È Wimbledon Time: Non Perdere Un Colpo Due Appuntamenti Giornalieri, Alle 19.00 E Alle 23.00 Su Supertennis
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Anno XIII - n.26 - 5 luglio 2017 Racchette: i nuovi astri le vogliono così Marche, modelli e piatti corde degli emergenti nella Road to Milan Pag.26 È Wimbledon Time: non perdere un colpo Due appuntamenti giornalieri, alle 19.00 e alle 23.00 su SuperTennis. E tre alla radio, su RMC Pag.4 e 14 Medvedev il Next Gen IBI18 e finali Next Gen che si beve il top ten È caccia al biglietto Il russo erbivoro in semi a Eastbourne Parte la prevendita per il Foro Italico E poi stende Stan Wawrinka Sale la febbre per Milano, 7-11 novembre Pag.8 Pag.16 Travaglia, il ‘Revenant’ GLI ALTRI CONTENUTI Una bella favola italiana Prima pagina: Fantozzi, un immortale Pag.3 Il marchigiano che doveva smettere Terza pagina: Althea nel regno del bianco Pag.10 arriva in tabellone a Wimbledon I numeri della settimana Pag.12 - Giovani: Under 12 Porto San Giorgio Pag.17 - Notizie dalle regioni Pag.18 Fit-Tpra: a Melbourne con il Kia Tennis Trophy Pag.22 Pag.7 Stage estivi adulti Pag.25 - L’esperto risponde Pag.28 prima pagina Fantozzi, un immortale DI ENZO ANDERLONI - FOTO GETTY IMAGES ca cinematografica più famosa della è un punto di riferimento che non ha ilini fissò il campo da storia. Di sicuro per noi italiani, che paragoni, per un sacco di gente. tennis per la domenica almeno una volta nella vita, magari Penso ai numeri incredibili sulla più rigida dell’anno, dalle giocando a tennis, magari impegnan- passione tennistica che sono emersi “Fsei alle sette antelucane. doci in altre attività, ci siamo imme- dall’indagine Nielsen di cui abbiamo Tutte le altre ore, man mano che si desimati nel rag. Ugo Fantozzi. Uno parlato la scorsa settimana. Un italia- avvicinava il mezzogiorno, erano oc- mostruosamente imbranato. E quei no su due, di età compresa tra i 16 e i cupate da giocatori di casta sempre 3 minuti e 47 secondi di tennis, del 69 anni, si dice interessato al tennis, più elevata: Direttori Clamorosi, ere- primo film di Fantozzi (1975, regia di quasi venti milioni di persone. E di ditieri, cardinali e figli di tutti questi Luciano Salce), quei due colpi finiti questi, quasi due milioni e mezzo af- potenti. Entrando a quell’ora negli chissà dove, persi nella nebbia, e lui, fermano anche di praticarlo regolar- spogliatoi del Park Tennis, vi tro- Fantozzi, che si autoelimina tirando- mente. Molto oltre il classico milione varono tre giocatori rimasti lì dalla si una racchettata in fronte credo che di persone cui si era soliti riferirsi sera prima. Abbigliamento di Filini: li abbiamo visti tutti, ma proprio tut- all’inizio del terzo Millennio. gonnellino pantalone bianco di una ti. Il più grande promo cinematogra- Penso che quel Fantozzi svenuto, che sua zia ricca, maglietta Lacoste pure fico, paradossalmente al contrario, i barellieri trascinano via dal campo bianca, scarpa da passeggio di cuo- del nostro sport. approfittando per pulire le righe, ab- io grasso, calza scozzese e giarret- Credo di non aver mai perso l’occa- bia fatto ridere milioni e milioni di tiere; doppia racchettina Liberty da sione, in tanti anni di racchettate, di persone. E rimarrà immortale per volano. Fantozzi: maglietta della GIL, rispondere a un amico che mi chie- tutti con la magia dell’umorismo più mutanda ascellare aperta sul davanti deva “batti?” (anziché “batti tu?”), di autentico, quello per cui ti sganasci e chiusa pietosamente con uno spil- rispondergli: ”No, no, batti lei”. Or- ma non ti sfugge una punta di malin- lo da balia, grosso racchettone 1912, mai è quasi un automatismo, un po’ conica empatia. elegante visiera verde con la scritta perché, come insegna Brad Gilbert, Chi riesce a farci ridere così è un gran- “Casinò Municipale di Saint Vincent”. è sempre meglio lasciar cominciare de benemerito: per questo non solo ri- - Allora ragioniere, che fa, batti? l’avversario; un po’ perché quando si marrà per sempre nella nostra Hall of - Mi dà del tu? pensa al tennis come a uno sport bel- Fame quel Paolo Villaggio con “grosso - No, no dicevo. Batti lei? lissimo ma soprattutto divertente, racchettone e mutanda ascellare aperta - Ah, congiuntivo…” un tocco di ironia prima di comincia- sul davanti e chiusa pietosamente con re è indispensabile. E il confronto tra uno spillo da balia”. Ma gli saremo an- Questo è il testo della scena tennisti- il rag. Fantozzi e il rag. geom. Filini che eternamente grati. DIRETTORE COORDINAMENTO REDAZIONALE HANNO COLLABORATO REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE Manoscritti e fotografie, anche se non Angelo Binaghi Angelo Mancuso Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, GAME Comunicazione & Media S.r.l. pubblicati, non si restituiscono. SUPER TENNIS TEAM Andrea Nizzero, Gabriele Riva, COMITATO DI DIREZIONE Antonio Costantini (foto editor), Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, REDAZIONE E SEGRETERIA Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Amanda Lanari, Annamaria Pedani Piero Valesio Stadio Olimpico - Curva Nord Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, (grafica) Ingresso 44, Scala G La rivista è disponibile Massimo Verdina A CURA DI 00135 Roma in formato digitale sui siti www. FOTO Sportcast srl Info: [email protected] federtennis.it e www.supertennis.tv DIRETTORE RESPONSABILE Getty Images, Archivio FIT, Antonio Via Cesena, 58 - 00182 Roma Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 e spedita via newsletter. Per riceverla Enzo Anderloni Costantini, Angelo Tonelli [email protected] dell’ 8 gennaio 2004 scrivere a [email protected] 3 circuito mondiale Alle porte del Tempio Federer arriva a Wimbledon con tanta erba nelle gambe. Djokovic con il titolo dell’Atp 250 di Eastbourne. Nadal con la Decima di Parigi e con tanta fiducia. Quella che cerca Murray e che manca a Wawrinka (già eliminato) DI ANDREA NIZZERO FOTO GETTY IMAGES lla vigilia del torneo di ten- nis più atteso dell’anno, sul sobborgo londinese di AWimbledon soffiavano venti di restaurazione. Non perché anche quest’anno - e non è una novità - il nome del vincitore sembra doversi cercare tra i soliti quattro: Andy Mur- ray, Rafael Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer, in ordine di ranking. Lì in mezzo ci andrebbe anche Stan Wawrinka, terzo giocatore del mondo e unica concreta alternativa all’oligo- polio dei Big Four, anche se di certo non a Wimbledon: anche quest’anno è uscito al debutto nell’unico Slam che gli manca. È da ben 14 anni che nessun altro al di fuori dei quattro citati mette le mani sul trofeo: era il 2002 di Lleyton Wimbledon: al torneo dei tornei Hewitt, all’epoca il primo giocatore del mondo. No, l’aria di restaurazio- aumentano montepremi e sicurezza ne del vecchio assetto di potere ri- DA LONDRA, ANGELO MANCUSO - FOTO A. TONELLI guarda solo Roger e Rafa, quelli che non si prendono il torneo rispettiva- Fascino, tradizione e misure di sicurezza ai massimi livelli. Anche la famosa “queue”, la fila mente da 5 e 7 anni. “Quella caduta che ha contribuito a rendere famosi i Championships in tutto il mondo, porta i segni evidenti mi spaventò molto”, ricorda Federer delle strategie anti-terrorismo. Hanno la forma di blocchi di cemento sparsi lungo tutto il (qui sotto con coach Ljubicic) del- perimetro dell’immenso prato verde smeraldo che ogni anno accoglie appassionati di ogni lo scorso anno, quando perse in se- nazionalità a caccia dei biglietti. Il paesaggio è deturpato, quasi violato, ma l’allerta qui a mifinale contro Raonic, cadendo sul Londra, come del resto in tutta Europa, è altissima. Quegli sbarramenti orribili a vedersi sono una barriera contro i mezzi a quattro ruote e garantiscono la sicurezza. Polizia armata ginocchio operato da poco. Pur arri- formerà per tutto il torneo un anello attorno all’All England Club, decisione in linea con vando a un passo dalla finale, le cer- quella presa dagli altri eventi sportivi in programma in Gran Bretagna. La vicinanza dei tezze di Roger erano molte meno di cancelli, varcati da oltre 500mila spettatori nel corso delle due settimane, alle diverse strade quelle che sembra avere quest’anno: dell’area circostante rende il pericolo di attacchi molto alto. “Non mi sono mai allenato su erba Lo Slam British non iniziava così avanti nella stagione dal 1895, ma sono lontani i tempi così tanto come nel 2017”, ha detto di Spencer Gore, che vinse la prima edizione nel 1877 intascando 14 guinee, l’equivalente qualche giorno fa alla stampa svizze- di circa 14 euro. Il torneo ha raddoppiato i premi dal 2011 a oggi e quest’anno i Cham- ra, arrivando a Wimbledon con quat- pionships distribuiranno la bellezza di 31,6 milioni di sterline (circa 37 milioni di euro). Accontentati i giocatori di seconda fascia: chi perdeva al primo turno nel 2011 incassava 11.500 sterline, oggi ne guadagna 35.000. I vincitori del titolo del singolare potranno ver- sare sul proprio conto un assegno da 2,2 milioni di sterline, circa due milioni e mezzo di euro (+10% rispetto al 2016). Gli investimenti sono in costante crescita nonostante il 90% dell’utile annuale (si parla di circa 40 milioni di euro) vada nelle casse della LTA, la federtennis inglese, peraltro senza risultati evidenti. Hanno il n.1 del mondo, è vero, ma Andy Murray è quasi uno “straniero” cresciuto al di fuori del sistema. Dopo il tetto retrattile sul tempio del tennis per eccellenza, il Centre Court, uno analogo è stato costruito sul Court 1 e sarà in funzione a partire dal 2019 con annessi quasi mille posti a sedere in più. E così anche le tradizionali “showers” londinesi, gli scrosci di pioggia improvvisi, vanno in pensione. 4 circuito mondiale tro titoli vinti e un bilancio di 24-2 Mamma Azarenka: “Donne, in stagione. Mentre Roger riprende- per noi nulla è impossibile” va confidenza con la sua superficie preferita, saltando in toto la stagio- Andy Murray sul collega Dan Evans, positivo alla cocaina: “Si era messo in condizione ne europea sul rosso, Rafael Nadal di fare molto bene per gli ultimi anni di carriera e ora ha buttato tutto.