Visual Storytelling. Gadda's Iconographies from L'adalgisa to Il Pasticciaccio

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Visual Storytelling. Gadda's Iconographies from L'adalgisa to Il Pasticciaccio Visual Storytelling. Gadda's Iconographies From L'Adalgisa to Il Pasticciaccio The Harvard community has made this article openly available. Please share how this access benefits you. Your story matters Citable link http://nrs.harvard.edu/urn-3:HUL.InstRepos:40046466 Terms of Use This article was downloaded from Harvard University’s DASH repository, and is made available under the terms and conditions applicable to Other Posted Material, as set forth at http:// nrs.harvard.edu/urn-3:HUL.InstRepos:dash.current.terms-of- use#LAA Visual storytelling. Gadda’s iconographies from L’Adalgisa to Il Pasticciaccio A dissertation presented by Eloisa Morra to The Department of Romance Languages and Literatures in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in the subject of Romance Languages and Literatures Harvard University Cambridge, Massachusetts May 2017 © 2017 Eloisa Morra All rights reserved. Dissertation Advisor: Professor Jeffrey T. Schnapp Eloisa Morra Visual storytelling. Gadda’s iconographies from L’Adalgisa to Il Pasticciaccio Abstract My dissertation is aimed at tracing a map of modernist Italian writer Carlo Emilio Gadda’s interest toward visual arts (painting, theatre, and cinema). Close reading of Gadda’s texts — both published and unpublished — and an attention to his intellectual biography will be intertwined in order to better analyze relevant aspects of the author’s oeuvre. First, I will trace the evolution of Gadda’s visual passion through an analysis of his personal library in Rome and of other unpublished notes in a rich archival trove in Verona. From the comparison between the unpublished texts and Gaddian essays and short stories one can outline the figure of the writer as an art critic. I will then examine the hidden mechanisms of Gadda’s ekphrasis, usually a complex operation of contamination between different iconographic sources. This innovative narrative method stands from the intellectual relations Gadda established with two important interlocutors, the art historian Roberto Longhi and the writer and translator Emilio Cecchi. Finally, I will deal with some case studies of visual and verbal intertexts in Gadda’s short stories (Adalgisa. Disegni milanesi) and pamphlets and historical pieces (I Luigi di Francia, Eros e Priapo) and in his masterpiece, Il Pasticciaccio. The aim of my project is to show concretely how visual arts represent a means Gadda uses to face some most significant biographical and intellectual tangles. Not only an art critic, Gadda is also a writer who awards visual arts with an heuristic power, !iii carrying out a reflection on word image relations which is a unicum in twentieth century Italian literature. Abstract, Ita Intento della mia tesi è tracciare una mappa dell’interesse di Carlo Emilio Gadda per le arti visive, dandone una ricostruzione completa supportata da documenti editi e inediti. Il lavoro si muoverà sul doppio versante della biografia intellettuale e sul close-reading delle opere, e tenterà di inquadrare criticamente diverse problematiche: in primis, si cercherà di ricostruire lo sviluppo dell’interesse figurativo di Gadda attraverso un’analisi puntuale dei cataloghi e volumi conservati presso le sue biblioteche personali, conservate a Roma e all’Archivio Liberati a Verona; in secondo luogo, si prenderanno in esame i meccanismi specifici dell’ecfrasi gaddiana, facendo riferimento sia alla presenza di opere d’arte che costituiscono nuclei d’interesse ricorrente sia a casi in cui Gadda opera una serie di contaminazioni tra diverse testimonianze figurative, o elabora dei “dipinti di copertura”; infine, si analizzeranno casi concreti di presenze figurative in relazione al processo genetico delle singole opere. La ricerca si struttura in tre parti: un capitolo volto a dispiegare la figura di Gadda teorico delle arti attraverso un confronto serrato tra saggi e testi narrativi; un secondo capitolo dedicato all’analisi del rapporto tra Gadda e il grande storico dell’arte Roberto Longhi, e all’analisi di alcune coppie figurative e letterarie che diventano fonti d’ispirazione nel laboratorio creativo dello scrittore milanese nelle prime opere, in particolare l’Adalgisa, nel Primo libro delle favole e in Eros e Priapo; infine, l’ultima parte !iv sarà volta ad indagare la presenza concreta di modelli figurativi espliciti e impliciti all’interno del Pasticciaccio. Intento del mio progetto è mostrare concretamente come per Gadda il dato visivo rappresenti allo stesso tempo un grimaldello per toccare alcuni nessi biografici e intellettuali per lui decisivi e il dato più sicuro per veicolare la tensione conoscitiva che a suo parere dovrebbe animare ogni creazione artistica (“la scrittura è ‘l’indefettibile strumento per la scoperta e per la enunciazione della verità’”). Gadda non si limita quindi ad essere interprete o fine critico d’arte, ma opera una ricerca euristica sui possibili rapporti tra dato figurativo e dato letterario che rappresenta un unicum all’interno del panorama letterario italiano del Novecento. !v Indice Titolo i Copyright ii Abstract iii Indice vi Lista delle figure vii Ringraziamenti viii Introduzione 1 Capitolo 1. Gadda teorico delle arti 11 1.1. Figure della percezione. Gadda e Il club delle ombre 1.2. Ecfrasi e modelli narcissici 1.3. Il Cinquecento: un confronto problematico 1.4. Caravaggio Capitolo 2. “Occhio all’opera”. Dentro la ‘galleria interiore’ gaddiana 48 2.1. Gadda e il suo (anti)modello: Roberto Longhi 2.2. Implicazioni longhiane: Gadda, Correggio, Foscolo 2.3. Note su Gadda ‘ritrattista’ 2.4. Il corpo del Duce. Deformazione e ritratto in Eros e Priapo Capitolo 3. Iconografie esplicite e implicite nel Pasticciaccio 93 3.1. Ricostruire Roma: una città e i suoi modelli 3.2. Gadda, Pasolini e la Scuola Romana 3.3. La cupola di madreperla. Un inedito intertesto figurativo 3.4. Neoespressionismo e l’eredità di Longhi Appendice. Documenti inediti. Magnifico Duque Gaddus! Lettere agli amici milanesi 125 Bibliografia 211! !vi Lista delle figure Figura 1. Caravaggio, La conversione di San Matteo 15 Figura 2. Caravaggio, I bari 16 Figura 3. Correggio, Danae 18 Figura 4. Tintoretto, Danae 19 Figura 5. Veronese, Danae e la pioggia d’oro 20 Figura 6. Raffaello, La madonna della Seggiola 28 Figura 7. Raffaello, Giove che bacia Ganimede 29 Figura 8. Giorgione, Pala di Castelfranco 31 Figura 9. B. Luini, Matrimonio mistico di S.Caterina 37 Figura 10. Carlo Crivelli, La Madonna della Rondine 57 Figura 11. Correggio, Leda e il cigno 66 Figura 12. F.-X. Fabre, Ritratto di Ugo Foscolo 72 Figura 13. P. P. Rubens, Ritratto di Luigi XIV 76 Figura 14. P. Menier, Ritratto della Duchessa di La Vallière 78 Figura 15. Ritratto di Mussolini, L’Illustrazione Italiana 90 Figura 16. G. Galantara, Mussolini sulla bara di Matteotti 91 Figura 17. T. Scialoja, La cupola dell’Excelsior 110 Figura 18. T. Scialoja, Uomo che dorme (Coll. Giorgio Bassani) 122 !vii Ringraziamenti Questo lavoro nasce dalla mia passione per i rapporti tra scrittura e pittura, sempre presente fin dalla mia tesi di laurea: il supporto che ho ricevuto nelle prime fasi della mia formazione da Carlo Ginzburg, Marcello Ciccuto e Lina Bolzoni è stato fondamentale. E’ anche grazie al loro supporto che ho potuto trasferirmi a Harvard, dove ho iniziato a pormi domande più ampie grazie ai diversi e numerosi interlocutori incontrati: Jeffrey Schnapp, esempio di interdisciplinarità e rigore, per la capacità che ha avuto di essere presente ma anche di lasciarmi libera di sviluppare in autonomia i miei interessi e passioni; Jim Hankins, che ringrazio di cuore per la presenza costante, l’aiuto e le lunghe chiacchierate e progetti condivisi in questi anni; Francesco Erspamer, che mi ha spinto ad ampliare i miei orizzonti e a rivolgermi a un pubblico più ampio rispetto a quello specialistico e accademico; Giuliana Minghelli, la cui presenza è stata molto importante durante i primi anni a Cambridge. Un grazie particolare va a Federica Pedriali per la lettura e gli spunti offerti dal seminario gaddiano tenuto a Harvard nell’autunno 2014, che è stato un momento decisivo per lo sviluppo di questo lavoro, e per avermi dato la possibilità di lavorare a due voci per L’Enciclopedia Gaddiana qui temporaneamente confluite; inoltre ci tengo a ringraziarla per l’entusiasmo e il sostegno costante con cui accoglie i miei progetti gaddiani. L’ultimo capitolo è stato scritto a partire da documenti inediti e rari conservati presso l’Archivio Bonsanti del Gabinetto G.P. Vieusseux di Firenze, presenti anche in appendice, e la Fondazione Scialoja di Roma: ringrazio la Dott.ssa Gloria Manghetti, la Prof.ssa Graziella Chiarcossi e il Dott. Arnaldo Liberati per l’autorizzazione alla pubblicazione dei materiali inediti relativi a Pasolini e Gadda. Ringrazio inoltre Ilaria Spadolini, Fabrizio e Laura Desideri per la competenza e gentilezza dimostrata. Ci tengo poi a ringraziare Amelia (e Oliver!), Angela, Chiara, Chris, !viii Corrado, Giorgia (e Prisca!), i due Marchi, Elvira Di Fabio e Maria Grazia Lolla, i miei studenti: senza di loro e i molti momenti condivisi questi anni sarebbero stati senza dubbio meno divertenti e ricchi di emozioni. Dall’Italia non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno Federica, Anna, Martina, Silvia, Pippi e Camilla. Ma il grazie più grande va a Annamaria, Gaia e a Giulio, mio marito: senza di loro e senza la presenza costante di mio padre Giuseppe, cui questo lavoro è dedicato, non sarei arrivata con lo stesso entusiasmo al termine di questo percorso lungo e non esente da sfide.! !ix Storie del visibile. Iconografie gaddiane dall’Adalgisa al Pasticciaccio alla memoria di mio padre INTRODUZIONE Gadda e le arti visive. Un’introduzione al problema Diversi studiosi hanno sottolineato la necessità di costruire una “storia visiva della letteratura italiana”, nella quale — saldando ai tradizionali strumenti ermeneutici le nuove risorse scientifiche offerte dalle digital humanities — le diverse relazioni instaurate tra testi e immagini diventino finalmente visibili e tracciabili dagli studiosi1.
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