Cinema Italiano. Ci Ha Cambiato La Vita? Ha Cambiato Il Paese?

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Cinema Italiano. Ci Ha Cambiato La Vita? Ha Cambiato Il Paese? novembre ° 2016 N 29 5,50 € CINEMA ITALIANO. CI HA CAMBIATO LA VITA? HA CAMBIATO IL PAESE? INNOVAZIONI Italian FX: la scuola italiana degli effetti visivi digitali SCENARI 2 Italieni: cineasti stranieri in Italia DISCUSSIONI Il cinema europeo dopo la Brexit ANNIVERSARI A 50 anni da Uccellacci e uccellini EDITORIALE diGIANNI CANOVA QUELLI CHE SI INDIGNANO PER I 500 EURO AI 18ENNI 00 euro ai 18enni per aiutarli a incrementare e intensifi- 5 care i loro consumi culturali: negli ultimi vent’anni po- chi altri provvedimenti governativi in materia di cultura hanno avuto il coraggio e la lungimiranza di questo. Le vedo già, e le sento, le anime belle che storcono il naso. Che comincia- no con i distinguo, le cautele, le perplessità. Non capiscono (o capi- scono fin troppo bene…) che la vera emergenza italiana è la dramma- tica crisi culturale: siamo ancora e sempre più – come diceva Pasolini all’inizio degli Anni ’60 – “il popolo più analfabeta e la borghesia più ignorante d’Europa”. Ahinoi. Intervenire per incentivare il consumo più che la produzione di cultura significa aver capito questo. Significa cercare di invertire un trend che da sempre ha tenuto gli italiani in uno stato di minorità culturale. Sapete quanti sono in Germania gli over 55 che hanno come titolo di studio solo la scuola dell’obbligo? Il 18 %. E gli italiani? Più o meno il 60 %. Casuale? Non proprio. Vogliamo conti- nuare così anche con le nuove generazioni? Vogliamo capire o no che questo non è “uno” dei problemi, ma IL problema? No. Gli intellettua- li minimizzano. E si irritano. Soprattutto perché con i 500 euro i 18en- ni potranno anche andare al cinema. Il cinema? Vade retro! Il cinema considerato cultura? Non sia mai. Passi per Pompei e gli Uffizi, ma Star Trek no! Il pregiudizio contro il cinema in questo Paese è davvero radi- cato, pervasivo, devastante. E disgustoso. Li ho sentiti con le mie orec- chie i professori laureati che si dicono liberali e poi sognano uno Sta- to che decida lui cosa è cultura e cosa non lo è, quali film ammette al finanziamento e quali no. Magari lasciando che a decidere siano loro, come hanno sempre fatto. Se così fosse, avremmo quanto meno una garanzia: quella che anche fra 100 anni la maggior parte degli italiani sia ignorante come è stata finora. Sommario EDITORIALE SCENARI 21 OLTRELAPLASTICA, INNOVAZIONI UNANOTTED’ESTATE 01 QUELLICHESI 04 QUANTOCIHACAMBIATO di Giuseppe Piccioni 34 ITALIANFX: INDIGNANOPER ILCINEMA,QUANTO LASCUOLAITALIANA I500EUROAI18ENNI CICAMBIANOIFILM 22 TWOMINUTEWARNING DEGLIEFFETTIVISIVI di Gianni Canova di Gianni Canova di Stefano Mordini DIGITALI di Gianni Canova 06 MACEDONIA 24 RAMBO,UNPICCOLO FATTAINCASA RIMPIANTO 36 SFXITALY di Nicole Bianchi di Fulvio Lucisano di Andrea Guglielmino 25 TENENDOIPUGNI 38 ALEZIONEDI 08 ROVINE,FUTURO EFFETTISPECIALI EFANTASIA INTASCA di Andrea Conticelli di Oscar Iarussi di Francesco Munzi 26 LAREALTÀ, 40 IPROTAGONISTIDELLA 10 ENGAGÉ,SEMPRE CGIITALIANA ECOMUNQUE COMEUNFILM di Margherita Bordino di Ang e Marco Lucio Papaleo di Liliana Cavani 28 Interviste a 12 LAPELLICOLA LAVITAÈBELLA. GRAZIEAIFILM Marco Savini PROFETICA Pasquale Croce di Alice Bonetti di Pietrangelo Buttafuoco Eva Maio 14 PURTROPPOÈLA SCENARI 2 46 IVINCITORIDELDAVID TELEVISIONECHEHA CAMBIATOILPAESE 30 ITALIENI di Claudio Giovannesi di Roberto Silvestri RICORDI 16 INVENTAREMONDI 32 DOPPIANAZIONALITÀ 47 GIANLUIGIRONDI di Fabia Bettini e Gianluca di Cristiana Paternò UNSORRISOANCORA Giannelli (Alice nella città) DASCOPRIRE di Giorgio Treves 18 QUELLICHEILCINEMA ÈCINEMASOLOSE 48 ILPARADOSSO SERVEALLARIVOLUZIONE MASTROIANNI di Alberto Crespi di Gianni Canova 8½ NUMERI, VISIONI E PROSPETTIVE DEL CINEMA ITALIANO Bimestraled’informazione DirettoreResponsabile InRedazione Hannocollaborato eculturacinematografica Giancarlo Di Gregorio Carmen Diotaiuti Alberto Anile, Fabia Bettini, Andrea Guglielmino Alice Bonetti, Margherita Bordino, DirettoreEditoriale Pietrangelo Buttafuoco, Iniziativa editoriale realizzata Gianni Canova Coordinamentoredazionale Bori Bujdosó, Enrico Caria, da Istituto Luce-Cinecittà ViceDirettoreResponsabile DGCinema Liliana Cavani, Andrea Conticelli, in collaborazione con ANICA Cristiana Paternò Iole Maria Giannattasio Alberto Crespi, Federica D’Urso, e Direzione Generale Cinema Luca Ferrando Battistà, Iole Maria CapoRedattore Coordinamentoeditoriale Giannattasio, Gianluca Giannelli, Stefano Stefanutto Rosa Nicole Bianchi DISCUSSIONI DAMMI IL ROSSO INTERNET PUNTI DI VISTA a cura di Hollywood Party E NUOVI CONSUMI 50 ILCINEMAEUROPEO Rai Radio 3 92 ILPRODUTTORE, DOPOLABREXIT 80 NINGYOELESIRENE UNMODERNO di Yvon Thiec 66 SEGNALISTELLARI DELLAMODULARITÀ RABDOMANTE di Enrico Magrelli di Carmen Diotaiuti di Simone Isola 52 CIAK!ILCINEMA SINASCONDE 94 SECISIDIVERTE RACCONTI DI CINEMA GEOGRAFIE di Alberto Anile NONÈARTE di Mariarosa Mancuso 68 UNAGIORNATA 82 MAPPAMONDO FATTI PARTICOLARE D’AUTUNNO Dossier di DG Cinema QUELLALETTERAROSA di Nicole Bianchi 96 BIOGRAFIE e ANICA di Enrico Caria MARKETING 54 ILMERCATO EL’INDUSTRIA DEL CINEMA ITALIANO DEIVIDEOGIOCHI INITALIA 84 SPARARSIUNAPOSA di Ilaria Ravarino di Federica D’Urso, 70 THEITALIANCINEMA Iole Maria Giannattasio, MOVESTOWARDS Francesca Medolago Albani OPTIMISM DIGIANLUIGIRONDI, ANNIVERSARI DA“ILFILMITALIANO”, CINEMA ESPANSO 1958,GIUGNO,N°23 86 A50ANNIDA di Andrea Mariani UCCELLACCI 62 LAFABBRICA EUCCELLINI DELLEICONE di Michele Gottardi FOCUS UNGHERIA 87 CREAZIONEINSTATO DIGRAZIA 64 GLIALTERNATIVI 73 NELL’ANNODISAUL di Bruno Torri di Stefano Stefanutto Rosa di Luca Ferrando Battistà 90 IFUNERALI 78 ILSOGNODIUN DITOGLIATTI SUCCESSOD’AUTORE di B. T. di Bori Bujdosó Claudio Giovannesi, Michele ProgettoCreativo Stampaedallestimento Direzione,Redazione, Gottardi, Oscar Iarussi, Simone 19novanta communication partners Arti Grafiche La Moderna Amministrazione Isola, Fulvio Lucisano, Enrico Via di Tor Cervara, 171 Istituto Luce-Cinecittà Srl Magrelli, Mariarosa Mancuso, CreativeDirector 00155 Roma Via Tuscolana, 1055 - 00173 Roma Andrea Mariani, Francesca Consuelo Ughi Tel. 06722861 fax: 067221883 Medolago Albani, Stefano Distribuzioneinlibreria [email protected] Mordini, Francesco Munzi, Designer Joo Distribuzione www.8-mezzo.it Marco Lucio Papaleo, Giuseppe Claudia Antonazzo, Giulia Arimattei, Via F. Argelati, 35 - Milano Piccioni, Ilaria Ravarino, Matteo Cianfarani, Valeria Chiuso in tipografia il 25/10/16 Roberto Silvestri, Yvon Thiec, Ciardulli, Lorenzo Mauro Di Rese, RegistrazionepressoilTribunale Bruno Torri, Giorgio Treves Maria José Prieto Fernández diRoman°339/2012del7/12/2012 SCENARI Quando un film riesce a cambiare le cose QUANTO CI HA CAMBIATO IL CINEMA, QUANTO CI CAMBIANO I FILM di GIANNI CANOVA Quando ho inizia- “ to a fare il cinema – ha detto una volta Elio Petri – sognavo di cambiare il mondo. Ora, do- po tanti anni, mi accorgo che ho cambiato tutt’al più classe socia- le.” Nella sua quasi brutale schiet- tezza, la “confessione” di Petri ha il merito di sgombrare il campo da tanti idealismi e retaggi tar- do-romantici e di rimettere al centro della riflessione la mate- rialità dell’esistenza: un film può cambiare la vita non solo perché può offrirti una nuova visione del mondo o dell’altro, ma anche – e, forse, prima di tutto – perché può farti diventare più ricco. A qual- cuno è successo. Ma è successo anche il contrario: c’è anche chi con un film è diventato più pove- ro. Conosco personalmente cine- SCENARI Quando un film riesce a cambiare le cose 4 - 5 LaTvèunmediumconservativo:faditutto A me sì. Non sarei quello che so- no – nel bene e anche nel ma- perchétucontinuiadesserequellochegiàsei. le – se non avessi visto certi film. Se non li avessi visti in certi mo- Ilcinemainveceèunmediumtrasformativo: menti della mia vita. Perché con- cerca–perquellochepuò–dispingerti ta anche quando li vedi, i film. E con chi. Per esempio: credo che la incessantementeaevolvertieacambiare. morte di mia madre, quando ave- vo solo 18 anni, sarebbe stata an- Come?Quando?Perché? cora più devastate e intollerabi- le di quanto è stata se non avessi visto Sussurri e grida di Bergman proprio mentre lei stava perden- do la sua battaglia contro il can- cro. Credo che non avrei fatto il asti appassionati che hanno ipo- ga sta avvenendo ora con la Rete mestiere che faccio se un giorno tecato la loro casa per produrre e con i device della rivoluzione di- un giovane assistente dell’univer- il film che nessun produttore vo- gitale. Stiamo cambiando in mo- sità non mi avesse spinto a diser- leva e che nessun distributore ha do profondo senza che ancora ce tare una lezione su Ugo Foscolo mai accolto nel suo listino. Il ci- ne accorgiamo. Ma i cambiamen- per andare a vedere Alien di Rid- nema e i film incidono sulla vita, ti prodotti dal cinema ormai sono ley Scott. “Foscolo è un optional, non c’è dubbio. Nel secolo scorso evidenti: la capacità di gestire più Alien è obbligatorio…”, mi dis- – il secolo del cinema? – siamo di- attività contemporaneamente, di se. Aveva ragione. Ad Alien, non ventati tutti animali visuali. L’ha agire nella distrazione continua, a caso, avrei dedicato quello che dimostrato con la consueta chia- di sopportare tagli e traumi nel- molti ritengono il mio libro me- rezza e profondità Francesco Ca- la linearità dei gesti, di armoniz- no inutile. E non mi sarei indi- setti nel suo L’occhio del Novecen- zare il nostro apparato percetti- gnato per tutta la vita contro ogni to (Bompiani): il cinema è stato il vo visivo naturale con la brutale forma di ingiustizia se non
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