A 29 EDIZIONE DIREZIONE COMUNICAZIONE PREMIO GIORGIO SCERBANENCO 2019 Giorgio Gosetti Francesco Bonerba Giuria: Marina Fabbri CON LA COLLABORAZIONE DI Cecilia Scerbanenco Gianni Canova Giulia Rocca [Presidente] (delegato IULM) [social network] Maurizio Ascari Moris Puccio Alessandra Calanchi SEGRETERIA GENERALE [fotografo] Valerio Calzolaio Simonetta Pacifico Daniele Sorrentino Luca Crovi [webmaster] Loredana Lipperini COORDINAMENTO A COMO Sergio Pent Daniele Brunati PUBBLICAZIONI Ranieri Polese E REDAZIONE WEB Associazione Alessandra Tedesco Mazzino Montinari Amici di Como Sebastiano Triulzi [caporedattore] CON LA COLLABORAZIONE DI John Vignola Marina Moretti Francesca Palleschi [redazione catalogo] Il Premio Scerbanenco, COORDINAMENTO A MILANO Darcy Di Mona realizzato da Caterina Angeretti [traduzioni] Università IULM Andrea Ventura, è messo CON LA COLLABORAZIONE DI L’IMMAGINE DELL’ANNO È DI a disposizione per gentile Roshan Raimondo Lorenzo De Felici concessione della famiglia Scerbanenco ORGANIZZAZIONE STUDIO PROGETTO GRAFICO Simonetta Pacifico Francesco Cappellotto SERVIZI TECNICI AudioLuci, Aosta AMMINISTRAZIONE PROGETTO ORIGINALE Kinoroma, Roma Emanuela Cascia IMMAGINE ISTITUZIONALE Stand & Co., Torino Immagine & Strategia Fabio Angelilli Tipografia Ponte Sisto, Roma

SIGLA NOIR IN FESTIVAL Tipografia Tecnografica, Como PROGRAMMAZIONE CINEMA Frame by Frame Italia Gaia Furrer IL FESTIVAL È ASSOCIATO A MUSICA AFIC - Associazione Pivio PROGRAMMAZIONE Festival Italiani di Cinema LETTERATURA FIAPF - International Marina Fabbri INTERPRETI IN SIMULTANEA Carla Bellucci Federation of RELAZIONI ISTITUZIONALI Cristina Dall’Oglio Film Producers E COORDINAMENTO Giovanna Weber OPERATIVO IN COLLABORAZIONE CON Stefania Albis SOTTOTITOLAGGIO Milano Film Network ELETTRONICO UFFICIO OSPITALITÀ E VIAGGI Sub-Ti, London Cecilia Cortese CON LA COLLABORAZIONE DI Marianna Poullain

SEGRETERIA DI GIURIA Francesca Palleschi

UFFICIO STAMPA Delia Parodo Valentina Tua Patrizia Wächter Studio Sottocorno

UFFICIO STAMPA LETTERATURA Paolo Soraci IL FESTIVAL DESIDERA RINGRAZIARE

Chiara Altobelli Paul Griscelli Benedetta Senin Maurizio Ascari Dumitru Guita Elisabetta Sgarbi Ilaria Avanzi Stefano Jacono Jane Shaw Paola Avigdor Marco Jovine José Carlos Sires Daniela Basso Carlo Lanfranchi Barbara Sorrentini Pietro Berra Alessandra Lavagnino Alessandra Speciale Irene Bignardi Luigi Lonigro Teresa Spera Gaetano Blandini Federica Lucisano Federico Spoletti Nicola Borrelli Teresa Martini Giulia Taddeo Enrico Bufalini Marina Marzotto Emanuele Tasselli Ariane Buhle Cinzia Masotina Alessandra Tedesco Manuela Caccia Lorenza Micarelli Federica Traversetti Alessandra Calanchi Antonio Monda Sebastiano Triulzi Valerio Calzolaio Billy Montacchini Maria Giuseppina Fabio Capocci Davide Nardini Troccoli Rosaria Casali Vittorio Nessi Tony Vagnarelli Roberto Cassani Fabrizio Nichelatti Umberto Vaira Maria Giulia Francesca Nigro Chiara Valenti Omero Castagnone Lorenzina Pacella Patricia Veltri Carla Cattani Cecilia Palazzi Andrea Ventura Riccardo Cavallero Irina Patrascu John Vignola Maria Teresa Cavina Valentina Pedalà Veronica Vittani Erik Cecchi Filippo Pedersoli Diana Volonté Federica Ceraolo Marlon Pellegrini Fabrizio Volpe Lionello Cerri Alessandro Perugini Adrian Wootton Anna Chiara Giovanni Marco Stefano Zanetti Riccardo Ciancarelli Piemontese Marta Lucia Zanichelli Roberto Cicutto Tommaso Pincio Alessio Colavecchio Victoria Pistoia e un grazie sincero agli Danila Confalonieri Antonella Pizzetti stagisti e studenti della Alessandro Costantini Teresa Pizzetti IULM di Milano e ai Francesco Courier Ranieri Polese volontari di Como Luca Crovi Rossella Pompa Paola De Giovanni Riccardo Proietti Nicolai Paolo Del Brocco Noah Puccio Giancarlo Di Gregorio Erika Quargnolo Luca Di Leonardo Claudio Ranocchi Annalisa Donnarumma Patrizia Rappazzo Rick Dugdale Roberta Ria Antonio Ferro Fabio Riccardi Giulia Fioravanti Debora Rigato Lorenzo Foschi Raffaella Roncato Leo Furrer Porcheddu Filippo Ruffili Mario Alberto Galasso Diana Saliceti Gianmaria Gambotti Laura Sassi Carola Gentilini Romano Sassi Nathalie Giacobino Luigi Scaffidi Ekta Girolami Cecilia Scerbanenco Nicola Giuliano Emanuela Semeraro ASSOCIATO TECHNICAL PARTNERS MEDIA PARTNERS IN COLLABORAZIONE CON PARTNER IN COLLABORAZIONE CON PROMOSSO DA

CON IL PATROCINIO DI IN COLLABORAZIONE E CON IL SOSTEGNO DI Provincia di Como INDICE

6 La notte è piccola 37 IULM NOIR 72 98 I CINQUE per (il) noir PREMIO CALIGARI IL DETECTIVE FINALISTI DEL di Marina Fabbri SELVAGGIO PREMIO GIORGIO e Giorgio Gosetti 38 Vincenzo Alfieri SCERBANENCO GLI UOMINI D’ORO 73 Biografia e 2019 8 Lorenzo De Felici 40 Donato Carrisi Bibliografia L’autore L’UOMO DEL 98 Cristina Cassar dell’immagine di LABIRINTO 75 I LIBRI DI Scalia Noir in Festival 2019 NOIR IN FESTIVAL LA LOGICA DELLA 42 Renato De Maria LAMPARA LO SPIETATO 10 Giuria Concorso 76 Gianrico Carofiglio 99 Romano De Marco 44 Internazionale Claudio Giovannesi LA MISURA DEL NERO A MILANO LA PARANZA DEI TEMPO BAMBINI 99 Piergiorgio Pulixi 11 I FILM DI 78 Donato Carrisi L’ISOLA DELLE NOIR IN FESTIVAL 46 Igort LA CASA DELLE ANIME 5 È IL NUMERO VOCI 100 Patrizia Rinaldi 12 Daniel Alfredson PERFETTO 80 Giancarlo De LA DANZA DEI DEAR AGNES 48 Guido Lombardi Cataldo VELENI 14 Mariano Cohn IL LADRO DI GIORNI QUASI PER CASO 100 Ilaria Tuti 4X4 50 EVENTO SPECIALE 82 Maurizio De NINFA DORMIENTE 16 Marco Bellocchio Giovanni NAN FANG CHE IL TRADITORE NOZZE PER I ZHAN DE JU HUI BASTARDI DI 52 18 Lee Gong-ho PREMIO LUCA PIZZOFALCONE BISEUTEO SVIZZERETTO 84 Antonio Moresco Claudio Bonivento 20 Kleber Mendonça CANTO DI D’ARCO Filho, Juliano 53 Un ribelle a 86 Håkan Nesser Dornelles Cinecittà Speciale INTRIGO BACURAU MORTE DI UNO di Giorgio Gosetti 22 Andres Wood SCRITTORE ARAÑA 54 L’ARCHIVIO 87 LA NEMICA DEL 24 FUORI CONCORSO STORICO CUORE Rémi Bezancon DELL’ISTITUTO 88 ORMBLOMMAN LE MYSTÈRE HENRI LUCE FRÅN SAMARIA PICK Pillole a mano 90 Piernicola Silvis armata GLI ILLEGALI EVENTI SPECIALI 92 55 RAYMOND Gino Vignali 26 Daniel Alfredson LA NOTTE ROSA DEATH OF CHANDLER 94 AN AUTHOR AWARD 2019 Guido Vitiello JONATHAN UNA VISITA AL 27 SAMARIA LETHEM BATES MOTEL 28 56 Raymond Chandler 96 INCONTRI 30 Il crimine paga o l’archetipo del noir Scerbanenco giornalista di Adrian Wootton di Jonathan Lethem 34 La serie tv 59 Jonathan Lethem STHLM REQUIEM pop-surrealista noir e visionario nelle 36 AGICI strade della perdita MICI - VIII meeting internazionale di Sebastiano Triulzi del cinema indipendente LA NOTTE È PICCOLA PER (IL) NOIR di Marina Fabbri e Giorgio Gosetti

Fin dalla sua nascita questo festival è stato con l’università IULM, il cui campus è vitale unico nel suo genere per la capacità di far territorio di scambi tra la dimensione di un correre di pari passo cinema e letteratura nel festival internazionale e il pubblico giovane, segno di un unico fulcro tematico. A questo mentre La Feltrinelli di Piazza Duomo si apre grumo centrale di emozioni, atmosfere, stili nuovamente agli incontri con gli scrittori più e forme espressive chiamato noir, abbiamo famosi e attesi. negli anni aggiunto incursioni motivate nella Nel progetto di quest’anno si individuano storia e nella cronaca, nella graphic novel e quattro tendenze che vale la pena di nei new media, nei territori dell’orrore e delle sottolineare: da un lato la fortissima - e ormai paure infantili, nei generi della spy story e della costante - complicità tra gli scrittori di genere e fantascienza, nel gotico e perfino nel western. il prodotto cinematografico. È il caso di Donato La stella polare rimane però la stessa: cercare Carrisi, ormai proiettato a una doppia carriera nell’inconscio individuale e nel disagio sociale di narratore con le parole e le immagini; di le ragioni del fascino perturbante di quella Maurizio De Giovanni, Giancarlo De Cataldo e paura collettiva che ha segnato il secolo scorso Gianrico Carofiglio, fertili suggeritori di storie e attanaglia, ancor più sfuggente e ancor più per il cinema e la serialità. Ma anche di talenti urgente, il secolo in cui viviamo. non italiani come Håkan Nesser, il nuovo astro Le congiunture sociali ed economiche di del noir svedese che porta al festival la trilogia questo periodo hanno in parte - inutile negarlo di Intrigo o del Premio Chandler, Jonathan - inciso sulla preparazione del programma Lethem che della memoria cinematografica è della nostra 29a edizione. A Como abbiamo attento osservatore e che fa risuonare di echi trovato negli splendidi spazi neoclassici di Villa visivi le sue storie, dentro e fuori la tradizione Olmo una cornice adeguata alla tradizione del del noir. Dall’altro la “nuova onda” prettamente festival sulle rive del Lario e la consueta, felice cinematografica che caratterizza oggi molti coincidenza di intenti con la Città dei Balocchi paesi di lingua ispano-americana con ben tre che a inizio dicembre ridisegna la città come opere nel concorso internazionale per il cinema uno spazio fantasy di innegabile suggestione che arrivano da Cile, Argentina e Brasile e grazie all’impegno degli Amici di Como e al portano suggestioni inedite capaci di rinnovare sostegno dell’amministrazione comunale. A la nostra idea di genere. Una nuova onda che Milano abbiamo confermato una felice intesa riverbera anche in letteratura, con la prova

Introduzione noir in festival 6 metafisica in nero di uno scrittore affermato a vogliamo rendere omaggio nell’anno de Il tutto campo come Antonio Moresco. traditore proprio quando l’università IULM lo celebra con la laurea Honoris Causa. A questi due punti di riferimento si aggiunge la passione del festival per ricorrenze importanti In mezzo, il festival riserva un consueto come gli ottant’anni di Batman (ispiratori pacchetto di protagonisti, racconti, film in dell’immagine dell’anno) e i settanta di un anteprima che confermano l’unicità della classico come The Third Man di Carol Reed che formula ideata ormai ventinove anni fa e resa da decenni alimenta leggende e curiosità circa vitale in ogni edizione, dalla creatività di chi la sua genesi e che oggi riporta in vita un’Europa “pensa in noir” a tutte le latitudini. post-bellica di inquietante attualità. Infine, Mai come quest’anno siamo grati a chi ha grazie al Premio Caligari ideato con l’Università voluto sostenere e accompagnare il nostro IULM, l’attenzione al thriller italiano nelle sue viaggio: alle persone, ai partner, alle istituzioni, forme più contemporanee. Per questo il festival ai produttori e distributori, alle case editrici, ai diventa occasione di scoperta (o riscoperta) volontari, agli amici del festival. Il merito del delle migliori opere dell’anno per quel pubblico successo è soprattutto loro. La conferma del giovane che troppo spesso passa a lato della successo è nelle mani del pubblico giovane. creatività del nostro cinema e che invece, nei giorni del festival a Milano si appassiona a una gara di eccellenza; proprio come nel caso del Premio Scerbanenco per la letteratura italiana. A proposito del nume tutelare del giallo italiano, ricordiamo i cinquant’anni della sua morte con un incontro realizzato insieme agli studenti del Master di Giornalismo di IULM e dedicato a Scerbanenco giornalista. Quest’anno a fare da testimonial ideale di un cinema che, usando il genere, parla un linguaggio contemporaneo in cui impegno civile e memoria storica tornano a incontrarsi, è un maestro come Marco Bellocchio a cui

7 noir in festival Introduzione LORENZO DE FELICI L’AUTORE DELL’IMMAGINE DI NOIR IN FESTIVAL 2019

Per celebrare gli ottant’anni dalla sua comparsa (avvenuta nel maggio 1939 sulle pagine di “Detective Comics” ad opera di Bob Kane e Bill Finger) e i trenta dal film di Tim Burton (Batman, 1989), il Noir in Festival dedica quest’anno la propria immagine ufficiale a Batman, l’uomo pipistrello più famoso dei fumetti e del cinema, presto protagonista di un nuovo adattamento cinematografico (The Batman, diretto da Matt Reeves, con protagonista Robert Pattinson). Dopo la magistrale reinterpretazione degli zombie realizzata nel 2018 da Gigi Cavenago, quest’anno è un altro fuoriclasse del mondo delle nuvole parlanti a firmare il manifesto del festival: Lorenzo De Felici. De Felici ha riletto con la propria sensibilità uno dei momenti più iconici della nascita del mito di Batman, il trauma della morte dei genitori: sullo sfondo di una Gotham City crepuscolare va in scena il set di un film noir nel quale Bruce Wayne/Batman si trova a essere protagonista e spettatore.

L’immagine del 2019 va ad arricchire la prestigiosa galleria di illustrazioni che nel tempo hanno impreziosito i poster del Noir in Festival e coinvolto nomi come Hugo Pratt, Winston Smith, Mario Schifano, Lorenzo Mattotti, Gigi Cavenago, Bill Plympton, Mojmir Jezek, Valentina Vannicola, Giacomo Costa, Alessandro Baronciani e molti altri.

Immagine noir in festival 8 Dopo aver frequentato in Francia, in qualità di la Scuola Romana dei disegnatore e colorista, Fumetti, Lorenzo De con la serie Drakka Felici (1983) esordisce (Ankama Editions) su testi come colorista sulle di Frédéric Brrémaud, copertine della miniserie con cui realizzerà in Caravan per la Sergio seguito Didier per la Bonelli Editore, per rivista «Science & Vie la quale si occuperà Decouvertes». Nel della colorazione della 2018 è il co-creatore e serie Orfani (premio disegnatore di Oblivion Boscarato 2014 come Song, la serie scritta miglior colorista al da Robert Kirkman Treviso Comic Book (The Walking Dead), Festival), delle copertine pubblicata negli Stati Uniti di Lukas e del numero da Skybound e in Italia da speciale di Dylan Dog SaldaPress. n. 337 Spazio Profondo. Lavora per la Walt Disney America ed esordisce

9 noir in festival Immagine GIURIA CONCORSO INTERNAZIONALE foto di Alexandre Ean di Alexandre foto

Mira Staleva (Plovdiv, Lucia Mascino inizia il Dopo aver lasciato la scuola Bulgaria), da venticinque suo percorso artistico in teatro di economia e lavorato come tata anni lavora attivamente nel che continua a frequentare a Los Angeles, Patricia Mazuy management di festival e mercati, parallelamente a cinema e tv, (Digione, Francia) inizia la sua nella produzione, distribuzione e collaborando con Barberio carriera come montatrice. Il suo gestione di sale cinematografiche. Corsetti, Binasco, Calenda, primo lungometraggio da regista Dopo aver terminato gli studi in Cobelli, Timi e Andò. Sul grande è Peaux de vaches (1988), una teologia e psicologia, è entrata schermo è la protagonista di Amori sorta di neo-western francese a far parte del team del Sofia che non sanno stare al mondo con Sandrine Bonnaire, International Film Festival fin dalla (2017) di Francesca Comencini, Jean-François Stévenin e sua fondazione. Attualmente è (nomination ai Nastri d’Argento Jacques Spiesser. Nel 1993 Managing Director e programmer 2018 e ai Globi d’Oro, Premio esplora l’amore adolescenziale del Sofia International Film Anna Magnani al Bif&st). La sua con Travolta et moi, episodio Festival e Art Fest ed è interpretazione in Favola (2017) pilota per una serie di Arte Tv e responsabile del mercato di co- di Sebastiano Mauri le vale una nel 2000 dirige Isabelle Huppert produzione, i Sofia Meetings. Art seconda candidatura ai Nastri in Saint-Cyr, un dramma d’epoca Fest è una delle più grandi società d’Argento. Lavora, fra gli altri, con in un collegio per ragazze del di produzione, distribuzione Nanni Moretti, Giuseppe Piccioni XVII secolo. Nel 2012 dirige Sport ed esercizio indipendenti in e Renato De Maria. Nel 2019 de filles, un dramma ambientato Bulgaria, con sede a Sofia. È l’abbiamo vista in diversi film, tra nel mondo del dressage con anche membro della European cui Effetto domino di Alessandro Bruno Ganz, Marina Hands Film Academy e del comitato di Rossetto (Venezia 76) e Ma cosa e Josiane Balasko. Nel 2018 selezione del Premio LUX. ci dice il cervello di Riccardo realizza Paul Sanchez est revenu!, Milani. Nel 2020 sarà accanto ad un avvincente caper movie con Aldo, Giovanni e Giacomo in Odio Laurent Lafitte e Zita Hanrot. l’estate di Massimo Venier. Per la televisione recita in Una mamma imperfetta, Suburra e I delitti del BarLume.

Giuria noir in festival 10 I FILM DI NOIR IN FESTIVAL Daniel Alfredson INTRIGO: DEAR AGNES Germania, Svezia, Stati Uniti, 2019, 98’, colore, DCP

Un funerale. Agnes, una giovane vedova, sta «È da parecchio tempo che accarezzavo l’idea seppellendo il marito molto più grande di lei di realizzare qualcosa ispirandomi allo scrittore assieme ai figli maggiorenni di lui. svedese Håkan Nesser. Ditta Bongenhielm, Si sente osservata e scorge una donna della sua la mia co-sceneggiatrice, ha trovato questi stessa età intenta a fissarla, prima che questa racconti e abbiamo avuto la “benedizione” di possa dileguarsi. Si tratta di Henny, con cui un Håkan per lavorarci e vedere cosa saremmo tempo era molto amica. Henny cerca un modo per riusciti a fare. Sin dall’inizio ho avuto l’idea riconciliarsi con lei ma Agnes è cauta, soprattutto della trilogia, o meglio di un’antologia: tre quando la donna le propone di aiutarla a uccidere storie ambientate nello stesso mondo creato suo marito David in cambio di una grossa somma da Nesser. Non perché coinvolgano gli stessi di denaro. Agnes si rende conto che il suo passato personaggi principali, ma perché affrontano gli è tornato e che non ha molta scelta. stessi temi e il tempo ha in tutte le tre storie un Cos’è successo tra le due donne molti anni prima? ruolo essenziale. Così è nato il progetto Intrigo». [Daniel Alfredson]

sceneggiatura interpreti produttori vendite internazionali Daniel Alfredson Carla Juri [Agnes] Rick Dugdale Miramax Birgitta Bongenhielm Gemma Chan Thomas Peter Friedl www.miramax.com tratto dal romanzo [Henny] Uwe Schott [email protected] Kära Agnes Jamie Sives [Peter] produzioni [La nemica del cuore] Cal MacAninch Enderby di Håkan Nesser [Erich Entertainment fotografia Neuman-Hansen] The Amazing Film Pawel Edelman Jason Wong Company montaggio [Benjamin] Umedia Håkan Karlsson Ed Cooper Clarke Seine Pictures musica [Thomas Anders Niska Neuman-Hansen] Klas Wahl Ash Hunter suono [Johann Clausen] Ken Skoglund Nenad Vukadinović scenografia Miljen ‘Kreka’ Kljaković costumi Momirka Bailović

Concorso film 12 Daniel Alfredson elde (La ragazza che 2015 Kidnapping (Stoccolma,1959), giocava con il fuoco) Mr. Heineken fratello maggiore e Luftslottet som [Il caso Freddy Heineken] di Tomas Alfredson sprängdes (La ragazza 2013 Skumtimmen (Lasciami entrare e dei castelli di carta). [Echoes from the Dead] La talpa), con il suo Nel 2015 dirige Anthony 2009 Luftslottet som primo lungometraggio, Hopkins, Julia Stiles e sprängdes Mannen på balkongen Ray Liotta nel thriller [The Girl Who Kicked the ottiene una nomination Go with Me (Sul sentiero Hornets’ Nest, La ragazza per il premio al miglior della vendetta) e nel dei castelli di carta] film e vince il premio per 2018 inizia le riprese dei 2009 Flickan som lekte la migliore sceneggiatura tre film tratti dai romanzi med elden ai Guldbagge Awards della serie Intrigo di [The Girl Who Played (i più importanti Håkan Nesser. with Fire, La ragazza riconoscimenti che giocava con il fuoco] cinematografici 2008 Varg [Wolf] assegnati in Svezia). 2001 Syndare Raggiunge il successo filmografia i sommarsol internazionale con 2019 Intrigo: Dear Agnes 2000 10:10 [cm] i suoi adattamenti 2019 Intrigo: Samaria 1999 Straydogs cinematografici di due 2018 Intrigo: Death 1998 Rymd [cm] dei film della Trilogia of an Author 1997 Tic Tac Millennium tratta dalla 2015 Go with Me 1993 Mannen på saga di Stieg Larsson: [Sul sentiero della balkongen Flickan som lekte med vendetta] [The Man on the Balcony]

13 film Concorso Mariano Cohn 4x4 Argentina, Spagna, 2019, 88’, colore, DCP

Un lussuoso fuoristrada di ultima generazione è «4x4 è stato un rischio, un punto di svolta nella parcheggiato in una strada di un tipico quartiere di mia filmografia, volevo avventurarmi in un Buenos Aires. Un uomo vi si intromette per rubare campo che mi aveva sempre incuriosito ma che tutto ciò che riesce a trovare al suo interno ma, non avevo mai esplorato. La sfida era quella quando cerca di uscire, le portiere e i finestrini si di costruire un thriller con tutti gli elementi bloccano ermeticamente. La vettura si trasforma essenziali del genere - un personaggio posto in un bunker corazzato, completamente isolato in una situazione fisica e psicologica al limite dall’esterno, dal quale risulta impossibile uscire. - senza rinunciare all’interpretazione autoriale, Qualcuno, là fuori, sta controllando l’auto e tipica dei miei lavori precedenti. [...] Lavorare sembra avere un piano ben preciso. con Peter Lanzani nel ruolo di Ciro mi ha confermato di avere davanti alla macchina da presa l’attore più virtuoso della sua generazione. La sua interpretazione in 4x4 è impressionante. Si tratta di una grande sfida sulla quale si appoggia l’intero film». [Mariano Cohn]

sceneggiatura interpreti produttori vendite internazionali Mariano Cohn Peter Lanzani Gastón Duprat Latido Films Gastón Duprat [Ciro] Jaume Roures www.latidofilms.com fotografia Dady Brieva produzioni [email protected] Kiko de la Rica [Dr. Enrique Ferrari] Televisión Abierta montaggio Luis Brandoni Mediapro David Gallart [Amadeo] con il sostegno di Elena Ruiz INCAA musica ICAA Dante Spinetta suono Fabio Pecoro scenografia Cristina Nigro costumi Ruth Fischerman

Concorso film 14 Mariano Cohn (Villa artista (2008), una satira filmografia Ballester,1975), incontra sul mondo dell’arte 2019 4x4 Gastón Duprat nel 1993 contemporanea a un festival di videoarte presentata al Festival con Gastón Duprat dove lui partecipava con del Cinema di Roma, 2016 Todo sobre il video Un día más en la segna il loro esordio el asado tierra mentre l’altro era nel cinema di finzione. [Tutto sull’asado, doc] in giuria. Da allora nasce El Ciudadano ilustre 2016 El Ciudadano un sodalizio artistico (2016), selezionato in Ilustre e produttivo che dura concorso alla Mostra di [Il cittadino illustre] ancora oggi: insieme Venezia e presentato a 2014 Kill Bear [cm] hanno creato e prodotto numerosi altri festival, è 2014 Baby Pong [cm] format originali per la TV, un successo di pubblico 2014 Living Stars [doc] video arte, documentari, e di critica e ottiene 2011 Querida voy cinema sperimentale e diversi premi tra cui un a comprar cigarrillos film presentati in diversi Goya per il miglior film y vuelvo festival internazionali. ibero-americano. 2009 El hombre de al Nel 1999 hanno lado ideato una sorta di 2008 El artista [L’artista] YouTube ante litteram, 2006 TV service [doc] Television Abierta, un 2003 Yo presidente [doc] canale televisivo in cui venivano mandati in con Gastón Duprat onda i video amatoriali e Adrián De Rosa degli spettatori. El 1998 Enciclopedia [doc]

15 film Concorso Diao Yinan NAN FANG CHE ZHAN DE JU HUI THE WILD GOOSE LAKE IL LAGO DELLE OCHE SELVATICHE Cina, Francia, 2019, 113’, colore, DCP

Un gangster in fuga, braccato dopo aver «Credo che i film noir in Occidente e la ricerca ucciso per sbaglio un poliziotto durante un del romanticismo nei film wuxia cinesi siano regolamento di conti fra bande di ladri di comparabili. La differenza è che nei film wuxia motociclette, decide di farsi denunciare dalla si pone più enfasi sulla poetica e sull’estetica; moglie per permetterle di riscuotere la taglia mentre nel film noir si mette l’accento sul sulla sua testa. Al posto della sua donna, però, destino (o sulla sua accettazione), sull’oscurità all’appuntamento si presenta una sconosciuta, (la notte e la corruzione della società) e sul una “bagnante” che lavora come prostituta desiderio. Le possibili variazioni riflettono la sulle spiagge del lago delle oche selvatiche e complessità della natura umana e il suo lato che lo aiuta a mettersi in salvo dalla polizia. La oscuro. Gli eroi hanno i loro difetti e paure. Non ragazza è disposta a tutto pur di riconquistare la si può pianificare o segnalare in anticipo l’arrivo sua libertà. Entrambi sono giunti al punto di non della cavalleria e della lealtà. È più probabile ritorno e affrontano insieme l’ultima sfida per la che entrambe appaiano attraverso un incontro, sopravvivenza. solitamente improvviso, con i personaggi intrappolati in un turbine di emozioni e desideri istantanei». [Diao Yinan]

sceneggiatura interpreti produttore vendite internazionali Diao Yinan Hu Ge [Zhou Zenong] Yang Shen Memento Films International fotografia Gwei Lun Mei produzioni international.memento-films.com Jingsong Dong [Liu Aiai] Green Ray Films [email protected] montaggio Liao Fan Maisong Kong Jinlei [Capitano Liu] Entertainment distribuzione italiana Matthieu Laclau Wan Qian Investment Movies Inspired suono [Yang Shujun] co-produttore www.moviesinspired.it Zhang Yang Qi Dao [Hua Hua] Alexandre Mallet-Guy [email protected] scenografia Huang Jue [Yan Ge] co-produzioni Liu Qiang Zeng Meihuizi Memento Films costumi [Ping Ping] Productions Liu Qiang Zhang Yicong ARTE France Cinéma Li Hua [Xiao Dongbei] con il contributo di Chen Yongzhong ARTE France [Cliente] Aide aux Cinémas du Monde Centre National du Cinéma et de l’Image Animée - Institut Français Memento Films International

Concorso film 16 Diao Yinan (Xi’an, d’artificio in pieno 1969), originario della giorno). Quest’anno regione dello Shanxi, torna a Cannes in si trasferisce a Pechino concorso con Nan dove si diploma alla Fang Che Zhan De Ju Central Academy of Hui (Il lago delle oche Drama. Prima di passare selvatiche). dietro la macchina da presa lavora come attore e sceneggiatore. Il suo primo lungometraggio, Zhifu (Uniform), riceve premi ai festival di filmografia Vancouver e Rotterdam. 2019 Nan Fang Che Ye che (Night Train) è Zhan De Ju Hui presentato in concorso [The Wild Goose Lake, a Cannes nella sezione Il lago delle oche Un Certain Régard nel selvatiche] 2007. Nel 2014 arriva il 2014 Bai ri yan huo suo primo importante [Black Coal, Thin Ice, riconoscimento a livello Fuochi d’artificio mondiale: vince l’Orso in pieno giorno] d’Oro per il miglior 2007 Ye che film alla Berlinale con [Night Train] Bai ri yan huo (Fuochi 2003 Zhifu [Uniform]

17 film Concorso Lee Jeong-ho BISEUTEO THE BEAST Corea del Sud, 2019, 131’, colore, DCP

Remake del thriller francese 36 Quai des «Il thriller è un genere che si avvicina molto Orfèvres di Olivier Marchal (Premio del Pubblico alla natura umana. Guardate come cambiano 2004 al Noir in Festival): un efferato omicidio le emozioni di questi due personaggi. Volevo scuote la Corea e scatta la caccia all’uomo. preservare il senso e il sentimento del film Due detective dai metodi molto diversi, Han-su originale nella creazione di una storia nuova. e Min-tae, si contendono la risoluzione del Avevo bisogno di affrontarlo come un film di caso. Una spacciatrice e abituale informatrice puro genere e tutto, dalle luci, alla scenografia, di Han-su gli assicura di conoscere l’identità alla fotografia sino al lavoro dietro le quinte, ha dell’assassino, ma glielo consegnerà solo contribuito alla realizzazione di questa idea». in cambio di un alibi per un omicidio che [Lee Jeong-ho] commette proprio davanti ai suoi occhi. Intanto Min-tae, che nel corso delle indagini ha scoperto il coinvolgimento del collega nell’insabbiamento, minaccia di rivelare tutto.

sceneggiatura interpreti produttore vendite internazionali Lee Jeong-ho Lee Sung-min Jang Kyung-ik Gaumont Jung Ui-mok [Han-Su] produzione www.gaumont.net fotografia You Chea-myung Studio&NEW [email protected] Ju Sung-lim [Min-Tae] co-produttori montaggio Jeon Hye-jin Jung Ji-hoon Shin Min-kyung [Choon-bae] Baik Kyung-sook musica Daniel choi in collaborazione con Mowg [Jong-Chan] Gaumont suono Kim Chang-sub scenografia Hong Joo-hee costumi Yoon Jeong-hee

Concorso film 18 Lee Jeong-ho (Corea Des Orfevres (2004), del Sud, 1975) debutta che segna la terza alla regia nel 2010 collaborazione con con Beseuteu Serreo l’attore Lee Sung-Min. (Bestseller), un thriller dai risvolti horror su una scrittrice di successo accusata di plagio che cerca nuova vendite internazionali ispirazione in una villa Gaumont misteriosa. Nel 2014 www.gaumont.net dirige l’adattamento [email protected] cinematografico del romanzo Banghwanghaneun Kalnal (Broken) dello scrittore giapponese Keigo Higashino su un filmografia uomo in cerca di giustizia 2019 Biseuteo e vendetta contro gli [The Beast] assassini della figlia. 2014 Dopo cinque anni torna Banghwanghaneun al thriller con Biseuteo Kalnal [Broken] (The Beast), remake del 2010 Beseuteu Serreo noir francese 36 Quai [Bestseller]

19 film Concorso Kleber Mendonça Filho, Juliano Dornelles BACURAU Brasile, Francia, 2019, 130’, colore, DCP

In un futuro non troppo lontano, il piccolo «Eravamo al Festival di Brasilia nel 2009 villaggio di Bacurau – arroccato da qualche quando per la prima volta abbiamo avuto parte nel nordest del Brasile –, piange la morte l’idea di un film su un piccolissimo villaggio della sua matriarca Carmelita, mancata all’età rurale e sui suoi meravigliosi abitanti. Questi di novantaquattro anni. Le persone del posto personaggi sono un mix di storie locali (che cominciano presto a notare alcune cose molto conosciamo e ammiriamo attraverso i libri, la strane. L’approvvigionamento idrico è stato poesia, o semplicemente dai racconti con cui interrotto, i telefoni non funzionano, il villaggio siamo cresciuti), rivisitate attraverso la lente è stato cancellato dalle mappe satellitari e un dell’avventura e del genere». misterioso e sinistro gruppo di stranieri arriva in [Kleber Mendonça Filho] zona con intenzioni minacciose. «Abbiamo intrapreso una sorta di corsa contro la realtà mentre scrivevamo la sceneggiatura. Le notizie erano (e sono tuttora) così assurde e distopiche che Bacurau stava diventando sempre più plausibile. […] Il Brasile e il mondo ci forniscono ogni settimana dei “teaser” del film». [Juliano Dornelles]

sceneggiatura interpreti produttore vendite internazionali Kleber Mendonça Sonia Braga Emilie Lesclaux SBS International Filho [Domingas] produzione www.sbs-distribution.fr Juliano Dornelles Udo Kier [Michael] Cinemascópio [email protected] fotografia Bárbara Colen Produções Pedro Sotero [Teresa] co-produttori montaggio Thomas Aquino Saïd Ben Saïd Eduardo Serrano [Pacote/Acacio] Michel Merkt musica Silvero Pereira co-produzione Mateus Alves [Lunga] SBS Productions Tomaz Alves Souza Thardelly Lima suono [Tony Jr.] Nicolas Hallet Rubens Santos scenografia [Erivaldo] Thales Junqueira Wilson Rabelo [Plinio] costumi Carlos Francisco Rita Azevedo [Damiano] Luciana Souza [Isa] Karine Teles [Straniera] Antonio Saboia [Straniero]

Concorso film 20 Kleber Mendonça il Premio della giuria Juliano Dornelles Filho (Recife, 1968), (ex aequo con Les (Recife, 1980) è membro dopo la laurea in Misérables di Ladj Ly). fondatore del gruppo vendite internazionali giornalismo scrive per Símio Filmes. Lavora SBS International diverse testate, tra cui come scenografo da www.sbs-distribution.fr «Jornal do Commercio» più di sedici anni. La [email protected] e «Folha de S. Paulo». filmografia collaborazione con Con la sua società, la 2019 Bacurau Kleber Mendonça Filho CinemaScópio, produce 2015 Aquarius inizia nel 2004, sul set e dirige cortometraggi, 2012 O Som ao Redor del cortometraggio documentari e film [Neighboring Sounds] Eletrodoméstica. Cura sperimentali. Nel 2013 2009 Recife Frio la scenografia di O Som realizza il suo primo [Cold Tropics, cm] ao Redor e di Aquarius. lungometraggio di 2008 Crítico [doc] Come regista e scrittore finzione, O Som ao 2006 Noite de sexta ha diretto cortometraggi Redor (Neighbouring manhã de sábado e videoclip. Il suo primo Sounds), che ottiene [Friday Night Saturday lungometraggio O numerosi riconoscimenti Morning, cm] Ateliê da rua do brum è internazionali. Nel 2016, 2005 Eletrodoméstica attualmente in post- il suo secondo film, [cm] produzione. Nel 2019 Aquarius, è presentato 2004 Vinil Verde firma insieme a Kleber filmografia in concorso al Festival di [Green Vinyl, cm] Mendonça Filho la regia 2019 Bacurau Cannes. Manifestazione 2003 A menina do di Bacurau. 2011 Mens sana dove torna con Bacurau algodão [cm] in corpore sano [cm] nel 2019, aggiudicandosi 1997 Enjaulado [cm] 2005 Biodiversidade [cm]

21 film Concorso Andrés Wood ARAÑA SPIDER Cile, Argentina, Brasile, 2019, 105’, colore, DCP

Cile, primi anni Settanta. Inés, il suo compagno Gerardo non è mai stato in grado di venire a Justo e il loro migliore amico Gerardo, sono patti con la vita dopo gli anni della gioventù. membri di Patria y Libertad, un gruppo Ripensa al passato in cui tutto appare più nazionalista di destra che intende rovesciare il felice e intenso. Il presente non potrà mai governo di Allende con la violenza. Nel fervore essere all’altezza del mito, perché il mito della lotta politica, si ritrovano coinvolti in un non appartiene più a questa epoca. D’altra triangolo amoroso e in un crimine che sembra parte, anche Justo e Inés hanno una visione separarli per sempre. Quarant’anni dopo però idealizzata del proprio passato, ma non sono riappare Gerardo, mosso dal desiderio di disposti ad ammetterlo apertamente. Questa è vendetta e dall’ossessione di far rivivere la causa la grande differenza che li separa. Un gruppo nazionalista. Inés, che nel frattempo ha sposato nazionalista come Patria y Libertad può avere Justo ed è diventata un’influente donna d’affari, ancora cittadinanza nel mondo odierno? Per farà di tutto per impedire a Gerardo di riportare a Gerardo, certamente. Dopo tutto questo tempo, galla il suo passato. finalmente, può diventare l’eroe che non è riuscito a essere negli anni Settanta. Gli attuali «Questa è una storia sul tempo che passa. disordini politici e la crescente immigrazione Sia in senso fisico che emotivo. Un tempo funzionano da fertilizzante per questa aggrovigliato. Doloroso e liberatorio. piantagione». [Andrés Wood]

sceneggiatura interpreti produttore vendite internazionali Guillermo Calderón Mercedes Morán Alejandra García Film Factory Andrés Wood [Inés] produzione Entertainment fotografia María Valverde Wood Producciones www.filmfactory Miguel I. Littin-Menz [Inés giovane] co-produttori entertainment.com montaggio Marcelo Alonso Juan Pablo Gugliotta [email protected] Andrea Chignoli [Gerardo] Nathalia Videla Peña musica Pedro Fontaine Paula Cosenza Antonio Pinto [Gerardo giovane] Denise Gomes suono Felipe Armas [Justo] co-produzioni Vitor Moraes Gabriel Urzúa Magma Cine Isaac Moreno [Justo giovane] Bossa Nova Films scenografia Caio Blat [Antonio] con il contributo di Rodrigo Bazaes Jaime Vadell Ibermedia [Don Ricardo] Banco Estado Ministerio de las Culturas, las Artes y el Patrimonio Incaa Ancine in associazione con Inversiones TV Medios S.A.

Concorso film 22 Andrés Wood (Santiago Uno dei suoi progetti del Cile, 1965) studia più recenti, Ecos del Economia all’Università desierto, è una mini-serie cattolica del Cile per sul golpe militare. Araña poi trasferirsi a New è stato presentato al York dove frequenta Festival di San Sebastian un corso di cinema alla nel 2019. New York Film University. Al suo ritorno in patria filmografia scrive e dirige Historias 2019 Araña [Spider] del Fútbol (1997), 2011 Violeta se fue con il quale ottiene i a los cielos primi riconoscimenti. [Violeta Parra Went to Il successo arriva nel Heaven] 2004 con Machuca 2008 La buena vida (selezionato alla [The Good Life] Quinzaine des 2004 Machuca Réalisateurs di Cannes), 2001 La fiebre del loco uno dei film più visti [Loco Fever] e premiati della storia 1999 El desquite del cinema cileno. Con [Revenge] Violeta se fue para los 1997 Historias de fútbol cielos vince il Gran [Football Stories] premio della giuria al 1994 Reunión de familia Sundance nel 2012. [cm]

23 film Concorso FUORI Rémi Bezancon CONCORSO FILM DI LE MYSTÈRE CHIUSURA HENRI PICK THE MYSTERY OF HENRI PICK | IL MISTERO HENRI PICK

Francia, Belgio, 2019, 100’, colore, DCP

In Bretagna c’è una singolare biblioteca dedicata «Mi interessava l’idea dell’indagine letteraria, ai manoscritti rifiutati dagli editori. È qui che di un genere ibrido insolito. E poi dopo quattro una giovane editor scova un testo destinato in film piuttosto introspettivi, volevo cambiare pochissimo tempo a diventare un best seller. genere, ero arrivato alla fine di un ciclo. Dopo L’autore è il misterioso Henri Pick, un pizzaiolo aver finito il libro di David Foenkinos, l’ho scomparso da due anni, che nella sua vita non immediatamente letto a Vanessa, la persona sembra aver mai scritto altro che la lista della con la quale scrivo le mie sceneggiature. [...] Se spesa. Qual è la verità? Sospettando un caso avessimo adattato il romanzo in modo speculare, costruito a tavolino, il critico letterario Jean con i suoi numerosi protagonisti, sarebbe stato Michel Rouche inizia a indagare affiancato da un film corale. Abbiamo preferito concentrarci su Joséphin Pick, la figlia di Henri. uno dei personaggi, quello del critico letterario Jean-Michel Rouche, interpretato da Fabrice Luchini. Nel libro, appare solo a metà della storia. Volevamo che fosse il personaggio principale e che conducesse le indagini. È una variazione della stessa storia, un altro punto di vista».

sceneggiatura interpreti produttori vendite internazionali Rémi Bezancon Fabrice Luchini Isabelle Grellat Gaumont Vanessa Portal [Jean-Michel Rouche] Éric Altmayer www.gaumont.net tratto dal romanzo Camille Cottin Nicolas Altmayer omonimo di [Josephine Pick] distribuzione italiana David Foenkinos Alice Isaaz produzioni I Wonder Pictures fotografia [Daphne Despero] Mandarin Production www.iwonderpictures.com Antoine Monod Bastien Bouillon Gaumont France 2 [email protected] montaggio [Frederic Koska] Cinéma Valérie Deseine Josiane Stoleru Scope Pictures musica [Madeleine Pick] con Laurent Perez Del Mar Astrid Whettnall Canal+ suono [Ines De Crecy] Ciné+ Marc Engels Marc Fraize France Télévisions Olivier Walczak [Jean-Pierre Gourvec] con il sostegno di Anne Gibourg Marie-Christine Orry Région Île-De-France Emmanuel Croset [Magali Roze] con Entourage Pictures scenografia Florence Muller Maamar Ech-Cheikh [Brigitte Rouche] costumi Vincent Winterhalter Marie-Laure Lasson [Gerard Despero] Annie Mercier [Benedicte Le Floch] Hanna Shygulla [Ludmila Blavitsky]

Fuori Concorso film 24 Regista e mentre nel 2015 porta sceneggiatore, Rémi sul grande schermo Bezançon (Parigi, 1971) Nos futurs. Il mistero frequenta prima l’ESRA Henri Pick è il suo sesto filmografia www.iwonderpictures.com (Scuola superiore di lungometraggio. 2019 Le mystère Henri [email protected] produzione audiovisiva) Pick [Il mistero Henri e poi la Scuola del Pick] Louvre a Parigi. Dopo 2015 Nos futurs tre corti, nel 2005 2014 Je vous aime très dirige il suo primo fort [cm] lungometraggio, Ma vie 2014 Le sourire du en l’air, ma il successo pompier [cm] di critica e pubblico 2012 Zarafa [Le arriva tre anni dopo con avventure di Zarafa] Le premier jour du reste 2011 Un heureux de ta vie. Nel 2011 è la événement [Travolti dalla volta di Travolti dalla cicogna] cicogna, adattamento 2008 Le premier jour du di un romanzo di Éliette reste de ta vie Abécassis. Nel 2012 2005 Ma vie en l’air realizza il suo primo 2003 Paraboles [cm] film di animazione, Le 2001 Vikings [cm] avventure di Zarafa, 1997 Little Italie [cm]

25 film Fuori Concorso Daniel Alfredson INTRIGO: DEATH OF AN AUTHOR Germania, Svezia, Stati Uniti, 2018, 105’, colore, Blu-ray Disc

Mentre lavora con l’autore e collega Henderson su un romanzo, il traduttore David Moerk riceve una commissione dal suo editore: tradurre un manoscritto del famoso scrittore Germund Rein. Il manoscritto è accompagnato da una lettera in cui l’autore afferma che il libro non può essere pubblicato nella sua lingua originale. David si mette dunque subito al lavoro e si rende presto conto che Rein si è apparentemente suicidato. Scopre anche che all’interno della finzione narrativa ci sono molti elementi della vita reale dello scrittore e probabilmente della sua, come la scomparsa della moglie avvenuta anni prima in Austria. Presto sarà catturato dal suo oscuro passato.

sceneggiatura interpreti produttori Daniel Alfredson Ben Kingsley Rick Dugdale Birgitta Bongenhielm [Henderson] Thomas Peter Friedl tratto dal romanzo Benno Fürmann Uwe Schott Rein di Håkan Nesser [David] produzioni fotografia Michael Byrne [Keller] Enderby Pawel Edelman Tuva Novotny [Eva] Entertainment montaggio Veronica Ferres [Kerr] The Amazing Film Håkan Karlsson Sandra Dickinson Company musica [Madame H] Umedia Anders Niska Jason Riddington Seine Pictures Klas Wahl [Otto Gerlach] suono Daniela Lavender vendite internazionali Ken Skoglund [Mariam] Miramax Nenad Vukadinović www.miramax.com scenografia [email protected] Miljen ‘Kreka’ Kljaković costumi Momirka Bailović

Eventi Speciali film 26 Daniel Alfredson INTRIGO: SAMARIA Germania, Svezia, Stati Uniti, 2019, 103’, colore, Blu-ray Disc

La diciannovenne Vera Kall viene uccisa. Dieci anni dopo, Paula, una sua compagna di classe che lavora come documentarista, vuole realizzare un film su di lei ed entra in contatto con Henry, un copywriter di successo di Anversa che è stato il loro insegnante. Nonostante sia innocente, Jakob Kall è stato imprigionato con l’accusa di aver ucciso la figlia, di cui non è mai stato rinvenuto il corpo. Paula e Henry cercheranno di capire cosa sia veramente accaduto mentre i loro segreti verranno lentamente e inesorabilmente alla luce.

sceneggiatura interpreti produttori Daniel Alfredson Millie Brady [Vera] Rick Dugdale Birgitta Bongenhielm Jeff Fahey [Jacob] Thomas Peter Friedl tratto dal romanzo Phoebe Fox [Paula] Uwe Schott Ormblomman från Andrew Buchan Samaria [Henry] produzioni di Håkan Nesser Luka Peroš [Cliente] Enderby fotografia Dan Cade [John] Entertainment Pawel Edelman Jovan Gulan The Amazing Film montaggio [Pieter Vogel] Company Håkan Karlsson Tracy Wiles Umedia musica [Monica Kall] Seine Pictures Anders Niska Klas Wahl vendite internazionali suono Miramax Ken Skoglund www.miramax.com Nenad Vukadinović [email protected] scenografia Miljen ‘Kreka’ Kljaković costumi Momirka Bailović 27 film Eventi Speciali Carol Reed THE THIRD MAN IL TERZO UOMO Regno Unito, 1949, 104’, B&N, Blu-ray Disc

Lo scrittore americano Holly Martins si reca «Orson Welles è sceso dal treno a una a Vienna poco dopo la fine della guerra per mattina, e abbiamo girato la sua prima scena incontrare l’amico d’infanzia Harry Lime ma, alle nove in punto. “Accidenti,” disse, “questo appena arrivato in città, scopre che Harry è si chiama girare un film!” Ha attraversato il morto il giorno prima in seguito a un incidente. Prater, ha recitato due battute a Cotten, poi gli Al funerale, Martins conosce Calloway, capo ho detto: “Torna in albergo, fai colazione, noi della polizia militare americana, che gli dipinge andiamo nelle fogne e ti mandiamo a chiamare”. Harry come un malfattore. Martins, incredulo, “Perfetto! Fantastico”. Scende nelle fogne e dice: indaga per suo conto sulla morte dell’amico: “Carol, non posso recitare questa parte!”. “Qual è sulle tracce di un misterioso terzo uomo è il problema?” “Non posso farlo. Vengo dalla presente al momento dell’incidente. Ne parla California! La mia gola! Fa troppo freddo”. Gli ho con Calloway, il quale però gli svela che Harry detto: “Orson, il tempo che stiamo a parlarne, era uno spacciatore e che la sua penicillina di hai già fatto la scena. Tutto quello che devi fare contrabbando aveva causato diverse morti. è stare lì, guardare fuori, vedere la polizia che ti Prima di ripartire, Martins passa a salutare Anna, segue, voltarti e scappare”. […] Poi guarda fuori, amica intima di Harry. Uscendo da casa sua, di si allontana e scappa nelle fogne. All’improvviso notte, vede Harry in carne e ossa, lo chiama, ma sento una voce che grida. “Non tagliare! Non questo fugge. Chi è l’uomo sepolto con il nome tagliare! Sto tornando”. Corre indietro, attraverso di Harry? E cosa sta succedendo? il fiume e con la testa sotto una cascata d’acqua (fuori del campo della macchina da presa, attenzione!) fa ogni sorta di cose, così che è venuto via completamente fradicio. “Com’era?” chiede. “Fantastico! meraviglioso!”. Ho detto. “Ok, tornerò in albergo. Chiamami quando hai bisogno di me”. Con Orson è così, tutto deve essere un dramma».

[Estratti dell’intervista con Carol Reed nel libro sceneggiatura interpreti Encountering Directors di Charles Thomas Graham Greene Joseph Cotten Samuels, 1972]. fotografia [Holly Martins] Robert Krasker Orson Welles montaggio [Harry Lime] Oswald Hafenrichter Alida Valli musica [Anna Schmidt] produttori Anton Karas Trevor Howard Carol Reed suono [Maggiore Calloway] John Cox Paul Hörbiger [Porter] David O. Selznick Jack Drake Siegfried Breuer produzioni scenografia [Popescu] London Film Vincent Korda Bernard Lee Productions Joseph Bato [Sergente Paine] British Lion Film John Hawkesworth Wilfrid Hyde-White Corporation [Crabbin]

Eventi Speciali film 28 Carol Reed (Londra, Palma d’Oro al Festival 1965 The Agony and 1944 The Way Ahead 1906-1976) debutta di Cannes) e Il nostro the Ecstasy [La via della Gloria] come attore teatrale nel agente all’Avana. Nel [Il tormento e l’estasi] 1943 The New Lot 1924 e dopo una serie 1968 diresse una 1963 The Running Man 1942 We Serve [cm] di ruoli minori comincia riduzione del romanzo [Un buon prezzo per 1942 The Young Mr. Pitt a lavorare nel 1927 Oliver Twist dal titolo morire] [Il nemico di Napoleone] con Edgard Wallace. Oliver! premio Oscar al 1959 Our Man in Havana 1941 A Letter from Passa al cinema nei miglior film. Muore a [Il nostro agente Home [cm] primi anni Trenta come Londra nel 1976 per un all’Avana] 1941 Kipps direttore dei dialoghi e attacco cardiaco. 1958 The Key [La chiave] 1940 Night Train to assistente di Basil Dean. 1956 Trapeze [Trapezio] Munich Nel 1935 esordisce 1955 A Kid for Two 1940 Girl in the News come regista con film di Farthings 1940 The Stars Look basso costo destinati a [Domani splenderà il Down un pubblico ristretto: fra sole] [E le stelle stanno a gli altri, Bank Holiday, 1953 The Man Between guardare] The Stars Look Down [Accadde a Berlino] 1939 A Girl Must Live e Kipps. Dopo aver 1951 Outcast of the 1938 Climbing High lavorato con le troupe Islands 1938 Penny Paradise cinematografiche filmografia [L’avventuriero della 1938 Bank Holiday dell’esercito, la sua fama 1972 Follow Me! Malesia] [Fiamme di passione] raggiunge l’apice fra la [Detective privato... 1949 The Third Man 1937 Who’s Your Lady fine degli anni Quaranta anche troppo] [Il terzo uomo] Friend? e l’inizio degli anni 1970 Flap 1948 The Fallen Idol 1936 Talk of the Devil Cinquanta: Il Fuggiasco, [Sergente flep indiano [Idolo infranto] [La voce del diavolo] L’Idolo infranto, Il terzo ribelle] 1947 Odd Man Out 1936 Laburnum Grove uomo (premiato con la 1968 Oliver! [Fuggiasco] 1935 Midshipman Easy

29 film Eventi Speciali IL CRIMINE PAGA di Adrian Wootton Traduzione di Sabrina Pellegrini

Graham Greene è generalmente considerato un tale odio per tutti i film di Hitchcock, da un uomo di lettere, fra i maggiori romanzieri impedire al regista di acquistare i diritti del del Ventesimo secolo, un autore che nelle suo romanzo Our Man in Havana (Il nostro sue opere ha trattato temi di un certo agente all’Avana), mentre la sua ammirazione spessore. Tuttavia, nei primi vent’anni della per Carol Reed gli frutterà la sua partnership sua professione, ha scritto storie di crimini e cinematografica più riuscita: i due realizzano spionaggio, dando vita a una serie di romanzi insieme tre film, nell’arco di 10 anni. indissolubilmente legati al cinema del suo In veste di critico cinematografico, Greene tempo. Nel corso della sua vita è stato, a apprezza non solo il personaggio di Charlie seconda dei vari periodi, cinefilo, critico e Chan e i gialli di Perry Mason, ma anche i noir sceneggiatore; il cinema è centrale alla sua inglesi They Drive By Night (Strada Maestra) opera e la sua narrativa colpisce proprio per le e The Arsenal Stadium Mystery (Il mistero sue qualità cinematografiche, per il suo riflesso dell’arsenale). «Un thriller è relativamente di un’epoca in cui i film erano considerati facile: le pistole sono sempre fotogeniche, e una novità artistica e godevano di grande la macchina da presa è in grado di muoversi popolarità. «Quando descrivo una scena, tanto velocemente quanto l’automobile di un la catturo attraverso l’occhio mobile di una agente FBI. Ma in una storia di detective, deve cinepresa», affermava Greene. muoversi al ritmo della mente», scrive Greene Il cinema ha avuto profonde ripercussioni nel 1940, illustrando alcune della difficoltà sulla sua scrittura così come la sua opera tecniche da lui stesso incontrate nei suoi libri. ha prodotto un forte impatto sul cinema, un Dopo la tiepida accoglienza dei suoi primi impatto destinato a durare nel tempo. tre romanzi di avventure romantiche, Greene Non è esagerato affermare che Greene è esordisce nel noir, coltivando la speranza di uno dei creatori del cinema noir, così come dare vita a un best seller. Nasce così Stamboul evidenzia l’intramontabile fascino di The Train (Il treno d’Istanbul, 1932), ispirato alle Third Man (Il terzo uomo). Al di là della musica sue esperienze al di fuori del proprio ambiente inquietante di Anton Karas, delle ispirate alto-borghese, alla sua crescente attrazione per performance dirette da Carol Reed e della i luoghi esotici e al suo gusto personale per le famosa frase pronunciata da Orson Welles intricate storie di spionaggio. Il treno d’Istanbul sull’“orologio a cucù”, Il terzo uomo è diventato ha successo, e la sua atmosfera decadente il prototipo del film noir europeo, soprattutto diventa una qualità tipica dell’autore e del suo per il dialogo asciutto di Greene, e la cupa mondo narrativo, un mondo che si guadagna ambientazione nei bassifondi viennesi. l’appellativo di “Greeneland”. In questa fase, Dalla metà degli anni Trenta ai primi anni Greene si adopera per separare le cosiddette Quaranta, Greene lavora come critico “opere di intrattenimento” da suoi lavori più cinematografico per «The Spectator». Al di seri, definendo “shocker” (sensazionale) il suo là delle sue recensioni, fra le più tranchant di thriller successivo, lo splendido A Gun For Sale tutti i tempi (raccolte in Graham Greene Film (Una pistola in vendita, 1936) la storia di un Reader, edito da David Parkinson), tutto ciò che assassino di professione. Greene apprende in quel periodo, in materia Hollywood intravede subito le potenzialità di filmmaker, influenzerà le sue scelte future cinematografiche di Una pistola in vendita, in rispetto ai registi con cui lavorare. Sviluppa un’epoca in cui la pulp fiction e le storie noir

Eventi Speciali film 30 Il terzo uomo di Carol Reed sono straordinariamente popolari, e in cui Ladd e Veronica Lake. Con il suo dialogo l’industria del cinema fa a gara per accaparrarsi conciso, il suo romanticismo volubile e la sua le storie di scrittori di edizioni tascabili quali azione scoppiettante, Il fuorilegge resta uno dei Raymond Chandler, James M. Cain, Dashiell primi esempi di thriller esistenziali americani Hammett e Cornell Woolrich, reclutandoli che entusiasti critici francesi avrebbero in anche come sceneggiatori. seguito classificato come film noir. Nonostante Tuttavia Greene è completamente estraneo a le modifiche introdotte dai filmmaker rispetto questo scenario: i suoi libri vengono stampati all’ambientazione, al periodo storico e ai suoi in rispettabili edizioni con copertine rigide, né modi, è del tutto evidente che la fonte del pare che abbia mai manifestato alcun interesse film, con il suo cinismo e il suo romanticismo nei confronti dei suoi cugini pulp statunitensi. scalcinato, è l’opera di Greene. Tuttavia, a un certo punto anche lui inizia a Questa sovrapposizione fra “Greeneland” e vendere i diritti delle sue opere agli Studios. noir è nuovamente visibile in Ministry of Fear Nel 1942, Una pistola in vendita viene adattato (Il prigioniero del terrore, 1943) di Fritz Lang, in This Gun for Hire (Il fuorilegge), con un ulteriore adattamento, in tempi di guerra, di copione a cui collabora il grande scrittore una delle opere di “intrattenimento” firmate noir americano W.R. Burnett (autore di Little da Greene. Né il regista, né l’autore (peraltro Caesar - Piccolo Cesare, High Sierra - Una ammiratore di Lang) lo considerano un pallottola per Roy, The Asphalt Jungle - Giungla capolavoro, ma il film possiede quell’atmosfera d’asfalto). Malgrado Greene non lo apprezzi, di autenticità tipica sia dei noir che delle opere il film lascia il segno, riscuotendo un grande di Greene. successo di pubblico e lanciando la nota In seguito, Greene e i film noir americani coppia cinematografica composta da Alan prendono strade diverse, soprattutto perché

31 film Eventi Speciali cresciuta nel corso degli anni; se Hollywood aveva ridotto il lavoro di Greene a una serie di thriller, qui l’autore riesce a batterla con le sue stesse armi, trasportando la violenza, il ritmo e il realismo psicologico del noir in un ambiente inglese. Negli Stati Uniti, il film viene lanciato come un gangster thriller dal titolo Young Scarface, con un rimando al famoso film di Hawks, Scarface (Scarface - Lo sfregiato, 1932). La roccia di Brighton, John e Roy Boulting Il successo di La roccia di Brighton spiana la strada all’ultimo e più importante contributo di Greene al genere: The Third Man (Il terzo l’autore smette di scrivere “shocker” e uomo). inaugura invece una serie di sceneggiature Nonostante Greene proponga l’idea de Il terzo noir ambientate in Europa. Tuttavia, il rapporto uomo ai fratelli Boulting, nulla si concretizza contraddittorio fra il paesaggio narrativo di fino a quando il produttore ungherese Greene e la tradizione noir essenzialmente Alexander Korda non diventa il tramite del americana, persiste in tutta la sua opera. sodalizio artistico fra Greene e il regista Carol Quando si accinge a scrivere Brighton Rock (La Reed. Nel 1948 i due producono insieme The roccia di Brighton), alla fine degli anni Trenta, Fallen Idol (L’idolo infranto), la cui accoglienza l’autore desidera tornare all’intrattenimento, positiva ispira Greene a cimentarsi in una prendendo parzialmente spunto dalle storie di nuova sceneggiatura, la prima a non essere mafia americane. Ma non appena si immerge basata su un’opera precedente. nella vicenda del tormentato gangster cattolico Il film inizia solo con un’idea (un uomo si reca Pinkie, si dedica anima e corpo a creare il primo al funerale di un amico dove si rende conto che grande romanzo della sua carriera. il morto è in piedi vicino alla propria tomba) e Malgrado il clamore con cui il libro viene con un luogo, Vienna. Come ha sottolineato accolto, il film è girato solo alla fine degli Philip French, critico cinematografico di anni Quaranta. John e Roy Boulting, i due «The Observer», nonché grande stimatore di gemelli inglesi registi e produttori, chiedono Greene, la trama de Il terzo uomo, presenta una a Greene, che nel frattempo è ormai diventato forte somiglianza con A Coffin for Dimitrios, il un esperto sceneggiatore, di adattare il proprio classico della letteratura scritto da Eric Ambler romanzo. La fedeltà dei fratelli Boulting al negli anni Trenta e adattato in un mediocre copione, il cast memorabile (in particolare film di Hollywood (La maschera di Dimitrios, Richard Attenborough nei panni di Pinkie), 1944). Ma Il terzo uomo è molto più di un’opera e le realistiche location di Brighton rendono derivata e di seconda mano. Greene e Reed La roccia di Brighton il primo e unico grande danno vita a una collaborazione meravigliosa film noir inglese, a parte Night and the City (I creando un thriller unico, ambientato in una trafficanti della notte), scritto da Jules Dassin esotica città europea devastata dalla guerra. nel 1950. In questa ambientazione di grande effetto, Malgrado la censura e un’accoglienza tipicamente “Greeneland”, la trama, incentrata controversa, la reputazione di quest’opera è sulla caccia a Harry Lime, un trafficante di

Eventi Speciali film 32 finti antibiotici letali, assume una grandiosa Grazie a The Lady from Shanghai (La signora dimensione internazionale all’indomani di Shanghai) da lui diretto e interpretato l’anno della seconda guerra mondiale, e diventa precedente, Welles era diventato un esponente il fosco ritratto di un’Europa post bellica in di spicco del genere noir. Nel coniugare le cui è alquanto significativo che il “villain” sia rovine della cultura europea con lo spudorato americano. potere americano, Il terzo uomo riflette Greene attinge alla pulp fiction americana cinicamente sul nuovo ordine mondiale. con un retrogusto satirico, per enfatizzare il Greene gradualmente si disamorerà del messaggio. L’azione è filtrata dalla pasticciata grande schermo, perdendo l’entusiasmo per prospettiva di uno scrittore pulp di nome Holly la produzione di lavori di intrattenimento (ad Martins che sarà l’ultimo a scoprire la verità su eccezione de Il nostro agente all’Avana, la sua una vicenda di corruzione in cui è invischiato ultima divagazione satirica nel mondo dello il suo amico Harry Lime, un personaggio spionaggio). Non avrebbe mai replicato il interpretato da Orson Welles che incarna il trionfo cinematografico de Il terzo uomo, un perfetto “cattivo” di un noir: un uomo avvolto vero peccato, sia per lui che per tutto il cinema. nel mistero, che trama nell’ombra ma che quando esce allo scoperto, si rivela come uno spiritoso genio del crimine.

Graham Greene

33 film Eventi Speciali STHLM REQUIEM STOCKHOLM REQUIEM

La trilogia di successo Bergman & Recht di CINERAMA Kristina Ohlsson diventa una serie crime, Svezia, Belgio, 2018, 90’ STHLM Requiem (Stockholm Requiem). Prodotta da Piodor Gustafsson (Border - Una studentessa scomparsa da due anni Creature di confine e L’uomo di neve), la serie viene trovata sepolta nell’edificio di Slussen. racconta le indagini e le vicende personali È una vecchia indagine e Alex Recht è dell’affascinante criminologa Fredrika personalmente interessato dal caso. Ulteriori Bergman, interpretata da Liv Mjönes. scoperte sulla scena del crimine rivelano Fredrika inizia a lavorare da civile come segreti vecchi di decenni. analista investigativa per l’unità delle indagini speciali della polizia di Stoccolma, dove il suo Stockholm Requiem va in onda su laF (Sky spiccato senso logico le permetterà di vincere 135). L’episodio proiettato sarà il quarto (parte le iniziali diffidenze da parte del dipartimento, VII e VIII della serie), dal titolo Cinerama. guidato dall’ispettore Alex Recht e dal suo braccio destro, il carismatico ma irascibile diretto da produttori Peder Rydh. Karin Fahlén Piodor Gustafsson Sullo sfondo di una Stoccolma in profondo sceneggiatura Martina Stöhr cambiamento, Fredrika, agli ultimi mesi Jörgen Hjerdt co-produttori di gravidanza, dovrà risolvere con la sua Pauline Wolff Jan De Clercq squadra terribili delitti: un serial killer di tratto dal romanzo Annemie Degryse bambini, il brutale omicidio di una coppia Bergman & Recht di Tim Martens Kristina Ohlsson Lisa Widén apparentemente legato a un’organizzazione interpreti produzioni criminale e il rapimento di due ragazzi Liv Mjönes Black Spark Film & TV ebrei che rimanda a una vecchia leggenda [Fredrika Bergman] Kärnfilm giudaica. Jonas Karlsson in associazione con [Alex Recht] Nice Drama Alexej Manvelov co-produzioni [Peder Rydh] TV4, C-More Magnus Roosmann Film Capital [Torbjörn Ross] Stockholm Mikael Birkkjaer ZDF [Spencer Lagergren] ZDF Enterprises Lunanime BVBA associata con Co Made distribuzione ZDF Enterprises broadcaster laF

Eventi Speciali film 34 Autrice di successo Esteri e allo Swedish anche di libri per lettori National Defence più giovani come College, in qualità di Bambini di cristallo esperta del conflitto (Children’s Novel in Medio Oriente e Prize 2013), Kristina della politica estera Ohlsson, salita alla dell’Unione Europea. ribalta proprio per la trilogia Bergman & Recht - composta da Indesiderata, Fiore di ghiaccio e Perduta -, è inoltre analista di sicurezza per lo Swedish National Police Board e ha lavorato come ufficiale antiterrorismo presso l’OSCE di Vienna e come consulente al Ministero per gli Affari

35 film Eventi Speciali MICI VIII MEETING INTERNAZIONALE DEL CINEMA INDIPENDENTE

Internazionalizzazione e cinema di genere, questi i due focus principali dell’VIII Meeting Internazionale del Cinema Indipendente (MICI19), che si tiene dal 6 all’8 dicembre a Como in collaborazione con il Noir in Festival. Il Meeting Internazionale del Cinema Indipendente (MICI19) si sviluppa su tre giornate, con tre linee di attività: convegni, mercato e workshop.

Due i convegni dedicati sia a tematiche sulla L’VIII Meeting Internazionale del Cinema produzione cine-audiovisiva indipendente, Indipendente (MICI19) è promosso da AGICI, sia sulle opportunità di finanziamento a in collaborazione con il Noir in Festival, con livello europeo: “Lombardia, le opportunità il supporto del MiBACT - Direzione Generale internazionali del territorio di frontiera” e “Tax Cinema, con il patrocinio della Regione incentives to european audiovisual works”. Lombardia, MiBACT, Impresa Cultura Italia di ConfCommercio, ANCI (Associazione Il mercato si sviluppa in 3 sessioni di pitch: Nazionale Comuni Italiani), AGIS (Associazione “Co-produrre con la Svizzera” (in collaborazione Generale Italiana dello Spettacolo), ANAC con la Ticino Film Commission), “Cinema di (Associazione Nazionali Autori Cinematografici), genere” e “Pitch2Script”. 100autori, FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai), SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Il workshop affronterà il nuovo “Bando Cinematografici Italiani), con media partner Contributi Selettivi Opere Cinematografiche in Cineuropa.org. regime di coproduzione o di compartecipazione internazionale minoritaria”.

Informazioni www.agici.eu Contatti Tel: +39 06 88473271 [email protected]

AGICI noir in festival 36 IULM - NOIR PREMIO CALIGARI 2019 Vincenzo Alfieri GLI UOMINI D’ORO Italia, 2019, 110’, colore, DCP

Torino, 1996. Luigi, impiegato postale con la «Volevo raccontare una storia vera, italiana e passione per il lusso e le belle donne, ha sempre parlare di crimine con personaggi che però sognato la baby pensione e una vita in vacanza fossero persone normali. Due anni e mezzo fa in Costa Rica. Quando il sogno si dissolve ho passato una notte intera a cercarla. Poi la scopre di essere disposto a tutto, persino a mattina il mio co-sceneggiatore, Renato Sannio, rapinare il furgone portavalori che guida tutti i mi parla di questa vicenda, che quest’articolo di giorni, perché la svolta della vita è proprio lì, alle giornale presenta così: “Se ne facessero un film sue spalle e il confine fra l’impiegato modello partirebbe come I Soliti Ignoti e finirebbe come e il criminale è veramente sottile. Anche se Le iene di Tarantino”». dovrà rinunciare ad Anna, la seducente ragazza [Vincenzo Alfieri, incontrata in una notte sfrenata. Un colpo www.rollingstone.it, grosso, un piano perfetto. Niente armi. Niente 8 novembre, 2019] sangue.

sceneggiatura interpreti produttori distribuzione italiana Vincenzo Alfieri Fabio De Luigi Fulvio e Federica 01 Distribution Alessandro Aronadio [Alvise] Lucisano www.01distribution.it Renato Sannio Edoardo Leo [Il Lupo] produzione Giuseppe G. Stasi Giampaolo Morelli Italian International fotografia [Luigi] Film Davide Manca Giuseppe Ragone con Rai Cinema montaggio [Luciano] Vincenzo Alfieri Gian Marco Tognazzi musica [Boutique] Francesco Cerasi Mariela Garriga [Gina] scenografia Matilde Gioli [Anna] Ettore Guerrieri Susy Laude [Bruna] costumi Patrizia Mazzon

Premio Caligari film 38 Vincenzo Alfieri di Luigi Cecinelli. Da (Salerno, 1986) inizia a regista inizia dirigendo recitare a teatro all’età la web series Forse di cinque anni e da lì la sono io, di cui è anche passione si trasforma protagonista. Di seguito in lavoro. A sedici anni realizza spot, videoclip si trasferisce a Roma e cortometraggi, per poi per frequentare diversi esordire nel 2017 con il corsi di recitazione. lungometraggio Comincia da subito a I peggiori. scrivere sceneggiature e a sviluppare interesse per la regia. Oltre che in Italia, studia recitazione e regia a New York e a Los Angeles. Si laurea in Economia e successivamente filmografia anche in Scienze 2019 Gli uomini d’oro Politiche. Diventa noto 2017 I peggiori al pubblico del grande 2016 Il lato oscuro [cm] schermo nel 2013 con 2015 Agent Never [cm] il ruolo da protagonista 2014 Memories [cm] nella commedia 2012 La rabbia giovane Niente può fermarci [cm]

39 film Premio Caligari Donato Carrisi L’UOMO DEL LABIRINTO INTO THE LABYRINTH Italia, 2019, 130’, colore, DCP

Samantha Andretti è stata rapita una mattina «Quando ho visto per la prima volta il d’inverno mentre andava a scuola. Quindici film montato, sono rimasto sorpreso, era anni dopo, si risveglia in una stanza d’ospedale estremamente colorato e poi tendeva a entrarmi senza alcuna memoria di ciò che le è accaduto. in testa. Questa è una cosa che mi ha scioccato. Accanto a lei c’è un profiler, il dottor Green: Il film non era uscito da me, ma cercava di sostiene che l’aiuterà a recuperare la memoria entrare in me. Quando ti ritrovi a fare qualcosa e che insieme cattureranno il mostro. La caccia, che ti appartiene, a portarlo in scena, credi di però, non avverrà nel mondo reale. Bensì nella essere l’artefice di tutto questo, pensi di poter sua mente. Contemporaneamente, Bruno dominare la materia. E invece quella stessa Genko, un investigatore privato che quindici materia improvvisamente si impadronisce di anni prima era stato ingaggiato dai genitori te e mi auguro che questa sia l’esperienza che di Samantha per ritrovare la figlia, ora che la faranno anche gli spettatori». ragazza è riapparsa, sente di avere un debito [Donato Carrisi, con lei. Anche lui proverà a catturare l’uomo intervista di Carola Proto, senza volto che ha rapito Samantha. www.comingsoon.it]

sceneggiatura interpreti produttori vendite internazionali Donato Carrisi Toni Servillo Maurizio Totti TF1 Studio tratto dal romanzo [Bruno Genko] Alessandro Usai www.tf1studio.com omonimo di Dustin Hoffman produzioni Donato Carrisi [Dottor Green] Gavila distribuzione italiana fotografia Valentina Bellé Colorado Film Medusa Film Federico Masiero [Samantha Andretti] in collaborazione con www.medusa.it montaggio Vinicio Marchioni Medusa Film [email protected] Massimo Quaglia [Simon Berish] musica Caterina Shulha Vito Lo Re [Linda] scenografia Orlando Cinque Tonino Zera [Bauer] costumi Filippo Dini Patrizia Chericoni [Delacroix]

Premio Caligari film 40 Donato Carrisi (Martina presentato come Franca, 1973), laureato in pre-apertura alla Festa giurisprudenza con una del Cinema di Roma tesi sul mostro di Foligno, nel 2017. Quest’opera inizia la sua carriera prima gli vale un David di scrivendo per il teatro e Donatello come miglior collaborando a diverse regista esordiente. Nello sceneggiature per serie stesso anno pubblica e film per la televisione, L’uomo del labirinto tra cui Casa Famiglia che nel 2019 diventa (2001), Nassiryia - Per il soggetto della sua non dimenticare (2007), seconda regia. Squadra antimafia - Palermo oggi (2009), Moana (2009). Il suo romanzo di esordio Il suggeritore (2009) diventa un bestseller venduto in più di venti paesi nel mondo. Scrive e dirige per il grande filmografia schermo l’adattamento 2019 L’uomo del del suo romanzo, La labirinto ragazza nella nebbia 2017 La ragazza nella (Longanesi, 2015), nebbia

41 film Premio Caligari Renato De Maria LO SPIETATO Italia, Francia, 2019, 107’, colore, DCP

Santo Russo, calabrese cresciuto nell’hinterland «L’idea del film mi è venuta anni fa dopo milanese, dopo i primi furti in periferia e il aver letto il libro Manager Calibro 9 di Luca carcere minorile, decide di seguire le sue Fazzo e Piero Colaprico, una storia nella quale aspirazioni e di intraprendere definitivamente la c’erano tre caratteristiche che mi sembravano vita del criminale. Nel giro di pochi anni diventa un’occasione imperdibile per esprimere la mia la mente e il braccio armato di una potente e voglia di cinema. La prima, una crime story con temuta gang. Nella sua corsa sfrenata verso l’andamento classico dell’ascesa-discesa di un la ricchezza e la soddisfazione sociale, Santo gangster completamente fuori dagli schemi. è diviso tra due donne: la moglie, remissiva La seconda, l’ambientazione nella Milano da e devota, e l’amante, una donna bellissima, bere degli anni Ottanta che mi apparteneva sia elegante e irraggiungibile. Il percorso criminale per ragioni autobiografiche che generazionali. di Santo è fatto di scelte inevitabili e traiettorie La terza, il tono comedy del racconto di un dolorose: chi vive o chi muore, l’amore personaggio che non riesce a prendere sul serio passionale o la famiglia, il sogno borghese o nessuno, tantomeno se stesso». una vita da Spietato. [Renato De Maria]

sceneggiatura interpreti produttori distribuzione italiana Renato De Maria Riccardo Scamarcio Angelo Barbagallo Nexus Valentina Strada [Santo Russo] Matilde Barbagallo Netflix Federico Gnesini Sara Serraiocco produzione liberamente ispirato a [Mariangela] Bibi Film Manager Calibro 9 Alessio Praticò [Slim] con Rai Cinema di Pietro Colaprico Alessandro Tedeschi in associazione con e Luca Fazzo [Mario Barbieri] Canal+ fotografia Marie-Ange Casta Ciné+ Gian Filippo Corticelli [Annabelle] con il sostegno di montaggio Sara Cardinaletti Regione Lazio Clelio Benevento [Suor Giuseppina] Apulia Film musica Ignazio Oliva Commission Riccardo Sinigallia [Ventura] Emiliano Di Meo scenografia Giada Esposito costumi Maria Rita Barbera

Premio Caligari film 42 Renato De Maria di lungometraggi nel (Varese, 1958) studia 1996 con Hotel paura. Scienze Politiche e Nel 2000 dirige la serie Filosofia. Nel 1982 si televisiva Distretto di aggiudica il premio per polizia. Due anni dopo la migliore produzione ottiene la definitiva video al Festival consacrazione con Cinemagiovani di Torino. Paz!, aggiudicandosi Nei tre anni successivi cinque Nastri d’Argento, alterna produzioni un Globo d’Oro e due indipendenti, installazioni Ciak d’Oro. Nel 2009 video in gallerie d’arte realizza La prima linea, e collaborazioni con presentato al Festival di la Rai. Nel 1990 fonda Toronto. Mentre nel 2014 la casa di produzione e 2015 La vita oscena e Monochrome per la Italian Gangsters sono quale scrive, dirige e selezionati alla Mostra di filmografia produce diversi lavori. Venezia. 2019 Lo spietato Tra il 1993 ed il 1995 è 2015 Italian Gangsters ideatore del Laboratorio 2014 La vita oscena Cinematografico 2009 La prima linea Pilastro, riservato ai 2005 Amatemi giovani dell’omonimo 2002 Paz! quartiere bolognese. 1996 Hotel paura Esordisce alla regia 1991 Il trasloco [doc]

43 film Premio Caligari Claudio Giovannesi LA PARANZA DEI BAMBINI PIRANHAS Italia, 2019, 110’, colore, DCP

Napoli 2018. Sei quindicenni - Nicola, Tyson, «La paranza dei bambini racconta il rapporto Biscottino, Lollipop, O’Russ, Briatò - vogliono tra adolescenza e vita criminale: l’impossibilità fare soldi, comprare vestiti firmati e motorini di vivere i sentimenti più importanti nuovi. Giocano con le armi e corrono in scooter dell’adolescenza, l’amore e l’amicizia, alla conquista del potere nel Rione Sanità. nell’esperienza del crimine. Il film mostra la Con l’illusione di portare giustizia nel quartiere perdita dell’innocenza di un quindicenne e inseguono il bene attraverso il male. Sono come dei suoi amici coetanei. La scelta criminale fratelli, non temono il carcere né la morte, e di Nicola, il protagonista, diventa passo dopo sanno che l’unica possibilità è giocarsi tutto, passo irreversibile e totalizzante e impone il subito. Nell’incoscienza della loro età vivono sacrificio del primo amore e dell’amicizia. Vivere in guerra e la vita criminale li porterà a una i sentimenti fondamentali dell’adolescenza scelta irreversibile: il sacrificio dell’amore e nella vita criminale è impossibile: è un bisogno dell’amicizia. che esplode nel protagonista ma che non può essere più vissuto». [Claudio Giovannesi]

sceneggiatura interpreti produttori vendite internazionali Maurizio Braucci Francesco Di Napoli Carlo Degli Esposti Elle Driver Roberto Saviano [Nicola] Nicola Serra www.elledriver.fr Claudio Giovannesi Ar Tem [Tyson] produzione [email protected] tratto dal romanzo Alfredo Turitto Palomar omonimo di [Biscottino] con Vision Distribution distribuzione italiana Roberto Saviano Viviana Aprea in collaborazione con Vision Distribution fotografia [Letizia] Sky Cinema www.visiondistribution.it Daniele Ciprì Valentina Vannino Tim Vision montaggio [Madre di Nicola] Giuseppe Pasquale Marotta Trepiccione [Agostino] musica Luca Nacarlo Andrea Moscianese [Cristian] Claudio Giovannesi Carmine Pizzo scenografia [Limone] Daniele Frabetti Ciro Pellecchia costumi [Lollipop] Olivia Bellini Renato Carpentieri [Don Vittorio]

Premio Caligari film 44 Nel 2009, oltre al anno dopo partecipa documentario Fratelli al film collettivo 9x10 d’Italia (Premio speciale Novanta selezionato alla della giuria al Festival Mostra del Cinema di Internazionale del Film Venezia e alle Giornate di Roma 2009), Claudio degli Autori. Nel 2016 Giovannesi (Roma, dirige due episodi della 1978) realizza il suo serie Gomorra 2 ed è primo lungometraggio, chiamato alla Quinzaine La casa sulle nuvole. des Réalisateurs di Nel 2012 dirige Alì ha Cannes con il suo terzo filmografia gli occhi azzurri che lungometraggio Fiore. 2019 La paranza presenta al Tribeca Film Con La paranza dei dei bambini Festival e che gli vale il bambini si aggiudica 2016 Fiore Premio speciale della l’Orso d’Argento alla 2014 Il mio dovere giuria e il Premio per Berlinale per la miglior di sposa la miglior opera prima sceneggiatura. [cm, in 9X10Novanta] e seconda al Festival 2013 Wolf [doc] Internazionale del Film di 2012 Alì ha gli occhi Roma. Nel 2013 torna al azzurri documentario con Wolf 2009 La casa sulle selezionato al Torino nuvole Film Festival (Premio 2009 Fratelli d’Italia [doc] Speciale della Giuria 2005 L’uomo del TFF Doc/Italiana). Un sottosuolo [cm]

45 film Premio Caligari Igort 5 È IL NUMERO PERFETTO 5 IS THE PERFECT NUMBER Italia, Belgio, Francia, 2019, 100’, colore, DCP

Peppino Lo Cicero, guappo e sicario in «Si è cercato di fare un film da questo mio libro pensione, torna in pista dopo l’omicidio di suo sin dal lontano 2004. Frattanto diversi registi si figlio. Questo tragico avvenimento innesca una sono cimentati con l’idea di una trasposizione e serie di azioni e reazioni violente, scintilla per io, che amo il cinema, ho cambiato con gli anni cominciare una nuova vita. Un piccolo affresco la mia posizione. In principio, infatti, non volevo napoletano nell’Italia anni Settanta. 5 è il numero occuparmi della regia. Poi col passare del perfetto è una storia di amicizia, vendetta, tempo, l’idea di dirigerlo, suggeritami da Toni tradimento e, in fondo, di una seconda Servillo, è diventata un’ipotesi praticabile. Non opportunità e di una rinascita. avevo mai diretto un film, ma la mia esperienza di autore di fumetti aveva forse affinato uno sguardo preciso. Il cinema è la nuova frontiera per me, una sfida che completa le mie altre attività di narratore e musicista». [Igort]

sceneggiatura interpreti produttori con il contributo di Igort Toni Servillo Marina Marzotto MiBACT tratto dal romanzo [Peppino Lo Cicero] Mattia Oddone in collaborazione con a fumetti omonimo di Valeria Golino [Rita] Elda Ferri Playtime Igort Carlo Buccirosso produzioni in associazione con fotografia [Totò ‘o Macellaio] Propaganda Italia Banca Patrimoni Nicolaj Brüel Iaia Forte [Madonna] Jean Vigo Sella & C montaggio Giovanni Ludeno con Rai Cinema Esmeralda Calabria [il gobbo] co-produttori vendite internazionali Walter Fasano Lorenzo Lancellotti Peter De Maegd Playtime in collaborazione con [Nino] Tom Hameeuw www.playtime.group Jan Hammeuw Vincenzo Nemolato Jan Hameeuw musica [Mr Ics] Antoine De Clermont- distribuzione italiana D-Ross & Startuffo Nello Mascia Tonnerre 01 Distribution suono [Il dottore] Raphael Berdugo www.01distribution.it Daniele Maraniello Patrick Sibourd scenografia co-produzioni Nello Giorgetti Potemkino costumi Mact Productions Nicoletta Taranta Cité Films Nour Films

Premio Caligari film 46 Igort lavora dalla fine ha ricevuto il Premio degli anni Settanta Napoli per la diffusione come autore di fumetti, della cultura italiana nel illustratore, saggista e mondo. Vive tra Parigi e musicista. È attivo in tutto la sua Sardegna. il mondo e i suoi lavori sono stati pubblicati in ventisei paesi. Espone a New York, Tokyo, Parigi, Ginevra, Milano; i suoi disegni sono diventati tessuti, abiti, sculture, giocattoli. Nel campo musicale ha pubblicato i suoi album in tutta Europa con diverse formazioni. Nel 2000 ha fondato la casa editrice Coconino Press, con la quale pubblica due anni dopo il romanzo a fumetti, 5 è il numero perfetto. Scrive opere di filmografia narrativa e sceneggiature 2019 5 è il numero per il cinema. Nel 2016 perfetto

47 film Premio Caligari Guido Lombardi IL LADRO DI GIORNI STOLEN DAYS Italia, 2019, 105’, colore, DCP

Salvo, undici anni, vive con gli zii in Trentino. «Il ladro di giorni è il racconto di un incontro, tra Il giorno della sua prima comunione, mentre un bambino che muove i primi passi nel mondo gioca a pallone con gli amici, compare e un uomo che vi ritorna dopo anni di carcere. inaspettatamente a bordo campo un uomo, è Tra un figlio che ha quasi dimenticato di avere suo padre Vincenzo. Salvo a stento lo riconosce, un padre e un padre che stenta a riconoscere non lo vede, infatti, da sette anni, da quando in quel bambino suo figlio. Come all’inizio di due carabinieri lo avevano portato via dalla loro ogni storia d’amore, diffidano l’uno dell’altro. casa in Puglia. Ora Vincenzo è uscito di prigione, Decidere di fidarsi è un atto di coraggio, dice di voler passare qualche giorno con il figlio come quello di un tuffatore che si lancia nel e parte con lui verso il sud. Durante questo vuoto. Quel coraggio che, da buon guascone, viaggio lungo l’Italia, scandito da molti incontri Vincenzo cerca d’insegnargli, ritrovandosi, e ricordi, Salvo imparerà a conoscere suo padre invece, a prendere lui lezioni dal figlio, a ma dovrà fare i conti anche con i suoi segreti e il scoprirsi lui il bambino tra i due». suo passato. [Guido Lombardi]

sceneggiatura interpreti produttori con il sostegno della Luca De Benedittis Riccardo Scamarcio Nicola Giuliano Regione Lazio fondo Marco Gianfreda [Vincenzo] Francesca Cima regionale per il Guido Lombardi Massimo Popolizio Carlotta Calori cinema e l’audiovisivo fotografia [Totò] Gaetano Di Vaio Daria D’Antonio Augusto Zazzaro produzioni vendite internazionali montaggio [Salvo] Indigo Film True Colours Marcello Saurino Giorgio Careccia Bronx Film www.truecolours.it musica [Vito] Minerva Pictures Emiliano Corapi Vanessa Scalera con Rai Cinema distribuzione italiana suono [Zia Anna] co-produttori Vision Distribution Daniele Maraniello Carlo Cerciello Santo Versace www.visiondistribution.it scenografia [Prof. Mangiafreda] Gianluca Curti Eugenia Fernanda con il contributo di Di Napoli MiBACT - Direzione costumi Generale Cinema Nicoletta Taranta Regione Puglia Apulia Film Commission Regione Campania in collaborazione con Trentino Film Commission

Premio Caligari film 48 foto di Andrea Pirrello

Laureato in Sociologia Film della Settimana presso l’Università della Critica. Nel 2013 “Federico II” di Napoli, Take Five è in concorso Guido Lombardi al Festival di Roma. Oltre (Napoli, 1975) collabora, che regista, Lombardi tra gli altri, con Abel pubblica anche i romanzi Ferrara e Paolo Non mi avrete mai Sorrentino. Nel 2010, (Einaudi, 2013) e Teste esordisce alla regia con il matte (Chiarelettere, cortometraggio Vomero 2015). Il romanzo Il Travel, presentato alle ladro di giorni è stato Giornate degli Autori. pubblicato da Feltrinelli È uno dei registi del nel 2019. film collettivo Napoli filmografia 24, selezionato al 2019 Il ladro di giorni Torino Film Festival nel 2016 Vieni a vivere 2010. Con il suo primo a Napoli! [co-regia lungometraggio, Là-bas Edoardo De Angelis - Educazione criminale, e Francesco Prisco] si aggiudica alla Mostra 2013 Take Five di Venezia, il Leone del 2011 Là-bas - Futuro Premio Opera Educazione criminale Prima Luigi De Laurentiis, 2010 Oggi sposi oltre al Premio del [doc, in Napoli 24] Pubblico quale Miglior 2010 Vomero Travel [cm]

49 film Premio Caligari Marco Bellocchio IL TRADITORE THE TRAITOR Italia, Francia, Germania, Brasile, 2019, 148’, colore, DCP

Nei primi anni Ottanta è in corso una vera «È un film ancora diverso da tutti i precedenti, e propria guerra tra i boss della mafia forse assomiglia un po’ a Buongiorno, notte siciliana per il controllo sul traffico della perché i personaggi si chiamano coi loro veri droga. Tommaso Buscetta, conosciuto nomi, ma lo sguardo è più esposto, all’esterno, come il “Boss dei due mondi”, fugge per i protagonisti sono spesso in pubblico, per nascondersi in Brasile e da lontano, assiste esempio nel gran teatro del Maxiprocesso di impotente all’uccisione di due suoi figli e del Palermo e in altri teatri di altri processi con un fratello a Palermo; ora lui potrebbe essere copione diverso, pur essendo i personaggi il prossimo. Arrestato ed estradato in Italia spesso ripresi a distanza ravvicinata, dalla polizia brasiliana, Buscetta fa una scelta trascurando però quei tempi psicologici, che cambierà tutto per la mafia: decide di quelle nevrosi e psicosi “borghesi” che sono incontrare il giudice Giovanni Falcone e state spesso la materia prima di molti film che tradire l’eterno voto fatto a Cosa Nostra. ho fatto in passato». [Marco Bellocchio]

sceneggiatura interpreti Alberto Storti vendite internazionali Marco Bellocchio Pierfrancesco Favino [Franco Coppi, The Match Factory Ludovica Rampoldi [Tommaso Buscetta] avv. Andreotti] www.the-match- Valia Santella Maria Fernanda Vincenzo Pirrotta factory.com Francesco Piccolo Cândido [Luciano Liggio] distribuzione italiana in collaborazione con [Cristina, moglie Goffredo Bruno 01 Distribution Francesco La Licata di Buscetta] [Stefano Bontate] www.01distribution.it fotografia Fabrizio Ferracane Vladan Radovic [Pippo Calò] produttore montaggio Luigi Lo Cascio Beppe Caschetto Francesca Calvelli [Totuccio Contorno] produzioni musica Fausto Russo Alesi IBC Movie Nicola Piovani [Giovanni Falcone] Kavac Film suono Nicola Calì con Rai Cinema Gaetano Carito [Totò Riina] co-produzioni Adriano Di Lorenzo Giovanni Calcagno Ad Vitam Production scenografia [Tano Badalamenti] Match Factory Andrea Castorina Bruno Cariello Productions costumi [Alfonso Giordano] Gullane Daria Calvelli

Eventi Speciali film 50 Nel 1959 Marco internazionale. 1988 La visione del Bellocchio Nel 2011 riceve il Sabba (Piacenza, 1939) Leone d’Oro alla 1986 Diavolo in corpo 1984 Enrico IV interrompe gli studi Carriera alla Mostra 1982 Gli occhi, la bocca di filosofia alla Internazionale del 1980 Salto nel vuoto Cattolica di Milano Cinema di Venezia. filmografia 1980 Vacanze in Val e si iscrive a Roma al Gli sono state 2019 Il traditore Trebbia [doc] Centro Sperimentale dedicate decine di 2016 Fai bei sogni 1977 Il Gabbiano di Cinematografia. retrospettive nel 2015 Sangue del mio 1976 Marcia trionfale Tra il 1961 e il mondo tra cui quella sangue 1974 Nessuno o tutti 2012 Bella [poi noto come Matti da 1962 realizza i del Moma di New Addormentata slegare, realizzato con cortometraggi York nel 2014 per 2011 Sorelle Mai Silvano Agosti, Sandro Abbasso lo zio, La i cinquant’anni di 2009 Vincere Petraglia e Stefano Rulli] colpa e la pena e carriera, quella della 2006 Sorelle 1972 Sbatti il mostro Ginepro fatto uomo 43ma edizione del 2005 Il regista di in prima pagina e si trasferisce poi Festival International matrimoni 1971 Nel nome a Londra dove du Film de la 2004 Buongiorno, Notte del padre 2002 Addio del passato 1969 Viva il primo frequenta la Slade Rochelle e quella 2002 L’ora di religione maggio rosso School of Fine Arts. Il del 2018 del British 1999 La balia 1969 Paola suo lungometraggio Film Institute di 1996 Il principe di 1967 Discutiamo, d’esordio, I pugni Londra. Dal 2014 Homburg discutiamo [episodio in tasca, premiato a è presidente della 1994 Il sogno della di Amore e rabbia] Locarno nel 1965, lo Cineteca di Bologna. farfalla 1967 La Cina è vicina impone all’attenzione 1990 La condanna 1965 I pugni in tasca

51 film Eventi Speciali PREMIO LUCA SVIZZERETTO CLAUDIO BONIVENTO

Claudio Bonivento campioni di incassi delitto italiano (1995) di Dirige diverse serie TV (Faggeto Lario,1950), come Eccezzziunale... Marco Tullio Giordana tra cui L’attentatuni - Il personalità poliedrica, veramente (1982) di presentato alla Mostra grande attentato (2000) produttore tra i più Carlo Vanzina e Vado di Venezia, 20 sigarette sulla strage di Capaci, Il prolifici e regista per il a vivere da solo (1983) (2010) di Aureliano Grande Torino (2005) e cinema e serie televisive, di Marco Risi, a drammi Amadei con il quale Anita Garibaldi (2011). muove i primi passi nel premiati dalla critica e nel 2011 conquista Esordisce alla regia mondo dello spettacolo dal botteghino come la sua terza statuetta, cinematografica nel con Charles Aznavour Mery per sempre (1989) accompagnata nella 1997 con il poliziesco e Léo Ferré. Poi per e Ragazzi fuori (1990) di stessa edizione dei Altri uomini, seguito alcuni anni collabora Marco Risi, che gli vale premi dal David Speciale dalla commedia Le con la Numero Uno, il suo primo David di per il contributo dato al giraffe (2000). Con il casa discografica di Donatello per il miglior cinema italiano durante i suo nuovo film, A mano Lucio Battisti e Mogol. produttore, seguiti da suoi trent’anni di lavoro. disarmata (2019) sulla Successivamente è a Pummarò (1990) debutto Nel 2007 il Presidente storia della giornalista Barclay France, Curci alla regia di Michele della Repubblica Giorgio Federica Angeli, che Edizioni Musicali, Placido, presentato a Napolitano gli conferisce vive sotto scorta per le Ariston, R.C.A, C.G.D. Cannes nella sezione il Premio Vittorio De minacce mafiose subite Messaggerie Musicali Un Certain Régard, La Sica alla carriera. Nel dopo le sue inchieste e WEA. Entra a scorta (1993) di Ricky 2017 vince il Ciak d’oro sulla malavita di Ostia, si Telemontecarlo in qualità Tognazzi per il quale per l’opera seconda di è aggiudicato il Nastro di direttore responsabile ottiene il secondo David Claudio Amendola, Il d’argento della legalità. dei programmi. Lavora di Donatello, Pasolini, un permesso. 48 ore fuori. a stretto contatto con Indro Montanelli nella sua trasmissione televisiva quotidiana. Nel 1977 inizia a produrre film, serie televisive e spettacoli teatrali. Contribuisce alla nascita di attori, sceneggiatori, registi e produttori oggi fra i più noti. Grande scopritore di talenti, oltre metà dei film prodotti sono esordi alla regia e opere seconde, tra cui i film di Franco Amurri, Giulio Base, , Marco Risi, Claudio Amendola e Ricky Tognazzi. La sua produzione spazia da commedie

Premio Luca Svizzeretto film 52 UN RIBELLE A CINECITTÀ di Giorgio Gosetti

È nato a un passo dal Lago di Como il vincitore del Premio Svizzeretto 2019: Claudio Bonivento è regista, produttore, organizzatore di spettacolo, cercatore di talenti, appassionato di calcio e padre orgoglioso di due figlie amatissime. Questo per dire che da molti punti di vista è davvero un protagonista anomalo del nostro cinema, fin da quando esordiva al fianco di Aznavour e poi della premiata ditta Battisti&Mogol e poi avviava la sua carriera alla metà degli anni Settanta per poi cogliere i primi successi da produttore grazie al talento dei comici “milanesi” (da Diego Abatantuono a Jerry Calà) e al sodalizio nel segno della commedia con Carlo Vanzina e un’altra “premiata ditta” (la Dean di Angeletti-De Micheli) con Sapore di mare. Ma la sua grande passione, il luogo delle battaglia più appassionate, diventa presto il noir, tra cinema di denuncia e impegno civile Il permesso. 48 ore fuori di Claudio Amendola e sviluppo di un’idea tutta italiana del genere. Basta ricordare qualche titolo: I giorni del Commissario Ambrosio (Sergio Corbucci), Mery per sempre e Ragazzi fuori (Marco Risi), Una storia semplice (Emidio Greco da una pagina di cronaca che proprio in questi Sciascia), Pasolini: un delitto italiano (Marco mesi è diventata storia giudiziaria e civile nella Tullio Giordana), La scorta (Ricky Tognazzi) Roma del “mondo di mezzo”. fino al recente e bellissimo Il permesso. 48 ore Tutto questo per dire che non è facile fuori di e con Claudio Amendola presentato inquadrare Claudio Bonivento, forte come un proprio al Noir in Festival nel 2017. Anche il suo toro, tenace come cacciatore, solitario come racconto dello sport va nella stessa direzione da un alce e generoso come un lupo. Quando Appuntamento a Liverpool (ancora Giordana) si dice maverick viene spontaneo pensare a Ultrà di Ricky Tognazzi premiato alla Berlinale a personaggi come lui, ormai rari nel nostro nel 1991. Ancor più netto il suo percorso da cinema, ma mai domi e ostinati nella ricerca regista tra l’opera di esordio Altri uomini (1997), di un cinema che è racconto, testimonianza, L’attentatuni, Il Pirata: Marco Pantani, Vi perdono impresa e passione. ma inginocchiatevi (tutti per la televisione) e poi il recente A mano disarmata sulla giornalista Federica Angeli in lotta con la mafia di Ostia:

53 film Premio Luca Svizzeretto PILLOLE A MANO ARMATA

Rapine, furti, effrazioni. E Cinema. Parrebbero Caleidoscopio Ciak del 1964 racconta di una due mondi distanti, eppure il legame tra Settima ‘valigia antifurto’ piuttosto singolare, a uso delle arte e arte della ruberia, a guardarlo con lente signore italiane. Mentre un altro filmato Banche retrospettiva, ha radici antiche, e tante di quelle al contrattacco, con voce quasi fatalista ma occorrenze da risultare fortissimo, quasi un ironica avverte «le rapine alle banche negli ultimi rapporto tra complici. E se la storia del cinema tempi sono state piuttosto frequenti», e gli istituti ha inizio con un treno, è con La grande rapina di credito stanno adottando misure ispirate «al al treno (1903) che il grande schermo ha il genio e alle scarpe di James Bond». suo primo vero racconto. Da lì la rapina è Nel 1972 lo speaker Luce si fa più grave, il divenuta una sorta di genere trasversale, tra tono cessa di essere leggero. Le rotative dei western, gangster movie, noir. E non c’è quasi giornali ribattono giornalmente cronache di regista grande o oscuro che non si sia voluto assalti riusciti o mancati, sempre più efferati e cimentare con il furto su celluloide. L’elenco clamorosi, cui rispondere con nuovi mezzi. Ma sarebbe sterminato, basta qui fermarsi alla sempre degni ‘di 007’. Si capisce allora come proverbiale Rapina a mano armata di Kubrick, o il sinistro, il piano oscuro, la trama misteriosa e al più drammatico dei furti, in Ladri di biciclette. notturna, siano entrati nell’immaginario anche Un’affezione, tra thrilling dell’esecuzione, culturale e fantastico degli italiani, in un modo denuncia del delitto, attrazione per le trame tipico di censura e insieme di fascinazione oscure, che per rimanere a Kubrick trova la conturbante. È così che una sensazionale pillola profonda ragion d’essere nei due fondamentali del 1966 ci descrive i Fumetti neri: con un tono ingredienti di un buon film: paura e desiderio. nettamente critico, ostile, gli eroi illustrati e L’Archivio storico dell’Istituto Luce, con il suo periodici, i Diabolik, Satanik, Kriminal, Demoniak, immenso tesoro di cinema, cronaca storica e «i protagonisti di una colossale Bibbia gialla per memoria, torna allora a collaborare felicemente poveri di spirito», e ancora «i signori del delitto, con il Noir in Festival, dedicato quest’anno al i dittatori del sadismo». Anche così muoveva i milieu delle rapine e dei grandi ladri, con una primi passi una cultura popolare di massa, che piccola collana delle sue pillole d’archivio, avrebbe contribuito alla mitopoiesi di un genere, proprio sul tema dei colpi notevoli, dei ladri - e e di un più vasto immaginario collettivo, quello delle loro inseparabili guardie. A cura di Nathalie di un Paese irrimediabilmente consapevole di Giacobino, con il montaggio di David Paparozzi furti e rapine piccole e grandi, di misteri che la e un titolo-omaggio: Pillole a mano armata. storia non avrebbe risolto, di ingiustizie che le Piccoli lampi di memoria, brevi clip da un minuto polizie non avrebbero fermato. Ma sulle strisce che accompagnano i film in Concorso del Noir di carta, e sulle pellicole, quel mistero ambiguo in Festival di quest’anno. poteva diventare quasi consolatorio, attraente, e Si parte con ‘la rapina del secolo’ a Plymouth, in certi casi complice di vite quotidiane forse più Massachusetts, nel 1962, con l’assalto a un serene ma altrettanto complicate di quelle di un portavalori e un bottino di oltre un milione Diabolik. e mezzo di dollari. In 48 secondi il furgone, i Il commentatore chiosa descrivendo la vita di testimoni, un blues al pianoforte, gli identikit: questi eroi notturni «un bacio sulla bocca, una la cronaca offre tutti gli ingredienti di un film pugnalata alla schiena». Queste pillole in piccolo classico. Se Plymouth spara, Milano risponde: ci descrivono un po’ questo, quell’accoppiata nel 1958, l’assalto a un furgone per un totale tra cronaca e cultura che univa l’endiadi di cento milioni di lire. Sintomaticamente, lo kubrickiana di paura e desiderio. O forse ancor speaker Luce cita per descrivere il fatto, un meglio, quella di un disco di Dylan, Love and film con Alec Guinnes, La signora omicidi. Un theft. Amore e furto.

Eventi Speciali noir in festival 54 R AY M O N D CHANDLER AWARD 2019 JONATHAN LETHEM

foto di Adrian Cook RAYMOND CHANDLER O L’ARCHETIPO DEL NOIR* di Jonathan Lethem traduzione di Sabrina Pellegrini

Il grande sonno di Howard Hawks

Si chiama Il grande sonno ma in realtà non Chandler resta al di sopra di ciò che di dorme. Mai. Aprite il libro a caso, dove volete, ridicolo, volgare e provocatorio c’è nel genere e noterete le sue occhiate d’intesa, di malizia, hard-boiled, che pure ha saputo manipolare di collera, il suo ghigno o il suo disappunto; con tanta maestria (anche quando è riuscito ogni riga della sua prosa è illuminata da un a elettrizzare per lo più se stesso) ma resta “ghigno sardonico”. saldamente ancorato a questi stessi gesti a causa dell’urgenza che avverte, che individua Se Chandler ha potuto scrivere come “un anche durante la scrittura stessa del libro. angelo dei bassifondi”, secondo la famosa Un’urgenza che riguarda quanto della propria definizione di Ross MacDonald, è proprio sensibilità, etica e artistica, Chandler sia stato perché questo ex allievo di scuola privata, in grado di infondere in questo progetto, colto e perfettino, si è sempre collocato direttamente o implicitamente. simultaneamente sia all’interno che all’esterno delle sue creazioni.

Jonathan Lethem noir in festival 56 Il detective di Chandler, Philip Marlowe, e i romanzi che lo ritraggono, a cominciare da questo, sono diventati un contenitore di tutto ciò che questo executive petrolifero di mezza età ha imparato sulla corruzione e su come in una società che mente a se stessa rispetto al denaro, alle differenze sociali, al desiderio, si possano macchiare di complicità persino gli astanti più avulsi. Romanzi che si fanno inaspettati veicoli delle ambizioni letterarie di Chandler, in parte inespresse, in parte non degnamente riconosciute. Collocando il proprio lavoro nel contesto pulp, Chandler ha aggirato gli effetti paralizzanti delle proprie ambizioni, che tuttavia sono state il suo carburante, la benzina del suo motore. Il primo libro di Chandler è notoriamente incoerente (o forse opaco? Barocco?) a livello di trama (qualsiasi cosa sia; in qualità di organizzatore di “trame” multiple, confesso che questo termine per me ha meno valore che mai), ma per ciò che concerne lo spessore di Chandler ci fosse un certa strana affinità: delle immagini, della voce narrante e della entrambi i personaggi vagano come moralisti cadenza, funziona come un sonetto. Allo semi-involontari attraverso rovine di giochi stesso tempo, il suo ritmo sincopato e il e di gerarchie, unici testimoni in grado di suo umorismo sfrenato ricordano un film varcare ogni confine e di raccogliere ogni di Hollywood, in particolare una screwball testimonianza, condannati pertanto a comedy, un genere che raggiunge l’apice del condurre una allegorica operazione di triage, successo proprio negli anni in cui Chandler per cercare di sistemare in modo appropriato i è più attivo. Inutile dire che l’abbraccio con il pezzi sulla scacchiera. cinema presto sarebbe stato reciproco. Al pari della superba interpretazione di Per un lettore più o meno della mia età, il Gardner dei densi concetti insiti in Carroll, commento letterario ideale è sicuramente questa edizione critica de Il grande sonno quello de L’Alice con le annotazioni di Martin amplifica il libro rallentandone il passo, il Gardner,** dove le caustiche osservazioni ché ci consente di riflettere sui misteri che dell’autore si sposano con la prosa aforistica, si annidano nei vari indizi. Le osservazioni divertita e autoreferenziale di Lewis Carrol. restituiscono il gusto di una lettura sublimata, Per molti versi, il binomio Carroll-Gardner anche quando la superano. ha prodotto un capolavoro “postmoderno”; per altri, ha semplicemente rivelato quanto Ovviamente, un’edizione commentata de Il Carroll, come Cervantes e Sterne prima grande sonno va oltre, per necessità: queste di lui, abbia anticipato quel termine fino osservazioni radicano il romanzo all’interno a renderlo quasi ridondante. Ho sempre dello sviluppo socio-urbano di Los Angeles creduto che fra la Alice di Carroll e il Marlowe e di una storia che si perde fra le pieghe

57 noir in festival Jonathan Lethem del tempo. Il libro di Chandler non è solo * un’allegoria o la semplice trasposizione Jonathan Lethem, Foreword, in: Raymond di un amore cavalleresco in un genere Chandler, The Annotated Big Sleep, annotated contemporaneo; è anche un ritratto di tempi and edited with an introduction by Owen Hill, e di luoghi, di comportamenti, di palazzi, Pamela Jackson and Anthony Dean Rizzuto, di storie criminali che appartengono alle Vintage Crime/Black Lizard, Penguin Random pagine dimenticate di vecchi articoli di House, New York 2018, pp. 13-16. giornale. Sostituire le nostre intuizioni con la certezza della conoscenza, genera un effetto ** mozzafiato. Non c’è nulla, neanche un libro The Annotated Alice di Martin Gardner uscì singolare e archetipico come Il grande sonno, negli Usa nel 1960, in Italia venne tradotto che non abbia un’origine precisa. È un grande nel 1971 da Longanesi. Per un’edizione più privilegio riuscire almeno parzialmente a recente cfr. Lewis Carroll, Alice nel paese delle capire come Chandler lo abbia creato. meraviglie. Attraverso lo specchio e quello Dietro i tre commentatori [di questa edizione che Alice vi trovò, edizione annotata a cura - ndr.] si nascondono in realtà due poeti, di Martin Gardner, trad. di Masolino D’Amico, un archivista e un talentuoso scrittore noir, Rizzoli, 2010 [ndr]. e tre investigatori; leggere questo libro trasmette il brivido delle loro innumerevoli scoperte. Chandler è stato fortunato. Anche The Annotated Big Sleep non dorme, proprio come il libro a cui si ispira.

Il grande sonno di Howard Hawks

Jonathan Lethem noir in festival 58 JONATHAN LETHEM POP-SURREALISTA NOIR E VISIONARIO NELLE STRADE DELLA PERDITA di Sebastiano Triulzi

Non si contano le occasioni pubbliche in malattia di mia madre, l’originalità della cui Jonathan Lethem ha voluto ricordare famiglia faceva sì che ci sentissimo superiori l’importanza, o l’eccezionalità, dell’essere e magici, o mostruosi e tragici, ma mai cresciuto in un ambiente dalla forte spinta normali. Tutto ciò che ci distingueva dalla utopistica e il vivissimo fervore intellettuale, massa in quanto artisti o potenziali artisti, tra beatnik, attivisti, studenti, artisti e poeti e in quanto hippy, contestatori, abitanti di che i genitori ospitavano nella loro casa di una comune, quaccheri, ragazzini bianchi Brooklyn. Il padre Richard, pittore surrealista ma iscritti alla scuola pubblica, sembrava («Ho imparato a pensare guardando prefigurare la nostra particolarissima sorte, mio padre che dipingeva»), e la madre una storia bizzarra destinata a concludersi». Judith, militante per i diritti civili, radicale, Sempre, sempre nelle sue storie compaiono, contestatrice («Scardinava l’autorità familiare o in primo piano o con un ruolo secondario, come mio padre aveva scardinato l’autorità degli hippy. artistica»): insieme avevano trasformato Agli inizi della sua produzione letteraria la loro vita familiare in un caos gioioso - sparsa tra un folto numero di racconti «Ricordo le discussioni senza fine sulla pace, brevi e i primi abbozzi di romanzi, nella su film appena usciti e su pittori che a volte differenza sostanziale che c’è tra imitazione comparivano nella nostra brownstone» -, ed eredità, Lethem recupera alcuni tropi fatto di serate seduti al tavolo della cucina, letterari del genere della fantascienza, di parole e di incontri esuberanti; e di attingendo a piene mani dalla narrativa di un’educazione impartita ai figli improntata Philip Dick. In particolare sono le situazioni alla libertà totale e alla responsabilità per che configurano le condizioni della le scelte compiute, di iniziazione all’ascolto postmodernità e della società industriale e alla disubbidienza, alla compassione e avanzata in termini insieme d’angoscia e di alla festa, alla dignità dell’esistenza. Quel ribellione al sistema (che, marxianamente, fondamento per abitare il mondo, che l’ha in quanto individuale è sempre destinata nutrito nell’età che per alcuni era della allo scacco), a trovare una nuova forma, così controcultura e per lui dell’infanzia e della come ben riconoscibili in questa fase sono prima adolescenza, rappresenta una civiltà personaggi, miti, spazi, fantasie tipicamente non più vista, un «mondo esile e perduto», dickiane. C’è la presenza di androidi che come l’ha definito Lethem, che è anche somigliano a veri e propri simulacri, ci il vero centro nevralgico delle sue storie, sono la confusione e l’alterazione della tradotto in termini di qualcosa di indefinito percezione attraverso farmaci o droghe e di scomparso (dopo una catastrofe), di chimiche legalizzate e incentivate dallo cui non è rimasta neanche la memoria, se Stato per ottundere le coscienze, c’è la non per lacerti, per frammenti o che i suoi presenza nella società (o nelle comunità protagonisti s’incaricano di difendere. Ecco di sopravvissuti), di ontoteologie che la condanna all’oblio: «Anche prima della

59 noir in festival Jonathan Lethem creano dubbi e perplessità negli individui; in cerca delle storie di Philip Dick (tra i Lethem raffigura contesti postapocalittici tesori trovati annovera la prima edizione dove la catastrofe ha dato vita a mutamenti di Vulcano 3 come preda migliore), dando biologici o atmosferici, descrive il controllo vita alla sua prima collezione, e a lungo e la sorveglianza di un potere burocratico ha vagheggiato di compiere un viaggio in coercitivo e/o vendicativo, i sintomi della California per andare ad incontrarlo. Dopo paranoia e il lascito degli incubi notturni, il la sua morte avvenuta nel 1982, come restringimento delle prospettive che coglie forma di devozione, durante l’infruttuosa i protagonisti «facendoci respirare sempre frequentazione dell’Università in Vermont, un’aria famigliare». Tutti temi recuperati e ha partecipato alle attività della Philip K. disseminati tra le sue pagine a mo’ di prestiti Dick Society, dedita a diffondere le sue e omaggi d’un giovane lettore innamorato opere e cercare di costruirgli una fama che cerca di farsi vero scrittore. postuma sotto la guida di Paul Williams. Il pretesto per essere ammesso tra gli L’iniziazione al mito di Dick avvenne quando adepti dell’associazione fu la stesura di un Lethem aveva quindici anni, grazie al padre adattamento cinematografico di Confessioni di un suo amico che, dopo la separazione di un artista di merda, forse mai portata a con la moglie, in quel regresso all’età conclusione (e tra le migliaia di materiali della post-adolescenza cui questo tipo di fragili che ebbe modo di sfogliare durante fallimento coniugale può portare, aveva quel periodo di proselitismo dickiano, c’è ritirato fuori passandoli all’erede i propri una vera chicca per collezionisti, una copia amori letterari proibiti, tra cui la letteratura personale dell’I Ching pieno di foglietti scritti di fantascienza: «Il primo libro che mi capitò a mano da Dick con domande su quale sotto gli occhi fu Un oscuro scrutare, del editore scegliere, sulla fortuna del prossimo 1977; il secondo potrebbe essere stato libro e su quella con le donne) Mr. Lars, sognatore d’armi, o Follia per sette clan», ha ricordato Lethem; il quale, «Philip Dick - ci ricorda ancora Lethem con rispetto ad altri suoi colleghi americani, una litote - ha avuto su di me un’influenza svelti nel mettere in chiaro fin da subito formativa pari a quella della marijuana e con il singolo interlocutore o il pubblico del punk», e leggere tutti i libri del suo intero, l’orrore e lo spregio per ogni forma maestro almeno due volte ha significato di intellettualizzazione - «Io scrivo solo anche attraversarne i difetti (tra i quali storie» è un mantra ascoltato in loop - da annovera «l’estasi della persecuzione», la sempre si mostra prodigo di informazioni «ciarlataneria religiosa», le innumerevoli biografiche, di interpretazioni e letture sulle teorie del complotto, un armamentario sue opere o sulle fonti cui si è ispirato, di adorato dai suoi ammiratori). Ma è spiegazioni intorno al suo stesso processo soprattutto una seconda linea, sempre con di scrittura, con una ipercoscienza di sé duraturi echi dickiani, che alla lunga prevarrà che è la chiave principale, insieme a una in Lethem, laddove la miscela di invenzioni, memoria che sembra prodigiosa, del genere o la «dickification del mondo reale» come critica creativa (o della conversazione) in lui stesso l’ha appellata, sviluppate e cui indubbiamente eccelle (e motivo per cui potenziate secondo il proprio gusto, la collabora col gotha dell’editoria americana). propria sensibilità, o con fedeltà al proprio mondo visionario, si inserisce all’interno All’inizio degli anni Ottanta, dunque, di una trama che conserva gli ingredienti Lethem setacciava i negozi di libri usati

Jonathan Lethem noir in festival 60 tipici del romanzo d’investigazione e della detective story. Forse uno spartiacque profondo verso la direzione poi intrapresa è già rappresentato dal noir fantascientifico Concerto per archi e canguro (1994), primo romanzo che si rifà al libro di Dick Ma gli androidi sognano pecore elettriche, così come è debitore delle quattordici volte in cui vide il suo adattamento cinematografico, Blade Runner, e dunque nasce dal miscuglio di due culti, quello per Chandler e quello per Dick: qui non è la complessa relazione tra letteratura e scienza a delimitare il campo narrativo, ma l’adozione dei caratteri precipui dell’hardboiled e, soprattutto, dei codici comportamentali della figura principale del genere, l’investigatore privato, il quale, è noto, col fuorilegge e il gangster rappresenta l’ennesima rivisitazione del mito del cowboy. E così siamo al cuore della cultura nordamericana e del suo più battuto argomento, il conflitto tra chi si pone ai margini, anche in opposizione alla delle quali sono ambientate in contesti società, e chi invece ne diventa un membro futuristici che possono sembrare tanto partecipante e attivo. Le origini del tema irragionevolmente infernali, alieni, artificiali sono notoriamente illustri - James Fenimore - ma in realtà tutte poi abitano paesaggi Cooper, Henry David Thoreau, Mark Twain fortemente realistici, che hanno cioè il e il suo Huckleberry Finn, ecc. - e Lethem lo sapore e l’odore e la geografia di qualcosa di ha rivisitato in continuazione precipitandolo conosciuto - indicano che le realtà distopiche ogni volta in un orizzonte diverso, sempre sono possibili proprio in quanto noi stessi fondendo reale e immaginario, sempre abitiamo in realtà distopiche. Anche se non problematizzando i concetti di comunità vogliamo vederle e preferiamo lasciarci e libertà (che risultano fatalmente cadere in una più rassicurante amnesia, compromessi), fino anzi a far scomparire, che è la grande questione in Lethem, come piano piano, col tempo, qualsiasi accenno al malinconia, come dimenticanza delle fantastico, con tributi rivolti anzi al romanzo origini, istintivo gnosticismo di protagonisti realista ma dalla prospettiva della surrealtà sempre alla ricerca del proprio passato o (la saga famigliare, e straordinariamente di una negoziazione che è però negata comunista, I giardini dei dissidenti, ad dalla perdita: non a caso la condizione di esempio; o il più recente, e fragile, Il detective orfanità è il vero trauma nascosto nelle selvaggio). pieghe della sua prosa: orfano è Lionel Essrog, il Testadipazzo di Motherless «L’idea di Lethem è che l’assurdità è la più Brooklyn; orfano è Peter, protagonista di grande forma di realismo», ha scritto Silvia uno dei suoi primi racconti, L’uomo felice, Albertazzi, ed in effetti le sue storie, alcune visitato come Amleto dal fantasma del

61 noir in festival Jonathan Lethem allo stesso tempo nasconde la catastrofe (come accade, rivelatore, in Amnesia Moon). Incuriosisce questa sua definizione sul tema dell’amnesia e il fastidio che prova per chi non ricorda - e quindi non sembra, ai suoi occhi, voler rimestare tra il proprio passato: «Nasce da una vecchia ossessione per i ricordi che risale alla mia prima giovinezza, quando avevo sviluppato una vera e propria paranoia circa le dimenticanze altrui. Quando qualcuno diceva di non ricordare qualcosa che io ritenevo importante - una conversazione o un incontro - credevo sempre che stesse mentendo, che mi manipolasse. Comportamenti tremendi, oserei dire criminali». Se analizzassimo l’intero corpus linguistico di Lethem, potremmo vedere che il campo semantico dell’amnesia, dell’oblio e della dimenticanza - con le soffitte, la polvere, l’oscurità, la nebbia blu, le architetture padre; orfano perché abbandonato dalla urbane in disuso o abbandono, gli incubi e mare è Dylan Ebdus della Fortezza della il buio, gli stati di prostrazione e di disagio, solitudine; e orfano è lo stesso Jonathan che l’anelito alla solitudine, i viaggi nel deserto, ha perso la madre all’età di tredici anni per la predilezioni per le prigioni, ecc. - è un tumore. Forse tutto quello che ha scritto preminente, o uno dei più battuti. Ricolma Lethem è una risposta a ciò che è accaduto le descrizioni dei suoi mondi distopici e di nell’adolescenza, a partire dalla condizione quelli più prosaici della natia Brooklyn o dei di orfanità (lui stesso, significativamente, rifugi californiani, simboli delle comunità lega la fine dell’ottimismo utopistico negli americane che s’illudono di bastare a se anni Settanta alla morte della madre, come stesse. Prefigura atmosfere e luoghi in fossero il crollo di uno stesso mondo, e grado di fungere da specchi e di restituire preveggenza di infausti futuri). La memoria i faticosi, spinosi problemi esistenziali o e la manipolazione della memoria è certo un psicologici che i suoi protagonisti vivono altro dispositivo ereditato da Dick, in Lethem in un mondo che non funziona più. Edifica tuttavia l’amnesia assurge a colpa, e implica argini e protezioni, realizza strategie di un senso di colpa; l’amnesia cristallizza le comportamento, monta le opportune difese domande che ogni personaggio dovrebbe contro l’aggressione del quotidiano (reale o porsi, come quelle sull’identità, cristallizza fantastico che sia) e la sua dura irreversibilità. le loro ossessioni e paure, consente forse E lo fa in funzione di quello che sembra anche una maggiore vicinanza del lettore essere il bene supremo per Lethem, la libera alla loro umanità, alla loro condizione, e espressione della creatività, dell’invenzione, queste sono mezzi, strumenti narrativi; ma, della dea della fecondità artistica. È curioso soprattutto, l’amnesia è la catastrofe, mentre notare quanti siano, nella tipologia attanziale

Jonathan Lethem noir in festival 62 di Lethem, gli aiutanti, cioè quante volte uno che fa domande, un interrogatore come lungo la strada che deve condurre al finale viene sottolineato, e porre domande è una i protagonisti, questi incontrino soggetti delle principali qualità dell’investigatore anni la cui funzione è quella di custodire, di Cinquanta, prototipo di Dick e dunque anche proteggere, di fortificare, di districare da di Lethem: ma la società in cui Metcalf si situazioni conflittuali, proprio perché ne trova ad investigare è più favorevole all’oblio riconoscono il valore, quella creatività che che al ricordo (l’assunzione di droghe della sempre viene incarnata dal marginale, dimenticanza viene incentivata dallo Stato). dall’outsider, dal nerd supereroe, o da chi, Dunque la sua stessa essenza e funzione, per un certo ottundimento o incomprensione che comporta scoprire le connessioni con il delle norme che regolano i sistemi sociali, passato, rintracciare i colpevoli vendicando vuole sottrarvisi per trovare un proprio modo la memoria dei morti, o dar loro una giusta di vivere. sepoltura, ristabilire una giustizia, ecc., è operazione inutile perché di fronte L’ibridazione tra noir e fantascienza, tra l’investigatore ritrova una comunità che le visioni distopiche di Dick e le dieci invece, malinconicamente, si disgrega e si regole del poliziesco di Chandler, è ancora isola, che vuole dimenticare. Isolazionismo, instabile nel romanzo Concerto per archi e oblio universale, fantascienza, detective canguro (1994): il compito dell’io narrante, story: è questo un po’ il marchio di fabbrica di l’investigatore Conrad Metcalf, sembra Lethem, che tratta la materia con ironia e una quello di riportare continuamente il romanzo buona dose di cinismo, secondo i canoni, sui binari del genere poliziesco, resistendo seppur attraverso trame e soluzioni narrative alle interferenze della fantascienza (e eccentriche, non convenzionali. della non eticità della tecnologia e della scienza). Metcalf è una sorta di stampo Bildungsroman e insieme gangster story è di Rick Deckard, così come lo sfondo invece , che al contrario somiglia, prospetticamente, a quello di di Concerto per archi e canguro, i cui diritti Blade Runner, una Los Angeles del futuro cinematografici erano stati opzionati da in cui la polizia è diventata una specie di Alan J. Pakula (i soldi ricevuti permisero a controllore preventivo e al posto degli Lethem di lasciare l’impiego nelle librerie androidi fuggiaschi compaiono animali dell’usato e dedicarsi solo alla scrittura), o evoluti che camminano e parlano e hanno di Amnesia Moon (da David Lynch), è stato dimenticato la loro discendenza animale: tra portato sul grande schermo da Edward questi anche un canguro molto aggressivo, Norton. Quinto suo romanzo, ambientato guardaspalle del gangster di turno, che per lo più a Brooklyn, racconta le indagini cerca di dissuadere l’investigatore dal di Lionel Essrog dopo l’assassinio del suo compiere le sue indagini a suon di percosse capo Frank Minna, un piccolo criminale e minacce. Le storie di Lethem sono spesso che controlla alcune strade del quartiere e maliziosamente divertenti, piene di curiose che gestisce un’agenzia investigativa: una invenzioni, e questo esordio nel romanzo lunga digressione introduce sugli anni di non fa eccezione (ci sono inquietanti formazione di Essrog all’orfanotrofio di Saint bambini super intelligenti, si possono Vincent («nella parte periferica di Brooklyn) scambiare i nervi erotici con il partner, e sull’educazione alla vita da parte di Minna, esistono tessere a punti del proprio karma e figura paterna per lui e per altri orfani se questi finiscono sono guai, ecc.). Metcalf è come lui. L’orfanità è invariante narrativa

63 noir in festival Jonathan Lethem («Inutile negare che si tratta di uno dei miei e innervosire i sospettati: qualità che lo temi prediletti. Ma parlerei più in generale aiutano a risolvere il caso. La sindrome di del senso di perdita: di un affetto, di un Tourette è, anche, prolungamento linguistico linguaggio, di una memoria», dice Lethem) dell’hardboiled, soluzione creativa che e si sposa alla perfezione con il cliché del accomuna gli scopi, laddove entrambi detective hardboiled solitario e alieno al cercano di mettere ordine in un mondo in contesto sociale, incapace di conformarsi cui tutto sembra andare storto: e insieme, o di creare relazioni stabili; ingredienti qui seguendo l’indicazione dell’io narrante, è portati all’estremo perché Essrog soffre della una perfetta metafora del mondo, «la prova sindrome di Tourette, malattia neurologica dell’imprevedibilità della vita, della sua contraddistinta da comportamenti rozzezza, della sua aggressività, un modello compulsivi e che si manifesta mediante una in scala del (suo) folle cuore», o anche una miriade di tic verbali e gestuali - come gridare saggia, incontrovertibile dimostrazione che è oscenità o compiere atti apparentemente meglio «essere idioti, incapaci, pigri, avidi o incontrollati (per questo un tempo veniva nevrotici che tentare di dominare il destino». confusa con la ribellione adolescenziale). La feralità e l’incommensurabilità del deserto «La parola è tutto. Lasciatemi sfogare e (quello del Mojave, in California, mentre sulle vedrete. Divento imbonitore da fiera, un strade di un altro deserto, il deserto rosso banditore d’asta, un attore teatrale, un del Wyoming, si svolge Amnesia Moon) oratore pieno di ispirazione, un senatore tornano invece ne Il detective selvaggio, ubriaco d’ostruzionismo. Ho la Tourette. La parodia solo nel titolo del romanzo di Bolaño: mia bocca non si ferma mai, anche se per lo una newyorkese di trentadue anni, Phoebe più bisbiglio o mi mangio le parole come se Siegler, si mette alla ricerca della figlia della leggessi ad alta voce, con il pomo d’Adamo sua migliore amica, scomparsa dal college, che saltella, i muscoli delle guance che e l’investigatore cui si rivolge la conduce mi pulsano sotto la pelle, le parole che mi su una montagna misteriosa, lontano dalla sfuggono, semplici fantasmi di se stesse, civiltà, dove si scontrano due comunità: le frasi prive di respiro e di tonalità»: così quella di rozzi maschilisti trumpiani che l’incipit del romanzo con cui Essrog informa credono alle scie chimiche e nell’apocalisse, del suo caos linguistico imprevedibile, e un gruppo di hippy che vorrebbe rifondare incontrollabile, una pericolosissima la società facendo a meno degli uomini - «stenografia obliqua» per chi ha a che fare dunque l’eterno abisso tra uomini e donne, con il crimine, perché rivela anche i pensieri o meglio tra due civiltà, sovranisti e idealisti, inespressi, e che darà vita lungo la narrazione l’ideologia capital-millenaristica e l’utopia, e ad esilaranti escamotage linguistici. Tra tutto uno spazio da condividere che si considera questo toccare le cose e ripetere le parole (ma a torto) libero e selvaggio. degli altri, la sindrome di Tourette elargisce I personaggi di Lethem: inetti, malati, timidi, indubbi vantaggi al detective, tra cui la sbagliati, pieni di compulsioni eppure con capacità di non dimenticare (o rimuovere qualità sorprendenti o soprannaturali e ciò che è intollerabile all’uomo senza di cui loro stessi non sono pienamente sindrome), la concentrazione, l’attenzione coscienti, mutanti o in mutazione, geniali nel portare a compimento un ordine, l’abilità bambini (altro lascito della tradizione nell’osservazione, la facilità con cui si è letteraria americana del padre nobile, e ignorati («proprio perché difettoso») e, al lacanianamente funzionante “in assenza”, contrario, quella di cogliere di sorpresa

Jonathan Lethem noir in festival 64 Jerome David Salinger). L’Alice di Carroll Metcalf): cioè la difesa dei più deboli, la e il Marlowe di Chandler sembrano i due solidarietà, il sospetto verso ogni forma archetipi narrativi principali cui si rifanno di potere e di autorità, l’educazione alla i suoi protagonisti, con la loro strana idea compassione e all’attenzione, e tutto quel di innocenza e moralismo (di cui sono bagaglio che viene sprezzatamente confuso portatori in forma diversa), il loro tentativo con l’idealismo, ma che rappresenta per di mediare tra umorismo, invenzione, Lethem (e, fortunatamente, non solo per ritmo, distruzione delle gerarchie, giochi lui) la resistenza di una civiltà. Lo spazio linguistici, movimenti nello spazio narrativo narrativo di Lethem è molto affollato: il («come su una scacchiera», Lethem indica western può essere ambientato nello la via della difesa, della simulazione, spazio; il mito della frontiera rinascere tra dell’attacco). Al contrario di quanto avviene razze aliene; Brooklyn percorsa e abitata ad esempio in Huxley, il destino dei suoi da ragazzini con poteri supereroici - forse protagonisti non è mai tragico: l’isolamento solo agognati e fantasticati; le catastrofi o la fuga o la prigionia non portano alla accadere ovunque; e possono comparire morte ma a un rafforzamento di valori sul palcoscenico il detective scalcinato e la che non sono negoziabili (lo è perfino la femme fatale, poliziotti e gangster, pecore doppia ibernazione del detective Conrad e canguri parlanti, perfino Orsi trumpiani e Conigli hippy che si scontrano nell’arena della civiltà in una lotta per la sopravvivenza. Il circolo del caos in Lethem si espande naturalmente, sempre verso l’esterno, una riproduzione dell’andamento d’ogni riflessione o discussione o confronto tra le mura domestiche: dalla famiglia all’ambiente circostante, e da questo alla politica in atto, in azione. Chi abita al di là del ponte di Brooklyn, tra arroganti grattacieli, non sa proprio cosa si è perso («La nascita della cultura nera, la libertà artistica e sessuale, il baseball, i Mets, i fumetti, l’apice della violenza nell’estate del ‘77, l’hip pop», è l’inizio di una sua lista). L’altro imprescindibile personaggio di romanzi e racconti, sorta di universo composito, di diorama dell’immaginazione, che si ama senza riserve e senza limiti, celebrato anche come metafora dell’idea stessa dell’America, oltre che spazio urbano dove reale e sovrannaturale si incontrano, si concretizzano mescolandosi, è proprio Brooklyn, suo luogo di nascita (il 19 febbraio del 1964) e d’elezione. Qui, in quest’altra New York, meno illuminata, più sporca,

65 noir in festival Jonathan Lethem rassicurante delle mura famigliari, cioè quello della strada, della violenza e delle necessarie strategie per difendersi, della forza imperitura dell’amicizia, della scoperta della bellezza e della contraddittorietà dell’universo femminile, del sentimento dell’insignificanza e di quello dell’onnipotenza che sentiamo da giovani, che vive Dylan Ebdus nel romanzo di formazione La fortezza della solitudine. Amato, vezzeggiato, sublimato, battuto palmo a palmo, immaginato in un futuro cyborg punk o dopo un cataclisma, il quartiere di Brooklyn ne esce glorificato tra le pagine della sua prosa, ha le stimmate della fama postuma: ed è di volta in volta paradigma privilegiato o complesso antropologico e architettonico della contraddizione permanente; ritrovo dei primi hippy, omosessuali, artisti, e del loro tentativo di dissociarsi dal processo di imborghesimento in atto, e al contempo zona in cui le famiglie bianche hanno «accerchiata dal crimine e dalla povertà», cercato di coabitare un tessuto insediativo Lethem non è solo cresciuto, nella zona di in cui avevano storicamente trovato asilo Boerum Hill, tra le stanze di un palazzina a le comunità afroamericane e in diverse schiera «un po’ malridotta ma bellissima» ondate migratorie lavoratori e lavoratrici e trasformata dai genitori in uno spazio centro e latinoamericani: è luogo di colmo, come detto, di amici, di coinquilini, conflitti, attraversato da disordini e tensioni di chiacchiere, di incontri, di vita («una sorta costanti per la compresenza di culture di comune»); ma ha dato vita a un’epica, o diverse in grado, quasi per contrappasso, meglio, vi ha innervato una sua personale di sprigionare una straordinaria energia epica. È l’epica di Court Street dove gli orfani creativa (la «terrificante ricchezza» della del piccolo gangster Minna in Motherless «giustapposizione di razza e classe»); Brooklyn, al riparo dal caos barbarico del e infine territorio che ha conosciuto un quartiere, imparano a vivere, a stare nel boom immobiliare, e con questo quella mondo - «una placida via cittadina che gentrification che l’ha cambiato, che ne ha nascondeva una vita di chiacchiere, di snaturato «la realtà culturale» come ha più scambi e di insulti casuali, una macchina volte sottolineato Lethem, cioè la sua magia. politica di quartiere con molti boss delle Il quale Lethem però, più che assurgere a pizzerie e delle macellerie, e ovunque regole testimone di un naufragio - nella traiettoria non scritte» (anche la vivacità oratoria che va dalla vita bohemienne degli anni ed espressiva di Essrog, il suo ribollire Settanta all’imborghesimento degli anni linguistico, s’identificano con l’esuberanza e Novanta - ha sempre inteso tenere alto la creatività di Court Street). È l’epica di Dean il vessillo dell’ibridazione, mantenuto e Street, il «secondo mondo» dopo quello gelosamente conservato nel tempo nei suoi

Jonathan Lethem noir in festival 66 assi cartesiani (non a caso ha parlato di come risolto, all’interno del nucleo familiare la «le nuove immigrazioni stanno portando propria deviazione; Vivian Relf ha inizio nuove culture e nuovi stimoli, e quel tipo con un falso riconoscimento di due ragazzi di caos gioioso e cosmopolita oggi rivive a una festa, convinti di essersi già visti da in altre forme»). La costante e incompleta qualche altra parte, senza riuscire a risalire rivoluzione che Brooklyn rappresenta, a all’occasione; e poi negli anni seguenti partire proprio dall’essere simbolo della continueranno a incontrarsi per caso - a convivenza di identità e diversità, la rende, un’altra festa, in aeroporto, ecc. (e altrove, politicamente, «una sfida perenne a se stessa nel racconto intitolato Holidays, il calendario e al resto dell’America», ed è questo anche il di festività religiose sembra descritto da senso della sua semantizzazione, dell’essere un alieno o da un pazzo). Così come il nucleo narrativo (interessante notare paesaggio è ancora quello che abbiamo quanti ruoli Brooklyn abbia ultimamente imparato a conoscere in molta letteratura impersonato per registi e scrittori come Paul di fantascienza, con territori artificiali che Auster, Spike Lee, Jonathan Safran Foer, sembrano realistici, un’atmosfera stanca Colson Whitehead, Jhumpa Lahiri, Donald tipica di un mondo vecchio e rassegnato, Antrim, e molti altri - compreso David Foster una popolazione di «inabitanti», di spettri Wallace, che vi ha abitato, e dal quale senza scintilla che seguono passivamente il Lethem ha ereditato, dopo il suo tragico ritmo del nulla, ma Lethem manipola questi suicidio, la cattedra di scrittura creativa al meccanismi consolidati per raccontare una Pomona College, in California). normalità prossima che insieme provoca e turba, dunque ancora l’apostasi delle Osservando lo svolgimento e la tessitura nostre esistenze. Esistono secondo Lethem delle sue short stories, accade di imbattersi in due universi paralleli nella science fiction. Il un rovesciamento delle aspettative suscitate primo è segnato da una visione utopica che dall’autore, e questo spiega perché veniamo prefigura un mondo in cui l’umanità potrà colti talvolta da un senso di disagio, come finalmente essere felice. Questo universo, se avessimo imboccato la festa sbagliata. vessillo dell’industria culturale, fornisce La raccolta di racconti Mens e cartoon è in una lettura fortemente ideologizzata degli questo senso esemplificativa perché Lethem archetipi della fantascienza, propugnando - «surrealista visionario imbevuto di cultura un orizzonte consolatorio, sostanzialmente pop» - presenta una visione normalizzante castrante e insopportabilmente nostalgico. Il del mondo dei fumetti che strania e mortifica secondo è invece mediato da una pulsione il lettore almeno quanto accade ai suoi stessi distopica che delinea una società oppressiva personaggi. Il senso di disorientamento e rannicchiata su sé stessa, in cui il senso nasce dall’angolazione, dalla prospettiva di inquietudine e di soffocamento si fa più in cui viene riflessa la situazione narrata: in acuto quanto più l’individuo percepisce Super Goat Man un supereroe rientra negli l’universo circostante come la realizzazione argini della vita quotidiana nei panni di un tragica e beffarda dell’utopia stessa. Ed grigio e deriso professore di letteratura, un è a quest’ultimo che lui guarda, convinto vecchio radicale a mala pena sopportato che conservate nel pozzo della letteratura dal resto del corpo docente; nel racconto poliziesca e della science fiction ci siano le La visione l’io narrante ritrova un vecchio nostre paure e speranze più profonde. compagno di scuola a cui piaceva travestirsi da supereroe e che ha nascosto, e forse Uno degli effetti che lui più ricerca è

67 noir in festival Jonathan Lethem foto di Amy Maloof foto

quello di inserire all’interno di una vicenda cinema, della pubblicità, della musica o dei prettamente realistica elementi fantastici fumetti, in un modo tale che il lettore quasi in modo da interrogarsi su cosa accada non lo riconosce più. Dunque da un lato a questo punto agli esseri umani. Ma la la predilezione per le trame multiple, tra qualità principale che critici e recensori gli deviazioni e virate non-sense, talvolta forzate riconoscono è quella di saper smontare e (gli intrecci caotici di Amnesia moon), con ricomporre i generi della cultura popolare, la debolezza di alcuni finali, che è un’altra rimescolando l’immaginario mitologico estensione della non volontà di cedere assuefatto e serializzato dal linguaggio del all’abbandono, al lasciar andare la storia,

Jonathan Lethem noir in festival 68 e l’affidarsi a una vena umoristica e a un consumare, ingurgitare, sostituire tutti i onesto scetticismo, ch’è imprescindibile prodotti dell’industria, compresi quelli dettame del genere hardboiled. Dall’altro dell’industria dell’intrattenimento, la poesia lato la predilezione per la riscrittura, o il riuso, è un prodotto che resterà inconsumato anche con apologie pubbliche, la più nota nel tempo). L’emulsione di materiale alto e delle quali apparve su «Harper’s», nel 2007, basso, anche quando mediato dall’occhio L’estasi dell’influenza, con tanto di sfoggio del pittore che avrebbe voluto essere (per di una lunga lista finale delle citazioni o ricalcare le orme paterne) e che non riuscì dei plagi creativi abilmente dissimulati nel mai a diventare, per cui ogni storia è «una testo (così significativo da divenire poi il creazione in divenire», non determina una titolo di una collettanea di suoi interventi mescolanza di stili o l’intreccio di più registri critici, confessioni di fede, cataloghi di vizi e espressivi: il pastiche è relativo solo ai generi virtù letterarie o musicali, per l’appunto una letterari, al sovvertimento di quelli tradizionali specie di autobiografia saggistica): «Trovare allargando il bacino della letteratura alla la propria voce non equivale a purgarsi cultura popolare - come accade per molti e mondarsi delle parole altrui, bensì ad della sua generazione, la fantascienza, la adottare e abbracciare affiliazioni, comunità, detective story, il fumetto, il cinema, il rock discorsi», scrive Lethem, che sottolinea and roll, lo sport ecc., informano e modellano come d’altronde il ventesimo secolo sia stato la sua letteratura. Le sue metanarrazioni il trionfo del collage, della citazione, del («Tutte le mie storie tendono a essere, a dadaismo, del pop. Non sempre l’operazione un certo livello, interrogazioni sul genere è volutamente dissimulata (in controluce che abitano», ha sostenuto), poggiano su a Ragazza con paesaggio si intravedono appassionate devozioni e incondizionati alcuni temi del libro di Dick Le tre stimmate amori, di cui ha dato diffusamente conto di Palmer Eldritch, e anche l’ossessione nell’ampia produzione di articoli, saggi, per il film di John Ford, Sentieri selvaggi, interventi pubblici; e pur basandosi sul riuso, e anche… ecc.); talvolta è smaccatamente principio endemico del postmodernismo, dichiarata, come nel racconto forse poco problematizzano e drammatizzano la conosciuto Il principe felice (1993), pseudo- questione dell’identità, che era stato uno favola sull’amore tra una rondine e un degli ideali in realtà del modernismo. robot d’oro e grande omaggio a un classico Una frase di Italo Calvino che lui cita spesso della letteratura tout court, non solo della è che scrivere rappresenta il tentativo di letteratura dell’infanzia, in cui Oscar Wilde cercare e trovare una spiegazione unendo traccia la storia di un destino eroico votato al elementi del mondo che, disgregati, sacrificio e a una pena immensa per tutte le sembrano non avere significato alcuno. creature. David Foster Wallace viene da lui esaltato La riscrittura in Lethem è da declinare proprio perché non ha voluto scegliere in termini di intertestualità, ibridazione, tra cultura alta e cultura popolare, padronanza delle fonti, capacità di decidendo di fonderle, ed è stato grazie sgraffignare soluzioni e stili nell’epoca a lui, alle sue «elaborazioni di folgorante della mercificazione della cultura (ed è profondità su argomenti squisitamente bello ricordare che Pasolini considerava letterari con riflessioni illuminanti su «inconsumabile» la poesia, e questo temi di intrattenimento popolare», se nonostante gli sforzi del capitalismo di per molti l’antica vergogna dei lettori di

69 noir in festival Jonathan Lethem fumetti e di fantascienza s’è trasformata in di Memorie di un artista della delusione e orgoglio da esibire sulla pagina. I materiali L’estasi dell’influenza) invoca la sorpresa di eterogenei tratti dai vari generi letterari, una lettura, la complicità con alcuni artisti mescolandosi, si evolvono in Lethem in un o musicisti o scrittori o registi, analizza i ibridismo che crea un effetto di rifrazione; momenti cinematografici che lo incantano ossimoricamente, la sua procedura formale e lo confondono, inserisce lunghi lacerti più consueta è quella di non costruire biografici, aggiorna e interviene sul suo raccordi, lasciando tale compito al lettore, Pantheon personale, racconta aneddoti per saltare poi direttamente al successivo esemplificativi, sentenzia e disputa, dichiara argomento («Questa è stata una delle le proprie preferenze musicali o letterarie, lezioni tecniche più importanti per me»), in crea somiglianze, parallelismi inattesi, e li un ideale proseguimento della tecnica del difende come un crociato a Gerusalemme baloon. Concretizzazione di una metafora (che invidia per i romanzieri, a cui è concessa sono un po’ le sue storie, e le trame talvolta la libertà di penetrare e agire indisturbati meccaniche o sovradeterminate (esemplare in tutti, davvero tutti i territori, e che in entrambi i sensi Il detective selvaggio): tristezza, ché al critico si consente solo lo disegnava fumetti da ragazzo, speculando specialismo). Storie metropolitane per la su costume, poteri, avventure del suo fermata di Hoyt-Schermerhorn, a Brooklyn, supereroe, poi ha prestato la passione ai suoi e il binario fantasma set dei Guerrieri della personaggi, marvelmaniaci allo stesso modo, notte; Due o tre cose che so di Cassavetes sui ed esteso il metodo alla scrittura: «Preferisco personaggi secondari manipolati dal grande tenere tutto, l’imminente senso della storia, regista; Il postmodernismo come Liberty nella mia testa, perché è quella pressione di Valance perché anche lì, nel postmoderno tenere tutto nella mia testa che mi fa lavorare «l’assassino non è l’uomo in mezzo alla sodo per metterlo sulla pagina». strada bensì un altro»: sono pezzi di bravura, piccoli assoli di breakdance, che includono Il lungo apprendistato come impiegato nelle tutto quanto detto sopra, comprese librerie dell’usato non è stato solo un modo un’assoluta, seduttiva, autoreferenzialità (non per farsi le ossa nella carriera di scrittore potrebbe essere altrimenti) e un tono spesso (e la vanità delle classifiche, delle stellette piacevole e acuto. In questa stupefazione del dei premi letterari, delle recensioni e delle lettore che ha origine da altre stupefazioni, lodi degli amici, transitorie, spazzate via dal quelle dello scrittore, non tutto si può salvare, tempo giudice supremo, che si ammassa, il genere della conversazione è di per sé invenduta, tra le bancarelle e gli scaffali sdruccevole, si cade facilmente e altrettanto di seconda mano): gli è servito anche, è si può essere preda di imperativi categorici un sospetto, per imparare l’arte di sentirsi o dare eccessiva importanza alle proprie a suo agio nella cosiddetta saggistica ossessioni. creativa, acquisendo quelle semantiche della grazia e della sprezzatura architrave Il passaggio dalla cronaca, alla biografia, del genere della conversazione, di cui è all’accenno personale, all’esegesi, si in fondo un erede. Lethem, come è stato configura a sua volta come una rilettura di giustamente da più parti evidenziato, è sé e dei propri presupposti. Lethem è un capace di mostrarti ciò che ama, perché satirista intelligente a cui piace riportare alla lo ama e perché anche tu dovresti amarlo. luce figure di artisti, disegnatori, scrittori Nei suoi resoconti (pubblicati sotto i titoli ridotti a nota a margine della storia della

Jonathan Lethem noir in festival 70 Blade Runner di Ridley Scott

cultura, non solo per il gusto di raccontare difeso con gli amici perché impersonava «la una biografia o di bacchettare la presunzione moralità superiore del Creatore Originario», delle élite (un altro modo di portare avanti la l’essere sognatori, costruttori di mondi dissacrazione dell’autorità instillatagli dalla (lo è anche l’Everett Moon, alias Caos, madre Judith). Sono sconfitti e dimenticati protagonista di Amnesia Moon). O come il rievocati nel momento non della gloria romanziere fallito Edward Dahlberg, mosso ma della caduta, emblemi di una visione da un risentimento cosmico per ogni scrittore cupa della creatività, nel momento in cui la sulla faccia della Terra, professionista della bacchetta di Prospero si spezza: come Jack filippica e di inveterate scenate e castratore Kirby co-sceneggiatore e co-disegnatore dei d’ogni diritto di tentare di diventare scrittori successi della Marvel negli anni Sessanta - «desiderio così umano, così commovente, (i Fantastici Quattro, Hulk, Thor e molti così profondamente innocuo», che pure ha altri), che «era interessato allo scontro fra dato alle stampe un libro decente, proprio le potenze delle tenebre e della luce e si alla fine della sua carriera, Perché ero carne, identificava in mostri-guerrieri alieni che, ritratto della sua infanzia e della madre, come John Wayne in Sentieri selvaggi, prostituta e amante della vita. Riabilitazioni, avevano giurato di proteggere le vulnerabili insomma, simili a quelle che occorrono o che società civili nelle quali erano incapaci di conoscono i suoi protagonisti, nel conflitto vivere», il cui tratto cominciò a un certo perenne tra felicità e umanità. punto a degenerare e le storie a essere penosamente scritte, ma che lui ha sempre

71 noir in festival Jonathan Lethem Jonathan Lethem IL DETECTIVE SELVAGGIO La nave di Teseo

Phoebe Siegler incontra per la prima volta In questo suo ultimo romanzo generato dallo Charles Heist, il Detective selvaggio, in un ufficio shock dell’elezione di Trump, l’autore, definito cupo e trasandato, in mezzo a una distesa di dalla critica come «uno dei grandi eredi della roulotte all’estrema periferia di Los Angeles. La tradizione postmoderna», racconta «una donna vuole ingaggiarlo per cercare Arabella, storia ricca di inventiva e tra le sue più cupe, la figlia di una sua amica, scomparsa da tre con bagliori apocalittici nel cuore inesplorato mesi: i pochissimi indizi portano alla California, dell’America e una manciata di personaggi a una qualche comunita strampalata e a derelitti sistemati ai margini della nazione. Leonard Cohen, di cui la ragazza era una fan Per fronteggiare il mostro, sembra suggerire sfegatata. Heist, un solitario di poche parole che Lethem, occorrono vie radicali, servono tiene nel cassetto della scrivania un opossum coraggio e fantasie, bisogna rivisitare l’America come animale domestico, conquista subito nell’abisso profondo dei suoi confini». l’esuberante, sarcastica e logorroica Phoebe. [Liborio Conca, «Tuttolibri»] L’improbabile coppia inizia cosi un viaggio tra i vagabondi che abitano nel deserto californiano per scoprire che Arabella e in pericolo e che solo il Detective selvaggio, per ragioni misteriose, puo tirarla fuori da guai. L’avventura di Phoebe nel deserto si prospettava bizzarra sin dall’inizio, ma di certo nessuno poteva immaginare quanto sarebbe diventata pericolosa.

Jonathan Lethem noir in festival 72 JONATHAN LETHEM BIOGRAFIA

Figlio di un’attivista politica e di un pittore dell’avanguardia americana, Jonathan Lethem (New York, 1964) cresce in una comune della Brooklyn pre-gentrificazione, in un quartiere popolare e multirazziale, tra la cultura hippy, la musica di Bob Dylan, le proteste di piazza e i classici del cinema e della letteratura di fantascienza. Studia pittura e si iscrive al college per seguire corsi di arte ma, deluso dall’ambiente che trova, a vent’anni si trasferisce - in autostop - in California, dove inizia a lavorare ai suoi primi racconti e per mantenersi fa il commesso in una libreria. Il primo romanzo, Gun With Occasional Music (Concerto per archi e canguro), un mix tra narrativa americana, è con il noir urbano fantascienza e noir poliziesco, viene pubblicato Motherless Brooklyn (Brooklyn senza madre) nel 1994 ed è subito notato da critica e pubblico nel 1999, vincitore del National Book Critics (e dal regista Alan Pakula che ne opziona Award for Fiction, del Macallan Gold Dagger i diritti per farne un film). Con questo libro, e del Salon Book Award, e ancor più con il Lethem vince il Nebula Award. Lo scrittore quasi autobiografico The Fortress of Solitude continua a esplorare la commistione tra generi (La fortezza della solitudine) nel 2003, che con Amnesia Moon (1995), un road movie arrivano i riconoscimenti più prestigiosi e il ambientato in un futuro post-apocalittico e As grande successo mediatico e commerciale. She Climbed Across the Table (Oggetto d’amore Entrambi ambientati nella Brooklyn della sua non identificato) nel 1997, una storia d’amore adolescenza, il primo è di recente diventato un surreale e satirica tra una scienziata e un’entità film diretto e interpretato da Edward Norton, anomala creata per sbaglio in laboratorio, oltre a il secondo è un romanzo di formazione, il pubblicare una raccolta dei suoi primi racconti, racconto di un’amicizia tra due ragazzini che The Wall of the Sky, the Wall of the Eye (L’inferno si snoda lungo tre decenni. Nel 2005 viene comincia nel giardino) nel 1996. insignito della MacArthur Fellowship. Definito da Dopo più di dieci anni vissuti nella West «Rolling Stones» lo scrittore più cool dell’anno, Coast, torna a Brooklyn e nel 1998 esce Girl Lethem alterna grandi romanzi e racconti brevi, in Landscape (Ragazza con paesaggio) una saggi e fumetti, interviste e articoli apparsi specie di Sentieri Selvaggi ambientato su Marte, su riviste di tendenza e testate prestigiose un omaggio al film di John Ford e a Philip K. dell’editoria indipendente americana. Collabora, Dick, autore a cui ha dedicato numerosi saggi fra gli altri, con «The New Yorker», «Harper’s», (in Italia è uscito nel 2010 per minimum fax, «Rolling Stone», «Esquire» e il «New York Crazy Friend. Io e Philip K. Dick). Times». Con il suo nuovo romanzo, The Feral Se già pubblico e critica lo riconoscono come Detective (Il detective selvaggio) nel 2018, torna uno dei talenti più interessanti della nuova al genere poliziesco.

73 noir in festival Jonathan Lethem romanzi Girl in Landscape Doubleday, The Feral Detective New York, 1998 HarperCollins, Ragazza con paesaggio New York, 2018 traduzione di Andrea Buzzi Il detective selvaggio Marco Tropea Editore, traduzione di Milano, 2006 Andrea Silvestri La nave di Teseo, As She Climbed Across Milano, 2019 the Table Doubleday, A Gambler’s Anatomy New York, 1997 Doubleday, Oggetto amoroso non New York, 2016 identificato Anatomia di un traduzione di giocatore d’azzardo Gioia Guerzoni traduzione di Marco Tropea Editore, Andrea Silvestri Milano, 1998 La nave di Teseo, Milano, 2017 Amnesia Moon Harcourt Brace, Dissident Gardens New York, 1995 Doubleday, Amnesia Moon New York, 2013 traduzione di Martina Testa I giardini dei dissidenti Minimum fax, Roma, 2003 traduzione di Andrea Silvestri Gun, With Occasional Bompiani, Milano, 2014 Music Harcourt Brace, New York, 1994 Doubleday, New York, Concerto per archi 2009 e canguro Chronic City traduzione di traduzione di Gianni Pannofino Gianni Pannofino Marco Tropea Editore, Kafka Americana Patchwork Planet Il Saggiatore, Milano, 2010 Milano, 2002 con BookCourt/Soft Skull You Don’t Love Me Yet Subterranean Press, Press, Brooklyn, Doubleday, Burton, Michigan, 1999 New York, 2006 New York, 2007 collezioni di racconti The Wall of the Sky, Omega: The Unknown Non mi ami ancora Lucky Alan and Other The Wall of the Eye Premiere traduzione di Andrea Buzzi Stories Harcourt Brace, Marvel Comics, Il Saggiatore, Milano, 2007 Doubleday, New York, 1996 New York, 2008 New York, 2015 The Fortress of Solitude L’inferno comincia Omega lo sconosciuto Alan, un uomo fortunato Doubleday, nel giardino Panini comics, e altri racconti New York, 2003 traduzione di Martina Testa Modena, 2011 traduzione di La fortezza della Minimum fax, Roma, 2001 solitudine Andrea Silvestri How We Got Insipid traduzione di Bompiani, Milano, 2016 Subterranean Press, Burton, Michigan, 2006 Gianni Pannofino The Disappointment altre pubblicazioni Marco Tropea Editore, Artist The ecstasy of influence: This Shape We’re In Milano, 2004 Doubleday, nonfictions, etc. McSweeney’s Books, New York, 2005 Motherless Brooklyn New York, Brooklyn, New York, 2001 Memorie di un artista Doubleday, Doubleday, 2011 A ovest dell’inferno della delusione New York, 1999 L’estasi dell’influenza. traduzione di Martina Testa traduzione di Martina Testa Testadipazzo Non-fiction, etc. Minimum fax, Roma, 2002 Minimum fax, Roma, 2007 traduzione di traduzione Laura Grimaldi Men and Cartoons Gianni Pannofino Marco Tropea Editore, Doubleday, Milano, Bompiani, 2013 Milano, 2001 New York, 2004 They Live ripubblicato col titolo Men and Cartoons Softskull Press, Brooklyn senza madre traduzione di Martina Testa New York, 2010 Net, Milano, 2005 Minimum fax, Roma, 2005 Bompiani, Milano, 2007

Jonathan Lethem noir in festival 74 I LIBRI DI NOIR IN FESTIVAL Gianrico Carofiglio LA MISURA DEL TEMPO Einaudi

Tanti anni prima Lorenza era una ragazza bella «Col passare del tempo alcuni luoghi della e insopportabile, dal fascino abbagliante. città mi ricordano sempre più intensamente La donna che un pomeriggio di fine inverno sensazioni e fantasticherie del passato remoto. Guido Guerrieri si trova di fronte nello studio Un’epoca di stupore. Ecco, certi luoghi della non le assomiglia. Non ha nulla della lucentezza città mi fanno sentire nostalgia per lo stupore. di allora, è diventata una donna opaca. Gli anni Essere storditi dalla forza di qualcosa. Mi hanno infierito su di lei e, come se non bastasse, piacerebbe tanto, se capitasse di nuovo». il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario. Guido è tutt’altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza. Comincia così, quasi controvoglia, una sfida processuale ricca di colpi di scena, un appassionante viaggio nei meandri della giustizia, insidiosi e a volte letali.

Gianrico Carofiglio Le perfezioni provvisorie, (Bari, 1961), pubblico La regola dell’equilibrio ministero specializzato in e nel più recente La indagini sulla criminalità misura del tempo. organizzata, nel 2007 è Nel 2004 Testimone nominato consulente inconsapevole e Ad della Commissione occhi chiusi diventano parlamentare antimafia due film per la televisione e dal 2008 al 2013 diretti da Alberto Sironi è senatore della e interpretati da Emilio Repubblica. Esordisce Solfrizzi. Tra le altre opere nel 2002 con Testimone di narrativa e saggistica: inconsapevole. È il primo i romanzi Il passato è una di una serie di romanzi terra straniera (Premio che ha per protagonista Bancarella 2005), da l’avvocato Guido cui nel 2008 è tratto Guerrieri. Personaggio l’omonimo film di Daniele che ritroviamo in Ad occhi Vicari, con chiusi, Ragionevoli dubbi, e Michele Riondino,

Conversazioni libri 76 bibliografia

La misura del tempo Non esiste saggezza Torino, Einaudi, 2019 Milano, Rizzoli, 2010 La versione di Fenoglio La manomissione Torino, Einaudi, 2019 delle parole a cura di Le tre del mattino Margherita Losacco Torino, Einaudi, 2017 Milano, Rizzoli, 2010 L’estate fredda Il paradosso Torino, Einaudi, 2016 del poliziotto Passeggeri notturni Roma, Nottetempo, 2009 Torino, Einaudi, 2016 Né qui né altrove. Una La regola dell’equilibrio notte a Bari Torino, Einaudi, 2014 Bari, Laterza, 2008 Una mutevole verità Cacciatori nelle tenebre Torino, Einaudi, 2014 con Francesco Carofiglio Milano, Rizzoli, 2007 La casa nel bosco con Francesco Carofiglio L’arte del dubbio Milano, Rizzoli, 2014 Palermo, Sellerio, 2007 La velocità dell’angelo Ragionevoli dubbi in AA.VV, Cocaina Palermo, Sellerio, 2006 Torino, Einaudi, 2013 Il passato è una terra Il bordo vertiginoso delle straniera cose Milano, Rizzoli, 2004 Milano, Rizzoli, 2013 Ad occhi chiusi Il silenzio dell’onda Palermo, Sellerio, 2003 Milano, Rizzoli, 2011 Testimone e Il silenzio dell’onda maresciallo Fenoglio che Le perfezioni provvisorie inconsapevole (2011), finalista al Premio ritroviamo anche in Palermo, Sellerio, 2010 Palermo, Sellerio, 2002 Strega 2012. Nel 2007 L’estate fredda e ne La realizza la graphic novel versione di Fenoglio. Cacciatori nelle tenebre con il fratello Francesco. Collaborazione proseguita con La casa nel bosco. Nel 2010 realizza La manomissione delle parole, testo da cui è tratto uno spettacolo teatrale da lui stesso interpretato. Nel 2014 con Una mutevole verità si aggiudica il Premio Giorgio Scerbanenco. Romanzo nel quale il protagonista è il

77 libri Conversazioni Donato Carrisi LA CASA DELLE VOCI Longanesi

Pietro Gerber non è uno psicologo come E per capire se quel frammento di memoria gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e corrisponde alla verità o è un’illusione, ha un i suoi pazienti hanno una cosa in comune: disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è sono bambini. Spesso protagonisti di eventi un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua drammatici o in possesso di informazioni infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere importanti sepolte nella loro fragile memoria, la bambina che è ancora dentro di lei. Una di cui la polizia si serve per le indagini. Pietro è bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva come l’addormentatore di bambini. Ma quando felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». riceve una telefonata dall’altro capo del mondo Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un da parte di una collega australiana che gli omicidio. O forse non ha semplicemente visto. raccomanda una paziente, Pietro reagisce con Forse l’assassina è proprio lei. perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un’adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un Dopo la laurea in omicidio. Giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, conosciuto come «il mostro di Foligno», Donato Carrisi (Martina Franca, 1973) studia criminologia e scienza del comportamento. Nel 1999 inizia l’attività di sceneggiatore per cinema e televisione. Fra le altre, scrive la sceneggiatura di Nassiryia - Per non dimenticare (Canale 5) ed è autore di soggetto e sceneggiatura della miniserie thriller Era mio fratello (Raiuno). Ha scritto e condotto su

Conversazioni libri 78 bibliografia

La casa delle voci Milano, Longanesi, 2019 Il gioco del suggeritore Milano, Longanesi, 2018 L’uomo del labirinto Milano, Longanesi, 2017 Il maestro delle ombre Milano, Longanesi, 2016 La ragazza nella nebbia Milano, Longanesi, 2015 Il cacciatore del buio Milano, Longanesi, 2014 L’ipotesi del male Milano, Longanesi, 2013 La donna dei fiori di carta Milano, Longanesi, 2012 Il tribunale delle anime Milano, Longanesi, 2011 Il suggeritore Milano, Longanesi, 2009 Raitre, il sabato in prima Nel 2017 debutta alla serata, la trasmissione Il regia con La ragazza nella sesto senso. È una firma nebbia, aggiudicandosi il del «Corriere della Sera». David di Donatello come Nel 2009 scrive per miglior esordiente. Nello Longanesi il suo primo stesso anno esce L’uomo romanzo, Il suggeritore, del labirinto che nel aggiudicandosi il Premio 2019 diventa il soggetto Bancarella. Di seguito della sua seconda regia. nel 2011 pubblica Il Tra i due film, nel 2018, tribunale delle anime, pubblica Il gioco del finalista al Premio Giorgio suggeritore. Scerbanenco. Nel 2012 consolida il suo status di autore affermato anche in campo internazionale con La donna dei fiori di carta. Nel 2013 con L’ipotesi del male si aggiudica il Premio Giorgio Scerbanenco.

79 libri Conversazioni Giancarlo De Cataldo QUASI PER CASO Mondadori

Torino, 1849. Reduce dalla disfatta di Novara, E mentre i francesi si preparano ad assaltare dove gli austriaci di Radetzky hanno stroncato Roma, i reazionari pretendono a gran voce il sogno di Carlo Alberto, il maggiore Emiliano una condanna esemplare per il giovane Mercalli di Saint-Just torna a Torino per venuto dal Piemonte a spargere sangue. sposare la fidanzata Naide, una delle prime Giancarlo De Cataldo, dopo la prima incursione donne medico d’Italia. Naide, però, è una risorgimentale de I traditori (seguito dalla patriota convinta, e mentre lui era sul campo sceneggiatura del film di Mario Martone Noi di battaglia è corsa a Roma, dove Mazzini sta credevamo) torna al suo periodo storico cambiando la storia con il miracolo progressista preferito con questo intrigo alla Conan Doyle, della Repubblica Romana. Emiliano vorrebbe in una delle cornici più affascinanti e meno raggiungerla, e l’occasione gliela offre conosciute della storia del nostro Paese. nientemeno che Cavour: bisogna trovare il giovane Aymone, compagno di bagordi di Vittorio Emanuele II, e riportarlo a Torino, dove lo aspetta un matrimonio di facciata voluto proprio dal nuovo re. Purtroppo, Emiliano non fa in tempo ad arrivare che la situazione precipita. Giancarlo De Cataldo, 2003, poi film per la regia dopo l’esordio nel di Michele Placido e in 1989 con Nero come seguito serie televisiva il cuore, pubblica nel per Sky, diretta da 1992 Minima criminalia: Stefano Sollima. Nel storie di carcerati e 2007 la Giuria dello carcerieri. Alterna la Scerbanenco giudica scrittura di romanzi e Romanzo Criminale il saggi con testi teatrali, miglior libro per i quindici tra cui Acido Fenico: anni del Premio. Nel 2010 ballata per Mimmo insieme a Mario Martone, Carunchio camorrista è lo sceneggiatore di Noi allestito dai Cantieri credevamo, selezionato Teatrali Koreja. Nel 2002 in concorso alla Mostra arriva la consacrazione di Venezia. Questa con Romanzo criminale. collaborazione gli vale un Premio Scerbanenco David di Donatello. Nel

Conversazioni libri 80 bibliografia

Quasi per caso La forma della paura Milano, Mondadori, 2019 con Mimmo Rafele Torino, Einaudi, 2009 Alba nera Milano, Rizzoli, 2019 L’India, l’elefante e me Milano, Rizzoli, 2008 L’agente del caos Torino, Einaudi, 2018 Fuoco! Milano, Edizioni Ambiente, Un fitto mistero: immagini 2007 e storie del crimine Roma, Contrasto, 2017 Nelle mani giuste Torino, Einaudi, 2007 Il combattente: come si diventa Pertini Romanzo criminale Milano, Rizzoli, 2017 Torino, Einaudi, 2002 La notte di Roma Teneri assassini con Carlo Bonini Torino, Einaudi, 2000 Torino, Einaudi, 2015 Onora il padre Nell’ombra e nella luce Milano, Mondadori, 2000 Torino, Einaudi, 2014 I giorni dell’ira. Storie di Giochi criminali matricidi con Carlo Lucarelli con Paolo Crepet Maurizio De Giovanni, Milano, Feltrinelli, 1998 Diego De Silva Torino, Einaudi, 2014 Il padre e lo straniero Roma, Manifestolibri, 1997 Suburra con Carlo Bonini Terroni Torino, Einaudi, 2013 Roma, Theoria, 1995 Io sono il Libanese Contessa Torino, Einaudi, 2012 Pavia, Liber, 1993 Il maestro, il terrorista, Minima criminalia: storie il terrone di carcerati e carcerieri Roma, Manifestolibri, 1992 2013 con Carlo Bonini 2018 fa il suo esordio alla Bari, Laterza, 2011 scrive Suburra. Come regia col documentario In giustizia Nero come il cuore nel caso di Romanzo Pertini: il combattente, Milano, Rizzoli, 2011 Milano, Interno Giallo, criminale, anche Suburra co-diretto con Graziano 1989 diventa prima un film per Diana. I traditori la regia di Stefano Sollima Torino, Einaudi, 2010 e poi una serie distribuita da Netflix. Ancora con Bonini pubblica nel 2015 La notte di Roma. Tra i progetti televisivi, cura per la Rai Crimini, una serie scritta da grandi autori italiani, ed è tra i giudici di Masterpiece, talent di Raitre, dedicato ai libri e alla scrittura. Nel

81 libri Conversazioni Maurizio De Giovanni NOZZE PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE Einaudi

Doveva essere il giorno più bello della sua vita. Una ragazza, nuda, in una grotta che affaccia su una spiaggia appartata della città; l’hanno uccisa con una coltellata al cuore. Un abito da sposa che galleggia sull’acqua. In un febbraio gelido che sembra ricacciare indietro nell’anima i sentimenti, impedendogli di uscire alla luce del sole, Lojacono e i Bastardi si trovano a indagare su un omicidio che non ha alcuna spiegazione evidente. O forse ne ha troppe. Ognuno con il proprio segreto, ognuno con il proprio sogno ben nascosto, i poliziotti di Pizzofalcone ce la metteranno tutta per risolvere il mistero: la ragazza della grotta lo esige. Perché non solo qualcuno le ha tolto il futuro, ma lo ha fatto un attimo prima di un giorno speciale. Quello che doveva essere il più bello della sua vita.

Maurizio De Giovanni nella raccolta L’omicidio Nozze sono otto) è tratta nel 2007 si affaccia sul Carosino. Le prime la serie televisiva per panorama letterario indagini del commissario Raiuno con Alessandro nazionale, dopo aver Ricciardi. Nel 2012 Gassman e Carolina vinto un premio, grazie scrive Il metodo del Crescentini e diretta al romanzo ambientato Coccodrillo che gli vale da Carlo Carlei e nella Napoli degli anni il premio Scerbanenco. Alessandro D’Alatri. Trenta, con protagonista È la prima apparizione Nel 2014 pubblica un il commissario Luigi del commissario racconto nell’antologia Alfredo Ricciardi, Il senso Lojacono che poi Giochi criminali (con del dolore, pubblicato sarà co-protagonista Giancarlo De Cataldo, da Fandango e dal 2012 di un’altra serie di Diego De Silva e Carlo (come l’intera serie) da grande successo, Lucarelli). In questo libro Einaudi. Ha inizio così un ambientata nella Napoli compare il personaggio ciclo fortunato che con Il contemporanea: di Bianca Borgati, pianto dell’alba è giunto I bastardi di contessa Palmieri di a dodici romanzi, più Pizzofalcone. Da questo Roccaspina, sviluppato tre racconti contenuti ciclo di romanzi (con successivamente in

Conversazioni libri 82 bibliografia

Nozze per i Bastardi di Una lunga notte L’omicidio Carosino. Pizzofalcone con Alessandra D’Antonio Le prime indagini del Torino, Einaudi, 2019 Villaricca, Napoli, Cento commissario Ricciardi Autori, 2015 Villaricca, Napoli, Cento Il pianto dell’alba. Ultima Autori, 2012 ombra per il commissario Anime di vetro. Falene Ricciardi per il commissario Il metodo del coccodrillo Torino, Einaudi, 2019 Ricciardi Milano, Mondadori, 2012 Torino, Einaudi, 2015 Le parole di Sara Gli altri fantasmi Milano, Rizzoli, 2019 Le mani insanguinate Santa Maria Capua Vetere, Villaricca, Napoli, Cento Edizioni Spartaco, 2012 Vuoto per i Bastardi di Autori, 2014 Pizzofalcone Per mano mia. Il Natale Torino, Einaudi, 2018 In fondo al tuo del commissario cuore. Inferno per il Ricciardi Sara al tramonto commissario Ricciardi Torino, Einaudi, 2011 Milano, Rizzoli, 2018 Torino, Einaudi, 2014 Ti racconto il dieci Il purgatorio dell’angelo. Giochi criminali maggio Confessioni per il con Giancarlo De Cataldo, Villaricca, Napoli, Cento commissario Ricciardi Carlo Lucarelli, Diego De Autori, 2010 Torino, Einaudi, 2018 Silva Torino, Einaudi, 2014 Storie azzurre Souvenir per i Bastardi di Villaricca, Napoli, Cento Pizzofalcone Gelo per i Bastardi di Autori, 2010 Torino, Einaudi, 2017 Pizzofalcone Torino, Einaudi, 2014 Il giorno dei morti. Rondini d’inverno. L’autunno del Sipario per il Un giorno di Settembre commissario Ricciardi commissario Ricciardi a Natale Roma, Fandango, 2010 Torino, Einaudi, 2017 in AA.VV., Regalo di Il posto di ognuno. I guardiani Natale Palermo, Sellerio, 2013 L’estate del commissario Milano, Rizzoli, 2017 Ricciardi Pane per i Bastardi di La luce Roma, Fandango, 2009 Napoli, Pironti, 2013 Pizzofalcone La condanna del Torino, Einaudi, 2016 Buio per i Bastardi di sangue. La primavera del Serenata senza Pizzofalcone commissario Ricciardi nome. Notturno per il Torino, Einaudi, 2013 Roma, Fandango, 2008 commissario Ricciardi I Bastardi di Pizzofalcone Il senso del dolore. Torino, Einaudi, 2016 Torino, Einaudi, 2013 L’inverno del Nove volte per amore commissario Ricciardi Per amore di Nami Roma, Fandango, 2007 Anime di vetro. Con Villaricca, Napoli, Cento con illustrazioni di Sara al tramonto e Autori, 2016 Paolo Pagliacci Le parole di Sara, De Cuccioli per i Bastardi di Fermo, Zefirobooks, 2012 Giovanni dà vita a un Pizzofalcone Vipera. Nessuna altro personaggio, Torino, Einaudi, 2015 quello di una poliziotta resurrezione per il commissario Ricciardi in pensione con un Il resto della settimana Torino, Einaudi, 2012 dono, l’invisibilità, e un Milano, Rizzoli, 2015 talento, rubare i segreti Le solitudini dell’anima alle persone. Villaricca, Napoli, Cento Autori, 2015

83 libri Conversazioni Antonio Moresco CANTO DI D’ARCO SEM

«Mi chiamo D’Arco e sono uno sbirro morto. Sono in forza da tre anni presso la Centrale di polizia della città dei morti. Tre anni... ho detto così solo per cercare di farvi capire, perché qui non ci sono gli anni. Sono stato ammazzato una notte durante un’indagine nella città dei vivi, di cui magari vi parlerò. Perché io sono un detective. O meglio lo ero, quando facevo tutte quelle cose che fanno i detective: raccogliere prove, cercare la verità, perseguire gli assassini e consegnarli alla giustizia. Adesso non me Antonio Moresco la sento più di fare le stesse cose, non ho più (Mantova, 1947) dice di sé (antoniomoresco. tempo da perdere. Ma vi parlerò anche di semlibri.com): «La questo». Questo è l’incipit del nuovo thriller mia infanzia, la mia metafisico nato dalla penna di Antonio Moresco. adolescenza e la mia D’Arco - l’unico personaggio nel mondo giovinezza sono state dell’autore che possiede un nome proprio - contrassegnate da una viene ingaggiato per risolvere un mistero che condizione famigliare attanaglia la grande e sterminata città dei morti: anomala, da grave difficoltà ad apprendere i bambini, tutti i bambini presenti, si sono messi e problematico rapporto a cantare in coro, in piena notte. Perché lo con la scuola, da tre anni fanno? Cosa - o chi - li guida? Lo sbirro dovrà di seminario e da dieci trovare le domande a queste risposte in un anni di lotta rivoluzionaria. viaggio costellato d’impedimenti e personaggi La mia vita di scrittore è secondari. stata contrassegnata da una lunga gestazione sotterranea per il rigetto da parte dell’editoria. Ho esordito a quarantacinque anni con un libro scritto a trenta, intitolato Clandestinità. Da allora, passando

Conversazioni libri 84 bibliografia

Canto di D’Arco Merda e luce Milano, SEM, 2019 Milano, Effigie, 2007 La mia città Le favole della Maria con Giuliano Della Casa illustrazioni di Giuliano Milano, Nottetempo, 2018 Della Casa Torino, Einaudi, 2007 Il grido Milano, SEM, 2018 Zio Demostene Milano, Effigie, 2005 Fiaba bianca illustrazioni di Nina Scritti di viaggio, di Bunjevac combattimento e di Milano, Rizzoli, 2018 sogno. Racconti Roma, Fanucci, 2005 L’adorazione e la lotta Milano, Mondadori, 2018 Lo sbrego Milano, BUR, 2005 Repubblica nomade Milano, Effigie, 2016 Canti del caos. Seconda parte L’addio Milano, Feltrinelli, 2003 Firenze, Milano, Giunti, 2016 L’invasione Milano, Rizzoli, 2002 Gli increati Milano, Mondadori, 2015 Canti del caos. Prima parte Scritti insurrezionali Milano, Feltrinelli, 2001 Milano, Effigie , 2014 Storia d’amore e di I randagi specchi. Una favola Milano, Mondadori, 2014 L’Aquila: Portofranco, Fiaba d’amore del 2000 vecchio pazzo e della La santa meravigliosa ragazza attraverso molti editori film tratto dalla Lucina. Torino, Bollati Boringhieri, morta 2000 grandi e piccoli, ho Con SEM sono usciti Milano, Mondadori, 2014 pubblicato più di trenta finoraFiabe da Antonio La visione. Un dialogo libri, tra i quali: Giochi Moresco (con disegni di La lucina con Carla Benedetti dell’eternità, opera scritta Nicola Samorì) e Il grido Milano, Mondadori, 2013 Cantù, King Kamehameha nell’arco di trentacinque e sono in programma le Il combattimento press, 1999 anni e in tre grandi parti riproposte di molte delle Milano, Mondadori, 2012 Il vulcano (Gli esordi, Canti del mie precedenti opere, La parete di luce Torino, Bollati Boringhieri, caos, Gli increati), Lettere cominciando con Lo 1999 a nessuno, La lucina, sbrego e Fiaba d’amore Milano, Effigie, 2011 Gli incendiati, I randagi, del vecchio pazzo e della Gli incendiati Gli esordi L’adorazione e la lotta. meravigliosa ragazza Milano, Mondadori, 2010 Milano, Feltrinelli, 1998 Ho scritto per il teatro morta, insieme alla Lettere a nessuno (La santa, Merda e luce), pubblicazione di altre Zingari di merda fotografie di Giovanni Torino, Bollati Boringhieri, tre libri per bambini (Le novità». Giovannetti 1997 favole della Maria, Piccola Milano, Effigie, 2008 fiaba un po’ da ridere e La cipolla un po’ da piangere, Fiaba Controinsurrezioni Torino, Bollati Boringhieri, Bianca, con illustrazioni con Valerio Evangelisti 1995 di Nina Bunjevac), e Milano, Mondadori, 2008 Clandestinità. Racconti alcuni legati alla mia Torino, Bollati Boringhieri, attività di sconfinamento 1993 attraverso il cammino (Repubblica nomade e altri). Ho interpretato un

85 libri Conversazioni Håkan Nesser In collaborazione con INTRIGO Ambasciata di Svezia a Roma Guanda

MORTE DI UNO SCRITTORE

David Moerk è un traduttore che vive una vita solitaria dopo la scomparsa della moglie in circostanze misteriose e ha appena ricevuto l’incarico di tradurre l’ultimo romanzo - inedito - di un celebre scrittore, Germund Rein. Ma nel frattempo Rein è morto e non può più spiegare perché pretende che quella sua opera non venga pubblicata in lingua originale e, soprattutto, perché si debba mantenere il massimo riserbo al riguardo. Dopo le prime indagini, le circostanze portano tutti a pensare che l’uomo si sia suicidato. Traducendo quell’ultimo enigmatico lavoro, Moerk si convince tuttavia che Rein sia stato ucciso da qualcuno a lui molto vicino. Determinato a capire cosa nascondano realmente la scomparsa della moglie e quella dell’autore, Moerk scoprirà molto presto che il contenuto di quel libro è destinato a stravolgere per sempre più di una vita. La sua, per prima.

Conversazioni libri 86 LA NEMICA DEL CUORE

È un momento molto difficile per Agnes: suo marito Erich è morto, e lei rischia di perdere la casa in cui hanno sempre vissuto insieme. Ancora rinchiusa nella solitudine del suo dolore, Agnes riceve una lettera inaspettata, un affettuoso messaggio da parte di Henny, amica d’infanzia con cui aveva rotto ogni rapporto vent’anni prima. Spinta dalla nostalgia e dalla curiosità, Agnes dà il via a quella che all’inizio sembra solo un’innocente corrispondenza tra vecchie conoscenti. Ma tutto cambia quando Henny svela ad Agnes il suo piano: uccidere il marito che la tradisce e cominciare una nuova vita. Per farlo senza destare sospetti, però, ha bisogno del suo aiuto, e per convincerla è disposta a tutto. Sopraffatta da un passato che credeva non sarebbe più tornato, Agnes sente di non avere scelta. Ma quanto vale una vita umana? Com’è possibile che una donna come lei possa pensare di uccidere qualcuno? Si tratta solo di soldi? O dietro c’è qualcos’altro?

87 libri Conversazioni ORMBLOMMAN FRÅN SAMARIA

Non ancora tradotto in Italia, è un racconto lungo (uscito in realtà già nel 1997 come feuilleton su un giornale col titolo Ormblomman från Samaria), in cui Henry, insegnante cinquantenne in crisi per l’abbandono della moglie, va in vacanza a K., nella casa in campagna di un ex compagno di liceo, Urban, aspirante scrittore. Ricordando i tempi di scuola, riemerge la storia della bella Vera Kall, compagna di classe di cui tutti erano innamorati, misteriosamente scomparsa la sera della festa di maturità. Vera era figlia di un severo pastore e viveva in una casa immersa nella foresta. Quella notte era scomparsa senza lasciare traccia ma l’ultimo ad averla vista era stato proprio Henry, i due avevano anche fatto l’amore. Cosa rimasta sempre segreta.

Ora che Henry è di nuovo in quei luoghi Anderssoon di Caroline foto riceve un biglietto a firma Vera Kall che dice «Era ora che tornassi». Henry e Urban sono sbalorditi dall’improvvisa ricomparsa di Vera, dopo trent’anni. Le indagini li portano tuttavia a scoprire che l’autrice del messaggio è una cugina di Vera, Eva, convinta come altri che Henry abbia a che fare con la sua scomparsa. Ma la verità finale sarà ancora più sorprendente.

Håkan Nesser Nesser si aggiudica Definito alternativamente hanno venduto oltre (Kumla, Svezia, 1950) numerosi premi tra cui lo come “il Camilleri tredici milioni di copie in ha insegnato lettere European Crime Fiction svedese” o caro agli tutto il mondo. Da alcuni in un liceo prima di Star Award (Ripper “appassionati di Maigret”, di essi sono state tratte diventare scrittore Award) e il Glass Key Nesser possiede una serie televisive e film, a tempo pieno. Nel Award. Nel 2006 con forte similitudine con gli come ad esempio tre 1993 pubblica il primo L’uomo senza un cane altri scrittori scandinavi. dei cinque tra racconti romanzo della serie che ha inizio l’altra serie di Nelle atmosfere, nel e romanzi raccolti sotto ha come protagonista grande successo con passo lento della il titolo Intrigo (Death il commissario Van protagonista l’ispettore narrazione, negli of an Author, Dear Veeteren, La rete a maglie svedese di origini italiane interni claustrofobici, Agnes, Samaria), che il larghe, ambientato nella Gunnar Barbarotti. nei personaggi regista Daniel Alfredson città fittizia di Maardam, Cinque storie (l’ultima apparentemente ha diretto tra il 2018 in un imprecisato paese delle quali, Confessioni esangui, e invece dotati e il 2019, e che sono del Nord Europa, e che di una squartatrice, scritta di dirompente emotività. presentati in anteprima a si chiude nel 2003 con nel 2012) ambientate I suoi romanzi sono Noir in Festival 2019. Il caso G. Un ciclo di nell’immaginaria cittadina stati tradotti in più di romanzi con il quale di Kymlinge in Svezia. venticinque lingue e

Conversazioni libri 88 bibliografia

Halvmördarenù Himmel över London Kära Agnes Kommissarien och Stoccolma, Albert Stoccolma, Albert serie Intrigo tystnaden Bonniers Förlag, 2019 Bonniers Förlag, 2011 Stoccolma, Albert Stoccolma, Albert Bonniers Förlag, 2002 Bonniers Förlag, 1997 De vänsterhäntas De ensamma La nemica del cuore Il commissario e il förening Stoccolma, Albert traduzione di Carmen silenzio Stoccolma, Albert Bonniers Förlag, 2010 Giorgetti Cima traduzione di Carmen Bonniers Förlag, 2018 L’uomo che odiava Milano, Guanda, 2019 Giorgetti Cima La confraternita dei i martedì Milano, Guanda, 2004 mancini traduzione di Barbara Och Piccadilly Circus traduzione di Carmen Fagnoni ligger inte i Kumla Ormblomman från Giorgetti Cima Milano, Guanda, 2011 Stoccolma, Albert Samaria Milano, Guanda, 2019 Bonniers Förlag, 2002 serie Intrigo Maskarna på Carmine Vasteras, ICA Nortons filosofiska Street Svalan, katten, rosen, Forlaget,1997 memoarer Stoccolma, Albert döden Stoccolma, Brombergs, Bonniers Förlag, 2009 Stoccolma, Albert Kvinna med 2016 Bonniers Förlag, 2001 födelsemärke Sanningen i fallet Bertil La rondine, il gatto, Stoccolma, Albert Alois Albertsson? la rosa, la morte Bonniers Förlag, 1996 serie Intrigo Stoccolma, Albert traduzione di Carmen Una donna segnata Stoccolma, Albert Bonniers Förlag, 2008 Giorgetti Cima traduzione di Carmen Bonniers Förlag, 2015 Berättelse om herr Roos Milano, Guanda, 2013 Giorgetti Cima Milano, Guanda, 2002 Marr Stoccolma, Albert Ewa Morenos fall serie Intrigo Bonniers Förlag, 2008 Stoccolma, Albert Barins triangel Stoccolma, Albert L’uomo con due vite Bonniers Förlag, 2000 serie Intrigo Bonniers Förlag, 2015 traduzione di Carmen Un corpo sulla spiaggia Stoccolma, Albert Giorgetti Cima traduzione di Carmen Bonniers Förlag, 1996 Rein Milano, Guanda, 2010 serie Intrigo Giorgetti Cima Milano, Guanda, 2012 Återkomsten Stoccolma, Albert En helt annan historia Stoccolma, Albert Bonniers Förlag, 2015 Stoccolma, Albert Flugan och evigheten Bonniers Förlag, 1995 Morte di uno scrittore Bonniers Förlag, 2007 Stoccolma, Albert L’uomo che visse un traduzione di Carmen Era tutta un’altra storia Bonniers Förlag, 1999 giorno Giorgetti Cima traduzione di Carmen traduzione di Carmen Milano, Guanda, 2018 Giorgetti Cima Carambole Giorgetti Cima Milano, Guanda, 2009 Stoccolma, Albert Milano, Guanda, 2003 Elva dagar i Bonniers Förlag, 1999 Stoccolma, Albert Människa utan hund Carambole Borkmanns punkt Bonniers Förlag, 2015 Stoccolma, Albert traduzione di Carmen Stoccolma, Albert Bonniers Förlag, 2006 Giorgetti Cima Bonniers Förlag, 1994 Hur jag tillbringar mina L’uomo senza un cane dagar och mina nätter Milano, Guanda, 2006 Il commissario cade in traduzione di Carmen trappola Stoccolma, Albert Giorgetti Cima Münsters fall Bonniers Förlag, 2015 traduzione di Carmen Milano, Guanda, 2008 Stoccolma, Albert Giorgetti Cima Bonniers Förlag, 1998 Levande och döda i Från doktor Klimkes Milano, Guanda, 2016 Winsford Il dovere di uccidere horisont traduzione di Carmen Det grovmaskiga nätet Stoccolma, Albert Stoccolma, Albert Bonniers Förlag, 2013 Giorgetti Cima Stoccolma, Albert Bonniers Förlag, 2005 Milano, Guanda, 2017 Bonniers Förlag, 1993 Styckerskan från Lilla Skuggorna och regnet La rete a maglie larghe Burma Kim Novak badade aldrig traduzione di Carmen Stoccolma, Albert i Genesarets sjö Stoccolma, Albert Bonniers Förlag, 2004 Giorgetti Cima Bonniers Förlag, 2012 Stoccolma, Albert Milano, Guanda, 2001 Confessioni di una Fallet G Bonniers Förlag, 1998 squartatrice Stoccolma, Albert Il ragazzo che sognava Koreografen traduzione di Carmen Bonniers Förlag, 2003 Kim Novak Stoccolma, Albert Giorgetti Cima Il caso G traduzione di Carmen Bonniers Förlag, 1988 Milano, Guanda, 2014 traduzione di Carmen Giorgetti Cima Giorgetti Cima Milano, Guanda 2007 Herr Kadar Milano, Guanda, 2015 Stoccolma, Novellix, 2012

89 libri Conversazioni Piernicola Silvis GLI ILLEGALI SEM

In una piovosa serata napoletana, la mano di Da quel momento, Bruni è risucchiato in un un killer uccide Raffaele Esposito, un vecchio vortice di torbidi interessi che legano magistrati prefetto in pensione. Tutti lo consideravano corrotti e avvocati che hanno svenduto la un mite, ma in realtà, anni prima, Esposito era toga, e quando finalmente la squadra dello invischiato fino al collo nel potere romano SCO tirerà i fili della vicenda, emergerà, fra gli e, prima di morire, sembrava fosse sul punto sporchi intrecci che legano camorristi, poteri di dare alle stampe un esplosivo memoriale locali e festini di coca e sesso violento, tutto che avrebbe fatto paura a molti. Per capire il marcio che circondava la vita di Esposito, cosa ci sia davvero sotto quel delitto, il capo sacrificata da gente spregiudicata sull’altare di della Polizia invia a Napoli Renzo Bruni e un folle quanto insospettabile disegno criminale la sua squadra. Le prime indagini vertono dall’architettura cristallina. sull’inquietante passato del vecchio prefetto, ma le cose prendono improvvisamente una piega diversa: l’attenzione degli investigatori si sposta, infatti, su un equivoco avvocato il cui studio sta andando in fallimento.

Conversazioni libri 90 bibliografia

Gli illegali Milano, SEM, 2019 La lupa Milano, SEM, 2018 Formicae Milano, SEM, 2016 Gli anni nascosti Milano, Cairo, 2010 L’ultimo indizio Roma, Fazi, 2008 Un assassino qualunque Roma, Fazi, 2006

Piernicola Silvis Un thriller tradotto in è La lupa, il terzo è Gli (Foggia, 1954), come spagnolo e tedesco che illegali, ambientato però a afferma nella sua pagina ha come argomento la Napoli. Il primo agosto del web (piernicolasilvis. pedofilia violenta. Sempre 2017, dopo essere stato com), racconta storie di Fazi gli commissiona Questore di Oristano fantasia che si fondano quello che nel 2008 prima e Questore di su quello che, per tanti diventa L’ultimo indizio, Foggia poi, lascia la anni, ha visto nel lavoro un poliziesco basato su Polizia di Stato. Ora si e nella vita. Laureato un’indagine in cui l’autore dedica alla scrittura, e in Giurisprudenza, ha realmente lavorato nel vive fra Roma e Milano. sostiene il concorso 1992. Nel 2010 pubblica, Dal dicembre 2018 scrive per Commissario di questa volta con Cairo, opinioni sulla sicurezza Pubblica Sicurezza, vinto Gli anni nascosti, una per il blog del «Fatto nel 1981. Gira l’Italia per spy story ambientata in Quotidiano» lavoro. La professione e Italia, rieditata nel 2019 in i continui spostamenti ebook da SEM (Società di sede gli regalano un Editrice Milanese) con il bagaglio di conoscenze titolo La Rete Ksenofont. ed esperienze tali da Nel 2017, ancora per consentirgli di diventare SEM, esce Formicae. È un narratore. Nel 2006 il primo romanzo della scrive un romanzo, Un Trilogia delle Croci che assassino qualunque, vede protagonista il pubblicato prima da poliziotto Bruni e la città Fazi e poi da Mondadori. di Foggia. Il secondo

91 libri Conversazioni Gino Vignali LA NOTTE ROSA Solferino

Sei feriti in una rissa, quattro ubriachi ripescati in Come se non bastasse, poco fuori città mare, solo tre scomparsi: un grande successo vengono ritrovati un’auto crivellata di colpi per la polizia di Rimini dato che la Notte Rosa, di Kalashnikov e tre cadaveri. Nonostante il il Capodanno estivo della Riviera che richiama flirt con un fascinoso pescatore-avvocato, il in città migliaia di persone, nella prima sera vice questore Confalonieri Bonnet ha pensieri poteva fare molti più danni. Ma il sollievo di insolitamente cupi, mentre l’indagine assume Costanza Confalonieri Bonnet e della sua tinte fosche e i rapitori cominciano a mandare squadra dura poche ore, il tempo di registrare a casa Giulia Ginevra… un pezzo dopo l’altro. In un’altra scomparsa: quella della madrina della questo nuovo giallo della sua popolare serie, serata di chiusura, Giulia Ginevra Mancini, la Gino Vignali scava nell’animo dei personaggi fashion blogger più famosa d’Italia, fidanzata mostrandoli alle prese con il dubbio, la del campione di moto Gp Malcolm «the Eagle» tentazione, la menzogna. Piccinelli, gloria locale oltre che nazionale.

Conversazioni libri 92 bibliografia

La notte rosa: estate Milano, Solferino, 2019 Ci vuole orecchio: primavera Milano, Solferino, 2019 La chiave di tutto: inverno Milano, Solferino, 2018

Il nome di Gino Vignali c’è, Operaccia romantica. Hanno anche partecipato (Milano) è legato Dal 1995 al 1999 hanno alla sceneggiatura di indissolubilmente a collaborato inoltre Così è la vita di Aldo quello di Michele Mozzati, con Aldo, Giovanni & Giovanni & Giacomo un sodalizio nato ai tempi Giacomo alla scrittura (1998). Vignali esordisce dell’università e che li ha dei loro spettacoli nel 2018 come scrittore resi celebri come Gino teatrali, da I corti a Tel noir con la Chiave di tutto & Michele. Sono tra i chi el telùn. La coppia (Solferino 2018), primo fondatori dell’agenda ha pubblicato numerosi capitolo di una tetralogia Smemoranda, hanno libri tra cui Anche le ambientata a Rimini in partecipato alla nascita e formiche nel loro piccolo una delle quattro stagioni alla crescita del cabaret s’incazzano (1991), dell’anno, nella quale la Zelig e ideato l’omonima Saigon era Disneyland protagonista è Costanza trasmissione televisiva. (in confronto) (1991), Confalonieri Bonnet, Per il teatro hanno iniziato Il pianeta dei Bauscia: vicequestore ricca di con Gabriele Salvatores, viaggio al centro della buona famiglia e con co-firmando per il Teatro Lega (1993) e Neppure suite al Grand Hotel. dell’Elfo, Comedians ed un rigo di cronaca (2000). Eldorado (1985-1986). Per il cinema hanno Dal 1986 alla fine degli curato i dialoghi di anni Novanta hanno Kamikazen - Ultima notte contribuito ai successi a Milano di Salvatores teatrali di Paolo Rossi, (1988) e di Volere volare tra cui Chiamatemi di Maurizio Nichetti e Kowalski, C’è quel che Guido Manuli (1991).

93 libri Conversazioni Guido Vitiello UNA VISITA AL BATES MOTEL Adelphi

Questa indagine nasce da una serie di indizi «È un’indagine, sì, anche se non è un’indagine curiosi: un refuso rivelatore - Psyche invece di poliziesca, perlomeno non un’indagine alla Psycho - nel primo trafiletto che annunciava il maniera di Arbogast - il detective privato del film, nuovo progetto di Hitchcock. Una statuetta di che con i suoi metodi non arriva lontano. Ma Amore e Psiche di Canova che s’intravede in il passo del libro è senza dubbio quello di una una scena del film. Una sibillina dichiarazione detection, del graduale diradarsi di un mistero. del regista, che presentò Psycho alla stampa E sono felice se qualche lettore avvertirà come un’«escursione nel sesso metafisico». questa sorta di suspense mistagogica, questo Continua con un’ispezione dei luoghi del delitto fremito conoscitivo che mi ha accompagnato ormai disabitati: il Bates Motel e la casa arcigna per tutta la creazione del libro, e che ho in cima alla collina, che Hitchcock volle allestire cercato di trasferire sulla pagina. È una visita come gallerie d’arte o Wunderkammern. E guidata al Bates Motel, ma una visita a suo diventa una visita guidata che si svolge, con modo pericolosa - come quelle di Marion, di i brividi di prammatica, fra il bric-à-brac degli Arbogast, di Lila. Dietro ogni porta, non sai cosa arredi cupi, e sotto l’occhio impassibile di ti attende». uccelli impagliati. Una stanza dopo l’altra, il [Intervista con Guido Vitiello, detective Vitiello - e dietro di lui, lo spirito di un di Matilde Quarti, 21 ottobre Hitchcock mistagogo e sornione - ci aiutano 2019, www.illibraio.it] a vedere la spettrale dimora vittoriana di Psycho come un musée imaginaire dell’erotica misterica, per le cui stanze si inseguono tre cicli mitologici infernali: Amore e Psiche, Orfeo ed Euridice, Demetra e Persefone. È una scoperta sorprendente e a suo modo sinistra, alla quale tutto sommato vorremmo sottrarci. Ma forse è troppo tardi: come avremmo dovuto sapere prima ancora di aprire il libro, infatti, dal regno infero di Norman Bates non si esce con la stessa facilità con cui si entra.

Saggi libri 94 bibliografia

Una visita al Bates Motel La commedia Milano, Adelphi, 2019 dell’innocenza. Una congettura sulla In nome della Legge detective story - Un libro sul cinema Roma, Luca Sossella giudiziario italiano Editore, 2008 a cura di Catanzaro, Rubbettino Una stagione all’inferno. Editore, 2013 Hans-Jürgen Syberberg e la questione della colpa I turbamenti di un nel cinema tedesco giovane bibliomane Santa Maria Capua Vetere, Firenze, Cult editore, 2012 Caserta, Ipermedium Libri, Non giudicate. 2007 Conversazioni con i Dall’LSD alla Realtà veterani del garantismo Virtuale Macerata, Liberilibri, 2012 Santa Maria Capua Vetere, Ha visto il montaggio Caserta, Lavieri edizioni, analogico? 2007 con Andrea Pergolari Guido Vitiello di La commedia Santa Maria Capua Vetere, (Napoli, 1975) vive dell’innocenza. Una Caserta, Lavieri edizioni, e lavora a Roma. congettura sulla 2011 Ricercatore presso il detective story (2008), Il testimone immaginario. Coris (Dipartimento e In nome della Legge Auschwitz, il cinema e la di Comunicazione e - Un libro sul cinema cultura pop Ricerca Sociale), insegna giudiziario italiano, Santa Maria Capua Vetere, Teorie del cinema e Rubbettino Editore 2013, Caserta, Ipermedium Libri, dell’audiovisivo presso e di molti saggi, anche 2011 l’università “La Sapienza” in lingua inglese, su vari di Roma. Collabora con argomenti: televisione, «Il Foglio», dove tiene sociologia, letteratura la rubrica quotidiana crime, storia e cinema, Il Bi e il Ba, e con pubblicati in numerosi «Internazionale», dove volumi fino a oggi. cura la rubrica della (Per approfondire: posta Il Bibliopatologo guidovitiello.com) risponde. È autore

95 libri Saggi SCERBANENCO GIORNALISTA UN INCONTRO PER SCOPRIRE L’ALTRA FACCIA DEL PADRE DEL NOIR ITALIANO. In collaborazione con il Master in Giornalismo - IULM

Non molti dei lettori appassionati delle di pensiero e di costumi, esistente in Italia, storie nere, per lo più milanesi, di Giorgio e il loro ruolo di formazione delle giovani Scerbanenco, conoscono la storia della sua generazioni, come dell’opinione pubblica carriera di giornalista e di curatore editoriale era fondamentale. Nell’incontro che Noir in e responsabile di riviste. Una carriera molto festival dedica a questo approfondimento, in intensa, costellata di collaborazioni letterarie collaborazione con il Master in Giornalismo che poi costituirono il patrimonio narrativo a dell’università milanese IULM, che ospita il cui attinse per costruire i suoi romanzi, ma non festival ormai da quattro anni, la figlia Cecilia solo. Pochi infatti conoscono la sua attività di Scerbanenco, già autrice di una esaustiva curatore della posta del cuore di varie riviste biografia sul padre uscita nello scorso femminili tra le più popolari negli anni dai anno (Il fabbricante di storie. Vita di Giorgio Quaranta ai Sessanta. In quell’epoca le riviste Scerbanenco, La nave di Teseo) dialogherà erano il solo mezzo di diffusione culturale, con alcuni giornalisti-scrittori e con gli studenti del Master che hanno preparato dei video sull’argomento. Nella carriera giornalistica di Giorgio Scerbanenco (1911-1969), durata dal 1934 al 1969, si possono individuare alcune fasi principali: 1934-38. Gli inizi Il 1934, con le prime pubblicazioni di racconti ed elzeviri su «Piccola», testata Rizzoli diretta da Zavattini. Scerbanenco conosce qui un gruppo di colleghi e amici che lo accompagneranno fino agli anni Sessanta: Mura, Milly Dandolo, Carlo Sprea, Salvator Gotta, Luciana Peverelli, Giana Anguissola, Antonia Monti… Il mondo del giornalismo italiano tra le due guerre, più o meno legato al fascismo e al futurismo. Importanti per comprendere i primi passi dell’autore e la sua successiva carriera sono i legami di Scerbanenco con le diverse personalità e con la nuova politica culturale del fascismo.

Eventi Speciali noir in festival 96 1938/43 Nel 1938 il passaggio a Mondadori, sempre con Zavattini. Comincia così una collaborazione con «Grazia», (con lo pseudonimo Luciano), dove tiene una corrispondenza in nuce con le lettrici. Questa prima presenza settimanale su un femminile, ne anticiperà tutta la carriera successiva in Rizzoli. A questo affianca elzeviri e articoletti satirico-moralistici (in particolare su «Clan» e «Il Milione»). Nel 1942 inizia la collaborazione al Corriere, edizione del pomeriggio, con racconti, romanzi a puntate e articoletti di varia non firmati. 1945 - 1964: ai vertici della carriera Al termine della guerra Andrea Rizzoli lo 1964-1969 riassume immediatamente in casa editrice Verso la fine del 1964 lascia l’impegno con un triplice ruolo: condirettore e autore per redazionale per dedicarsi solo alle «Novella», direttore di «Bella» (posta del cuore collaborazioni, sia con le testate femminili come Valentino), autore per «Annabella» storiche di Rizzoli, sia con la «Notte» e (posta come Adrian). In più, Scerbanenco «Stampa Sera». Per quest’ultima scrive alcuni collabora sotto pseudonimo per molte altre dei suoi racconti noir più belli, e reinterpreta riviste, tra le quali: «Bolero», «Confidenze di alcuni casi di cronaca dell’epoca, da sempre Liala», «Gioia»… alla base delle sue storie, anche sentimentali. Molto interessante di questo periodo è il Sono gli anni della svolta “crime”, sempre modificarsi delle riviste, la moda, i temi, le più decisa e caratterizzata da stile e temi suoi lettere delle lettrici nel corso dei tre decenni, propri. Chiude un’ultima fase, dall’uscita di fortemente caratterizzati dalla miseria degli Venere Privata (1966) alla morte: compare anni Quaranta; dal moralismo degli anni il cinema, il reciproco interesse tra autore Cinquanta; dalla gioia di vivere dei primi e registi e produttori, il passaggio allora Sessanta. insolito di un giornalista alla sceneggiatura. Il A questo scopo, le lettere delle lettrici - e le progetto fu purtroppo interrotto dalla morte di sempre partecipi risposte di Scerbanenco/ Scerbanenco. Anche su questo argomento, Adrian/Valentino - offrono un materiale nell’Archivio Scerbanenco a Lignano preziosissimo e ancora inesplorato, un vero Sabbiadoro vi sono molte carte mai studiate. documento storico e sociologico.

97 noir in festival Eventi Speciali Cristina Cassar Scalia LA LOGICA DELLA LAMPARA Einaudi

In piena notte, dalla loro barca il dottor Manfredi Monterreale e Sante Tammaro, giornalista di un quotidiano online, intravedono sulla costa un uomo che trascina una valigia e la getta fra gli scogli. Poche ore dopo il vicequestore Vanina Guarrasi riceve una chiamata anonima: una voce femminile riferisce di aver assistito all’uccisione I CINQUE di una ragazza avvenuta quella notte in un villino FINALISTI sul mare. I due fatti sono legati e danno il via a un’indagine assai più delicata del previsto. Anche DEL PREMIO grazie all’aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè, con il quale fa ormai coppia fissa, Vanina GIORGIO sbroglierà un intrigo che, fino all’ultimo, riserva SCERBANENCO delle sorprese.

2019 Medico oftalmologo, Cristina Cassar Scalia (Noto, 1977) vive e lavora a Catania. Ha pubblicato per Sperling & Kupfer, La seconda estate (2014, tradotto in Francia e Premio Internazionale Capalbio Opera Prima) e Le stanze dello scirocco (2015). Sabbia nera (Einaudi, 2018, Premio letterario Racalmare Leonardo Sciascia 2019), il suo primo romanzo con protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi, ha conquistato lettori e critici. I diritti sono stati venduti all’estero e opzionati per il cinema e la televisione. Quest’anno, sempre per Einaudi, ha pubblicato la seconda avventura di Vanina Guarrasi, La logica della lampara.

Premio Scerbanenco libri 98 Piergiorgio Pulixi L’ISOLA DELLE ANIME Rizzoli

Le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce sono assegnate alla sezione Delitti insoluti della questura di Cagliari. Per la prima è un trasferimento punitivo, per l’altra è una fuga da Milano e da un passato doloroso. Confinate in archivio e diffidenti l’una dell’altra, le due iniziano a indagare sui misteriosi omicidi di giovani donne, commessi parecchi anni prima in alcuni antichi siti nuragici dell’isola. Ma la pista fredda diventa all’improvviso rovente. Il killer è tornato a colpire. Eva e Mara dovranno misurarsi con i rituali di una remota, selvaggia religione e ingaggiare un duello mortale Romano De Marco con i propri demoni. NERO A MILANO Piergiorgio Pulixi (Cagliari, 1982), fa parte Piemme del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Insieme allo Una villetta abbandonata alla periferia di Milano. stesso Carlotto e ai Sabot pubblica Perdas de Due cadaveri carbonizzati, nessun indizio. È fogu (2008) per poi proseguire con L’albero questa la matassa che il commissario Luca Betti di microchip (2009), Un amore sporco (2010) deve sbrogliare, in uno dei periodi più complicati e Padre nostro (2014). È autore della saga della sua vita: la separazione dalla moglie e il poliziesca di Biagio Mazzeo premiata con difficile rapporto con la figlia. Intanto, l’ex collega diversi riconoscimenti. Alcuni suoi racconti sono Marco Tanzi, ormai un investigatore privato di pubblicati su «il Manifesto», «Left», «Micromega» successo, deve rintracciare un diciottenne con e «Svolgimento» e in diverse antologie. I suoi problemi mentali, fuggito per andare a vivere fra i romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati clochard. Quando un serial killer inizia a far strage Uniti, in Canada e nel Regno Unito. di senzatetto, la sua indagine si trasforma in una corsa contro il tempo. Le strade dei due amici ed ex colleghi torneranno fatalmente a incrociarsi.

Romano De Marco (Francavilla al Mare,1965), è responsabile della sicurezza di uno dei maggiori gruppi bancari italiani. Esordisce nel 2009 nel Giallo Mondadori con Ferro e fuoco. Nel 2011 esce Milano a mano armata (Foschi, Premio Lomellina in Giallo 2012). Con Fanucci pubblica nel 2013 A casa del diavolo e con Feltrinelli Morte di Luna, Io la troverò e Città di polvere (gli ultimi due finalisti al Premio Scerbanenco nel 2014 e nel 2015). I suoi racconti sono apparsi su giornali e riviste, tra cui «Linus» e «il Corriere della sera», e sui periodici del Giallo Mondadori. Per Piemme ha pubblicato L’uomo di casa (2017) e Se la notte ti cerca (2018).

99 libri Premio Scerbanenco Ilaria Tuti NINFA DORMIENTE Longanesi

Li chiamano cold case, e sono gli unici di cui posso occuparmi, ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d’improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli Patrizia Rinaldi indizi mi porteranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in LA DANZA profiling.

DEI VELENI Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia E/O di Udine. Da ragazzina voleva fare la fotografa, ma ha studiato Economia. Ama il mare, ma vive La detective ipovedente Blanca e i suoi colleghi, in montagna. Appassionata di pittura, nel tempo il commissario Martusciello, l’agente scelto Carità, libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa Liguori e Micheli, si ritrovano a dover risolvere editrice. Il suo romanzo d’esordio, Fiori sopra due casi che sembrano scollegati: il traffico di l’inferno (Longanesi 2018), è stato un vero e animali illegali provenienti dall’estero e la morte proprio caso editoriale in Italia e all’estero, finalista di una donna, avvenuta apparentemente a causa al Premio Scerbanenco 2018, è stato selezionato del morso di un ragno, rarissimo e letale. Il primo come Crime Book of the Month dal «Times» nel caso porterà alla morte di due veterinari, mentre marzo 2019. Tra i punti di forza, un’ambientazione il secondo sembra opera di un assassino seriale suggestiva e inquietante, uno stile fresco e maturo che usa i ragni come armi. Le indagini però allo stesso tempo, un meccanismo narrativo procedono a rilento, nel commissariato regna impeccabile e una protagonista, Teresa Battaglia, l’anarchia, ognuno conosce solamente un pezzo da subito indimenticabile. dell’indagine e spesso lo nasconde agli altri.

Patrizia Rinaldi (Napoli, 1960) è laureata in Filosofia e si è specializzata in scrittura teatrale. Nel 2016 ha vinto il Premio Andersen Miglior Scrittore. Tra le sue pubblicazioni: La compagnia dei soli, illustrato da Marco Paci, (Sinnos 2017), vincitore del Premio Andersen Miglior Fumetto 2017, Un grande spettacolo (Lapis 2017), Federico il pazzo, vincitore del premio Leggimi Forte 2015 e finalista al premio Andersen 2015 (Sinnos 2014), Mare giallo (Sinnos 2012), Rock sentimentale (El 2011), Piano Forte (Sinnos 2009). Per le Edizioni E/O ha pubblicato Tre, numero imperfetto, Blanca, Rosso caldo, Ma già prima di giugno (Premio Alghero 2015) e La figlia maschio (2017).

Premio Scerbanenco libri 100 promosso da in collaborazione e con il sostegno di

con la collaborazione di con il patrocinio di

Provincia di Como

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Finito di stampare nel mese di novembre 2019 presso la tipografia Ponte Sisto (Roma)