<<

Alessandra Giannelli

Aree protette e turismo sostenibile: il e le

Summary: P ROTECTED AREAS AND SUSTAINABLE TOURISM: GARGANO AND T REMITI I SLANDS

Gargano National Park is a protected natural area 1.200 km large, instituted with the law 394/1991; it includes internal, coastal, and insular territories. Tremiti Islands are part of it and they are marine natural Reserve which were instituted with D.L. 14.07.1989. They are geographical spaces characterized by a weak economy, as their only source of subsistance is represented by tourism which is often a mass tourism, with a greatly seasonal characterization, vehicle for aggressive actions for the territory. It is clear that there is a need to safeguard territorial peculiarities, and guarantee a balanced course of economical development, feasible with the recognized forms of sustainable tourism, in the direction of a use of the geographical heritage in the full observance of its right evaluation.

Keywords : National Park, marine natural reserve, sustainable tourism, Gargano, Tremiti Islands.

1. Premessa la salvaguardia delle specifi cità riconoscendo al tempo stesso, laddove possibile, l’opportunità di Il presente contributo è una sintesi della re- un equilibrato percorso di sviluppo. lazione sul Parco nazionale del Gargano e sulla La stessa legge prevede una classifi cazione del- Riserva naturale marina delle Isole Tremiti (isti- le aree naturali protette in parchi nazionali, par- tuita precedentemente alla costituzione del Parco, chi naturali regionali e riserve naturali in virtù del quale fa parte la superfi cie emersa dell’arci- dell’importanza e della tipologia dei valori da sal- pelago), presentata durante il workshop sul tema vaguardare (art. 2). “Aree protette, turismo e sviluppo locale sosteni- bile”, nell’ambito del convegno “Towards 2020. , Ionian Sea and the ‘Aichi targets’” 2. Il Parco nazionale del Gargano (Silvi Marina, giugno 2014). Il provvedimento normativo di riferimento è in “I parchi nazionali sono costituiti da aree terre- Italia la legge n. 394 del 1991 (Legge quadro sulle stri, fl uviali, lacuali o marine che contengono uno aree protette), che detta principi fondamentali “al o più ecosistemi intatti o anche parzialmente alte- fi ne di garantire e di promuovere, in forma co- rati da interventi antropici, una o più formazioni ordinata, la conservazione e la valorizzazione del fi siche, geologiche, geomorfologiche, biologiche, patrimonio naturale del Paese” (art. 1) e defi nisce di rilievo internazionale o nazionale per valori na- le fi nalità da perseguire: conservazione di specie turalistici, scientifi ci, estetici, culturali, educativi, animali o vegetali, di singolarità geomorfologi- ricreativi tali da richiedere l’intervento dello Sta- che e geologiche, di specifi cità paesaggistiche, di to ai fi ni della loro conservazione per le genera- equilibri idrogeologici ed ecologici; applicazione zioni presenti e future” (L. 394/1991, art. 2). di metodi di gestione o di restauro ambientale In Italia vi sono ventiquattro parchi nazionali; idonei a tutelare il corredo naturale garanten- quello del Gargano è nel primo “blocco” di istitu- do una sana integrazione nel rapporto uomo- zione (deliberato dalla legge su citata), quinto per ambiente; promozione di attività di ricerca e di estensione (118.144 ha) dopo i Parchi del Cilento formazione; difesa e ricostituzione degli equilibri e Vallo di Diano (178.172 ha), del Pollino (171.132 idraulici e idrogeologici (art. 3). Insieme con la ha), del Gran Sasso e Monti della Laga (141.341 consapevolezza dell’esigenza di proteggere il pa- ha) e dello Stelvio (130.734 ha). In Puglia dal 2004 trimonio territoriale, vi è l’apertura alla valoriz- vi è un secondo Parco nazionale, dell’Alta Murgia, zazione e sperimentazione di attività produttive con un’estensione di 68.033 ha. compatibili. L’ottica è dunque quella di garantire L’attuale perimetrazione del Parco nazionale

116 AGEI - Geotema, 49 del Gargano è defi nita dal D.P.R. 18.5.2001, ma bosco mediterraneo. In particolare, sono , dalla sua istituzione l’area ha subito numerose , , Monte Sant’Angelo nuove delimitazioni a seguito della valutazione di e a comprendere nel loro territorio la richieste di inclusione od esclusione di porzioni di maggiore superfi cie boschiva. Il Parco del Garga- territorio da parte dei comuni interessati, diciot- no contiene un patrimonio naturalistico ricco di to in tutto, di cui sei interni (, , biodiversità (un terzo circa della fl ora presente in , , San Italia e il 70% delle specie di avifauna censite a Marco in Lamis, ), sei sviluppati ver- scala nazionale), tanto da rientrare nel progetto so l’interno ma con un piccolo tratto costiero (Ca- Natura 2000 (istituito dall’Unione Europea nel gnano Varano, , Lesina, Monte Sant’An- 1992 e recepito in Italia nel 1997), una rete eco- gelo, Sannicandro Garganico, Vico del Gargano), logica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, cinque costieri (, Mattinata, Peschi- con l’obiettivo di preservare la diversità biologica ci, e Vieste) e uno insulare (Isole di habitat naturali e seminaturali, fl ora e fauna Tremiti, già Riserva naturale marina dal 1989), selvatiche, minacciati o rari ( www. minambiente.it ). tutti in provincia di . L’Ente Parco naziona- Fanno parte del Parco nazionale del Gargano le del Gargano ha sede a Monte Sant’Angelo. anche siti di importanza preistorica (la grotta La zonizzazione del Parco prevede due tipolo- Paglicci in territorio di Rignano Garganico, con gie di aree: la zona 1 di rilevante interesse natu- pitture parietali neolitiche e numerosi graffi ti a ralistico, paesaggistico e culturale con limitato o testimonianza della presenza dell’ homo sapiens , è inesistente grado di antropizzazione (vi rientrano una delle più importanti testimonianze di interes- le Isole Tremiti, la fascia costiera di Lesina e par- se paletnologico in Italia) (TCI, 2005, p. 229) e te di quella di Peschici e Vieste, la Foresta Umbra storica (si pensi, ad esempio, alla diffusa presenza ed altre aree meritevoli di un maggior margine di di castelli). tutela) e la zona 2, di valore naturalistico, paesag- Della varietà paesaggistica del Parco fa parte gistico e culturale con maggior grado di antropiz- anche la componente antropica costituita dall’esi- zazione. La maggior parte dei comuni ha aree ap- stenza di centri storici caratteristici per struttura partenenti ad entrambe le zone; fanno eccezione e/o posizione. Nell’area rientrano i centri abitati le Isole Tremiti, interamente nella prima e Apri- di , Carpino, Isole Tremiti, Matti- cena, Cagnano Varano, Rignano Garganico, Rodi nata, Monte Sant’Angelo, Peschici, Rodi Gargani- Garganico, Serracapriola, i cui territori sottoposti co, , Vieste. Monte Sant’Ange- a vincolo sono esclusivamente nella seconda zona. lo, uno dei maggiori centri del Gargano, nonché Si tratta di uno spazio geografi co che presen- il più elevato (796 m s.l.m.), è ricco di emergenze ta una notevole varietà e qualità paesaggistica. Il architettoniche e opere d’arte, meta da secoli di promontorio del Gargano è infatti un mosaico pellegrinaggi in quanto sede del santuario di San territoriale le cui tessere sono aree montagnose Michele Arcangelo che dal 2011, insieme con sei (la cima più elevata è il Monte Calvo, 1.065 metri complessi architettonici fra monasteri, chiese e s.l.m.), terrazzi, una fascia costiera che si estende fortezze, fa parte del sito patrimonio Unesco Lon- per circa ottanta km, con coste alte rocciose e fra- gobardi in Italia. Luoghi di potere (www.unesco.it). stagliate alternate a distese sabbiose e presenza di Degni di nota sono anche i centri di Vieste e di morfosculture, un’idrografi a priva di corsi d’ac- Peschici, i cui nuclei storici strategicamente loca- qua perenni, con la presenza di due laghi costieri lizzati su un promontorio roccioso sono di origine (per l’esattezza lagune: Lesina e Varano, rispetti- medievale e il complesso fortifi cato dell’Isola di vamente con un’estensione di 51 e 60 kmq) e zone San Nicola delle Tremiti. umide. Il fenomeno del carsismo ha ampiamente segnato la morfologia del territorio, con diffuse manifestazioni quali numerose grotte, costiere ed 3. La Riserva naturale marina delle Isole Tremiti interne, presenza di polje e di doline (quella Poz- zatina, 5 km a sud di Sannicandro Garganico è L’arcipelago delle Tremiti è costituito da cin- una delle più grandi d’Italia, con una profondità que isole: San Domino (la più estesa), San Nico- di 104 m ed un perimetro di oltre 1.850 m) (Bis- la, Capraia, Cretaccio (poco più di un grande santi, 1991, p. 22). scoglio) e (a 11 miglia da Capraia), per Buona parte del territorio del Parco è dotata un’estensione totale di 3,34 kmq; dista 12,5 miglia di un’ampia copertura vegetale, che trova la sua dalla località più vicina del Gargano (Torre Mi- massima espressione nella Foresta Umbra, una leto, frazione di Sannicandro Garganico). Come superfi cie di oltre 100 kmq di faggete, cerrete e anticipato, la superfi cie emersa dell’arcipelago

AGEI - Geotema, 49 117 fa parte del Parco nazionale del Gargano. Il mi- ti ha impiegato anni a “decollare” e superare la crosistema insulare delle Tremiti riproduce, in diffi denza dei residenti, che l’anno successivo alla scala, le varietà paesaggistiche del Promontorio. sua istituzione ne chiesero con una petizione po- Un “piccolo” patrimonio di elementi naturali (in- polare l’abolizione, senza alcun esito. La comuni- senature, grotte marine, scorci suggestivi, fondali tà locale vedeva minacciate le attività tradizionali di particolare interesse naturalistico e biologico, (turismo e pesca) che, fi nito nel 1946 il periodo di pineta) e antropici (archeologici: tombe greco-ro- confi no, dapprima penale e poi politico, che ave- mane e architettonici: il complesso monumentale va caratterizzato la vita delle isole, avevano risol- delle mura fortifi cate e dell’Abbazia di San Nico- levato le sorti dell’arcipelago proponendolo come la, sede di tre distinti ordini religiosi succedutisi meta turistica sempre più ambita. alla guida del Monastero dal 1000 al 1700). Le Isole Tremiti sono anche Riserva naturale marina, istituita con il Decreto interministeria- 4. Gargano e Isole Tremiti: prospettive di turismo le 14.07.1989. “Le Riserve naturali marine sono sostenibile costituite da ambienti marini dati dalle acque, dai fondali e dai tratti di costa prospicienti che Gargano e Isole Tremiti sono spazi geografi ci presentano un rilevante interesse per le caratteri- per lo più caratterizzati da un’economia debo- stiche naturali, geomorfologiche, fi siche, biochi- le. Nel Gargano il progressivo passaggio da una miche, con particolare riguardo alla fl ora e alla compagine socio-economica prevalentemen- fauna marine e costiere, e per l’importanza scien- te agricola a una di tipo terziario è amplifi cato tifi ca, ecologica, culturale, educativa ed economi- dalla vocazione turistica, causa sempre più evi- ca che rivestono” (Legge n. 979/82 “Disposizioni dente degli squilibri economico-territoriali fra le sulla difesa del mare”). aree interne, che ad eccezione di San Giovanni Delle venti riserve marine previste dalla sud- Rotondo, assistono da anni a un abbandono pro- detta norma (prima legge specifi ca sulle aree ma- gressivo da parte dei residenti, e quelle costiere. rine protette), le Isole Tremiti sono state la terza, Attualmente prevale infatti il turismo balneare, dopo quelle di Miramare e (Varani, 2001, con una connotazione fortemente stagionale (im- p. 98). L’istituzione della Riserva ha come obiet- portante è anche il turismo religioso, concentrato tivi la protezione ambientale dell’area marina a San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo). Il interessata, la tutela, valorizzazione e osservazio- patrimonio paesaggistico è stato in alcuni punti ne per motivi di studio delle risorse biologiche, compromesso gravemente da strutture ricettive la promozione di uno sviluppo socio-economico e pararicettive e seconde case, causa a volte di compatibile con la rilevanza naturalistico-paesag- inquinamento idrico, abusivismo edilizio, incen- gistica dell’arcipelago (D.I. 14.7.1989). La Riserva di boschivi, dissesto idro-geologico ed erosione delimita un perimetro costiero di 20.410 metri costiera (fenomeno, quest’ultimo dal quale sono (Ente gestore è l’Ente Parco nazionale del Gar- vistosamente interessati i comuni di Rodi Garga- gano, Capitaneria di porto competente è quella nico, Peschici, Vieste, Monte Sant’Angelo e Matti- di Manfredonia) e si articola in tre zone: A di ri- nata) (Giannelli, 2004, pp. 374-375). serva integrale, che comprende il tratto di mare È evidente l’urgenza di tutelare le specifi ci- che circonda Pianosa, nel quale vige il divieto di tà territoriali naturali e antropiche insieme con balneazione e navigazione (se non autorizzate per quella di garantire un equilibrato percorso di motivi di studio), pesca e asportazione o altera- sviluppo economico, esigenze spesso confl ittua- zione degli elementi dell’ambiente geofi sico; B di li (“il dilemma fra conservazione dell’ambiente riserva generale, comprendente il tratto di mare e sviluppo del turismo diviene particolarmente circostante Capraia (ad eccezione di quello me- diffi cile da sciogliere quando l’ambito territoria- ridionale) e un breve tratto a SO di San Domino, le di riferimento è quello dei parchi naturali”) nei quali sono vietate pesca subacquea, pesca e (Mazzanti, 2001, p. 192); va sottolineato però che navigazione se non autorizzate; C di riserva par- la stessa legge 394/1991 prevede che “il regola- ziale, che comprende il residuo tratto di mare nel mento del Parco valorizzi altresì gli usi, i costu- quale è vietata la pesca professionale non autoriz- mi, le consuetudini e le attività tradizionali (…) zata. L’isobata di riferimento per la delimitazio- nonché le espressioni culturali proprie e caratte- ne delle acque della Riserva è quella dei settanta ristiche dell’identità delle comunità locali (art. metri, profondità raggiunta a poca distanza dalla 11)” e che “nel rispetto delle fi nalità del parco (…) costa a NE e a SO dell’arcipelago. la comunità del parco promuova le iniziative atte La Riserva naturale marina delle Isole Tremi- a favorire lo sviluppo economico e sociale delle

118 AGEI - Geotema, 49 collettività eventualmente residenti all’interno e che “l’Ente parco possa concedere a mezzo di spe- nei territori adiacenti. (…) Il piano del parco può cifi che convenzioni l’uso del proprio nome e del prevedere l’agevolazione o la promozione (…) di proprio emblema a servizi e prodotti locali che attività tradizionali artigianali, agro-silvo-pastora- presentino requisiti di qualità e che soddisfi no li, culturali, servizi sociali e biblioteche, restauro, le fi nalità del parco”, in un’ottica di promozione anche di beni culturali, e ogni altra iniziativa atta territoriale. a favorire, nel rispetto delle esigenze di conserva- Le attività indicate hanno una particolare va- zione del parco, lo sviluppo del turismo e delle lenza in quanto opportunità di valorizzazione del- attività locali connesse” (art. 14). Dunque uno le aree interne, radicamento della popolazione e spazio geografi co non “chiuso” sotto una campa- rafforzamento dell’identità locale, per di più lega- na di vetro, ed una comunità locale protagonista e te a un potenziale di domanda che non è stretta- responsabile del processo di valorizzazione identi- mente soggetto a vincoli di stagionalità. taria e gestione del territorio. Nel caso delle aree protette considerate, si ri- tengono compatibili (oltre che fortemente auspi- 5. Considerazioni fi nali e conclusioni cabili) con le peculiarità territoriali ed i vincoli correlati, tipologie di turismo sostenibile, espres- Dalla sua istituzione ad oggi l’Ente Parco ha sioni di quella concezione di turismo strettamente intrapreso diverse iniziative, fra cui quelle di fore- legata al concetto di “sviluppo sostenibile”, nella stazione e manutenzione dei boschi, di creazione consapevolezza che “anche per il turismo, esisto- di centri visita in strutture signifi cative per l’im- no i “limiti dello sviluppo”, superati i quali non portanza architettonica e ambientale, di recupe- potremmo lasciare le risorse su cui esso si fonda ro dei centri storici, di formazione professionale, alle generazioni future” (Girani e Varani, 2001, p. di promozione territoriale, ed anche la Riserva 227). Un turismo responsabile, consapevole dei li- naturale marina delle Isole Tremiti fa ormai re- miti delle risorse e rispettoso dell’identità del ter- gistrare buoni livelli di gestione. Pur in presen- ritorio, che ben si concilia con l’impegno di tute- za di determinazione nel perseguire gli obiettivi lare, valorizzare e promuovere attività esprimibili stabiliti, sono tuttora numerose le criticità, dal nel rispetto delle specifi cità del Parco, previsto mancato restauro di molte opere d’arte ed emer- dalla legge 394/1991. genze architettoniche alla chiusura di alcuni siti Più precisamente, valutando la situazione esi- monumentali ed archeologici, all’ancora scarsa stente, si ritiene siano espressioni di turismo preparazione professionale, ad un’attività di pro- sostenibile ed attività compatibili con gli spazi mozione del patrimonio geografi co non del tutto geografi ci considerati il turismo culturale per la effi cace ed alla mancanza di consapevolezza fra presenza di beni monumentali ed artistici, cen- gli attori delle comunità locali dell’importanza di tri storici, aree archeologiche, geositi (il Parco si fare sistema. Molti passi sono dunque stati effet- è candidato a far parte della rete dei Geoparchi tuati, ma il percorso da seguire richiede ancora italiani, a tutela e “promozione” del patrimonio impegno, perseveranza, responsabilità e capacità geologico); il turismo naturalistico , per la possibile di gestione di uno spazio geografi co custode di utilizzazione polifunzionale del patrimonio vege- un patrimonio fuori dal . tale, i percorsi con osservazione delle biodiversità, i fondali marini; l’ agriturismo , come conciliazione di salvaguardia di tradizioni e modi di vita rurali, Bibliografi a esigenze di produzione agricola e coinvolgimento Bissanti A.A., Puglia geografi a attiva , Bari, Adda, 1991. turistico, nonché valorizzazione delle aree inter- D.I. 14 luglio 1989 Istituzione della Riserva naturale marina deno- ne (attualmente invece anche gli agriturismi sono minata “Isole Tremiti” nell’omonimo arcipelago . in gran parte localizzati in prossimità della costa); D.P.R. 18 maggio 2001 Nuova perimetrazione del Parco Nazionale l’ albergo diffuso , nell’ottica di un’utilizzazione a del Gargano. fi ni ricettivi degli edifi ci di pregio rispettosa dei Gambino I. (a cura di), Turismo, ambiente e parchi naturali , in «Geotema», 15 (2001) (numero tematico). vincoli paesaggistici, di una riqualifi cazione dei Giannelli A., Il marketing territoriale per la Comunità Montana del centri storici e di una riscoperta degli stili di vita Gargano. Una prospettiva geografi ca , in Mastroberardino P. (a locali; l’ agricoltura biologica e l’ allevamento biologico , cura di), Contributi sul tema dei sistemi turistici locali. Rifl essio- in un percorso di sviluppo rurale; le produzioni ti- ni sull’area garganica , Napoli, ESI, 2004, pp. 363-384 e 444- 451. piche e l’ artigianato , recupero di abilità e tradizioni Girani A., Varani N., Il parco regionale dell’Aveto. Problemi e prospet- specifi che e rafforzamento di identità territoriali. tive. L’eco-turismo come fattore di sviluppo trainante , in «Rivista L’art. 14 della legge 394/1991 prevede, peraltro, Geografi ca Italiana», 2001, pp. 227-246.

AGEI - Geotema, 49 119 Innocenti P., Geografi a del turismo , Roma, Carocci editore, 2012. Touring Club Italiano, Puglia, Milano, 2005. L. 31 dicembre 1982 n. 979 Disposizioni per la difesa del mare. Touring Club Italiano, Parchi e aree protette in Italia , Milano, TCI, L. 6 dicembre 1991, n. 394 Legge quadro sulle aree protette . 2003. L.R. 24 luglio 1997 n. 19 Norme per l’istituzione e la gestione delle Touring Club Italiano, Piccole città, borghi e villaggi. Sud, Milano, aree naturali protette nella Regione Puglia . TCI, 2008. Lemmi E., Dallo “spazio consumato” ai luoghi ritrovati. Verso una Varani N., La funzione delle aree marine protette nella gestione geografi a del turismo sostenibile , Milano, Franco Angeli, 2009. dell’ambiente costiero. Il caso ligure , in «Geotema», Bologna, Maestrelli S., I parchi: una risorsa nazionale per uno sviluppo di Pàtron, 2001, n. 3. qualità, in «Rivista Geografi ca Italiana», 2001, pp. 183-189. Varraso I., Turismo e dinamiche territoriali di sviluppo. Valorizza- Mazzanti R., Alcune rifl essioni sulla capacità di carico turistico zione delle risorse e organizzazione sistemica degli spazi garganici , all’interno dei parchi naturali, in «Rivista Geografi ca Italiana», Napoli, ESI, 2004. 2001, pp. 191-205. Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Decreto 27 aprile 2010. Sitografi a Quaini M. (a cura di), Il paesaggio italiano, patrimonio, identità, www.minambiente.it gestione, Rapporto della Società Geografi ca Italiana, Roma, www.parcogargano.gov.it 1999. www.unesco.it

120 AGEI - Geotema, 49