinque giorni lavorativi successivi alla seduta. Per la nomina del segretario si dovrà seguire, di norma, il criterio della turnazione.

Capo 4. Assemblee dei genitori a) La convocazione e lo svolgimento delle assemblee dei genitori sono regolati dall‘art. 15 del D.Lgs. 297/94. b) Le assemblee dei genitori possono essere di classe, di interclasse o di scuola. Art. 1. Convocazione a) Le assemblee dei genitori potranno svolgersi su richiesta dei docenti, del Dirigente scolastico, dei rappresentanti dei genitori eletti nel consigli di classe – interclasse-intersezione, su richiesta di almeno un terzo dei genitori o su richiesta dei rappresentanti di classe. b) La convocazione delle assemblee avviene per iscritto, a mezzo del diario degli alunni o telefonicamente. L‘avviso di convocazione, con il relativo ordine del giorno, viene affisso all‘albo della scuola. c) La convocazione deve essere resa nota ai genitori con almeno cinque giorni di preavviso. I casi di particolare e comprovata urgenza e gravità, la convocazione può avvenire con un preavviso di 24 ore. d) E’ dovere dei docenti far prevenire ai genitori le comunicazioni sopra indicate nel più breve tempo possibile. e) Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell‘Istituto, la data e l’orario di svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta con il Dirigente scolastico In ogni caso devono essere convocate in orario non coincidente con quello delle lezioni. Art. 2. Partecipanti e svolgimento delle assemblee a) Possono partecipare alle assemblee con diritto di parola, oltre ai genitori, anche il Dirigente scolastico e gli insegnanti. Nei casi in cui lo si ritenga opportuno l‘assemblea può aprirsi anche alla partecipazione del personale non docente. I richiedenti possono proporre la partecipazione di esperti o rappresentanti egli Enti Locali, secondo gli argomenti messi all‘ordine del giorno. La partecipazione di personale esterno alla scuola deve essere autorizzata dal Dirigente scolastico b) L‘assemblea elegge di volta in volta un presidente pro tempore che può essere riconfermato nelle assemblee successive. Di norma il presidente è eletto per votazione palese. Il presidente nomina il segretario. Art. 3. Poteri del presidente a) Il presidente esercita i poteri disciplinari e regola l‘andamento dell‘assemblea. Può stabilire la durata massima degli interventi tenendo conto del numero dei presenti e degli iscritti a parlare. Ê facoltà del presidente interrompere gli interventi palesemente estranei all‘ordine all‘argomento in discussione.

119 Art. 4. Svolgimento dell‘assemblea a) Il diritto di parola si esercita per alzata di mano con l‘indicazione del proprio cognome e della classe del figlio. Coloro che intervengono debbono attenersi all‘argomento. b) Chi si ritenga chiamato in causa personalmente può chiedere al presidente il diritto di replica per fatto personale. L‘intervento avrà la precedenza sugli altri e avverrà al termine dell‘intervento in corso, ma dovrà limitarsi al fatto in questione.

TITOLO 3 REGOLAMENTO ALUNNI Norme di comportamento

Art.1 Gli alunni che frequentano la scuola dovranno indossare l’apposita uniforme scolastica e cioè: a) grembiulino rosa o celeste per i bambini della scuola dell’infanzia; b) grembiule blu per gli alunni della scuola primaria. Tale uniforme va indossata per stabilire un criterio di uguaglianza tra tutti i bambini evitando così la possibile discriminazione ed emarginazione degli alunni meno abbienti, che non possono permettersi abbigliamento e accessori firmati. Art. 2. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, consono ad una convivenza civile. Art. 3. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro dei collaboratori scolastici e a seguirne le indicazioni poiché assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi. Art 4. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Art 5. Gli alunni entrano a scuola secondo l’orario stabilito, accedendo alle aule al suono della campanella. Per i bambini della scuola dell’infanzia, data la tenera età, è consentita flessibilità sia in entrata che in uscita.(un’ora in ingresso , mezz’ora in uscita) Art. 6. Al primo suono della campanella gli alunni entrano con ordine e sollecitamente in classe dove troveranno gli insegnanti ad attenderli. Al secondo suono della campanella avranno inizio le lezioni. Nella Scuola Primaria gli alunni saranno accompagnati in classe dall'insegnante della prima ora.

Art.7. Al segnale di fine delle lezioni gli alunni dovranno uscire dalla classi ordinati ed in silenzio. Art.8. Gli alunni in ritardo giustificato, rispetto all’orario di entrata, sono ammessi in classe con visto del Dirigente Scolastico o del docente delegato. Gli alunni potranno anticipare l’uscita o per motivi di salute o su richiesta dei genitori che li preleveranno personalmente o tramite persona di cui sia nota l’identità e delegata dal genitore stesso. Art.9. Le assenze dovranno essere sempre giustificate, mediante l’apposito libretto, nel quale dovrà depositare la propria firma il genitore che firmerà le giustificazioni. Dopo 5 giorni di assenza consecutivi si richiede il certificato medico. Art.10. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori (o un'altra persona maggiorenne, delegata per iscritto, munita di documento di riconoscimento) dovranno presentare il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico, o da un docente delegato, al collaboratore scolastico che provvederà a consegnarlo al docente presente in classe. Art.11. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Motoria dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico. Art.12. Gli alunni sono tenuti a portare sempre a scuola l'occorrente necessario per i compiti e le 120 lezioni e lo svolgimento delle varie attività scolastiche. Essi sono tenuti ad indossare tute, magliette e scarpette di gomma per le attività ginniche. Art.13. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione. Art.14. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc... Art.15. Gli alunni possono recarsi in palestra, nei laboratori o altri locali dell’edificio scolastico solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità. Art.16. Nel corso della giornata sarà consentito un breve intervallo ricreativo; la ricreazione dovrà effettuarsi nelle aule . Art.17. Durante la ricreazione gli alunni potranno accedere ai bagni in numero non superiore a uno per volta per classe. Art.18. Gli alunni possono accedere ai bagni dopo la II ora di lezione e fino alla penultima ora, salvo eccezioni documentate o occasionali. Art.19. Nelle lezioni pomeridiane si può chiedere di andare ai servizi per una volta sola e non è consentita la ricreazione. Art.20. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. art.21. Il telefono, da parte degli alunni, deve essere usato solo in caso di comprovata necessità. art.22. Eventuali telefonini, devono essere tenuti spenti durante l’orario scolastico e custoditi dal legittimo proprietario. A tal proposito si veda la regolamentazione specifica a seguire. art.23. La scuola non risponde di furti di oggetti preziosi, telefonini cellulari, somme di denaro o altro che gli alunni portano in classe. art.24. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni. art.25. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola. art.26. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri. Eventuali danni causati al patrimonio pubblico dovranno essere risarciti. art.28. Gli alunni che trasgrediscono le regole di comportamento, procurando pericolo per sé e per gli altri, con ripetuti e gravi episodi di violenza, anche fisica (aggressività, bullismo, furti, uso di bevande alcoliche), rivolti ai compagni, personale docente e non, potrebbero essere esclusi dai viaggi d’istruzione su decisione del relativo Consiglio. art.29 In occasione di festeggiamenti particolari è consentita la consumazione di prodotti offerti da un alunno o da un docente che non devono essere prodotti in famiglia, ma provenire da esercizi pubblici muniti di permessi e sottoposti a controlli igienico sanitarie e che riportino la data di scadenza del prodotto sulla confezione ben chiusa e integra. art.30. Di norma la distribuzione di bevande, mediante apparecchi automatici, è autorizzata e riservata agli adulti (personale della scuola). 31. Gli insegnanti all’inizio di ogni anno scolastico sono invitati a leggere e a commentare nelle diverse classi i vari punti del presente articolo.

121 TITOLO 4 DIRITTI DEGLI ALUNNI

Lo svolgimento di ogni attività didattica ha per fine:  Soddisfare al meglio i bisogni di istruzione, formazione ed educazione dell’alunno, valorizzandone l’identità personale, culturale, morale, nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, garantiti e tutelati nella comunità scolastica attraverso una convivenza democratica solidale e rispettosa delle diversità e dell’eguaglianza tra i cittadini;

 Assicurare qualità, efficacia, efficienza e produttività del servizio e l’acquisizione di conoscenze e di competenze adeguate e necessarie all’esercizio dell’autonomia personale e delle scelte future;

Assicurare un insegnamento efficace, in linea di continuità con lo sviluppo e la diversità di ciascuno, in relazione a ben individuati obiettivi formativi, come previsto dal P.O.F. In considerazione di ciò gli alunni hanno diritto a: art.1. essere ascoltati ed avere un rapporto comunicativo sereno e positivo art.2. esprimere liberamente il proprio pensiero, nel rispetto delle opinioni altrui art.3. partecipare attivamente e proficuamente alle varie attività scolastiche art.4. usufruire delle attività di recupero, consolidamento e potenziamento delle loro capacità art.5. vedere valorizzati i loro prodotti scolastici art.6. avere un orario scolastico rispettoso dei loro ritmi di apprendimento art.7. conoscere le metodologie didattiche che i docenti intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione - conoscere le metodologie valutative dei docenti: la valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento. art.8. conoscere le procedure dei provvedimenti disciplinari art.9. avere un’equa distribuzione dei carichi di lavoro art.10. non avvalersi dell'insegnamento della Religione Cattolica, in virtù di quanto disposto dalla Legge 25\3\1985,n°121,e dalla Circolare ministeriale 18\01\1991, n°9.

Titolo 5 DOCENTI Diritti e doveri Capo 1. Doveri dei Pubblici dipendenti Art. 1. Indicazione generali a) I doveri dei pubblici dipendenti sono indicati dai contratti collettivi di lavoro, dal Codice comportamento dipendenti pubblici: D.P.R., 16/04/2013 n° 62, G.U. 04/06/2013 Art. 2. Doveri del personale. a) Oltre ai doveri sopra indicati e a quelli esposti negli altri articoli del presente regolamento, il personale dell’Istituto deve:

 Tenere un comportamento improntato al massimo rispetto degli alunni, dei genitori, degli operatori che lavorano nell’Istituto. Il comportamento deve essere tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione;  Dimostrare nei rapporti con il cittadino la massima disponibilità e non ostacolarne l’esercizio dei diritti fondamentali. Deve favorire l’accesso alle informazioni di tutti coloro che ne abbiano un interesse legittimo o strumentale, nei limiti in cui ciò non sia espressamente vietato da leggi o regolamenti; 122  Garantire le riservatezza delle informazioni su dati personali sensibili degli alunni o delle famiglie, delle informazioni riservate avute per motivi di lavoro, sulle procedure amministrative che, in fase di elaborazione, sono coperte dal segreto d‘ufficio;  Usare e custodire con cura i beni a disposizione dell’ufficio e delle scuole;  Prestare adeguata attenzione alle richieste di ciascuno e fornire motivazioni e spiegazioni in ordine al comportamento proprio o di altri dipendenti dell‘istituto;  Astenersi da dichiarazioni pubbliche che vadano a detrimento dell’immagine dell’Istituto.  Mantenere la riservatezza su procedure in via di espletamento (assegnazione alle classi, formazione delle classi, programmazione);  Evitare di esprimere valutazioni sull‘operato dei colleghi o su scelte pedagogico – didattiche di altre classi, sezioni o scuole, senza averne preventivamente informato gli interessati;  Tenere sempre informato il dirigente dell’ufficio dei propri rapporti con gli organi di stampa, qualora siano inerenti le proprie funzioni professionali;  Curare la puntuale consegna ai destinatari del materiale informativo e dei documenti;  Mantenere un atteggiamento imparziale. In particolare costituisce una gravissima violazione dei doveri professionali qualsiasi atteggiamento, diretto o indiretto, che si traduca in comportamenti ostili o discriminanti nei confronti degli alunni, i cui genitori abbiano rivolto osservazioni critiche alla scuola, all’operato dei docenti o del personale ATA;  Chiedere l’autorizzazione del dirigente dell’ufficio per assentarsi dal luogo di lavoro durante l’orario di servizio;  Utilizzare il materiale di cancelleria, elaboratori, fotocopiatrici o altre attrezzature di cui dispone in ufficio o a scuola solo per compiti d‘ufficio.

art.1. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, secondo l’orario e/o i giorni previsti per i colloqui informativi o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di ricevimento. art.2. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E' possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni. Indicazioni sui doveri dei docenti L’orario di servizio è ispirato a rigorosi criteri didattici che hanno sempre presente la centralità dell’alunno e delle sue esigenze e mira a creare le situazioni più favorevoli all’apprendimento. 1. Il personale docente è tenuto ad osservare un orario settimanale di 18 ore per la scuola secondaria di primo grado, di 24 h (22 di lezione + 2 di programmazione) per la scuola primaria e di 25 h per la scuola dell’infanzia. 2. In caso di assenza prevedibile dal servizio (sia per attività di insegnamento che per riunioni pomeridiane) il docente presenta ESCLUSIVAMENTE al D.S. con congruo anticipo regolare istanza documentata di congedo/permesso retribuito; in caso, invece, di assenza improvvisa ed imprevedibile, comunica al Capo d’Istituto telefonicamente dieci minuti prima dell’orario di servizio la natura dell’impedimento e la presumibile durata. In ogni caso le assenze dovranno essere sempre giustificate al rientro in servizio con apposita domanda documentata. 3. Durante l’orario di lavoro, il personale docente non può assentarsi dal luogo di lavoro senza l’autorizzazione del D.S.. 4. Durante le ore a disposizione ed in quelle dedicate al ricevimento - genitori non è consentito all’insegnante allontanarsi dall’edificio scolastico; è da evitare l’accesso frequente e la sosta prolungata negli Uffici di Presidenza e di Segreteria se non per comprovati motivi amministrativi o 123 didattici. 5. Il docente di sostegno in caso di assenza dell’alunno affidatogli, informa tempestivamente il D.S. e si mette a disposizione per l’intero orario giornaliero. 6. E’ fatto divieto al docente di assumere iniziative personali, occasionali ed incompatibili con la volontà degli altri colleghi di classe e con gli organi superiori. Ogni decisione concernente gli aspetti organizzativi e le attività interdisciplinari, parascolastiche e integrative della scolaresca sarà presa dal competente consiglio di classe o dal Dirigente Scolastico per la materia di competenza. 7. E’ vietato utilizzare ai fini privati carta intestata, od altro materiale ed attrezzature di cui la scuola dispone per ragioni d’ufficio o didattiche. 8. I docenti per accogliere gli alunni, devono trovarsi in aula almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni e dell’entrata degli alunni e, nelle ore intermedie, provvedono al cambio di classe con tempestività, onde evitare precise assunzioni di responsabilità personali. 9. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti. 10.E’ compito del docente impegnato nella prima ora di lezione provvedere alla verifica delle giustificazioni. 11.In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe 12.I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo da inserire nel registro di classe e sul registro personale completo di indirizzi ed numeri telefonici. 13.I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. 14. Durante l'intervallo i docenti vigilano sull'intera classe e collaborano con i colleghi delle altre classi. 15. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati. 16. Se un docente, per gravi e motivate ragioni, deve allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe. 17.In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse. 18. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi. 19. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita e vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati. 20.I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. 21.E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza. 22. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni. 23.I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al Dirigente. 24.Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati al Dirigente. I danni provocati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo. 25.I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo. 26. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati. 27.I docenti sono tenuti a rispettare, improrogabilmente, le scadenze indicate nelle comunicazioni del Dirigente. 28.E’ assolutamente proibito utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro. 29.E’ assolutamente proibito utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. 30.I docenti possono assegnare piccole esercitazioni domestiche sui contenuti elaborati in classe per rafforzare negli alunni la costruzione di un metodo di studio, per abituarli alla riflessione, 124 all’elaborazione critica, alla rielaborazione personale. I compiti a casa non saranno assolutamente assegnati quando la giornata scolastica prevede attività extracurricolari. Nei plessi funzionanti con orario prolungato non saranno previsti né compiti a casa , né verifiche nel giorno successivo a quello di prolungamento. 31.I docenti devono informare le famiglie circa le attività didattiche extracurricolari, che saranno svolte. 32.I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte. In particolare il docente cura la compilazione del registro personale, delle schede degli alunni e di ogni altro documento di sua competenza. 33. Gli insegnanti del turno antimeridiano sono tenuti alla raccolta dei tickets mensa e della loro consegna ai collaboratori scolastici. 34. Gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale (lavarsi le mani....) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto comportamento. 35.L'autorizzazione all'uscita anticipata degli alunni, firmata dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portata dal collaboratore scolastico nella classe dell'alunno, dove il docente provvederà alla annotazione sul registro di classe. 36. Gli insegnanti dovranno far pervenire ai genitori per iscritto le comunicazioni della scuola e verificare che sia stata apposta la firma per presa visione.

TITOLO 6 INDICAZIONI SUI CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI E SEZIONI art. 1. Per la formazione delle Sezioni della Scuola dell’Infanzia si terrà conto dei seguenti criteri: a) Equa ripartizione per sesso, tenendo conto del numero degli iscritti e della disponibilità in rapporto alle diverse età b) Esigenze familiari particolarmente motivate art.2. Per la formazione delle classi della Scuola Primaria si terrà conto dei seguenti criteri: a) Inserimento dei bambini provenienti dalla Scuola dell’Infanzia dell’ istituto tenendo conto dei livelli di competenza in uscita; b) Inserimento dei bambini provenienti da altri comuni tenendo conto di esigenze familiari particolarmente motivate. art. 3. Per la formazione delle classi della scuola secondaria di primo grado si terrà conto dei seguenti criteri: a) Equa distribuzione in base alle informazioni degli insegnanti della scuola primaria sul profitto, i livelli di apprendimento e il comportamento degli alunni b) Equa ripartizione per sesso c) In presenza di fratelli/sorelle gemelli/e, l’indicazione è quella di inserirli in due sezioni o classi diverse. d. Su richiesta dei genitori si dovrà consentire l’inserimento di alunni nello stesso corso dei fratelli o sorelle frequentanti. e. Il numero degli alunni stranieri dovrà essere equo nelle varie classi f) Omogeneità nella distribuzione territoriale (nel caso di alunni provenienti da diversi comuni o realtà territoriali va operata un'equilibrata distribuzione tra le varie classi in formazione); art. 4 La formazione delle classi sarà affidata ad una Commissione presieduta dal Dirigente Scolastico o da suo delegato, costituita dai docenti delle classi/sezioni dell'ultimo anno appartenenti all' ordine di scuola precedente. in casi particolari, opportunamente valutati il Dirigente scolastico può procedere ad assegnazioni in difformità da questi criteri.

125 CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Per l’assegnazione ai plessi si tiene conto: 1. per la scuola dell’ infanzia – primaria a) Continuità b) Utilizzo dei docenti in possesso della specializzazione L2 c) Equa utilizzazione dei docenti in base alle competenze epistemologiche con ripartizione eterogenea d) Equa ripartizione dei docenti in base all’eventuale godimento della l.104/92, art. 33 e/o art. 21 2. Per la scuola secondaria di primo grado a) Scorrimento (per le classi II e III) b) Equa ripartizione dei docenti in base all’eventuale godimento della l.104/92, art. 33 e/o art. 21 c) Considerare particolari situazioni di disagio o di provate esigenze personali d) in caso di disponibilità di posti vacanti, con richieste di eventuali cambi precederanno Docenti di ruolo (anzianità di servizio nella scuola, anzianità di servizio a tempo indeterminato) Il Dirigente scolastico può procedere ad assegnazioni in difformità da questi criteri, con decisione motivata. In ogni caso, la priorità è sempre diretta alle necessità e all’interesse pedagogico e didattico degli alunni rispetto alle esigenze dei singoli docenti. Art. 2) – Docenti a tempo indeterminato facenti già parte dell’organico dell’Istituto. Fermo quanto disposto dall’art. 1, il personale docente facente già parte dell’organico dell’Istituto può formulare richiesta di assegnazione ad altro plesso/sede/classi. Le richieste dovranno essere riferite a posti vacanti e dovranno pervenire entro il 30 giugno di ogni anno. Nel caso in cui più docenti formulino richiesta relativa allo stesso posto vacante, l‘assegnazione sarà disposta sulla base della graduatoria formulata in base alla tabella di valutazione dei titoli ai fini delle utilizzazioni allegata al C.C.N.D. concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente, senza applicare i punteggi relativi alle esigenze di famiglia. Criteri per la sostituzione dei docenti assenti nella Scuola dell’Infanzia per un giorno: Per quanto riguarda le sostituzioni dei docenti assenti per un giorno, nella scuola dell’infanzia e nella può essere adottato il sistema dello slittamento sul turno. Nelle classi dell’infanzia, con solo due sezioni si interviene con la sostituzione da parte del docente della sezione più vicina. Criteri per la sostituzione dei docenti assenti per un periodo < a 5 gg.nella scuola primaria e per un periodo di < a 16 giorni nella scuola SSI°.

126 1. Scuola primaria a) Utilizzazione del docente in compresenza - Nella propria classe - In classi parallele - In altre classi b) Utilizzazione del docente di sostegno (solo in assenza dell’alunno affidatole/gli) - Nella propria classe - In classi parallele - In altre classi c) Per i criteri fin qui esposti si seguirà SEMPRE il criterio della rotazione tra docenti nel plesso

Nella Scuola secondaria, dove il numero di ore disponibili per le sostituzioni è esiguo, il collegio ha approvato la costituzione di una “banca delle ore” che consiste nella disponibilità del docente a prestare, senza compenso economico, ore eccedenti l’orario di servizio, fino a un massimo di 6 ore settimanali, e alimentare, così, un credito di ore, da recuperare, compatibilmente alle esigenze di servizio, anche in uno stesso giorno Nell’Istituto sarà presente un registro “banca delle ore” che sarà aggiornato settimanalmente dall’ufficio di vicepresidenza, previa comunicazione dei coordinatori di plesso. Le ore per la sostituzione dei colleghi assenti saranno assegnate secondo i seguenti criteri: a) Docente a disposizione facente parte dello stesso C d C. b) docente a disposizione che insegna la stessa materia c) docente a disposizione nell’Istituto d) docenti che nella loro ora non hanno la classe presente a scuola e) docenti che devono recuperare permessi brevi f) docenti dichiaratisi disponibili (banca ore o con retribuzione aggiuntiva).

TITOLO 7 GENITORI

Indicazioni e norme da seguire art.1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. art.2. Sarebbe opportuno da parte dei genitori a) evitare richieste permessi di uscite anticipate, limitandole ai soli casi di stretta necessità: 1.per contribuire a garantire il diritto allo studio; 2.per rafforzare l’educazione alla legalità e al rispetto delle regole di un’istituzione; 3.per valorizzare il senso e il significato del ”tempo scuola” b) trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; c) stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno; d) controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni scritte inviate dalla scuola; e) partecipare con regolarità alle riunioni previste;

127 f) favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; g) osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; h) sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa facendoli percepire agli alunni come momento di crescita personale, autonoma e sostenendoli nella costruzione di un metodo di studio riflessivo. i) educare ad un comportamento corretto durante la mensa. art.4. le assenze dovranno essere sempre giustificate, mediante l’apposito libretto nel quale dovrà depositare la propria firma il genitore che firmerà le giustificazioni. Dopo 5 giorni di assenza consecutivi si richiede il certificato medico. art.5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. art.6. I genitori sono tenuti a comunicare agli insegnanti qualsiasi di allergia (alimentare e non) dei propri figli e le eventuali affezioni e/o patologie che potrebbero limitare le normali attività scolastiche e richiede particolari attenzioni da parte degli insegnanti. art.7. I genitori sono tenuti a comunicare all’Istituto le modalità di rientro a casa dell’alunno (da solo, prelevato da un genitore, prelevato da un parente/conoscente munito di delega) sia al termine delle attività curricolari che di quelle extracurricolari. art.8 Il diritto alla critica dovrà essere esercitato all‘interno dei locali scolastici e nelle sedi istituzionali. L’istituto si riserva di avviare tutte le iniziative ritenute utili a difendere il “buon nome” dell’istituto stesso e dei docenti che ne fanno parte. art. 9 I genitori eletti nei vari organi collegiali hanno il compito d‘informare periodicamente i loro elettori individualmente o attraverso apposite assemblee.

TITOLO 8 Accesso delle famiglie ai locali scolastici art.1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’Infanzia. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno. art.2. Per le uscite anticipate, autorizzate dal D.S. o da un suo delegato, i genitori consegneranno il permesso al collaboratore scolastico che provvederà a prelevare l’alunno dalla classe e a consegnarlo ai genitori. art.3. Nei casi di indisposizione degli alunni durante le ore di lezione, gli alunni potranno lasciare la scuola solo se prelevati direttamente dai genitori o da altra persona maggiorenne delegata per iscritto che dovrà esibire detta delega unitamente al documento di riconoscimento. I genitori, pertanto, sono invitati a depositare il proprio numero telefonico o quello della persona delegata agli insegnanti. E’ assolutamente vietato, sia ai collaboratori scolastici, sia al personale LSU consegnare i bambini a persone non autorizzate. art.4. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento dei docenti.

TITOLO 9 REGOLAMENTO USO CELLULARI E DISPOSITIVI MOBILI

Regolamento per l’uso dei telefoni cellulari e dispositivi mobili da parte degli alunni Il presente regolamento si applica principalmente alle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto, in particolare per quanto riguarda le sanzioni, ma è comunque utilizzabile anche nelle scuole primarie. In generale, per le scuole primarie, si suggerisce ai genitori di non consentire ai bambini di portare a scuola il telefono cellulare. L’uso dei dispositivi mobili può essere eventualmente consentito nella classe V, in particolari casi, secondo quanto descritto nel successivo caso 2). Si distingue tra due casi d’uso principali: 1) uso del telefono cellulare per chiamate, sms, messaggistica in genere; 2) utilizzo delle altre funzioni, tipiche degli smartphone (foto, video, varie applicazioni), comuni

128 anche a tablet e altri dispositivi mobili, che possono avere una rilevanza e un possibile impiego nella didattica. Per quanto riguarda il caso 1), si ribadisce la puntuale applicazione della normativa vigente (DPR 249/1998, DPR 235/2007, Direttiva Ministeriale 15.03.2007), pertanto l’uso del cellulare in quanto tale non è consentito per ricevere/effettuare chiamate, SMS o altro tipo di messaggistica. Il divieto non si applica soltanto all’orario delle lezioni ma è vigente anche negli intervalli e nelle altre pause dell’attività didattica (ad es. mensa). Per quanto riguarda uscite, visite guidate e viaggi di istruzione, l’uso è consentito al di fuori dei momenti dedicati a visite guidate e attività legate all’aspetto didattico dell’uscita. La comunicazione con le famiglie, per qualsiasi urgenza, è sempre garantita attraverso il telefono della scuola. I docenti possono derogare a tale disposizioni, consentendo l’uso del cellulare, in caso di particolari situazioni non risolvibili in altro modo. Le famiglie sono invitate a collaborare strettamente con l’Istituto, nello spirito della corresponsabilità educativa, evitando ad esempio di inviare messaggi o effettuare chiamate ai telefoni dei propri figli, durante l’orario scolastico. Gli alunni sono tenuti a mantenere i loro telefoni spenti durante l’intera permanenza a scuola, salvo quanto previsto nel caso 2). In ogni caso si deve evitare di essere raggiunti da qualsiasi notifica o segnalazione, eventi particolarmente distraenti e disturbanti durante l’attività didattica. L’estensione del divieto d’uso ai momenti di pausa risponde ad una esigenza prettamente educativa, tesa a favorire la socializzazione e le relazioni dirette tra le persone, dal momento che è piuttosto evidente la tendenza dei ragazzi ad “isolarsi”, attraverso l’operatività sui propri dispositivi mobili (per giocare, ascoltare musica o per inviare/ricevere messaggi anche attraverso social network come Facebook, WhatsApp e altri). Le contravvenzioni alle prescrizioni e divieti di cui a questo punto 1) sono sanzionate secondo quanto previsto dalla tabella allegata. Il caso 2) risponde ad esigenze e finalità totalmente diverse, per lo svolgimento di attività didattiche innovative e collaborative, che prevedano anche l’uso di dispositivi tecnologici e l’acquisizione da parte degli alunni di un elevato livello di competenza digitale, soprattutto per quanto riguarda l’uso consapevole e responsabile delle tecnologie. Si ricorda che la competenza digitale è una delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, identificate dall’Unione Europea. L’uso di smartphone, tablet e altri dispositivi mobili, o delle funzioni equivalenti presenti sui telefoni cellulari è pertanto consentito, ma unicamente su indicazione del docente, con esclusiva finalità didattica, in momenti ben definiti e con modalità prescritte dall’insegnante. Secondo le recenti indicazioni del Garante della privacy, la registrazione delle lezioni è possibile, per usi strettamente personali. Qualora gli alunni intendessero avvalersi di tale possibilità, sono tenuti a informare l’insegnante prima di effettuare registrazioni audio/foto/video delle lezioni o di altre attività didattiche. In nessun caso le riprese potranno essere eseguite di nascosto, senza il consenso dell’insegnante. Si ribadisce che registrazioni e riprese audio/foto/video sono consentite per uso personale, mentre la diffusione di tali contenuti è invece sempre subordinata al consenso da parte delle persone ritratte/riprese. Si richiama l’attenzione degli alunni, dei docenti e delle famiglie sulle possibili conseguenze di eventuali riprese audio/video o fotografie effettuate all’interno degli ambienti scolastici, al di fuori dei casi consentiti, e successivamente diffuse con l’intento di ridicolizzare compagni o insegnanti o addirittura allo scopo di intraprendere azioni che sono spesso definite con il termine di cyber bullismo. Tali azioni possono configurare, nei casi più gravi, gli estremi di veri e propri reati. Non sono consentiti altri usi (ad esempio giochi). In generale, ogni utilizzo non autorizzato, al di fuori di quanto previsto in precedenza, non è permesso e sarà sanzionato (vedi tabella). Anche in questo caso si ravvisa la necessità di grande sintonia e collaborazione tra scuola e famiglia, nell’ottica di favorire negli alunni lo sviluppo della necessaria consapevolezza e maturità nell’uso dei potenti strumenti ai quali hanno accesso. In particolari casi, i Consigli di Classe o il Dirigente scolastico potranno disporre specifiche condizioni d’uso, sia individuali che collettive, sempre con l’intento di ricondurre le sanzioni ad un intento educativo e di ricercare attivamente forme di collaborazione con la famiglia (ad esempio: il divieto assoluto di portare gli apparecchi a scuola per un certo periodo, per alcuni alunni o per l’intera classe ). 129 La scuola promuove iniziative di informazione e formazione sui temi dell’uso consapevole dei dispositivi informatici, dei nuovi media, dei social network e in generale delle applicazioni web e mobili.

TABELLA PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI CONNESSI ALL’ USO DI CEL ULARI ED ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI

Mancanza Frequenza Provvedimento Organo competente L’alunno non ha il cellulare spento o 1^ volta Richiamo verbale (con Docente silenziato (riceve chiamata/notifica annotazione sul registro di di messaggio) classe e comunicazione alla famiglia sul libretto/diario) 2^ volta Nota sul registro di classe Docente / DS (con comunicazione alla famiglia su libretto/diario) e intervento del Dirigente scolastico Uso reiterato Convocazione della famiglia Coordinatore della In seguito: provvedimento classe / DS / disciplinare Consiglio di classe L’alunno utilizza il dispositivo per 1^ volta Nota sul registro di classe Docente / DS chiamate e/o messaggistica o altri (con comunicazione alla usi non consentiti (giochi, ascolto famiglia su libretto/diario). musica, ecc.) Eventuale intervento del Dirigente scolastico. Uso reiterato Convocazione della famiglia Coordinatore della In seguito: provvedimento classe / DS / disciplinare Consiglio di classe L’alunno usa dispositivi elettronici Ritiro della verifica e Docente / Consiglio durante una verifica scritta valutazione gravemente di classe insufficiente della stessa. Nota sul registro di classe e comunicazione alla famiglia su libretto/diario L’alunno effettua riprese Nota sul registro di classe e Docente audio/foto/video senza informare comunicazione alla famiglia preventivamente il docente su libretto/diario L’alunno diffonde in modo non Intervento del Dirigente DS/ Consiglio di autorizzato immagini/video/audio, scolastico. Convocazione classe /Consiglio di anche se eventualmente acquisiti della famiglia. Istituto con il permesso

130 ORGANO COMPORTAMENTO SANZIONE COMPETENTE PROCEDIMENTO AD EROGARE 1. Frequenza irregolare Convocazione dei Docente coordinatore Il coordinatore, viste le (assenze saltuarie o genitori ripetute assenze frequenti, assenze riportate sul registro di coincidenti con prove di classe e sentito il verifica o ripetute sempre Consiglio, convoca i nel medesimo giorno Consiglio di classe genitori. settimanale…) Incidenza sul voto di condotta Sedute di verifica e di scrutinio collegiale 2. Mancato assolvimento Annotazioni sul Docente Controllo dei compiti e degli impegni scolastici registro del docente annotazione sul registro e richiami verbali Reiterazione Coordinatore Comunicazione e nota Dopo 3 annotazioni, da parte del nota sul registro di coordinatore. classe e Definizione dei compiti convocazione della o incarichi aggiuntivi famiglia. L’alunno non mostra di Compiti specifici da Consiglio di classe modificare i propri espletare non comportamenti dopo i avendo svolto quelli Sedute di verifica e di provvedimenti già presi dovuti scrutinio collegiale

Diminuzione del voto in condotta 3. Mancanza di rispetto Richiamo verbale Docente nei confronti di adulti o di compagni, anche attraverso l’uso di linguaggio scurrile Convocazione della Coordinatore di Reiterazione famiglia classe

Il Consiglio di classe, Persistenza della Definizione di Consiglio di classe convocato in seduta mancanza disciplinare attività o incarichi straordinaria, irroga la aggiuntivi per sanzione riflettere sull’accaduto Ulteriore reiterazione e Consiglio di classe Procedimento come uso continuo del previsto al punto 8. linguaggio scurrile Sospensione dalle nonostante l’intervento lezioni fino ad un degli adulti massimo di 15 giorni 4. Mancato rispetto delle Secondo la gravità: procedure di sicurezza e della privacy richiamo verbale Docente

nota e convocazione Coordinatore di della famiglia classe/Dirigente 131 scolastico Il Consiglio di classe, definizione di Consiglio di classe convocato in seduta compiti o incarichi straordinaria, irroga la specifici sanzione.

nei casi più gravi: sospensione fino a 15 giorni 5. Ritardi Richiamo verbale Docente della classe

Persistenza nella Convocazione della Dirigente Scolastico mancanza disciplinare famiglia per giustificare la causa Ulteriore persistenza dei ritardi Consiglio di classe

Riduzione voto in comportamento 6. Mancata Richiamo verbale Docente della classe giustificazione dell’assenza Convocazione della Dirigente Scolastico Persistenza nella famiglia per mancanza disciplinare giustificare la causa delle assenze Consiglio di classe Ulteriore persistenza Riduzione voto in comportamento Oltre i ¾ del monte orario complessivo, nel caso non vi siano giustificazioni coerenti con i criteri approvati dal collegio docenti, non è consentita l’ammissione alla classe successiva 7. Uso del telefonino Ogni volta ritiro e Docente riconsegna all’alunno alla fine Dopo la terza volta di uso delle lezioni Dirigente scolastico del telefonino Convocazione della Reiterazione famiglia Consiglio di classe

Riduzione voto di comportamento 8. Danneggiamento di Da valutare a Procedimento per il cose proprietà seconda dei singoli provvedimento dell’istituto scolastico o casi: disciplinare con di ambienti in cui Dirigente scolastico e sospensione dalle l’alunno si trova a Nei casi meno consiglio di classe lezioni 132 seguito di iniziative gravi, per piccoli Il docente avvisa organizzate dall’istituto danni alle cose, immediatamente il DS stesso avviso alla famiglia che a sua volta e riparazione Dirigente scolastico e convoca, per le attraverso attività consiglio di classe mancanze più gravi, il socialmente utili Consiglio di classe in seduta straordinaria, in Nei casi più gravi, quanto organo avviso alla famiglia competente e allontanamento all’erogazione della dalle lezioni sanzione. Viene inviata (sospensione) fino dalla segreteria una ad un massimo di comunicazione di 15 giorni convocazione della famiglia. Viene quindi sentita la famiglia in merito a quanto contestato. Solo dopo aver sentito la famiglia e aver ascoltato le ragioni dell’allievo, si riunisce il consiglio di classe per la definizione del provvedimento. La disposizione stabilita dal Consiglio viene notificata per iscritto alla famiglia. Un docente si occupa del tutoraggio per la riammissione. 9. Reiterate violazioni del A seconda della comportamento da gravità: tenere a scuola che, Consiglio di classe nonostante diversi riduzione voto in interventi educativi messi comportamento Consiglio di classe in campo dagli adulti, dimostrano una scarsa attività socialmente Consiglio di classe Il DS convoca il capacità di adeguarsi a utili Consiglio di classe in contesti e regole e di seduta straordinaria, in ascoltare le figure adulte esclusione dalle quanto organo di riferimento. Tali visite guidate o dai competente comportamenti reiterati viaggi di istruzione all’erogazione della possono anche sanzione. Viene inviata determinare rischi per se dalla segreteria una stessi e per gli altri in comunicazione di particolari contesti convocazione della famiglia. Viene quindi sentita la famiglia in merito a quanto contestato. Solo dopo aver sentito la famiglia e aver ascoltato le ragioni dell’allievo, si 133 riunisce il consiglio di classe per la definizione del provvedimento. La disposizione stabilita dal Consiglio viene notificata per iscritto alla famiglia.

10. Gravi violazioni del Riduzione voto di Consiglio di classe corretto comportamento comportamento e da tenere a scuola: sospensioni dalle reiterazione, nonostante lezioni (con o senza siano state messe in atto obbligo di inutilmente tutte le altre frequenza) fino ad sanzioni, dei un massimo di 15 comportamenti offensivi giorni nei confronti degli adulti, dell’uso del linguaggio scurrile e irreverente, dei comportamenti aggressivi nei confronti dei compagni, di danni rilevanti agli oggetti e alle strutture. Mancanze gravi: furti, minacce ripetute, violenza contro adulti o compagni, uso scorretto dei materiali e degli strumenti scolastici tale da provocare grave danno, reiterazione di gravi comportamenti non rispettosi delle regole scolastiche e della convivenza civile. Casi eccezionali di Riduzione voto di Consiglio di classe e Il DS convoca il particolare gravità** comportamento e Consiglio di istituto Consiglio di classe in allontanamento seduta straordinaria. dalla comunità Viene inviata dalla scolastica per più di segreteria una 15 giorni comunicazione di convocazione della famiglia. Viene quindi sentita la famiglia in merito a quanto contestato. Solo dopo aver sentito la famiglia e aver ascoltato le ragioni dell’allievo, si riunisce il consiglio di istituto per la definizione del provvedimento. La 134 disposizione stabilita dal Consiglio di istituto viene notificata per iscritto alla famiglia.

Recidiva anche dopo la Allontanamento Consiglio di istituto Il DS convoca il sospensione per più di 15 dalla comunità Consiglio di classe in giorni, atti di violenza scolastica con seduta straordinaria. grave che provocano l’esclusione dallo Viene inviata dalla elevato allarme sociale, scrutinio finale o la segreteria una ove non siano possibili non ammissione comunicazione di interventi per un all’esame di stato convocazione della reinserimento responsabile conclusivo del famiglia. Viene quindi e tempestivo dello corso di studi o, nei sentita la famiglia in studente nella comunità casi meno gravi, merito a quanto durante l’anno scolastico allontanamento fino contestato. Solo dopo al termine dell’anno aver sentito la famiglia scolastico e aver ascoltato le ragioni dell’allievo, si riunisce il consiglio di istituto per la definizione del provvedimento. La disposizione stabilita dal Consiglio di istituto viene notificata per iscritto alla famiglia.

Fumo negli spazi . Rimprovero Docente, Consiglio scolastici verbale, nota di Classe e DS disciplinare con comunicazione alla famiglia, sospensione

N.B. Per fumo negli spazi interni alla scuola, segnalazione ai funzionari di plesso incaricati e al D.S. per l’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente (L.584/1975 e C.M.4/2001).

135 * D.P.R. 249/1998, art. 4, comma 7: “Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi e reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni”. ** D.P.R. 249/1998, art. 4, comma 9: “L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo”.

REGOLAMENTO PER LE VISITE GUIDATE E I VIAGGI D’ISTRUZIONE Le disposizioni dell’istituto in materia di visite guidate e viaggi d’istruzione si ispirano alla normativa vigente. Criteri generali Art. 1 Rientra nei fini istituzionali della scuola effettuare viaggi di istruzione, visite guidate, scambi culturali e attività sportive in orario e in giorni di lezione quale effettiva integrazione dell’attività didattica, in quanto parte della programmazione predisposta all’inizio dell’anno scolastico o del ciclo di studi. Le suddette iniziative, quindi, devono essere funzionali alle finalità formative peculiari del curricolo di studi. Art .2 I viaggi e le visite di istruzione sono considerati parte integrante del POF, pertanto vengono proposti solo ed esclusivamente dal/dai Docenti coinvolti, se si svolgono nell'ambito dell'orario di lezione e dal Consiglio di classe se la durata è superiore all'orario di lezione. Spetta al Consiglio d’Istituto determinare, sulla base delle disponibilità finanziarie accertate, i criteri generali per la programmazione delle iniziative, tenendo in considerazione gli orientamenti programmatici del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe. Il Consiglio d’Istituto riconosce il valore formativo dei viaggi d’istruzione e degli eventuali scambi culturali e autorizza le iniziative proposte dai Consigli di Classe e coordinati da un’apposita commissione. Art. 3 I viaggi potranno svolgersi nel corso di tutto l'anno scolastico ad eccezione dell'ultimo mese di lezione. Art. 4 Ogni C.d.C. dovrà inserire i viaggi proposti nella programmazione annuale delle discipline coinvolte, pertanto le proposte di viaggio dovranno di norma essere presentate all'inizio dell'anno scolastico. Eventuali proposte successive dovranno essere motivate e comunque pervenire alla Segreteria che provvederà a raccogliere i necessari preventivi, con un congruo anticipo sulla data di partenza. Art. 5 Salvo casi particolari e previo accordo con il Dirigente non sono ammesse gestioni autonome da parte di studenti e Docenti. Art. 6 La realizzazione del viaggio sarà affidata di norma ad agenzie e/o trasportatori operanti sul 136 territorio e di comprovata professionalità anche su proposta dei C.d.C. Art. 7 Si raccomanda la progettazione dei viaggi per aggregazione di classi al fine di contenere la spesa dei singoli partecipanti. Art. 8 Le famiglie devono essere informate del piano di viaggio e devono essere in possesso di recapiti telefonici ai quali fare riferimento per ogni necessità. Art. 9 Gli Studenti sono tenuti a rispettate le comuni norme disciplinari e le regole specifiche dettate dai Docenti accompagnatori. Comportamenti scorretti comportano l'applicazione delle sanzioni disciplinari. Partecipazione, durata e vigilanza Art.10 Al fine di garantire la valenza didattica ed educativa del viaggio o della visita la partecipazione della classe deve essere la più ampia possibile: non si autorizzeranno viaggi con una partecipazione inferiore al 75%. Art. 11. Poiché le visite guidate e i viaggi di istruzione, 1 sono inquadrati nella programmazione didattica dell’Istituto e rappresentano un completamento della formazione e della promozione personale e culturale degli allievi, tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe devono contribuire alla preparazione culturale che metta gli studenti nelle condizioni di usufruire al massimo dei benefici delle suddette iniziative. Sentito il parere degli Organi competenti interessati, il Dirigente Scolastico orienta sulla data di effettuazione dei viaggi e procede alla nomina dei docenti accompagnatori, che vengono individuati tra i componenti il Consiglio di Classe che abbiano dato la loro disponibilità al viaggio e che siano preferibilmente di materie attinenti alle sue finalità. Dalla normativa vigente è prevista la presenza di un accompagnatore almeno ogni quindici allievi. Per studenti disabili è necessaria la presenza del docente di sostegno, predisponendo ogni altra misura di sostegno commisurata alla gravità dell’handicap, in accordo con la famiglia dello studente. Deve essere assicurato il più possibile l’avvicendamento dei docenti accompagnatori, che sono tenuti a riferire al Dirigente Scolastico ogni tipo di inconveniente verificatosi nel corso del viaggio. Art.12 Su tale base, l’organizzazione effettiva viene curata dalla Commissione gite e dalla Segreteria didattica. La Segreteria provvede ad interpellare, per iscritto, almeno tre agenzie di viaggio in regola con le istruzioni ministeriali e che garantiscano la massima affidabilità; una volta in possesso delle offerte inviate dalle agenzie interpellate, procede ad un’ analisi comparata dei preventivi da sottoporre al Consiglio d’istituto. La comparazione dei preventivi delle agenzie non dovrà basarsi esclusivamente sul profilo eminentemente finanziario, ma terrà in considerazione tutti gli elementi che possano garantire massima sicurezza, affidabilità e complessiva convenienza. Sarà possibile anche l’organizzazione in proprio dei viaggi d’istruzione, nel rispetto della normativa vigente. Docenti Accompagnatori. Art. 13 L’incarico di accompagnatore costituisce modalità particolare di prestazione di servizio. Detto incarico comporta l’obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli alunni, con l’assunzione

137 delle responsabilità di cui all’art. 2047 e 2048 del Codice Civile integrato dalla norma di cui all’art. 61 della legge 11/07/1980 n. 312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave. Nella programmazione delle uscite, deve essere prevista la presenza di un Docente accompagnatore ogni 15 alunni. Al fine di evitare un rallentamento della sorveglianza il programma del viaggio non deve prevedere tempi morti (ore cosiddette “a disposizione”). Deve essere assicurato, di norma, l’avvicendamento dei docenti accompagnatori, al fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante. I Docenti accompagnatori, a viaggio d’istruzione concluso, sono tenuti ad informare il Dirigente Scolastico e gli organi Collegiali tramite relazione, per gli interventi del caso, degli inconvenienti verificatisi nei caso dei viaggio, con riferimento anche al servizio fornito dall’agenzia o dalla ditta di trasporto. Vigilanza sugli studenti. Art.14. Responsabilità della Famiglia: La famiglia è obbligata ad informare i docenti accompagnatori in caso di allergie/asma/intolleranze o problemi di salute importanti e a controllare che il/la figlio/a porti con sé i farmaci appositi. La famiglia è responsabile di aggravamenti di salute, crisi, ricoveri ecc., in caso non abbia informato i docenti su problemi di salute prima della partenza oppure non abbia messo nella valigia del figlio i farmaci appositi. Art. 15. Compiti dei Docenti Accompagnatori. A bordo del pullman. Per prevenire episodi vandalici, all’inizio e alla fine del viaggio controllare, insieme al conducente, le condizioni del mezzo: se si saranno verificati danni o sottrazioni di componenti d’arredo del pullman, quali tende, posacenere, sedili, braccioli, cuffie poggiatesta, luci di cortesia, plafoniere ecc., il danno economico sarà addebitato all’intero gruppo se non sarà individuato il responsabile. Controllare che gli studenti tengano il seguente comportamento: riporre lo zaino nel bagagliaio, tenere in pullman solo un piccolo marsupio e farmaci salvavita. Restare sempre a sedere durante la marcia, con le cinture di sicurezza allacciate. Controllare che gli studenti non tengano i seguenti comportamenti vietati: fumare, consumare cibi e bevande, disturbare conducente e passeggeri con cori rumorosi e irrispettosi, mettere i piedi sui sedili, gettare carta a terra ( far sì che si utilizzino gli appositi cestini per i piccoli rifiuti ). Tenere presente, nella gestione delle attività previste, che il pullman, la notte, deve restare fermo almeno 11 ore consecutive, quindi non è possibile utilizzarlo anche la sera. Sistemazione alberghiera. All’arrivo in hotel, verificare se vi sono danni nelle camere insieme a uno studente e comunicarlo alla reception; prima della partenza per il ritorno, eventuali danni agli arredi non presenti all’arrivo, saranno addebitati a tutti gli occupanti la camera se non sarà individuato il responsabile. Controllare che gli studenti evitino i seguenti comportamenti vietati: parlare a voce alta nelle camere e nei corridoi, sbattere le porte, sporgersi da finestre o balconi, uscire dalla propria camera in abbigliamento da riposo notturno e / o discinto, uscire dalla propria camera dopo l’orario concordato con i docenti, uscire dall’hotel senza essere accompagnati da un docente, fumare in camera. In qualsiasi momento del soggiorno i docenti potranno chiedere che gli studenti mostrino volontariamente il contenuto dei propri bagagli: l’ uso o il ritrovamento di oggetti di natura

138 offensiva (coltelli, armi, armi- giocattolo, fionde, ecc) comporta la segnalazione alle autorità di Pubblica Sicurezza. Ore notturne. Le ore notturne sono dedicate al riposo, per questo motivo la sera, gli studenti non possono uscire dalla propria camera dopo l’orario concordato con i docenti per il riposo notturno: in qualsiasi momento i docenti potranno fare un controllo delle camere e gli studenti sono tenuti ad aprire la porta immediatamente dopo che essi avranno bussato. Nel caso fosse richiesto l’intervento dei docenti dal portiere di notte o da altri ospiti dell’hotel a causa di comportamenti rumorosi o irriguardosi, il fatto costituirà, per gli studenti, un’aggravante nel momento della sanzione disciplinare che sarà data dal Consiglio di Classe al ritorno dal viaggio. Denaro / oggetti di valore. In luoghi affollati controllare che gli studenti indossino lo zaino davanti al corpo, non sulle spalle. In caso di furto/smarrimento di oggetti, il responsabile è il proprietario e i docenti sporgeranno denuncia alle autorità competenti. Pranzo libero e/o al sacco. Il pranzo non organizzato, cosiddetto “libero”, deve essere consumato tutti insieme nel momento e luogo concordati con gli studenti. Nel caso il luogo, al chiuso o all’aperto, non contenga tutti gli studenti, i docenti si divideranno per assicurare la sorveglianza ai diversi gruppi. Bevande: è permesso acquistare/consumare solo acqua e bibite analcoliche: ogni abuso (acquistare, consumare o portare da casa bevande alcoliche, anche a bassa gradazione) sarà punito a norma del Regolamento di Istituto. Gli studenti devono informare i docenti per ogni spostamento dal gruppo di riferimento: attardarsi in luoghi senza avvertire o altre iniziative personali non autorizzate saranno sanzionate con provvedimenti disciplinari. Il comportamento durante i pasti deve essere rispettoso dei luoghi e delle persone che li frequentano Abbigliamento. Controllare che l’abbigliamento degli studenti sia decoroso e consono ai luoghi da visitare. Telefono. Durante le visite i cellulari devono essere spenti; è permesso usarli solo nei seguenti momenti: durante i pasti (colazione, pranzo e cena), dopo cena e in camera.; l’uso del cellulare in momenti non permessi prevede il ritiro del cellulare stesso e la riconsegna a un genitore dopo il ritorno dal viaggio. Attività Visite guidate. Verifica in itinere: il viaggio d’Istruzione è attività didattica fuori dalla scuola, quindi i docenti, attraverso l’osservazione degli studenti, verificheranno il loro grado di coinvolgimento, le attività svolte sul campo, l’interesse e attenzione nell’ascolto delle guide, il comportamento durante le attività. Al ritorno sarà verificata l’efficacia del viaggio tramite attività di Verifica di vario tipo. Art. 16. Provvedimenti Disciplinari. Al ritorno dal viaggio, sentiti gli accompagnatori, il Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente Scolastico, sanzionerà eventuali violazioni del Regolamento d’Istituto e del Regolamento d’Istituto relativo ai Viaggi, elencate nel presente documento, attraverso provvedimenti disciplinari che potranno essere individuali, di gruppo o per l’intera classe nel caso non vengano individuati i singoli responsabili. I provvedimenti disciplinari potranno essere di vario tipo, per esempio: nota disciplinare individuale, sospensione individuale o di più studenti

139 per un numero di giorni da valutare, divieto di partecipazione di singoli studenti alle uscite didattiche per il resto dell’anno scolastico, blocco di tutte le uscite didattiche dell’intera classe per il resto dell’anno scolastico, divieto di partecipazione di singoli studenti al viaggio d’Istruzione nell’anno scolastico successivo, blocco di tutte le uscite didattiche e del viaggio d’Istruzione per l’intera classe nell’anno scolastico successivo.

REGOLAMENTO PERSONALE ATA.

Il personale amministrativo assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative connesse alle attività delle scuole, in collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale docente. Il ruolo del personale amministrativo è un indispensabile supporto all'azione didattico/educativa e contribuisce all’'efficienza e all'efficacia del servizio per il conseguimento delle finalità educative. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti interne ed esterne all’istituzione scolastica.

TITOLO 1 . Norme di comportamento e doveri del Personale Amministrativo

Il personale ATA è tenuto al rispetto delle norme contenute nei provvedimenti legislativi, contrattuali e giuridici che lo riguardano nonché a rispettare il presente regolamento.

Il personale ATA, pertanto, deve:

Art. 1 rispettare l'orario di servizio. Della presenza in servizio farà fede la firma apposta nel registro del personale. Art. 2 Curare i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. Art. 3 Collaborare con i docenti facendo da supporto all'azione didattica. Art. 4 Rispettare le norme sulla Privacy - D.Lgs. n. 196/2003. Art. 5 Prendere visione dei piani di emergenza dei locali ove opera e controllare la praticabilità ed efficienza delle vie di fuga. Art. 6 Rispettare il divieto di fumo nei locali scolastici e nelle pertinenze della scuola. Art. 7 Apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi relativi al personale ATA ; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto. Art. 8 Limitare l'uso dei telefoni cellulari e mantenere a livelli bassi la suoneria del proprio cellulare. Art. 9 Utilizzare il telefono fisso e/o la connessione ad internet solo per ragioni di servizio.

140 TITOLO 2 . Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici

Art. 1 i collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma apposta nel libro firma. Art. 2 Essi devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza e la possibilità di utilizzarli con facilità. Art. 3 I collaboratori scolastici: a. indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro; b. sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza; c. collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo; d. devono essere presenti all'ingresso e all'uscita degli alunni; e. sorvegliano i corridoi e le classi durante il cambio dell'ora; f. comunicano immediatamente ai referenti di plesso l'eventuale assenza dell'insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita; g. favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap; h. vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni in particolare durante l'intervallo; i. sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza o allontanamento momentaneo dell'insegnante; j. sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare; k. mantengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; l. provvedono alla quotidiana pulizia dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule. La cura e la pulizia degli spazi non è solo quella che viene effettuata alla fine delle lezioni, ma anche quella svolta nell'arco della mattinata, qualora si renda necessaria. Questo vuol dire che, in caso di necessità, i collaboratori scolastici devono aver cura di ripristinare la pulizia degli spazi laddove si creino condizioni particolari come riordinare dopo attività laboratoriali o attività ricreative; m. non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzate dal Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico; n. invitano tutte le persone estranee, che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico, a uscire dalla scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori.

Art. 4 Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.

Art. 5 Accolgono i genitori degli alunni che richiedono l'autorizzazione all'uscita anticipata così come per l'entrata posticipata. Il permesso di uscita verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno, il cui genitore ha richiesto l’ uscita anticipata, potrà lasciare la scuola. Art. 6 Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici dovranno controllare quanto segue: a. che tutte le luci siano spente; b. che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; c. che siano chiuse le finestre delle aule e della scuola; d. che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola.

141 Art. 7 Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi a loro diretti; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto.

Art. Devono prendere visione dei piani di emergenza dei locali ove operano e controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di fuga.

Art. 9 Rispettare il divieto di fumo nei locali scolastici e nelle pertinenze della scuola.

Art. 10 Limitare l'uso dei telefoni cellulari e mantenere a livelli bassi la suoneria del proprio cellulare. Art. 11 Usare il telefono fisso solo per ragioni di servizio.

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