Il Caso Illycaffè: Il Responsible Supply Chain Process 1
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Casi aziendali Il caso illycaffè: il Responsible Supply Chain Process 1 Il caso illycaffè: il Responsible Supply Chain Process llycaffè ha sede a Trieste dove è stata fondata Commercio, Associazione Industriali e Associazione i nel 1933 da Francesco Illy. Caffè Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia. L’azienda è uno dei leader mondiali nel settore L’attività del distretto è rivolta al potenziamen- del caffè, non tanto in termini di quote di mercato to del patrimonio di competenze e specializzazione detenute, quanto per la qualità superiore interna- produttiva attraverso il rafforzamento delle intera- zionalmente riconosciuta del suo blend. Da sempre zioni tra aziende della filiera, la promozione attra- l’orientamento strategico dell’azienda si basa sulla verso azioni di co-marketing, l’acquisizione di nuove la ricerca dell’elevata qualità del caffè e del servi- capacità logistiche (rivolte soprattutto ai mercati zio offerto, con l’obiettivo di conferire al proprio dell’Est Europa) e la crescita strutturale delle realtà prodotto un posizionamento lontano da quello di minori. La filiera produttiva è composta da oltre 50 commodity unità locali, che impiegano oltre 900 addetti; a Trie- L’offerta illy comprende oggi caffè macinato, in ste viene sdoganato oltre il 30% del caffè importato grani, in cialde e in capsule, macchine per il caffè, a livello nazionale, con oltre 500 milioni di euro di tazzine illy Art Collection, locali monomarca. fatturato: dall’importatore al crudista, dal decaffei- L’attenzione per l’ambiente e l’atteggiamento nizzatore al torrefattore, dallo spedizioniere all’e- etico, sono stati riconosciuti con la certificazione sperto assaggiatore. “Responsible Supply Chain” di DNV GL (Det Norske Veritas), che illy ha ottenuto per prima nel mondo. illycaffè illycaffè SpA, presieduta da Andrea Illy, controlla Trieste e il distretto industriale del caffè 10 società nel mondo dedicate alla distribuzione Erede di Venezia nei traffici del Mediterraneo, do- nei mercati internazionali; essa appartiene alla hol- po la parentesi napoleonica, Trieste inizia una cre- ding della famiglia Illy, Gruppo illy SpA, di cui è scita rapidissima che, verso la metà dell’Ottocento, presidente Riccardo Illy. la porta ad essere il principale scalo dell’impero A Trieste è situato l’unico stabilimento dell’a- austro-ungarico e uno dei maggiori del Mediterra- zienda, dove viene lavorato e confezionato il caffè, neo. Tra i traffici portuali primeggia il commercio che arriva via nave direttamente da più di 15 Paesi del caffè. Trieste è tuttora il primo scalo portuale produttori. del Mediterraneo con riguardo al traffico di caffè; Nel corso del 2014, seppure in un contesto di attualmente gli spazi portuali adibiti allo stoccag- contrazione dei consumi, l’azienda ha migliorato i gio del caffè occupano circa 100 000 m2, con una risultati sia a livello reddituale che a livello finan- giacenza media negli ultimi anni superiore al mi- ziario. Il fatturato consolidato del Gruppo, di 391 lione di sacchi, in gran parte della varietà Robusta. milioni, risulta in crescita del 4,5% rispetto al 2013, Il porto del capoluogo giuliano dal 2008 ha ri- principalmente in seguito all’aumento dei volu- conquistato la leadership italiana tra i porti del caffè mi di vendita; l’utile netto è di 12 milioni, dai 7,8 con 117 900 tonnellate di caffè importato (26,3% dell’esercizio precedente. Il mercato italiano conti- del totale nazionale). nua a perdere consumi: –2,2% a volume e –3,4% a va- Attorno a questo traffico si è sviluppata una filie- lore. Dal 2004 il volume delle esportazioni pesa per ra produttiva con imprese attive nella diverse fasi oltre il 50% del fatturato, ed è in costante crescita. di selezione, lavorazione, logistica, servizi assicurati- La crescita costante è attribuibile a tre fattori vi, promozionali e di supporto che, unitamente alle principali: la produzione di un unico blend di pura associazioni e alle istituzioni pubbliche interessate, Arabica; l’innovazione nei processi di lavorazione e hanno reso Trieste un contesto unico in ambito na- conservazione (pressurizzazione) del caffè; la defi- zionale e internazionale, con un patrimonio di co- nizione delle procedure volte a offrire nei bar un noscenze, competenze, specializzazione e passione caffè espresso di qualità eccellente. per il caffè. Oltre all’azienda di famiglia, del Gruppo fanno Lo sviluppo della filiera ha reso Trieste formal- parte Domori, produttore di cioccolato di alta quali- mente riconosciuta come “distretto del caffè” nel tà controllata dal 2006 per l’80%; Dammann Frères, 2006, grazie all’impegno congiunto di Camera di casa francese di tè pregiati controllata per il 75% dal * A cura di Emanuela Tesser. Si ringrazia Diletta Soligo per la raccolta e l’elaborazione dei dati su cui si è basato lo sviluppo del caso. Lambin_Caso_illy.indd 1 16/02/16 10:23 2 Casi aziendali Il caso illycaffè: il Responsible Supply Chain Process 2007; Mastrojanni, azienda vinicola di Montalcino prezzare il prodotto italiano: delocalizziamo cultura, acquistata nel 2008; Agrimontana, società leader non stabilimenti, consapevoli che un mercato può nella produzione di prodotti di alta pasticceria di dirsi tale solo se è in grado di valutare un prodot- cui il Gruppo Illy detiene il 40% dal 2005. to”. Inoltre l’azienda garantisce a tutti i produttori L’obiettivo del Gruppo è creare un polo del gu- un prezzo d’acquisto in media superiore del 30% a sto, in cui ciascuna azienda rappresenti un riferi- quello di mercato per riconoscere la qualità del pro- mento di alta qualità nell’ambito di appartenenza. dotto, pagando quindi uno dei prezzi più alti del mercato. “One blend, one brand”: l’eccellenza della miscela illy Valori, mission e vision illycaffè commercializza un unico blend di altissi- L’impostazione strategica di illy viene espressa nella ma qualità composto al 100% da nove tipologie di mission, definita così: “gli amanti della qualità della caffè Arabica, uguale in tutto il mondo, con qualità vita nel mondo con il migliore caffè che la natura costante, con confezioni dedicate ai tre luoghi/mo- possa offrire, esaltato dalle migliori tecnologie e dal- menti di consumo del caffè: bar (canale Ho.Re.Ca); la bellezza. casa (canale Retail costituito da supermercati ecc.); Anche in merito alla vision l’eccellenza è punto ufficio (Vending, cioè mediante le macchinette che principale: “vogliamo essere nel mondo il punto di si attivano a monete, o Serving, funzionanti invece riferimento della cultura e dell’eccellenza del caffè”. con le cialde monodose). Un’azienda innovativa che propone i migliori pro- Il blend di illycaffè viene declinato in tre tostatu- dotti e luoghi di consumo e che, grazie a ciò cresce re: la media, con gusto morbido ed equilibrato, e la e diventa leader dell’alta gamma. I valori di illy ven- scura, forte e decisa oltre a una extra scura. Tutte le gono sintetizzati in: confezioni di illycaffè sono disponibili nella versio- ne decaffeinato. • etica: “creiamo e condividiamo con gli stakehol- Per avere un blend qualitativamente eccellente der valore di lungo termine tramite il nostro im- è necessaria una materia prima, il caffè verde, di pegno nel miglioramento, nella trasparenza, nella qualità molto elevata. Essendo il caffè una pianta sostenibilità e nello sviluppo personale”; ben ambientata nelle regioni a clima caldo-umido • eccellenza: “vogliamo entusiasmare i clienti, cre- comprese tra i due Tropici, i produttori di caffè so- ando esperienze e prodotti straordinariamente no collocati in Africa, Asia e America Latina. Otte- buoni, belli e ben fatti, lavorando velocemente e nere una materia prima di altissima qualità senza efficientemente alla soddisfazione dei loro biso- avere il controllo diretto della coltivazione è possi- gni e desideri”. bile solo attraverso una selezione accurata e costosa della materia prima. Per questo motivo, illy ha dato La storia di illycaffè vita a iniziative nei Paesi produttori finalizzate alla L’azienda viene fondata nel 1933 da Francesco Illy, loro “autoselezione” e allo sviluppo della loro moti- di origine ungherese, che giunge a Trieste durante vazione nel migliorare la qualità produttiva. la Prima Guerra Mondiale come militare dell’eser- Nel 1991 illy ha istituito in Brasile il premio per cito austro-ungarico. Francesco Illy aveva studiato il miglior produttore di caffè verde, il “Premio Brasil economia a Timisoara e lavorato a Vienna. Dopo la de Qualidade do Cafè para Espresso”, con l’inten- guerra rimane nella città giuliana annessa passata al to di diffondere la cultura del caffè d’eccellenza. A Regno d’Italia, e avvia nel 1933 un’attività impren- seguito di questa iniziativa, i produttori brasiliani ditoriale nel settore del cacao e del caffè per poi de- si sono attivati nella ricerca di un miglioramento cidere di dedicarsi esclusivamente a quest’ultimo. qualitativo dei propri prodotti attraverso la recipro- Già nel 1934 illy porta una rivoluzione nel mon- ca collaborazione e trasferimento di know-how da do del caffè, introducendo la pressurizzazione, un parte dell’azienda. sistema di conservazione ed esaltazione della mi- illy favorisce queste interazioni in tutto il mondo scela attraverso l’introduzione di gas inerte nel ba- con l’istituzione di corsi, realizzati dall’“Università rattolo. Questo metodo si è rivelato determinante del Caffè”, con lo scopo di insegnare a coltivatori, per il successo di illy poiché ne ha consentito la professionisti del settore e appassionati non solo le conservazione e quindi la commercializzazione in migliori tecniche di raccolta e post-raccolta ma an- paesi lontani. che la gestione del business: “Non spostiamo la pro- Il caffè tostato, a contatto con l’aria, perde nel duzione, ma trasferiamo le conoscenze utili ad ap- giro di otto ore il 40% dei suoi aromi per l’ossigeno Lambin_Caso_illy.indd 2 16/02/16 10:23 Casi aziendali Il caso illycaffè: il Responsible Supply Chain Process 3 e l’umidità, i principali nemici della sua fragranza.