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Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. Quando va a girare nello spazio, lo stolto guarda Tom Cruise. Perché la rivoluzione epocale è un ' altra, e riguarda il cinema, segnatamente la fantascienza, di cui si sta per dichiarare la fine. Per come l ' ab biamo conosciuta, tra libri, film e sguardi verso le stelle, e per come è etimologicamente, il composto di fantasia e scienza che, adattando l ' inglese , Giorgio Monicelli coniò nel 1952 per battezzare la collana Urania. SE CRUISE METTE davvero piede sulla stazione spaziale internazionale con troupe, pur ridottissima, al seguito, che ne è del fantastico, che ne è di 2001: Odissea nello spazio , che ne è di George Clooney - rosicherà? - nel vuoto cosmico di Gravity o nel prossimo The Midnight Sky per Netflix, che ne è di - rosicherà? - nel buen retiro orbi tante di Elysium ? Fondando de facto la Realscienza, Cruise mette a repentaglio la Storia del Cinema, raccontata nella primordiale distinzione tra l ' effetto-realtà dei fratelli Auguste e Louis Lumière di L'Arrivée d 'un train à La Ciotat (1896) e la vocazione immaginifica e immaginaria di Le Voyage dans la lune (1902) di Georges Méliès. Curò egli stesso gli effetti speciali, con il missile che finisce nell ' occhio del nostro satellite, ma se ora l ' effetto speciale è proprio la realtà? Che accade se il nostro immaginario collettivo si riduce a diario di bordo, se la più temeraria, tracotante e gratificante delle Mission: Impossible fa della fantascienza un documentario, e viceversa? Tra un anno, pandemia permettendo,sarà già successo: a dar retta allo Space Shuttle Almanac , troveremo il cinquattottenne Tom Cruise a bordo dello SpaceX Crew Dragon di nel suo primo viaggio turistico programmato per l ' ottobre del 2021. Destinazione l ' Iss (International Space Station), l 'attore sarà accompagnato dal suo regista di fiducia Doug Liman ( ), ai comandi ci sarà il veterano Michael Lopez-Alegria, il quarto posto è disponibile. La Nasa è parte del progetto, l ' amministratore Jim Bridenstine si è spellato le mani via Twitter: " Nasa ix excited to work with @TomCruise on a film aboard the @Space_Station ! " . Ed è la versione con il naso all' ìnsù del sempiterno American Dream a trazione scientifico-industriale: " Abbiamo bisogno di media popolari - ha aggiunto Bridenstine - per ispirare una nuova generazione di ingegneri e scienziati a trasformare in realtà gli ambiziosi piani della Nasa " . Insomma, che la fantascienza vada pure a farsi benedire, la Realscienza di Cruise ha i piedi ben piantati per terra e le spalle coperte: 200 milioni di dollari di budget (stima), Christopher McQuarrie story advisor, P.J. van Sandwijk produttore, Universal si è fatta sotto per assicurarsi i diritti del film, ancora senza titolo. A proposito, con un tot di scaramanzia, Ground Control to Major Tom non sarebbe male. Del resto, a Cruise non tremeranno le gambe, nemmeno da demiurgo del " pioneeering movie " , del " first narrative feature film - an action adventure - to be shot in outer space " che ha mandato in visibilio la stampa d ' Oltreoceano, e non solo. Ha sprezzo del pericolo e pellaccia dura, tanto da fare egli stesso gli stunt dei propri film. Per l ' attuale settimo capitolo, diretto da McQuarrie, l ' abbiamo recentemente visto a Roma sgommare al volante per Monti e inforcare una moto della Polizia ai Fori, a Venezia saltare da una gondola all'.altra - in Norvegia ha fatto di meglio: botte da orbi sul tetto di un treno lanciato ad alta velocità - ma la saga di Mission: Impossible l ' ha già presa più volte in parola: in Fallout s ' è fratturato un ' anca balzando da un palazzo all ' altro (s' è pure appeso a un elicottero); in Rogue Nation s' è attaccato - sì, all ' esterno - a un Airbus 400 in decollo; in Ghost Protocol ha scalato il Burj Khalifa di Dubai, eseguendo i suoi numeri al 123esimo piano del grattacielo. Ora gli tocca lo spazio profondo, e la messa in pratica della teoria - Niccolò ci perdoni - cruisiana: moto di rotazione, le teste degli altri attori al cospetto di cotanta impresa, e moto di rivoluzione, dalla Fanta alla Realscienza. Malgrado quel che lascerebbe intendere il cognome, " crociera " , il suo viaggio al termine della sci - fi rischia seriamente di derubricare Stanley Kubrick a Jerry Calà, 2001 : Odissea nello spazio a Odisseo nell' ospizio (2019). " Utilizzo le mie capacità nel modo più completo; il che, io credo, è il massimo che qualsiasi entità cosciente possa mai sperare di fare " , sosteneva il supercomputer Hal 9000: ebbene, detto da Tom Cruise come vi suona?