Le Avventure Di Pinocchio: Narratività Transmediale E Parodia
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Dottorato di Ricerca in Letteratura e media: narratività e linguaggi. Ciclo: XXXI Le avventure di Pinocchio: narratività transmediale e parodia Cognome / Surname: Peluffo Nome / Name: Nicoletta Matricola / Registration number: 14601 Tutor: Prof. Paolo Giovannetti Cotutore / Co-tutor: Dott. Andrea Chiurato Coordinatore / Coordinator: Prof. Vincenzo Trione ANNO ACCADEMICO 2017/2018 2 Alla mia famiglia 3 4 Indice 0. Introduzione………………….………………………………………..10 1. Le avventure di Pinocchio: genesi, struttura, temi………….................18 1.1. Prime variazioni……………………………………….................21 1.2. Carlo Collodi, Pinocchio e l’industria culturale……………..…..23 1.3. Il passaggio da «storia» a «avventura»……………...…………...30 1.4. Intertitoli tematici o sommari…………………….........................32 1.5. Riassunti e monologhi interiori…………………………………..34 1.6. Metamorfosi e rispecchiamenti……………..................................39 1.7. Le manifestazioni della figura del doppio e i ribaltamenti……....41 1.8. Il teatro di Mangiafoco: spazio utopico e spazio paratopico…….43 1.8.1. Pinocchio nel teatro di Mangiafoco fra agnizioni e straniamento ………………………………………………………………...44 1.9. Esempi di tratti carnevaleschi..…………………………………..46 1.10. Il riso: gradazioni e funzioni…………..………...…………….…49 1.11. Il tema della paternità attraverso la mono-genitorialità di Geppetto……………………………………………………….....52 2. Modelli di intertestualità e intermedialità……………………..……....54 2.1. Riscritture…………………………………………………...........56 2.2. Percorsi intermediali…………………………..…………………59 2.3. Pinocchio, figura seriale................................................................62 3. Le riscritture di Luigi Compagnone e Giorgio Manganelli……...........65 3.1. Luigi Compagnone e Pinocchio………………………….............65 3.1.1. Commento alla vita di Pinocchio…………………………….66 3.1.2. Il teatro come luogo della metamorfosi…………………...…..67 3.1.3. Accenni di critica al capitalismo…………………..………….68 3.1.4. La trasformazione finale……………………………..………..70 3.2. La vita nova di Pinocchio……………………..…………………72 3.2.1. La struttura e i temi…………….......………………………....74 5 3.2.2. «Il teatro degli Edipici» e la psicoterapia.………………….....75 3.2.3. Rovesciamenti e moltiplicazioni: le «Matres»………..……....76 3.2.4. La critica al capitalismo…………...……………………….…78 3.2.5. La «vita nova» e il Babel’s Building……….......…………......80 3.2.6. Le lettere dal Babel’s Building: un metatesto diacronico…….81 3.3. Giorgio Manganelli e la pratica della riscrittura………...……….82 3.3.1. Pinocchio: un libro parallelo. Una riscrittura fra commento metaletterario e variazione………………………………...….85 3.3.2. Fra libro cubico e lamina sovrascritta……………..………….88 3.3.3. Manganelli e l’individuazione di «parallelismi interni» alle Avventure……………………………………………………..89 3.3.4. Il teatro e le sue forme……..........…………………………….92 3.3.5. La duplicità di Mangiafoco e la funzione delle cinque monete d’oro…………………………………………………………..95 3.3.6. Il polimorfismo della Fata………………...…………………..97 3.3.7. Un burattino e un lettore in fuga……………..……………….99 3.3.8. L’isotopia cromatica………..………………………………..100 3.3.9. Conclusione………………………………………………….103 4. Le riscritture di Luigi Malerba e Robert Coover…………..……..….106 4.1. Luigi Malerba e Pinocchio con gli stivali: una fuga temporanea dalle Avventure……………………..…………………………...106 4.1.1. La fuga di Pinocchio come interruzione di un processo….....108 4.1.2. Pinocchio, il Lupo e Cappuccetto rosso: il ribaltamento delle funzioni...............................................................................................110 4.1.3. Pinocchio, il Principe e il teatro……………………………..113 4.1.4. Pinocchio e il Gatto con gli stivali: il ritorno nell’opera fonte115 4.1.5. Una riscrittura tra favola e fiaba……………………………..117 4.2. Robert Coover: Pinocchio in Venice………………………...….122 4.2.1. Modelli di riscrittura di Coover……………………..…….…123 4.2.2. Pinocchio in Venice: struttura dell’opera……………………126 6 4.2.3. La rete intertestuale e metatestuale di Pinocchio in Venice…129 4.2.4. La ridefinizione dei personaggi ...………………………...…134 4.2.5. Il corpo grottesco di Pinenut………………………….....…..137 4.2.6. Venezia e il carnevale permanente……………………..…...141 5. Modelli di permanenza e transizione di Pinocchio fra migrazioni e ibridazioni....................................................................................................146 5.1. Circolarità e replicabilità…………………………………...…...148 5.2. La promessa sposa di Pinocchio………………………………..153 5.3. Prime «pinocchiate»………………………………………….....155 5.4. «Pinocchiate» fasciste…………………………………………..156 6. Percorsi intermediali……………………………………………..…..161 6.1. Gli adattamenti di Giulio Antamoro e Giannetto Guardone……161 6.2. Gli adattamenti di Walt Disney e Luigi Comencini: un ricco «multistrato» di riferimento.……………………………………….......165 6.3. Pinocchio negli Stati Uniti: prima di Disney……………..…….166 6.4. L’operazione editoriale di Cramp-Ginn: l’eliminazione della violenza e la riconcettualizzazione valoriale…………………...168 6.5. Primi adattamenti teatrali negli Stati Uniti……………………...171 6.6. Disney e Pinocchio…………………...……...…………………174 6.7. Luigi Comencini e lo sceneggiato Le avventure di Pinocchio....179 6.8. Comencini: un film sul ricatto…………………………..……...184 6.9. La scansione seriale di Comencini……………………………...186 6.10. La musica negli adattamenti di Walt Disney e Luigi Comencini188 6.10.1. La musica come elemento intra-diegetico e extra-diegetico in Disney ……………..……………………………………………….191 6.10.2. La musica come elemento extra-diegetico in Comencini…..193 7. La persistenza di Pinocchio. I casi di Shrek, Grimm, Once Upon a Time, il film di Enzo D’Alò e la miniserie di Alberto Sironi………..………….195 7.1. L’adattamento di Enzo D’Alò e la riconfigurazione della costellazione familiare………………………………………...198 7 7.1.1. Geppetto e Turchina: una ridefinizione dei ruoli……..……..199 7.2. La miniserie di Alberto Sironi………..………………………....200 7.2.1. La miniserie, prodotto dell’industria culturale degli anni Duemila……………………………………………………...202 7.2.2. Pinocchio: un adattamento fra rivisitazione biografica, fiction in costume e riscrittura ………….…………………….………..205 7.2.3. Il doppio narrativo e la cornice narrativa…………………....208 7.2.4. La paternità come conquista progressiva….………………...210 7.3. Il revival del fiabesco nella fiction nordamericana: fra «Grimmification» e «Disneyfication»………….………………213 7.3.1. Un percorso fra continuità e tradizione…………………..…219 7.4. La saga di Shrek: un agglomerato multistratico…………...……222 7.4.1. Pinocchio, modello di rinegoziazione di genere………….....224 7.5. La serie TV Once Upon A Time: multiplot e multipiattaforma…226 7.5.1. Pinocchio/August Wayne Booth: il narratore drammatizzato.229 7.5.2. Il viaggio di Pinocchio……….……………………………...231 7.5.3. I doppi narrativi…………….………………………………..232 7.6. Grimm………………..…………………………………………233 7.6.1. L’«omaggio rispettoso» di Grimm…………………..………235 Conclusioni………………………………………………………………..238 Bibliografia………………………………………………………………..241 Sitografia………………………………………………………………….255 Altre fonti…………………………………………………………………255 8 9 0. Introduzione La presente ricerca prende le mosse da quel «coagulo» intertestuale e intermediale che si è originato intorno a un grande classico della letteratura italiana, Le avventure di Pinocchio. Dalla sua pubblicazione in volume nel 1883 si generano infinite derivazioni che intrattengono con il testo originario una serie di relazioni piuttosto variegate. Un testo che, a sua volta, contiene numerose matrici narrative e concettuali dalle quali discende quel «potere genetico»1 di cui parla Italo Calvino riferendosi a un modello di narrazione che si offre alla perpetua collaborazione con il lettore per essere smontato e rimontato. Si potrebbe includere dunque il testo collodiano fra quelle opere letterarie che dispongono di molteplici vite e che risuonano in reti intermediali dinamiche. È proprio il dinamismo l’elemento di base su cui agisce Carlo Collodi stesso quando, assecondando le richieste dell’industria culturale coeva, rimaneggia il racconto e il format narrativo originario introducendo le prime varianti e creando quei legami interni che l’opera intrattiene con la sua stessa forma. Se esiste un’invariante profonda che riguarda le Avventure, essa va dunque ricercata nelle pieghe delle varie industrie culturali che hanno, in un modo o nell’altro, accolto, modificato, rinegoziato, rinnovato l’opera nella sua totalità o in parti di essa in un viaggio transmediale in cui la dimensione partecipativa e orientata al consumatore ha avuto un ruolo centrale. Un viaggio che, in questo elaborato, si è cercato di seguire partendo da un’analisi delle prime pubblicazioni dell’opera nel formato in feuilleton e la successiva pubblicazione in volume del 1883 con un particolare interesse per quelle matrici tematiche, testuali, paratestuali e stilistiche che hanno successivamente favorito fenomeni di disseminazione attraverso molteplici canali comunicativi. 1 I. Calvino, Ma Collodi non esiste, in «la Repubblica», 19-20 aprile1981; ora in Id., Saggi 1945-1985, Milano, Mondadori (I Meridiani), 1995. 10 Una delle caratteristiche alla base del potenziale transmediale dell’opera è probabilmente legata al potere figurativo che si polarizza nella rappresentazione del suo protagonista: un punto nodale dello studio riguarda infatti la sùbita fuoriuscita di Pinocchio dall’opera fonte, una migrazione in solitaria dovuta alla portata visiva e letteraria di un personaggio altamente riconoscibile tanto da diventare una «figura seriale». Come sostiene Emilio Garroni, egli «per certe sue caratteristiche costitutive, si presta particolarmente bene […] a realizzarsi