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a tutto in questo numero Intervista ai Sonatori della Gioiosa Marca L’evoluzione stilistico-formale della Ciaccona (parte seconda) AR Il 37° Congresso Internazionale ESTA di Vienna Iconografia musicale Liutai e rivenditori di strumenti ad arco sulla Guida Savallo di Milano (1880 - 1920) tutto arco CO a L’uomo che amava i violini Tariffa regime libero: Poste Italiane spa - sped. in a. p. 70% DCB (Cremona C.L.R.) ISBN 88-8359-133-4 Organo ufficiale di ESTA Italia 4 numero 4 - anno II prezzo di copertina 8 € da novembre la libreria cremonabooks si trasferisce in Piazza del Comune (Largo Boccaccino, 4/6) cremonabooks&violins libri e strumenti ad arco www.cremonabooks.com – [email protected] a tutto in questo numero AR Intervista ai Sonatori della Gioiosa Marca Considerazione sulla registrazione discografica CO degli strumenti ad arco Organo ufficiale di ESTA Italia L’evoluzione stilistico-formale della Ciaccona numero 4 - anno II per violino solo (parte seconda) iscritto al registro stampa periodica Erasmus: un legato tra due paesi al n. 441 in data 21.4.2008 Recensioni direttore responsabile Giovanni Battista Magnoli Il quartetto d’archi oggi assistente e coordinatrice editoriale Paola Carlomagno Playday ed Incontri sul Palcoscenico comitato di redazione Barbara Bertoldi Fausto Cacciatori Il 37° Congresso Internazionale ESTA di Vienna Alberto Campagnano Paola Carlomagno Crescere con la musica Ennio Francescato Bruno Giuranna Satu Jalas La magia di Sheila tra topi, dadi e pietre sonore! Renato Meucci editore e redazione CREMONABOOKS Iconografia musicale Cremona, Corso Garibaldi, 215 tel. 0372 31743 - fax 0372 537269 [email protected] Liutai e rivenditori di strumenti ad arco www.cremonabooks.com sulla Guida Savallo di Milano (1880 - 1920) grafica, impaginazione, raccolta pubblicitaria FORMAT - Cremona, via A. Rodano, 21 L’uomo che amava i violini tel. 0372 800243 - fax 0372 800244 [email protected] - www.formatcr.it Intervista ad Antonio Piva presidente dell’Ente Fiera stampa: Fantigrafica - CR di Cremona Comitato Direttivo ESTA Italia Bruno Giuranna presidente Le quotazioni degli strumenti ad arco: Satu Jalas vice-presidente le ultime aste Ennio Francescato segretario Marco Andriotti Barbara Bertoldi Gli strumenti ad arco un bene rifugio Alberto Campagnano Luca Sanzò Il progetto “Friends of Stradivari” Ursula Schaa Soci Onorari Conservatorio di Benevento fra identità e memoria Claudio Abbado Salvatore Accardo Piero Farulli Renato Zanettovich In copertina: La rassegna Cremona Mondomusica nell’edizione 2008 1 a tutto AR CO Intervista ai Sonatori de la Gioiosa Marca Ennio Francescato Alla fine del Cinquecento la famiglia dei violini, allora agli albori della sua storia, ebbe una subitanea e perentoria afferma- zione a Venezia ed in tutta la Repubblica Serenissima, e da quel momento iniziò un lungo susseguirsi di capolavori musi- cali sino alle opere dei grandi compositori del barocco. Ma se i nomi di musicisti quali Vivaldi,Albinoni e di altri loro con- temporanei sono universalmente noti, e le loro opere figurano frequentemente nei programmi concertistici di ogni parte del mondo, assai meno conosciute sono le I Sonatori al loro debutto nel 1984 (da sinistra Luigi Mangiocavallo, Walter Vestidello, composizioni degli autori delle fasi an- Giancarlo Rado, Andrea Marcon e Giorgio Fava) tecedenti e successive al massimo splen- dore della storia musicale della città la- dei componenti dei Sonatori de la Gioio- musica veneta, ricordato da tutti libri di gunare. I Sonatori de la Gioiosa Marca sa Marca, i violinisti Giorgio Fava e Gio- storia della musica, ma in realtà poco ese- sono stati il primo ensemble a proporre vanni Dalla Vecchia,il violoncellista Wal- guito nei concerti, fatta eccezione per l’o- una sistematica riscoperta della incredi- ter Vestidello ed il liutista Giancarlo Rado, pera strumentale di Vivaldi e di alcuni suoi bilmente ricca e polimorfa produzione e ci siamo lungamente intrattenuti con contemporanei. di musica strumentale in ambito veneto loro a conversare sulle inesauribili emo- G.F. Gioiosa Marca è infatti il nome anti- dal tardo Rinascimento all’epoca classi- zioni, sempre nuove, che la musica antica, co della Marca trevigiana: questo nome ca, e per giunta attraverso un rigoroso partecipata intimamente e ricreata con risale al XIII secolo, e immediatamente stile interpretativo improntato ad uno raffinato spirito artistico, può procurare. suggerisce l’idea di un territorio ricco di scrupoloso rispetto dei criteri filologici. storia e di manifestazioni artistiche, che si Dopo venticinque anni di attività con- Come sono nati i Sonatori de la Gioiosa Mar- vuole far rivivere.A Venezia,nel XVII se- certistica, durante i quali hanno mietuto ca? Quale significato ha il nome dell’ensemble? colo, la corporazione che raccoglieva co- ragguardevoli successi (fra l’altro hanno loro che suonavano uno strumento era inciso assieme a Giuliano Carmignola G.R. Venticinque anni fa gli ensemble detta l’“Arte dei Sonadori”. quella che è considerata dai critici la ver- musicali prendevano spesso nome da un Abbiamo modernizzato tale nome in So- sione di riferimento delle Quattro Stagio- compositore, oppure erano di moda nomi natori. In verità la scelta di questo nome è ni di Vivaldi), continuano instancabili ad come “Musica Antiqua …” oppure “Con- stata suggerita da un musicista che ci ha esplorare sempre nuovi territori musica- sort…”. Il nostro nome invece, un po’ seguito nei primi passi, l’organista Sergio li, rivelando sovente delle autentiche scanzonato, sottintende un modo diverso de Pieri, allora docente al Conservatorio di gemme della musica antica, dimenticate di concepire la musica. Venezia. Inizialmente questo nome ha co- da secoli in qualche polveroso scaffale di Con il nome abbiamo voluto focalizzare stituito un handicap: era un nome molto biblioteca. Abbiamo incontrato quattro l’attenzione sull’ampio repertorio della lungo, di difficile comprensione e tradu- 2 a tutto AR CO I Sonatori con Giuliano Carmignola nel 1994, nella formazione che ha inciso le Quattro Stagioni di Vivaldi (alla viola Enrico Parizzi, al contrabbasso Alberto Rasi, al traversiere Stefano Bet) zione; ma allo stesso tempo stimolava la curiosità e così ha resistito. Sin dagli esordi abbiamo cercato di colle- garci ad una tradizione trevigiana. Uno dei primi programmi si intitolava “Le Veglie trivigiane”, nobili adunanze che si svol- gevano in città all’inizio del Seicento e univano musica, ballo e letteratura. Il Duomo di Treviso inoltre aveva una grande tradizione di Maestri di cappella, protagonisti di un’importante cultura po- Quali sono state le influenze più importanti di no Santo Serafino, e un archetto dalla for- licorale: i famosi “cori battenti”, probabil- personalità di musicisti sul vostro modo di in- ma strana, ho compiuto le mie prime mente nati qui prima di affermarsi nella terpretare la musica seguendo i canoni dell’at- esperienze secondo questa nuova pro- città lagunare. Lo splendore della vita mu- tenzione ai criteri filologici? Quali percorsi di spettiva. Nell’estate successiva ho fre- sicale veneziana è impensabile senza il ricerca stilistica avete seguito? quentato tutti i corsi possibili. Sonia Mo- contributo delle realtà del suo entroterra. nosoff, una pioniera del violino barocco G.R. Per quanto riguarda la musica stru- W. V. Venticinque anni fa, all’epoca della negli USA, responsabile del Dipartimen- mentale, abbiamo iniziato dalla musica fondazione del nostro ensemble, in Italia to di Musica Antica della Cornwell Uni- del Seicento, da autori mai eseguiti da al- c’erano pochissime persone che suonas- versity, tenne un corso alla Fondazione tri ensemble. Ricordo il primo nostro sero gli strumenti montati all’antica, in- Cini di Venezia. Fui l’unico allievo! Poi concerto, il 4 gennaio 1984, con un pro- terpretando la musica secondo i canoni andai a Beaune, vicino a Digione, per fre- gramma di Sonate in trio, comprendente della filologia. Per questo le influenze più quentare un corso con Reinhard Goe- fra l’altro composizioni di Salomone significative sugli inizi della nostra attivi- bel, ma all’ultimissimo momento egli die- Rossi, di Dario Castello e di Tarquinio tà sono state quelle di alcuni importanti de forfait. Per fortuna per un concerto Merula. La chiesa era stracolma. musicisti stranieri dediti all’interpretazio- passò di lì Ingrid Seifert, violinista del Abbiamo subito capito che c’era un gran- ne filologica, con i quali ci siamo perfe- London Baroque, e così le chiesi se pote- de interesse per questo tipo di riscoperta: zionati. va darmi una lezione in hotel. Questo era avvertibile il desiderio da parte del G.F. Dopo il diploma per qualche tempo per dire che in quegli anni cercavamo di pubblico per questo tipo di ricerca stori- ho svolto attività concertistica con lo mettere a frutto ogni occasione per com- ca, per la riscoperta delle composizioni strumento moderno. Nel nostro ensemble prendere meglio i dettami dell’interpre- musicali di autori da molto tempo di- l’organista Andrea Marcon aveva già avu- tazione filologica. Ho seguito successiva- menticati. to modo di mettersi in relazione con lo mente dei corsi con Enrico Gatti e Jaap Questa musica richiedeva l’impegno di stile della musica antica nel corso dei suoi Schröder, e mi sono perfezionato con un gruppo di specialisti, che fossero dis- studi all’estero anche come clavicembali- Chiara Banchini a Ginevra. ponibili ad inventare un modo diverso sta. Il clavicembalo e l’organo hanno svol- W. V. Io invece ho frequentato dei corsi di suonare i loro strumenti.Abbiamo