CAMPUS FONDAZIONE INTERNAZIONALE ROFFREDO DI MUSICA CAETANI Fondazione onlus Quell’esperienza della Torre di Ninfa, da una suggestione di Patrizio Marafini

inedita interpretazione dell’idea (mai platonica ma realmente psichica) chiama a corrispondere la nostra troppo lucida e scientifica situazione del rapporto fra sensi e crisi decisiva del sentire, come stigma irredimibile del nostro tempo. C’è il nostro essere contemporanei sulla/alla tela, che nella materia nera dello sfondo inghiotte e rilancia l’accenno al problema di cosa debba restare e di cosa debba essere lasciato andare. Ma che cosa comporta essere contemporanei? Comporta trattenere nell’attuale e nell’intempestivo quel quid che possa dare senso all’oggi e procedere verso un domani, senza perdere nella dis-connessione il rapporto con il passato. La coincidenza è sempre un coincidere: si rimane contemporanei dunque solo nell’anacronismo. La Torre di Ninfa è la Torre di Ninfa perché non è la Torre di Ninfa: il paradosso corrobora la percezione. È la mente che fa vedere la Torre di Ninfa evocata-invocata da Marafini nel titolo e sulla tela, con l’espansione della tecnica mista del pastello e dell’olio, che fomentano la materialità e l’incrostazione, per vivificare ancora il meccanismo percettivo dal sé all’opera. Così il nostro essere contemporanei sulla tela/alla tela con- voca l’altrimenti del novum musicale: non basta perdersi nel bianco, essere fagocitati dal nero, esclusi dal giallo Fra Storia, che è sempre oltre ogni storia, e Natura, che è e nuovamente irretiti dal blu, ma bisogna provare ad costanza d’esistenza, finché resiste e ci resiste, svetta laTo r re ascoltare la melodia dell’opera intensamente: in una sinestesia di Ninfa di Patrizio Marafini. E non c’è Storia né Natura. formidabile fra suoni-colori, e ricostruire in noi/oltre noi la C’è il nostro essere contemporanei, in un flusso di ocra e di Torre di Ninfa di Patrizio Marafini… blu, che rendono la Torre non un vestigium della Storia, ma È uno s-concerto cromatico tutto nostro, unico per ognuno un signum emotivo che si espande con la sfasatura diacronica di noi. della coscienza. È ritmo che batte dall’indagine archeosentimentale Angelo Fàvaro all’impaziente ricostruzione del modus presente, quello con Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” cui restituire il pensiero al suo luogo nella voce; dove una ppena pochi anni dopo la mia nascita, è presidiare il contemporaneo, che è il nostro tempo e di cui nato il Campus Internazionale di Musica. non dobbiamo aver paura. Solo accogliendolo e imparando Nel frattempo Lelia Caetani aveva avviato nel a leggerlo diventeremo persone più consapevoli. Per questo Castello di Sermoneta un’attività musicale in proponiamo importanti prime esecuzioni e rarità. omaggio al padre Roffredo, gettando i semi Sono grata a chi con la propria competenza, offerta sempre Adi quello che oggi è il Festival Pontino di Musica. in modo generoso e gratuito, ci ha aiutato ad allestire Il Campus e il Festival sono state una costante nella mia questo programma; come sono riconoscente a chi ci sta vita, con cui io e i miei fratelli siamo cresciuti, a volte permettendo di realizzarlo, con il sostegno economico, il anche con una certa insofferenza per essere così invasivi proprio lavoro, la vicinanza e i suggerimenti preziosi. nell’impegno quotidiano dei miei genitori. Poi si cresce, Sono grata a Luigi Ferdinando Giannini, che ha guidato il si cambia, si capisce il senso di quella passione e si finisce Campus in quattro anni di grandi cambiamenti e difficoltà, per condividerla. E può capitarti il raro privilegio di essere e ha creato le condizioni - proponendo la mia candidatura eletta Presidente del Campus e dover presentare la 53a - perché fossi eletta all’unanimità nuovo Presidente del edizione del Festival Pontino. Chi mi conosce sa dunque Campus. Voglio esprimere infine la mia gratitudine agli con quanta gratitudine ed emozione scrivo questa nota. artisti, che il Festival lo fanno, ai docenti e agli allievi, che Malgrado la mia “familiarità” con il Festival, sono rendono i nostri Corsi un laboratorio incredibile di novità, perfettamente consapevole della sua dimensione pubblica trasformando il Castello, che la “Fondazione Roffredo e credo che esso appartenga a una comunità finanche più Caetani di Sermoneta onlus” ci mette a disposizione e che ampia del territorio che lo definisce. 53 edizioni sono il ringrazio di cuore, in uno dei luoghi più belli dove vivere prodotto del lavoro di migliaia di persone provenienti da un’esperienza musicale. tutto il mondo: artisti, docenti, musicologi; benefattori, soci, Buon ascolto. amministratori e collaboratori che per oltre mezzo secolo hanno creduto in questo progetto nato in un territorio con Elisa Cerocchi il quale storia e natura sono stati generosi: il Pontino. Presidente Non è dunque solo un elenco di concerti che presentiamo Fondazione Campus Internazionale di Musica nelle pagine che seguono, ma una storia di persone, di curiosità, di sperimentazione e di ricerca, di interesse per il nuovo e per ciò che è dif ferente, ma soprattutto di attenzione alle nuove generazioni. Un processo virtuoso, un bene prezioso che dobbiamo custodire e proiettare nel futuro. È con questo spirito che il Campus ha deciso, resistendo alle mille difficoltà che pur scoraggiavano, di allestire questa nuova edizione. Chi avrà la bontà di leggere tra le righe vi troverà una programmazione che presenta molti elementi di novità ma non ne tradisce la storia, piuttosto vi innesta nuove progettualità, che è poi l’unico modo per consolidare una tradizione. Il 53° Festival Pontino sarà fatto da grandi artisti ma anche da tanti giovani. Sarà aperto da una banda, formazione popolare che tanta influenza ha avuto nella diffusione della cultura musicale in Italia, e sarà chiuso da un’orchestra di giovanissimi, l’Orchestra Nazionale dei Licei Musicali Italiani, progetto a cui affidiamo i semi per rinnovarla. Varia anche l’offerta musicale, che continua a entornato, per il 53° anno, Festival Pontino di Musica. Hai accumulato molti anni, più di mezzo secolo. E quanti “fratelli” ti fanno compagnia in Italia, a questa età? Forse non sei solo, certo non siete in tanti. BBentornati Corsi di perfezionamento musicale nei quali esimii Maestri impartiscono l’arte di comprendere la Musica e l’arte di applicarla tecnicamente attraverso i magici strumenti da cui si trae il suono. Siete il sangue fluente del Festival, di questo e dei Festival futuri. Di tutto il mondo. Bentornata Musica contemporanea, con le tue dissonanze, i tuoi stridori, i tuoi toni che danno veste a note che si inseguono - pazze ai nostri orecchi incolti - ma che assicurano una continuità al piacere di costruire sogni con le note musicali. Una continuità insopprimibile. E benvenuta Gianne de Genevraye: tu sei Ospite prediletta del Castello Caetani di Sermoneta, con gli straordinari cromatismi dei tuoi dipinti, con le appassionate evocazioni di odori, poesia, sogni dai tuoi soggetti che hai raccolti nel Giardino di Ninfa, e che accompagnerai dolcemente le note di questo Festival, con la tua Mostra di Pittura secondo gli antichi canoni delle Arti che si intrecciano. Bentornato, infine, Campus Internazionale di Musica, che regali a noi della Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta il privilegio di ospitarti nel Castello, che conosce da più di un millennio personaggi ed eventi che ne costruiscono una storia irripetibile. Non potevo salutare diversamente questa 53a edizione, alla quale la Fondazione che presiedo offre un alloggio tanto precario e a volte anche scomodo, ma pieno di ambienti, di sussurri notturni, di evocazioni storiche e mitiche. Un augurio a tutti Voi - Artisti e Spettatori - che darete vita alle serate. Un augurio affinché Sermoneta possa continuare fino alla consumazione ad ospitare questo splendido avvenimento e i suoi magnifici Personaggi.

Pier Giacomo Sottoriva Presidente Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus 53a edizione 2017 CALENDARIO DEI CONCERTI

Venerdì 30 giugno ore 21.00 Venerdì 14 luglio ore 21.00 Latina, Giardini del Palazzo Comunale Sermoneta, Castello Caetani Banda Musicale della Marina Militare Lorna Windsor, voce Elena Casoli, chitarra Sabato 1 luglio ore 21.00 Sermoneta, Castello Caetani Sabato 15 luglio ore 21.00 Simone Beneventi, percussioni Latina, Giardini del Palazzo Comunale Andrea Rebaudengo, pianoforte Orchestra di Padova e del Veneto Marco Angius, direttore Domenica 2 luglio ore 19.30 Michele Marco Rossi, violoncello Francesco Dillon, violoncello Gianluca Littera, armonica Emanuele Torquati, pianoforte Domenica 16 luglio ore 19.30 Giovedì 6 luglio ore 21.00 Abbazia di Fossanova, Infermeria Sermoneta, Castello Caetani Giovanni Gnocchi, violoncello Malika Yessetova, violino Eugenia Tamburri, pianoforte Martina Rudic, violoncello Maria Grazia Bellocchio, pianoforte Venerdì 21 luglio ore 21.00 Sermoneta, Castello Caetani Venerdì 7 luglio ore 21.00 con la partecipazione di Renato Gabriele Sermoneta, Castello Caetani Giovani Artisti dal mondo Sabato 22 luglio 2017 ore 21.00 Sermoneta, Castello Caetani Sabato 8 luglio ore 21.00 Ialsax Quartet Sermoneta, Castello Caetani Ensemble Ars Ludi Domenica 23 luglio ore 19.30 Abbazia di Fossanova, Infermeria Domenica 9 luglio ore 21.00 Trio Roma Classica Latina, Giardini del Palazzo Comunale Elissó Virsaladze, pianoforte Lunedì 24 luglio ore 21.00 Sermoneta, Castello Caetani Martedì 11 luglio ore 21.30 Giovani artisti dal mondo Cori, Chiostro Sant’Oliva Luigi Attademo, chitarra Sabato 29 luglio ore 21.00 Cisterna di Latina, Oasi di Pantanello Mercoledì 12 luglio ore 19.00 Alfonso Alberti, pianoforte Latina, Chiesa S. Francesco ore 19.30 Giovanni Clavorà Braulin, organo Lunedì 31 luglio ore 21.00 Francesco Sabatini, voce recitante Sermoneta, Castello Caetani Orchestra Nazionale dei Licei Musicali Italiani Giovedì 13 luglio ore 21.00 Francesco Di Peri, direttore Sermoneta, Castello Caetani Giovani Artisti dal mondo Su RADIOLUNA Buongiorno, Festival! dal 26 giugno al 31 luglio: alle ore 11,00 il lunedì, giovedì, venerdì, sabato 2017 53a edizione venerdì 30 giugno ore 21.00 Latina Giardini del Palazzo Comunale

BANDA MUSICALE DELLA MARINA MILITARE C.F. Antonio Barbagallo direttore Claudio Minardi tenore

M. Novaro, G. Mameli Il canto degli italiani - Inno Nazionale Italiano V. Bender Marcia del 1° Reggimento delle Guide Belghe G. Rossini L’Italiana in Algeri - Ouverture G. Verdi Rigoletto - La donna è mobile C. Grundman Second American Folk Rhapsody M. Mangani Core e Pluto J. Barry Dances with Wolves E. Morricone La Califfa - Mission L. Dalla Caruso A. Piazzolla Libertango T. Mario La Ritirata

7 2017 53a edizione

i luoghi del festival

8 2017 53a edizione

INCONTRIINCONTRI INTINTEERNARNA ZIONALIZIONALI DIDI MUSICAMUSICA CONTCONTEEMM PORANPORANEEAA

INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA

9 INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2017

sabato 1 Luglio ore 21.00 Sermoneta - Castello Caetani

Andrea Rebaudengo pianoforte Simone Beneventi percussioni

Il duo con pianoforte: metamorfosi e virtuosismi

I. Fedele Drive (2017) per vibrafono e pianoforte (4’) * M. Bailly Enchères (2017) per pianoforte e percussioni (3’) ** (autore segnalato dal corso di composizione di Alessandro Solbiati) G. Aperghis Quatre pièces fébriles (1995) per pianoforte e marimba (18’) I. Fedele Duals (2016) per percussioni e pianoforte (33’) **

* Prima esecuzione italiana ** Prima esecuzione assoluta

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Ivan Fedele, Drive (preparazione, azioni sulla cordiera, ecc.), entra in dialogo. Drive prende le mosse dal primo arpeggio/accordo di Dérive Si alternano così tamtam e campane a lastra; piatti; I di Pierre Boulez, accordo che diventa la guida (D(é)RIVE), steel drum, cencerros e agogo (campanacci); vibrafono, il binario sul quale tutta la composizione viene condotta. campanacci, crotali e glockenspiel; gong cinesi a glissando e Tre brevi “incisi” o “notazioni”, per dirla alla Boulez, di dobaci (ciotole tibetane). Tale dualità si declina così in una carattere contrastante preludono a un ciclo futuro. Il primo molteplicità di interazioni di qualità e di materiali sonori. frammento si basa sul semplice spunto formale di attacco/ Nel contempo la vasta composizione, dalla durata di ca. risonanza. Il secondo si dipana su un tappeto di tremoli 30’, sottopone il suono anche a un’interessante dinamica e trilli increspati da figure di arpeggi che si riferiscono spaziale: lungo le cinque stazioni duali, il percussionista chiaramente all’incipit di Dérive. Il terzo si propone come un migra infatti nello spazio, compiendo una rotazione tra ambiente oscuro e tenebroso, illuminato alla fine da violenti le postazioni in cui lo attendono i diversi strumenti, a flash accordali. In generale la composizione è concepita disegnare un percorso geografico tra culture musicali che secondo un principio di simbiosi tra i due strumenti che si moltiplica sul piano visivo la cangiante varietà “duale” del sviluppa attraverso un morphing progressivo. paesaggio sonoro. Come ha sottolineato Cesare Fertonani, Ivan Fedele «Duals è un capolavoro di invenzione e maestria: una sorta di suite – ma spiraliforme – in cinque movimenti che riserva Maël Bailly, Enchères sorprese e delizie dall’inizio alla fine in una declinazione Enchères è un gioco d’imitazione tra il pianista e il su molteplici piani del principio duale, dalla presenza dei percussionista in intrusione nel pianoforte. Dei micro- due esecutori alle modalità della loro interazione e alla oggetti, figure, idee, passano da uno strumento all’altro e tipologia dei materiali impiegati, dalla configurazione della lo strumento che genera il cambiamento produce un ritmo macroforma sino ai minimi dettagli». semplice e ostinato. Questa modalità di interazione allude a una tipologia di scambio piuttosto assurda che è la vendita all’asta o il mercanteggiare. Questo breve pezzo è diviso in due parti, una lenta coda segue a questa prima situazione, rapida e agitata. Maël Bailly

Georges Aperghis, Quatre pièces fébriles I Quatre pièces fébriles sono dei giochi di specchi tra il pianoforte e la marimba, dei giochi di risonanze o giochi tra attacchi secchi e la loro risonanza. Dei giochi nei quali ci si perde, non sapendo più chi è chi o cos’è cosa. Georges Aperghis

Ivan Fedele, Duals Duals per un percussionista e pianoforte è articolato in cinque sezioni, in ciascuna delle quali il pianoforte si confronta con specifiche sonorità delle percussioni, esclusivamente della sezione dei metallofoni, proponendo un’alchimia sempre nuova e diversa, a seconda del reagente con cui le sonorità della tastiera, impiegata peraltro con modalità molteplici

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domenica 2 Luglio ore 19.30 Sermoneta - Castello Caetani

Francesco Dillon violoncello Emanuele Torquati pianoforte

Il duo con pianoforte: metamorfosi e virtuosismi

F. Gardella Memorie di tempesta (2015) per violoncello e pianoforte (12’) D. Comitini Sfiori (2017) per violoncello e pianoforte (6’30”) ** (autore segnalato dal corso di composizione di Alessandro Solbiati) R. Schumann (1810-1856) Phantasiestücke (1849), op.73, no. 1-3 (10’) Versione per violoncello e pianoforte M. Pintscher Uriel (2012) per violoncello e pianoforte (10’) * L. v. Beethoven (1770-1827) Sonate für Klavier und Violoncello (D-Dur) (1815), op. 102, n. 2 (20’) Allegro con brio Adagio con molto sentimento d’affetto Allegro - Allegro fugato

* Prima esecuzione italiana ** Prima esecuzione assoluta

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Federico Gardella, Memorie di tempesta infatti a un nucleo di composizioni destinate a un consumo Immaginare la memoria come un’anamorfosi del tempo, privato, a quella pratica della Hausmusik (musica casalinga) come un luogo in cui la forma degli oggetti risenta, nel che, oltre ad allietare nel caso specifico le serate dei ricordo, della distanza che li separa da noi; e così, la forma coniugi Robert e Clara e della loro numerosa prole, era delle cose diventa il momento di sintesi che ci parla della parte integrante della vita musicale tedesca, ed è in parte vita di quegli oggetti, delle loro “storie”. Ma si tratta di sopravvissuta fino ai nostri giorni. Occorre dunque rifarsi un racconto sincronico (verticale), in cui la memoria, per alle esigenze del “far musica insieme” per comprendere la cogliere il susseguirsi degli eventi, si pone al di fuori del limitata estensione di queste composizioni, la cordialità del tempo. Osservare il tempo, come il monaco nel dipinto di loro contenuto, il fatto stesso che esse non siano previste Friedrich osserva il mare, studiarne le pieghe, verificarne le (a parte ovviamente l’accompagnamento pianistico) per un increspature: è così che in queste Memorie di tempesta ho unico strumento, ma che per esse venga piuttosto indicata cercato di declinare il rapporto tra forma e memoria, tra ad libitum una scelta fra diverse soluzioni strumentali. Anche il tempo e la dimensione atemporale del ricordo. Ma ogni i Phantasiestücke sono infatti destinati indifferentemente (con musica è pensata, nella mente di chi la scrive, in un luogo ovvi mutamenti di ottava) a clarinetto, violino, violoncello. preciso (reale o immaginario): una tempesta in lontananza, I limiti impliciti nella destinazione privata non devono è questo lo spazio in cui, per me, questa musica risuona. far pensare che si tratti di brani scritti dalla mano di un Federico Gardella compositore distratto; il loro principale interesse risiede proprio nella cura di ogni piccolo dettaglio, nella stesura Danilo Comitini, Sfiori di una scrittura strumentale preziosissima e sapientemente Sfiorare lo strumento, sfiorarsi nello spazio. In continua dosata. La naturale propensione di Schumann verso la ricerca l’uno dell’altro, pianoforte e violoncello si cimentano miniatura vi trova una applicazione felicissima, volta in un’intima coreografia al confine tra dialogo, ascolto all’indagine di una introversione mai aperta verso lo reciproco e contatto fisico. Sfiorando il metallo delle corde spensierato virtuosismo e l’effimero melodizzare che erano si svela una trama di suoni vergini che via via s’intrecciano, patrimonio acquisito della Hausmusik. Detti in origine si fondono, si confondono: per ciò che di enormemente Soireestücke, i Phantasiestücke sono segnati da interni richiami forte trasmette la delicatezza al tatto del petalo del fiore, tematici e da un equilibrio particolarmente riuscito Sfiori racconta la deferenza di un quasi raggiungere, che è nella scrittura strumentale. Si tratta in effetti di un unico ora una mancanza, ora un contatto sfuggente. brano diviso in tre sezioni contrastanti; la composizione Danilo Comitini si sviluppa infatti seguendo un percorso che accelera progressivamente il tempo, e accresce la tensione da una Robert Schumann, Phantasiestücke op. 73 sezione all’altra; dal lirismo nostalgico iniziale si passa così I Phantasiestücke opera 73 furono scritti da Schumann alla maggiore agitazione della sezione centrale, e poi allo nel 1849, anno che fu considerato dal compositore fra slancio conclusivo, anche se temperato da momenti più i più fecondi della propria esistenza, e che fu l’ultimo intimistici. da lui trascorso a Dresda (con la significativa pausa Arrigo Quattrocchi della “fuga” nella tranquilla campagna di Kreisha, per evitare i moti insurrezionali che nel frattempo vedevano Matthias Pintscher, Uriel Wagner e Bakunin sulle barricate della cittadina sassone). Uriel è la terza parte di un ciclo di Matthias Pintscher Proprio rispetto al grigio clima culturale di Dresda, che intitolato Profiles of Light. Come suggerisce il titolo, in precedenza aveva assai negativamente influito sulla l’Arcangelo Uriel gioca un ruolo importante sia creatività dell’autore, i brani in programma rappresentano nell’ebraismo che nel cristianesimo: da un lato rappresenta un tentativo di evasione, realizzato con la complicità degli il simbolo della luce e della gloria di Dio e dall’altro amici della locale orchestra di corte. L’opera 73 appartiene simboleggia l’illuminazione dell’anima, dello spirito e

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dell’intelletto. Le linee profondamente espressive di questo movimento: all’esposizione, nelle quattro battute dell’Allegro calmo, meditativo e scorrevole duo ritraggono un toccante, distribuite fra i due strumenti, del tema dell’Allegro fugato. onirico Uriel su uno sfondo silenzioso. Famoso, e ai tempi di Beethoven (si ricordino per tutte le assolute perplessità del buon Schindler, molto mediocre Ludwig van Beethoven, Sonate für Klavier und quanto fedele famulus di Beethoven) e in epoche seguenti, Violoncello (D-Dur), op. 102, n. 2 come pagina discussa e incompresa, questo fugato è uno Composte entrambe nell’agosto del 1815, le due Sonate dei beethovenianamente più validi punti di ritrovo, e di op. 102 sono dedicate, in copertina, alla contessa Marie conflitto – come anche ultimamente ha segnalato Giovanni von Erdödy, “cara amica” di Beethoven (ma amicizia, Carli Ballola – «drammaticamente esasperato tra le leggi e confidenza, dalle alterne vicende: ora però, nel 1815, del contrappunto e le strutture armoniche e sintattiche di in periodo di rinsaldamento). In realtà esse furono un linguaggio vigorosamente caratterizzato». Moderna composte, come si dice, “all’intenzione” di un interprete: il messa a punto che del resto proviene da Pierre Boulez: violoncellista Joseph Linke (o Lincke, come egli stesso amò «Questa scrittura “rigorosa” – propria, cioè, della Fuga – firmarsi), allora ospite della contessa Erdödy; componente la più pura espressione di uno stile... diviene in tal modo il Quartetto Schuppanzigh già fondato dal principe musica eminentemente “drammatica”». Con il che, un Rasumowski, interprete ufficiale dei lavori beethoveniani. legame con il Beethoven «eroico» resta né dimenticabile, Tra i capolavori indiscussi dell’ultimo stile beethoveniano, né dimenticato. l’op. 102 supera ogni strettoia formale della tradizione; approfondisce e sottilizza il discorso strumentale, anche nell’equilibrio timbrico fra i due strumenti, mediante polifonie di rara elaborazione e risultati armonici inediti o, per allora, rivoluzionari, o incompresi; affianca al rigore contrappuntistico e tecnico le più alte evasioni verso una trascendenza espressiva. La Sonata in re maggiore op. 102 n. 2 è in tre movimenti; secondo e terzo strettamente collegati. Il primo, Allegro con brio, è sì elaborato tematicamente, e con «drammatiche modulazioni» (R. Vlad); con baldanzose proposte e risposte fra i due strumenti in prolungato sviluppo; in un aspetto un po’ rude e violento, irto di difficoltà tecniche; ma, più che un primo tempo di Sonata, esso appare quale Preludio, o Prologo, al vero “argomento” della Sonata stessa che è il suo sublime secondo movimento: Adagio, con molto sentimento d’affetto. Tra il Lied e la rapsodia, con il suo teso melodismo (è uno dei pochi tempi veramente, esasperantemente, “lenti” dell’ultimo Beethoven) che però si sostiene su declamate ed austere fioriture in entrambi gli strumenti, con i suoi passaggi a modo di variazioni tuttavia non denunciate, nella sua perfetta struttura interna mascherata dall’aspetto di libera invenzione fantastica, questo Adagio può darsi come una delle pagine più autenticamente appropriabili all’«ermetismo» dell’ultimo Beethoven. Tanto più, con il suo dissolvere, in breve sequenza di «pianissimi», al terzo

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Esecutori Simone Beneventi è nato a Reggio Emilia nel 1982. Il Duo formato da Francesco Dillon (violoncello) e Percussionista dedito allo studio e alla diffusione della Emanuele Torquati (pianoforte) ha debuttato nel marzo Nuova Musica, si è esibito come solista in tutta Europa ed 2007 al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Dillon- è musicista ospite in diversi ensemble internazionali quali Torquati si sono prodotti in numerosi concerti in Europa Klangforum Wien, Mdi Ensemble, Neue Vocalsolisten, presso i più importanti Festival cameristici e recentemente Phace, Prometeo e RepertorioZero, ensemble che ha negli Stati Uniti e in Argentina. Le loro esecuzioni live sono ricevuto nel 2011 il Leone d’Argento alla Biennale di state trasmesse da emittenti quali Radio France, Radio Venezia. Collabora con compositori quali Giorgio Battistelli, Svizzera, BBC Radio3, Euroradio, Rai Radio3 e RTE Lyric. Pierluigi Billone, Hugues Dufourt, Ivan Fedele, Beat Furrer, Recentemente il Duo ha dato la prima italiana del Doppio Helmut Lachenmann, Peter Maxwell Davies e Salvatore Concerto di Kurtàg con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Sciarrino. Ha suonato nelle più prestigiose orchestre della Rai di Torino. Nel 2010 è uscito per Brilliant Classics italiane (Filarmonica della Scala, la Fenice di Venezia, il il doppio CD schumanniano comprendente le trascrizioni Maggio Musicale Fiorentino e l’Opera di Roma). Ha inciso di Friedrich Wilhelm Grutzmacher, violoncellista per Aeon, Kairos, Neos, Stradivarius, Wergo. Alla carriera dell’epoca e compagno di duo di Clara Wieck. Sempre con d’interprete affianca sia un’attività di insegnamento, che di quest’etichetta, nel 2011 è stata la volta dell’integrale dei ricerca e pubblicazioni. lavori di Franz Liszt. Nel 2012 hanno completato il loro progetto discografico schumanniano con un terzo CD, che Andrea Rebaudengo è nato a Pesaro nel 1972. Ha include anche la rarissima versione con accompagnamento studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, scritto da Schumann per la Suite n. 3 per violoncello solo di Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione J. S. Bach. Nel 2017, in occasione dei dieci anni di attività, è con Danilo Lorenzini. Ha suonato per le più importanti prevista l’uscita di un CD con rarità brahmsiane. Il sodalizio istituzioni concertistiche italiane, tra cui il Teatro alla è incentrato non solo sulla interpretazione dei maggiori Scala di Milano, l’Unione Musicale di Torino, il Festival di lavori cameristici per questa formazione, ma anche alla , gli Amici della Musica di Padova, Musica Insieme riscoperta di perle dimenticate del repertorio. Inoltre, di Bologna, il Ravenna Festival. Ha suonato come solista una particolare attenzione all’esecuzione di importanti con numerose orchestre, tra cui l’Orchestra dei Pomeriggi opere contemporanee, come testimoniano svariate prime Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Zwickau, esecuzioni assolute e il lavoro svolto con compositori, tra gli l’Orchestra Filarmonica di Torino e l’Orchestra Sinfonica altri, del calibro di Salvatore Sciarrino, Thomas Larcher, “G. Verdi” di Milano. È il pianista dell’ensemble Sentieri Jonathan Harvey, Kaija Saariaho, Toshio Hosokawa. Selvaggi con il quale si è esibito all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, al Teatro alla Scala di Milano, “Bang- Francesco Dillon ha studiato a Firenze con Andrea on-a-Can Marathon” di New York, Dom di Mosca, Nannoni, perfezionandosi in seguito con A. Baldovino, Sacrum Profanum di Cracovia, Festival MiTo, Festival M. Brunello e D. Geringas, e seguendo masterclasses di della Letteratura di Mantova, Accademia Filarmonica M. Rostropovich, A. Bijlsma, M. Perenyi. È stato allievo Romana, Biennale di Venezia, presentando spesso prime per la composizione di S. Sciarrino. A un’intensa attività esecuzioni di autori contemporanei. Suona in duo con solistica (con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Cristina Zavalloni, con Danusha Waskiewicz, con Simone l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Orchestra Sinfonica Beneventi, in duo pianistico con Emanuele Arciuli ed è Siciliana, Orchestra dei Pomeriggi Musicali, Orchestra il pianista dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia Filarmonica Marchigiana; recente è il suo acclamato e dell’Ensemble Kaleido. Con Klaidi Sahatci e Sandro debutto alla Biennale di Münich con l’Orchestra della Laffranchini ha fondato l’Altus Trio, che ha debuttato Radio di Vienna ORF) affianca quella di quartettista nel 2010 al Teatro alla Scala di Milano. Insegna al con il Quartetto Prometeo, vincitore di numerosi premi Conservatorio di Castelfranco Veneto. 15 INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2017

internazionali (Prague Spring, dove ha conseguito il Compositori primo premio assoluto; ARD Münich, Bordeaux). Con Georges Aperghis è nato ad Atene nel 1945. Vive e l’ensemble Alter Ego, di cui fa parte stabilmente, e come lavora a Parigi dal 1963. Il suo lavoro è particolarmente solista viene regolarmente invitato nei maggiori Festival caratterizzato da un’indagine sui linguaggi e il significato. di musica contemporanea del mondo. Si è esibito in Le sue composizioni, sia strumentali, che vocali o per complessi di musica da camera con partners quali I. il teatro, esplorano i confini dell’intellegibile con il Arditti, G. Carmignola, P. Farulli, D. Geringas, V. Hagen, gusto di creare tracce contorte che gli permettono di A. Lonquich, E. Pace, R. Schmidt, S. Scodanibbio. mantenere attivo l’ascoltatore (emergono storie ma sono Dal 2010 è il direttore artistico della stagione di musica improvvisamente confutate). La musica di Aperghis non è contemporanea Music@Villaromana a Firenze. strettamente legata a qualche estetica musicale dominante della creazione musicale contemporanea, ma deriva nel Emanuele Torquati recentemente definito dal New suo secolo da un dialogo con altre forme d’arte e da York Times “a thoughtful musician” e dal Boston un’estrema apertura mentale nei territori dell’intelletto, Globe “a vibrant pianist”, ha studiato con G. Cardini della scienza e del sociale. Quest’alterità si combina con prima, perfezionandosi in seguito con K. Bogino, Y. l’innovazione quando include l’elettronica, il video, le Loriod-Messiaen e A. Lonquich. Suona regolarmente macchine, gli automi o i robot nelle sue performance. in Europa, Canada, Stati Uniti, Sudamerica e Africa, in Aperghis lavora a stretto contatto con un gruppo di centri musicali quali Addis Abeba, Buenos Aires (Teatro interpreti, i quali diventano del tutto parte del processo Colon), San Francisco, New York, Chicago, Vancouver, creativo. Sono attori (Edith Scob, Michael Lonsdale, Boston, Strasbourg, Paris, Lyon, Berlin, Frankfurt, Valérie Dréville, Jos Houben), musicisti (Jean-Pierre Munich, Krakow, Prague, Graz, Kiev, Ljubljana e Oslo. Drouet, Richard Dubelski, Geneviève Strosser, Nicolas Le sue esecuzioni sono state trasmesse da emittenti quali Hodges, Uli Fussenegger) o cantanti (Martine Viard, Rai Radio3, BBC Radio3, Deutschland Radiokultur, Donatienne Michel-Dansac, Lionel Peintre). Dagli anni MDR Kultur, Radio France, Radio Svizzera, RTE Lyric novanta ha condiviso nuove collaborazioni artistiche con e Euroradio. Si è esibito come solista con l’Orchestra la danza (Johanne Saunier, Anne Teresa De Keersmaeker) Filarmonica di Buenos Aires, Avanti! Chamber Orchestra, e le arti visive (Daniel Lévy, Kurt D’Haeseleer, Hans Lithuanian National Symphony, l’Orchestra Regionale Op de Beeck). I principali ensemble europei di musica Toscana, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. A contemporanea hanno sviluppato un rapporto di lavoro livello discografico, ha al suo attivo l’integrale dell’opera con Aperghis attraverso regolari commissioni che fanno di Albert Roussel, di Alexander Zemlinsky e quella di ora parte del loro repertorio (Ictus, Klangforum Wien, Charles Griffes per Brilliant Classics, oltre all’uscita in Remix, Musikfabrik, Ensemble Modern, Ensemble prima assoluta con Samy Moussa per col legno. Dal 2010 Intercontemporain, Neue Vocalsolisten, SWR Choir). è direttore artistico del Festival Music@Villaromana a Recentemente Georges Aperghis ha ricevuto il Mauricio Firenze. Kagel Prize nel 2011 e il Leone d’Oro alla Carriera della Biennale Musica di Venezia nel 2015. La Fondazione BBVA gli ha assegnato nel 2016 il premio Frontiere della Conoscenza per la categoria musica contemporanea.

Maël Bailly, nato nel 1988 a Charente Maritime, inizia il suo percorso musicale studiando il violino. È grazie alla scoperta, all’età di 16 anni, della musica improvvisata e delle tradizioni orali che inizia il suo viaggio nella creatività

16 INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2017 musicale. Il passaggio allo studio della viola, nella classe Milano sono stati, tra gli altri, E. Paci, L. Geymonat, R. di Gilles Deliège al Conservatoire de Tours, gli permette Mangione e R. Cantoni. Figlio di un matematico, deve di scoprire il repertorio contemporaneo e di conseguire il all’insegnamento del padre la passione per questa disciplina diploma di perfezionamento. Parallelamente ottiene un che lo accompagnerà in diverse importanti ricerche DEM in scrittura musicale e musica da camera e collabora compositive come, per esempio, l’approfondimento e con gruppi di improvvisazione musicale. L’incontro con l’applicazione del concetto di “spazializzazione” (Duo Alessandro Solbiati, in occasione dell’apertura della classe en résonance, Ali di Cantor, Donacis ambra), la formulazione di composizione del Conservatoire de Tours, gli apre la di una “libreria” di procedure creative e la definizione strada all’approfondimento della composizione. L’anno di un prototipo di “sintetizzatore granulare” usato nella seguente viene ammesso al Conservatoire de Paris nella realizzazione della parte elettronica di Richiamo (per ottoni, classe di scrittura musicale del XX e XXI Secolo e, nel percussioni e dispositivo informatico, Ircam 1993). Il 2014, nella classe di composizione di Gérard Pesson. catalogo di Ivan Fedele comprende oltre un centinaio di Parallelamente alla composizione, si esibisce e registra, titoli ai quali si è aggiunto Antigone, opera commissionata come violista col Quatuor Medvedkine, il Quatuor Padam dal Teatro Comunale di Firenze per l’apertura del Maggio e nell’ambito dell’improvvisazione musicale, che pratica Musicale Fiorentino 2007, che è stata insignita del XXVII insieme Joëlle Léandre, Alexandros Markéas, Vincent Le Premio “Franco Abbiati” dell’Associazione Critici Musicali Quang e Dominique Piffarelli. Italiani come migliore “novità assoluta del 2007. Oltre a numerosi lavori da camera, molte sono le composizioni Danilo Comitini è nato in Inghilterra nel 1986. per orchestra sola, con strumento concertante o sinfonico- Vive e studia in Italia, diplomandosi in pianoforte al vocali di cui En archè, 33 noms (Commissione del Teatro alla Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, dove consegue Scala di Milano) e La pierre et l’étang (…les temps…) sono le successivamente la laurea di 2° livello in pianoforte solistico. più recenti. La sua musica è stata diretta, tra gli altri, da Contemporaneamente studia composizione a Pesaro con Boulez, Eschenbach, Chung, Saalonen, Muti, Pappano, Lamberto Lugli e a Milano con Alessandro Solbiati. Come Slatkin, Robertson, Kalitzke, Wit, Valade e Rophé ed compositore vince diversi concorsi internazionali, l’ultimo eseguita da orchestre e ensemble quali BBC, Radio di dei quali a Ravenna, nel 2016. L’attività compositiva Berlino, Chicago Symphony Orchestra, SWR di Stoccarda, lo porta a essere eseguito in diversi luoghi come Pesaro Orchestre National de France, Orchestre National de Lyon, (Teatro Rossini), Nikolaev (Ucraina, Palazzo della Cultura), Orchestra Sinfonica di Varsavia, Orchestra Sinfonica Gjeonggi (Corea del Sud, Shinsegae Art Hall), Riverside Nazionale della Rai, Orchestra dell’Accademia Nazionale (California, Barbara and Art Culver Center of Arts), di S. Cecilia, Ensemble Intercontemporain, London Santiago (Cile, Universidad Alberto Hurtado), Seoul Sinfonietta, Klangforum Wien, ecc. Ivan Fedele svolge (Corea del Sud, Noon art Center), Ravenna (Teatro anche un’intensa attività didattica che lo ha visto presente Dante Alighieri), Hwaseong (Corea del Sud, Banseok Art in importanti istituzioni come l’Università di Harvard, Hall), Kirovgrad (Ucraina, Filarmonia), San Giovanni l’Università di Barcellona, la Sorbona e l’Ircam di Parigi, in Marignano (Teatro Massari), Faenza (Teatro Fellini), l’Accademia Sibelius di Helsinki, l’Accademia Chopin di Modena (Teatro Pavarotti). La sua opera lirica Gli occhiali, Varsavia, il Centro Acanthes di Avignone, il CNSM di basata su un racconto di E. A. Poe, è stata rappresentata nel Lione e il CNR di Strasburgo, oltre che nei Conservatori 2017 al Teatro Rossini di Pesaro. di Milano, Bologna e Torino. Nel 2000 è stato insignito dal Ministro della Cultura Francese dell’onorificenza di Ivan Fedele è nato a Lecce nel 1953. Ha compiuto gli “Chevalier de l’Ordre des Lettres et des Arts”. Nel 2005 studi pianistici con B. Canino, V. Vitale e I. Deckers e di è nominato Membro dell’Accademia Nazionale di Santa composizione con R. Dionisi, A. Corghi e F. Donatoni. Cecilia, Roma. Nel 2007 il Ministero della Cultura Italiano Suoi docenti alla Facoltà di Filosofia dell’Università di gli ha assegnato la Cattedra di Composizione nell’ambito

17 INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2017

dei Corsi di Perfezionamento in Studi Musicali presso stati inoltre gli incontri con Brian Ferneyhough e Toshio la stessa Accademia. Dal 2009 al 2011 è stato direttore Hosokawa. Federico Gardella insegna composizione al artistico dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Il Conservatorio di Monopoli e dal 2016 è uno dei consulenti Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia ha artistici della Fondazione Campus Internazionale di Musica nominato Ivan Fedele direttore artistico del Settore Musica di Latina. La sua musica è pubblicata dalle Edizioni Suvini per il quinquiennio 2012-2016, incarico che gli è stato Zerboni - SugarMusic S.p.A. di Milano. riconfermato fino al 2019. Nel 2016 la Fondation de France gli ha conferito il Prix International “Arthur Honegger”, Matthias Pintscher è Direttore musicale dell’Ensemble per l’insieme della sua opera. Intercontemporain e, a partire dalla stagione 2016/2017, è anche Principal Condutcor presso la Lucerne Festival Federico Gardella è nato a Milano nel 1979. La sua Academy. Prosegue, inoltre, la sua collaborazione con la BBC musica è stata presentata nei principali festival e stagioni Scottish Symphony Orchestra come Artist-in-Association e concertistiche a Tokyo (Tokyo Opera City), Milano (Festival con la Danish National Symphony Orchestra come Artist- Milano Musica), New York (Columbia University), Firenze in-Residence. La composizione e la direzione d’orchestra (Maggio Musicale Fiorentino), Riga (Festival Arena), sono, in effetti, due sfere di attività complementari per Erl (Tiroler Festspiele), Torino (Unione Musicale), Lodz Matthias Pintscher. I suoi lavori orchestrali più recenti (Lodz Philharmonic Hall), Parma (Festival Traiettorie), sono stati interpretati dalla Cleveland Orchestra, sotto Takefu (Takefu International Music Festival), Venezia la direzione di Franz Welser-Möst, dall’Orchestra del (La Biennale di Venezia), Losanna (Société de Musique Bayerische Rundfunk e dalla Melbourne Symphony Contemporaine), Latina (Festival Pontino), Bruxelles Orchestra. La sua musica si contraddistingue per il delicato (Flagey), Roma (Auditorium Parco della Musica) e Lubiana mondo sonoro in cui abita, per la complessa costruzione (Slovenian Philharmonic). Nel 2012 gli è stato conferito a e per l’esattezza dell’espressione. Tra le sue composizione Tokyo il Primo Premio al Toru Takemitsu Composition più significative si segnala la sua prima opera, Thomas Award e nel 2014 gli è stato assegnato il Premio Speciale Chatterton, commissionata dalla Dresden Semperoper, “Una Vita nella Musica – Giovani” al Teatro la Fenice Fünf Orchesterstücke per Kent Nagano e la Philharmonia di Venezia. Sue composizioni sono state interpretate da Orchestra, e Herodiade Fragmente per Claudio Abbado orchestre quali l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, e i Berliner Philharmoniker. Osiris, una composizione la Latvian National Symphony Orchestra, l’Orchestra della di vaste proporzioni, è stata co-commissionata dalla Toscana, la Lodz Philharmonic Orchestra, l’Orchestra I Chicago Symphony Orchestra, dalla London Symphony Pomeriggi Musicali, la Tokyo Philharmonic Orchestra e Orchestra e dalla Carnegie Hall ed è stata presentata in l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia; di particolare prima esecuzione da Pierre Boulez nel 2008. Matthias rilievo è inoltre la sua collaborazione con gruppi da camera Pintscher collabora, inoltre, regolarmente con importanti e ensemble dedicati al repertorio contemporaneo quali il ensembles specializzati nel repertorio contemporaneo, tra Trio di Parma, il Quatuor Diotima, l’Hilliard Ensemble, i cui l’Ensemble Modern, il Klangforum Wien, l’Ensemble Neue Vocalsolisten Stuttgart, il Vertixe Sonora Ensemble Contrechamps e lo Scharoun Ensemble. e il Divertimento Ensemble. Federico Gardella ha studiato composizione con Azio Corghi presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma e l’Accademia Musicale Chigiana di Siena e con Alessandro Solbiati ai Corsi di Perfezionamento di Sermoneta e al Conservatorio di Milano, dove si è laureato con il massimo dei voti e la lode; particolarmente importanti per la sua formazione sono

18 2017 53a edizione giovedì 6 Luglio ore 21.00 Sermoneta Castello Caetani

Malika Yessetova violino Martina Rudic violoncello Maria Grazia Bellocchio pianoforte

Workshop di composizione a cura di Alessandro Solbiati Prime esecuzioni assolute

19 2017 53a edizione

venerdì 7 Luglio ore 21.00 Sermoneta Castello Caetani GIOVANI ARTISTI DAL MONDO nell’ambito della Notte Romantica della Cultura 2017 a cura del Comune di Sermoneta

giovedì 13 Luglio ore 21.00 Sermoneta Castello Caetani GIOVANI ARTISTI DAL MONDO a cura di Franco Petracchi e Mirela Vedeva

VENERDì 21 Luglio ore 21,00 Sermoneta Castello Caetani GIOVANI ARTISTI DAL MONDO a cura e con Giovanni Gnocchi, con la partecipazione dello scrittore Renato Gabriele

lunedì 24 Luglio ore 21.00 Sermoneta Castello Caetani GIOVANI ARTISTI DAL MONDO a cura di Corrado Rojac

20 2017 53a edizione sabato 8 luglio ore 21.00 Sermoneta Castello Caetani

ENSEMBLE ARS LUDI Antonio Caggiano, Giulio Cintoni, Rodolfo Rossi Gianluca Ruggeri percussioni Arianna Gaudio voce recitante Pictures S. Reich Drumming part one Music for pieces of wood G. Battistelli Orazi e Curiazi J. S. Bach Allemande e Bourrée F. Filidei I funerali dell’anarchico Serantini E. Séjourné Venin J. Tenney Wake J. Cage Third Construction Un concerto itinerante che coniuga Lungo il percorso l’Ensemble Ars il grande repertorio contemporaneo Ludi, attraverso la musica, evoca con la magia dei luoghi del Castello le suggestioni dei temi della vita Caetani. Una voce recitante guida il medievale: il combattimento, la pubblico dal ponte levatoio al Maschio, prigionia, lo sberleffo del buffone, il dalla Piazza d’Armi alla Sala dei duello. Baroni.

21 2017 53a edizione

domenica 9 Luglio ore 21.00 Latina Giardini del Palazzo Comunale

Elissò Virsaladze pianoforte

R. Schumann Arabesque op. 18 Novelette op. 21, n. 8 Fantasiestücke op. 12

F. Chopin 2 Nocturnes op. 27 Etudes op. 10, n. 12 Nocturne op. 48, n. 1 Berceuse op. 57 Barcarolle op. 60 Nocturne op. 48, n. 2 Scherzo op. 39, n. 3

22 2017 53a edizione

martedì 11 Luglio ore 21.30 Cori Chiostro di Sant’Oliva

Luigi Attademo chitarra omaggio a torres F. Sor Fantasia Elegiaca op. 59 F. Tárrega Quattro Mazurke E. Granados Danza Española n. 5 “Andaluza” (tr. M. Llobet) J. Arcas Fantasia sobre el Paño o sea Punto de la Habana A. Jiménez Manjon Leyenda I. Albeniz Torre bermeja, Serenata op. 92 n. 12 (tr. Llobet) M. Llobet 4 Canciones Populares Catalanas Variaciones sobre un tema de Sor

Il programma è pensato come un essi, e forse il più celebre, Francisco contemporaneo di Tárrega, e primo ideale omaggio alla chitarra spagnola Tárrega, di cui le Quattro Mazurke ad aver valorizzato la nuova chitarra e al suo inventore, il liutaio Antonio rappresentano l’esempio più evidente spagnola. La stessa valorizzazione della de Torres Jurado, di cui cade il di una continuità con la grande musica musica popolare si ritrova nel catalano bicentenario della nascita. La Spagna romantica europea. Affine ad esse, la Miguel Llobet, ultimo dei grandi ha espresso fin dall’Ottocento una più tarda Leyenda di Jiménez Manjon, autori a rappresentare la tradizione peculiarità costruttiva negli strumenti una composizione dalla forma libera, tardoromantica legata alla chitarra di a sei corde che si è poi riversata nella che in parte richiama la romanza e in Torres. Le sue celebri trascrizioni, e i visione di Torres e della musica che parte il capriccio. Ancora di sapore suoi arrangiamenti di canzoni popolari nasce attorno a questa nuova idea di romantico la quinta danza spagnola rappresentano i vertici dell’estetica suono. Le premesse di tutto questo le di Granados, che insieme ad Albeniz, della chitarra di quel tempo. Non troviamo già in Fernando Sor, autore autore della successiva Torre bermeja, secondo a nessun altro chitarrista nato nel 1778, che ha incarnato fin sarà uno degli autori più presenti del suo tempo, Llobet scrive anche dalle sue prime opere lo stile classico nel repertorio dei grandi chitarristi diverse opere dal marcato carattere nel quale non rinuncia a pensare la spagnoli tra i due secoli (entrambe le virtuosistico, come le Variaciones qui chitarra come una piccola orchestra. trascrizioni sono infatti opera di Miguel proposte (altro non sono che variazioni Qui è presentata la sua opera più Llobet, che consacrerà la sua arte alla sul tema della Follia di Spagna), dove romantica, che più lo proietta verso valorizzazione del repertorio spagnolo). arriva a utilizzare scritture impervie quell’estetica che caratterizzerà gli Di ispirazione più marcatamente e del tutto nuove per la chitarra del autori spagnoli a venire. Primo tra popolare è la Fantasia di Julian Arcas, tempo. Luigi Attademo

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mercoledì 12 Luglio Latina Chiesa di San Francesco d’Assisi

ore 19.00 Presentazione del Libro Petr Eben. La vita e le opere del compositore ceco. Canto di un intero popolo e messaggio all’umanità di Kateřina Vondrovicová

ore 19.30 Giovanni Clavorà Braulin organo Francesco Sabatini voce recitante

P. Eben Musica Dominicalis (Nedělní hudba) Fantasia I (sul Kyrie della Messa della Domenica) Fantasia II (idem) Moto ostinato Finale (sul Kyrie della Missa in tempore paschali e sul Salve Regina)

24 2017 53a edizione venerdì 14 Luglio ore 21.00 Sermoneta Castello Caetani

Lorna Windsor voce Elena Casoli chitarra M. GIULIANI Par che di giubilo l’alma delira (1813) da “Sei Cavatine” op. 39 S. SCIARRINO L’addio a Trachis II (1987) trascizione di Maurizio Pisati dall’originale per arpa S. BUSSOTTI Lettura di Braibanti da “Sette Fogli” (1963) trascrizione M. Panni M. PANNI ZODIAC (2015) Pisces - Aries - Taurus - Gemini - Cancer - Leo * testi di Gaia Servadio

M. GIULIANI Alle mie tante lacrime (1813) da “Sei Cavatine” op. 39 S. BUSSOTTI Accompagnamento di Popolaresco (1989) da “Bozzetto Siciliano” per chitarra M. FELDMAN Only (1976) (Sonette an Orpheus, XXIII) testo originale di Rainer Maria Rilke M. GIULIANI Confuso, smarrito… (2013) da “Sei Cavatine” op. 39 M. PANNI ZODIAC (2015) Virgo - Libra - Scorpio - Sagittarius - Capricorn - Aquarius * testi di Gaia Servadio

* prima esecuzione integrale

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sabato 15 Luglio ore 21.00 Latina Giardini del Palazzo Comunale

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO Marco Angius direttore Michele Marco Rossi violoncello Gianluca Littera armonica

F. J. Haydn/G. Petrassi Adagio e Minuetto variato (1955) (dalla “Sonata a 3” per violino e basso) per violoncello e orchestra. Elaborazione orchestrale di Goffredo Petrassi. Prima esecuzione assoluta della partitura edita. Manoscritto originale conservato presso l’Istituto Petrassi E. Morricone Immobile n. 2 (2001) per armonica a bocca e 12 archi L. v. Beethoven Sinfonia n. 7 in La maggiore, op. 92 Poco sostenuto - Vivace Allegretto Presto Allegro con brio

L’Adagio e Minuetto variato per violon- riformulandone in termini radicali la la concezione dell’orchestrazione nei cello e orchestra è una rielaborazione strumentazione, concepita per un’or- dettagli più minuti. La composizione, orchestrale che Goffredo Petrassi ha chestra da camera dal colore tardoclas- realizzata da Petrassi nel 1955 e de- realizzato a partire da una “Sonata a sico (flauti, oboi, clarinetti, fagotti e cor- dicata al grande violoncellista Arturo 3” per violino e basso di Franz Joseph ni a coppie, oltre alle cinque parti degli Bonucci, assume così i connotati di un Haydn. Si tratta della prima esecuzio- archi), che viene a coadiuvare una voce concerto per violoncello e orchestra in ne assoluta di una partitura rimasta strumentale di assoluto protagonismo: incognito, che restituisce la linea archi- finora inedita, recentemente pubbli- quella del violoncello, aggiunta ex novo tettonica del classicismo con un colore cata dalle Edizioni Suvini Zerboni. e dunque totalmente riconducibile al apparentemente rispettoso delle sono- La composizione, il cui autografo è cu- pensiero compositivo petrassiano, quasi rità tardo settecentesche, ma in realtà stodito presso l’Istituto di Studi Musi- costituisse il tramite tra il “testo” anti- prodotto della più squisita cultura neo- cali “Goffredo Petrassi” e la Fondazio- co del collega austriaco e una moderna classica del Novecento italiano. ne Campus Internazionale di Musica sensibilità novecentesca, così come del di Latina, riscrive la pagina haydniana tutto ascrivibile all’autore moderno è 26 2017 53a edizione

Domenica 16 Luglio ore 19.30 Fossanova - Infermeria Giovanni Gnocchi violoncello Eugenia Tamburri pianoforte La Haus-Musik nel 1800 Viaggio attraverso l’Europa. “Omaggio a Daniil Shafran” L. v. BeethoveN 12 Variazioni in Sol maggiore (sul tema ‘See the conqu’ring hero comes’ dal Judas Maccabaeus di Händel, WoO 45) Sonata in Sol minore n. 2, op. 5 n. 2 Adagio sostenuto ed espressivo - attacca: Allegro molto, più tosto presto Rondò. Allegro Germania R. Schumann Intermezzo dalla Sonata F. A. E. (originale per violino e pianoforte) Sängers Trost, Lied op. 127/1 (originale per voce e pianoforte) Polonia (e Francia) F. Chopin Valse in Do diesis minore op. 64 n.2 (versione per violoncello e pianoforte di K. Davidov) H. WIENIAWSKI Scherzo - op. 16 (versione per violoncello e pianoforte di H. Schiff) Russia (e Francia) P. I. Čajkovskij Valse Sentimentale op. 51 n. 6 (versione per violoncello e pianoforte di D. Geringas) Souvenir d’un lieu cher, Mélodie op. 42 n. 3 (versione per violoncello e pianoforte di D. Shafran) Spagna! H. Granados Intermezzo da Goyescas (versione per violoncello e pianoforte di G. Cassadò) G. Cassadò Requiebros Russia e Spagna! R. Ščedrin In the style of Albeniz (versione per violoncello e pianoforte di D. Shafran) 27 2017 53a edizione

Sabato 22 Luglio ore 19,00 Sermoneta - Castello Caetani Presentazione del Libro Faccia da Jazz di Gualtiero Titta

ore 21.00 JAZZ CLASSICA ed ALTRO IALSAX QUARTET: Gianni Oddi Soprano Sax Filiberto Palermini Alto Sax Alessandro Tomei Tenor Sax Marco Guidolotti Baritone Sax Quartetto di sassofoni con pianoforte G. Gershwin An American in Paris B. Mintzer Quartet # 2 in three Movements (Montuno, Gentle, Mosaic) A. Romero Saxophone Quartet (Fandango, Choro y Tango) Brecker Brothers Medley: Song for Barry, African Skies, Some Skunk Funk (Arr.: Marco Guidolotti) L. Schifrin, L.Bacalov, L. Bernstein, E. Morricone, N. Rota Colonne Sonore F. Palermini Quadri Riflessi per sax alto ed elaborazioni elettroacustiche (Solista: F. Palermini sax alto) A. Piazzolla Adios Nonino, Oblivion R. Galliano Tango pour Claude (Arr.: Marco Guidolotti) M. Guidolotti Funkology

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Domenica 23 Luglio ore 19.30 Fossanova Infermeria

TRIO ROMA CLASSICA Antonello Maio pianoforte Santi Interdonato violino Alessandra Leardini violoncello g. Donizetti Trio in Re maggiore Allegro, Largo, Allegro F. Chopin Trio op. 8 in Sol minore Allegro, Scherzo, Adagio, Polacca F. Mendelssohn Trio op. 49 in Re minore Allegro molto, Andante, Scherzo, Allegro appassionato

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sabato 29 Luglio ore 21.00 Cisterna di Latina Parco di Pantanello/Oasi di Ninfa

musiche per un giardino (e un omaggio al bosco)

Alfonso Alberti pianoforte

R. Schumann Waldszenen op. 82 F. Schubert/F. Liszt Die Rose G. Gaslini Fiori musicali: Artemisia - Hypericum - Ligustrum - Pulsatilla Amantilla - Hesperis - Speronella - Gensara P. I. Čajkovskij Il bucaneve dai “Mesi” C. Debussy Jardins sous la pluie da “Estampes” K. S. Sorabji Le jardin parfumé

30 2017 53a edizione lunedì 31 Luglio ore 21.00 Sermoneta Castello Caetani Orchestra Nazionale dei Licei Musicali italiani Francesco Di Peri direttore A. Sacchini Edipo a Colono, Ouverture L. v. Beethoven I movimento dalla Sinfonia n. 1 in Do maggiore op. 21 C. Saint-Saëns Il cigno per violoncello e orchestra, dal “Carnevale degli animali” L. v. Beethoven II movimento dalla Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92 E. Morricone Gabriel’s oboe; Moderato da “Il Buono, il Brutto e il Cattivo”; Lentamente da “C’era una volta il West”; Paso Doble (Danza spagnola) da “Per qualche dollaro in più”; L’Estasi dell’oro da “Il Buono, il Brutto e il Cattivo” (trascrizioni di G. Cristiano).

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partecipano

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ALFONSO ALBERTI suona (il pianoforte) e scrive (libri (Premio Abbiati 2017), oltre a Káťa Kabanová di Janáček sulla musica). Sua grande passione è la musica d’oggi, nella al Teatro Regio di Torino con la regia di Robert Carsen convinzione che essa sia un’opportunità formidabile per ca- (2017), il Prometeo di Luigi Nono nella nuova edizione al pire il tempo che ci troviamo a vivere, e noi stessi che vivia- Teatro Regio di Parma (2017), Aspern di Sciarrino (Fenice), mo in questo tempo. Gli sono state affidate più di cento pri- Jakob Lenz di Wolfgang Rihm e Don Perlimplin di Bruno Ma- me esecuzioni assolute, fra cui opere riscoperte di G. Scelsi, derna (entrambi al Comunale di Bologna), La volpe astuta di N. Castiglioni, G. Sinopoli. Ha suonato in luoghi come il Janáček, L’Italia del destino di Luca Mosca e La metamorfosi Konzerthaus di Vienna, il LACMA di Los Angeles, la Cap- di Silvia Colasanti (entrambi al Maggio Fiorentino), Il suo- pella Paolina del Quirinale e il Teatro Bibiena di Manto- no giallo di Alessandro Solbiati (Bologna, “Premio Abbiati” va. Ha pubblicato più di venti dischi solistici e cameristici. 2016), Alfred, Alfred di Franco Donatoni, Il diario di Nijinsky Il CD Stradivarius col Concerto di Petrassi ha vinto il Pre- di Detlev Glanert. Già direttore principale dell’Ensemble mio della critica come miglior disco 2012 in Italia. Recen- Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala, dal settem- te è l’uscita di Giorgio Gaslini: Murales Promenade, sempre per bre 2015 è direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Stradivarius. Fra i suoi libri: La rosa è senza perché. Niccolò Ca- Padova e del Veneto con cui ha già all’attivo un’ampia di- stiglioni, 1966-1996 (LIM, 2012), Vladimir Horowitz (L’Epos, scografia e l’integrale delle sinfonie di Beethoven. Tra i suoi 2008), Le sonate di Claude Debussy (LIM, 2008) e Niccolò Casti- libri: Come avvicinare il silenzio (Rai Eri, 2007), Del suono estremo glioni, 1950-1966 (LIM, 2007). (Aracne, 2014). I prossimi impegni prevedono l’inaugura- zione e chiusura del Festival Milano Musica 2017, la Medea MARCO ANGIUS ha diretto Ensemble Intercontempo- di Dusapin al Comunale di Bologna, l’inaugurazione della rain, London Sinfonietta, Tokyo Philharmonic, Orchestra Biennale Musica di Venezia 2017 con Inori di Stockhausen, Nazionale della Rai di Torino, Orchestra del Teatro La Fe- la prima assoluta di Fammi udire la tua voce di Guarnieri allo nice, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bo- Sperimentale di Spoleto. logna, Teatro Regio di Torino, Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, Orchestra Verdi, Orchestra della Svizzera Italia- ARS LUDI nasce nel 1985 e come ensemble si è esibito in na, Orchestre de Lausanne, Orchestre de Nancy, Orchestra USA, Canada, Spagna, Germania, Messico, Cina, Svezia, della Toscana, I Pomeriggi Musicali, Luxembourg Philhar- Gran Bretagna, Francia, Svizzera e in alcune di queste occa- monie, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam. Nel 2007 sioni ha registrato per le emittenti radio-televisive nazionali. ha ottenuto il Premio Amadeus per il CD Mixtim di Ivan Elemento centrale del lavoro musicale è la realizzazione, an- Fedele (2007), compositore del quale ha inciso tutta l’opera che attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, di materiali per violino e orchestra con l’Orchestra Sinfonica Nazionale sonori concreti e di eventi scenico-teatrali, di progetti musi- della Rai. La nutrita discografia comprende opere di Sciar- cali atti a superare la dimensione del concerto tradizionale. rino (tra cui Luci mie traditrici, Canzoni del XX secolo, Cantare In questo contesto l’attività produttiva dell’ensemble è stata con silenzio, Le stagioni artificiali, Studi per l’intonazione del mare), indirizzata in più direzioni creative, tramite collaborazioni Nono (Risonanze erranti), Schönberg (Pierrot lunaire), Evange- con artisti quali S. Accardo, L. Andriessen, G. Battistelli, listi (Die Schachtel), Dallapiccola, Togni, Battistelli (L’imbalsa- A. Curran, W. Duckworth, P. Fresu, S. Reich, A. Ruggiero, matore), Donatoni (Abyss), Bach (Die Kunst der Fuge), Adámek G. Sinopoli. Discografia: Il Pontesonoro, Musica Verticale, (con l’Ensemble Intercontemporain per l’etichetta Wergo). Edipan, Live in Sogna ’99 (serie limitata e privata), Bril- Marco Angius ha inaugurato la Stagione 2016/2017 del liant: J. Cage Four Walls e Music for Piano and Percussion, Festi- Teatro La Fenice dirigendo Aquagranda di Filippo Perocco val Opera Barga: live CD Living Room Music.

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LUIGI ATTADEMO inizia la sua parabola artistica lau- no Giorgianni ed è diretta dal Capitano di fregata Mae- rendosi terzo al “Concours International d’Exécution stro Antonio Barbagallo. Il repertorio musicale abbraccia Musicale” di Ginevra del 1995. Nato nella scuola del chi- ogni genere, dalla musica originale per banda al classico, tarrista-compositore Angelo Gilardino, conta tra i suoi ma- lirico-sinfonico, leggero e jazz. Tra gli importanti palcosce- estri Giovanni Guanti, Julius Kalmar, Alessandro Solbiati, nici nazionali spiccano il Teatro alla Scala, l’Auditorium e Emilia Fadini. Laureato in Filosofia con una tesi sull’inter- il Teatro dal Verme di Milano; l’Accademia Nazionale di S. pretazione musicale, ha registrato più di dieci CD, tra cui Cecilia - Auditorium Parco della Musica, il Teatro dell’O- monografie dedicate alle Sonate di Domenico Scarlatti, a J. pera, l’Auditorium della Conciliazione e la Sala Accademi- S. Bach, alle opere inedite ritrovate nell’Archivio Segovia e ca del Conservatorio Santa Cecilia di Roma; il Teatro San ai Quintetti di Luigi Boccherini. Dedica la gran parte della Carlo di Napoli; il Teatro Regio e l’Auditorium Paganini sua attività alla musica da camera e a progetti monografi- di Parma; il Teatro Carlo Felice di Genova; il Teatro Verdi ci, tra cui la recente registrazione integrale delle Suites per di Trieste; il Teatro Petruzzelli di Bari; il Teatro Bellini di liuto di Bach (pubblicato nel 2011 per la Brilliant Classics) Catania; il Teatro La Fenice di Venezia. La Banda Musicale e un progetto su Paganini e la musica contemporanea. Tra della Marina Militare ha anche al suo attivo numerose par- i suoi recenti progetti, la pubblicazione dell’antologia e del tecipazioni a trasmissioni radio-televisive e una vasta pro- CD con le musiche contemporanee per chitarra dedicate duzione di materiale video e discografico che comprende le a Paganini (Ed. Sinfonica) e l’integrale delle opere di Nic- registrazioni dei più importanti concerti e brani. colò Paganini per chitarra sola per la prima volta suonate integralmente su una chitarra dell’epoca (Brilliant, 2013). ANTONIO BARBAGALLO è nato a Catania il 4 set- Nel 2014 la rivista Amadeus ha dedicato a lui il numero tembre 1968 e si è diplomato in Composizione, Pianoforte, di maggio con la pubblicazione di un CD monografico su Strumentazione per Banda, Musica Corale e Direzione di Fernando Sor. Nel 2015 ha riproposto in Italia l’impegna- Coro. Ha conseguito inoltre il Diploma Accademico di II tiva opera di Hans Werner Henze, El Cimarrón. È docente livello in Direzione e Strumentazione per Banda presso il attualmente presso ISSM G. Donizetti di Bergamo. Conservatorio di Musica Santa Cecilia in Roma e il Diplo- ma di alto perfezionamento in Direzione di Banda al corso BANDA MUSICALE DELLA MARINA MILITARE triennale istituito dall’Accademia Musicale di Pescara. Ha uno dei più antichi complessi bandistici militari italiani trae studiato Organo e Composizione organistica e ha frequen- origine dai piccoli complessi strumentali che nelle Marine tato il corso di perfezionamento in Direzione, Strumenta- preunitarie erano normalmente imbarcati sulle navi am- zione e Composizione per Banda, istituito dall’Accademia miraglie. Oggi, la Banda si esibisce regolarmente in Italia Nazionale di Santa Cecilia. Nell’anno accademico 1998/99 e all’estero. Per la sua capacità di rappresentare attraverso e all’inizio dell’ a.a. 1999/2000, è stato docente di Stru- la musica l’impegno della Marina nel sociale e negli aiu- mentazione per Banda presso il Conservatorio di Musica D. ti umanitari, nel 2004 è stata insignita del Cavalierato di Cimarosa di Avellino. Nell’anno accademico 1999/2000 è Pace dal Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli di stato docente di Teoria e Solfeggio presso l’Istituto Musica- Assisi. L’organico della Banda si compone di un Maestro le G. Navarra di Gela (CL). Autore e trascrittore di materia- Direttore, un Maestro Vicedirettore, 102 orchestrali e un le didattico e di composizioni per coro, gruppi da camera, archivista, tutti in servizio permanente effettivo, provenien- banda, orchestra, è membro di commissione in numerosi ti dai più famosi conservatori di musica. Attualmente la concorsi nazionali, svolgendo inoltre attività didattica nel Banda è comandata dal Capitano di fregata Santo Paga- campo bandistico, con corsi e convegni sulla direzione,

34 2017 53a edizione storia e analisi del repertorio. Dal 1991 al 2000 ha diret- Concerto Budapest), in collaborazione con ensembles to l’Associazione “Orizzonti Musicali” - Schola Cantorum (Ensemble Modern, Sentieri Selvaggi, Divertimento En- “Maria SS. del Rosario” di Fleri, Zafferana Etnea (CT) con semble) e studi di informatica musicale. Ha inciso per Ri- un’intensa attività concertistica e la produzione di mate- voAlto, Dabringhaus&Grimm, Larecords, BMG Ricordi, riale discografico. Dal 2002 dirige anche il Coro Polifonico Victor Japan, Col Legno, Velut Luna, Stradivarius, Scan- Santarosa (Roma). Ha diretto la Banda Nazionale dei Vigili dicus. Ha realizzato video e DVD con Vortice/Spi, Gog/ del Fuoco dal 1996 al 2000 e nell’ottobre dello stesso anno, DIST Genova, Limen Music, Musik Syd Channel Sweden. ha vinto il concorso per Maestro Direttore della Banda Mu- Per Al Gran Sole ha partecipato al film dedicato a D. Scar- sicale della Marina Militare Italiana, con la quale svolge latti (2006), a J. S. Bach (2010), a Carlo Gesualdo da Ve- un’intensa attività concertistica sia in Italia che all’estero. nosa (2015). Nel 2009 Al Gran Sole ha realizzato il film documentario “Nelle Corde di Elena”. Dal 2002 è docente MARIA GRAZIA BELLOCCHIO ha compiuto gli presso la Hochschule der Künste Bern e tiene masterclas- studi musicali al Conservatorio Giuseppe Verdi di Mi- ses in Italia e all’estero (Liten Gitarrenakademie-Sweden). lano con Antonio Beltrami e Chiaralberta Pastorelli, Nel 2016 ha collaborato con la Fondazione Cini di Venezia diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la men- come docente e performer al progetto “Research-Led Per- zione d’onore, ha proseguito gli studi alla Hochschu- formance”. Nel 2017 ha tenuto concerti e masterclasses in le di Berna con Karl Engel e a Milano con Franco Gei. Cina, a Pechino, Nanchang e Shanghai. Tra i suoi strumen- Nelle sue prime apparizioni in pubblico ha eseguito il concer- ti, una chitarra originale Luìs Panormo del 1846. to di Scriabin con l’Orchestra della RAI di Milano e il primo concerto di Beethoven con l’Orchestra del Conservatorio di GIOVANNI CLAVORÀ BRAULIN concertista e profes- Milano e l’Orchestra Sinfonica Siciliana, e Les Noces di Stra- sore di Organo e Composizione organistica nel Conserva- winsky al Teatro Comunale di Bologna. Suona regolarmente torio Statale di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze, svolge per le maggiori istituzioni concertistiche italiane e straniere. un’intensa e qualificata attività in Italia e all’estero, ospite di Il suo repertorio spazia da Bach ai giovani compositori con- importanti festival e rassegne internazionali in Germania, temporanei. Collabora stabilmente con il Divertimento En- Svizzera, Svezia, Belgio, Repubblica Ceca, Russia, Polonia, semble diretto da Sandro Gorli regolarmente presente nei Repubblica Slovacca, Regno Unito, Spagna, Finlandia, maggiori festival italiani ed europei. Ha inciso CD per Ri- Ungheria. Si impegna inoltre per il restauro e la valorizza- cordi e Stradivarius con opere di Bruno Maderna, Mauro zione del ricco patrimonio organario del suo Paese. Il suo Cardi, Giulio Castagnoli, Sandro Gorli, Franco Donatoni, repertorio spazia dal Rinascimento alla musica contempo- Matteo Franceschini, Stefano Gervasoni. Insegna pianofor- ranea, con particolare riferimento all’opera di J. S. Bach te presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Donizetti e alla letteratura romantica e moderna italiana, tedesca e di Bergamo e tiene regolarmente corsi di perfezionamento francese. Nella ricorrenza del bicentenario della nascita di pianistico dedicati al repertorio classico e contemporaneo. Franz Liszt ne ha eseguito a Roma l’intera opera per orga- no, all’interno della manifestazione Liszt e Roma. Ha regi- ELENA CÀSOLI è ospite di festival internazionali (Mel- strato concerti per la RAI Radiotelevisione Italiana, la Ra- bourne Festival, Hamburg Festspiel, MiTo, New Music dio Vaticana, la Radio Canadese, la Televisione e la Radio Prague, Biennale Venezia, Dresdner Musikfestspiel, Sin- Slovacca. Collabora con riviste musicali specializzate ed ha gapore Int. Guitar Festival, Milano Musica, Uniandes curato una Storia della Musica Sacra nella Città di Roma Bogotà, Uppsala Int. Festival) come solista, con orchestre durante i Giubilei, dal 1300 al 2000. Nel 2015 ha curato sinfoniche (Mahler Chamber Orchestra, Orchestra RAI, per la Armelin una edizione critica dei Fiori Musicali di G.

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Frescobaldi. Nel febbraio 2016 ha pubblicato per la Zecchi- tato come solista assieme a Yo-Yo Ma, e suonato sotto la ni Editore la traduzione italiana della biografia del rinoma- direzione di G. Dudamel, Ch. Hogwood, C. Rizzi, P. De- to compositore ceco Petr Eben (K. Vondrovicová - Panton spalj, all’Hong Kong Arts Festival, Mozarteum Salzburg, 1995, Schott 2000), del quale si impegna a diffondere l’o- Wiener Konzerthaus, Essen Philharmonie, Rosengarten di pera. Vincitore di alcuni concorsi organistici nazionali e del Manheim, Kurhaus di Wiesbaden e in molte altre sale e concorso a cattedre per l’insegnamento nei Conservatori festivals. Primo Violoncello solista per 8 anni (2002-2010) Statali di Musica, è risultato vincitore del Concorso Orga- della Camerata Salzburg, con cui ha suonato anche come nistico Internazionale “Flor Peeters” di Mechelen (Belgio) solista e camerista in tutto il mondo, nella passata stagione nel 1988. Ha compiuto i suoi studi musicali nel Conser- ha ricoperto il ruolo di Guest Principal Cellist alla Royal vatorio “Santa Cecilia” di Roma, conseguendo i Diplomi Philharmonic Orchestra di Londra, dopo aver già collabo- in: Pianoforte, Organo e Composizione organistica; sotto rato come primo violoncello ospite nella Philharmonia Or- la guida di Domenico Bartolucci – allora direttore della chestra di Londra, Münchner Philharmoniker, Orchestra Cappella Sistina – si è inoltre diplomato in Musica corale Mozart, co-principal nella London Symphony, e dal 2008 e Direzione di coro. Parallelamente ha proseguito gli studi è membro della Lucerne Festival Orchestra di Claudio Ab- umanistici, laureandosi con lode in Lettere Classiche presso bado. In seno ad essa si è esibito anche in formazioni came- l’Università “La Sapienza” di Roma. È direttore artistico ristiche con i Solisti della Lucerne Festival Orchestra alla delle attività musicali della Chiesa di S. Marcello al Corso KKL di Lucerna e in Giappone. Fondatore del Quartetto in Roma e organista in S. Pietro in Vaticano. di Cremona e del David Trio, ha vinto Premi in concorsi cameristici internazionali in Europa e USA. Premiato dal RENATO GABRIELE è poeta e scrittore. Ha pub- Borletti-Buitoni Trust di Londra e vincitore dell’Audience blicato nove libri di poesia, quattro volumi di nar- Prize della Wigmore Hall, si è esibito presso i più importan- rativa, cinque drammi per il teatro e tre libri di sag- ti festivals europei anche con i membri del Quartetto Ha- gi. Per la sua scrittura poetica ha riportato prestigiosi gen, L. Kavakos, A. Lucchesini, A. Madzar, Mahler Cham- premi ed è stato selezionato per il Premio Viareggio. ber Soloists, D. Poppen, B. Bonney e ha suonato in duo con Il suo Elegie del cercatore di conchiglie è tradotto in lingua polac- A. Lonquich per le Serate Musicali di Milano. A seguito di ca ed è stato al centro di un fitto programma di letture in un concorso internazionale, Giovanni è stato scelto come varie città della Polonia ed alla radio nazionale polacca, su Univ. Prof. di Violoncello della Univeristät Mozarteum di invito dell’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia. Renato Salisburgo. Giovanni ha studiato R. Filippini e M. Brunel- Gabriele ha all’attivo un nutrito numero di letture poetiche lo, si è diplomato al Conservatorio di Rovigo con lode sotto pubbliche. I suoi romanzi Il Comandante della caccia reale e la guida di L. Simoncini. Ha frequentato le lezioni di E. Appena ieri eravamo felici sono stati selezionati per il Premio Bronzi e C. Hagen e le Masterclass di H. Schiff, S. Isserlis, Campiello. Renato Gabriele ha scritto un libro di saggi in- A. Meneses, D. Geringas, N. Gutman, F. Rados. torno ai poeti polacchi del Novecento, contribuendo alla diffusione della conoscenza di quella poesia in Italia ed è IALSAX QUARTET GIANNI ODDI ha studiato insignito dell’onorificenza di Benemerito della Repubblica Pianoforte con Alfredo They e Saxofono con Alber- di Polonia, conferitagli con brevetto di quel Governo. to Fusco e Baldo Maestri. È stato per molti anni 1° Sax Alto dell’Orchestra della RAI di Roma e della PMJO. GIOVANNI GNOCCHI laureato ai Concorsi violoncel- Ha insegnato Pianoforte Compl. al Conservatorio di Frosi- listici Primavera di Praga, Antonio Janigro di Zagabria e none. Vanta collaborazioni prestigiose con: Saxes Machine vincitore del Concorso “F. J. Haydn” di Vienna, ha debut- di Bruno Biriaco, Enrico Pieranunzi, Luis Bacalov, Rosa-

36 2017 53a edizione rio Giuliani, Maurizio Giammarco, John Lewis, Gil Evans, Alfa Music, EmArcy. Attualmente è titolare della cattedra Dizzy Gillespie, Mike Westbrook, George Russell, Maria di Saxofono Jazz presso il Conservatorio G.B. Pergolesi di Schneider, Bill Holman, Mike Stern, Bob Brookmayer. Fermo dove fonda e dirige il “Pergolesi Jazz Ensemble”. Ha compiuto tournée in: U.S.A., Canada, Brasile, Argen- ALESSANDRO TOMEI si diploma in Sassofono con tina, Giappone, Cina, Corea, Australia, Francia, Germa- il massimo dei voti presso il Conservatorio Licinio Refi- nia, Polonia, Austria, Africa e Medio Oriente. Numerose ce di Frosinone sotto la guida del M° Massimo Bettazzi. sono le collaborazioni discografiche per prestigiose etichet- Successivamente si specializza in Musica Jazz al C.P.M. te come: Edi-Pan, Fonit Cetra, Parco della Musica, RCA, di Siena e alla Università della Musica di Roma. Nel Universal, Yal Records, Via Veneto Jazz, Warner/Chappell 1996 inizia un’intensa attività concertistica collaboran- Music, Riviera Jazz Records, Pentaflowers, Beat Records, do con i massimi esponenti della scena artistica italiana BMG, Verve. È fondatore e Direttore di “Ials Jazz Big ed internazionale tra i quali: Tullio De Piscopo, Stefano Band”, orchestra di 16 musicisti con la quale tiene presti- Di Battista, Franco e Dino Piana, Pietro Iodice, Mario giosi concerti con illustri ospiti come: Marcello Rosa, Cic- Corvini, Riccardo Biseo, Cicci Santucci, Rosario Giulia- ci Santucci, Fabrizio Bosso, Franco e Dino Piana. Solista ni, Benny Golson, Enrico Rava, Maurizio Giammarco, in numerosi concerti e colonne sonore composte e diret- Luis Bacalov, Ennio Morricone, Roberto Gatto, Bruno te da E. Morricone. Ha collaborato in qualità di docen- Tommaso, Javier Girotto, Enrico Pieranunzi. Vincitore te al “Biennio di Sassofono” presso il Conservatorio di S. di 3 Contest Jazz (S. Anna Arresi, Baronissi, Mentana). Cecilia. Svolge attività concertistica in Italia ed all’estero. Ha all’attivo tre CD “Subzero”, “Lavori in Corso” e FILIBERTO PALERMINI inizia gli studi all’età di 16 “Quattro Sogni” inciso con il gruppo “Bloom”. Da molti anni diplomandosi sempre con il massimo dei voti presso anni collabora con la Rai e Mediaset negli show più im- il Conservatorio di Frosinone in Saxofono, Jazz e Musica portanti in qualità di solista al fianco di artisti di grande Elettronica. Consegue la laurea specialistica in Jazz con il levatura come: Mario Biondi, Gino Paoli, Ornella Vano- massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio S. Ceci- ni, Neri Marcorè, Gigi Proietti, Cristian De Sica. È auto- lia di Roma. Dal 1992 svolge una intensa attività artistica re delle musiche di quattro brani del CD “Soho Night” come strumentista e come arrangiatore muovendosi con interpretato dalla cantante Kate Robbins e registrato re- versatilità e spirito di sperimentazione sia nel campo del- centemente presso gli studi “Abbey Road” (Londra). Ha la musica improvvisata (jazz e derivati) che in quello della compiuto tournée in Colombia, Argentina, Stati Uniti, musica contemporanea partecipando a numerosi festivals Canada, Inghilterra, Svizzera, Francia, Spagna, Olanda. internazionali in Italia (Clusone Jazz, Atina Jazz, Cantie- MARCO GUIDOLOTTI si è laureato con 110 e Lode in re Internaz. dell’Arte, Barga Jazz, Pescara Jazz, Roccella Musica Jazz al Conservatorio Santa Cecilia di Roma con Jonica Jazz) e tournée all’estero (Iran, Albania, Tunisia, il M° Paolo Damiani e diplomato in Clarinetto al Con- Romania, Ungheria, Brasile, Argentina, Colombia, Gua- servatorio A. Casella dell’Aquila con il M° Domenico temala, Stati Uniti). Collaborazioni prestigiose con: Peter Lanzara. Ha suonato al Jazz Festival di Nyons, al Barga Erskine, Palle Danielsson, John Newton, Enrico Piera- Jazz Festival, Ottawa Jazz Festival, “Nantes Jazz Festival”. nunzi, John Taylor, Bob Mintzer, Paquito D’Rivera, Luis Ha vinto il premio della critica del pubblico al Concorso Bacalov, Mike Stern, Diane Schuur, Alex Spiagin, Tom “M.Urbani”(2009) ed il 1° Premio dello stesso concorso nel Harrell, Adam Nussbaum, Robin Eubanks, Larry Carl- 2010. Ha inciso il suo primo cd “Nel segno di Max” per ton, Chris Potter. Ha all’attivo numerose incisioni disco- la Philology Label, successivamente registra con il proprio grafiche per diverse etichette italiane ed europee come: nome i cd “Etruschi in Jazz” per la PIMU e “S’Wonderful” Splash, Philology, Materiali Musicali, Via Veneto Jazz, dedicato a Gerry Mulligan per la Tosky Records. Ha col- 37 2017 53a edizione

laborato con illustri musicisti tra i quali: Rosario Giuliani, Musica nel Cinema (2003), con un programma di compo- Stefano Di Battista, Pino e Pietro Iodice, Mario e Claudio sizioni arrangiate e dirette dal premio Oscar Louis Bacalov. Corvini, Paolo Damiani, Enrico Pieranunzi, Gabriele Mira- Per lui hanno scritto numerosi compositori tra cui Ennio bassi, Massimo Nunzi, Paolo Silvestri, Javier Girotto, Tullio Morricone ci cui nel 2010 con l’Orchestra dell’Accademia De Piscopo, Bob Mintzer, Roberto Gatto, Ennio Morrico- ha eseguito in prima mondiale la composizione Immobile n. 2 ne, Woody Allen, Armando Trovajoli, Luis Bacalov, Dee sotto la direzione dello stesso compositore. Collabora con Dee Bridgwater, Randy Crawford, Dave Liebman, Fabrizio Kremerata Baltica del violinista Gidon Kremer, con il quale Bosso, Miroslav Vitous, Bob Brookmeyer, Wayne Marshall, si è esibito in Europa e nel Festival di Lockhenaus in Austria Danilo Rea, Paul Mc Candless, Eric Marienthal, Gary (2011). Nel 2012 ha suonato a Vienna al Musikverein con Smulyan. Ha compiuto tournée in tutto il mondo: Stati l’Orchestra Tonkünstler-Orchester Niederösterreich diret- Uniti, Canada, Argentina, Portogallo, Colombia, Svizzera, ta dal M° Andrea Orozco. In ambito jazzistico, annovera Turchia, Francia, Belgio, Albania, Russia, Tunisia. collaborazioni con artisti internazionali quali Ute Lemper ed Ivan Lins. Nel Febbraio 2016 è stato ospite del prestigio- Gianluca Littera dopo aver conseguito con il mas- so Féstival Présences a Parigi, presso la Maison de Radio simo dei voti e la Menzione d’Onore il Diploma di Viola, France, per eseguire il brano a lui dedicato dal compositore nel 1985, Gianluca Littera scopre l’armonica cromatica e Francesco Filidei per armonica ed ensemble. Nel 2017 sarà vi si dedica totalmente, sino a diventare oggi uno tra i po- a Ginevra con l’Orchestra “Experimental Studio”. Sarà chissimi solisti al mondo a proporsi con questo strumento ospite del celebre violista Yuri Bashmet nel suo omonimo sia in ambito classico sia in ambito jazz. Gianluca Littera Festival a Minsk in Russia nell’ottobre 2017. è regolarmente ospite d’importanti manifestazioni interna- zionali e istituzioni musicali quali: Kremerata Baltica, Or- OPV ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO chestra Sinfonica di Norimberga (Germania), Guangzhou fondata nell’ottobre 1966, in oltre 50 anni di attività OPV Symphony Orchestra (Cina) l’Accademia Nazionale Santa si è affermata come una delle principali orchestre italiane. Cecilia, Orchestra dell’Arena di Verona, Orchestra Nazio- Unica I.C.O. operante in Veneto, realizza circa 120 tra con- nale Lituana, Orquestra Sinfônica do Estado de São Paulo certi e recite d’opera ogni anno, con una propria stagione a (Brasile), Orchestra della Svizzera Italiana, Tonkünstler- Padova, concerti in ambito reegionale, per le più importanti Orchester Niederösterreich (Austria), Orquesta Sinfóni- Società di concerti e Festival in Italia e all’estero. Dal 1983 ca de Bilbao (Spagna), Orchestra d’Archi del Cremlino la direzione artistica e musicale dell’Orchestra è stata affi- (Russia), Orchestra Nazionale Estone (Estonia), Orchestre data a Peter Maag, Bruno Giuranna, Guido Turchi, Mario Régional de Cannes Provence Alpes Côte d’Azur (Francia), Brunello, Filippo Juvarra. Nel settembre 2015 Marco An- Orquesta Sinfónica de Acapulco (Messico), Orquesta de gius ha assunto l’incarico di direttore musicale e artistico. la OFUNAM (Messico), Orquesta Sinfónica de Castilla y Nella sua lunga vita artistica OPV annovera collaborazioni Leon (Spagna), l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra con i nomi più insigni del concertismo internazionale, tra i Haydn di Bolzano, Orquesta Sinfónica de Gran Canaria quali si ricordano S. Accardo, M. Argerich, V. Ashkenazy, (Spagna) , Houston Symphony Orchestra (USA). Ha colla- R. Chailly, R. Goebel, P. Herreweghe, C. Hogwood, S. Is- borato in molte occasioni con l’Orchestra dell’Accademia serlis, L. Kavakos, T. Koopman, A. Lonquich, R. Lupu, M. Nazionale di Santa Cecilia di Roma: sia in concerto che in Maisky, Sir N. Marriner, V. Mullova, O. Mustonen, A.S. progetti discografico con il M° M.W. Chung ed anche in oc- Mutter, M. Perahia, I. Perlman, S. Richter, M. Rostropo- casione del concerto di inaugurazione dello spazio all’aper- vich, K. Zimerman. Negli ultimi anni l’Orchestra si è di- to del nuovo Auditorium di Roma “La Cavea” dedicato alla stinta anche nel repertorio operistico, riscuotendo unanimi

38 2017 53a edizione apprezzamenti in diversi allestimenti di opere di Mozart, Gaetano Nasillo, Kristin von der Goltz e Marco Ceccato, Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Poulenc. Nella Stagione il repertorio contemporaneo con Ensemble Modern come 2015/2016, su ideazione di Marco Angius, OPV ha ospi- vincitore della borsa di studio per la International Ensem- tato Salvatore Sciarrino come compositore in residenza ble Modern Academy a Francoforte e con Lucas Fels (Ar- realizzando il primo ciclo di Lezioni di suono per Rai5, ditti Quartet), e si diploma nuovamente con il massimo dei esperienza che si è poi rinnovata nella Stagione 2016/2017 voti e la lode ai Corsi di Alto Perfezionamento di Santa con Ivan Fedele. Sempre nel 2016, l’esecuzione integrale Cecilia sotto la guida di G. Sollima. Le performances per delle Sinfonie di Beethoven dirette da Angius nell’ambito violoncello solo, i lavori in Ensemble (come PMCE, Ensem- del “Ludwig Van Festival” è stata accolta da un eccezionale ble Modern, Accroche Note, Flame Ensemble, Ensemble consenso di pubblico e di critica. OPV è protagonista di Novecento, ContempoArt) e come solista con orchestra, una vastissima attività discografica che conta più di 60 inci- insieme ai nuovi progetti teatrali ed alle collaborazioni con sioni per le più importanti etichette. È sostenuta da Ministe- case editrici che già vedono nel loro catalogo lavori a lui de- ro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione dicati (Edizioni Suvini Zerboni, Edizioni Sconfinarte) costi- del Veneto e Comune di Padova. tuiscono il centro della sua attività, che coinvolge festival e sale come Biennale di Venezia, Witten Newcomer Konzert, MARTINA RUDIC nata a Zagabria, Croazia, ha iniziato lo Berlin Philarmonie Kammermusik Saal, Auditorium Parco studio del violoncello presso la Scuola di Musica di Belgrado. della Musica di Roma, Cité de la Musique et de la Danse Trasferitasi in Italia, ha conseguito il diploma con il mas- Strasbourg, Ravello Festival, I Concerti del Quirinale su simo dei voti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Como, Radio 3, Accademia Filarmonica Romana, Ravenna Festi- perfezionandosi in seguito presso l’Accademia “W. Stauf- val, di Spoleto. Membro fondatore fer” di Cremona, l’Accademia “Santa Cecilia” di Roma del MobileBeats Ensemble, gruppo residente in Germania e il Conservatorio di Milano. Ha vinto il primo premio dedito alla nuova musica, porta avanti anche progetti di del Concorso internazionale di Stresa nella sezione solisti musica antica su strumenti originali, spettacoli di teatro d’a- (1995) e il primo premio nella sezione cameristica (1995, vanguardia, collaborazioni da coautore, realizzando ogni 1996). Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali nella anno nuovi programmi e proposte poliedriche. ex Jugoslavia, vincendo diversi premi. Dal 2006 collabora stabilmente con il Divertimento Ensemble svolgendo nu- EUGENIA TAMBURRI impara a conoscere la Musica merosi concerti in Italia e all’estero. con Andreina Di Girolamo e vince numerosi concorsi pia- nistici nazionali e cameristici internazionali. Si diploma MICHELE MARCO ROSSI apprezzato dai più grandi molto presto e con lode in pianoforte presso il Conserva- musicisti contemporanei ha già in repertorio prime esecu- torio di Campobasso. Frequenta il corso di alto perfeziona- zioni e collaborazioni che spaziano dalle nuove generazioni mento in Musica d’Insieme presso l’Accademia Nazionale di compositori emergenti alle grandi firme internazionali: di S. Cecilia di Roma, diplomandosi nella classe di Rocco da I. Fedele a K. Penderecki, da S. Sciarrino a B. Furrer, Filippini. Segue corsi internazionali di perfezionamento a da L. Ronchetti a E. Poppe, A. Solbiati, C. Bauckholt, K. Siena col Trio di Trieste presso l’Accademia Musicale Chi- Huber, E. Morricone, H. Lachenmann. Si diploma al Con- giana, a Berna con Rada Petkova presso la Hochschule der servatorio di Perugia con il massimo dei voti e la lode, segue Künste Bern, a Fiesole con Bruno Canino presso la Scuo- corsi di musicisti come E. Bronzi, F. Dillon, D. Roccato, la di Musica di Fiesole. Si laurea con lode in Musica da G. Pichler (Alban Berg Quartet), Quartetto di Cremona, Camera con Marco Grisanti. Si laurea in Arti e Scienze Trio di Parma. Approfondisce il repertorio barocco con dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Roma La

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Sapienza. Suona stabilmente con il violoncellista Michele Verdi. Membro stabile dei Virtuosi di Roma sino alla fine Chiapperino e in duo pianistico con Corrado Nicola De dell’attività del complesso, è attualmente Spalla e Diretto- Bernart, esibendosi per importanti stagioni concertistiche. re Musicale dell’Orchestra da Camera Roma Classica con Maestro Collaboratore delle prime parti di importanti cui effettua da solista numerose tournées in Italia, Ameri- orchestre italiane ed estere (B. Schneider, G. Gnocchi, A. ca latina e Giappone, incidendo un CD con Le Quattro Oliva, M. Evangelista, A. Persichilli, M. Marasco, N. Maz- Stagioni vivaldiane. Primo violino del trio e del quartetto zanti, M. Caramaschi, C. Palermo), pianista ufficiale di Roma Classica con cui effettua numerosi concerti in Italia corsi e concorsi e maestro corripetitore per cantanti (Te- ed all’estero. Suona il suo prezioso e inseparabile “Matteo atro dell’Opera di Roma), collabora con l’Accademia Ita- Goffriller” del 1710. ALESSANDRA LEARDINI (vio- liana del Flauto, la Nova Amadeus Chamber Orchestra, loncello) compie i suoi studi presso i Conservatori di To- l’Orchestra Sinfonica di Roma e l’Auditorium Parco della rino e di Roma. Consegue i diplomi di perfezionamento Musica. In qualità di pianista, registra da anni per la Radio dell’Accademia Nazionale di S.Cecilia in Violoncello nella Vaticana, curandone altresì in veste di autrice e conduttrice classe di Franco Maggio Ormezovskji e, in Musica da ca- le puntate dei programmi musicali. mera, con Felix Ayo. La sua attività concertistica si espli- ca tra il solismo, la musica da camera, l’orchestra. Esegue TRIO ROMA CLASSICA uno straordinario trio di soli- numerosi brani per violoncello solo di Ennio Morricone sti che prende il nome dall’omonima orchestra da camera e di altri importanti autori del ‘900 storico e contempo- “Roma Classica”. La ricerca dell’ensemble è rivolta alla ri- raneo; è ospite in veste di violoncello solista dell’Orche- scoperta del ricchissimo e prestigioso patrimonio strumen- stra Goffredo Petrassi e dell’Unione Musicisti di Roma. tale del XIX Secolo, ed alla valorizzazione del repertorio Attivissima nell’ambito cameristico, si esibisce in trio (vl, del XX Secolo. Il trio svolge da sette anni intensa attività vlc e pf - fl, vlc e pf) e in duo suonando per prestigiose concertistica nelle maggiori istituzioni cameristiche italiane, associazioni concertistiche italiane. Numerose le sue col- riportando sempre successo di critica e di pubblico. SANTI laborazioni con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Roma, INTERDONATO (violino) studia a Roma con Lilia D’Al- l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia di S. Cecilia e l’Or- bore e Remy Principe. Premiato al 10° concorso di Vittorio chestra da camera di S. Cecilia. Collabora stabilmente con Veneto, vincitore del concorso di musica da camera indetto l’orchestra sinfonica Roma Sinfonietta con la quale tiene dalla Casa Musicisti di Roma, consegue il diploma di me- concerti nei più prestigiosi auditorium del mondo sotto la rito di Musica da Camera presso l’Accademia Chigiana di direzione di illustri musicisti quali Prêtre, Mannino, Gatti, Siena con Riccardo Brengola, che lo invita a far parte del Sinopoli, Morricone, Nyman, Bonolis, Piersanti. Nell’Anno Complesso da Camera di Siena per diversi anni. Membro Accademico 2007/2008 è docente di Musica da Camera fondatore dei Solisti Aquilani, tiene con questo complesso presso il Conservatorio di musica “Benedetto Marcello” più di cento concerti, spesso in veste di solista. Vincitore in di Venezia. Membro dell’orchestra Roma Classica attual- duo con il pianista Stefano Ragni del Concorso di Musica mente fa parte del Trio e del Quartetto Roma Classica, da camera della Cassa Nazionale Musicisti, effettua con lo con cui ha eseguito numerosi concerti in Italia e all’estero. stesso un’intensa attività in tutta Italia.Violino sostituto del- ANTONELLO MAIO (pianoforte) ha compiuto gli studi la Spalla al Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, musicali nel 1993 con il massimo dei e voti e la lode pres- è successivamente a Roma in qualità di Concertino presso so il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza ed ha il Teatro dell’Opera; riveste poi il ruolo di Concertino dei frequentato numerosi corsi di perfezionamento in Italia, secondi violini presso l’Orchestra dell’Accademia Naziona- Spagna e Svizzera con illustri maestri tra i quali J. Colom, le di S. Cecilia. Per quattro anni è membro del quartetto E. Murano, E. Fischer, A. Delle Vigne, M. G. Ferrari, A. 40 2017 53a edizione

Speranza, K. Bogino. Ha proseguito poi l’alto perfeziona- si esibisce regolarmente come solista e in duo con Nata- mento con un master pluriennale sotto la guida del pianista lia Gutman nelle principali citta europee. Con il repertorio francese Aldo Ciccolini, dedicandosi alle opere del primo di musica da camera e con orchestre quali la Petersburg novecento russo, italiano e a quelle del classicismo tedesco. Philharmonic e la Royal Philharmonia London ha effettua- Vincitore di numerosi primi premi in concorsi nazionali e to tournée nel Nord America, in Giappone e in Europa. internazionali sia in qualità di solista che come componen- Elissò Virsaladze appare inoltre regolarmente con presti- te di gruppo da camera ha collaborato con diversi gruppi giose orchestre in Francia, Germania, Italia, Spagna, Sviz- strumentali affrontando un vasto repertorio da Bach fino zera, Stati Uniti e in altri paesi, collaborando con direttori ai Contemporanei. In qualità di esecutore di musica con- d’orchestra quali Rudolf Barschai, Kyril Kondraschin, Ric- temporanea è importante la collaborazione con il Gruppo cardo Muti, Kurt Sanderling, Wolfgang Sawallisch, Evgeny Strumentale Musica D’Oggi e con I Solisti della Filarmoni- Svetlanov, Juri Temirkanov o Antoni Wit. Incide per l’eti- ca Romana con cui ha effettuato importanti incontri con i chetta Live Classics. più grandi compositori italiani. Ha collaborato inoltre con le orchestre Roma Sinfonietta, Haydn di Bolzano, l’Orche- LORNA WINDSOR soprano italo-inglese ha studiato il stra Cherubini di Ravenna, il Teatro dell’Opera di Roma e canto, la viola e il pianoforte, al Guildhall School of Music l’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha and Drama di Londra, a Vienna ed in Francia, allieva di tenuto concerti in Austria, Spagna, Svizzera, Israele, Mes- Elisabeth Schwarzkopf, Hans Hotter, Gérard Souzay e Gra- sico, Turchia, Giappone. Ha effettuato da solista numerose ziella Sciutti. Ha debuttato come Rosalinde ne Il Pipistrello registrazioni di compositori contemporanei trasmesse dalla di J. Strauss, ed in molte operette viennesi e di Offenbach Rai, e dalla Radio Vaticana. dal Sadlers Wells ai più importanti teatri francesi. È stata Donna Anna nel Don Giovanni a Glyndebourne, Despina in ELISSÒ VIRSALADZE è cresciuta a Tiblisi, dopo aver Così fan tutte sotto la direzione di Claudio Abbado, e ha col- frequentato il Conservatorio, ha lasciato la citta natale e si laborato con Giorgio Strehler a Milano, Roma, San Pietro- è trasferita a Mosca. A vent’anni si è aggiudicata il terzo burgo, Mosca, Beijing. Si è esibita inoltre ne La Secchia Rapi- premio nel famoso Concorso Čajkovskij. A Mosca ha pro- ta di Salieri sotto la direzione di Frans Bruggen, ed è stata seguito gli studi con Heinrich Neuhaus e Yakov Zak. Questi Euridice nell’Eurdice di Peri al TMP Châtelet. Con Gustav insegnanti di grande talento l’hanno immersa nella rino- Leonhardt ha interpretato alcune Cantate di J. S. Bach. In- mata tradizione russa della pedagogia del pianoforte. Non terprete di Sophie nel Rosenkavalier, Norina nel Don Pasquale sorprende pertanto che sia considerata un’insegnante di in vari teatri europei, in West Side Story e Trouble in Tahiti di eccezionale bravura e che i suoi studenti abbiano ottenuto Bernstein al Théâtre des Champs Elysées di Parigi, e rego- straordinari riconoscimenti, alcuni dei quali allievi anche larmente ospitata nel Teatro S. Carlo di Napoli, a Verona, ai Corsi che dal 2003 tiene a Sermoneta per il Campus In- Genova, Modena, Bologna, Mantova, al Maggio Musicale, ternazionale di Musica. Elissò Virsaladze insegna al Con- al Teatro Verdi di Firenze, al Teatro Massimo di Palermo, servatorio di Mosca e alla Munich Musikhochschule ed ha alla Fenice di Venezia, alla RAI, ORF, RTS, BBC Radio 3. partecipato come membro della giuria nei più importanti Oltre al repertorio liederistico, di canzoni di Kurt Weill, e concorsi internazionali. A ventiquattro anni ha vinto il pri- di vari musical ha eseguito il Pierrot Lunaire (Schönberg) al mo premio al Concorso Schumann di Zwickau. La pianista ROH Covent Garden, come anche una larga serie di opere è altresì nota per il vasto repertorio che si estende fino a di Berio (Folksongs Sequenza, Circles, trascrizioni dei Beatles) e, comprendere i compositori russi moderni. Elissò Virsaladze con vari ensemble di Cage, Castiglioni, Kurtag, Hindemith,

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Messiaen, Boulez, Panni, Corghi, Tzortzis, Ghisi, Tave- violino dell’Ensemble Le Possibles. Malika suona il violino ner, Saariaho. Si è cimentata nel repertorio pop con au- detto “Le Parisien” di Isabelle Wilbaux e Martin Héroux tori come Battiato, Gallagher, Clinton, Sting, Sondheim, offerto da Mécénat Musical Société Générale. Theodorakis). È stata Marie Laurencin nel The Banquet di M. Panni al Teatro Carlo Felice di Genova, al Comunale di Firenze e all’Opera di Roma, e anche nel Garibaldi en Sicile (Panni) al Teatro San Carlo di Napoli. Ha inciso per Naxos (Mozart, Togni), Tactus (Respighi, Casella, Caval- lone), Brilliant (Cage, Satie), Bottega Discantica (Casella, Pizzetti, Ghedini), Lyrinx, Adda.

MALIKA YESSETOVA è nata in Kazakistan da geni- tori musicisti. Ha studiato violino a Riga, Kiev e Parigi, prima all’École Normale de Musique A. Cortot, nella classe di Devy Erlih, dove si è diplomata brillantemente in Violino e Musica da Camera, e poi al CNSMDP dove ha conseguito il master nelle classi di Svetlin Roussev e Jean-Jacques Kantorow. Appassionata di musica con- temporanea, volendo ampliare la sua ricerca artistica, si è diplomata nella classe di Hae Sun Kang nel reperto- rio contemporaneo. Ha partecipato a importanti festival: Festival di Lucerna per più edizioni, à ManiFeste 2014 dell’IRCAM, al Festival Messiaen (nel 2012, 2015, 2016), al Festival Présences de Radio France 2014 e a Printemps des Arts 2017. Ha collaborato a numerosi progetti mu- sicali con l’IRCAM, tra cui Anthèmes 2 di Pierre Boulez, Double bind? di Unsuk Chin e Tensio di Philippe Manoury. Esegue normalmente lavori di giovani compositori, come solista e musicista da camera. Ha l’opportunità di collabo- rare con compositori come Alain Gaussin, Stefano Ger- vasoni, Marc-André Dalbavie, Aurélien Dumont, Fréde- ric Durieux, Laurent Durupt, Betsy Jolas Philip Maintz, Philippe Manoury, Luis Naon, Gilbert Amy, Luis Naon, Alessandro Solbiati che le ha dedicato la nuova versione del suo pezzo per violino solo Quelle pause di luce. Ha ese- guito la prima di Iucundum per violino solo di Voro Garcia al Printemps des Arts di Monte Carlo. Dal 2015 è il primo

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i luoghi del festival

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domenica 2 Luglio ore 18.30 venerdì 7 Luglio dalle ore 19.30 Sermoneta - Castello Caetani Notte romantica della cultura 2017 Musica, Teatro e Letteratura nel Borgo di Sermoneta inaugurazione della mostra “Il sogno di Ninfa” a cura del Comune di Sermoneta della pittrice Gianne de Genevraye a cura della Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus

GIANNE DE GENEVRAYE La pittrice internazionale Gianne de Genevraye dipinge giardini pubblici in Europa e negli Stati Uniti. Lei è una pittrice contemporanea di natura che ha esposto in Francia, Italia, Svezia e Stati Uniti. Nativa della California, si divide fra la Francia e Laguna Beach con soggiorni in giardini di tutto il mondo. Gianne pone la sua attenzione nel dipingere giardini pubblici e nell’esporre in luoghi pubblici. I prossimi progetti includono una mostra presso Newport Beach (California), nell’autunno del 2018, che si concentrerà sulle città sorelle di Newport Beach: Antibes, Francia; Cabo San Lucas, Messico; e Okazaki, Giappone. Gianne ha abbracciato il concetto di sostenibilità e sostiene la discussione sulla conservazione attraverso l’estetica di dipingere le risorse idriche opportunamente utilizzate nei giardini.

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CORSI 2017 di PERFEZIONAMENTO e di INTERPRETAZIONE MUSICALE

ALESSANDRO SOLBIATI composizione 28 giugno/6 luglio ELISSÒ VIRSALADZE pianoforte 3/9 luglio GIANLUCA LITTERA armonica 10/12 luglio MARIANA SIRBU violino e musica da camera 14/18 luglio FRANCO PETRACCHI contrabbasso 10/19 luglio MIRELA VEDEVA tecnica del contrabbasso 10/19 luglio GIOVANNI GNOCCHI violoncello e musica da camera 15/23 luglio PAOLO POLLASTRI oboe e oboe barocco 16/20 luglio CORRADO ROJAC fisarmonica 19/24 luglio MAURO BUCCITTI accordatura 24/26 luglio GIANFRANCO PANNONE regia 19/22 luglio JÜRGEN MANTHEY liuteria 14/18 luglio PRIMO LABORATORIO ORCHESTRALE 26 luglio/1 agosto

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CONTRIBUTI Organizzazione e realizzazione PATROCINI Fondazione Campus Internazionale di Musica COLLABORAZIONI Via Varsavia, 31 - 04100 Latina Tel. 0773 605551 MiBACT Direzione Generale Spettacolo dal Vivo [email protected] www.campusmusica.it MIUR Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la Concerti del 30 giugno, 12 luglio valutazione del sistema nazionale di Ingresso libero istruzione Rete nazionale “Qualità e sviluppo Biglietto concerti del 1, 2, 6, 11, 14 luglio dei Licei musicali e coreutici” Biglietto unico € 5,00 Banda Musicale della Marina Biglietto concerti del 7, 13, 21, 24 luglio Militare Biglietto unico € 3,00 Regione Lazio Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili Biglietto concerti del 9, 15, 29 luglio Provincia di Latina Biglietto unico € 20,00 Comuni di: Biglietto concerti del 8, 16, 22, 23 luglio Latina, Sermoneta, Priverno, Cori, Biglietto intero € 15,00 - Ridotto € 10,00 (under 25 - over 65 ed insegnanti) Cisterna di Latina Fondazione Roffredo Caetani di Biglietto concerto del 31 luglio Sermoneta onlus Biglietto unico € 10,00 Conservatorio Statale di Musica Ottorino Respighi di Latina Istituto di Studi Musicali Goffredo mediapartners Petrassi di Latina Centro Ceco di Milano Abbazia e Borgo di Fossanova Museo della Città e del Territorio di Cori segui fondazione campus internazionale di musica Fondazione Camillo Caetani Italia Nostra si ringraziano: Parrocchia di S. Francesco d’Assisi Banca Popolare del Lazio - Studio Legale Giampiero Paoli di Ancona - Studio Medico Nicola Rizzuti di Roma di Latina Luigi Ferdinando Giannini - Clotilde Lucchetti - Famiglia De Cuia - Franco Acuto - Antonia Centra Paola Cerocchi - Francesco Tescione

in copertina: Patrizio Marafini Ninfa, La torre (2015) tecnica mista cm 80x110 progetto grafico e impaginazione: studio grafico_Pietro Contento. www.pietrocontento.it 46 2017 53a edizione

ORGANI STATUTARI DEL CAMPUS

Presidente Onorario Collegio dei Partecipanti Collegio dei Revisori Riccardo Cerocchi Comune di Priverno dei Conti Comune di Fondi Ugo Berardi (Presidente) Presidente Franco Accorinti Giuseppe Di Trento Elisa Cerocchi Ugo Berardi Maria Olga Manzo Giuseppe Bonifazi Comitato esecutivo Claudio Buccarella Segretario generale Renzo Calzati Maria Teresa Censi Tiziana Cherubini Clotilde Lucchetti Galileo Costanzo Marco Pandozi Eligio De Biaggio PRESIDENTE ONORARIO Consiglio Generale Ermelinda De Feo DEL FESTIVAL Comune di Latina Carlo Dell’Agli Luis de Pablo Comune di Sermoneta Maria Del Sapio Garbero Fondazione Roffredo Caetani onlus Maria Antonietta De Vitis COMITATO ARTISTICO Federlazio di Latina Giuseppe Falconi Gabriele Bonomo Francesco Acuto Giovanni La Penna Bruno Cagli Vanda Bellini Gabriella Franzellitti Lucchetti Alessandro D’Onofrio Bruno Borsari Giovanni Lungarella Federico Gardella Renzo Calzati Vincenzo Luppino Gianfranco Pannone Antonietta Centra Giancarlo Macali Alessandro Solbiati Elisa Cerocchi Maria Olga Manzo Fabrizio von Arx Paola Cerocchi Lauro Marchetti Riccardo Cerocchi Giorgio Maulucci Eliana D’Alessandro Teresa Palombelli Carolina De Cuia Domenico Pilorusso Luigi Ferdinando Giannini Gianfranco Pitton Clotilde Lucchetti Alessandro Pontecorvi Marco Pandozi Cherubina Ramacci Massimo Passamonti Vera Russo Gabriele Pezone Gaetano Salvagni Umberto Redi Silvia Sitzia Fausto Tasciotti Giuseppe Titone Francesco Tescione Enrico Vignes Gaetano Zaffiro 2017