ilPERIODICO DI INFORMAZIONEPioverna DELLA , del LAGO, delle VALLI, Esino e il Varrone new COPIA OMAGGIO SCEGLI CHI HA GRANDI CAPACITÀ.

DA 2,8 m3 a 17 m3 DA 2,49 m a 4,07 m DA 1,04 m a 1,42 m DA 660 Kg a 1,9 t DI VOLUME UTILE DI LUNGHEZZA UTILE DI LARGHEZZA UTILE DI CARICO UTILE TRA I PASSARUOTA

NUOVO CITROËN NEMO CITROËN BERLINGO CITROËN JUMPY CITROËN JUMPER

I VEICOLI COMMERCIALI CITROËN SODDISFANO QUALSIASI ESIGENZA DI LAVORO, CARICO E MOTORIZZAZIONE. UN’AMPIA GAMMA DALLA QUALE PUOI SCEGLIERE IL MODELLO PIÙ ADATTO ALLE TUE NECESSITÀ.

TI ASPETTIAMO XXXXXXXXXXXXXXX. A PROVARLI! citroen.it

Le foto sono inserite a titolo informativo.

VIA ROMA 110 PESCATE TEL. 0341.282889 IGINIO NEGRIXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXS.R.L. PONTE A. VISCONTI 30 - TEL. 0341.364141

[email protected] 1 14/07/15 12:25 SOMMARIO SOMMARIO SOMMARIO ilPERIODICO DI INFORMAZIONEPioverna DELLA VALSASSINA, del LAGO, delle VALLI, Esino e il Varrone SOMMARIO new

✓Speciale NATALE 3

✓Valsassiina iin natura , il più corto d'Italia. E il più misterioso! 14

✓Itiinerari - Outdoor Ice climbing - Cascate da scalare 18 Alla scoperta della Valsassina sulle pelli di foca 22 Gigi Alippi 26 La Valsassina nel pro-fondo 28 ✓Personaggi da ricordare Carlo Beri, quei suoi valori e un incondizionato amore per la sua terra 30

✓Lavoro tra valle e lago Dall'Antica Fonte di Tartavalle sgorga birra 32 Da Premana "La Mia Birra" per tutti! 35 "L'Oro" verde del lago 38 Biosio il frantoio più a Nord d'Europa 41

✓ Arte / Cultura Museo di Premana: uno scrigno di storia e tradizione 44

✓ Valsassiina con gusto Agriturismo Cascina Trote Blu: sapori e natura, fanno tappa a Primaluna 48 Lo Chef consiglia 50

✓Accadeva nell’’anno Cremeno: il ponte della Vittoria compie 90 anni 53

✓La valle ieriieri e oggi 54

✓Proverbi 56

✓SOMMARIOEventii 59

SOMMARIO

SOMMARIO SOMMARIO ✓EDITORIALE Numero zero, un successo! ilPERIODICO DI INFORMAZIONEPioverna DELLA VALSASSINA, DEL LAGO, DELLE VALLI, ESINO E IL VARRONE new

Nuovo seconda uscita. OMAGGIO COPIA La sperimentazione del numero “zero”, avvenuta in agosto, con il Pioverna rinato sotto forma di rivista, ha ottenuto un successo andato ben oltre le aspettative. Quindi, eccoci qua, come promesso, con il secondo numero. Che la Valsassina e i valsassinesi, ma non solo, fossero affezionati al loro Pioverna, lo avevamo Speciale SpecialeSpeciale NataleNatale potuto toccare con mano quando ci siamo trovati a dover il Pioverna annunciare il “pensionamento” del PERIODICO DI INFORMAZIONE DELLA VALSASSINA, DEL LAGO, DELLE VALLI, ESINO E IL VARRONE vecchio mensile. Molti i lettori e gli Free-press - Numero 2 - Dicembre 2015 - Registr. al Tribunale di Lecco N. 05/85 del 22.07.1985 inserzionisti che avevano chiamato nostro ringraziamento per aver Auguri!! in redazione dispiaciuti. Dal canto manifestato ancora una volta la Collaboratori: nostro, ci siamo subito posti il vicinanza e l'affetto; Lorenzo Colombo - Aloisio Bonfanti dilemma su come (e se) poter ai secondi, un ringraziamento Claudio Bottagisi - Andrea Brivio ridare nuova vita al trentennale per aver creduto in noi e con Caterina Franci giornale. noi in questa nuova scommessa editoriale. Redazione: Il ritorno sperimentale sotto il EMMEPI EDITORIALE - LECCO sole agostano, con nuovo volto, Oggi, siamo ancor più convinti della C.so Carlo Alberto 17/A nuova veste grafica e nuova bontà della nuova sfida che, di Tel. 0341.285110 - Fax 0341.284671 linea editoriale, è stato un buon certo non abbiamo ancora vinto [email protected] successo. Distribuito gratuitamente ed è solo all’inizio. Possiamo dire in Valsassina e durante la Sagra tuttavia che è sorta sotto i migliori Progetto grafico e impaginazione: delle Sagre, il giornale è andato auspici. Raffaella Sironi letteralmente a ruba. Cogliamo così l’occasione di Stampa: I feedback sono arrivati subito augurare a voi tutti una buona Grafiche RIGA - Annone Brianza e, con nostro piacere, abbiamo lettura e i migliori auguri di buone potuto raccogliere pareri favorevoli feste, annunciandovi l’uscita del Pubblicità: tra i lettori ma anche tra gli terzo numero che verrà distrubuito EMMEPI COMUNICATION - LECCO nei primi mesi del nuovo anno. Tel. 0341.285110 - [email protected] inserzionisti. E’ per questo che, ai primi va il L'editore

RGZ MOTOR di Regazzoni Paolo & C. snc

PRIMALUNA (LC) Via Molinara, 2/A Tel. 0341.981383 - Fax 0341.982331 ✓Speciale Natale Premana e la Cavalcata dei “Tre Re”: i coscritti del 1994 protagonisti La magia dei della tradizionale Tre Re rivive rappresentazione del 5 gennaio

a Premana di Caterina Franci

Le sue origini non sono ben definite, ma quel che è quali viene intonata una strofa del canto dei Tre certo è che si tratta di una tradizione molto antica, Re, per terminare quindi in Piazza della Chiesa, portata avanti ed oggi gelosamente conservata dove il corteo si scioglie per allestire un suggestivo dagli abitanti. Stiamo parlando della Cavalcata dei Presepe vivente. Qui, i Magi offrono i loro doni al Tre Re di Premana, rappresentazione religiosa che Bambin Gesù, cantando l’ultima strofa del canto. ogni anno colora il paese la sera del 5 gennaio. E, come spesso accade a Premana, dove radicata La storia dei Tre Re a Premana risale al primo è la tradizione canora, è proprio il momento del dopoguerra, quando ad interpretarla erano i soci canto a creare l’emozione maggiore: “Essendo il del gruppo della Confraternita: si trattava di una canto dei Tre Re molto lungo – ci spiega Ramona vera e propria processione per le vie del paese, Fazzini, presidente della Proloco di Premana, regia con tanto di cavalli e costumi, durante la quale della rappresentazione – viene diviso nelle diverse venivano intonate alcune canzoni. Il rito terminava strofe, intonate una per tappa. Alla voce dei presso il sagrato della Chiesa Parrocchiale, dove i protagonisti del corteo si unisce ben presto quella bambini si scambiavano calze piene di dolciumi. dei presenti, creando un’atmosfera bellissima L’usanza di rappresentare dal vivo la venuta dei e unica. Tutti cantano, mentre la processione tre Re era diffusa in diversi paesi e costituisce prosegue”. ancora oggi uno degli aspetti più spettacolari della Proprio per la sua particolarità la Cavalcata dei festività dell’Epifania. Tre Re attira ogni anno moltissimi curiosi, che Ad anni di distanza la processione dei Tre giunti per assistere alla processione finiscono Re a Premana è rimasta pressoché invariata: spesso per essere inglobati nel corteo e nei canti. protagonisti sono i coscritti di 21 anni, di cui tre Protagonisti di quest’anno saranno i coscritti del scelti per impersonare proprio i tre Re Magi, che 1994, alle prese proprio in questo periodo coi aprono la processione composta dai beduini. Il primi preparativi: l’appuntamento è il 5 gennaio Seguirà come da tradizione un piccolo momento di Per informazioni sui Tre Re di Premana è possibile visitare il corteo da Via Roma si snoda per le vie interne del prossimo, con partenza alle ore 20.30. L’arrivo festa, dove tutti potranno mangiare, bere qualcosa di sito della Proloco www.prolocopremana.it o recarsi presso paese attraverso una decina di tappe, durante le in Piazza della Chiesa è previsto per le 23 circa. caldo e soprattutto…cantare! la sede di Via Roma 13, a Premana (tel 347.0098024).

4 5 Speciale Natale ✓ “PESA VEGIA” Da oltre 400 anni in scena sacro e profano, storia e tradizione

di Claudio Bottagisi

E’ da sempre (già, da oltre 400 anni) la notte più lunga di e dei bellanesi. E’ la notte della “Pesa Vegia” e di quel grido che ogni 5 gennaio riecheggia dal balcone del municipio dopo che il governatore ha dato lettura dell’editto che decreta il ripristino della vecchia unità di misura. E’ la notte in cui sacro e profano si incontrano, quella della storia che si confronta con la leggenda. E con la tradizione. E’ la notte del chiassoso e colorato corteo per le strade e i vicoli di Bellano al seguito dei Magi a cavallo, con ragazzi e adulti a intonare a gran voce Noi siamo i tre Re e Teresa di pom, il canto simbolo di uno tra gli eventi in assoluto più attesi sul Lario. Una festa di popolo, è il caso di dire, perché prima che il governatore dia lettura dell’editto tanto atteso l’urlo “pesa vegia” sale ogni anno se possibile più alto nel cielo di Bellano già all’arrivo al molo delle “Lucie” con i messi spagnoli latori della benevola ordinanza. Una festa di costumi splendidi e di antiche rievocazioni, con oltre duecento comparse a rendere ogni volta indimenticabile la notte tra il 5 e il 6 gennaio. Una festa con i riti di sempre e con suggestive ambientazioni. Su tutte, il presepe vivente allestito per tradizione in zona eliporto, il castello e la corte di Erode dentro l’ex cotonificio Cantoni, il borgo medievale al parco delle Rimembranze e la casa della “Teresa di pom” accanto alla stazione ferroviaria, passando per il traino delle pese, gli immancabili mercatini sul lungolago e il falò sul molo. Poi ancora lo zucchero filato, il vin brulé e i piatti serviti fino a tarda sera nei locali pubblici del paese, con la trippa per una notte incontrastata “regina”. Folclore e calore, baldoria e spensieratezza per un tuffo

6 7 nel passato. E per far rivivere una manifestazione l’esito della spedizione era tesa. Sin dal primo sempre attuale. E sempre vincente. pomeriggio un insolito viavai animava la Puncia e Leggende e ipotesi si sono intrecciate negli anni dopo il tramonto la spiaggia al dì là del Pioverna a proposito della genesi della “Pesa Vegia”, la era ricolma di giovani e vecchi che attendevano cui origine fino a qualche anno fa veniva fatta con ansia il natante”. risalire storicamente con la proclamazione del Il tempo scorreva inesorabile. Il buio incalzava. Regno d’Italia e la conseguente legge che rendeva Accovacciati intorno a un falò uomini e donne ... l’urlo “pesa obbligatoria l’adozione del sistema metrico erano pensierosi, preoccupati. E di tanto in tanto decimale a partire dal 1862. puntavano gli occhi verso l’oscurità del lago. vegia” sale Più verosimile viene invece ritenuta la datazione Il rumore di uno sciacquio giunse improvviso. intorno al 1605, anno in cui fu emanato il già I bellanesi, infreddoliti, si alzarono in piedi ogni anno ricordato editto, a cura del governatore Pedro a scrutare in lontananza. E quando videro la Acevedo conte di Fuentes, che annullava una gondola corriera, con quanto fiato avevano in più alto precedente riforma del 1604 e ripristinava le gola lanciarono dalla riva il grido “pesa vegia vecchie unità di misura. La “Pesa Nova” aveva o pesa nova?”. “Pesa vegia”, fu la risposta. La nel cielo infatti provocato disappunto e sconcerto tra i stessa che anche martedì 5 gennaio 2016 la folla di Bellano... commercianti bellanesi, dai quali quell’“iniqua assiepata sul lungolago, nella zona del molo e ordinanza” era ritenuta una vera e propria calamità sotto il municipio vorrà ascoltare dal governatore per le attività commerciali del paese qualora non e dai messi spagnoli. Perché questa è la “Pesa si fosse riusciti a contrastarne l’applicazione. vegia”. Da oltre 400 anni. “Il conte di Fuentes - si legge nella descrizione degli accadimenti di quegli anni - dimostrando tutta la sua magnanimità accolse le suppliche dei bellanesi e si mise a capo di una delegazione, con destinazione . L’atmosfera in paese per

occhiali lenti a contatto foto

8 9 ✓Speciale Natale

Domenica 3 gennaio il corteo dei tre Re, il presepe vivente e il “Come eravamo…” il fascino del presepe vivente, aspettando i Magi

di Claudio Bottagisi

“Sul far del tramonto prende inizio, dall’alto, il mae- riggio, prima dunque del corteo dei tre Re, sarà stoso corteo che, tra festose ali di spettatori, accom- possibile visitare il presepe vivente, allestito nelle la gente del posto ma in generale per tutti pagna i Re Magi a cavallo per le vie del paese. Questi immediate vicinanze della chiesa parrocchiale quelli che non vorranno perdersi i momenti portano doni e regali a tutti. Sostando un poco al di San Vittore, e la corte di Erode. più significativi della festa. castello di re Erode, giungono al caratteristico La data scelta per il primo grande evento del Si comincerà, da tradizione, con l’appunta- presepe vivente, per adorare il Bambino Gesù”. 2016, la cui organizzazio- mento nel segno del “Come eravamo…”, con il Così viene presenta- ne coinvolge paese che aprirà le vecchie corti, le porte delle to ogni anno uno tra case, delle cascine, delle cantine e delle anti- gli eventi più attesi del che stalle per dar modo ai visitatori di aggirarsi periodo delle festività tra le contrade del centro storico. non soltanto dai residenti A seguire, l’apertura del presepe vivente e della ma anche da coloro i quali corte di Erode, che precederà l’avvio del corteo sono soliti salire fino a dei Magi, che sfileranno a cavallo per le vie del Esino Lario, a poco più paese, guidati dalla cometa e accompagnati di 900 metri di quota, dal corpo musicale “San Vittore”, sostando provenienti da vari qua e là per consegnare i doni ai bimbi e agli centri del Lecche- un ’ tutti gli adulti. Dopodiché i tre Re raggiungeranno il se e da fuori pro- abitanti di Esino e che coinci- presepe vivente per l’omaggioa Gesù bambino. vincia. de con l’apertura delle antiche corti e A comporre il comitato organizzatore dell’e- Un appuntamento che si rinnova da quasi la riproposizione di allestimenti ambientali di vento che precede la festa dell’Epifania (e che tre decenni sempre nell’imminenza dell’Epi- un passato lontano, è quella del 3 gennaio. può contare sul patrocinio del Comune) sono fania, una tra le più importanti solennità della Piatto forte della manifestazione sarà anche la gli operatori e gli amici della locale scuola Chiesa cattolica. degustazione dei piatti tipici esinesi, a partire dalla dell’infanzia e le varie associazioni di Esino, Sarà così anche all’inizio del nuovo anno, quando in polenta e dai sempre richiestissimi ravioli, oltre che oltre alla Parrocchia, tutti mobilitati allo scopo tanti si accalcheranno nelle strade e nelle contrade di varie prelibatezze. di tenere in vita la tradizione attraverso una esinesi in attesa… dei Magi. E dei loro doni. Sarà insomma una giornata tutta da vivere, la prima proposta di sicuro richiamo per il pubblico Un’attesa oltremodo piacevole perché fin dal pome- domenica di gennaio, non soltanto come detto per

10 11 e di grande impatto per quanto riguarda l’effetto scenografico. Ogni anno l’appuntamento esinese che precede l’Epifania è tra l’altro l’occasione per lanciare mes- saggi di pace, solidarietà e fratellanza. Lo scorso gennaio l’evento era stato incentrato sulla famiglia, partendo dalla considerazione che proprio la Sacra famiglia di Nazareth dovrebbe essere il modello da imitare. “Nessuno ci insegna a essere genitori - erascritto sul pieghevole di presentazione della manifestazio- ne - e la cosa più importante è diventare una perso- na grande, responsabile e ricca d’amore, che sappia trasmettere i valori della vita ai propri figli…”. Significativa anche la frase di Papa Francesco ripor- tata sul primo dei vari tabelloni che accompagna- vano il tragitto verso il presepe vivente. “La famiglia - vi si leggeva - è scuola di sapienza, solidarietà e bontà”.

dmaterassi,orm cusciniir , eèpiumoni. e. letti. LECCO Olate Via Ugo Foscolo, 19 - Tel e Fax 0341 250125 LECCO Chiuso Corso Bergamo, 114 - Tel e Fax 0341 422952

www.dormire-e.it – e-mail:[email protected]

Lecco Chiuso - Corso Bergamo, 114 - Tel./Fax 0341 428 952 Lecco Olate - Via Ugo Foscolo, 19 - Tel./Fax 0341 250 125

12 13 ✓Valsassiina iin natura Fiumelatte,Fiumelatte, ilil piùpiù cortocorto d’Italia.d’Italia.

di Claudio Bottagisi

Era il 2013 e nessuno, quella volta, gri- E il più misterioso! dò al miracolo di Natale, ma proprio il po- E il più misterioso! meriggio del 25 dicembre il Fiumelatte… si risvegliò. Nessun miracolo, certo, anche per- ché ci si rese subito conto che il motivo era da attribuire alle incessanti piogge che da giorni stavano bagnando anche il Centrolago e la riviera orientale del ramo lecchese del Lario. In ogni caso il fenomeno fu decisamente inusuale, perché la caratteristica più singola- re del corso d’acqua varennese, come noto il fiume più corto d’Italia (appena 250 metri dalla sorgente alla foce), è da sempre la sua regolare intermittenza.

FascinoFascino ee magìamagìa QuandoQuando ilil teatroteatro salìsalì finfin susu allaalla sorgentesorgente Il fascino di un luogo per taluni aspetti Fu una sfida vinta, quella di proporre magico, unito alla bravura di un atto- uno spettacolo teatrale non nel chiu- re e all’inedita occasione di assistere so di una sala e neppure in una piaz- a uno spettacolo teatrale rappresen- za bensì proprio alla sorgente del Il Fiumelatte compare infatti ogni anno intor- tato su un palcoscenico naturale e Fiumelatte. no a fine marzo e continua a scorrere fino con una scenografia di rara sugge- Una volta a destinazione, il pubbli- ai primi di ottobre. Un’intermittenza spiegata stione, con l’impeto del Fiumelatte a co assistette alla rappresentazione di dall’eccessivo “pieno” di una cavità sotterra- fare da inedito sottofondo. Pesche miracolose, uno spettacolo di nea della settentrionale. Era l’estate dello scorso anno quan- Luca Radaelli proposto da Teatro Invi- Nel 1992 una colorazione con un colorante do alla sorgente del fiume più corto to di Lecco con lo stesso Radaelli nel atossico nell’abisso denominato “W le don- d’Italia andò in scena uno spettaco- ruolo di attore protagonista. ne”, situato lungo la cresta di Piancaformia, dimostrò il collegamento tra il fiume e le ca- lo… nello spettacolo. Poi, a spettacolo concluso, la disce- vità carsiche appunto del Grignone attraverso A raggiungere la sorgente fu un buon sa verso , accompagnati non un percorso sotterraneo di circa 8 chilometri, numero di persone, proprio mentre più soltanto dal fragore delle acque per un dislivello di 1.800 metri. su Varenna calavano le ombre della candide e spumeggianti del fiume Va detto che sempre nel 2013 il Fiumelat- sera e le acque del Lario riflettevano ma anche dai suoni del bosco. E dai te si era “asciugato” non in ottobre bensì in le prime luci di una incantata notte riflessi di mille luci sul lago. novembre, ma nessuno tra i residenti nel- stellata. C.B. la frazione della “perla del Centrolago” si

14 15 aspettava di vederlo ricomparire a inizio inverno. E proprio il nel 1821 scriveva: “All’altezza di forse un quarto di miglio sopra il giorno di Natale. lago nasce di mezzo al monte questo singolar fiumicello il quale, La successiva primavera, a sua volta decisamente piovosa, e gli impetuoso da occulte caverne sboccando, per una gola cavata insistenti temporali che caratterizzarono anche la stagione estiva nel vivo sasso del diametro di circa tre piedi, precipitevole di là avevano tra l’altro fatto sì che ancora a luglio nel fiume vi fosse scende al basso, senza quasi torcer punto di corso dalla furia con acqua in abbondanza, al punto da condizionare la prevista ope- che fuori si gitta esso mai non restando, frangesi con gran rumore razione di pulizia che successivamente avrebbe impegnato tecni- fra i sassi, e del continuo spumeggia e di sonagli è ripieno, così ci del Comune, alpini e volontari della Protezione civile. che pel bianchiccio colore delle rotte e battute parti dell’acqua, Il Fiumelatte ha suscitato nei secoli la curiosità di molti. Tra gli altri molto convenevolmente il nome gli è derivato dal latte…”. Stenone, Vandelli, Spallanzani, Stoppani, Cermenati e addirittura Marcarini annotava altresì che lo stesso Bortolotti aveva Leonardo da Vinci, che al “Fiumelaccio” accenna nel foglio 214 riferito che tra gli esploratori delle viscere della Grigna vi furo- del suo Codice atlantico. no anche due frati cappuccini che, entrati nello speco, non ne Di questo corso d’acqua parlò anche Albano Marcarini, urbanista, uscirono vivi e solo dopo lungo tempo il fiume ne restituì i ca- viaggiatore e cartografo, nella sua guida-itinerario dedicata al daveri, come pure la vicenda di altri che, penetrativi nel 1583, Sentiero del viandante pubblicata nel 1996. “percorsero oltre sei miglia e tre giorni rimasero smarriti ne’ suoi Marcarini si avvalse della descrizione che del fiume aveva fatto rigiri, indi al quarto ne uscirono ma sì spaventati che fra tre dì ne Davide Bortolotti, che nel suo Viaggio al lago di Como pubblicato morirono”.

SAS

16 ✓Itiinerari - Outdoor

Legenda: nelle relazioni sono generalmente quattro le indicazioni fornite (es. 1)II/3; 2)200m; 3)E; 4)650m), ne diamo spiegazione. Nella parte iniziale di tutte le Ice climbing guide sono generalmente riassunte le note tecniche utilizzate. 1) i numeri romani indicano la difficoltà complessiva, da un minimo di I a un massimo di VI, questa valutazione è basata su una moltitudine di aspetti: accesso, discesa, isolamento, pericoli oggettivi, difficoltà tecnica, etc; quelli arabi che seguono indicano invece la difficoltà tecnica della cascata, da un minimo di 1 a un massimo di 7, Cascate la valutazione dipende dal numero di metri di ghiaccio verticale consecutivi e dalla complessità e stabilità della struttura. 2) lunghezza della cascata. 3) esposizione da scalare 4) altitudine

di Caterina Franci e montagne lecchesi e valsassinesi non sono L 1) Val Boazzo (III/2+; 500 m; O; 800m) solo il paradiso dei rock climbers: d’inverno infatti, anche gli amanti dell’arrampicata su ghiaccio pos- Spesso la prima per molti aspiranti ice climbers questa cascata resta geograficamente sono trovare “pane per i loro denti” lungo tutta la al gruppo del Resegone ma l’accesso è dalla Valsassina: da Ballabio seguire la strada valle, da Morterone a Premana. per Morterone e lasciare l’auto in prossimità del parcheggio con indicazioni per la Come spesso accade per gli sport di montagna in- ferrata del Monte Due Mani. Da qui continuare a piedi per una 50ina di metri lungo vernali, tutto dipende dalle condizioni ambienta- la strada, direzione Morterone, e all’evidente bivio prendere a destra. Al bivio si può li: la formazione delle cascate non è così scontata notare immediatamente un ripido sentiero che, con l’aiuto di corde fisso scende fino al all’arrivo della stagione fredda e rispetto ad alcuni letto del torrente che si supera grazie ad un piccolo ponte di legno improvvisato per- anni fa l’innalzamento delle temperature stagionali mettendo di raggiungere una diramazione dello stesso, ovvero l’attacco della cascata. ha fatto sì che molte delle storiche cascate della NB: Discesa non evidente, è bene documentarsi approfonditamente. valle siano diventate di difficile o precaria forma- zione, come l’ambito candelone della cascata di Valgrande (Ballabio), probabilmente la cascata più interessante di tutta la zona: nell’ultimo de- 2) Baiedo – Cascata Cademartori (I/3; 60m; E; 600m) cennio solo a pochi e agguerriti ice climbers è stato Nei pressi della nota Rocca, questa bella cascata è di difficile formazione, complice l’esposizione ad Est. Dopo aver lasciato la macchina in località I Forni (raggiungibile svoltando a sinistra prima del Ponte della Chiusa, a Introbio) bastano pochi minuti a piedi per raggiungere l’evidente cascata. Discesa in doppia lungo la stessa.

3) Troggia (III/3+/4; 150m; SO; 650m) Bella cascata purtroppo di rara e breve formazione a causa dell’esposizione. La co- lata, quando si forma, rimane proprio di fronte allo stabilimento dell’acqua minerale Norda, a Primaluna. Proprio per la sua rara e precaria formazione occorre prestare at- tenzione: a volte la colata si presenta gelata solo ai lati, rendendo pericolosa la salita.

4) Val Biandino Gruppo di belle cascate all’imbocco dell’omonima valle, tutte situate sul lato destro (salendo) e a un’ora e mezza dal parcheggio a fine strada sterrata. In ordine di suc- cessione segnaliamo: - Cascata di Valbona (II/2; 80m; NO; 1500m) - Cascata di Val Borra (II/3; 50m; NO; 1500m) - Cascata della Busecca (II/3; 60m; NO; 1700m) Accesso: dalle baite di Biandino verso Sud Est passando per un pendio sassoso. Circa 1 ora di cammino per raggiungere l’attacco. La discesa è in doppia. - Cascata di Cornagera (II/3/3+; 150m; NE; 1700m) - Cascata di sinistra (III/4+/5; 80m; SE; 1700m) L’unica situata sul lato sinistro (salendo), si raggiunge prendendo il sentiero dal ponte sotto il Rifugio Tavecchia (2 ore circa).

18 19 NB: le informazioni qui riportate sono solo a scopo informativo, non pretendono di essere esau- stive e vanno integrate con ulte- riori approfondimenti del lettore. L’arrampicata su ghiaccio, come ogni attività alpinistica, compor- ta dei seri rischi e va affrontata solo con la dovuta preparazione o con il supporto di un professio- nista, ulteriori informazioni presso l’ufficio delle Guide di Introbio, tel 335 6049823

concesso il privilegio di salirlo, dopo lunghi pareti delle sue montagne: per fare solo e pazienti periodi di monitoraggio. un esempio, citiamo i severi itinerari inver- Accanto alle cascate di ghiaccio “pure” nali della parete Nord del Pizzo della Pie- va ricordato che la Valsassina è famosa ve. Ma, per ora, concentriamoci sulle ca- anche per ambite ed impegnative salite scate e vediamo quali sono le formazioni invernali di stampo alpinistico sulle grandi più classiche e più belle della Valsassina.

5) Cascata della Valgrande (II/5; 200m; NE; 800m) Probabilmente la più bella del lecchese, questa cascata si raggiunge dalla frazione Roncaiolo di Ballabio, parcheggiando al termine di Via Valgrande, ovvero la prima deviazione a destra dopo il 2° tornate della strada per i Piani Resinelli. Da qui, ri- salendo il bosco per circa 15 minuti in direzione N si raggiunge l’attacco del primo salto. Peculiari le candele di ghiaccio del secondo e dell’impegnativo terzo tiro che, negli anni migliore, raggiunge i 30m verticali. Al termine della cascata si raggiunge facilmente il 12° tornante della strada. L’ultima relazione, e quindi probabile ultima ripetizione, risale al 2012.

6) Val Fraina Situata sopra Premana questa stretta valle ospita tre principali cascate che si formano ogni inverno. Frequentate soprattutto dalla gente del posto e mancanti di relazioni ufficiali, le tre formazioni offrono una certa varietà, palestra di allenamento sia per i principianti che gli esperti. - Canale di Val Bona: adatta ai principianti questa cascata di due tiri risale l'omonimo torrente - Cascata centrale: più lunga e impegnativa, molto bella quando per la buona presen- za di acqua si gonfia in cima - Cascata del Pizzo Cavallo: come spiega il nome la cascata sale verso il Pizzo Ca- vallo e si svolge in quattro tiri dove si alternano piccoli salti ad alcuni verticali

Anni '80 - Ottavio Fazzini su cascate della Val Fraina 20 ✓Itiinerari - Outdoor

Le difficoltà scialpinistiche Alla scoperta della Valsassina Ogni relazione di itinerari scialpinistici è corre- data di simboli per indicarne le diverse difficoltà e caratteristiche. Ecco la legenda delle sigle più comuni: sulle pelli di foca MS/MSA: medio sciatore/medio sciatore alpini- sta (pendii facili fino a 30°) di Caterina Franci BS/BSA: buono sciatore/buono sciatore alpini- sta (pendii fino a 40° per tratti brevi e poco esposti). OS/OSA: ottimo sciatore/ottimo sciatore alpini- inizio della sua stagione è quando finisce l'in- L' sta (pendii anche oltre ai 40°, passaggi obbligati verno, ma se l’annata è buona le prime escursioni ed esposti). possono essere fatte già da ottobre/novembre. Riportiamo anche gli indici di pericolo valanghe Praticato da soli o in compagnia, lo sci alpinismo utilizzati nei bollettini nivometereologici: può veramente definirsi una disciplina completa e a suo modo rilassante, capace di regalare a chi lo 1 Debole pratica memorabili momenti lungo itinerari privile- 2 Moderato giati, lontani dalle affollate piste da sci e dai rumo- 3 Marcato rosi impianti di risalita. 4 Forte In Valsassina, per la precisione a Premana, un’Asso- 5 Molto forte ciazione Sportiva (che oggi conta circa 400 iscritti) promuove da diversi anni questo sport, rendendo- si autrice di una delle più spettacolari gare scialpi- nistiche, quella del Pizzo dei Tre Signori, valevole come gara di campionato italiano individuale o a squadre, giunta oramai alla 37^ edizione (prevista il 24 gennaio 2016). E proprio premanesi sono al- cuni degli atleti che si distinsero in questa disciplina, come Ugo Gianola e Gerolamo, entrambi campio- ni italiani, e Angelo Fazzini, primo premanese a vin-

Materiali e sicurezza Come tutti gli sport di montagna anche lo sci alpinismo vuole da parte di qualunque escursione: buono quello offerto dall’Arpa (www.ar- di chi lo pratica una certa prudenza. Così, anche in caso di escursioni palombardia.it) e dall’Associazione Aineva (www.aineva.it). poco esposte e tecnicamente sicure, è bene mettersi in marcia muniti Per praticare scialpinismo servono gli appositi sci muniti di attacchi, di Arva, sonda e pala, indispensabili strumenti di soccorso in caso scarponi, bastoncini e pelli di foca per la salita. Solitamente l’acquisto di valanghe. Prima di partire è sempre consigliabile informarsi sulle più costoso è quello degli scarponi: meglio non fare i tirchi in questo condizioni metereologiche e sul pericolo valanghe. caso, vista l’importanza di una buona (e confortevole) scarpa per la Consultare un bollettino nivometereologico è indispensabile prima salita!

22 23 cere la gara “di casa”, dedicata appunto al grande alpinista scomparso nel 2011 a soli 52 anni. A fianco delle salite più impegnative, la zona intorno a Premana e in generale la Valsassina offrono diversi itinerari meno duri ma ugualmente spettacolari, adatti sia agli esperti che a chi, alle prime armi, vorrebbe avvicinarsi a questa disciplina. Ne proponiamo qualcuno ,su consiglio degli esperti sciatori dell’As Premana. Un ringra- Grigna Settentrionale (Grignone, 2409 m) dalla Cappelletta del Sacro Cuore ziamento anche a Pietro Corti di Larioclimb. Frequentatissima gita invernale da intraprendere in condizioni assolutamente sicure, la salita al Grignone è un’altra classica sci alpinistica Ben lungi dal proporre un decalogo com- della valle, che nelle sue varianti si rivolge sia a sciatori/alpinisti sia agli amanti delle salite “panoramiche”. L’esposizione a sud est deter- pleto, per tutti gli interessati agli itinerari sci alpinistici della Valsassina indichiamo mina una trasformazione della neve molto rapida, dunque il periodo migliore per la salita va dal pieno inverno ai primi mesi primaverili. le relazioni del bel sito internet larioclimb. Nell’ultimo tratto (la cresta) la neve può presentarsi spesso ghiacciata, rendendo necessario l’uso dei ramponi. Tra le diverse varianti paolo-sonja.net (sezione sci alpinismo) e la ricordiamo quella più impegnativa da Pasturo (partenza al Caseificio, 1800 m di dislivello e difficoltà sciistiche maggiori), e quella guida “Scialpinismo tra Lario e Grigioni” di dal Cainallo, meno interessante sciisticamente e talvolta un po’ monotona sui traversoni iniziali, ma immersa in un ambiente magnifico. Giorgio Valè, edizioni Versante Sud.

Zuccone Campelli (Piani di Bobbio, 2161 m) L’itinerario si svolge prevalentemente costeggiando le piste da sci del comprensorio di Bobbio (salire lungo le piste da sci è vietato!), Pizzo D’Alben (1865 m) dal ponte di Premana e si può decidere di partire dalla stazione della funivia a monte o dal parcheggio della funivia a Barzio (in caso di innevamento a Si tratta di un itinerario invernale e abbastanza sicuro da percorrere con un buon innevamento, con partenza dal ponte di Premana bassa quota). Un ripido canale finale da percorrere con l’opportuna cautela (200 m di dislivello e pendii fino a 40°) permetterà di (sul torrente Varrone, proprio al di sotto del paese). Il percorso si snoda attraverso ampie radure e un bel bosco di abeti e larici, per raggiungere la Bocchetta dei Camosci e quindi la cresta finale, da seguire con attenzione per arrivare allo Zuccone dei Campelli. un totale di oltre 1000 metri di dislivello (dai 770 della partenza ai 1865 del Piz d’Alben). Due le possibilità di discesa: lungo lo stesso itinerario di salita oppure per un ripido canale (consigliato a sciatori esperti e solo con ottimo assestamento per la neve) che porta direttamente all’Alpe Ariale. Cimone di Margno (1815 m) dall’Alpe Paglio Questa salita costituisce un classico dello scialpinismo in Valsassina, adatta a tutti proprio per la sua semplicità (anche se la pendenza non va sottovalutata). Teatro di alcune gare amatoriali firmate As Premana (tra cui si ricordano Chiaro di Luna e l’originale Punti in Paglio), l’itinerario parte dal piazzale dell’Alpe Paglio (1386 m) e si snoda lungo la pista che costeggia i vecchi impianti di risalita, Pizzo dei Tre Signori (2553 m) da Introbio per arrivare agli impianti dei Piani delle Betulle. Da qui si prosegue verso il Cimone di Margno (1815), dal quale si può godere di Questa lunga salita (24 km, 2050 metri di dislivello dai 1055 di partenza ai 2553 del Pizzo) è la grande classica della Valsassina, una splendida vista sul panorama circostante. praticabile lungo tutti i mesi invernali e primaverili (condizioni permettendo). Dopo una prima parte sciabile e divertente lungo la strada di Biandino il percorso diventa però a tratti ripido ed esposto, praticabile quindi solo in condizioni del tutto sicure. In molti decidono di spezzare la gita in due giorni, pernottando nei diversi rifugi che si trovano all’imbocco della valle. Molto bella anche la lunga variante da Premana, di interesse soprattutto ambientale: si percorre infatti la Strada del Ferro della Val Varrone, storica via di passaggio per lo sfruttamento delle antiche miniere.

24 25 ✓Itiinerari - Outdoor GIGI ALIPPI e il profumo delle sue montagne

Dalla vittoriosa spedizione alla Sud del McKinley a quella al MonteBuckland del ’66, nella Terra del Fuoco, fino alla conquista del Cerro Torre nella prima metà degli anni Settanta. In febbraio il grande alpinista compirà 80 anni

di Claudio Bottagisi Gigi Alippi durante la spedizione al Lhotse del 1975.

Veste il maglione rosso dei Ragni dal - ci raccontò il Gigi - e là Jack si tolse gli 1966, ma a quella data vantava già un scarponi e i piedi gli si gonfiarono al pun- le del 2012, che ne curò la prefazione. rati e sappiamo che prima arriva l’infa- di vedere tutte e quattro le stagioni in curriculum alpinistico di tutto rispetto. Basti to che gli fu poi impossibile rimetterseli. “Abbiamo dovuto convincere Gigi – vi si tuazione. Ebbene, Cesare Giudici era una sola giornata. O ancora all’Antarti- dire che cinque anni prima con la spe- Decisi allora di cedergli i miei. Io avrei legge – a rendere disponibile attraverso mio amico e ha indossato prima di me de, quando Renato Cepparo imprecava dizione “Città di Lecco” guidata da Ric- continuato con i soli calzettoni fino al questo piccolo progetto la sua preziosa il maglione rosso dei Ragni. Io vedevo perché non riusciva a mettersi in contatto cardo Cassin aveva conquistato la parete campo 2, dove sapevo di avere un altro esperienza, che è quella di un grande che quel maglione attraeva le ragazze con noi…”. sud del McKinley, la montagna più alta paio di scarponi”. alpinista ma, senza retorica alcuna, an- e allora mi sono detto: “Ci provo anch’io, Il profumo delle mie montagne non è dell’Alaska. Fu la grande amicizia che lo legava a che quella di un grande uomo”. a indossarlo”. Qualche tempo dopo ero un titolo casuale, per Alippi. Perché, Lui, Gigi Alippi, con i suoi 25 anni da Canali a fargli fare quel gesto di altrui- E lui, Gigi Alippi, il giorno della presenta- sul Grand Capucin e lì ho capito cos’era come è scritto sul risvolto di copertina poco compiuti, era il più giovane com- smo che avrebbe anche potuto costargli zione del libro al Palazzo delle paure di l’alpinismo”. del libro, “delle montagne e delle cime ponente di quella spedizione. “Fu Carlo molto caro. “Sai – cidisse non senza che Lecco, non si era smentito. Aveva citato Quindi spazio ad altri ricordi, ad altre Gigi sente l’odore e prova a renderci Mauri a volermi - ci ricordò un giorno, l’emozione, a distanza di tanti anni, gli il mitico “Bigio”, ricordando una frase che considerazioni. “Prima di addormentarmi partecipi di una simile magìa, provando rievocando quella memorabile avven- incrinasse ancora la voce –è in momenti Carlo Mauri era solito ripetergli, rigoro- – aveva detto Alippi – ancora adesso mi a spiegare ciò che è davvero più facile tura - e quando lasciammo l’Italia non come quelli che vengono a galla i sen- samente in dialetto: “Mi diceva sempre rivedo poco più che ventenne scendere intuire che comprendere razionalmente. sapevamo granché delle difficoltà che timenti che possono legare due perso- che noi l’Università la facciamo sui mar- dalla cima del McKinley e arrivare sfini- Una grande storia di amicizia e di amo- avremmo incontrato e tra l’altro nessuno ne. E quello che ho fatto allora, lo rifarei ciapiedi, a differenza degli altri che la to al secondo campo dopo aver cedu- re, per esempio, per la famiglia, per i di noi parlava l’inglese”. oggi…”. studiano sui libri”. to i miei scarponi a Jack Canali. Rivedo compagni d’avventura, per essere parte Con Cassin e Alippi vi erano Luigino Ai- Oggi, appunto. Sta per compiere 80 Poi un simpatico aneddoto. “Tutti noi le cadute lungo quella stessa discesa. E di una generazione e di un luogo, Lecco, roldi, Giancarlo Canali, Romano Perego anni, Gigi Alippi, guida alpina dal 1962, – aveva affermato – ci siamo innamo- poipenso al Cerro Torre, dove accadeva in qualche modo predestinati”. e Annibale Zucchi. E una volta raggiunta nato ai piedi della Grigna il 26 febbraio la cima,durante la discesa furono subito del ’36 ma avvicinatosi non da giovanis- evidenti per Canali i sintomidel congela- simo all’alpinismo. La sua attività com- mento. “Arrivammo sfiniti al terzo campo prende vie nuove e prime ripetizioni in tutte le Alpi, dalle Dolomiti al Bianco. Al- cune sue conquiste, poi, sono memorabi- li. Oltre appunto alla Sud del Mc Kinley,- nel 1966 Alippi fece parte della vittoriosa spedizione al Monte Buckland, nella Terra del Fuoco. E del 1974 è la conquista del- la parete ovest del Cerro Torre. E’ insomma un grande dell’alpinismo in- ternazionale, il Gigi, non soltanto per le sue imprese sulle pareti di mezzo mondo ma anche per il suo modo di “interpreta- re” l’alpinismo e di raccontarlo alle nuove generazioni. L’ha fatto in più occasioni. E l’ha fatto anche nel suo libro Il profumo delle mie montagne edito lo scorso anno da Alpine Studio di Lecco e di cui è immi- nente la ristampa. Casimiro Ferrari e Gigi Alippi sulla cima del Nevado Huantsan Ovest nel 1972. E’ un bel libro, quello di Alippi. E a re- alizzarlo con il Gigi fu Marco Valentini, A fianco, Alippi con Walter Bonatti ai Piani Resinelli. Foto di gruppo per i componenti della spedizione al McKinley. In piedi, da sinistra, Romano Perego, prefetto a Lecco dall’estate 2010 all’apri- 26 Gigi Alippi, Luigino Airoldi e Riccardo Cassin. In ginocchio, Annibale Zucchi e Jack Canali. 27 ✓Itiinerari - Outdoor varianti, una di 2,5 km e un’altra di 5 km, a garanzia di un divertimento anche per gli scia- tori meno allenati. La lunghezza dell’anello è di 5.285 m con una differenza di quota di 48 La alsassina m e un dislivello massimo in salita di 36 m, nelnel pro-pro-fondofondo

mentre il dislivello totale è di 163,2 m. Per quanto concerne l’anello della pista Gri- gna di Cortabbio, il tracciato misura 2,5 km, con un dislivello totale di 95 m. Oltre ad esse- re facilmente accessibile è sempre ben tenuta anche grazie all’ottimo lavoro dello Sci Club “Dobbiamo essere orgogliosi di quello che Primaluna. abbiamo – conclude Anna Rosa – La Val- Infine, ma non da ultimo l’anello di Artavag- sassina è un comprensorio piccolo, ma ric- di Lorenzo Colombo poco più di cinquanta chilometri da Mila- gio, collocato in una cornice mozzafiato, con chissimo di opportunità che meritano di no e raggiungibili in circa un’ora di auto. due opzioni: una per principianti di 1.2 km e essere conosciute e sfruttate al meglio in All’ex atleta della squadra Nazionale di sci di una per esperti di 3 km. chiave sportiva e turistica. Buon sci a tutti!”. Fondo (dal 1997 al 2003), nonché campio- nessa Mondiale Juniores di Skiroll e vincitrice della Coppa del Mondo assoluta Fis di speciali- tà da poco designata Delegato Tecnico ai Gio- chi Olimpici di Pyeongchang 2018 (Corea del Sud), abbiamo chiesto di “certificare” la bontà della piste di casa. “Il primo aspetto che va preso in considerazio- ne – spiega Anna Rosa – è che sia la pista Ro- dodendri di Bobbio che la Grigna di Cortabbio

sono due piste agonistiche, omologate dalla ci alpino, ma la Valsassina vuol dire an- Fisi per ospitare gare di calendario federale, S che sci nordico o se preferite fondo. E’ una ma sono abbordabili anche dagli amatori. valle che rivela un piccolo scrigno per tut- La Rododendri è lunga 5km ed in passato ha Formazione professionale OPERATORE EDILE ti gli amanti di questa disciplina che posso- ospitato gare di livello internazionale; quella Percorso triennale per 14enni con licenza media no sfruttare tre piste decisamente interes- di Cortabbio è stata recentemente ridisegnata SABATO 28 NOVEMBRE santi e in grado di soddisfare le esigenze e si presenta molto tecnica e impegnativa per dalle 14 alle 17 – via A. Grandi 15 – Lecco di tutti, dal neofita a chi spinge la passione una lunghezza di 2 chilometri e mezzo”. oltre, varcando la soglia dell’agonismo. Guardando alle peculiarità delle due piste, www.espelecco.it – 0341/495510 Espe Lecco

Tre piste in tre differenti località: ai Piani di Anna non ha dubbi: “La pista di Cortabbio è Bobbio troviamo la “Rododendri” che si rag- dotata di un impianto di illuminazione quin- giunge con la cabinovia di Barzio, a Cortab- di è fruibile anche nel tardo pomeriggio e la bio (frazione di Primaluna) la “Grigna” pista sera. La pista di Bobbio è invece tra le prime

a portata di auto e, infine, l’anello dei Piani in Lombardia a poter essere utilizzata, grazie Formazione professionale OPERATORE EDILE di Artavaggio raggiungibile con la funivia da alla sua posizione. Trovandosi infatti a circa

Moggio. 1700 metri di quota la neve arriva prima e si Percorso triennale per 14enni con licenza media Tra piccoli gioielli o, come li ha defini- mantiene”. SABATO 28 NOVEMBRE ti Anna Rosa, “Tre fiori all’occhiello” del Per quanto concerne gli aspetti tecnici, la pista territorio valsassinese che si trovano a Rododendri dei Piani di Bobbio presenta due dalle 14 alle 17 – via A. Grandi 15 – Lecco www.espelecco.it – 0341/495510 Espe Lecco 28 29 ✓Personaggi da ricordare

“Carlo poi era solito esortare di continuo Beri, per la montagna. E un legame forte alla storia – osserva sempre Redaelli – con Biandino, autentico simbolo del suo Il suo stile di vita e la sua perchétutti potessero trovare nei nobili amore per la terra valsassinese. esempi delle figure del passato l’orgo- Così ogni anno, il 5 agosto, quando per la personalità esprimevano Carlo Beri, gliosa consapevolezza di appartenere festa della Madonna della neve in moltis- a una stirpe protagonista in Lombardia simi sono soliti salire da Introbio proprio a al meglio il carattere della civiltà medievale, di quella rinasci- Biandino per rinnovare un pellegrinaggio mentale e, ancora, di quella industriale. che si ripete dal lontano 1836, Carlo c’e- dell’operosa gente quei suoi valori Ed esortava i più giovani a coltivare l’a- ra e di buon mattino si metteva in cam- more per la casa, la famiglia e il lavo- mino, partendo magari dalla sua amata della Valsassina ro, virtù cardinali di una stirpe che vuole baita nella Valle della Troggia. essere forte e lasciare un segno tangibile Lassù Beri, dal pendio del pascolo, assi- e un incondizionato del proprio passaggio”. steva con tutti gli altri pellegrini alla ce- Aveva inoltre una grande passione, Carlo lebrazione della messa all’aperto, per amore per la sua terra di Claudio Bottagisi poi rifocillarsi nei prati o nei rifugi della Val Biandino, ai piedi del Pizzo dei Tre Signori. Una candela accesa dentro il piccolo san- tuario dedicato appunto alla Madonna l suo stile di vita e la sua personalità, I della neve, quindi la discesa verso valle e, così come i valori che gli appartenevano, nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio esprimevano e sintetizzavano al meglio il Abate a Introbio, il rito di ringraziamento carattere dell’operosa gente della Valsas- e il suggestivo canto dell’arrivederci. sina. Carlo Beri avrebbe continuato ogni anno, Carlo Beri, morto all’età di 78 anni nel ogni 5 agosto, a salire a Biandino se il giugno 2012 per le conseguenze di un drammatico incidente di quel giorno di tragico incidente sul lavoro accaduto nel- fine giugno di tre anni fa non avesse po- la sua azienda di Primaluna specializzata sto fine alla sua esistenza, travolgendo nella lavorazione del legno e alla quale anche il suo entusiasmo e la sua voglia lui dedicava tempo, energie e risorse, non di vivere. è stato dimenticato. Stimato imprenditore, era conosciuto in tutta la Valsassina anche per il suo impe- gno civico, che lo portava a farsi coinvol- gere ogni qualvolta si trattava di affrontare e risolvere importanti problemi.

Da sinistra, Carlo Beri, Angelo Sala “Si dedicò all’attività politica e amministra- e Claudio Redaelli tiva – ricorda Claudio Redaelli, giornalista e a sua volta per lunghi anni pubblico am- ministratore, grande amico di Beri – per- SCUOLA DELL’INFANZIA ché sentiva di avere un patrimonio di idee e di iniziative che non solo dovevano es- E SCUOLA PRIMARIA sere messe a disposizione degli altri, ma divulgate e dibattute nella consapevolez- za che quelle stesse idee e quelle stesse SCUOLA SECONDARIA iniziative finivano col coincidere con le esi- genze reali della comunità”. DI PRIMO GRADO Beri, in effetti, non soltanto non rifuggì ma anzi cercò gli incarichi pubblici. A Prima- luna fu consigliere comunale, assessore e LICEI SCIENTIFICO sindaco dal 1980 al 1985 e in seguito fu chiamato a far parte del consiglio direttivo E ARTISTICO della Comunità Montana della Valsassina, non mancando di far valere anche in quel ruolo - così come nelle realtà ecclesiali e socialiche lo videro di volta in volta coin- volto - la sua esperienza, la sua lungimi- LECCO - Via F.lli Cairoli, 77 - Via Aspromonte, 20 ranza e le sue spiccate qualità morali. www.collegiovolta.it

30 31 ✓Lavoro tra valle e lago VALSASSIINA A TUTTA BIRRA

Dall’inizio del 2015 il locale è guidato dai fratelli comaschi Federico e Alessandro Battistini; si tratta della prima gestione esterna per la birreria: “Prima del nostro arrivo il locale era portato avanti dagli stessi dipendenti del birrificio – spiegano i nuovi gestori – suc- cessivamente la proprietà ha voluto puntare ad una condu- zione differente, affidandola a persone esperte del settore. Dall'Antica Fonte di Tartavalle Ci siamo proposti ed a gennaio è iniziata la nostra avvenuta qui a Tartavalle”. L’ambiente è suggestivo e l’occhio, una volta entrati nel- di Andrea Brivio la birreria, cade inevitabilmente sulla vetrata che divide il pub della sede produttiva: dall’altra parte del vetro è infatti sgorga birra possibile ammirare le grandi vasche di fermentazione che completano l’impianto del birrificio, capaci di contenere fino a 5 mila litri a settimana. Bere bene è da sempre una tradizione a Tartavalle: lo “L’idea della birreria è proprio questa – spiega Federico Bat- è da quasi due secoli per l’acqua, che sgorga dalle stori- tistini – il contatto visibile e la vicinanza immediata con la che fonti della piana, e da qualche anno lo è anche per produzione che si esprime anche nella possibilità di testare la birra prodotta artigianalmente dal birrificio che ha fat- le ricette, sperimentarne di nuove e vedere come risponde to suo il nome di questa località del comune di Taceno. il cliente”. Un progetto recente quello di fabbricare la bionda be- Ricette scelte accuratamente dal mastro birraio Davide Via- vanda maltata nel luogo simbolo della produzione di le, chiavennasco, che nel 1998 ha aperto il suo birrificio acqua oligominerale, nota per le sue qualità benefiche a San Cassiano per poi diventare consulente scoperte nel 1839 dal tacenese Antonio Fondra, e fa- tecnico per altri produttori: “Le specialità di Tartavalle nasco- moso soprattutto per le terme che negli anni ’80 hanno no dall’utilizzo di aromi autoctoni e a volte anche piante conosciuto il loro declino, testimoniato ancora oggi dai officinali, come erba iva oppure l’olivello spinoso. Una par- ruderi della stazione termale e dell’albergo delle Terme. ticolarità della produzione sta nella fermentazione primaria Un’idea lanciata dallo stesso gruppo di amici che nel a pressione atmosferica, detta “a cielo aperto”, che permet- 2012 ha acquistato all’asta il centro termale, fondando te di seguire anche visivamente il processo . La lavorazio- la società Antica Fonte di Tartavalle e rimettendo in fun- ne viene poi completata con una seconda fermentazione, zione l’imbottigliamento della pregiata acqua raccolta sviluppata in bottiglia per garantire alla birra una corretta dalla rinomata fonte Grotto. Nel giro di un anno, la maturazione ed un carattere “spumeggiante”. svolta: alla produzione dell’acqua si è associata quella Ingredienti e metodi che permetterebbero ai malti e ai lup- della birra e all’interno dello stabilimento, nel luglio del poli di esprimere al meglio i propri sapori nei quattro tipi 2013, è nata la birreria dove poter degustare i prodotti di birra nate a Tartavalle e battezzate con nomi di figure brassicoli di Tartavalle. del folklore popolare: l’ambrata “Bisaga”, chiamata come la strega di cui si parla in una leggenda della piana, e sua figlia “Armelina”, l’angelo biondo che dà il suo nome all’al- trettanto “bionda”, chiara e leggera, prodotta dal birrifi- cio; dal romanzo del Balbiani sono stati tratti i nomi delle altre due creazioni del birrificio Tartavalle, la birra strong ale “Conte di Marmoro”, il buon signore che di notte si trasforma nel bandito “Lasco”, al quale è stata invece dedicata una bevanda stout, dal gusto morbido con note di caffè e cioc- colato. Il soffitto del birrificio è affrescato con le immagini di questi mitici personaggi. La tradizione si lega alla bevanda artigianale anche nei pietanze proposte dal locale: “Realizziamo piatti cucinati con le nostre birre – spiega Federico Battistini - come lo stin- co o le costine, il dolce “birramisù”, il ragù cotto con la birra oppure l’hamburger con riempimento di birra. Abbiamo voluto unire alle nostre specialità quelle della Valsassina”.

32 33 ✓Lavoro tra valle e lago VALSASSIINA A TUTTA BIRRA

Da Premana "La Mia Birra" per tutti!

“Quando ho iniziato mi davano del mat- pentola, poi abbiamo acquistato un impiantino to e io pure”. Invece, l’avventura di Bruno Moneta da 50 litri, addirittura piantavamo l’orzo e il luppo- e di sua moglie Lucia Tenderini prosegue da cin- lo per la nostra birra che, prodotta, la facevamo que anni e presto apriranno un locale dove servire assaggiare agli amici. Sono stati loro ad incorag- le loro “bionde”, rigorosamente artigianali. giarci su questa strada. Così abbiamo iniziato a E’ la storia de “La mia birra” che si arricchisce di un frequentare corsi ed anche a partecipare anche nuovo capitolo, ma per conoscere come è nato il ad alcuni concorsi, incontrando altri produttori. Ab- birrificio di Premana dobbiamo fare un salto indie- biamo comprato la prima sala cottura e prodotto tro, nel 2010, quando la passione di questa cop- circa 2 mila litri in un anno, insomma… ci siamo pia di valsassinesi, lui operaio metalmeccanico e fatti prendere la mano”. lei casalinga, si è trasformata in una professione: In breve, il garage di Primaluna è iniziato a stare “Come Steve Jobs e immagino anche come Enzo stretto ai novelli birrai (“Ci voleva un giorno per Ferrari – scherza Bruno – anche noi siamo partiti fare la birra ed uno per pulire il box”). Servivano dal garage di casa nostra, a Primaluna. Inizial- quindi dei locali da trasformare in un vero labora- di Andrea Brivio mente era solo un hobby: da autodidatta con una torio e Lucia ha subito pensato al negozio di fa- miglia a Premana, chiuso da 20 anni: proprio in quello stabile di via Roma, grazie all’intrapren- denza dei due coniugi, è nato il primo birrificio della Valsassina. Qui avviene ogni giorno quel “miracolo” che trasforma l’acqua in birra, in un lungo processo che Bruno e Lucia curano dalla mi- scelazione all’imbottigliamento. Gli ingredienti sono scelti con saggezza dai birrai: “Ci sono malti base e caramelli, vengo- no mischiati in modo differente a seconda del risultato che si vuole ottenere – spiega Bruno - lo stesso vale per i luppoli, i mi- gliori sono quelli cecoslovacchi e tedeschi”. Gli “esperimenti”, svolti quando fare birra era solo un passatem- po per i due coniugi, uniti all’e- sperienza dei corsi di formazio- ne, hanno dato vita finora sette tipi di “bionda”: “C’è la chiara,

34 35 Renault KADJAR

Stop watching, start living.

tradizionale e leggera – spiega Lucia – abbiamo la duzione, arrivando a toccare i 16 mila litri l’anno. Vienna, ambrata leggera e alternativa alla chia- “Le dicevo che se avessimo avuto un impianto più ra; la Pils, molto amara e speziata; la Fumé, dal grosso avrei potuto lasciare il mio lavoro da opera- sapore intenso dovuto al malto affumicato che uti- io e a luglio di quest’anno, infatti, mi sono licenzia- lizziamo, e l’Edvada che abbiamo chiamato così to per dedicarmi interamente al birrificio”. unendo le iniziali delle nostre tre bimbe. Abbiamo Un passo importante per Bruno che ora, insieme a prodotto anche una birra alla castagna, ma da Lucia, ha un nuovo sogno: aprire una birreria dove due anni non la produciamo più perché la quali- poter servire le proprie creazioni. La sede sareb- tà della castagne non è quella del passato e non be già stata individuata ma per ora, scaramanti- ci fidiamo molto. C’è poi la Scapuche, che è una camente, Lucia e Bruno preferiscono non svelare birra d’invecchiamento nata per uno sbaglio, che nulla. Bisognerà solo aspettare per veder realizzare ci è piaciuta e che abbiamo mantenuto. Infine la questo progetto, così come si attende che la schiu- LTB che è la birra in fusto che portiamo alle feste ma si ritiri un pochino prima di poter assaporare estive”. una birra di qualità. Dal laboratorio di via Roma, le bionde de “La mia Birra” hanno iniziato ad essere presenti nei bar di Premana e dei paesi vicini, oltre che nelle case dei clienti vecchi e nuovi che si sono aggiunti negli anni, per poi essere conosciute anche fuori dalla valle. “Molto ci hanno aiutato le fiere come quella dell’Artigianato di Erba e la Sagra delle Sagre a Barzio – prosegue Bruno – quelle nel bergamasco e in altre città come Bologna. Abbiamo ricevuto pareri positivi di noti assaggiatori. Uno di questi, americano, è venuto personalmente a trovarci a Premana per incontrarci e visitare il nostro labora- torio. Anche Facebook ci ha dato una grossa mano a farci conoscere”. Investendo sui macchinari e sulle attrezzature, Bru- no e Lucia sono riusciti ad ingrandire la loro pro-

Guida Renault Kadjar. Ti apettiamo. Emissioni CO2: da 95 a 140 g/km. Consumi (ciclo misto): da 3,6 a 6,2 l/100 km. Emissioni e consumi omologati. 1

CONCESSIONARIA RENAULT DACIA E CENTRO PRO+ LECCO - Pescate Via Roma, 31 Tel. 0341 1885001 COMO Via Asiago, 21 Tel. 031 573210 CANTU’ Via Per Alzate n.20 Tel 031 7075311 36 37 SONDRIO - Castione A. Via del Piano, 30 Tel. 0342 567931 ✓Lavoro tra valle e lago

precisata dove è avvenuta la produzione. Il marchio DOP serve a certificare la provenienza e a garantire "L'oro" al consumatore la qualità. L’olio del nostro lago è leg- gero, contraddistinto da una bassa acidità, un amaro medio e piccante, caratteristiche che tipiche di un olio buono e contenente sostanze come i polifenoli e grassi verde polinsaturi che fanno bene alla nostra salute”. verde Con la fine di ottobre, sul lago è partita la raccolta che prosegue fino a dicembre, ma il sentore dei coltivatori è quello di un annata non eccezionale: “Il 2013 è stato favoloso per quantità e qualità delle olive – rac- del lago conta Panatti - Non si può dire lo stesso dello scorso lago anno, troppa pioggia ed anche il vento che ha buttato a terra buona parte del raccolto. Ci attendiamo una via di mezzo per quest’anno: le piante sono deboli ed hanno fatto pochi fiori. La mosca olearia ha fatto qual- che danno qua e là durante la prima settimana ma è stata subito debellata”.

di Andrea Brivio

Una pianta antica, giunta sul Lario “L’ulivo c’è sempre stato sul lago – spie- Un riconoscimento, la denominazione di all’epoca dei Romani o addirittura dei Gre- ga Franco Panatti, presidente dell’Oliper – origine protetta dell’Olio dei Laghi Lom- ci secondo alcune testimonianze storiche, veniva però confinato ai margini degli bardi, che ha origine negli anni ’90 con che ancora oggi orna la sponda orientale orti; si coltivava la vite, le patate dove la nascita de consorzio oggi guidato da del lago, grazie ad una passione, risco- c’era spazio, ma il vino che veniva pro- Manilo Maglia: “C’è olio e olio – ci dice – perta soprattutto negli ultimi decenni, che dotto raggiungeva a malapena gli 11°. sull’etichetta di una bottiglia qualsiasi ac- ha saputo fare dell’ulivo la coltivazione più L’ulivo ha iniziato la sua ampia diffusione quistata al supermercato non troverà mai diffusa nei paesi rivieraschi del lecchese e soprattutto dopo una campagna attuata dell’Olio del Lago di Como una ricchezza dalla Comunità Montana che due decenni riconosciuta con il marchio DOP. fa ne regalava le piante e molti le hanno Se ne trovano diecimila piante solo a Per- adottate. Negli anni le nostre conoscenze, ledo. “Dieci per ogni abitante” sorride Fa- trasmesse da padre a figlio, sono cresciute bio Festorazzi, figlio di Ermanno, uno dei ed oggi siamo coadiuvati da agronomi ai primi in paese a riaccendere la tradizione quali una volta ricorrevi solo in caso di ma- dell’ulivo del lago insieme ad Enrico Con- lattie nelle piante”. ca, storico olivicoltore di : “Sono Anche Fabio Festerazzi ha proseguito nel stati loro, trent’anni fa, a far rinascere la lavoro del genitore ed oggi si occupa di coltivazione dell’ulivo quando tutti la sta- ben 850 esemplari di ulivo sparsi tra Perle- vano abbandonando. Tutto – dice Festo- do e Fiumelatte. “Sono certamente cam- razzi - è ripartito con loro”. biate le tecniche di coltivazione - spiega Con loro l’ulivo ha messo in ombra la vite, – quando mio padre aveva cominciato si che in passato affondava le sue radici negli raccoglieva più tardi e le olive venivano stessi terreni che sovrastano la costa tra Va- portate sul Garda; prima di essere lavora- renna e Perledo, trovando altri seguaci tra te passavano molti giorni. Oggi invece le i coltivatori dell’alto lago, molti dei quali trasportiamo in giornata al frantoio e ven- raggruppati nell’Oliper, l’associazione nata gono subito lavorate, entro 36 ore per la nel 1995 e che oggi riunisce una decina certificazione del marchio Olio di Perledo, di aziende agricole ed una sessantina di 48 ore per la certificazione DOP. Puntiamo piccoli produttori. molto alla qualità”.

38 39 ✓Lavoro tra valle e lago

Corsi di Formazione Professionale • Corsi di formazione finanziati • • Corsi autofinanziati Biosio il frantoio Globalform Scarl [email protected] - www.globalformscarl.it più a Nord d'Europa

www.scuolaorafalariana.it [email protected]

CORSI PROFESSIONALI ED AMATORIALI 170cm 170cm con rilascio di attestato

LECCO - C.so P. Sposi, 23V - tel. 0341 494204 - fax. 0341 498277 170cm 170cm re che lo seguissi nel suo lavoro perché, avendo 170cmtre figlie femmine, era felice di aver trovato un 170cm allievo. Ben presto, questo dargli una mano è diventato un vero e proprio lavoro ed ho deciso 50cm di abbandonare la professione di geometra”. 50cm Fino a quel momento, le olive raccolte da Le- onardo Enicanti e dagli altri olivicoltori lecchesi venivano trasportate a dove vi era l’unico 50cm frantoio attivo nelle vicinanze, seppur sull’altra sponda del Lario. “Da tempo la Comunità Montana era intenzio- nata ad aprire un frantoio nella nostra zona, ini- zialmente si pensava di realizzarlo a Perledo ma non è stata trovata disponibilità di posti. Allora di Andrea Brivio ci siamo fatti avanti qui a Biosio,50cm io ci ho mes- 50cm 50cm so lo stabile e la gestione mentre la Comunità C’è una destinazione comune a tutte le Montana si è occupata di acquistare l’impianto. olive raccolte da Olginate a Tirano: il frantoio Il 30 ottobre del 2006 lo abbiamo inaugurato”. della Comunità Montana a Biosio. E’ qui che da Da quel momento Biosio e il suo frantoio sono una decina d’anni il frutto del lavoro di un cen- diventati il punto di riferimento di ogni olivicol- tinaio di piccoli e grandi produttori si trasforma tore lecchese ed ogni anno vi vengono lavorati in un olio pregiato e certificato, l’Olio del Lago un migliaio di quintali di olive, per produrre circa di Como. 15 mila litri di olio. E’ qui, in questa frazione di Bellano, che Leo- Tutto il processo di produzione richiede circa nardo Enicanti, direttore dell’oleificio e titolare due ore si svolge in un unico locale dove sono dell’azienda agricola “Poppo”, ha coltivato la disposti tutti i macchinari necessari: quando la sua passione per l’ulivo, imparando ad apprez- partita di olive entra nel frantoio avviene la de- zarla dal suocero Mauro Denti, che sempre a fogliazione, il lavaggio e il risciacquo, poi la la- Biosio gestisce il Crotto, ristorante a conduzione vorazione vera e propria con la frangitura, che familiare. trasforma le olive in pasta e quest’ultima finisce “Nei primi anni ’90 aveva strappato la vite ed successivamente nella gramola per essere nuo- iniziato a piantare ulivi - racconta Enicanti – io vamente impastata, centrifugata due volte per Via RisorgimentoBallabio 89D - Lecco - Via Provinciale, 124 - Tel. 0341/530.768 l’ho affiancato a partire dal 2001. Aveva piace- eliminare lo scarto e rendere il prodotto com-

23834 Premana40 Lc 41 Tel 3455824762 Via Risorgimento 89DVia Risorgimento E-mail89D [email protected] PREMANA 23834 Premana Lc 23834 Premana Lc Tel 3455824762 Tel 3455824762 E-mail [email protected] [email protected] PREMANA Via Risorgimento 89D Via Risorgimento 89D Via Risorgimento 89D 23834 Premana Lc 23834 Premana Lc 23834 Premana Lc Tel 3455824762 Tel 3455824762 Tel 3455824762 E-mail [email protected] E-mailPREMANA [email protected] E-mail [email protected] PREMANA mestibile. Non solo: per garantirne una maggio- re conservazione, l’olio subisce un’ulteriore filtra- zione, definita brillantatura, ed è quindi pronto per il consumo. La certificazione con marchio DOP Laghi Lom- bardi -Lario avviene però solo a fine raccol- ta, quando i tecnici del consorzio effettuano a campione analisi chimiche e organolettiche per verificare la qualità del prodotto, la sua effetti- va origine e la lavorazione entro 48 ore dalla

raccolta, requisito fondamentale per ottenere il riconoscimento. A quel punto l’olio viene im- bottigliato ed etichettato, uscendo dal frantoio accompagnato dai sigilli dell’ente certificatore. Un piccolo produttore non interessato al marchio DOP può invece portarsi a casa il suo olio diret- tamente a fine lavorazione. “La partita minima che accettiamo al frantoio deve raggiungere almeno i 150 chili ed abbia- mo educato i coltivatori a consegnare olive di qualità – spiega Enicanti - se le olive non sono buone non le lavoriamo”. Ogni produttore è poi libero di fare il proprio prezzo al cliente ma generalmente una botti- glia di mezzo litro di olio del lago si acquista con una spesa di 16 euro. “Si tratta di un olio delicato, la sua caratteristica www.osterialebocce.it principale è l’acidità bassissima dovuta alla na- tura delle olive e ai tempi di lavorazione, sem- pre più ridotti, rispetto al momento della raccol- ta. Il risultato è un olio che possiede quell’amaro e quel piccante tipici di un prodotto di qualità e genuino”.

LA FELICITÀ DEL PALATO Una bella musica allieta l’UDITO Un soave paesaggio rallegra la VISTA izza e ucina Un profumo di rose inebria l’OLFATTO P C Una morbida pelle delizia il TATTO per CELIACI L’OSTERIA LE BOCCE DA GIOIA AL GUSTO Menù completo Domenicale di carne o pesce € 25,00

VALMADRERA (LC) - Via Trieste, 1 Tel. 0341581904 - Cell. 3341628445 - [email protected]

42 43 ✓ Arte / Cultura “Il Museo Etnografico di Premana è piccolo e sen- servate negli anni da un gruppo di appassionati. diverse fotografie del vecchio nucleo di Premana tallico che era considerato più prezioso dell’oro. za pretese, è un Museo nuovo, non vi sono tesori, Oltre 2.000 i pezzi, dai giochi per ragazzi alle e delle case rurali (oltre 2.000, secondo la stima Il lavoro di miniera e di fucina a Premana conti- non va bene per i ladri”. L’affermazione è di uno fucine dove i fabbri lavorano il ferro migliore del Bellati) e alpeggi “disseminati” tutt’intorno. nuò per millenni, ma verso il 1300-1400 diversi dei personaggi più importanti e più amati della della valle, contenuti nel Museo, oggi gestito da Proprio da qui comincia la visita, che prosegue furono i casi di emigrazione dei fabbri che in storia di Premana, Antonio Bellati, storico e scrit- una trentina di volontari dell’Associazione “Amici al piano superiore dove si trovano la Sala del periodi di magra andavano verso le città: Carra- Museo di Premana: tore scomparso pochi anni fa dopo aver regalato del Museo”, nata nel 1994. Curiosa anche la Ferro e la Sala del Costume. Prima di salire, l’oc- ra, Milano, Verona e soprattutto Venezia, con la al paese diversi studi e ricerche legate alla tra- storia dell’edificio che ospita questo piccolo te- chio non può non fermarsi sul piccolo angolo del quale ancora stretto è il gemellaggio culturale, dizione premanese. Con queste parole lo storico soro, un tempo casa di vacanza di un professore vano scala, allestito da un vero e proprio cam- orgogliosamente ricordato dai premanesi. Risa- introduce la sua guida al Museo Etnografico, “Le milanese che alla sua morte donò il bene al Co- pionario dell’attività a cui si dedicavano i pre- le al XIX secolo la chiusura delle miniere e degli cose che ci parlano”, edita per la prima volta nel mune. Nel 1986 la ristrutturazione, che diede al manesi: la lavorazione del ferro. Oltre ad alcuni ultimi forni fusori: da allora sembrava che la tra- uno scrigno 1980 e ristampata poi in occasione del ventesi- Museo l’attuale forma: quattro le spaziose sale modelli di forbici, esposti uno dei primissimi paio dizione plurimillenaria fosse destinata al declino mo anniversario della fondazione del Museo. che si dividono su tre piani e attraverso le quali di sci in legno di frassino, dei ramponi e anche ma dopo qualche decennio risorse vigorosa. Ad Non lunghissima, a dire il vero, la storia del pic- si articola la visita, ripercorrendo un’ideale storia un listino prezzi di un arrotino risalente al 1908. oggi la produzione premanese consta soprattutto colo Museo ubicato in Via Roma, proprio sopra di Premana dalla lontana epoca preromana, in Salite le scale, sulla destra si accede quindi alla di articoli quali forbici e coltelli (rispettivamente il la farmacia del paese. E per quanto piccolo, non cui si cominciò ad estrarre il ferro nell’alta valle e Sala del Ferro, vera e propria particolarità del 65 e il 50% della produzione nazionale), richiesti di storia è improprio parlare di un vero e proprio gioiello. a lavorarlo. Museo: qui sono infatti raccolte attrezzature e per la loro qualità ed esportati in tutto il mondo. Fondato nel 1974 ad opera del Bellati e dello A guidarci attraverso questa lunga storia è stato utensili originali usati per la lavorazione del ferro Lasciata la Sala del Ferro si entra quindi nella Sala zio Battista Gianola, lo stabile contiene, per usare Samuele Codega, classe 1942, per anni presi- nelle antiche fucine e nelle botteghe artigiane, del Costume, dedicata interamente alle attività ancora le parole dello storico premanese “cose dente dell’associazione “Amici del Museo” ed fino agli anni tra le due guerre. Nella sala è inol- e ai saperi femminili, la maggior parte dei quali modeste, passate per mano a donne di casa, a oggi presidente di merito. tre presente una ricostruzione di vecchia fucina oggi conservati dalle donne premanesi. e tradizione modesti artigiani, a contadini, tali quali erano le Varcato l’ingresso, il visitatore si ritrova già fac- con pezzi originali. Il rinvenimento della siderite vecchie generazioni del paese”, raccolte e con- cia a faccia con i reperti della bella Sala Civica, (roccia nera) in alta Valvarrone, come si legge in bacheca del ricchissimo patrimonio associazioni- uno dei pannelli appesi alle pareti, risale a tem- di Caterina Franci stico di Premana. La sala è inoltre impreziosita pi antichissimi, con ogni probabilità preromani. da alcuni reperti storici e di guerra, oltre che da La roccia, scaldata, rilasciava un massello me-

Non solo beni materiali… Il Museo Etnografico di Premana non conserva solo oggetti e manufatti materiali, ma si impegna attivamente per mantenere i cosiddetti “beni immateriali”, ovvero l’insieme di tradizioni e ri- tualità tipiche della comunità premanese. “Il bene materiale in sé ha un valore vuoto, se non si cerca di mantenere vivi i valori che stanno dietro ad un dato oggetto”: parole di Caterina Gianola, oggi presidente dell’Associazione Amici del Museo. Per questo motivo il Museo è da sempre attivo sostenitore delle diverse iniziative che a Premana rievocano una tradizione e una gestualità che non vogliono essere dimenticate. Tra le altre ricordiamo “Premana ri- vive l’antico”, manifestazione che si svolge nel secondo weekend di Ottobre degli anni pari. Oltre 600 i figuranti che per due giorni rimettono in scena la vita premanese di inizio 900.

44 45 Ad accogliere il visitatore è un imponente telaio, allevare il bestiame (capre, pecore e mucche). circondato da tutti gli attrezzi di cui le tessitrici si Con l’utilizzo di pezzi originali è stato inoltre rico- servivano per lavorare. Subito dietro una serie di struito il tipico ricovero del pastore nei cascinali: un vetrine espongono i vestiti tradizionali premanesi letto in legno con una coperta in tela imbottita di e in particolare il Vestidél, l’abito quotidiano di foglie di faggio, per scaldarsi. Al centro della sala un tempo confezionato con tessuti poco pregiati campeggia una casiné, ovvero il locale dove si come lana e canapa. Esposto poi un tipico com- lavorava il latte per farne burro e formaggio. pleto Morèl, l’abito delle feste di nozze ancora Totalmente gestito dai suoi volontari, il Museo oggi usato dalle donne di Premana, unico pa- Etnografico di Premana è davvero un pezzo im- ese in Lombardia a portare ancora il costume portante della storia e dell’orgoglio di questo co- tradizionale, in particolar modo durante le feste. mune montano al confine tra Valsassina e Val Nell’ultimo angolo della sale è quindi riprodotta Varrone. DA APRILE A OTTOBRE: COSTI: una cucina tipica, con la stufa di ghisa. Tutt’intor- Chiuso al pubblico nel periodo invernale, cioè da no, a completare la rassegna, un insieme di ma- novembre a marzo (lo stabile non è infatti riscal- Tutti i mercoledì dalle Adulti € 3,00 nufatti del lavoro femminile. dato), vi è tuttavia la possibilità di concordare con ore 10 alle ore 12 Comitive (min. 15 pers) € 2,00 L’ultima sala da visitare, prima di tornare al piano gli addetti le visite, ai seguenti recapiti. Riportia- DOMENICA ore 10-12 Adulti oltre i 65 anni € 2,00 terra, è quella dell’Agricoltura: nello spazio sono mo di seguito gli orari di apertura durante il resto e 15-18 Bambini fino a 6 anni GRATIS raccolti gli oggetti utilizzati dal contadino di mon- dell’anno e il costo dell’ingresso. AGOSTO Tutti i giorni Premanesi e residenti GRATIS tagna per lavorare i pendii, per coltivare e per ore 10-12 e 15-18 Premana e il canto Per info e contatti: tel. 0341818085 (museo) - tel. 0341890103 (Samuele Codega) E-mail: [email protected] Tra le tradizioni premanesi, quella musicale vita, alcuni di origine antichissima e religiosa è forse una delle più antiche ed oggi irrinun- (come quello dei Tre Re) altri più poetici e ciabile, e si manifesta attraverso il canto. La nati sul lavoro, per alleggerire le fatiche. An- modalità più famosa e insieme autentica è cora oggi ogni buon premanese che si rispetti Il “Past” quella del “tiir”, canto corale caratterizzato non si sottrae alla possibilità di fare una bella Antico convito al quale partecipavano tutti gli alpigiani di un dato alpeggio e che con- da un insieme di voci maschili e femminili “cantata”. Di recente questo ricco patrimonio di intensità crescente, in cui risulta difficile culturale è stato trascritto con pazienza, dan- cludeva il periodo della monticazione, in estate. La tradizione viene portata avanti individuare una traccia musicale definita: do vita a delle raccolte di canti: il lavoro più ancora oggi: nel mese di agosto ogni alpeggio (12 quelli situati nei dintorni di Pre- piuttosto, il risultato è raggiunto dalla capa- consistente è stato fatto proprio dagli “Amici mana) organizza una festa i cui momenti centrali sono due: quello del “Past”, ovvero cità canora dei singoli e raramente si crea un del Museo”, che in collaborazione col famoso del pranzo comunitario a base di risotto cucinato nei pentoloni dove veniva lavorato il pubblico ad ascoltare: quando si inizia a can- Gruppo Cantà Proman ha avviato l’iniziativa latte, carne di manzo e verdure; e quello del canto, radicata tradizione premanese, a tare, tutti i presenti si uniscono. Il repertorio “Al Museo a cantare”, durata alcuni anni e cui partecipano tutti i presenti. E’ proprio il momento dei canti tradizionali ad unire gli dei canti premanesi è davvero vastissimo e di terminata con la pubblicazione, nel 2010 del tradizione orale: c’è un canto per ogni mo- volume “Premana Canta”, disponibile presso alpigiani, che tra il vasto repertorio e il buon vino sempre presente ai “Past” possono mento della giornata, per ogni occasione di la sede del Museo. andare avanti a cantare anche tutta la notte, se non addirittura il mattino seguente.

PANE CON LIEVITO MADRE

PANETTONI E VENEZIANE DI NOSTRA PRODUZIONE Non farti illudere da facili proposte. Scegli la competenza di chi da 40 anni lealmente è al tuo fianco. a Lecco, via Balicco, 63/a (zona Broletto) Per info: 0341.288440 - 0341.364124 46 47 ✓ Valsassiina con gusto RICETTA E’ proprio la trota, in onore del nome della Cascina, protagonista del piatto di facile preparazione che ci ha consigliato lo chef e che riproponiamo:

Filettino di trota in tempura croccante su guazzetto di patate agliate

Ingredienti: Per le tempura: - farina q.b. - acqua - sale q.b. - lievito 10 gr

5 patate 1 spicchio di aglio 1 trota cipolla q.b. Preparazione: Sapori e natura, fanno olio extravergine di oliva q.b pepe q.b. Sfilettare la trota, salare e pepare, tappa a Primaluna passare nella tempura (l’impasto non deve risultare colloso) e friggerli fino L’ agriturismo è aperto tutto l’anno (chiusura settimanale il lunedì). ad ottenere la consistenza desiderata. istorante, agriturismo, maneg- Per il guazzetto: mettere in una R Per info sui prezzi e prenotazioni: gio: la Cascina “Le Trote Blu” di Cor- casseruola la cipolla e l’olio, quindi le tel 0341 980101 tabbio (Primaluna) è un vero e pro- patate. Farle cuocere aggiungendo del prio angolo di paradiso, facilmente E-mail: [email protected] raggiungibile a solo un km dalla www.cascinatroteblu.com brodo di tanto in tanto. Aggiungere Strada Provinciale 62. Di proprietà di Caterina Franci l’aglio tritato dopo di che passare tutto della famiglia Airoldi, la splendida Contatti per il maneggio: cascina, situata in località Fregera, Andrea 347 2261444 al mixer. Impiattare a piacimento. è stata recentemente ristrutturata dopo che nel 2011 un furioso in- cendio ne devastò buona parte. Immerso nell’ambiente naturale proprio delle prealpi Orobiche l’A- griturismo dispone di sette camere, ricavate dal cascinale adiacente all’azienda agricola, e di un bel maneggio, dov’è possibile pratica- re equitazione (individuale o col- lettiva, a tutti i livelli). Ma è soprat-

tutto la cucina il punto forte della Cascina, oggi in mano al giovane (22enne) chef Raul Barreto, appro- dato a Primaluna direttamente dal Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Casargo: nel salone illuminato da un’imponente finestra con vista sui campi circostanti sarà possibile gustare piatti tipici del- la cucina agrituristica, cucinati con ingredienti freschissimi e di prima qualità, provenienti dalla cascina stessa. Tra le specialità che consigliamo di assaggiare gli umidi con la polenta e i piatti a base di pasta – rigoro- samente fresca - preparata in casa.

48 49 ✓Valsassiina con gusto PRIMO PIATTO Tagliolini freschi al battuto di scampi, pomodorini pachino e zeste di lime Ingredienti per 4 persone Procedimento dato. Tagliare, poi, finemente le di Caterina Franci 500 g di semola Impastare insieme la semola, code di scampi e aggiungerle 4 uova le uova, il sale e l’olio. A com- in padella. Sale q.b posto omogeneo stendere una Una volta scolati i tagliolini but- Olio extra vergine d’oliva q.b sfoglia di 2\3 mm di spessore. tarli nella pentola con il compo- [un filo] Tagliarla a forma di un taglioli- sto precedentemente preparato 80 g di pomodorini no e cuocerli. e farli saltare. 150 g di code di scampi Tagliare i pomodorini pachino Disporre il tutto in un piatto e ag- sgusciate in quattro e farli soffriggere con giungerci a pioggia della scor- Lo Chef consiglia 1 lime dell’olio precedentemente riscal- za di lime grattuggiata. L’estate è oramai alle spalle ma l’arrivo del- della scorsa stagione. Vitamine e anticorpi Ingredienti per 4 persone la stagione fredda garantirà una nuova ric- contro il freddo dunque, ma anche la pos- Per salsa ECONDO PIATTO 300g trota salmonata 300g frutti di bosco chezza in cucina, con ricette gustose e piatti sibilità di combinare i sapori e di giocare S Per la crosta di erbe Zucchero q.b che, con l’avvicinarsi nel Natale, diventano con gli ingredienti. Il consiglio degli Chef del Millefoglie di trota erborinata 25g timo tritato Vino bianco q.b sempre più “festivi”. L’autunno è la stagione Cfpa di Casargo è, si può dire, semprever- 25g rosmarino tritato Procedimento delle verze, dei cavoli, dei broccoli, delle de: “Scegliete frutta di stagione, possibil- 25g maggiorana tritata 1. Unire timo, rosmarino, maggiorana e salvia con pan grattato, patate, della zucca e anche delle castagne, mente fresca. Un vantaggio non solo per il 25g salvia tritata scorza di limone e olio, creando un composto omogeneo. tornate numerose dopo la grande assenza gusto ma anche per il portafoglio!”. Scorza di limone q.b Tagliare la trota a filetti e passarla nel composto. 50g pan grattato 2. Far bollire le castagne, una volta cotte schiacciarle. Olio q.b Aggiungere il latte e pinoli. Far cuocere a fuoco basso. Pepare e salare. Con un mixer passare il tutto e rimettere a cuocere. Per ripieno In vista del Natale abbiamo chie- Fare degli strati di filetto di trota e composto di castagne. 200g castagne sto ai professionisti dell’Istituto Al- Porre la trota in forno per 10 minuti a 150° C 10g pinoli 3. In una padella far saltare i frutti di bosco e bagnarli con il vino berghiero di Casargo di creare un Latte q.b bianco. Far evaporare l’alcool, zuccherare e passare il tutto con il menù ad hoc per l’occasione. Sale, pepe q.b mixer creando un composto omogeneo. Ringraziamo gli studenti della 5B del Centro di Formazione Professio- nale Alberghiero, guidati dagli chef Ciro Vitiello e Carmine La Mura, per DOLCE DOLCE la realizzazione del menù e dei Cheesecake di ricotta con gelèe Mousse di castagne piatti proposti. al ribes e alchechengi su variegata al caffè e croccante al grano saraceno soffice di pandoro

Ingredienti per 4 persone Montare gli albumi a neve, ed incorporar- Ingredienti per 4 persone li al composto; NTIPASTO Croccante al grano saraceno 100 gr. Pandoro ANTIPASTO A Versare il composto alla ricotta nella tor- 250g biscotti al grano saraceno Q.b latte di mandorla Tris di bruschette Souffle ai funghi 100g burro tiera, livellare il tutto ed infornare a 180° per 40 minuti; Mousse alle castagne Composto di ricotta con fonduta Lasciar raffreddare per almeno 30 minuti; 250 g. di castagne 3 uova Ingredienti per 4 persone Ingredienti Nel frattempo, far ammorbidire i fogli 50 gr. di zucchero 140g zucchero per il tortino di gelatina in una bacinella con acqua 230 gr. di panna da montare Prima bruschetta 250g ricotta acqua bollente i gamberi per 20-30 400 g di funghi porcini aggiungere un pizzico di sale, fredda; 55 ml di latte 100 g di polenta pepe e noce moscata, successi- 1 bustina di vanillina secondi, avvolgere i gamberi nel lar- 2 uova Lavare ed asciugare i ribes e l’alchechen- 30 gr. di cacao 4 gamberi vamente frullare il tutto. Imburra- do. Scaldare il pane in forno adagia- Sale q.b. Gelée gi, ricordarsi di tenerne da parte qualcu- ad ottenere una crema liscia ed 20g di lardo re gli stampi e riempirli. Metterli Glassa al caffe’ re la quenelle di polenta, il gambero Pepe q.b. 125g ribes no per la decorazione; omogenea. 4 fette di Pane al grano Saraceno in una teglia con dell’acqua al 50 gr. Caffè ed infine il cerfoglio. 125g alchechengi Frullare i ribes e l’achechengi e passarli Noce moscata suo interno e infornare a 190 35 gr. zucchero Nel frattempo In un pentolino Seconda bruschetta Procedimento seconda bruschetta 40g zucchero in un colino a maglie strette in modo da 200 ml di panna gradi per 20 minuti circa. 150 ml di zucchero far ridurre acqua, zucchero e il 4 fette di Pane Nero Preparare la crema al pesto: sbianchi- Per la fonduta mettere il latte 2 fogli di colla di pesce ottenere una polpa liscia, senza semi; caffè, raggiunta la consistenza per la fonduta 12 seppioline medie re in acqua bollente il basilico, raffred- in un pentolino con del sale e - q.b. succo di limone In un pentolino, aggiungere lo zucchero, Procedimento: scipporosa farla rapprendere in 300g di latte portarlo a bollore, nel frattempo 100g di basilico darlo in acqua e ghiaccio e successi- q.b. acqua il succo di limone, 1 cucchiaio di polpa Mettere le castagne in una cas- frigorifero per una mezz’oretta. 30g di farina far sciogliere il burro in un altro Olio extravergine d’oliva q.b. vamente frullarlo con un filo d’olio un q.b. grand marnier (liquore) ai frutti e la colla di pesce; seruola e coprirle con acqua Preparare il pandoro già ba- 30g di burro pentolino e una volta sciolto Sale e Pepe q.b. pizzico di sale e di pepe. Sbollentare Mescolare a fuoco basso finchè lo zuc- fredda, portare a ebollizione gnato nel latte di mandorla che 100g di casera mettere la farina e amalgamarla Zeste di mezzo limone le seppie e tenere tutto al caldo. Ab- Procedimento: chero non si scioglie, allontanare dal e bollire per 20 min. ( dipende useremo per il fondo della nostra 70g di pecorino bene. Quando il latte bolle to- brustolire il pane in forno una volta to- glierlo dal fuoco e aggiungerlo Frullare i biscotti ed il burro in un cutter; fuoco e aggiungere il Grand Marnier e dalla dimensioni delle castagne), mousse, aggiungere la crema Terza bruschetta Per la decorazione stato stendere sul pane un cucchiaino nel composto di burro e farina, Foderare la tortiera con della carta da la polpa di frutta restante, mescolare ve- una volta cotte, riporle da parte a di castagna. Si può alternare la 4 fette di Pane di Grano Duro 100g di funghi di crema al pesto e tre seppioline per riportarlo sul fuoco per qualche 20 g di burro forno; locemente; raffreddare. mousse al pandoro o scegliere un 30g di pecorino minuto mescolando bene. To- fetta di pane e le zeste. Stendere il composto di biscotti e burro Tirare fuori dal frigo la cheescake e versa- Quando tiepide, sbucciarle e frul- solo strato. 200g di salmone affumicato glierlo nuovamente dal fuoco e Procedimento terza bruschetta nella tortiera e livellare la base con l’ausi- re immediatamente la gelatina; larle insieme al latte, versare la Concludere con la glassa al caf- Ribes q.b. Procedimento aggiungere il casera e il pecori- Abbrustolire il pane in forno, adagiar- Lasciar raffreddare nuovamente la cheese- 4 fili di erba cipollina In una pentola mettere i funghi no e farlo sciogliere bene. lio di un batticarne; panna non montata, lo zucchero fè. ci sopra la rosa di salmone e comple- con del sale grosso e cuocerli Far saltare i funghi rimasti e im- Sbattere i tuorli con un pizzico di sale, cake per almeno 1 ora; e il cacao, mischiare il tutto con Riporre le mousse in frigorifero e Procedimento prima bruschetta tare la decorazione con i rametti di fino a completa cottura. Aspet- piattare il souffle, la fonduta e i aggiungere lo zucchero, la ricotta e la Guarnire la cheesecake con i rametti di un frullatore o una spatola fino servirla fredda. Preparare la polenta, scottare in ribes. tare che i funghi siano freddi e funghi a piacimento. vanillina e amalgamare bene; ribes, alchechengi 50 51 ✓Accadeva nell’’anno Cremeno: LIQUIDAZIONE AUTORIZZATA DAL TRIBUNALE DI LECCO il ponte della Vittoria C.P. 3/2013 - G.D. Dott. Dario Colasanti - Liquidatore Giudiziale Rag. Alberto Bassoli compie 90 anni

Immobili in vendita presso i comuni di di Aloisio Bonfanti Lecco, , Civate, Il progettista Arturo Danusso è lo stesso che trent’anni dopo firmerà il ponte Calolziocorte, Dolzago, Calolziocorte Nuovo sull’ a Lecco

Il ponte della Vittoria, tra Maggio e Cre- costruzione. Una passerella di corda era supremo dell’Esercito Italiano, il generale Cremeno, Bosisio Parini meno, nel cuore della Valsassina, ha 90 stata, intanto, collocata sul vallone e con- Armando Diaz. anni. E’ stata una realizzazione che ha sentiva ai più coraggiosi, privi di vertigini, Visto dalla profondità della gola sul fon- e Alzate B.za mutato profondamente la realtà della di evitare il cammino della mulattiera dovalle si può osservare come il proget- REZZI zona, aumentando il movimento turisti- sino al fondovalle. to, ritenuto geniale, di Arturo Danusso P co verso Barzio. Un Comune, quest’ulti- I lavori del ponte furono eseguiti dall’im- abbia puntato sull’utilizzo di due pronun- mo, già in crescita negli anni anteguerra presa Luigi Terzi, di Milano, con il progetto ciamenti rocciosi, due “lingue” sporgenti, 1915, tanto che nel 1912 aveva ottenuto dell’ing. Arturo Danusso, del Politecnico di che rendono in quel punto meno larga la l’insediamento di un ufficio telegrafico. Milano. E’ lo stesso progettista che trent’an- fenditura e, quindi, hanno consentito un

Il ponte della Vittoria è stato inaugurato ni dopo, nel 1955, lascerà il suo nome viadotto nel punto dove le opposte spon-

emmepigroup.it

RIBASSATIP il 13 settembre 1925. Prima di tale data sul ponte Nuovo a Lecco, sulle sponde de sono più vicine.

I

R

Z la strada carrozzabile che saliva da Balisio dell’Adda, da via Leonardo da Vinci (vec- Nella guida ricordo di Barzio, edita nel E Z verso Barzio terminava in una mulattiera chia contrada del Lazzaretto) all’antistan- 1956 a cura della Pro Loco e con il testo che scendeva sul fondo della gola prima te sponda del porto di . del cav. Rodolfo Pezzati, si scrive “Visto da di Cremeno e risaliva poi sul fianco op- Il ponte di Cremeno appare come un lontano il ponte della Vittoria pare di una posto. grande arco parabolico che, con snelle leggerezza fantastica”. La realizzazione Convinto sostenitore del nuovo ponte è pilastrate, sostiene una carreggiata larga dell’ardita costruzione modificò la viabili- stato l’ing. Giorgio Combi, per tanti anni cinque metri, avente una lunghezza di tà dell’altipiano valsassinese e sicuramen- sindaco di Cremeno. I primi contatti si era- 75, a 96 metri sul torrente. Il nuovo ponte te favorì quell’ondata turistica, che fece di no avuti nel 1908/1909, quando Combi venne dedicato dal Comune di Creme- Barzio la “montagna di Milano”. Cremeno avviò trattative con imprese milanesi. no ai Caduti in guerra e divenne, così, il La prima guerra mondiale 1915 bloccò ponte della Vittoria. Nella parte centrale il progetto. Nel 1921 si riprese a parla- è stato collocato un marmo con i nomi re del ponte, sistemando, nel contempo dei Caduti e lo storico bollettino del 4 no- Per informazioni visita il sito www.airoldicostruzioni.it o contatta il le vie di collegamento alla progettata vembre 1918, firmato dal comandante custode: [email protected] o le agenzie immobiliari convenzionate

AGENZIEAGENZIE IMMOBILIARIIMMOBILIARI CONVENZIONATECONVENZIONATE

STUDIO OGGIONO Sas CISANO CASA 2001 Srl IN CASA Agenzia Immobiliare IMMOBILIARE CIEMME di S. Colombo Oggiono (Lc) Cisano Bergamasco (Bg) Seregno (Mb) Lecco (Lc) Tel. (0341) 576632 Tel. (035) 782729 Tel. (0362) 330050 Tel. (0341) 369088 [email protected] www.studiocasa.it www.incasaagenziaimmobiare.com [email protected]

GRUPPO LECCO Srl GESTIONI IMMOBILIARI di Gallo A. LECCO IMMOBILI QUIQ_STUDIO VALMADRERA SAS Lecco (Lc) Lecco (Lc) Lecco (Lc) Valmadrera (Lc) Tel. (0341) 353655 Tel. (0341) 321034 Tel. (0341) 287166 Tel. (0341) 581447 [email protected] [email protected] www.leccoimmobili.it www.quiq.re

STUDIO COMI di Comi Max B. STUDIO IMMOBILIARE LECCO IMMOBILI EDILBARZIO IMMOBILIARE Lecco (Lc) Lecco (Lc) Garlate (Lc) di Giacomo Valsecchi Tel. (0341) 284794 tel. (0341) 369286 Tel. (0341) 641512 - 241282 Barzio (Lc) www.immobiliarestudiocomi.it www.one-re.it www.leccoimmobili.it Tel. (0341) 999109 www.edilbarzioimmobiliare.it 53 ✓La valle ieriieri e oggi

Barzio, Piazza Garibaldi

garage polvara-IL GIORNO_Layout 1 06/08/12 17.30 Pagina 1 Pasturo, .... Introbio, Piazza Cavour

GARAGE CARROZZERIA POLVARA VALSASSINESE AUTORIZZATO FORNO E bANcO dImA Servizio sanitario FIdUcIARIA Servizio di riabilitazione motoria dELLE Servizio di animazione AssIcURAZIONI Servizio religioso sOccORsO Servizio alberghiero sTRAdALE RESIDENZA VILLA SERENA - INTROBIO (LC) - Via Don Arturo Fumagalli, 5 - Tel. 0341.981.589 - Fax 0341.981.399 email: [email protected] - www.asa-villaserena.it PRImALUNA (LC) Via Provinciale, 169 • Tel. 0341 979854

54 55 ✓Proverbi

I mentagn pűsee volti, se ia vétt daa de luntaa

Le montagne più alte si vedono da lontano bi

Val pűsee ‘na grana de pever, che ‘n fich de asen Vale di più un granello di pepe che un fico di asino • 55 posti di RSA (Residenza Sanitaria per anziani) • 45 posti di RSD (Residenza Sanitaria per disabili) • 15 posti di Riabilitazione Generale Geriatrica • Servizi Riabilitativi ambulatoriali e domiciliari ex art.26 nel Distretto di Bellano • Assistenza Domiciliare, SAD per i Comuni di Perledo e Varenna En piatt de buna ciera l’è sempre ‘l pűsee buu • ADI, Assistenza Domiciliare Integrata nel Distretto di Bellano Un piatto di bella cera – buona accoglienza – è sempre il più buono • 6 Mini Alloggi destinati alla permanenza temporanea di persone anziane in residenzialità leggera • Residenzialità leggera: Interventi e prestazioni sociosanitarie rivolte a persone che presentano condizioni di fragilità che necessitano di una soluzione abitativa con caratteristiche di protezione sociosanitaria • RSA/RSD aperta: presa in carico integrata dalla persona affetta da demenza/Alzheimer delle RSA e RSD in una logica multi servizi El gropp de l’impicaa el lasa più de fiaa Il nodo dell’impiccato non lascia più fiato Filiale di Regoledo di Perledo (LC) - via Strada del Verde, 11 - Tel. 0341 814111

www.sacrafamiglia.org rover

Chi vòr vaghi, chi no vòr mandi • 59 posti di RSA(Residenza Sanitaria per anziani non autosufficienti) Chi vuole vada, chi non vuole mandi • 19 Mini Alloggi destinati alla permanenza temporanea di persone anziane, in risposta alle esigenze di carattere abitativo o di ridotta autonomia con servizi alberghieri e assistenziali P • Residenzialità leggera: Interventi e prestazioni sociosanitarie rivolte a persone che presentano condizioni di fragilità che necessitano di una soluzione abitativa con caratteristiche di protezione sociosanitaria. • RSA/RSD aperta: presa in carico integrata della persona affetta da FARMACIA PANZERI demenza/Alzheimer da parte delle RSA e RSD in una logica multi servizi Dott.ssa REGINA

PRODOTTI OMEOPATICI PRODOTTI VETERINARI FITOTERAPICI CALZATURE ANATOMICHE COSMETICI - SANITARI INTEGRATORI PER SPORTIVI ALIMENTI PARTICOLARI PRODOTTI PER BAMBINI PRODOTTI DIETETICI ED ELETTROMEDICALI R.S.A. Borsieri via San Nicolò, 8 PRIMALUNA - Via Provinciale, 67 - Tel. 0341.982027 - Fax 0341.983920 Lecco PASTURO - Dispensario Farmaceutico - Viale Trieste, 55 - Tel. 0341.955386 - Fax 0341.956549 Tel. 0341 264500 [email protected] - www.farmaciadiprimaluna.it - Seguici su

56 57 ✓Eventii Grafiche - Stampe - Abbigliamento Personalizzato Adesivi - Banner - Poster - Pubblicità

6 BARZIO Le Corti di Barzio 3 BARZIO Dalle 14.30 Mercatini Natalizi presso Palazzo Manzoni Serata Valtellinese Dalle 18.00 Nelle corti del paese atmosfere di un tempo a cura di LTM aVIA LECCO T.SPERI - ZONAVia T. CALEOTTO Speri (zona - LECCO Caleotto) - Tel. 0341-283823 - Tel. 0341 283823 e degustazioni piatti della tradizione al PalaAcel a favore di Telethon INTROBIO Il mercatino sotto la torre ESINO LARIO • STRISCIONI anche grandi dimensioni, BANNER, ESPOSITORI Dalle 9 alle 19 Artigianato artistico nel centro storico Presepe Vivente • ADESIVI, PRESPAZIATI, VETROFANIE, WRAP AUTOMEZZI, BANDIERE • INSEGNE E CARTELLONISTICA 7 MARGNO Mercatini di Natale 5 BELLANO Dalle 9 alle 17 Piazzale del Municipio • STAMPE VARIE, ANCHE SU TELA CON TELAIO Pesa Vegia Dalle 15.00 – con apertura ambientazioni • APPLICAZIONI STAMPE SU PANNELLI per fiere, mostre, negozi, cantieri... Ore 21.30 - Traino delle pese per le vie del paese 11 – 12 - 13 GADGET AZIENDALI PERSONALIZZATI Ore 22.00 - Presso il molo Arrivo del Podestà • PAGNONA Festa di Santa Lucia accompagnato dai nobili • ABBIGLIAMENTO PERSONALIZZATO 11 dicembre – dalle 20.30 alle 22.30 Ore 22.15 - Presso il molo Arrivo della Gondola 12 dicembre – dalle 16 alle 22.00 Corriera dei Messi Spagnoli Abiti da lavoro, tempo libero, 13 dicemnre – dalle 9.00 alle 20.00 Ore 22.30 - Dal balcone del Municipio lettura della ITALE Benevola Ordinanza di ripristino della Pesa Vegia, IG SU tecnico sportivo D A T fatta dal Governator Fuentes alla folla P E 13 BARZIO Stampe, ricami e ricami 3D, S Ore 22.45 Inizio corteo spagnolo M S A 15° raduno manzoniano auto d’epoca Ore 23.00 Inizio tradizionale corteo dei Re Magi termoadesivi, di marchi, scritte... U

T

T nell’ambito della maratona per la raccolta fondi di che percorrendo le vie del paese distribuiranno

a uno o più colori, S

O

dolciumi a grandi e piccini anche pochi pezzi! Telethon, dalle ore 9.00 Ore 24.00 Accensione Falò sul molo STUDIO, PROGETTAZIONE E PRODUZIONE... 31 BARZIO PREMANA Capodanno 2016 Cavalcata dei Tre Re Dalle ore 18.00 a cura di LTM al PalaAcel PREMANA Festa di fine anno Zona Industriale Giabbio DICEMBRE GENNAIO 2016

ALLEVAMENTO • MACELLAZIONE • VENDITA DIRETTA CARNE BOVINA OVINA SUINA E POLLAME Orari di apertura spaccio: NOVITA' lunedì dalle 7,30 alle 12,30 martedì, giovedì,venerdì, sabato: SPESA dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 19,30 ONLINE www.agrivalsecchiceleste.it

Azienda Agricola Valsecchi Celeste • via V. Veneto,12/A • INTROBIO (Lecco) • Tel. 347 8954138 • [email protected]

58 59 VALMADRERA – Via Santa Vecchia n. 85 Telefono 0341-551892 PROSSIMO NUMERO BULCIAGO – Via Molinello n. 1/a Telefono 031-874640

[email protected] a magia delle grotte in Grigna L www.abfmacchineagricole.it Alla scoperta della Val Biandino

SIAMO CONCESSIONARI PER LECCO E SONDRIO

... e ancora

✓ alsassina Storia di una ciclabile che lavora! SERVIZIO useo del latte ASSISTENZA M E RIPARAZIONE di Vendrogno

MONTAGGIO MANUTENZIONE E RIPARAZIONE AMMODERNAMENTO ASCENSORI

LECCO - Via Santa Barbara, 13/15 DISPONIBILI Tel. 0341.367321 Fax 0341.350492 - [email protected] PER PROVE www.portaluppiascensori.it DIMOSTRATIVE

60 Nuova Passat Alltrack.

Protagonista su ogni terreno. Nuova Passat Alltrack non conosce limiti. Massima sicurezza sia su strada che offroad, grazie alla trazione integrale 4MOTION di serie. Design offroad e fari con tecnologia LED. Motori 2.0 TDI fino a 240 CV.

Vieni a scoprirla.

Autocogliati&C srl Corso Promessi Sposi nr.3 23900 Lecco 0341.360900 www.autocogliati.it

Valori massimi: consumo di carburante ciclo comb. 5,5 l/100 km - CO 2 144 g/km. In via cautelativa ed al fine di assicurare la massima tempestiva trasparenza, vi informiamo che i dati su consumi/emissioni indicati in conformità alla normativa vigente sono attualmente in fase di revisione.