17 maggio 2015 Pagina 43 La Gazzetta dello Sport

C. C. NAPOLI

Quando nel regno della focaccia ci si tassò per far nascere la piscina

C' era un Picasso pittore anche qui: Matteo Antonio, 1794­1879. Ma a dipingere capolavori, in una cittadina di appena diecimila abitanti, sono stati soprattutto quelli della pallanuoto, collezionando la bellezza di 29 scudetti. Nel regno della focaccia al formaggio, la svolta arrivò negli Anni 50, quando si giocava in mare con l' arbitro in barca: il regolamento imponeva una passerella fissa su cui il direttore di gara potesse camminare, e Antonio Ferro (che fu presidente e sindaco) lanciò la «campagna del cemento» per costruire un molo. Il paese si tassò, c' era chi portava direttamente i sacchi oppure offriva soldi per comprarli. Il passo iniziale per lanciare la piscina di Punta Sant' Anna (sorta nel '66), quella che oggi non riesce a rivedere la luce. Nel '54 il primo campionato di serie A, nel '59 il primo scudetto (allenatore Piero Pizzo), dal '64 nove titoli consecutivi nel segno di e , e Mario Cevasco. Fino al 4 agosto '73, nove anni di imbattibilità con 153 risultati utili consecutivi (11 pareggi). A spezzare l' egemonia, grazie a uno storico 5­7, la Canottieri Napoli di Fritz Dennerlein, l' inventore della zona. Raccontava alla Gazzetta il portiere genovese Eugenio Merello: «La squadra è invecchiata e non ha ricambi. L' ambiente è impigrito dalle troppe vittorie, attorno a noi c' è clamore ma non vera assistenza. Ferro ha cantato e portato la croce da solo, per troppo tempo». OGGI Dopo decenni di fortune alterne (sottolineando il tris dell' 82­'84 con Imre Szikora), ecco dunque un altro straordinario ciclo che stavolta si deve a Gabriele Volpi, 71 anni, magnate del settore petrolifero (logistica), trasferitosi nel '76 in Nigeria e patron anche dello Spezia Calcio. Della era stato pure giocatore, nel 2005 strappava Pino Porzio ai nemici del Posillipo e cominciava ad acquistare i migliori fuoriclasse: da Vlado Vujasinovic a Tibor Benedek, da Norbert Madaras a Vanja Udovicic, da Boris Zlokovic a Tamas Kasas, da Alex Calcaterra ad . Un' eccezionale orchestra capace di incantare anche in Europa sotto la guida del tecnico napoletano, l' uomo delle decisioni a sorpresa: dava l' addio alla panchina nell' estate 2012, per riprenderla a gennaio 2014. In mezzo, l' interregno del fiorentino Riccardo Tempestini, gentleman delle piscine che aveva condotto al successo anche la formazione femminile. LA FONDAZIONE Ma quanti anni ha questo club? Nel 2013 ha festeggiato il centenario, però qualche purista storce il muso perché nei primi anni del Novecento esisteva in realtà l' Enotria, dal nome dei

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bagni che ospitavano le partite. Nel '37 sarebbe comparsa per la prima volta la denominazione Pro Recco (va però detto che precedentemente esisteva già la polisportiva), nel vittorioso torneo di Prima divisione. Raccontavano a Camogli gli storici rivali della Rari Nantes, con cui certi derby finivano in malo modo: «L' importante per Recco era far risultare la data di fondazione antecedente alla nostra...». Anno di nascita 1914 . f.carr.

f.carr.

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