Brivio Ponte Dell'adda
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VICENDE DI UNA TERRA DI FRONTIERA TRA MILANESE E BERGAMASCO PONTE DELL’ADDA Brivio PONTE DELL’ADDA A CURA DI ANGELO BORGHI Brivio a pubblicazione di un libro che ripercorre le vicende storiche di Brivio rappresenta un atto importante attraverso cui ce- L lebrare e mantenere vivo il ricordo del nostro passato. Solo riscoprendo le nostre radici storiche possiamo comprendere l’oggi e costruire il nostro futuro. Conoscere il passato significa scoprire o riscoprire la nostra identità, imparare a conoscersi e ad amare la propria terra e la sua gente. La Brianza, terra che ha nella cultura del lavoro il valore che ne ha permesso lo sviluppo sociale ed economico, conserva un enorme patrimonio culturale ed artistico non sempre adeguata- mente valorizzato. Questo libro, scritto da diversi storici locali con il coordinamento di Angelo Borghi, si colloca in questo processo di recupero delle proprie radici attraverso la ricostruzione storica di una delle co- munità più antiche ed importanti della Brianza, dalle sue origini, “il passato remoto”, all’inizio del secondo dopoguerra. Un progetto che l’Amministrazione Provinciale promuove e so- stiene in quanto tassello importante dell’impegno comune volto a ricostruire e far conoscere il complesso mosaico delle radici del territorio lecchese. Marco Benedetti Assessore alla Cultura, Beni Culturali Identità e Tradizioni Il frontespizio del messale della Chiesa di Brivio datato 1193. a pubblicazione di un libro che ripercorre le vicende storiche di Brivio rappresenta un atto importante attraverso cui ce- L lebrare e mantenere vivo il ricordo del nostro passato. Solo riscoprendo le nostre radici storiche possiamo comprendere l’oggi e costruire il nostro futuro. Conoscere il passato significa scoprire o riscoprire la nostra identità, imparare a conoscersi e ad amare la propria terra e la sua gente. La Brianza, terra che ha nella cultura del lavoro il valore che ne ha permesso lo sviluppo sociale ed economico, conserva un enorme patrimonio culturale ed artistico non sempre adeguata- mente valorizzato. Questo libro, scritto da diversi storici locali con il coordinamento di Angelo Borghi, si colloca in questo processo di recupero delle proprie radici attraverso la ricostruzione storica di una delle co- munità più antiche ed importanti della Brianza, dalle sue origini, “il passato remoto”, all’inizio del secondo dopoguerra. Un progetto che l’Amministrazione Provinciale promuove e so- stiene in quanto tassello importante dell’impegno comune volto a ricostruire e far conoscere il complesso mosaico delle radici del territorio lecchese. Marco Benedetti Assessore alla Cultura, Beni Culturali Identità e Tradizioni Il frontespizio del messale della Chiesa di Brivio datato 1193. gni volta che si entra effettivamente in una comunità, il sentire sintonico ti rimanda l’eco di una comunissima domanda: con chi ho a che fare? Che siano Lecco, Milano O o la Lombardia, qualsiasi luogo si presenta con un volto storicizzato, e si è portati a capire le vicissitudini che gli hanno dato forma. Come mai Brivio ha un’inclinazione acquatica e un poco bergamasca? Come mai Beverate si sente differente da Brivio? Che ruolo hanno avuto questi comuni nella formazione economica e politica della nostra regione e dell'Italia stessa? Anche quest’ultima domanda ha senso in un anno in cui si ricordano i 150 anni dalla procla- mazione di un Italia che non era compiuta. Vediamo dunque un itinerario di sviluppo, tortuoso e significativo, che ha pure un’altra ra- gione, quella di dare provvisoria conclusione a una serie di studi monografici che Brivio e Be- verate hanno visto favoriti dal comune stesso in quest’ultimo decennio, e nel contempo di indicare altri suggestivi spazi di ricerca. L’anno costantiniano del prossimo 2013, l’Expo del 2015, saranno tappe utili per una nuova ricognizione del senso della rarissima capsella di Bri- vio e del posto che il paese può giocare nella regione lombarda. Lo studio di questo itinerario è limitato, limitato dalle forze pur egregie degli studiosi e amici che vi hanno dato parte, limitato dalla impossibilità di dare spazio alla quantità di informazioni cui gli ormai lontani lavori di don Dozio e don Viganò non potevano avere accesso. Ci è stato consentito però di precisare punti importanti della vicenda e di stabilire il ruolo fondamentale di Beverate, quale maggiore latifondo dell’abbazia di Civate, una delle più importanti dell’Italia settentrionale, e quello di Brivio come avamposto tradizionale dell’area milanese legata op- pure opposta a quella bergamasca e veneziana, come crocevia di traffici splendidamente for- tificato nel contado di Lecco e come precipuo centro della pesca abduana. Ma più importante è che questo sforzo ha avuto una condivisione, ci ha fatto ritrovare diversi amici di un tempo, una popolazione tutta accomunata dalla medesima passione di sapere, di indagare se stessi, base fondamentale per ogni forma di ricerca, conoscenza, comprensione e infine scelta dell'avvenire. Ed è questo ciò per cui ne è valsa la pena. Angelo Borghi Vivai artigianali sull’Adda. gni volta che si entra effettivamente in una comunità, il sentire sintonico ti rimanda l’eco di una comunissima domanda: con chi ho a che fare? Che siano Lecco, Milano O o la Lombardia, qualsiasi luogo si presenta con un volto storicizzato, e si è portati a capire le vicissitudini che gli hanno dato forma. Come mai Brivio ha un’inclinazione acquatica e un poco bergamasca? Come mai Beverate si sente differente da Brivio? Che ruolo hanno avuto questi comuni nella formazione economica e politica della nostra regione e dell'Italia stessa? Anche quest’ultima domanda ha senso in un anno in cui si ricordano i 150 anni dalla procla- mazione di un Italia che non era compiuta. Vediamo dunque un itinerario di sviluppo, tortuoso e significativo, che ha pure un’altra ra- gione, quella di dare provvisoria conclusione a una serie di studi monografici che Brivio e Be- verate hanno visto favoriti dal comune stesso in quest’ultimo decennio, e nel contempo di indicare altri suggestivi spazi di ricerca. L’anno costantiniano del prossimo 2013, l’Expo del 2015, saranno tappe utili per una nuova ricognizione del senso della rarissima capsella di Bri- vio e del posto che il paese può giocare nella regione lombarda. Lo studio di questo itinerario è limitato, limitato dalle forze pur egregie degli studiosi e amici che vi hanno dato parte, limitato dalla impossibilità di dare spazio alla quantità di informazioni cui gli ormai lontani lavori di don Dozio e don Viganò non potevano avere accesso. Ci è stato consentito però di precisare punti importanti della vicenda e di stabilire il ruolo fondamentale di Beverate, quale maggiore latifondo dell’abbazia di Civate, una delle più importanti dell’Italia settentrionale, e quello di Brivio come avamposto tradizionale dell’area milanese legata op- pure opposta a quella bergamasca e veneziana, come crocevia di traffici splendidamente for- tificato nel contado di Lecco e come precipuo centro della pesca abduana. Ma più importante è che questo sforzo ha avuto una condivisione, ci ha fatto ritrovare diversi amici di un tempo, una popolazione tutta accomunata dalla medesima passione di sapere, di indagare se stessi, base fondamentale per ogni forma di ricerca, conoscenza, comprensione e infine scelta dell'avvenire. Ed è questo ciò per cui ne è valsa la pena. Angelo Borghi Vivai artigianali sull’Adda. Sommario 11 259 Prologo 14. UN ALTRO SECOLO. IL VENTENNIO NAPOLEONICO 13 E LA RESTAURAZIONE AUSTRIACA (1799-1859) 1. AL PASSATO REMOTO di Lorenzo Brusetti e Massimo Cogliati 21 2. L’ADDA PRIMO SPAZIO UMANO 283 15. LE GUERRE DI LIBERAZIONE 29 E DI UNIFICAZIONE D’ITALIA 3. UN PASSO UN PRESIDIO UNA VILLA 303 41 16. AMMINISTRAZIONE E POLITICA 4. BATTESIMO SULL’ADDA NEL PRIMO CINQUANTENNIO DEL REGNO 77 333 5. IL PAESE DEL LAGO 17. DALLA CAMPAGNA ALL’INDUSTRIA di Stefania Brigatti 103 6. TEMPI DI GUERRA. 363 DALLE SIGNORIE AL DUCATO VISCONTEO 18. LA VITA SUL LAGO E SUL FIUME di Massimo Pirovano 119 7. BRIVIO AL DI QUA E AL DI LÀ DELL’ADDA 389 di Gabriele Medolago 19. IL TEMPO DELLE LETTERE DELLE ARTI E DEL CUORE 157 421 8. DENTRO IL DOMINIO STRANIERO 20. APPUNTI SULLA VITA DEL LAVORO 169 439 9. LA CHIESA DI BRIVIO IN EPOCA BORROMAICA 21. COSÌ SI VIVE COSÌ SI PARLA. (SEC. XVI-XVII) DIALETTO E CULTURA POPOLARE A BRIVIO di Natale Perego di Felice Bassani 193 457 10. IL LATIFONDO DELL’ABBAZIA DI CIVATE 22. RIPRESA E FINE DEL MITO RISORGIMENTALE. E LA COMUNITÀ DI BEVERATE LA GRANDE GUERRA 203 467 11. L’ADDA FIUME RICCO E CONTESO 23. BRIVIO NELLA PRIMA METÀ DEL NOVECENTO di Natale Perego di Angelo De Battista 219 495 12. I DOMINANTI E I DOMINATI. 24. EPILOGO STATO E SOCIETÀ NEI SECOLI XV-XVIII 239 499 13. DUE SECOLI, DUE MONDI. Bibliografia IL SETTECENTO E LA COMUNITÀ BRIVIESE DURANTE IL PRIMO DOMINIO AUSTRIACO 511 di Lorenzo Brusetti e Massimo Cogliati Riferimenti iconografici Legnai sulla costa dell’area umida di Brivio. Sommario 11 259 Prologo 14. UN ALTRO SECOLO. IL VENTENNIO NAPOLEONICO 13 E LA RESTAURAZIONE AUSTRIACA (1799-1859) 1. AL PASSATO REMOTO di Lorenzo Brusetti e Massimo Cogliati 21 2. L’ADDA PRIMO SPAZIO UMANO 283 15. LE GUERRE DI LIBERAZIONE 29 E DI UNIFICAZIONE D’ITALIA 3. UN PASSO UN PRESIDIO UNA VILLA 303 41 16. AMMINISTRAZIONE E POLITICA 4. BATTESIMO SULL’ADDA NEL PRIMO CINQUANTENNIO DEL REGNO 77 333 5. IL PAESE DEL LAGO 17. DALLA CAMPAGNA ALL’INDUSTRIA di Stefania Brigatti 103 6. TEMPI DI GUERRA. 363 DALLE SIGNORIE AL DUCATO VISCONTEO 18. LA VITA SUL LAGO E SUL FIUME di Massimo Pirovano 119 7. BRIVIO AL DI QUA E AL DI LÀ DELL’ADDA 389 di Gabriele Medolago 19. IL TEMPO DELLE LETTERE DELLE ARTI E DEL CUORE 157 421 8.