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ANNAMARIA PETRIOLI TOFANI

POSTILLE AL u PRIMATO DEL DISEGNO"

A MOSTRA dedicata al Primato del Disegno, allestita Heikamp tuttavia, avendo constatato notevoli discrepanze L a palazzo Strozzi nel quadro della Sedicesima Espo­ tra la serie alloriana come essa risulta descritta nei docu­ sizione del Consiglio d'Europa (Firenze, Ig8o}, ') ha menti di archivio e i panni esistenti - diversità di dimen­ costituito un'occasione estremamente favorevole per sioni, e il fatto che mentre la prima venne affidata per la tutta una serie di verifiche sui prodotti grafici degli arti­ tessitura a Benedetto Squilli, sugli altri compare invece sti fiorentini del Cinquecento. Nella fase della sua prepa­ la sigla dell'arazziere Guasparri Papini - è giunto alla razione, la presa in esame di un materiale necessariamente conclusione che gli arazzi pervenutici non siano stati molto più vasto di quello che è poi stato effettivamente tessuti sui cartoni forniti nel I 585 dall'Allori, bensì su esposto, ha condotto a varie puntualizzazioni sia sul piano un'altra serie di ugual soggetto, per la quale Michelangelo a ttri butiv o, sia per quanto riguarda l'accertamento della Cinganelli riceveva pagamenti nel I6r7. 3) Ora se, come destinazione (e di conseguenza, spesso, della cronolo­ è molto probabile, lo Heikamp ha colto nel vero, bisogna gia) di tal uni disegni: puntualizzazioni delle quali non ammettere che il Cinganelli nel I6I7 non fece che rico­ sempre è stato possibile dar conto (o illustrare e discutere piare le precedenti composizioni alloriane, due delle quali in maniera adeguata) nel relativo catalogo, per ragioni restano documentate in disegni preparatori di sicura auto­ di spazio o per altri impedimenti tecnici di vario ordine grafia : quello che appunto presentiamo in questa sede, e natura. Scopo di queste note è appunto quello di pub­ dal quale evidentemente deriva la scena rappresentata sul­ blicare alcuni dei risultati rimasti inediti, di estendere l'arazzo n. 5I (fig. 2), e quello esposto al n. I9 della mostra 4) il discorso su talune delle opere esposte, e di supplire il cui rapporto con l'arazzo n. 52 è ugualmente evidente. con una documentazione più articolata a certe inevita­ Un ulteriore disegno dell'Allori che risulta in relazione bili contrazioni del catalogo della mostra, del quale viene con la medesima impresa è il I02I3 F degli (fig. qui seguito l'ordinamento alfabetico e alla cui numera­ 3} , nel quale può riconoscersi una prima idea per la zione si fa di volta in volta riferimento. figura di Apollo che consegna le briglie a Fetonte nel terzo episodio della serie (fig. 4). Per la pala con la ' Natività della Vergine' dipinta ALESSANDRO ALLORI dall'Allori nel I6o2 per la cappella dell' Antella alla San­ tissima Annunziata, sl erano finora noti quattro studi pre­ Sotto il nome di e con una generica paratori, uno dei quali esposto al n. 20 della mostra: tre definizione di " Composizione allegorica , si conserva per figure singole (Uffizi I02IO F e I023I F, Stoccolma, nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uflìzi un inte­ Nationalmuseum, II4/I863) e uno schizzo per la parte alta ressante disegno (inv. I002 S, fig. I), che una vecchia della composizione (Uffizi, 10248 F).6l L'analisi di quest'ul­ scritta cancellata in basso a destra assegnava a '' Pele­ timo è interessante perchè fornisce la chiave della artificiosa grino da Bologna [Tibaldi] , e che penso invece sia macchinosità dell'impianto compositivo del dipinto il senz'altro da reintegrare nel catalogo di Alessandro Al­ quale, malgrado l'indubbia bellezza di alcuni dettagli, lori. Una volta identificato il soggetto con l'episodio di non riesce evidentemente a trovare un equilibrio e a com­ Fetonte (inginocchiato sulla destra della composizione) porsi in una sintesi unitaria. Come risulta con chiarezza che implora Apollo (seduto in trono attorniato da figure dal disegno l'artista ha pensato la gran macchina figura­ allegoriche tra le quali si distinguono le quattro Stagioni) tiva in almeno tre parti distinte che successivamente, perché gli affidi il carro del Sole, il collegamento del fo ­ con una certa meccanicità che ne vizia il risultato finale, glio con la serie di sei arazzi illustranti la ' Favola di ha proceduto a collegare tra loro. Sul foglio fiorentino Fetonte' per i quali l'Allori riceveva pagamenti nell'aprile sono infatti separatamente focalizzati (e lo dimostra la 2 del I 585 ) ne discende senza difficoltà. Questa serie è quadrettatura distinta e leggermente sfalsata} il settore stata a lungo identificata con quella di proprietà delle superiore con i tre angeli volanti e la zona sottostante Gallerie fiorentine (sono grata a Giovanna Bertelà che con Sant'Anna accudita dalle serventi. Il gruppo infe­ me ne ha indicati gli estremi inventariali e l'attuale collo­ riore delle donne che attendono alla neonata è invece cazione dei singoli pezzi) composta di sei panni raffigu­ studiato, con varianti che lasciano supporre l'esistenza ranti rispettivamente: ' Fetonte chiede il carro ad Apollo ' di altri schizzi di avvicinamento alla redazione finale, su (Galleria degli Uffizi, inv. Arazzi rgi2-I925, n. 5I}, un altro disegno degli Uffizi (inv. I8725 F, fig. 5), finora ' Apollo mostra il carro a Fetonte ' (Galleria degli Uffizi, catalogato tra gli anonimi del secolo XVII ma sicura­ inv. Arazzi I9I2-I925, n. 52} , 'Apollo consegna le bri­ mente di mano dell'Allori: esso, evidentemente un fram­ glie a Fetonte' (Bargello, inv. Arazzi I9I2-I925, n. 53}, mento ritagliato da un foglio originariamente più alto ' Giove fulmina Fetonte' (Bargello, inv. Arazzi I9I2- che forse conteneva anche la parte superiore della compo­ I925, n. 55), ' Il pianto e la trasformazione delle sorelle sizione, è identico al precedente per condotta stilis.tica di Fetonte' (Accademia del Disegno, inv. Arazzi I9I2- e per tecnica di esecuzione (matita nera su carta tmta I925, n. 54) e ' Il seppellimento di Fetonte da parte delle marroncina) e, come quello, è quadrettato per il riporto, sorelle' (Bargello, inv. Arazzi I9I2-I925, n. 56). Lo in una medesima scala. ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

I -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI - ALESSANDRO ALLORI : FETONTE CHIEDE AD APOLLO IL CARRO DEL SOLE (INV. 1002 S)

2 - FIRENZE, UFFIZI - GUASPARRI PAPINI DA MICHELANGELO CINGANELLI: FETONTE CHIEDE AD APOLLO IL CARRO DEL SOLE (INV. ARAZZI 51) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

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3 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE 4 - FIRENZE, BARGELLO - GUASPARRI PAPINI DEGLI UFFIZI -ALESSANDRO ALLORI: DA MICHELANGELO CINGANELLI: APOLLO CONSEGNA A FETONTE STUDIO DI FIGURA (INV. 102I3 F) LE BRIGLIE DEL CARRO DEL SOLE (INV. ARAZZI 53)

5 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI ALESSANDRO ALLORI: LA NATIVITÀ DELLA VERGINE (INV. 18725 F) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

del Bachiacca era quello che più insistentemente emergeva dall'analisi delle sue componenti di stile, una volta re­ spinto, come appariva ovvio, l'antico riferimento ad An­ drea del Sarto testimoniato dalla scritta forse settecentesca che compare nell'angolo inferiore destro del foglio. L 'oc­ casione offerta dalla mostra di veder riunite le due ta­ volette dipinte dal Bachiacca per la Camera Borgherini, ora conservate alla National Gallery di Londra (esposte nella mostra di Firenze fuori catalogo) con alcuni disegni in rapporto con la medesima impresa (nn. 55-57), ha con­ tribuito a sciogliere ogni dubbio in merito. Sono infatti emersi dal confronto diretto, non solo la totale identità di fattura di questo studio e di quelli in tutto analoghi appartenenti all'Albertina di Vienna e esposti ai nn. 55 e 56, ma anche la riprova definitiva che il disegno fioren­ tino è preparatorio per la figura del giovane in piedi con in mano una coppa presso la colonna di sinistra, nel pan­ nello con ' Giuseppe che riceve i fratelli nella loro seconda visita in Egitto ',7l

GIOVANNI BALDUCCI

Sebbene il Balducci abbia avuto una parte piuttosto estesa nella decorazione del Chiostro Grande di Santa Maria Novella - gli spettano ' Cristo condotto a Pilato ' con le sottostanti figure di Santa Maria Maddalena e Santa Marta, il ' Seppellimento di San Domenico ', l' ' Ingresso di Sant'Antonino a Firenze ', la ' Natività' , la ' Lavanda dei piedi ' e le storiette nelle volte agli angoli nord-ovest e sud-ovest B) - nessun disegno, a quanto mi consta, era stato finora ricollegato con i suoi in­ terventi in questo ciclo di affreschi. Sarà quindi utile pre­ sentare, accanto al bello studio per la ' Natività' esposto al n. 63 della mostra, il foglio I946.7.13.244 del British Mu­ seum (fig. 7), nel quale può riconoscersi una prima idea per la parte destra della lunetta con ' Sant'Antonino che entra a Firenze in veste di Arcivescovo ' (fig. 8): come è con­ suetudine di questo artista, la composizione subirà nu­ merosi cambiamenti nel passaggio alla redazione pitto­ rica, ma le linee generali del suo impianto e l'analogia di molti particolari rendono indubitabile tale rapporto. È in considerazione di ciò che, pur con una certa cau­ tela, si può forse proporre un collegamento con lo stesso ciclo anche per il disegno 1090 F degli Uffizi (fig. g), dove l'artista elabora la scena di ' Cristo che guarisce il paralitico' in uno schema che presenta molti punti in comune col piccolo affresco di ugual soggetto nella volta dell'angolo sud-ovest del chiostro. Si noti tra l'altro come la figura femminile inginocchiata quasi di spalle che qui chiude la composizione in basso a destra - un vocabolo di ascendenza naldiniana che ricorre di fre­ quente nel linguaggio figurativo del Balducci - ritorni in posizione identica, sia nella già citata lunetta con l' ' In­ gresso di Sant'Antonino in Firenze ', sia in un disegno 6 -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI del Museo di Kassel (inv. I I 18, fig. 10) dubitativamente BACHIACCA: STUDIO DI FIGURA (INV. 164I7 F) attribuito al Naldini. Il soggetto di quest' ultimo non è facilmente decifrabile dato il suo carattere di appunto molto veloce che focalizza soltanto le immagini sul pri­ mo piano, ma non è da escludere che si tratti di un abbozzo BACHJACCA successivamente modificato in vista della piccola scena affrescata nella stessa volta sud-ovest con le ' Nozze Sempre tra i disegni anonimi degli Uffizi (Italiani del di Cana ', alla quale potrebbe pure riferirsi un altro di­ secolo XVII) si trova uno studio di figura a sanguigna segno conservato agli Uffizi sotto il nome di Cesare (inv. I6417 F, fig. 6) , la cui condotta grafica assai fine Nebbia (inv. 434 S, fig. u) : elemento comune alle tre e sensibile mi aveva fatto da tempo pensare alla mano composizioni, tale da fare appunto supporre che si tratti di un artista fiorentino del primo Cinquecento: e il nome di tre momenti diversi di un medesimo processo inven- 66 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

tivo, è tra l'altro l'idea di dividere orizzontalmente la scena tramite alcuni scalini che, separando l'episodio principale collocato sul fondo dalle figure sul proscenio, imprimono alla composizione una singolare prospettiva ascendente. Vari altri disegni del Balducci si trovano agli Uffizi sparsi sotto attribuzioni diverse: si vedano ad esempio, tra gli Anonimi del secolo XVII, i nn. 15632 F, 15637 F, 15638 F, 15639 F e 15640 F, gli ultimi due ricono­ sciuti indipendentemente anche da Alessandro Cecchi in note manoscritte. Di particolare interesse è inoltre il n. 9011 S (fig. 12) il quale, malgrado una scritta antica lo indicasse come di " M 0 da Siena, (evidente­ mente Marco Pino), venne elencato nel catalogo della collezione Santarelli g) sotto il nome dello Scarsellino, e fu quindi passato dalla Sinibaldi, più credibilmente, nelle cartelle di Battista Naldini. Esso tuttavia, messo a confronto coi disegni del Naldini di tecnica analoga, denota una calligrafia più tenue e un modo di ombreg­ giare più liquido e trasparente che mi sembrano puntare piuttosto in direzione del Balducci (lo stesso nome è stato indipendentemente annotato dal Pillsbury sul car­ tone di montaggio), cui va dunque con ogni probabilità restituita anche la lunetta di ugual soggetto della Con­ fraternita di San Pier Maggiore Io) della quale il nostro foglio è evidentemente uno studio preparatorio, già quadrettato per il riporto della composizione in una scala maggiore.

7 - LONDRA, BRITISH MUSEUM GIOVANNI BALDUCCI : L'INGRESSO A FIRENZE DI SANT'ANTONINO (mv. I946.7.I3·244)

8 - FIRENZE, CHIOSTRO GRANDE DI SANTA MARIA NOVELLA GIOVANNI BALDUCCI: L ' INGRESSO A FIRENZE DI SANT'ANTONINO

8 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

9 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI IO - KASSEL , STAATLICHEN KUNSTSAMMLUNGEN, GIOVANNI BALDUCCI: KUPFERSTICHKABINETT - GIOVANNI BALDUCCI : CRISTO CHE GUARISCE IL PARALITICO (INV. 1090 F) LE NOZZE DI CANA (INV. III8)

BACCIO BANDJNELLI copies - è caratterizzata da una morbidezza dei tratti a matita rossa, di timbro marcatamente pittorico, che con­ Il reperimento nel fondo anonimo degli Uffizi di trasta in maniera assai netta il martellante plasticismo un interessante studio anatomico a sanguigna (inv. dei prodotti grafici bandinelliani di tecnica analoga, coi 17225 F, fig. 13), senz'altro di mano del Bandinelli cui quali regge invece assai bene il confronto il foglio che è dubitativamente riferito anche da una scritta anonima qui pubblichiamo. Considerati da una tale angolatura, sul montaggio, e in evidente rapporto con la famosa i disegni in questione vengono a trovare una collocazione acquaforte raffigurante la ' Strage degli Innocenti ' senza dubbio più accettabile nell'ambito stilisti co di esposta in mostra al n. 594, induce a riconsiderare il Andrea del Sarto, in direzione del quale puntano sia problema dei disegni che sono stati finora collegati con i caratteri della grafia, sia certe considerazioni di ordine questa impresa che, a detta del Vasari, u) " recò [al esterno come quella che, mentre può facilmente spie­ Bandinelli] per tutta l'Europa grande fama,. La Mar­ garsi l'errore degli antichi catalogatori nell'attribuire cucci per prima 12> aveva notato come tre fogli degli a Bandinelli disegni di altra mano ma in preciso rapporto Uffizi, due dei quali conservati ab antiquo sotto il nome iconografico con un'opera bandinelliana (i nn. 6gii F e del nostro artista (6gii F, 6919 F) e uno sotto quello 6919 F), più difficilmente potrebbe comprendersi l'er­ di Andrea del Sarto (6458 F), non solo appartenessero rore opposto di collocare nelle cartelle di Andrea del alla stessa mano, ma contenessero anche gruppi di figure Sarto un foglio iconograficamente legato a Bandinelli rintraccia bili nella citata composizione bandinelliana: (il 6458 F), se non fosse esistita una solida tradizione concludendone che dovesse appunto trattarsi di elabora­ attributiva in tal senso. A questo punto l'ipotesi che si zioni di Baccio in vista del disegno definitivo da conse­ tratti di copie di mano di Andrea dalla stampa di inven­ gnare agli incisori (meno convincente da ogni punto di zione bandinelliana si farebbe molto allettante, ma bi­ vista mi sembra invece l'appartenenza al gruppo anche sogna avvertire che, dal confronto coi disegni sicuri del 14432 F sostenuta dalla medesima studiosa). 13l In del maestro, emerge in questi un allentamento della gra­ realtà la condotta stilistica di tali disegni - accolti nel fia che forse non è imputabile esclusivamente alla mecca­ catalogo dell'artista da tutta la bibliografia successiva fino nicità insita nell'atto del copiare, ma postula bensì un al Carroll, 14) che per primo li ha definiti almost certainly intervento della bottega. Il solo disegno, tra quelli finora 68 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

II -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI GIOVANNI BALDUCCI: LE NOZZE DI CANA (INV. 434 S)

I2 -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI GIOVANNI BALDUCCI: LA PRESENTAZIONE AL TEMPIO (INV. 90II S) 6g ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

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13 - FIRENZE, GABINETTO DI­ SEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI - BACCIO BANDI­ NELLI: NUDO MASCHILE (INV. 17225 F)

14 - FIRENZE, GABINETTO DI­ SEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI - BACCIO BANDI­ NELLI: STUDIO DI UN ANGELO (INV. 1436 S)

15 - FIRENZE, GABINETTO DI­ SEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI - BACCIO BANDI­ NELLI: MEZZA FIGURA MASCHILE (INV. 6g16 F) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

secolo sedicesimo (in v. 6975 F, fig. 16) ; lo studio per il nudo in basso a sinistra (Uffizi, inv. 6971 F, fig. 17; pubblicato dalla Utz, 20 > come di mano di Vincenzo de' Rossi) e quello che ha servito per la parte superiore del protagonista (Uffizi, inv. 6916 F, fig. 15) nel ' Mosè '; il disegno inv. 14 del Museo Wicar di Lille 2 '> che par­ rebbe una prima idea per la figura di Noè; ed infine lo studio per l" Arcangelo che scaccia i progenitori ' (Uffizi, inv. 1436 S, fig. 14), che una scritta antica in basso a sinistra assegnava a Daniele da Volterra e che è stato elencato nel catalogo della collezione Santarelli 22> tra i fogli di Alessandro Allori (l'appartenenza di questo ultimo disegno alla mano del Bandinelli è stata di recente e indipendentemente registrata anche in una nota mano­ scritta sul montaggio, siglata " RW PMRP ATTR. ") .

AGOSTINO CIAMPELLI Il disegno 7189 F degli Uffizi (fig. 18), tradizionalmente attribuito a Bartolomeo Salvestrini, si rivela all'ana­ lisi stilistica prodotto di un artista di cultura più arcaica che, per la tipica pastosità del tratto a matita nera e per la robusta modulazione del partito luministico, penso sia da identificare in Agostino Ciampelli, in un momento del suo iter stilistico in cui egli si mostra particolar­ - ~· ... mente sensibile a certe inflessioni grafiche di Gregorio ' . Pagani. Se tale ipotesi è esatta, il foglio acquista un par­ ticolare significato poiché, tra i disegni finora riferiti 16- FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI a questo pittore, ci si imbatte qui per prima volta in BACCIO BANDINELLI: un nudo accademico chiaramente disegnato in studio TESTA MASCHILE DORMIENTE (INV. 6975 F) dal modello: in un tipo di disegno, cioè, che costituisce una interessante testimonianza di metodo di lavoro, poiché parrebbe che proprio da questa figura il Ciam­ noti, che può dunque accettarsi come preparatorio per pelli sia partito, apportandovi le necessarie modifiche, la 'Strage degli Innocenti' , è il cartonetto identi­ sia per elaborare la posa del Santo in basso a sinistra nella ficato dallo Heikamp 1 5) nella collezione del duca di tela del 1594 conservata nella sacrestia di Santa Prassede 2 Devonshire a Chatsworth (inv. 24) 16> del quale esiste a Roma ed esposta alla mostra al n. 162 3) sia per la una copia parziale, anonima, agli Uffizi (15009 F). A figura in posizione analoga nella tela coi ' Santi Simone questo viene ora ad aggiungersi il nostro foglio che, per quanto irrimediabilmente danneggiato dal completo scontornamento della figura, mantiene ciò nonostante un livello qualitativo notevolmente elevato: in esso può senza dubbio riconoscersi uno studio dal vero che l'ar­ tista userà, con minime varianti, per la figura di uno dei carnefici nella parte sinistra della stampa. Un importante contributo alla conoscenza della pro­ duzione bandinelliana è venuto dalla mostra sulla com­ mittenza e il collezionismo medicei allestita in Palazzo Vecchio, 17> dove erano presentati, ai nn. 521.1. e 521.2, i due pannelli con ' Mosè che scrive le tavole della Legge ' e ' Noè inventore del vino ' , facenti parte della serie di quattro che il Vasari 18) afferma dipinta da An­ drea del Minga su cartoni forniti dal nostro e destinata alla residenza medicea di . Dell'argomento si era già occupato James Beck, che nel 1973 19) aveva identificato e pubblicato i due pannelli raffiguranti la ' Creazione di Eva' e la ' Cacciata dal Paradiso Terre­ stre ' . Nella elaborazione di queste composizioni il Bandinelli si è servito di una sene di disegni, non tutti forse eseguiti per l'occasione ma almeno in parte recu­ perati dal proprio materiale di studio anche di epoca più antica, dei quali ho potuto identificare i seguenti: lo schizzo per la testa di Adamo addormentato nella ' Creazione di Eva ', anticamente attribuito al Bandi­ nelli (come risulta dalla scheda inventariale) ma più 17 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI tardi trasferito agli Uffizi tra gli anonimi fiorentini del BACCIO BANDINELLI : NUDO MASCHILE (INV. 6971 F) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

e Giuda Taddeo' dei depositi di San Pietro in Vati­ in questione. Assai più problematica è invece la relazione cano. "4l Si noti inoltre che in una tale prospettiva il di quest'ultimo col n. 881 (fig. 28) nel quale, per quanto foglio viene anche a fornire un utile punto di riferimento analoga nel taglio, la composizione ci si presenta tutta­ che consente di ricondurre alla stessa mano altri due via notevolmente alterata nella disposizione della maggior studi di carattere analogo, a questo collegati da stringenti parte delle figure: esso potrebbe dunque interpretarsi o analogie di fattura: il 7191 F conservato agli Uffizi sem­ come una prima idea per la tela di Vienna che è stata pre sotto il nome del Salvestrini (fig. 19), e 1'8301 F successivamente corretta sul foglio n. 88o, oppure, trovato nella medesima raccolta nelle cartelle del Poc­ cosa che non mi sembra da escludere dati anche i carat­ cetti (fig . 20). teri della grafia un po' diversi e forse leggermente più Un settore finora poco studiato dell'attività fiorentina maturi rispetto al n. 88o, di una rielaborazione del sogget­ del Ciampelli è costituito dai suoi interventi nella deco­ to in vista di un dipinto diverso. Stringenti analogie razione a fresco di palazzo Corsi in via Tornabuoni (si nella condotta grafica lo ricollegano del resto agli studi veda la scheda n. 165 del catalogo della mostra Il Pri­ per un'opera di qualche anno posteriore come l'' Ado­ mato del Disegno): interventi che risalgono al tempo in razione dei Pastori ' del Museo di datata 1602; cui l'edificio apparteneva al cardinale Alessandro dei tra questi proporrei di inserire, a una fase molto pre­ Medici, convinto estimatore dell'artista, e che sono cer­ coce del progetto, anche il foglio 1061 della Staatliche tamente anteriori al 1594, anno in cui il Ciampelli sem­ Graphische Sammlung di Monaco conservato tra gli bra aver lasciato definitivamente la città natale per tra­ Anonimi Italiani del secolo XVII (fig. 29). Infatti, seb­ sferirsi a Roma. Gli affreschi di palazzo Corsi non risul­ bene l'assetto compositivo in esso elaborato risulti molto tano citati nelle fonti, e nella letteratura recente, a quanto differente da quello che verrà poi adottato nella redazione mi consta, non sono stati presi in considerazione fino pittorica, a me pare che questo disegno trovi una collo­ al 1972 quando il Ginori Lisci, in una didascalia, accenna cazione abbastanza agevole proprio all'inizio di un pro­ di sfuggita alla eventualità che le ' Storie di Ester e cesso di evoluzione figurativa che, partendo appunto Assuero ' di una sala del primo piano possano essere da qui, prosegua con gli schizzi sul verso del foglio ' ' orienta bili verso Agostino Ciampelli, allievo di Santi 994 F degli Uffizi (fig. 30; già citato in rapporto alla di Tito " . 2 5! L'esattezza di questa attribuzione - che pala di Pisa dalla Prosperi Valenti Rodinò) 28) e con lo dovrebbe a mio avviso estendersi (almeno per quanto studio 13979 F della medesima raccolta esposto al n. è dato a giudicare dal carente stato di conservazione del 179 della mostra Il Primato del Disegno (riprodotto in dipinto) anche al fregio più piccolo della sala attigua catalogo), e quindi coi disegni FC 124998 del Gabinetto con Storie dell'Antico Testamento - viene confermata Nazionale delle Stampe di Roma, 2 9l 916 del 3ol e dal reperimento nelle raccolte degli Uffizi di una serie 8812 F degli Uffizi. 31! Nel primo passaggio dal foglio di studi preparatori sulla paternità dei quali non possono di Monaco al 13979 F degli Uffizi si assiste all'abbandono sussistere dubbi, anche se uno solo di essi (il 7177 F) della forma centinata della cornice, mentre la figura è collegato per tradizione alla mano del nostro pittore. della Madonna, pur conservando la stessa tipologia e Gli altri, a cominciare da quello esposto alla mostra lo stesso atteggiamento, dalla destra è spostata sulla Il Primato del Disegno al n. 165 nel quale è elaborata sinistra dove viene aggiunto anche il particolare del San la figura del giovane in piedi accanto al tavolo sulla si­ Giuseppe seduto per terra appoggiato a una sella : tutti nistra dell'affresco con la ' Morte di Assuero ', si tro­ cambiamenti che è possibile seguire nelle più minute vavano invece sotto altri nomi; a Gregorio Pagani era oscillazioni analizzando i molteplici e rapidi appunti sul attribuito il 10508 F (fig. 22) che già la Thiem, nella verso del 994 F degli Uffizi, da quello in alto al centro sua monografia sull'artista, 26! aveva inserito nel cata­ con la Madonna ancora a destra come nello studio di logo dei disegni non autentici o comunque dubbiosi, Monaco, a quelli nella parte bassa del foglio (esclu­ e che è in effetti uno studio di composizione molto pre­ dendo ovviamente gli schizzi relativi al differente sog­ ciso per la già citata ' Morte di Assuero '; mentre di getto della ' Adorazione dei Magi ' in alto a sinistra). erano considerati i nn. 8532 F Successivamente nel disegno di Roma, mentre il gruppo (fig. 21), 8681 F (fig. 23), 8683 F (fig. 24), 8698 F (fig. di pastori sulla destra resta sostanzialmente identico 25) e 8699 F (fig. 26) i quali, assieme al 7177 F (fig. 27) al 13979 F, per tutto il resto la composizione subisce ricordato di sopra, preparano alcune delle figure di radicali modifiche: dalla " Gloria " di Angeli e Cheru­ Angeli che reggono i cappelli cardinalizi sugli stemmi bini in alto che da ora in avanti viene sostituita da un del committente posti agli angoli della sala. gruppo di Angeli con un cartiglio, alla totale abolizione del paesaggio sul fondo e alle differenti posizioni in cui vengono ripresi la Madonna e il San Giuseppe. A LODOVICO CIGOLI questo punto l'artista ha chiaramente trovato il taglio generale della composizione, anche se tutte le figure Difficoltà di ordine pratico hanno impedito di affian­ principali subiranno ulteriori variazioni nel foglio del care in mostra, come sarebbe stato auspicabile, alla Louvre nel quale, per quanto il più prossimo al dipinto bellissima tela con la ' Pietà ' prestata dal Kunsthisto­ pisano, non è tuttavia ancora raggiunta la redazione risches Museum di Vienna (ripr. in catalogo, n. 171) definitiva. La versione del Louvre verrà "messa a i due disegni di ugual soggetto conservati al Louvre i pulito " nel disegno 8812 F degli Uffizi (già pubblicato quali, per quanto noti agli specialisti (sono citati in rap­ dal Bucci come preparatorio per l'opera in questione porto al dipinto viennese dalla Thiem) 2 7! non erano mai e giudicato invece prodotto di bottega dalla Prosperi stati finora, a quanto mi consta, né riprodotti né discussi. Valenti Rodinò) dove il Cigoli, come già sul foglio di Il n. 88o (TAv. I), firmato e datato "Loo. Crv. f F .•. Monaco da cui siamo partiti, prova ancora una volta 1 599 , , risulta essere uno studio preparatorio molto ad includere la scena in una cornice centinata. esatto, già quadrettato per il riporto della composizione Allo stesso momento stilistico della produzione di in dimensioni più vaste e con solo qualche variante di questo artista farei inoltre risalire due fogli che mi risul­ lieve entità nei due angeli sulla destra, per il dipinto tano inediti i quali, per quanto di destinazione scono- 72 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

18 -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE 19 -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI -AGOSTINO CIAMPELLI: DEGLI UFFIZI- AGOSTINO CIAMPELLI: NUDO MASCHILE (INV. 7189 F) NUDO MASCHILE (INV. 7191 F)

20 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE 21 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI- AGOSTINO CIAMPELLI: DEGLI UFFIZI - AGOSTINO CIAMPELLI: NUDO MASCHILE (INV. 8301 F) FANCIULLO NUDO (INV. 8532 F) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

22 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI AGOSTINO CIAMPELLI: LA MORTE DI ASSUERO (INV. 10508 F)

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23 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE 24 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI - AGOSTINO CIAMPELLI : DEGLI UFFIZI - AGOSTINO CIAMPELLI: FANCIULLO NUDO (INV. 8681 F) FANCIULLO NUDO (INV. 8683 F) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

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25 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI -AGOSTINO CIAMPELLI: FANCIULLO NUDO (INV. 86g8 F)

26 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI- AGOSTINO CIAMPELLI : FANCIULLO NUDO (INV. 86gg F)

27 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFF'IZI- AGOSTINO CIAMPELLI: FANCIULLO NUDO (INV. 7I77 F) 27 75 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

28 - PARIGI, LOUVRE - LODOVICO CIGOLI : LA DEPOSIZIONE (INV. 88r) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

ra preso in considerazione dagli studiosi. Il suo inte­ resse risiede a mio avviso, oltre che in ragioni di qualità, nel fatto di costituire un documento molto significativo di certe scelte operative dell'artista, che si serve qui di un modello maschile nudo per elaborare la posa della Ver­ gine svenuta come compare in basso a sinistra nel carta­ netto 1026 F degli Uffizi con la ' Deposizione ' : car­ tonetto che, esposto al n. 180 della mostra (riprodotto in catalogo), elabora una ipotesi compositiva destinata a successive modifiche per la pala del 1607 dipinta per la Compagnia della Croce di Empoli e ora a palazzo Pitti. Tra le varianti che vi verranno apportate una ri­ guarda appunto la figura della Vergine, che nel dipinto verrà ad assumere un atteggiamento completamente diverso studiato dal Cigoli, come riconobbero il Ferri 2 e il Di Pietro, 3 ) sul disegno 8996 F della medesima raccolta. Alla serie già cospicua degli studi accademici dell'artista da modello nudo, è infine da aggiungere un altro interessante disegno conservato nel Museo di Capodimonte a Napoli (inv. 232, fig. 35) con una tra­ dizionale ma insostenibile attribuzione al Poccetti, venuta a sostituire un ancor più antico riferimento a " lorenzo [Sa ba tini] da Bologna , documentato dalla annotazione sull'angolo inferiore sinistro del foglio.

29- MONACO, STAATLICHE GRAPHISCHE SAMMLUNG LODOVICO CIGOLI: L'ADORAZIONE DEI PASTORI (INV. ro6r) sciuta, mi sembrano tuttavia di un certo interesse non foss'altro che per il livello qualitativo della loro realiz­ zazione grafica: il primo (fig. 32) è conservato agli Uffi­ zi (inv. 1029 F) con un corretto riferimento attributivo ma senza altri punti di appoggio di una qualche 1.,1tilità (il soggetto è genericamente indicato nella scheda inven­ tariale come " Un re seduto in trono che ordina il mar­ tirio di varie figure"), il secondo (fig . 31) a Berlino (KdZ 16435) dove è giunto con la collezione Pacetti e con una attribuzione a Francesco Vanni evidentemente insostenibile. Sebbene, grazie all'aiuto di Fabrizio Guidi, mi sia stato possibile identificare il comune soggetto con l'episodio di ' Santa Felicita che assiste al martirio dei propri figli' , non ho trovato nelle fonti sull'artista nessun accenno a una qualche impresa, o pittorica o di altro genere, alla quale poter ricollegare i due fogli in questione, che solo in maniera molto ipotetica pos­ siamo supporre eseguiti in vista di una pala d'altare, progettata ma non realizzata, forse per la omonima chiesa fiorentina ; e un indizio di tale progetto ci è con­ servato in un altro disegno che ho trovato agli Uffizi tra gli Anonimi del secolo XVI (inv. 1771 Orn., fig . 33), nel quale è uno studio architettonico di parte di una parete chiesastica con, sulla sinistra, la metà destra della nostra pala d'altare. Un argomento già accennato nel catalogo della mo­ stra Il Primato del Disegno (si veda la scheda n. 18o) ma sul quale vale la pena di tornare in forma più dettagliata è costituito dal bel disegno n. 1970 S degli Uffizi (fig . 34) il quale, per quanto presente 3 0 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI ab antiquo nelle cartelle del Cigoli, non è stato fino - LODO VICO CIGOLI: FOGLIO DI STUDI (INV. 994 F V)

77 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

31 - BERLINO, DAHLEM, STAATLICHE MUSEEN LODOVICO CIGOLI: SANTA FELICITA ASSISTE AL MARTIRIO DEI PROPRI FIGLI (INV. KDZ 16435) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

32 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI 33 -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE LODO VICO CIGOLI; SANTA FELICITA ASSISTE DEGLI UFFIZI - LODO VICO CIGOLI: AL MARTIRIO DEI PROPRI FIGLI (INV. 1029 F) STUDIO AR CHITETTONICO (INV. 1771 ORN.)

34 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI 35 -NAPOLI, MUSEO DI CAPODIMONTE LODO VICO CIGOLI: STUDIO DI NUDO (!NV. 1970 S) LODO VICO CIGOLI: STUDIO DI NUDO (INV. 232)

79 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

36 - NAPOLI, MUSEO DI CAPODIMONTE 37- LONDRA, BRITISH MUSEUM- DA DONATO MASCAGNJ : JACOPO DA EMPOLI : LO SCOPRIMENTO DELLA MIRACOLOSA IMMAGINE STUDIO DI FIGURA (INV. 233) DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA (INV. 1946•7•13·364)

38- PARIGI, LOUVRE- DONATO MA SCAGNJ : LO SCO PRIMENTO DELLA MIRACOLOSA I MMAGINE DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA (INV. 1320) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

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JACOPO DA EMPOLI

Colgo qui l'occasione per presentare un altro bel di­ segno inedito che, sul filo di un'antica tradizione testi­ moniata anche dalla vecchia scritta sul margine infe­ riore, era finora assegnato a nella raccolta grafica del Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli (inv. 233, fig. 36). Sebbene non sia riuscita a identifi­ care il dipinto- forse una pala d'altare della cui compo­ sizione questa figura è possibile costituisca un dettaglio - cui esso potrebbe eventualmente riferirsi come studio preparatorio, i caratteri della condotta grafica che costrui­ sce con evidenza plastica l'immagine sul foglio tramite un chiaroscuro robusto, ottenuto con un vivace accosta­ mento di tratti a carboncino e lumeggiature di biacca, mi sembrano pienamente sufficienti, da soli, a ristabi­ lirne la paternità empolesca.

39- PRATO, COLLEZIONE LORIANO BERTINI - GIOVANBATTISTA N ALDINI: LA DEPOSIZIONE

40 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI GIOVANBATTISTA NALDINI : LA PENTECOSTE (INV. 750 F)

41 - PARIGI, COLLEZIONE PRIVATA -GIOVANBATTISTA NALDINI : LA PENTECOSTE 41 Br ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

DONATO MASCAGNI

L 'attività grafica di Donato Mascagni non deve essere stata molto intensa se, a quanto si è potuto constatare finora, 33) i disegni conservati per vecchia tradizione, sotto il suo nome risultano soltanto tre : di essi, inoltre, il 979 Orn. degli Uffizi è uno studio di grottesca pro­ babilmente settecentesco, e il 1946.7.13.364 del British Museum (fig. 37) presenta la caratteristica durezza e meccanicità di una copia. Diverso invece il caso del 1320 del Louvre (fig. 38) che avremmo desiderato poter pre­ sentare in mostra dal momento che si tratta del solo fo­ glio il cui tradizionale riferimento a questo pittore può oggi venire accolto senza difficoltà, e quindi di un insostituibile punto di riferimento sul quale verificare ogni futura eventuale addizione al suo corpus grafico. Dall'analisi della sua condotta stilistica emerge infatti con chiarezza la personalità di un artista di educazione fiorentina, attivo a cavallo tra Cinque e Seicento e con l'attenzione rivolta principalmente al modello poccet­ tesco, che risulta qui rielaborato in un fare evidentemente più corsivo e meno brillante rispetto a quello che caratte-

42- FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI DOMENICO PASSIGNANO : IL BANCHETTO DI ESTER E ASSUERO {INV. 864 F)

43 -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI DOMENICO PASSIGNANO : STUDIO DI FIGURA {INV. 2388 S) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

44 - PARIGI, LOUVRE - DOMENICO PASSIGNANO : SCENA DI OMAGGIO A UN DOGE (!NV. 1094) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

rizza i disegni del Barbatelli: tutti elementi che concor­ n. 341 della mostra (riprodotto in catalogo), riconfer­ dano puntualmente con quanto sappiamo circa la forma­ mano all'analisi stilistica una datazione piuttosto pre­ zione artistica del Mascagni. Sul foglio parigino può coce per la tela di Vienna, la cui esecuzione si è appunto inoltre riconoscersi uno studio preparatorio con varianti proposto di collocare in un momento di poco posteriore per una delle due lunette- quella raffigurante lo scopri­ al rientro dell'artista dal giovanile soggiorno a Venezia. mento della " miracolosa immagine della Nunziata, - Il n. 864 F (fig . 42)- un abbozzo con qualche variante che, a detta del Baldinucci, 34) Donato dipinse nel chio­ per l'intera composizione - denota punti di contatto stro dei Morti del convento fiorentino della Santissima evidenti con la produzione grafica di Palma il Giovane, Annunziata poco dopo la morte del Poccetti avvenuta sia nella condotta dei tratti a penna franti e veloci, sia nel 1612: lunetta che è visibile tuttora in loco e di cui nelle mobili luminescenze dell'acquerellatura, come pure il disegno del British Museum (fig. 37) costituisce in in certe tipologie: si veda ad esempio il nudo femminile effetti una copia parziale, di mano probabilmente assai in basso a destra, che verrà soppresso nella redazione più tarda. pittorica, e che pare ripreso dallo stesso modello dise­ gnato dall'artista veneziano sul foglio 1838 F degli Uffi­ zi. 4t) Esso è inoltre stilisticamente prossimo a un altro GIOVANBATTISTA NALDINI disegno di Passignano conservato al Louvre (n. 1094, fig. 44), il cui soggetto veneziano - l' ' Omaggio a un Nella stesura della scheda 325 del catalogo della Doge ' - lascerebbe supporre che sia stato eseguito in mostra Il Primato del Disegno, relativa ai disegni in rap­ vista di qualche commissione ottenuta nella città lagu­ porto con l' ' Andata al Calvario ' della chiesa fiorentina nare. Il secondo disegno in rapporto col dipinto di Vienna, della Badia, è sfuggita alla scrivente la citazione del fo­ anch'esso memore della lezione del Palma soprattutto glio n. 164 della Kunsthaus Heylshof a Worms, identi­ nei tratti di ombreggiatura diradati a paralleli, è il 2388 S ficato da Walter Vitzthum. 35) (fig. 43) finora conservato tra i fogli di Santi di Tito: Ai molti studi preparatori che è possibile ricollegare la figura in esso studiata sostituirà, sulla tela, i due ser­ con i vari dipinti dell'artista sul tema della 'Deposi­ vitori che compaiono in primo piano a sinistra nello zione ' , è da aggiungere questo disegno di bella qualità, studio di composizione 864 F. riconosciuto alla mano del Naldini da Fabrizio Guidi e appartenente alla raccolta Bertini di Prato (fig. 39), del quale sono venuta a conoscenza troppo tardi per FRANCESCO SALVIATI poterlo proporre nella scelta della mostra. Sia il taglio generale della composizione che la posa di alcune sin­ Intralci organizzativi hanno costretto ad esporre fuori gole figure denotano vari punti di contatto con la pala catalogo il bel disegno della Biblioteca Reale di Torino di ugual soggetto di Santa Maria Novella, tanto che si (in v. I 5603, fig. 45) identificato dallo Harprath 42) come potrebbe pensare di trovarci qui in presenza di uno schizzo studio preparatorio per la figura del Cristo morto nella preliminare per quel " Deposto di croce, simile a quello ' Deposizione ' della chiesa romana di Santa Maria che è nella tavola de' Minerbetti in Santa Maria No­ dell'Anima. La presenza a Firenze del foglio torinese vella , che, secondo la testimonianza di Raffaello Bor­ si è rivelata comunque assai utile, non solo nel quadro ghini , 36l il Naldini avrebbe dipinto per la famiglia della mostra, ma anche perché ha consentito, per la Pucci e che è oggi da considerare perduto; e in una possibilità di un confronto diretto, di sciogliere ogni prospettiva analoga si inserisce anche il disegno 27213 dubbio circa l'attribuzione al Salviati di un disegno della Graphische Sammlung Albertina di Vienna, attri­ degli Uffizi che, rimasto finora relegato tra gli Anonimi buito a Tiburzio Passarotti nei cataloghi della collezione del secolo XVII, mi aveva già da tempo colpito per la ma sicuramente di mano del nostro. 37) Già la Barocchi qualità finissima della sua esecuzione e per la sua evi­ nel 1964 38) aveva notato la caratteristica fiorentinità del dente appartenenza a una mano cinquecentesca (inv. disegno viennese riferendolo però alla mano del Poppi, 16126 F, fig. 46). Identico in entrambi i disegni è infatti assieme ad altri fogli che, alla luce di quanto è emerso l'uso della matita nera a punta sottile che, per mezzo di da più recenti indagini sulla produzione grafica dei due un tratteggio breve e ravvicinato, registra in lucide mo­ artisti (alcune occasionate proprio dalla mostra medicea), dulazioni l'effetto luministico su superfici di una astratta credo siano oggi da riportare nel corpus naldiniano. Si politezza, imbrigliate in linee di contorno di elegante tratta, in particolare, dello studio per una ' Annuncia­ nitore. E identica ne è probabilmente la destinazione, zione ' n. 748 F e del disegno n. 7293 F degli Uffizi, 39) quando si consideri che nello studio degli Uffizi l'arti­ nonché degli schizzi per una ' Pentecoste ' nn. 750 F sta tenta di precisare per due volte, con lievissime va­ (fig. 40) e 7449 F della stessa raccolta e n. 336 del Museo rianti, l'atteggiarsi di un braccio sinistro uguale a quello, Wicar di Lille. 4o) Gli ultimi tre fogli citati - ai quali deformato da un " pentimento , , della figura sul fo­ sono da aggiungere almeno altri due studi di ugual sog­ glio di Torino. L'attenzione particolare posta dal Sal­ getto, uno in una collezione privata di Parigi (fig. 41) viati nello studio di questo dettaglio, è del resto giusti­ e l'altro passato alla Sotheby di Londra il 12 marzo 1963, ficata dalla posizione preminente che esso verrà ad assu­ lotto 107 - stanno a testimoniare come il Naldini sia mere nella economia del dipinto 43) nel quale, collocato tornato a più riprese sul tema della " Discesa dello Spi­ al centro in primo piano, determinerà la particolare rito Santo , : tema che non risulta peraltro aver mai cadenza dell'intera composizione. trovato uno sbocco nella sua produzione pittorica. Al Salviati credo vada pure ricondotto il foglio 532 S degli Uffizi (fig. 47), finora attribuito a Baldassarre Pe­ ruzzi, nel quale può riconoscersi uno studio preparatorio PASSIGNANO per la giovane donna che suona il tamburello, di spalle sul primo piano nella composizione col ' Mese di Maggio ' I due fogli degli Uffizi che è possibile mettere in rap­ elaborata da questo artista per l'arazzeria medicea. La porto col ' Banchetto di Ester e Assuero ' esposto al figura è molto simile, con solo qualche variante di lieve ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

45 - TORINO, BIBLIOTECA REALE- FRANCESCO SALVJATI: CRISTO MORTO (INV. I 5603)

46 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI FRANCESCO SALVIA TI: STUDIO DI UN BRACCIO (INV. 16126 F)

47 -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI FRANCESCO SALVIATI: FIGURA FEMMINILE DANZANTE (INV. 532 s)

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47 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte entità nei panneggi, al dettaglio corrispondente nel car­ tonetto n. 614 F degli Uffizi (per il quale si veda la scheda 476 del catalogo della mostra) e, come quello, risulta in controparte rispetto all'arazzo oggi appartenente alla raccolta Zeri di Roma, quest'ultimo esposto al n. 107 della sezione della citata mostra Committenza e colle ­ zionismo medi ce i di Palazzo Vecchio (riprodotto in ca­ talogo).

LoRENZO DELLO SciORINA

Pittore a tutt'oggi assai poco noto, lo Sciorina risulta totalmente sconosciuto per quanto riguarda una sua eventuale attività di disegnatore: attività la cui esistenza parrebbe peraltro postulata dai suoi stessi esiti pittorici nei quali già il Milanesi, nel commento alle Vite vasa­ riane 44) segnalava come unica caratteristica degna di menzione proprio " una certa correzione di disegno , . È possibile che un documento della produzione dello Sciorina in questo settore ci sia conservato in un di­ segno degli Uffizi (inv. ro26r F, fig. 48), la cui tradi­ zionale attribuzione ad Alessandro Allori è stata giusta­ mente rifiutata dalla Lecchini Giovannoni (cfr. scheda ministeriale ogjoooo5714, presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi) che lo ha relegato tra gli anonimi fiorentini del secolo XVI. Il soggetto di questo disegno,

48 - FIREN ZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI - LORENZ9 DELLO SCIORINA: SAN DOMENICO CHE LIBERA UNA DONNA OSSESSA (INV. 102 61 F)

49 - FIRENZE, CHIOSTRO GRANDE DI SANTA MARIA NOVELLA - LORENZO DELLO SCIORINA: SAN DOMENICO CHE LIBERA UNA DONNA OSSESSA

49 86 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte

so SI

50 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFI ZI - JA CO PO ZUCCHI: L ' ANNUNCIAZIONE (INV. 15140 F)

51 -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI - JA CO PO ZUCCHI : STUDIO DI UNA FONTANA (INV. 970 ORN.)

5 2 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI - JA CO PO ZUCCHI : BAMBINO NUDO (INV. 1601 ORN. )

53 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI - JACOPO ZUCCHI: LA CROCIFISSIONE (INV. 744 S)

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/ N 52 53 ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte rimasto finora indecifrato, allude evidentemente al mi­ ro) Riprodotto in : A. VENTURI, Storia dell'Arte Italiana, IX, La pittura del Cinquecento, Parte V, Milano I932, p. 263, fig. I47· racolo di un Santo che mi pare possa identificarsi nello II) G. VASARI, Le Vite de' più eccellenti Pittori, S cultori e Ar­ episodio di ' San Domenico che libera una donna os­ chitetti, Firenze I568, ed. a cura di G. Milanesi, Firenze I878·I885, sessa '. La composizione centinata in alto, la disposizione vol. VI, p . I44· della scena orientata su di una diagonale che dall'angolo I2) L. MARCuccr, Disegni del Bandinelli per la "Strage degli Innocenti ,, in Rivista d'Arte, XXIX, I954, pp. 97-I02, figg. 3, 4 e 6. inferiore sinistro sale verso la figura del Santo sul pul­ I3) L. MARCUCCI, op. cit., figg. 7 e 8. pito in alto a destra, la similitudine di vari dettagli e I4) E. A. CARROLL, The drawings of Rosso Fiorentmo, [I964], la totale identità del gruppo centrale delle tre donne, New York I976, p. 549, nota 40. I5) D . HEIKAMP, Vita di Baccio Bandinelli, in G. VASARI, Le mi sembrano elementi sufficienti a giustificare l'ipotesi Vite ... , ed. Club del Libro, vol. VI, Milano I964, p. 26, nota r. che si tratti di una prima idea, in seguito parzialmente I6) Riprodotto e commentato in: C. MoNBEIG GoGUEL, Maestri variata, per la lunetta di ugual soggetto dipinta dallo Toscani del Cinquecento, in Biblioteca dei Disegni, XXII, Firenze Sciorina (secondo una tradizione che fa capo al Bal­ I979, n. IO a. I7) Firenze e la Toscana dei Medici nell'Europa del Cinquecento. dinucci), 45) nel Chiostro Grande di Santa Maria No­ Committenza e Collezionismo medicei, Firenze Ig8o. vella (fig. 49). Ipotesi cui non contraddice neppure I8) G . VAsARI, op. cit., VI, I568, p. I88. la lettura stilistica del disegno, che conduce appunto Ig) J. BECK, Precisions concerning Bandinelli "pittore", in An­ tichità Viva, I973, XII, n. 5, pp. 7-u, figg. I e 2. in direzione di un artista di estrazione bronzinesca e 20) H . UTZ, The Labours of Hercules and other works by Vincenzo con molti elementi di cultura figurativa in comune con de' Rossi, in The Art Bulletin, LIII, I97I, n. 3, p. 358, fig. I8. Alessandro Allori. 2I) Riprodotto in: A. CHATELET, Disegni di Raffaello e di altri Italiani del museo di Li/le, Firenze I970, fig. 4· 22) Catalogo della Raccolta di disegni ... , ci t., I87o, p. I I2, n. 4: 23) Riprodotta in: C . THIEM, The Fiorentine Agostino Ciampellt ]AcoPo ZuccHI as a Draughtsman, in Master Drawings, IX, I97I, n . 4, p. 362, fig. 2· 24) Riprodotta in: S. PROSPERI VALENTI, Un pittore fiorentino a Roma e i suoi committenti, in Paragone, XXIII, I972, n. 265, tav. 6g. Per un errore di impaginazione è rimasta esclusa dal 25) L. GrNORI LISCI, I Palazzi di Firenze, Firenze I972, pp. 226- catalogo della mostra l'illustrazione della scheda 553: 46l 227, figg. IB7 e I88. trattandosi di un disegno inedito, si è ritenuto utile 26) C. THIEM, Gregorio Pagani. Ein Wegbereiter der Florentiner Barock-malerei, Stoccarda I970, p. 95· riproporlo in questa sede (fig. 50), nella quale si coglie 27) C. THIEM, Florentiner Zeichner des Friihbarock, Monaco anche l'occasione per segnalare tre altri fogli degli Uffizi I977· p. 292· ·conservati sotto nomi differenti ma che denotano, alla 28) S. PROSPERI VALENTI RoDJNÒ, Disegni fiorentini 1560-1640 dalle collezioni del Gabinetto Nazionale delle Stampe, Roma I977, p. 37· analisi stilistica, elementi di cultura comuni nonché 29) Riprodotto in: C. THIEM, op. cit., Monaco I977, fig. 42 ; n\lmerosi punti di contatto con il linguaggio grafico S. PROSPERI VALENTI RoDINÒ, op. cit. , Roma I977• fig. 47· di Jacopo Zucchi. Si tratta dei numeri 970 Orn. (fig . 30) Riprodotto in : R. BAcou - J. BEAN, Disegni fiorentini del 51), un estroso progetto per una fontana attribuito a Louvre della collezione di Filippo Baldinucci, Roma I959, fig. 31. 3I) Riprodotto in : M . Buccr, Contributi al Cigoli, in Bollettino Bernardo Buontalenti che è caratterizzato dallo stesso dell'Accademia degli Euteleti di San Miniato, I963, n . 35, tav. IV b. gusto decorativo del foglio del British Museum esposto 32) P. N . FERRI - F . Dr PIETRO, Mostra dei disegni di Lodovico in mostra al n. 554i del 1601 Orn. (fig. 52), uno studio Cardi detto il Cigoli nel Gabinetto dei Disegni della R . Galleria degli di fanciullo nudo che sulla fede della vecchia scritta Uffizi, Bergamo I9I3, p. I5- 33) Cfr.: C. THIEM, op.cit., Monaco I977• pp. 3I2 e 3I3; A. M . sul margine superiore del foglio era stato collocato nelle PETRIOLI TaFANI, Recensione a C. THIEM, Florentiner Zeichner des cartelle del Vasari; e del 744 S (fig. 53), finora ritenuto Friihbarock, in Prospettiva, I979, n. Ig, p. 82. del Naldini ma legato da affinità evidenti a fogli dello 34) F . BALDINUCCI, Notizie de' Professori del disegno da Cimabue in qua, Firenze I68I ·I728, edizione a cura di F . Rmalli, Firenze Zucchi come il bello studio per la ' Casa del Sonno' I845·I847, IV, p. 41. conservato nel Museum der Bildenden Kiinste a Lipsia 35) W. VITZTHUM, Drawings at Worms, in Master Drawings (inv. 300). 47) I965, III, n. 3, p. 259. 36) R. BoRGHINI, Il Riposo, Firenze 1584, p. 614. 37) Il foglio, che reca sul verso una 'Cacciata dei mercanti dal Tempio', è riprodotto in A. STix - A. SPITZMiiLLER, Beschreibender Katalog der Handzeichnungen in der Staatlichen Graphischen Samm­ I) Firenze e la Toscana dei Medici nell'Europa del Cinquecento. lung Albertina. VI. Die Schulen von Ferrara, Bologna Parma, und Il Primato del Disegno, Firenze Ig8o. Modena, der Lombardei, Genuas, Neaples und Siziliens, Vienna 1941, 2) Cfr. : D. HEIKAMP, Die Arazzeria Medicea im 16. ]ahrhundert, Tavv. 16 e 17, n. 59· in Miinchner ]ahrbuch der bildenden Kunst, XX, Ig6g, p. 6I . 38) P. BAROCCHI, Appunti su FrancEsco Morandini da Poppi 3) D . HEIKAMP, Arazzi a soggetto profano su cartoni di Alessan­ in Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz, I964, XI dro Allori, in Rivista d'Arte, XXXI, I958, p . I30, nota 48. nn. 2-3, p. Io. 4) Identificato e pubblicato dallo Heikamp (La Manifacture de 39) P. BAROCCHI, op.cit., XI, nn. 2-3, p. 20, fig. 21 e p. 27, nota 106. Tapisserie des Médicis, in L'Dei/, nn. I64-I65, Ig68, p. 30, fig . I7)· 40) P. BAROCCHI , op. cit., XI, nn. 2-3, p. 25, figg. 26 e 27· 5) Riprodotta in: A. VENTURI , Storia dell'Arte Italiana, IX, 4I) Riprodotto in: A. FoRLANI, Mostra di disegni di jacopo Palma La Pittura del Cinquecento, Parte VI, Milano I933, p. I03, fig. 63 . il Giovane, Firenze 1958, fig. 26. 42) R. HARPRATH, Eine unerkannte Zeichnung Francesco Salviatis 6) Riprodotto in: S. LECCHINI GrovANNONI, Mostra di disegni zum Altarbild der Markgrafenkapelle in S. Maria dell'Anima, in di Alessandro Allori, Firenze I970, n. 75, fig. 34· Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz, 1973, XVIII 7) Riprodotto in: A. BRAHAM, The Bed of Pier Francesco Bor­ n. I, pp. I59·I65. gherini, in The Burlington Magazine, CXXI, Ig6g, pp. 754-765. 43) Riprodotto in: R. HARPRATH, art. cit., fig . 2. 8) Cfr.: W. e E. PAATZ, Die K1:rchen von Florenz, vol. III, Fran­ 44) G . VASARI, op. cit., VII, p. 6Io, nota 2- coforte sul Meno I952, pp. 728 e 729. 45) F . BALDINuccr, op. cit., ed. Ranalli, III, p. 502. g) Catalogo della Raccolta di disegni autografi antichi e moderni 46) Il Primato del Disegno, cit. donata dal Prof. Emilio Santarelli alla Reale Galleria di Firenze, 47) Riprodotto in: E. PILLSBURY, Drawings by ]acopo Zucchi, in Firenze I87o, p . 6Io, n. 3· Master Drawings, I974, XII, n. I, tav. 13.

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