www.diocesinola.it Domenica, 23 febbraio 2020 il punto Prossima uscita domenica 22 marzo 2020 L’informazione non esiste più? arebbe ora di prenderne atto: nel mondo del- Sle comunicazioni globali e dell’interconnes- sione permanente, la questione seria, anche più di altre, pure urgenti, è quella dell’informazione. Come mostrano serie tv quali The Loudest Voice, e The morning Show – basate su fatti e dinamiche reali – oggi i grandi network d’informazione glo- bali detengono un potere incoparabilmente più grande che in passato, che non sempre gestisco- no eticamente. Il punto è l’implemento enorme della loro pervasività permesso dalla tecnologia odierna. Ecco perché la questione dell’informa- Inserto mensile della diocesi di Nola Telefono 081.3114626 zione è oggi urgente: se è posta in modo dram- A cura dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali E-mail: [email protected] matico, non più in film di nicchia, ma in serie tv Via San Felice, 30 - 80035 Nola (Na) Facebook: indialogochiesadinola Nolasette mondiali, vuol dire che è davvero una cosa seria. Inserto di Pino M. De Stefano

Speciale Ambiente Venti anni fa Silvio Orlando, Antonio Floro Flores Smaltimento rifiuti la consacrazione vivere la fede Una vita per il calcio tra presente e futuro del vescovo Rinaldi tra fiction e realtà e un «no» alla Juve

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Quaresima, il messaggio Nel deserto «Sposi e preti: vocazioni il Signore donerà nuovi calzari

DI FRANCESCO MARINO * Mettersi innanzi al proprio in relazione ma distinte» peccato è una scelta difficile. MSignifica mettersi in discussione, Don Renzo, il tema scelto unisce due missione evangelizzatrice sta nel fat- re, hanno il compito di far sperimen- significa entrare in crisi, significa provare Don Renzo Bonetti è intervenuto a realtà complesse. Come è possibile to che essa nasce da un sacramento tare e rendere visibile agli altri l’amo- dolore. E il dolore tendiamo ad evitarlo, coniugare, oggi, sposi e nuova e- specifico, il sacramento del matri- re di Dio. La loro unione non è per sé a condannarlo: più facile condannare Scafati in un incontro sul rapporto tra vangelizzazione? monio. Bisogna avere il coraggio di stessi, è «amore da esportazione». all’esilio il dolore per il bene non fatto missione degli sposi ed evangelizzazione L’evangelizzazione è scritta nel Dna percorrere fino in fondo questa in- Si avverte il bisogno di ripensare la che accoglierlo perché sia spinta per il degli sposi. La relazione sponsale è la tuizione, affinché vivano secondo la formazione cristiana degli sposi. Pro- bene che ancora può essere compiuto. Il via che Dio ha scelto per comunicar- loro vocazione l’annuncio cristiano, getto Mistero Grande cerca di inter- dolore lo si evita. Non c’è infatti nessuna DI LUISA IACCARINO tegrato pensiero teologico ed aspet- si all’umanità. La loro unione rivela il nel nostro contesto culturale. cettare quest’esigenza. giustizia nella sofferenza, nel dolore. to pastorale, attraverso il commen- volto di Dio. Nella misura in cui re- Attraverso quali forme e linguaggi? In che modo? Nemmeno la fede può portare a enza la famiglia, non si può to di alcuni Documenti magisteria- cuperiamo questa identità sacramen- Ritorno all’annuncio non significa tor- I percorsi devono avere come primo giustificare il dolore. Può portare però ad comprendere la Chiesa». La li ed il racconto dell’esperienza con tale degli sposi, recupereremo la loro nare a parlare di Dio. Questo fa parte scopo la formazione della coscienza accoglierlo come spazio del dialogo con «Scentralità degli sposi nella le famiglie, frutto di un lungo per- centralità nella vita della Chiesa. Ci di una mentalità razionalistica, per cui sacramentale degli sposi. Il matrimo- il Signore. In pochi mesi, cara Chiesa di vita ecclesiale è stato il punto di par- corso. Don Renzo è stato Direttore preoccupiamo tanto di costruire una comunico Dio mediante delle idee. nio cristiano non è una semplice be- Nola, abbiamo insieme vissuto la perdita tenza dell’intervento di don Renzo dell’Ufficio per la Pastorale della Fa- pastorale della famiglia, quando in- Ma Dio non si può conoscere ad una nedizione. Mistero Grande nasce dal di tre presbiteri diocesani. Può forse Bonetti all’incontroLa missione degli miglia della Cei e Consultore del vece dovremmo pensare ad una pa- conferenza. Dio è vita e si sperimen- desiderio di offrire a fidanzati e spo- sembrarci giusta la morte di don Alfonso, sposi. Via per una nuova evangelizza- Pontificio Consiglio per la Famiglia. storale con la famiglia. Spesso, poi, u- ta attraverso la vita. Il linguaggio fon- si strumenti e percorsi, in modo da di don Franco e di don Giuseppe? No, zione, tenutosi nella parrocchia San- Oggi, è impegnato nel progetto Mi- niformiamo la missione degli sposi a damentale è quello dell’amore vissu- aiutarli a diventare consapevoli del non può. Ma la fede ci viene in soccorso. ta Maria delle Vergini in Scafati, lo stero Grande che si interessa della quella di ogni altro laico, dimenti- to. È l’unica via per l’annuncio del Van- dono del sacramento delle nozze. An- La Parola ci indica la via. La liturgia di scorso 4 febbraio. Don Renzo ha in- formazione cristiana degli sposi. cando che l’originalità della loro gelo. Gli sposi attraverso il loro amo- che per questo non ci siamo costitui- oggi, domenica 23 febbraio, ultima ti come associazione o movimento: domenica prima dell’inizio della devono vivere la loro missione nel Quaresima, ci ricorda, con l’Apostolo solidarietà Don proprio territorio. Paolo, che siamo di Cristo, e che Cristo è Giovanni De Nella formazione dei sacerdoti, su di Dio (Cfr. 1Cor 3, 16–23). Quel Cristo Riggi, quale aspetto bisogna porre atten- che tra due domeniche contempleremo Brusciano: la generosità vince parroco di S. zione per preparare ad accompa- trasfigurato nella sua divinità, nel suo razie alla generosità delle aziende Maria delle gnare le coppie di sposi? essere Dio (Cfr. Mt 17,1–9): ai tre Gsostenitrici, dei ristoratori, dei pa- Vergini, don Le due realtà sacramentali sono in re- discepoli spettatori, terrorizzati sticcieri che hanno donato le loro pie- Renzo lazione e vanno vissute in comunio- dall’evento, Gesù dirà: «Alzatevi, non tanze e alle circa 1000 persone che han- Bonetti, ne. La formazione dei futuri sposi di- temete». Disorientati, i discepoli si no partecipato alla quarta edizione del- presidente Fondazione pende dalla formazione del sacerdo- fidano della voce di Gesù: la relazione la manifestazione “Insieme per il dormi- Famiglia te. Il prete deve essere consapevole del- con lui li fa rialzare, li spinge ad alzare di torio” – organizzata dalla Comunità in- Dono la specificità della missione sponsale, nuovo lo sguardo, a riprendere il terparrocchiale di Brusciano, con il so- Grande, solo così sarà in grado di comunicar- cammino che era tutt’altro che facile, stegno del parroco, don Salvatore Purca- monsignor la alle coppie che incontra. Il perico- verso Gerusalemme. Nella relazione con ro e la collaborazione degli chef Genna- Francesco lo, infatti, è che coinvolga gli sposi nel- il Signore, anche il dolore diventa ro Langellotti e Tommaso Foglia – so- Marino, la sua missione. Ma gli sposi non so- possibilità di vita, di bene, rivelando la no stati raccolti, al netto delle spese, vescovo di no gli aiutanti del prete, né la loro mis- sua sapienza: anche nel dolore il Signore 14.507,88 euro, che consentiranno un Nola sione si riduce all’attività parrocchia- parla, e ci invita ad «alzarci», a passo in più verso la costruzione de La le. Non si può pensare di preparare a continuare il cammino perché anche se Casa di Sant’Antonio, centro di acco- ricevere il sacramento delle nozze, sen- non comprendiamo, seguendo lui glienza per chi non ha un tetto. «Siamo za conoscere il significato del servizio vivremo la Pasqua, avremo la vita eterna. contenti di vedere come negli anni que- degli sposi nella Chiesa e nella società. In questa Quaresima, Chiesa di Nola: sto evento sia cresciuto, come sta a cuo- «Alzati e cammina», io camminerò con re sempre a più persone il motivo che te. Affronta il tempo che ci apre alla ci spinge a fare tutto questo – ha det- Pasqua pronta a lasciarti condurre nel to don Purcaro –. L’emergenza abitati- deserto dal tuo Signore, perché rinnovi il va può essere contrastata solo tirando Nuova traduzione Messale, in tanti per ascoltare Boselli tuo cuore. Lì racconta a lui le tue su strutture che possano dare acco- debolezze e affidagli ogni dolore. Non glienza, assistenza e supporto». DI ALFONSO LANZIERI celebrazione eucaristica, perchè contiene la italiani. Dopodiché, si è passati temere il dolore, nemmeno quello che parola di Dio. Tuttavia il Messale, che all’illustrazione dei cambiamenti e delle scelte viene dal peccato, affrontalo. Mettiti l Messale non è il libro del prete ma il contiene le preghiere e i riti della Chiesa che interpretative principali. Tra le novità, ad davanti a te stessa. Prega, digiuna e suo contenuto riguarda tutti i fedeli». celebra l’eucarestia, è legato all’Evangelario esempio, c’è la comparsa dello spartito ricordati di chi vive in povertà: ama e «IHa esordito così Goffredo Boselli, perché è il frutto dell’ascolto della Parola di musicale nelle varie parti della Messa (prima lasciati amare, Chiesa di Nola. Lascia che liturgista e monaco di Bose, nell’incontro Dio. Il Messale è il libro che trasmette la la musica era in appendice): tale scelta il deserto fiorisca, lascia che il tuo dello scorso 17 febbraio, tenutosi presso il tradizione orante della Chiesa – ha suggerisce quanto il canto sia parte integrante Signore ti ponga nuovi calzari per Seminario vescovile di Nola, in cui ha proseguito Boselli – e in base a quanto detto della celebrazione – particolarmente continuare il cammino. «Alzati e spiegato ai laici intervenuti, la nuova si chiarifica un vecchio adagio della consigliata in quelle solenni – e il presbitero cammina», non temere Chiesa di Nola, traduzione italiana della terza editio typica tradizione ecclesiale: lex orandi, lex credendi , ora dispone delle note della melodia segui il tuo Signore sulla via della santità. del Messale Romano, quella promulgata da cioè la Chiesa crede come prega, la preghiera gregoriana. E poi, naturalmente, la modifica Alzati, cammina e ricorda che sei di Giovanni Paolo II. Il lungo salone del della Chiesa stabilisce la fede della comunità. al testo del Padre Nostro, tanto discussa nei Cristo, Chiesa di Nola, sei di Dio, lui è il Seminario era pieno. Boselli è stato anche Per questo il Messale contiene, in definitiva, mesi scorsi: da «non indurci in tentazione» a sigillo sul tuo braccio, il simbolo relatore – con il Presidente del Pontificio la fede della Chiesa, e dunque la fede di «non abbandonarci nella tentazione». «Qui è dell’autenticità della tua testimonianza, Comitato per i Congressi Eucaristici ciascuno di noi». Dopo questa importante in gioco l’immagine di Dio – ha affermato dell’eternità del legame con lui, della Internazionali, arcivescovo Piero Marini – alla premessa, Boselli ha descritto l’iter – di circa Boselli – la tentazione è luogo di prova e certezza che «le grandi acque non tre giorni di aggiornamento liturgico che i 10 anni – che ha condotto alla traduzione, dal discernimento: Gesù l’ha attraversato per dirci possono spegnere l’amore né i fiumi presbiteri nolani hanno vissuto tra lunedì 17 latino in italiano, del Messale promulgato da che possiamo vincere il male richiamando travolgerlo» (Ct 8,7). Foglia, Langellotti e don Purcaro e mercoledì 19. «Certo – ha detto Boselli – è papa Wojtyla, e che ha visto lavorare fianco a alla memoria la volontà del Padre. Dio non * vescovo l’Evangelario il libro più importante della fianco una commissione di esperti e i vescovi non ci abbandona alla tentazione, è con noi». Il suo servire in umiltà e il suo amore per la musica Otto marzo vicino, ma c’è poco da festeggiare alimentino il ricordo di don Giuseppe Mastronardi

DI DOMENICO IOVANE è anche l’antica norma con- nale, ma ogni giovedì sera schilismo forte. Io ho lavo- – la donna che denuncia ve- DI NICOLA DE SENA vamente a San Nicola in Castello di Cisterna suetudinaria del kanun che, fa volontariato, andando a rato per questa Albania di- de fallire il suo ruolo di mo- e, infine a Somma Vesuviana. Oltre alla sua u- n femminicidio ogni seppur ufficialmente abo- far visita alle donne co- menticata cercando di fare glie e madre. Viene abban- Gesù: io sono l’asinello sotto di mile presenza, si poteva riscontrare in lui una 72 ore e una vittima lito nel 1930, continua a strette a prostituirsi. «In Al- da ponte con le istituzioni». donata anche dalla famiglia, voi, voi guidatemi, voi tiratemi, voi signorilità d’animo e l’amore per il bello. Nel- Udi violenza ogni 15 dettare legge. Il sangue, le bania – sottolinea Felicella In Italia la situazione non è sottoponendosi a un ulte- «Oregolatemi». Questa preghiera di le sue vene scorreva la musica, di cui era ap- minuti. È quanto si legge tradizioni ed il potere con- – dilaga la corruzione e il incoraggiante. A Rimini di riore tipo di violenza e con San Vincenzo Romano passionato cultore e la nel rapporto diffuso dalla tano sopra ogni altra cosa. welfare state è totalmente as- sera Felicella insieme ad al- una pressione sociale non in- può descrivere l’esi- sua attenzione nella li- Polizia di Stato Questo non «La cultura non si può sra- sente. Nei villaggi è presen- tri volontari porta una be- differente la denuncia spes- stenza di don Giusep- turgia lo ha sempre ca- è amore, con i drammatici dicare da un giorno all’altro. te il patriarcato e un ma- vanda calda e magari qual- so viene ritirata. Le Ong han- pe Mastronardi, parro- ratterizzato. Nella co- dati aggiornati al 2019. Un La donna deve prima di tut- che consiglio alle donne vit- no la funzione di far rispet- co di Santa Maria di Co- munità di Rione Trieste report che fa rabbrividire e to assumere la consapevo- time di tratta: «Ne incontria- tare i diritti, anche alle isti- stantinopoli nel Rione era riuscito a creare u- riflettere, soprattutto nel- lezza di essere vittima e non Casco Bianco in mo circa 10 per zona. Alcu- tuzioni». Non è un lavoro Trieste di Somma Vesu- na vera atmosfera di l’avvicinarsi di feste dedi- giustificare le violenze». So- Albania, Annalisa ne ci evitano, altre non ve- semplice quello di Felicella, viana. Don Giuseppe e- famiglia, grazie alla cate alle donne, come quel- no parole di Annalisa Marzia dono l’ora di vederci. Pro- eppure va fatto: «Quando ra originario di Torre sua accoglienza e al la dell’8 marzo. Numeri Felicella, venticinquenne Felicella ha seguito vengono dall’Est Europa o torno a casa dopo il giro del del Greco e la sua de- suo sorriso. Mancherà che si allargano anche oltre laureata in giurisprudenza, casi di violenza dall’Africa con un debito da giovedì provo a volte un sen- vozione al parroco san- certamente alla sua co- i confini italiani con radici Casco Bianco in Albania. Da pagare e con la continua mi- so di impotenza. Perchè l’u- to don Vincenzo ha i- munità, al presbiterio purtroppo difficili da sra- gennaio a dicembre del 2019 domestica. Ora è a naccia di ritorsioni sui fami- nica cosa che posso fare è es- spirato tutta la sua vita. diocesano e a coloro dicare. Nel 2017 secondo i dove ha seguito casi di vio- Rimini e ogni giovedì liari». Costrette ad accettare serci, è continuare ad incon- Il suo stile era l’umiltà Don Giuseppe Mastronardi che lo hanno incon- servizi sociali albanesi, lenza domestica. Oggi è a che il destino delle donne sia trarle. Anche se so che forse del servizio, senza pre- trato; ma il suo stile re- 3243 donne sono state vit- Rimini come progettista in sera porta tè a donne rassegnarsi alla violenza. «In non chiameranno mai per u- tese o ricerca carrieristica; don Giuseppe è sta- sti da esempio per tutti perché il ricordo si time di violenza. La causa cooperazione internazio- vittime di tratta Albania – aggiunge Felicella scire da quella schiavitù». to parroco a San Vincenzo in Scafati, successi- incarni nella quotidianità dei nostri giorni. 2 SPECIALE RIFIUTI. TRA PRESENTE E FUTURO DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020 Don Patriciello: «Fuochi frutto del lavoro nero»

DI LUISA IACCARINO le bonifiche riescono ad arginare Un’espressione che allarga la legame tra le due problematiche: «I solo una parte di un fenomeno più prospettiva del problema. Intanto, ci rifiuti prodotti da bruciare o interrare l prossimo 24 maggio Papa complesso, che bisogna estirpare alla aiuta a capire che il dramma sono il risultato del lavoro in nero. Francesco visiterà la popolazione radice. La camorra ha tuttora tra le ambientale non pesa solo sulle spalle Lavoratori e fabbriche fantasma Idella Terra dei Fuochi. mani l’oro della munnezza. Ancora del Sud ma è una condizione diffusa esportano i loro prodotti in Italia e Nell’occasione del quinto si stanno domando le fiamme dei Lo smaltimento dei rifiuti e i roghi in Europa, ma i rifiuti – e questi, anniversario dalla pubblicazione rifiuti tossici e accanto al desiderio di tossici, inoltre, sono solo l’ultimo invece, si vedono – sono sversati dell’enciclica Laudato si’, il Papa riscatto, si affiancano purtroppo ingranaggio di un meccanismo più nelle nostre terre. L’industria arriverà ad Acerra, nel cuore dei slogan politici, strumentalizzazioni e complesso, che va risanato alla criminale non vuole sostenere il territori feriti dall’inquinamento e battute d’arresto. «È un problema radice. Don Patriciello, infatti, chiede costo dello smaltimento dei rifiuti e dal business dei rifiuti. Non una grave e complesso, noi siamo ancora di spostare l’attenzione sulle cause si è disposti a interrarli, bruciarli, semplice coincidenza: più volte, il in superficie» mi ripete don Maurizio del disastro: «Parlare della Terra dei sversarli nei fiumi, si pensi, ad Pontefice ha affermato che il testo Patriciello mentre descrive lo stato Fuochi come fenomeno può essere esempio, al fiume Sarno». Tutto per sulla cura della casa comune è nato attuale della situazione. Padre letto in una duplice accezione. Da un l’infame profitto. Bisogna, dunque, proprio dall’ascolto delle vicende e Maurizio è parroco della comunità lato, l’emergenza ambientale è un intervenire sulle cause, ma siamo delle sofferenze della gente che abita San Paolo Apostolo a Caivano, ed è fenomeno non circoscrivibile, ma ancora lontani dalla soluzione: «Mi queste terre. Da quando, per la prima stato tra i primi ad accendere un faro esteso al mondo intero. D’altra parte sono rimaste impresse le parole del volta, si è gettato luce su quanto sul dramma che si stava consumando bisogna fare attenzione a non diluire presidente della regione De Luca talmente acclarato che è difficile tonnellate di rifiuti industriali in stava accadendo nel nostro territorio, tra le province di Napoli e Caserta. Il la gravità della nostra situazione. quando, in un incontro a Caserta metterci le mani. Eppure se non nero, che proprio per questo non sono stati fatti passi in avanti, ma vescovo di Acerra, Antonio Di Donna Prima ancora dell’emergenza rifiuti, con il premier di allora Renzi, mi iniziamo da qui, i nostri sforzi sono potranno mai bruciare in nessun non è ancora abbastanza. La legge ci ha invitato a considerare la Terra il problema principale in disse che il lavoro in nero e inutili. Oggi in Campania sono state inceneritore e quindi saranno sulla Terra dei Fuochi, lo dei Fuochi non come luogo, ma un sono il lavoro in nero e l’evasione l’evasione fiscale in Campania sono prodotte 5000 tonnellate di rifiuti smaltiti illegalmente». stanziamento di fondi, i progetti per grave fenomeno del nostro tempo. fiscale». Si comprende facilmente il un fattore endemico ed un fatto urbani ed allo stesso tempo, 6000 continua a pagina 3

Ambiente ferito da quei cittadini senza civiltà Attorno al termovalorizzatore di Acerra si è creata una discarica abusiva. A Tufino la gente Strade intorno al termovalorizzatore di Acerra (Na) è esasperata dalla puzza che arriva dallo Stir

curiosità DI MARIANO MESSINESE E ALFONSO LANZIERI vrebbero aprirne un altro. Qui? No, ma sem- Si trova in un’area periferica del comune, pres- lico?» Poi, il muro di scetticismo cede e alle pre in Campania». Gli altri due, più giovani, so le sorgenti dell’antico Clanio, fra i Regi La- prime domande si aprono:«Non si vivrebbe E il Catasto è sul Web a possibilità, emersa lo scorso mese, che abitano a poca distanza e sono sulla stessa gni e il Lagno di Avella. Il paesaggio, rispetto male qui, se non fosse per la puzza che arriva orse non tutti sanno che è possi- a Palma Campania possa essere costrui- lunghezza d’onda anche se esprimono qual- ad Acerra, è diverso: qui il cancello dell’im- dallo Stir. In centro il disagio è minore, ma Fbile monitorare anno per anno Lto un sito di compostaggio, ha riacceso che dubbio: «Ma la manutenzione viene fat- pianto si palesa alla fine di una salita che co- nella frazione di Schiava la situazione è peg- lo smaltimento dei rifiuti, sapendo il dibattito sulla gestione del ciclo dei rifiu- ta? E come? Sono informazioni importanti steggia la collina di Visciano tra roccia, ghiaia giore». Nel frattempo si è formato un capan- come e dove le varie tipoligie ven- ti che in Campania rappresenta sempre un sulle quali non abbiamo notizie e competen- e cemento. Una camionetta dell’esercito pre- nello e anche i più recalcitranti si uniscono al gono smaltite. Esiste, infatti, il «Ca- fronte caldo per cittadini e istituzioni. Due ze per capire». Però in coro ripetono: «Il pro- sidia la salita. Nel piccolo centro si conosco- dibattito. Un signore sulla sessantina si avvi- tasto dei rifiuti», istituito nel 1988 e luoghi simbolo della questione sono il ter- blema grave è l’inciviltà della gente. In meno no tutti: nella piazza principale si mischiano cina e con un tono tra il rassegnato e la rab- consultabile da chiunque sul Web. Il movalorizzatore di Acerra e lo Stir di Tufino, di un km c’è l’isola ecologica e l’inceneritore. persone comuni e piccole autorità locali, dal bia esclama: «Noi ospitiamo l’immondizia di Catasto è organizzato in una Sezio- posti dentro e a ridosso del territorio della Ma se andate nelle stradine laterali trovate nu capo dei vigili all’attivista politico. Trascorro- tutta la Campania, sopportiamo il disagio e ne nazionale e in Sezioni regionali. diocesi di Nola. sacco e munnezz, non sacchettini, ma proprio no lì il sabato mattina, godendosi un insolito dobbiamo pagare una tassa sulla spazzatura tra Se si accede alla sezione campana, ad Ad Acerra l’inceneritore è un isolotto bianco- i mobili vecchi». e caldo sole invernale. L’accoglienza è con un le più alte d’Europa». L’assolo diventa poi un esempio, si può consultare l’elenco blu di palazzi e torri che spicca in mezzo ad Dopo Acerra, Tufino, sede dello Stabilimento po’ di diffidenza, mista a ironia: «A quale gior- coro al quale si aggiungono tutti gli altri: «Ma dei vari siti di smaltimento rifiuti di- una immensa radura di campi coltivati. La di- di Tritovagliatura e Imballaggio Rifiuti (Stir). nale appartenete? Ah, siete un giornale catto- vi sembra normale? Dovremmo avere delle a- visi per tipologia di trattamento. E stesa verde è corrugata da grandi strade di ce- gevolazioni e invece subiamo oltre al danno così c’è la tabella dei siti di compo- mento che collegano l’impianto ai centri vici- anche la beffa». staggio che comprende gli impianti ni. Più ci si avvicina e più si delineano i pro- da sapere Dopo aver raccolto la vox populi, la telefonata di Solofra, Eboli, Giugliano e Villa Li- fili dei camion che entrano ed escono, delle ad Anna Maria Iovino di Legambiente Nola per terno, con la quantità di materiale fi- gru, delle collinette di rifiuti, e il formicaio I criteri dello smaltimento dall’organizzazione valida per ogni una sintesi di quanto visto e sentito: «Come nito in ogni impianto per il tratta- delle auto e degli operai che lavorano qui. I a Legge regionale 26 maggio 2016, Regione italiana: esistono gli Ambiti Legambiente la soluzione che auspichiamo è mento. Alla voce «incenerimento» rifiuti abbandonati – carta, plastica, strumen- Ln.14 Norme di attuazione della Territoriali Ottimali (Ato) per l’esercizio quella degli impianti di compostaggio a dige- c’è, ovviamente, solo Acerra, l’unico ti elettronici, rifiuti organici – segnano prati- disciplina europea e nazionale in materia associato delle funzioni relative alla stione anaerobica con cattura di biometano. termovalorizzatore della Campania. camente il perimetro degli appezzamenti di di rifiuti, assume, come riferimento delle gestione del ciclo integrato dei rifiuti, La scorsa estate lo stop del termovalorizzato- Caivano e ancora Giugliano per il terra attorno all’impianto: una vera e propria azioni della Regione in materia di rifiuti, ciascuno governato da un Ente d’Ambito re di Acerra è stata l’occasione per Legambiente trattamento aerobico e anaerobico, discarica diffusa a due passi dall’isola ecolo- la gerarchia delle priorità stabilite dalle (EdA) che coordina la raccolta, il Campania di dimostrare che si può fare a me- e poi Santa Maria Capura Vetere, Ca- gica e da broccoli, cavolfiori, zucche. Tre col- direttive dell’Unione Europea e dalla trattamento e lo smaltimento dei rifiuti e, no degli inceneritori con una differenziata cor- salduni, Caivano, Giugliano, Tufino, tivatori abitano a ridosso dell’impianto. Uno legislazione statale. In primis, la in aggiunta, la eventuale messa in retta e la riduzione della produzione pro ca- Avellino e Battipaglia dedicate al trat- scambio di battute rapido e il discorso cade sul prevenzione, che si traduce nella sicurezza, bonifica e ripristino dei siti pite del rifiuto secco indifferenziato». Sareb- tamento meccanico biologico. termovalorizzatore, il gigante di cemento che riduzione all’origine della produzione di inquinati. Sfogliando il dossier sui rifiuti be anche il rimedio al cattivo odore che pro- svetta sullo sfondo. Dalle loro parole si capi- rifiuti; in secondo luogo, la preparazione sul sito della Regione Campania, nella viene dall’impianto di Tufino? «Il problema è sce subito che l’epoca delle proteste, delle stra- per il riutilizzo, volta a favorire il parte relativa a quelli urbani, si legge più dovuto alle ecoballe che dovrebbero racco- de bloccate contro la costruzione dell’incene- reimpiego di prodotti o componenti da volte che l’obiettivo dichiarato è il 65% di gliere e stoccare solo i rifiuti solidi urbani, ma ritore ad Acerra agli inizi del 2000 sia ormai non considerarsi rifiuti; il terzo luogo, il raccolta differenziata. Purtroppo, secondo nelle ecoballe finisce un po’ di tutto e l’umi- finita da un pezzo. Il più anziano, un coltiva- recupero con finalità diverse dal riciclo (ad i dati dell’Osservatorio regionale dei rifiuti, do si mescola all’indifferenziato perché tanti tore di oltre 80 anni con la coppola, non ha es.: la produzione di energia); infine, lo nel 2018 sono state prodotte 2,6 utenti non fanno bene la raccolta differenzia- dubbi e lo esprime un po’ in italiano e un po’ smaltimento, inteso come ultima azione tonnellate di rifiuti urbani, di cui solo il ta. Il problema si aggrava nei grandi centri, do- in dialetto, mentre agita il bastone per raffor- per i rifiuti non trattabili. Questi, per così 52,7% raccolte in maniera differenziata. ve per gestire il fenomeno gli operatori ecolo- zare il concetto: «È ‘na cosa bona. Dà posti di dire, i criteri teorici di fondo, che Napoli, poi, è ben al di sotto di tale gici dovrebbero controllare ogni singolo sac- Lo Stir di Tufino (Na) lavoro agli operai. Soprattutto mentre la fati- dovrebbero essere attuati standard, col 35% di differenziata. (A.Lan) chetto. Pertanto, è fondamentale istruire per ca scarseggia e gli operai stanno a spasso. Do- primi i cittadini». Per Marfella (Isde), priorità è il trattamento degli scarti industriali

«Il problema vero,– to, ben trattati anche tecnica- nia, si è discusso della possibi- dalla metastasi. Il problema vero, medesime: è estremamente faci- me, con conseguenti problemi per mente, i temi dei quali mi sono lità della costruzione di un im- che non vogliamo vedere, è la le – e lo dico perché ho studiato la popolazione. Gli impianti di spiega l’oncologo – che interessato. Ora che sono mala- pianto di compostaggio. La que- quantità complessiva di rifiuti che il fenomeno – che ingenti quan- compostaggio sono indispensa- non vogliamo vedere, è to, e dopo aver dedicato anni e fa- stione ha suscitato accese di- non sono nè conosciuti nè trac- tità di fanghi di depurazione ven- bili, ma come stare tranquilli stan- tica ad indagare e far conoscere scussioni. La posizione di Me- ciati: i rifiuti urbani rappresenta- gano infiltrati nell’umido dei ri- te la perdurante e totale assenza di la quantità complessiva quello che sta avvenendo nei no- dici per l’Ambiente è stata: non no solo il 15% della quantità fiuti urbani degli impianti di com- una valida tracciabilità non carta- di rifiuti che non sono nè stri territori, mi chiedevo: ma tut- abbiamo in linea di principio complessiva, e quelli destinati al postaggio. cea dei codici Cer (Catalogo Eu- to questo porterà a qualche ri- nulla in contrario alla costru- compostaggio sono un terzo di Mi sembra di capire, dottor Mar- ropeo dei Rifiuti, ndr) del materia- conosciuti nè tracciati» sultato? Vedrò i frutti? Ecco, la vi- zione di un impianto di questo questa percentuale. Ora, ad e- fella, che dalla sua prospettiva, le in ingresso? Se non cominiciamo sita di Francesco la prendo come genere, ma visto il contesto ter- sempio, i depuratori presenti nel- per aggredire il problema biso- ad affrontare la questione a partire dai un segno: forse stanno per arri- ritoriale, suggeriamo, per pre- la nostra Regione producono u- gna iniziare dai rifiuti indu- rifiuti industriali e dalla mancanza DI ALFONSO LANZIERI vare le risposte che speravo». So- cauzione, di soprassedere. na grande quantità di fanghi mol- striali, è quello il bandolo della degli impianti per lo smaltimento to- no le parole di Antonio Marfel- Il suo riassunto è corretto, ma va to tossici – che non sono rifiuti ur- matassa. tale di questi, non ne usciamo: quel- uando gli ricordo che il la, presidente di Medici per l’Am- approfondito. In linea con quan- bani – e per nostra insipienza, Esattamente. La Regione Campa- li industriali sono 6 milioni e mezzo prossimo maggio Papa biente di Napoli ed oncologo del to spesso sottolineato dal mio al- tranne che in rarissimi casi, non nia, per non aver voluto assume- di tonnellate l’anno, rispetto ai 2 mi- industriali prodotti in regime di e- QFrancesco sarà ad Acerra, Pascale, noto alle cronache na- lievo migliore, Padre Maurizio Pa- sono stati previsti, accanto ai de- re questo approccio, si è trovata a lioni e mezzo degli urbani. Circa 3 vasione fiscale: questa quota ten- visiterà uno dei territori zionali per il suo impegno nella triciello, il problema non è im- puratori, degli impianti per smal- progettare – e anche in parte a pa- milioni di tonnellate l’anno, invece, derà sempre ad essere smaltita u- simbolo della Terra dei Fuochi, ricerca e nell’informazione sul- pianto di compostaggio sì o no. tire tali fanghi. Cosa accade? Che gare – non meno di una cin- è la stima dei rifiuti industriali ille- sando il circuito dei rifiuti urba- ha come un sussulto: «È stata u- l’emergenza sanitaria connessa Affrontare il tema dei rifiuti par- tale materiale deve essere smalti- quantina di impianti di compo- gali. Ogni giorno, in Campania, pro- ni, con aumento di costi e rischi na grande gioia apprendere que- all’inquinamento e allo sversa- tendo, in questo caso, dal pro- to in modo illegale. Ora, spesso staggio, per poi vederseli chiusi duciamo a testa, 1, 2 kg di rifiuti ur- per la salute pubblica. Il primo, sta notizia. Nella sua enciclica mento illegale dei rifiuti. blema dei compostaggi, è come le ditte che si occupano di rifiuti tutti perché nel tempo sono stati bani, 4,5 kg di rifiuti industriali le- naturalmente, è il danno minore. Laudato si’, del resto, ho ritrova- Il mese scorso, a Palma Campa- affrontare un tumore partendo urbani e rifiuti industriali sono le infliltrati da materiale non confor- gali, e non meno di 1,8 kg di rifiuti continua a pagina 3 DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020 SPECIALE RIFIUTI. TRA PRESENTE E FUTURO 3

«Papa Francesco viene ad incoraggiarci. Non siamo ambientalisti, siamo cristiani. Don Maurizio Patriciello e papa Francesco Cristo ci insegna ad amare l’uomo, e se all’altro viene tolto il diritto al respiro e alla Foto al centro: campi di pomodori salute, impegnarci in prima persona è un compito da cui non possiamo scappare» bonifiche Mario De Biase. dice che i pomodori delle terre bordi della strada rischia la Medici per l’Ambiente, o come cooperazione che ha visto Non avendo provveduto ad bonificate sono buoni. Ma non galera, ora stanno bruciando i l’oncologo Antonio Giordano soprattutto la Chiesa campana una nuova nomina, i è un risultato, non possiamo siti di stoccaggio. Di mette a disposizione scendere in campo, scegliendo progetti di bonifica avviati esserne felici. Il pomodoro ha conseguenza, è molto più competenze e dati aggiornati fin da subito la via del dialogo sono seriamente a rischio una radice di 20 cm: è normale complicato individuare il per far progredire la ricerca. con le istituzioni, cercando di chiusura. La bonifica dei che tombando i rifiuti a 18 responsabile e intanto, viene Dobbiamo continuare ad fare rete con le realtà del territori è un altro tasto metri di profondità e emessa una percentuale di fumi insistere sul rapporto tra territorio per mantenere accesa dolente: «Un chiaro aggiungendo in superficie due tossici estremamente più ambiente e salute. A farne le la speranza. Quale importanza esempio è la Resit di metri di terreno sano, il elevata dell’immondizia spese è, soprattutto, la fascia può rivestire la prossima visita Giugliano, la più grande problema non si riscontra». bruciata per strada». Un povera della popolazione che del Papa? «Una visita che non discarica avvelenata del Altra soluzione parziale è la meccanismo malato che causa non può sostenere le spese di spunta all’improvviso. Papa territorio. Non so come legge del 2013 sul reato di la diffusione di patologie e cura o le visite intra moenia». Francesco ci accompagna abbiano potuto fare una combustione illecita di rifiuti: tumori. Collegata al disastro Una situazione così complessa dall’inizio e la sua visita viene a bonifica efficace in «Mi sento di dire che è stato ambientale, c’è la questione richiede una profonda suggellare un impegno che la quell’area. Proprio De Biase fatto un danno ancora più sanitaria. Medici e scienziati accettare questa arretratezza collaborazione tra istituzioni, Chiesa campana ha già preso e mi diceva che è inutile grande. Non solo i roghi non sono probabilmente le persone nella ricerca e, tra l’altro, c’è cittadini, associazioni: «In a darci coraggio per il futuro. sigillare i rifiuti e ricoprirli sono diminuiti e i nostri meno interpellate, eppure la ancora chi mette in dubbio realtà, c’è collaborazione Noi non siamo ambientalisti, prosegue da pagina 2 di terreno. Il problema resta polmoni continuano a disponibilità e le competenze l’esistenza di una correlazione soprattutto tra comitati e siamo cristiani. Cristo ci Ad una situazione già sotto la ‘pellicola’, perché la respirare fumi tossici, ma ci sono: «Abbiamo tra il disastro ambientale che volontari. Si tratta di un insegna ad amare l’uomo, e se complessa, si aggiungono altre falda acquifera è inquinata. spegnendo i fuochi piccoli, recentemente ricevuto studi subiamo tra le provincie di movimento dal basso che all’altro viene tolto il diritto al difficoltà. Il 16 dicembre Non si capisce che affrontare la abbiamo acceso fuochi più scientifici che si riferiscono ai Napoli e Caserta, ed il picco di infastidisce anche molti respiro e alla salute, impegnarci scorso, infatti, è scaduto il questione in maniera settoriale grandi. Visto che chi è sorpreso dati del 2013. Stiamo parlando tumori che stiamo registrando. politici. C’è comunque ancora in prima persona è un compito mandato del commissario delle è pericoloso. Un esempio: si a bruciare illegalmente rifiuti ai di sette anni fa. Non è possibile C’è chi come l’Associazione tanta strada da fare». Una da cui non possiamo scappare».

A Palma Campania la giunta ha manifestato l’interesse per nuovi impianti: «Convinto della bontà del progetto – spiega il sindaco Donnarumma –. Utile il gruppo di lavoro per la valutazione»

Franco Matrone, Zero Waste Campania

Zero Waste: «Favorevoli al sito, ma con controlli» Il Comune di Palma a Campania nell’occhio del ciclone per quel che Campania concerne le morti, al di sotto dei sessantacinque Lanni, dovute a patologie tumorali. È quanto emerge dai dati Eurostat pubblicati dal servizio Info Data del Sole24Ore, che tracciano un quadro decisamente non roseo per l’antica Campania Felix. Se l’Italia, nel complesso, risulta essere al di sotto della media europea, la Valle d’Aosta e la Campania sono, invece, le regioni che fanno concorrenza ai paesi dell’est per mortalità da cancro e affini. Nel dettaglio, in Campania, le maggiori criticità si riscontrano nei confini dell’Asl Na3Sud, che ricomprende aree a ridosso del vesuviano che fanno capo a Somma Vesuviana, Palma Campania, Striano, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno. Si tratta di aree sovrapponibili a quelle che, una volta, erano i Sin (Siti di Interesse Nazionale) inquinati del Bacino del fiume Sarno, del Litorale vesuviano e Napoli est. Secondo Franco Matrone, referente di Zero Waste per la regione DI ANTONIO TORTORA Campania, associazione impegnata nel perseguimento dell’obiettivo rifiuti–zero, «ovviamente, tutto è ue impianti, uno destinato correlato alla scarsa capacità curativa del territorio alla valorizzazione della rispetto a queste problematiche. La risposta sanitaria, a Dfrazione organica per la prescindere dalla prevenzione primaria e secondaria, produzione di biometano e di non è adeguata alle esigenze e ai bisogni dell’incidenza compost, l’altro alla lavorazione Compost sì o no? di queste patologie. Aspettiamo, ora, i dati provenienti di multimateriale. Con una dal registro tumori dell’Asl Na3Sud. Trattandosi di una manifestazione d’interesse, criticità legata proprio a quel territorio, il registro ratificata da una delibera di tumori dovrebbe dirci l’incidenza delle patologie, la giunta comunale dello scorso 14 loro tipologia e quali aree dei territori sono legate gennaio, l’amministrazione maggiormente all’incidenza delle patologie tumorali». comunale di Palma Campania, In ogni caso, al momento, nessuno può affermare con guidata dal sindaco Aniello La parola agli esperti certezza l’esistenza di un nesso di causalità tra Donnarumma, ha mosso i primi patologie e siti inquinati. Anche e soprattutto su questa passi per ospitare, sul proprio tematica, si incentra il dibattito a Palma Campania, territorio, impianti per la chiusura decisioni più idonee per la problema è serio sotto qualsiasi intenzione di realizzare. A nostro privati? L’auspicio di essendo stata paventata l’apertura di due impianti di del ciclo dei rifiuti. L’area collettività». Un progetto che non punto di vista. – argomenta – avviso, questi impianti possono Donnarumma è che «la Regione chiusura del ciclo dei rifiuti. «A Palma Campania, – individuata è quella industriale di trova il sostegno dell’opposizione Stiamo facendo, come Chiesa, un essere un’opportunità, se fatti, Campania, avendo tutto argomenta Matrone – nel corso dell’ultima assemblea via Novesche. Sull’opportunità di consiliare. «La posizione nostra è cammino per risvegliare le gestiti e controllati bene. Oggi, l’interesse affinché si chiuda pubblica, abbiamo dato la nostra disponibilità per la costruire o meno tali impianti e, ferma: – commenta Giuseppe coscienze. Dopo tanto tempo, paghiamo l’umido 250 euro a questo ciclo di rifiuti, ci finanzi questione dell’informazione alla cittadinanza. È ovvio specialmente, in riferimento al D’Antonio, consigliere comunale non potevamo stare zitti su tonnellate per portarlo in , quest’opera. Naturalmente, che i cittadini sono spaventati perché sono aree in cui loro impatto ambientale, alle di opposizione – no agli impianti. questa situazione. Potrebbero invece di trattarlo qui per trarne poiché vogliamo fare un non si è fatta mai prevenzione, sono aree contaminate. eventuali ripercussioni sulla In primo luogo, perché gli sversare, a Palma Campania, più energia e ricchezza. L’importante impianto ipertecnologico, ci L’impianto – continua Matrone – dovrebbe essere sulla salute dei cittadini, alla sua impianti già sono stati finanziati di 50 comuni. Mi auguro che è che la tariffa scenda e i rifiuti aspettiamo che il nostro impianto scorta di quelli che sono in Trentino. Prevedrebbe, localizzazione, le voci, nel piano regionale e devono l’impianto si faccia solo per non stiano nelle campagne abbia un costo molto elevato. Se quindi, una raccolta differenziata dell’umido prodotto ovviamente, divergono. essere realizzati in altre realtà. Per Palma e qualche comune vicino». perché ho l’impressione che la Regione non dovesse in biogas, a sua volta trasformato in biometano, che Nell’ultimo consiglio comunale, è questo motivo, ci è sembrato Si è prospettata, infatti, la qualche ambientalista ha tutto finanziarlo, valuteremo altre verrebbe immesso nella rete pubblica, senza bruciare stata votata, a maggioranza, la strano che l’amministrazione possibilità che gli impianti l’interesse o il piacere che i rifiuti possibilità». Secondo don Aniello nulla, per il riscaldamento di scuole e uffici. Sarebbe proposta di formare un gruppo di abbia espresso la volontà di accogliessero rifiuti provenienti continuino a stare nelle Tortora, invece, «la Regione non una cosa virtuosissima da applicare nonché lavoro che possa chiarire dubbi e realizzarlo a Palma Campania. In dai 58 Comuni dell’Ato 3. Al campagne o in mezzo alla contribuirà perché sono finiti i un’occasione, per la Campania, di uscire da questa perplessità sulla fattibilità secondo luogo, si tratta di una riguardo, il sindaco strada». Sulla riduzione delle soldi per questa tipologia di perenne emergenza perché, senza impianti si vanifica il dell’impianto. «Sono convinto zona che ha avuto già la presenza Donnarumma si esprime in senso tasse, si esprime in maniera netta impianti». Per D’Antonio, poi, lavoro fatto sui territori e dei cittadini che fanno una della bontà del progetto, – spiega di discariche per quarant’anni. limitativo, soffermandosi sui Giuseppe D’Antonio. «Il tema bisogna dar voce ai cittadini. «I raccolta differenziata di qualità e, alla fine, non risulta il sindaco Aniello Donnarumma Infatti, vicino al luogo in cui vantaggi che, a suo giudizio, si della riduzione delle tasse – cittadini hanno gridato esservi un riscontro nella remunerazione e nella – ma, proprio per venire incontro dovrebbero sorgere gli impianti, produrrebbero dalla presenza spiega – è per far gola ai cittadini. fortemente, durante l’assemblea premialità. La realizzazione di questi impianti a delle complicazioni che poco distante, c’è una discarica degli impianti. «L’impianto che I cittadini risparmierebbero, pubblica del 28 gennaio, che non consente, infatti, di abbassare la tassa sui rifiuti». Zero potrebbero generarsi, abbiamo che dovrebbe essere bonificata». noi abbiamo in mente – probabilmente, 50 euro l’anno in vogliono impianti. Si parla delle Waste ha, pertanto, sollecitato i comitati presenti in ritenuto che ci possa essere utile Sulla problematica ambientale, è argomenta – è per circa 15 confronto al danno e alla scelte dell’amministrazione, ma la loco a partecipare ai diversi momenti di confronto, un gruppo di lavoro fatto da intervenuto anche don Aniello comuni dell’Ato 3 e non 58. Per ricchezza di quelli che volontà del popolo sembra non come custodi del territorio in riferimento alle materie esperti, che valuti la questione. È Tortora, vicario per la Carità e la ospitare 58 comuni, servirebbe un eventualmente gestirebbero servire a niente». Tutta Palma prime in entrata negli impianti. «È chiaro che, se un di più che può giovare Giustizia della diocesi di Nola e mega impianto da 200.000 l’impianto». Campania attende l’evolversi l’impianto non rispetta le normative in entrata, tutto affinché si possano prendere le parroco a Pomigliano. «Il tonnellate, che non abbiamo Dunque, fondi dalla Regione o da della vicenda. cambia».(A.T.)

«È in atto un accelerato fenomeno di patocenosi delle malattie umane per lapidazione delle matrici genetiche causata da variazioni climatiche e fattori tossici ambientali. In tali fenomeni c’entra l’irresponsabilità individuale e collettiva. Parlo di lapidazione in riferimento a quella di santo Stefano, alla quale era presente Paolo di Tarso per descrivere un delitto di cui non siamo direttamente responsabili» li provenienti dalle attività a nero E i danni, purtroppo, non sono tanto ed esclusivamente campa- sl Na2 e a Caserta in particolare, te, in cui la frequenza di ogni ma- dei produttori di scarpe, borse e solo paesaggistici: i dati in nostro ni, per una percentuale quindi si registrano anche picchi signifi- lattia dipende dalle altre malattie vestiti. Sul nostro territorio poi, possesso ci raccontano di una si- di oltre il 30% dei cittadini ita- cativi in eccesso di cancro della o da fattori ambientali. Ora, io Il dottor in particolare, abbiamo a che fa- tuazione grave. Non solo tumore: liani interessati. vescica e al fegato, ed è interes- sostengo che sia in atto un acce- Antonio re spesso con piccole attività, che parliamo di danni alla fertilità, di Guardi, solo il 26 settembre scor- sante – ma è solo uno dei tanti e- lerato fenomeno di patocenosi Marfella, trovano molto più comodo, a Pal- una maggiore predisposizione al- so, è stato pubblicato il dato uffi- sempi che si potrebbero fare – che delle malattie umane per lapida- oncologo, ma Campania come a Grumo Ne- la nascita di bambini affetti da ciale nazionale secondo cui la solo il 66% di chi ha contratto zione delle matrici genetiche do- presidente vano, pagare qualcuno che sversi malformazioni o con disturbi del- Campania detiene il record na- cancro al fegato mostri positività vuto alle variazioni climatiche e della sezione illegalmente i rifiuti speciali con lo spettro autistico, etc. Mentre zionale di incidenza per il cancro ai virus dell’epatite B e C. ai fattori tossici ambientali. In al- napoletana di espedienti diversi, dallo sversa- dovremmo, correttamente, pro- del polmone, con 112,3 casi per Lei ha parlato di «teoria della la- tri termini, nei fenomeni di cui ISDE Medici mento in acqua ai roghi. Esisto- vare a stabilire le proporzioni del ogni 100mila abitanti: e tenga pre- pidazione». Cosa intende con stiamo parlando, c’entra l’irre- per l’ambiente no tante sfaccettature, insomma. danno alla salute umana, conti- sente che la Campania è solo se- questa espressione? sponsabilità individuale e collet- Come ha giustamente ben detto nuiamo a disputare sull’esistenza sta nella classifica nazionale del Anzitutto va richiamato il con- tiva. Parlo di lapidazione in rife- il vescovo Acerra, Antonio Di o meno del problema. consumo di tabacco. Ogni giorno cetto di «patocenosi», ideato da rimento a quella di santo Stefa- prosegue da pagina 2 chi. In questo periodo, ad esem- Donna, Terra dei Fuochi non è A proposito del rapporto tra in- in Campania si ammalano non Mirko Drazen Grmek, e rappre- no, alla quale era presente Paolo Fanghi di depurazione, rifiuti in- pio, siamo concentrati sullo stu- luogo ma un fenomeno, che con- quinamento e patologie. Nel- meno di cento cittadini di cancro senta l’insieme delle malattie pre- di Tarso, per descrivere un delit- dustriali smaltiti con quelli ur- dio del Sarno: lì il problema è rap- siste nello scorretto smaltimento l’ultimo report di aggiorna- e almeno 30 di questi, in base ai senti in una popolazione in un to del quale magari non siamo bani. Sembra che il tema Terra presentato dalle concerie che sver- dei rifiuti industriali prodotti in re- mento del Progetto Sentieri del- dati ormai certificati dall’Oms, sa- determinato periodo e in una de- direttamente responsabili come dei Fuochi in realtà sia più com- sano nel fiume i loro scarti indu- gime di evasione fiscale e mostra l’Istituto Superiore di Sanità, si rebbero evitabili conoscendo il terminata società. La patocenosi individui, ma al quale di fatto plesso della semplice questione striali; nell’agro nolano, ad esem- diverse caratteristiche a seconda registra che circa 2 milioni gli a- territorio, il suo inquinamento racchiude quindi un complesso partecipiamo coi nostri compor- dei roghi. pio, si tratta invece per la maggior del tipo di economia presente in bitanti coinvolti in quanto resi- reale e provvedendo quanto me- di malattie, variabile sia quanti- tamenti sbagliati, egoistici e con Esistono vari tipi di Terra dei Fuo- parte dei rifiuti agricoli o di quel- quella data porzione di territorio. denti in siti inquinati sono sol- no a ridurlo. Nel territorio dell’A- tativamente sia qualitativamen- l’indifferenza. 4 VITA ECCLESIALE DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020 «Sogno un incontro tra la Chiesa di Nola e i suoi consacrati»

Il vescovo Marino incontra parrocchiali la domenica Chiesa locale, lo spazio non solo per creare la pace. Un mio sogno è collegamento tra loro per non precedente – vissuto in un clima fisico ma anche spirituale in cui che quello di vivere questa disperdere le energie e a Marigliano le realtà di fraternità grazie alla calorosa mettere a servizio i doni dello giornata non solo come giornata valorizzarne la presenza sul diocesane di vita consacrata ospitalità della comunità Spirito che vi sono propri, in cui i consacrati si incontrano, territorio. Il Vescovo ha augurato francescana del vicino convento interagendo con tutte le realtà. ma dove l’insieme della Chiesa si ai consacrati, nell’omelia della «Una grazia per il territorio» di San Vito, guidata da padre Sono importanti, ce lo insegna il incontri con i consacrati». Messa tenutasi in serata nel Giuseppe Sorrentino. In apertura Concilio Vaticano II, le mutue Durante l’incoraggiante dialogo Santuario, di «essere sale, non non è potuto mancare il ricordo relazioni, costruendole e con il Vescovo si è evidenziato solo per dare sapore, ma per DI DOMENICA DE CICCO di don Alfonso Pisciotta, ad un rendendole efficaci; cosa che anche che si desidera concepire e conservare e per evitare la mese dalla sua improvvisa morte, avviene anche nella dimensione vivere il rapporto tra sacerdoti corruzione, mantenendo nella n occasione della XXIV evidenziando la dedizione con la spirituale e profetica di aiutare religiosi e diocesani come realtà vera, nel bene, Giornata Mondiale della Vita quale fino al 2018 aveva ricoperto tutta la Chiesa su un territorio a possibilità di arricchirsi di doni nell’essenzialità, nel senso della IConsacrata, il Santuario della l’incarico di responsabile del saper gettare lo sguardo sul Regno reciproci e soprattutto delle vita. E di essere luce, che fa Madonna della Speranza a settore. Una realtà importante per di Dio che viene, un dimensione reciproche prospettive ecclesiali: trasparire quella di Cristo, che per Marigliano, lo scorso 8 febbraio, ogni Chiesa locale quella dei di speranza che a volte ci manca. quella dei religiosi, più universale poter illuminare si consuma, fino ha accolto rappresentati dei circa consacrati, come ha sottolineato il Superate ogni difficoltà che si e missionaria, e quella dei al sacrificio di se stessa». La serata 400 consacrati diocesani per un vescovo Marino, citando papa incontra a contatto con le diocesani, più domestica e calata si è conclusa con un bel momento incontro con il vescovo Francesco Francesco. La vita consacrata «è comunità parrocchiali con il nei contesti particolari. Inoltre è conviviale, portando nel cuore e Marino e il vicario episcopale per presenza di grazia nella Chiesa» Vangelo in mano, cioè con gli emerso che la Chiesa diocesana nelle preghiere tutti i frutti di la vita consacrata padre ha detto, invitandoci a mettersi in insegnamenti di Cristo. Si deve avere più a cuore la preziosa bene che quest’incontro di Gianpaolo Pagano Op. Un vero e gioco, «nell’essere e nell’operare. costruisce la comunione e l’unità realtà delle scuole paritarie famiglia ha prodotto nella ricerca proprio momento di festa – che si La missione, il luogo dove il con il servizio umile, il sacrificio e cattoliche che avrebbero bisogno comune per la costruzione del è aggiunto a quelli nelle comunità Signore vi ha mandati, è questa la carità che va sempre incontro di un maggiore e più incisivo Regno di Dio.

Il 29 gennaio 2000 il cardinale Giordano consacrava il vescovo Giovanni Rinaldi, oggi emerito della diocesi di Acerra: cura delle relazioni e vocazioni al centro del suo ministero Venti anni sostenuti dal sorriso

di Dio Sopra e sotto il vescovo Giovanni Rinaldi

DI MARIANGELA PARISI Lettere e Filosofia. Una vita sempre in stava poco bene. Eravamo nel post Concilio le parole movimento, «una vita bella» sottolinea, e tra i sacerdoti c’era animazione». enti anni di ministero espiscopale anche piena di responsabilità. Nella diocesi Il 7 dicembre 1999 è nominato vescovo quest’anno, sessanta di sacerdozio il di Nola è stato infatti Prefetto al Seminario, della diocesi di Acerra. Il 29 gennaio 2000 Vprossimo. Più di mezzo secolo vissuto professore di filosofia al Liceo vescovile e viene consacrato vescovo del cardinale L’anniversario celebrato a Marigliano a servizio della Chiesa, o meglio di due all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Michele Giordano, arcivescovo di Napoli , Chiese locali, quella di Nola, che l’ha Nola, padre spirituale dei seminaristi, co–consacranti il vescovo di Nola, generato presbitero, e quella di Acerra che lo professore di francese, assistente diocesano Beniamino Depalma, e il vescovo di Acerra, dove fu per la seconda volta parroco ha accolto come vescovo. E monsignor di Azione Cattolica, parroco presso la Antonio Riboldi. Anche ad Acerra si Giovanni Rinaldi, vescovo emerito di Acerra, comunità di Maria SS della Stella di Nola e adopera per costruire relazioni, o scorso 29 gennaio, monsignor Rinaldi La sfida dell’evangelizzazione: «Nella mis- è ancora pieno di zelo per l’annuncio. E per poi parroco e primicerio alla collegiata di dimostrandosi anche attento all’essere ha reso grazie per il ventesimo di con- sione della Chiesa la priorità spetta all’an- la testimonianza, di fede e di vita, che sono Santa Maria delle Grazie di Marigliano. E in presenza, accanto alle persone. Non solo Lsacrazione episcopale presso la comu- nuncio del Vangelo: fides ex auditu. Oggi, cri- difficilmente separabili. La chiacchierata con ogni luogo che ha abitato ha lavorato per promuove una Missione Popolare nità di Santa Maria delle Grazie di Mari- stiani non si nasce, si diventa. Con l’aiuto lui dura più di un’ora, e dal suo narrare costruire legami: «Porto nel cuore la forte diocesana ma si impegna per il laicato, gliano che lo ha avuto come parroco, se- prezioso di un biblista esperto in primo an- emerge la gioia e la gratitudine per le tante comunione di famiglie nata alla Stella e promuovendo l’Azione Cattolica ma anche conda parrocchia dopo Maria SS della Stel- nuncio, il gesuita padre Virginio Spicacci, per persone incontrate. Lo ascolti e comprendi l’esperienza della Missione Popolare a favorendo la nascita di altri movimenti. la a Nola. Alla presenza del vescovo Marino, un triennio parroco in Acerra, ci siamo fatti che monsignor Rinaldi è un uomo di Marigliano che ha dato come frutto la Uomo di presenza dunque in particolare del parroco D’Onofrio, di numerosi presbi- servi della Parola. Abbiamo recuperato il va- relazione e di presenza. Uomo di relazione, nascita della mensa». È stato anche vicario per i sacerdoti, e per i seminaristi. Durante teri e della comunità tut- lore radicale del battesimo come i santi Felice e Paolino, il prete e il generale della diocesi di Nola dal 1970 al il suo episcopato il clero quasi raddoppia. ta, ha ripercorso i tre pun- e della preparazione ne- vescovo che hanno reso Cimitile, città natale 1983, «avevo solo 31 anni – ricorda –. Un Non solo monsignor Rinaldi riapre il ti salienti del suo ministe- cessaria per celebrarlo, ab- di monsignor Rinaldi, un faro della periodo non facile, anche perchè il vescovo Seminario diocesano ma istituisce una ro episcopale. biamo elaborato un pro- cristianità. Nasce in casa monsignor Rinaldi, Scuola episcopale, condividendo momenti Le vocazioni sacerdotali: gramma biennale di pre- il 3 maggio 1937. Una casa con le pareti a i vescovi di vita con i Seminaristi:«In tanti – dice con «Punto nevralgico è stato parazione alla cresima de- contatto con quelle del complesso basilicale commozione – sono diventati sacerdoti». il seminario e la cura del- gli adulti. Abbiamo stimo- cimitilese sorto intorno alla tomba di san Da Camerlengo a Depalma Dal 2002 al febbraio 2012 è delegato per le vocazioni sacerdotali. La lato i laici a risvegliare nel Felice e reso gioiello dell’arte paleocristiana l’Educazione, la Scuola e l’Università della diocesi scarseggiava di sa- loro cuore la missione pro- da san Paolino. Nacque nel giorno della uando Giovanni Rinaldi viene al Conferenza Episcopale Campana. Il 18 cerdoti: ne aveva appena fetica, incrementando la Festa del Crocifisso, molto sentita a Cimitile, Qmondo nel 1937, vescovo di Nola era settembre 2013 viene accolta la sua 28 e tre morirono in quel vecchia Scuola di forma- e per questo all’anagrafe «suggerirono a mio monsignor Raffaele Camerlengo. A lui rinuncia al governo pastorale della diocesi primo anno. Aprii il se- zione per laici, favorendo le padre – racconta – di aggiungere a Giovanni, succede il vescovo Adolfo Binni che lo per raggiunti limiti di età. Gli succede minario: divenne il cuore associazioni laicali. Un Salvatore. Ho scoperto successivamente che ordinerà sacerdote nel 1961 e lo vorrà come Antonio Di Donna, già vescovo ausiliare e della diocesi. Vi sistemai momento importante di e- Salvatore era in realtà il mio primo nome». vicario generale a soli 31 anni, incarico che vicario generale dell’arcidiocesi di Napoli. la curia vescovile con nuo- vangelizzazione è stata la Ha vissuto quindi da sempre una profonda ricoprirà anche con il successore di Binni, Ma monsignor Rinaldi non ha smesso di vi uffici, vi restaurai la bi- I vescovi Rinaldi e Marino Missione Popolare del relazione con il Signore, ed entrare in monsignor Giuseppe Costanzo e per il primo incontrare persone e annunciare, ogni blioteca cinquecentesca e 2003 ad Acerra città e fora- Seminario per lui è stato «quasi naturale». anno dell’episcopato del successore di incontro è per lui una possibilità di ve ne aggiunsi una seconda. Vi trasferii la nia, con 150 frati francescani». L’emergenza Frequenta il Seminario minore di Nola, poi questi, monsignor Umberto Tramma. Nel annuncio. Un uomo di relazione e Scuola diocesana di formazione per laici, a- educativa «mettendo al centro la soggettività quello maggiore di Salerno e infine la 2000 Rinaldi viene consacrato vescovo dal presenza che alla domanda sul perchè c’è prii una Scuola episcopale per le vocazioni: pastorale della famiglia. Nacque una scuola Facoltà Teologica di Posillipo: «Avevo cardinale Michele Giordano, arcivescovo di carenza di vocazioni sacerdotali risponde giovani che studiavano e, spesso, mangia- di pastorale familiare biennale, animata dal iniziato gli studi teologici a Roma – ricorda Napoli. Co–consacranti sono monsignor senza pensarci: «Perchè non c’è una vano alla mia mensa. E Dio sorrise dal cie- carissimo don Silvio Longobardi, frequenta- –. Ma i miei genitori non potevano Beniamino Depalma, un anno prima testimonianza autentica e non c’è una vita lo. In 14 anni ho ordinato, grazie a Dio, 14 ta da 50 famiglie, destinata a fermentare tut- mantenermi e completai a Posillipo». È divenuto vescovo di Nola, e monsignor di fede eucaristica. I sacerdoti sono pochi sacerdoti e ho lasciato 11 seminaristi teolo- te le famiglie parrocchiali. Seguì l’istituzione ordinato sacerdote il 2 luglio 1961. Quindi Antonio Riboldi, suo predecessore alla ma saranno anche in crisi se al centro della gi nel 2014. Oggi sono quasi tutti sacerdoti: di due percorsi di educazione all’amore per perfeziona gli studi all’Università Cattolica guida della diocesi di Acerra. vita sacerdotale non si mette la relazione da 28 a 41 sacerdoti. giovani in due centri della diocesi». del Sacro Cuore di Milano laureandosi in con il Signore». L’amore per la Sacra Scrittura plasmò la fede di Paolino

Presso la Biblioteca diocesana pubblicazione del Motu Proprio Aperuit me impiega al presente a lodare Dio i te- la vita eterna. Dice san Girolamo: «Cer- illis del 30 settembre 2019, ha favorito la sori di scienza che sono perduti quando chiamo di imparare sulla terra quelle ve- un incontro sulla centralità ricerca per tentare di comprendere il rap- non si consacrano a Colui che li ha do- rità, la cui consistenza persisterà anche della Parola nel pensiero e porto tra la Parola e il santo vescovo Pao- nati». Come per i Padri, anche per Paoli- nel cielo» (Ep. 53,10). Più avanti conti- La Sala lino. Per farlo, nell’incontro promosso no vale quel modo di fare esperienza cri- nuerà dicendo: «Allora dimmi, fratello settecentesca nell’azione pastorale di alcuni dalla Biblioteca diocesana lo scorso 4 feb- stiana e teologia tenendo continuamen- carissimo: vivere fra i testi sacri, meditar- della Biblioteca Padri della Chiesa braio, ci si è soffermati sulla centralità del- te presenti il ricorso alla Scrittura, la con- li sempre, non conoscere altro, non cer- diocesana la Sacra Scrittura in Girolamo, maestro sapevolezza dell’originalità cristiana – pur care altro, non ti pare che sia già, fin da presso il di Paolino, e in altri Padri. nel riconoscimento delle verità contenu- quaggiù, un modo di abitare nel regno dei Seminario DI LINO D’ONOFRIO «L’uomo senza Cristo è polvere ed ombra» te nella cultura pagana che ne permetto- cieli? Non vorrei che tu nel leggere la sa- Vescovile di scrive il santo nolano nel Carme X, un’af- no un’inculturazione –, la difesa della fe- cra Scrittura fossi urtato dalla semplicità Nola er parlare del rapporto tra i Padri e fermazione divenuta stile di vista tanto de come bene supremo e approfondi- e, direi quasi, dalla banalità del linguag- la Parola bisogna necessariamente li- che nella lettera XXVI sant’Agostino par- mento continuo del contenuto della ri- gio, che può dipendere da una traduzio- Pberarsi da quell’idea di separazione la di Paolino con queste espressioni: «An- velazione, ed infine il senso del mistero ne difettosa o da un accorgimento appo- tra conoscenza e pratica che rappresenta date nella Campania, vedete Paolino, co- e l’esperienza del divino. L’eredità spiri- sitamente studiato, per rendere più faci- che ha le radici piantate in cielo. Confes- pre in cielo». È proprio questo amore al- il grande limite della vita cui il pensiero desto uomo così grande per la sua nasci- tuale di Girolamo in Paolino è data dal- le la comprensione: in una sola e mede- so però che ne ho il desiderio: non me ne la Parola che plasmò l’animo di Paolino classico ci ha abituati. La teorizzazione ta, per il suo genio e per le sue ricchezze. l’amore passionale per la Scrittura, stu- sima frase, l’uomo colto e l’ignorante po- starò certo ozioso, e se rifiuto di prende- al punto tale che, come ci ricorda il pre- del conoscere è una categoria che non ap- Vedete con che generosità questo servo diata, amata, pregata, praticata, predica- tranno cogliere significati diversi, a se- re il posto del maestro, prometto di es- te Uranio nella sua testimonianza: «Nes- partiene alla prima generazione creden- di Gesù Cristo si è spogliato di tutto per ta. C’è una parola di san Girolamo a san conda della loro capacità. Non sono tan- serti compagno. A chi chiede si dà, a chi suno si allontanava da lui senza deside- te post apostolica. Così l’occasione data possedere Dio soltanto; vedete come ha Paolino di Nola. In essa il grande Esege- to sfacciato e stupido da illudermi di co- bussa viene aperto e chi cerca trova. Sfor- rare di avvicinarglisi di nuovo e nessuno dalla riproposta di papa Francesco della rinunciato all’orgoglio del mondo per ab- ta esprime proprio questa realtà, che cioè noscere tutte queste cose: sarebbe come ziamoci di imparare qui in terra quelle ve- aveva la fortuna di parlargli senza desi- Domenica della Parola, suffragata dalla bracciare l’umiltà della croce; vedete co- nella Parola di Dio riceviamo l’eternità, voler cogliere in terra i frutti di un albero rità la cui conoscenza ci sarà data per sem- derare di non separarsene mai». DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020 VITA ECCLESIALE 5 Enzo Formisano nuovo presidente dell’Azione cattolica

ratitudine, speranza e sposato con Nadia Oliviero, sono Originario di Pomigliano, Marianna Napolitano – di Nola – educatori e l’attenzione alla sorriso. Con queste tre genitori di Marta, di 4 anni e come vice. Nuovi Segretario e dimensione familiare che ogni parole, il nuovo presidente mezzo, e di Viola, 3 anni – succede ha una solida esperienza Amministratore: Carmine proposta deve avere, senza dell’AzioneG Cattolica diocesana, a Marco Iasevoli. Già presidente associativa. La scorsa Trocchia, di Saviano, e Mariarosa dimenticare le difficoltà che questa Vincenzo (Enzo) Formisano, ha parrocchiale nella sua associazione Scognamiglio, di Sant’Anastasia. realtà vive oggi. Dalle parole dei delineato l’orizzonte del suo di origine (Azione Cattolica domenica eletti dal Consiglio Alla domanda sui principali obietti nuovi eletti, raccolte al termine mandato triennale. Un cammino Rosettina Campana della i membri di Presidenza del prossimo triennio, tutti i nuovi delle votazioni, è emersa dunque tra passato, presente e parrocchia San Francesco d’Assisi) responsabili fanno emergere il l’emozione e anche il timore per la futuro. Perché se la gratitudine è è stato educatore giovani e desiderio di accompagnare responsabilità accolta. E non sono un atteggiamento che consente di giovanissimi fino allo scorso anno. Consiglio diocesano che domenica associazioni parrocchiali e singoli mancate le lacrime. Ma non è tenere a cuore la memoria e il A livello diocesano è stato co– scorsa ha eletto la Presidenza soci nell’imparare a vivere in mancato nemmeno l’entusiasmo. bene di chi ha preceduto nel segretario e segretario nelle due diocesana: Emilia Lavino e Paolino pienezza il presente. come confermato dal vescovo servizio associativo, e la speranza presidenze di Pina De Simone e Trinchese sono i nuovi vice– «Discernimento» è per questo la Marino: «Enzo saprà lavorare con funziona come bussola per il nella prima di Marco Iasevoli (nel presidenti per il Settore Adulti, parola che genera il filo rosso che entusiasmo, insieme a un futuro, la vera sfida è il presente complesso, dal 2008 al 2017), provenienti rispettivamente da unisce i diversi settori e abbraccia Consiglio giovane e dinamico. che chiama a dire ‘sì’ ogni giorno facendo parte delle équipes del Scafati e Cimitile; Giovanna le diverse età, ognuna portatrice di Questo per noi tutti non è un al Vangelo: ed è il sorriso che settore Giovani e Adulti. Esposito e Nicola Sergianni desideri e difficoltà dietro i quali punto di arrivo ma di partenza, spalanca le porte alla gratuità, alla Attualmente, fino a marzo, è guideranno invece il Settore non è semplice scorgere la propria come sempre. Ringrazio gli solidarietà, alla disponibilità, in segretario della delegazione Giovani, sempre come vice– vocazione. Facendo tesoro di assistenti per la loro presenza poche parole alla carità; è il sorriso regionale dell’Ac. Nominato presidenti. Provengono da quanto già operato nei trienni significativa in questa che fa percepire il Regno come presidente lo scorso 2 febbraio dal Marigliano e Scafati; l’Acr vrà precedenti, si lavorerà avendo associazione, a conferma del presente. Originario di Pomigliano vescovo Francesco Marino, invece Michele Romano – di come priorità la cura della rapporto esemplare tra laici e Formisano e Iasevoli, presidenti nuovo e uscente d’Arco, Formisano – 36 anni, Formisano ha presieduto il Saviano – come responsabile e formazione e dell’interiorità degli sacerdoti».M.P.

In occasione del centenario della nascita di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, anche da Nola sono partiti per partecipare alle celebrazioni a Trento

l’intervento «Sogno un mondo Testimoni del Vangelo fatto di rapporti fondati sul dialogo» generati dalla comunità DI PATRIZIA MOSCARELLA * ra la primavera del 1976 quando per la prima volta ho incontrato la spiritualità del EMovimento dei Focolari. Avevo appena 13 anni e, a volerla dire tutta, all’inizio non ci capii Il Movimento granché. Mi affascinava, però, l’atmosfera e il fermento che si viveva nella mia parrocchia, dove in diocesi è presente un gruppo di persone, per lo più giovani, in molte parrocchie ispirandosi a quella spiritualità, provava a fare sul serio con il Vangelo. Gli incontri sulla Parola Tanti i laici, una di vita (una frase del Vangelo scelta mensilmente e vissuta nel quotidiano) rappresentarono per decina i sacerdoti qualche anno il mio unico contatto con l’esperienza di Chiara Lubich. Intanto nel mio che vi aderiscono paese, Sant’Anastasia, cresceva la presenza di una comunità ecclesiale (mi riferisco sempre alla mia parrocchia) che proponeva uno stile diverso. DI MARIANGELA PARISI Non più soltanto liturgie, processioni, adorazioni, ma lo sforzo di vivere rapporti nno speciale il 2020 per il Movimento nuovi, familiari, dei Focolari. Ricorre infatti il centenario improntati alla ricerca Adella nascita di Chiara Lubich, consa- «Avevo appena della reciprocità e, crata che nel 1943 fonda il Movimento che ri- soprattutto, la proposta ceverà l’approvazione dei propri Statuti Ge- 13 anni e fui di un modello di chiesa nerali dal Pontificio Consiglio per i Laici nel colpita da aperta alle esigenze delle 1990. Grande celebrazione, per la ricorrenza, persone, capace di c’è stata a Trento, dove Chiara è nata; presen- quegli adulti incidere nel tessuto ti anche aderenti della diocesi di Nola.«Per cre- che facevano sociale, facendo proprie scere un bambino ci vuole un villaggio», que- le necessità degli ultimi. sto proverbio africano sottolinea bene il cuo- sul serio con il In un simile contesto re dell’impegno dei focolarini: la formazione Vangelo» comunitario campi di umano–spirituale di ogni individuo all’inter- raccolta, autotassazione no di una comunità. Comunità educanti dun- per creare un fondo que, che sia la famiglia, la parrocchia, la dio- anti–usura (l’usura è, purtroppo, uno dei mali cesi, la città, la comunità umana. Ecco perchè atavici della mia terra), supporto logistico a la testimonianza d’amore che il Movimento terapie per persone diversamente abili, mostre prova a vivere nel mondo viene portata avan- del libro, incontri con uomini di cultura furono ti attraverso il dialogo con tutti. credenti e non per me, negli anni dell’adolescenza e della credenti: sono 2.000.000 oggi gli aderenti in Chiara Lubich giovinezza, occasioni preziose per mettermi in 182 Paesi, e sono 7000 i credenti di religioni gioco in una dimensione locale, ma avendo in diverse che ne aderiscono allo spirito. cuore l’ideale di Chiara: costruire un mondo I Focolarini (termine che indica per la preci- nità ricercato e vissuto». Quali i frutti del Mo- colarini alla fine degli anni ‘70. Mi colpì il lo- Marone. Anche lui ha conosciuto il Movimento unito. E a questo ideale ho cercato di essere sione i consacrati che vivono in piccole co- vimento in Diocesi? «La presenza del Movi- ro vivere la cattolicità in termini di universa- negli anni ‘70 e «mi ha meravigliato che ci fos- fedele nel corso degli anni, nonostante le munità di laici, i focolari, cuore di tutte le realtà mento è testimonianza della fantasia dello Spi- lità, all’esterno e all’interno, con l’accento sul- sero laici che vivevano in modo concreto il difficoltà, i dubbi e le immancabili cadute. Le di cui il movimento si compone, che si impe- rito Santo. I vari carismi sono come fiori di un la comunione. Attualmente a Somma siamo Vangelo. Laici anche senza una cultura eleva- situazioni esterne sono cambiate, gli scenari della gnano a mantenere vivo il ‘fuoco’, da cui de- prato, insieme fanno il prato. Ecco perchè è im- 9 Volontari di Dio. Per la diocesi, la presenza ta. Ricordo in particolare un falegname che e- mia vita personale e delle vicende storiche sono riva il nome focolare) è presente anche in dio- portante la Cdal per la diocesi». Martinelli è dei focolarini, significa una collaborazione at- ra andato in Africa per far nascere una fale- di certo mutati rispetto agli anni 70–80, ma mi è cesi, con consacrati, sposi e sacerdoti. «È pre- insegnante: come si pone il Movimento ri- tiva nelle parrocchie per sviluppare le linee pa- gnameria. Quella scelta mi aveva colpito». So- rimasto dentro il desiderio di un mondo in cui i sente in quasi tutte le parrocchie perchè tutti spetto ai giovani del territorio? «I giovani in par- storali». Auriemma si è impegnato attivamen- no una decina i preti diocesani vicini al Mo- rapporti siano all’insegna di un dialogo vero, che gli aderenti al movimento, presenti nelle di- rocchia oggi sono pochi. Quello che posso di- te in politica. Quali frutti ha portato in questo vimento, «la spirituaità dell’unità – spiega Ma- rispetti e valorizzi la diversità, in cui l’economia verse città, danno disponibilità alle parrocchie re è che non bisogna smettere di essere in re- campo, anche per la diocesi, lo spirito focola- rone – ci aiuta ad essere sempre più sacerdoti abbia il timbro dell’equità e della gratuità, in cui di appartenenza» dice Imma Martinelli, di lazione con loro, anche se non vengono in rino?«Sono stato candidato due volte a sinda- diocesani e ci fa mettere in evidenza il sacer- la Chiesa sia, soprattutto, luogo ed esperienza di Sant’Anastasia, che per il movimento è anche parrocchia e non vivono la Chiesa. Prima o poi co – dice – e fino a dicembre anche segretario dozio battesimale prima di quello ministeria- comunione. E nella spiritualità di Chiara Lubich referente nella Consulta Diocesana delle Ag- ci sarà il momento per l’annuncio, per la Pa- di partito. I frutti principali di questo mio im- le». Un carisma utile anche alla carenza di vo- attraverso i dialoghi (con altri Movimenti gregazioni Laicali (Cdal). «Ho incontrato i fo- rola». Come Imma Martinelli, anche Giusep- pegno sono stati il legame stretto con tanti cit- cazioni al sacerdozio? «Forse oggi la vita sa- ecclesiali, con altre confessioni religiose, con colarini nel 1972, avevo 16 anni. Nella mia par- pe Auriemma fa parte dei Volontari di Dio, u- tadini che vivono il quotidiano con onestà e cerdotale non attira più perchè non è più vi- fedeli di religioni diverse e con persone di rocchia si fece un campo lavoro per l’Africa: rac- na delle realtà interne al Movimento – molto il collegamento con tanti altri politici cattoli- sta come vita donata. I preti vengono visti piut- convinzioni diverse) e attraverso l’Economia di coglievamo carta, stracci, ferro che poi riven- attento alle diverse fasce d’età e condizioni di ci del territorio». tosto come detentori del sacro. E poi manca Comunione credo di aver trovato la risposta devamo. Partivamo la mattina, dopo un mo- vita – impegnata a ricostruire la fraternità vis- Un impegno sul territorio non limitato al ca- la vita di comunità che è fondamentale anche giusta. mento di condivisione, e ci ritrovavamo in se- suta, nella società. Auriemma è psicologo e vi- risma, ma fatto per servire la Chiesa locale, il per la realizzazione dal punto di vista umano». * adulta del Movimento del Focolari rata per la messa. Mi colpì il clima di frater- ve a Somma Vesuviana: «Ho incontrato i fo- vescovo. Come sottolinea anche don Virgilio Come la spiritualità focolarina insegna. 6 CULTURA DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020

Università e ricerca Un’eruzione paragonabile solo al Diluvio di Niccolo Maria Ricci embra un film». Così la a Napoli. «La lettera – spiega la Venerdì prossimo, a Caccavale – per me simili ad una la collaborazione. Pare che a giovane ricercatrice Dora Caccavale – presenta una riproduzione cinematografica, permettere la conoscenza di Caccavale – 27 anni, narrazione fedele e puntuale di Napoli, la presentazione interessante è lo stile lessicale di Antonio Ruffo e Mattia Preti sia originaria«S di Fuorigrotta e laureata tutta l’eruzione vesuviana che ha dello studio di Dora Oliva. Sembra rassomigliare molto stato l’abate Flavio, fratello in Archeologia e Storia dell’Arte colpito Napoli e i paesi allo stile di Plinio il Vecchio, che maggiore del primo, che aveva presso l’Università degli Studi di circonvicini nel 1631–1632». E Caccavale dedicato descrisse l’eruzione vesuviana del raccolto alcune opere di Preti e, Napoli Federico II – commenta il non solo. Oltre alla descrizione a una singolare descrizione 79 d.C. Benché le eruzioni siano sebbene fosse di origini siciliane, racconto dell’eruzione del Vesuvio degli eventi eruttivi, interessanti differenti, i punti stilistici in trascorreva la sua vita tra Napoli e del 1631 ad opera di un certo sono i report sui comportamenti dell’esplosione del Vesuvio comune sono molto evidenti». Ma Roma. Alla morte prematura di Nicolò Maria Oliva, in una lettera della popolazione durante nel 1631-32 perché lo studio su questa lettera è Flavio, causata dall’esplosione da lui indirizzata all’abate Flavio l’eruzione. «Oliva, nella sua lunga accidentale? «In realtà lo studio della peste a Napoli del 1656, le Ruffo. Ad altro non si può eguagliare lettera inviata a Flavio Ruffo, – che presenterò – spiega la opere di Preti passarono in eredità se non al Diluvio: l’esplosione aggiunge la ricercatrice – descrive descrizione delle madri che Caccavale – è un estratto della mia ad Antonio. Da qui nacque, poi, vesuviana del 1631–32 da Nola ad anche gli atteggiamenti della durante l’eruzione stringono forte tesi in Letteratura Artistica l’intensificarsi della relazione Otranto, nella lettera di Nicolò Maria popolazione. Emergono due al petto i figli ed invocano per la dedicata ai rapporti tra l’artista artistico–lavorativa tra il principe Oliva, è il titolo dello studio tematiche, una religiosa ed una loro salvezza San Gennaro e barocco Mattia Preti e il suo Antonio Ruffo e Mattia Preti». inedito della Caccavale, che sarà politica, interessanti per i risvolti l’Immacolata Concezione». protettore Antonio Ruffo. La Quello della Caccavale è solo uno presentato alla Festa della Ricerca successivi. Infatti, Oliva riporta Altro aspetto importante di questo lettera di Oliva si inserisce in dei cinque studi che saranno archivistica e bibliotecaria – contemporaneamente le «studio accidentale» è lo stile usato questo studio di catalogazione e presentati. La Festa della Ricerca si organizzata dall’associazione lamentazioni della popolazione da Oliva nel descrivere gli eventi critica relativo all’epistolario Preti– concluderà infatti a maggio. Sulla Respiriamo Arte – il prossimo 28 contro il governo spagnolo e il suo legati all’eruzione del ‘31. «Al di là Ruffo per il bisogno, emerso pagina Facebook creata per febbraio, alle ore 18:00, nella constante ricorrere alla devozione degli effetti che può generare durante la stesura della tesi, di l’iniziativa, il calendario degli Chiesa di Santa Luciella dei Librai religiosa. Impressionante è la questa descrizione – riprende la chiarire il momento in cui si avviò appuntamenti. Dora Caccavale

Anche a Capodimonte furono accolti profughi istriani che sfuggivano alle persecuzioni titine «Ad aiutarli – spiega il presidente dell’Anvgd di Napoli, Lazzarich – c’era quasi solo la Chiesa» Obbligati a dimenticare

DI NICCOLÒ MARIA RICCI giudizio sociale tendevano a nascondere la pro- «Ma l’altro importante risvolto di questa storia ni: interessi geopolitici, stanchezza collettiva per pria storia». Come ribadisce Lazzarich, la perse- – afferma Lazzarich – è relativo all’accoglienza la guerra e l’imbarazzo del Partito Comunista I- siste un tipo di sofferenza sconosciuta ai cuzione degli italiani residenti nei territori giu- ricevuta dagli esuli e all’uso politico della loro taliano che, nascondendo le atrocità commesse più: l’obbligo di dimenticare. Dimenticare liano–dalmati ha inizio dopo l’armistizio dell’8 vicenda umana. Per quanto riguarda l’acco- contro gli italiani infoibati dai titini, accusava di Ele proprie origini, la propria identità, i luo- settembre 1943: «La reazione jugoslavo–titina glienza, questi 250 mila/350 mila italiani – le ci- fascismo i circa 300 mila italiani, in fuga dal ‘so- ghi dell’infanzia, l’abbraccio dei genitori. ha delle radici storiche profonde. Il territorio giu- fre effettive circa gli esuli sono ancora oggi og- cialismo reale’. Queste concause spinsero all’oc- Questo tipo di sofferenza l’hanno vissuta mi- liano–dalmata ha conosciuto nei secoli diverse getto di controversia storiografica – furono spal- cultamento di tale vicenda, persino nei libri sco- gliaia di italiani, tra la Seconda Guerra Mondia- dominazioni, ma anche la costante presenza di mati, dopo il 10 febbraio 1947 (anno dei Tratti lastici. D’altro canto, nei tempi recenti, l’atten- le e il Secondo Dopoguerra, costretti ad emigra- popolazioni italiane. Per anni la convivenza tra di Parigi che portarono alla cessione dei territo- zione del dibattito storico–politico, benché ri- re dai territori della Venezia–Giulia e Dalmazia popolazioni slave e italiane è proseguita pacifi- ri veneto–giuliani e dalmati dall’Italia alla Jugo- svegliatasi, si è fossilizzata solo sulle foibe. Per a causa dell’occupazione jugoslava. Una soffe- camente. Intorno al XIX secolo la situazione è slavia), nei vari Centri Raccolta Profughi (Crp), evitare la cancellazione della memoria – ripren- renza che emerge tutta durante la conversazio- però cambiata con l’esplosione dei nazionali- spesso delle baraccopoli, con poca assistenza e de Lazzarich – personalmente con l’aiuto del- ne avuta con il presidente della sezione di Na- smi. Dagli anni ’60 dell’Ottocento fino ad un per lo più garantita dalla Chiesa. A Napoli, per l’Anvgd, tramite finanziamenti pubblici e il sup- poli dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia periodo recente, si sono susseguiti provvedimenti il Crp di Capodimonte, si mobilitò molto l’Ar- porto del Dipartimento di Scienze Politiche Jean e Dalmazia (Anvgd), il professore Diego Lazza- per colpire la minoranza etnica di turno». Que- cidiocesi, che fu un porto sicuro per molti esu- Monnet dell’Università degli Studi della Cam- rich. «Molte persone – spiega – per ragioni di ca- sto ping–pong di persecuzioni ha generato del- li». Il motivo di questo debole supporto da par- pania Luigi Vanvitelli, avvierò con un gruppo di rattere politico e sociale sono state costrette a di- le tensioni che sono esplose in tragiche vicende. te dello Stato e dell’indifferenza collettiva rispetto ricerca il recupero di tutte le testimonianze ora- menticare la propria identità. Infatti quando gli L’esodo degli Italiani giuliano–dalmati è una di alla vicenda degli esuli si lega al contesto politi- li degli esuli giuliano–dalmati, a partire da quel- esuli giuliano–dalmati raggiunsero l’Italia, uni- queste, frutto di un clima di terrore creato dalle co del tempo. «Il dramma degli esuli – spiega Laz- li residenti in Campania: un importante atto di Capodimonte, targa ricordo dell’accoglienza esuli ca destinazione loro accessibile, per evitare il pre- bande del generale Tito. zarich – è stato taciuto per anni per varie ragio- custodia di una memoria sempre più labile».

COMMENTI è stato un tripudio di gioia alla notizia Servono missionari & IDEE Siamo fatti per amare C’che Papa Francesco Il dono della missione Gli anni belli il 24 maggio 2020 sarà in vi- Ciro Biondi Nicola De Sena e Umberto Guerriero sita alla Chiesa di Acerra nel per la Terra dei fuochi nonostante il nostro io quinto anniversario della pubblicazione dell’Enciclica siastici. La terra continua a me, specialmente tra i sog- peccato ha trasformato e che la Chiesa è in missione a riflessione di questo mese è come una affidarsi totalmente) non è il primo passo «Laudato si’». Ma non c’è soffrire, a essere velenosa- getti più deboli. continua a trasformare in un nel mondo affinché quel Re- lettera, scritta come la scriverebbe un per l’amore? L’amore non obbliga a molto da stare allegri, papa mente abusata per soddisfa- E noi, la comunità dei disce- inferno, dove è in atto un ge- gno progredisca verso la pie- Lfratello, che sente l’urgenza di cambiarti, ma aiuta a maturare, a far morire Francesco verrà a rendersi re la sete di potere e guada- poli missionari di Cristo, co- nocidio che abbatte le vite nezza, perché la giustizia, la condividere questo bellissimo versetto: ogni superfluo atteggiamento che conto, principalmente, di co- gno di gente che da sempre sa stiamo facendo? Pochissi- più giovani, dove si costrin- pace e l’amore regnino e l’u- «Perché forte come la morte è l’amore, appesantisce la relazione e a far fiorire me le nostre Chiese hanno ha fatto scorrere il sangue di mo, quasi nulla! Una gior- ge a respirare gas mortali, manità diventi la gloria del tenace come il regno dei morti è la passione: l’essenziale. La morte, che è la fine di una messo in atto il suo insegna- un popolo che per millenni nalista venuta da Roma in vi- mangiare cibo avvelenato e Dio vivente. Che nessuno zit- le sue vampe sono vampe di fuoco, una modalità di vita e inizio di una nuova realtà, mento sulla cura della casa l’ha resa feconda con fiumi sita nella nostra terra e alle dove i figli di Dio sono as- tisca chi alza la voce in no- fiamma divina!». È tratto dal Cantico dei aiuta a riconoscere l’amore come una comune. Purtroppo in que- di sudore. Negli ultimi mesi persone intossicate da questi sassinati senza che nessuno me delle vittime col rischio Cantici (Capitolo 8, versetto 6), un libro morte–risurrezione, in cui tutto rinasce e sti ultimi anni abbiamo so- si sono susseguiti i sequestri veleni sviluppati dalla sete di gridi basta! In nome del gua- di essere ucciso. Questa no- troppo spesso equivocato e, dalla Chiesa tutto fiorisce con una nuova consapevolezza: lo sperimentato un incre- di aree, da parte delle auto- profitto mi ha suggerito di dagno ad ogni costo e della stra amata terra ha bisogno troppo spesso abbandonato nell’oblio. da solo non basto a me stesso, ho vitale mento dell’avvelenamento rità di polizia, dove si stava- cambiare la destinazione del- sete di potere economico e di discepoli missionari, uo- Giovani amici, l’autore del Cantico urgenza di lasciarmi nelle braccia di una della Campania Felix, la ter- no ancora infossando rifiuti la mia terra di missione, mi politico è in atto un olocau- mini e donne innamorate di sublimemente traccia una similitudine tra individualità che sa amare come me. E poi il ra più buona del mondo. tossici su cui c’erano operai ha fatto capire che queste so- sto che le generazioni future Cristo, che donano la vita per ciò che apparentemente sembra essere in secondo aspetto: «Come gli inferi è la Quella che doveva essere u- al lavoro o si stava costruen- no le terre che devono esse- troveranno difficile attribui- far rifiorire questa terra affi- dicotomia; l’amore è paragonato alla morte, passione». Considerate amici la discesa agli na svolta epocale nella storia do un agriturismo. Mentre re evangelizzate, come le ter- re a dei soggetti perseguibili. dataci da Colui che è padre la passione è come il regno dei morti. inferi di Ulisse: per poter interloquire con i del mondo è risultata solo tutti i media del mondo si re dell’amata Amazzonia, Certamente le nostre Chie- di tutti. Che le nostre orec- Possibile vedere realizzato in questo versetto morti deve farli nutrire di sangue animale. In occasione per scrivere libri, stanno occupando del cora- della verde Africa, del giallo se, quelle della Campania Fe- chie non odano ancora la vo- ciò che appartiene ad ogni uomo e che, in quel caso il sangue è la vita che comunque è articoli, fare servizi televisi- navirus è scomparso dallo Oriente e dell’azzurro Pacifi- lix, saranno giudicate e con- ce di Dio che dice: «Che hai maniera più sublime e con maggiore forza, il sopita nel regno dei morti; per questo gli vi, conferenze e riempire la schermo l’inferno della Ter- co. C’è bisogno di piantare dannate, se non dalla storia, fatto? La voce del sangue di vostro cuore giovane vive. L’amore infatti inferi sono il luogo in cui il sangue ancora è bocca dei politici, ammini- ra dei Fuochi che continua i- profondamente la croce di certamente dal Regno di Dio. tuo fratello grida a me dal non è un sentimento. Esso appartiene vita e la passione fa ribollire il sangue nelle stratori e anche degli eccle- ninterrottamente a fare vitti- Cristo su questi campi che il Non possiamo dimenticare suolo!» (Gen 4,10). all’essenza costitutiva della nostra vita, come nostre vene e ci dà la forza di compiere la morte. Noi siamo nati in un atto d’amore anche gesti ‘eroici’ per colui che è la fonte e viviamo la nostra esistenza alla ricerca di della mia passione. Un altro aspetto. Negli questo amore; infatti il nostro cuore resta inferi scese anche Gesù e, da quel momento Un uomo del dialogo deluso, un po’ inquieto finché non riesce a la vita ha abitato anche quei luoghi e gli Il sale della terra colmare il vuoto con un amore che sia inferi non sono solo l’inferno della morte, Alfonso Lanzieri e Mariangela Parisi travolgente e che abbia il profumo d’eterno. ma la forza della vita che cerca di al servizio degli ultimi Sì, perché l’amore possiede in sé l’eternità di manifestarsi, di uscire dal limbo della ‘morte Dio, che è Amore e che ci ha lasciato come quotidiana’ per essere vitalità: l’amore è er raccontare questa storia è meglio percorso di studio e di azione che possiamo impronta della sua sostanza in ciascuno di eterno soprattutto perché è vivo e passionale. partire dall’Italia del secondo definire pioneristico in un campo che noi. Ma l’amare non è al tempo stesso un Se in ogni giorno proviamo a scendere negli Pdopoguerra. Sono gli anni della allora – siamo negli anni ‘50 – muoveva i morire? L’esperienza avuta porta a dire ‘sì’, inferi del nostro cuore, allora troveremo cosiddetta ricostruzione, di un Paese che primi passi. Il disagio sociale, in particolare perché amare significa condividere tutto se l’amore che muove ogni nostro sentimento, deve rimettersi in piedi nel cemento, nelle quello giovanile, diventa il suo prioritario stessi ad un altro ‘tu’ e per questo dobbiamo la passione che ci dà la forza di avere uno istituzioni e nell’anima. Tanti sono i terreno d’impegno e di testimonianza. far morire qualcosa di noi stessi perché sguardo e una vita d’amore. Perché noi, cattolici che partecipano a quella Fonda e poi dirige la scuola per assistenti l’altro sia uno con me. La morte di me stesso come canta Nek in una sua canzone, «siamo straordinaria stagione di impegno civile e di sociali «Unsas» a Napoli. Non a caso, Emilio Sena e i «suoi» bambini (non l’annientamento, ma la forza di fatti per amare, nonostante noi». riscatto nazionale. Tra questi, c’è anche allora, a lui è stato dedicato un Seminario Emilio Sena, da Marigliano (Na). Emilio è di studi dal tema «Emilio Sena: il suo nato nel 1924, a novembre: fosse venuto impegno per la promozione del servizio l Papa ha dedicato il mes- mantica componendo a- alla luce solo pochi mesi prima, sarebbe sociale e il contrasto al disagio giovanile» saggio della 54° Giorna- Il racconto conduce spetti molteplici all’interno andato al fronte, come tantissimi suoi organizzato dall’Ordine Assistenti Sociali Ita Mondiale delle Comu- Testimoni per la rete di un’unità di senso. Si pen- amici. Emilio cresce e si forma nell’Azione della Regione Campania e dalla Società per nicazioni al tema della nar- Domenico Iovino si a eventi, situazioni, conte- Cattolica, nelle cui file vengono su tanti la Storia del Servizio Sociale e con il razione – Perché tu possa rac- all’orizzonte di senso sti, azioni, personaggi, appa- ragazzi e ragazze che, educati al patrocinio del Comune di Marigliano, che contare e fissare nella memoria rentemente sganciati l’uno protagonismo laicale, si mettono al servizio si è tenuto lo scorso lunedì 10 febbraio (Es 10,2) La vita si fa storia, il deepfake), – scrive il Papa – 1). Senza considerare la pre- metafora la chiave di tutto. dall’altro ma che il racconto dello Stato nella vita professionale, politica nella Sala Consiliare della Città di titolo – invitando a ritorna- abbiamo bisogno di sapien- dicazione di Gesù. Significativamente usata da raccoglie e fa convergere ver- e istituzionale. Accanto ai molti incarichi Marigliano in piazza Municipio. Emilio è re alle buone storie, quelle za per accogliere e creare rac- Esiste un rapporto stretto tra Gesù nelle sue parabole, es- so un orizzonte di senso. Un parrocchiali, diocesani e nazionali in venuto a mancare nel 2007. Uomo di che edificano, che aiutano a conti belli, veri e buoni. Ab- il racconto e la realtà. Agam- sa è un condensato narrativo aspetto particolarmente si- Azione Cattolica (anche durante la stagione profonda spiritualità, era particolarmente ritrovare le radici e la voglia biamo bisogno di coraggio ben afferma che il racconto che mostra ma non dimo- gnificativo del racconto è la di Vittorio Bachelet, indimenticato vicino alla figura di San Francesco d’Assisi e di andare avanti insieme. per respingere quelli falsi e ha una capacità evocativa i- stra. È tanto più potente capacità dunque di rappre- presidente nazionale, del quale è ricorso il al carisma francescano, che evidentemente L’uomo è un essere narrante, malvagi». Una sapienza che nedita collegata allo smarri- quando realizza quella che sentare la realtà. Fatta ecce- 40 anniversario dell’uccisione per mano deve averlo forgiato nell’intimo: Emilio, nasce in una storia di senso nella Sacra Scrittura, la Storia mento o alla dimenticanza, Ricoeur chiama «innovazio- zione per il racconto dell’i- delle «Brigate rosse» pochi giorni fa), infatti, era un uomo mite e alla ricerca del che nessuno racconta e vive di storie, «ci mostra fin dal- ed in grado di ri–presentare ne semantica». In Tempo e rac- stituzione eucaristica, il rac- Emilio Sena è membro della Democrazia dialogo, sempre e con tutti. «Anche con me la storia della sua esistenza l’inizio un Dio che è creato- ciò che il tempo rende inat- conto afferma che «Il ruolo conto rappresenta la realtà Cristiana, e diventa segretario cittadino a e i miei fratelli – racconta Vitaliano, uno di cui non è più capace di rac- re e nello stesso tempo nar- tingibile. È esattamente quel- della metafora è infatti quel- ma non si identifica con es- soli 24 anni. Studente brillante del liceo dei suoi tre figli – non era mai autoritario, contarne la bellezza. Fin da- ratore». Non è un caso che lo che la tradizione biblica lo di ampliare il linguaggio, sa. La similitudine permette «Carducci» di Nola, si iscrive alla facoltà di ma gli piaceva parlare, discutere e spiegare». gli inizi, la sua storia è mi- essa si serva dello stile narra- ha compreso e che ha dato laddove il linguaggio de- di rivedersi nel racconto sen- Medicina e arriva fino alla soglia della Era insomma un uomo delle tessiture e non nacciato dal male che sedu- tivo. I Vangeli stessi eredita- senso al racconto della cena scrittivo si rivela insufficien- za sentirsi giudicati: è come laurea ma per qualche motivo non la delle chiusure. Sena appartiene a quella ce con il racconto di una sto- no questo stile. Luca rivol- pasquale che permette di ri- te, ma anche laddove non il mio mondo, ma non è e- consegue: forse qualcuno stava disegnando generazione di laici cattolici che con lo ria falsificata da una felicità gendosi a Teofilo dice: «Poi- vivere l’evento salvifico del sappiamo esattamente cosa sattamente il mio. È una pos- un destino diverso. E infatti Emilio inizia a studio e la passione, ben radicati nel illusoria. «In un’epoca in cui ché molti hanno cercato di passaggio del mar Rosso pur vogliamo dire, per esempio sibilità di oggettivare la vita studiare scienze del servizio sociale – al Vangelo, hanno avuto una parte storica la falsificazione si rivela sem- raccontare con ordine gli av- sfuggendo al presente, come quando parliamo di Dio». Il per poterla vedere ad una cer- tempo non esisteva ancora una facoltà insostituibile nella riedificazione morale e pre più sofisticata, raggiun- venimenti che si sono com- il Papa evidenzia. racconto, mediante l’intrigo, ta distanza e poterne coglie- universitaria dedicata – cominciando un materiale dell’Italia gendo livelli esponenziali (il piuti in mezzo a noi» (Lc 1, Secondo Paul Ricoeur è la genera un’innovazione se- re le luci e le ombre. DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020 CULTURA 7

Il giovane scrittore Forgione, nuovo romanzo con citazioni dalla periferia napoletano è in libreria con DI ANDREA FIORENTINO potere dell’arte narrativa che formazione, come dicono quelli Forgione e già salutato dalla stazioni di un percorso molto per vie mai pensate può del mestiere. La vita da critica (e da Raffaele La Capria più lungo, due capitoli di un «Giovanissimi», lessio Forgione è nato riguardare tutti, risvegliare, romanziere di Alessio è in persona) come nuovo Ferito romanzo più voluminoso». nella periferia di Napoli, innescare riflessioni, percorsa da un’intima coerenza a morte, il testo che La Capria Dove la memoria ne fa da fil seconda tappa Aa Soccavo, e adora il incoraggiare l’impegno civile, soprattutto stilistica, oltre che ha pubblicato nel 1961, anno rouge. Nel suo caso però, si del racconto mare. Per lavoro ha viaggiato alimentare un sano spirito tematica: il nuovo libro è un in cui vinse anche l’importante tratta di una memoria molto, incontrando tante critico. Emozionare. continuato progressivo Premio Strega. Giovanissimi utilizzata a fini speculativi, per iniziato con persone senza conoscerle mai Giovanissimi è una carezza che scandaglio nelle ragioni del risulta una sorta di reboot così dire: non è tanto una l’esordio davvero. Nella vita ha ripercorre le cicatrici che comportamento umano con i dell’opera prima di Forgione, poetica quanto una sonda, non collezionato un paio di lauree, segnano la carne viva della suoi conflitti tra bene e male e, reduce da un triennio tanto ricostituisce una ricerca «Napoli mon divorato tanti libri, qualche periferia, perché Napoli è una allo stesso tempo, una londinese che probabilmente quanto piuttosto un recupero Alessio Forgione amour» lavoro saltuario e delle storie. città molto segregata, dove rinnovata discesa nei gli è servito per recuperare un che si fa modulo di struttura. Soprattutto la sua. «Credo che finisci, a volte, genuflesso; è la complessi e intricati purgatori archivio di ricordi. «Forse è un Certa insistenza agli odori, alle la mia fascinazione per le vite periferia che rifiuta la retorica (o inferni) della memoria. romanzo di formazione di un descrizioni minuziose di un ottenuti attraverso un dall’urgenza di concentrarsi ai margini sia dovuta ad una della periferia. Il romanzo di Proprio come lo è stato Napoli altro romanzo di formazione, ambiente provinciale, certi labirintico procedere sulle cose belle, nonostante le certa vanità, in quanto mi Forgione – giovane scrittore mon amour (pubblicato nel – dice l’autore – e molto indugi o lentezze della pagina nell’impasto narrativo in cui si cose brutte che, costantemente, ritengo appartenente a quella classe 1986 – ha un obiettivo 2018, sempre per NN Editore; probabilmente non è possibile dovuti all’effetto cumulativo fondono paesaggi e psicologie, accadono. Scrivere è la sola categoria, e per pigrizia, così ben preciso: la sua ricezione, lo sarà tradotto anche in lingua scrivere un romanzo che non dei particolari, alla forte precari equilibri esistenziali, cosa che ho sempre desiderato non devo sforzarmi di scrittore stesso e i fruitori della francese e russo e attualmente sia, almeno in parte di interiorità dei personaggi che storie, atmosfere sentimentali e fare, fin da quando ero un immaginare». Giovanissimi sua opera contribuiscono alla è in lavorazione un formazione. Ad ogni modo, ci fa anche conoscere lati morali dense (anche) di bambino che odiava la scuola. (uscito il 23 gennaio 2020, per nascita condivisa di un adattamento del testo per il nonostante le diverse caratteriali dello stesso Alessio, nostalgia. Citazioni. «Tutte Vado avanti, procedo, verso NN Editore, Milano) è un linguaggio che sia comune e Teatro Stabile di Napoli), connessioni tra loro, sono due alla presenza pressoché quelle citazioni – aggiunge dove non lo so, però procedo. romanzo che confida nel partecipato. È un romanzo di fortunatissimo esordio di romanzi distinti. Sono due costante della natura periferica, Forgione – credo che nascano Con sincerità».

Silvio Orlando è il cardinale Voiello nella serie tv "The Young Pope", diretta da Paolo Sorrentino Nella seconda stagione diventa Pontefice: «Un finale inaspettato. Un regalo del regista»

L’attore campano Giovanni Amura Dalla radio parrocchiale a «L’Amica Geniale» in Tv Silvio Orlando nei panni del iovanni Amura è il giovane attore che interpreta cardinale Stefano Carracci nella serie tv cult L’Amica Angelo Voiello, GGeniale, creata e diretta da Saverio Costanzo, nella serie The tratta dall’omonima serie di romanzi di Elena Ferrante. New Pope La seconda stagione, Storia del nuovo cognome , è in creata e diretta onda su RaiUno. Giovanni, nato a Vico Equense, è dal Premio cresciuto tra Pompei e Torre Annunziata. Dopo il Oscar Paolo diploma alberghiero ha sempre lavorato nel campo Sorrentino turistico. Tuttora, quando non recita, lavora insieme al (foto Gianni padre che ha in gestione una struttura a Torre del Fiorito) Greco. Cos’è per te L’amica Geniale? Come ti spieghi l’enorme successo? Per me come attore è stata una scoperta di quanto potessi arrivare in fondo allo studio di questo mestiere. Faccio parte di un progetto davvero importante ed è stata una fortuna per me. Ho apprezzato tanto la serie anche da spettatore perché è una storia che racchiude tutte le fasce d’età. È così semplice immedesimarsi nei DI DOMENICO IOVANE vari personaggi. E poi ha dato la possibilità di far conoscere ai ragazzi come si viveva diversi anni fa, ultima puntata di The quando andare a scuola era un lusso. New Pope – atteso sequel Questa stagione prosegue e rilancia temi come la L’di The Young Pope – è an- scoperta della sessualità, la follia d’amore, la durezza data in onda il 7 febbraio. In- di rapporti familiari malsani. È importante? discusso personaggio di spicco Segretario di Stato Si raccontano le prime passioni così come le violenze della serie originale Sky – Hbo domestiche. Il mio personaggio, Stefano, è innamorato – Canal+, creata e diretta dal di Lila perché lei rappresenta nel rione il cambiamento. Premio Oscar Paolo Sorrentino È una donna che tutti ammirano, perché è intelligente e prodotta da The Apartment e ed indipendente. Stefano però è convinto di poterla Wildside, parte di Fremantle, è facilmente manipolare con il matrimonio e per questo senza dubbio l’attore napoleta- Lila subirà anche violenze perché cercherà di ribellarsi. no Silvio Orlando, che è torna- per «Papi irrisolti» Purtroppo il personaggio di Stefano esiste. È educativo to a vestire i panni del Segreta- quasi far immedesimare le ragazzine di oggi nello stato rio di Stato della Santa Sede, il d’animo dei personaggi vittime di violenza. cardinal Angelo Voiello. bisogna dare spazio. È un uo- ficiale. Di fondo più passano gli Torniamo al cardinale: quan- gio,come moderarlo, come in- È stato difficile per te interpretare Stefano? Il racconto di The New Pope è mo che vive di potere. Di mio anni e più mi pongo delle do- do è in compagnia del fra- camerarlo verso una visione del- È stato estremamente difficile. Mi sono svuotato sembrato una specie di viag- c’è solo la gestione perchè è mande. Credo che la fede sia u- tello Girolamo, disabile, la Chiesa e mondo equilibrata. completamente emotivamente. Stefano si sente gio dantesco, dall’inferno al molto lontano da me. no strumento per potere stare sembra indifeso, debole ed John invece è un papa che va schiacciato dalla società che gli impone dei paradiso. Come è riuscito ad «Io non sono una brutta per- meglio al mondo insieme agli insicuro. Chi rappresenta Gi- motivato ed aiutato ad uscire comportamenti sbagliati. Ho dovuto analizzare bene inserirsi nell’imprevedibilità sona, sono una persona or- altri e con se stessi. Fa parte an- rolamo per il cardinale ma dal suo cono d’ombra in cui si ed entrare nella sua psiche fino in fondo. Con il di Sorrentino? renda». Si descrive così il car- che di un evento filosofico che anche per la serie? è andato a rintanare. Però en- personaggio non bisogna convivere ma devi prestare il La griglia per un attore per in- dinal Voiello in The New Pope. ci dà degli attrezzi di lavoro per In quanto portatore di doman- trambi ‘i papi’ hanno questo e- tuo corpo. Devi avere delle ancore che ti portano fuori serirsi è piuttosto stretta. Il da- Tra le contraddizioni e ambi- stare al mondo decentemente. de senza risposta esiste Girola- lemento familiare adolescen- dal set. Di Stefano forse ho apprezzato il suo to del personaggio è piuttosto guità del suo personaggio in Quello di Sorrentino sembra mo. Queste domande senza ri- ziale non risolto, il rapporto con attaccamento alla famiglia. realistico e concreto. Anche nei veste di Cardinale, c’è spazio un racconto dall’interno, di u- sposta dicono tutto il senso di i genitori misterioso che non ha Nella serie si sfiora il tema della fede. Giovanni ha voli arabeschi che disegna Pao- per il messaggio cristiano? Che na Chiesa chiusa. Corrisponde Dio. Voiello nella sua intimità dato una guida ai due. La do- fede? lo la sua funzione è proprio rapporto ha Silvio Orlando alla realtà secondo lei? mette da parte il suo potere per manda che ci si pone è ‘come si Io credo e ci credo. Per questo mi discosto molto dal quella di mantenere e di porta- con la fede? Credo che forse la Chiesa negli guardare il Napoli e passare del fa ad essere papa del mondo personaggio di Stefano, dato il valore che ha il re la vicenda al reale per quello Certamente la Chiesa si è data ultimi tempi ha cercato di a- tempo con Girolamo. Sono i quando non si è stato figlio?’. matrimonio. Ho tanti amici che frequentano l’Azione che potrebbe succedere nella vi- una struttura politico–ammini- prirsi al mondo, però in altri for- suoi due grandi aspetti umani. Alla fine di The New Pope c’è Cattolica. Purtroppo per impegni non ho mai potuto ta di tutti i giorni. strativa. Ovviamente è anche se ha messo il mondo come un Ecco, il Napoli. Se dovessimo un colpo di scena. Che papa frequentarla, già all’età di 12 anni tutti i pomeriggi ho Confrontarsi con il cardinale naturale incontrare personaggi elemento estraneo, come qual- usare un termine di campo, potrebbe essere Voiello? iniziato a frequentare una scuola privata di recitazione. Voiello com’è stato? C’è qual- come Voiello nella vita della cosa da cui difendersi forse. Voiello è stato un numero 10, Non ci ho mai pensato. Mi ha Però ricordo che avevo insieme ad un amico un cosa di Silvio Orlando o è tut- Chiesa. La gestione della so- Questa tendenza negativa è dietro le due punte Jude Law e spiazzato nella lettura della sce- programma per una radio streaming che trasmetteva to personaggio? pravvivenza dell’apparato stata- cambiata con papa Francesco. John Malkovich. Cosa è cam- neggiatura. Penso che sia più un dalla parrocchia della SS. Trinità di Torre Annunziata. Ci sono situazioni in cui è la le della Chiesa passa attraverso Un Papa che guarda in faccia ai biato sia nell’interpretazione regalo che Paolo mi ha voluto La tua passione per la recitazione dove ti porterà? persona che riempie il perso- compromessi e cose che forse problemi e alle miserie del che a livello personale pas- fare. Un riconoscimento di un Non me lo chiedo. Io studio recitazione perché mi naggio e altri in cui devi fare un con la cristianità hanno poco a mondo cercando di affrontarli sando dal primo al secondo? lavoro svolto. Non si sa che pa- piace farlo e mi fa star bene, ho bisogno di fare l’attore. passo indietro come persona e che vedere probabilmente. Io con semplicità attraverso quel Jude nella prima serie era un pa- pa sarà. Al momento non se ne Non mi interessa la notorietà ma sentirmi bene dare spazio al personaggio. ho un rapporto con la fede ab- meraviglioso strumento che è il pa che subivo, mi terrorizzava e parla nemmeno di un seguito. recitando. È una valvola di sfogo perché esprimo i miei Voiello è una situazione in cui bastanza, dispiace dirlo, super- Vangelo. non riuscivo a capire il linguag- Paolo è impegnato in altro. sentimenti con la recitazione.(D.Iov.)

Spirito di vino La realtà fatta musica di Francesco Napolitano on circa cento vitigni Anche la Campania pagò un online dall’inizio del della scuola di Bristol, Massive coltivati su una Campania, terra di vini a rischio migrazione prezzo immane a causa della nuovo anno il progetto Attack su tutti. Storie di disagio Csuperficie vitata di fillossera, ma la sua Èmusicale di Dj Cioppi (al esistenziale, di scelte e di circa quarantamila ettari, la maggior parte del vino che propria tradizione. Oggi, di fillossera e oidio che conformazione geografica secolo Gianluca Albrizio), rimorsi. Non c’è un messaggio Campania si conferma come arrivava sulle tavole delle degli antichi vini romani colpirono l’Europa a metà protesse alcuni vitigni, quasi producer di Secondigliano buono o cattivo, non c’è una delle terre più famiglie patrizie. Il Cecubo ed resta solo il nome. Nell’alto Ottocento. Due parassiti tutti ancora produttivi e (Napoli), nelle inediti vesti di l’esaltazione della bella vita, affascinanti del panorama il Falernum, per esempio, casertano si produce ancora provenienti dalle Americhe, collocati soprattutto nella autore e cantante. Disponibili su della legalità a tutti i costi o vitivinicolo italiano. Una erano solo due dei tantissimi il Falerno del Massico ma i il cui imminente arrivo nel zona della Costiera tutte le piattaforme digitali a della malavita come malattia terra capace di collocare sul vini campani che deliziavano vitigni con i quali si Vecchio Continente fu Amalfitana. Tra questi, il nome dell’etichetta Area Nord esistenziale; non c’è la gioia, se mercato circa duemila i palati di poeti ed produceva il Falernum predetto da Nostra Signora Tintore di Tramonti, il Ammò, i brani Blitz e Scetate non con un retrogusto amaro e etichette diverse di vini ed epigrammisti latini come originario non esistono più, de La Salette ai pastorelli Biancame, la Pepella e la aprono la strada ad un lavoro di marciapiede. L’amore però, una produzione di Plinio il Vecchio, Virgilio e spazzati via dalle epidemie Mélanie Calvat e Maximin Ginestra. Oggi, purtroppo, intimista e fragile, con l’occhio quello autentico, non manca milletrecento ettolitri l’anno. Marziale. Vini corposi, oggi Giraud. Un’epidemia che un’altra grave minaccia (quasi giornalistico) al tempo mai. «La citazione de La Città Numeri non indifferenti per scomparsi, il cui ricordo è distrusse circa l’85% del incombe sulla Campania: il stesso di chi, quella realtà, la Vecchia di Fabrizio De André una regione che – fino alla impresso nei racconti di chi panorama vitivinicolo Riscaldamento globale vive per davvero. Atmosfere all’inizio del video di Blitz – metà degli anni ‘80 – li beveva e ne apprezzava il europeo e che costrinse i (Global Warming). Un intense, cupe ed intime che spiega l’artista – è un tributo a produceva principalmente gusto intenso, non di rado viticoltori successivi ad fenomeno che sta spingendo rimandano ad un sound Faber che, ritraendo con il vino sfuso e ne esportava la esaltato attraverso l’aggiunta un’opera immane ancora le coltivazioni di uva sempre caratteristico degli anni ‘90, di dovuto distacco la realtà dei gran parte verso Nord. Un di miele, erbe ed altri non completata. Quella, più verso Nord e che quegli artisti (Almamegretta, 99 fatti, si limitò semplicemente a controsenso quest’ultimo ingredienti, com’era prassi di cioè, di recuperare i resti di potrebbe far perdere Posse, 24 Grana) con testi fatti dare la sua visione di una dato, se pensiamo che, ai un popolo che aveva fatto quelle viti distrutte dalla all’intera Italia il privilegio di di figure pesanti e pensanti, determinata fetta di società». tempi dell’antica Roma, la del nettare di Bacco un malattia e reinnestarle su vantare oltre seicento tipi di contaminati con il trip–hop (A.Fio.) Campania forniva la alimento fondamentale della quelle che avevano resistito. uve autoctone diverse. 8 SPORT DOMENICA 23 FEBBRAIO 2020

Time Out L’aria di Torino forse fa male al «sarrismo» di Nicola Lo Conte a Juventus è pienamente in corsa per il nono scudetto più in una simbiosi peculiare tra squadra e ambiente dall’allenatore: difesa bassa e posizionale, ritmi lenti, poco Maurizio consecutivo, ma le cose non stanno andando circostante. Che quest’ultima fosse difficilmente replicabile movimento senza palla, affidamento alle giocate dei singoli. Sarri, Lesattamente secondo pronostico. Inter e si stanno in altri contesti al di fuori del San Paolo e in particolare a Ma a sua volta Sarri, nonostante qualche decisione iniziale allenatore rivelando avversarie durissime e, soprattutto, i campioni Torino, si poteva immaginare. Che Sarri potesse avere parecchio impopolare come le sostituzioni di Cristiano della Juve d’Italia sono alle prese con un percorso più accidentato del difficoltà a cambiare il «chip» mentale della Juventus per Ronaldo, è sembrato adattarsi o doversi adattare al contesto, con un previsto. Già numerosi i passi falsi in campionato, con una affrontare un cambiamento radicale e necessitasse di un smussando parecchi angoli di ciò che era sembrato il suo passato a squadra che fatica ad esprimere il dominio cui aveva fisiologico periodo di assestamento, pure. Meno prevedibile, dogmatismo incrollabile su alcuni punti cardine. Non può Napoli abituato negli anni e che sembra lontana da era che dopo oltre metà campionato la scritta «lavori in essere sottovalutato, inoltre, un aspetto. La Juventus aveva quell’evoluzione nel gioco auspicata con Sarri in panchina. corso» fosse ancora ben visibile. Dove risiede dunque il bloccato, nella scorsa stagione, gli acquisti di Ramsey e Già, l’ex tecnico del Napoli, quello chiamato a Torino al problema? In una crisi di rigetto da parte dell’ambiente Rabiot molto prima di consegnare la squadra a Sarri. Paratici posto di Allegri, consumando un «tradimento» clamoroso, Juventus ai principi tattici di Sarri, o c’è dell’altro? aveva iniziato, verosimilmente, la costruzione di un per evolvere la squadra verso un gioco più arioso, Sicuramente, la squadra bianconera, abituata da anni a impianto pensato per un altro allenatore (Conte? Inzaghi?) accattivante e internazionale. Del «sarrismo» o del vincere, tende a rifugiarsi nei momenti di difficoltà in una e anche le scelte successive non sono andate nella direzione «Sarriball» com’era stato chiamato lo scorso anno in comfort zone che contravviene a quanto, in teoria, sostenuto di fornire una rosa pienamente funzionale alle idee del Inghilterra dai tifosi del Chelsea, finora però c’è decisamente nuovo tecnico. Di certo, questo non ha agevolato Sarri. Ma poca traccia. È una Juve molto più simile a quella di Allegri, può aiutare a capire come, al di là del suo innegabile con in più però una inconsueta fragilità difensiva in alcuni Le incertezze della Juventus, che fatica a contributo, nelle sue esperienze passate avesse trovato un fase passiva degli attaccanti bianconeri appare piuttosto momenti. Insomma, una squadra, per ora, ibrida e senza contesto ideale per mettere in pratica il suo credo. Vale a limitato. E forse, il discorso sulle «motivazioni» più volte un’identità pienamente riconoscibile. Ci si sarebbe aspettati esprimere il solito dominio in campionato, dire, giocatori con le caratteristiche tecniche perfette o quasi avanzato da Sarri trova una possibile spiegazione. Senza una qualcosa di diverso, dall’allenatore che nei tre anni a Napoli fanno sembrare lontana l’evoluzione nel gioco per esaltarne il disegno e con grande disponibilità a squadra che lo segue con incrollabile fiducia e derogando da aveva strappato boati d’approvazione in ogni dove per la mettersene a disposizione. Una situazione diversa da quella se stessa e dal proprio retaggio e lignaggio, senza gli qualità del suo gioco, diventata un vero e proprio marchio che proprio la presenza di Sarri in panchina, trovata alla Juventus: Pjanic non ha le caratteristiche di elementi adatti, diventa un allenatore normale. Bravo e di fabbrica e assorta a ideale di «bellezza» calcistica, per di al posto di Allegri, aveva fatto sperare Jorginho, Bonucci non ha quelle di Albiol, il contributo in preparato, ma normale.

«Volevo essere un calciatore» Sogno realizzato Antonio Floro Flores smette di giocare e ripercorre la sua carriera, tra tante soddisfazioni e qualche

Antonio Floro Flores delusione: «Il pallone è stato la mia salvezza»

la famiglia DI VINCENZO NAPPO un po’ sconvolto nel vedere il mio allenatore città. Ma parlando con mio padre dissero che non è stata facile da gestire, soprattutto per arrestato dai carabinieri per pedofilia, dopo non c’erano problemi, così mi hanno sostenuto motivi familiari. Vedevo mia moglie e i miei figli «Mia moglie, che forza» i tratta di un momento non facile per averlo avuto un anno e mezzo. Soprattutto in ogni cosa, dalla fornitura degli scarpini a piccoli che soffrivano la lontananza dall’Italia, ltre alla passione per il calcio, per qualsiasi giocatore, quello dell’addio al quando sei molto giovane ti affidi tutto il resto. così decidemmo di tornare. Se ripenso a quella OAntonio Floro Flores la famiglia è Scalcio giocato. Se poi l’atleta in questione si completamente al tuo mister, diventa il tuo Nella sua carriera ha cambiato squadra spesso. tappa della mia carriera, oggi posso dire che mi l’altro pezzo importante della sua vi- chiama Antonio Floro Flores, che ha fatto del secondo padre, un istruttore che ti forma sia dal Nell’anno a Perugia, in Serie B, disputammo la ha insegnato tanto e la guardo con occhi ta. A partire da sua moglie Michela e pallone una delle sue principali ragioni di vita, punto di vista calcistico che da quello educativo finale dei play–off ma non riuscimmo a positivi. Non posso dimenticare i due anni e dai suoi quattro figli; Aurora, Ginevra, allora lo scoglio da superare diventa ancora più e umano. Terminata quell’esperienza, per vincerla. Lo ricordo come se fosse ieri, quando il mezzo con il Sassuolo, dove mi sono trovato Armando ed Helena: «Mia moglie mi alto. L’ex attaccante napoletano ha deciso di dire fortuna il Posillipo mi chiamò quasi subito, li presidente Gaucci venne negli spogliatoi per benissimo, senza contare che lì ho avuto il è sempre stata vicino, ha educato i no- basta lo scorso 29 gennaio, a 36 anni, dopo ringrazierò sempre per l’aiuto che mi hanno dirci che senza promozione in Serie A la società piacere di giocare con Paolo Cannavaro che per stri bambini in modo fantastico quan- alcuni mesi di profonda riflessione. In questa dato. Vengo da una famiglia di lavoratori, mia sarebbe fallita, e andò a finire proprio in questo me è come un fratello. Posso dire di essermi do io non ci sono potuto essere per i intervista telefonica ha ripercorso le tappe più madre faceva la parrucchiera e mio padre modo. Ad Arezzo ho fatto più di trenta gol in trovato bene ovunque sono stato. Forse l’unica miei impegni di campo. Quando ero importanti della sua storia umana e lavorava in una conceria di pelli, non potevano due anni, poi ho trascorso ben sei anni a Udine, esperienza che mi ha lasciato un po’ di amaro in piccolo lo studio non contava niente professionale. permettersi di farmi giocare in una realtà che a dove per forza di cose si è creato un legame più bocca è stata con il Chievo. Nonostante quello Floro Flores, lei ha vissuto la sua infanzia in quei tempi era una delle più importanti della profondo. L’avventura in Spagna con il Granada che si vedeva dall’esterno, sono rimasto deluso. un quartiere difficile come il Rione Traiano. Infatti, pur di andare via, ho preferito scendere Diciamo che il calcio è stato la mia salvezza, in Serie B e andare al Bari. Una piazza parliamo di una zona molto particolare di le maglie totalmente differente rispetto a quella di Verona, Napoli. Fin da quando ero bambino sapevo mi sono trovato alla grande così come quello che volevo, ho sempre sognato di giocare Tante squadre e il "no" alla Juve 21. È stato un anno davvero difficile, per nell’ultima squadra in cui ho giocato, cioè la a pallone, è stato il mio unico pensiero. Durante ella carriera di Antonio Floro Flores via di questa storia ho ricevuto tanti insulti, Casertana. la settimana facevo fatica ad alzarmi anche alle Nmeritano un capitolo a parte gli anni venivo cacciato dai ristoranti della mia Di conseguenza ha avuto la possibilità di otto, quando si trattava di andare a scuola. con la maglia del Napoli. Cresciuto nel città». Arezzo, Udinese, Granada, Genoa, imparare molto dai tanti allenatori con cui ha Floro Flores con la moglie Invece la domenica mattina, alle sei mi trovavi settore giovanile del club azzurro, esordisce Sassuolo, Chievo, Bari ed infine Casertana lavorato. già sveglio perché avevo il pensiero della partita. tra i professionisti il 28 gennaio 2001. Poi le squadre in cui ha giocato. Altro snodo Un ringraziamento speciale non può che andare per me, volevo solo giocare a pallone. Ringrazio la mia famiglia perché mi ha sempre sono arrivati gli anni difficili della Serie B e cruciale è stato il ‘no’ alla Juventus: a Zeman e Mondonico. Il primo mi ha portato Oggi faccio tesoro della mia esperien- sostenuto nelle mie scelte. Mi mandavano a del fallimento della società, nel 2004, che «Accadde in occasione del mio primo anno nella prima squadra del Napoli, mentre il za per dire ai miei figli che invece è giocare senza l’assillo che magari un giorno sarei ha segnato anche la fine della sua al Genoa, nel 2011. A me interessava secondo mi ha fatto esordire in Serie A proprio molto importante. Trovo fondamen- potuto diventare un campione, ma solo per esperienza con la squadra del cuore. Dopo giocare con continuità e in avrei con la maglia azzurra. Se ripenso ad Arezzo tale avere una certa cultura di base, ti togliermi dalla strada e rendermi felice. Mio tanti anni, Floro Flores ha voluto scrollarsi avuto la possibilità di farlo, invece a Torino ricordo gli anni con Antonio Conte e Maurizio permette di parlare con chiunque sen- padre diceva sempre che era meglio giocare due di dosso l’etichetta di ‘traditore’: avrei visto molta panchina». Negli ultimi Sarri. Alla corte di Conte gli inizi sono stati un za nessun problema». Pur venendo da ore presso una scuola calcio che trascorrere quel «Quell’anno ho commesso un grande anni ha dovuto fare i conti con diversi po’ difficili, ma poi abbiamo instaurato un una realtà molto difficile, Floro Flores tempo giocando per strada, con tutti i pericoli errore, quello di non parlare. Ho aspettato problemi fisici, che lo hanno spinto al ritiro grande rapporto. Lo stesso feeling l’ho avuto è stato allevato in un clima di grande che ne conseguivano. Anche se, ad essere fino al 9 settembre prima di trasferirmi a dal calcio giocato: «Sto già facendo il corso anche con Sarri, che ha cercato di spronarmi in generosità: «Ho un fratello di 20 anni, sincero, dalla strada ho imparato tanto, mi ha Perugia, ma dalla nuova proprietà non per ottenere il patentino da allenatore, ho tutti i modi per sfruttare al meglio il mio talento. nigeriano, che è cresciuto con me ed i forgiato dal punto di vista caratteriale. arrivò nessun segnale. Evidentemente non intenzione di continuare a lavorare nel Mi diceva che per le qualità che avevo potevo miei genitori da quando ne aveva tre. Prima di approdare nelle giovanili del Napoli, rientravo nei loro piani, ma addirittura fu mondo del calcio perché questo sport giocare in un grande club di Serie A. L’avventura Lo abbiamo accolto con amore, ades- i suoi inizi nel mondo del calcio non sono fatta passare la versione secondo cui non rappresenta la mia vita. Mi piacerebbe più brutta è stata con Guidolin a Udine, se so è diplomato e ha anche un lavoro, stati privi di difficoltà. volevo restare a Napoli per non perdere la portare ai giovani la mia cultura calcistica, parliamo di rapporto umano è stata una delle sono orgoglioso di lui». Certo, ricordo bene l’episodio che mi capitò Nazionale, tra l’altro si trattava dell’Under non lo faccio certo per i soldi».(V.N.) delusioni più grandi della mia vita. Sono andato quando giocavo con l’Atletico Toledo. Rimasi al Granada per scappare da lui. «Un allenatore deve essere prima di tutto un educatore»

Il Commissario tecnico Europeo di categoria, nel 2018 in ragazzi, che porteranno per sempre nel calcio che conta: «Il periodo allenare il Seregno nel campionato Inghilterra e l’anno seguente in nella loro mente. Giocare in queste più difficile è stato quando ho di Eccellenza, sua ultima squadra della Nazionale italiana di Irlanda, entrambe perse contro i competizioni internazionali subito un intervento chirurgico al prima di lasciare il calcio giocato. Calcio Under 17, Carmine pari età dell’Olanda. Senza contare rappresenta una grande crociato, che per due anni non mi Dopo un anno di esperienza con il l’avventura Mondiale dello scorso opportunità di crescita». Ne ha ha permesso di proseguire al settore giovanile del , dove Nunziata, è originario di autunno, dove gli azzurrini si sono fatta di strada Nunziata da meglio la carriera. Sono ripartito assume la guida della formazione San Gennaro Vesuviano arresi solo nei quarti di finale quando, ancora bambino, si dalla Serie C, dal Pavia, e passo Berretti, nel 2012 entra nel giro contro i padroni di casa del Brasile. trasferì a Milano con tutta la sua dopo passo sono arrivato a certi della Nazionale azzurra. Subito nei Fino al 2003 ha giocato Se andiamo a guardare la storia di famiglia: «Lì ho iniziato a giocare livelli. Tra i ricordi più significativi panni di assistente del tecnico da centrocampista questa selezione giovanile il con una squadra dell’oratorio, si ci sono senza dubbio i sei anni dell’Under 21 Devis Mangia e poi tecnico classe 1967, di San chiamava ‘Rondinella’, all’età di vissuti a Padova, dove ho avuto il come componente dello staff di Gennaro Vesuviano, ha centrato otto anni. Poi c’è stata piacere di conquistare una Luigi Di Biagio. Il resto è storia a quando ha preso in mano dei traguardi prestigiosi: «È l’opportunità di fare un provino promozione in Serie A. Ma in tutte degli ultimi due anni e mezzo, con le sorti della Nazionale normale che quando arrivi in con l’Inter, è andato bene, così ho le piazze dove sono stato mi sono la promozione a Commissario Ditaliana di calcio Under 17, finale vorresti vincere, non esserci intrapreso tutta la trafila delle trovato bene, dal Foggia fino ad tecnico: «Per lavorare bene con i nell’agosto 2017, Carmine riusciti ha creato un po’ di giovanili militando in nerazzurro arrivare alle stagioni trascorse con giovani bisogna avere due Nunziata ha confermato le sue rammarico. Allo stesso tempo fino a diciannove anni». Dopo Torino e Brescia». Terminata la caratteristiche principali. Prima di capacità nel saper lavorare con i abbiamo preso consapevolezza di l’esordio tra i professionisti nel carriera da giocatore nel 2003, tutto devi essere un buon giovani. Riuscendo a valorizzare aver fatto un bel percorso. 1985, proprio con la maglia Nunziata si rimbocca le maniche educatore, poi devi anche formarli tutto il loro talento, come Considerando anche quella dei dell’Inter in Coppa Italia, l’ex per iniziare il suo percorso in dando loro qualcosa di tuo, che dimostrano i risultati: due finali Mondiali brasiliani, sono state centrocampista campano ha fatto panchina. Tanti anni di Serie D tra appartiene al tuo bagaglio di Carmine Nunziata consecutive del Campionato tutte grandi esperienze per i nostri molta gavetta prima di affermarsi Arzachena, Alghero e Salò per poi conoscenze».