TEATRO LIRICO SPERIMENTALE DI SPOLETO “A. BELLI”

EINE KLEINE KLOSTERMUSIK (5) 2016 IL NOVECENTO : I TALIA ORFEO MON AMI ORFEO VEDOVO

PROGETTO OPERA NOVA © 2016 EHI GIÒ VIVERE E SENTIRE DEL GRANDE ROSSINI

INTERMEZZI DEL ’700 ROSICCA E MORANO

LIEDER & L IEDER 11 NOSTALGIA DI PRIMAVERA SCHWANENGESANG DI FRANZ SCHUBERT

UN BALLO IN MASCHERA ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

Messaggio di saluto del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini

Al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”

(...) Il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto A. Belli ritorna, dopo la sesta volta, in occasione delle manifestazioni celebrative dei 150 anni di relazioni e di amicizia tra l’Italia e il Giappone, nei teatri delle città di Tokyo, Osaka e Nagoya e per la prima volta anche nelle città di Tsu, Toyama, Fukuoka, Oita, Kobe, Chigasaki, Nigata, Hamamatsu, Fuchu e Nerima, dove il pub - blico nipponico potrà assistere alla rappresentazione de La Bohème di Giacomo Puccini diretta da Carlo Palleschi per la regia di Giorgio Bongiovanni. Grazie all’impegno e alla dedizione di questo prestigioso teatro, i due paesi saranno vicini nel nome del bel canto, uniti dall’emozione che il linguaggio universale della musica è capace di produrre. Il Governo italiano intende favorire e sostenere il più possibile queste occasioni. Si tratta di momenti importanti che permettono di promuovere al mas - simo livello l’immagine dell’Italia nel contesto internazionale. Desidero pertanto rivolgere a musicisti e interpreti i miei più sinceri auguri per il successo di questa rappresentazione e ringraziare la direzione e le maestranze, formate anche da giovani professionisti, per aver aderito con entusiasmo e vitalità, rinnovando un appuntamento divenuto ormai consueto con il pub - blico nipponico che, a partire dalla prima tournée del 2001, ha avuto molte occasioni di dimostrare il proprio trasporto nei confronti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Questa splendida tournée che farete nella terra del Sol levante a me sem - bra il modo migliore per festeggiare il settantesimo anniversario della nascita della vostra attività artistica.

2 Con dedizione, sacrificio e entusiasmo da parte di tutti, iniziando dal fondatore Adriano Belli e dal compianto Carlo Belli, siamo arrivati alla 70ma edizione della Stagione del Teatro Lirico Sperimentale. Traguardo sancito dalla Targa che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci ha concesso come importante riconosci - mento per la nostra Istituzione, che in tutti questi anni ha formato e avviato alla carriera molti tra i più importanti nomi del - l’opera lirica. Una meta festeggiata anche dalla fortunata tournée in Giappone, dove quest’anno il Lirico ha portato La Bohème , applaudi - tissima e accolta in ognuna delle tredici città nipponiche con grande calore e partecipazione. Tournée per la quale il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini si è complimentato in una lettera giunta in Teatro poco prima della partenza, viatico gradito e beneagurante. In questi anni sono passati da noi moltissimi giovani cantanti. Alcuni di loro, e non sono pochi, hanno raggiunto importanti vette, ma tutti indistintamente hanno avuto modo di vivere un’esperienza sicuramente molto formativa, sia dal punto di vista umano che da quello artistico. Abbiamo ospitato centinaia di musicisti. Sono stati veramente tanti da non poterli citare ad uno ad uno, ma ad ognuno di loro va il nostro pensiero e la nostra gratitudine per aver portato ovunque nel mondo la magia dell’opera lirica. Esprimo la mia gratitudine a tutti coloro i cui passi hanno incrociato le nostre stesse strade. Ringrazio il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione Umbria, il Comune di Spoleto, la Fonda - zione Cassa di Risparmio di Spoleto e tutte le Istituzioni che ci hanno aiutato. E poi, un grazie ai direttori d’orchestra, ai registi, agli insegnanti di altissimo livello, agli strumentisti, agli artisti del coro e al personale tecnico, agli impiegati e ai collaboratori che hanno condiviso con noi questo cammino non sempre agevole. Infine, la mia riconoscenza infinita va innanzitutto al maestro Michelangelo Zurletti e a Claudio Lepore per il loro insosti - tuibile e necessario apporto, alla validissima vicepresidente Battistina Vargiu, al presidente onorario Giorgio Pressburger e al Consiglio tutto.

Maria Chiara Rossi Profili Presidente Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A.Belli”

3 IL NOVECENTO ITALIA TEATRO LIRICO SPERIMENTALE : DI SPOLETO “A. BELLI” ORFEO MON AMI

PRESIDENTE ONORARIO GIORGIO PRESSBURGER

CONSIGLIO DIRETTIVO

PRESIDENTE MARIA CHIARA ROSSI PROFILI VICE PRESIDENTE BATTISTINA VARGIU

CONSIGLIERI CATIUSCIA MARINI PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELL ’U MBRIA FABRIZIO CARDARELLI SINDACO DEL COMUNE DI SPOLETO FERNANDA CECCHINI ASSESSORE ALLA CULTURA DELLA REGIONE UMBRIA GIANNI QUARANTA ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI SPOLETO GRAZIANO BROZZI MEMBRO NOMINATO DAL COMUNE DI SPOLETO

DARIO POMPILI , B RUNO TOSCANO , G IORGIO PRESSBURGER

COLLEGIO REVISORI DEI CONTI PRESIDENTE MARCELLO BOCCHINI MARIO BOTTINI , N ANDO PIETRO TOMASSONI

DIRETTORE DIRETTORE ARTISTICO CLAUDIO LEPORE MICHELANGELO ZURLETTI

SETTANTESIMO CONCORSO SETTANTESIMO CORSO DI AVVIAMENTO “C OMUNITÀ EUROPEA ” PER GIOVANI CANTANTI LIRICI AL DEBUTTO PER GIOVANI CANTANTI LIRICI

COMMISSIONE GIUDICATRICE DOCENTI MARCO ANGIUS PRESIDENTE PIERFRANCESCO BORRELLI EDDA MOSER LELLA CUBERLI CLAUDIO DESDERI • AMELIA FELLE MEMBRI ENZA FERRARI ANTONINA BONEVA DANIELE LOMBARDI EDDA MOSER CLAUDIO DESDERI ALVARO PICCARDI GIUSEPPE FERRAZZA ALESSIO PIZZECH ENRICO GIRARDI GIORGIO SANGATI ELEONORA PACETTI MAESTRI COLLABORATORI MICHELANGELO ZURLETTI ENRICO CICCONOFRI , L UCA SPINOSA

4 EINE KLEINE KLOSTERMUSIK (5) 2016 A cura di D aniele Lombardi e M ichelangelo Zurletti IL NOVECENTO: ITALIA ORFEO MON AMI Musiche di Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Ildebrando Pizzetti, Ottorino Respighi, Alberto Savinio

Daniele Lombardi pianoforte Cantanti e strumentisti del Teatro Lirico Sperimentale Maria Bagalà soprano , Nadina Calistru soprano , Sabrina Cortese soprano , Sara Intagliata soprano , Giulia Mazzola soprano , Chiara Mogini soprano , Beatrice Mezzanotte mezzosoprano , Annapaola Pinna mezzosoprano Enrico Cicconofri, Davide Finotti, Luca Spinosa pianoforte - Matteo Maria Zurletti violoncello

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E ORFEO VEDOVO Opera in un atto Parole e musiche di Alberto Savinio, riduzione per canto e pianoforte di Mario Panunzi Per gentile concessione degli Eredi Savinio. Si ringrazia per la collaborazione il Gabinetto Scientifico G. P. Vieusseux, Firenze Direzione, regia, impianto scenico e costumi Daniele Lombardi Cantanti e strumentisti del Teatro Lirico Sperimentale

Federica Livi soprano , Amedeo Di Furia tenore , Salvatore Grigoli baritono , Alessandro Abis basso Luca Spinosa pianoforte Nuovo allestimento SPOLETO Complesso Monumentale di San Nicolò Venerdì 12 Agosto - ore 18.00 Sabato 13 Agosto - ore 18.00 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

EINE KLEINE KLOSTERMUSIK cento erano a getto continuo, compo - ORFEO MON AMI nente che infuenzò il loro iter artistico. Orfeo Vedovo di Alberto Savinio e nuovi La trama dell’opera racconta del grande miti della “Generazione dell’Ottanta” dolore di Orfeo di aver perduto Euri - da un’idea di Daniele Lombardi dice, e mentre sta per tentare il suici - e Michelangelo Zurletti dio con un colpo di rivoltella, viene Spettacolo d’opera in contemporanea su più interrotto dall’ingresso nella sua stanza spazi del Complesso Monumentale di S.Nicolò listata a lutto da un agente dell’IRD (Istituto Ricostruzione Defunti), il Alberto Savinio ultimò l’opera in un quale lo convince a far riapparire con atto Orfeo Vedovo , libretto e musica, il una macchina materializzatrice – la ci - 28 luglio 1950. Sul «Corriere d’Infor - necromoplastica – la sua amata. Euri - mazione» il 14-15 ottobre 1950, pub - dice torna alla vita, non presente alla blicò un articolo nel quale raccontava realtà nella quale non riconosce Orfeo, di avere composto parole e musica in appare annoiata e invece desiderosa di meno di due mesi, ma di ritenerla incontrare Maurizio, il dattilografo con anche l’opera in cui più che altrove si il quale risulta che abbia una relazione. era manifestata la sua anima. In questo triangolo amoroso Orfeo ri - Con lo pseudonimo di Savinio, Andrea sulta uno sconfitto senza speranza e pur De Chirico, fratello di Giorgio, fu sparando ai due non li colpisce: «Il scrittore e pittore. Era partito con una tempo della sua rivoltella formazione di compositore, e quando non coincide col tempo nel quale è i fratelli De Chirico andarono adole - stata ricostituita la Signora». scenti entrambi a studiare a Monaco di Non gli resta che suicidarsi davvero, Prove di Orfeo Vedovo. Baviera, mentre Giorgio fu allievo per ma la sua morte è la morte della poesia, Federica Livi e Daniele Lombardi. la pittura di Arnold Böcklin, Savinio la perdita del valore della poesia, come studiò composizione con Max Reger, vedovanza, come metafora della perdita nella versione per canto e pianoforte di ma non va dimenticato che erano nati della propria vita. e vissuti a Delos, in Grecia, e avevano Mario Panunzi come terza parte del Questa opera, dopo la sua prima rap - programma di apertura di Eine Kleine vissuto l’entusiasmo dei ritrovamenti presentazione a Roma il 21 ottobre archeologici che dalla fine dell’Otto - Klostermusik 2016 e la possiamo consi - 1950, è qui ripresa in forma scenica derare emblematica di una rilettura del mondo mitologico. Savinio, geniale anticipatore del Surrealismo, è quindi il protagonista di questa manifestazione che ha in programma anche altre sue pagine per pianoforte come la Suite di Les Chants de la Mi-mort e alcuni Chants étranges , per voce e pianoforte, tutti lavori scritti nel 1914, in un pe - riodo brevissimo di tempo. Nelle prime due parti sono presentate anche com - posizioni ispirate sempre al mito di compositori che Massimo Mila definì: “Generazione dell’Ottanta”, un croce - via di tendenze che può essere sintetiz - zato nel Modernismo audace di Alfredo Casella, l’Orfismo di Gian - francesco Malipiero, forse i più aperti alle avanguardie Europee dei cinque, poi la rilettura storica di un teatro Epico di Ildebrando Pizzetti e la mae - stria di un Tardosinfonismo di Otto - rino Respighi. Non ho previsto Franco Alfano, pur interessante in spunti di Prove di Orfeo Vedovo. Al pianoforte Luca Spinosa. esotismo, ma per un atteggiamento che Sul palco da sinistra Salvatore Grigoli, Federica Livi e Amedeo Di Furia. ritroviamo più efficace in Pizzetti.

6 EINE KLEINE KLOSTERMUSIK (5) 2016 1.Sala Superiore ATTRAVERSO IL MITO Dalla nascita della tragedia alla rilettura storica...

Ottorino Respighi Stornello (1906) Sara Intagliata , soprano (1879-1936) Versi di Alberto Donini, dall’opera Re Renzo Annapaola Pinna , mezzosoprano

Egle ( 1917) Versi di Antonio Rubino, da Deità Silvane Giulia Mazzola , soprano

La Naiad (1 920) Versi di Gabriele D’Annunzio Annapaola Pinna , mezzosoprano

O falce di luna ( 1909) Versi di Gabriele D’Annunzio Annapaola Pinna , mezzosoprano

Alfredo Casella Ohimé, che il troppo amore ( 1932) (1883-1947) Da La favola di Orfeo , Opera in un atto di Messer Angelo Ambrosini detto “Poliziano” (1462) Sara Intagliata , soprano

Tre canzoni trecentesche (1924) Versi di Cino da Pistoia Giovane bella, luce del mio cuore... Fuor de la bella gaiba... Amante sono, vaghiccia di voi... Sabrina Cortese , soprano

O toi, suprême accomplissement de la vie (1915) Versi di André Gide, da Adieu à la vie Annapaola Pinna , mezzosoprano

Alberto Savinio Le géneral et la Sidonie (1914) (1891-1952) Matinée Alphabetique Le fanal d’épiderme Mes poumons argentées Versi di Alberto Savinio, da Album 1914 Sara Intagliata, soprano Giulia Mazzola, soprano Enrico Cicconofri , pianoforte

2.Sala Inferiore ATTRAVERSO IL MITO Arcaismi e nuovi miti...

Ildebrando Pizzetti Antifona amatoria di Basiliola ( 1908) (1880-1968) da La Nave di Gabriele D’Annunzio Maria Bagalà , soprano

Erotica ( 1911) Versi di Gabriele D’Annunzio Nadina Calistru , soprano

I pastori ( 1916) Versi di Gabriele D’Annunzio Chiara Mogini , soprano

Levommi il mio pensier ( 1923) Da Tre Sonetti del Petrarca Maria Bagalà , soprano

7 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

Luca Spinosa, pianoforte Gian Francesco Malipiero Risonanze ( 1918) Daniele Lombardi , pianoforte (1882-1973)

Trois Poémes (1914) Versi di Victor Marguerite , da Dissonanza

Chanson Morave Beatrice Mezzanotte , mezzosoprano Pégase Nadina Calistru , soprano Les yeux couleur du temps Beatrice Mezzanotte , mezzosoprano Luca Spinosa, pianoforte

Sonatina (1943) Per violoncello e pianoforte Matteo Maria Zurletti, violoncello Luca Spinosa , pianoforte

Alberto Savinio Les Chants de la Mi-mort (1914) Suite pour piano

L’homme chauve et l’homme jeune L’éxecution du Géneral Daisyssina Les anges tuées Le roi affolé – le Phare Danses Daniele Lombardi , pianoforte

3.Sala Teatro TEATRO MUSICALE ORFEO VEDOVO Opera in un atto Parole e musica di Alberto Savinio Riduzione per canto e pianoforte di Mario Panunzi

Personaggi Interpreti

Orfeo Salvatore Grigoli Euridice Federica Livi Maurizio Amedeo Di Furia Agente Alessandro Abis Due inservienti* Giovanni Deserio, Gabriele Mantia

Pianoforte Luca Spinosa

Direzione, regia e allestimento Daniele Lombardi

*Allievi del Corso per Pianista Maestro Collaboratore Sostituto del Teatro Musicale 2016

8 PROGETTO OPERA NOVA © 2016 EHI GIÒ VIVERE E SENTIRE DEL GRANDE ROSSINI Musica di Vittorio Montalti Libretto di Giuliano Compagno

Prima esecuzione assoluta Opera commissionata dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto

Direttore ENRICO MAROCCHINI Regia ALESSIO PIZZECH Scene e costumi DAVIDE AMADEI Federica Livi, Sara Intagliata soprano Marco Rencinai tenore Salvatore Grigoli, Alessandro Abis basso Attori Gioachino Rossini Emanuele Salce Custode Giuseppe Nitti

Ensemble strumentale dell’O.T.Li.S. Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale Teresa Lombardo violino , Roberta Palmigiani viola , Matteo Maria Zurletti violoncello , Arcadio Baracchi flauto , Giacomo Poggiani clarinetto , Gian Marco Silvestri tromba , Marco Eugeni percussioni , Luca Spinosa pianoforte Vittorio Montalti elettronica

Maestri collaboratori Luca Spinosa, Enrico Cicconofri Direttore di scena Irene Lepore Fonico Luca Starpi per Soundstore - Responsabile luci Eva Bruno - Responsabile sartoria Clelia De Angelis Elettricista Massimo Andrea Guarnotta - Attrezzisti Alessio Terracciano, Massimo Agostoni, Francesco Cucurnia

Nuovo allestimento scenico a cura del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto Materiale illuminotecnico Span-Ensemble Spoleto di Graziano Albertella - Materiale audio Sound Store Spoleto SPOLETO Teatro del Complesso Monumentale di San Nicolò Venerdì 9 Settembre - ore 20.30 Sabato 10 Settembre - ore 20.30 Domenica 11 Settembre - ore 17.00 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

GIOACHINO! in grado di esaurirla. A maggior ra - nostra attenzione un tema che per UMANO E DIVO gione, un ’opera a lui dedicata non Rossini fu drammaticamente decisivo, Opera per 1 attore, 1 performer, 3 voci, potrà che toccare, con delicatezza e tanto da condizionare alcuni decenni ensemble e elettronica con gusto, quegli aspetti contrastanti della sua esistenza, un tema che oggi di Vittorio Montalti che insieme albergavano, in forme a coinvolge e travolge l ’umanità intera: e Giuliano Compagno tratti incomprensibili, nel suo animo. quello dell ’“ insicurezza ”. Nell ’epoca Un accordo reso difficile dalla indefi - dei moti rivoluzionari del 1948 Ros - Introduzione nibile umanità di un artista tanto na - sini e Olympe Pélissier vivono a Bo - Da qualche anno a questa parte mi scosto a se stesso quanto consapevole logna. Sebbene la città sembri loro più sono interessato sempre più a progetti del suo genio creativo. A tale para - tranquilla di altre, una sera il musici - di teatro musicale o che, in generale, dosso se ne aggiunse un altro, per cui sta subisce una virulenta, pubblica implicassero il contatto con forme il suo destino sarebbe rimasto indiffe - contestazione da parte di un gruppo d’arte diverse dalla musica. rente a un carattere tanto marcato, di manifestanti, evento che lo induce Sono infatti attratto dall ’idea di poter come se le due entità non si fossero a trasferirsi, quella notte stessa a Fi - creare un ’opera che coinvolga tanti mai sovrapposte. Da qui avrà origine renze. Da quel momento in poi la mezzi diversi immergendosi in un la - l’unicità di un dandy popolare, la cui qualità di vita di Rossini sarebbe pre - voro di equipe e dal fatto che si possa vita emotiva, tanto profonda, sem - cipitata in un abisso di paura e di in - sviluppare il pensiero teatrale su di - plice e contorta al contempo, divenne certezza. In forma assai più grave e versi piani, veicolandolo attraverso condizione dell ’esperienza e giammai accentuata, 170 anni dopo i cittadini modalità artistiche diverse. Per dirla riducibile a un immenso aneddoto. europei vivono in una fase di simile, con Luciano Berio, opera è il plurale Eppure, un ’attitudine sopra le altre esasperato terrore . di opus (lavoro). Il suo significato pro - sembra guidare l ’esistenza di Gioa - fondo rimanda quindi a una grande chino, quella di gaudente, che altro Nel 1986 Ulrich Beck pubblicò un macchina entro la quale coabitano dif - non significa se non la capacità di saggio di fortissimo impatto: La so - ferenti lavori (la musica, il testo, i co - gioire delle circostanze e dei piaceri cietà del rischio . Verso una seconda mo - stumi, le scenografie, le luci, il della vita: dell ’ottimo cibo come del dernità . Lo studio si sviluppava video...), tutti mirando a un mede - miglior vino, di donne e di amori intorno alla contrapposizione tra la simo, comune obiettivo e insieme tanto desiderati. È un quadro verosi - contemporanea “società del rischio” e concorrendo alla creazione di un mile o forse è troppo sbrigativo? La ri - la precedente “società di classe ”. Un unico organismo. sposta non sarà netta. Da un lato, passaggio favorito da un processo di E così, quando il Teatro Lirico Speri - Gioachino Rossini comprese e inter - modernizzazione che ha permesso mentale di Spoleto mi ha chiesto di pretò lo spirito essenziale degli ita - l’evoluzione della precedente “società immaginare un nuovo progetto liani, distante e partecipe qual era dei di scarsità”. d’opera, assieme a Giuliano Compa - sommovimenti della storia e della so - Fatta ogni debita proporzione, le con - gno abbiamo pensato a un lavoro di cietà del suo tempo; dall ’altro egli siderazioni del sociologo tedesco sa - teatro musicale che rappresentasse un trovò spesso ripari nelle società di rebbero state applicabili alla lettera al omaggio a Gioachino Rossini, tra i corte, ove il costume e i modi prevale - tempo di Rossini. I moti europei del musicisti più venerati di ogni tempo. vano sulle emozioni e sulle esperienze ‘48 altro non attestavano se non una La nostra piccola impresa stava dun - vissute. radicale rivolta contro il sistema illi - que nel ricercare quelle verità, per noi In ciò, appunto, egli fu Gioachino, berale, egoista e classista che gover - fondamentali, che in qualche modo umano e divo, idea e gusto, parola e nava il vecchio Continente nella metà potessero ancor meglio delineare un suono. del XIX secolo, con ciò lasciando ai profilo tanto significativo per la storia ceti medio-alti dell ’arte soltanto due del teatro d ’opera italiano, così da Attualità del soggetto possibili risposte: da un lato l ’impe - connotare più profondamente - seb - Con la scelta di mettere in scena un gno romantico, dall ’altro il rifugio do - bene ciò appaia impossibile - una Per - personaggio vissuto due secoli fa, il ri - rato e la fuga. Il destino di Gioachino sonalità la cui vita privata si sarebbe schio di relegarlo a qualcosa di lon - Rossini, genio sostanzialmente avulso piuttosto rivelata in quella sorta di tano e distante dal nostro odierno dalla società e dal sentimento concre - narrazione aneddotica che lo stesso sentire poteva essere molto forte. Ci tamente popolare dell ’epoca, fu se - Gioachino Rossini non disdegnava, siamo quindi concentrati su una gnato dalla paura, dall ’insicurezza e forse per celarsi meglio al mondo. messa in scena particolarmente attuale dall ’isolamento. della figura di Gioachino Rossini, ap - Il progetto profondendo temi e nozioni la cui A questo argomento centrale se ne ag - Dinanzi a personalità complesse quale contemporaneità ci è apparsa partico - giungono altri, non meno attuali e fu quella di Gioachino Rossini, non vi larmente evidente. non meno cogenti nel corso dell ’espe - è biografia che tenga e che si dimostri Nel caso specifico, si è imposto alla rienza esistenziale rossiniana:

10 EHI GIÒ VIVERE E SENTIRE DEL GRANDE ROSSINI

1) La fase di transizione in cui egli 3) La solitudine dell ’artista e l ’in - 5) L’ identità italiana , se mai essa sia vive: la rivoluzione industriale (e di compiutezza dell ’essere un Divo. Uno esistita o esista davvero; una identità conseguenza la transizione al periodo stato esistenziale che rimanda alla che Rossini seppe incarnare in ma - romantico), molto simile alla rivolu - condizione dell ’artista contempora - niera perfettamente incerta, e cioè in zione tecnologica che stiamo vivendo neo, spesso separato da un mondo che quello stile italiano indefinito, vago e in questi ultimi anni. lo assedia e lo confina in un ghetto un po ’ cinico. 2) Il confronto con una situazione dorato. 6) La personalità bipolare , che nel economica familiare non agiata, cosa 4) La spettacolarizzazione dell ’opera , caso di Gioachino si manifestò in che lo porterà ad accettare moltissimi una sorta di preannuncio delle tema - forma clamorosa e assoluta, anche at - lavori. Una situazione facilmente pa - tiche più care al situazionismo e in traverso violenti attacchi di panico, ragonabile a quella di molti artisti di particolare alla cosiddetta “società condizionando la sua intera vita. In oggi che devono far fronte a un pe - dello spettacolo” teorizzata da Guy fondo Gioachino era un paziente a noi riodo di crisi globale. Debord. molto prossimo.

EHI GIÒ! Rossini, in questo dialogo fuori e den - rivela a noi, misteriosamente ed in Note di lavoro , di lavoro … tro di sé. modo inafferrabile; ci parla della sua di Alessio Pizzech Un puzzle scenico, un assieme di og - umanità, della memoria di qualcosa getti e mondi diversi in un’assurda ca - che è stato, di una gloria finita. … e prima una suggestione da una rambola poetica fatta di illuminazioni e Rossini si fa così portavoce di una fuga poesia di Jorge Luis Borges intitolata frammenti di un discorso “sopra la pro - dal mondo e da coloro che critici, o im - Le Cose . pria genialità” . presari o le stesse donne della sua vita, Rossini “post mortem” si racconta a parlano di lui… della sua identità di Le monete, il bastone, il portachiavi, noi. uomo e artista. la pronta serratura, i tardi appunti Nascosto nel suo rifugio dal mondo, Rossini è li che campeggia sul suo di - che non potranno leggere i miei scarsi Rossini, forse visitato o forse distur - vano, vede tutto ed osserva tra ironia e giorni, le carte da gioco e gli scacchi, bato, da una squadra di giovani operai sarcasmo il procedere di un gioco tea - un libro e tra le pagine appassita venuti a dismettere, a mettere le mani trale che diventa carambola di gesti e la viola, monumento d’una sera nei segreti luoghi del teatro, in un ca - di azioni. Un gioco infantile ma che si di certo inobliabile e obliata, merino dell’anima, in un palcoscenico rivela mezzo per raccontar l’inafferra - il rosso specchio a occidente in cui arde nel palcoscenico, ecco che il Maestro si bilità del personaggio / Rossini. illusoria un’aurora. Quante cose, atlanti, lime, soglie, coppe, chiodi, ci servono come taciti schiavi, senza sguardo, stranamente segrete! Dureranno più in là del nostro oblio; non sapran mai che ce ne siamo andati .

Un luogo della memoria fatta di og - getti. Ogni oggetto è un mondo che parla e si anima nelle mani degli interpreti… …il luogo misterioso della fantasia ros - siniana dove nel tempo si sono accu - mulati segni di un teatro, di una vicenda storica che prende le mosse da un viaggio interiore che si consuma tra grottesco e tragedia del vivere nella pro - pria contemporaneità. Rossini sospeso sopra il suo mondo che si anima sotto i suoi occhi tra istanti di vita e di arte e poi lì, a presidiare quel luogo troviamo una figura al margine tra palcoscenico e platea: il Custode della memoria, di questo museo / soffitta. È lui che accompagna il protagonista / Ehi Giò, prove. Da sinistra Alessio Pizzech e Marco Rencinai.

11 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

EHI GIÒ Vivere e sentire del grande Rossini musica Vittorio Montalti libretto Giuliano Compagno 01. INTRODUZIONE 03. OUVERTURE Entrano il padre e la madre; parlano di lui. Padre Una sorta di boato musicale interrompe il A Parigi dominata dal sangue, solo, di notte, Mi è estranea la sua indolenza... con il cuore oppresso pensando a quei monologo. sessanta messi a morte proprio quel Gioachino iorno, a quelli che aspettavano che si 04. QUADRO I g Mia madre sta finendo compisse il loro destino domani, penultimo è il suo verso Una figura di critico contemporaneo e domani e domani e domani. mi ritrovo, son perso si avvicina a Rossini. Gli gira intorno, lui in una melodia. 02. SOLO 1 non lo riconosce. È vestito moderno. Io sono come lui ossini teme si tratti dell ’ennesimo Io rassomiglio a lei È notte, dopo una cena consumata dottore. il mio distacco è il suo con illustri conoscenti dell ’alta società il mio entusiasmo no parigina, Gioachino è seduto in poltrona, Critico Studio compongo leggo nel salone della villa di Passy. Non mi tema Maestro, canto dormo mi sveglio È solo. È un uomo anziano, malfermo, Io non la guarisco ma fingo di dormire tossisce, agita le mani con movimenti Con il bisturi non entro apro gli occhi e li chiudo. brevi e armoniosi. Per qualche secondo, Con il tampone non esco in lontananza, si ascoltano suoni Sono critico critico e critico Padre che evocano taluni aspetti della sua Sono postumo e pubblico pubblico. Mi turba il suo distacco . esistenza. C’è in mezzo qualcosa di ibrido D’improvviso, intorno, si fa silenzio. C’è che tra studiosi ed applausi 06. SOLO 2 Rossini sta ripensando alla sua vita e a Il critico critica critica tutte le sue incredibili sfumature. Sospende il soggetto, la trama Gioachino Comincia a descriversi e a citarsi, doti e e il gesto, e l’effetto! Non era tanto complicata da capire... difetti che riemergono dal suo passato; Di voi si dice così Volevo sottrarmi al mio genio e appena la sua voce alterna toni malinconici a destino degli universali terminata la lezione lanciavo sassi agli picchi di euforia… dei genii immateriali, asini, correvo da un angolo all ’altro del quasi che nel non-detto Pavaglione. Contavo dieci anni, Lugo era Gioachino restasse ancora un detto stata saccheggiata dai francesi... Sono stato un mito che dire si vorrebbe... sono stato invidiato E si ricordi! 07. INTERMEZZO I sono stato brutto Cosa? sono stato bellino Se lo ricordi che... Intermezzo guerresco. sono stato di Pesaro Cioè? sono stato lughese Non se lo scordi che... 08. QUADRO III sono parigino Ma insomma! Che? sono stato ragazzo Che quel che le ho predetto Appare il generale napoleonico sono stato marito in un cerchio accadrà . Pierre François Augereau. sono stato osannato Uno sguardo un po ’ folle, Il critico si allontana. Gioachino fa cenni di sono stato capito le movenze ambiziose e autoritarie, una saluto. Sospira di sollievo. sono stato figliuolo sorta di parodia bonapartesca. Tra le dita Sbadiglia. Scompare. sono rimasto tale agita un proclama imperiale che sono stato prolifico, quasi torrenziale annuncia con voce stentorea: sono un po ’ anziano dentro 05. QUADRO II sono un epistolario Augereau Una lucina d ’infanzia. Si ascolta una ninna sono diverso, svario Il requerra nanna. tra il tutto e il suo contrario la cour de Rome sono un compositore de rétablir Madre in decomposizione -le-champ l ’ordre “Dormi Zoachín dormi sono disfatto, mollo dans la Romagne basta suonare, immagina sono un silenziatore et de faire punir un gioco senza orchestra sono che suono e sono l’imprimeur una finestra il retro di un mio verso et les auteurs una carrozza in viaggio sogno che suono e sogno de la pro-cla-ma-tion Dormi Zoachín dormi, nel mio insonne universo ci-jointe. basta comporre il mondo nella mia vita guasta Si si si si l’essere bambini è altro Sono in silenzio, basta... sous peu de jours, non è un affondo, è un tondo...”

12 EHI GIÒ VIVERE E SENTIRE DEL GRANDE ROSSINI le peuple n ’a pas Olympe aveva definito «paesaggio fatto di pura posé les armes Siamo soli. vita...» . et la tranqui-llité n ’est pas La paura ti ha escluso dal mondo. Un flâneur parigino passeggia elegante - rétablie, E ovunque il panico ti prenda, mente per la città e ci racconta della moi j ’enverrai Giò, ti proteggi. sua inesausta, superflua attività mondana... Moi-même deux deux Tu ti nascondi e fuggi. bataillons à Flâneur à dissiper 10. SOLO 3 scat cette populace, la desarmer, Gioachino parla, disteso, come stesse su un 13. SOLO 4 et infin punir lettino di analista. les vrais coupables Gioachino et rétablir Gioachino (da lontano) le bon bon ordre! Non ricordo più quando accadde. Sono stato aneddoto, Soussigné Augereau! Se davvero a Bologna o ancor prima, a sono stato storia Napoli, o da piccolo, che mi beccai una sono stato mondano senza mondo Spari, urla, invocazioni di aiuto. sassata sulla spalla e piansi sono stato villano o, piuttosto, signore, mezz ’ora. Insomma, quando fu che sentii di sono stato gloria 09. QUADRO IV non avere più fiducia né sono stato italiano sicurezza?... Ma allo stesso tempo capendo francese, apolide... Il trambusto assume toni diversi. che ancor nulla era stato sono stato una bizza È quello di una folla di manifestanti che, distrutto, che il disastro non era ancora sono stato viziato giunta sotto l ’abitazione bolognese accaduto... Eppure mi ritrovai da ebbro ero sobrio di Rossini, dapprima dà a vedere di voler sospeso in quella condizione vergognosa e viceversa osannare il Maestro... ma non appena del bambino che non riesce a (pronuncia francese: e visversà ) questi si affaccia al balcone con una chiedere aiuto e non è capace di difendersi sono stato febbre certa vanagloria, inizia a inveire contro di o di attaccare. E crescendo mi sono stato a Napoli lui, reo di aver donato appena 500 resi conto che la mia musica non sapeva sono stato a Roma scudi e due cavalli alla causa della dominare il mondo. Il mio mondo, sono stato il migliore rivoluzione patriottica. quello che è dentro di me, stipato sono stato il Nuovo nei cassetti della memoria. La mia musica sono stato il futuro Folla non era più né allegra né seria. e il passato a me prossimo Miserabile! Riccone da strapazzo! Non mi liberava né mi proteggeva. sono stato remoto Vergognati!!! Cosa credi?!? Non un pianto, non un riso. sono stato nei tempi Di far l ’elemosina all ’Italia?!? Non risponderò nulla a chi domanderà del mio trapassato Vergogna Rossini! Sparisci, sennò la vedi del mio silenzio. sono stato inumato brutta! A te e alla tua “signora”! Perché il mio silenzio è vero. sepolto e pregato 500 scudi alla patria!!! Ti sei sprecato! sono stato traslato E due cavalli!!! Troppa grazia!!! Silenzio di 5 secondi. da vivo e da morto. Due cavalli per fuggire da Bologna!!! Poi nuovamente una lucina d ’infanzia. Sono il mio ricordo . Via Rossini da Bologna!!! Si riascolta una ninna nanna. Sono, fui, sarei stato Via Rossini da Bologna!!! ero, sarò, fossi stato... Via Rossini da Bologna!!! 11. RIPRESA NINNA NANNA Il flâneur, nel frattempo, gli si è avvicinato, Rossini si mostra turbato, “Dormi Zoachín dormi continuando a passeggiargli quasi terrorizzato. basta fuggire, immagina intorno. Quando si rende conto che il Si nasconde sotto il lenzuolo. un gioco senza orchestra Maestro sta narrando della sua stessa Sua moglie Olympe cerca di chetarlo ma lui una finestra morte, si blocca sgomento. Piange. Ora va non riesce in alcun modo a calmarsi. il ritorno da un viaggio tra la folla condolente e con essa Dormi Zoachín dormi, scambia espressioni di cordoglio. Olympe basta temere il mondo La folla è sempre la stessa l’essere adulti è altro 14. INTERMEZZO II Giò, non cambia, sfidarlo sino in fondo...” la folla urla alla tirannia e alla libertà. I funerali di Gioachino Rossini. Quaranta - Siamo i simboli della sua rabbia 12. QUADRO V mila parigini che seguono il feretro siamo vittime (immagini). Una musica solenne, spesso siamo i ladri della sua gloria, Ah Parigi! La Parigi che adotta Rossini, che “distratta” da arie buffe. più di là che di qua! lo protegge dai mali dell ’universo. La Parigi che il Maestro non ha conosciuto Il Custode della Memoria Gioachino appieno, per via della sua pigrizia, Non c ’è (da sotto il lenzuolo) del suo essere male in arnese. La città È via Aiuto! Soccorso! Aiuto! della flânerie, che von Hoffmansthal Assente

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È partito Firenze dona un giglio 19. INTERMEZZO III Viaggia viaggia Gli occhi sbarrati ma nonostante... L’amore. Una donna dal volto amareggiato Ha lasciato Parigi eppure non potrebbe. canticchia e stona pochi versi da Viaggia Armida . Nel salone tre ospiti: un francese, Non ho sentito! Lugo ribadisce una signora e il critico del Quadro II. È morto?!?!?!? che i natali del padre son quelli Intanto Rossini è in cucina ad assaggiare Morto???... Pesaro pensa ai vagiti. un dolcetto… Morto. È silenzio È questa la gloria, Isabella Silenzio è questa, Canzoni amorose Silenzio in Europa è il luogo che visita te. parole festose Non c ’è È questa la gloria, cantate, formate, Mi manca sei tu il suo passaggio, seguaci d ’amor… Mi manca il tuo ultimo viaggio. Manca... E poi, la storia. Gioachino la osserva a una certa distanza . Ora scrivete pure le date... Scrivete... 18. QUADRO VIII 20. SOLO 6

15. QUADRO VI Gioachino Gioachino Isabella! Sono stato cuoco o degustatore? Lui stesso “si segue”, accanto a un amico Sono stato abulico o in amore? francese. È Honoré de Balzac. Rossini scompare. Sono stato morto o son vissuto? Egli parla di Rossini, accanto al quale sta Sono stato cinico o gaudente? passeggiando, come se questi fosse morto. Isabella Sono stato vincente? Fui donna ferma e saggia come una regina Ho perso? Balzac moglie innocente e giustiziata Pareggiato col destino? Esser poeti nell ’incanto danzante Son venuto dopo il mio primo violino? vedova di Osiride Sono stato romantico fino a un certo 16. SOLO 5 combattuta tra amor di padre e d ’uomo punto? fui questa, quella e un ’altra ancora O ne son stato il peggiore esempio? Gioachino eppure Signora Rossini non fui mai Sono stato mangiato senza assaporare? Dio buono. Ecco terminata questa povera né seppi bene chi fosse quel giovane Ho divorato la gioventù? Messa. Scrissi proprio della Musica talento Sono stato giovane fino a che atto? Sacra o della Sacrée Musique? Tu sai che che volle offrirmi un mondo Il quarto?… io ero nato per l ’Opera buffa e che inesistente. tutto il mio patrimonio consiste in un poco 21. QUADRO IX di cuore e in pochissima scienza. Le si avvicina con furba discrezione Sii dunque benedetto, l’impresario Domenico Barbaja, il quale I tre ascoltano e gli rivolgono il reiterato ap - e accordami il Paradiso. cerca goffamente di assumere la difesa pello a tornare a comporre. d’ufficio di Rossini. 17. QUADRO VII I tre ospiti insieme Barbaja/Un Tenore/Un Soprano Maestro, perché non compone più? Rossini fa un cenno di ringraziamento. Ma io E quella sua malattia Buio, silenzio. Rossini si ritrova beh, no fu davvero un mistero? accanto a Olympe, che piange non so cosa E la depressione, ecco, cioè… quando ne soffrì la prima volta? Olympe: Se ricordo lui considera… Maestro Rossini, lei è un patriota? Le città ti chiamano, Lui la donna la considera Oppure è filo-austriaco? tu sei morto come zuppa che s ’intiepida E a Bologna come si viveva? non ti è dato rispondere, e la gusta al sale o insipida Le manca Pesaro? questo a quanto io ne so! Le manca qualcosa? Pesaro invia un senatore Non è amica non è dea Firenze apre Santa Croce non è artista né tiranna La paura si impadronisce nuovamente di Lugo ti acclama figlio lui la donna la considera Gioachino. La luce si fa via via più lo strumento da accordare fioca, nel mentre si intravede un ’ombra ci mancherebbe... una voce sopraggiunta umana che silenziosamente mima Le città lo vogliono nella notte per svegliarlo, l’attitudine a non saper affrontare la vita. all’attimo solenne una donna che non sa non prima né durante ricantare la sua vita, Gioachino un inganno un fiore un tarlo… Lasciatemi solo! Lasciatemi… essere… Pesaro si stizzisce solo.

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22. QUADRO X Lei è la figlia di una guardia di Jersey infinitamente creativo, astutamente ignorante, Si sbaracca. La soffitta viene svuotata degli Le mani che non avevo viste sono dure e ero di nessun luogo oggetti e dei ricordi. screpolate ero del mondo intero ero un mistero 23. QUADRO XI – FINALE 1 Ho una pietà immensa per le cicatrici del e sono qui, suo ventre è finita, Gioachino è al centro della scena, in piedi, sono voi tutti, sembra aver ripreso tutto il suo Umilio ora la mia bocca a una povera sacralità e pigrizia, vigore. Parla di sé al presente, è al di sopra ragazza dall’orribile riso cinico e generoso, di ogni giudizio, un immortale... E italiano supremo, si “autocelebra” con molta ironia, tra le Sei solo e il mattino sta venendo semplice, amarezze che la vita gli ha riservato e Per le strade i lattai fanno tintinnare i bidoni mai santo. le piccole vanità di cui ha potuto godere. Ero tutto, Una figura maschile assai buffa, che Come una bella Meticcia la notte non più di tanto. contiene in sé elementi e tracce delle opere s’allontana rossiniane, appare dal È Ferdine la falsa o Lea l ’attenta fondoscena. E tu bevi quest ’alcool che brucia come la LA FINE Il Custode della Memoria tua vita Sia fatto silenzio alla fine La tua vita che bevi come acqua-vite e un buio anti-moderno cada sull ’Occidente, Cammini verso Auteuil e vuoi andare a taccia il violento piedi a casa tua e mai l ’artista, A dormire tra i tuoi feticci d ’Oceania e di ché il suo terrore Guinea per il terrore diventi indifferenza Sono Cristi di altra forma e d ’altra fede non audacia Sono i Cristi inferiori delle speranze oscure sapienza modo di camminare Addio Addio mettere in scena fare e disfare Sole collo mozzato non abbiamo paura dell ’essere liberi Ora Rossini è veramente solo, nel suo e di liberarci salotto, come all ’inizio. Si ascolta un abbiamo tanti viveri applauso. Lui fa cenno al pubblico di da poter risparmiare. tacere… Sorride. È finita ma sorride, è L’artista che tace felice. è arte che muore piacere senza dolore 25. SOLO 7 - FINALE 3 sublime perduto Rossini, il genio muto. Gioachino Lo ammetto, 24. QUADRO XII - FINALE 2 non mi ritirai soltanto per stanchezza ma anche per la malattia, Confusione e fuga. per una bizza, per la paura del mondo… C’è chi declama Zone E quel male, tutti voi sapete di Guillaume Apollinaire da dove mi arrivò! Ma sono io, Tu sei in piedi davanti al bancone di un bar Gioachino il depresso, immondo sono io, Prendi un caffè da due soldi in mezzo Semiramide e inno, a disgraziati sono morto e son vivo, perpetuamente estinto, Di notte sei in un grande ristorante ero Apollinaire ero le case vuote o crollate, Non sono cattive queste donne tuttavia ero senza figli, stanno in pensiero ero mia madre Tutte anche le più brutte hanno fatto sof - che non potei assistere frire il loro amante nell ’ultimo suo istante! Ero Gioachino, umano e divo,

15 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016 ROSICCA E MORANO EDIZIONI ETS

FRANCESCO CLEMENTE , R UGGERO SAVINIO , ERIKA ZOLLI ED ESTER GROSSI PER I 70 ANNI DEL TEATRO LIRICO SPERIMENTALE DI SPOLETO “A. B ELLI ”

Francesco Clemente Francesco Clemente Ruggero Savinio per i 70 Anni del per i 70 Anni del per i 70 Anni del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”

Ester Grossi Erika Zolli per i 70 Anni del per i 70 Anni del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”

16 ROSICCA E MORANO EDIZIONI ETS Due intermezzi di Francesco Feo in collaborazione con Centro Studi Pergolesi, Centro Interdipartimentale di Ricerca dell’Università degli Studi di Milano

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G Prima rappresentazione in tempi moderni nell’edizione critica di Ivano Bettin Direttore Pierfrancesco Borrelli Regia Giorgio Sangati Allestimento scenico Alberto Nonnato Costumi ideati da Giorgio Sangati , Realizzati da Clelia De Angelis e dal Laboratorio di Sartoria del Teatro Lirico Sperimentale Personaggi e interpreti Rosicca Beatrice Mezzanotte, Annapaola Pinna Morano Antonio Cappetta, Paolo Ciavarelli Mimi Raffaele De Vincenzi, Jacopo Spampanato

Ensemble strumentale dell’O.T.Li.S. Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale Teresa Lombardo violino I , Anna Chiappalupi violino II , Roberta Palmigiani viola , Matteo Maria Zurletti violoncello , Andrea Cesaretti contrabbasso, Enrico Cicconofri clavicembalo Nuovo allestimento SPOLETO Teatro Caio Melisso Venerdì 16 Settembre - ore 21.00 Sabato 17 Settembre - ore 21.00 Domenica 18 Settembre - ore 17.00 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

TUTTO IN PACE renate e scene comiche scritte per altri distratto. E Rosicca e Morano è un testo compositori. In questo ambito si collo - che ben si presta a questa dinamica e fre - A FINIR VA cano i due intermezzi Rosicca e Morano , sca teatralità comica: travestimenti e di Pierfrancesco Borrelli inseriti nell’opera seria Siface re di Nu - gioco delle parti mutuati dalla tradizione midia , primo grande successo di Feo e della commedia dell’arte e l’uso di un Francesco Feo è da considerarsi una fi - il cui libretto rappresentò il debutto del miscuglio di idiomi tra cui italiano, na - gura centrale di un secolo di storia mu - giovane Pietro Metastasio, rappresen - poletano, francese, spagnolo, arabo e un sicale napoletana, dai primi anni fino tato a Napoli al Teatro di San Bartolo - africano maccheronico. Anche gli ele - alla fine del XVIII secolo. Allievo di meo il 9 maggio 1723. menti musicali concorrono ad accen - Andrea Basso e Nicola Fago al Conser - Primi interpreti furono Santa Marche - tuare il carattere comico del t esto: nelle vatorio della Pietà dei Turchini e com - sini (Rosicca) e Gioacchino Corrado arie la linea del canto spesso sospesa e pagno di studi di Leonardo Leo e (Morano) tra le coppie di cantanti interrotta da pause “teatrali ” cosi come Giuseppe de Majo, primo maestro del “buffi” della scena napoletana più fa - i brevi recitativi che separano le varie Conservatorio di Sant’ Onofrio a Porta mose dell’epoca. Cantanti le cui caratte - sezioni, la politestualità dalla forte ca - Capuana e successivamente al Conser - ristiche erano sicuramente diverse da ratterizzazione ritmica nei duetti che ne vatorio dei Poveri di Gesù Cristo , ebbe quelli dell’opera seria: la solidità della esalta ancor più lo stile farsesco e infine tra i suoi allievi Nicola Sabatino, Gia - tecnica vocale non era la qualità più im - i recitativi fluidi, efficaci e di grande ef - como Insanguine, Niccolò Jommelli e portante quanto la capacità di recitare fetto scenico. Gennaro Manna. caricando il canto di effetti “buffi” e di Alla fine di questo sapiente e ordito Anche se la sua fama a tutt’oggi si deve muoversi in palcoscenico utilizzando gioco di contrasti, reso in maniera per - in particolare alla produzione sacra, si - tutte le risorse gestuali finalizzate ad una fetta dalla musica raffinata ed essenziale curamente la parte più copiosa delle teatralità comica. In parole povere , la di Feo, come spesso accade , e non solo sue composizioni, la sua pregevole atti - loro abilità doveva essere fondamental - negli intermezzi , sarà solo il personag - vità operistica, ancora oggi poco esplo - mente quella di far “scompisciare” dalle gio femminile a portare a termine con rata, conta una dozzina di titoli tra risate, negli intervalli di un’opera seria, successo il suo piano e come da tradi - opere serie, commedie, intermezzi, se - un pubblico generalmente annoiato e zione “tutto in pace a finir va” .

COME SU UN SET si riappropria (parzialmente) della sua vi - degli stereotipi di genere, secondo un CINEMATOGRAFICO rilità travestito da soldato, mentre Ro - gusto squisitamente settecentesco. In sicca, questa volta in abiti femminili, una sorta di grottesco contrappasso la vi - di Giorgio Sangati completa il suo progetto spacciandosi rilità del maschio, da potente e proget - per una giovane borgognona in cerca di tuale, è svilita a vigliaccheria impulsiva, I due intermezzi Rosicca e Morano di un passaggio, smascherando il partner e ingenua, manipolata e umiliata, mentre Francesco Feo andarono in scena nel condannandolo a morte, salvo poi deci - il femminile, da debole diventa domi - 1723, al Teatro San Bartolomeo di Na - dere di sposarlo dopo aver ottenuto una nante, razionale, sadico e registico quasi poli tra gli atti del suo dramma serio Si - promessa di matrimonio che le permet - nella gestione drammaturgica onnipo - face, re di Numidia con il libretto del terà di recuperare dote e marito. tente della protagonista, che allestisce il giovane Metastasio. Il gioco scenico è arricchito da un ulte - suo spettacolo assegnando ruoli e deci - L’ambientazione, come frequente nel riore livello di mascheramento attraverso dendo perfino i costumi. La recita di teatro musicale e nella prosa dell’epoca, un pastiche linguistico che mescola ita - Morano non è mai credibile agli occhi di è esotica: una spiaggia algerina in prossi - liano, spagnolo, francese e una parlata Rosicca, che, invece, riesce a ingannarlo mità di un imbarco. Un limite, un con - turco-araba decisamente maccheronica a ripetizione in una celebrazione del - fine che non è solo geografico. con effetti esilaranti. La partitura stessa l’abilità femminile nell’arte della recita - La trama presenta un doppio contrasto è concepita per facilitare, insieme al zione, nel regno del teatro. tra due europei: l’ingegnosa e vendica - canto, anche una recitazione fisica, mi - Se il sentimento e l’amore l’hanno tra - tiva Rosicca e Morano, che l’ha sedotta, mica, con chiari echi di ritmi e lazzi tipici dita, la reazione è senza incertezze nel derubata e abbandonata. della commedia dell’arte. Tutto sembra punire il traditore: non è la donna a es - Morano in fuga, travestito da avvenente sostenere ed esaltare la comicità farsesca sere “mobile” ma l’uomo, ridicolo emulo algerina è intercettato da Rosicca, a sua che caratterizza il genere buffo in con - di Don Giovanni. volta mascherata da comandante fran - trapposizione all’opera seria. La pena qui, però, non è l’inferno ma, cese di una nave, che finge di rendersi di - Eppure non mancano nei due intermezzi ironicamente, il matrimonio riconcilia - sponibile per portarlo a Marsiglia: il accenti violenti più o meno espliciti: in - tore che riporta ordine ed equilibrio se - rovesciamento delle identità sessuali rad - ganni, ricatti, pestaggi e una generale at - condo le regole di un finale risolutore doppia il potenziale teatrale della ven - mosfera di tortura. (per convenzione). detta. Nel secondo intermezzo Morano Si respira un rovesciamento sistematico Il tutto è poi ambientato in una di -

18 ROSICCA E MORANO

Allestimento scenico di Alberto Nonnato. stante Algeria, dall’altra parte del Me - opera dei “colti” ed evoluti europei. Immagino un teatro di posa, scarno, diterraneo, dominata da un conserva - È alla luce di questo invisibile (ma pre - vuoto, in cui si sta realizzando un film torismo maschilista, dove gli uomini si sentissimo) punto di vista eurocentrico di ambientazione coloniale: truccatori, contendono la proprietà delle donne che mi piacerebbe mettere in scena i sarte, macchinisti, fondali finti, fari a con la forza. due intermezzi denunciando in modo vista, star viziate, primedonne. Tutto Si contrappongono quindi due mondi: evidente la cornice culturale che li pre - deve denunciare il gioco del teatro che la razionale, evoluta e giusta Europa del - suppone. gradualmente, però, proprio palesan - l’emancipazione femminile e dei lumi Un set cinematografico allestito a vista, dosi nella sua falsità, ci fa riscoprire da un lato, e l’Africa ancora selvaggia, per ricordare in ogni momento agli qualcosa di autentico. impulsiva e arcaica dall’altro. Non si spettatori che la loro visione è, ap - È una distanza (dichiarata) che para - può non tenere conto che, di lì a un se - punto, “costruita” ad arte, che il loro dossalmente può riavvicinarci a un colo, quella stessa Africa diventerà ter - sguardo è il punto di vista di una mac - materiale che fa parte della nostra reno di una ferocissima colonizzazione china da presa, di una regia latente ma storia culturale e del nostro DNA (economica e culturale) proprio ad determinante. musicale.

ROSICCA E MORANO Feo, come parimente per li scelti senza del viceré. L’opera in questione di Ivano Bettin virtuosi che la rappresentano, riu - era il dramma serio Siface, re di Nu - scì di universal applauso di tutti midia , su libretto del giovane Pietro quelli che l’ascoltarono ». Metastasio che, a sua volta, aveva ria - «La sera del suddetto giorno [9 dattato il testo della Forza della virtù maggio 1723] detto eminentissimo Con queste lusinghiere parole il principe [il viceré] si portò ad ascol - di Domenico David. Tra gli atti ven - tar l’opera che per la prima volta cronista della «Gazzetta di Napoli » nero rappresentati i due intermezzi andò in scena nel teatro di S. Bar - dava conto, l’11 maggio 1723, del comici Rosicca e Morano i cui prota - tolomeo, intitolata Siface , quale, e successo riscosso dall’opera di Fran - gonisti erano interpretati dalla cop - per la composizione delle parole, e cesco Feo (Napoli, 1691- ivi , 1761) pia di buffi in quegli anni più in per quella della musica ch’è del ce - rappresentata pochi giorni prima al voga: il basso Gioacchino Corrado e lebre maestro di cappella Francesco Teatro di San Bartolomeo , alla pre - il contralto Santa Marchesini .

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Nel medesimo teatro , dieci anni vestito da seducente donna di colore, pata, ma aderente al gusto del pub - prima , Feo aveva debuttato con il tenta di sfuggire alle ire di Rosicca, la blico che gradiva i travestimenti e gli dramma L’amor tirannico ossia Zeno - sua ultima vittima, che a sua volta, equivoci che ne scaturivano, e un li - bia , su libretto di Domenico Lalli, e per trovarlo e smascherarlo, ha vestito bretto ricco di inserti maccheronici, da quel momento , benché non fosse i panni di Monsieur Lafton, un fran - sono gli elementi ereditati dalla com - mai entrato a far parte della cerchia cese al comando di una nave in par - media dell’arte che permettevano di di compositori della Cappella Reale, tenza per Marsiglia. I due si dare risalto all’abilità scenica dei can - aveva acquistato sempre maggiore incontrano per caso e Morano cerca tanti buffi. Questa tipologia di can - fama e prestigio. Le cronache ne par - in tutti i modi di convincere il capi - tanti, infatti, differiva in maniera lano come di un «virtuosissimo», «fa - tano a imbarcarlo. Nel frattempo due sostanziale da quella dell’opera seria: moso», «celebre» maestro di cappella , mori lo scambiano per la loro amata innanzitutto per lo stile, ma anche di un «giovane che dà bastante saggio e tentano di approfittare di lui; solo per la capacità di recitare e di model - dell’abilità e virtù che tiene della sua quando la faccenda sembra precipi - lare il canto tanto da ottenerne effetti professione» . tare Rosicca, sempre nelle vesti di co - comici, per l’abilità nel ballo, per l’at - Il vasto catalogo delle sue composi - mandante, lo salva. titudine mimica. zioni comprende opere serie, oratori, Il secondo intermezzo vede Morano Dal canto suo anche la musica pare drammi sacri, dialoghi, mottetti e in abiti maschili; finalmente sulla pensata per agevolare tali espedienti; arie, messe, passioni, antifone, salmi, nave diretta in Francia, questi incon - si vedano in particolare le due arie cantici, inni, cantate sacre e profane, tra una ricca e provocante borgo - di Rosicca «La donna sta in pos - lezioni, lamentazioni e opere didatti - gnona (Rosicca, ora in panni sesso» e «Je suis trop infelice», e la se - che . femminili) che si lamenta delle pro - conda aria di Morano «Chi son io? Gli intermezzi Rosicca e Morano man - prie disavventure amorose. Creden - poter del mondo!», dove il ragionato tengono un certo legame con il dosi al sicuro e non rendendosi conto alternarsi di suono e silenzio fa sì che dramma che li ospita e i loro prota - di avere davanti a sé Rosicca, Morano la trama del canto spesso si inter - gonisti si muovono negli stessi scenari tenta una nuova opera di seduzione, rompa per lasciar spazio a momenti dell’opera seria: Morano, che grazie che prontamente la donna inter - di gestualità. L’aria «Mi star sula alla propria prestanza fisica ha come rompe svelando la propria identità e a c antoncino», costruita su un attività principale quella di cacciatore minacciandolo di morte. Vedendosi tempo di tarantella, ha uno stile di dote, avrebbe potuto essere un ve - perduto, Morano si placa e accetta di estremamente semplice e popolare rosimile membro della corte numida. sposarla. e contribuisce a dare all’inizio del - Nel primo intermezzo Morano, tra - Una trama esile e piuttosto stereoti - l’intermezzo un carattere leggero e vivace . È interessante anche vedere come nel duetto «Che diabula vo - lire?», che conclude il primo inter - mezzo, il tessuto orchestrale diventi più denso man mano che il brano avanza: un espediente attraverso il quale l’autore rappresenta musical - mente l’intensificazione emotiva de - terminata dal precipitare della situazione descritta dal libretto. Questa e altre figure musicali disse - minate nei due intermezzi, volte a il - lustrare ed enfatizzare i concetti espressi nel testo poetico, dimo - strano che Feo possiede un ricco vo - cabolario retorico (non disgiunto, nella sua produzione, da alcuni sti - lemi del nascente gusto galante), segno della sua spiccata adesione al gusto e alla sensibilità barocchi. Rosicca e Morano, prove.

20 LIEDER & L IEDER 11 INTORNO AL LIED ROMANTICO

NOSTALGIA DI PRIMAVERA SCHWANENGESANG di Franz Schubert

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Musiche di Franz Schubert Regia Stefano Monti

Alec Roupen Avedissian baritono Beatrice Mezzanotte mezzosoprano

Rossana Bassani attrice-voce recitante Monique Arnaud azioni coreografiche

Enrico Cicconofri pianoforte

Immagini di Vincenzo Balena

Nuovo allestimento

SPOLETO Teatro del Complesso Monumentale di San Nicolò Martedì 21 Settembre - ore 21.00 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

SCHWANENGESANG zione, che vedrà gli spettatori posti in Preghiere laiche un rapporto speculare-dialettico per Il Canto del Cigno D957 raccolta di I testi, origine dei lieder e quindi di fon - una dimensione immersiva. Non pre - 14 lieder composti da Franz Schubert damentale importanza, pur nel loro ca - di Stefano Monti senze allineate di un’anonima platea rattere languidamente-retorico, verranno immersa nel buio, ma uno specchiarsi a loro volta proiettati per frammenti, tal - dei volti fra luci e ombre . INCONTRO INASPETTATO E volta sovrapponendosi con le immagini SORPRENDENTE PER UN METTEUR EN SCÈNE dell’artista, talaltra in dissolvenza incro - Installation ciata in un gioco di alternanze. Promemoria per una “messa in scena” Lo spazio si comporrà di una Installa - Per una maggiore partecipazione del zione che si materializzerà in una di - pubblico, si ipotizza la presenza di un at - Zagrebelsky: «Esauritasi l’ultima nota stesa di libri e spartiti aperti, trafitti da tore per una lettura in italiano delle parti tutti, proprio tutti rimasero immobili, rosse graffette segnalibro, nelle pagine più salienti dei testi dei Lieder. concentrati, immersi nel proprio reli - dei testi di H. Ludwig Rellstab, di Ad accogliere i frammenti di poesie il gioso silenzio per lungo tempo. Heinrich Heine, di Gabriel Seidel e le corpo di Monique Arnaud, interprete di Era finita l’esecuzione, ma non la musica. pagine di musica di Franz Schubert. A discipline orientali, immerso in un abito- Del resto: perché si chiede il silenzio completamento dello spazio scenico le non abito di tessuto-non tessuto bianco esteriore come condizione per iniziare pareti del San Nicolò vedranno proiet - quasi come a volerci proteggere dalle “ra - un’esecuzione, se non per poter far tate su di esse, attraverso la luce degli diazioni” dell’abisso svelatoci attraverso emergere il silenzio interiore? Quando illuminatori, le opere grafiche su vetro la grazia dei Lieder. Monique Arnaud è la musica si spegne, si riapre lo spazio di Vincenzo Balena secondo il conte - docente di regia teatrale e interprete, in del silenzio. Ma, il silenzio, per così nuto di forme di scrittura archetipica. Giappone e in occidente, della tradizione dire, di arrivo non è uguale al silenzio L’artista è stato seguito nei decenni da del Teatro Noh, una forma di teatro che di partenza. La musica ha agito su di testi illuminanti di Lea Vergine, Gio - già oltre 600 anni fa raccoglieva la sfida noi, è nata dal nostro silenzio ma pro - vanni Raboni, Roberto Sanesi, Rossana di mettere al centro delle vicende portate segue la sua opera nel nuovo silenzio, Bossaglia e numerosi altri critici e in - in scena l’interiorità e la presenza di quando si è spenta la sua voce fisica». tellettuali. Segnalato dal poeta Mauri - quello che rimane invisibile all’occhio, zio Cucchi fu invitato alla 54ma quali le tematiche della separazione, del - La musica come forza trasformatrice Esposizione Internazionale d’Arte alla l’assenza, della solitudine e dei legami af - Non si possono mettere in scena i Lie - Biennale di Venezia nel 2013. fettivi e passionali irrisolti. der di Schubert e quindi “vederli”, ma si Fare ricerca oggi può voler dire anche può fare di più che “consumarli”, ci si Reagire teatralmente a questa emozione proporre una percezione artistica allar - può accingere ad accoglierli nello spa - profonda gata, condivisa, “mettendo in scena” zio della quiete che si fa tumulto di Schubert, che per alcuni potrà essere I temi di Schwanengesang : la solitudine, passioni e sentimenti. visto come paccottiglia del passato, ma l’abbandono, la nostalgia, le sofferenze che altri interpreteranno come tracce umane, non c’è musicista cha abbia Lo spazio scenico dell’impermanenza dei sentimenti e della concepito tutto ciò in modo più su - vita umana. La consapevolezza dell’at - Lo spazio del Complesso di San Nicolò blime di Schubert, che trovò la moda - timo di felicità, in Schubert, avviene solo subirà una ridefinizione dello spazio lità più appropriata per affrontare i nel momento in cui lo si sa irrimediabil - medesimo secondo una riteatralizza - temi dello spirito. mente svanito.

Gobos per proiezioni in vetro temperato incisi dall’artista Vincenzo Balena. www.vincenzobalena.it

22 EDIZIONI KALMUS

di su libretto di Antonio Somma

Direttore Marco Angius Regia Stefano Monti

Personaggi e Interpreti Riccardo Claudio Rocchi, Ivaylo Mihaylov, Fabio Serani Renato Paolo Ciavarelli, Manuel Mas, Domenico Balzani Amelia Silvia Cafiero, Chiara Mogini, Samantha Sapienza Ulrica Candida Guida, Mariangela Marini, Rachele Raggiotti Oscar Sabrina Cortese, Federica Livi, Giulia Mazzola Silvano Daniele Antonangeli Samuel Massimiliano Mandozzi Tom Davide Procaccini Un giudice Antonio Trippetti Un servo Ivano Granci

O.T.Li.S. - Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale Coro del Teatro Lirico Sperimentale

Nuovo allestimento

SPOLETO Stagione Lirica Regionale 2016

Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti Lunedì 2P6 E- RMUaGrtIeA dìT 2e7a tSroe tMteomrlbarcec -h oi re 20.30 Martedì 20 Settembre - ore 18.00 ASSISI Teatro Lyrick Mercoledì 21 Settembre - ore 10.00 Mercoledì 28 Settembre - ore 20.30

Giovedì 22 Settembre - ore 10.00 CITTÀG DioI vCeAdìS 2T9E SLeLtOtemTebarte ro- doreeg 2li0 Il.l3u0 minati Venerdì 23 Settembre - ore 20.30 TODI Teatro Comunale Sabato 24 Settembre - ore 20.30 Venerdì 30 Settembre - ore 20.30 Domenica 25 Settembre - ore 17.00 SOaRbVatIoE T1O° OTtetaotbrroe M- oanrec 2in0e.3ll0i ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

UN BALLO IN MASCHERA che lo compongono: apparato scenico , Craig, rassomiglia alla sua nel rifiuto Appunti per una messa in scena attore e dramma . Questi devono diven - del particolare e della scenografia di - di Stefano Monti tare, rispettivamente, scena , azione e pinta. Per entrambi la luce ha un ruolo voce . Per Craig il palcoscenico e la sce - importante nel realizzare situazioni di - Lo spazio scenico nografia devono essere semplificati eli - verse, perché essa tende a creare un ’at - Assumendo il concetto dello Spazio minando pitture e tutto ciò che mosfera e non si limita a illuminare gli Scenico come tramite della messa in ostacoli l ’attore divenuto perfettamente attori ». (Allardyce Nicoll, Lo spazio sce - scena, mi sono accostato all ’opera ver - azione come una sorta di “super-ma - nico ) diana Un ballo in maschera pensando a rionetta”. Possiamo individuare l ’es - Ibridazione una struttura dinamica e modulare che senza della ricerca artistica di Craig Senza volgere lo sguardo retrospettivo a si trasformasse, fra un atto e l ’altro, in nella rivolta contro la falsità del me - forme di teatro “nobili”, ho immagi - forme e modi diversi ma con una vo - todo realistico. A quella falsità egli vo - nato, contraddicendo in parte Craig, di lumetria costante e si completasse, in leva sostituire la forma simbolica e, operare una sorta d ’ibridazione dove al - rapporto alle scene, con altri due ele - scacciandone tutte le trivialità, ancora l’elemento strutturale si sommasse il menti, in particolare, le sedie di teatro una volta voleva fare del teatro un tem - tratto pittorico ottocentesco, non nella e alcuni fondali della tradizione pitto - pio. Al particolare naturalistico sosti - sua estensione totalizzante, ma solo rica italiana ottocentesca. tuisce masse di luce e ombra, invece d’interni illusionistici crea forme pla - come citazione. Il respiro della bellezza Spazio totalizzante stiche fantasticamente concepite e passata ha la stessa pienezza della bel - In parte mi sono ispirato, dal punto di pone sul palcoscenico vari piani che lezza futura. vista strutturale, ai concetti scenografici permettano una più adeguata disposi - Una commedia con lati oscuri di Adolphe Appia e Gordon Craig, dove zione degli attori. Questi ideali di “Commedia con lati oscuri” (J. Bud - la centralità dell ’interprete si compene - Craig sono ispirati al teatro greco; da den), “il capolavoro del compositore di tra e immerge in uno spazio totalizzante esso egli trae vigore e alle sue forme Busseto” (G. Baldini) , “il più melo - e tridimensionale. Il tutto accompa - maestose cerca di dare interpretazioni drammatico dei melodrammi” (G. gnato da un preciso studio illuminotec - moderne. Craig, quindi, usa a volte D’Annunzio), “esclusivo poema nico volto a non fare da sfondo alla tendaggi ma la caratteristica che pre - d’amore, e unica opera politicamente rappresentazione, ma a fungere da vero domina nella sua opera è la forma tri - reazionaria di G. Verdi” (M. Mila) . Al e proprio elemento drammaturgico per dimensionale. Egli combatte il di la delle innumerevoli definizioni del orientare l ’interpretazione scenica stessa. realismo a teatro e anche la scena di - Ballo in maschera , resta il fatto che l ’ar - «Appia, inventore d ella nuova scena, pinta. Non c ’è nessuna “scenografia” chitettura dell ’opera è molto bella nella intuì l ’importanza dell ’elemento tec - nei suoi bozzetti: gli effetti sono creati sua semplicità. «Verdi, manifestava, nico come fondamentale apporto per interamente dall ’impiego di forme vo - dopo tante energie profuse alle passioni la valorizzazione del movimento sce - lumetriche elementari. In questo si civili e patriottiche dei melodrammi ri - nico. Per Craig il teatro deve diventare congiunge con Appia, la cui opera, no - sorgimentali, “il desiderio di applicarsi arte attraverso la rielaborazione dei suoi nostante accentui le linee orizzontali a fare un dramma quieto, semplice, te - organismi parziali , cioè degli elementi invece di quelle verticali, tipiche di nero” e cercava “un soggetto di senti - mento”, pensava dunque a un idillio, senonché, con la temperatura arroven - tata a cui sempre salivano in lui le umane passioni, l ’idillio gli si mutò in tragedia, la tragedia della disperazione amorosa ». (M. Mila)

IL PALCOSCENICO , LUOGO DELLA TRA - SFORMAZIONE E TRASFIGURAZIONE

Lo spazio politico. Il teatro della politica «Non c ’è opera di Verdi più legalitaria e legittimista di un Ballo in maschera . Quando mai si è visto un tenore inve - stito di responsabilità istituzionali? » (V. Sermonti) Una sorta di spazio evocativo di un parlamentino contraddistingue la Sala Stefano Monti, fondale mitologico. del governatorato nel New England.

24 UN BALLO IN MASCHERA

Stefano Monti, studio preliminare della scenografia.

Nel pensarne la forma ho lavorato più Il teatro del delitto palchi aperti, dove tutti si sottraggono sulla ricerca di linee grafiche e forme Ripensando alla reale vicenda storica, che alla rivelazione della loro identità, ma compositive che ci parlassero, congiun - ispirò la prima versione del libretto, l ’as - dove tutto si rivela, si specchia nella tamente alle sedie, di presenze assenze, sassinio di Gustavus III di Svezia durante prima scena dell ’opera, si smaschera e si ora amorose, vedi Amelia, ora inquie - un ballo mascherato al Teatro dell ’Opera consuma la rappresentazione del delitto. tanti, i congiurati, o rassicuranti, i gen - di Stoccolma, per il quadro finale ho im - Le scene si specchiano ma capovolte, gli tiluomini. L ’elemento sedia ritorna maginato un luogo aperto, indefinito, indizi iniziali si contraddicono. Una festa nell ’ultima scena, quasi a contraddistin - dall ’architettura ambigua, quasi da ballo che in realtà è un incubo di guere e a concatenare idealmente l ’ini - un ’arena, sezionata trasversalmente e lon - morte; il contrasto tra l ’allegria apparente zio e la fine dell ’opera . gitudinalmente, o delle isole come dei della situazione e la sua reale tragicità.

UN BALLO IN MASCHERA dere assoluto il segno scritto dal composi - Dal mio punto di vista la partitura non è Nota interpretativa tore, riducono in realtà la percezione del - l’opera che vive invece in determinate di Marco Angius l’opera alla volontà testamentaria di chi acustiche, con determinati musicisti e l’ha scritta piuttosto che alle infinite let - ogni sera è diversa. Se la conoscenza della Ho accettato l’invito del Teatro Speri - ture musicali cui è destinata. A queste po - prassi dell’epoca può essere un fenomeno mentale di Spoleto a dirigere Un ballo in sizioni rispondo con Blanchot: «chi scrive archeologico interessante e istruttivo, lo è maschera perché considero Verdi un au - l’opera è messo in disparte. Chi l’ha scritta assai meno per gli esiti musicali in quanto tore estremamente attuale, un nostro con - è congedato; colui che è congedato, inol - la porta d’accesso al repertorio è pur sem - temporaneo , sia per la ricchezza della tre, non lo sa». Dunque, di fronte alle pre quella del presente. Nel nostro am - drammaturgia che per le invenzioni mu - opere del passato vi è da un lato la libertà biente c’è una sorta di necrofilia o sicali. di scelte dell’interprete, dall’altro un’au - sudditanza al passato che addirittura spa - Generalmente si attribuiscono ai registi le tenticità solo presunta di intenzioni com - venta: se si hanno delle idee e i mezzi per letture più innovative e spericolate del - positive affidate alla conoscenza della prassi realizzarle perché allora replicare lo stile l’opera lirica mentre su cantanti e direttori esecutiva dell’epoca. di altre epoche? Il passato è irraggiungi - grava la cosiddetta tradizione , quasi che Di certo non depone a favore della mu - bile e il suono non si può ingabbiare in l’esistenza di registrazioni del passato co - sica il fatto che certi titoli lirici escano dal uno storicismo schematico fatto di cate - stituisca una fonte di autorevolezza indi - museo della routine per merito delle sole gorie comode e prefissate: preferisco, da scussa o comunque ineludibile. Di qui la invenzioni drammaturgiche. È un argo - interprete, l’ Orfeo monteverdiano nell’or - curiosa schizofrenia interpretativa tipica mento ampio e dibattuto, perfino con - chestrazione a colori di Respighi (1934) a dei giorni nostri. Oltre a ciò, vi sono le troverso per la critica; assai meno per il qualsiasi riesumazione museale che mo - edizioni critiche che, nel tentativo di ren - pubblico. stri l’opera nella sua verginale concezione.

25 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

Va bene per un museo, appunto, ma delle cere. Per fortuna allo Sperimentale si lavora con grande libertà e una speciale compli - cità delle masse artistiche: ciò conduce a risultati innovativi anche nei titoli che sembrerebbero più legati alla cosiddetta tradizione, appunto. Per me costituisce dunque una grande occasione il potermi confrontare con un compositore come Verdi e con un titolo come questo, perché Un ballo in ma - schera offre una quantità inesauribile di spunti e implicazioni tutt’altro che scontate o archiviate dalla storia delle sue interpretazioni. Provo a individuarne alcune. La struttura metrica e quella dei tempi musicali non Marco Angius. coincidono affatto nella disposizione in - terna ed esterna delle scene (cfr. le pre - che, per Un ballo in maschera , puntano a tiva e la resa della logica musicale rispetto ziose sinossi di Rita Garlato in Repertorio richiamare modelli operistici francesi a quella testuale, cioè della forza rappre - metrico verdiano , Marsilio, 1998). Il trat - (Auber) o italiani (Mercadante), relativi a sentativa ed evocativa della parola into - tamento del testo, inoltre, è spesso deco - compositori che avevano già affrontato lo nata. Proprio perché ineffabile, quest’area struito e poli-verbale nei passaggi corali e stesso soggetto: mi chiedo allora se un riguarda le scelte dei tempi e dell’anda - nei pezzi d’assieme: Verdi intende distin - operista del calibro di Verdi, alle soglie del mento delle singole sezioni, spesso dispo - guere sorgenti sonore localizzate, aprendo 1860, avesse bisogno di attingere da altri ste secondo un criterio d’accumulazione così le porte a una decostruzione meta- lavori o fosse piuttosto interessato a in - progressiva (particolarmente evidente nel - testuale oltre che acustica. Pensiamo al - ventare di sana pianta generi innovativi l’ Atto II : Scena ed Aria, Duetto, Scena e l’ Introduzione del primo atto: Riccardo ha di teatro musicale. Meglio dunque la - Terzetto, Quartetto, Finale). Laddove si i suoi doppi ideali nel paggio Oscar e nel sciare da parte la catalogazione dei reperti arresta la pertinenza del segno scritto e coro dei nobili, mentre Samuel e Tom nei e delle analogie, riscoprendo la forza mu - della notazione in senso stretto, inizia congiurati (i cosiddetti aderenti ). Il testo sicale e drammaturgica così come traspare l’avventura più esaltante: quella del intonato dal coro di uffiziali e gentiluo - dalle note di Verdi e da ciò che esse sug - suono, dell’azione e della rivelazione crea - mini arriva a frammentarsi in una succes - geriscono. trice… sione di suoni/pause quasi minimalista: Un altro parametro decisivo è rappresen - il-no-strobe-neog-get-to…..de’-suoi- tato dal ritmo. Sotto questo punto di vista pensier-fa-rà . Nel centro dell’opera invece, il rispetto e la decifrazione esatta delle per fare un altro esempio, un duetto strutture ritmiche è fondamentale perché d’amore tra i più struggenti e intensi della conduce a un assetto musicale travolgente storia della musica, culmina nel contro - oppure a una tensione millimetrica con canto decostruito di Amelia: la drammaturgia e la vocalità dei perso - Ahsul/fune/reolet/to-o/…. tornà/gigan/tein - naggi. Dobbiamo distinguere ovviamente pet/tol’a/ etc… il ritmo inteso come pulsazione rispetto al tempo globale della forma, quello che Ovviamente l’opera presenta allusioni a determina il profilo psicologico di una stilemi del proprio tempo che Verdi più o scena e dunque l’arcata temporale inter - meno consciamente richiama nella tessi - namente fluttuante (ottenuta cioè dalla tura della trama musicale e nello svolgi - media tra il ritmo verbale e le relative mento discorsivo delle scene. Molte di strutture musicali in cui viene distri - queste sono suggestioni della musica stru - buito/ospitato il testo). La traduzione ri - mentale, da Beethoven a Chopin, com - gorosa della scrittura ritmica va talvolta positori di cui ci sembra spesso di in aperto contrasto col fraseggio e il ru - riconoscere frammenti o ritmi che emer - bato delle linee vocali, soprattutto nei re - gono dal rapporto tra voci e orchestra - citativi accompagnati ovvero nelle sezioni zione. Nell’epistolario verdiano non ci più discorsive e dialogiche. Nella zona sono quasi mai cenni ad altri compositori oscura che si estende tra queste due di - in tal senso mentre le analisi musicologi - mensioni si colloca la ricerca interpreta - Stefano Monti.

26 UN BALLO IN MASCHERA

SINOSSI Atto Primo Riccardo, conte di Warwick, governatore inglese del Massachusetts, apre le udienze. Fra i presenti vi sono i nemici di Samuel e Tom che, insieme con i loro seguaci, meditano di ucciderlo. Il paggio Oscar porta a Riccardo la lista degli invitati a un ballo; questi, scorto tra gli altri il nome di Amelia di cui è segretamente innamorato, trasalisce. Entra il creolo Renato, segretario e confidente di Riccardo, nonché marito di Amelia, che lo mette in guardia da una congiura che si sta tramando nei suoi confronti, ma egli si mostra insensibile all’avvertimento. Ad un giudice che gli sottopone l’atto di condanna di un’indovina negra, Ulrica si mostra magnanimo e, convocati i presenti, dà appuntamento nell’abituro dell’indovina. Qui la maga, che sta invocando “re degli abissi”, viene interpellata dal marinaio Silvano a cui predice un futuro fortunato. Per l’esultanza di tutti, la profezia si avvera, poiché Riccardo aveva precedentemente messo nella tasca del marinaio denaro e un foglio di nomina ad ufficiale. Quindi si fa avanti un servo di Amelia a chiedere un colloquio privato per la sua padrona. Fatti allontanare tutti, Ulrica consiglia ad Amelia, che le chiede come liberarsi da una pas - sione peccaminosa, di recarsi nel sinistro campo delle esecuzioni, ove potrà trovare l’erba che dà l’oblio; Riccardo, na - scosto per udire il colloquio, gioisce al sapere che Amelia è innamorata di lui. Quindi travestito da pescatore, si presenta alla maga che riconosce nella sua la mano di un nobile condottiero, ma rifiuta di proclamare il vaticinio. Infine per l’in - sistenza di Riccardo e dei presenti, predice al conte la morte per mano di un amico, colui che per primo gli stringerà la mano. Tra lo stupore generale, Riccardo minimizza l’accaduto, mentre il popolo lo acclama.

Atto Secondo Amelia si reca alla ricerca dell’erba magica ed è raggiunta da Riccardo che le dichiara il suo amore; Amelia è scossa: anch’ella lo ama, ma non vuole tradire il marito. Questi preoccupato per l’incolumità di Riccardo, raggiunge i due ed intima a Riccardo di fuggire da quel luogo solitario. Prima di andare, il conte gli affida la donna (che copertasi con un velo, non è stata riconosciuta dal marito) dietro giuramento che egli non avrebbe tentato di scoprire chi fosse. Ir - rompono i congiurati stupiti al trovare Renato, che invano tenta di difendere la donna dalla loro curiosità di sapere chi sia. Nella concitazione della scena, ad Amelia cade il velo, fatto che suscita la rabbia e la desolazione del marito e la terribile ironia di Samuel, Tom e dei congiurati tutti. Sconvolto Renato dà appuntamento all’indomani a Samuel e Tom.

Atto Terzo Renato è fermo nel proposito di vendicare con il sangue la presunta infedeltà della moglie. La donna gli chiede di ri - vedere per l’ultima volta il figlio. Quindi, mosso da pietà, Renato decide di trarre soddisfazione con la morte dell’amico risparmiando la moglie. I sopraggiunti Samuel e Tom restano increduli quando vengono messi a conoscenza degli in - tendimenti di Renato e questi offre la vita di suo figlio come garanzia di sincerità. I tre deliberano che sia la sorte ad indicare chi di loro sarà l’esecutore dell’omicidio di Riccardo ed obbligano Amelia ad estrarre dall’urna il nome del pre - scelto: Renato. Giunge Oscar a portare gli inviti per il ballo in maschera. I tre convengono di sfruttare l’occasione per lo scopo prefissato, mentre Amelia pensa a come salvare il conte. Riccardo ha deciso di rinunciare all’amore per Ame - lia e prescrivere per lei e Renato il rimpatrio in Inghilterra. Oscar gli porge una lettera anonima che lo invita ad aste - nersi per sicurezza dal ballo, ma il conte, che vuole rivedere la donna almeno una volta ancora, si mostra incurante dell’avvertimento. Nel corso della festa, Renato riesce con l’astuzia a farsi dire da Oscar dietro quale travestimento si sia nascosto Riccardo. Nel frattempo Amelia, che ha raggiunto Riccardo per scongiurarlo di fuggire, da lui riconosciuta, riceve l’estremo addio. Egli fa appena a tempo a concludere il dialogo con la donna, che viene raggiunto dal pugnale di Renato. Questi viene arrestato ma Riccardo, morente, ordina che sia liberato. Dopo avergli mostrato il decreto di espatrio per lui e per Amelia, gli rivela che mai Amelia lo aveva tradito, quindi perdona tutti i congiurati. I presenti be - nedicono la magnanimità del conte. Renato resta solo con il rimorso.

27 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016 UN BALLO IN MASCHERA Edizioni KALMUS ATTO PRIMO SAMUEL, TOM E SEGUACI (sommessamente) RICCARDO (con gioia) L’ora non è, ché tutto Ah! gli è di ciò che parli? [N. 1 Preludio] qui d’operar ne toglie: Altro non sai?... dalle nemiche soglie SCENA PRIMA RENATO Se udir ti piace i nomi... È il mattino. Una sala nella casa del Governa - meglio l’uscir sarà. tore. In fondo l’ingresso delle sue stanze. De - OSCAR E CORO RICCARDO Che importa? Io li disprezzo. putati, Gentiluomini, Popolani, Uffiziali; sul (di Cortigiani e di Popolo) RENATO Svelarli è mio dover. davanti Samuel, Tom e loro Aderenti, tutti in Con generoso affetto attesa di Riccardo. Coro, Samuel, Tom. entro sé stesso assorto, RICCARDO Taci: nel sangue [N. 2 Coro d’introduzione] il nostro bene oggetto contaminarmi allor dovrei. Non fia, de’ suoi pensier farà. no ‘l vo’. Del popol mio CORO l’amor mi guardi, e mi protegga iddio. (di uffiziali e gentiluomini) [N. 4 Scena e Cantabile di Renato] Posa in pace, a’ bei sogni ristora, RENATO RICCARDO (ad Oscar) o Riccardo, il tuo nobile cor. Alla vita che t’arride Il cenno mio di là con essi attendi. A te scudo su questa dimora di speranze e gaudio piena, sta d’un vergine mondo l’amor. Tutti s’allontanano; Oscar l’ultimo incontra d’altre mille e mille vite Renato al limitare. il destino s’incatena! SAMUEL, TOM E SEGUACI Te perduto, ov’è la patria E sta l’odio, che prepara il fio, OSCAR (a Renato) col suo splendido avvenir? ripensando ai caduti per te. Libero è il varco a voi. Continua nella pagina seguente. Come speri, disceso l’oblio sulle tombe infelici non è. RENATO Ma sarà dovunque, sempre SCENA TERZA chiuso il varco alle ferite, perché scudo del tuo petto SCENA SECONDA Riccardo, Renato. è del popolo l’affetto? Oscar dalle stanze del conte, indi Riccardo e Dell’amor più desto è l’odio detti. Oscar, Riccardo. RENATO (a parte) Deh come triste appar! le sue vittime a colpir. [N. 3 Scena e sortita di Riccardo] RICCARDO (Amelia!) SCENA QUARTA OSCAR S’avanza il conte. RENATO (chinandosi) Oscar, Giudice e detti. Entra Riccardo salutando gli astanti. Conte... [N. 5 Scena e Ballata di Oscar] RICCARDO Amici miei... soldati... RICCARDO (Oh ciel! lo sposo suo!) (ai deputati) Entra Oscar. E voi del par diletti a me... RENATO (accostandosi) (riceve delle suppliche) Turbato il mio OSCAR Il primo giudice. Porgete: a me, a me s’aspetta: io deggio signor, mentre dovunque il nome suo RICCARDO S’avanzi. su’ miei figli vegliar, perché sia pago inclito suona? ogni voto, se giusto. RICCARDO Per la gloria è molto, GIUDICE (offrendogli dispacci a firmare) Bello il poter non è, che de’ soggetti nulla pe ‘l cor. Segreta, acerba cura Conte! le lacrime non terge, e ad incorrotta m’opprime. gloria non mira. RICCARDO Che leggo!... il bando ad una RENATO E donde? donna! Or donde? OSCAR (a Riccardo) Qual è il suo nome?... di che rea? Leggere vi piaccia RICCARDO Ah no... non più... delle danze l’invito. GIUDICE S’appella RENATO Dirolla Ulrica, dell’immondo RICCARDO Avresti alcuna io la cagion. sangue dei negri. beltà dimenticato? RICCARDO (Gran dio!) OSCAR Intorno a cui s’affollano OSCAR (porgendogli un foglio) tutte le stirpi. Del futuro l’alta Eccovi i nomi. RENATO So tutto... divinatrice... RICCARDO (dato uno sguardo) RICCARDO E che? GIUDICE Che nell’antro abbietto (Amelia... ah dessa ancor! dessa ancor! RENATO So tutto. chiama i peggiori, d’ogni reo consiglio L’anima mia Già questa soglia istessa sospetta già. Dovuto è a lei l’esiglio: in lei rapita ogni grandezza oblia!) non t’è securo asilo. né muta il voto mio. RICCARDO RICCARDO Prosegui. RICCARDO (ad Oscar) La rivedrà nell’estasi Che ne di’ tu? raggiante di pallore... RENATO Un reo disegno E qui sonar d’amore nell’ombre si matura, OSCAR Difenderla vogl’io. la sua parola udrà, sonar d’amore. i giorni tuoi minaccia. Volta la terrea O dolce notte, scendere fronte alle stelle tu puoi gemmata a festa: ah! come sfavilla Ma la mia stella è questa, la sua pupilla che il ciel non ha! quando alle belle [Insieme] 28 UN BALLO IN MASCHERA il fin predice RENATO E s’accorra, ma vegli il sospetto tre volte sibilò... mesto o felice sui perigli che fremono intorno, E delle tombe il gemito dei loro amor! ma protegga il magnanimo petto tre volte a me parlò! È con Lucifero di chi nulla paventa per sé. d’accordo ognor! OSCAR L’indovina ne dice di belle, SCENA SETTIMA RICCARDO Che vaga coppia... e sta ben che l’interroghi anch’io; Entra Riccardo vestito da pescatore, avanzan - che protettor! sentirò se m’arridon le stelle, dosi tra la Folla, né scorgendo alcuno de’ suoi. di che sorti benefica m’è. OSCAR Riccardo e detti. Chi la profetica SAMUEL, TOM E SEGUACI [N. 8 Scena] sua gonna afferra, Senza posa vegliamo all’intento, o passi ‘l mare, né si perda ove scocchi il momento; RICCARDO Arrivo il primo! voli alla guerra... forse l’astro che regge il suo fato le sue vicende nell’abisso là spegnersi de’. DONNE E FANCIULLI (lo respingono) soavi, amare Villano, dà indietro. da questa apprende [Insieme] (Riccardo s’allontana ridendo; la scena s’oscura di più) nel dubbio cor. RICCARDO Dunque, signori, aspettovi È con Lucifero incognito, incognito, alle tre d’accordo ognor! nell’antro dell’oracolo, DONNE E FANCIULLI Oh, come tutto riluce di tetro! [N. 6 Seguito e Stretta dell’introduzione] della gran maga al piè. ULRICA GIUDICE Sia condannata. OSCAR, CORO (di Cortigiani e di Popolo) (con esaltazione; declamando) OSCAR (verso il Conte) Teco sarem di subito, È lui, è lui! ne’ palpiti Ah! voi incogniti, incogniti, alle tre come risento adesso assolverla degnate. nell’antro dell’oracolo, la voluttà riardere della gran maga al piè. del suo tremendo amplesso! RICCARDO Ebben... tutti chiamate... La face del futuro (Oscar invita a rientrar gli usciti) SAMUEL, TOM E SEGUACI nella sinistra egli ha. Senza posa vegliamo all’intento, M’arrise al mio scongiuro, RICCARDO ...or v’apro un mio pensier. né si perda ove scocchi il momento; rifolgorar la fa: forse l’astro che regge il suo fato nulla, più nulla ascondersi SCENA QUINTA nell’abisso là spegnersi de’. al guardo mio potrà! (batte il suolo e sparisce) Samuel, Tom, Coro e detti. [Insieme] DONNE E FANCIULLI Evviva la maga! RICCARDO Signori, oggi d’Ulrica RENATO Ma protegga il magnanimo petto alla magion v’invito, di chi nulla paventa, paventa per sé. ULRICA (da sotterra) Silenzio, silenzio! ma sotto altro vestito; OSCAR Sentirò, sentirò se m’arridon le stelle, io là sarò. qual presagio le dettan per me. SCENA OTTAVA RENATO Davver? SAMUEL, TOM E SEGUACI Silvano e detti. RICCARDO Sì, vo’ gustar la scena. Forse l’astro che regge il suo fato nell’abisso là spegnersi de’. [N. 9 Scena] RENATO L’idea non è prudente. CORO Alfin brilli d’un po’ di follia SILVANO (rompendo la calca) OSCAR La trovo anzi eccellente, questa vita che il cielo ne diè. Su, fatemi largo, saper vo’ il mio fato. feconda di piacer. RICCARDO La vita mai sì cara, sì cara non è. Son servo del conte, son suo marinaro: La vita mai sì cara, sì cara non è. la morte per esso più volte ho sfidato; RENATO Te ravvisar taluno tre lustri son corsi del vivere amaro, ivi potria. [N. 7 Invocazione] tre lustri che nulla s’è fatto per me. RICCARDO Qual tema!... ULRICA (ricomparendo) SCENA SESTA SAMUEL, TOM E SEGUACI (sogghignando) E chiedi? Ve’, ve’, di tutto trema L’abituro dell’indovina. A sinistra, un camino; il SILVANO Qual sorte pe ‘l sangue versato codesto consiglier. fuoco è acceso. La caldaia fuma sovra un trep - mi attende. piè. Ulrica presso. Coro, Ulrica. RICCARDO (ad Oscar) RICCARDO (Favella da franco soldato.) E tu m’appronta un abito DONNE E FANCIULL I Zitti... da pescator. l’incanto non dessi turbare... ULRICA (a Silvano) il demonio tra breve halle a parlare! La mano. SAMUEL, TOM E SEGUACI (sotto voce) Chi sa ULRICA (come ispirata) SILVANO Prendete. che alla vendetta l’adito Re dell’abisso affrettati, non s’apra alfin colà? precipita per l’etra, ULRICA (osservando la mano) senza librar la folgore Rallegrati omai: RICCARDO Ogni cura si doni al diletto, il tetto mio penètra. in breve dell’oro e un grado t’avrai. e s’accorra nel magico tetto: Omai tre volte l’upupa (Riccardo trae un rotolo e vi scrive su) tra la folla de’ creduli ognuno dall’alto sospirò; s’abbandoni e folleggi con me. la salamandra ignivora SILVANO Scherzate?

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ULRICA Va’ pago. AMELIA Ov’è? [N. 11 Scena e Canzone] RICCARDO (mette il rotolo nella tasca di Sil - ULRICA L’osate voi? SAMUEL, TOM E CORO vano, che non s’avvede) (di cavalieri travestiti) (Mentire non de’.) AMELIA (risoluta) Su, profetessa, monta il treppiè; Sì, qual esso sia. canta il futuro. SILVANO A fausto presagio ben vuolsi mercé. (frugando trova il rotolo su cui legge estatico) ULRICA Dunque ascoltate. OSCAR Ma il conte ov’è? «Riccardo al suo caro Silvano uffiziale. » Della città all’occaso, Per bacco! non sogno!... dell’oro ed un grado! là dove al tetro lato RICCARDO (ad Oscar) batte la luna pallida Taci, nascondile che qui son io. CORO Evviva la nostra Sibilla immortale, sul campo abominato... (ad Ulrica) che spande su tutti ricchezze e piacer! Abbarbica gli stami Or tu sibilla, che tutto sai, (s’ode picchiare alla piccola porta) a quelle pietre infami, della mia stella mi parlerai. ove la colpa scontasi SILVANO E CORO Si batte! coll’ultimo sospir! RICCARDO (Ulrica va ad aprire, e v’entra un Servo) Di’ tu se fedele AMELIA Mio dio! qual loco! il flutto m’aspetta, RICCARDO Che veggo! sull’uscio segreto se molle di pianto un servo d’Amelia! ULRICA Attonita la donna diletta e già tremante siete? SERVO (sommessamente ad Ulrica) dicendomi addio Sentite: la mia RICCARDO (Povero cor!) tradì l’amor mio. signora, che aspetta là fuori, vorria Con lacere vele pregarvi in segreto d’arcano parer. ULRICA V’esanima? e l’alma in tempesta i solchi so franger RICCARDO (Amelia!) AMELIA Agghiaccio... dell’onda funesta, ULRICA E l’oserete? l’averno ed il cielo ULRICA S’inoltri, ch’io tutti allontano. irati sfidar. (il Servo parte) AMELIA Se tale è il dover mio troverò possa anch’io. OSCAR, SAMUEL , TOM E CORO RICCARDO (Non me!) Sollecita esplora, (si nasconde nel gabinetto) ULRICA Stanotte? divina gli eventi, non possono i fulmini, AMELIA Sì. ULRICA (si volge agli astanti) la rabbia de’ venti, Perché possa rispondere a voi RICCARDO (Non sola: la morte, l’amore è d’uopo che innanzi m’abbocchi a satàno. sviarlo dal mar. Uscite: lasciate ch’io scruti nel ver. ché te degg’io seguir.) [Insieme] RICCARDO SILVANO, CORO Usciamo: si lasci che scruti Sull’agile prora nel ver. AMELIA Consentimi, o signore, che m’agita in grembo, (tutti si allontanano) virtù ch’io lavi ‘l core, se scosso mi sveglio e l’infiammato palpito ai fischi del nembo, nel petto mio sopir! ripeto fra’ tuoni, SCENA NONA le dolci canzoni. ULRICA Osa, e berrai nel farmaco Le dolci canzoni, Amelia, Ulrica e Riccardo in disparte. l’oblio de’ tuoi martir, del tetto natio, va’, non tremar, l’incanto [N. 10 Scena e Terzetto] che i baci ricordan inaridisce il pianto. dell’ultimo addio, ULRICA Che v’agita così? RICCARDO (Ardo, e seguirla ho fisso e tutte raccendon AMELIA Segreta, acerba se fosse nell’abisso, Amelia, le forze del cor. cura che amor destò... pur ch’io respiri, Amelia, OSCAR, SAMUEL , TOM E CORO l’aura de’ tuoi sospir.) RICCARDO (nascosto) Su dunque, risuoni (Che ascolto!) CORO la tua profezia, (dal fondo) Figlia d’averno, schiudi la chiostra, di’ ciò che può sorger ULRICA E voi e tarda meno a noi ti mostra. dal fato qual sia; cercate? nell’anime nostre ULRICA (ad Amelia) non entra terror. AMELIA Pace... svellermi dal petto Presto partite. chi sì fatale e desiato impera! [N. 12 Scena e Quintetto] Lui, che su tutti il ciel arbitro pose. AMELIA Stanotte... (fugge per la porta segreta) ULRICA Chi voi siate, l’audace parola RICCARDO può nel pianto prorompere un giorno, (con viva emozione di gioia) ULRICA Addio... se chi sforza l’arcano soggiorno (Anima mia!) va la colpa nel duolo a lavar, SCENA DECIMA se chi sfida il suo fato insolente ULRICA L’oblio v’è dato. Arcane Ulrica apre l’entrata maggiore: entrano Samuel, deve l’onta nel fato scontar. stille conosco d’una magic’erba, Tom e Seguaci, Oscar, Gentiluomini e Uffiziali tra - che rinnovella il cor. Ma chi n’ha d’uopo vestiti bizzarramente, ai quali s’unisce Riccardo. RICCARDO Orsù, amici. spiccarla debbe di sua man nel fitto Ulrica, Coro, Samuel, Tom, Oscar, Riccardo. delle notti... Funereo SAMUEL Ma il primo chi fia? è il loco. OSCAR Io.

30 UN BALLO IN MASCHERA

RICCARDO (offrendo la mano ad Ulrica) RICCARDO (con vivacità) SILVANO E CORO L’onore a me cedi. Benissimo! O figlio d’Inghilterra, (offrendo la destra ai circostanti che non osano amor di questa terra: OSCAR E lo sia! toccare) reggi felice, arridano ULRICA (esaminando la mano; solennemente) Qual è di voi, che provi gloria e salute a te. È la destra d’un grande, vissuto l’oracolo bugiardo?... [Insieme] Nessuno! sotto gli astri di Marte. OSCAR Il più superbo alloro che vince ogni tesoro, OSCAR Nel vero SCENA UNDICESIMA ella colse. alla tua chioma intrecciano Renato appare all’entrata. Riccardo accorre a riconoscenza e fe’. RICCARDO Tacete. lui e gli stringe la mano. Renato e detti. RICCARDO E posso alcun sospetto ULRICA (lasciando la mano di Riccardo) RICCARDO Eccolo. alimentar nel petto, Infelice... se mille cuori battono Va’, mi lascia... non chieder di più! OSCAR, SAMUEL , TOM E CORO per immolarsi a me? È desso! RICCARDO Su, prosegui. RENATO Ma la sventura è cosa SAMUEL (ai suoi) pur ne’ trionfi ascosa, ULRICA No... lasciami. Respiro; il caso ne salvò. là dove il fato ipocrita veli una rea mercé. RICCARDO Parla. OSCAR E CORO (contro Ulrica) ULRICA (evitando) L’oracolo mentiva. SAMUEL E TOM (Chiude al ferir la via Te ne prego. questa servil genia, RICCARDO Sì: perché la man che stringo che sta lambendo l’idolo, OSCAR, SAMUEL , TOM, CORO è del più fido amico mio! e che non sa il perché.) (ad Ulrica) RENATO Riccardo! Eh finiscila omai! ULRICA Non crede al proprio fato ULRICA (riconoscendo il conte) ma pur morrà piagato; RICCARDO Te lo impongo. Il conte!... sorrise al mio presagio, ma nella fossa ha il piè. ULRICA Ebben, presto morrai. RICCARDO (ad Ulrica) RICCARDO Se sul campo d’onor, ti son grato. Né, chi fossi il genio tuo ti rivelò, né che voleano al bando ULRICA (con più forza) oggi dannarti. No... per man d’un amico... ULRICA Me? ATTO SECONDO OSCAR Gran dio! RICCARDO (gettandole una borsa) SCENA PRIMA OSCAR, SAMUEL , TOM E CORO T’acqueta e prendi. Campo solitario nei dintorni di Boston appiè Quale orror! ULRICA Magnanimo tu sei, ma v’ha fra loro d’un colle scosceso. A sinistra nel basso bian - ULRICA Così scritto è lassù! il traditor: più d’uno cheggiano due pilastri; e la luna leggermente forse... velata illumina alcuni punti della scena. Amelia. [Insieme] SAMUEL E TOM (Gran dio!) [N. 14 Preludio, Scena ed Aria] RICCARDO È scherzo od è follia siffatta profezia. RICCARDO Non più. AMELIA Ecco l’orrido campo ove s’accoppia Ma come fa da ridere, al delitto la morte! la lor credulità! SILVANO E CORO Ecco là le colonne... (di Popolo, interno) La pianta è là, verdeggia al piè. S’inoltri. OSCAR E CORO Tal fia dunque il fato? Viva Riccardo! Ah mi si aggela il core! Ch’ei cada assassinato? Sino il romor de’ passi miei, qui tutto Al sol pensarci l’anima OSCAR, ULRICA , m’empie di raccapriccio e di terrore! abbrividendo va. RICCARDO, RENATO , E se perir dovessi? SAMUEL E TOM Perire! ebben quando la sorte mia, SAMUEL E TOM (fissando Ulrica) Quai voci? il mio dover tal è, s’adempia, e sia. La sua parola è dardo, (fa per avviarsi) è fulmine lo sguardo, SILVANO (dalla soglia, vôlto a’ suoi) È lui, ratti movete, è lui: Ma dall’arido stelo divulsa dal confidente demone come avrò di mia mano quell’erba, tutto costei risà. il nostro, il nostro amico e padre. (tutti entrano in scena) e che dentro la mente convulsa ULRICA (passando innanzi a Samuel e Tom) quell’eterea sembianza morrà: che ti resta, perduto l’amor... Ah voi, signori, a queste SCENA DODICESIMA parole mie funeste, che ti resta, mio povero cor! voi non osate ridere; Silvano e detti. Oh! chi piange, qual forza m’arretra, che dunque in cor vi sta? m’attraversa la squallida via? SILVANO Tutti con me chinatevi al suo piede Su coraggio... e tu fatti di pietra, [N. 13 Scena ed Inno Finale I] e l’inno suoni della nostra fede. non tradirmi, dal pianto ristà: o finisci di battere e muor, RICCARDO Finisci il vaticinio. t’annïenta, mio povero cor! Di’, chi fia dunque l’uccisor? (s’ode un tocco d’ore, lontano) ULRICA Chi primo Mezzanotte! e che veggio? uno spettro tua man quest’oggi stringerà. di sotterra si leva... e sospira!

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Ha negli occhi il baleno dell’ira RICCARDO Un sol detto... AMELIA (Io muoio...) e m’affisa e terribile sta! (cadendo sulle ginocchia) AMELIA Ebben, sì, t’amo... RICCARDO (a lei) Fa’ core. Deh! mi reggi, m’aïta, o signor, RICCARDO M’ami, Amelia! risolleva il mio povero cor! RENATO (coprendolo col suo mantello) AMELIA Ma tu, nobile, Ma questo ti do. SCENA SECONDA me difendi dal mio cor! (poi additandogli un viottolo a destra) E bada, lo scampo, t’è libero là. Riccardo e Amelia. RICCARDO (fuori di sé) M’ami, m’ami!... oh sia distrutto RICCARDO (presa per mano Amelia) RICCARDO Teco io sto. il rimorso, l’amicizia Salvarti degg’io... nel mio seno: estinto tutto: AMELIA Gran dio! tutto sia fuorché l’amor! AMELIA (sottovoce a lui) Me misera! Va’... RICCARDO Ti calma: RICCARDO di che temi? Quale soave brivido RENATO (passando ad Amelia) AMELIA Ah mi lasciate... l’acceso petto irrora! Né voi già vorrete segnarlo, o signora, son la vittima che geme... Ah ch’io t’ascolti ancora al ferro spietato! Il mio nome almen salvate... rispondermi così! (dilegua nel fondo a veder se s’avanzano) Astro di queste tenebre O lo strazio ed il rossore AMELIA Deh solo t’invola! la mia vita abbatterà. a cui consacro il core: irradiami d’amore, RICCARDO Che qui t’abbandoni?... RICCARDO Io lasciarti? no, giammai: e più non sorga il dì! no ‘l poss’io; ché m’arde in petto AMELIA T’è libero ancora sovruman di te l’affetto. AMELIA il passo, va’, fuggi... Ahi sul funereo letto AMELIA Conte, abbiatemi pietà. ove sognava spegnerlo, RICCARDO Lasciarti qui sola torna gigante in petto con esso? no mai piuttosto morrò. RICCARDO Così parli? a chi t’adora l’amor che mi ferì! pietà chiedi, e tremi ancora? Ché non m’è dato in seno AMELIA O fuggi: o che il velo dal capo torrò. Questo core innamorato a lui versar quest’anima? RICCARDO Che dici? l’onor tuo rispetterà. O nella morte almeno AMELIA Ma, Riccardo, io son d’altrui... addormentarmi qui? AMELIA Risolvi. (la luna illumina sempre più) dell’amico più fidato... RICCARDO Desisti. [N. 15 Scena e Terzetto] RICCARDO Taci, Amelia... AMELIA Lo vo’. AMELIA Io son di lui, AMELIA Ahimè! (Riccardo esita, ma ella rinnova l’ordine co’ la che darìa la vita a te. mano, e mentre al ricomparire di Renato, il RICCARDO Taci... conte gli va incontro) RICCARDO Ah crudele, e me ‘l rammemori, AMELIA S’appressa AMELIA (Per esso quest’alma sol trepida e lo ripeti innanzi a me! alcun... Non sai tu che se l’anima mia geme, salvarlo, non altro desiro la preme, il rimorso dilacera e rode, RICCARDO Chi giunge in questo e paga di tanto, se dato le fia, quel suo grido non cura, non ode, albergo della morte?... sé stessa del fato ne’ fremiti oblia.) sin che l’empie di fremiti amor?... (fatti pochi passi) RICCARDO (a Renato solennemente) Non sai tu che di te resterìa, Renato! Amico, gelosa t’affido una cura: se cessasse di battere il cor! l’amor che mi porti, garante mi sta. Quante notti ho vegliato anelante! AMELIA (abbassando il velo atterrita) Come a lungo infelice lottai! Il mio consorte! RENATO Affidati, imponi. Quante volte dal cielo implorai la pietà, che tu chiedi da me! ~ SCENA TERZA RICCARDO (coll’indice verso Amelia) Ma per questo ho potuto un istante, Promettimi, giura infelice, non viver di te? Riccardo, Amelia e Renato. che tu l’addurrai, velata, in città, né un detto né un guardo sur essa trarrai. AMELIA RICCARDO (incontrandolo) Deh soccorri tu, cielo, all’ambascia Tu qui? RENATO Lo giuro. di chi sta fra l’infamia e la morte; RENATO Per salvarti da lor, che, celati RICCARDO E che tocche le porte, n’andrai tu pietoso rischiara le porte lassù, t’hanno in mira. da solo all’opposto. di salvezza all’errante mio piè. E tu va’ ch’io RICCARDO Chi son? RENATO Lo giuro, e sarà. non t’oda mi AMELIA (sommessamente a Riccardo) lascia: RENATO Congiurati. Odi tu come fremono cupi son di lui, che il suo sangue ti diè. AMELIA (O ciel!) per quest’aure gli accenti di morte? RICCARDO La mia vita... l’universo, RENATO Trasvolai nel manto serrato, Di lassù, da quei negri dirupi, per un detto... così che m’han preso per un dell’agguato, il segnal de’ nemici partì. Ne’ lor petti scintillano d’ira... AMELIA O ciel pietoso! e intesi taluno proromper: « L’ho visto: è il Conte: un’ignota beltade è con esso poi e già piomban, t’accerchiano fitti... RICCARDO Di’ che m’ami... altri qui vôlto fuggevole acquisto! Al tuo capo già volser la mira... S’ei rade la fossa, se il tenero amplesso per pietà, va’, t’invola di qui. AMELIA Ah va’, Riccardo! troncar, di mia mano, repente saprò. »

32 UN BALLO IN MASCHERA

RICCARDO (Traditor, sciagurati son essi, TOM Men di voi SAMUEL E TOM Che ti punge? che minacciano il vivere mio? fortunati fummo noi: Ma l’amico ho tradito ancor io... che il sorriso d’una bella RENATO Lo saprete, son colui che nel cor lo ferì! stemmo indarno ad aspettar. se verrete. Innocente, sfidati gli avrei; SAMUEL Io per altro in volto almeno SAMUEL E TOM E ci vedrai. or d’amore colpevole... fuggo. (nell’uscire seguiti dai loro) La pietà del signore su lei vo’ a quest’Iside mirar. (alcuni de’ suoi rientrano con fiaccole accese) Dunque andiam per vie diverse posi l’ale, protegga i suoi dì!) l’un dall’altro s’allontani. RENATO (staccandosi dal fondo ove stava RENATO (co’ la mano sull’elsa) Il mattino di domani esplorando) Non un passo: se l’osate grandi cose apprenderà. traggo il ferro... Fuggi, fuggi: per l’orrida via RENATO (rimasto solo con Amelia) sento l’orma dei passi spietati. TOM E v’infiammate? Ho giurato che alle porte Allo scambio dei detti esecrati v’addurrei della città. ogni destra la daga brandì. SAMUEL Non vi temo. Va’, ti salva, o che il varco all’uscita (la luna è in tutto il suo splendore) AMELIA (Come sonito di morte qui fra poco serrarsi vedrai; la sua voce al cor mi va!) va’, ti salva, del popolo è vita AMELIA O cieli, aïta! questa vita che getti così. CORO (verso Renato) (Riccardo esce) Giù l’acciaro...

SCENA QUARTA RENATO Traditori! ATTO TERZO Renato e Amelia. TOM (mentre va per istrappare il velo ad Amelia) SCENA PRIMA Vo’ finirla... [N. 16 Scena, Coro e Quartetto, Finale II] Una stanza da studio nell’abitazione di Renato. RENATO (assalendolo) Sovra un caminetto di fianco due vasi di RENATO Seguitemi. E la tua vita bronzo, rimpetto a cui la biblioteca. Nel fondo questo insulto pagherà. v’ha un magnifico ritratto del conte Riccardo AMELIA (Mio dio!) (nell’atto che tutti s’avventano contro Renato, in piedi, e nel mezzo della scena, una tavola. RENATO Perché tremate? Amelia, fuori di sé inframmettendosi, lascia ca - Entrano Renato e Amelia. Fida scorta vi son, l’amico accento dere il velo) [N. 17 Scena ed Aria] vi risollevi il cor! AMELIA No: fermatevi... RENATO (deposta la spada e chiusa la porta) SCENA QUINTA RENATO (colpito) A tal colpa è nulla il pianto, Che!... Amelia!... non la terge e non la scusa. Samuel, Tom con Séguito, dalle alture, e detti. Altro sol non rivedrai, SAMUEL Lei!... rea ti festi: e qui morrai. AMELIA Eccoli. TOM Sua moglie! AMELIA Ma se reo, se reo soltanto RENATO Presto, è l’indizio che m’accusa?... appoggiatevi a me. AMELIA Ah! per pietà! RENATO Taci, o perfida. AMELIA Morir mi sento! SAMUEL E TOM Ve’ se di notte qui co’ la sposa l’innamorato campion si posa AMELIA Gran dio! CORO (dall’alto) e come al raggio lunar del miele Si discenda, si trafigga, sulle rugiade corcar si sa! RENATO Chiedi a lui misericordia. giù scoccata è l’ultim’ora. Il saluto dell’aurora CORO Ve’ la tragedia mutò in commedia AMELIA E ti basta un sol sospetto? sull’esanime cadrà. piacevolissima ah! ah! ah! ah! E vuoi dunque il sangue mio? E che baccano sul caso strano E m’infami, e più non senti SAMUEL (a Tom) andrà dimane per la città! né giustizia, né pietà? Scerni tu quel bianco velo onde spicca la sua dèa? AMELIA A chi nel mondo crudel più mai, RENATO Hai finito! misera Amelia, ti volgerai?... TOM Sì precipiti dal cielo la tua spregiata lacrima, quale, AMELIA Se l’amai all’averno. qual man pietosa rasciugherà? un istante infelicissima, il tuo nome non macchiai. RENATO (forte) RENATO (fisso alla via onde fuggì Riccardo) Sallo iddio, che nel mio petto Chi va là? Così mi paga, se l’ho salvato! mai non arse indegno affetto. Ei m’ha la donna contaminato! SAMUEL Non è desso! Tal marchio fitto mi volle in fronte, RENATO (ripigliando la spada) Hai finito! è tardi omai... TOM O furor mio! macero il core per sempre m’ha! (poi riscuotendosi, e come chi ha preso un rea ti festi... e qui morrai. CORO Non è il conte! grave partito, s’accosta a Samuel e Tom) AMELIA Ah! mi sveni!... ebbene sia... RENATO No, son io RENATO Converreste al tetto mio Ma una grazia... che dinanzi a voi qui sta. sul mattino di domani? RENATO Non a me. SAMUEL (beffardo) SAMUEL E TOM Per subir dell’onta il fio? La tua prece al ciel rivolgi. Il suo fido! RENATO No: ben altro in cor mi sta.

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AMELIA (genuflessa) SAMUEL (fremendo) RENATO (additando sua moglie agli altri due) Solo un detto ancora a te. Ed ora la trama al conte svelerai? Nulla sa non M’odi, l’ultimo sarà. temete. Costei RENATO No voglio dividerla. esser debbe anzi l’auspice lieto. AMELIA TOM Tu scherzi. (traendola verso la tavola) Morrò ma prima in grazia V’ha tre nomi in quell’urna un deh! mi consenti almeno RENATO E non co’ detti: ne tragga l’unico figlio mio ma qui col fatto struggerò i sospetti. l’innocente tua mano. avvincere al mio seno. Io son vostro, compagno m’avrete E se alla moglie nieghi senza posa al medesimo intento: AMELIA (tremante) quest’ultimo favor, arra il figlio vi do. L’uccidete E perché? non rifiutarlo ai prieghi se vi manco. del mio materno cor. RENATO (fulminandola dello sguardo) Morrò ma TOM Ma tal mutamento Ubbidisci non chieder di più. queste viscere è credibile appena. consolino i suoi baci, AMELIA (traendo dal vaso un viglietto che suo poi che l’estrema è giunta RENATO Qual fu marito passa a Samuel) dell’ore mie fugaci. la cagion non cercate. Son vostro (Non è dubbio: quest’ordine amaro Spenta per man del padre, per la vita dell’unico figlio! mi vuol parte ad un’opra di sangue.) la mano ei stenderà SAMUEL E TOM (fra loro) RENATO Qual è dunque l’eletto? su gli occhi d’una madre Ei non mente. che mai più non vedrà! SAMUEL Renato. RENATO Esitate? RENATO (lasciato il ferro, additandole, senza RENATO (fremente di gioia) guardarla, un uscio) RENATO, SAMUEL E TOM Il mio nome! O Alzati, là tuo figlio Non più. giustizia del fato: a te concedo riveder. Nell’ombra Dunque l’onta di tutti sol una, la vendetta mi deleghi tu! e nel silenzio, là, uno il cor, la vendetta sarà, il tuo rossore e l’onta mia nascondi. che tremenda, repente, digiuna AMELIA (da sola) (Amelia esce) su quel capo esecrato cadrà! Ah! del conte la morte si vuole! No ‘l celâr le crudeli parole! RENATO Non è su lei, nel suo RENATO D’una grazia vi supplico. Su quel capo snudati dall’ira fragile petto che colpir degg’io. i lor ferri scintillano già. SAMUEL E TOM E quale? Altro, ben altro sangue a terger dessi RENATO, SAMUEL E TOM l’offesa!... RENATO Che sia dato d’ucciderlo a me. (fissando il ritratto) Sconterà dell’America il pianto Il sangue tuo! TOM No, Renato: l’avito castello lo sleal che ne fece suo vanto. Né a me tolse, e tal dritto a me spetta. Se traffisse, soccomba trafitto, tarderà il mio ferro tal mercede pagata gli va! SAMUEL Ed a me, cui spegneva il fratello, tutto a versarlo dal tuo falso core: cui decenne agonia di vendetta delle lacrime mio vendicatore! SCENA QUARTA senza requie divora, qual parte Eri tu che macchiavi quell’anima, assegnaste? Oscar e detti. la delizia dell’anima mia... Che m’affidi e d’un tratto esecrabile RENATO Chetatevi, solo [N. 19 Scena e Quintetto] l’universo avveleni per me! qui la sorte decidere de’. Traditor! che in tal guisa rimuneri (prende un vaso dal camino e lo colloca sulla RENATO (alla porta) dell’amico tuo primo la fé! tavola. Samuel scrive tre nomi e vi getta entro Il messaggio entri. O dolcezze perdute! O memorie i viglietti) (entra Oscar) d’un amplesso che mai non s’oblia!... OSCAR (verso Amelia) Quando Amelia sì bella, sì candida TOM Ma chi vien?... Alle danze sul mio seno brillava d’amor!... questa notte, se gradite È finita non SCENA TERZA co’ lo sposo, il mio signore siede che l’odio, vi desidera... e la morte sul vedovo cor! Amelia e detti. AMELIA (turbata) RENATO (incontrando Amelia) SCENA SECONDA No ‘l posso. Tu?... Renato; Samuel e Tom entrano salutandolo RENATO (ad Oscar) AMELIA V’è Oscarre che porta freddamente. Anche il conte vi sarà? un invito del conte. [N. 18 Congiura. Terzetto e Quartetto] OSCAR Certo. RENATO (impallidendo) RENATO Siam soli. Udite. Ogni disegno vostro Di lui!... SAMUEL E TOM (fra loro) m’è noto. Voi di Riccardo la morte Che m’aspetti. E Oh sorte! volete. tu resta, lo dêi: poi che parmi che il cielo t’ha scorta. RENATO TOM Sogni. (al paggio, ma co’ lo AMELIA (Qual tristezza m’assale, qual pena! sguardo a Tom) RENATO (mostrando alcune carte che ha sul Qual terribile lampo balena!) Tanto invito tavolo) so che valga. Ho qui le prove!

34 UN BALLO IN MASCHERA

OSCAR È un ballo in maschera [N. 20 Scena e Romanza. Finale III] [N. 22 Coro e Scena] splendidissimo... RICCARDO Forse la soglia attinse, CORO Fervono amori e danze RENATO (come sopra) e posa alfin. L’onore nelle felici stanze, Benissimo! ed il dover fra i nostri petti han rotto onde la vita è solo (accennando Amelia) l’abisso. Ah! un sogno lusinghier. Ella meco interverrà. sì, Renato Notte de’ cari istanti, rivedrà l’Inghilterra... e la sua sposa de’ palpiti e de’ canti, SAMUEL E TOM (a parte) lo seguirà. Senza un addio, l’immenso perché non fermi ‘l volo E noi pur, se da quell’abito oceàn ne sepàri... e taccia il core. sull’onda del piacer? più spedito il colpo va. (scrive e nel momento di appor la firma, lascia OSCAR Di che fulgor, che musiche cader la penna) SCENA OTTAVA esulteran le soglie, Esito ancor? ma, oh ciel, non lo degg’io? Samuel, Tom e i loro Aderenti in dominò az - ove di tante giovani (sottoscrive e chiude il foglio in seno) zurro col cinto vermiglio. Renato nello stesso bellezze il fior s’accoglie, Ah, l’ho segnato il sacrifizio mio! costume s’avanza lentamente. Samuel, Tom, di quante altrice palpita Ma se m’è forza perderti Renato, Oscar, Amelia, Riccardo, Coro. la genïal città! per sempre, o luce mia, a te verrà il mio palpito SAMUEL (additando Renato a Tom) AMELIA (Ed io medesma, o misera, sotto qual ciel tu sia, Altro de’ nostri è questo. lo scritto inesorato chiusa la tua memoria (e fattosi presso a Renato, sottovoce) trassi dall’urna complice, nell’intimo del cor. La morte! pe ‘l mio consorte irato: Ed or qual reo presagio su cui del cor più nobile lo spirito m’assale, RENATO (amaramente) ferma la morte sta.) che il rivederti annunzia Sì, la morte. Ma non verrà. quasi un desio fatale... SAMUEL E TOM Che parli? RENATO (da solo) come se fosse l’ultima Là delle danze al sonito ora del nostro amor? RENATO Qui l’aspettarlo è vano. ecco il codardo afferro... ferma la punta vindice... Musica di dentro. SAMUEL E TOM Come? perché? e là dov’io l’atterro spira dator d’infamie [N. 21 Festa da ballo e Coro] RENATO Vi basti saperlo altrove. senza trovar pietà. RICCARDO Ah! dessa è là... potrei vederla... SAMUEL O sorte ingannatrice! ancora, riparlarle potrei... SAMUEL E TOM (fra loro) TOM (fremente) Ma no: ché tutto mi strappa da lei. Una vendetta in dòmino E sempre ne sfuggirà di mano! è ciò che torna all’uopo. Nell’urto delle maschere SCENA SESTA RENATO Parlate basso, alcuno lo sguardo a non fallirà lo scopo: noi fermò. e sarà un ballo funebre Oscar con una lettera, e detto. SAMUEL E chi? fra pallide beltà. OSCAR Ignota donna questo foglio diemmi. RENATO Quello a sinistra dal breve dominò. AMELIA (Prevenirlo potessi e non tradire «È pe ‘l conte, diss’ella lui lo reca Ei si disperdono, ma Renato viene inseguito da lo sposo mio!...) e di celato .» Oscar in maschera. OSCAR Reina RICCARDO (dopo letto) OSCAR Più non ti lascio, o maschera; mal ti delle danze sarete. Che nel ballo alcuno alla mia vita attenterà, sta detto. nascondi. AMELIA (Forse potrallo Ulrica.) Ma se m’arresto: allora, RENATO (cansandolo) (frattanto Renato, Samuel e Tom rapidamente ch’io pavento diran. No ‘l vo’: nessuno Eh via. in disparte) pur sospettarlo de’. Tu va: t’appresta, e ratto per gioir meco la festa. OSCAR (con vivacità) SAMUEL E TOM E qual costume indosserem? (Oscar esce, Riccardo rimasto solo vivamente Tu se’ Renato. RENATO Azzurra prorompe) RENATO (spiccandogli la maschera) la veste, e da vermiglio Sì, rivederti, Amelia, E Oscarre tu se’. nastro, le ciarpe al manco lato attorte. e nella tua beltà, anche una volta l’anima OSCAR Qual villania! SAMUEL E TOM E qual accento a ravvisarci? d’amor mi brillerà! RENATO Ma bravo, e ti par dunque conve - RENATO Morte! SCENA SETTIMA nienza questa, che mentre il conte dorme, tu scivoli alla festa? SCENA QUINTA Vasta e ricca sala da ballo splendidamente il - OSCAR Il conte è qui... Sontuoso gabinetto del Conte. Tavola con l’oc - luminata e parata a festa. Liete musiche prelu - corrente per iscrivere; nel fondo un gran cor - diano alle danze; e già all’aprirsi delle cortine RENATO (trasalendo) tinaggio che scoprirà la festa da ballo. una moltitudine d’Invitati empie la scena. Il Che!... dove? Riccardo solo. maggior numero è in maschera, alcuni in do - minò, altri in costume di gala a viso scoperto; OSCAR (voltandogli le spalle) fra le Coppie danzanti alcune giovani creole. Cercatelo da voi. Chi va in traccia, chi evita, chi ossequia e chi RENATO (con accento amichevole) persegue. Il servizio è fatto dai neri, e tutto Orsù che dirmi almeno del suo costume puoi? spira magnificenza ed ilarità. Coro.

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OSCAR (scherzando) RICCARDO Rivelami il nome tuo. ALTRI Dov’è l’infame? Saper vorreste (veggonsi apparire nel fondo Samuel e Tom) di che si veste, AMELIA Gran dio! quando l’è cosa No ‘l posso. OSCAR (accennando a Renato) Eccol... ch’ei vuol nascosa. RICCARDO E perché piangi... mi supplichi at - Oscar lo sa, territa? TUTTI (mentre lo circondano e gli strappano la ma no ‘l dirà, Onde, cotanta senti pietà della mia vita? maschera) tra là, là là Renato! là là, là là. AMELIA (tra singulti che svelano la sua voce Morte... infamia Pieno d’amore naturale) sul traditor! mi balza il core, Tutto, per essa, il mio sangue... tutto darei! L’acciaio lo laceri, ma pur discreto l’acciaro vendicator! serba il secreto. RICCARDO Ah invan ti celi, Amelia: quell’an - No ‘l rapirà gelo tu sei! RICCARDO No, no... lasciatelo. grado o beltà, AMELIA (a Renato) tra là, là là T’amo, sì, e in lacrime Tu m’odi ancor. là là, là là. a’ piedi tuoi m’atterro, (e tratto il dispaccio, e fatto cenno a lui di ac - costarsi) Gruppi di maschere e Coppie danzanti attra - ove t’anela incognito versano il dinanzi della scena e separano Oscar della vendetta il ferro. [N. 24 Scena finale] da Renato. Cadavere domani sarai se qui rimani: RICCARDO RENATO (raggiungendolo di nuovo) salvati, va’, mi lascia, Ella è pura, in braccio a morte, Via, che tu sai distinguere gli amici suoi. fuggi dall’odio lor. te lo giuro, il ciel m’ascolta: io che amai la tua consorte OSCAR V’alletta RICCARDO rispettato ho il suo candor. interrogarlo, e forse celiar con esso un po’? Sin che tu m’ami, Amelia, (gli dà il foglio) non curo il fato mio, RENATO Appunto. A novello incarco asceso non ho che te nell’anima, tu con lei partir dovevi... OSCAR E compromettere di poi chi ve l’ha e l’universo oblio. io l’amai, ma volli illeso detto? Né so temer la morte, il tuo nome ed il suo cor! perché di lei più forte RENATO M’offendi. È confidenza che quanto è l’aura che m’inebria RENATO Ciel, che feci! e che m’aspetta importi so. del tuo celeste amor. esecrato sulla terra!... Di qual sangue e qual vendetta OSCAR Vi preme assai... AMELIA Dunque vedermi vuoi m’assetò l’infausto error! d’affanno morta e di vergogna? RENATO Degg’io di gravi cose ad esso, AMELIA O rimorsi dell’amore pria che la notte inoltri, qui favellar. Su te RICCARDO Salva che divorano il mio core, farò cader la colpa, se non mi fia concesso. ti vo’ domani fra un colpevole che sanguina e con Renato andrai... OSCAR Dunque... e la vittima che muor! AMELIA Dove? RENATO Fai grazia a lui, se parli e non a me. OSCAR O dolor senza misura! RICCARDO Al natio tuo cielo. O terribile sventura! OSCAR (più dappresso e rapidamente) La sua fronte è tutta rorida Veste una cappa nera, con roseo nastro al AMELIA In Inghilterra! già dell’ultimo sudor! petto. (e fa per andarsene) RICCARDO Mi schianto il cor... ma partirai... RICCARDO Grazia a ognun: signor qui sono: RENATO Una parola ancora. ma addio. tutti assolve il mio perdono... (Samuel e Tom occupano sempre il fondo della OSCAR (dileguando tra la folla) AMELIA Riccardo! scena) Più che abbastanza ho detto. RICCARDO (si stacca, ma dopo pochi passi CORO Cor sì grande e generoso Danzatori e Danzatrici s’intrecciano al prosce - tornando a lei e con tutta l’anima) tu ci serba, o dio pietoso: nio; Renato scorge lontano taluno de’ suoi e Amelia: anche una volta addio, raggio in terra a noi miserrimi scompare di là. Poco dopo, al volgere delle l’ultima volta!... è del tuo celeste amor! coppie nel fondo, Riccardo in dominò nero col nastro di rosa, s’affaccia pensieroso, e dietro a RENATO (lanciatosi inosservato fra loro, RICCARDO Addio per sempre, o figli miei... per lui Amelia in dominò bianco. lo trafigge di pugnale) sempre addio... diletta America... E tu ricevi il mio! (cade e spira) [N. 23 Scena e Duettino] RICCARDO Ahimè! AMELIA Esso muore! AMELIA Ah perché qui! fuggite... AMELIA (d’un grido) OSCAR Qual anima passò! RICCARDO Sei quella dello scritto? Soccorso! TUTTI Notte d’orrore! AMELIA La morte qui v’accerchia... OSCAR (accorrendo a lui) Oh ciel! RICCARDO Non penetra nel mio petto il terror. TUTTI (affollandosi intorno) FINE Ei trucidato! AMELIA Fuggite, fuggite, o che trafitto cadrete qui! ALCUNI Da chi?

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ALESSANDRO ABIS DANIELE ANTONANGELI ALEC ROUPEN AVEDISSIAN MARIA BAGALÀ DOMENICO BALZANI SILVIA CAFIERO basso baritono baritono soprano baritono soprano Eine Kleine Klostermusik 2016 Un Ballo in Maschera Lieder & Lieder 11 Un Ballo in Maschera Un Ballo in Maschera Un Ballo in Maschera Opera Nova ©

NADINA CALISTRU ANTONIO CAPPETTA PAOLO CIAVARELLI SABRINA CORTESE AMEDEO DI FURIA IVANO GRANCI soprano baritono baritono soprano tenore tenore Eine Kleine Klostermusik 2016 Rosicca e Morano Rosicca e Morano Eine Kleine Klostermusik 2016 Eine Kleine Klostermusik 2016 Un Ballo in Maschera Un Ballo in Maschera Un Ballo in Maschera

SALVATORE GRIGOLI CANDIDA GUIDA SARA INTAGLIATA FEDERICA LIVI MASSIMILIANO MANDOZZI MARIANGELA MARINI baritono contralto soprano soprano basso mezzosoprano Eine Kleine Klostermusik 2016 Un Ballo in Maschera Eine Kleine Klostermusik 2016 Eine Kleine Klostermusik 2016 Un Ballo in Maschera Un Ballo in Maschera Opera Nova © Opera Nova © Opera Nova © Un Ballo in Maschera

MANUEL MAS GIULIA MAZZOLA BEATRICE MEZZANOTTE IVAYLO MIHAYLOV CHIARA MOGINI baritono soprano mezzosoprano tenore soprano Un Ballo in Maschera Eine Kleine Klostermusik 2016 Eine Kleine Klostermusik 2016 Un Ballo in Maschera Un Ballo in Maschera Un Ballo in Maschera Rosicca e Morano Lieder & Lieder 11

ANNA PAOLA PINNA DAVIDE PROCACCINI RACHELE RAGGIOTTI MARCO RENCINAI CLAUDIO ROCCHI mezzosoprano basso contralto tenore tenore Eine Kleine Klostermusik 2016 Un Ballo in Maschera Un Ballo in Maschera Opera Nova © Un Ballo in Maschera Rosicca e Morano

SAMANTHA SAPIENZA FABIO SERANI ANTONIO TRIPPETTI soprano tenore tenore Un Ballo in Maschera Un Ballo in Maschera Un Ballo in Maschera

38 MARCO ANGIUS PIERFRANCESCO BORRELLI ENRICO MAROCCHINI direttore direttore direttore Un Ballo in Maschera Rosicca e Morano Opera Nova ©

STEFANO MONTI ALESSIO PIZZECH GIORGIO SANGATI regista regista regista Lieder & Lieder 11 Opera Nova © Rosicca e Morano Un Ballo in Maschera

DANIELE LOMBARDI ALBERTO NONNATO pianista, regista e artista allestimento scenico Eine Kleine Klostermusik 2016 Rosicca e Morano

EMANUELE SALCE GIUSEPPE NITTI RAFFAELE DE VINCENZI JACOPO SPAMPANATO ROSSANA BASSANI MONIQUE ARNAUD attore attore mimo mimo attrice-voce recitante azioni coreografiche Opera Nova © Opera Nova © Rosicca e Morano Rosicca e Morano Lieder & Lieder 11 Lieder & Lieder 11

VINCENZO BALENA FRANCESCO CLEMENTE RUGGERO SAVINIO ESTER GROSSI ERIKA ZOLLI artista artista artista artista artista

3399 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

IL TEATRO LIRICO SPERIMENTALE DI SPOLETO “A DRIANO BELLI ”

Il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” laborazione con il Teatro Comunale di Firenze continua anche nel 1996 con il dittico è stato fondato nel 1947 da Adriano Belli, avvo- ”Perso per perso” di Guido Baggiani e “L’Inganno Felice” di G. Rossini (Direttore En - cato e musicologo, con il fine di avviare alla pro- rique Mazzola, regia Giorgio Pressburger). fessione dell’arte lirica quei giovani dotati di Collaborazioni inoltre sono in atto con il Teatro Comunale di Bologna, lo Stadttheater particolari qualità artistiche che, compiuti gli di Klagenfurt e il Teatro dell’Opera di Roma, l'Arena Sferisterio di Macerata, Teatro studi di canto, non avevano ancora debuttato. Nazionale di Roma, (Midea2 di Oscar Strasnoy, anno 2001). Negli ultimi anni il Tea - Accogliendo i vincitori del Concorso di canto tro Lirico Sperimentale ha allargato il proprio campo d’azione nell’ambito della didat - dello “Sperimentale” a Spoleto ed avviandoli ad tica e della formazione musicale organizzando in collaborazione con la Regione Umbria, un corso di due anni, vengono dati loro quegli con la Provincia di Perugia e il Fondo Sociale Europeo corsi per maestri collaboratori, elementi che la scuola non offre: non solo prepa- corsi per tecnici e accordatori di pianoforti. Lo “Sperimentale” organizza inoltre dal razione delle opere ma anche preparazione al 1993 il Concorso internazionale per nuove opere di teatro musicale da camera “Or - gesto, sotto la guida dei registi e dei direttori che pheus”, dedicato a Luciano Berio che è stato presidente della Giuria internazionale sin mettono in scena le opere stesse nella Stagione Li- dalla prima edizione. L’opera vincitrice viene rappresentata in prima mondiale a Spoleto rica di presentazione. L’attività si svolge in tre fasi: in marzo si svolge a Spoleto il Con- nella Stagione Lirica di Settembre. corso per giovani cantanti lirici della Comunità Europea, durante il quale una Giuria Nel 1995 il Teatro Lirico Sperimentale, dopo un Corso di Qualificazione Professionale internazionale seleziona i candidati provenienti da tutta Europa tra i quali risultano vin- per Professori d’Orchestra, ha anche dato vita all’OTLiS, l’Orchestra del Teatro Lirico citori solo coloro che conseguono una media di 8/10. La fase successiva prevede un corso Sperimentale di Spoleto. Sotto la guida di qualificati docenti (Francesco Manara, Lu - di preparazione al debutto di cinque mesi durante i quali vengono impartiti vari inse- ciano Giuliani, Paolo Centurioni, Angelo Persichilli,Umberto Benedetti Michelangeli, gnamenti: dizione, mimo, recitazione oltre al perfezionamento vocale. Nell’ultimo pe- Spiros Argiris, Massimiliano Stefanelli, Romolo Gessi, Carlo Palleschi, Massimo De riodo di preparazione gli allievi studiano i ruoli scelti dal Direttore Artistico per il loro Bernart, Bruno Aprea), gli allievi, giovani strumentisti diplomati, dopo una selezione na - debutto. La Stagione Lirica costituisce il coronamento della preparazione e ha luogo so- zionale affrontano due mesi di studio a Spoleto e successivamente eseguono le opere litamente a Spoleto in settembre. Gli allievi percepiscono una borsa di studio e per il pe- della Stagione Lirica sia a Spoleto che nella Stagione Lirica Regionale (Perugia, Terni, As - riodo del corso e della Stagione Lirica vivono a Spoleto. Sulla vocalità dei vincitori si sisi, Todi, Città di Castello). L’Orchestra formata dagli allievi del Corso e integrata con imposta la scelta delle opere da allestire, fermo restando che per ragioni didattiche si ri- alcuni giovani e già affermati musicisti si è inoltre esibita in vari concerti sinfonici ed ha tiene indispensabile che gli allievi affrontino un’opera del Sei-Settecento, una dell’Otto- partecipato alla serata inaugurale dei Primi Giochi Mondiali Militari - Stadio Olimpico cento, una del Novecento. Roma (1995). I corsi per professori d’orchestra sono stati attuati anche negli anni suc - Hanno vinto il Concorso dello “Sperimentale”, studiato a Spoleto e debuttato nella Sta- cessivi, sempre in collaborazione con la Regione Umbria e Fondo Sociale Europeo e dal gione Lirica dell’Istituzione moltissimi grandi nomi della lirica internazionale tra cui ri- 1996 sono stati estesi a giovani strumentisti della Comunità Europea. cordiamo Cesare Valletti, Franco Corelli, Antonietta Stella, Anita Cerquetti, L’Istituzione ha ricevuto nel 1992 dalla Commissione delle Comunità Europee il Pre - Giangiacomo Guelfi, Ettore Bastianini, Anna Moffo, Gabriella Tucci, Marcella Pobbe, mio “Caleidoscopio” per la cultura e nel 1994 il prestigioso “Premio Abbiati” della Cri - Rolando Panerai, Margherita Rinaldi, Franco Bonisolli, Giorgio Merighi, Leo Nucci, tica musicale italiana “per l’assiduo contributo alla formazione di nuovi interpreti e Ruggero Raimondi, Renato Bruson, Mietta Sighele, Veriano Luchetti, Salvatore Fisi- l’ideazione e la realizzazione del Concorso Internazionale Orpheus”. La produzione di chella, Luciana D’Intino, Mariella Devia, Lucia Aliberti. Negli ultimi anni Marcello Don Giovanni della Stagione Lirica Sperimentale 1998 ha ricevuto nel maggio 1999 la Giordani, Natale De Carolis, Giusy Devinu, Elisabeth Norberg-Schulz, Giuseppe Mo- segnalazione speciale del Premio Pier Luigi Samaritani per le scene disegnate da Roberta rino, Monica Bacelli, Roberto Frontali, Nuccia Focile, Giuseppe Sabbatini. Solo da pochi Lazzeri. Nel 2001, l'Associazione nazionale critici musicali italiani ha assegnato a Denis anni Roberto De Candia, Sonia Ganassi, Norma Fantini, Manuela Kriscak, Nicola Uli- Krief il Premio Abbiati della Critica per la regia di "Carmen" che il regista francese ha vieri, Daniela Barcellona, Andrea Papi, Monica Colonna, Marina Comparato. Hanno firmato per il Teatro Lirico Sperimentale nella Stagione Lirica 2000. collaborato nel passato per l’attività didattica musicisti quali Lina Cuscinà, Vincenzo Nel 2001 il Teatro Lirico Sperimentale ha realizzato un grande progetto di respiro eu - Bellezza, Franco Capuana, Ottavio Ziino, Nino Rota, Giuseppe Bertelli, Alberto Pao- ropeo: la rielaborazione e trascrizione orchestrale de "L'Arte della Fuga" di Bach, coor - letti, Luigi Ricci, Rolando Nicolosi, Carlo Ventura, Fernando Cavaniglia e per la recita- dinata da Luciano Berio. L'iniziativa è stata approvata e cofinanziata dalla Commissione zione e il movimento scenico Riccardo Picozzi, Carlo Piccinato, Tatiana Pavlova, Attilia Europea, che l'ha decretata "Evento Culturale Europeo". Il progetto ha portato a cin - Radice. Negli ultimi anni per la didattica musicale Anita Cerquetti, Enza Ferrari, Magda que esecuzioni in quattro paesi - Italia, Inghilterra, Francia e Olanda - con un organico Olivero, Mietta Sighele, Gianpiero Taverna, Spiros Argiris, Massimo De Bernart, Gio- orchestrale composto da circa 40 elementi provenienti dalla principali scuole musicali vanna Canetti, Bruno Aprea, Ivo Lipanovic, Vito Paternoster, Antonello Allemandi, Al- europee: il Conservatorio di Torino, il Conservatoire National Supérieur del Musique fonso Scarano, Renato Bruson, Raina Kabaivanska, Marcello Panni, Bernadette Manca et de Danse di Lione, il Koninklijk Conservatorium dell'Aia, l’ Hochschule für Musik di Nissa, Carlo Palleschi. Nell’ambito delle attività didattiche hanno collaborato per corsi und Theater di Leipizig, la Guildhall School of Music and Drama di Londra. A sotto - specifici Carlo Bergonzi, Otto Edelman, Waldemar Kmentt, Renato Bruson, Natale De lineare la rilevanza internazionale del progetto ha contribuito il diretto coinvolgimento Carolis, Giovanna Canetti. Per il movimento scenico e la recitazione Italo Nunziata, nella realizzazione esecutiva di rinomati compositori europei, quali Luis De Pablo, Louis Paolo Baiocco, Alvaro Piccardi, Lucio Gabriele Dolcini, Stefano Vizioli, Stefano Monti, Andriessen, Betsy Jolas, Gilberto Bosco, Aldo Clementi, Fabio Nieder, Michele Tadini Daniela Malusardi, Henning Brockhaus. e Fabio Vacchi. In occasione della Stagione Lirica Sperimentale hanno collaborato prestigiosi registi, tra Il Teatro Lirico Sperimentale è stato ospite con concerti e opere oltre che in Italia anche cui Luca Ronconi (1994: Ligeia - Anacleto Morones), Ugo Gregoretti (1983 e 1995: in Austria (Vienna, 1994), Spagna (Barcellona, 1996), Stati Uniti (New York 1996 e L’Elisir d’amore - 1984: Il Barbiere di Siviglia), Gigi Proietti (1985: - 2009, Los Angeles 2005), Svizzera (Berna 1996), Giappone (Osaka, Tokyo, Kyoto, Sap - 1986: Le Nozze di Figaro), Giorgio Pressburger (1990: Il Pipistrello - 1993: Tragèdie de poro, Ina, Hiroshima, Kobe, Nagoya, Oita, Morioka, Matsudo, Fukuoka, Tokorozawa, Carmen - 1996: Perso per perso, L’Inganno Felice), Alvaro Piccardi (1987: Il Telefono - Chigasaki, Musashino, Sendai, 2000, 2002, 2004, 2005, 2007, 2008), Canada (Van - Mahagonny -1988: Così fan tutte - 1990: Morte dell’aria - Lighea - 1994: La Bella Ve- couver 2002, Toronto 2010), Ungheria (Budapest 2002, Miskolc 2005, Budapest e Mi - rità - 1995: La Bohème), Giancarlo Cobelli (1984: Mavra - 1985: Orfeo ed Euridice - skolc 2006), Germania (Schwetzingen 2003 e 2010, Salzau 2005), Polonia (Tczew 1987: Il Mercato di Malmantile - 1989: - 1990: La Bohème), San- 2003), Cina (Pechino, Tangshan 2004, Pechino e Shenyang 2006, Shanghai 2010, Xi’an dro Sequi (1995: Il Matrimonio Segreto), Piera Degli Esposti (1996: La Notte di un Ne- 2010, Nanchino 2010), Russia (San Pietroburgo 2006, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, vrastenico - Suor Angelica - 1998 : Le Parole al Buio), Stefano Monti (1996: Falstaff - 2013, 2014), Qatar (Doha 2007, 2008), Cuba (L’Avana 2008), Romania (Bucharest e 1998: Werther), Franco Ripa di Meana (1998: Don Giovanni - 1999: Le Nozze di Fi- Sibiu 2007, Sibiu 2008, 2009, 2010), Turchia (Istanbul 2010, Istanbul e Bursa 2011), garo), Henning Brockhaus (1999: Tosca - 2000: Midea2), Denis Krief (2001: Carmen), Sudafrica (Pretoria 2010), Gran Bretagna (Londra 2011), Paesi Bassi (2012). Lucio Gabriele Dolcini (2004: Le nozze di Figaro – 2005: Cleopatra - 2006: Didone Ab- Nel 2009, a Torino, all’Istituzione è stato assegnato il Premio Cultura di Gestione per bandonata – 2007: Il Trovatore), Giorgio Pressburger (2001: Il segreto di Susanna e Ca- le politiche di gestione, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali. Il valleria Rusticana – 2004: L’Italiana in Algeri – 2006: Il barbiere di Siviglia), Ugo premio è relativo, oltre che all’attività svolta dall’Istituzione nei suoi 63 anni di storia, Gregoretti (2002: Il filosofo di campagna), Gabbris Ferrari (2005: Lucia di Lammer- alla promozione dell’Opera Lirica all’estero, con riferimento in particolare all’anno 2008. moor), Pippo Delbono (2007: Obra Maestra), Alessio Pizzech (2006: La dirindina va a Motivazione della Giuria: L’attività svolta dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto ha teatro – 2007: Dirindina e Pimpinone – 2008: La Cenerentola), Marco Carniti (2008: il merito di saper valorizzare i nostri giovani talenti nel campo dell’Opera Lirica, of - Rigoletto), Giorgio Bongiovanni (2008: Don Falcone). Il Teatro Lirico Sperimentale frendo loro la concreta possibilità di perfezionarsi nello studio e debuttare in Teatro. collabora inoltre con alcuni tra i maggiori teatri lirici italiani: nel 1991 “La Cenerentola” Caratteristica innovativa del progetto del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” presentata nella Stagione Lirica a Spoleto è stata ripresa ed inserita nel cartellone del Tea- è soprattutto la ricerca e la “creazione” di nuovi bacini internazionali di utenza, al fine tro dell’Opera di Roma; (Direttore Bruno Aprea, regia Italo Nunziata); nel 1994 in col- di creare un “circolo virtuoso” di diffusione del patrimonio culturale italiano in una laborazione con il Teatro Comunale di Firenze è stata realizzata l’opera “La Bella Verità”, delle sue massime espressioni, l’Opera Lirica, universalmente riconosciute, apprezzate e presentata sia presso l’Ente Lirico di Firenze che al Teatro Caio Melisso di Spoleto; la col- ricercate, offrendo prodotti culturali di elevato valore qualitativo e professionale.

40 I V INCITORI I vincitori del Concorso 2016 I vincitori del Concorso 2015

Alessandro Abis basso Chiara Mogini soprano Mariangela Marini mezzosoprano Beatrice Mezzanotte mezzosoprano Sara Intagliata soprano Nadina Calistru soprano Giulia Mazzola soprano Amedeo Di Furia tenore Maria Bagalà soprano Sabrina Cortese soprano Annapaola Pinna mezzosoprano Federica Livi soprano

SOPRANI denassi, Alberta Valentini, Anna Maria Vallini, Luigia Vincenti, Carla Vir - Maria Grazia Alessandrini, Lucia Aliberti, Clizia Aloisi, Rosaria Fabiana gili, Letitia Nicoleta Vitelaru, Laura Zannini. Angotti, Rosanna Bacchiani, Maria Bagalà, Marisa Baldazzi, Renata Bal - disseri, Simona Baldolini, Antonella Bandelli, Loredana Barbara, Inse MEZZOSOPRANI Bardini, Maria Luisa Barducci, Novella Bassano, Mimma Bassini, Sil - Maria Agresta, Alessandra Andreetti, Bruna Baglioni, Gloria Bandi - vana Bazzoli, Leila Bersani, Ilva Bertè, Alba Bertoli, Bruna Bianco, Anna telli, Daniela Barcellona, Loretta Befani, Debora Beronesi, Anna Maria Maria Bigerna, Danielle Bouthillon, Lucetta Bizzi Rosetti, Maria Bor - Bartolini, Francesca Biliotti, Sabrina Bizzo, Giannella Borelli, Daniela gato, Paola Bornigia, Monica Bozzo, Renata Broiolo, Edda Brunelli, Broganelli, Teresa Cantarini, Federica Carnevale, Maria Grazia Casini, Eleonora Buratto, Tania Bussi, Marcella Caccia, Letizia Calandra, Gra - Loriana Castellano, Nicoletta Ciliento, Daniela Ciliberti, Antonella Co - zia Calaresu, Nadina Calistru, Tiziana Caminiti, Antonietta Cannarile, laianni, Marina Comparato, Nucci Condò, Matilde Coccia, Luciana Luisa Cantelli, Roberta Canzian, Elisabeth Cappello, Anna Maria Car - D’Intino, Lucia Danieli, Francesca De Giorni, Maria Del Fante, Jole De bonera, M. Grazia Carmassi, Laura Carol, Micaela Carosi, Anna Catarci, Maria, Sabrina De Rose, Adele Di Totto, Franca Fabretti, Giovanna Ivana Cavallini, Stefania Celotto, Anita Cerquetti, Santa Chissari, Norma Fioroni, Marcella Foranna, Maria Luisa Fozzer, Bianca Furlai, Sonia Ciampi, Luisa Ciciriello, Monica Colonna, Francesca Como, Caterina Ganassi, Edda Garimberti, Sandra Giuliodori, Amalia Lazzarini Miliani, Contenti, Costantina Corfiati, Sonia Corsini, Sabrina Cortese, Amneris Emanuela Luchetti, Tullia Maria Mancinelli, Licia Maragno, Marialgela Cremaschi, Giuseppina Dalle Molle, Irene Dalmasso, Pina Davini, Ocea - Marini, Franca Mattiucci, Silvana Mazzieri, Marianna Merola, Beatrice nia De Luca, Nola De Rosa, Mariana De Santis, Giuliana De Torre Bruna, Mezzanotte, Maria Miccoli, Federica Nicolich, Giacinta Nicotra, Chiara Mariella Devia, Giusy Devino, Ofelia Di Marco, Giovanna Di Rocco, Mi - Osella, Katarzyna Otczyk, Serenella Pasqualini, Benedetta Pecchioli, lena Di Giuseppeantonio, Grazia Doronzio, Adele Esposito, M. Pia Fa - Annamaria Pennisi, Anina Perugia, Annapaola Pinna, Maria Gianna bretti, Sara Fanti, Norma Fantini, Anna Fascione, Iselle Favati, Amelia Pinna, Damiana Pinti, Nadia Pirazzini, Vera Presti, Federica Proietti, Li - Felle, Annalisa Ferrarini, Silvana Ferraro, Gabriella Ferroni, Conchita Fi - liana Rossi, Maria Salvo, Anna Maria Scalcioni, Veronica Simeoni, guera, Nuccia Focile, Cinzia Forte, Erika Frigo, Elisabetta Fusco, Ilaria Cristina Sogmaister, Paola Stacchini, Annalisa Stroppa, Arete Tee - Galgani, Gianna Galli, Laura Giangrande, Marcella Giannotti, Federica mets, Chiara Tirotta, Ambra Vespasiani, Leonia Vetuschi, Costantina Giansanti, Marina Giorgio, Alberta Guaraldi, Gloria Guida Borrelli, Sara Vitali, Corinna Vozza. Intagliata, Chiara Isotton, Emiliya Ivancheva Ivanova, Ornella Jacchetti, Jone Jori, Lucia Knotekova, Maria Kostraki, Manuela Kriscak, Carmen TENORI Lavani, Deborah Leonetti, Federica Livi, M. Luisa Lo Forte, Maria Lom - Rosario Agliano, Adelmo Alunni, Corrado Amici, Roberto Argazzi, bardi, Sabina Macculi, Stefania Magnifico, Vera Magrini, Desdemona Paolo Ascià, Italo Baldo, Angelo Bartoli, Gianni Bavaglio, Bruno Bec - Malvisi, Antonietta Manetto, Nadia Mantelli, Gemma Marangoni, Ros - caria, Marcello Bedoni, Amedeo Berdini, Antonio Bevacqua, Gian - sella Marcantoni, A. Maria Marcucci, Chiara Margarito, Lidia Marim - luca Bocchino, Gregory Bonfatti, Franco Bonisolli, Umberto Borsò, pietri, Emma Martellini, Anna Mattei, Giulia Mazzola, A. Maria Meli, Stefano Brandi, Giuseppe Caprino, Andrea Carè, Franco Castellana, Maura Menghini, Wilma Michaud, Mafalda Micheluzzi, Dalila Mieli, De - Giancarlo Ceccarini, Renato Cioni, Enzo Consuma, Franco Corelli, sirée Migliaccio, Sofia Mitropoulos, Ada Mocali, Anna Moffo, Chiara Andrea Cesare Coronella, Giuseppe Costanzo, Roberto Cresca, An - Mogini, Adriana Morelli, Orietta Moscucci, Antonella Muscente, Laura tonio Cucuccio, Battista Del Ferro, Oslavio Di Credico, Mario Di Fe - Musella, Lidia Nerozzi, Giuseppina Nerozzo, Elizabeth Norberg-Schulz, lici, Amedeo Di Furia, Carlo Di Giacomo, Giuseppe Distefano, Antonio Gabriella Novelli, Gabriella Onesti, Marcella Orsatti Talamanca, Claudia Dotti, Renato Ercolani, Salvatore Fisichella, Alberto Fraschina, Um - Pallini, Nicoletta Panni, Silvia Pantani, Cecilia Paolini, Vera Pastore, Al - berto Fusi, Antonio Galliè, Emanuele Giannino, Salvatore Gioia, Mas - berta Pellegrini, Marinella Pennicchi, Edda Piccinini, Lisetta Pinnarò, M. simo Giordano, Giuseppe Gismondo, Franco Ghitti, Renato Crimaldi, Grazia Piolatto, Rosetta Pizzo, Marcella Pobbe, Valeria Podda, Vera Po - Marcello Guagliardo (Giordani), Edoardo Guarnera, Giovanni Iaforte, loni, Nelly Pucci, Rossella Ragatzu, Rosa Ricciotti, Margherita Rinaldi, Enrico Iviglia, Martino Laterza, Ivano Lecca, Mario Leonardi, Salva - Bruna Rizzoli, Angela Rocco, Maria Rodriguez, Angela Rosati, Ales - tore Lisitano, Rosario Lo Cicero, Veriano Luchetti, Roberto Mazzetti, sandra Rossi, Mina Rossi, Annabella Rossi, Rosalba Russo, Donatella Giorgio Merighi, Roberto Merolla, Vito Maglietta, Francesco Marsi - Saccardi, Barbara Salles o Segliesi, Emanuela Salucci, Francesca glia, Edoardo Milletti, Armando Missadini, Aldo Monaco, Giuseppe Sassu, Emma Scarpelli, Silja Schindler, Lucia Scilipoti, Lai Scipioni, Morino, Marcello Munzi, Nicola Nicolosio, Fulvio Oberto, Walter Luciana Serafini, Mietta Sighele, Silvia Silveri, Antonietta Stella, Adele Omaggio, Stefano Osbat, Maurizio Pace, Sergio Panaja, Gino Pa - Sticchi, Rosanna Straffi, Rita Talarico, Anna Tammaro, Elisabetta Tan - squale, Paolo Pellegrini, Filippo Piccolo, Antonio Pirino, Fiorenzo dura, Francesca Tassinari, Arete Teemets, Hedda Temperini, Simona Praga, Marco Rencinai, Manlio Rocchi, Bruno Rufo, Luciano Saldari, Todaro, Marta Torbidoni, Gabriella Tucci, Lucilla Tumino, Cecilia Val - Giuseppe Sabbatini, Aldo Sanesi, Antonio Savastano, Umberto Scal -

41 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016 vino, Carmelo Scollo, Averardo Scrafini, Gennaro Sica, David Sot - Scrigna, Angelo Sepe, Vasile Georghe Serban, Ronaldo Sessi, Ema - giu, Pietro Tarantino, Vito Tatone, Sergio Tedesco, Enzo Tei, Nunzio nuele Spatafora, Bruno Swaizer, Andrea Tabili, Vincenzo Taormina, Fla - Todisco, Massimiliano Tonsini, Carlo Tuand, Cesare Valletti, Luigi vio Tasin, Gino Telesco, Lorenzo Testi, Ugo Tortorici, Tito Turtura, Vecoia, Paride Venturi, Mino Venturini, Attilio Zamperoni. Umberto Vallesin, Silvano Varlinghieri, Sergio Vitale, Ivo Yordanov.

BARITONI BASSI Roberto Accurso, Walter Alberti, Daniele Antonangeli, Nicolò Ayroldi, Alessandro Abis, Rosario Amore, Giovanni Antonini, Ziyan Atfeh, Alec Roupen Avedissian, Domenico Balzani, Giulio Bardi, Tommaso Sergio Bellani, Fernand Michel Bernadi, Armando Caforio, Franco Barea, Domenico Berardinelli, Jacopo Bianchini, Antonio Boyer, Um - Calabrese, Ubaldo Carosi, Carlo Cava, Mario Chiappi, Umberto berto Borghi, Renato Borgato, Renato Bruson, Sergio Brunello, Fortu - Chiummo, Giovanni Costantino, Natale De Carolis, Giuseppe De Mat - nato Burdelli, Fabio Maria Capitanucci, Nestore Catalani, Giovanni teis, Graziano Del Vivo, Bernardino Di Bagiio, Enzo Di Matteo, Tito Ciminelli, Demetrio Colaci, Andrea Concetti, Fabio Cucciardi, Walter Dolciotti, Dino Ferracchiato, Aldo Frattini, Mario Frosini, Renzo Gae - D’Ambrosio, Roberto De Candia, Vittorino De Siati, Carlo Desideri, tani, Leonardo Galeazzi, Davide Giangregorio, Fabio Giongio, Gio - Bruno De Simone, Benito Di Bella, Amleto Donini, Costantino Finucci, vanni Gusmeroli, Umberto Jacoboni, Carlo Lepore, Dimitri Lo Patto, Roberto Frontali, Gino Gasparrini, Giorgio Gatti, Pier Giuseppe Gillio, Antonio Mameli, Alfredo Mariotti, Francesco Masinu, Ferruccio Maz - Giorgio Giorgetti, Oliviero Giorgiutti, Giovanni Guarino, Piero Guarnera, zoli, Filippo Morace, Leonardo Monreale, Maurizio Muraro, Lorenzo Gian Giacomo Guelfi, Francesco Landolfi, Sergio Liviabella, Filippo Muzzi, Giorgio Onesti, Silvano Pagliuca, Fernando Palmari, Andrea Maero, Angelo Mameli, Alberto Margheriti, Lorenzo Mariotti, Enrico Papi, Roberto Parabbi, Sergio Pezzetti, Antonio Pirozzi, Vincenzo Marrucci, Giovanni Mele, Andrea Mineo, Walter Monachesi, Omar Mon - Preziosa, Giannicola Pigliucci, Biagio Pizzuti, Graziano Polidori, tanari, Elio Padovan, Leo Nucci, Gino Orlandini, Angelo Nardinocchi, Franco Pugliese, Ruggero Raimondi, Stefano Rinaldi Miliani, Enrico Galliano Paluzzi, Ronaldo Panerai, Carlo Petrucci, Lido Pettini, Simone Rinaldo, Mario Rinaudo, Roberto Ripesi, Luigi Roni, Alberto Rota, Piazzola, Giovanni Picca, Dionigi Renda, Gabriele Ribis, Alberto Rinaldi, Danilo Serraiocco, Francesco Signo, Andrea Silvestrelli, Sergio Sisti, Angelo Romero, Francesco Salvadori, Ernesto Salvi, Salvatore Sasso, Aurio Tomicich, Enrico Turco, Nicola Ulivieri, Franceco Verna, Ema - Emilio Savoldi, Dario Sanzò, Riccardo Scini, Renato Scorsoni, Osvaldo nuele Vincenti, Riccardo Zanellato, Antonio Zerbini. LE OPERE ESEGUITE DAL 1947 AL 2016 1947 L’Arlesiana - Don Pasquale - La Bohème - Direttore: Ottavio Vincenzo Bellezza, Franco Capuana, Alberto Paoletti - Registi: M. Sofia Ziino - Regista: Riccardo Picozzi. 1948 L’elisir d’amore - Un ballo in Marasca, Bruno Nofri, Carlo Piccinato. 1964 Don Pasquale - L’amico maschera - Werther - Direttore: Ottavio Ziino - Regista: Riccardo Pi - Fritz - La Bohème - Direttori: Carlo Franci, A, Paoletti, Luigi Ricci - cozzi. 1949 La sonnambula - Faust - La Bohème - Direttore: Ottavio Registi: M. Sofia Marasca, Corlo Piccinato. 1965 Il matrimonio se - Ziino - Regista: Riccardo Picozzi. 1950 Rigoletto - Cavalleria rusti - greto - Madama Butterfly - Faust - Direttori: Franco Capuana, Alberto cana - - La Traviata - Il Trovatore - Direttore: Ot - Paoletti, Ottavio Ziino - Registi: Bruno Nofri, Carlo Piccinato. 1966 tavio Ziino - Regista: Riccardo Picozzi. 1951 Carmen - L’amico Fritz L’elisir d’amore - Tosca - Manon Lescaul - Direttori: Napoleone An - - Fra Diavolo - - Direttori: Giuseppe Bertelli, Ottavio Ziino - Re - novazzi, Aldo Faldi, Ottavio Ziino - Registi: Carlo Piccinato, Riccardo gista: Riccardo Picozzi. 1952 La forza del destino - La Traviata - Ma - Picozzi. 1967 Il barbiere di Siviglia - La sonnambula - La Traviata - Di - dama Butterfly - Direttori: Giuseppe Bertelli, Ottavio Ziino - Regista: rettori: Fernando Cavaniglia, Ottavio Ziino, Alberto Paoletti - Registi: Riccardo Picozzi. 1953 Andrea Chénier - La Gioconda - I pagliacci - Bruno Nofri, Carlo Piccinato. 1968 L’Arlesiana - Rigoletto - Suor An - Il segreto di Susanna - La Bohème - Direttori: Giuseppe Bertelli, Al - gelica - Gianni Schicchi - Direttori: Alberto Paoletti, Ottavio Ziino - berto Paoletti - Registi: Marcella Govoni, Riccardo Picozzi. 1954 Le Registi: Bruno Nofri, Carlo Piccinato. 1969 I pescatori di perle - Villi - Manon Lescaut - Tosca - Direttori: Giuseppe Bertelli, Luigi Ricci, Adriana Lecouvreur - La guerra - Il segreto di Susanna - Direttori: Ot - Ottavio Ziino - Regista: Riccardo Picozzi. 1955 Le furie di Arlecchino tavio Ziino, Alberto Paoletti, Maurizio Rinaldi - Rigesti: M. Sofia Ma - - La Granceola - Suor Angelica - L’italiana in Algeri - Lucia di Lam - rasca, Giuseppe Giuliano. 1970 Il matrimonio segreto - Werther - Rita mermoor - Direttori: Giuseppe Bertelli, Adriano Lualdi, Alberto Pao - - Una domanda di matrimonio - Direttori: Ottavio Ziino, Carlo Frajese letti, Luigi Ricci - Registi: Maner Lualdi, Riccardo Picozzi. 1956 - Registi: Giancarlo Del Monaco, M. Sofia Marasca, Gianni Notari. Lodoletta - Un ballo in maschera - Il matrimonio segrelo - Direttori: 1971 L’italiana in Algeri - I pagliacci - Il Giovedì grasso - Direttore: Giuseppe Bertelli, Ottavio Ziino - Registi: Enrico Frigerio, Riccardo Pi - Ottavio Ziino - Regista: Gianni Notari. 1972 Cosi fan tutte - Il tabarro cozzi. 1957 Manon Lescaut - La Traviata - Rigoletto - Direttori: Giu - - Maria Egiziaca - Direttori: Carlo Frajese, Ottavio Ziino - Registi: Mar - seppe Bertelli, Luigi Ricci, Ottavio Ziino - Registi: Enrico Frigerio, cella Govoni, M. Sofia Marasca. 1973 Simon Boccanegra - Lucia di Riccardo Picozzi. 1958 La Bohème - Il barbiere di Siviglia - Lucia di Lammermoor - I due timidi - L’osteria portoghese - Direttori: Mauri - Lammermoor - Direttori: Giuseppe Bertelli, Franco Capuana, Alberlo zio Rinaldi, Ottavio Ziino, Nino Rota, Alberto Ventura - Registi: Franca Paoletli - Registi: Marcella Govoni, Riccardo Picozzi. 1959 Madama Valeri, M. Sofia Marasca, M. Francesca Siciliani. 1974 Madama But - Butterfly - Il Trovatore - Faust - Hänsel und Gretel -Direttori: Giuseppe terfly - Abramo e Isacco - Suor Angelica - Direttori: Paolo Peloso, Al - Bertelli, Carlo Franci, Alberto Paoletti, Luigi Ricci - Registi: Carlo Pic - berto Ventura - Rigisti: M. Sofia Marasca, Francesca Siciliani. 1975 cinato, Riccardo Picozzi. 1960 Adriana Lecouvreur - Manon - Na - L’elisir d’amore - La Bohème - La serva padrona - Il maestro di cap - bucco - Direttori: Carlo Franci, Alberto Paoletti, Ottavio Ziimo - pella - Bastiano e Bastiana - Atto senza parole - Simbologie trasfigu - Registi: Tatiana Pavlova, Carlo Piccinato, Riccardo Picozzi. 1961 Aida rate - Suite di danza - Cherry - Bob -Direttori: Paolo Peloso, Ottavio - La rondine - Il Trovatore - Direttori: Vincenzo Bellezza, Carlo Franci, Ziino, Fabio Maestri, Lorenzo Ricci Muti, Vittorio Negri - Registi: Alberto Paoletti - Regista: Carlo Piccinato. 1962 Orfeo e Euridice - Un Renzo Giaccheri, Giuseppe Di Stefano, Alfrado Rainà, Angelo Conti, ballo in maschera - Manon Lescaut - Direttori: Franco Capuana, Al - Patrizia Sampaoli. 1976 Il barbiere di Siviglia - L’ombra di Banquo - berto Paoletti, Ottavio Ziino - Registi: Carlo Acly Azzolini, Carlo Pic - Rosila y Cristobal - Livetta e Tracollo - La dirindina - L’oca del Cairo cinato. 1963 Simon Boccanegra - Così fan tutte - Fedora - Direttori: - Le cantatrici villane - Rigoletto - La vedova allegra - Direttori: David

42 Machado, Paolo Renosto, Lorenzo Ricci Muti, Fabio Maestri, Alberto Giorgio Pressburger. 1997 Faust - La clemenza di Tito- La Traviata - Ventura - Registi: Angelo Corti, Bruno Cagli, Piergiuseppe Arcangeli, Direttori: Ivo Lipanovic, Michael Güttler, Bruno Aprea - Registi: Lucio Lorenzo Salveti, Renzo Giacchieri,Sesto Bruscantini, Attilio Colon - Gabriele Dolcini, Riccardo Caporossi, Francesco Esposito. 1998 Le nello, Francesco Savio. 1977 La cambiale di matrimonio - Der Schau - parole al buio - Werther - Figlio, amoroso giglio - Don Giovanni - Di - spieldirektor (L’impresario) - Il campanello - Madama Butterfly - Don rettori: Enrique Mazzola, Ivo Lipanovic, Alfonso Scarano, Amedeo Carlos - Direttori: Lorenzo Ricci Muti, Fabio Maestri, David Machado, Monetti - Registi: Piera Degli Esposti, Stefano Monti, Paolo Baiocco, Carlo Frajese - Registi: Sesto Bruscantini, Luca Verdone, Stefano Pia - Franco Ripa Di Meana. 1999 Facciamo un’opera - Le nozze di Figaro centi, M. Sofia Marasca, Nicola Rossi Lemeni. 1978 La sonnambula - Dido and Aeneas - Tosca - Direttori: Ivo Lipanovic, Vito Paternoster, - La Bohème - ll geloso schernito - Le cantatrici villane - Direttori: Ot - Massimo De Bernart - Registi: Paolo Baiocco, Franco Ripa di Meana, tavio Ziino, Carlo Frajese, Fabio Maestri - Registi: Vera Bertinetti, Lucio Gabriele Dolcini, Henning Brockhaus. 2000 Midea (2) - Le Ci - Frank De Quell. 1979 Praxodia - Totentanz - Lo frate ‘nnamorato - Di - nesi - Oberto, conte di S. Bonifacio - La serva padrona - Carmen - done ed Enea - La Cenerentola - Direttori: Antonello Allemandi, San - Direttori: Andrea Molino, Alfonso Scarano, Giampaolo Bisanti, Fede - dro Sanna, Fabio Maestri, Carlo Frajese - Registi: Marco Parodi, Vera rico Santi, Victor Costa - Registi: Paolo Baiocco, Henning Brockhaus, Bertinetti, Sesto Bruscantini, Michelangelo Zurletti. 1980 Faust - Wer - Paolo Castagna, Peter B. Wyrsch, Denis Krief. 2001 Il mondo della ther - Musica per voci e percussioni - Et Elabitur - Diali - Doctor Fau - luna - La serva padrona - Il giocatore - Il segreto di Susanna - Caval - stroll. Soldat du je - Direttori: Giuseppe Morelli, Dario Indrigo - leria rusticana - Direttori: Andrea Molino - Ivo Lipanovic - Federico Registi: Aldo Maella, Marco Parodi, Alessandro Indrigo, Anna Belar - Santi - Registi: Paolo Baiocco - Lucio Gabriele Dolcini - Giorgio Pres - dinelli. 1981 Oberto, conte di San Bonifacio - La Bohéme - Direttore: sburger. 2002 Il filosofo di campagna - Don Pasquale - Manon Le - Carlo Frajese - Registi: Marco Parodi, Anna Belardinelli. 1982 Fra Dia - scaut - Direttori: Franco Piva - Laurent Campellone - Christopher volo - La Traviata - Le nozze di Figaro - Direttori: Pierluigi Urbini, Carlo Franklin - Registi: Ugo Gregoretti - Gianni Marras - Massimo Belli. Frajese, Herbert Handt - Registi: Anna Belardinelli, Marco Parodi, 2003 La Traviata - Le nozze di Figaro - Don Pasquale - Direttori: Vito Beppe Menegatti. 1983 L’impresario delle Canarie - La serva padrona Clemente - Amedeo Monetti - Giampaolo Bisanti - Registi: Paolo Ba - - Il barbiere di Siviglia - Il Trovatore - Direttori: Francesco Tell, Lo - iocco - Lucio Gabriele Dolcini - Gianni Marras. 2004 La Bohème - renzo Ricci Muti, Carlo Frajese - Registi: Beppe Menegatti, Ugo Gre - L’Italiana in Algeri - La Traviata - Direttori: Marcello Panni - Igor Do - goretti, Marco Parodi. 1984 Mavra - Suor Angelica - L’elisir d’amore hovic - Vito Clemente - Registi: Giovanni Scandella - Giorgio Pres - - Direttori: Alberto Ventura, Lorenzo Ricci Muti - Registi: Giancarlo sburger - Paolo Baiocco. 2005 Lucia di Lammermoor - Cleopatra - La Cobelli, Aldo Trionfo, Ugo Gregoretti. 1985 Don Pasquale - Orfeo ed Bohéme - Direttori: Thomas Biernaki, Laurent Campellone, Marcello Euridice - Treemonisha - Direttori: Massimo De Bernart, Franco Piva Panni - Registi: Gabbris Ferrari, Lucio Gabriele Dolcini, Giovanni - Registi: Gigi Proietti, Giancarlo Cobelli, Lidia Biondi. 1986 Le nozze Scandella. 2006 La Dirindina va a Teatro – Il Barbiere di Siviglia – Di - di Figaro - Rigoletto - Direttori: Massimo De Bernart, Sandro Sanna done abbandonata – Lucia di Lammermoor – Direttori: Andrea Ama - - Registi: Gigi Proietti, Mathieu Carrière. 1987 Lucia di Lammermoor rante - Vito Clemente – Franco Piva – Laurent Campellone – Registi: - Il mercato di Malmantile - Mahagonny - Il telefono - Direttori: San - Alessio Pizzech – Giorgio Pressburger – Lucio Gabriele Dolcini – Gab - dro Sanna, Alessandro Pinzauti, Franco Piva - Registi: Gabris Ferrari, bris Ferrari, 2007 Obra Maestra - Il Trovatore - La Dirindina va a Tea - Gianfranco Cobelli, Cecilia Sherman, Alvaro Piccardi. 1988 Così fan tro – Pimpinone - Il barbiere di Siviglia - Direttori: Marco Angius - tutte - - Jeus de Robin et de Marion - Direttori: Alessan - Carlo Palleschi - Andrea Amarante - Vito Clemente - Registi: Pippo Del dro Pinzauti, Sandro Sanna - Registi: AIvaro Piccardi, Lucio Gabriele Bono - Lucio Gabriele Dolcini - Alessio Pizzech - Giorgio Pressburger, Dolcini, Paolo Baiocco. 1989 L’italiana in Algeri - Il maestro di cappella 2008 Rigoletto - Don Falcone - La Cenerentola - Direttori: Carlo Pal - - Simon Boccanegra - La sonnambula - Direttori: Giampiero Taverna, leschi, Francesco Massimi, Giuseppe La Malfa - Registi: Marco Car - Roberto Soldatini, Sandro Sanna - Registi: Paolo Baiocco, Giancarlo niti, Giorgio Bongiovanni, Alessio Pizzech, 2009 L’Elisir d’Amore - Il Cobelli, Stefano Vizioli. 1990 Il pipistrello - La Bohème - La prova di Cuoco e la Madama - Lieder & Lieder 4 - Rigoletto - Direttori: Daniel un’opera seria - Morte dell’aria - Lighea - Direttori: Spiros Argiris, Martínez Gil de Tejada, Francesco Massimi, Carlo Palleschi - Registi: Emanuel Villaume, Sandro Sanna, Carlo Palleschi, Gianpiero Taverna Giorgio Bongiovanni, Andrea Stanisci, Marco Carniti, 2010 Il Matri - - Registi: Giorgio Pressburger, Giancarlo Cobelli, Paolo Baiocco, Al - monio Segreto - La Tragédie de Carmen - L’Elisir d’Amore - Direttori: varo Picardi. 1991 Norma - Satyricon - Il tabarro - La Cenerentola - Daniel Martínez Gil de Tejada, Giuliano Betta, Carlo Palleschi - Regi - Direttori: Sandro Sanna, Tonino Battista , Bruno Aprea - Registi: An - sti: Paolo Rossi, Lucio Gabriele Dolcini, Carlo Palleschi, 2011 Reality tonio Lucifero, Antonello Aglioti, Italo Nunziata. 1992 Sangue vien - Opera © - Intermezzi dimenticati del ‘700 - Lieder & Lieder 6 - Ma - nese - Un ballo in maschera - La locandiera - Direttori: Giovanni dama Butterfly - Direttori: Marco Angius, Francesco Massimi, Carlo Pacor, Carlo Palleschi, Roberlo Soldatini - Registi: Italo Nunziata, Palleschi - Registi: Marco Carniti, Giorgio Bongiovanni, Lucio Ga - Lucio Gabriele Dolcini, Massimo Belli. 1993 Tragèdie de Carmen - briele Dolcini, Andrea Stanisci. 2012 Opera Migrante © - La Favola dei Madama Butterfly -Il ballo delle ingrate - Direttori: Marco Boemi, Ro - Tre Gobbi - Lieder & Lieder 7 - La Traviata - Direttori: Marco Angius, berto Soldatini, Fauslo Razzi - Registi: Giorgio Pressburger, Hal Ya - Francesco Massimi, Carlo Palleschi - Registi: Mario Perrotta, Gior - manouchi, Italo Nunziata. 1994 Ligeia - Anacleto Morones - L’elisir gio Bongiovanni, Stefano Monti. 2013 Opera Nova - Grilletta e Por - d’amore - Il figliol prodigo - La bella verità - Direttori: Gianpiero Ta - sugnacco - Lieder & Lieder 8 - Tosca - Così Fan Tutte - Direttori: verna, Mark Fitz-Gerald, Alberto Ventura, Amedeo Monetti, Federico Marco Angius, Francesco Massimi, Carlo Palleschi - Registi: Sandra Cortese - Registi: Luca Ronconi, Ugo Gregoretti, Stefano Monti, Al - De Falco, Giorgio Bongiovanni, Lucio Gabriele Dolcini. 2014 Opera varo Piccardi. 1995 La Bohème - Il matrimonio segreto - Prova di Nova © Il giocatorore, Canzone dei Luoghi Comuni - Serpilla e Bacocco Don Giovanni - Direttori: Carlo Palleschi, Massimiliano Stefanelli, Ro - - Lieder & Lieder 9 - Alfred, Alfred - Gianni Schicchi - Direttori Flavio berto Soldatini - Registi: Alvaro Piccardi, Sandro Sequi, Leo De Be - Emilio Scogna, Francesco Massimi, Marco Angius - Registi: Marco rardinis. 1996 Dokumentation I - Falstaff - Suor Angelica - La notte Martinelli, Adamo Lorenzetti, Paolo Rossi. 2015 Opera Nova © A Chri - di un nevrastenico - Perso per perso - L’inganno felice - Direttori: Ro - stmas Eve - La Finta Tedesca - Lieder & Lieder 10 - La Bohème - Di - land Klutting, Massimiliano Stefanelli, Dario Lucantoni, Enrique Maz - rettori Marco Angius, Francesco Massimi, Carlo Palleschi - Registi: zola - Registi: Daniele Abbado, Stefano Monti, Piera Degli Esposti, Stefano Ricci, Luca Bargagna, Giorgio Bongiovanni.

43 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

L’OTLIS nasce da un progetto di Alta Formazione del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”, realizzato in collaborazione con l’Unione Europea, Regione Umbria, Provincia di Perugia e Co - O.T.Li.S. 2016 mune di Spoleto nell’ambito dei piani di formazione professionale. ORCHESTRA DEL TEATRO LIRICO SPERIMENTALE È doveroso dare atto della sensibilità e disponibilità di tutti questi organi che da alcuni anni accolgono e sostengono i progetti for - mativi legati alle professioni della musica promossi dal Teatro Lirico Sperimentale. L’Orchestra, formata da diplomati scelti dopo una selezione internazionale ed integrati da alcuni affermati musicisti che ricoprono i ruoli delle prime parti, ha affrontato periodi di studio con docenti di chiara fama quali Bruno Aprea, Spiros Argiris, Umberto Benedetti Michelangeli, Ales - sandra Carani, Paolo Centurioni, Massimo De Bernart, Jacopo Francini, Giulio Franzetti, Romolo Gessi, Luciano Giuliani, Herwig Gratzer, Dario Lu - cantoni, Massimo Macrì, Francesco Manara, Ivo Lipanovic, Alfredo Stengel, Giovanni Pacor, Carlo Palleschi, Angelo Persichilli, Enrico Dindo, Carlo Romano, Massimiliano Stefanelli. L’OTLiS si è esibita a Spoleto in concerti sinfonici diretti dai Maestri Argiris, Bellugi, Benedetti Michelangeli, Cam - pellone, De Bernart, Gelmetti, Gratzer, Lipanovic, Monetti, Pacor, Piva, Stefanelli ed in concerti cameristici coordinati dai Maestri Centurioni, Aran - cini, Manara, Maur, Giuliani, Dindo e Persichilli. Nel corso degli ultimi anni, l’Orchestra ha eseguito nelle Stagioni Liriche Sperimentali di Spoleto e nelle Stagioni Liriche Regionali dell’Umbria opere del grande repertorio operistico. Ha partecipato inoltre alla serata inaugurale dei primi Giochi Mon - diali Militari di Roma, trasmessa dalla RAI in mondovisione. L’Orchestra ha riscosso unanimi consensi in sede di grande prestigio quali Roma, Barcel - lona, Berna, Osaka, Tokyo e Doha.

Violini I Clarinetto I/ Clarinetto Basso Lorenzo Fabiani*, Sabina Morelli, Patrick Ravalson Ruggeri, Giacomo Poggiani* Alessandro Pensa, Veronica Canestrini, Teresa Lombardo, Serena Galassi, Margherita Pelanda Clarinetto II Simone Scarcella Violini II Alessandro Marini*, Anna Chiappalupi, Irene Forlanelli, Giulia Gori, Fagotto I Andrea Piccone, Arianna La Rosa Gabriele Randazzo*

Viole Fagotto II Roberta Palmigiani*, Alberto Petricca, Paolo Lamagna Lorenzo Venturoli, Issaca Colandrea Corni Violoncelli Giuseppe Zago*, Alessandro Gennarini, Matteo Maria Zurletti*, Marcella Moretti, Lorenzo Valentini, Rosario Pruiti Riccardo Viscardi, Enrico Cocco Trombe Contrabbassi Luca Pinaffo*, Antonio Mandosi, Gian Marco Silvestri* Andrea Cesaretti*, Claudio Mangialardi Tromboni Flauto I Gianni Costa*, Paolo Ilacqua, Luca D’Oronzo Luca De Marchis* Cimbasso Flauto II/Ottavino Marco Panico Irene Corgnale Percussioni Flauto Basso Marco Eugeni*, Alberto Semeraro Arcadio Baracchi* Arpa Oboe I Chiara Imbriani Anna Leonardi* Pianoforte/Tastiera Oboe II/ Corno Inglese Luca Spinosa Simona Mancinelli Clavicembalo Enrico Cicconofri * Prima Parte

CORO DEL TEATRO LIRICO SPERIMENTALE Soprani Mariangela Campoccia, Sara Cresta, Barbara Grillini, Alessandra Luchetti, Klara Luznik, Carla Ottavi, Giada Bruni, Valentina Calabrese, Valentina Cresta, Giovanna Durante Contralti Lucia Cittadoni, Benedetta Marconi, Susanna Salustri, Rita Stocch i Tenori Tommaso Costarelli, Giuseppe Giacinti, Ivano Granci, Paolo Pernazza, Antonio Trippetti, Alessandro Gambacorta, Francesco Mingucci, Maurizio Perugini Baritoni Andrea Comodini, Nicola di Filippo, Francesco Renzi, Giovanni Tintori, Luigi Vestuto Bassi Francesco Andreucci, Riccardo Forcignanò, Fabio Lanfiuti Baldi, Diego Savini, Giovanni Spinazza

44 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo TEATRO LIRICO SPERIMENTALE DI SPOLETO DIREZIONE GENERALE REGIONE UMBRIA Città di Spoleto SPETTACOLO “A. BELLI” CCEENNTTRROO SSTTUUDDII ““BBEELLLLII--AARRGGIIRRIISS””

Centro di Documentazione, Archivio Storico, Biblioteca, Audio-Videoteca del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto dedicato a Adriano Belli, Carlo Belli e Spiros Argiris

Il Centro Studi Belli-Argiris sorge dopo che al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto vengono donati l’Archivio del fondatore dell’Istituzione spo - letina, Adriano Belli e la biblioteca musicale del maestro Spiros Argiris con partiture, in gran parte edite, ma contenenti annotazioni marginali di pugno del maestro. Questi due “fondi” insieme al composito archivio del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, dichiarati di “notevole inte - resse storico” dalla Soprintendenza per i Beni Archivistici per l’Umbria nel 2000, costituiscono la base di un patrimonio documentale ricco e composito (comprendente anche ulteriori "fondi"), importante non solo per la memoria dell’attività del Teatro Lirico spoletino, ma prezioso per chiunque si interessi professionalmente o per semplice curiosità del teatro lirico italiano dal "dopo guerra" in poi. Altre collezioni, documenti fo - tografici, biblioteche, discoteche si sono aggiunte al patrimonio iniziale, come la donazione del maestro Michelangelo Zurletti, ricca di circa 1700 edizioni discografiche, alcune divenute ormai assai rare. Il Centro Studi Belli-Argiris è ospitato in una sede consona all’importanza della docu - mentazione conservata, presso palazzo Mansueti in Piazza Bovio a Spoleto dotandosi anche di un nuovo moderno sistema di schedatura/catalo - gazione consultabile on-line. Coordinamento generale: Claudio Lepore Consulente scientifico: Pier Maurizio Della Porta - Collaboratrice: Raffaella Clerici Consulenza informatica: Regesta.exe s.r.l. ORARI ARCHIVIO SETTEMBRE 2016: 9-10 settembre 10.30-13.00 / 14.00-18.00 Apertura su appuntamento telefonando 16-17 settembre 10.30-13.00 / 14.00-18.00 al numero 0743.220440 oppure scrivendo allʼindirizzo 23-24 settembre 10.30-13.00 / 14.00-18.00 e-mail: [email protected] ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

TEATRO LIRICO SPERIMENTALE DI SPOLETO “A. BELLI”

CLAUDIO LEPORE COORDINAMENTO GENERALE

MARIA SILVIA BACINO COORDINAMENTO AMMINISTRATIVO ALESSANDRA BUSSOLETTI UFFICIO AMMINISTRATIVO

SEGRETERIA :

ANNA FLAVIA SANTARELLI ROMINA IACARELLA

DANIELA D’A GATA AMMINISTRAZIONE

COLLABORATORI : ANNA CEPOLLARO UFFICIO STAMPA , P ROMOZIONE ED EDIZIONI

DONATELLA GRIFONI , S ABRINA AIELLO PER STUDIO ASSOCIATO VANNELLI - P ERILLI CONSULENZA DEL LAVORO RENZO ROSSI , F RANCESCA MARCHI PER STUDIO RENZO ROSSI CONSULENZA FISCALE E C ONTABILITÀ ANDREA GENTILI CONSULENZA SISTEMA QUALITÀ BIGLIETTERIA DUE MONDI TICKET S. A.S SPOLETO SERVIZI BIGLIETTERIA LUCA STELLA PER S.P.E.A. S. R.L., A LBERTO FITTUCCIA RESPONSABILI SICUREZZA E PREVENZIONE PUCCI UFFICIO , S PACE INFORMATICA INFORMATIZZAZIONE

CONSULENZA LEGALE :

SANDRO RIDOLFI , DANTE DURANTI , G IOVANNA PALERMO , M AURIZIO PEDETTA PER STUDIO LEGALE LEONELLI E DURANTI S. A.S, ROBERTO CALAI

MAESTRI COLLABORATORI :

ENRICO CICCONOFRI , L UCA SPINOSA

STAFF TECNICO :

IRENE LEPORE DIRETTORE DI SCENA , R ESPONSABILE DI PRODUZIONE

PAOLO ZAPPELLI RESPONSABILE REPARTO MACCHINISTI MASSIMILIANO MAROTTA , F ABIO PIBIRI MACCHINISTI EVA BRUNO RESPONSABILE LUCI MARCO MARCUCCI , M ASSIMO ANDREA GUARNOTTA ELETTRICISTI CLELIA DE ANGELIS RESPONSABILE SARTORIA ALESSIO TERRACCIANO , M ASSIMO AGOSTONI , F RANCESCO CUCURNIA ATTREZZISTI PATRIZIA DI FRANCESCANTONIO TRUCCO E PARRUCCO GIULIANA ROSSI , G IULIA MAZZOCCANTI SARTE

ALTRI COLLABORATORI :

LUCA DE MARCHIS SERVIZI MUSICALI - DAVIDE FINOTTI COLLABORATORE MUSICALE RAFFAELLA CLERICI , M ARTA D’A TRI COLLABORATRICI UFFICIO STAMPA , P ROMOZIONE ED EDIZIONI LUCIA ANDREINI OSPITALITÀ - NINA FARGE STAGISTA * - EMANUELE D’A NCONA RICERCA SUL CAMPO **

CORSO PER MAESTRO COLLABORATORE SOSTITUTO DEL TEATRO MUSICALE *** MATTEO CAZZADORI , F EDERICA CIPOLLI , N ICOLA DAL CERO , G IOVANNI DESERIO , I RINA GLADILINA , L IVIA GUARINO , G ABRIELE MANTIA , LUCA ODDO , M ARCO SIMIONATO , J IAN WANG ALLIEVI

GIULIANA GIROLOMINI GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL CORSO LUCA DE MARCHIS TUTOR

Staff tecnico del Teatro Lirico Sperimentale - Costumi: Laboratorio di sartoria del Teatro Lirico Sperimentale, Arrigo Costumi, Milano - Scenografie: Sormani Cardaropoli S.r.l., Stradella - Parrucche: Mario Audello Parrucche, Torino - Materiale audio: Soundstore di Luca Starpi, Spoleto - Materiale illuminotecnico: S.P.A.N. Ensemble S.a.s., Spoleto - Servizi Video: Alessandro Pratelli per Mediaproduction, Spoleto - Foto di scena: Riccardo Spinella - Trasporti: Trasportiamo S.r.l., Roma, Luciano Trasporti, Spoleto - Stampa: Tipolitografia Nuova Eliografica S.n.c. , Spoleto.

Si ringraziano per la collaborazione : Paola Biolcati, Alessia Fabiani, Piera Neri, Stefania Santi, Quick Smart S.a.s., Spoleto, Impianti elettrici, industriali e ci - vili di Gianfranco Scardabozzi, Spoleto, BEA S.r.l. Servizi Tecnici di Sergio Bea, Spoleto, A.S.E. Spoleto, Ufficio Cultura del Comune di Spoleto

LE IMMAGINI DELLA 70 MA STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE SONO STATI REALIZZATI DA : FRANCESCO CLEMENTE , R UGGERO SAVINIO , E STER GROSSI , E RIKA ZOLLI

*Nell’ambito della convenzione con l’Agenzia Umbria Ricerche, Programma Eurodyssée ** Nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche del Teatro, Dipartimento PPAC, Università IUAV di Venezia *** PAR FSC 2007-2013 Asse I “Capitale Umano e Inclusione Sociale” - Obiettivo Operativo 1.2: “Sostenere i Percorsi di Alta Formazione” - Azione I.2.1b “Sostegno alla Formazione d’Eccellenza - Alta Formazione” 46 UN PARTICOLARE RINGRAZIAMENTO AGLI “A MICI DELLO SPERIMENTALE ” CHE HANNO CONTRIBUITO SOSTENENDO LE ATTIVITÀ DELL ’I STITUZIONE NELL ’ANNO 2016

GRANDI BENEFATTORI (OLTRE EURO 500,00) Maria Chiara Rossi Profili, Luciano Arcangeli, Kai Becker e Barbara M. Kuhle, Castello di Postignano Servizi S.r.l., Marina Sereni, Battistina Vargiu

BENEFATTORI (OLTRE EURO 250,00 E SINO A EURO 500,00) Francesca Alessandrini, Angela De Filippis Solari, Sergio Ripanti

PATROCINATORI (OLTRE EURO 100,00 E SINO A EURO 250,00) Domenico Angelini, Associazione Amici della Lirica di Perugia, Delia Jane Dumaresq, Peter Howlett, Thomas Jeremy Morgan, Michele Potsios, Zaira Potsios Profili, Domenico Benedetti Valentini

SOSTENITORI (OLTRE EURO 50,00 E SINO A EURO 100,00) Irena Blank, Pierluigia Ciucarilli, Frida Cucchiaroni, Emilio De Angelis, Fernando Francesco Giancotti, Diego Mazzonis, Anna Maria Procacci, Bernadetta Tafuro, Emma Urbani Longo

ORDINARI (SINO A EURO 50,00) Piero Avanzi, Gina Ghizzioli e Ezio Gaetano Piazza, Alba Holl, Tommaso Laureti, Annita Peppucci, Ezio Gaetano Piazza, Angela Procacci, Giovanna Silvestri

(I versamenti postali sono rilevati dall’estratto conto pervenuto dal 14/10/2015 al 31/08/2016)

47 ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE 2016

SI RINGRAZIANO

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO DIREZIONE GENERALE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO

REGIONE UMBRIA - C OMUNE DI SPOLETO

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI SPOLETO •

COMUNE DI PERUGIA - C OMUNE DI ASSISI - C OMUNE DI CITTÀ DI CASTELLO

COMUNE DI ORVIETO - C OMUNE DI TODI - C OMUNE DI RIANO - C OMUNE DI TREVI

NICOLETTA BRAIBANTI VALLETTI

EREDI FAMIGLIA SAVINIO

GABINETTO SCIENTIFICO G.P. V IEUSSEUX , F IRENZE

AVV . M ASSIMILIANO CERBARA

CENTRO STUDI PERGOLESI , C ENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA DELL ’U NIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO

LENA ARGIRIS

CASSE DI RISPARMIO DELL ’U MBRIA S. P.A.

FONDAZIONE FRANCESCA , V ALENTINA E LUIGI ANTONINI

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI RIANO

AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 2

FESTIVAL DELLE NAZIONI DI CITTÀ DI CASTELLO

COOP CENTRO ITALIA

ASSOCIAZIONE “A MICI DELLA LIRICA ” P ERUGIA

IL CERCHIO SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE , S POLETO

ASSOCIAZIONE PRO SPOLETO “A NTONIO BUSETTI ”

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “S ANSI -L EONARDI -V OLTA ”, S POLETO •

SI RIGRAZIANO INOLTRE GLI INSERZIONISTI :

BANCA POPOLARE DI SPOLETO GRUPPO BANCO DESIO , V US COM , M ONINI S. P.A., H OTEL DEI DUCHI ,

TRASPORTIAMO S. R.L., T IPOLITOGRAFIA NUOVA ELIOGRAFICA S. N.C., S TUDIO ASSOCIATO VANNELLI -P ERILLI ,

BIBETTO SPOLETO , T OMMASINO , G ASPERINI ARTE , R ISTORANTE SABATINI , R ISTORANTE PECCHIARDA ,

QUICK SMART , R ISTORANTE SPORTELLINO , N ERINA BOUTIQUE

48

HOTEL DEI DUCHI SPOLETO

DOVE CLASSE E TRADIZIONE HANNO ANCORA VALORE

L’albergo, situato nel centro storico della città, dispone di 49 camere dotate di aria condizionata ed ogni confort per un indimenticabile e tranquillo soggiorno nel cuore dell’Umbria. Nella suggestiva cornice dei ristoranti “Veranda e Giardino” offre una eccellente cucina con specialità locali ed un servizio raffinato. Sale riunioni adeguatamente attrezzate. Ampio parcheggio. Viale G. Matteotti, 4 E-mail: 06049 Spoleto (Pg) [email protected] Tel. +39-0743/44541 Web site: Fax +39-0743/44543 www.hoteldeiduchi.com STUDIO ASS.TO VANNELLI PERILLI

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