Michal Vojtas Progettare E Discernere.Pdf

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Michal Vojtas Progettare E Discernere.Pdf PUBBLICAZIONI DEL LA FACOLTÀ DI SCIENZE DEL L’EDUCAZIONE DEL L’UNIVERSITÀ PONTIFICIA SALESIANA ENCICLOPEDIA DEL LE SCIENZE DEL L’EDUCAZIONE 129. MICHAL Vojtáš PROGETTARE E DISCERNERE Progettazione educativo-pastorale salesiana tra storia, teorie e proposte innovative MICHAL VOJTÁŠ PROGETTARE E DISCERNERE Progettazione educativo-pastorale salesiana tra storia, teorie e proposte innovative LAS - ROMA © 2015 by LAS - Libreria Ateneo Salesiano Piazza dell’Ateneo Salesiano, 1 - 00139 ROMA Tel. 06 87290626 - Fax 06 87290629 e-mail: [email protected] - https://www.editricelas.it ISBN 978-88-213-1165-9 ––––––––––––– Elaborazione elettronica: LAS Stampa: Tip. Abilgraph - Via Pietro Ottoboni 11 - ROMA INTRODUZIONE Il Progetto Educativo-Pastorale Salesiano (PEPS) è stato uno dei temi cen- trali del ripensamento postconciliare della missione salesiana. L’importanza del progettare riflette un cambio complesso di accentuazioni, avvenuto negli anni del dopo Concilio, da un’educazione fedele ai modelli del passato e spesso ripetitiva verso un’impostazione critica della pedagogia che guarda al futuro. Juan Edmundo Vecchi, l’ideatore più importante del PEPS e Rettor Maggiore dei Salesiani di don Bosco dal 1996 al 2002, l’ha espresso alla fine del millen- nio in una breve sintesi: «Negli ultimi 40 anni si deve registrare una novità con- sistente: l’educazione come proiezione verso il futuro. Una dimensione prima meno rilevante».1 Il cambiamento di prospettiva ha portato con sé alcuni rischi in quanto il futuro visto in quegli anni era immaginato attraverso alcune lenti: la svolta antropologica, la libertà soggettiva, il progresso scientifico-tecnologico, l’ag- giornamento, il cambio profondo della cultura ecclesiastica, la collettività e comunitarietà, la gioventù intesa come forza socio-politica, l’uguaglianza tra i popoli, ecc. È quindi comprensibile che la pedagogia del tempo accentuasse la “proiezione verso il futuro” e trovasse nella progettazione uno strumento che sembrava valido per la concretizzazione della visione dell’avvenire da costrui- re. Il contesto particolare del postconcilio poteva comunque segnare la proget- tazione con alcune tendenze esagerate o/e ingenue che vanno correlate con le lenti usate nella visione del futuro: l’antropocentrismo della visione del mondo, la tecnicità del percorso di progettazione, la svalutazione della tradizione, l’ac- centuazione della dimensione socio-politica, un’idea radicale di decentramento e inculturazione, ecc. Dopo il periodo del primo entusiasmo sull’efficacia dell’azione educativo- pastorale progettata si è arrivati però a un momento di forte disincanto. Il pas- saggio quasi impossibile «dalla carta alla vita»,2 l’ambiguità linguistica e con- tenutistica dell’idea del “progetto”, la moltiplicazione esagerata del numero 1 J.E. VECCHI, I guardiani dei sogni con il dito sul mouse. Educatori nell’era informatica, Rettore Maggiore dei Salesiani di Don Bosco intervistato da Carlo di Cicco, LDC, Leumann (TO) 1999, p. 21 2 E. VIGANÒ, Discorso di apertura del Rettor Maggiore, in CG22 (1984), n. 19. 6 Introduzione dei progetti interconnessi, una costante produzione di testi da implementare nei progetti, la formalizzazione dell’educazione intesa come l’esecuzione del PEPS, la percezione troppo tecnica della progettazione, i tempi di attuazione troppo brevi e la mancata “mentalità progettuale” sono solo alcuni sintomi di un disagio generale della Famiglia Salesiana riguardo del PEPS. Ci sono tanti indizi per affermare che le difficoltà nei riguardi della proget- tazione in ambito salesiano, oltre ai limiti umani e alla contingenza presente in ogni traduzione operativa di una tradizione educativa, potrebbero essere con- nesse con il modello antropologico e il paradigma progettuale sottostante alle teorie che ispiravano la metodologia del PEPS nel periodo postconciliare. La sperimentazione progettuale e i seminari di leadership innovativa e integrale che ho vissuto in prima persona hanno ulteriormente rafforzato la mia perce- zione dei limiti dell’attuale impostazione metodologica del PEPS. In questo senso lo studio si propone gli obiettivi di analizzare la storia del PEPS; analiz- zare le fonti teoriche d’ispirazione; studiare i cambiamenti nell’ambito delle scienze organizzative e pedagogiche; e infine, proporre un quadro teorico e una metodologia più integrale della progettazione educativo-pastorale salesiana, facendo dialogare le dinamiche a livello di progettazione salesiana con gli esiti degli studi organizzativi. Il percorso si articolerà in tre parti (storica, teorica, propositiva), ognuna costituita da tre capitoli. Il primo capitolo descriverà la nascita del PEPS, i concetti di base e le di- namiche del contesto che influenzano l’idea della progettazione educativo-pa- storale salesiana: il ripensamento strutturale della Congregazione Salesiana, il paradigma conciliare della pastorale, l’aggiornamento della teologia e della prassi di vita cristiana, il ruolo dell’educazione nel ripensamento e alcuni altri concetti chiave emersi nei Capitoli Generali (CG) dal 1965 al 1978 che hanno permeato l’insieme concettuale ed esistenziale dei salesiani della generazione che ha vissuto il periodo “speciale” del Concilio. All’interno del secondo capitolo si approfondirà il periodo del primo svi- luppo e della concretizzazione del PEPS sotto l’influenza determinante di Juan Edmundo Vecchi in quanto consigliere per la Pastorale Giovanile. Tra il 1978 e il 1990 si colloca l’onda di pubblicazioni, che saranno analizzate: decine di documenti, sussidi e dossier prodotti dal Dicastero per la Pastorale Giovanile e anche pubblicazioni di studio in collaborazione tra il Dicastero e la Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana. Oltre lo studio si verificherà anche, in certa misura, l’impatto delle teorie e dell’animazione dal centro sulla prassi educativo-pastorale nelle verifiche fatte a livello di Congre- gazione nel contesto dei CG. Il terzo capitolo, ultimo della parte storica, vedrà gli sviluppi della proget- tazione nel periodo dei Capitoli Generali svoltisi dopo il 1990, considerati già “ordinari”. Le verifiche dei progetti ispettoriali, la pubblicazione delle tre edi- Introduzione 7 zioni del Quadro di riferimento fondamentale della Pastorale Giovanile Sa- lesiana (1998, 2000, 2014), l’introduzione del metodo di discernimento e di alcuni nuovi concetti hanno formato le idee e hanno influito sulla prassi meto- dologica della progettazione degli ultimi anni. La parte teorica comincerà con il quarto capitolo dove si analizzerà il background teorico della metodologia del PEPS. Dall’analisi storica emerge che l’influenza maggiore per il paradigma metodologico del PEPS proviene dalle teorie della progettazione didattica degli anni ’60 e ’70. La logica assun- ta del procedere per obiettivi incorpora un certo management by objectives, diffuso in quel periodo storico, che poneva un accento abbastanza forte sulla tecnicità del processo, la misurabilità e la concretezza degli obiettivi. L’an- tropologia di fondo è implicitamente influenzata dalla concezione dell’agire razionale che pone gli obiettivi per il futuro e li persegue con strategie, linee di azione ed attività. Il quinto capitolo andrà oltre, descrivendo il cambio di paradigma delle scienze organizzative avvenuto dopo la seconda metà degli anni ’80. Una con- cezione di uomo più integrale, che valorizza anche la dimensione emotiva, re- lazionale e spirituale-motivazionale arricchita da una metodologia progettuale corrispondentemente più integrale. Questi sviluppi però non sono stati percepi- ti all’interno dei testi di riferimento per il PEPS, ma ci sono studi organizzativi nell’ambito della vita consacrata che danno spunti d’ispirazione per un dialogo tra le scienze dell’organizzazione e della progettazione e la metodologia della progettazione educativo-pastorale in ambito salesiano. Il sesto capitolo presenterà le tre maggiori teorie che vanno oltre il manage- ment per obiettivi, hanno un’antropologia integrale che impregna i processi e la metodologia di progettazione e sono state applicate su grande scala in progetti educativi in contesti dei vari continenti. Si tratta dell’apprendimento organiz- zativo di Peter M. Senge, diffuso dall’attività della Society for Organizational Learning (SOL), la leadership centrata sui principi di Stephen R. Covey, appli- cata dalla società di consulenza FranklinCovey e la Teoria U di Otto Scharmer, collegata con lo studio di Senge, che costituisce la base teorica per l’azione del Presencing Institute. Oltre la presentazione delle idee chiave, si elaborerà un’integrazione di fondo delle tre teorie. La parte propositiva farà dialogare in concreto il PEPS e i concetti organiz- zativi innovativi. I tre capitoli approfondiranno tre nuclei di riflessione diversi: un quadro di riferimento teorico, l’identità delle persone coinvolte nella pro- gettazione e infine il processo metodologico di una progettazione più integrale. Il settimo capitolo proporrà un’antropologia integrale che si ispira al modello integrato delle quattro dimensioni del PEPS (educazione-cultura, evangelizza- zione-catechesi, esperienza associativa, crescita vocazionale) arricchito dagli aspetti metodologici delle teorie organizzative. 8 Introduzione L’ottavo capitolo si concentrerà invece sul nesso che esiste tra la progetta- zione, compresa anche la realizzazione dei progetti educativo-pastorali, e l’i- dentità dei membri della comunità che progetta. Saranno proposte sei virtù processuali che favoriscono sia il processo di progettazione
Recommended publications
  • MONTLY MESSAGE N
    MONTLY MESSAGE n. 5 — 2017 Turin - Valdocco 24 May MARY URGES US TO BEAR WITNESS TO HER PRESENCE Our devotion to Mary Help of Christians, which we emphasize particularly in this month with the novena and the feast in her honour, commits us to witness her maternal presence to all those who are far from God or who are experiencing difficult trials such as war, illness or injustice. Through prayer and example, we are called to approach the hearts of those who are far from God and his grace. Mary Help of Christians is with us and intercedes for each of us, so that with love and courage we can witness the faith, and encourage people to look to her and consecrate themselves to her Immaculate Heart. She sends us in order that, like small lights in the world guided by her maternal love, we may shine clearly with full splendour. Prayer will help us, because prayer saves us and saves the world. She exhorts us not to be afraid to tell the truth, and not to be afraid to change ourselves and the world by spreading love, making her Son known and loved, so that love may reign in our lives: a love that is living, a love that attracts and a love that gives life. It is up to us to acknowledge it, live it and spread it. The aspect that characterizes our association is the popular dimension of the Salesian charism, which finds a typical expression in popular piety. The term "popular piety" designates those diverse cultic expressions of a private or community nature which, in the context of the Christian faith, are inspired predominantly not by the Sacred Liturgy but by forms deriving from a particular nation or people or from their culture.
    [Show full text]
  • Downloaded from Brill.Com09/26/2021 06:03:31AM Via Free Access 312 Pieraccini La Langue Italienne Au Sein De Leurs Instituts D’Enseignement
    Social Sciences and Missions 32 (2019) 311–341 Social Sciences and Missions Sciences sociales et missions brill.com/ssm Catholic Missionaries of the ‘Holy Land’ and the Nahda The Case of the Salesian Society (1904–1920) Paolo Pieraccini Università di Firenze [email protected] Abstract At the beginning of the twentieth century, some Palestinian and Lebanese Salesians, influenced by the Arab Renaissance movement, began to claim the right to oppose the ‘directorships’ of the institutes of the Don Bosco Society in Bethlehem and the sur- rounding area. They also began to request better recognition of their native language, in schools and within the religious community. They clashed with their superiors who, in the meantime, had signed an agreement with the Salesian government in Rome, committing them to developing the Italian language in their teaching institutes. The struggle became particularly fierce after the Holy See rebuked the Palestinian religious congregations for teaching the catechism and explaining the Sunday Gospel to people in a foreign language and urged them to do so in Arabic. The clash caused a serious dis- turbance within the Salesian community. Finally, after the First World War, the most turbulent Arab religious were removed from the Society of Don Bosco. All converged in the Latin Patriarchate of Jerusalem, where they continued forcefully (but in vain) to put forward their national demands. This article is based on several unpublished sources. Résumé Au début du XXe siècle, des salésiens palestiniens et libanais, influencés par le mouve- ment de la Renaissance arabe, revendiquent le droit de s’opposer à leur direction, celle des instituts de la Société de Don Bosco à Bethléem et dans les environs.
    [Show full text]
  • Ricerche Storiche Salesiane Rivista Semestrale Di Storia Religiosa E Civile
    2015 - Digital Collections - Biblioteca Don Bosco - Roma - http://digital.biblioteca.unisal.it ISSN 0393-3830 RICERCHE STORICHE SALESIANE RIVISTA SEMESTRALE DI STORIA RELIGIOSA E CIVILE 33 ANNO XVII - N. 2 LUGLIO-DICEMBRE 1998 LAS - ROMA 2015 - Digital Collections - Biblioteca Don Bosco - Roma - http://digital.biblioteca.unisal.it RICERCHE STORICHE SALESIANE Rivista semestrale di storia a cura relisiosa e vivile dellTstiluto Storico Salesiano Roma Luglio-Dicembre 1998 Anno XVII - N. 2 33 Direzione: Istituto Storico Salesiano Via della Pisana. 1111 00163 ROMA Tel, (06) 656121 Fax(06)65612556 Ahbonaiìienlo per il 1999: Associata alla Unione Italia: L. 45.000 Stampa Periodica Italiana Estero: L. 55.000 Fa.scieolo sinizolo: Italia: L. 20.000 Estero: L. 25.000 Annninist razione: Editrice LAS (Libreria Ateneo Salesiano) Piazza dell'Ateneo Salesiano, 00139 ROMA Munoseriui. corrispondenze, libri per recensione e riviste c.c.p. 57492001 intestato a: in cambio devono essere inviali Poniijieio Ateneo Salesiano alla Direzione della Rivista Libreria LAS 2015 - Digital Collections - Biblioteca Don Bosco - Roma - http://digital.biblioteca.unisal.it RICERCHE STORICHE SALESIANE RIVISTA SEMESTRALE DI STORIA RELIGIOSA E CIVILE ANNO XVII - N. 2 (33) LUGLIO-DICEMBRE 1998 SOMMARIO S om m ari - S um m aries ........................................................................... 227-232 STUDI A lia g a R ojas Fernando, El Chile en las cartas del misionew sale­ siano don Domingo Tomatis............................................................ 233-268 S c h m id Franz, Die «Don Bosco-Anstalt zum HI. Joseph» in Muri (1897-1904)......................................................................................... 269-334 FONTI D a S ilva F erreira Antonio, Brasile - 1901: La visita di don Paolo Albera. Lettere di don Paolo Albera a don Michele Rua...........
    [Show full text]
  • Newsflash - Pascua 2020 NF Pasqua 2020 SPA:Layout 1 16/04/2020 18:56 Pagina 3
    NF Pasqua 2020 SPA:Layout 1 16/04/2020 18:56 Pagina 1 EEXX AALLLLIIEEVVII NNeewwssffllaasshh AÑO 9 - NÚMERO 37 - P ASCUA 2020 Sucesos actuales religiosas y periódica social de la Confederación Mundial de los Exalumnos de Don Bosco Edición española - (traducciones: Nisaury Ventura) NF Pasqua 2020 SPA:Layout 1 16/04/2020 18:56 Pagina 2 EL P. Á NGEL FERNÁNDEZ ARTIME FUE RATIFICADO COMO RECTOR MAYOR (ANS – Roma) sejo Inspectorial y Vicario Inspectorial, y del 2000 al 2006 Inspector de León. El 28º Capítulo General de la Congregación Es licenciado en Teología Pastoral, Filoso - Salesiana ratificó al P. Ángel Fernández Ar - fía y Pedagogía. time el mandato como Rector Mayor para el sexenio 2020-2026. La elección tuvo Fue miembro de la comisión técnica que lugar en la primera votación. preparó el Capítulo General 26. En 2009 fue nombrado Inspector de Argentina Sur. El P. Ángel Fernández Artime, de 59 años, En el ejercicio de su cargo como Inspector nació el 21 de agosto de 1960 en Gozón- de Argentina pudo conocer y colaborar Luanco, Oviedo; emitió la Primera Profe - personalmente con el entonces arzobispo sión Religiosa el 3 de septiembre de 1978, de Buenos Aires, Cardenal Jorge Mario realizó la Profesión Perpetua el 17 de junio Bergoglio, hoy Papa Francisco de 1984 y fue ordenado sacerdote el 4 de El 23 de Diciembre 2013 fue nombrado Su - julio de 1987. perior de la Inspectoría de España-María Auxiliadora, un encargo que nunca asumió, Originario de la Inspectoría de León, fue pues el Capítulo General 27 lo eligió como delegado de la Pastoral Juvenil, Director nuevo Rector Mayor y X Sucesor de Don del colegio de Orense, miembro del Con - Bosco.
    [Show full text]
  • Annali Della Società Salesiana
    Sac. EUGENIO CEBIA ANNALI DELLA SOCIETÀ SALESIANA VOLUME QUARTO IL RETTORATO DI DON PAOLO ALBERA 1910-1921 ANNALI DELLA SOCIETÀ SALESIANA IV. R.M: ALBERA 1910-1921 VISTO: NULLA OSTA Torino, S aprile 1$S1. Can. D. L. CARMINO, Bevis. IMPRIMATUR: O. L. COCCOLO, V. G. Visto per la Società Salesiana: Torino, 1& marno 1951. Sac. FELICE MUSSA Ristampa extra-commerciaie a cura Editrice SDB Via de^la Pisana, 1111 C.P. 9092-00100 Roma-Aurelio ANNALI DELLA SOCIETÀ SALESIANA IV. R.M: ALBERA 1910-1921 II~~~PAOI,O AI,BERA secondo Successore di S. Rost:o ANNALI DELLA SOCIETÀ SALESIANA IV. R.M: ALBERA 1910-1921 SODALITATIS SALESIANA^ EEGTORI MAXIMO PETRO RICALDONE SESBX NEC SEGNIS SENIORI ET IMPIGEERIMO D . D . B . ANNALI DELLA SOCIETÀ SALESIANA IV. R.M: ALBERA 1910-1921 ANNALI DELLA SOCIETÀ SALESIANA IV. R.M: ALBERA 1910-1921 PREMESSA Questo quarto volume degli Annali della Società Salesiana ab­ braccia gli undici anni del Rettorato di Don Albera. Un biografo del secondo successore di Don Bosco potrebbe far sue le parole del Manzoni sul Cardinal Federigo Borromeo (1): «La sua vita è come un ruscello, che, scaturito limpido dalla roccia, senza ristagnare né intorbidarsi mai, in un lungo corso per diversi terreni, va limpido a gettarsi nel fiume ». Dalla fanciullezza alla vecchiaia la non breve vita dì Don Albera passò gradatamente per diversi uffici, trovandolo sempre uguale a se stesso in una compostezza serena e operosa, quasi senza mutazioni di rilievo. Questa sua calma, appresa da Don Bosco, fu messa a dura prova negli anni della prima guerra mondiale, quando tutto d'un tratto vide tanti confratelli dì varie nazioni, strappati alle loro pacifiche opere di bene per essere lanciati sui campi di battaglia.
    [Show full text]
  • Mother Caterina Daghero: WOMAN of WISDOM and VISION
    Mother Caterina Daghero: WoMAN oF WiSDoM AND ViSION Giuseppina Mainetti F.M.A. Mother Caterina Daghero: WoMAN oF WiSDoM AND ViSION First Successor of St. Maria Domenica Mazzarello 1 Translated by the FMA English Translation Group (ETG) from the original Madre Caterina Daghero: Prima Successora della Beata Maria Mazzarello nel governo generale dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice by Giuseppina Mainetti FMA Società Editrice Internazionale, Torino, 1940. Private circulation. Cover Design and Printing: Chummy Printers, Vellore, India. 2 Turin, July 4, 1940 Reverend Sr. Giuseppina Mainetti, Only today did I finish reading your manuscript. Here in brief, is my poor reflection. The life of Mother Caterina Daghero that you have written is destined to do great good. This will certainly be the most desired reward for your work, which was far from easy. I bless you, your work and your zealous aspirations. In J. C. Fr. Pietro Ricaldone SDB Rector Major 3 4 Contents Preface 11 Introduction to the English Language Edition 12 Chapter I A Sign and Guarantee of the Future At Home in Cumiana 15 Her Loving Parents 17 Death of Her Mother 18 Model Student 19 Eucharistic Piety 21 New ‘Mother’ 22 Love for Our Lady 23 Life as a Catechist 25 Call to Religious Life 26 Leaving Home 28 Chapter II From Extreme Doubt to Wholehearted Acceptance Is this Religious Life? 31 All These Things will Disappear 33 Come and Take Me Home in Three Months 34 Peace at Last 36 Religious Profession 37 Good-bye Mornese! 39 Don Bosco’s Advice 42 Chapter III Practical Accompaniment Joyful Work and Apostolate 45 Animator and Vicar 45 Charming Episodes 46 First to Wear the New FMA Habit 48 5 Paternal Vigilance 49 Ready for Any Type of Work 50 Perpetual Profession 51 From Mornese to Turin as Animator 54 Chapter IV Baptism of Fire Painful Event 57 At the School of Don Bosco 58 Good-bye Turin 59 First FMA Foundation in France 61 Back to Nizza Monferrato 62 Mission at St.
    [Show full text]
  • Like Don Bosco, with the Young, for the Young!
    1. LETTER OF THE RECTOR MAJOR __________________________________________________________________________ LIKE DON BOSCO, WITH THE YOUNG, FOR THE YOUNG! Bicentenary of the birth of Don Bosco STRENNA 2015 1. A BEAUTIFUL SPIRITUAL INHERITANCE - 2.THE STRENNA, AN EXPRESSION OF UNITY FOR THE WHOLE OF OUR SALESIAN FAMILY - 3. LIKE DON BOSCO: WITH HIS PASTORAL HEART AND HIS OPTION FOR EDUCATION CAUGHT UP IN GOD’S PLAN - 3.1 Don Bosco with the heart of the “Good Shepherd” - 3.2 The history of God and of Mankind. - 4. WITH THE YOUNG, FOR THE YOUNG! especially the poorest - 4.1 With the young! being with them and among them - 4.2 With the young! showing them our special pastoral love - 4.3 With the young! because they have the right to meet role models of believers and adults - 4.5 For the young! for whom a personal encounter will be the opportunity for them to feel accompanied - 4.6 For the young! because the young, especially the poorest, are a gift for us - 5. IN THE BICENTENARY OF THE BIRTH OF DON BOSCO - 5.1 A first Centenary - 5.2 Celebrating the Bicentenary - 6. MAMMA MARGARET, MOTHER AND TEACHER OF DON BOSCO - 7. WITH MARY THE MOST LOFTY COLLABORATOR OF THE HOLY SPIRIT My Dear Brothers and Sisters, I want to begin this letter which is intended to be an extended commentary on the subject of the Strenna, by greeting most affectionately all my Salesian Brothers, and the Salesian Sisters to whom by tradition each year in the person of Mother General the Strenna is first presented.
    [Show full text]
  • 1 No. 02/2007 JULY 07 CONTENTS General Manager's Report New
    No. 02/2007 JULY 07 CONTENTS General Manager's Report New Directors Excellence in a Scientific Project Award Chapter Events New Corporate Sponsors Chapter Web Sites Dear AFCEANs, Immediately after our annual SHAPE event and the associated Professional Development Europe (PDE) course I attended the AFCEA business meetings in Virginia Beach. As most of you will be aware, TechNet International, previously held each year at the Washington Convention Centre was to be replaced by ‘Solutions’, to be held in Crystal City. With inadequate take­up it was decided to postpone ‘Solutions’ and focus the business meetings in Virginia Beach as part of TechNet Transformation. It is now assessed as ‘highly unlikely’ to run such an event in DC and the future of TechNet Transformation has been strengthened by a formal link with the US Naval Institute, in the same manner as the annual ‘West’ event in San Diego. The most significant piece of news, which I promulgated separately on the day it was announced, was the appointment of Mr Kent Schneider, currently Vice President Business Development, Northrop Grumman Corporation (IT Sector), as the new President and CEO of AFCEA with effect from 1 August. Mr Schneider has been a major force within AFCEA as the Chairman of the Strategic Development Committee and a member of the Budget and Finance Committee. He has given generously of time and financial donations over the years so his appointment will be welcomed by all as someone who knows AFCEA well and has its best interests at heart. The RVP meeting, though diminished in numbers, was as lively as ever.
    [Show full text]
  • Reflections on Virtue Saint John Rosco's Heroic Faith As Reported by Eyewitnesses in His Beatification Process
    Reflections on Virtue Saint John Rosco's Heroic Faith as Reported by Eyewitnesses in his Beatification Process Joseph Boenzi Introduction y January 1896, the Church in Turin was winding down its preliminary investigation into the life and virtue of the late priest and educator John B Bosco. Since 1890, a team appointed by Cardinal Gaetano Alimonda (1818-1891), and reconfirmed by Archbishop Davide Riccardi (1833-1897), hal gathered the testimony of 29 eyewitnesses who made sworn deposition regarding all they knew about John Bosco's life, work, and virtues. At least another 15 witnesses were due to appear before the arrival of summer. If those conducting this "informative process" felt the evidence warranted it, the archdiocese of Turin would formally propose the late John Bosco to Rome as a candidate for beatification and canonization. The procedure, which followed the prescribed format, resembled something of an inquest, even a "trial." However, this "trial" did not so much center on what Don John Bosco had done or not done during his lifetime - Don Bosco was easily one of Turin's best known churchmen. Instead it launched a thorough examination of his character and virtues. This is because beatification is not based on personal success but on an heroic and exemplary practice of Christian virtues. Witnesses were to testify to the "servant of God's" practice of the theological, cardinal and moral virtues: faith, hope, charity with God, charity toward neighbor, prudence, justice, fortitude, obedience, humility, piety and reputation for holiness. If after a thorough scientific and legal examination, it 82 Journal of Saleslan Studies could be proved that the person in question lived a life of Christian virtue "to an heroic degree," he or she could be declared "venerable," that is, worthy of imitation.
    [Show full text]
  • THE JANUARY MESSAGE of the RECTOR MAJOR from the Salesian
    Volume III, Issue 1 January 2021 THE JANUARY MESSAGE OF THE RECTOR MAJOR from the Salesian Bulletin DON ANGEL FERNANDEZ ARTIME, SDB “THE GENIUS WHO KNEW HOW TO MAKE HIS BOYS HAPPY” how "Don Bosco had to This is our Don Bosco, select one of them to take able to make all his boys, a place on the kneeler as and each one in particu- if confessing his sins. He lar, feel that they were looked around and, smil- loved, that they were ing, called: “Paolino, come really special and that Dear readers and friends here. Kneel down and put he had wonderful plans of the Salesian Bulletin, your forehead on mine, so for each of them, because once again we meet in that we won’t move!’’ they were God’s plans. We are a Family this magazine that Don belonging all to Mary Bosco loved so much, having founded it in In this issue: 1877, 144 years ago. To- day it’s present in more Rector Major’s 1-2 Letter for January than 100 nations, in 42 Salesian Family 3 different languages. This Days January issue coincides Our Family Album 4 with the great world- wide celebration of Don Bosco’s feast on January IMPORTANT 31. DATES And there is something else: In 2021 we’ll com- CELEBRATE OUR JANUARY memorate the centennial SALESIAN SAINTS!! of the death of his sec- 8 - Bl. Titus Zeman ond successor, Fr. Paul 15 - Bl. Luigi Variara Albera, whom Don Bosco 22 (23 USA) - Bl. Laura Vicuña called “Paolino”. 24 - St.
    [Show full text]
  • Orizzonti Le Lettere Di Maria Domenica Mazzarello
    ORIZZONTI a cura della Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione «Auxilium» di Roma 20. ANA MARiA FERNANDEZ LE LETTERE DI MARIA DOMENICA MAZZARELLO TESTIMONI E MEDIAZIONE DI UNA MISSIONE CARISMATICA ANA MARIA FERNANDEZ LE LETTERE DI MARIA DOMENICA MAZZARELLO TESTIMONI E MEDIAZIONE DI UNA MISSIONE CARISMATICA LAS -ROMA PRESENTAZIONE 1 l l /1· l :t.f!.Ùi' di Maria Ausiliatrice 11111 · wrctlc Lo studio delle primizie di un carisma è percorso obbligato per la comprensione di una grazia ecclesiale, un dono di Dio per l'intero suo popolo, concentrato nella nascita di un gruppo particolare, nell'illu­ minazione di una parola del V angelo, nella risposta di Dio, costante lungo la storia della Chiesa, ai bisogni dell'evangelizzazione e della missione. È percorso necessario perché la persona insignita di una tale grazia - grazia di sequela di Cristo, di comprensione del suo mistero di amo­ re e servizio della Chiesa - si trova in modo particolare sotto la luce e la forza dello Spirito Santo, fonte di ogni carisma. Questo Spirito non soltanto suscita una nuova famiglia spirituale, ma concede, con il do­ no di una feconda maternità, una particolare capacità di attrattiva umana nei Fondatori e Fondatrici, una specifica grazia di generare spiritualmente nuovi Figli o Figlie, di educare le persone nella concre­ tezza dei nuovi problemi, delle nuove circostanze e della novità inedi­ ta di una vita e di un apostolato, per guidare concretamente, nell'uma­ no della storia, il disegno divino che viene dall'eternità. Tali sono senz'altro i primi passi di un carisma come quello di San­ ta Maria Domenica Mazzarello, studiato appositamente in questo li­ bro da Suor Ana Marfa Fernandez attraverso il patrimonio umano e spirituale delle sue Lettere.
    [Show full text]
  • Salesian Pedagogy of Choice and Vocation: Evolution, Revision and Proposals
    Salesian Pedagogy of Choice and Vocation: Evolution, Revision and Proposals Michal Vojtáš, Salesian Pontifical University (Rome, Italy) Abstract: This article approaches the theme of Salesian pedagogy of life choice and vocation on three levels of argumentation. The first level synthesizes some fundamental modifications in Salesian pedagogy of vocation that originate from the post Vatican II youth ministry model. The Salesian Congregation switched from a traditional “state of life” choice education to an approach spinning around unconditional acceptance and personalized planning of life. The consequences of these choices will be interpreted within a changed postmodern context where we point out the need of a new approach suitable for the needs of millennials and digital natives. The second level of the study outlines a set of permanent inspirational pedagogical principles. These are referring to the experience of Don Bosco that constitutes a base for every further update of salesian education theory. The third level offers strategic proposals for the actual education of life choices and vocation is linked to the challenges of the postmodern fluid societies; to the Salesian pedagogical principles of the past and to a transformational model of education, ministry and vocation. 1. Vocation: a problematic “outsider” in the post Vatican II Youth Ministry The Salesian pedagogy of vocation is the area where one can perceive in an exemplar way the Vatican II change of paradigm. From a traditional education that offered instruments for the choice of everyone’s “state of life” (secular or consecrated), the Salesian Congregation passed to a model that emphasized personal freedom, unconditional acceptance and personalized plan of life.
    [Show full text]