Annamaria Petrioli Tofani

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Annamaria Petrioli Tofani ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte ANNAMARIA PETRIOLI TOFANI POSTILLE AL u PRIMATO DEL DISEGNO" A MOSTRA dedicata al Primato del Disegno, allestita Heikamp tuttavia, avendo constatato notevoli discrepanze L a palazzo Strozzi nel quadro della Sedicesima Espo­ tra la serie alloriana come essa risulta descritta nei docu­ sizione del Consiglio d'Europa (Firenze, Ig8o}, ') ha menti di archivio e i panni esistenti - diversità di dimen­ costituito un'occasione estremamente favorevole per sioni, e il fatto che mentre la prima venne affidata per la tutta una serie di verifiche sui prodotti grafici degli arti­ tessitura a Benedetto Squilli, sugli altri compare invece sti fiorentini del Cinquecento. Nella fase della sua prepa­ la sigla dell'arazziere Guasparri Papini - è giunto alla razione, la presa in esame di un materiale necessariamente conclusione che gli arazzi pervenutici non siano stati molto più vasto di quello che è poi stato effettivamente tessuti sui cartoni forniti nel I 585 dall'Allori, bensì su esposto, ha condotto a varie puntualizzazioni sia sul piano un'altra serie di ugual soggetto, per la quale Michelangelo a ttri butiv o, sia per quanto riguarda l'accertamento della Cinganelli riceveva pagamenti nel I6r7. 3) Ora se, come destinazione (e di conseguenza, spesso, della cronolo­ è molto probabile, lo Heikamp ha colto nel vero, bisogna gia) di tal uni disegni: puntualizzazioni delle quali non ammettere che il Cinganelli nel I6I7 non fece che rico­ sempre è stato possibile dar conto (o illustrare e discutere piare le precedenti composizioni alloriane, due delle quali in maniera adeguata) nel relativo catalogo, per ragioni restano documentate in disegni preparatori di sicura auto­ di spazio o per altri impedimenti tecnici di vario ordine grafia : quello che appunto presentiamo in questa sede, e natura. Scopo di queste note è appunto quello di pub­ dal quale evidentemente deriva la scena rappresentata sul­ blicare alcuni dei risultati rimasti inediti, di estendere l'arazzo n. 5I (fig. 2), e quello esposto al n. I9 della mostra 4) il discorso su talune delle opere esposte, e di supplire il cui rapporto con l'arazzo n. 52 è ugualmente evidente. con una documentazione più articolata a certe inevita­ Un ulteriore disegno dell'Allori che risulta in relazione bili contrazioni del catalogo della mostra, del quale viene con la medesima impresa è il I02I3 F degli Uffizi (fig. qui seguito l'ordinamento alfabetico e alla cui numera­ 3} , nel quale può riconoscersi una prima idea per la zione si fa di volta in volta riferimento. figura di Apollo che consegna le briglie a Fetonte nel terzo episodio della serie (fig. 4). Per la pala con la ' Natività della Vergine' dipinta ALESSANDRO ALLORI dall'Allori nel I6o2 per la cappella dell' Antella alla San­ tissima Annunziata, sl erano finora noti quattro studi pre­ Sotto il nome di Giorgio Vasari e con una generica paratori, uno dei quali esposto al n. 20 della mostra: tre definizione di " Composizione allegorica , si conserva per figure singole (Uffizi I02IO F e I023I F, Stoccolma, nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uflìzi un inte­ Nationalmuseum, II4/I863) e uno schizzo per la parte alta ressante disegno (inv. I002 S, fig. I), che una vecchia della composizione (Uffizi, 10248 F).6l L'analisi di quest'ul­ scritta cancellata in basso a destra assegnava a '' Pele­ timo è interessante perchè fornisce la chiave della artificiosa grino da Bologna [Tibaldi] , e che penso invece sia macchinosità dell'impianto compositivo del dipinto il senz'altro da reintegrare nel catalogo di Alessandro Al­ quale, malgrado l'indubbia bellezza di alcuni dettagli, lori. Una volta identificato il soggetto con l'episodio di non riesce evidentemente a trovare un equilibrio e a com­ Fetonte (inginocchiato sulla destra della composizione) porsi in una sintesi unitaria. Come risulta con chiarezza che implora Apollo (seduto in trono attorniato da figure dal disegno l'artista ha pensato la gran macchina figura­ allegoriche tra le quali si distinguono le quattro Stagioni) tiva in almeno tre parti distinte che successivamente, perché gli affidi il carro del Sole, il collegamento del fo ­ con una certa meccanicità che ne vizia il risultato finale, glio con la serie di sei arazzi illustranti la ' Favola di ha proceduto a collegare tra loro. Sul foglio fiorentino Fetonte' per i quali l'Allori riceveva pagamenti nell'aprile sono infatti separatamente focalizzati (e lo dimostra la 2 del I 585 ) ne discende senza difficoltà. Questa serie è quadrettatura distinta e leggermente sfalsata} il settore stata a lungo identificata con quella di proprietà delle superiore con i tre angeli volanti e la zona sottostante Gallerie fiorentine (sono grata a Giovanna Bertelà che con Sant'Anna accudita dalle serventi. Il gruppo infe­ me ne ha indicati gli estremi inventariali e l'attuale collo­ riore delle donne che attendono alla neonata è invece cazione dei singoli pezzi) composta di sei panni raffigu­ studiato, con varianti che lasciano supporre l'esistenza ranti rispettivamente: ' Fetonte chiede il carro ad Apollo ' di altri schizzi di avvicinamento alla redazione finale, su (Galleria degli Uffizi, inv. Arazzi rgi2-I925, n. 5I}, un altro disegno degli Uffizi (inv. I8725 F, fig. 5), finora ' Apollo mostra il carro a Fetonte ' (Galleria degli Uffizi, catalogato tra gli anonimi del secolo XVII ma sicura­ inv. Arazzi I9I2-I925, n. 52} , 'Apollo consegna le bri­ mente di mano dell'Allori: esso, evidentemente un fram­ glie a Fetonte' (Bargello, inv. Arazzi I9I2-I925, n. 53}, mento ritagliato da un foglio originariamente più alto ' Giove fulmina Fetonte' (Bargello, inv. Arazzi I9I2- che forse conteneva anche la parte superiore della compo­ I925, n. 55), ' Il pianto e la trasformazione delle sorelle sizione, è identico al precedente per condotta stilis.tica di Fetonte' (Accademia del Disegno, inv. Arazzi I9I2- e per tecnica di esecuzione (matita nera su carta tmta I925, n. 54) e ' Il seppellimento di Fetonte da parte delle marroncina) e, come quello, è quadrettato per il riporto, sorelle' (Bargello, inv. Arazzi I9I2-I925, n. 56). Lo in una medesima scala. ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte I -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI - ALESSANDRO ALLORI : FETONTE CHIEDE AD APOLLO IL CARRO DEL SOLE (INV. 1002 S) 2 - FIRENZE, UFFIZI - GUASPARRI PAPINI DA MICHELANGELO CINGANELLI: FETONTE CHIEDE AD APOLLO IL CARRO DEL SOLE (INV. ARAZZI 51) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte .. 3 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE 4 - FIRENZE, BARGELLO - GUASPARRI PAPINI DEGLI UFFIZI -ALESSANDRO ALLORI: DA MICHELANGELO CINGANELLI: APOLLO CONSEGNA A FETONTE STUDIO DI FIGURA (INV. 102I3 F) LE BRIGLIE DEL CARRO DEL SOLE (INV. ARAZZI 53) 5 - FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI ALESSANDRO ALLORI: LA NATIVITÀ DELLA VERGINE (INV. 18725 F) ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte del Bachiacca era quello che più insistentemente emergeva dall'analisi delle sue componenti di stile, una volta re­ spinto, come appariva ovvio, l'antico riferimento ad An­ drea del Sarto testimoniato dalla scritta forse settecentesca che compare nell'angolo inferiore destro del foglio. L 'oc­ casione offerta dalla mostra di veder riunite le due ta­ volette dipinte dal Bachiacca per la Camera Borgherini, ora conservate alla National Gallery di Londra (esposte nella mostra di Firenze fuori catalogo) con alcuni disegni in rapporto con la medesima impresa (nn. 55-57), ha con­ tribuito a sciogliere ogni dubbio in merito. Sono infatti emersi dal confronto diretto, non solo la totale identità di fattura di questo studio e di quelli in tutto analoghi appartenenti all'Albertina di Vienna e esposti ai nn. 55 e 56, ma anche la riprova definitiva che il disegno fioren­ tino è preparatorio per la figura del giovane in piedi con in mano una coppa presso la colonna di sinistra, nel pan­ nello con ' Giuseppe che riceve i fratelli nella loro seconda visita in Egitto ',7l GIOVANNI BALDUCCI Sebbene il Balducci abbia avuto una parte piuttosto estesa nella decorazione del Chiostro Grande di Santa Maria Novella - gli spettano ' Cristo condotto a Pilato ' con le sottostanti figure di Santa Maria Maddalena e Santa Marta, il ' Seppellimento di San Domenico ', l' ' Ingresso di Sant'Antonino a Firenze ', la ' Natività' , la ' Lavanda dei piedi ' e le storiette nelle volte agli angoli nord-ovest e sud-ovest B) - nessun disegno, a quanto mi consta, era stato finora ricollegato con i suoi in­ terventi in questo ciclo di affreschi. Sarà quindi utile pre­ sentare, accanto al bello studio per la ' Natività' esposto al n. 63 della mostra, il foglio I946.7.13.244 del British Mu­ seum (fig. 7), nel quale può riconoscersi una prima idea per la parte destra della lunetta con ' Sant'Antonino che entra a Firenze in veste di Arcivescovo ' (fig. 8): come è con­ suetudine di questo artista, la composizione subirà nu­ merosi cambiamenti nel passaggio alla redazione pitto­ rica, ma le linee generali del suo impianto e l'analogia di molti particolari rendono indubitabile tale rapporto. È in considerazione di ciò che, pur con una certa cau­ tela, si può forse proporre un collegamento con lo stesso ciclo anche per il disegno 1090 F degli Uffizi (fig. g), dove l'artista elabora la scena di ' Cristo che guarisce il paralitico' in uno schema che presenta molti punti in comune col piccolo affresco di ugual soggetto nella volta dell'angolo sud-ovest del chiostro. Si noti tra l'altro come la figura femminile inginocchiata quasi di spalle che qui chiude la composizione in basso a destra - un vocabolo di ascendenza naldiniana che ricorre di fre­ quente nel linguaggio figurativo del Balducci - ritorni in posizione identica, sia nella già citata lunetta con l' ' In­ gresso di Sant'Antonino in Firenze ', sia in un disegno 6 -FIRENZE, GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI del Museo di Kassel (inv.
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