Firenze Capitale D'italia (1865-1870)
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X-XI 2015-2016 di storia di firenze nnali FIRENZE UNIVERSITY PRESS A ANNALI DI STORIA DI FIRENZE X-XI 2015-2016 FIRENZE UNIVERSITY PRESS 2016 ANNALI DI STORIA DI FIRENZE Pubblicazione periodica annuale Gli «Annali» sono la rivista di «Storia di Firenze. Il portale per la storia della città» La versione elettronica ad accesso gratuito è disponibile all’indirizzo <www.fupress.com/asf> Direzione Marcello Verga (Università di Firenze), Andrea Zorzi (Università di Firenze) direttore responsabile Coordinamento editoriale Aurora Savelli (Università di Firenze) Comitato di redazione Anna Benvenuti (Università di Firenze), Bruna Bocchini Camaiani (Università di Firenze), Maurizio Bossi † (Fondazione Romualdo Del Bianco), Jean Boutier (École des hautes études en sciences socia- les), William J. Connell (Seton Hall University), Fulvio Conti (Università di Firenze), Gábor Klaniczay (Central European University), Stephen J. Milner (University of Manchester), Simone Neri Serneri (Università di Siena), Sergio Raveggi (Università di Siena), Michael Rocke (Harvard Center for Renaissance Studies at Villa I Tatti), Luigi Tomassini (Università di Bologna – Sede di Ravenna), Paola Ventrone (Università Cattolica del “Sacro Cuore” – Milano) Redazione Marco Bicchierai (Università di Firenze), Francesca Cavarocchi (Università di Udine), Antonio Chiavistelli (Università di Torino), Silvia Diacciati (Università di Firenze), Enrico Faini (Università di Firenze), Emanuela Ferretti (Università di Firenze), Pietro Domenico Giovannoni (Università di Roma Tor Vergata), Piero Gualtieri (Università di Firenze), Irene Mauro (Università di Firenze), Matteo Mazzoni (Istituto Gramsci Toscano), Marco Morandi (Istituto Indire), Sara Mori (Istituto Marangoni - Firenze), Maria Pia Paoli (Scuola Normale Superiore di Pisa), Leonardo Raveggi (Associazione di Studi storici “Elio Conti”), Christian Satto (Scuola Normale Superiore di Pisa), Gabriele Taddei (Università di Firenze) La rivista pubblica solo testi sottoposti al giudizio di due valutatori (referees) anonimi esterni al Comitato di redazione. Il criterio adottato è quello della peer-review cosiddetta a “doppio-cieco” (double-blind): così come il testo sottoposto a valutazione è reso anonimo, anche il giudizio è inoltrato all’autore in forma anonima. Registrazione al Tribunale di Firenze n. 5541 del 23/12/2006 ISSN 1824-2545 (online) © 2016 Firenze University Press Università degli Studi di Firenze Firenze University Press via Cittadella, 7 - 50144 Firenze, Italy www.fupress.com/ E-mail: [email protected] INDICE UNA CITTÀ PER LA NAZIONE? FIRENZE CAPITALE D’ITALIA (1865-1870) a cura di Antonio Chiavistelli ANTONIO CHIAVISTELLI Introduzione 5 ANTONIO CHIAVISTELLI «Una potenza accanto alle potenze». Firenze Capitale d’Italia (1865-1870) 11 CARLO M. FIORENTINO Firenze capitale e la corte di Vittorio Emanuele II 45 MONICA PACINI Firenze capitale d’Italia: scene da un cambiamento 65 ANDREA GIUNTINI La lenta costruzione della networked city. La capitale e le reti di infrastrutture 85 RITA PANATTONI Giuseppe Mengoni e Firenze Capitale: il sistema dei nuovi mer- cati alimentari 101 MARCO CINI Da «salvadanaio del povero» a istituto di credito:la Cassa di Risparmio di Firenze nel periodo post-unitario e la questione di Firenze Capitale 121 PIETRO CAUSARANO Una città benevola? Notabili, flantropia e circuito municipale dell’assistenza e benefcenza in Firenze Capitale 143 LIANA ELDA FUNARO Ebrei di Firenze: dal ghetto alla Capitale 169 MAURO FORNO I giornali di Firenze Capitale: una rassegna 201 CHRISTIAN SATTO Simbolo cittadino, gloria nazionale. Dante nella Capitale 213 Annali di Storia di Firenze, X-XI (2015-2016): 3 ISSN 1824-2545 (online) www.fupress.com/asf © Firenze University Press DENISE ULIVIERI, LAURA BENASSI Un (altro) architetto per la Capitale. Francesco Mazzei «valente e modesto» restauratore a Firenze 237 STEFANIA MANASSERO Tra emergenze nazionali e esigenze locali: il trasferimento delle sedi ministeriali da Torino a Firenze 267 SUMMARIES 289 PROFILI 299 Antonio Chiavistelli Introduzione L’idea di dedicare un numero monografco della rivista «Annali di Storia di Firenze» allo spostamento a Firenze, nel 1865, della Capitale del neonato Regno d’Italia nasce dalla ricorrenza, nel 2015, del 150° anniversario. Si tratta, infatti, di uno spostamento che diede avvio a una vicenda di per sé breve ma dagli effetti molto importanti per la storia della città. Città che qui intendiamo come fenomeno sociale complesso1, intriso di storia e di storie, di uomini e cose, da studiare senza, però, perdere di vista le specifcità che il soggetto ‘urbano’2 presenta. Da tale visione della città deriva l’obiettivo che allora ci proponemmo: non produrre un volume conclusivo che ambisse a ri- epilogare, aggiornandolo, lo stato dell’arte della storiografa su Firenze Capitale d’Italia quanto, e più semplicemente, mettere a confronto saperi e discipline diverse sul tema della storia della città all’altezza di metà Ottocento. D’altronde l’arrivo della Capitale, con le subitanee scelte politiche, amministrative e urba- nistiche che impose al sistema cittadino3, bene si presta a fare della vicenda di quegli anni un interessante – e per certi aspetti irripetibile – caso di studio4. Che cosa signifcava per la cultura del periodo ‘aggiornare’ una città per ‘far- ne’ la Capitale del regno? Chi furono gli uomini che la ‘pensarono’ e la proget- tarono? Come vennero riallocati gli spazi sociali interni alla città? Quali furono i luoghi simbolo della nuova Capitale e che rapporto ebbero con quelli ‘vecchi’? Quali i punti di riferimento e di connessione fuori dalla Toscana? Lungo quali rotte sovraregionali si distendeva la Capitale? Che cosa e dove si leggeva in cit- tà? Come accoglieva i suoi abitanti e i suoi visitatori? Questi solo alcuni degli interrogativi da cui hanno mosso gli autori dei dodici saggi qui riuniti. Lungi, però, dal voler produrre una raccolta celebrativa, il nostro volume intendeva, e intende ora, cogliere l’occasione dell’arrivo della Capitale a Firenze per studiare da diversi punti di vista il vissuto della città in quel quinquennio turbinoso. Di più, non punto terminale di un percorso plurale di ricerca, questo volume inten- derebbe presentarsi come un’opportunità di rifessione e, auspicabilmente, di stimolo per una nuova stagione di ricerca sulla storia della città nell’Ottocento. I saggi contenuti in questo volume, nello sforzo congiunto di evitare specia- lismi divisivi, possono comunque ripartirsi virtualmente in tre campi tematici che, al di là della formazione degli autori, riproducono alcune delle principali membrature del ‘divenire’ di una città ottocentesca colta nella delicata transizio- Annali di Storia di Firenze, X-XI (2015-2016): 5-9 ISSN 1824-2545 (online) www.fupress.com/asf © Firenze University Press DOI: 10.13128/Annali_Stor_Firen-20175 6 ANTONIO CHIAVISTELLI ne tra Antico regime e ‘modernità’. Nel caso forentino, sia chiaro, si tratta di una modernità per molti versi ‘altra’5 ma non per questo meno ‘dinamica’ e meno capace di produrre trasformazioni e ‘energie’ sociali per l’avanti sconosciute. Il primo di questi ambiti è quello che possiamo defnire campo esperenzia- le, quello che accoglie i contributi impegnati a descrivere il divenire complesso della città-Capitale; qui, chi scrive ha cercato di raccontare la storia della città attraverso alcuni snodi centrali della vicenda cittadina di quegli anni mettendo in risalto come, a differenza di quanto si potrebbe pensare, alcuni degli aspetti più evidenti della questione-Capitale, come l’estensione territoriale della città (decuplicata), siano stati pensati prima di quel fatidico 1865 per rispondere ad esigenze autoctone, e per questo siano da ascriversi ad un trend europeo avviato- si intorno alla metà dell’Ottocento e che accomunava molte altre metropoli del continente6; analogamente, anche altre scelte derivate dall’arrivo della Capitale furono poi alla base di assetti che sarebbero sopravvissuti al trasporto a Roma, rimanendo impressi (e talvolta in uso) fno ad oggi nel proflo complessivo della città. Al campo esperienziale appartiene anche il brano di Monica Pacini che, ricorrendo a fonti fortemente intrise dalle suggestioni che la Capitale portò con sé, racconta il cambiamento nella società cittadina, il futtuare del limite tra pub- blico e privato e l’evoluzione della geografa interna degli spazi della ‘nuova’ sociabilità. Il saggio di Liana Elda Funaro, in questo campo, presenta un origi- nale spaccato sulla comunità ebraica forentina, vera comunità nella comunità, qui seguita nelle reti sociali, nelle strategie familiari e tratteggiata nel percorso di progressiva integrazione con il più ampio segmento sociale non confessionale derivato dalle professioni. Il saggio di Mauro Forno arricchisce il quadro for- nendo una sintesi effcace della foritura editoriale che la Capitale produsse in città. Proprio tenendo d’occhio le presenze dei giornali si possono registrare, più che in altri ambiti, gli effetti dell’arrivo della Capitale nel 1865 e del successivo passaggio a Roma, nel 1870, quando molte testate, muovendosi al seguito del- l’‘alta politica’, trasferirono là le proprie direzioni. Singolare ed estremamente signifcativa la vicenda al centro dell’analisi di Christian Satto, che si è occupato delle celebrazioni dantesche del 1865. Signifcativa non solo, e non tanto, per la centralità del ‘ghibellin fuggiasco’ nella cultura italiana ottocentesca quanto, e soprattutto, per il valore simbolico che a quell’altezza assunsero tali celebrazioni; il