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20 venerdì 16 gennaio 2004

L’«HAIR-STYLIST» SFOLTISCE LA CRINIERA DI PAPPALARDO, MENTRE RENIS CI PROVA CON CLINTON E LA LOREN Rossella Battisti L’opera di maquillage di Sanremo è cominciata. In quale si vanno a collocare è un festival della canzo- al sax. Si parla addirittura dell’arrivo di Richard Sanremo si alterneranno «boys» di vario calibro e tutti i sensi, a partire dalla testa, che è bene sia ne, anche nell’ugola. Chiamato per l’occasione è Gere, anche lui canoro per l’occasione (tanto, l’ha comici come Gene Gnocchi e Maurizio Crozza, già mossa, se non dalle idee almeno dai capelli. E allo- Michele Fischietti, dal nome onomatopeico, un gio- già fatto al cinema con Chicago). Al check in di promossi supervalletti. Ma il tocco di fino lo darà al ra ecco accordati pieni poteri al parrucchiere Rolan- vane mago della tecnica vocale che negli stati uniti Sanremo sono attesi anche personaggi dalla politi- tutto Loui J.Horvitz, il guru degli eventi di Hollywo- do Elisei, cioè quel che viene chiamato hair-stylist dà lezioni a Michael Jackson, a Stevie Wonder e a ca (Francesco Cossiga) allo spettacolo (Al Pacino, od e della cerimonia degli Oscar e il vero colpo in omaggio a tempi moderni (per quelli di ieri Natalie Cole. A lui sono stati affidati i promessi Sean Penn, Brad Pitt, George Clooney), allo sport grosso di Tony Renis: sarà lui, Horvitz, il consulen- sarebbe stato coiffeur) e hollywoodiani come si ri- nomi della canzone italiana, la maggior dei quali (Christian Vieri, Francesco Totti, Valentino Rossi, te creativo di questa edizione del festival sanremese. promette la gestione Tony Renis. non ha - per esplicita ammissione di Fischietti - Massimiliano Rosolino). Le trattative sarebbero in Americano, tre Emmy Awards, 10 nominations e Il primo leone a sfoltirsi la criniera è l’inevitabile «mai preso una lezione di canto» e fatica «ad arri- corso anche per attirare sul palco dell’Ariston dive undici candidature ottenute al Director Guild of Pappalardo, che da quando è stato famoso sull’iso- vare alla fine della frase cantata con un po’ di del grande schermo come Catherine Zeta-Jones, America Award, premio dell’associazione registi la è il lardo che condisce ogni pappa televisiva. A fiato». Speriamo bene... Gwyneth Paltrow e Nicole Kidman - con la compli- Usa), Horvitz avrà due giorni di tempo, dalla notte seguire tutti gli altri «reclusi», dalla bella Veruska a Intanto, anche il parterre degli invitati si infittisce cità non trascurabile dei tanti stilisti coinvolti nelle degli Oscar (anche quest’anno nelle sue mani), per Omar Pedrini, del Cet, il laboratorio di Mogol a e, sulla carta, lievita. Pare sicura l’inedita combine serate del Festival, da Cavalli a Ferrè, a Dolce e planare all’Ariston. Già questo sabato, comunque, Toscolano nella campagna umbra. Ventidue con- Sophia Loren-Bill Clinton, che la sera del cinque Gabbana. si recherà al Cet per incontrare gli artisti in gara. E

Sanremo correnti rivisitati nel look e, visto che il contesto nel marzo dovrebbe duettare, l’una cantando e l’altro Ad affiancare Simona Ventura nella conduzione di pensare per loro un’atmosfera particolare.

GiorniGiorni ddii SStoriatoria GiorniGiorni ddii SStoriatoria n.n. 1177 n.n. 1177 MeditateMeditate cchehe MeditateMeditate cchehe questoquesto è sstatotato questoquesto è statostato Oggi in edicola Oggi in edicola con l'Unità a e 3,50 in più con l'Unità a e 3,50 in più

Leoncarlo Settimelli Sistina di Roma in Giove in doppiopetto, accanto a Carlo Dapporto e Lucy D'Albert. Ma non sono rose e fiori, perché a Dapporto non piace la sua a lottato tutta la vita, nella realtà come voce (le soubrette dovevano averla sensuale e non nella finzione scenica. Ieri, a , a sbarazzina) e lei d'altra parte alle prime prove non H 74 anni, è morta a Livorno. riesce a beccare una nota giusta. Ma al debutto a Da quando si era ritirata - una ventina d'anni fa, Milano è un trionfo. E per due anni di seguito, anche se con qualche ritorno televisivo - lottava tanto è il successo della rivista. Poi vengono Un contro la malattia, giocando a rimpiattino ogni trapezio per Lisistrata, Buonanotte Bettina,ilDelia giorno, beffandosi di lei, sopravvivendo, mostran- Scala show e tutti plaudono alla nuova soubrette, do un carattere grintoso formatosi durante la moderna e scatenata. guerra, tra mille privazioni e avversità. Di lei il La collaborazione con Garinei e Giovannini ricordo più vivido resta quello della scena - che si estende anche alla Tv per una memorabile se- per i 50 anni della Rai i teleschermi ci mostrano conda edizione di (1959/60), accan- quasi ogni giorno - recitata accanto a Domenico to a Manfredi e Panelli, edizione che però non Modugno, in Rinaldo in campo: lui le dice di stare parte proprio col piede giusto. Nonostante il suc- zitta, che altrimenti la butterà nel cratere dell'Et- cesso del tormentone di Manfredi ciociaro «fusse na. E lei risponde: «E io salto fuori/e più forte che fusse la vorta bbona», la censura imperversa e parlerò». Questa era l'essenza di Delia Scala, che nella scena finale - uno scatenato can-can - impo- pure si era presentata sugli schermi cinematografi- ne solenni calze nere a Delia e alle ballerine accan- ci nientemeno che accanto a Silvana Pampanini Delia Scala to a lei. Eppure, dietro il rutilare delle paillettes, in Bellezze in bicicletta, senza temere confronti: per Delia Scala la vita riserva momenti molto una donna di scena a tutto tondo, capace di balla- difficili. Piero Giannotti si è allontanato da lei, re, cantare, recitare, vera soubrette dalla bellezza ostile alla sua carriera sulle scene, da quando ha tutta pepe, ma non fatalona o maggiorata, eppure interpretato Giove in doppiopetto. Lei ha trovato con quel quid che la rendeva attraente e desidera- un nuovo grande amore. È il campione automobi- bile. Forse le sarebbe anche piaciuto, essere una listico Eugenio Castellotti, che alterna le prove fatalona, e ci scherzava su. Come durante le prove agli incontri con Delia. È un allenamento anche dell'Adorabile Giulio (uscito dalla penna della pre- quello, perché Delia recita (in Buonanotte Bettina, miata ditta Garinei e Giovannini, che l'avevano con ) in città diverse e Castellotti la plasmata e valorizzata). In quella commedia, De- raggiunge ogni sera. Un giorno, il 14 marzo 1957, lia Scala coronava il suo sogno d'amore con Ted- durante le prove all'autodromo di Modena, il pilo- dy Reno, che allora faceva girare la testa alle ragaz- ta ha un incidente e muore. Delia viene invasa dai zine, sulla musica della canzone Simpatica:«Tu sensi di colpa, precipita nella disperazione e medi- non mi fai pensar a notti di passion - cinguettava ta il ritiro. Poi si riprende, continua col teatro, Reno - ma a rondini in volo e cieli seren» e «io - vive nuovi momenti di successo. Riappare all'oriz- raccontava Delia - mi arrabbiavo e dicevo sempre zonte Piero Giannotti e sembra che la sua vita "ma porco diavolo, perché non faccio pensare a ritrovi la serenità. Dopo tanta commedia musica- notti di passion?"». Si racconta che Giovannini le all'italiana, ecco per lei anche un ruolo nato glielo spiegasse, sempre ricorrendo alle parole del- all'estero, e cioè la fioraia Eliza di My Fair Lady, la canzone: «Perché sei simpatica/simpatica sei un testo con musiche che si adatta alla sua perso- tu». nalità scatenata. Ha accanto due grandi attori, Era nata a Bracciano (Roma) nel 1929 e il Mario Carotenuto, reduce dall'esperienza dell' suo vero nome era Odette Bedogni. Il padre è un Opera da tre soldi di Brecht, regia di Giorgio Streh- maresciallo collaudatore d'aerei, trasferito all'aero- ler, e Gianrico Tedeschi, interprete di grande iro- porto della Malpensa di Milano. Con lo scoppio nia. Si dice quel ruolo fosse il sogno della sua vita, della guerra, il maresciallo Bedogni dice basta con ma la prova non viene considerata tra le sue mi- il fascismo, abbandona l'aviazione e si rifugia a gliori. Poi, nella stagione 1965-66, incontra Rena- Campagnola, mentre Odette resta ospite di paren- to Rascel, per Il giorno della tartaruga, vera com- ti nel capoluogo lombardo, per proseguire gli stu- media con alcune canzoni, scritta da Garinei e di di danza al Teatro Giovannini con l'aiuto di Magni e Franciosa. Chi alla Scala dove la ma- segue le prove racconta che i due «piccoletti» dre l'ha iscritta e che ricordi sono praticamente in scena da soli e che fanno a stanno dando buoni Delia Scala se n’è andata, lei gara in pignoleria. Il vostro cronista era alla confe- frutti. Ma ormai è la · CARLO AZEGLIO CIAMPI · QUARTETTO CETRA una renza stampa di presentazione di quella comme- guerra e anche Odette Le sue interpretazioni, ac- persona deliziosa che sa- dia e ricorda il clima di apprensione che autori e raggiunge i suoi. Nel che era più di una semplice canto a indimenticabili au- peva fare tutto: ballare, interpreti (l'uno, Rascel, al nono e Delia al setti- '44, dicono le sue bio- tori e volti della nostra cul- cantare e recitare. mo appuntamento con G. e G.) vivevano, pur grafie, si innamora di soubrette: aveva voce, sapeva tura musicale, sono state non volendolo dimostrare. Andò benissimo, se la un prigioniero inglese un modello di vivacità e · CARLA FRACCI È stato re- commedia arrivò anche in Francia nell'interpreta- e lo sposa: lei ha 15 an- ballare, recitare, la vita di rigorosa professionali- ciso un fiore purissimo. zione di Annie Girardot. La ricomparsa di Piero ni, lui 29. Il matrimo- tà, che ha accompagnato Un angelo bellissimo ci Giannotti segna anche il ritiro di Delia Scala dalle nio finisce quasi subi- l’aveva costretta a prove l'evoluzione del costume ha lasciati per sempre. scene, con poche eccezioni, come le trasmissioni to. Non fa nulla. Sulla e della società italiana. di Paolini e Silvestri Che combinazione e quella sua strada c'è Piero · con Lando Buzzanca, Signora e Signore. Ma nell' Giannotti con il quale durissime. Ma rispondeva · RAFFAELLA CARRÀ Si è Quando è arrivata lei, il ambiente si sa che Delia ha un vero grande nemi- vivrà per oltre dieci an- spenta una vera stella. La concetto di soubrette è co, un tumore, con il quale combatte strenuamen- ni. Nel 1948 il cinema sempre con carattere. Diventò Rai dovrebbe trasmettere cambiato. te con la stessa grinta con la quale si è sempre si interessa di lei, dopo una Delia Scala story per battuta sulle scene. Nel 1985, Guido Leoni e Lau- che qualcuno l'ha nota- una stella dei musical di far vedere alle nuove ge- · WALTER VELTRONI Un ra Falavolti la intervistano per una biografia su ta sulla spiaggia, e in nerazioni che tipo di pro- nome e un volto che ri- Rascel e lei è appena tornata da una seduta di quello stesso anno ap- Garinei e Giovannini, arrivò a fessionalità e di donna chiamano anni importan- chemioterapia. Non vuole mostrarsi debole, e pare nel film Anni diffi- stiamo parlando. ti della tv italiana. non lo è, e supera un altro lutto. Poi si sposa con cili di Luigi Zampa, as- Arturo Fremura, personaggio di spicco dell'econo- sicurandosi un contrat- «Canzonissima» e non si è mai · PIPPO BAUDO Un'artista · LANDO BUZZANCA Mi mia livornese, che muore nel 2001, lasciando De- to di tre anni con la completa, indimenticabi- colpì subito per la sua bel- lia ancora una volta sola. Sono passati 18 anni da Lux Film. È fatta: gire- arresa al dolore. Sorridendo le ma soprattutto una lezza abbagliante e per la quella intervista, anni nel corso dei quali Delia è rà 46 pellicole in pochi donna attaccata alla vita. sua professionalità. apparsa in qualche sit-com, l'ultima è del 1999, Io anni (sarà anche la fi- e la mamma, accanto a Jerry Scotti, per Mediaset. glia di Eduardo in Napoli milionaria), con il no- Ieri, da Livorno, la famiglia ne ha annunciato la me di Delia Scala, scelto in omaggio a quel teatro Delia al cinema morte e funerali in forma privata. È finito il lungo milanese dove ha cominciato a sognare. giorno di una tartaruga che lascia un segno pro- Garinei e Giovannini non se la lasciano sfug- fondo nella storia del nostro spettacolo. Non solo gire e nella stagione '54-'55 la fanno debuttare al Osiris, Gino Bramieri, Macario, Carlo Dapporto i l´aspirante rivale (nascostasi nella compagnia per- leggero.

propri miti. Delia Scala era uno di questi. È stata ché ricercata) Gina Lollobrigida, il tutto sotto gli De Filippo, Monicelli... una delle più grandi soubrette della nostra scena, e occhi burberi di . Non era una fatalona come tante soubrette ha fatto pochi film, e soprat- Da ricordare anche i due film interpretati per la Quella volta, nel ’65 ‘‘ come andavano negli anni ’50 tutto pochi di valore. regia di Eduardo De Filippo, che evidentemente la Delia e Rascel facevano ‘‘ Non erano solo filmetti Le filmografie le accreditano una quarantina di stimava: Napoli milionaria, nel 1950 (famosa tra- Si impose perché titoli tra il 1948 e il 1960. I più popolari (allora): scrizione filmica del testo teatrale), e Ragazze da a gara in pignoleria nel Canzone di primavera di Mario Costa, Bellezze in marito, nel ´52, film forse minore ma importante, rappresentava un nuovo C´è stata una grande generazione dello spettacolo bicicletta di Carlo Campogalliani, Il padrone del perché fra i pochi in cui i fratelli De Filippo ci sono «Giorno della tartaruga» modello di donna italiano per la quale il cinema è stato un incontro vapore di Mario Mattoli e il pot-pourri Canzoni tutti e tre (per non parlare di Age & Scarpelli alla Avevano paura. Ma occasionale, spesso «alimentare», in fondo margina- canzoni canzoni di Domenico Paolella. I più impor- sceneggiatura, e di un cast di «comprimari» compo- E per il suo talento le; è la generazione delle star della rivista e del tanti: sicuramente Roma ore 11, dove era una delle sto da Carlo Campanini, , Franco furono strepitosi varietà, che ha avuto in Garinei & Giovannini i ragazze reclutate dal grande Giuseppe De Santis, e Fabrizi, Anna Maria Ferrero, Ivo Garrani... trovàte- padri putativi (e anche loro hanno bazzicato ben il delizioso Vita da cani di e , la oggi, gente così!). poco Cinecittà e dintorni) e in nomi come Wanda dove è la soubrette vera che deve sopportare al. c.