Design e stampa: Grafiche Rusconi Angelo Colombo

Comunità Montana , Val d’Esino e Riviera

Parco Regionale Settentrionale

Realizzato a cura di: Consulta Turismo di Assessorato al Turismo di Bellano, Dervio, Dorio, , e Assessorato alla Cultura di Dorio ed Esino Lario Assessorato al Commercio di Bellano Guida turistica

Il Lago di io r o D o vi Orientale er D o an ell o B Lari Esino rledo Varenna Pe

Sulle tracce del “Viandante” IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

I comuni di Bellano, Dervio, Dorio, Esino, Perledo e Varenna, posti sulla sponda orientale del Lago di Como tra le prealpi Orobiche, sono un territorio culturalmente omogeneo con interes- santi attrattive turistiche. Sin dai tempi antichi sono collegati fra loro dal “Sentiero del Viandante”, la via di co- municazione risalente al periodo roma- no. Nella nostra terra le essenze medi- terranee si fondono con quelle alpine ed al suo interno si sco- prono gli am- bienti più di- versi, dalle Lago di Como rive incantate del lago, alla orientale maestosità delle montagne. Un ter- ritorio da vedere, ma so- La costiera orientale con Bellagio e le Alpi prattutto da scoprire, con un am- biente che testimonia l’armonia fra l’uomo e la natura, dove trascorrere piacevoli soggiorni in tutte le stagioni dell’anno, grazie anche a un clima mite e privo di nebbia in inverno, fresco e Sommario ventilato in estate. Introduzione 2 Lago, montagne, fiumi, verdi boschi, Collegamenti 3 rappresentano il patrimonio naturale di Lago e Pesca 4 queste località e ben si fondono con la Montagne 7 bellezza delle numerose opere storico- artistiche dislocate sul territorio, offren- Escursioni e Mountain Bike 12 do varie opportunità agli amanti della Fiumi 16 natura ed agli sportivi. Questo grazie Fauna e Flora 17 alla possibilità di balneazione lungo le Gastronomia 18 spiagge, di pratica della vela, wind-surf Storia 19 e kitesurf, della pesca sul lago e lungo Il sentiero del Viandante 20 il fiume; inoltre per gli appassionati Varenna 22 della montagna, grazie alle numerose Perledo 24 passeggiate fra i boschi in una natura Esino Lario 26 incontaminata e ricca di fauna, gli Bellano 28 itinerari ciclistici e le escursioni su Dervio 31 alcune cime superiori ai 2000 m. Dorio 34 02 delle montagne circostanti. www.turismo.provincia..it

Il territorio, è posto a circa 70 - 80 Km lano, Dervio, Dorio e Varenna-Esino- da Milano. Si raggiunge facilmente con la Perledo; un servizio bus raggiunge i superstrada 36, da Lecco a , uscendo centri abitati di Perledo ed agli svincoli di Bellano e di Dervio oppure, Esino. Infine un ser- per gustarsi il paesaggio, seguendo la vizio di traghetti strada provinciale 72 che attraversa i cen- da Varenna tri abitati della riviera orientale del lago. collega il Per raggiungere Esino Lario si utilizza la territorio provinciale 65 che, partendo da Varenna, con la Collegamenti attraversa Perledo e dopo 12 Km raggiun- sponda oc- ge Esino. cidentale del Altro collegamento è offerto dai mezzi lago di Como a pubblici: la ferrovia della linea Milano – e con il centro Sondrio, con le stazioni ferroviarie di Bel- lago a Bellagio.

Svizzera

Sondrio Lago di Como Maloja Lago di Como CHIAVENNA Lecco Como

SONDRIO MILANO COLICO

DORIO S.P. 67

DERVIO SUISSE (Switzerland) AUTRICHE (Austria) TRENTINOALTO ADIGE HONGRIE (Hungary) Aosta Trento VALLE D'AOSTA VENEZIA BELLANO GIULIA Svizzera SLOVENIE VENETO (Slovenia) Milano MENAGGIO Torino LOMBARDIA Venezia Trieste PIEMONTE CROATIE S.P. 62 (Croatia) EMILIA Genova LIGURIA ROMAGNA

Bologna LUGANO BOSNIE HERZEGOVINE (Bosnia and Hercegovina) MONACO PERLEDO Firenze SAN MARINO

TOSCANA Ancona Perugia CAMPIONE MARCHE Mer Adriatique VARENNA Adriatic Sea UMBRIA BELLAGIO CORSICA L'Aquila S.P. 65 LAZIO ABRUZZO Roma

MOLISE Campobasso S.S. 36 Foggia

S.P

Napoli ESINO PUGLIA . 72 CAMPANIA Potenza SARDEGNA Mar Tirreno LARIO BASILICATA Cagliari

Mar Ionio CALABRIA

Catanzaro

Mar Méditerraneo

Palermo CHIASSO LECCO SICILIA Italia Mar Méditerraneo

Lombardia VARESE COMO S.S. 36 Milano

BERGAMO

Venezia Malpensa Orio Al Serio

Linate MILANO Torino 03 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

Il Lago di Como conosciuto ed ap- caso di vento da nord. La riva ovest, ubi- prezzato nel mondo, è il “piatto forte” cata sulla punta della penisola derviese, delle attrattive del nostro territorio, con congloba la foce del Varrone; è prevalen- possibilità di balneazione, di pratica degli temente a bassa scogliera con un retro- sport velici, di gite in battello o aliscafo, terra a tappeto verde, ottima per potersi di passeggiate sul lungo- sdraiare al sole e per pic-nic all’aria aper- lago e non ultima di ta all’ombra degli alberi. La riva nord, pratica della detta della “Foppa”, è completamente a pesca. spiaggia ghiaiosa che degrada dolcemen- Il contatto fra te, è una delle zone migliori del lago per il nostro ter- la balneazione, grazie alla sua conforma- Il Lago ritorio ed il la- zione e soprattutto alla tranquillità del go si estende per lago, dovuta alla sua posizione geografica ca. 20 km con una che la mette al riparo dalla “Breva”. varietà di rive che passa A Dorio troviamo una lunga spiaggia ghia- dalle scogliere alle spiaggie iosa, posta sotto l’abitato, che è facilmente ghiaiose, con lidi attrezzati e spiagge na- raggiungibile dalla provinciale ed è ideale turali che fanno da cornice ad un paesag- per la balneazione. gio stupendo.

Spiagge Il nostro territorio offre una vasta scelta per gli amanti della balnea- zione, possibile nei mesi estivi da giugno

a settembre. Vi sono Riflessi sul lago lidi attrezzati come quello di Olivedo sul confine fra Perledo e Varenna, una struttura di recente costruzione, con spiaggia ed uno splendido terrazzo che domina il “centro lago” nel punto in cui questo è più ampio. Il lido di Bellano realizzato recentemente con un’estesa spiaggia, è Anche a Bellano in località Oro si trova dotato di moderni confort e strutture, una bella spiaggia ghiaiosa che digrada quali ristorante - pizzeria, bar, docce dolcemente nel lago chiamata “La Pun- e due piscine riscaldate. cia del Cane”, mentre a sud del paese Le spiagge naturali sono numerose, troviamo “La Stupenda”. Vicino alla foce soprattutto a Dervio dove si estendono del c’è una spiaggia sabbiosa per oltre 3 km con annessi bar e ri- con una piattaforma galleggiante nel storanti al servizio dei bagnanti. La lago. riva sud, detta di “S.Cecilia”, è formata A Riva di Gittana di Perledo la spiaggia da spiagge e scogliere contornate dal è stata attrezzata di recente e con il suo chiosco su terrazzo vista lago e, offre al 04 verde, ideale per la balneazione in www.navigazionelaghi.it turista la visuale verso Bellano; la riva è rose viuzze dell’adiacente borgo antico. caratteristica per le rocce a picco sul lago Sul lungolago di Dervio vi è una bella e per la profondità delle acque che la passeggiata, fra le più estese del Lario, rendono molto appetibile agli appassionati che partendo dal porto di S. Cecilia giunge di subacquea. alla foce del Varrone, lungo un percorso che si snoda in mezzo al verde, con la Passeggiate possibilità di sostare ad ammirare il lago Per gli amanti della tranquillità delle pas- in piena tranquillità su panchine contor- seggiate, sono disponibili degli incantevoli nate da ulivi e salici piangenti. itinerari sul lungolago. Molto conosciuta L’itinerario continua sino alla chiesa par- e rinomata è la splendida passeggiata di rocchiale dove prosegue lungo la riva Varenna, che si snoda lungo case, ville, naturale di “Foppa”, sino a raggiungere la Provinciale. Fra Corenno e Dorio vi è una caratteristica passeggiata fiancheg- giata dai platani con uno splendido pano- rama sul lago.

Sport Velici Per gli appassionati degli sport velici, sono a disposizione centri velici di notevole livello. È possibile l’apprendimento di questi sport, con i corsi nei week-end o

La passeggiata di Varenna settimanali, oppure la pratica amatoriale e la partecipazione a regate sia di carat- tere nazionale che internazionale. Il no- stro territorio è considerato fra i migliori a livello europeo per la pratica della vela sul lago, grazie alla sua posizione geogra- fica ideale ed alla “breva”, il leggero vento da sud che spira nelle giornate di bel

La vela tempo. Quando soffia il vento da nord il lago è solcato da numerosi surf e kite- surf che si esibiscono con spericolate acrobazie. A Dervio, conosciuto a livello europeo come “Il paradiso della vela sul lago”, vi sono 3 centri velici: la Scuola di vela della Lega Navale Italiana a fianco del porto di S.Cecilia, il Centro Vela Dervio fondato nel 1971 e l’Orza Minore, mentre gli amanti del Wind -surf, kite-surf e canoa vicino alla foce del fiume trovano il “Fun Surf Center” . giardini e botteghe dal grazioso molo fino A Bellano vi è il Circolo Vela Bellano, all'imbarcadero di Olivedo, sospesa fondato nel 1970 e molto attivo sul sull'acqua, suggestiva e romantica, meta territorio. A Dorio è di recente nascita assidua degli innamorati. A Bellano, sul la base dell’associazione Fuoridivela, suggestivo lungolago che collega la zona per la pratica e l’apprendimento della lido con l’imbarcadero, sbucano le nume- vela e windsurf. 05 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

Gite sul lago contenitori e pressati con un torchio per Sia con le imbarcazioni private che con farne uscire l’olio. Nascono, così, i i battelli della Navigazione del Lago di “Missultin” un cibo tipico del Lario, ricer- Como è possibile visitare, con delle cato dai buongustai e celebre sin dai stupende gite, le località più interessanti tempi remoti. del Lario, fra le quali citiamo: • Bellagio, con la villa Melzi e villa Serbelloni, • , con la .

• Piona, con l’abbazia Il battello dei frati Cistercensi L’imbarco su battelli ed aliscafi è possibile a Varenna e Bellano, mentre a Dervio solo su battelli nel periodo estivo. A Varenna esi- ste inoltre il servizio di traghetto per Bellagio e Menaggio.

La Pesca Fra le principali attività praticate sul lago vi è la pesca, che nei tempi passati è stata una delle principali fonti di sussistenza per gli abitanti; la nostra riviera è infatti una delle zone più pescose del Lario. Nel nostro lago si possono pescare nu- merose varietà di pesce: agone, pesce persico, lavarello, trota, alborella, cave- dano, luccio, anguilla…e tante altre, visto che ne sono state censite 23 specie. La pesca più caratteristica è senz’altro quella dell’agone. Nelle serate di giugno

e luglio lo spettacolo che si può ammirare sicazione degli agoni è qualcosa di unico. È suggestiva la sfilata dei cavalletti di legno protesi in L’es acqua con i pescatori seduti sulla piattaforma finale, impegnati per ore nella pesca, con la canna o il quadrato. Il sistema di conservazione degli agoni ha una tradizione secolare: una volta puliti e salati, vengono infilati in cordicelle ed appesi al sole ad es- siccare; quindi vengono messi in 06 www.valsassina.it

Se per circa la metà del suo perimetro Val d’Esino e Parco regionale della il nostro territorio è a contatto con il lago, Grigna Settentrionale la parte restante è delimitata dalla mon- tagna, con i massicci della Grigna setten- Salendo da Varenna trionale, del Monte Muggio e del Legnon- lungo la carroz- cino-Legnone che lo separano dalla zabile 65, Valsassina e dalla . s’incontrano Le montagne del circondario, grazie alla i centri abi- loro conformazione varia, rendono possi- tati di Rego- La Montagna bile la pratica di diverse attività, quali: le lo, Perledo e passeggiate lungo i numerosi sentieri fra Bologna. Ab- i boschi, la raccolta di funghi e castagne, bandonato poi sulla destra lo splendido paesaggio del centro lago, si percorre una stretta valle che sfocia in una ridente conca, al centro della quale si adagia Esino, un agglomerato di vecchie case di pietra ormai ristrutturate e nuove ville circondate da fioriti giardini. Tutto il territorio di Esino fa parte del Parco regionale della Grigna Settentrio- nale. Dal centro di Esino si diramano le strade

La Grigna dal Monte Croce e i sentieri che portano agli alpeggi ed alle vette delle montagne che fanno da corona al paese, la Grigna Settentrionale (2409 m.), il Monte Croce (1779 m.) ed il Monte S.Defendente (1323 m.) Da Esino si può arrivare ad Ortanella (958 m.), Cainallo (1291 m.), Agueglio (1142 m.) per panoramiche strade asfaltate che si snodano tra boschi di faggi e castagni, oppure in circa 20-30 minuti percorrendo le vecchie e romantiche mulattiere acciot- tolate. Dal Passo Cainallo partono i sentieri, dal più facile alla ferrata, per la Grigna Set- La vetta della Grigna tentrionale, uno dei più famosi complessi dolomitici della Lombardia. Le rocce di sedimentazione marina racchiudono numerosi fossili, tanto che alcuni pin- nacoli portano il nome di “Sas di Lumach”. Al tramonto la bianca dolomia assume la tipica colorazione rosa. la risalita di cime sopra i 1500 - 2000 m Nella parte bassa, vicino ai rifugi Bietti e, nella stagione invernale, la pratica dello (1719 m.), e Bogani (1816 m.) sono sci. numerose le varietà botaniche: sas- Per gli appassionati di escursionismo e i sifraghe, viole, stelle alpine oltre a naturalisti si presentano numerose possi- muschi, licheni, rododendri e aconiti. bilità di scelta. Poco distante dal rifugio Bogani c’è 07 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

la ghiacciaia di (o Giazzera l’alpeggio di Agueglio ( m. 1122), un’isola del Moncoden) già descritta da Leonardo di quiete con caratteristiche baite immerse Da Vinci, con una vasta sala con formazioni nel verde. In Agueglio di Perledo si trova di stalattiti e stalagmiti di ghiaccio. Sono una piccola chiesetta ( il sacrario ) costruita i pinnacoli e le rocce della Grigna che fanno dal gruppo Alpini di Perledo in memoria da sfondo a numerose opere di Leonardo, dei caduti delle guerre. Per i più allenati è prima fra tutte “La Madonna delle rocce”. possibile raggiungere Agueglio a piedi, Per gli alpinisti esperti la Grigna offre pareti partendo dalla frazione di Bologna (m.618), attrezzate per l’arrampicata sportiva, e nei nei pressi del Ristorante Crott del Meo, mesi invernali le cascate di ghiaccio da dove ci sono due sentieri segnalati: il primo risalire . porta direttamente alla chiesetta degli Al- Da Ortanella, partendo dal “pratone” e pini passando dalla Croce di Bologna; il passando per “la piantagione” si aggira il secondo passa prima dall’Alpe Albiga (m. “Monte Foppe”, splendido balcone sul cen- 864) per poi sbucare sulla carrozzabile che tro lago dove non è raro incontrare cervi, condurrà dopo circa 1 km ai piedi delle caprioli, fagiani, lepri ed altri esemplari di prime baite. fauna montana. Oppure per una bella e Il Monte Croce offre un ampio panorama, comoda strada sterrata nel bosco, si rag- tanto che nelle giornate di vento è possibile giunge la chiesetta romanica di S. Pietro scorgere la “Madonnina” del Duomo di con adiacente il “bel vedere”. Qui lo sguardo Milano. spazia da Mandello a Bellagio, all’Isola Appena sotto la Croce, nel versante di Esi- Comacina a Menaggio e ad altri paesini no, il “Baitello dell’amicizia” - voluto dagli sparsi, citando il Manzoni “come pecore alpini e costruito dagli esinesi - offre rifugio pascenti”. Per i più sportivi ad Ortanella è presente un “percorso vita” ben attrezzato. Ancora da Ortanella, o direttamente da Esino per due diverse strade, in terra battuta una, acciottolata l’altra, è raggiungibile l’Alpe di Esino dove è possibile

soggiornare anche in Le baite di Mandonico gruppi durante tutto l’anno in una baita ben attrezzata . Dal Passo di Agueglio con la panoramica strada provinciale che porta in Valsassina, si può raggiungere il Monte S. Defendente in di agli escursionisti. Perledo, una cima da cui si ammirano, Seguendo la cresta si arriva al monte Pila- oltre al lago, le Prealpi, le alpi e tutta stro (1826 m.) con un panorama mozzafiato la catena che circonda Esino. La vetta che si apre sulla Grigna, la Piancaformia del San Defedente è raggiungibile dai e la Porta di Prada. La vegetazione ospita numerosi sentieri che salgono dal- coturnici, pernici bianche, galli forcelli e 08 www.guidelariogrigne.it varie specie di rapaci (aquile reali, nibbi Valvarrone bruni, falchi pellegrini ecc.). Tutti i percorsi, ben segnalati e numerati Agli amanti delle alte quote consigliamo, sulla cartina del CAI “Esino Lario”, sono partendo da Dervio, di risalire la Valvar- ancor più suggestivi se effettuati in autunno rone lungo la strada che tocca i paesi di per i colori smaglianti che assumono le , , sino al ri- piante, o in inverno con la neve attrezzan- fugio del CAI di Dervio ai “Roccoli Lorla” dosi con le ciaspole. Per gli esperti è diver- (1463 m); da qui partono delle belle escur- tente ed emozionante scendere con gli sci sioni sui monti Legnoncino e Legnone. dalle principali vette. Alle postazioni della linea Cadorna: il A Cainallo due facili piste da sci permettono facile sentiero parte da sotto il rifugio e si ai principianti di provare il “brivido” delle addentra in un suggestivo bosco di larici, prime discese sulla neve. Per chi vuole betulle e rododendri sulle pendici del mon- te Legnoncino, con splendidi scorci sul panorama dell'alto lago. In breve tempo si raggiungono varie in- stallazioni militari della linea Cadorna realiz- zate durante la prima guerra mondiale: - Lo sci al Cainallo stazioni per mitra- gliatrici e parte di una trincea. Proseguendo lungo il sentiero si raggiungono i roccoli d’Artesso, dove vicino al bel laghetto vi è il Rifugio Bellano e si possono visitare le postazioni delle can- noniere che ospitavano provare l’emozione di una giornata sulla i mortai, oltre all’interessante Roccolo neve può noleggiare le attrezzature in loco risalente al 1800, utilizzato per la cattura comprese le sdraio per rilassarsi al sole. degli uccelli a scopo scientifico. Le posta- Da Esino scendendo sulla provinciale 65, zioni della linea Cadorna che partivano da dopo circa 3 Km, sulla destra, un piccolo Corenno e seguivano il crinale sino al sentiero sale ai Monti Benedetti e al Ge- Legnone, furono concepite per timore di suolo del Crocefisso con gli affreschi di un attacco austro-tedesco proveniente San Martino e San Vittore. Continuando dai Grigioni o dallo Stelvio. per l’antica mulattiera, in direzione Perle- Legnoncino: la ex strada militare è un do, si arriva al piccolo Gesuolo con l’affre- bel percorso ombreggiato che, con ampi sco della Madonna. Altri percorsi, non me- tornanti in leggerissima salita, conduce no interessanti, sono da scoprire senza sforzo alla vetta del Legnoncino. individualmente girovagando anche senza La vegetazione è molto varia; nel breve meta trovando luoghi dove acquistare pro- percorso il sentiero passa da zone dotti tipici: burro, formaggi e la “Biancona fredde di bosco più decisamente al- di Esino” (la patata bianca di Esino). pino a zone calde sul versante 09 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

sud, dove fiorisce una lussureggiante raggiunge la località Castello, sale poi flora mediterranea con ginestre ed eri- sino a Vestreno, costeggia il bacino d’ac- che. Poco prima di arrivare in vetta si qua della centrale elettrica di Dervio, rag- incrocia la chiesetta dedicata a S. Sfirio giunge il santuario della Madonna di Bon- che risale al XIII secolo; narra una leg- do (1672). La strada prosegue ad genda che fosse luogo di eremitaggio di un’altitudine di 600 - 700 m. sino alle S. Sfirio, che si teneva in contatto con i località dei monti di Dorio, in mezzo a verdi suoi 6 fratelli tutti eremiti in località nei boschi ricchi di castagne e funghi, toccan- dintorni facendo segnali di fuoco. Percor- do Rinelda, Vezzee, Sparesee con belle rendo la cresta si raggiunge la vetta (1714 vedute sul lago e poi scende sino a Posallo m), dove si può godere un panorama as- di Colico. solutamente magnifico sul Lago di Como Sul lato sinistro della Valvarrone, a fianco e Valchiavenna. della chiesa di S. Quirico di Dervio, inizia Alla vetta del Monte Legnone: imboccan- una bella mulattiera che porta alle ridenti do il sentiero a fianco del rifugio, in mezzo località dei monti di Dervio, poste sul ver- a magnifici faggi, facilmente capita d’ im- sante nord-ovest del Monte Muggio. In battersi in greggi di caprette del vicino questi villaggi, si trovano diverse baite alpeggio. Si prosegue in mezzo ai larici circondate da prati, utilizzate per villeg- con ampie aperture verso gli imponenti giatura, spesso ricavate da vecchie stalle massicci rocciosi del Badile, Disgrazia, o cascinali. Passeggiando fra le selve ed Bernina e verso la verdeggiante Valvarro- i boschi ancora incontaminati, è possibile ne, fino a giungere all'alpeggio di Agrogno riassaporare le meravigliose sensazioni (1750 m.), dove nel periodo estivo potrete del contatto con la natura. Dai 220 m di trovare le mucche al pascolo ed assaggiare i formaggi prodotti in loco. Riprendendo la salita il bosco si dirada, il paesaggio si fa più aspro, si raggiunge il Bivacco Cà de Legn a quota 2146, che può essere un buon riparo in caso di maltempo. Da qui la vetta del Le- gnone sembra già a portata di mano, ma ci sono ancora 500 m. di dislivello da superare, che però non pre- sentano vere diffi- Il lago dalla vetta del Legnoncino coltà alpinistiche ; raggiunta la vetta (2610 m.) la più alta delle prealpi Orobie, Dervio, si sale con un primo tratto abba- si gode una vista impareggiabile, sul stanza ripido, dove si aprono belle vedute lago e sulle Alpi. panoramiche e si giunge a Pianezzo (380 Altro itinerario interessante percor- m,), dove si incontrano le prime baite ed ribile anche in mountan - bike è una torretta medievale ancora ben con- quello che, partendo da Dervio, servata. Subito dopo Pianezzo, imboccando 10 www.cailombardia.org un sentiero sulla destra della mulattiera, difficoltà, accessibili dal lavatoio della si sale sino a “Mai”, dove, sulla rupe roccio- Sedeia o dalla via Ai Monti. sa che sovrasta Dervio, si trovano i ruderi Valmuggiasca

Partendo da Bellano è possibile risalire le pendici del Monte Muggio in una suggestiva camminata che porta ad incontrare diversi ecosistemi, da quello lacustre, al pedemon- tano, fino a quello propriamente montano. Il paesaggio è caratterizzato da un elevato grado di naturalità, con boschi spontanei L’alpe di Camaggiore che coprono la parte a nord del paese. Bel- lano è il paese dove sbocca il fiume Piover- na, che percorre tutta la Valsassina e nella parte finale la Valmuggiasca. Il Monte Mug- gio divide la Valmuggiasca dalla Val Varrone. La sua cima, alta 1800 metri, vista dal fianco meridionale, non presenta asperità rocciose del “Castelvedro” e dalle rocce vicine è ed è ricoperta da un soffice e verdissimo possibile ammirare il panorama di un bel manto erboso. Una delle sue peculiarità è tratto di lago. Da Pianezzo, proseguendo di essere completamente isolata dalle altre invece lungo la mulattiera, si trova un bivio; montagne, permettendo una visione a 360° prendendo a sinistra, un percorso abbastan- delle valli, del lago e delle cime circostanti. za pianeggiante ed ombreggiato che risale Il versante sud, quello di Bellano, è molto in posizione rialzata il fiume Varrone, si morbido, pittorescamente variato a boschi, raggiunge la località “Vignago” (500 m.), un alpi stupende, praterie e numerosi villaggi. bel villaggio ricco di selve con castagni La cima del monte è contrassegnata da una secolari, rinomato per i gustosi porcini che croce, simbolo cristiano che si converte a si trovano nei boschi circostanti. Al bivio obiettivo fotografico principe. Numerosi di Pianezzo prendendo a destra si raggiunge sono i sentieri e le strade che da Bellano “Cangiago” (ca. 700 m.). Da qui si può pro- portano ai paesini della Muggiasca, meta seguire sino a Pratolungo a (1000 m.) dove di escursioni a piedi e in mountain bike. si trova un alpeggio comunale, utilizzato Soprattutto sull’anello che circonda la cima nel periodo estivo per l’allevamento del del monte, sono numerosi i pascoli di bovini bestiame, che pascola nei vasti prati circo- e ovini, il cui allevamento permette la rea- stanti. lizzazione di formaggi caserecci. Non è raro Da “Pratolungo”, con un percorso attraverso incontrare animali selvatici quali cervi, volpi i pascoli, si raggiunge in comune di Vendro- e caprioli. Per gli amanti dello sci sul gno l’abitato di “Camaggiore” (1200 m.), da versante sud del Monte Muggio si trova dove si può proseguire sino alla vetta del l’Alpe Giumello (1531 m.) attrezzata con Monte Muggio (1799 m.) dalla quale si gode uno skilift appena rinnovato che porta alla uno stupendo panorama, che domina la cima del monte da cui parte una bella Valvarrone, la Valsassina ed una bella fetta pista e dove è presente anche un anello di lago. per lo sci nordico. L’Alpe Giumello si Per gli appassionati di arrampicata sporti- raggiunge in auto partendo da Bellano va, a Dervio sulle rocce che sovrastano ed attraversando e Narro l’abitato, vi è la “Falesia della Maliga” con ed è la base di partenza di numerose 10 vie attrezzate per arrampicate di varia escursioni interessanti. 11 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

Escursioni a piedi & Mountain Bike

PERLEDO - ESINO BOLOGNA - ALBIGA - SACRARIO DURATA: 2.30h DI AGUEGLIO DISLIVELLO: 518 m DURATA: 1.30 h Antico tracciato che si snoda sopra DISLIVELLO: 430 m la strada carrozzabile Varenna-Esino Facile sentiero boschivo

VARENNA - VEZIO - PERLEDO - BELLANO - S.ROCCO - OMBRIACO BOLOGNA PRADELLO - GORA - DURATA: 1.30 h DURATA: 2.15 h DISLIVELLO: 407 m DISLIVELLO: 366 m Passeggiata su mulattiere attraverso Facile percorso attraverso 12 le maggiori attrattive di Perledo i migliori punti panoramici

BELLANO - VENDROGNO BELLANO - RIVALBA - BIOSIO GIUMELLO BONZENO - S.ROCCO - BELLANO DURATA: 2.30 h DURATA: 1 h DISLIVELLO: 1.333 m DISLIVELLO: 176 m Duro percorso in salita, mitigato Facile percorso attraverso le dalla continua ombra boschiva antiche frazioni bellanesi ESINO - ALPE CAINALLO ANELLO CONCA DI ESINO DURATA: 1 h LUNGHEZZA: 20 km (+ 9 km varianti) DISLIVELLO: 350 m DISLIVELLO: 400 m Escursione su mulattiera con partenza Lungo e mediamente impegnativo per- dal nucleo di Esino superiore corso su sterrato e mulattiere attraverso gli alpeggi

ALPE CAINALLO - GRIGNONE ALPE CAINALLO - MONTE CROCE DURATA: 4 h DURATA: 1.3 h DISLIVELLO: 1.118 m DISLIVELLO: 488 m Percorso su sentiero attraverso i Rifugi Percorso su sentiero ombreggiato Bogani (ex Capanna Monza) e Brioschi fino alla vetta panoramica 13

ESINO - ALPE ORTANELLA SENTIERO DEL VIANDANTE DURATA: 45 min LUNGHEZZA: 25 km DISLIVELLO: 100 m DISLIVELLO: 400 m Escursione su mulattiera attraverso Per informazioni complete località Roncaiolo e Ontragno. consultare la pagina 20 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

Escursioni in Mountain Bike

Discesa SOMMAFIUME - PIONA VESTRENO - GRADO DI DIFFICOLTÀ: alto MADONNA DI BONDO - VEZZÈE DISLIVELLO: 887 m GRADO DI DIFFICOLTÀ: medio LUNGHEZZA: 6 km DISLIVELLO: 158 m Percorso consigliato a biker esperti, in quanto LUNGHEZZA: 7,5 km il tratto in discesa che da Sommafiume con- Percorso che costeggiando i monti che da duce alla localita’ Posallo, presenta dei punti Vestreno sovrastano Corenno Plinio e Dorio sterrati estremamente impegnativi. Dalla conduce alla località Madonna di Bondo, baia di Piona si percorrera’ la strada pro- da dove si ha la possibilita’ di proseguire vinciale 36 costeggiando il lago fino a giun- sino a Vezzèe per collegarsi al tratto che gere ai punti di partenza di Dorio e Dervio. da Sommafiume scende sino a Posallo.

Percorso Varianti del percorso 14 DERVIO - MONTE LEGNONCINO - SUBIALE GRADO DI DIFFICOLTÀ: medio/alto E ROCCOLI D’ARTESSO - SOMMAFIUME DISLIVELLO: 1.476 m GRADO DI DIFFICOLTÀ: medio LUNGHEZZA: 39 km DISLIVELLO: 300 m Possibili tappe intermedie: fra- LUNGHEZZA: 9 km zione Castello, Vestreno, Introzzo, Optando di seguire l’itinerario percorrendo Tremenico, Lavadè, Roccoli queste due varianti si raggiungeranno le Lorla. seguenti tappe intermedie: Sueglio,Subiale, Roccoli d’Artesso, Sommafiume. Escursioni a piedi

ROCCOLI LORLA - M. LEGNONE ROCCOLI LORLA - M. LEGNONCINO DURATA: 3 h DURATA: 50 minuti DISLIVELLO: 1.142 m DISLIVELLO: 246 m Escursione alpina che richiede Facile passeggiata in salita lungo attenzione solo nell'ultimo tratto. una vecchia strada militare. Possibile bivaccare a 2.142 m

SENTIERO LINEA CADORNA DERVIO - MONTE MUGGIO DURATA: 40 minuti DURATA: 3/4 h DISLIVELLO: 360 m DISLIVELLO: 1.562 m Passeggiata su sentiero che dal laghetto Escursione su mulattiera che dalla chie- dei Roccoli Lorla costeggia le trincee sa di S.Quirico attraversa tutte le località risalenti alla prima guerra mondiale. montane sui monti derviesi. 15

DERVIO - VIGNAGO SENTIERO DEL VIANDANTE DURATA: 40 minuti LUNGHEZZA: 25 km DISLIVELLO: 270 m DISLIVELLO: 400 m (medio) Facile camminata su mulattiera con Per informazioni complete partenza dalla chiesa di S.Quirico consultare la pagina 20 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

La costiera orientale del Lago di Como Esino è caratterizzata da belle vallate solcate Nel territorio di Esino, Perledo, Varenna da caratteristici torrenti che sfociano nel scorre il torrente Esino che denomina la lago e nel corso dei secoli hanno formato Val D’Esino. A Perledo prendendo la strada le penisole dove sorgono alcuni dei paesi che conduce a Vezio si ammira lo spettacolo del territorio. offerto dall’orrido, scavato nei secoli dalle acque del torrente. Abbarbicato alle rocce, Pioverna si trova il Crott del Pepot, un crotto di egre- E’ un torrente che nasce dalla Grigna, at- gia fattura, rigorosamente conservato nelle traversa la Valsassina e confluisce nel Lago sue caratteri- di Como a Bellano. All'altezza di stiche origi- riceve le acque del torrente Acquaduro e narie. Vi si ac- poco oltre quelle del Troggia che cede con scale precipitano in una in sasso e sui bella cascata, tavoli di antica Il infine fattura, acca- all'altezza di rezzati dal Taceno riceve fresco prove- le acque del niente dalle I Fiumi Maladiga. Nel acque si pos- basso corso forma sono gustare l'Orrido di Bellano, una piatti tipici meraviglia naturale scavata dal cucinati se- torrente tra le rocce, meta di numerosi condo antiche visitatori affascinati dal turbinio delle spu- regole. Più a meggianti cascate visibili dalle passerelle valle del crot- aeree che si inoltrano nella spaccatura della to, si trova un montagna. Da sempre il torrente, con le antico mulino sue acque limpide, è meta turistica impor- ed un grazioso tante per chi ama la pesca alla trota. ponticello in sasso ad arcata che permette il superamento del torrente Esino. Varrone La Valvarrone è solcata dal fiume Varrone, Il Fiumelatte che nasce dal pizzo omonimo e sfocia nel Il Fiumelatte con la sua spumeggiante di- lago formando la penisola derviese. A mon- scesa d'acqua è il fiume più corto d'Italia, te dell’abitato di Dervio ha un letto molto infatti scorre per 250 metri dalla sorgente interessante, con grossi massi che danno alla foce. Ma non è solo la sua brevità a origine a bacini e cascatelle circondati dai renderlo oggetto di curiosità: le sue origini boschi in un ambiente selvaggio. La zona per lungo tempo rimaste sconosciute, il si raggiunge con il sentiero “Delle Prese” suo candore (da qui il nome Fiumelatte), che risale il corso del fiume, incrociando la sua intermittenza, la sua comparsa e la roggia costruita a fine ‘800 per fornire scomparsa improvvise in due periodi precisi l’acqua alle cartiere di Dervio. Nelle dell'anno sono tutti fenomeni di cui sono acque pulite, gli appassionati della pesca stati colpiti personaggi come Plinio il Vec- possono catturare le trote, che trovano chio e Leonardo da Vinci. Partendo da Vezio nella conformazione del Varrone il loro o da Varenna con una breve e piacevole habitat ideale; si possono cimentare passeggiata si può raggiungere la sorgente inoltre in gare di pesca, organizzate del fiume dove si trova uno spazio attrezzato dalle locali associazioni. per pic-nic. 16 www.parcogrigna.it

La particolare conformazione geolo- VEGETAZIONE E FLORA gica del nostro territorio, rende nel Parco della Grigna settentrionale possibile la presenza di una La vegetazione del Parco è ben distinta a se- grande varietà di conda delle fasce altitudinali: i versanti più bassi habitat, perciò sono ricoperti da boschi (carpini, querce, casta- durante le gni, frassini e tigli) alternati da prati a fienagione escursioni è e coltivi. Salendo di quota, com- possibile in- La Fauna pare il faggio, che diventa domi- contrare nante intorno ai 1000m; piano animali sel- e la Flora piano questo lascia spazio alle vatici molto di- conifere. Avvicinandosi ulterior- versi fra loro, spe- mente alla vetta, abeti e larici cialmente se dal lago si sale sino alle cedono il passo alle brughiere a montagne. rododendro, mugo e ginepro, che Nelle acque del Lago di Como vivono nu- segnano il limite degli alberi. Alle merose specie di pesci fra le quali le più quote più elevate dominano le tipiche praterie note sono : Arborella, Agone, Anguilla, dei substrati calcarei a carice rigida, a carice Cavedano, Lavarello, Luccio, Persico, Tin- sempreverde e a sesleria varia. ca, Trota che testimoniano la buona qualità Il gruppo delle Grigne presenta inoltre una dell’acqua del lago. preziosa e ricca flora endemica (cioè esclusiva); Lungo le spiagge si incontrano varie specie fra le specie più significative si segnalano: l’Aglio di uccelli acquatici quali i Cigni, le Anatre di Lombardia, la Campanula dell’Arciduca, la (Germano Reale) le Folaghe, gli Svassi e Campanula dell’Insu- qualche Airone Cenerino. bria, la Carice subal- Passeggiando nei boschi sulle pendici delle pina, l’ Erba regina, il nostre montagne, non è raro fare emozio- Laserpizio insubrico, il nanti incontri di splendidi mammiferi quali: Raponzolo chiomoso, il Capriolo, il Camoscio delle Alpi, il Cervo, la Silene d’Elisabetta, lo Stambecco, la Lepre, la Volpe e lo Sco- la Viola di Duby, la Mi- iattolo. nuartia delle Grigne ed Più difficili da rinvenire sono, tra i roditori: simbolo del Parco la il Moscardino, la Marmotta e il Quecino; Primula delle Grigne. tra i mustelidi: la Donnola, la Faina e il Tasso; per poterli ammirare meglio, oc- corre dotarsi di un binocolo. Oltre ai mammiferi sono ben distribuite sul territorio moltissime specie di uccelli fra i quali citiamo il Fagiano, la Poiana, il Corvo Imperiale, l’Allocco, la Civetta, oltre a una grandissima varietà di piccoli uccelli stanziali e migratori che allietano con il loro cinguettio le nostre passeggiate. Nel Parco Regionale della Grigna Set- I camosci sulla Grigna tentrionale sono presenti anche: l’Al- banella reale, l’Aquila reale, la Co- turnice, il Falco pellegrino, il Falco pecchiaiolo, il Gallo forcello, il Gufo reale, il Nibbio bruno, il Picchio nero, la Quaglia e la Starna. 17 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

La tavola locale ha una importante scarpa, la semuda ed il rinomato taleggio. caratteristica: è semplice ed ispirata ai Fra i dolci notevoli le crostate ai frutti di profumi e sapori del lago e della mon- bosco, la miascia, i gelati artigianali o le tagna. castagne sciroppate, tipici di Ombriaco Nei numerosi ristoranti si può gustare di Bellano i “nusitt ”. il pesce del lago alla griglia o in carpione (lavarello, agone, alborelle, persico, luc- cio), ma il piatto tipico del lago è senza OLIO D’OLIVA dubbio il “Missultin”, l’agone essiccato Una realtà in continua crescita sul territorio ed cotto alla piastra e servito con crostoni in particolare nella zona di Perledo è l’olivicoltura di polenta. con la produzione dell’olio d’oliva. Abbandonata Fra le carni spicca la selvaggina locale nel dopo guerra, la coltivazione dell’ulivo ha come capriolo, lepre, fa- avuto una ripresa all’inizio degli anni ottanta giano, cucinate grazie all’impegno di alcuni appassionati locali. arrosto, in sal- Questa attività ha portato al recupero di parec- mì o accom- chio territorio abbandonato da anni dando al pagnate con paesaggio un tocco di qualità molto apprezzato gli squisiti dal turista. Di notevole importanza la valorizza- Gastronomia funghi porcini zione di piante secolari e la salvaguardia di dei nostri boschi coltivazioni locali. L’olio d’oliva del Lario ha e condite con l’olio un’acidità estremamente bassa e il fruttato d’oliva del Lario. In al- leggero con note aromatiche di erbe campestri, ternativa si può gustare un bel questo prodotto di nicchia è il condimento ideale piatto di polenta taragna fatta con i for- per la cucina del nostro territorio. maggi grassi e il burro degli alpeggi. Fra i primi piatti citiamo il risotto con il pesce persico, con i porcini o il tartufo nero delle nostre montagne; le paste condite con il pesce di lago affumi- cato o il ragù di ca- priolo, i tortelloni con Polenta e Missultin castagne ripieni con selvaggina, ma non dimentichiamo le zuppe contadine e la trippa. Ad Esino si possono gustare i tradizionali “ravioli di S. Antonio” fatti con la pasta di pa- tata “biancona di Esino” ricca di amido e conditi con Infine per i vini si possono degustare il burro e salvia. Fra i formaggi della Vigne del lago di ed il rosso di zona troviamo quelli degli alpeggi Bellagio oppure il bianco Domasino. come il casera, i caprini, la ma- 18 www.saporidicomo.it

Alle origini la nostra terra era abitata dei Visconti e degli Sforza, fino alla do- da popolazioni di origine incerta, inizialmen- minazione spagnola. te i Liguri e poi dai Celti di origine franco- La vita quotidiana era spesso germanica. turbata dalle scorrerie Ciò è testimoniato dai ritrovamenti conser- e dai saccheggi di vati nel Museo delle Grigne di Esino Lario. eserciti delle In seguito, con la conquista romana, nel II grandi po- secolo a.C. si sviluppò una civiltà abbastanza tenze, che evoluta detta gallo-romana. Si ritiene risal- transitavano Storia gano a questo periodo imperiale (IV sec. lungo la via d.C.) torri e fortificazioni come: più diretta che “Castelvedro” in località Mai di Dervio, il collegava Milano e quello di Esino. Con la alle pianure germaniche. caduta dell’impero romano il territorio fu Due nomi sono rimasti famosi: il Medeghino invaso dai Goti e poi dai Longobardi che (1530), che percorreva con le sue flotte le rafforzarono il sistema difensivo romano acque del lago razziando ovunque ed i Lan- con fortificazioni e torri. zichenecchi (1629), che lasciarono dietro di loro la tragica peste ricordata da Manzoni. La produzione del ferro, estratto nelle miniere dell’alto Varrone, aveva caratteriz- zato fin dall’antichità il territorio e fu motivo di contese, ma anche ragione di sviluppo. Quando l’estrazione del minerale terminò, continuò la produzione di attrezzi che portò alla trasformazione da economia agricola Il castello di Dervio allo sviluppo industriale. A Dervio sorsero industrie meccaniche ed alcune cartiere adiacenti al fiume Varrone, a Bellano e a Dorio filande con grande impiego di manodopera, in Valvarrone le cave minerarie. Nel 1834 fu aperta la strada dello Spluga che costeggia la sponda orientale del lago La diffusione del cristianesimo portò a isti- e nel 1894 fu inaugurato il tratto di ferrovia tuire le pievi: Dervio e Valvarrone, Bellano Bellano-Colico. Nel 1916 fu aperta la strada e Muggiasca e parte della Valsassina. At- che da Dervio sale in Valvarrone e negli torno all’anno mille, il territorio divenne anni Venti quella che da Varenna va ad diritto dell’arcivescovo di Milano. Esino. Fu poi teatro della guerra contro le “tre Tutto questo ha determinato un notevole pievi” (Dongo, Gravedona e ) e quella sviluppo, che grazie alla tenacia e al- decennale tra Como e Milano con numerose l’operosità degli abitanti ha portato al battaglie navali sul lago. benessere attuale. Nel periodo recente Nel Medioevo, diverse Comunità assunsero è in atto una nuova trasformazione del- il titolo di “borgo”, in quanto cinte da mura l’economia locale da industriale a turi- e rette come liberi comuni. A fine Trecento stica, con i paesi del nostro territorio che vennero redatti gli Statuti di Dervio, Bellano si stanno affermando sempre più come e della Valsassina, che dettavano regole mete del turismo internazionale, grazie precise sulla vita civile e sociale. anche alle numerose testimonianze Agli Arcivescovi seguirono i Ducati milanesi storiche ancora ben conservate. 19 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

Il “Sentiero del Viandante” è un’antica Vezio si può attraversare parte del comune mulattiera risalente al periodo romano di Perledo e le sue caratteristiche frazioni, che percorre la costiera orientale del Lago dapprima Regolo, poi Gittana e Cestaglia di Como, lungo le prime pendici dei monti. per raggiungere il comune di Bellano. Dalla Ciò che trionfa in questo sentiero è il sa- piazza di Vezio si scende verso l’orrido del piente equilibrio tra l’attività umana e la torrente Esino, che si attraversa su di un natura. Si scoprono agglomerati di case grazioso ponte in sasso e lasciato alla de- rustiche in pietra, i ruderi dei vecchi mulini, stra l’antico mulino si sale verso la zona i castelli, le innumerevoli cappelle e le industriale di Campallo. Da qui prendendo chiesette montane, i terrazzi coltivati a per Regolo si incontra una chiesetta appar- vigna e ad olivo. L’antica via di collegamento tenente all’elenco dei Santuari Mariani e unisce i comuni e le valli del nostro territorio arrivati nel centro della frazione si prosegue ed è segnalata da cartelli sulla carrozzabile che porta alla frazione indicatori arancioni. di Gittana. Arrivati alla cappella Maglia si Molti appassio- nati di escur- Il Sentiero sionismo la percorrono a Viandante tappe, assapo- del rando momenti di evasione, immersi in un ambiente con bellissimi panorami che uniscono il lago al cielo. Il sentiero comincia, ad presso la chiesetta di S.Martino e termina al santuario della Madonna di Val Pozzo in territorio di Piantedo. La Vald’Esino con i suoi tre comuni, Varen-

na, Perledo ed Esino è il primo tratto del Il sentiero da Dorio a Dervio nostro itinerario, attraversata dal torrente Esino è dominata dal monte Sant’ Defen- dente. Il “ Sentiero”, con la variante alta del percorso, risale la vallata. Partendo da Varenna, prima del cimitero, si prende una salita ripida che porta nel comune di Per- ledo, nel piccolo borgo abitato di Vezio con il suo famoso Castello. Addentrandosi nel bosco e passando prima dal monte Fopp, si raggiunge l’abitato di Ortanella, piccola frazione immersa nel verde della mon- tagna nel comune di Esino. Seguendo la carrozzabile dai prati di Ortanella si arriva fino al centro di Esino, il comune mon- riprende il selciato scendendo su una mu- tano denominato la “ perla delle Grigne”. lattiera e lasciata sulla destra la splendida Questa però non è l’unica soluzione che chiesa parrocchiale si attraversa il centro offre il “Sentiero del Viandante”, infatti, storico di Gittana. Poi si risale passando su seguendo la variante classica che co- un ponticello in legno che oltrepassa il steggia il lago, arrivati all’abitato di torrente Masna e lasciando in alto la fra- 20 Sulle tracce d Mandello Lario VARENNA

Abbadia PERLEDO Lariana www.turismo.provincia.lecco.it/escursioni

zione di Cestaglia si prende la direzione si imbocca una ripida mulattiera gradonata verso Bellano. che porta all'abitato di Castello con la torre Oltrepassato il ponticello sulla valletta di medievale e la chiesetta di S. Leonardo. Biosio si scende verso la foce del Pioverna Usciti dal nucleo si imbocca la provinciale dov’è adagiato Bellano; superata la cappel- scendendo fino alla rotonda, si prosegue letta della Madonna Addolorata, si attraver- dritto sulla strada che porta verso Corenno sa un ponticello sopra il famoso Orrido. Plinio. L’itinerario attraversa le località di Chiari e Monastero dove s’incontra il complesso rustico che costituiva il Monastero di S.Clemente degli Umi- liati. Superata una condotta, il percorso riprende la conforma- zione antica di mulat- tiera acciottolata a tratti incisa nella roccia e scende tra muriccioli con un ampia e stu- penda veduta sul borgo

I gradoni scavati dai Romani medievale di Corenno Plinio, il suo maestoso castello e la chiesa di S.Tommaso di Canter- bury. L'itinerario pro- segue sulla provinciale Si sale poi con una ripida mulattiera sino che occupa l'antico fossato del castello di alla frazione di Ombriaco, si supera la chiesa Corenno poi prende sulla destra la mulat- di San Bernardino salendo verso il santuario tiera che attraverso prati e cascinali rag- di Lezzeno con un bel terrazzo panoramico. giunge il territorio di Dorio. Si perviene così Da qui si inizia la discesa in mezzo ai boschi con lieve pendenza fino a Torchiedo e quindi verso le frazioni di Pendaglio ed Oro per a Panico, qui si passa a fianco della chiesa prendere la strada sterrata che circonvalla di S. Giorgio, vecchia parrocchiale di Dorio. il paese e continua fino nei pressi della Il percorso sale quindi a Mandonìco, carat- frazione di Verginate da dove si ammirano teristico nucleo di case abbandonate in begli scorci panoramici sul lago. La mulat- grezza pietra locale. La mulattiera taglia tiera prosegue passando il ponte sulla Val poi la costa per raggiungere la chiesina di Granda raggiungendo prima le case dei S. Rocco, posta su un promontorio con vista Ronchi e poi le cascine del Chignolo in co- panoramica sul lago e la penisola di Piona. mune di Dervio. Poco sopra la linea ferro- Il sentiero piega a nord-est in vista del viaria si tocca la antica Nazionale che con- laghetto ed Abbazzia di Piona aggirando duce fino a Villa di Dervio raggiungendo i contrafforti del Legnoncino. Fra i boschi l’antica chiesa di S.Quirico, col bel campa- si raggiunge poi il Monte Perdonasco e, nile in stile romanico per poi valicare il superando la Val di Noh, si arriva al fiume Varrone sul ponte che ne è stato il Monte Sparesee. Da qui un tratto ster- caposaldo sino al 1389. Si prende a destra rato, in ambiente silvestre, si collega raggiungendo la fonte delle Lavine sulla a una carrareccia che scende con rapidi carrozzabile che porta alla Valvarrone, poi tornanti fino a Posallo di Colico. 21 e del Viandante ESINO LARIO DERVIO Colico

BELLANO DORIO Piantedo IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

A metà della sponda orientale del lago resco. Villa Monastero, un tempo convento si trova Varenna, un comune di 850 abitanti femminile cistercense, è un importante circa. Sentinella del crocevia del lago, è centro internazionale di studi e manifesta- costruita su un promontorio roccioso e zioni culturali conosciuto in tutto il mondo; sovrastato da un monte, sulla qui soggiornò e studiò Enrico Fermi al quale cui vetta si staglia la è dedicata una bellissima sala all'ingresso. sagoma incon- Interessante anche il percorso espositivo fondibile della Casa Museo, per realizzare il quale della sono state restaurate e reintegrate torre di degli arredi originali, Varenna un antico VIA IMBARCADERO quattordici castello. stanze. Felicissima è OLIVEDO VIA ALLA RIVA V . CR la sua posizione PIAZZA OC MARTIRI E su questo promontorio LIBERTÀ soleggiato ed esposto a mez-

SENTIERO DEL VIANDANTE A VIA PER VEZIO ENN zogiorno, una culla accogliente AR

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propone come un vivace LAGO DI COMO e attrattivo centro tu- V. XX SETTEMBRE VIA AL PORTO

ristico con numerose V. BOTTI CONTRADA DELL’OSTE strutture ricettive, 9 importante nodo VIA SCOSCESA V. CAVALLI CONTRADA DELL’ARCO DE della navigazione RIVA GRAN V. MALPAGA V. ORBO lacustre, dall'altra 4 P.ZZA BRENTA custodisce un P.ZZA 5 S. GIORGIO E 6 T passato medioevale P.ZZA N A VENINI D N A BELLA I che si offre oggi 8 V L E VIA DELPORTO PRESTINO PICC. D RO come uno dei meglio 3 IE FONTANA NT SE conservati della zona TORCHIO 12 7 VECCHIA

del lago. La chiesa di San DEL DUCA DESERTA Giovanni Battista del X/XI secolo è una delle più antiche del 1 Lario e la chiesa prepositurale di 2 S.Giorgio, del XII secolo, conserva im- portanti arredi dell'epoca, oltre alle due chiese seicentesche di S. Marta e di S. Maria delle Grazie affacciate entrambe sulla bella piazza principale. Arrivando da Lecco s'incontrano i giardini di Villa Monastero, che ornano in modo splendido la sponda del lago con ter-

razzamenti e aiuole fiorite, filari di ci-

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pressi e numerose specie esotiche fra N 10

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1 VILLA CIPRESSI 7 MUSEO ORNITOLOGICO 11 2 VILLA MONASTERO 8 MUNICIPIO FIUMELATTE 3 CHIESA S. MARTA 9 CASTELLO DI VEZIO 4 CHIESA S. MARIA D.G. 10 BALUARDO PINO 5 ORAT. S. GIOVANNI B. 11 SORGENTE FIUMELATTE 6 PARR. DI S. GIORGIO 12 PRO LOCO - INFO POINT www.comune.varenna.lc.it

Subito accanto incontriamo Villa Cipressi, grazioso molo fino all'imbarcadero di un complesso architettonico cinquecente- Olivedo, sospesa sull'acqua, suggestiva sco con un bellissimo giardino degradante e romantica, meta assidua degli inna- verso il lago e terrazzamenti mozzafiato. morati. Sì, perchè Varenna è romantica ed è stata cantata da poeti e letterati, come Giovanni Berchet che con parole alte e sentite dice: Torna meco, ritorna alle fragranze / Di che superbo è il lido a cui l'eterno / Aloe fiorito e cento alberi eletti …Ma primavera i tuoi prati, o Varenna, / Sparge di fiori sempiterni e ride. (Frammenti sul Lario, 1816). La punta di Varenna Anche il piccolo borgo di Fiumelatte merita una visita per osservare la spumeggiante discesa d'acqua del fiume più corto d'Italia, il Fiumelatte, che scorre per 250 metri e solo per sei mesi all'anno, le cui misteriose origini furono studiate da Leonardo da Vinci. Una breve e piacevole passeggiata vi porterà alla sorgente del fiume e a uno spazio attrezzato per pic-nic. Nei vicoli di Varenna, passeggiando, osser- vate le antiche case e godrete di un borgo perfettamente conservato, di un'atmosfera di altri tempi, di tranquillità, di un clima

La Riva granda temperato e di una gentile accoglienza.

L'antica storia dell'Insula Nova L'insediamento di Varenna, risale al tempo dei Celto-liguri e fu fortificato dai Romani. Il legionario romano Vescinus costruì il castrum di Vezio, quando Roma per conquistare l'Europa voleva consolidare il controllo della sponda orientale del Lario. I Longobardi in- nalzarono la torre di Vezio, alla cui ombra Nell'antico palazzo che ospitava l'asilo, si sembra trascorresse gli ultimi suoi anni la trova il Museo Ornitologico “Luigi regina Teodolinda. In età comunale, Varenna si schierò con Milano nella guerra contro Scanagatta”, raro esempio di raccolta di Como e il Barbarossa, sconfitta e sac- uccelli stanziali, rimodernato nelle bellis- cheggiata dai comaschi nel 1126, fu la de- sime sale con ampia documentazione e stinazione dei profughi dell', visitato da numerose scolaresche. Alzando distrutta dagli imperiali nel 1169. Gli lo sguardo, trovate la sagoma imponente scampati furono accolti amichevolmente del Castello di Vezio, centro metri a picco e contribuirono all'aumento della popo- sulla piazza. Dall'alto della torre potrete lazione, cui si fece fronte con abbracciare il lago e godere di un panora- un'espansione verso nord e con la co- ma unico, lo stesso, si dice, vedesse la struzione della nuova chiesa dedicata a Regina Teodolinda. San Giorgio. Per non dimenticare la loro La splendida passeggiata a lago si snoda gloriosa isola, aggiunsero a quello di lungo case, ville, giardini e botteghe dal Varenna il nome di Insula Nova. 23 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

Perledo è un comune di 900 abitanti bacino del Lario ed i caratteristici poggi circa che sorge su terrazzi verdeggianti su cui troneggiano gli ulivi, antichi testi- che si specchiano nelle acque del Lario. moni di un passato rurale che si sta risco- Si accede all’abitato salendo da prendo. All’altezza della frazione Regolo Olivedo lungo la si incontrano due deviazioni: la strada provin- a Campallo e Vezio mentre la seconda ciale, costruita conduce agli abitati della valle Masna. tra il 1915 ed Il territorio comunale, geograficamente, il 1925; lungo è diviso in due vallate separate tra loro il percorso si dagli speroni rocciosi del Sasso di S. Am- Perledo ammira lo brogio. Nella Valle del torrente Esino, oltre spettacolo natu- a Perledo, troviamo gli abitati di Bologna, rale offerto dal Tondello, Regolo, Campallo, Vezio ed Oli- vedo, mentre nell’altra vallata, la 8 valle Masna, sono localizzati RIVA DI GITTANA quelli di Gisazio, Re- SENTIERO DEL VIANDANTE goledo, Cestaglia, CESTAGLIA P.ZZA LAGO NUOVA 21 Gittana e Riva LLA M V. ZUCCO A AD VIA PER CESTAGLIA V. STRETTA DI COMO IA ON P.TTA P.ZZA V NINA VECCHIA BOSCHETTO VIA REGOLEDO di Gittana. S E . D L R O VE R E EL N S. LORENZO S. V A D Z IA D VALLE MASNA O A A P R PRO AN E T VIALE GRES TT S CASTAGNETI SO GI IA R 20 R AMIGL E CRA F R P SA E

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O L CONT. OREFICI L O CAMPALLO 1 12 V. LAVATOIO PARR. S. MARTINO 10 E P.TTA V. STELL LIBERTÀ IO 12 CH 13 CHIESA S. LUCIA VEZIO 23 VIA OR DEG L T LI A IA DE LLO RCHI V TE 14 CHIESA S. ANTONIO A. AS C P.TTA A 14 BELVEDERE I V 5

V GROTTAV. PERLEDO 15 CHIESA S. BERNARDINO IA C ASTELLANO 6 2 16 CHIESA S. GIOVANNI B. 24 FOPPA V. 17 CHIESA S. MARIA M. SENTIERO DEL VIANDANTE 18 CHIESA S. PIETRO E P. 19 PARR. NAT. B.V. MARIA 1 MUNICIPIO 5 CAMPO DA CALCIO 20 CHIESA S. CUORE 2 CASTELLO DI VEZIO 6 CAMPO TENNIS 21 CHIESA S. LORENZO 3 STAZIONE FS 7 UFFICIO TURISTICO 22 SACRARIO AGUEGLIO 4 LIDO 8 SPIAGGIA 23 ORRIDO TORR. ESINO www.comune.perledo.lc.it

Accanto a queste frazioni ne troviamo altre due cui promontorio era sorta Varenna. La leg- decentrate e posizionate lungo l’antica direttrice genda racconta che il Castello di Vezio fu per la Valsassina: Panighetto e Portone. Il vasto realizzato per volere della Regina Teodolinda territorio comunale che parte dalle rive del a dimostrazione della propria fede cristiana. lago si estende fino alla vetta del monte S. Il castello è aperto tutti i giorni da Marzo a fine Defendente (m 1321) che sovrasta l’alpeggio Ottobre e permette di gustare una splendida di Agueglio e la conca dell’alpe Albiga. panoramica del centro lago. Giardini, torre e Il centro storico di Perledo è sovrastato dall’in- sotterranei sono visitabili; ospita inoltre un confondibile torre campanaria di San Martino centro di cura e addestramento rapaci. Rile- risalente all’XI° secolo, di origine romanica. La vante anche alle porte del castello, la piccola Chiesa Prepositurale di San Martino, ben visibile chiesa di Sant’Antonio Abate con all’interno dal bacino centrale del Lario, viene attribuita uno splendido affresco di scuola bizantina. La alla regina Teodolinda, anche se la sua struttura frazione di Gittana è l’abitato più popoloso della attuale è Barocca. Come ricorda l’iscrizione, Valle Masna; situata in una conca attraversata all’interno della porta centrale, l’attuale edificio dal torrente Masna, volge il suo sguardo sulla venne innalzato dal Prevosto Faggi nel 1613. parte Nord del lago. Le sue origini sono molto La piazza della chiesa offre una vista impagabile antiche come testimonia la Chiesa Parrocchiale risalente al 1400 e dedi- cata alla Natività della Beata Vergine Maria. A fianco della chiesa si trova l’oratorio intitolato a Santa Maria delle Grazie ed a Sant’Antonio da Pa- dova. Dalla piazza della chiesa, guardando a monte possiamo notare la frazione di Regoledo, importante per il suo passato caratterizzato dalla scoperta nel 1851 della fonte della Cornasca da cui sgorgavano acque con ottime qualità tera- peutiche. Grazie a questa Panorama dalla Piazza della Chiesa scoperta venne costruita la casa di cura Maglia del nostro lago. Di particolare pregio anche la (istituto idroterapico che ospitò illustri per- piccola chiesa di Santa Lucia posta nella parte sonaggi storici) e successivamente la car- alta del paese. rozzabile e la funicolare che la collegavano La frazione di Vezio è una delle più interessanti con la stazione ferroviaria di Regoledo sita sia dal punto di vista turistico sia sotto il profilo nella frazione di Riva di Gittana. Oggi pos- storico. E’ un piccolo agglomerato di case, siamo solo ammirare i resti della vecchia costruite per la maggior parte in sasso, che ha stazione di Regoledo e il tracciato della mantenuto caratteristiche antiche. A seguito funicolare invaso dalla vegetazione. Al della romanizzazione dei territori e per difen- contrario la casa di cura, ora di proprietà dere questi dalla minaccia dei popoli barbari, dell’Istituto Sacra Famiglia di Cesano a Vezio venne eretta una fortificazione che Boscone, è un’apprezzata struttura di facilitava il controllo delle sponde del lago sul assistenza per persone disabili. 25 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

Esino Lario è un comune di circa 700 nel suo nome il forte legame con le terre abitanti posto ad un’altitudine di 900 m. rivierasche: da sempre terra di conquista slm. e crocevia di scambi tra le popolazioni Addentrandosi nei territori di Esino, ciò che colpisce al primo sguardo è lo spettacolare scenario natu- rale apparen- temente Esino aspro, che cela un am- Lario biente aperto e soleggiato; la dor- sale montuosa, domi- nata dalla Grigna Settentrio-

nale, accoglie e protegge il paese di Esino Panorama di Esino con la Grigna Lario, che giace immobile e attento, im- merso in una fitta vegetazione di latifoglie e conifere. Esino Lario, la “Perla delle Grigne”, porta Localià VIA AGUEGLIO AGUEGLIO 5

VIA IV NOVEMBRE

VIA AGUEGLIO VIA FIUME VIA AGUEGLIO VIA 8 VIA CESARE BATTISTIMONTESANTO

VIA FIUME PIAZZA DIAZ

GRAPPA VIA GROSSI MONTE

GRAPPA VIA 3 12 13 14 15 VIA CAINALLO VIA VIA MONTESANTO PIAZZA VIA SAN FERMO VIA MONTE S. ANTONIO VIA AGUEGLIO S. ANTONIO 11 VIA ALLE SCUOLE VIA MONTEFIORI VIA CAINALLO VIA XXV APRILE PIAZZA VIA MONTEFIORI ITALIA DA VINCI LEONARDO VIA XXV APRILE VIA VIA DEL PONTE VIA DEI RONCHEI PIAZZA VIA LEONARDO DA VINCI NASAZZI Località

CAINALLO

VIA AGUEGLIO VIA ALLE GRIGNE ALLE VIA

VIA XXV APRILE

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VIA CAVOUR VIA DANTE VIA DON ROCCA 4 10 VIA GARIBALDI 1 VIA S. NICOLAO PIAZZA P. PENSA VIA PARROCCHIALE VIA BERTARINI7 VIA SORCA

VIALE ADAMELLO VIA DANTE CAVOUR PIAVE VIA VIA VIA STOPPANI VIA DANTE VIALE ADAMELLO VIA VERDI VIA VIA SORCA ROMA VIA CAVOUR VIA MAZZINI

VENETO ORTANELLA VIA VIA ROMA N T E D A N A I

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26 VIA CARDIN FERRARI

1 PARR. S. VITTORE 6 CHIESA S. PIETRO 11 TEATRO SCUOLA MATERNA 2 CHIESA S. GIOVANNI B. 7 MUNICIPIO 12 VILLA CLOTILDE 3 CHIESA S. ANTONIO A. 8 TORRE 13 BIBLIOTECA 4 CAPP. S. NICOLAO 9 CENTRO SPORTIVO 14 UFFICIO TURISTICO 5 CHIESA MADONNA NEVE 10 MUSEO DELLE GRIGNE 15 SEDE ECOMUSEO www.comune.esinolario.lc.it lariane e quelle della Valsassina, Esino nasce Vittore custodisce al suo interno alcuni dall’unione nel 1927 dei borghi di Esino Supe- splendidi esempi dell’arte e della creatività riore o Crès – sorto da tribù celtica – ed Esino locale, tra cui alcuni arazzi creati dalla Scuola Inferiore o Psciach – di origine romana. Le di Arazzeria di Esino Lario, la straordinaria vecchie case in pietra, le vie e le stradine dei sacrestia lignea, i confessionali ed il battistero centri storici trasmettono l’incanto e la visione realizzati nel ‘600 da un artigiano locale. Vale di tradizioni, usi e culture che caratterizzano citare la straordinaria Via Crucis, opera in una distinzione di stirpe che lo scorrere del bronzo realizzata negli anni ‘30 dal Maestro tempo non ha cancellato, ma solo addolcito. Michele Vedani che costeggia lo sperone di Punto di incontro tra le diverse culture è la roccia e conduce alla zona del Castello e alla religione, che ha da sempre scandito i ritmi citata Parrocchia. e la quotidianità delle popolazioni locali; in Un territorio ricco di storia e di cultura, quello ogni angolo significativo del territorio si pos- di Esino Lario, custodito in un impareggiabile ambiente naturale, ricco di fossili e minerali, che da secoli attraggono vi- sitatori e studiosi – tra cui Leonardo da Vinci. Attraverso i numerosi sentieri e le mulattiere che percorrono l’intero La neve a Esino territorio si scopre il fa- scino di una natura in- tatta, tutelata dal Parco della Grigna Settentrio- nale, in cui l’intero ter- ritorio di Esino Lario è inserito. Ambiente, storia, cultura si mescolano nella quo- tidianità di Esino Lario, e sono raccontati nelle sale del Museo delle sono ammirare testimonianze della devozione Grigne, il piccolo gioiello etnografico che popolare: la Chiesa di Sant’Antonio Abate a ripercorre l’evoluzione del territorio, dalla Esino Superiore e la Chiesa di San Giovanni sua origine sino alla storia più recente. Rac- Battista a Esino Inferiore; la chiesetta di San coglie l’intera collezione di fossili – catalogati Pietro ad Ortanella, di origine medioevale, dall’Abate – reperti storici posta nei pressi del sentiero del Viandante e di origine celtica e romana e attrezzi rurali. la Chiesetta di Cainallo, vicino al sentiero che Nelle sue sale si attraversa quindi la storia conduce alla Grigna Settentrionale. di una comunità molto legata alle proprie Girovagando per il territorio si incontrano poi radici ed al contempo attenta ed attiva innumerevoli cappellette, o gisoei, che ripor- nella vita della comunità lariana e non tano le effigi di Santi Protettori, legati soprat- soltanto. tutto alla tradizione rurale. Per le sue peculiarità e per il forte at- Ma è la Chiesa di San Vittore ad unire in taccamento alle radici, alla propria un’unica Parrocchia le popolazioni di Crès e cultura e alle proprie tradizioni, Esino Psciach, edificata sui ruderi – si dice – di un Lario è stato riconosciuto dalla Regione antico castello. La Chiesa Parrocchiale di S. Lombardia Ecomuseo delle Grigne. 27 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

Bellano, è un comune di 3300 abitanti porto vecchio e della Chiesa prepositurale circa. La conformazione è caratterizzata e la più moderna dove si trova la stazione dalla presenza del torrente Pioverna che FS. lo divide in due parti: la più Alle spalle del paese l’entroterra è carat- antica, sede del terizzato da numerose frazioni e da molti

O O T R R O E E R Frazioni B P L A ORO, GRABBIA, A V O O PENDAGLIO U L N VERGINATE 6 R 6 A A D C LE S A A T R I A L C A ’ R A T C

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1 CIRCOLO VELA 12 INTERNET CORNER 2 CHIESA SS. NAZARO E CELSO 13 EX-CHIESA S. NICOLAO 3 CHIESA S. MARTA 14 ATTRACCO TURISTICO 4 LIDO CON PISCINA 15 EX-COTONIFICIO 5 BOCCIODROMO - CIRCOLO LAVORATORI 16 PORTO DELLA STUPENDA 28 6 ORRIDO 17 CINEMA TEATRO 7 SANTUARIO DI LEZZENO 18 STAZIONE FS 8 ZONA MANIFESTAZIONI 19 BIBLIOTECA 9 PALAZZO COMUNALE 20 PRO LOCO 10 UFFICIO TURISTICO 21 CHIESA S. ROCCO 11 POLIZIA MUNICIPALE 22 CHIESA S. ANDREA www.comune.bellano.lc.it nuclei antichi e popolati. un grande rosone in terracotta. Rico- Attualmente il settore più sviluppato è il struita tra il 1342 e il 1350, presenta i terziario, ma nel secolo scorso, fu definita notevoli affreschi della volta centrale, i dallo scrittore bellanese Antonio Balbiani pulpiti, il presbitero e i due grandi con- “la piccola Manchester del Lario” per i fessionali di legno intagliato, il ricco bat- suoi grandi stabilimenti di industria serica. tistero di marmo. Pregevole è il polittico Attraversando via Manzoni, che taglia il della cappella di S.Giovanni e la delicata centro storico del paese, si possono ve- tempera rappresentante la Madonna detta dere numerosi portali, corti, androni d’an- delle Rose. Salendo per la scalinata alla tiche case patrizie, scale di pietra viva e destra della Prepositurale si arriva alla stemmi araldici che rimandano alle origine Chiesa di S.Rocco del XV sec. che venne settecentesche. Chi giunge a Bellano si costruita dall'omonima confraternita ve- trova su uno dei lungolago più suggestivi neziana per preservare i passanti dalle pestilenze. Attual- mente è dedicata ai caduti bellanesi di tutte le guerre ed ospita due tele del pittore bella- nese Giancarlo Vitali. Nella parte più antica di Bellano si trova in- vece la Chiesa scon- sacrata di San Nicolao, utilizzata attualmente

Il panorama di Bellano per iniziative culturali. Notevoli sono gli af- freschi che la decorano e che testimoniano la sua passata impor- tanza. Nella frazione di Lez- zeno sorge il Santuario della Madonna, di stile della sponda orientale del Lario, da dove barocco, fu costruito tra il 1690 e il 1704, si ha una splendida visuale dei paesi e su progetto dell'architetto Quadrio a soli delle montagne sulla sponda opposta del due anni di distanza dal miracolo che av- lago. Da qui, attraverso una delle tante venne il 6 agosto 1688. Quel giorno Bar- viuzze che sbucano sul lago si giunge sulla tolomeo Mezzera, passando da una caratteristica via Manzoni che ci guida di cappelletta che aveva fatto costruire, vide fronte alla Chiesa di Santa Marta. Vi si che la Madonna raffigurata in un me- conserva un prezioso gruppo ligneo di daglione in gesso piangeva lacrime di nove statue a grandezza naturale raffigu- sangue. rante la Deposizione ed attribuito allo Una visita obbligatoria è quella scultore Angelo del Maino, noto dal 1496 all'Orrido. Si tratta di una gola naturale al 1536. creata dal fiume Pioverna le cui acque Su di un lato della Chiesa di Santa Marta , nel corso dei secoli, hanno modellato s'apre la piazza della Prepositurale dedi- gigantesche marmitte e suggestive cata ai Santi Nazaro e Celso. Di stile tardo spelonche. I tetri anfratti, il cupo romantico ha una facciata a bande nere e rimbombo delle acque tumultuose 29 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

dell'Orrido una delle località più note del Lario. La Cà del Diavol evoca nell'immaginario collettivo paure e riti satanici, rendendo palpabile il fascino misterioso del luogo. Una passerella in cemento consente al visitatore di ammirare la bellezza di un luogo veramente unico. Vicino al lago, si trovano aree verdi e strutture sportive quali: campo polifun- zionale, piscine all’interno del Lido di Bellano, Circolo Vela Bellano e una pista L’Orrido di Bellano ciclabile. Recentemente è sorto anche il “Palasole”, moderna costruzione a forma di vela, adibita alle numerose feste orga- nizzate dalla “Pro Bellano”. La principale manifestazione è la famosa Pesa Vegia che si celebra la notte dell'Epifania e richiama numerosi spettatori. Rievoca, secondo la leggenda, un fatto avvenuto durante la dominazione spagnola, quando una delegazione di bellanesi si recò in barca a Como a perorare il mantenimento dei pesi vecchi che erano stati sostituiti da quelli nuovi, di più difficile e complicata applicazione e che creavano imbarazzo tra la popolazione locale, formata preva- lemtemente da commercianti e artigiani. L'ambasciata ebbe successo ed i bellanesi ritornarono la notte del 5 gennaio 1606, felici di essere riusciti a conservare la “Pesa Vegia”. Questa la leggenda che, data la coincidenza con l'Epifania, è sem- pre stata festeggiata unitamente alla sfi- lata dei Re Magi. Bellano è ormai un paese turistico e at- trae persone da ogni parte d'Italia ed Europa anche per la presenza di artisti di spicco. Basti pensare a Giancarlo e Velasco Vitali oppure allo scrittore An- drea Vitali che ambienta i suoi romanzi

sempre a Bellano. Molti dei suoi lettori Il Santuario di Lezzeno infatti visitano Bellano per vedere i luoghi affascinanti dove si ispira lo scrittore. Bellano è un polo culturale di primo ordine anche perchè è l'unico comune della Provincia che organizza da oltre 6 anni un festival lirico che tutti i mesi di agosto attira centinaia di spettatori. 30 VIA ARMANDO DIAZ

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CASTELLO P.TTA V. XX SETT. Località CAVOUR VIA MAZZINI RONCACCI 22 VIA VALVARRONE 11 V. COLOMBO 30 VIA E. BUZZI

V. MANZONI 1 VIA DEI RONCHETTI 17 2 C VIA PER VESTRENO 23 ORENNO P.ZA IV SENTIERO DEL VIANDANTE PLIN NOVEMBRE IO - 6 COL VIA AL CASTELLO VIA ALLA FOPPA V. XX SETTEMBRE ICO PIANEZZO VIA S. G. BOSCO

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VIA ALLE PRESE VIA ROMA Dervio BELLANO E VIA G VIA DUCA D‘AOSTA VIA GIACOMO MATTEOTTI 4

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VIA CUNELLA VIA ARMANDO DIAZ DIAZ ARRONE VIA AI MONTI 10 VIA P. GIGLIO VIA VALV

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VIA SOTTO I CHIOSI VIA GARIBALDI P.TTA

V. XX SETT. VIA MAZZINI CAVOUR SEDEIA VIA V. COLOMBO CECILIA S. VIA VIA PLINIO VIA E. BUZZI V. MANZONI P.ZA IV LA FOPPA www.dervio.org NOVEMBRE V. XX SETTEMBRE

VIA S. G. BOSCO VIA DELLE VIGNE VIA GIACOMO MATTEOTTI VIA MARCONI VIA 25 VIA ALLA FOPPA VIA ROMA 14 7 VIA GREPPI VIA ALLA FOPPA V. XX SETTEMBRE 5

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VIA COPERNICO BIBLIOTECA .M.ANDREAR G I SCUOLA WIND SURF AREA KITESURF CENTRO VELA (C.V.D.) CASTELLO DI CORENNO CASTELVEDRO CASTELLO PORTO VECCHIO PORTO PONTILE BATTELLI FARMACIA CINE-TEATRO PARADISE SEDE PRO LOCO PISCINA IA VIA BERTARINI VIA ALLA GERA 43 VIA AL MONASTERO AL VIA V

VIA L. DA VINCI VIA IV NOVEMBRE IV VIA 28 17 21 27 18 19 24 22 23 28 20 25 26 29 30 LAGO DI COMO P.ZA DEL P.ZA PORTO VIA AL CANTIERE VIA DON LUIGI PENATI 9 VIA CANDIANI VIA ALLA BOLDONA VARRONE FIUME

VIA DON LUIGI PENATI V. ANDREANI P.ZA XI FERMI ENRICO VIA 13 BORGO P.ZA GARIBALDI FEBBRAIO

CORENNO PLINIO V. BERGAMINI

S.P. S.P. 72 VIA S. MARIA VIA ALLO STALLONE STRADA DEI PRATI VIALE DEGLI ALPINI 18

21 VIA PREDERA VIA 8 S. QUIRICO

VIA PIETRO BADOGLIO

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LUNGOLAGO DEGLI ULIVI E CHIESA S. LEONARDO CHIESA S. GREGORIO CHIESA S. TOMMASO CHIESA S. CECILIA PARCO P. BOLDONA CENTRO SPORTIVO T MUNICIPIO UFFICIO POSTALE ORATORIO C. VELA (ORZA MINORE) CENTRO VELA (L.N.I.) PALESTRA STAZIONE F.S. UFFICIO TURISTICO PARR. SS. PIETRO E P. CHIESA N A D 19 N MARONASSO A 1 I 7 4 2 3 8 5 9 6

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Dervio è un comune di circa 2.800 abitanti adagiato sulla penisola derviese, che si protende nelle acque del Lario, posta allo sbocco della Valvarrone e solcata dal fiume Varrone. Di origini molto antiche è stato un borgo importante e fortificato sin dall’epoca ro- mana, per la sua posizione strategica. Gra- zie alle sue bellezze naturali ed artistiche ed i recenti interventi infrastrutturali, Dervio è una delle località importanti per il turismo del lago di Como ed è considerato il “Paradiso della vela”, con la sua posizione

ideale protesa nel lago sempre ventilata e Il borgo di Corenno Plinio le quattro scuole veliche. Il lungo lago di notevole estensione, con numerose spiagge ed il bel percorso attrezzato immerso nel verde, offre un paesaggio elegante e natu- rale, dove passeggiare diventa relax e di- vertimento. Le montagne che circondano Dervio, permettono escursioni in ambienti incontaminati con panorami incantevoli. E’ un paese molto attivo, con parecchie ma- nifestazioni ed iniziative per lo svago di abitanti e turisti.Il territorio di Dervio cu- stodisce numerose opere storiche interes- santi che testimoniano le antiche origini. Ai piedi della montagna troviamo la chie- setta di S.Quirico e Giulitta, uno degli edifici religiosi più antichi della zona, già men- zionata in documenti dell’anno 814, con il campanile in pietra a vista in stile romanico edificato attorno al 1080. Nella zona del 'Borgo', affacciata sul lago, sorge la chiesa parrocchiale di SS.Pietro e Paolo ( XI secolo ), con il suo campanile di origine romanica. Accampato su una rupe che domina il paese, il “Castello di Orezia” venne co- struito nel tardo medioevo per sbarrare la strada della Valvarrone. Attualmente rimane un torrione ben conservato, fiancheggiato da avanzi di antiche case. La prima citazione risale al 1039, quando subì un lungo assedio ad opera delle armate delle tre Pievi lariane. In località Mai, a 400 metri slm. sul promontorio che sovrasta la parte sud

di Dervio, si trovano i ruderi del Ca- La torre del Castello di Corenno Plinio stelvedro V-VI sec. La fortificazione 32 www.prolocodervio.it sorge in posizione dominante e dai resti dei “scalotte” che salgono, con i caratteristici muraglioni si può immaginare quanto fos- gradini intagliati nella roccia, alla piazza sero notevoli le dimensioni del castello. Fu in acciottolato. parte del sistema di difesa creato sulle spon- Anche se la sua storia è molto più antica, de del Lario a causa delle scorrerie di barbari le sorti di Corenno sono legate alla famiglia dalla Rezia. Un caratteristico scorcio di Der- dei conti Andreani, feudatari dal 1271 del- vio è la casa De Magni che si affaccia sulla l’Arcivescovo di Milano Ottone Visconti. Nel piazzetta Cavour. L'edificio risale al XIV sec. 1863 aggiunse al suo nome l’appellativo di con un impianto tipico delle case patrizie “Plinio”, in onore del console romano Caio della zona ed un bel quadriportico interno. Plinio Cecilio Secondo. Innalzato nel X secolo Notevole è il portale esterno, a metà tra il sui ruderi di un’antica rocca, sorge il castello; gotico ed il rinascimentale. Il nome deriva la sua destinazione non era quella di abita- dalla famiglia Magni che ne fu proprietaria zione, ma di fortezza – recinto che dovette sopportare numerosi attacchi soprattutto nel XIV secolo, quando Co- renno fu incendiata e distrutta nella parte verso il lago. La fortezza, un tempo avamposto dei Visconti, signori di Mi- lano, ora è di proprietà della famiglia Marietti, successori degli An-

Il panorama di Dervio dreani. Con i muri pe- rimetrali a quadrilatero ben conservati, una torre d’ingresso del tipo “a vela” rivolta verso la piazza ed una torre quadrata realizzata in epoca successiva sul lato a monte, consentiva dal XVII sec. e di cui fa parte il vescovo il controllo dell’antico “Sentiero del missionario Carlo Maria morto martire in Viandante”. Cina nel 1785. Sulla piazza a ridosso del castello si trova La frazione di Corenno Plinio rappresenta la chiesa, dedicata al Vescovo di Canterbury uno degli angoli più caratteristici del Lago San Tommaso Becket, XII secolo. Inizial- di Como, un luogo dove è ancora possibile mente era una cappella privata; venne poi provare una forte suggestione storica ed consacrata come chiesa effettiva nel 1327, immaginare le vicende del lago durante il e fu ordinata Parrocchia nel 1566 dall’ar- Medioevo. Il borgo medievale si sviluppa civescovo, Carlo Borromeo. All’interno si attorno al castello ed alla chiesa situati in trovano resti di antichi affreschi di scuola cima al promontorio. Le antiche case, i par- lombarda del XIV - XVI secolo. Sulla fac- ticolari uniformi con i portici e le decorazioni, ciata, ai lati dell’ingresso, si possono fanno di Corenno un ambiente unico ed irri- ammirare i monumenti tombali dei conti petibile. E’ venendo dal lago che si gode la Andreani, feudatari di Corenno. Opere vista più suggestiva, con le antiche ville del XIII - XIV secolo, ricchi di elementi patrizie che dominano la rupe e le ripide scultorei di particolare interesse. 33 IL LAGO DI COMO ORIENTALE › SULLE TRACCE DEL VIANDANTE

Dorio è un comune di circa 350 abi- te", che attraversando il vecchio borgo tanti, posto nella parte più a nord della accompagna sulle pendici dei monti, dove costiera orientale lariana. Come per la abbondano boschi di castagni e prati un maggior parte dei paesi affacciati sul lago, tempo sfruttati a pascoli. Ne restano a Dorio sbuca da dietro una testimonianza i nuclei di "Perdonasco", curva. Appare subito "Rainelda" e "Sparesee", le cui stalle sono chiara quale sia state trasformate in cascine per trascor- stata la sua rervi i periodi estivi. evoluzione, soprattutto Dorio grazie al vec- chio nucleo di "Mandonìco" abi- tato sino alla fine del 1700, sovrastante l'attuale centro, che fu il primo insediamento abitativo, posto in una posizione arroccata per proteggersi dalle frequenti invasioni. Il passaggio quasi parallelo al lago, alla ferrovia e alla strada provinciale, ha fatto sì che il paese si sia sviluppato sopra e lungo queste arterie, preservando le spiag- ge. Alcune vengono baciate dalla "breva", il vento lariano che spira da sud dalle 10

alle 18 offrendo agli sportivi amanti della Il panorama di Dorio da S. Rocco vela, del windsurf o del kitesurf ampie possibilità di divertimento. Altre spiagge di ghiaia più fine, sono frequentate dai bagnanti in cerca di quella pace e tran- quillità che le vecchie abitazioni di questo piccolo borgo paiono emanare. Dorio non è solo spiagge, ma anche storia e montagna. Questo felice connubio lo offre il "sentiero del viandan-

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RIVETTA 1 MUNICIPIO 4 CHIESA S. GIORGIO 7 FUORI DI VELA 8 2 STAZIONE FS 5 CHIESA S. ROCCO 8 PISCINA 3 PARROCCH. S. GIORGIO 6 CENTRO SPORTIVO 9 MANDONICO www.comune.dorio.lc.it

A Dorio ci si rende conto di quella che La Chiesa di S. Giorgio a Mandonìco fu un tempo era la vita in tutti i paesi del costruita attorno alla metà del 1400 e Lario, quel vivere tra il lago e la monta- fortemente voluta dagli abitanti del paese gna, conquistando all'uno e all'altra quel che parteciparono al suo allestimento. poco che l'acqua e la terra potevano dare Di particolare interesse gli affreschi (ope- per vivere. La scure che spicca al centro re imputabili a Battista da Musso) rap- dello stemma del paese, ricorda il ritro- presentanti: S. Giorgio che uccide il drago vamento di un "Paalstab" (scure) dell'età e la Madonna col Bambino, nella fascia del Bronzo, conservato ora nel museo superiore, S. Michele, S. Antonio Abate, di Como. ancora una Madonna col Bambino e un La chiesa di S.Giorgio è l’attuale parroc- Santo Vescovo, nella fascia inferiore. chiale di Dorio fu terminata nel Questi, restaurati nel 1983, costituiscono 1676,ampliata nel 1712, per poi essere solo una parte dell’antica decorazione demolita e ricostruita nel 1859. Inizial- che comprendeva anche la cappella a mente intitolata alla Beata Vergine, fu nord e l’abside con gli Evangelisti. In poi dedicata a S. Giorgio, nel 1787, quan- contrasto con le sue origini è il biancore do la vecchia parrocchia nel nucleo di “ dell’intonaco, frutto della ristrutturazione Mandonìco” divenne pericolante. La sua di fine Settecento. architettura è di stampo tardobarocco, Adiacente alla chiesa vi è caratteristico con un notevole campanile e la facciata nucleo di Mandonìco, un agglomerato scandita da quattro lesene che reggono disabitato di vecchie case, stalle e fienili un timpano classicheggiante. in pietra locale. Complesse e regolari La chiesa vanta un organo dalle nobili geometrie che si compongono utilizzando i lievi movimenti delle balze; qui troviamo prati e orti con ter- razzamenti sostenuti da muri a secco ed un bel panorama sul la- go. La chiesetta di S. Dorio dal lago Rocco fu costruita nel 1848, con i caratteri dell’edilizia minore barocca. Qui vi fecero voto gli abitanti di Dorio nel 1856 in seguito all’ epidemia di colera. Situata lungo il “ Sentiero del viandante”, dal suo belvedere si gode di origini, costruito dai fratelli Recalcati nel un ampio panorama che spazia su tutto 1926 e restaurato nel 1991 dai fratelli il lago con Dorio e i suoi terrazzamenti Piccinelli. Con ogni probabilità la chiesa in primo piano. Tutti gli anni, il 16 di Dorio era già fornita di uno strumento Agosto , gli abitanti salgono alla sulla cui base i Recalcati realizzarono la Chiesa per rinnovare il voto. loro opera. 35