SCIATORI D’EPOCA STORIA DELLA VALANGA AZZURRA 1969 Gli esordi - Le gare di gennaio:

VOLUME 2 NUMERO 11-12 Al via il Lauberhorn: Schranz favorito

Alle 13.01 partirà ufficialmente la prima discesa della stagione valida per la Coppa del Mondo. Guy Peril- lat, vice-campione olimpico, avrà l'onore di lanciarsi per primo sulla pista del Lauberhorn che appare al momento, se non muteranno im- provvisamente le condizioni atmo- sferiche, praticamente perfetta. Il favorito incontrastato fra i giornali- sti presenti a Wengen è l'austriaco che correra per l'undi- cesima volta su questa pista, dove ha vinto per la prima volta nel 1959 e dove detiene il record della pista. Vengono ugualmente accreditati per un risultato importante lo sviz- zero Jean Daniel Daetwyler, i fran- cesi Duvillard e Orcel e l'austriaco Nenning, grande vincitore dell'edi- zione precedente. Il vincitore dello slalom gigante di Berchtesgaden, Kurt Schnider si è infortunato e non prenderà parte alla libera. Le cadute più spettacolari hanno coin- volto i canadesi Peter Duncan e Keith Sheperd. Da parte sua uno Karl Schranz nella vittoriosa edizione del 1966 dei favoriti, Henry Duvillard, ha rotto gli sci urtando una pietra. Pista veloce nella «no-stop» Assente l’elite mondiale A rischio il record di Schranz? al Concorso di Morzine Le prove della no-stop di Wengen si sono La concomitanza con il Lauberhorn «ruba» svolte in condizioni ideali e su una pista i migliori discesisti a questa classica - che quest’anno si è dimostrata molto velo- se di secondo livello. La difficile pista di ce. Il record della pista di 3.02’.76’’ dete- libera lunga 3 km con 650 mt di dislivello nuto da Karl Schranz dal 1966 rischia di vedrà comunque alla partenza gli austriaci essere battuto se persisterà il freddo che della prima squadra non selezionati per mantiene la neve compatta e veloce. Nelle Wengen Rudi Sailer, Franz Digruber, Ha- prove hanno impressionato gli austriaci rald Rofner e Werner Bleiner, la squadra B Schranz, Nenning e il giovane Loidl, il fran- francese, una buona selezione tedesca con cese Orcel e i padroni di casa Daetwyler e Fersch e Neureuther, gli italiani Varallo e Huggler. I tempi «ufficiosi» li danno nelle Vachet mentre gli svizzeri (squadra B com- prime posizioni. presa) saranno tutti a Wengen.

Sommario Il trofeo del Lauberhorn Schranz vince la discesa di Wengen 2 Ernst Gersch: il padre del Lauberhorn 3 Il Trofeo del Lauberhorn (nome sulla pista Lauberhorn, uno slalom 4 ufficiale completo in tedesco: Interna- speciale sulla pista Männlichen/ Fantastico Lauberhorh: la rivolta degli anziani tionale Lauberhornrennen Wen- Jungfrau e una combinata, che som- Tritscher trionfa a Wengen 5 gen, dal nome dall'omonima montagna ma i tempi delle due gare (sostituita 6 sulla quale sono situate le piste) è una dagli anni duemila con una super- Trionfo austriaco a Wengen storica competizione maschile dello sci combinata). Inserite nel circuito di De Tassis con rabbia 7 alpino che si disputa annualmente a Coppa del Mondo fin dalla sua fon- Wengen, in Svizzera, dal 1930. Si tratta dazione, nel 1967 le gare di Wengen Gustavo Thoeni terzo, Rolando Thoeni europeo 8 di un fine settimana di gare durante il rappresentano un appuntamento Notiziario internazionale 9 quale si disputano una discesa libera imprescindibile. Quarto successo del trentenne austriaco nella classica del Lauberhorn

Wengen, 11 gennaio. A dieci anni dalla sua prima vittoria nella di- scesa libera del Lauberhorn, e per la quarta volta nella carriera, il trentenne sciatore austriaco Karl Schranz ha dominato questa classi- ca gara. Nel 1959 era il giovane delfino di Sailer, oggi è un vero professionista dello sci alpino d'alta competizione, si impone a tutti grazie alla classe, alla tecnica, all'esperienza: l'età gioca dunque a suo favore, non contro di lui. Pri- ma della gara Schranz era disteso, controllato, quasi sicuro del suc- cesso che lo ha portato a precedere altri due connazionali Messner e Cordin. Al quarto e quinto posto troviamo due svizzeri ben rodati, il maggiore dei fratelli Daetwyler e Minsch. Solo sesto è il primo dei francesi, Orcel. Il primo degli ita- liani, quattordicesimo, è Mussner, che fino all'altro ieri sembrava non volesse neppure prendere il via per una caviglia mal ridotta. Claudio De Tassìs è ventiduesimo, Dibona alla sua prima gara importante dopo un anno di completa inattivi- Il podio tutto austriaco di Wengen tà per un grave incidente — si è piazzato ventiquattresimo, e avreb- Da sinistra: Heini Messner (2°) - Karl Schranz (1°) - Karl Cordi (3°) be potuto fare certamente meglio senza la caduta di ieri nella «No- stop», che gli ha tolto un poco della sicurezza appena ritrovata. quaranta punti di vantaggio sulla Felice De Nicolò, partito con il n. Svizzera. In realtà quest'anno i fran- 101 quando la pista era segnata dai cesi, non più guidati da Honoré Bon- passaggi, la neve più umida e net, privi dei loro maggiori campioni quindi certo meno veloce, si è (Killy a far carriera negli Usa, Ma- classificato 36°, davanti a concor- rielle Goitschel che oltre a far propa- renti molto più quotati di lui dalle ganda ai materiali sportivi si sta dan- classifiche internazionali. Gli altri do anche alla politica), escono per- azzurri — Valentini, Compagnoni denti dalle prime battaglie di questa ed il giovane Anzi, che aveva ini- stagione. E' ancora in pista Guy Peril- ziato benissimo la stagione a Val lat, ma lo hanno eletto sindaco della d'Isère — sono tutti «volati» alla Clusaz: non sarebbe neanche serio strettoia dello Hundschopf. che continuasse a vincere. In campo Schranz guida oggi la graduatoria francese come in campo italiano, della Coppa del mondo, con oltre quindi, si preferisce pensare al doma- 50 punti di vantaggio su Orcel: ha ni, ai futuri Campionati mondiali ed messo quindi una grossa ipoteca alle prossime Olimpiadi. I nostri tec- sulla classifica finale, che si chiu- nicamente sembrano a posto, e lo si derà a fine marzo dopo la consueta potrà verificare ancor meglio domani, tournée americana. L' è in nello slalom speciale che si presenta testa nella Coppa delle nazioni, la tuttavia difficilissimo. (M. G. Moneta Karl Schranz in azione nella libera vittoriosa classifica a squadre, con quasi Marchelli - La Stampa) PAGINA 3 TITOLO NOTIZIARIO

Classifica Discesa Libera Wengen 1969

1 Karl Schranz AUT 3' 01" 60 2 Heini Messner AUT +0.39 Il Lauberhorn in cifre 3 AUT +1.43 4 Jean Daniel Daetwyler SVI +1.70 5 Jos Minsch SVI +1.77 È la discesa più lunga del programma della 6 Bernard Orcel FRA +2.13 coppa del mondo grazie ai suoi 4,5 km di lun- 7 Jean Pierre Augert FRA +2.53 ghezza. 8 Hans Zingre SVI +2.73 Le partenza avviene a 2.315 m s.l.m., con un 9 Willi Lesch RFT +3.00 dislivello pari a 1.028 m. L'arrivo è infatti a 10 AUT +3.00 Wengen (1.287 m s.l.m.). 11 Hanspeter Rohr SVI +3.55 Il record della pista è detenuto dallo sciatore 12 Edmund Bruggmann SVI +3.83 italiano Kristian Ghedina con 2"24'23 m 13 Henry Duvillard FRA +3.90 (1997) ad una velocità media di 106,33 km/h. 14 Gerhard Mussner ITA +4.68 Il record assoluto di velocità alla fine dell'Ha- 15 Kurt Schnider SVI +4.88 neggschuss è di 161,9 km/h fatto registrare 16 AUT +4.97 dallo sciatore francese Johan Clarey il 19 gen- naio 2013, durante la gara di discesa. 17 Jakob Tischauser SVI +5.07 18 Malcolm Milne AUS +5.36 La pendenza media è di 14,7°. 19 Roger Rossat Mignod FRA +5.64 La pendenza massima è di 42° (Hundschopf). 20 Franz Vogler GER +5.65

22 Claudio De Tassis ITA +6.14 24 Giovanni Di Bona ITA +6.33 36 Felice De Nicolò ITA +8.06

Ernst Gersch: il padre del Lauberhorn

Ernst Gertsch, nacque il 1 ° gennaio (SAS) a Berna ha firmato il documento 1900 a Wengen, ultimo di sette figli. Il di fondazione del Trofeo del Laube- padre era impiegato delle ferrovie, agri- rhorn. Dopo gli anni pionieristici (dal coltore e allevatore e aveva la licenza per 1924), con questa gara la meravigliosa vendere sale nel suo piccolo negozio. A storia dell’agonismo ha segnato l’inizio 15 anni iniziò a lavorare presso l’ufficio dell’era modernai. Una storia che è telegrafico a Wengen, da cui si trasferì a segnata, in larga misura, da Arnold Berna con le stesse mansioni. Dopo la Lunn e Ernst Gertsch che ha guidato prematura morte del padre tornò a attraverso molte difficoltà lo sviluppo Wengen dove aprì un negozio di articoli di questa gara fino ai giorni nostri. Uno sportivi nei pressi dell’Hotel Eiger. Nel dei fattori che ne hanno determinato il 1923, dopo un breve soggiorno in Inghil- successo sono stati i numerosi collega- terra per imparare la lingua, divenne menti che Gertsch, con la sua natura istruttore di tennis e pattinaggio su aperta, semplice e accogliente aveva ghiaccio e si iscrisse allo SC Wengen, fatto con gli sci club svizzeri, con le dove divenne in breve prima tesoriere, federazioni di altri paesi europei e la poi vice-presidente e poi presidente. FIS. Ha accuratamente tenuto i rappor- All'inizio degli anni Trenta Gertsch di- ti partecipando a non meno di otto gio- venta presidente della sezione Laube- chi olimpici e dodici Campionati del rhorn del Club Alpino Svizzero (CAS), Mondo di Sci. Nel corso del tempo, allenatore, istruttore, direttore di gara quello che una volta era un il frutto del per la Federazione Svizzera di sci, Dele- lavoro solitario di Gertsch venne svilup- gato Tecnico e infine capo delegazione pato ulteriomente con una nuova gene- delle spedizioni svizzere di sci a Campio- razione di stelle dello sci tra cui Karl nati del Mondo e Giochi Olimpici. Il Molitor, Heinz von Allmen, Oskar e Hans Gertsch, Jost Brunner, Fredy 1930 ha segnato l'inizio di una nuova era Ernst Gersch direttore di gara in una Fuchs e anche suo figlio Viktor. Fu per Ernst Gertsch e anche, in una certa delle prime edizioni del Lauberhorn misura, per le gare di sci alpino. Il 28 proprio il figlio che ha preso le redini novembre 1929 insieme ai co-fondatori nel 1970 insieme a Fredy Fuchs della della Sci Club Accademico Svizzero organizazione del Lauberhorn. www.lauberhorn.ch/en/about/history/

Fantastico Lauberhorn La rivolta degli «anziani» pronostici della vigilia che vedeva- tiene alto l’onore dei giovani discesisti. Schraz ha dovuto fare i conti per vince- no Karl Schranz come grande favo- Per ritrovare un altro «giovane» speran- re con un altro veterano, Heini Mes- I rito si sono dimostrati giusti. L'ecla- za bisogna scalare di molto la classifica, sner, che a 29 anni raccoglie la sfida tante vittoria del «vecchio» Schranz - abbondantemente dopo la decima piazza lanciata dai giovani. Anche nelle posi- con tanto di record della pista - premia con Duvillard appena 13° e l’austriaco di zioni di rincalzo la vecchia guardia rap- giustamente l'anziano campione giunto belle speranze David Zwilling al 16° po- presentata da Minsch (5°) , Orcel (6°), alla quarta vittoria in questa libera. Alla sto. Nenning (10°), Rohr (11°), Bruggmann prima vera discesa della stagione, alla (12°) la fa da padrone. Per non smenti- prova della verità i «duri» hanno giocato u un percorso oltremodo difficile e re il trend, anche il migliore degli italia- le loro carte migliori: tecnica ed espe- che esige - per lunghezza e diffi- ni è stato Gerard Mussner che pur ana- rienza. S coltà - un surplus di condizione graficamente più giovane è sulla scena fisica impeccabile gli anziani hanno det- agonistica da parecchi anni. opo l'addio alle competizioni di tato legge. Karl Schranz, il grande cam- «roi» Killy, ci si aspettavano i pione dell'Arlberg che dopo molti ripen- uello che caratterizza questi D trionfi della nouvelle vague del- samenti all'indomani di Grenoble è rima- Q vecchi campioni è il loro impe- lo sci, non solo francese. Al contrario, la sto «dilettante» perchè si guadagna di gno, il loro spirito combattivo , «vecchia guardia» ha ancora saldamente più, sembra inoltre «rinato» dopo il riti- la loro «rabbia» per superare gli avver- le redini del potere. Nella discesa del ro di Killy. Uno «sblocco» psicologico sari più giovani e la loro volontà di Lauberhorn, è sufficiente consultare la che gli ha consentito, a dispetto dell’età, mantenere il posto in «prima fila». Ci classifica, il solo Karl Cordin - della nuo- di affrontare il Lauberhorn come nei ha indubbiamente guadagnato lo spet- va generazione dei discesisti austriaci - giorni migliori. All'età di trentanni tacolo.

Record di vittorie per Schranz Battuto il record della pista Vincitori e vinti Karl Schranz ha coperto i 4260 metri Malgrado le cadute di Tritscher, Loidl Come nel 1965, anno in cui avevano del percorso in 3’01’’60 alla media di (uno dei migliori tempi in prova) e So- ottenuto i primi cinque posti in classifi- 84, 250 km all’ora, migliorando netta- dat gli austriaci sono i dominatori di ca, gli austriaci hanno nuovamente do- mente il proprio record di 3’02’’76 sta- questa prova (1°-2°-3°-10°) e ben 6 minato la discesa del Lauberhorn. Già bilito nel 1966. Battuto il vecchio record piazzati nel primo gruppo per la Svizze- vincitore nel 1959, 1963 e 1966 il vete- anche dal secondo classificato Heini ra (4°-5°-8°-11°-12°-15°). Gli sconfitti rano Karl Schranz ha inserito per la Messner. Karl Cordin terzo classificato sono i francesi (6°-7°-13°). Briciole per quarta volta il suo nome nell’albo d’oro partito con il pettorale N° 20 non è le altre nazionali: 9° posto del tedesco della manifestazione. riuscito ad abbassare il record della Lesch e il 14° del nostro Mussner. A pista. secco di piazzamenti gli americani. VOLUME 2 NUMERO 11-12 PAGINA 5

SPLENDIDA DISCESA DI CLAUDIO DE TASSIS

Wengen, 13 gennaio 1969. Lo sla- tracciati uno da Ermanno Nogler, lom speciale ha chiuso ieri a Wen- ora allenatore degli svedesi, e gen il 39" Concorso del Laube- l'altro dallo svizzero Gruenenfel- rhorn. Gli sciatori austriaci hanno der. Individuare i punti dove con- dato una nuova conferma della loro trollare la velocità per non uscire attuale supremazia vincendo la pro- dal percorso era la chiave per va con il ventiduenne Reinhart Tri- arrivare in fondo, e De Tassis l'ha tscher e la combinata con Messner, saputa sfruttare con intelligenza e sabato secondo nella discesa libera. decisione: si noti che nella secon- Messner è da gualche anno uno del da prova è quarto. Come Tritscher tre uomini di punta della Nazionale ha subito due gravi incidenti (uno austriaca, con Nenning e Schranz, dei quali proprio a Wengen due che, ieri, è caduto già alla prima anni fa) che hanno interrotto la «manche ». Tritscher ha vinto lo sua formazione atletica in un mo- scorso anno lo slalom speciale del mento delicato. Claudio ha dimo- Kandahar a Chamonìx, e con strato ieri di averli superati perfet- Huber, Matt e l'appena scoperto tamente. Felice De Nicolò, che Cordin darà in futuro molto filo da quest'anno ha ritrovato la vena, si torcere sia ai « vecchi » di casa sua è piazzato quattordicesimo con che a tutti gli altri avversari. Per gli due prove molto regolari. Gli altri italiani, finalmente, una soddisfa- italiani in gara (Valentini, Com- zione: Claudio De Tassis sesto, nel pagnoni, Dibona, Anzi) fanno mezzo della crema dello sci interna- parte dei « senza classifica ». Or- zionale, in una gara di altissimo mai le gare di slalom vengono impegno dove meno della metà del condotte al limite del rischio da concorrenti sono riusciti a terminare tutti i concorrenti, l'anticipo prima i due percorsi. Partito con il n. 41, è della curva è praticamente nullo sceso con stile ottimo e attaccando e questo riduce al minimo la nei punti giusti: cosa non da poco, tolleranza degli errori. Chi sbaglia data la complessità dei due percorsi salta la porta, e questo accade

molto spesso. L'eliminazione è spietata e non risparmia i migliori: ad esempio, l'americano Bill Kidd, che guidava la classifica dopo la prima prova con 7/100 di vantaggio, nella seconda ha compromesso la possibile vittoria uscendo di pista. Consola gli americani il secondo posto di Spider Sabich e gli svizzeri il terzo di Peter Frei. Ai fran- cesi non resta che il secondo posto in combinata di Jean-Pierre Augert. Il sosia di Killy in slalom però è soltanto ottavo mentre il suo connazionale Hen- ry Duvillard è settimo: ambedue quindi si trovano dietro De Tassis. Al traguar- do, i francesi erano soli come da molto tempo non ricordavano dì essere stati: silenziosi, riuniti fra loro, cercavano i perché della sconfitta. (M. G. Marchel- li - La Stampa) L’austriaco Schranz fra gli sconfitti di Wengen. E’ la prima caduta dell’anno per il capoclassifica della Coppa del Mondo. Trionfo austriaco al Lauberhorn Dopo Schranz in libera, Tritscher vince lo slalom e Messner la Combinata

incendo lo speciale di Wen- hanno realizzato i migliori tempi Wengen - Slalom Prima manche gen, Reinhard Tritscher non nella seconda manche. Se per Frei ha V ha fatto che confermare l'ec- significato la rimonta verso il terzo cellente debutto stagionale. Si era già posto, il secondo posto di manche di classificato nelle prime posizioni Giovanoli ha comportato la modesta tanto a Berchtesgaden (terzo in gi- risalita dal settimo al quinto posto. gante e quarto nello speciale) che ad Un eccesso di prudenza nella prima Adelboden (quarto). Secondo dopo la manche lo ha tagliato fuori dai giochi prima manche ha approfittato della per il podio. Caduti Kidd e Russel caduta di Schranz nella prima man- (quarto nella prima manche) le posi- Wengen - Slalom Seconda manche che e soprattutto di Kidd nella secon- zioni della prima manche si sono da manche ma ha ugualmente reso modificate di poco con Matt che ha una grande prestazione. Pur senza guadagnato una posizione (da quinto fare il miglior tempo in nessuna delle a quarto) ma in realtà ha perso una due manche ha saputo dosare i rischi posizione in favore di Frei che gli ha dimostrando che la sua strategia ac- soffiato il podio. corta è stata molto efficace. Rimasti a «secco» in discesa gli americani si ra le sorprese di giornata, sono presi una bella rivincita in sla- finalmente anche un pò di Wengen - Classifica finale lom con il primo posto di manche di F gloria anche per l'Italia. Già Bill Kidd e in secondo nella generale eccellente nono dopo la prima man- di Spider Sabich. Bill Kidd ha strac- che, Claudio De Tassis con una se- ciato la concorrenza nella prima conda manche in rimonta è giunto manche, lasciando lontano Tritscher buon quinto a pochi centesimi dal e il connazionale Sabich e lontanissi- vincitore Tritscher. Nel computo mi tutti gli altri. Purtroppo per Kidd, finale guadagna una onorevolissima come peraltro capita sovente per gli sesta piazza mettendosi alle spalle il americani, la seconda manche lo ha primo francese - Duvillard giunto visto commettere un grave errore che settimo - e altri rinomati slalomisti lo ha tolto di classifica. Ha tenuto come Jean Pierre Augert, Messner e alto il buon nome della scuola slalo- Sprecher giunti nell'ordine. menzio- mistitica americana il talentuoso, ne infine anche per Felix De Nicolò quanto spesso eccessivamente ir- un onorevole quattordicesimo posto ruento, Spider Sabich. L'americano, L'austriaco Messner con la buona come Tritscher, si è limitato a con- prova in slalom - e grazie alla caduta trollare il cospicuo vantaggio che di Schranz - si aggiudica agevolmen- aveva sugli immediati inseguitori te la combinata del Lauberhorn con giungendo secondo per 43 centesimi 13,64 punti. Più distanziati ma con di secondo. distacchi minimi fra loro si classifica- no Jean Pierre Augert, Duvillard, Wengen - Classifica Combinata ome in discesa, la squadra Nenning, Matt, Giovanoli. Buon set- svizzera ha fatto buona im- timo Claudio De Tassis, che con una C pressione con il terzo posto di «limata» al tempo della libera - che Peter Frei - partito nel secondo grup- poteva essere ampiamente nelle sue po - e il quinto dello «stagionato» possibilità - avrebbe potuto aspirare Giovanoli. I due svizzeri, nell'ordine, anche al podio.

Classifica Coppa del Mondo

Il podio dello slalom - da sn: Frei (3°) Mes- sner (vincitore combinata) - Tritscher (1°) - Sabich (3°) Il commento POS Atleta Naz. 1° - 2° manche T. tota- distac- alle gare di Wengen le co 1 Reinhard Tritscher AUT 56"11+65"47 121’’58

2 “Spider” Sabich USA 56"21+65"80 122" 01 0.43 Secca sconfitta per francesi a Wengen. È questo il principale 3 Peter Frei SVI 57"17+64"58 122"15 0.57 riscontro del Trofeo del Laube- 4 Alfred Matt AUT 57"14+65"16 122"30 0.72 rhorn. Le gare svizzere poteva- no trasformarsi in una vera e 5 Dumeng Giovanoli SVI 57"34 +65"15 122"49 0.91 propria debacle se i cugini Au- gert non avessero dominato ad 6 Claudio De Tassis ITA 57"41+65"62 123"03 1.45 Adelboden. Il primo dei france- 7 Henry Duvillard FRA 57"51+66"15 123"66 2.05 si in slalom, il polivalente Henry Duvillard è addirittura dietro al 8 Jean Noel Augert FRA 58"15+ 66"06 124"21 2.63 primo italiano ( e non accadeva 9 Heini Messner AUT 57"43+66"94 124"37 2.89 da tempo), ancor più bruciante la sconfitta in libera dove il po- 10 Andreas Sprecher SVI 57"57+66"81 124"38 2.90 dio è tutto austriaco, con

Schranz sul gradino più alto che 14 Felice De Nicolò ITA 58"56+67"21 125"77 4.19 prende il largo in Coppa del Mondo. Lo slalom vede sempre entrambe le manche gli rende nel distacchi i francesi Duvillard e Au- un austriaco sul podio più alto, computo complessivo meno di mezzo gert. Con l’arrivo in Europa degli Reinhard Tritscher alla sua pri- secondo. Al 3° e 5° posto i due svizze- americani e la progressiva entrata in ma vittoria in CdM. Tritscher ri Frei (autore di un piccolo capola- forma degli svizzeri per i francesi si ha dovuto vedersela con l’ame- voro, considerando il numero di par- prospetta una annata finora avara di ricano Spider Sabich, che pur tenza) e l’esperto Giovanoli. Molto successi e imprevedibilmente combat- sopravanzato dall’austriaco in più distanti, sia come posizioni che tuta, con molti avversari in più. (Red) De Tassis con rabbia

Claudio De Tassis è nato a quelle che non si saldano Madonna di Campiglio mai troppo bene. Poi, ventitré anni. fa. E' stato dopo la faticosa ripresa, campione italiano juniores, la delusione di Grenoble e lo scorso anno ha vinto il dove Nogler gli preferì Trofeo Vanoni, il concorso altri discesisti. De Tassis internazionale di Caspog- quest'anno l'ha detto gio. Da dodici anni alla schietto: « O divento un ricerca d'un campione, il campione vero o la smet- clan azzurro ha appiccicato to ». Così, messa da par- a De Tassis il ruolo di gran- te ogni prudenza, Clau- de promessa nel '64, la sta- dio ha cominciato a cor- gione delle Olimpiadi di rere con rabbia, e ha fat- . Per far matura- to il « miracolo» nello re un ragazzo ancora ine- slalom di Wengen, giun- sperto, e con un carattere gendo sesto malgrado il piuttosto emotivo, ci vuole solito impossibile nume- un ambiente adatto, e No- ro di partenza. Lo si co- gler, responsabile unico nosceva finora come un delle squadre azzurre, pro- liberista, ora s'è trasfor- prio non seppe o non volle mato, ed è uno sciatore crearlo attorno a Claudio. completo. Non resta che « Ci aspettiamo tanto da proseguire sulla strada De Tassis », si scriveva, e intrapresa e contare sul- tecnici e dirigenti rincara- la fortuna che troppo vano la dose. De Tassis un spesso gli ha voltato le giorno si "butta giù come spalle. Dopo l’annata un matto dalla discesa di precedente che lo aveva Wengen del 1965 (ed era visto faticosamente risa- soltanto un allenamento) lire la china delle gra- terminando la sua corsa duatori, il nuovo corso di contro un albero. Ne rime- Vuarnet gli ha ridato diò una frattura, una di fiducia e speranza. La Classifica: 1. R. Coolombin (SVI) 1'53''47 - 2. W. Grissman (AUT) 1'25''87 - 3. G. Thoeni 1'54''00 - 4. Schneller (Ger) 1'54"17- Madonna di Campiglio, 11 gennaio 1969 - La Cop- pa Europa Juniores, ufficialmente Campionato 5. Berger (Ger) 1'54”27; Europeo Juniores, ha debuttato a Madonna di 6. Brandspeter (Aut) 1'55"01: Campiglio con una discesa libera. Il vincitore è lo svizzero Roland Collombin che ha preceduto di 7. Corradi (ita)1'55''33 - poco meno di mezzo secondo l'austriaco Werner Grissmann. Al terzo posto la giovane speranza ita- 8. Ruef (aut) 1'55''73 - liana Gustavo Thoeni che rende al vincitore 53 cen- 9. Rimberger (aut) 1'55"80; tesimi. Buona prova complessiva dei giovani az- zurri che piazzano anche Giulio Corradi e Giuseppe 10. Augschoeller (Ita) 1'56''19 - Augschoeller nei primi dieci. Assente in questa prova la forte squadra francese che non è stata rag- 11. R. Thoeni (Ita) 1'58''30; giunta in tempo dal pulmino con l'attrezzatura tec- 12. F. Alimonta (Ita) 2'00''65 nica (sci e scarponi).

Gustavo Thoeni, speranza Gustavo Thoeni, azzurra

Rolando Thoeni «europeo» juniores

Madonna di Campiglio, 13 gennaio 1969 - Domi- La classifica nio degli juniores italiani agli europei di categoria. Rolando Thoeni vince nettamente lo slalom spe- 1. Rolando Thoeni (Ita) 91”44; ciale della Coppa Europa Juniores battendo di ol- 2. Theo Schneller (Ger) 93”51 ; tre due secondi il tedesco Theo Schneller. Più di- stanziati Giuseppe Augschoeller e il francese Phi- 3. Giuseppe Augschoeller (Ita) 94"84; lippe Hardy. Giancarlo Bruseghini al quinto posto 4. Philippe Sanson (Fra) 95”59; completa l'ottima prestazione della squadra italia- 5. Giancarlo Bruseghini (Ita) 98"62; 6. na. I francesi, che non avevano disputato la libera perché rimasti senza sci, si devono accontentare 6. Eric Fleutry (Svi) 97”28; del quarto posto, ancor peggio per gli austriaci il 7. Jakob Aschaber (Aut) 97"56; cui primo classificato è al settimo posto. Solo nono il vincitore della libera, lo svizzero Collombin. Per 8. Otto Berger (Ger) 98”95; Rolando Thoeni, cugino del più quotato Gustavo, 9. Roland Colombin (Svi) 100’04 : si tratta della prima importante vittoria in campo internazionale e il lasciapassare per la Nazionale. 10. Bernhard Steiner (Ger) 100"06. Notiziario internazionale

Slalom parallelo a Vienna Annullato il derby del Gornergrat

Dopo il confronto franco-americano di dicembre svoltosi Gli organizzatori di questa manifestazione FIS - che si negli Stati Uniti basato sullo slalom parallelo, una nuova tiene da venti anni a Zermatt - hanno annunciato l'annul- corsa internazionale basata sul parallelo sarà disputata il lamento delle gare per mancanza di partecipazione quali- 27 gennaio a Hadersdorf-Weidlingau, nei pressi di Vien- ficata. La notizia, relegata in un trafiletto anche sui gior- na. Gli austriaci Reinhard Tritcher, Alfred Matt ed Her- nali svizzeri, non meriterebbe altro commento vista la bert Huber, i francesi patrick Russel e Jean Noel Augert, relativa importanza di questa gara di quarto livello nella gli svizzeri Andreas Sprecher, Dumeng Giovanoli e Kurt graduatoria FIS ( FIS A Coppa del Mondo, FIS A, FIS B, Huggler, il polacco Andrzej Bachleda hanno annunciato la FIS). Tuttavia proprio in questa manifestazione si misero loro partecipazione a questo slalom che si correrà in not- in luce pochi anni fa alcuni sciatori francesi che oggi van- turna con il sistema della eliminazione diretta. no per la maggiore come Russel, Jean Pierre Augert, Ro- ger Rossat Mignod o Henry Duvillard. Naturalmente quando questi francesi disputarono queste gare di «quarta serie» erano dei perfetti sconosciuti e proprio queste gare erano utilizzate da Honorè Bonnet per «saggiare» la con- Gare «open» in USA? sistenza tecnica e psicologica dei futuri «galletti». Per una precisa scelta strategica il «Napoleone» dello sci francese Gli sciatori «dilettanti» americani potranno, dalla prossi- preferiva far disputare ai giovani sciatori queste gare se- ma stagione, essere autorizzati dalla Federazione Sci sta- condarie per farsi le ossa e acquisire i famosi punti FIS in condizioni ottimali e disputarsi la vittoria con i pari grado tunitense a partecipare a gare del circuito professionistico europei. L'alternativa era quella di mandarli allo sbaraglio americano. L'assemblea generale della Federazione ha in Coppa del Mondo con numeri di pettorale impossibile infatti inoltrato questa proposta al Comitato Direttivo su piste irrimediabilmente rovinate a lottare per un me- che si riunirà nel giugno prossimo. «Non c'è ragione per- diocre piazzamento contro cileni e libanesi. Naturalmente chè i dilettanti non possano partecipare ad un certo nume- Honorè Bonnet si poteva permettere di tenere a ro di gare contro i professionisti» ha dicharato Packard «bagnomaria» per alcuni anni i giovani più promettenti, Henderson, uno dei vice-presidenti dell'USSA, precisando potendo disporre di uno squadrone che vantava uomini come Killy, Lacroix, Perillat, Jauffret, Arpin, Mauduit tutti che le gare per soli dilettanti continueranno ad essere pro- in grado di vincere. Il processo inverso, quello di grammate come lo sono attualmente. I dilettanti che di- «lanciare» nell'agone della Coppa del Mondo i giovanissi- sputeranno queste gare open non riceveranno alcun pre- mi non appena avessero dimostrato un qualche talento, è mio in denaro. I premi eventualmente vinti saranno ritira- stato adottato da altre nazionali in particolare da quella ti dalla Federazione al fine di proteggere lo status olimpico svizzera che non teme, evidentemente, di «bruciare» i di dilettanti degli sciatori. giovani più talentuosi. Una terza via - ma dettata da ne- cessità contingenti - è quella adottata da Jean Vuarnet che alterna giovani e «anziani» nelle varie competizioni FIS. L'altra notazione da fare, non meno importante, è che queste gare di secondo o terzo livello - come dimostra il caso del Derby del Gornergrat - sono destinate un futuro Gran Prix di Morzine gramo, essendo sovrastate dalle gare di Coppa del Mondo. Manifestazioni come il Trofeo Vanoni a Caspoggio, Coppa Varallo secondo in libera Ilio Colli a Cortina, Coppa Duca d'Aosta a Tarvisio - per rimanere in Italia - o il Gran Prix di Morzine e il Gran Prix di Megeve in Francia, Tre Piste a Saalfelden in Austria o Lo slalom speciale del Gran Prix di Morzine è stato vinto la Semaine Vauduoise in Svizzera sono destinate all'estinzio- francese Henry Brechu. Il giovane francese, fra i più in ne - con grave nocumento della crescita tecnica dei giova- vista della nuova generazione, si è affermato nettamente in ni che vi partecipano - se la FIS non provvederà a soluzio- uno slalom molto selettivo che ha visto più della metà dei ni - di calendario e regolamentari - in grado di mantener- concorrenti (95) che vi hanno preso parte squalificati o ne la regolare effettuazione. caduti. Alle piazze d'onore gli austriaci Riml e Bleiner. Austriaco anche il vincitore della libera disputata il giorno precedente. Franz Digruber, quotato discesista della squa- dra A austriaca, ha preceduto il nostro Marcello Varallo di Classifica discesa libera : 1. Franz Digruber (Aut), oltre un secondo, il canadese Scott Henderson e l'altro 2’31”32.; 2. Marcello Varallo (It). 2’32”48; 3 Scott Hender- azzurro Teresio Vachet. Al francese Brechu è andata anche son (Ca). 2’32”49; 4. Teresio Vachet (It) 2’32”49; 5. Werner la combinata. Bleiner (Aut).

Classifica slalom speciale 1. Henri Brechu (Fr) 75”55; Classifica combinata 1. Brechu (Fr) 23,66 — 2. Bleiner 2, Gerhard Riml (Aut) 76”88: 3. Werner Bleiner (Aut) (Aut) 24,71 — 3. S. Henderson (Can) 30.60 — 4. Pinel (Fr) 77”84; 4. Scott Henderson (Can) 77”87; 5. Hank Kashiwa 38,48 — 5. Berthod (Aut) 42,26 - 6. Hinterholzer (Aut) (USA), 77”89. 48,02 - 7. Sailer (Aut) 48,26 — 8.Riml (Aut) 49,82. '

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